Indice degli argomenti



Orientamenti europei

1. Commissione Europea: nuove competenze

La Commissione Europea ha adottato la “New Skills Agenda” con l’obiettivo di fornire ai cittadini comunitari un’ampia gamma di competenze per migliorare l’occupabilità, la competitività e la crescita, incentivando maggiormente la cooperazione tra gli Stati Membri e gli attori del mercato del lavoro.
Per maggiori informazioni si possono leggere la scheda informativa della Commissione Europea e il bollettino di ADAPT.

2. Odysseus, verso il Servizio Civile Europeo

Odysseus è la proposta italiana d’istituzione del Servizio Civile Europeo che prevede un programma dedicato ai giovani dai 18 ai 25 anni, della durata dai 6 ai 12 mesi al fine di accedere ad un’esperienza di lavoro in un paese europeo nei settori dell’istruzione, della sanità, dell’ambiente, dell’integrazione, dello sviluppo e della valorizzazione dei patrimoni culturali. A differenza delle altre iniziative vigenti, l’obiettivo non sarebbe più quello di coinvolgere i giovani sulla base di progetti presentati o sulla base di obiettivi “concertati” con associazioni, quanto piuttosto di introdurre un periodo di “servizio” nell’Unione, per l’Unione e dell’Unione.
Per maggiori dettagli si può consultare Odysseus Una proposta di Servizio Civile Europeo per reinventare l’Europa.

3. Erasmus+: i primi bilanci

Pubblicato il primo numero della collana editoriale “Quaderni Erasmus+” in cui si vuole tracciare un primo bilancio dei risultati e dell’impatto dei progetti di durata annuale relativi ai settori dell’istruzione scolastica, dell’istruzione superiore e dell’educazione degli adulti e si mettono in risalto criticità e aspetti innovativi introdotti dalle novità strutturali del programma europeo. L’analisi ha come intento principale quello di misurare quanti e quali effetti hanno avuto la realizzazione dei progetti di mobilità sulle istituzioni e sui soggetti che sono stati coinvolti in tali attività.

4. Carta blu europea

La Commissione europea ha deciso di riformare il sistema delle "carte blu" varato nel 2009 per rendere più facile e più allettante la possibilità di venire a lavorare nell’Unione Europea per i cittadini altamente qualificati dei paesi terzi, rafforzando la nostra crescita economica.
La proposta prevede un sistema unico UE e rilancia la mobilità fra paesi UE con permessi di lavoro "brevi" (fino a 90 giorni), rafforzando i diritti dei titolari di una carta blu: potranno avere più rapidamente diritto allo stato di residente a lungo termine, un accesso più flessibile al mercato del lavoro e i loro familiari potranno raggiungerli più facilmente. I nuovi lavoratori determineranno, secondo le stime della Commissione UE, un impatto economico positivo compreso fra 1,4 e 6,2 miliardi all’anno. Si legga il comunicato della Commissione Europea.

5. Relazione europea sulla droga

L’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze ha pubblicato la Relazione europea sulla droga. La relazione si basa sulle informazioni fornite all’EMCDDA dagli Stati membri dell’UE, dalla Turchia (paese candidato) e dalla Norvegia sotto forma di pacchetto di relazioni nazionali. L’analisi di quest’anno evidenzia per l’ennesima volta come l’Europa si trovi ad affrontare un problema di droga caratterizzato da una crescente complessità, in cui stimolanti, nuove sostanze psicoattive, abuso di farmaci e consumo problematico di cannabis svolgono tutti un ruolo più ampi.

sommario

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO 
1.1. Riforma della Costituzione

La Camera dei Deputati, nella seduta del 12 aprile 2016, con 361 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti, ha approvato in via definitiva il disegno di legge costituzionale A.C. 2613-D, recante “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione”. Il Senato aveva approvato il 20 gennaio 2016, in seconda deliberazione, il disegno di legge costituzionale (A.S. 1429-D), già approvato da entrambe le Camere in prima deliberazione.
Si conclude, quindi, dopo due anni, l’iter parlamentare della riforma costituzionale avviato in Senato il 15 aprile 2014. Secondo quanto previsto dall’articolo 138 della Costituzione, non avendo ottenuto la maggioranza di due terzi dei componenti di ciascuna Camera, la riforma costituzionale, entro tre mesi dalla pubblicazione, potrà essere sottoposta a referendum popolare su richiesta di un quinto dei membri di ciascuna Camera o di cinquecentomila elettori o di cinque Consigli regionali. Nella presente newsletter si allegano: 

  • Testi ufficiali: il testo del provvedimento approvato dalla Camera il 12.04.2016 (G.U. S.G. n. 88); slide elaborate dal Governo “Il DDL di riforma della seconda parte della Costituzione”.

  • Studi: una presentazione generale della Riforma scritta da G. Riggio “Il cantiere della riforma costituzionale” (Aggiornamenti Sociali 4/2016); P. Acanfora “Repubblica 1946-2016. Rileggere la scelta di settant'anni fa” (Aggiornamenti Sociali 4/2016);  una scheda elaborata dal prof. G. Salerno sulla riforma del Titolo V (in Editoriale, Rassegna 1/2016, pp. 4-9) ed uno studio del prof. G. Salerno La riforma della Costituzione e l'Istruzione e Formazione Professionale (Rassegna CNOS-FAP 2/2016).

  • Dibattito: Verso il referendum: le ragioni del sì e del no
    Le Ragioni del Sì con uno schema riassuntivo tratto da Comitato Nazionale Basta un sì e Aggiornamenti sociali Giugno-Luglio 2016,
    Le Ragioni del NO: schema riassuntivo tratto da Associazione Nazionale Giuristi Democratici e Aggiornamenti sociali Giugno-Luglio 2016.

Per ulteriori informazioni si veda la Newsletter Ottobre 2015.

1.2. Riforma del Terzo Settore

Il 25 Maggio 2016, a due anni dalla divulgazione delle linee guida per una riforma del Terzo settore firmate da Matteo Renzi, il disegno di legge Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale è stato approvato alla Camera in via definitiva ed è diventato legge. Si riportano:

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle Newsletter CNOS-FAP di Aprile e Maggio 2016.

2. GOVERNO e REGIONI su POLITICHE SCOLASTICHE E FORMATIVE

Come noto, la Legge 107/2015 contiene numerose Deleghe (commi 180 – 185): Deleghe legislative e Atti di Decretazione secondaria.
Si richiamano alcuni dei principali provvedimenti adottati dopo la Legge 107/2015.
Per una visione di insieme si allega un dossier, elaborato da Tuttoscuola (agosto 2015), che contiene uno scadenzario che accompagna i tempi dei due primi anni di vita della legge, una roadmap delle cinque principali della legge (le immissioni in ruolo, gli incarichi di docenza, il piano triennale, il merito dei docenti, l’alternanza scuola-lavoro), un esaustivo lessico della riforma; gli atti amministrativi per mettere in atto la riforma.

2.1. Alcuni provvedimenti attinenti la “BUONA SCUOLA”

I primi 12 mesi de #LaBuonaScuola: Slide riepilogative.

I punti principali

Alternanza Scuola-Lavoro
Per la prima volta è diventata obbligatoria: 400 ore nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali, 200 nei licei. Perché l’obbligo? Per offrire ai ragazzi un affaccio sul mondo del lavoro, come forma di orientamento al futuro e per far emergere inclinazioni e talenti. Quest’anno sono stati stanziati 100 milioni per l’alternanza, dieci volte le risorse che venivano assegnate prima della Buona Scuola. Si tratta di un finanziamento stabile di cui le scuole disporranno, d’ora in poi, ogni anno. Il Ministero ha messo a disposizione delle scuole una Guida operativa per attivare i percorsi di alternanza e ha realizzato attività di supporto. Sono stati siglati 36 Protocolli d’intesa con musei, aziende, associazioni, per promuovere questi percorsi. Sono circa 50, poi, gli accordi sottoscritti dagli Uffici scolastici regionali. Il Ministero ha attivato anche l’impresa formativa simulata attraverso l’impiego di piattaforme informatiche. Per approfondire:

  • la Guida operativa per le scuole e la Lettera del Ministro (8 ottobre 2015); 

  • Il parere del Consiglio Superiore Pubblica Istruzione (CSPI) sulla “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro” - 20/04/2016 

  • Una Guida pratica elaborata da Confindustria (“Alternanza scuola – lavoro per le imprese”, con indicazioni sui vantaggi per le imprese, sulla progettazione, la valutazione) – ed. 2016; 

  • Una Guida pratica elaborata da esperti e docenti del CNOS/Scuola

  • Una nota di Diesse, Alternanza scuola – lavoro: una opportunità per scuole e imprese;

  • L’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte lo scorso 9 maggio ha sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa con la Conferenza Episcopale del Piemonte per la realizzazione di attività di Alternanza Scuola- Lavoro; 

  • TechPro2: un esempio di intesa vincente tra formazione e azienda.

Autonomia scolastica
Fra gli strumenti pensati per dare maggiore autonomia alle scuole, l’organico del potenziamento. Con la Buona Scuola ogni istituto ha avuto da quest’anno fra i 6 e i 7 docenti in più per ampliare l’offerta formativa, fare progetti e attività contro la dispersione e per l’inclusione scolastica, per le supplenze brevi. L’organico del potenziamento è entrato in servizio a novembre, con l’ultima fase delle assunzioni straordinarie del 2015. I posti a disposizione erano oltre 55.000 di cui oltre 6.000 sul sostegno. Nel I ciclo le aree maggiormente potenziate sono state quella linguistica e quella artistico-musicale. Per il II ciclo quelle socio-economica e artistico-musicale, a seguire le aree linguistica e scientifica. Per approfondire, le assunzioni per il potenziamento consultare il sito del MIUR.

Card per l'aggiornamento e un Fondo per valorizzare i prof
Per la prima volta quest’anno i docenti hanno ricevuto 500 euro da spendere per il loro aggiornamento professionale (381 i milioni stanziati a livello nazionale). Prima erano costretti a pagarsi da soli corsi e materiali. L’erogazione straordinaria è avvenuta per il 2015 direttamente tramite il cedolino dello stipendio. Nel corso del prossimo anno scolastico i docenti avranno un ‘borsellino elettronico’. Il Ministero ha anche stanziato 200 milioni per la valorizzazione del merito, una media di 23.000 euro a scuola, che i Comitati di valutazione stanno assegnando ai docenti sulla base della qualità e del valore aggiunto del loro lavoro. I comitati sono formati da preside, tre docenti e due genitori (dall’infanzia alle medie, oppure un genitore e uno studente alle superiori), un componente esterno individuato dall’Ufficio scolastico regionale.
Per approfondire consultare il sito MIUR sulla valutazione 
Con la Nota 9 giugno 2016 prot. n. 8546 inviata a ciascuna scuola, viene comunicato l’ammontare delle risorse assegnate, si riepilogano i criteri di attribuzione del bonus e ricorda che il fondo è destinato esclusivamente ai docenti a tempo indeterminato.
Il MIUR, inoltre, pubblica sul proprio sito delle FAQ.
Maggiori dettagli sulla rendicontazione del bonus possono essere letti nell’articolo di Disal.

Deleghe, fra inclusione e diritto allo studio
Il disegno di legge ha assegnato la delega al Governo a legiferare in diversi ambiti fra cui la formazione in ingresso dei docenti, il diritto allo studio, il riordino delle norme in materia di scuola, la promozione dell’inclusione scolastica, la creazione di un sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni. I testi sono in dirittura d’arrivo e sono frutto del lavoro condotto negli scorsi mesi dal Ministero attraverso tavoli tecnici che hanno coinvolto associazioni, esperti, rappresentanti del mondo della scuola. Per approfondire si riporta il comunicato sui tavoli delle deleghe.

Dirigenti scolastici, al via la valutazione
Più responsabilità e strumenti per i dirigenti scolastici, ma anche più valutazione. Dopo 15 anni di attesa è stata firmata la direttiva che lega i compensi aggiuntivi (retribuzione di risultato) dei presidi al giudizio sul loro operato. È in dirittura d’arrivo anche il Regolamento per il nuovo concorso per dirigenti che si svolgerà in autunno. Il fabbisogno è di 1.000 nuovi capi di istituto.
Per approfondire si riporta il comunicato sulla direttiva e si allegano: La Direttiva per il sistema di valutazione dei dirigenti della scuola; Il Parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione; Il Dossier di Tuttoscuola denuncia la contraddizione dei Capi di istituto o presidi; “In arrivo anche la valutazione dei dirigenti scolastici” a cura di Bordignon; “La valutazione del dirigente scolastico dopo la Legge 107: riflessioni (forse troppe e troppo lunghe) – RaCi”. 

Edilizia scolastica, nuovi fondi e misure
Nei 12 mesi di attuazione della legge il Ministero ha reso nota per la prima volta l’Anagrafe dell’edilizia scolastica dopo quasi 20 anni di attesa. Attraverso il sito ‘Scuola in Chiaro’, all’interno della pagina dedicata ad ogni istituto, è possibile visualizzare i principali dati riferiti allo stato dell’edificio. Sono stati poi diffusi i dati a livello Paese e a livello provinciale emersi dall’Anagrafe su cui sta proseguendo l’impegno del MIUR. Si sta infatti lavorando al nuovo progetto di Anagrafe dell’edilizia scolastica per arrivare alla costituzione del “fascicolo elettronico dell’edificio”, in cui dovranno confluire tutti i dati disponibili e aggiornati su ciascuna scuola. Il MIUR proporrà anche dei nuovi record dell’Anagrafe che consentiranno di monitorare l’amianto e altre voci attualmente non censite. Grazie alla legge Buona Scuola sono partite poi le ispezioni sui solai di 7.000 istituti, con uno stanziamento di 40 milioni. Stanziate dalla Buona Scuola anche ulteriori risorse per il piano 2016 dei cosiddetti Mutui Bei, che si aggiungono ai 905 milioni già destinati agli interventi autorizzati nel 2015 e in corso. Altri 40 milioni sono stati stanziati per l’adeguamento antisismico degli edifici. Mentre con 350 milioni saranno costruite 52 scuole altamente innovative, sostenibili e a misura di studente. È stata istituita, per la prima volta, una Giornata nazionale per la sicurezza: sarà il 22 novembre di ogni anno. Per approfondire, le ultime slide su finanziamenti e interventi e il sito MIUR sull’edilizia scolastica.

Inclusione, accresciuto l'impegno
Nell’anno scolastico appena trascorso circa 90.000 docenti di sostegno, assunti a tempo indeterminato, hanno lavorato negli istituti scolastici per garantire e promuovere l’inclusione di alunni e alunne con disabilità. Con la Buona Scuola sono stati creati oltre 6.000 nuovi posti attraverso l’organico del potenziamento. Particolare impegno è stato speso sul capitolo autismo: sono stati attivati 106 sportelli su tutto il territorio nazionale, nati per favorire l’inclusione scolastica di studenti autistici, valorizzando le buone prassi e mettendole in rete, oltre a 14 Master in didattica e psicopedagogia per circa 1.500 docenti che hanno potuto così rafforzare le proprie competenze specifiche. Il concorso per docenti indetto a febbraio ha avuto per la prima volta un bando esclusivamente dedicato al sostegno. È stato riattivato l’apposito Osservatorio. Per approfondire, il focus con gli ultimi dati sugli alunni disabili. 

Integrazione, più fondi e una cattedra ad hoc 
Sono oltre 800.000 i ragazzi con cittadinanza non italiana presenti nel sistema scolastico. Il 50% di questi alunni è nato in Italia. Per loro il MIUR ha messo a disposizione a settembre 1 milione di euro per progetti sulla lingua e per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati arrivati nel nostro Paese con le recenti migrazioni. Alle scuole è stato anche inviato un vademecum per l’integrazione. La revisione delle classi di concorso ha previsto l’istituzione della A-23, una classe dedicata all’insegnamento dell’italiano come lingua seconda. Il concorso 2016 è stato il primo in cui sono state bandite cattedre specifiche. Per approfondire, il comunicato con il vademecum.

Istituti tecnici superiori (ITS), risorse legate al placement 
Con la Buona Scuola le risorse vengono distribuite agli ITS sempre più sulla base della qualità e soprattutto sulla base della capacità di un istituto di garantire o meno una occupazione ai propri diplomati. In particolare, il 30% delle risorse destinate agli ITS d’ora in poi sarà assegnato su parametri qualitativi basati, per il 40%, sull’occupabilità dei ragazzi. Gli ITS che riceveranno una valutazione inferiore a 50/100 non riceveranno finanziamenti e, dopo 3 anni di valutazioni negative, non potranno più rilasciare titoli di studio. A marzo per la prima volta è avvenuta l’assegnazione di risorse su base meritocratica. Per approfondire, le slide con alcuni dati sugli ITS e il sito di promozione degli ITS. 

Laboratori territoriali per l’occupabilità 
Sono una novità assoluta: si tratta di spazi altamente tecnologici dove le scuole potranno fare alternanza, lotta alla dispersione, coinvolgere i cosiddetti Neet, giovani che non studiano e non lavorano. Sono 45 i milioni stanziati dalla legge per il finanziamento. Nel primo anno di attuazione è stato lanciato il bando e sono stati selezionati i 58 progetti vincitori che stanno ricevendo i fondi per far sì che i laboratori siano operativi entro il prossimo dicembre. Per approfondire, il comunicato con i progetti vincitori.

Lotta ai diplomifici 
Avviato il Piano straordinario di ispezioni nelle scuole paritarie previsto dalla legge Buona Scuola: sono 673 le istituzioni scolastiche di cui si sta verificando il mantenimento dei requisiti per il riconoscimento della parità. Di queste, 532 sono scuole superiori. Particolare attenzione è stata posta agli istituti secondari di II grado dove viene rilevata una forte differenza fra il numero di ragazzi iscritti al primo anno e quello dei frequentanti l’ultimo anno di corso. Per approfondire, la mappa delle ispezioni. 

Piano Nazionale Scuola Digitale 
Un miliardo a disposizione per l’innovazione. Il Piano è stato lanciato a fine ottobre e nei primi 6 mesi di attuazione era già stato avviato il 60% delle 35 azioni previste mentre 350 erano i milioni già stanziati. Fra le azioni avviate, un bando per il wi-fi da 88 milioni che consente la copertura di 20.241 plessi e di 379.960 ambienti scolastici. Altri 28 milioni sono stati investiti per portare laboratori creativi (atelier) con stampanti 3D e tecnologie avanzate nelle scuole del I ciclo: 1.860 quelli in corso di attivazione che coprono circa 1/3 delle scuole. È stato emanato un bando da 5 milioni per 500 biblioteche scolastiche innovative e digitalizzate. Il bando è in corso. Le rimanenti saranno coperte con un successivo intervento. Altro bando, quello da 140 milioni per gli ambienti digitali e gli spazi alternativi per l’apprendimento. Il Ministero ha nominato oltre 8.000 animatori digitali, uno per scuola, insegnanti responsabili per l’attuazione del Piano in ciascun istituto. Avviato il piano di formazione da 27 milioni che vedrà coinvolti gli 8.000 animatori digitali, i 24.000 docenti del team per l’innovazione, tutti i dirigenti scolastici e il personale amministrativo e tecnico. Iniziata la formazione dei dirigenti scolastici e del personale amministrativo e tecnico. Grazie al Piano digitale è stata accelerata la diffusione del pensiero computazionale e della programmazione nella scuola primaria con 1 milione di studenti raggiunti quest’anno. Per approfondire, si riportano: i primi 6 mesi di attuazione in slide; il nuovo sito del #PNSD; inoltre, Lunedì 20 e martedì 21 giugno, presso la Sala della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in viale Trastevere 76/a, si è tenuta la prima scuola estiva di formazione sul digitale organizzata dal MIUR, “DigitalSummer@MIUR”. Si tratta del primo appuntamento delle DigitalSession@MIUR, momenti di confronto rivolti ai docenti, organizzati nell’ambito dell’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale. Si allega programma del 20 giugno e del 21 giugno

Prof in cattedra, un Piano davvero straordinario
Sono stati 90.000 i docenti assunti nel 2015. Si tratta del Piano di assunzioni più consistente degli ultimi 20 anni. Il valore medio annuo di assunzioni prima del Piano della Buona Scuola era di 24.000 circa. Al Piano straordinario è seguito poi un concorso per 63.712 posti. Le prove scritte si sono concluse alla fine di maggio e sono in corso le correzioni per poi procedere con gli orali e avere i primi docenti in cattedra a settembre. Il concorso è su base triennale. I posti da insegnante disponibili per il triennio 2016-2018 sono oltre 90.000, che saranno coperti con i vincitori di concorso e attraverso le Graduatorie ad esaurimento residuali. Grazie al Piano assunzioni le Graduatorie sono state ridotte passando da 122.314 a 44.892 soggetti iscritti. Il Ministero ha anche attivato un piano straordinario per quest’anno per i vincitori del concorso del 2012 per l’infanzia che risultavano ancora non assunti. Per approfondire, tutti i numeri del concorso e un articolo tratto da Diesse che illustra i vari aspetti che hanno caratterizzato il cosiddetto “concorsone”.

School bonus e detrazione rette per chi va alla paritaria 
Attivato lo school bonus: chi farà donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione, per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti, avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi. È previsto un limite massimo di 100.000 euro per le donazioni. Cambia l’approccio all’investimento sulla scuola: ogni cittadino viene incentivato a contribuire al miglioramento del sistema. È previsto un fondo di perequazione, per evitare disparità fra istituti, pari al 10% dell’ammontare delle erogazioni totali. Le donazioni sono sia per scuole statali che paritarie. Ognuno può indicare l’istituto prescelto. Nei prossimi mesi saranno attivati una campagna informativa e un sito ad hoc. Da quest’anno è possibile portare in detrazione fino a 400 euro di spese che la famiglia effettua per la frequenza scolastica, comprese le rette delle scuole paritarie. Per approfondire, il comunicato sullo school bonus. 

Valutazione, uno strumento per migliorare
A novembre del 2015 per la prima volta le scuole hanno pubblicato i loro Rapporti di autovalutazione in cui hanno messo in chiaro i loro punti di forza e debolezza individuando specifici obiettivi di miglioramento per i prossimi tre anni. L’adesione delle scuole statali è stata totale e quasi totale quella delle scuole paritarie. ll Rav è anche e soprattutto uno strumento di lavoro per le scuole. Contiene, infatti, gli obiettivi di miglioramento che ciascun istituto si è dato a seguito della propria autovalutazione. Per l’area Esiti, il 29,4% delle scuole ha individuato come obiettivo prioritario il miglioramento dei risultati scolastici degli studenti. Seguono il miglioramento dei risultati nelle prove Invalsi (27,8%), il miglioramento delle competenze chiave e di cittadinanza (27,4%), i risultati a distanza (15,4%). Per approfondire, il comunicato sulla presentazione del Rapporto e le slide. Inoltre, sul sito “Scuola in chiaro” sono stati pubblicati ex novo i Rav dagli Istituti scolastici di tutta Italia dopo che il 30 giugno è scaduto il termine per poterli riaggiornare.

Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF)
Con la nota 2805 dell’11 dicembre 2015 avente per oggetto “Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa” il MIUR fornisce indicazioni ed orientamenti alle scuole per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), così come previsto dalla legge 107/2015. La CISL Scuola ha elaborato il sussidio “Il Piano Triennale dell’offerta formativa” (15.12.2015). In Orizzonte Scuola una guida alla compilazione.

Reti di scuola 
Con una nota del 7 giugno 2016 del Dipartimento dell’Istruzione del MIUR si impartiscono indicazioni per la costituzione delle reti di scuola secondo le previsioni della Legge 107/15.
Entro il prossimo 30 giugno dovrà essere concluso il processo organizzativo di costituzione delle reti tra istituzioni scolastiche, previste dalla Legge n. 107/2015. Il MIUR ha diramato apposite linee guida e i modelli per la predisposizione degli accordi per le reti di Ambito e reti di Scopo. Si riporta una scheda di sintesi da parte della CISL e un testo di Mavina Pietraforte sull’ontologia delle reti.

2.2. Provvedimenti attinenti la “SCUOLA PARITARIA”

Come è stato ampiamente evidenziato, i provvedimenti della Legge 107/2015 relativi alla scuola paritaria contengono più aggravi che vantaggi.
Nei 212 commi le scuole paritarie sono menzionate esplicitamente solo 3 volte. Tuttavia sono numerose le norme che, magari indirettamente, riguardano anche il sistema paritario.
In particolare: Il piano triennale dell’offerta formativa (PTOF): commi 12-17L’alternanza scuola – lavoro: commi 33-43La Card per la formazione continua dei docenti: commi 121 e ss; Norme sulla pubblicità e trasparenza: comma 137La School bonus: commi 145-150La detraibilità delle spese per la frequenza scolastica: comma 151Il piano straordinario di verifica della parità: comma 152La formazione iniziale dei docenti: comma 181.
Nella newsletter si allegano:

  • una scheda elaborata dal prof. Francesco Magni, dell'Università di Bergamo, dal titolo "Le scuole paritarie nel contesto della legge 107/2015" che commenta i commi di riferimento;

  • l’articolo di R. Pasolini che richiama i numerosi obblighi che la legge 107/2015 aggiunge alla scuola paritaria senza gli adeguati supporti finanziari;

  • una scheda elaborata dal prof. Francesco Magni, dell’Università degli Studi di Bergamo, dal titolo “Le scuole paritarie nel contesto della legge 107/2015”.  che commenta i commi di riferimento;

  • un Comunicato stampa Agesc del 21 aprile del 2016 dal titolo “Controlli per stanare i furbetti. L’Associazione Genitori Scuole Cattoliche approva e palude al Miur”;

  • un Comunicato stampa Agesc del 29 febbraio 2016 dal titolo “Detrazione d’imposta”;

  • un Dossier elaborato da CNOS/Scuola e CNOS-FAP dal titolo “Sussidiarietà orizzontale nelle politiche regionali in materia di parità scuola e di IeFP” (aggiornato a gennaio 2016) che presenta le politiche regionali a favore (o non a favore) delle scuole paritarie;

  • l'articolo dell'Avvenire in merito all'Emendamento presentato dal Governo che assegna 12,2 milioni di euro per il sostegno alla disabilità;

  • l'articolo dell'Avvenire e di Disal in merito alla tematica dello School Bonus, duello paritarie-governo;

  • l'avvocato Leda Rita Corrado spiega l'impatto che la riforma della Buona Scuola ha sul settore fiscale.

2.3. Provvedimenti su “ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE - IeFP”

Come noto, l’attenzione alla IeFP nella Legge 107/2015 è del tutto marginale. La Legge 107/2015 fa riferimento al sistema di IeFP esplicitamente in due passaggi:

  • il comma 44 che prevede il coinvolgimento delle istituzioni formative accreditate per potenziare l’offerta formativa per il secondo ciclo;
  • al comma 181(lettera D) che prevede la revisione dell’Istruzione Professionale di Stato e il raccordo con i percorsi di IeFP.

In attesa della normativa prevista dalla Delega (un D.Lgs sul riordino degli Istituti Professional di Stato e il Raccordo con la IeFP), nella presente newsletter si allegano il documento di FORMA riguardante l’applicazione del comma 181, lettera d) del 20 ottobre 2015 e il documento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome sul Sistema di Istruzione e Formazione Professionale: Proposta delle Regioni e delle Province autonome per l’apertura di un confronto con il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 24 marzo 2015.

Si allegano anche, a completamento del quadro sopra richiamato:

  • il Testo, la Sintesi del Rapporto e il Comunicato Stampa del “XIV Rapporto di Monitoraggio delle azioni formative realizzate nell’ambito del diritto dovere” (febbraio 2016) elaborato da ISFOL;
  • il Decreto di assegnazione delle risorse. D. D. 417/I/2015 del 17.12. 2015;
  • lo studio elaborato da Zagardo G. – Salerno G., su I costi della IeFP. Un’analisi comparata tra istituzioni formative regionali e Istituzioni scolastiche statali, aggiornato a febbraio 2015;
  • Il dossier elaborato dal CNOS-FAP sulla situazione della IeFP nelle Regioni dal titolo “Sussidiarietà orizzontale nelle politiche regionali in materia di parità scolastica e di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP)”;
  • un articolo su Il Sussidiario.net sulla scuola/Istruzione e Formazione Professionale, "istruzioni" per guarire il sistema. 
3. MIUR
3.1. Maturità 2016: Supplemento Europass al Certificato per tutti i diplomati 

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha pubblicato l’Ordinanza relativa agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado. La principale novità annunciata nel testo è che da quest’anno, a tutti i diplomati, verrà rilasciato il Supplemento Europass al Certificato, ovvero il documento diffuso e riconosciuto dall’Unione europea che descrive le competenze degli studenti e le attività professionali cui possono accedere, nonché il livello EQF del certificato.
I Supplementi, diversi per ciascun titolo di studio, sono stati elaborati per l’Italia dal MIUR e dal Centro nazionale Europass presso l’ISFOL e sono disponibili sulla homepage di Europass Italia. Non sostituiscono il titolo di studio o la certificazione delle competenze, ma rendono il percorso scolastico o formativo più chiaro e il diploma finale più comprensibile e più spendibile nel mondo del lavoro.
Si veda anche la nota MIUR 01.06.2016, prot. n. 5952 con la pubblicazione dei modelli per Licei per gli Istituti Tecnici e per gli Istituiti Professionali. 

3.2. MIUR: Sistema terziario professionalizzante e gli Istituti Tecnici Superiori
Il 9 giugno presso il MIUR si è svolta la Conferenza Nazionale “Il sistema terziario professionalizzante, obiettivi di sviluppo”. Al centro del dibattito l’evoluzione del sistema terziario professionalizzante e il futuro del sistema degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) in Italia. È possibile leggere una sintesi della conferenza direttamente sul sito del MIUR. Sulla situazione degli Istituti Tecnici Superiori è possibile leggere l’articolo de Il Sole 24 ore.
3.3. Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)

Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.
Il Sistema nazionale di valutazione è costituito da: Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione); Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa); Contingente ispettivo. Concorrono all’attività di valutazione: la Conferenza per il coordinamento funzionale del SNV e i Nuclei di valutazione esterna.

a. Questionario di percezione e RAV
E’ stato pubblicato nel portale del Sistema Nazionale di Valutazione un “Questionario di percezione” diretto ai genitori, invitati a esprimere il loro gradimento sull’operato degli insegnanti e sulla qualità del servizio scolastico.
Dal 28 aprile e fino al 30 giugno 2016 verranno riaperte le funzioni per la conferma, revisione o nuova compilazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) da parte delle scuole.
Ogni dirigente, con il supporto del Nucleo di autovalutazione, potrà decidere di mantenere o rivedere l'analisi documentata nel RAV presentato lo scorso anno. Lo ha comunicato il MIUR con nota 15 aprile 2016, prot. n. 4173.

b. Rapporto di Autovalutazione: Scuola dell’infanzia
Il MIUR, con nota n. 829 del 27/01/2016 "Rapporto di Autovalutazione per la scuola dell'infanzia ("RAV infanzia")", ha comunicato che le scuole dell'infanzia, non incluse in un'istituzione scolastica insieme ad altri ordini e gradi di scuola, possono procedere all'elaborazione del RAV, in maniera naturalmente facoltativa. Può essere utile avere anche la visione delle politiche europee per l’infanziaLazzari Arianna, nel numero 6/2015 della Rivista dell’Istruzione, traccia le principali tappe che hanno segnato i percorsi di sviluppo delle politiche per l’infanzia della Commissione europea.

c. La valutazione delle scuole in Europa: proposte per approfondire  
Un contributo alla riflessione. Luciano Rondanini, in un articolo pubblicato su Rivista dell’Istruzione (5/2015) dal titolo “La valutazione delle scuole in Europa” presenta il sistema di valutazione inglese, francese e spagnolo. Sul medesimo argomento si allegano: Eurydice Italia, I Sistemi di valutazione dell’Istruzione in Europa 2012; Eurydice Italia, Modelli di valutazione degli insegnanti 2009; Castoldi Mario, Valutazione tratto da Una Mappa per la Riforma, Tecnodid 2015. Si segnalano anche gli articoli contenuti in Scuola democratica 3/2015: Le istituzioni della valutazione a confronto.

d. Prova Invalsi 
Restano i risultati eccellenti del Nord Est e Lombardia, mentre per il Sud si distingue la Puglia e il Centro migliora i risultati. Si allegano: il Rapporto Tecnico; il Rapporto dei Risultati; la Prova Invalsi in 10 punti

e. La valutazione nel (sotto)sistema di IeFP  
Nell’anno 2016 alcuni Enti di FP parteciperanno, in via sperimentale, al sistema di valutazione a cura dell’INVALSI compilando prove informatizzate (CBT) per la IeFP e, a seguire, la compilazione del questionario di valutazione e del Rapporto di Valutazione.
Si allega un articolo del prof. Arduino Salatin che illustra il progetto sperimentale nella sua globalità: “La valutazione della IeFP: il progetto sperimentale VALEFP” (da Rassegna CNOS 1/2016).
3.4. Reclutamento docenti: accordo MIUR sindacati sugli ambiti territoriali

È stato siglato con le organizzazioni sindacali l’accordo che cambia le modalità di assegnazione dei docenti alla loro sede di servizio. Gli insegnanti di ruolo, quindi personale assunto a tempo indeterminato, non arriveranno più a scuola in base ad anzianità e punteggi. Ma saranno le scuole stesse, sulla base di precisi criteri improntati alla massima trasparenza, ad individuare, fra i docenti presenti nel loro ambito territoriale, quelli più adatti, per profilo professionale, al loro progetto formativo. Si tratta di una delle novità previste dalla Buona Scuola per valorizzare l’autonomia scolastica. Si legga l’articolo Disal e il comunicato stampa dei sindacati. 

3.5. Iscrizioni: alle superiori un ragazzo su tre sceglie gli istituti tecnici

Sono state 1.576.722 le domande di iscrizione alle classi prime di scuola primaria e secondaria di I e II grado presentate online per l’anno scolastico 2016/2017, il 97,1% delle quali indirizzate alle scuole statali. Lo comunica il MIUR in un focus pubblicato on line, nel quale ricorda che la procedura si era aperta il 22 gennaio scorso e si è chiusa un mese dopo, il 22 febbraio. Tra le scelte più gettonate dopo le medie ci sono i licei, seguiti dagli istituti tecnici. Il 30,5% degli studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado ha optato, invece, per un istituto tecnico, che è stabile nel complesso rispetto all’anno precedente in quanto se da un lato fa registrare un incremento rilevante nel settore tecnologico (+0,5), dall’altro fa registrare un calo di 0,5 punti nel settore economico.

3.6. Calendario scolastico anno 2016/2017

Pubblicato il calendario scolastico 2016/17: aggiornato con tutte le date di inizio lezione, termine, festività natalizie e pasquali.

4. MLPS
4.1. Imparare lavorando. In Italia si può.

Il 28 gennaio 2016 prende il via la campagna di comunicazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla sperimentazione nazionale del sistema duale, la strategia del Governo che punta sull'alternanza scuola - lavoro per favorire il passaggio dal mondo dell'istruzione e della formazione al mercato del lavoro. Il Jobs Act e "la Buona Scuola" hanno puntato al rafforzamento dell'asse scuola – lavoro attraverso gli istituti dell'alternanza scuola-lavoro e l'istituto dell'apprendistato con l'obiettivo di facilitare l'occupabilità giovanile e di contrastare la dispersione scolastica. In questa direzione si avvia la sperimentazione del sistema duale per consentire ai giovani di "imparare facendo", ossia di ottenere un'opportunità di lavoro concreta durante il periodo di studio, spendibile anche in altri contesti lavorativi. Tale sperimentazione consentirà in un biennio a circa 60 mila giovani iscritti a corsi di istruzione di formazione professionale di poter conseguire i titoli di studio che prevedono, attraverso modalità diverse, una effettiva alternanza scuola-lavoro.
Accordi interistituzionali stanno definendo la costruzione del c.d. “Sistema Duale” in Italia.

Una presentazione generale della sperimentazione (Gotti E. - Piano R.)
Si allega, innanzitutto, uno studio sulla sperimentazione elaborato da Eugenio Gotti e Roberta Piano: Il sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale. L’avvio di una sperimentazione nazionale (Rassegna CNOS 1/2016).

I principali provvedimenti di livello nazionale

  • Il bando di Italia Lavoro rivolto a 300 CFP che intendono costituire e/o rafforzare al proprio interno servizi di orientamento e placement e avviare percorsi formativi utilizzando l’apprendistato per la Qualifica e il Diploma professionale, l’alternanza scuola lavoro, l’impresa formativa simulata. Nel file allegato si riportano i primi 300 CFP segnalati. Si è in attesa della lista ufficiale e definitiva, dopo la verifica della documentazione prodotta.

  • L’Accordo sul progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale” (Repertorio Atti 158/CSR del 24 settembre 2015).

  • Il D.M. 12 ottobre 2015 (G.U. 21 dicembre 2015, n. 296) – Definizione degli standard formativi dell’apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell’art. 46, comma 1, del d. lgs. 15 giugno 2015, n. 81.

  • Il testo del Comunicato Stampa ed i relativi allegati: Tabella Fondi sistema duale;

  • I testi degli Accordi tra MLPS e singole Regioni;

  • Le Determine di Italia Lavoro per l’accreditamento dei CFP;

  • Uno schema sui Requisiti, regole e destinatari delle tre tipologie di apprendistato dopo il Jobs act;

  • Firmato da Confindustria l’accordo interconfederale sull’apprendistato: Con l’accordo siglato il 18/5/2016 tra la CONFINDUSTRIA e la CGIL, la CISL, la UIL le Parti hanno ritenuto opportuno favorire un maggiore ricorso all’apprendistato di primo e terzo livello, in virtù dell’integrazione tra sistema formativo e lavoro che caratterizza tali contratti, quale importante strumento per consentire ai giovani l’acquisizione di titoli di studio nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale di competenza regionale, dell’istruzione tecnica e professionale di competenza statale, nonché di titoli dell’alta formazione e per la ricerca, utili all’inserimento nel mercato del lavoro e al contrasto della dispersione scolastica e universitaria. Si riporta un commento di ADAPT.

  • Nell’ambito delle misure di intervento previste dal programma FIxO è aperto l’Avviso pubblico rivolto alle imprese ‘per l’erogazione di contributi ex art.12, L.241/1990 per la copertura dei costi del tutoraggio aziendale’ (Linea 7T) - Parte C ‘Azioni di accompagnamento e rafforzamento del sistema duale nell’ambito della IeFP’ che ha l’obiettivo di porre in essere azioni di accompagnamento del sistema duale nell’ambito dell’IeFP, facilitando le transizioni tra sistema di formazione professionale e mondo del lavoro.
    Si prevede un contributo di 16 milioni di euro suddiviso in: 8 milioni a rimborso del tutoraggio aziendale attuato nell’ambito dei contratti di apprendistato di 1° livello; 8 milioni a rimborso del tutoraggio aziendale attuato nell’ambito di percorsi di alternanza scuola lavoro.

  • Si allegano: Dichiarazione sostitutiva Certificazione CCIAA; Dichiarazione ‘de minimis’ ex Regg. (UE) 1407/2013 - 1408/2013 - 717/2014 - 360/2012; Registro di Tutoraggio - format Italia Lavoro; Metodologia Unità di Costo Standard per le attività di tutoraggio aziendale; Patto di integrità.

4.2. ANPAL

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.P.R. n. 108 del 2016 che disciplina l’operatività della nuova Agenzia Nazionale per le politiche attive del lavoro: entra così in vigore la riforma del collocamento voluta dal legislatore del Jobs Act. Lo Statuto dell’Agenzia, oltre a regolamentare il funzionamento e gli organi di gestione e controllo dell’Ente, esplicita dettagliatamente obiettivi e funzioni del nuovo braccio operativo del Ministero del lavoro.

4.3. Conferenza: Passo dopo Passo. La via italiana al sistema duale

Martedì 7 giugno 2016 si è svolta la conferenza stampa nella quale sono stati illustrati i primi dati sul nuovo contratto di apprendistato di primo livello e lo stato dell’arte degli avvisi regionali per l’avvio dei percorsi formativi.
Si riportano: la scheda “Passo dopo Passo”; il punto sul coinvolgimento dei Centri di Formazione Professionale nella sperimentazione del sistema duale; il piano di comunicazione. 

4.4. Due anni di Garanzia Giovani

Il Programma “Garanzia Giovani”, avviato ufficialmente il 1° maggio 2014, in questi due anni ha visto un trend di costante crescita. Al 5 maggio 2016, il numero dei giovani complessivamente registrati al Programma “Garanzia Giovani” è pari a 1.050.234 unità, oltre 7 mila in più rispetto alla scorsa settimana (7.510). Il totale dei registrati, al netto delle cancellazioni, si attesta a 903.075. Su un totale di 682.607 giovani presi in carico da parte dei Servizi per l’Impiego, a 325.610 è stata proposta almeno una misura. “Garanzia Giovani” ha determinato come obiettivo principale il rafforzamento del ruolo dei centri per l’impiego permettendo un importante raccordo tra i giovani aderenti al Programma e il mondo del lavoro. L’individuazione dei soggetti accreditati per l’attuazione di alcune misure si è concretizzata in una piena ed efficace sperimentazione di valida collaborazione tra operatori pubblici e privati, seppure in un sistema fondamentalmente pubblico. Ciò ha permesso di conseguire un proficuo risultato in termini di partecipazione di giovani a percorsi formativi e di tirocinio. Per una parte dei Neet l’occupabilità si è trasformata in occupazione; è stato rilevato, infatti, che il 10% dei giovani cui è stata erogata una delle misure attivate ha trovato uno sbocco occupazionale.
Si allegano:

Monitoraggio Garanzia giovani 2016
A due anni dal suo inizio viene pubblicato il primo Rapporto sulla Garanzia Giovani in Italia dell’ISFOL mettendo in luce, dopo una partenza a rilento, che un terzo dei ragazzi che hanno ricevuto un intervento del programma trova lavoro a un mese della conclusione del percorso. Si riporta anche l’Executive summary

Best Stage 2016
Si riporta inoltre il Best Stage 2016 tratto dalla Repubblica degli stagisti, in cui vengono illustrati gli effetti positivi dell’alternanza scuola-lavoro, nonché si annoverano le 35 principali aziende di consulenza di vario tipo ed il quadro Italiano sulla situazione stage con i vari riferimenti regionali.

4.5. Protocolli

a) MLPS: protocollo con Adecco: È stato firmato il protocollo fra MLPS e Adecco per la presentazione del progetto "Young Digital", che coinvolgerà 1000 i giovani e prevede opportunità di formazione e occupazione per i giovani nel settore ICT nell’ambito del programma nazionale Garanzia Giovani. 

b) Eni, protocollo con MIUR e Ministero del Lavoro per integrare scuola-impresa
È stato sottoscritto il Protocollo di Intesa tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed ENI, per promuovere la piena integrazione tra impresa e istituzioni scolastiche. Esso si basa su due tipologie d’intervento. In primo luogo, le parti avvieranno un’iniziativa basata sul contratto di apprendistato di primo livello. L’iniziativa - valida per gli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018 - sarà rivolta a 135 studenti del quarto e quinto anno degli istituti superiori e dell’ultimo anno degli istituti di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). In secondo luogo, le parti realizzeranno progetti di alternanza scuola-lavoro, per coinvolgere circa 1.500 studenti a livello nazionale. Sono previsti percorsi didattici in stage su temi organizzativi, tecnici e gestionali specifici di Eni; visite studio presso siti della società e altri ritenuti di interesse per il settore energetico; workshop per individuare le competenze personali necessarie per l’inserimento e l’integrazione nei contesti lavorativi; di corsi in modalità e-learning, per approfondire la conoscenza su Eni e il mondo dell’energia, su una piattaforma che Eni dedicherà allo scopo. 

4.6. Decreto per il “part-time agevolato”

La Legge di stabilità 2016 ha introdotto la possibilità del cosiddetto “part-time agevolato”. Potranno ricorrere i lavoratori del settore privato con contratto a tempo indeterminato ed orario pieno, che possiedono il requisito contributivo minimo per la pensione di vecchiaia (20 anni di contributi) e che maturano il requisito anagrafico entro il 31 dicembre 2018. Per loro sarà possibile concordare col datore di lavoro il passaggio al part-time, con una riduzione dell’orario tra il 40 ed il 60%, ricevendo ogni mese in busta paga, in aggiunta alla retribuzione per il part-time, una somma esentasse corrispondente ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulla retribuzione per l’orario non lavorato. Inoltre, per il periodo di riduzione della prestazione lavorativa, lo Stato riconosce al lavoratore la contribuzione figurativa corrispondente alla prestazione non effettuata, in modo che alla maturazione dell’età pensionabile il lavoratore percepirà l’intero importo della pensione, senza alcuna penalizzazione. Si riporta la circolare n. 90 dell’INPS sulle pensioni anticipate.

4.7. Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro versione aggiornata a giugno 2016

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso disponibile la versione aggiornata a giugno 2016 del Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.lgs. n. 81/2008).

4.8. Rapporto annuale sulle Comunicazioni Obbligatorie 2016 

Sette capitoli e due box tematici esaminano le dinamiche del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato nel triennio 2013-2015. Il mercato occupazionale, pur presentando ancora difficoltà per quanto riguarda l’occupazione giovanile e femminile, presenta segnali di miglioramento. Si pubblica il Rapporto annuale e la sua sintesi.

4.9. Il Jobs Act: una guida alla riforma del mercato del lavoro 

Il diritto del lavoro italiano aveva avuto una prima disciplina con lo Statuto dei lavoratori (anni settanta del secolo scorso). Con il Jobs Act il diritto del lavoro entra in una nuova stagione. Progressivamente, nella presente newsletter, si guida il lettore a conoscere cosa è davvero il Jobs Act. Ci si avvale, per raggiungere questo obiettivo, del sussidio promosso e diffuso dal Corriere della Sera (dicembre 2015).
Nella newsletter si illustrano i seguenti temi tratti da "Il Jobs Act in 100 domande" (Corriere della Sera-Economia):  Le tappe del Jobs Act (S. Beretta-G.Favalli); I licenziamenti nulli o discriminatori (A.Cazzella); I licenziamenti disciplinari (G. Molteni-V. Rigoni); Il licenziamento per motivi economici (L. Peron); I licenziamenti collettivi (M. Cammarata); Il licenziamento dei dirigenti (P. Balletti-J. Moretti-S. Trifirò); La nuova disciplina delle mansioni (T. Targa-J. Moretti); I controlli a distanza (V. Provera-G. Vaglio Bianco); La disciplina delle collaborazioni (T. Targa); I contratti a termine e di somministrazione (A.M. Corna); L'apprendistato e gli altri contratti (O. Marano-D. Meucci); La maternità e le pari opportunità (A. Beretta-M. Filadoro); I nuovi strumenti di sostegno del redditto (P. Lonigro-V. De Lucia); Gli ammortizzatori sociali (D. Lesce); Le dimissioni e la risoluzione consensuale (M. Olgiati); Le politiche attive del lavoro (C. Ponari); Il processo del lavoro (S. Trifirò); Un cantiere da riaprire (S. Beretta-G. Favalli).
È utile leggere anche Montemarano A., Riforma del diritto del lavoro. La cessazione del rapporto di lavoro dal Jobs Act ad oggi, aprile 2015; Bonifati I., La nuova disciplina del demansionamento in costanza del rapporto di lavoro, aprile 2015.

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Orientamenti regionali

1. Il Governo delle Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha la finalità di definire, promuovere posizioni comuni su temi di interesse delle Regioni, elaborare documenti e proposte al fine di rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle istituzioni comunitarie, predisporre pareri e base di intesa in osservanza della legislazione vigente, favorire il raccordo con le autonomie locali a livello nazionale.

Nella newsletter si allegano:

  • la composizione delle Commissioni, individuate in base ai gruppi di materie omogenee di competenza delle Regioni e delle Province Autonome;

  • gli Assessori regionali incaricati nelle materie dell’Istruzione, della Formazione Professionale e del Lavoro.

2. La “via italiana” al sistema duale nella IeFP: i provvedimenti delle Regioni 

Nella presente newsletter si allegano i provvedimenti attuativi adottati dalle Regioni: 

Asse Lombardia-Campania 
Nasce l’asse Lombardia-Campania in materia di formazione, e in particolare sull’alternanza scuola-lavoro con il Protocollo d’Intesa firmato da Confindustria Lombardia, Confindustria Campania, Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia e Ufficio Scolastico regionale per la Campania.
Con l’accordo, di durata biennale, sottoscritto oggi le due regioni si impegnano a favorire un migliore orientamento scolastico e professionale dei territori della Campania e della Lombardia, consolidare le collaborazioni scuola-impresa sul versante dell’innovazione didattica, favorire progetti e esperienze di partenariato didattico tra scuole e imprese, avviare uno scambio di buone pratiche relative allo specifico curricolo scolastico considerato.
Si legga la Rassegna Stampa sull’argomento. 

Regione Sicilia: chiarimenti su accreditamento enti
Con la circolare 3765 la Regione Sicilia dà dei chiarimenti in merito alle norme ed ai requisiti di accreditamento degli enti di formazione e/o orientamento professionale. Si legga anche l’articolo del Quotidiano di Sicilia

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Aspetti metodologici e didattici

1. ISFOL: I percorsi della dispersione formativa: dinamiche e fenomeni emergenti

Il 6 giugno si è tenuto il workshop “I percorsi della dispersione formativa: dinamiche e fenomeni emergenti”. L’evento ha visto la partecipazione di docenti, studiosi della materia e rappresentanti di Enti di formazione, che affrontano quotidianamente il problema della dispersione formativa.  Le tematiche affrontate hanno riguardato una riflessione sui soggetti maggiormente a rischio di abbandono, sulle misure di contrasto al fenomeno e le azioni di recupero. Si veda la presentazione ISFOL. 

2. ISFOL: I canali di intermediazione e i Servizi per il lavoro

Uno studio condotto dall’ISFOL ha analizzato l’intensità, la disponibilità, i tempi e le difficoltà di ricerca di un lavoro ed il sistema dei servizi per il lavoro, evidenziando le caratteristiche e i comportamenti espressi dalle utenze, sia nell’ottica di presa in carico che della capacità di processare le richieste ricevute. Queste informazioni potrebbero essere utili al policy maker quando dovranno essere approntati i Piani delle performance dei servizi dal lavoro, previsti dalla più recente riforma delle politiche attive (D.Lgs. n. 150/2015 attuativo del cd. Jobs Act).

3. ISFOL: L’Italia fra Jobs act ed Europa 2020

Lo studio raccoglie i contributi di un nutrito numero di esperti ISFOL e Istat impegnati trasversalmente sui temi del lavoro, della formazione e dell’inclusione sociale.
Il risultato è una analisi dello stato di salute del nostro Paese all’indomani di una importante stagione di riforme legate al mercato del lavoro e all’inclusione sociale, il cui obiettivo prioritario è stato quello di sostenere la reazione dell’Italia alla recessione e incoraggiarne la ripresa.

4. ISFOL: Rapporto ISFOL sulla Garanzia Giovani in Italia 

Garanzia Giovani è un programma finalizzato a contrastare l'inattività giovanile e a favorire l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, aumentandone l'occupabilità. A due anni dal suo inizio viene pubblicato il primo Rapporto sulla Garanzia Giovani in Italia dell'ISFOL mettendo in luce, dopo una partenza a rilento, che un terzo dei ragazzi che hanno ricevuto un intervento del programma trova lavoro a un mese della conclusione del percorso. Si riporta anche l’Executive summary

5. ISFOL: “IeFP – Apprendistato: verso il sistema duale”

È stato reso noto il XVI Rapporto ISFOL sull’apprendistato, relativo al 2015, registra un calo della platea dei giovani assunti con questa tipologia contrattuale. Ciò è sicuramente dovuto  alle crescenti difficoltà per i giovani di trovare la via per un inserimento al lavoro; difficoltà che sono esplose nei lunghi anni della crisi dal 2007 al 2014. Nondimeno, sia le numerose complicazioni ed incoerenze presenti sul Testo Unico sull’apprendistato del 2011, che una fortissima differenziazione tra Regione e Regione nell’organizzazione della formazione per gli apprendisti, hanno fortemente penalizzato questa forma contrattuale, mandando in sofferenza i due contratti, più orientati a finalità formative: l’apprendistato di primo e terzo livello. 

6. Convegno di presentazione del Quaderno 12 di TreeLLLe e Fondazione per la Scuola "Accendere i fari sull'Istruzione e Formazione professionale" - Torino 23 giugno

L’Associazione TreeLLLe e la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo hanno deciso di accendere i fari sulla diversificata area dell'Istruzione e Formazione professionale, conducendo un’analisi approfondita dell’evoluzione normativa, quantitativa e qualitativa dell’offerta formativa dell’Istruzione professionale (IP) di competenza statale e dell’istruzione e Formazione professionale (IeFP) di competenza regionale. Tra le pecche del sistema che la ricerca denuncia: l’insufficienza delle risorse investite da parte del MIUR per le scuole di istruzione professionale (IP) e soprattutto da parte del Ministero del Lavoro e dalle Regioni per il canale IeFP; un'offerta poco mirata alle differenziate domande del mercato del lavoro ( pochi indirizzi e 22 qualifiche, in Italia, mentre in Francia le qualifiche nazionali sono 200 e in Germania oltre 300, in apprendistato). Si veda il comunicato stampa, le note, le slide di presentazione e il Quaderno n.12

7. Il rapporto tra scuola e aziende: una consolidata partnership strategica

Pubblicato “Il rapporto tra scuola e aziende: una consolidata partnership strategica”, una ricerca condotta Fondazione Sodalitas e La Fabbrica intervistando dirigenti e staff di 2.400 scuole rappresentative del sistema scolastico nazionale per distribuzione geografica e per livello di istruzione. Il quadro che emerge dall’indagine è che imprese e scuole lavorano insieme ogni giorno per il successo formativo e per il futuro professionale dei giovani, coinvolgendo anche le famiglie, che nell’85% dei casi vengono informate o direttamente chiamate a partecipare alle iniziative di collaborazione scuola-azienda. Le imprese sono ampiamente attive nell’offerta di contributi educativi e formativi di vario tipo proposti a tutti i gradi scolastici e le scuole sono ben felici di approfittare di questa disponibilità (il 90% circa valuta utile o molto utile la collaborazione con le aziende), giudicando la collaborazione tra Scuola e Impresa un asset importante per incrementare in modo trasversale la cultura e le life skill degli studenti. 

8. Seminario sull’Istruzione e formazione professionale alla prova delle riforme Scenari e prospettive  

Il 22 giugno si è svolto un Seminario sull’Istruzione e formazione professionale alla prova delle riforme Scenari e prospettive.
Si allegano: la relazione introduttiva di Paola Vacchina; la relazione di Eugenio Gotti “La IeFP alla prova delle riforme. Cantieri aperti e processi di riforma in atto”; la relazione di Giulio M. Salerno “La riforma della Costituzione e l’Istruzione e formazione professionale”.

9. 9° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell'infanzia e adolescenza in Italia 

È stato redatto il 9° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell'infanzia e adolescenza da parte della CRC in Italia. Il rapporto fornisce una fotografia aggiornata sullo stato dell’arte delle politiche per l’infanzia fornita da coloro che tutti i giorni lavorano con e per i bambini/ragazzi, ponendo al centro dell’osservazione i diritti delle persone di minore età e riportando riportate 143 raccomandazioni rivolte alle Istituzioni. Si riporta il testo del Rapporto, il comunicato stampa da parte di CRC ed articolo su Avvenire.

10. ADAPT: apprendistato nel turismo

Sul sito di ADAPT è disponibile la Guida all’apprendistato stagionale nel turismo-pubblici esercizi.

11. Euridyce 

Curriculum nelle scuole Ue, l’Italia al top per ore di lettura, scrittura e matematica

sommario

Aspetti socio politici

1. Il CCNL-FP - livello nazionale 
  • Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC Cgil, Cisl scuola, UIL Scuola, Snals Confsal assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni Forma e Cenfop.
Si allega il testo del CCNL-FP (2011-2013).
La trattativa prosegue a livello regionale.  

  • Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d. – 11 settembre 2012

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal sottoscrivono un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative.
Si allega il Verbale di Accordo.

  • Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL – 11 dicembre 2012

Il giorno 11 dicembre 2012, in via Appia Antica 78, Roma, si è svolto un incontro tra FORMA – CENFOP e UGL per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione.
Il 14.11.2011 aveva firmato un Accordo per adesione al CCNL-FP 2007 – 2010.

  • Incontro sequenza contrattuale (lettera E comma 5) e accordi per la detassazione 11 luglio 2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.    
L’8 maggio 2013 le OO.SS. scrivono agli Enti datoriali l’apertura del tavolo negoziale per la definizione della sequenza contrattuale di cui alla lettera E, comma 5 dell’art. 25 del vigente CCNL 2011 – 2013. L’incontro è fissato per l’11 luglio 2013.
L’11 luglio 2013 le parti si accordano sulla sequenza contrattuale ex. Art. 25, lettera E, punto 5.
Nel medesimo giorno, le parti si accordano sulla detassazione 2013.
Il 10 ottobre 2013 la FLC CGIL invia la nota di scioglimento della riserva.

2. CCNL-FP - contratti regionali
  • LOMBARDIA: sottoscritto il primo contratto regionale – 8 marzo 2013

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

  • PIEMONTE: firmato il contratto regionale in Piemonte - 23.09.2013

Il 23 settembre 2013, presso la sede della Regione Piemonte (Torino, via Magenta), le Delegazioni di Forma e Cenfop e le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals hanno firmato - alla presenza dell’Assessore al “Lavoro e Formazione Professionale”, Claudia Porchietto - il Contratto Collettivo Regionale della Formazione Professionale (CCRL).
La trattativa ha impegnato le parti per più di otto mesi in un contesto complicato dalla grave difficoltà che il sistema ancora patisce a causa del perdurare delle incertezze economiche. Si tratta, a detta delle Parti, di un contratto soddisfacente proprio in considerazione del contesto sociale nel quale si è sviluppato. Le Organizzazioni Sindacali hanno sottoposto all’approvazione dei lavoratori il testo contrattuale con assemblee territoriali che hanno dato un forte consenso per la firma definitiva del CCRL.

3. Attività della Commissione paritetica bilaterale nazionale

Nell’allegato si ricordano i nominativi dei componenti la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale 2011 – 2013.
Ai sensi dell’art. 4 del CCNL 2011 – 2013 per la Formazione Professionale, la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato:

4. Ente Bilaterale Nazionale Formazione Professionale
  • Profili Professionali dell’Apprendistato

Ha cominciato i suoi lavori la commissione bilaterale di EBiNFoP incaricata di redigere una proposta di profili professionali per l’applicazione dell’apprendistato come previsto dal contratto di lavoro del nostro settore firmato a giugno. La commissione si è data un ritmo di lavoro molto serrato per cui si pensa di poter consegnare un testo conclusivo alle parti firmatarie in tempi molto brevi (23 ottobre 2012).
Il 5 dicembre 2012 le parti hanno avviato la sperimentazione dei piani formativi per gli apprendisti.

  • Paolo Cesana eletto presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale il 4 giugno 2015
    Sostituisce Gaetano Ruvolo
5. Accordo FORMA – CENFOP e OO.SS.
  • 7 agosto 2015

Il giorno 7 agosto 2015 FORMA / CENFOP e le OO.SS. firmano il verbale di Accordo ai sensi e per gli effetti del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”.

  • 17 settembre 2015

Il 17 settembre 2015 viene firmato un Accordo sindacale tra le OO.SS. CISL Scuola Lombardia, FLC Cgil Lombardia, UIL Scuola Lombardia e AEF.

  • 2 ottobre 2015

Il 2 ottobre 2015 viene firmato l’Accordo tra le OO.SS. e le Agenzie formative della Regione Piemonte.

6. Accordo collettivo regionale per il sistema della Formazione Professionale del Friuli Venezia Giulia

Il 19 dicembre 2015, presso l’Enaip del Friuli Venezia Giulia è stato firmato l’Accordo collettivo regionale per il sistema della Formazione Professionale del Friuli Venezia Giulia.

7. Circolare INAIL dell’11.12.2015

Istituzione di un premio speciale unitario e relative modalità di applicazione per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, degli allievi iscritti ai corsi ordinamentali di Istruzione e Formazione Professionale regionale curati dalle istituzioni formative e dagli istituti scolastici paritari, accreditati dalle Regioni per l’erogazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale ai sensi dell’art. 32, comma 8 del D. Lgs. 150 del 14.09.2015.

8. Documenti vari:

sommario

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro ai giovani bisognosi!


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano la brochure di presentazione ed un segnalibro.

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!