Un Paese diviso e diseguale, dove il Sud scivola sempre più nell’arretramento: nel 2013 il divario di Pil pro capite è tornato ai livelli di dieci anni fa, negli anni di crisi 2008-2013 i consumi delle famiglie sono crollati quasi del 13%, gli investimenti nell’industria addirittura del 53%, i tassi di iscrizione all’Università tornano ai primi anni Duemila e per la prima volta il numero di occupati ha sfondato al ribasso la soglia psicologica dei 6 milioni, il livello più basso dal 1977. Una terra a rischio desertificazione industriale e umana, dove si continua a emigrare, non fare figli e impoverirsi: in cinque anni le famiglie assolutamente povere sono aumentate di due volte e mezzo, da 443mila a 1 milione e 14mila nuclei.
Il 03 settembre 2014, è stato presentato il programma della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea alla Commissione per la Cultura e l’Istruzione del Parlamento Europeo.
La principale priorità della nuova Presidenza è approfondire il futuro ruolo dell’istruzione nell’agenda della crescita, con particolare attenzione ai temi dell’occupazione giovanile, dell’innovazione tecnologica, della formazione tecnico-professionale, sia secondaria che postsecondaria (universitaria e non), e del rapporto scuola-lavoro.
La seconda priorità è rilanciare il dibattito sul “ruolo dell’istruzione nell’era digitale” (questo tema sarà affrontato in una conferenza ministeriale l’11 dicembre a Bruxelles).
Il 3 settembre 2014, con un messaggio video del presidente Renzi e una conferenza stampa del ministro Giannini sono state presentate le LINEE GUIDA della riforma sulla scuola.
Dal 15 settembre al 15 novembre è aperta la consultazione rivolta agli studenti, ai docenti, al personale della scuola, ai genitori e a tutti coloro che sono interessati a partecipare.
Un’occasione mancata per il Governo per riflettere sull’intero sistema educativo di istruzione e formazione, composto di scuola statale, scuole paritarie e istituzioni formative accreditate.
Si riportano lo stato di applicazione della “sussidiarietà orizzontale” nelle politiche regionali in materia di parità scolastica e di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP).
In materia di Parità scolastica e di IeFP si allega quanto elaborato dal prof. Bruno Bordignon (UPS) e da Francesco Gentile (Sede Nazionale CNOS-FAP).
Un approfondimento sulla IeFp nelle Regioni è curato dal dott. Giacomo Zagardo e dal prof. Giulio Salerno (Quaderno n. 2, giugno 2014).
L’8 ottobre 2013 Papa Francesco ha convocato la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione.
La Segreteria Generale del Sinodo ha iniziato la preparazione con il l’invio del Documento Preparatorio, che ha suscitato un ampio riscontro ecclesiale nel popolo di Dio, raccolto nel presente Instrumentum Laboris.
L’Instrumentum Laboris nasce dalle risposte al questionario del Documento Preparatorio, reso pubblico nel mese di novembre 2013, strutturato in otto gruppi di domande riguardanti il matrimonio e la famiglia, cui è stata data ampia diffusione.
Il programma Erasmus prevede quattro milioni di giovani all’estero nell’arco dei prossimi sette anni per studio o tirocini (2014 – 2020).
Nella precedente edizione sono state scelte le destinazioni della Spagna (40.202 giovani), Germania (30.368 giovani), Francia (29.293 giovani), Gran Bretagna (27.182 giovani), Italia (19.944 giovani).
Le mete privilegiate dagli Italiani invece sono Francia, Germania e Gran Bretagna.
Sono quasi 270 mila i giovani che hanno beneficiato nel periodo precedente; gli italiani sono stati 25.805. Del programma Erasmus+ è stata pubblicata in italiano la Guida in italiano. La Guida, in vigore dal 1 gennaio 2014, si compone di tre parti e di quattro allegati.
Sul sito del Governo è consultabile l'Accordo di Partenariato, lo strumento di programmazione nazionale dei fondi strutturali e di investimento europei assegnati all'Italia per la programmazione 2014-2020.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 153 del 4 luglio 2014, è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 26 giugno 2014, di approvazione del modello di dichiarazione dell'IMU e della TASI per gli enti non commerciali, con le relative istruzioni.
La dichiarazione riguarda gli immobili per i quali è prevista l'esenzione di cui all'articolo 7, comma 1, lettera i), del Dlgs n. 504 del 1992 (attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive etc, oltre a quelle di ricerca scientifica a partire dal 2014).
La dichiarazione tratta inoltre i casi di imponibilità parziale degli immobili in questione, secondo quanto previsto dal dl 1/2012, art.91-bis.