L’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni è un “modello di rappresentazione universale dei contenuti del lavoro basato sulla descrizione delle attività comunemente svolte nei contesti lavorativi. Le attività sono descritte indipendentemente da chi è chiamato a svolgerle (professioni, figure, profili, ruoli ecc.) e da come esse sono svolte e con quali risorse (competenze, skill, soft skill, conoscenze, saperi ecc.)” (Mazzarella, Mallardi, Porcelli, 2017). L’Atlante, accessibile on line (https://atlantelavoro.inapp.org), è l’esito di una ricerca-intervento condotta dall’INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) nell’ambito del lavoro di costruzione del Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle Qualificazioni professionali, come previsto dall’art.8 del Decreto Legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013. L’ Atlante è diventato nel tempo un tool utilissimo e di supporto per:
- l’apprendimento permanente, in quanto favorisce la messa in trasparenza e il riordino del sistema di Qualificazioni italiano, la programmazione dell’offerta formativa pubblica, la definizione di policies nell’ambito delle politiche attive del lavoro, la valutazione dell’offerta formativa in relazione ai bisogni di competenze espressi dal mercato del lavoro, la referenziazione al Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ/EQF);
- i servizi per l’occupabilità e l’apprendimento permanente, sostenendo l’analisi delle evoluzioni organizzative e produttive di settore, la progettazione formativa, l’assessment, il processo di riconoscimento di crediti formativi, i processi di Individuazione, Validazione e Certificazione (IVC) acquisiti in contesti di apprendimento non formali e informali, l’orientamento al lavoro, anche in un’ottica di servizi di profiling e bilancio delle competenze;
- i servizi di orientamento per ricostruire le esperienze di apprendimento delle persone al fine di tracciare possibili itinerari formativo-professionali;
- il Qualification design, utilizzando i descrittivi dell’Atlante, i casi esemplificativi e le competenze presenti nel Repertorio Nazionale per progettare percorsi formativi personalizzati, per ideare percorsi di tirocinio, di alternanza scuola-lavoro, di apprendistato, di formazione degli adulti, di volontariato.
L’ Atlante è organizzato in tre sezioni (Atlante Lavoro, Atlante e Qualificazioni, Atlante e Professioni). La Sezione Lavoro descrive i contenuti del lavoro in termini di attività (task, compiti, ecc.) e dei prodotti e servizi potenzialmente erogabili nello svolgimento delle stesse. La descrizione dei contenuti del lavoro proposta è il risultato di una intensa collaborazione e partecipazione di diversi soggetti istituzionali, e vede il coinvolgimento e la partecipazione delle parti datoriali e sindacali, delle rappresentanze bilaterali, delle associazioni professionali, degli esperti settoriali e degli stakeholder del sistema lavoro-learning. La Sezione è articolata in 23 Settori economico - professionali (SEP) e 1 Settore denominato “Area comune”. La descrizione dei contenuti del lavoro nell’Atlante è consultabile attraverso uno schema di classificazione ad albero che, a partire dai rami principali costituiti dai Settori economico - professionali (SEP), via via identifica all’interno di essi i principali Processi di lavoro a loro volta suddivisi in Sequenze di processo e Aree di attività (ADA). L’ADA è la principale unità informativa dell’Atlante, e contiene la descrizione delle singole attività che la costituiscono, i prodotti e i servizi attesi nonché i riferimenti ai codici statistici delle classificazioni ISTAT delle attività economiche (ATECO) e delle professioni (CP). Ogni ADA reca inoltre la descrizione, in riferimento alle varie attività, dei prodotti/servizi e dele relative performance (Risultati attesi). Il risultato atteso nel suo insieme contiene tre tipologie di informazione: la descrizione sintetica del prodotto/servizio da realizzare/erogare; la performance necessaria per l’ottenimento del risultato, cioè le caratteristiche essenziali dell’azione da svolgere; i livelli di responsabilità rispetto al prodotto/servizio, e di autonomia, rispetto alla performance stessa, individuati anche attraverso l’analisi e descrizione degli eventuali elementi in input al risultato atteso. Rispetto alle attività, dove viene descritto “cosa” viene fatto, il risultato atteso profila invece le modalità di esecuzione dell’attività, sia definendo un prodotto/servizio caratterizzato sinteticamente per le sue proprietà, sia definendo le performance attese nella realizzazione del prodotto/servizio stesso. Il risultato atteso così formulato costituisce uno snodo tecnico-metodologico capace di esplicitare e mettere in evidenza il punto di interconnessione tra le attività (cosa viene fatto) e le competenze (come un prodotto/servizio viene realizzato) e quali risorse, ad esempio in termini di conoscenze, abilità e soft skills, sono necessarie alla sua realizzazione. L’ultima componente tecnica dell’Atlante è costituita dalle schede di caso che rappresentano la descrizione di “situazioni tipo” di esercizio, in contesti professionali e di attività lavorative. La descrizione del caso tiene conto dei principali elementi che entrano in gioco nello svolgimento delle attività finalizzate al raggiungimento di un risultato atteso (contesto di riferimento, specifici prodotti/servizi - intermedi e/o finali - realizzati, attività previste, strumenti/materiali utilizzati, tecniche applicate ecc.). Il principio-guida per la redazione delle schede di caso, per ciascun risultato atteso, è quello di realizzare “oggetti” contenenti un set di “situazioni-tipo” consistenti in un “fare” osservabile e valutabile in un contesto di assessment, al fine di disporre di uno strumento operativo caratterizzato da un livello di dettaglio adeguato a costituire supporto immediatamente utilizzabile per la costruzione di prove di valutazione “in situazione”. Allo stato attuale (inizio 2024) la Sezione Lavoro mappa 84 processi di lavoro, 265 sequenze di processo, 910 Aree di attività (ADA), 6.861 attività, 2.328 risultati attesi, 10.187 casi esemplificativi. La Sezione Atlante e Qualificazioni contiene il Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle Qualificazioni professionali che rappresenta il quadro di riferimento in Italia per la certificazione delle competenze. Il Repertorio Nazionale è costituito da tutti i repertori dei titoli di istruzione e formazione, e delle Qualificazioni professionali rilasciati in Italia da un Ente titolare (Ministeri, Regioni e Province Autonome) o rilasciati in esito ad un contratto di Apprendistato. L’Atlante Qualificazioni è organizzato in tre sotto-sezioni: Secondo ciclo di istruzione che contiene le Qualificazioni di istruzione e formazione generale e dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP); Istruzione superiore che contiene le Qualificazioni dell’Università, dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), dell’Istruzione Tecnica Superiore (ITS); Formazione professionale regionale e IFTS che contiene le qualificazioni della formazione regionale, del Quadro Nazionale delle Qualificazioni Regionali (QNQR) e dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS). Allo stato attuale (inizio 2024), la Sezione Qualificazioni contiene116 qualificazioni Secondo ciclo di istruzione, 29 qualificazioni dell’Istruzione superiore, 4.965 qualificazioni della Formazione professionale regionale e IFTS. La Sezione Atlante e Professioni descrive il mondo delle professioni e si articola in: Repertorio delle professioni dell’Apprendistato; Professioni regolamentate; Qualificazioni regionali abilitanti; Professioni non organizzate in ordini e collegi. Il Repertorio delle professioni dell’Apprendistato, di cui all’art. 46, comma 3 del D.lgs. n.81/2015, raccoglie tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) estratti dall’ Archivio nazionale del CNEL (art. 17 Legge n. 936/1986) contenenti profili formativi dell’Apprendistato professionalizzante. Esso è parte integrante del Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle Qualificazioni professionali previsto dal D.lgs n. 13/2013. Le professioni regolamentate sono attività professionali il cui accesso ed esercizio è normato a livello nazionale e vincolato, per legge, al possesso di determinati titoli, certificati e abilitazioni. Possono essere ordinistiche, in quanto prevedono il superamento di un Esame di Stato e l’iscrizione ad un Albo/Ordine professionale, oppure non ordinistiche, quando sulla base del possesso di alcuni requisiti come il titolo professionale o il superamento di un esame specifico prevedono l’iscrizione ad un elenco che abilita all’esercizio della professione. Nel Mercato interno UE l’esercizio di tali professioni è regolato dalla Direttiva 2005/36/CE che interviene sul riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali tra Paesi. Ogni Stato membro è libero di scegliere quali professioni regolamentare, sempre nel rispetto dei principi di non discriminazione, proporzionalità e necessità, e i requisiti necessari per accedere ed esercitare la professione nel proprio Paese. Le qualificazioni abilitanti in capo alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano rientrano tra i requisiti obbligatori previsti dalla normativa per l’esercizio di specifiche attività professionali e di alcune professioni regolamentate. Lo standard formativo è condiviso a livello nazionale attraverso accordi sottoscritti in sede di Conferenza Stato-Regioni. Le Professioni non organizzate in ordine e collegi, regolate dalla Legge n. 4/2013, si riferiscono alle attività economiche, anche organizzate, volte alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitate abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate dalla legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del Codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.
Bibliografia
Mazzarella R. - Mallardi F. - Porcelli R., Atlante lavoro. Un modello a supporto delle politiche dell’occupazione e dell’apprendimento permanente, 2017.
Sinappsi - Connessioni tra ricerca e politiche pubbliche n. 2-3, INAPP.
https://atlantelavoro.inapp.org. (ultimo accesso dicembre 2024).
Autore
Mauro Frisanco Economista del lavoro, tecnologo esperto nei campi dell’istruzione e della formazione, opera, in qualità di rappresentante istituzionale e titolare dell’assistenza tecnica fornita al Coordinamento delle Regioni e PA, negli ambiti dello sviluppo del sistema nazionale di certificazione delle competenze e della gestione dei processi di sviluppo degli aspetti ordinamentali dei sistemi formativi a titolarità regionale; da anni impegnato in tutte le fasi di innovazione del sistema IeFP della Provincia Autonoma di Trento, è attualmente responsabile scientifico-metodologico dello sviluppo del sistema IeFP della Provincia Autonoma di Bolzano e della Regione Valle d'Aosta.
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