Che cos'è l'Impresa Formativa Simulata (IFS)? Come nasce e come funziona?

In allegato una proposta a cura di Noviter.

Nella scheda allegata si riportano le scelte delle singole Regioni in merito alla sperimentazione del sistema duale.

Il programma promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la sperimentazione del sistema duale nei percorsi di Istruzione e formazione professionale regionali (IeFP) è stato introdotto da uno specifico Accordo approvato il 24 settembre 2015 dalla Conferenza Stato-Regioni. 
La sperimentazione si prefigge molteplici obiettivi tra cui: 
  • Dare immediata attuazione alla disciplina del sistema duale introdotta dal d.lgs. 81/2015 attraverso un’iniziativa di carattere nazionale;
  • Rilanciare il ruolo degli enti di formazione anche nelle regioni che non hanno un sistema di IeFP;
  • Promuovere il nuovo Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e il certificato di specializzazione tecnica superiore;
Il 29 settembre del 1955 i primi salesiani arrivano ad Arese chiamati dal cardinal Giovanni Battista Montini, Arcivescovo di Milano, ed iniziano a prendersi carico di quello che sino ad allora era il carcere minorile.
Da quel giorno, molte cose nuove sono nate e cresciute: le Comunità educative, la Formazione Professionale, l’Operazione Mato Grosso, il Centro di Psicologia Clinica ed Educativa, la Parrocchia e l’oratorio, l’associazione Barabba’s clowns… Ma identica è sempre stata la passione educativa e il desiderio di offrire ai giovani un aiuto per essere felici nel tempo e nell’eternità.

Nell’immediata vigilia della partenza dei percorsi di formazione duale prevista dal mese di settembre, il CNOS-FAP presenta il kit, di prossima pubblicazione, che raccoglie quanto prodotto per una corretta gestione dell’esperienza, dal prof. Eugenio Gotti e da Noviter. Il lavoro fornisce una raccolta dei materiali essenziali per accompagnare le azioni richieste. Non è una descrizione dei percorsi che andranno definiti secondo le diverse esigenze territoriali delle aziende, dei giovani e dei CFP e delle Regioni, ma offre tutto quanto è necessario per farlo secondo le indicazioni del progetto ministeriale. Non è quindi “un testo da leggere” ma “un compendio da conoscere” per ben operare. 

È stato reso noto il XVI Rapporto ISFOL sull’apprendistato, relativo al 2015. Lo studio registra un calo della platea dei giovani assunti con questa tipologia contrattuale. Ciò è sicuramente dovuto alle crescenti difficoltà per i giovani di trovare la via per un inserimento al lavoro; difficoltà che sono esplose nei lunghi anni della crisi dal 2007 al 2014.

La significativa testimonianza di Adamo, un ragazzo profugo accolto dal Centro CNOS-FAP di San Benigno Canavese, dove frequenta il corso "Panetteria e pasticceria da forno".

Presso la Casa Madre dei Salesiani don Bosco a Torino, si è svolta il 7 giugno la prima edizione dell’International TechPro2 Event, manifestazione dedicata al programma di formazione tecnica di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e CNH Industrial. Oltre che per illustrare le attività finora svolte e i programmi futuri di TechPro2, l’incontro di oggi è stato l’occasione per premiare alcuni ragazzi tra i più meritevoli che hanno partecipato alla formazione in diversi Paesi del mondo.

Come si fa ad entrare nel mondo della Formazione Professionale? A chi ci si può rivolgere? Quali sono i mestieri che si possono apprendere? Quanto costa? E chi ha abbandonato gli studi? Oppure chi è rimasto senza lavoro? E chi vuole specializzarsi o approfondire un aspetto della sua professione? Sono alcune delle tante domande che sorgono spontanee. La Formazione Professionale salesiana a Torino è in grado di fornire queste risposte nei suoi centri attivi in città e "uniti" idealmente dal percorso della linea del tram 4.

L'Italia, oltre ad essere agli ultimi posti in Europa per numero di laureati 30enni, è anche quartultima tra i Paesi europei per gli abbandoni scolastici. Arriva infatti ancora al 14,7 percentuale dei ragazzi italiani tra i 18 e i 24 anni che hanno completato al massimo la scuola secondaria inferiore e che non seguono nessuna formazione. Anche qui c'è un divario, sebbene meno marcato rispetto alla laurea, tra ragazzi (17,5%) e ragazze (11,8%). Il trend è comunque in miglioramento rispetto al 2006, quando nel complesso gli abbandoni erano al 20,4%, di cui 23,8% maschi e 17% femmine. L'Italia, infatti, ha in questo caso già raggiunto il suo target per il 2020, fissato al 16%.

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