Il grafico descrive l’articolazione del sistema educativo di Istruzione e Formazione in Italia organizzato sulla base dei principi della sussidiarietà e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e formative.
Lo Stato ha competenza legislativa esclusiva per le “Norme generali sull’Istruzione” e per la determinazione dei “Livelli essenziali delle prestazioni” che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Lo Stato, inoltre, definisce i principi fondamentali che le Regioni devono rispettare nell’esercizio delle loro specifiche competenze.
Le Regioni hanno potestà legislativa concorrente in materia di Istruzione ed esclusiva in materia di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP).
Le istituzioni scolastiche statali hanno autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo. Le istituzioni scolastiche non statali (paritarie o non paritarie) e le istituzioni formative hanno normative di riferimento proprie con riferimento alle istituzioni di competenza.
In sintesi, il grafico illustra il sistema educativo di Istruzione e Formazione vigente.
Sistema integrato di educazione e di istruzione, dalla nascita fino a 6 anni, che comprende:
- i servizi educativi per l’infanzia
- le scuole dell’infanzia, statali e paritarie
Primo ciclo, della durata complessiva di 8 anni, che è articolato:
- nella scuola primaria
- nella scuola secondaria di primo grado
Secondo ciclo, della durata di 5 o 4 anni, che si suddivide in:
- il (sotto)sistema dell’Istruzione Secondaria Superiore (5 anni)
- il (sotto)sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale (4 anni)
Successiva formazione che si svolge:
- nell’Istruzione Superiore universitaria
- nell’Istruzione Superiore non universitaria
L’ingresso nel mondo del lavoro
L’età minima di ammissione al lavoro è fissata al momento in cui il minore ha concluso il periodo di istruzione obbligatoria e comunque non può essere inferiore a 16 anni (L. 296/2006, art. 1, comma 622), o a 15 nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro (MLPS).
Esemplificando, il Sistema educativo di Istruzione e Formazione comprende tutti i livelli di Istruzione che vanno dalla prima infanzia all’istruzione superiore. Il Sistema prevede un periodo di istruzione obbligatoria della durata di 10 anni e l’istruzione degli adulti.
DAL SISTEMA INTEGRATO 0-6 AI PERCORSI FORMATIVI DEL SECONDO CICLO
1. Sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni
“Il Sistema integrato di educazione e di istruzione garantisce a tutte le bambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, pari opportunità di sviluppare le proprie potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento per superare disuguaglianze, barriere territoriali, economiche, etniche e culturali” (MIM) |
In base alla normativa (D.Lgs. 65/2017, art. 2) attuativa della Legge 107/2015, il “sistema integrato” è costituito:
- dai servizi educativi per l’infanzia, gestiti dagli Enti locali, direttamente o attraverso la stipula di convenzioni, da altri enti pubblici o dai privati che accolgono i bambini tra i tre e i trentasei mesi, sono articolati in: nidi e micronidi (per i bambini da 3 a 36 mesi); sezioni primavera che accolgono bambini dai 24 ai 36 mesi; servizi integrativi: spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare.
- dalle scuole dell’infanzia che possono essere gestite dallo Stato, dagli Enti locali, direttamente o attraverso la stipula di convenzioni, da altri enti pubblici o dai privati, accolgono i bambini tra i tre e i sei anni. Nata come “asilo” e successivamente denominata “scuola materna”, oggi la scuola dell’infanzia ruota attorno ad un percorso prescolastico, generalmente rivolto ai bambini dai 3 ai 6 anni d’età sulla base di un preciso progetto educativo. La scuola dell’infanzia opera in continuità con i servizi educativi per l’infanzia e prepara al primo ciclo di istruzione. La scuola dell’infanzia costituisce un esempio di “pluralismo culturale ed istituzionale”.
2. Primo ciclo
Il primo ciclo di istruzione è costituito dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado. Ha la durata di otto anni e costituisce il primo segmento in cui si realizza il diritto-dovere all’istruzione e formazione. Le scuole statali appartenenti al primo ciclo possono essere aggregate tra loro in istituti comprensivi anche comprendenti le scuole dell’infanzia esistenti sullo stesso territorio.
La scuola primaria: l'acquisizione degli apprendimenti di base
"La scuola primaria mira all'acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio dei diritti costituzionali. Alle bambine e ai bambini che la frequentano offre l'opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili. Attraverso le conoscenze e i linguaggi caratteristici di ciascuna disciplina, la scuola primaria pone le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico necessario per diventare cittadini consapevoli e responsabili. Fanno parte del Sistema nazionale di istruzione le scuole primarie statali e quelle paritarie" (MIM). |
La scuola primaria, prima denominata “Scuola elementare”, ha rappresentato per un lungo periodo, dalla costituzione dello Stato italiano unitario (1860), l’unica struttura pedagogica e didattica rivolta a tutti. Fu concepita come il principale strumento per “fare gli italiani”, secondo una nota espressione di Massimo D’Azeglio, poi ripresa da Francesco De Sanctis, il primo ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia. Nel 1961, con l’introduzione della “Scuola media”, la “Scuola elementare” perse il suo carattere di “unicità” e di “terminalità” nell’ambito dell’istruzione obbligatoria. Pace Salvatore scrive: “La vecchia “scuola elementare” sul piano didattico e pedagogico si è mostrata di gran lunga la più attiva e solerte nella ricerca e nell’attuazione di strategie sempre nuove e attuali, mostrando una vitalità sconosciuta ai gradi scolastici superiori e costituendo il fiore all’occhiello dell’Italia nelle ricerche internazionali”.
Circa la durata della scuola primaria le famiglie possono scegliere tra varie opzioni: 24, 27, 30, 40 ore settimanali (tempo pieno). Segna l'inizio della scuola dell'obbligo e dura cinque anni, ad essa si iscrivono bambini italiani e stranieri che hanno compiuto sei anni di età entro il 31 dicembre dell'anno di riferimento o anche dopo tale data ma non oltre il 30 aprile dell'anno successivo.
L'obiettivo dell'istruzione primaria è fornire agli alunni conoscenze e strumenti di base per esercitare la cittadinanza attiva e aiutarli ad elaborare il significato delle proprie esperienze.
Il passaggio alla scuola secondaria si primo grado, al termine della quinta classe, non prevede più che gli alunni sostengano un esame. Gli alunni ricevono una Certificazione delle Competenze acquisite nel corso del quinquennio.
La scuola secondaria di primo grado: lo svilippo dell'autonomia
È una tappa obbligatoria e si svolge sia nelle scuole pubbliche sia nelle scuole private e paritarie. Punta a sviluppare le capacità di autonomia delle bambine e dei bambini, fornendo loro una preparazione adeguata a proseguire i successivi percorsi di studi e formazione. I temi e le aree di studio sono indicati a livello nazionale. Per la scuola secondaria di primo grado è previsto anche un indirizzo musicale che ha come obiettivo proprio l’acquisizione del linguaggio musicale da parte degli studenti e delle studentesse (MIM). |
La scuola media ora si chiama scuola secondaria di I grado e rappresenta la parte conclusiva del primo ciclo di istruzione. La scuola italiana fu la prima in Europa ad offrire il completamento dell’obbligo mediante un corso secondario, gratuito e uguale per tutti fino al quattordicesimo anno di età3. Sulla sua identità scrive Pace Salvatore: “La scuola secondaria di I grado si trova in una situazione particolare. Da un lato non rappresenta più il momento terminale assoluto dell’istruzione obbligatoria; dall’altro è confermato che alla
sua conclusione avviene un esame di Stato che certifica una tappa percorsa. Con l’innalzamento dell’obbligo di istruzione questo segmento è chiamato a ridefinire il suo ruolo e la sua strutturazione ma, dopo il tentativo di radicale ripensamento operato nel 2000 dalla riforma Berlinguer e non andato a regime, la discussione non è stata ripresa e le uniche modifiche apprezzabili apportate dalla legislazione successiva hanno riguardato sostanzialmente l’articolazione dell’orario”4. È frequentata obbligatoriamente da tutti i ragazzi italiani e stranieri che hanno concluso il percorso della scuola primaria, dura tre anni e prevede al termine l'esame di Stato, il primo che i ragazzi si trovano ad affrontare durante il percorso scolastico.
I corsi a indirizzo musicale prevedono lo studio dello strumento musicale e della pratica musicale.
La scuola secondaria di primo grado fa riferimento alle Indicazioni Nazionali del primo ciclo (ultima stesura del 2012) che tengono conto anche delle competenze chiave di cittadinanza (Raccomandazione europea del 2018) rideclinate dalle Indicazioni nazionali e nuovi scenari (22 febbraio 2018).
Nelle scuole di ogni ordine e grado vige l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” (Legge 30 ottobre 2008, n. 168). Dall’anno scolastico 2020/2021, a seguito dell’approvazione della legge 20 agosto 2019, n. 92, entra in vigore l’insegnamento dell’educazione
civica. Il superamento dell'esame di Stato costituisce titolo per accedere al secondo ciclo. Al termine del primo ciclo di istruzione viene rilasciata una certificazione delle competenze che è integrata, a cura di INVALSI, da una sezione che descrive i livelli conseguiti nelle prove nazionali di italiano e matematica e da un'ulteriore sezione che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale.
2. Secondo ciclo
Il secondo ciclo comprende diversi percorsi: licei, istituti tecnici, istituti professionali e percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). La durata varia in base al tipo di percorso. A normativa vigente, il secondo ciclo è articolato nel: a. sistema dell’Istruzione secondaria Superiore b. sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale |
Il (sotto)sistema dell’Istruzione Secondaria Superiore
Il (sotto)sistema propone una durata di cinque anni, è articolato in Licei, Istituti Tecnici e Istituti Professionali e si conclude con l’esame di Stato. Il sottosistema è arricchito inoltre del percorso tecnologico professionale e del Liceo Made in Italy.
LICEI
Il licei offrono un'ampia formazione culturale e un buon metodo di studio, cosa che rende questa tipologia di scuola particolarmente adatta a chi ha intenzione di proseguire gli studi all'università.
1. Liceo classico
2. Liceo Linguistico
3. Liceo Scientifico
4. Liceo Scientifico - opzione scienze applicate
5. Liceo Scientifico - sezione a indirizzo sportivo
6. Liceo delle Scienze umane
7. Liceo delle Scienze umane - opzione economico sociale
8. Liceo del Made in Italy
9. Liceo Artistico
10. Musicale e coreutico
ISTITUTI TECNICI
Gli Istituti tecnici offrono una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico. Allo stesso tempo favoriscono lo sviluppo di competenze che permettono un immediato inserimento nel mondo del lavoro, ad esempio in un'impresa o in un'attività autonoma.
Il diploma di Istituto tecnico permette di proseguire gli studi all'università, soprattutto verso corsi di laurea scientifici, tecnologici ed economici, o specializzarsi ulteriormente presso gli ITS Academy - Istituti Tecnologici Superiori.
Due settori, undici indirizzi
Il decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010, n. 88, Regolamento di riordino degli Istituti tecnici, prevede due settori, quello economico e quello tecnologico, e undici indirizzi. Gli indirizzi degli Istituti tecnici sono pensati anche per l'occupabilità: il mondo del lavoro cerca, infatti, tecnici specializzati e in Italia non ce ne sono a sufficienza.
Settore ECONOMICO
- Amministrazione, finanza e marketing: per capire il mondo aziendale, assicurativo e finanziario: le attività delle aziende, come gestire la produzione, come promuovere i prodotti.
- Turismo: per entrare nel settore dei servizi turistici, imparare come valorizzare il patrimonio artistico e paesaggistico, esaltare le specificità dei diversi settori.
Settore TECNOLOGICO
- Meccanica, meccatronica ed energia: per progettare e costruire sistemi meccanici ed elettromeccanici nel rispetto delle normative di settore.
- Trasporti e logistica: per approfondire la realizzazione e la conduzione dei sistemi di trasporto navali, terrestri e aerei, nel rispetto delle norme nazionali, comunitarie e internazionali.
- Elettronica ed elettrotecnica: per comprendere i campi dell'elettronica, della robotica applicata ai processi produttivi e l'automazione industriale.
- Informatica e telecomunicazioni: per entrare nel mondo delle comunicazioni e dell'informatica e capire le norme che lo regolano e le tecnologie utilizzate.
- Grafica e comunicazione: per entrare nel mondo della comunicazione, personale e di massa, e capire come essa si sviluppa attraverso la grafica, i linguaggi multimediali e le nuove tecnologie.
- Chimica, materiali e biotecnologie: per imparare a gestire i processi chimico-biologici da adottare nei settori della ricerca, farmaceutico, alimentare, ambientale, tintorio e del trattamento dei pellami, tutelando l'ambiente e la salute.
- Sistema moda: per preparare i professionisti del settore moda a ideare, progettare, realizzare e promuovere prodotti tessili, abbigliamento e calzature.
- Agraria, agroalimentare e agroindustria: per imparare a gestire i processi di produzione e trasformazione dei prodotti agrari, agroalimentari e agroindustriali coniugando tradizione e innovazione tecnologica.
- Costruzioni, ambiente e territorio: per entrare nel campo dell'edilizia, delle costruzioni, della tutela ambientale e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
ISTITUTI PROFESSIONALI
In seguito alla riforma avviata con il decreto legislativo n. 61 del 13 aprile 2017, gli Istituti professionali sono scuole territoriali dell'innovazione, aperte e concepite come laboratori di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica. I nuovi Istituti professionali sono caratterizzati dalla personalizzazione del percorso di apprendimento e dalla elaborazione del “Progetto formativo individuale” per
ciascuno studente e prevedono docenti tutor che lavorano con gli studenti per motivare, orientare e costruire in modo progressivo il percorso formativo nonché un modello didattico che collega direttamente gli indirizzi di studio ai settori produttivi di riferimento per offrire prospettive concrete di occupabilità. E ancora: metodologie didattiche per apprendere in modo induttivo, attraverso esperienze di laboratorio e in contesti operativi, analisi e soluzione di problemi legati alle attività economiche di riferimento, lavoro cooperativo per progetti, possibilità di attivare percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, i cosiddetti PCTO, già dalla seconda classe del biennio.
Gli undici indirizzi di studio
I percorsi di Istruzione professionale prevedono un biennio unitario e un triennio finalizzato ad approfondire la formazione degli studenti secondo le possibili declinazioni dell’indirizzo specifico. Gli Istituti professionali sono caratterizzati da undici indirizzi di studio. Al termine del percorso gli studenti conseguono il diploma di istruzione secondaria di secondo grado.
La Legge 107/2015 ed il D.Lgs. 61/2017 hanno riformato gli Istituti Professionali che propongono 11 indirizzi:
1. Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane
2. Pesca commerciale e produzioni ittiche
3. Industria e artigianato per il Made in Italy
4. Manutenzione e assistenza tecnica
5. Gestione delle acque e risanamento ambientale
6. Servizi commerciali
7. Enogastronomia e ospitalità alberghiera
8. Servizi culturali e dello spettacolo
9. Servizi per la sanità e l’assistenza sociale
10. Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: odontotecnico
11. Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico
Il (sotto)sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP)
È organizzato in percorsi formativi di durata triennale e quadriennale, propone 26 qualifiche (con 36 indirizzi) e 29 diplomi professionali (con 54 indirizzi), si conclude, previo il superamento positivo dell’esame, con il rilascio di una qualifica o di un diploma professionale; la formazione può essere svolta anche nell’istituto dell’apprendistato (art. 43, capo V del D.Lgs. n. 81/2015).
In anni recenti (CSR del 24 settembre 2015) il sistema scolastico e formativo italiano si è riorganizzato attorno al modello denominato “sistema duale”, lasciando comunque inalterati i due (sotto)Sistemi. Si tratta di un modello formativo integrato tra scuola e lavoro che, creando un rapporto continuativo e coerente tra i sistemi dell’Istruzione e della Formazione Professionale e il mondo del lavoro, punta a
ridurre il divario tra le richieste delle imprese e le risposte delle istituzioni scolastico/formative con il fine ultimo di diminuire la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile e di facilitare l’ingresso dei giovani nel tessuto produttivo. Il PNRR ha rinforzato questo modello.
a. Istruzione e Formazione Professionale: PERCORSI DI DURATA TRIENNALE
I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono pensati per gli studenti che intendano acquisire una preparazione specifica per l’ingresso nel mondo del lavoro. I percorsi consentono di affiancare, alle tradizionali conoscenze teoriche, una forte componente pratica attraverso lezioni svolte da esperti dei vari settori, attività laboratoriali e opportunità di tirocini in contesti lavorativi e aziendali. I percorsi IeFP permettono di ottenere una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mercato del lavoro, che tuttavia non preclude la possibilità di proseguire il percorso di studi nella formazione professionale o nella scuola.
Gli studenti possono scegliere di seguire:
- percorsi di durata triennale erogati da organismi formativi accreditati per l’obbligo di istruzione dalle Regioni. Questo significa che, in base alla Regione, i percorsi IeFP saranno erogati da strutture formative accreditate differenti.
- percorsi di durata triennale erogati dagli Istituti professionali accreditati alla formazione. Ciascun Istituto Professionale programma annualmente i percorsi di IeFP da attivare, al fine di ampliare e adattare l’offerta formativa anche alla luce degli sviluppi del mercato del lavoro locale. I percorsi di Istituti professionali e IeFP sono distinti, ma è possibile passare da un sistema all’altro attraverso l’integrazione di crediti formativi.
1. Operatore agricolo 2. Operatore ai servizi di vendita 3. Operatore alla riparazione dei veicoli a motore 4. Operatore dei sistemi e dei servizi logistici 5. Operatore del benessere 6. Operatore dell’abbigliamento e dei prodotti tessili per la casa 7. Operatore della ristorazione 8. Operatore delle calzature 9. Operatore del legno 10. Operatore del mare e delle acque interne 11. Operatore edile 12. Operatore elettrico 13. Operatore della gestione delle acque e risanamento ambientale |
14. Operatore grafico 15. Operatore informatico 16. Operatore delle lavorazioni tessili 17. Operatore alle lavorazioni di prodotti di pelletteria 18. Operatore delle produzioni chimiche 19. Operatore ai servizi di impresa 20. Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza 21. Operatore di impianti termoidraulici 22. Operatore alle lavorazioni dei materiali lapidei 23. Operatore alle lavorazioni dell’oro, dei metalli preziosi o affini 24. Operatore meccanico 25. Operatore del montaggio e della manutenzione imbarcazioni da diporto 26. Operatore delle produzioni alimentari |
b. Istruzione e Formazione Professionale: PERCORSI DI DURATA QUADRIENNALE
I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sono pensati per gli studenti che intendano acquisire una preparazione specifica per l’ingresso nel mondo del lavoro. I percorsi consentono di affiancare, alle tradizionali conoscenze teoriche, una forte componente pratica attraverso lezioni svolte da esperti dei vari settori, attività laboratoriali e opportunità di tirocini in contesti lavorativi e aziendali. I percorsi IeFP permettono di ottenere una qualifica professionale immediatamente spendibile nel mercato del lavoro, che tuttavia non preclude la possibilità di proseguire il percorso di studi nella formazione professionale o nella scuola. Gli studenti possono scegliere di seguire:
- percorsi di durata quadriennale erogati da organismi formativi accreditati per l’obbligo di istruzione dalle Regioni. Questo significa che, in base alla Regione, i percorsi IeFP saranno erogati da strutture formative accreditate differenti.
- percorsi di durata quadriennale erogati dagli Istituti professionali accreditati alla formazione. Ciascun Istituto Professionale programma annualmente i percorsi di IeFP da attivare, al fine di ampliare e adattare l’offerta formativa anche alla luce degli sviluppi del mercato del lavoro locale. I percorsi di Istituti professionali e IeFP sono distinti, ma è possibile passare da un sistema all’altro attraverso l’integrazione di crediti formativi.
1. Tecnico agricolo 2. Tecnico commerciale delle vendite 3. Tecnico degli allestimenti e della predisposizione degli impianti nel settore dello spettacolo 4. Tecnico dei servizi di animazione turistico-sportiva e del tempo libero 5. Tecnico dei servizi di impresa 6. Tecnico dei servizi di promozione e accoglienza 7. Tecnico dei servizi di sala-bar 8. Tecnico dei servizi logistici 9. Tecnico dei trattamenti estetici 10. Tecnico del legno 11. Tecnico dell’acconciatura 12. Tecnico dell’abbigliamento e dei prodotti tessili per la casa 13. Tecnico delle energie rinnovabili 14. Tecnico delle lavorazioni dei materiali lapidei 15. Tecnico delle lavorazioni del ferro e metalli non nobili |
16. Tecnico delle lavorazioni dell’oro e dei metalli preziosi |
Percorso tecnologico – professionale (Offerta 4+2)
1. “Obiettivo” dell’offerta formativa
L’obiettivo è quello di offrire agli studenti una formazione vicina alle esigenze del mondo del lavoro che agevoli, al contempo, la prosecuzione degli studi nei percorsi di istruzione terziaria degli ITS, con il conseguimento finale, in sei anni, di un titolo di alta specializzazione tecnica. Dall’anno scolastico 2024/2025 è già possibile iscriversi ai corsi della filiera grazie all’attivazione di una sperimentazione nazionale. I percorsi della filiera prevedono corsi di studio quadriennali dell’Istruzione secondaria tecnica e professionale che assicureranno agli studenti il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze già previsti per i normali corsi quinquennali, con il conseguimento in anticipo del diploma di istruzione secondaria di secondo grado all’esito dell’Esame di Stato. Nei 4 anni di percorso sono incentivati: il consolidamento delle esperienze on the job, il potenziamento delle discipline STEM, delle ore dedicate ai Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), il processo di internazionalizzazione, la didattica laboratoriale, l’adozione di metodologie innovative. È previsto il coinvolgimento di docenti esperti provenienti dal mondo del lavoro. Alla fine del quadriennio sarà possibile già iscriversi all’Università, proseguire il percorso in un ITS Academy o inserirsi nel mondo del lavoro. La filiera formativa tecnologico-professionale 4+2 prevede un’offerta integrata che comprende e mette in raccordo fra loro i percorsi di Istituti tecnici e professionali, i percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), delle istituzioni formative accreditate dalle Regioni e degli ITS Academy. È potenziato anche il collegamento con il territorio, le imprese e le attività professionali.
2. “Novità” dell’offerta formativa
La nuova filiera tecnologico-professionale 4+2 avviata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito valorizza e arricchisce gli indirizzi di studio dell’Istruzione tecnica e professionale rendendoli più:
- efficaci per sviluppare le competenze chiave necessarie per la vita e per l’ingresso nel mondo del lavoro
- connessi con il mondo del lavoro, con un’attenzione particolare ai nuovi lavori e alle professionalità emergenti
- attrattivi, poiché basati su esperienze pratiche e laboratoriali
- aperti alle opportunità di studio e di lavoro anche all’estero
- collegati in maniera ancor più diretta alle realtà produttive dei territori
3. "Percorso" formativo nella "filiera"
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In 4 anni si ottiene il DIPLOMA di scuola secondaria di II grado con lo stesso valore legale alta specializzazione tecnica del diploma conseguito in 5 anni |
poi si può proseguire per altri |
oppure è possibile iscriversi all'Università o inserirsi nel lavoro |
4. “Vantaggi” dell’offerta
Gli studenti
- raggiungono con un anno di anticipo il profilo in uscita del quinto anno di corso degli indirizzi di studio, come avviene in molti altri Paesi europei
- fanno esperienze dirette e concrete, grazie al potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro e dell’apprendistato formativo
- sviluppano competenze orientate alla specializzazione tecnologica grazie al collegamento organico e strutturato con gli Istituti Tecnici Superiori (ITS Academy)
- usufruiscono di opportunità formative direttamente collegate alle imprese e alle nuove professioni grazie all’apporto di lezioni e di attività laboratoriali tenute da esperti provenienti dalle aziende e dal mondo del lavoro
- raggiungono le competenze STEM e linguistiche richieste per l’accesso al mondo del lavoro mediante il rafforzamento delle iniziative di internazionalizzazione