Con l’anno scolastico/formativo 2013/14 si sono effettuati (o si stanno ancora effettuando) i primi esami di qualifica dei percorsi “a regime” di Istruzione e Formazione Professionale utili per l’acquisizione delle qualifiche professionali triennali, titoli professionalizzanti che hanno valore nazionale.
Nonostante i ripetuti richiami della FLC CGIL al MIUR sull’obbligo dello Stato di emanare tale Regolamento prima della definizione delle norme regionali di dettaglio, si è deciso di adottare un documento di indirizzo elaborato dalla Conferenza delle Regioni (Accordo del 20 febbraio 2014) e di lasciare alle singole Regioni la declinazione territoriale sulle modalità di svolgimento degli esami.
Un Paese diviso e diseguale, dove il Sud scivola sempre più nell’arretramento: nel 2013 il divario di Pil pro capite è tornato ai livelli di dieci anni fa, negli anni di crisi 2008-2013 i consumi delle famiglie sono crollati quasi del 13%, gli investimenti nell’industria addirittura del 53%, i tassi di iscrizione all’Università tornano ai primi anni Duemila e per la prima volta il numero di occupati ha sfondato al ribasso la soglia psicologica dei 6 milioni, il livello più basso dal 1977. Una terra a rischio desertificazione industriale e umana, dove si continua a emigrare, non fare figli e impoverirsi: in cinque anni le famiglie assolutamente povere sono aumentate di due volte e mezzo, da 443mila a 1 milione e 14mila nuclei.
Il 03 settembre 2014, è stato presentato il programma della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea alla Commissione per la Cultura e l’Istruzione del Parlamento Europeo.
La principale priorità della nuova Presidenza è approfondire il futuro ruolo dell’istruzione nell’agenda della crescita, con particolare attenzione ai temi dell’occupazione giovanile, dell’innovazione tecnologica, della formazione tecnico-professionale, sia secondaria che postsecondaria (universitaria e non), e del rapporto scuola-lavoro.
La seconda priorità è rilanciare il dibattito sul “ruolo dell’istruzione nell’era digitale” (questo tema sarà affrontato in una conferenza ministeriale l’11 dicembre a Bruxelles).
Il 3 settembre 2014, con un messaggio video del presidente Renzi e una conferenza stampa del ministro Giannini sono state presentate le LINEE GUIDA della riforma sulla scuola.
Dal 15 settembre al 15 novembre è aperta la consultazione rivolta agli studenti, ai docenti, al personale della scuola, ai genitori e a tutti coloro che sono interessati a partecipare.
Un’occasione mancata per il Governo per riflettere sull’intero sistema educativo di istruzione e formazione, composto di scuola statale, scuole paritarie e istituzioni formative accreditate.
Si riportano lo stato di applicazione della “sussidiarietà orizzontale” nelle politiche regionali in materia di parità scolastica e di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP).
In materia di Parità scolastica e di IeFP si allega quanto elaborato dal prof. Bruno Bordignon (UPS) e da Francesco Gentile (Sede Nazionale CNOS-FAP).
Un approfondimento sulla IeFp nelle Regioni è curato dal dott. Giacomo Zagardo e dal prof. Giulio Salerno (Quaderno n. 2, giugno 2014).
L’8 ottobre 2013 Papa Francesco ha convocato la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione.
La Segreteria Generale del Sinodo ha iniziato la preparazione con il l’invio del Documento Preparatorio, che ha suscitato un ampio riscontro ecclesiale nel popolo di Dio, raccolto nel presente Instrumentum Laboris.
• IeFP: monitoraggio e occupazione
Il 21 maggio 2014 l’ISFOL ha organizzato un seminario sul tema “I percorsi di IeFP tar inclusione, lavoro e cittadinanza attiva.
Il programma Erasmus prevede quattro milioni di giovani all’estero nell’arco dei prossimi sette anni per studio o tirocini (2014 – 2020).
Nella precedente edizione sono state scelte le destinazioni della Spagna (40.202 giovani), Germania (30.368 giovani), Francia (29.293 giovani), Gran Bretagna (27.182 giovani), Italia (19.944 giovani).
Le mete privilegiate dagli Italiani invece sono Francia, Germania e Gran Bretagna.
Sono quasi 270 mila i giovani che hanno beneficiato nel periodo precedente; gli italiani sono stati 25.805. Del programma Erasmus+ è stata pubblicata in italiano la Guida in italiano. La Guida, in vigore dal 1 gennaio 2014, si compone di tre parti e di quattro allegati.
Sul sito del Governo è consultabile l'Accordo di Partenariato, lo strumento di programmazione nazionale dei fondi strutturali e di investimento europei assegnati all'Italia per la programmazione 2014-2020.