Con questo numero si conclude il servizio delle informazioni prima della pausa estiva.
Con l’occasione la Sede Nazionale augura a tutti buone vacanze.

Orientamenti europei

1. la programmazione europea 2021-2027: situazioni e prospettive per l'italia

Tra gli obiettivi fondamentali dell’UE vi è quello di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale, al fine di ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite o insulari. Per il bilancio a lungo termine dell’UE (2021-2027), la Commissione individua 5 obiettivi strategici al posto degli 11 obiettivi tematici del periodo di programmazione 2014-2020:

  • un’Europa più competitiva e intelligente, attraverso la promozione di una trasformazione economica intelligente e innovativa;
  • un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio, attraverso la promozione di una transizione verso un’energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della gestione e prevenzione dei rischi;
  • un’Europa più connessa, attraverso il rafforzamento della mobilità e della connettività regionale;
  • un’Europa più sociale e inclusiva, attraverso l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali;
  • un’Europa più vicina ai cittadini, attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato delle zone urbane, rurali e costiere e delle iniziative locali.

L’attuazione della politica regionale 2021-2027 avviene attraverso i seguenti fondi: FESR, FSE+, Fondo di Coesione (di cui l’Italia non è beneficiaria), Fondo per una Transizione Giusta (JTF). Al sostegno della politica di coesione contribuisce altresì il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA).
La programmazione strategica del ciclo 2021-2027 risponde a diversi regolamenti europei e specifiche norme nazionali. 
Sull’argomento è stato pubblicato su Rassegna CNOS nr. 2/2024 l’articolo del dott. Mattia Dolci sulla programmazione europea 2021-2027. L’articolo analizza la programmazione europea varata ufficialmente il 1 luglio 2021. 

2. regolamento europeo sull'intelligenza artificiale (AI-ACT)

Il Regolamento Europeo sull’intelligenza artificiale sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 12 luglio 2024, per poi entrare in vigore 20 giorni dopo, quindi il 2 agosto 2024. La legge sarà pienamente applicabile, infatti, a partire dai primi giorni di agosto 2026, con diverse eccezioni relative a specifiche disposizioni normative per le applicazioni particolarmente rischiose. Il prossimo anno dovrebbero entrare in vigore le norme relative alle pratiche di AI vietate (febbraio 2025) e le norme relative agli obblighi per i sistemi di AI con finalità generali (agosto 2025). A tre anni dalla piena applicabilità del testo, quindi l’agosto del 2027, saranno pienamente operativi gli obblighi per i sistemi considerati ad alto rischio che trovano innumerevoli applicazioni (dalla biometria all’istruzione, dal mondo del lavoro all’accesso ai servizi essenziali, dalle infrastrutture critiche alla giustizia, fino agli stessi processi democratici). Nel testo si fa riferimento ad alcuni ambiti della nostra quotidianità ed esistenza particolarmente sensibili ad ogni tipo di innovazione, vista la capacità di penetrazione delle tecnologie nella nostra vita e di come essa ne viene condizionata, come la salute, la sicurezza individuale e collettiva, i diritti fondamentali, lo Stato di diritto, la protezione dell’ambiente, con particolare attenzione alle conseguenze che l’utilizzo dell’AI in termini di disuguaglianze, discriminazioni di genere, lavorative e sociali. Le applicazioni di AI dovrebbero rimanere affidabili anche dopo essere state immesse sul mercato. Ciò richiede una gestione continua della qualità e del rischio da parte dei fornitori.
A febbraio 2024 è stato creato anche un Ufficio europeo sull’IA, che opererà dall’interno della Commissione, per supervisionare l’applicazione e l’attuazione della legge sull’AI con gli Stati membri, ma anche per creare un ambiente in cui le tecnologie di intelligenza artificiale rispettino appunto la dignità umana, i diritti e la fiducia. Ovviamente, tutti i sistemi di AI ad alto rischio saranno soggetti a obblighi rigorosi prima di poter essere immessi sul mercato, tra cui: dotarsi di adeguati sistemi di valutazione e mitigazione del rischio; la registrazione delle attività per garantire la tracciabilità dei risultati; documentazione dettagliata che fornisce tutte le informazioni necessarie sul sistema e sul suo scopo affinché le autorità possano valutarne la conformità; misure di supervisione umana per ridurre al minimo il rischio; elevato livello di robustezza, sicurezza e precisione. 
Fin qui le misure prese da Bruxelles per arginare e mitigare i possibili rischi legati all’utilizzo diffuso di questa tecnologia, ma il Regolamento serve anche a dotare l’Europa di un quadro normativo il più completo possibile finalizzato a favorire lo sviluppo e la crescita dell’AI in tutti i settori chiave della nostra economica, nell’industria e nella ricerca, per sfruttare al massimo le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale e poter così migliorare i livelli di competitività su scala globale. Il Global Index on Responsible AI monitora lo stato dell’AI responsabile in tutto il mondo e piazza l’Italia settima.

Papa Francesco interviene al summit a Borgo Egnazia, in Puglia
Quattro bilaterali al mattino con Zelensky, Macron, Trudeau e Georgieva, poi l’intervento in sessione comune su opportunità, pericoli, effetti dell’intelligenza artificiale: “Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse”. L’appello a una “sana politica” per il bene comune. In serata incontri con Biden, Lula, Modi, Erdoğan e Ruto. 

Le tappe dell’approvazione:

  • Aprile 2021: La Commissione europea ha presentato la proposta per l’AI Act
  • Dicembre 2022: Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato la sua posizione sul testo dell’AI Act
  • Giugno 2023: Il Parlamento europeo ha approvato la sua posizione sull’AI Act
  • Dicembre 2023: È stato raggiunto un accordo politico sul testo finale dell’AI Act tra Commissione, Consiglio e Parlamento
  • Dicembre 2023: L’AI Act è stato approvato dal Parlamento europeo
  • Febbraio 2024: L’AI Act è stato approvato anche dal Consiglio dell’Unione Europea
  • 13 marzo 2024: Il Parlamento europeo ha definitivamente approvato l’AI Act, completando l’iter legislativo
  • 21 maggio 2024: Il Consiglio dell’Unione europea ha dato il via libera definitivo all’AI ACT – Regolamento sull’intelligenza artificiale   
  • 12 luglio 2024: Pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale

3. UNESCO - Global Education Monitoring Report 2023. 
Technology in education: A TOOL ON WHOSE TERMS?

Il Rapporto GEM 2023 sulla tecnologia nell’istruzione: uno strumento alle condizioni di chi? affronta l’uso della tecnologia nell’istruzione in tutto il mondo attraverso le lenti della rilevanza, dell’equità, della scalabilità e della sostenibilità. Il Rapporto sostiene che i sistemi educativi dovrebbero sempre garantire che gli interessi degli studenti siano posti al centro e che le tecnologie digitali siano utilizzate per sostenere un’istruzione basata sull’interazione umana piuttosto che mirare a sostituirla. Il Rapporto fornisce anche una valutazione dei progressi verso l’SDG 4 a metà del 2030, riassunta in un opuscolo e pubblicata in occasione del vertice SDG del 2023. 

4. Eurydice. Promuovere la diversità e l’inclusione nelle scuole in Europa - 2024 

Questo rapporto è la traduzione italiana del rapporto Eurydice Promoting diversity and inclusion in schools in Europe.
Si tratta di un’indagine che analizza le politiche e le misure esistenti a livello nazionale che promuovono la diversità e l’inclusione nell’istruzione scolastica in Europa. Si concentra in particolare sugli studenti che hanno maggiori probabilità di subire svantaggi e/o discriminazioni nelle scuole, come per esempio studenti provenienti da diversi contesti migratori, etnici e religiosi, studenti LGBTIQ+ e studenti con bisogni educativi speciali o disabilità, nonché su ragazzi e ragazze che subiscono disparità di genere. Il rapporto evidenzia le iniziative politiche mirate esistenti che promuovono l’accesso a un’istruzione “mainstream” di qualità e inclusiva. Fornisce una panoramica comparativa delle politiche e delle misure adottate in 39 sistemi educativi europei e presenta numerosi esempi nazionali che illustrano alcune delle iniziative più recenti adottate in Europa.
La fonte di informazione del rapporto è la raccolta dati della rete Eurydice. L’anno di riferimento è il 2022/23.

5. OCSE pisa - educazione finanziaria in europa e in italia

Il Rapporto OCSE-PISA è stato presentato alla stampa il 27 giugno 2024 dalla Banca d’Italia e INVALSI. 
Nell’ultimo ventennio, soprattutto a seguito della crisi finanziaria globale del 2007-09 e con lo sviluppo della finanza digitale, è aumentata l’attenzione a livello internazionale per il livello di alfabetizzazione finanziaria dei cittadini ed è aumentato l’impegno dei Governi e delle Istituzioni per l’educazione finanziaria, particolarmente a favore dei giovani. 
I cambiamenti demografici all’interno dei singoli Paesi, i mutamenti del mercato del lavoro e la crescente complessità del panorama finanziario richiedono l’acquisizione di una cultura finanziaria fin dalla giovane età, con l’obiettivo di sviluppare conoscenze, abilità e atteggiamenti per attuare scelte finanziarie consapevoli e appropriate per il proprio benessere finanziario, con ricadute positive anche sulla collettività (OECD, 2024). Finora l’educazione finanziaria in Italia (sintesi) non è stato un insegnamento formalmente inserito nel curricolo scolastico, gli insegnanti che hanno aderito ai percorsi proposti dai diversi Enti formatori accreditati presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, tra cui la Banca d’Italia, lo hanno fatto su base volontaria e in maniera non strutturata. La legge del 5 marzo 2024, n. 21 (Legge sulla competitività dei capitali) inserisce l’educazione finanziaria nei percorsi scolastici nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione Civica dalla scuola primaria fino alla secondaria di secondo grado. La legge offre ora l’opportunità di sviluppare in maniera più compiuta e organica le competenze finanziarie degli studenti italiani lungo tutto il percorso scolastico. Alla legge si dovrà dare attuazione nei prossimi anni scolastici. Il MiM ha emanato apposite Linee Guida

6. Giovani ed Europa del futuro: le opinioni della generazione Z 

I giovani hanno le idee chiare su come dovrebbero essere allocate le risorse economiche dell’Unione europea, preferiscono destinarle principalmente a salute, istruzione, formazione e protezione dell’ambiente. Sono d’accordo sull’importanza dell’educazione, dell’inclusione, della sostenibilità e della cultura, ma hanno opinioni diverse su disciplina, tecnologia, immigrazione e controllo centrale.
A rilevarlo l’indagine di Webboh Lab “L’Europa che vorrei”, condotta in vista delle elezioni per il Parlamento europeo di giugno 2024 coinvolgendo oltre 20mila giovani italiani per raccogliere le loro opinioni, atteggiamenti, aspettative e percezioni rispetto all’Unione europea, al suo futuro e ai suoi programmi politici. I risultati raccolti rivelano una varietà di prospettive e valori distinti, associati all’identità culturale e alla governance futura dell’Europa, ma nel complesso emerge il desiderio delle nuove generazioni di una comunità accogliente, pacifica, con una particolare attenzione all’ambiente.

7. SCUOLA. Libri di testo e media educativi. Online gli atti della Conferenza internazionale IARTEM 

Dal 29 al 31 maggio 2024 si è svolta, a Parigi, all’ Université la Cité in Rue de Saint Peres, la XVII conferenza IARTEM, dal titolo Facing climate and societal change – concepts for designing, sharing, and using educational resources in traditional and new subjects in compulsory and higher education. 
Alessandra Anichini e Pamela Giorgi di INDIRE hanno preso parte ai lavori presentando la ricerca sul tema dei libri di testo che INDIRE porta avanti da anni, secondo due diverse prospettive: quella storica e quella più propriamente didattica: Anichini A. - Giorgi P. (a cura di), Libri di testo e contenuti didattici digitali. Un dialogo possibile? Carocci editore 2023.  
Durante la Conferenza di Parigi è stato inoltre presentato il volume Disciplinary and trans-disciplinary knowledge and skills for an uncertain future: Are educational media up to it? edito da IUL Press, a cura di Alessandra Anichini, Francesca Pestellini, Tania Braga Garcia, Guilhemre Romanelli e Jesùs Rodriguez Rodriguez. Il volume raccoglie 55 articoli di studiosi internazionali, chiamati a discutere sul tema dei libri di testo e delle risorse didattiche in occasione della XVI Conferenza IARTEM, che si è svolta a Firenze nell’aprile del 2022.

8. Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 

Il Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo viene pubblicato da ACS (Aiuto alla Chiesa che Soffre) ogni due anni per divulgare il grado di rispetto e il livello di violazione del fondamentale diritto alla libertà religiosa nei 196 Paesi sovrani del pianeta (per consultare le schede: Europa; Asia e Oceania; America del Nord; America Centrale e del Sud; Medio Oriente; Africa). 
L’obiettivo della ricerca è tenere costantemente acceso i riflettori sugli ostacoli incontrati da quanti intendono vivere pubblicamente e pacificamente la propria fede. Oltre a dedicare la necessaria attenzione alle vittime, il Rapporto approfondisce le cause della persecuzione o della discriminazione, denuncia l’identità dei responsabili e anticipa nella misura del possibile le tendenze del prossimo futuro. Il testo non limita il proprio esame alle violazioni ai danni dei cristiani, e dei cattolici in particolare, ma abbraccia le dinamiche persecutorie e discriminatorie sofferte nell’ultimo biennio dai credenti di ogni religione. Pubblicato per la prima volta nel 1999, il Rapporto viene consultato non solo dalle gerarchie ecclesiastiche ma anche da diplomatici e politici, ricercatori e giornalisti.

Orientamenti nazionali

1. Presidente della repubblica

Intervento del Presidente della Repubblica alla cerimonia di apertura della 50^ edizione della Settimana Sociale dei Cattolici in Italia - Trieste, 03/07/2024 (II mandato)
Rivolgo un saluto di grande cordialità al Presidente della Conferenza Episcopale, ai Vescovi presenti, al Nunzio Apostolico; alle autorità di questa splendida parte dell’Italia, il Presidente della Regione, il Sindaco, gli altri Sindaci presenti; a tutti voi, ringraziandovi per l’invito e, soprattutto, per quello che fanno le Settimane Sociali …

2. governo

2.1.  Ddl del Governo in materia di intelligenza artificiale (anche in materia di lavoro)

Il Consiglio dei ministri n. 78 del 23 aprile 2024 ha approvato, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni e la delega al Governo in materia di intelligenza artificiale, in continuità con l'AI Act.

Come evidenzia il comunicato stampa pubblicato nella serata del 23 aprile, il disegno di legge individua criteri regolatori per riequilibrare il rapporto tra opportunità che offrono le nuove tecnologie e i rischi legati al loro uso improprio, al loro sottoutilizzo o al loro impiego dannoso. Inoltre, introduce norme di principio e disposizioni di settore per promuovere l’utilizzo delle nuove tecnologie per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini e della coesione sociale e fornire soluzioni per la gestione del rischio fondate su una visione antropocentrica. L'esecutivo ha sottolineato che il disegno di legge non si sovrappone al Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale approvato lo scorso 13 marzo 2024 dal Parlamento Europeo, di prossima emanazione, ma ne accompagna il quadro regolatorio in quegli spazi propri del diritto interno, tenuto conto che il regolamento è impostato su un’architettura di rischi connessi all’uso della intelligenza artificiale (IA).

Le norme intervengono in cinque ambiti:
1.    strategia nazionale
2.    autorità nazionali
3.    azioni di promozione
4.    tutela del diritto di autore
5.    sanzioni penali.

Si prevede, inoltre, una delega al governo per adeguare l’ordinamento nazionale al Regolamento UE in materie come l’alfabetizzazione dei cittadini in materia di IA (sia nei percorsi scolastici che in quelli universitari) e la formazione da parte degli ordini professionali per professionisti e operatori. Si evidenzia, come specificato dal comunicato stampa che nell’ambito della legge sul diritto d’autore si prevede una disciplina specifica per le opere create con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale, assicurando l’identificazione delle opere e degli altri materiali il cui utilizzo non sia espressamente riservato dai titolari del diritto d’autore.

Il DDL è ora al vaglio del Senato della Repubblica (20 maggio 2024). L’iter del DDL sull’intelligenza artificiale, dopo l’esame, la discussione e l’approvazione del testo da parte del Senato, dovrà passare alla Camera dei Deputati per la definitiva approvazione, e, salvo ulteriori modifiche, entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Si allegano: una scheda sintetica elaborata dal Governo (Fonte: Dottrina per il Lavoro – 27 aprile 2024); Dossier XIX Legislatura: Disposizioni e deleghe al Governo in materia di IA (A.S. n. 1146 – 11 giugno 2024); A.S. 1146: Disposizioni e delega al Governo in materia di IA – giugno 2024 n. 151; CNEL, Intelligenza artificiale e mercati del lavoro (Quaderni del CNEL n. 21/2024). 

2.2. Elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri

Il 3 novembre il Consiglio dei ministri ha approvato un Disegno di Legge Costituzionale volto ad introdurre, in Italia, l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri e la razionalizzazione del rapporto di fiducia.
Il 23 novembre 2023 la 1ª Commissione permanente Affari Costituzionali del Senato ha iniziato l’esame del disegno di legge costituzionale “Modifiche agli articoli 59, 88, 92 e 94 della Costituzione per l'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l'abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica”. In Commissione è stato avviato un ciclo di audizioni (28.11.2023).
Il punto sullo stato dell’arte della Riforma costituzionale è dato dalla newsletter di marzo di 2024 (documentazione ufficiale e alcuni commenti).
Nella newsletter di giugno-luglio 2024 si aggiorna l’iter della riforma con due informazioni: una scheda tratta dal sito del Ministro delle Riforme (aggiornata al 28 maggio 2024); un dossier elaborato dall’Osservatorio di Federalismi e aggiornato al 03.07.2024 e uno studio tratto da Federalismi del 10.07.2024 sulla evoluzione del testo. 
L’Aula di Palazzo Madama ha sospeso l’esame del ddl sul premierato elettivo che riprenderà dopo le elezioni europee, martedì 11 giugno alle 16 (29.05.2024).

2.3. Approvazione dell’autonomia differenziata 

La presente scheda, molto sintetica, richiama l'iter del provvedimento.
Il 2 febbraio 2023 il CdM approva il DDL “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione” (Affari regionali e autonomie). 
Il 2 marzo 2023 la Conferenza Unificata esprime il Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul disegno di legge recante disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione. Repertorio atti n. 17/CU del 2 marzo 2023. 
Nella riunione del 16 marzo 2023 il Consiglio di ministri ha approvato un disegno di legge che provvede alla definizione dei “principi generali per l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, Cost, e delle “relative modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una Regione”. Il provvedimento fa seguito ad un’ampia discussione sull’attuazione di tale disposizione costituzionale, che si è svolta già a partire dalla fine della XVII legislatura, a seguito delle iniziative intraprese da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna nel 2017 per il riconoscimento delle forme di ulteriore autonomia prevista dal citato articolo 117. 
Il disegno di legge, sul quale è stato acquisito il parere della Conferenza unificata, è stato presentato per l’avvio dell’esame parlamentare al Senato (A.S. 615). Il testo è stato assegnato alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) in sede referente il 26 aprile 2023.
La Commissione Affari Costituzionali, il 21 novembre 2023, ha concluso l’esame del ddl d’iniziativa governativa n. 615, adottato come testo base, e connessi sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma della Costituzione, conferendo mandato ai realtori, senatori Della Porta e Tosato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento, con le modifiche approvate.
Nella seduta del 23 gennaio 2024, il Senato ha approvato il disegno di legge d’iniziativa governativa, collegato alla manovra, sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Il provvedimento, che ora passa all’esame della Camera (C. 1665), fa seguito ad un’ampia discussione sull’attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, che si è svolta già a partire dalla fine della XVII legislatura, a seguito delle iniziative intraprese da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna nel 2017.
Il DDL è stato approvato dalla Camera dei deputati il 26 giugno 2024.  
Il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: Legge 26 giugno 2024, n. 86, Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione.(GU Serie Generale n.150 del 28-06-2024) - note: Entrata in vigore del provvedimento: 13/07/2024

Per ulteriore documentazione: Servizio Studi: Le Regioni e l’autonomia differenziata (1 luglio 2024); Ferrario in Avvenire del 13/07/2024.

2.4. Camera dei Deputati: esame del provvedimento n. 1830

Il provvedimento in esame presso la Camera dei deputati con il nr. 1830, è stato approvato il 17 aprile 2024 dal Senato. 
Il provvedimento ha come titolo: S. 924 - “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati” (1830) bis (approvato dal Senato). Si allega il Dossier n. 290 - Schede di lettura. Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati (A.C: 1830) – 6 maggio 2024.  

2.5. Istituzione della FILIERA FORMATIVA TECNOLOGICO-PROFESSIONALE: Il DDL con il numero 1691 è all’esame della Camera dei deputati 

Il 31 gennaio 2024 con il voto favorevole dell’Assemblea si è concluso l’iter in Senato del DDL AS 924 sulla filiera tecnologico-professionale il cui testo era stato presentato al Senato il 27 ottobre 2023 e assegnato alla VII Commissione permanente (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica) che aveva concluso l’esame del ddl il 21 dicembre scorso. Il 31.01.2024, quindi, il Senato ha dato il via libera al testo, passato quindi alla Camera dei deputati
Il 3 luglio 2024 la Commissione Cultura di Montecitorio ha concluso le votazioni degli emendamenti. L’assemblea della Camera esaminerà il ddl, pronto a ricevere l’ok finale del Parlamento. 
Dall’8 luglio 2024 è all’esame dell’Assemblea della Camera dei deputati l’AC 1691, già approvato dal Senato, avente per oggetto l’istituzione della filiera formativa tecnologico professionale. 
Il testo tra le altre cose prevede che, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la filiera sarà costituita “dai percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione, dai percorsi formativi degli ITS Academy, dai percorsi di istruzione e formazione professionale e da quelli di istruzione e formazione tecnica superiore”. La nuova filiera svilupperà un percorso di studi combinato nel quale la durata dei percorsi di scuola secondaria di secondo grado per gli istituti tecnici e professionali viene ridotta da 5 a 4 anni, consentendo poi l’accesso agli ITS Academy per gli ulteriori 2 anni di formazione. 

Testi ufficiali 
a. Il testo del DDL alla Camera dei deputati per l’approvazione AC 1691 
b. Camera dei deputati Servizio Studi: Istituzione della filiera formativa tecnologico professionale (8 luglio 2024) 

Commenti 
a. CISL Scuola, Istruzione tecnica e professionale, quale futuro? (14 marzo 2024) 

2.6. Convertito in legge il decreto Coesione. Le misure per la scuola 

Le misure di interesse per la scuola sono contenute nell’art. 29 del testo della legge 95 del 4 luglio 2024. 
Esse vanno dalla destinazione di risorse in favore delle Regioni meno sviluppate con interventi finalizzati a ridurre i divari territoriali, alla gestione e proroga dei contratti Ata, stipulati per la realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR e dal Piano “Agenda Sud” fino al riconoscimento della retrodatazione giuridica del servizio ai fini dell’inserimento nelle graduatorie provinciali Ata (24 mesi).

Allegati  
a. Testo del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 105 del 7 maggio 2024), coordinato con la legge di conversione 4 luglio 2024, n. 95 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale alla pag. 1), recante: «Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione» (24A03521). 
b. Scheda sui contenuti del Decreto-Legge convertito in Legge. 

2.7. Riparte il riordino degli Istituti Tecnici 

Valorizzando una scheda della FLC CGIL del 27 giugno 2024, si fa il punto della situazione sul riordino degli Istituti tecnici. 
In data 19 giugno 2024, al fine di produrre eventuali osservazioni è pervenuto alle organizzazioni sindacali il testo, con modifiche e integrazioni apportate alla precedente bozza del Decreto del Presidente della Repubblica attuativo dell’articolo 26 del decreto-legge del 23 settembre 2022, n. 144, convertito dalla legge 17 novembre 2022, n. 175, recante “misure per la riforma degli istituti tecnici”. Infatti, in materia di riordino dell’istruzione tecnica nel mese di marzo è intervenuto il decreto-legge n.19/2024 sollevando perplessità nel mondo sindacale.   
Dall’analisi del testo modificato, si evincono solo poche novità: alcuni interventi relativi al percorso di Enotecnico e ai percorsi di Formazione Marittima.  
È utile, per comprendere l’iter di questa riforma, un breve excursus
Com’è noto, l’articolo 26 del decreto-legge del 23 settembre 2022, n. 144 (Decreto-Legge “Aiuti ter”) recante “misure per la riforma degli istituti tecnici” ha previsto la revisione dell’assetto ordinamentale dei percorsi dei suddetti istituti. 
Il 16 settembre 2022 il Ministero dell’Istruzione comunicava che il Consiglio dei ministri aveva approvato la bozza di Riforma degli istituti tecnici e professionali (Bianchi 2022). 
A seguito dell’incontro di informativa sindacale del 7 novembre 2023 sulla bozza di DPR, la FLC CGIL aveva avanzato richiesta di confronto in base all’articolo 6 del CCNL “Istruzione e Ricerca”, soprattutto in funzione dell’importanza di un provvedimento che comporta, da un lato, interventi consistenti sul curricolo dei percorsi di istruzione tecnica, sul monte ore, sul relativo profilo educativo e professionale (P.E.Cu.P.) e, dall’altro, introduce modifiche di non poco conto su organici, uffici tecnici, formazione dei docenti, istituzioni di comitati tecnico scientifico di scuola, ecc. Le argomentazioni della FLC CGIL, così come lo stesso parere del CSPI (CSPI 23/11/2023) hanno rilevato nell’impianto generale della bozza di riordino degli istituti tecnici diversi e significativi elementi di criticità, a partire dall’introduzione della possibilità di anticipo del PCTO nelle classi seconde. 
La FLC CGIL considera sbagliato questo precoce avvio per la necessità di mantenere nel biennio un approccio orientativo attraverso le discipline e le attività laboratoriali in particolare per quelle di indirizzo. Per questo motivo la FLC CGIL, che sin dall’inizio aveva richiesto tempi e metodi di confronto più distesi, aveva accolto il rinvio della riforma degli istituti tecnici all’anno scolastico 2025/26, in vista di un più ampio confronto con le organizzazioni sindacali e con tutto il mondo della scuola. Purtroppo, si deve registrare che, nei mesi successivi, nessun confronto è stato attivato e il testo oggi proposto ricalca quello già proposto.
La FLC CGIL, pertanto, ha confermato, come da nota in allegato, la propria contrarietà alla proposta di riordino degli Istituti tecnici, ribadendo che si tratta di una riforma strutturale degli istituti tecnici a costo zero, che avrà effetti negativi sulla formazione degli organici, sui carichi di lavoro del personale e sugli ulteriori obblighi formativi per i docenti.
La visione localistica del sistema di istruzione tecnica rappresenta il vulnus maggiore della riforma perché non considera gli effetti di un mercato del lavoro in continuo cambiamento, contrassegnato su scala nazionale da evidenti divari territoriali; una riforma che va in direzione esattamente opposta rispetto alla congiuntura politico economica globale, caratterizzata da una sempre più marcata esigenza di dare risposte ad un mondo iperconnesso e ipercollegato.

3. MINISTERO DELL’ISTRUZIONE e del merito

3.1. G7 Italia 2024

Il 29 giugno 2024 I Ministri del G7 responsabili per l’istruzione hanno adottato congiuntamente la Dichiarazione in occasione della Riunione dei Ministri dell’Istruzione del G7 a Trieste, presieduta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Per approfondimento si allega, inoltre, Gueli AgataCosa è emerso dal G7 di Trieste sull’istruzione. Valorizzazione dei talenti e nuove competenze per il futuro (07/07/2024).  

3.2. Rapporto INVALSI 2024

L’11 luglio 2024 è stato presentato il Rapporto INVALSI 2024 presso la Camera dei deputati (Comunicato stampa). 
I Risultati descrivono gli esiti di apprendimento conseguiti da circa 2,5 milioni di studentesse e studenti delle scuole italiane e ci danno modo di conoscere lo stato di salute del nostro sistema scolastico. Alle Rilevazioni nazionali 2024 hanno preso parte circa 2.500.000 di alunne e alunni delle classi II e V Primaria, della III Secondaria di primo grado e del secondo e dell’ultimo anno della Secondaria di secondo grado. Le Prove hanno coinvolto oltre 12.000 istituti scolastici, statali e paritari, e hanno portato alla somministrazione di oltre 2.400.000 prove cartacee nella Scuola primaria e di circa 5.000.000 prove computerizzate nella scuola secondaria di primo e di secondo grado (per approfondimenti e confronti: Rapporto INVALSI 2023).
Il Ministro Valditara: Dati Invalsi 2024: “Importante miglioramento sin dalla scuola primaria. Siamo sulla strada giusta: potenziare le discipline base, investire su Agenda Nord e Agenda Sud, promuovere la personalizzazione della didattica”. 
La sperimentazione del sistema formativo regionale (IeFP) non ha prodotto ancora l’effetto di portare a sistema anche questo pezzo del sistema educativo di Istruzione e Formazione di competenza regionale nel più ampio sistema educativo di Istruzione e Formazione, pur essendone parte integrante. 

3.3. IeFP e Istituti Professionali

Sul sito del Ministero dell’istruzione e del merito è stato pubblicato il decreto Interministeriale n. 58 del 15 febbraio 2024, che adotta il regolamento con la rimodulazione dell’Allegato 4 del dm Miur 24 maggio 2018 n. 92 concernente la correlazione tra le figure di Operatore e Tecnico per le qualifiche e i diplomi professionali IeFP e gli indirizzi di istruzione professionale. Allegata al decreto la nuova tabella di correlazione tra le qualifiche e i diplomi quadriennali di IeFP e gli indirizzi dei percorsi quinquennali di istruzione professionale. Vengono inoltre integrati i codici ATECO degli indirizzi di studi contenuti nell’Allegato 2 dello stesso decreto.

3.4. Circolare sull'uso dei cellulari in classe

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha emanato una circolare che vieta l’uso dei telefoni cellulari in classe per gli alunni dalla scuola d’infanzia fino alla secondaria di primo grado. La decisione è stata presa dopo aver consultato importanti studi e ricerche internazionali che hanno dimostrato l’impatto negativo dell’uso dei cellulari in classe sulla concentrazione e sulla capacità di apprendimento degli alunni. Inoltre, a partire dall’anno 2024/2025, i compiti scritti non saranno più solo sul registro elettronico, ma anche sul diario cartaceo di ogni ragazzo. Il provvedimento mira a sviluppare la responsabilità e l’autonomia degli alunni nella gestione dei propri compiti. 

3.5. Decreto per la semplificazione dei passaggi

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il 12 giugno 2024 ha firmato il decreto che approva le Linee guida per la semplificazione amministrativa dei passaggi tra i percorsi di istruzione professionale statale e i percorsi di istruzione e formazione professionale regionale. Il decreto - che fa seguito a quello concernente le Linee guida per lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione per la filiera tecnica e professionale del 7 dicembre 2023 - dà attuazione, peraltro con largo anticipo, a una importante milestone PNRR di dicembre 2024, ed è stato preceduto dai pareri favorevoli del Consiglio superiore della pubblica istruzione e della Conferenza Stato-Regioni. La dichiarazione del Ministro: “L’obiettivo di questo provvedimento, adottato grazie al sempre proficuo confronto con gli enti territoriali, è offrire alle studentesse e agli studenti una concreta possibilità di ri-orientamento che, a partire dalla valorizzazione di potenzialità, attitudini e interessi personali, consenta loro di proseguire nella crescita culturale e nella formazione professionale proiettata verso il mondo del lavoro, senza disperdere il bagaglio di competenze acquisite. Un altro passo avanti per un sistema complessivo dell’istruzione che ha al centro i giovani”. Si è in attesa di entrare in possesso del testo ufficiale pertanto, negli allegati, alcuni testi sono ancora non definitivi. 

Allegati  
a. Il testo iniziale delle Linee Guida tratto da “lalentepubblica.it (non definitivo) 
b. Il parere del CSPI (5.12.2023) 
c. Un primo commento di Ciccone, tratto da Scuola 7 del 07.07.2023
d. Linee Guida per lo sviluppo della internazionalizzazione per la filiera tecnica e professionale del 07.12.2023 (uff.) 

3.6. Laureati e dimensioni internazionali: dall’università al mercato del lavoro 

Il 13 giugno 2024 a Trieste è stata presentata la XXVI Indagine curata da Almalaurea (Comunicato stampa). Dall’indagine risulta in crescita il numero degli studenti che hanno maturato esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea; tali esperienze accrescono la probabilità di essere occupati. Aumentano i contratti a tempo indeterminato e i laureati si dimostrano più selettivi nella ricerca di occupazione, che deve essere adeguatamente retribuita e coerente con il proprio percorso formativo. 

3.7. Nasce la Fondazione per la scuola 

Il 24 giugno 2024, a Milano, è stata presentata la Fondazione per la Scuola Italiana, ente no profit con il contributo iniziale di UniCredit, Banco BPM, Enel Italia S.p.A, Leonardo S.p.A e Autostrade per l’Italia. Entro il 2029, la Fondazione aspira a raccogliere 50 milioni di euro da aziende, privati e bandi. In Italia gli investimenti dei privati nella scuola sono solo lo 0,5% delle spese totali rispetto alla media OCSE del 2%. Sul sito del MIM si trovano le prime informazioni su questa iniziativa. 

4. ministero del lavoro e delle politiche sociali (MLPS)

4.1. INAPP - Rapporto di monitoraggio IeFP e Duale

Il 18 giugno l’INAPP ha organizzato, presso la Sala Parlamentino del CNEL, il seminario La IeFP e il Duale come strumenti di transizione al lavoro in occasione della presentazione del XXI Rapporto del Sistema di Istruzione e Formazione Professionale e dei percorsi in duale nella IeFP. L’evento ha rappresentato l’occasione per diffondere presso la comunità scientifica e la cittadinanza gli esiti del monitoraggio nazionale per l’anno formativo 2021-2022, effettuato annualmente dall’INAPP per conto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali con il contributo della rete dei referenti di Regioni e PA (infografica IeFP e infografica Duale).
La giornata si è aperta con i saluti del Presidente del CNEL Renato Brunetta e l’introduzione del Presidente dell’INAPP Natale Forlani. È seguita una prima parte riservata alla presentazione dei risultati del Rapporto di monitoraggio da parte dei curatori Emmanuele Crispolti e Andrea Carlini. La seconda parte dell’incontro ha previsto la partecipazione di importanti esponenti delle istituzioni, degli enti di formazione e dei sindacati, nello specifico: Maria Chiara Montomoli (Rappresentante del coordinamento tecnico delle Regioni e P.A.), Paola Vacchina (Presidente FORMA), Mattia Pirulli (Segretario Confederale Cisl) e Pierangelo Albini (Confindustria – Lavoro, Welfare e Capitale Umano). Ha chiuso i lavori Massimo Temussi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale delle Politiche Attive del Lavoro.

4.2. INAPP - Formazione continua in Italia: XXIII Relazione parlamentare

Il 2 luglio 2024 è stata pubblicata la Relazione sulla Formazione Continua in Italia (Annualità 2021-2022), trasmessa alla Presidenza di Camera e Senato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali come previsto dalla legge n. 144/99.
La pubblicazione è suddivisa in due parti: la prima, dedicata all’analisi dell’evoluzione del contesto istituzionale di riferimento, la seconda, relativa all’attuazione delle policy. Nella prima parte si è ricostruito il quadro complessivo nel quale si sono sviluppate le opportunità, la partecipazione e gli investimenti in attività formative in Italia per gli adulti, per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato e per gli autonomi. L’analisi è stata sviluppata alla luce delle principali sfide che hanno caratterizzato anche i sistemi formativi, derivanti da tendenze strutturali, quali l’innalzamento dei livelli di partecipazione degli adulti, le attività di apprendimento, la transizione digitale ed ecologica e l’invecchiamento demografico, oltre ai variegati effetti conseguenti alla pandemia da Covid-19. Nella seconda parte si è descritta l’attuazione a livello nazionale e regionale, nonché da parte dei Fondi paritetici interprofessionali, delle principali politiche strutturali di riforma, quali il Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) o, per le imprese e i lavoratori, il Fondo Nuove Competenze (FNC), introdotte alla luce del potenziamento e della ridefinizione delle politiche europee a sostegno dei mercati del lavoro più vulnerabili attraverso il PNRR per rilanciare l’occupazione e combattere la disoccupazione. 
Dai portali della Camera e del Senato è reperibile anche l’edizione precedente (2020-2021) del Rapporto (XXII): Camera e Senato

4.2.1.  Enzima12: Rapporti Formazione e Lavoro

Enzima12, un venture builder che crea, abilita e lancia società nei settori dei servizi per la formazione, dei servizi per il lavoro e dell’edtech, ha pubblicato due Rapporti sul medesimo argomento (2023 - 2024). 

4.3. Aggiornamento Programma GOL

Il MLPS, di concerto con il MEF, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 120 del 24 maggio 2024, il Decreto 30 marzo 2024, con l’aggiornamento del Programma GOL.
Attraverso il decreto, pubblicato sulla G.U. dello scorso 24 maggio, il MLPS è intervenuto sul Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) aggiornandolo al fine di perseguire e raggiungere, entro dicembre 2025, gli obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Si segnalano, in particolare, le modifiche apportate all’Allegato A del decreto interministeriale del 5 novembre 2021 che viene integrato nella parte dedicata ai beneficiari, di cui è ampliata la platea. Infatti, ai sensi dell’articolo 2 del decreto, possono accedere al Programma GOL anche i beneficiari degli istituti di sostegno al reddito introdotti dal D.L. n. 48/2023, convertito nella Legge n. 85/2023, ossia i beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro e dell’Assegno d’inclusione (per i membri «attivabili al lavoro» nei nuclei di beneficiari e tenuti agli obblighi di sottoscrizione del Patto di servizio con i centri per l’impiego), nonché tutti i disoccupati indipendentemente dal genere, dall’età anagrafica e dalla durata della condizione di disoccupazione. Sottolineato anche il ruolo svolto dagli enti del Terzo settore, quali organismi in grado di prendere in carico beneficiari con bisogni complessi avvicinandoli al mercato del lavoro. Riguardo alla sezione dell’Allegato denominata “Percorso 1: il reinserimento occupazionale”, con una modifica all’articolo 3 del D.M. n. 28/2023, recante Modifiche al Programma GOL e monitoraggio, si precisa che, considerato il ruolo della formazione professionale nell’incremento delle possibilità di reinserimento occupazionale, può essere comunque opportuno, anche per i più vicini al mercato del lavoro, un investimento sulle competenze. Deve trattarsi di percorsi formativi di breve durata e che abbiano come esito una attestazione di competenze, in coerenza con gli standard definiti dalla circolare ANPAL 5 agosto 2022, n. 1. Tali percorsi concorrono al raggiungimento degli obiettivi del Programma GOL in termini di partecipazione dei beneficiari alla formazione professionale (articolo 4). L’articolo 3 del decreto in oggetto si occupa del Comitato direttivo di GOL (articolo 4 del citato D.I. 5 novembre 2021), stabilendo che lo stesso può anche riunirsi in forma ristretta, con la costituzione di gruppi di lavoro, per affrontare specifiche tematiche rilevanti per l’attuazione del programma, quali, ad esempio, la revisione e aggiornamento delle opzioni di costo semplificate in uso nel Programma GOL, nonché lo sviluppo dei sistemi informativi e delle modalità di cooperazione e interscambio dati con il sistema SIU. Inoltre, a seguito della soppressione di ANPAL, si sostituisce con la locuzione “Direzione generale delle politiche attive per il lavoro” la parola ANPAL ovunque riportata nel D.I. 5 novembre 2021 e nel relativo Allegato A, e con “Sviluppo lavoro Italia S.p.a.”, la precedente locuzione “ANPAL Servizi S.p.a.”

4.4. Monitoraggio finanziamenti sistema IeFP (modalità ordinaria e duale) e GOL

Nella presente newsletter si riportano i titoli dei provvedimenti aggiornati a luglio 2024.

ANNO 2024
4.5.1. Risorse stanziate nel 2024
  • D.D. n. 99 del 18 aprile 2024
    Ripartizione tra le Regioni delle risorse relative all’annualità 2023 per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione professionale.
    Risorse indicate: euro 189.109.570,00
  • D.D. n. 98 del 18 aprile 2024
    Ripartizione tra le Regioni delle risorse relative all’annualità 2023 per il finanziamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale nell’ambito del sistema duale.
    Risorse indicate: € 125.000.000,00
  • D.D. n. 96 del 18 aprile 2024
    Ripartizione tra le Regioni delle risorse relative all’annualità 2023 per il finanziamento della formazione nell’esercizio dell’apprendistato
    Risorse indicate: €. 15.000.000,00
  • D.D: n. 100 del 18 aprile 2024
    Ripartizione tra le Regioni delle risorse relative all’annualità 2023 della terza quota pari al 40% del totale delle risorse PNRR attribuite all’intervento M5C1-15 Investimento 3 – “Rafforzamento del sistema duale” (già Missione M5, componente C1 – tipologia “Investimento”, intervento 1.4 “Sistema duale”)
    Risorse indicate: € 240.000.000,00
  • D.M. n. 38 del 07/03/2024
    Individuazione dei criteri per il riparto delle risorse destinate al sostegno di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale nell’ambito del sistema duale di cui all'articolo 1, commi 110, lettera b) della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e di cui alla Missione 5 - Componente 1 - Investimento 1.4 “Sistema duale” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
    Articolo 1: risorse indicate: €. 125.000.000,00
  • D.M. n. 8 del 29/01/2024
    Criteri e modalità per la determinazione dei contributi erogati ai sensi della legge 14 febbraio 1987, n. 40 in attuazione dell’articolo 2, comma 2, della medesima legge

Sul sito del CNOS-FAP nella sezione Finanziamenti IeFP è possibile scaricare tutti i porvvedimenti adottati per i percorsi di IeFP dal 200 in poi.

4.5. Due provvedimenti da monitorare

4.5.1. Decreto-legge 7 maggio 2024, nr. 60 convertito in legge 

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 4 luglio 2024, n. 95, di conversione, con modificazioni, del DL 7 maggio 2024, n. 60, recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”. Per approfondimento: Camera dei deputati - scheda aggiornata al 1 luglio 2024.

4.5.2. Il DDL A.C: 1532-bis 

Fase Iter: In corso di esame in Commissione della Camera dei Deputati il Testo 1532-bis “Disposizioni in materia di lavoro”. Per approfondimenrto: Adapt, Materiali di discussione/N. 8 2024: Il disegno di legge collegato lavoro (1532-bis). Le prospettive delle parti sociali del 2 aprile 2024.   

4.6. MLPS – Relazione per la valutazione del Reddito di Cittadinanza 

Il 13 giugno 2024 il Comitato Scientifico incaricato ai sensi della legge n. 26 del 28 marzo 2019 per la valutazione degli esiti del Reddito di cittadinanza (RdC) e della Pensione di Cittadinanza (PdC) e confermato per tale scopo dalla legge di riforma n. 85/2023 ha pubblicato la relazione relativa alla valutazione e il Rapporto di Monitoraggio dell’impatto delle prestazioni, per l’intero periodo di vigenza del provvedimento (primo aprile 2019-31 dicembre 2023) che precede l’avvio della riforma entrata a regime dal primo gennaio 2024 con l’introduzione dell’Assegno di inclusione (scheda).

4.7. MLPS – Comunità a confronto. Rapporto annuale sulla presenza dei migranti 

È disponibile l’undicesima edizione dei Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali-Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con la collaborazione di Sviluppo Lavoro Italia S.p.A. Elaborando dati provenienti da diverse fonti istituzionali, i Rapporti illustrano le caratteristiche di ciascuna delle 16 comunità più numerose: marocchina, albanese, ucraina, cinese, indiana, bangladese, egiziana, filippina, pakistana, moldava, srilankese, senegalese, nigeriana, tunisina, peruviana ed ecuadoriana. Ai 16 rapporti si affianca, oltre agli Executive Summary, un quaderno di confronto con un’analisi comparativa fra le diverse comunità. Alcune novità sono state introdotte sia in relazione all’analisi delle caratteristiche e delle modalità delle presenze - introducendo uno studio diacronico sui permessi di soggiorno a partire dal 1992 – sia in relazione al mondo del lavoro, analizzando i dati sul lavoro dipendente e autonomo di fonte INPS. Si conferma anche per quest’anno la proficua collaborazione con il CeSpi che ha fornito un’analisi dell’inclusione finanziaria e delle rimesse.

4.8. FIM-CISL – Guida alla formazione professionale  

Uno strumento di lavoro aggiornato ad aprile 2022 che offre informazioni su: La formazione professionale; L’apprendimento permanente; Un glossario – le parole chiave della formazione professionale; Gli spazi della contrattazione alla formazione professionale; I fondi paritetici interprofessionali; Innovazione, apprendimento, lavoro. 

4.9. CENSIS: Giovani e lavoro: nuovi valori e attrattività dell’artigianato. Report 2024 

Il mercato del lavoro italiano sta vivendo una fase assolutamente inedita, marcata da un eccesso di domanda di lavoro sull’offerta, che impone ai diversi attori di ripensare radicalmente le proprie strategie. La nuova situazione è esito di una molteplicità di trend di lungo periodo, accelerati e amplificati da dinamiche più congiunturali. Regressione demografica, con crollo della natalità e invecchiamento, e mutato rapporto soggettivo con il lavoro, sono le cause di ultima istanza della scarsità di lavoro.
Così, nel quotidiano, le aziende sperimentano difficoltà crescenti nel reperimento della manodopera, con una mancanza che sta diventando cronica di candidati per i posti disponibili. I nuovi trend del mercato del lavoro hanno come epicentro i giovani, intesi come le persone nate tra il 1990 e il 2006. Si tratta di un arco di tempo che racchiude più sub-generazioni giovanili cresciute in contesti diversi, ma che in generale condividono molti valori. È nel rapporto di queste generazioni con il lavoro che va emergendo una discontinuità sostanziale negli stili mentali e di vita rispetto a quando erano giovani le attuali generazioni di adulti e anziani.
Il 4° Radar artigiano muove su due linee di riflessione, analisi, interpretazione e proposta: – cosa i giovani oggi si aspettano dal lavoro; – cosa dell’artigianato è in grado di rispondere alle attese di senso dei giovani. Pertanto, nel presente Rapporto non ci si limita a raccontare le discontinuità generazionali, ma si procede a enucleare nel valore, nell’impresa e nel lavoro artigiano le materialità e i valori in grado di rispondere alle nuove attese soggettive dei giovani. Ecco il senso profondo del presente Radar Artigiano: comprendere, oltre alle ragioni di fondo del nuovo approccio al lavoro dei giovani, gli aspetti dell’impresa, del lavoro e del valore artigiano in linea con i nuovi valori della società italiana, il cui racconto può imporre l’attrattività dell’artigianato come universo di riferimento in grado di riattivare su nuove basi il rapporto con il lavoro dei giovani.

Orientamenti regionali

1. Il GOVERNO delle Regioni 

Nella scheda si riportano i governi regionali ed i rispettivi assessori aggiornati a maggio 2024.
La IX Commissione, fino ad oggi coordinata da un unico Assessore, viene “spacchettata” in due: 

  • 10. Commissione Istruzione, Università e Ricerca
    Materie: Istruzione, edilizia scolastica, università e ricerca scientifica (ricerca di base)
    COORDINATORE: Lazio
    COORDINATORE VICARIO: Abruzzo
  • 11. Commissione Lavoro e Formazione Professionale
    Materie: Politiche del lavoro, formazione professionale, professioni, tutela e sicurezza del lavoro
    COORDINATORE: Toscana
    COORDINATORE VICARIO: Lazio

2. Quaderno di Tecnostruttura

Si allega il QdT del 28 giugno 2024. Vari gli argomenti trattati: la politica di coesione dell’UE dopo il 2027; ITS Academy: il quadro attuativo della legge 99/2022; L’occupazione femminile, le politiche per la parità di genere, ecc. 

3. Elezioni regionali 2024

a. Sardegna 
Data: 25 febbraio 2024 
Presidente: Alessandra Todde 

b. Abruzzo 
Data: 10 marzo 2024 
Presidente: Marco Marsilio 

c. Basilicata 
Data: 21 – 22 aprile 2024 
Presidente: Vito Bardi 

d. Piemonte 
Data: 8-9 giugno 2024 
Presidente: Alberto Cirio (presidente uscente) 

e. Umbria 
Data: autunno 2024 
Presidente: Donatella Tesei (presidente uscente) 

Rapporti e pubblicazioni

1. TEMI ECCLESIALI 

1.1. Settimane Sociali dei Cattolici. Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro

Si sono svolte le Settimane Sociali dei Cattolici a Trieste nei giorni 3-7 luglio 2024. Il tema scelto: Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro, tema illustrato nello strumento preparatorio. Ha partecipato all’evento anche Papa Francesco con un intervento specifico. 

1.2. Riconoscimento in Italia dei titoli accademici rilasciati dalle università pontificie

Il problema del riconoscimento in Italia dei titoli accademici perseguiti in università pontificie riguarda un numero limitato di persone che, dopo aver frequentato facoltà teologiche o università pontificie, chiedevano e chiedono “l’equipollenza” e cioè una corrispondenza col sistema universitario del paese. L’esito di un percorso tra Santa Sede (Segreteria di Stato e dicastero dell’educazione) e Ministero dell’istruzione non era e non è agevole e, in ogni caso, il risultato era ed è difficilmente spendibile.
Un passo di chiarezza è quello fornito dal decreto del Ministero dell’università e della ricerca apparso sulla Gazzetta Ufficiale del 25 marzo 2024. Esso non riguarda i percorsi delle discipline teologiche (non hanno corrispondenza nel sistema universitario italiano) ma solo i titoli accademici delle istituzioni di studi superiori corrispondenti all’ordinamento italiano come psicologia, pedagogia, scienze della formazione e dell’educazione, scienze sociali, beni culturali, scienze della comunicazione ecc. Corsi di questo tipo sono offerti da diverse istituzioni: Università Salesiana, Auxilium, Antonianum, Santa Croce, Gregoriana, Lateranense, Urbaniana, Angelicum, Ateneo Regina Apostolorum, Sant’Anselmo ecc.

2. TEMI FORMATIVI

2.1. AGIA - Relazione al Parlamento (2023)

Il 20 giugno 2024, nella Sala della Regina a Montecitorio, è stata presentata la Relazione al Parlamento 2023 dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. Era presente anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
La pubblicazione, suddivisa in tre parti, ha presentato un quadro delle attività svolte nel 2023 dall’Authority a tutela dei diritti di bambini e adolescenti. La prima parte del documento offre un resoconto sul ruolo, le competenze e le risorse dell’Autorità garante, seguito dall’illustrazione delle attività istituzionali e di quelle internazionali. La seconda parte, invece, approfondisce le tematiche principali di cui l’Authority si è occupata nel corso del 2023: la tutela dei minorenni nei rapporti familiari; il diritto a essere protetti; la promozione del benessere; i diritti dei minorenni stranieri; la centralità dell’ascolto e della partecipazione; l’educazione come mezzo di crescita; i media e i diritti dei minorenni. La terza parte, infine, dà conto delle iniziative di informazione e comunicazione e degli eventi promossi dall’Agia nel 2023. Completa il volume - disponibile sia nella notizia dedicata sia nella sezione “Relazioni annuali” del sito dell’Authority - un’appendice, che riporta i seguenti documenti: la rilevazione su norme, prassi e procedure dei Garanti per l’infanzia e l’adolescenza delle Regioni e delle Province autonome; la copia degli originali di note e pareri; il Quinto rapporto di monitoraggio sul sistema di tutela volontaria; il Manifesto delle scuole riparative e il Manifesto dei bambini sui diritti in ambiente digitale.

2.2. ISTAT: Noi Italia. 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo

Un quadro d’insieme della statistica ufficiale sui diversi aspetti demografici, economici, sociali e ambientali dell’Italia, delle differenze regionali che la caratterizzano e della sua collocazione nel contesto europeo. L’offerta informativa è organizzata in 6 aree tematiche (Popolazione e società, Istruzione e lavoro, Salute e welfare, Industria e servizi, Ambiente e agricoltura, Economia e finanza pubblica), articolate in 19 settori corredati da sintesi descrittive sull’andamento dei fenomeni e le differenze territoriali, arricchiti, inoltre, da grafici, glossario e riferimenti a pubblicazioni e link utili (Istruzione, Mercato del Lavoro). Una dashboard interattiva consente di visualizzare, condividere o effettuare il download di dati e grafici, ma anche di personalizzare le tavole di dati e scaricarle in formato csv, per ogni settore e contesto territoriale (Italia, Regioni, Europa). Infine, brevi testi introduttivi e “pillole informative” per ogni settore favoriscono una lettura sintetica dei fenomeni.

2.3. Save the children: Domani (im)possibili. Indagine nazionale su povertà minorile e aspirazioni

Dal Comunicato stampa della Caritas (30 maggio 2024): I primi mille giorni di vita influiscono in modo molto significativo sullo sviluppo e sulla vita di una persona. Nei primi anni di vita si acquisiscono quelle abilità cognitive, socio-emozionali e fisiche essenziali per la vita futura. Le situazioni di povertà, deprivazione e di esclusione sociale compromettono fortemente tali processi andando a incidere direttamente sulla vita dei bambini e, al contempo, anche su quella dei genitori, riducendo la loro capacità di proteggere, sostenere e promuovere lo sviluppo dei figli. In Italia sono tanti i nuclei con minori in stato di povertà; di fatto risultano i più svantaggiati. (Testo completo)

2.4. Mille schegge di futuro. Il mondo di domani secondo FUTURAnework (5/2024)

Questo libro, curato da Futuranetwork e ASviS, non contiene previsioni sul futuro che ci aspetta, ma una raccolta ragionata di riflessioni sui “futuri” possibili, così da poter decidere quale vorremmo provare a realizzare a livello globale, nazionale e individuale. Quando, quattro anni fa, insieme a Donato Speroni decidemmo di lanciare il sito futuranetwork.eu, e di farlo come parte delle attività dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), riflettemmo a lungo sul nome della piattaforma e sull’impostazione editoriale e la scelta che compimmo fece riferimento a due caratteristiche chiave del progetto: parlare delle possibili cose “future” (Futura, alla latina) e non di futuro, come suggeriscono gli esperti che si occupano di queste tematiche, e immaginare il sito come “nodo” di una rete che valorizzasse il lavoro che molti svolgono in Italia su questo tema.

2.5. Italianonprofit.it: verso un futuro digitale (Terzo Settore e Digitale)

Nel mondo odierno, la digitalizzazione è diventata un mantra, una promessa di efficienza, innovazione e crescita. Tuttavia, quando si tratta del Terzo Settore, spesso i discorsi sulla trasformazione digitale rimangono a un livello superficiale. La genesi del nostro progetto di ricerca nasce proprio da questa constatazione: la necessità di andare oltre le parole e comprendere realmente come gli enti non profit stiano affrontando questa sfida epocale. Il progetto ha preso vita con l’obiettivo di sondare e raccogliere dati aggiornati sull’uso degli strumenti digitali nel Terzo Settore italiano. La nostra ispirazione è stata quella di colmare un vuoto informativo, offrendo un quadro dettagliato e puntuale delle pratiche digitali all’interno di questo importante settore. Vogliamo che i dati raccolti diventino un driver di crescita, offrendo insights speriamo preziosi agli enti non profit per migliorare la loro efficacia e impatto. Abbiamo voluto approfondire come gli enti si organizzano, quali difficoltà incontrano e a che punto sono nel loro percorso di digitalizzazione. Il nostro intento è stato quello di andare oltre la superficie, per capire davvero come la tecnologia venga integrata nelle operazioni quotidiane di queste organizzazioni. Questa indagine è nata dalla necessità di rispondere alla domanda: “A che punto siamo?” La risposta ci permetterà di identificare le aree di miglioramento e le opportunità di sviluppo. 

2.6. L’età adulta del welfare aziendale. Rapporto 2024 
Le PMI pronte per il rinnovamento del welfare del Paese 

Il Rapporto Welfare Index PMI, giunto alla sua ottava edizione, è ormai talmente ricco di storia e di dati che non si limita a misurare il presente ma intende indicare una strada da percorrere insieme in materia di welfare aziendale inquadrando i trend evolutivi nel contesto più ampio del welfare state del nostro Paese. Quello che ci racconta l’edizione 2024 del Rapporto è che una parte sempre più rilevante delle PMI utilizza il welfare aziendale in chiave strategica estendendolo ai dipendenti, ai loro familiari, fino all’intera comunità in cui opera: dalle politiche di conciliazione vita-lavoro alla salute e all’assistenza per i familiari, dalla previdenza integrativa alla tutela dei diritti e delle pari opportunità, fino alla promozione dell’istruzione e della mobilità sociale per le nuove generazioni. Ecco così che le PMI assumono un ruolo sociale importante e diventano punto di riferimento sul territorio. Basti pensare che in questi otto anni le imprese che hanno raggiunto un livello elevato di welfare sono triplicate superando il 33%. E questo aspetto diventa tanto più importante se si considera che le famiglie italiane si fanno sempre più carico di oneri sociali in un contesto di crescente difficoltà dei sistemi pubblici di welfare. Il terzo settore svolge un duplice e importante ruolo nel welfare aziendale: da un lato in maniera diretta per i propri lavoratori dipendenti, dall’altro offrendo servizi di grande valore sociale alla pubblica amministrazione e alle imprese. Ma nessuno può farcela da solo. Per rinnovare il welfare state del nostro Paese, stato, enti territoriali, famiglie, imprese e terzo settore possono e devono lavorare insieme. È possibile? Il Rapporto ci dice che mai come oggi i tempi sono maturi. E ci dice anche da dove cominciare

2.7. Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 

Si è svolta il 25 giugno 2024, alla vigilia della Giornata mondiale contro le droghe, la conferenza stampa di presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024, inviata ieri ai Presidenti di Camera e Senato. Hanno partecipato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle Politiche Antidroga, Alfredo Mantovano, i Ministri della Salute, Orazio Schillaci, della Giustizia, Carlo Nordio, dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, e la Sottosegretaria di Stato all’Interno, Wanda Ferro. Lo scenario della diffusione e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia è caratterizzato, nel 2023 (anno di riferimento della maggior parte dei dati contenuti nella Relazione), da trend in aumento: in rapporto sia ai consumi, sia ai reati penali in violazione del “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, sia alla domanda di trattamento. 

Vita della Federazione CNOS-FAP

1. LA FEDERAZIONE CNOS-FAP IN EUROPA

Carta di Mobilità
LA FEDERAZIONE CNOS-FAP VIAGGIA IN EUROPA CON LE MOBILITA' KA1

Per il periodo 2021-2027, la Federazione CNOS-FAP è in possesso dell’Accreditamento Erasmus+ per le mobilità.
A seguito della buona valutazione ricevuta negli ultimi due progetti di mobilità che il CNOS-FAP ha gestito a livello nazionale, l'INAPP ha conferito alla Federazione il Label di eccellenza, della validità di 3 anni, che riconosce la qualità nella gestione delle mobilità. 
Durante il mese di luglio sono in corso le ultime mobilità dell’anno formativo 2023-2024, grazie alle quali i nostri ragazzi stanno svolgendo dei tirocini extra-curricolari nel loro settore di competenza:
- 33 allievi del CNOS-FAP si trovano in Spagna (Valencia)
- 8 a Cork (Irlanda)
- 7 a Maribor (Slovenia)
La Sede Nazionale sta lavorando alla progettazione dei prossimi gruppi che partiranno dal mese di ottobre, stay tuned!

Progetto “AI Pioneers”
AI Pioneers è un progetto intersettoriale Erasmus+ della categoria “Forward Looking” che mira a promuovere l'uso e l'insegnamento dell'Intelligenza Artificiale (IA) nell'istruzione degli adulti e nella formazione professionale.
Il progetto mira a:
1 - Sviluppare una rete di riferimento di "pionieri" dell'IA (composta da formatori, stakeholder, progettisti e decisori politici in tutta Europa) per promuovere l'uso e l'insegnamento dell'IA nell'educazione per adulti e nell'istruzione e formazione professionale. Obiettivo del network è diventare un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la progettazione e l'implementazione di piani educativi legati all'IA.
2 - Produrre raccomandazioni, toolkit e linee guida, oltre a diffondere l'uso dell'IA nell'istruzione e nella formazione - il toolkit (software, linee guida, tutorial e risorse educative che facilitano l'integrazione dell'IA nelle pratiche didattiche, oltre a risorse specificamente concepite per l'insegnamento e l'apprendimento dei concetti di IA) è in fase di finalizzazione, è stato però prodotto un documento contenente le Lnee guida per progettare programmi e iniziative di Intelligenza Artificiale (che ti allego alla presente email).
3 - Sviluppare un Inserto al DigCompEDU Framework che descriva le abilità e le competenze richieste ad insegnanti e formatori relative all'uso dell'IA nell'istruzione - questo Output è stato già finalizzato, te lo allego volentieri!
4 - Sviluppare linee guida (in linea con le politiche UE esistenti) per l'uso etico e affidabile dell'IA nell'istruzione, produrre schemi di valutazione e sperimentarli nella pratica - Output non ancora disponibile.
Sul sito ufficiale del progetto è possibile consultare il materiale sviluppato dal partenariato, iscriversi alla Newsletter contenente approfondimenti sull'IA e consultare gli articoli raccolti nel blog curato dal partenariato del progetto (in lingua inglese).
Il prossimo "Consultation Seminar" del progetto è previsto per il prossimo 30 settembre alle ore 15.00. Si tratta di un incontro online tra partner, stakeholder, chiunque sia interessato ad approfondire il tema dell’uso dell’IA nell’IeFP. Il webinar tratterà il tema dell’uso etico dell’IA, l’evento sarà in lingua inglese ed aperto a tutti. È possibile richiedere la partecipazione scrivendo a a.projetti@cnos-fap.it

Progetto “Green VETAfrica: Gestione green dei rifiuti e microimprenditorialità in Nigeria e Ghana”
Il progetto GreenVETAfrica è un progetto del programma “Capacity Building”, coordinato dal capofila italiano AREA e in cui il CNOS-FAP collabora insieme a partner Europei e Africani.
L'ambizione di GreenVETAfrica (GVA) è di contribuire alla doppia transizione (verde e digitale) in linea con gli obiettivi ambientali del Green Deal europeo e del partenariato strategico Europa-Africa. Per contribuire a questa transizione, il progetto intende intercettare la lacuna esistente di profili tecnici in particolare in Nigeria e Ghana. Grazie a questo intervento si prevede di attivare dei corsi di formazione professionale in grado di formare tecnici da impiegare nell'industria del verde (privata e pubblica).
Nel mese di giugno sono terminati i corsi “pilota” di IeFP in Ghana e Nigeria in Fondamenti Tecnici di Gestione ‘green’ dei rifiuti. Alla formazione hanno partecipato con successo più di 100 allievi da Ghana e Nigeria, che ora sperimenteranno dei brevi percorsi di tirocinio in aziende locali che hanno mostrato interesse nel collaborare in questo ambizioso progetto. 
Inoltre, nell’ambito della EU Green Week, i partner del progetto GVA hanno organizzato un evento online dal titolo “Ridurre i rifiuti di plastica e l'inquinamento delle acque” che si è tenuto in data 6 giugno; è possibile vedere il webinar sul Canale Youtube del progetto. Per approfondire le informazioni relative ai corsi di formazione vi invitiamo a  consultare la pagina relativa sul sito di Green VET Africa.

Progetto “Skilling VET ecosystem in Ghana e Senegal”
Il progetto Skilling Eco-VET, iniziato a gennaio 2023, ha l’obiettivo di rafforzare gli enti di IeFP salesiana in Ghana e Senegal e di creare un ambiente più favorevole allo sviluppo del settore privato per incrementare l'occupabilità dei giovani, rispondendo alle opportunità emergenti del mercato del lavoro locale e alla nuova economia “green”. Questo processo contribuirà al miglioramento delle condizioni socioeconomiche dei gruppi vulnerabili (ad esempio donne, persone con bisogni speciali, migranti di ritorno) e alla prevenzione della migrazione irregolare.
Nello specifico, il CNOS-FAP è responsabile dell’elaborazione di materiale didattico e della Formazione ai Formatori di Ghana e Senegal e al rafforzamento dei SAL (Servizi Al Lavoro) locali. I materiali formativi sono disponibili sul sito del progetto sul tema del competency-based approach, special needs education, organic agriculture e business plan e formalization.
Nei prossimi mesi si prevede l’avvio del Cluster della filiera formativa in Ghana e Senegal con il coinvolgimento dei diversi attori locali tra cui Association of Ghana Industries, Eni, E4Impact Foundation, Ghana TVET Service e Commission for TVET Ghana  e la Delegazione dell’Unione Europea in Ghana. L'obiettivo generale del Cluster è quello di creare maggiori opportunità di lavoro, con particolare attenzione alla promozione del lavoro dignitoso. 
Tutte le informazioni su Skilling Eco-VET possono essere consultate sul sito del progetto. 

2. LA FEDERAZIONE CNOS-FAP IN ITALIA

2.1. La Federazione CNOS-FAP diventa “Fondazione CNOS-FAP ETS – Impresa Sociale”

Assistiti dallo Studio Montanelli, alla presenza del Notaio Tuccari, la Federazione CNOS-FAP, fino ad oggi Associazione non riconosciuta, si trasforma in Fondazione denominata “CNOS-FAP – Centro Nazionale Opere Salesiane Formazione Aggiornamento Professionale – Ente di Terzo Settore, Impresa Sociale”; in forma breve: “Fondazione CNOS-FAP ETS – Impresa Sociale”), con sede in Roma, via Appia Antica 78.

Con la Fondazione i Salesiani affermano la volontà di sostenere il “servizio della Formazione Professionale, l’educazione, l’istruzione e, più in generale, le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa, perseguito anche promuovendo rapporti di collaborazione su base continuativa con soggetti imprenditoriali e non, in particolare non profit” (art. 3 dello Statuto).

A guidare la Fondazione saranno salesiani indicati dall’Ente promotore CNOS (Centro Nazionale Opere Salesiane) e operanti su tutto il territorio nazionale.

La Fondazione, oggi, opera, con i suoi 63 Centri di Formazione Professionale, in 16 Regioni italiane, formando più di 25 mila allievi, di quali 16 mila sono giovani che assolvono il diritto-dovere. Con gli oltre 1.500 corsi e le oltre 850 mila ore di formazione compre i settori dell’agricoltura, del manifatturiero e del terziario avanzato. Per facilitare l’inserimento lavorativo ha attivato in tempi recenti 40 sportelli c.d. SAL (Servizi al Lavoro).

La Fondazione, che ha ereditato i punti di forza della Federazione, registra che il 92% gli allievi, ad un anno dal conseguimento dalla qualifica o il diploma professionale, è in “successo formativo”.

Fedeli allo spirito del fondatore, i Salesiani oggi ripetono quanto avevano scritto – con una espressione programmatica – i Salesiani dopo la morte di don Bosco: operare in ogni periodo storico “coi tempi e con don Bosco”.

CCNL-FP e normative

1. Soggetti firmatari del CCNL-FP 

FORMA

Presidente
Paola Vacchina confermata Presidente Forma (dal 19.06.2020)

Vicepresidenti
Don Giuliano Giacomazzi (CONFAP)
Stefano Mastrovincenzo (IAL CISL)

Membri del Comitato Direttivo nominati
Don Massimiliano Sabbatini
Federico Pendin
Antonio Borea
Riccardo Giovani

Probiviri
Giorgio D’Antoni
Carlo Parlagreco

Segretario Generale
Dario Odifreddi (Presidente Consorzio Scuole Lavoro CSL e Presidente "Fondazione Piazza dei Mestieri").

Segreteria
Iole Simonetti

Soci
Cdo, Cisl, Coldiretti, Confap, Confartigianato, Consorzio Scuole Lavoro (CSL), ENAIP, Acli, EFAL, MCL, Confcooperative, INIPA
(dal sito)

CENFOP (nomine rinnovate il 29 aprile 2021)

Presidente
Silvia Bisso (presidente@cenfop.it)

Vice-Presidenti
Pier Mario Viano - (pms.viano@ciacformazione.it)
Laura Ottaviano (lauraootaviano@cnipapuglia.it)

OO.SS. 

FLC CGIL - Giulio Scozzaro
CISL SCUOLA - Elio Formosa
UIL SCUOLA - Lello Macro / Claudio Parasporo
SNALS CONFSAL - Giovanni Visco / Silvestro Lupo

2. Il CCNL-FP 2024-2027

La trattativa si è conclusa positivamente il 1 marzo 2024, con la sottoscrizione da parte di tutte le principali sigle sindacali (CISL Scuola, FLC CGIL, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal), il rinnovo del CCNL 2024-2027 della Formazione Professionale la cui ipotesi era stata siglata il 5 dicembre 2023.

È in via di definizione la modalità per erogare la sanità integrativa (art. 25, lettera G del CCCNL-FP 2024 – 2027) che è oggetto di uno specifico accordo nazionale. L'incontro è programmato per il giorno 13 giugno 2024. Si allegano i Comunicati stampa della CISL Scuola (04.03.2024), della FLC CGIL (01.03.2024) UIL Scuola Rua (01.03.2024) e dello SNALS CONFSAL (01.03.2024).

3. AGGIORNAMENTI

3.1. FIDAE: Docete nr. 40/24

Tra i vari temi trattati nella Rivista si segnalano:
a. Esami di stato e studenti con bisogni educativi speciali 
b. Scuola e sostenibilità. Una sfida necessaria 

3.2. AGIDAE: Rivista nr.1-2/2024

Si riporta il sommario del n.1/2 della Rivista.

SALESIANI PER IL LAVORO - APS

 

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro! Senza lavoro non si può vivere...

L'Associazione di Promozione Sociale Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività dell'APS si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it
Si allegano la brochure di presentazione e un segnalibro.