Ogni Natale rinnova il tempo dell’attesa
risuona per noi un grido di speranza
perché ritorna a noi come ha promesso
colui che fa nuova ogni cosa.

Gesù viene a nascere ancora
nella vita di ciascuno di noi
e attraverso di noi,
continua ad essere dono di salvezza
per i piccoli e gli esclusi. 

Papa Francesco


A chi lavora per costruire con i giovani un mondo nuovo e accogliente per tutti, agli allievi e alle loro famiglie, agli amici impegnati nella Formazione Professionale un carissimo augurio di un Natale sereno e di un anno felice.

L’équipe della Sede Nazionale CNOS-FAP


 


Orientamenti europei

1. LA NUOVA PRESIDENZA PER IL QUINQUENNIO 2019-2024

Dal 1° dicembre la Commissione europea opera con la nuova squadra che vede Ursula von der Leyen Presidente della Commissione europea insieme al collegio dei Commissari per il quinquennio 2019-2024.
La Presidente eletta Ursula von der Leyen ha dichiarato: «Questa squadra plasmerà la via europea: adotteremo misure coraggiose contro i cambiamenti climatici, costruiremo il nostro partenariato con gli Stati Uniti, definiremo le nostre relazioni con una Cina più autoassertiva e saremo un vicino affidabile, ad esempio per l’Africa. Questa squadra dovrà battersi per difendere i nostri valori e le nostre norme a livello mondiale. Voglio una Commissione determinata, chiaramente incentrata sulle questioni all’ordine del giorno e in grado di fornire risposte. Voglio che sia una Commissione equilibrata, agile e moderna. Questa squadra dovrà ora guadagnarsi la fiducia del Parlamento. La mia sarà una Commissione geopolitica impegnata a favore di politiche sostenibili. E voglio che l’Unione europea sia la custode del multilateralismo. Perché ci sappiamo di essere più forti quando facciamo insieme ciò che non riusciamo a fare da soli».
Si allegano le 6 priorità della Commissione per il 2019-2024.
 

2. OCSE – PISA 2018

Il 3 dicembre sono stati resi noti i risultati delle prove OCSE-PISA svoltesi nella primavera del 2018 in 79 Paesi: tutti quelli aderenti all’OCSE (36, comprese le new entry Lettonia e Lituania) più altri 43 che hanno chiesto di partecipare all’indagine comparativa.
La novità del programma OCSE-PISA 2018, giunto alla sua settima edizione, è senza dubbio l’irrompere della Cina in testa alle classifiche di tutte e tre le competenze misurate: lettura, matematica e scienze. Il resto del mondo non si è di molto discostato dai risultati ottenuti tre anni fa e, per quanto riguarda la lettura, 10 anni fa, quando la reading literacy fu il principale campo di ricerca, come nel 2018.
Quasi tutti i media italiani hanno dato la notizia occupandosi quasi solo delle performance dei nostri studenti, oltre che di quelle eclatanti dei cinesi, con toni preoccupati, in qualche caso anche dolenti se non disperati, quelli che secondo una perversa e radicata consuetudine ‘fanno più notizia’. In realtà la scuola italiana riflette anche in questa classifica il lento declino che ne caratterizza la storia in questo XXI secolo. Il punteggio dell’Italia nella lettura è stato di 476 contro 487 della media OCSE. Un dato peggiore di quello ottenuto nel 2015 (485), che era più vicino alla media OCSE, e inferiore di 11 punti rispetto al 2000 (all’esordio di PISA) e di 10 punti rispetto al 2009; comunque uno dei peggiori tra quelli dei Paesi membri dell’UE. Analogo arretramento in scienze, più contenuto in matematica (487 rispetto alla media Ocse di 489, nel 2015 era stato di 490).
Ma come già detto la vera novità è venuta dalla Cina, che ha però partecipato all’indagine con quattro Province economicamente all’avanguardia (Pechino, Shanghai, Jiangsu, Zhejiang), superando Singapore, altra città-Stato ad alto sviluppo e reddito. Ed è nota la correlazione abbastanza stretta tra la curva della ricchezza e quella del rendimento scolastico, anche se Federico Fubini fa giustamente notare sul ‘Corriere della Sera’ di domenica 8 dicembre che di per sé il livello della spesa per l’istruzione non garantisce risultati scolastici migliori: «Quasi tutti i Paesi europei che investono meno dell’Italia per ogni studente dai sei ai quindici anni di età hanno anche risultati superiori all’Italia nei test PISA. È il caso (in ordine decrescente di spesa) della Spagna, dell’Estonia, di Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Irlanda e Lituania». E la Svezia ha risultati molto inferiori a quelli che lascerebbe prevedere la sua altissima spesa in istruzione. Questo significa, come commenta Roberto Ricci, responsabile nazionale delle prove Invalsi, che la spesa per l’istruzione in Italia “non è solo bassa, è anche meno efficiente che in altre aree d’Europa”.
La Cina comunque, a differenza dell’Italia e di altri Paesi (probabilmente non tutti), non ha messo in campo un campione rappresentativo di tutte le regioni e di tutti i tipi di scuola. Insomma, è un po’ come se l’Italia avesse schierato le Province di Trento e Bolzano e i licei di Milano e Torino. Ora staremmo celebrando il successo dell’Italia nelle classifiche PISA. Ma altri dubbi sul modello valutativo dell’OCSE sono emersi anche nel dibattito scientifico. Si allegano:

3. LA SCUOLA CHE SI INTERNAZIONALIZZA

L’Associazione Intercultura, fondata nel 1955, è una ONLUS presente in Italia in 159 città. Nata per iniziativa di un gruppo di giovani che avevano vissuto esperienze interculturali all’estero, oggi Intercultura può contare su 5.000 volontari presenti su tutto il territorio nazionale.
Intercultura fa parte della rete internazionale AFS Intercultural Programs ed EFIL (European Federation for Intercultural learning) ed è presente in 65 Paesi nel mondo. Ha statuto consultivo presso l’UNESCO e il Consiglio d’Europa e collabora a molti progetti internazionali e dell’Unione Europea.
L’Associazione promuove e finanzia programmi scolastici internazionali con l’obiettivo di promuovere il dialogo interculturale e contribuire alla costruzione di una nuova educazione alla pace: ogni anno più di 2.200 studenti delle scuole superiori italiane trascorrono un periodo di studio all’estero e oltre 800 ragazzi da tutto il mondo vengono accolti nel nostro Paese.

Sono andati a studiare all’estero con intercultura

25.936 Studenti per un interno anno scolastico di liceo o istituto tecnico professionale
3.535 Studenti per un semestre scolastico
3.440 Studenti per un trimestre scolastico
11.592 Studenti per un periodo da 4 settimane a due mesi
764 Classi di scuole italiane (circa 15.110 studenti e 1.496 insegnanti)

Sono venuti a vivere con una famiglia italiana e a frequentare una nostra scuola

14.818 Studenti dall’estero per un intero anno scolastico
2.722 Studenti dall’estero per un semestre scolastico
2.940 Studenti dall’estero per un trimestre scolastico
7.395 Studenti dall’estero per un periodo di 4 settimane a due mesi
764 Classi di scuole estere (circa 15.110 studenti e 1.496 insegnanti)

Si allega una scheda: Il Sole 24 ore del 13.12.2019.

4. UE: MONITORAGGIO SETTORE ISTRUZIONE E FORMAZIONE - ed. 2019

“Sostenere gli insegnamenti è fondamentale per costruire uno spazio europeo dell’istruzione”.
Il 26 settembre 2019 il commissario Tibor Navracsics ha presentato la Relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione 2019 in occasione del secondo vertice europeo sull’istruzione.
L’edizione 2019 segna dieci anni dall’avvio del quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione - ET 2020.
I Paesi europei hanno compiuto grandi progressi in termini di allargamento della partecipazione all’istruzione da quando nel 2009, nel quadro di tale processo, sono stati istituiti i parametri di riferimento dell’UE. Tuttavia, restano molte sfide ancora da affrontare: circa il 20% degli alunni di 15 anni in tutta Europa rischiano ancora di ricevere un’istruzione insufficiente, restando privi di competenze di base per quanto riguarda l’alfabetizzazione e la matematica o di una conoscenza sufficiente degli argomenti scientifici. Tra gli altri aspetti prioritari da monitorare figurano: la conoscenza delle lingue e l’istruzione degli adulti, gli insegnanti, gli investimenti nell’istruzione e nella formazione, l’uso delle TIC nell’istruzione, l’imprenditorialità nell’istruzione e l’Istruzione e la Formazione Professionale. Si allegano: EN: Education and Training. Monitor 2019; EN: Education and Training. Summary; EN: Education and Training in the EU: where do we stand?; Infografiche; EN: Education and Training. Monitor 2019. Country analysis; IT: AdiPapers: un commento (dal sito www.adiscuola.it).
 

5. ERASMUS+: COSA CAMBIA CON LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2021 – 2027

Obiettivo prioritario del nuovo settennio Erasmus+ sarà favorire una più ampia partecipazione ai diversi programmi di mobilità per l’apprendimento, attraverso una serie di misure che puntano ad eliminare tutte le barriere economiche, sociali e culturali. Ecco le proposte della Commissione (Carmelina Maurizio, Università degli Studi di Torino, 15 Novembre 2019).

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO 

1.1. APPROVAZIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO 2020: le tappe 

1.1.1. Approvazione della NaDef 2019 

Il CdM si è riunito il 30 settembre 2019 ed ha approvato la Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NaDef) 2019. 
La nota definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di bilancio. Le prossime tappe sono il 15 ottobre 2019 (documento presentato all’Europa), il 20 ottobre 2019 (il Disegno di legge va presentato al Parlamento), il 30 novembre 2019 (la Commissione europea dà un primo giudizio sulla manovra), il 31 dicembre 2019 (il Parlamento deve approvare in via definitiva il DdL).   
Del testo ufficiale allegato si segnalano, in particolare: 
- pag. 82: in essa sono riportate le Raccomandazioni europee 2018 e 2019
- pp. 85 e ss: ciò che il Governo intende compiere, anche in risposta alle Raccomandazioni europee, soprattutto in fatto di LAVORO, ISTRUZIONE E UNIVERSITÁ.
Si allega il Comunicato stampa del CdM n. 6 del 30 settembre 2019 e i Commenti di: Ptsclas, Manovra 2020, Nota di aggiornamento al def del 1 ottobre 2019; Il Sole 24 ore del 30 settembre 2019 e CGIL del 3 ottobre 2019.

1.1.2. Approvazione della Legge di Bilancio 2020 

Il CdM si è riunito martedì 15 ottobre 2019, alle ore 23,02 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte per l’approvazione del Decreto fiscale e del disegno di Legge di Bilancio 2020. I due provvedimenti compongono la manovra finanziaria e trovano la loro traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2020, che viene trasmesso alla Commissione europea. 
I testi sono stati approvati “salvo intese”. Pur approvati, i provvedimenti mancano ancora di un articolato definitivo. I testi potranno, così, essere riveduti e corretti prima dell'invio al Parlamento (la manovra) o della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (il decreto).
Il Disegno di legge è stato comunicato alla Presidenza del Senato il 2 novembre 2019. 

1.2. MES: COSA CAMBIA CON IL NUOVO FONDO SALVA-STATI

Dalla ristrutturazione del debito alle clausole Cacs, fino agli aiuti alle banche: tutto quello che c’è sapere per capire la riforma “tecnica” europea che ha diviso il governo italiano.
In articoli di Marco Girardo si trovano informazioni sulla complessa problematica.

1.3. DECRETO-LEGGE 29 OTTOBRE 2019, N. 126, il c.d. “salva precari”  

Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti.
Il Decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 ottobre 2019 e recante “Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”, è stato pubblicato in G.U. mercoledì 30 ottobre 2019.  
Lunedì 25 novembre 2019 prende avvio, nell’aula della Camera, l’esame conclusivo del Disegno di legge per la conversione del Decreto 126. 
Le due Commissioni che hanno lavorato per predisporre il testo definitivo da presentare in aula (Lavoro e Cultura) hanno apportato al testo originario numerose modifiche.
Attualmente continuano i lavori in Senato.   
Tra i tanti emendamenti in discussione citiamo un emendamento di FdI che prevede il superamento della prova scritta “computer based” con 6/10, proposta questa anche della Flc Cgil, inoltre FdI propone di inserire nella graduatoria regionale permanente del concorso riservato oltre i vincitori nel numero di 24.000 anche tutti coloro che superano la prova concorsuale e che conseguono l’abilitazione all’insegnamento.
Ancora si ritorna con due emendamenti sulla questione dei PAS e sulla vicenda sostenuta dai sindacati anche con una manifestazione a Roma di ammettere al concorso riservato gli assistenti amministrativi anche se sprovvisti di laurea.
Poi c’è la proposta sanatoria di immettere in ruolo quei diplomati magistrali che hanno stipulato un contratto con clausola rescissoria, ma hanno superato l’anno di prova-formazione con una discussione davanti al comitato di valutazione della scuola.
Insomma gli emendamenti che sono stati proposti sono molto vari e numerosi.
  • Conclusione obbligata entro il 29 dicembre
Se il testo sarà modificato e alcuni emendamenti accolti dal Senato allora il testo dovrà ritornare alla Camera, l’iter deve necessariamente concludersi entro il 29 dicembre cioè entro 60 giorni dalla pubblicazione del DL 126 sulla GU, altrimenti c’è il rischio che esso possa decadere.
Ecco perché la maggioranza sul testo approvato alla Camera potrebbe mettere la fiducia.
Intanto apprendiamo che nella legge di bilancio si sta cercando di trovare i fondi per un organico funzionale nella scuola dell’infanzia di cui nessuno può disconoscere il suo ruolo strategico.
Si allega anche il testo che verrà discusso in aula, messo a confronto con quello del decreto originario.

1.4. LEGGE QUADRO PER AUTONOMIA DIFFERENZIATA: BOCCIA, bozza inviata ai Presidenti delle Regioni (11.11.2019)

«Ho fatto una sintesi di tutto quello che ho raccolto in questi due mesi e ho trasmesso oggi alla Conferenza Stato-Regioni una bozza della legge quadro sull’Autonomia che tiene dentro tutti gli articoli del titolo quinto, dal 114 al 120 compreso». Lo ha detto l’8 novembre il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a margine di un incontro nella sede di Confindustria. Bari-Bat.
«Il perimetro della legge - ha proseguito Boccia - come più volte annunciato, tocca tutti gli articoli rilevanti del titolo V e garantisce che l’attuazione del 116 comma 3 avvenga in un quadro di coesione nazionale. Ognuno potrà correre alla velocità prescelta ma tutti potranno contribuire alla crescita del Paese. Ora inizia un grande gioco di squadra con tutte le Regioni e spero senza distinzione di colori politici. Mi aspetto contributi costruttivi da tutti. Speriamo di andare presto in Parlamento e di uscirne con un sostegno unanime».
In settimana «…inizierà in Conferenza Stato-Regioni un bel confronto. La bozza, è il miglior lavoro che potessi fare - ha detto il ministro -. Abbiamo ascoltato tutti, fatto una sintesi, e ora tocca agli altri dirmi se c’è qualcosa che non va, cosa integrare, cosa modificare, cosa migliorare. E io vorrei entro fine novembre presentare la legge quadro in Parlamento. Se il Parlamento ci darà fiducia, vorrei il voto di tutte le forze politiche, la legge quadro entro fine anno c’è. A quel punto si tratta di definire gli accordi tra Regioni e Governo e io sono pronto già a gennaio a firmare i primi accordi. Poi i tempi dipenderanno dal Parlamento».
«Per i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, - ha specificato Boccia - ho voluto utilizzare il modello che fu utilizzato sulle leggi Bassanini e quindi proporrò un commissario, un alto dirigente dello Stato. Serve qualcuno che abbia l’autorità di pretendere quei dati e penso che mentre noi lavoriamo sulla legge quadro e sulle intese, intanto un nucleo di tecnici dello Stato avrà questo compito. Ovviamente se ne corso del 2020 i Lep non dovessero vedere la luce partiremo con i fabbisogni standard, su cui si sta già lavorando».
Sui contenuti specifici della bozza della legge quadro sull’Autonomia, il ministro Boccia ha anticipato qualche passaggio parlando con gli imprenditori nella sede di Confindustria Bari-Bat.
La bozza è composta da due articoli.
Nel primo si specifica, tra le altre cose, che la determinazione dei LEP o degli obiettivi di servizio siano uniformi su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione; la necessità di assicurare su tutto il territorio nazionale i livelli delle prestazioni anche attraverso la perequazione infrastrutturale; il riparto tra Regione ed Enti locali delle funzioni amministrative nel rispetto dei principi di sussidiarietà previsto dall’articolo 118 della Costituzione; il rispetto delle funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione.
L’articolo 2 della bozza disciplina le modalità di definizione dei LEP e degli obiettivi di servizio.
Sulla problematica, ancora tutta da definire, si allegano due testi.
La bozza tratta da fonte ROARS dell’11.11.2019 e una riflessione del prof. Giulio Maria Salerno che riflette sul particolare aspetto dei riflessi sul sistema educativo di Istruzione e Formazione e sulla IeFP in particolare.

1.5. RIFORME COSTITUZIONALI: monitoraggio (19 ottobre 2019) 

Si rinvia alla newsletter di ottobre 2019 per le informazioni sulla legge costituzionale definitivamente approvata “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.  
Il Governo, successivamente, ha elaborato un pacchetto di misure di “contrappesi” alla riforma costituzionale: 
  • il voto ai 18enni per il Senato;
  • la modifica alla “base regionale” dei Senatori;
  • la riduzione dei delegati per la nomina del Presidente della Repubblica;
  • la riforma della legge elettorale.

1.6. RIFORMA DEL TERZO SETTORE: una riforma ferma?  

«Le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte avevano fatto ben sperare: nel pieno della discussione parlamentare della Legge di bilancio, i segnali che arrivano però non sono per nulla rassicuranti. 
Innanzitutto, sorprende che il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, non abbia ancora assegnato la delega del Terzo settore. 
E poi: niente incremento dei fondi per il 5 per 1000, ulteriore taglio di 10 milioni per la riforma del Terzo settore, dimezzamento dei fondi per il Servizio civile». 
È il j'accuse dell'ex sottosegretario al Welfare, Luigi Bobba, lanciato il 13 novembre 2019. 
Si allega una intervista rilasciata dall’ex-sottosegretario il 13 novembre 2019.  
 

2. MIUR

2.1. REGOLAMENTO E NOMINE AL MIUR

Con DPR del 21 ottobre 2019 n. 140 il MIUR disciplina l’organizzazione. 

Il Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2019, inoltre, su proposta del Ministro Lorenzo Fioramonti ha approvato alcune nuove nomine: 

  • il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Ministero al prof. Fulvio ESPOSITO,
  • il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali alla dott.ssa Giovanna BODA, dirigente generale,
  • la conferma dell’incarico di Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione alla dott.ssa Carmela PALUMBO, dirigente generale.

2.2. ISCRIZIONI A.S. 2020/2021 E GUIDE ALLA SCELTA

È stata pubblicata la Circolare prot. n. 22994 del 13 novembre 2019 per le iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2020/2021. 

Rispetto agli anni precedenti si segnalano alcune novità: 

  • una nuova App del portale Scuola in Chiaro
  • un sito dedicato: http://www.iscrizioni.istruzione.it/
  • l’adozione della iscrizione on – line da parte di molte regioni per la frequenza ai percorsi di IeFP. 

Per maggiori approfondimenti si riportano: Comunicato del MIUR del 25 novembre 2019; Circolare n. 22884 del 13 novembre 2019; Allegato 1 (Licei), Allegato 2 (Istituti Tecnici), Allegato 3 (Istituti Professionali); Scheda A (Domanda alla scuola dell'Infanzia); Scheda B (scelta IRC); Scheda C (non scelta IRC).

Si allegano anche alcune guide alla scelta. Può essere utile analizzare come vengono illustrate le varie offerte e quale spazio viene riservato alla IeFP: 

2.3. LINEE PROGRAMMATICHE del Ministro FIORAMONTI 

Il Ministro Lorenzo Fioramonti ha esposto, il 16 ottobre 2019, alle Commissioni congiunte di Camera e Senato le linee programmatiche del suo ministero. Il 5 novembre 2019 la replica, dopo gli interventi parlamentari

«La visione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, presieduto dal sottoscritto, può essere incapsulata e rappresentata da tre parole: sicurezza, innovazione, sostenibilità. Queste tre parole ispireranno la mia azione da Ministro e quella delle direzioni generali e dei dipartimenti che compongono il Ministero in tutte le sue ramificazioni, non soltanto a livello centrale ma anche a livello territoriale»

2.4. ISTRUZIONE PROFESSIONALE E ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE 

Si collocano in questa sezione due provvedimenti che, in maniera distinta, concorrono il (sotto)sistema di IeFP attraverso il concorso delle istituzioni formative accreditate dalle Regioni e degli Istituti Professionali di Stato che agiscono in via sussidiaria. 

2.4.1. RIFORMA DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI: le linee guida 

Il 9 ottobre 2019 sono state pubblicate le Linee Guida dei nuovi percorsi di Istruzione Professionale adottate con Decreto n. 766 del 23 agosto 2019. 

La pubblicazione del documento, prevista dal Decreto n. 92/18 quale misura di accompagnamento, conferma la profonda trasformazione organizzativa metodologica e didattica degli Istituti Professionali. 

Il provvedimento prevede: 

  • una linea guida articolata in due parti: una che offre un quadro di riferimento interpretativo e metodologico ed una che declina i risultati di apprendimento intermedi nel quinquennio;
  • un allegato A che declina i risultati di apprendimento intermedi del profilo di uscita dei percorsi di Istruzione Professionale per le attività e gli insegnamenti di area generale. In questa sezione sono declinati i risultati di apprendimento intermedi delle 12 competenze relative agli insegnamenti e alle attività di area generale descritte nell’Allegato 1 del Regolamento di cui al decreto 24 maggio 2018, n. 92;
  • un allegato B che declina i risultati di apprendimento intermedi del profilo di uscita dei percorsi di Istruzione Professionale per le attività e gli insegnamenti di area generale. In questa sezione sono declinati i risultati di apprendimento intermedi delle 12 competenze relative agli insegnamenti e alle attività di area generale di cui all’Allegato 1 del Decreto 24 maggio 2018, n. 92;   
  • un allegato C contenente schede riepilogative dei risultati di apprendimento intermedi relativi ai vari indirizzi di studi.

In una piattaforma dedicata saranno raccolti esempi, modelli, pratiche didattiche e organizzative utili come strumenti di lavoro per le scuole.

Si allega un commento tratto da Notizie della scuola n. 4/2019 

2.2.2. NUOVO REPERTORIO DELLE QUALIFICHE E DIPLOMI PROFESSIONALI 

Il 1° agosto 2019 la Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto l’accordo che prevede l’integrazione e la modifica del Repertorio nazionale delle qualifiche e dei diplomi professionali. Il nuovo Repertorio entrerà in vigore dall’anno scolastico 2020/2021 e prevede: 

  • 26 qualifiche professionali (contro le 22 del precedente repertorio) con 36 indirizzi;
  • 29 diplomi professionali (contro i 21 diplomi del precedente repertorio) con 54 indirizzi.    

Il cantiere del Repertorio non è ancora completo. Si attendono ancora approvazioni di criteri per la “manutenzione” del Repertorio, definizioni di norme per il “raccordo” tra IP e IeFP, “precisazioni” sulle aree economico professionali, la valorizzazione delle “soft skills”, la definizione della confluenza tra operatori e tecnici, ecc. 

Pur in attesa di questi provvedimenti, la tappa del 1° agosto 2019 resta un vero salto di qualità “nella direzione di riduzione del mismatching tra domanda e offerta di lavoro” (Assessore Grieco). 

In allegato il testo ufficiale dell’Accordo e i vari allegati:

  • Quadro del nuovo Repertorio delle qualifiche e dei diplomi professionali
  • Accordo Stato-Regioni sul nuovo Repertorio nazionale delle figure nazionali (Rep. 155/CSR/ 1 agosto 2019)
  • Allegato 1: Criteri metodologici di descrizione degli standard minimi formativi
  • Allegato 2: Figure di riferimento relative alle qualifiche professionali
  • Allegato 3: Figure di riferimento relative ai diplomi professionali
  • Allegato 4: Standard minimi formativi delle competenze di base del terzo e quarto anno dell’IeFFP
  • Allegato 5: Modello Attestato di qualifica professionale 
  • Allegato 6: Modello di diploma professionale
  • Allegato 7: Modello attestazione intermedia delle competenze
  • Testo completo di tutti i documenti 

2.5. IL CASO. SCUOLE PARITARIE, “DOCENTI DSCRIMINATI” NELLA RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA 

La Cassazione boccia la valutazione del servizio pre-ruolo. Il Comitato in rivolta: «Nelle buste paga paghiamo le stesse tasse dei colleghi delle scuole statali»
Il servizio pre-ruolo prestato nelle scuole paritarie non può essere computato ai fini della ricostruzione della carriera degli insegnanti che sono assunti nella scuola statale. Che sono costretti a ripartire da zero, perdendo scatti e anzianità, anche dopo anni di lavoro. Lo ha stabilito una sentenza della Corte di Cassazione, pubblicata in questi giorni, respingendo il ricorso di sei docenti delle scuole superiori di Trento. Le insegnanti erano ricorse al Tribunale per vedersi, appunto, riconosciuti, ai fini salariali, i periodi di servizio prestati nelle scuole paritarie, a partire dal 2000, anno di entrata in vigore della legge 62 sulla parità scolastica. Pur riconoscendo il “servizio pubblico” prestato dalle scuole paritarie, così come stabilito dalla legge 62 e confermato dalla Corte Costituzionale nel 2003, che aveva respinto la richiesta di referendum abrogativo della norma sulla parità, la Cassazione rileva che l’equiparazione tra scuole statali e scuole paritarie vale soltanto per il servizio dell’istruzione e non per il rapporto di lavoro tra la scuola e l’insegnante. «La legge 62 del 2000 – si legge nella sentenza della Suprema Corte – non aveva disciplinato il riconoscimento del servizio pre-ruolo ai fini della ricostruzione della carriera presso scuole non statali». Quindi, prosegue la sentenza, «in mancanza di una norma di legge, non sussiste la necessaria premessa della omogeneità delle posizioni professionali per pervenire al riconoscimento del servizio pre-ruolo in via interpretativa». Infine, pur confermando, come vuole la legge, che «la scuola statale e quella paritaria devono garantire i medesimi standard qualitativi», la Cassazione ribadisce che «ciò non dà luogo all’equiparazione del rapporto di lavoro che intercorre con la scuola paritaria, con quello instaurato» con la scuola statale, perché, nel primo caso, l’assunzione «può avvenire al di fuori dei principi concorsuali» previsti dalla Costituzione. Per tutte queste ragioni, la Cassazione ha respinto il ricorso delle insegnanti trentine, con una sentenza «errata e foriera di gravi disparità», sottolinea l’avvocato Angela Maria Fasano, legale del Comitato nazionale per il riconoscimento del servizio prestato nella scuola paritaria. Una decisione, quella degli “ermellini”, anche «pericolosa», secondo la giurista, «perché offrirà agli Uffici scolastici regionali la libertà di applicare valutazioni discrezionali, spesso distanti dal lumen normativo». Che è quello, ricorda l’avvocato Fasano, «di porre una completa equiparazione tra istituti statali e istituti paritari». «Se vi è equiparazione – prosegue la legale del Comitato – la stessa deve valere per tutto, non solo per gli oneri. E poiché i docenti delle paritarie nei cedolini paga hanno lo stesso onere di imposta dei docenti delle scuole statali, non si comprendono oggi le ragioni che spingono la negazione ai fini della ricostruzione di carriera. O lo Stato abbassa le imposte ai docenti delle paritarie, così rimarcando la differenza tra lavoro pubblico e privato come letto dalla Cassazione, oppure riconosca un diritto senza aggravare il lavoratore. Stessi oneri medesimi diritti, altrimenti si rischia di cadere nell’alveo della disparità di trattamento».
Sempre a proposito di buste paga, in un ricorso del 2017 al Parlamento Europeo - a cui si rivolgerà con un nuovo esposto, per violazione della Direttiva comunitaria che prevede l’applicazione delle medesime condizioni di impiego a parità di servizio prestato - il Comitato aveva quantificato in più di 2,5 miliardi di euro, i risparmi per lo Stato derivanti dall’omessa rideterminazione delle buste paga degli insegnanti delle scuole paritarie passati allo Stato. E questo considerando soltanto il 30% degli oltre 300mila docenti assunti in ruolo a partire dal 1999, quelli con un’anzianità di servizio nelle paritarie compreso tra i 9 e i 15 anni. «Questa sentenza è lesiva della dignità dei docenti delle paritarie – tuona Filomena Pinca, portavoce del Comitato – soprattutto perché il lavoro svolto è stato quello di insegnante abilitato a tale professione e in regolare regime contrattuale e retributivo. Non accetto che, tra le motivazioni, la Cassazione inserisca il fatto che la modalità di assunzione è avvenuta senza seguire dei principi concorsuali, perché nella scuola italiana, come noto, le assunzioni avvengono attraverso due canali: quello concorsuale e quello delle Graduatorie ad esaurimento, dove confluiscono i docenti già abilitati. Spero che le colleghe di Trento si rivolgano alla Corte di Giustizia Europea - conclude la docente – perché questa sentenza reca in sé un provvedimento altamente discriminatorio».

I  numeri delle scuole non statali

12.564 Istituti paritari censiti dal MIUR per l'anno scolastico 2018-2019, di cui 8.957 sono scuole dell'infanzia
866.805  Alunni frequentanti le scuole non statali, di cui 524.031 sono bambini dai 3 ai 6 anni della scuola materna

 

3. MLPS

3.1. SEMINARIO DI STUDIO: POLITICHE E REGIONALISMO

L’11 dicembre 2019, presso la Camera dei Deputati il CNOS-FAP e FORMA hanno organizzato il seminario di studio dal titolo: Politiche attive della Formazione Professionale e del lavoro. Regionalismo e unitarietà nel sistema IeFP. Due contributi al dibattito

Si allegano alcuni passaggi del testi illustrati: Introduzione (Politiche della formazione professionale e del lavoro); Una conclusione (L’istruzione e la formazione professionale tra regionalismo e unitarietà. Una prima analisi). 

3.2. RIPARTO delle risorse finanziarie alle Regioni per la IeFP

In attesa di conoscere i contenuti della Legge di Bilancio 2020 si riportano le somme comprese nella Legge di Bilancio 2019. Per l’anno 2018 il MLPS ha stanziato complessivamente € 329.109.570,00 così ripartiti:

  • € 189.109.570,00 al finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto dovere nell’Istruzione e Formazione Professionale, in base all’articolo 28, comma 3, del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226;
  • € 75.000.000,00 quali risorse destinate alla realizzazione dei percorsi nell’ambito del sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale, finanziando percorsi formativi rivolti all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e percorsi formativi rivolti all’alternanza scuola lavoro ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera d), della Legge 10 dicembre 2014, n.183, e del Decreto legislativo 15 aprile 2005, n.77;
  • € 15.000.000,00 al finanziamento di attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato, ai sensi dell’art. 44 del Decreto legislativo 15 settembre 2015, n. 81;
  • € 50.000.000,00 ai sensi dell’articolo 32, comma 3, del Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, come modificato dall’articolo 1, comma 112 della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020”, per il finanziamento dei percorsi formativi rivolti all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e dei percorsi formativi rivolti all’alternanza scuola lavoro ai sensi dell’articolo 1, comma 7, lettera d), della Legge 10 dicembre 2014, n. 183 e del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, prioritariamente nei percorsi di formazione nell’ambito del sistema di Istruzione e Formazione Professionale.

Si allegano:

3.3. ANPAL: Indicazioni operative per RdC

Con la circolare n. 3 del 15 novembre 2019 ANPAL fornisce ai Centri per l’Impiego istruzioni operative per l’attuazione del DL 28 gennaio 2019, n. 4, convertito dalla Legge 28 marzo 2019, n. 26. La circolare fornisce indicazioni circa i compiti del Centri per l’impiego in relazione ai beneficiari di RdC tenuti alla stipula del patto per il lavoro.

Orientamenti regionali

1. Il GOVERNO delle Regioni 

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha la finalità di:

  • definire, promuovere posizioni comuni su temi di interesse delle Regioni, elaborare documenti e proposte al fine di rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle Istituzioni Comunitarie;
  • predisporre pareri e base di intesa in osservanza della legislazione vigente;
  • favorire il raccordo con le autonomie locali a livello nazionale.

Per realizzare le finalità la Conferenza delle Regioni, presieduta da un Presidente e un Vicepresidente, si è articolata in Commissioni, individuate in base ai gruppi di materie omogenee di competenza delle Regioni e delle Province Autonome. Nella scheda allegata si riportano anche gli Assessori regionali incaricati nelle materie dell’Istruzione, della Formazione Professionale e del Lavoro.

2. REGIONI AL VOTO NEGLI ANNI 2018 E 2019

È utile avere, innanzitutto, il calendario delle elezioni nelle Regioni (Anni 2018 - 2019 - 2020):  
Regione Data   Presidente Commenti CNOS-FAP
Prof. Giulio Salerno
Lazio 04.03.2018 Nicola Zingaretti  Rassegna CNOS 1/2018
Lombardia 04.03.2018 Attilio Fontana  Rassegna CNOS 1/2018
Molise 22 04 2018 Donato Toma Rassegna CNOS 2/2018
Friuli-Venezia Giulia 29 04 2019 Massimiliano Fedriga Rassegna CNOS 2/2018
Valle d’Aosta 20.05.2018 Antonio Fosson  Rassegna CNOS 3/2018
P.A. Trento/P.A. Bolzano 21.10.2018 Maurizio Fugatti Rassegna CNOS 3/2018
Abruzzo 10.02.2019 Marco Marsilio Rassegna CNOS 1/2019
Sardegna 24.02.2019 Christian Solinas Rassegna CNOS 1/2019
Basilicata 24.03.2019 Vito Bardi Rassegna CNOS 3/2018
Piemonte 26.05.2019 Alberto Cirio Rassegna CNOS 1/2019
Emilia-Romagna 26.01.2020   Rassegna CNOS 1/2019
Calabria n.d.   Rassegna CNOS 1/2019
Umbria  27.10.2019 Donatella Tesei In fase di elaborazione

È stato chiesto al prof. Giulio Salerno di compilare uno specifico studio: illustrare il minimo comun denominatore, nazionale e unitario, della configurazione istituzionale della IeFP, a partire dalla quale possono poi opportunamente svilupparsi le singole specificità introdotte in nome dell’autonomia regionale. Ricerca che si rende ancor più rilevante dal momento che alcune Regioni (oggi: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania) hanno chiesto il c.d. regionalismo differenziato collegato anche alla IeFP.

Si allega l'approfondimento di G. Salerno sulle Regioni e i focus su Lazio-Lombardia; Molise-Friuli-Venezia Giulia; Basilicata-Trentino-alto Adige e Valle d'Aosta; Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Piemonte e Sardegna.

3. I NUOVI GOVERNI REGIONALI

Anno 2018

3.1. LAZIO: 04.03.2018 

Nella Regione Lazio i cittadini hanno votato il 4 marzo 2018.
Zingaretti Nicola è Presidente (Centrosinistra)

3.2. LOMBARDIA: 04.03.2018

Nella Regione Lombardia i cittadini hanno votato il 4 marzo 2018.
Fontana Attilio è Presidente (Centrodestra)

3.3. MOLISE: 22.04.2018 

Nella Regione Molise i cittadini hanno votato il 22 aprile 2018.
Toma Donato è Presidente (Centrodestra)

3.4.FRIULI-VENEZIA GIULIA: 29.04.2018 

Nella Regione Friuli-Venezia Giulia i cittadini hanno votato il 29 aprile 2018.
Massimiliano Fedriga è Presidente (Centrodestra)

3.5. VALLE D’AOSTA: 20.05.2018

Nella Regione Valle d’Aosta le elezioni si sono svolte il 20 maggio 2018.
Presidente della Giunta regionale: Nicoletta Spelgatti (Lega Vallée d’Aoste).
Antonio Fosson è Presidente dal 10/12/2018

3.6. TRENTINO-ALTO ADIGE: 21.10.2018 

Domenica 21 ottobre 2018 si sono tenute le elezioni regionali in Trentino-Alto Adige.
P.A. di Trento (Legislatura 2018-2023): Maurizio Fugatti.
P.A. di Bolzano: Arno Kompartscher
Presidente del Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige: Arno Kompartscher

Anno 2019 

3.1. ABRUZZO

Le elezioni si sono svolte il giorno 10 febbraio 2019.
Marco Marsilio è il Presidente della Giunta Regionale.  
Allegati: Composizione della Giunta Regionale - Discorso programmatico di Marco Marsiglio

3.2. SARDEGNA 

Le elezioni si sono svolte il giorno 24 febbraio 2019.
Christian Solinas è il Presidente della Giunta Regionale.
Si allega: discorso programmatico e composizione della Giunta regionale

3.3. BASILICATA 

Le elezioni si sono svolte il giorno 24 marzo 2019.
Vito Bardi è il Presidente della Giunta Regionale. 
Si allega discorso programmatico e composizione della Giunta regionale

3.4. PIEMONTE 

Le elezioni si sono svolte il giorno 26 maggio 2019.
Alberto Cirio è il Presidente della Giunta Regionale.
Si allega la scheda sul programma elettorale e il programma di legislatura

3.5. UMBRIA

Le elezioni si sono svolte il giorno 27 ottobre 2019.
Donatella Tesei è il Presidente della Giunta Regionale.
Si allegano: Bianconi-Tesei programmi a confronto; Composizione della Giunta Regionale

Anno 2020

3.1. EMILIA-ROMAGNA

Data elezioni: 26 gennaio 2020

3.2. CALABRIA

Data elezioni: 26 gennaio 2020

3.3. MARCHE 

Data elezioni: maggio / giugno (da definire) 

3.4. LIGURIA 

Data elezioni: maggio / giugno (da definire) 

3.5. CAMPANIA 

Data elezioni: maggio / giugno (da definire)  

3.6. PUGLIA 

Data elezioni: maggio / giugno (da definire)  

3.7. VENETO 

Data elezioni: maggio / giugno (da definire) 

3.8. TOSCANA 

Data elezioni: maggio / giugno (da definire)  

4. ASSOLOMBARDA: CRUSCOTTO EDUCATION 2019 

Il Rapporto annuale di Assolombarda riporta i principali numeri del sistema d’istruzione e formazione lombardo, tra i quali la popolazione giovanile, il numero degli studenti nei diversi livelli scolastici e il grado di internazionalizzazione del sistema universitario. 

Il Rapporto conclude con il significativo titolo: “I numeri da migliorare” che sono: 

  • La Lombardia non attrae ricercatori tanto quanto le altre regioni europee benchmark
  • Sono pochi i laureati in Lombardia
  • … e nella scuola è in calo la formazione tecnica
  • Tra gli occupati lombardi ci sono meno laureati
  • … ma più partecipazione alla formazione continua
  • Manca il personale qualificato, soprattutto i tecnici
  • È difficile il transito dalla scuola al lavoro
  • Esiste un problema di abbandono scolastico
  • A trent’anni molti italiani sono ancora senza un lavoro

Rapporti e pubblicazioni

1. TEMI ECCLESIALI

1.1. 49° SETTIMANA SOCIALE

I Lineamenta sono il primo passo verso la 49a Settimana Sociale che si terrà a Taranto dal 4 al 7 febbraio 2021 sul tema: Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso

La scelta della città pugliese intende non solo porre l’attenzione alla questione dell’ex Ilva, ma rappresenta una sorta di ripartenza per una riflessione più articolata e complessa sui temi ambientali e sociali. 

Il faro è l’enciclica sociale di papa Francesco Laudato si’ che pone al centro la categoria di ecologia integrale.

Il focus della Settimana Sociale sarà sul rapporto tra ecologia ed economia, tra ambiente e lavoro, tra crisi ambientale e crisi sociale, secondo l’indicazione di LS: «non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale» (n. 139).

2. RAPPORTO CENSIS (53° Rapporto - 6 dicembre 2019)

Il 6 dicembre 2019 è stato presentato presso il CNEL il 53° Rapporto CENSIS: Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2019. 
Giunto alla 53ª edizione, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase di eccezionale trasformazione che stiamo vivendo da un decennio. 
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto descrivendo le piastre di sostegno, i soggetti e i processi per arginare la deriva verso il basso. 
Nella seconda parte, La società italiana al 2019, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno in una società ansiosa macerata dalla sfiducia: la solitaria difesa di se stessi degli italiani ‒ esito del furore di vivere e di stratagemmi individuali per difendersi dalla scomparsa del futuro ‒, le responsabilità collettive eluse, ma anche i grumi di nuovo sviluppo. 
Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza.

Vita della Federazione CNOS-FAP

1. La Federazione CNOS-FAP IN EUROPA

La Federazione CNOS-FAP negli ultimi anni ha partecipato a diversi progetti europei al fine di realizzare sperimentazioni e rafforzare partenariati strategici su 3 principali tematiche rilevanti per la Commissione Europea e per la Federazione stessa quali:

  • sperimentazione di percorsi “duali” in Europa e promozione della formazione continua su tale tematica;
  • aumento della qualità dei Servizi al Lavoro (SAL) del CNOS-FAP e rafforzamento delle sinergie con i principali attori pubblici-privati che si occupano di favorire la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di giovani vulnerabili in Europa;
  • sviluppo di approcci innovativi per promuovere l’inserimento socio-professionale in Europa di particolari categorie vulnerabili, come migranti e richiedenti asilo.

Tra i vari progetti attualmente all’attivo citiamo i seguenti.

1.1. Progetto Erasmus+ KA2 “The VET LEARNER JOURNEY”

Il progetto, che è stato avviato a novembre 2018 e che vede la cooperativa italiana UNISER come capofila, mira a:

  1. Scambiare buone pratiche sui modi più efficaci per rendere la mobilità più integrata con i programmi di studio dell'IeFP;
  2. Migliorare la capacità dei programmi di IeFP combinati ai progetti di mobilità di insegnare competenze chiave, educare gli studenti alla cittadinanza e all'imprenditorialità.
  3. Mettere gli studenti al centro del processo di apprendimento prima, durante e dopo la mobilità all'estero attraverso l'uso di strumenti innovativi.

Il Progetto prevede tre Peer Training, al quale partecipano 4 formatori da ognuno dei 9 enti partner.
Ciascun Training ha lo scopo di scambiare buone pratiche su una diversa fase delle mobilità allievi (prima-durante-dopo) e di creare strumenti innovativi e youth-friendly per accompagnare i ragazzi durante tutto il percorso della mobilità.
Durante il primo Training che si è tenuto a Lione sono state realizzate attività pre-partenza, mirate all’acquisizione di competenze chiave prima che la mobilità abbia inizio.

Dal 25 al 28 novembre il CFP CNOS-FAP di Bologna ha ospitato il secondo Peer Training del progetto che si è concentrato sulle attività durante la mobilità e sull'importanza dei tutor accompagnatori. Il numeroso gruppo, composto da formatori e coordinatori di ogni ente partner, ha elaborato durante la settimana di lavori delle prove/missioni per supportare e stimolare i ragazzi che si trovano in mobilità in un paese straniero. Tali prove sono poi state testate su un totale di circa 50 ragazzi del CFP, i quali hanno partecipato con grande entusiasmo e curiosità, ricevendo complimenti anche dai nostri partner stranieri per l’impegno dimostrato.
Il prossimo incontro di progetto si terrà a marzo 2020 presso l’Institut Puig Castellar in Spagna, a Santa Coloma.

1.2. Progetto Erasmus+ KA2 “Premier”

Dopo due anni di intenso lavoro da parte dei 10 enti partner, 10 Peer Visit realizzate (tra cui una al CFP CNOS-FAP di Mestre nel dicembre 2018), 5 Meeting di progetto e 5 Eventi Moltiplicatori, nel mese di dicembre 2019 il progetto è volto al termine.
Le attività, coordinate dalla scuola capofila finlandese Ammattiopisto Luovi e aventi lo scopo di far acquisire familiarità con la metodologia della Peer Review al fine di migliorare la qualità delle proprie attività internazionali, hanno portato alla creazione di nuovi criteri di valutazione da utilizzare durante le Peer Visit e alla realizzazione dei Report di valutazione di tutti gli enti partner.
Grazie alla collaborazione delle diverse organizzazioni partecipanti al progetto è stato creato anche un sito che raccoglie del materiale formativo sulla metodologia della Peer Review.

1.3. Progetto Erasmus+ KA3 “DB WAVE”

Il progetto Erasmus+ KA3 “DB WAVE - Don Bosco Web for a more Accessible and inclusive VET in Europe” è stato ufficialmente avviato nel mese di novembre 2019.
Si tratta di un progetto particolarmente rilevante per la Federazione, in quanto coinvolge 7 reti nazionali di IeFP salesiana d'Europa (Italia, Spagna, Belgio, Germania, Ungheria e Francia) e il loro coordinatore (Don Bosco International).
Nel particolare, il progetto mira a:

  • consolidare la presenza dell'IeFP salesiana in Europa e rafforzare la cooperazione internazionale;
  • sviluppare le capacità tecniche e operative del personale chiave operante nell'IeFP attraverso scambi tra pari di diverse nazionalità;
  • aumentare la rilevanza in Europa come network europeo formato da enti partner e associati che collaborano per migliorare e diffondere la qualità dell'IeFP salesiana in contesti formali e non formali.

I coordinatori delle 7 reti nazionali salesiane si sono già incontrati il 14 novembre ad Aschau (Germania) e il 10 dicembre a Roma. Durante suddetti meeting i partner hanno avuto modo di approfondire gli obiettivi del progetto e di pianificare le attività per il nuovo anno.

Per ulteriori informazioni sui progetti europei gestiti dalla Sede Nazionale del CNOS-FAP consultare la pagina dedicata sul sito.
 

CCNL-FP e normative

1. Soggetti firmatari del CCNL-FP 

FORMA
Il 4 aprile 2017 PAOLA VACCHINA è stata riconfermata Presidente di FORMA per il triennio 2017-2019.
Vice Presidenti: Don Massimiliano Sabbadini (Presidente nazionale CONFAP) e Riccardo Giovani (Direttore dell’Area Politiche Sindacali e del Lavoro di Confartigianato). Segretario Generale: Dario Odifreddi (Presidente Consorzio Scuole Lavoro CSL e Presidente “Fondazione Piazza dei Mestieri”).
I membri del Comitato Direttivo nominati sono: Vincenzo Marino (Direttore Elabora di Confcooperative); Antonio Di Matteo (Vicepresidente MCL Movimento Cristiano Lavoratori), Carlo Parlagrego (Dirigente INIPA Coldiretti), Cesare Villata (Direttore Generale Consorzio Scuole Lavoro CSL).
Invitato permanente Cristiano Nervegna, Vice Segretario Generale. Segretaria Iole Simonetti.

CENFOP
Il giorno 8 marzo 2018 ha nominato ALDO ARMENTI Presidente Nazionale del Coordinamento Enti Nazionali Formazione e Orientamento Professionale (CENFOP). Vice-Presidenti sono Silvia Bisso (Presidente di CENFOP Liguria) e Piermario Viano (Presidente CENFOP Piemonte).

OO.SS. 
FLC CGIL - G. Scozzaro 
CISL SCUOLA - E. Formosa 
UIL SCUOLA - L. Macro 
SNALS CONFSAL - G. Visco / S. Lupo
 

2. Il CCNL-FP - livello nazionale 

2.1. Cronologia CCNL-FP 2011-13 e ss.

La cronologia del CCNL-FP 2011 – 2013 si trova nelle newsletter precedenti (cfr. newsletter di febbraio 2019).

2.2. Anno 2019: Ripresa delle trattative - anno 2019

  • 06.03.2019: il 6 marzo 2019, le OO.SS. hanno inviato ai Presidenti di FORMA (Paola Vacchina) e di CENFOP (Aldo Armenti) una lettera avente per oggetto “Rinnovo CCNL Formazione Professionale 2011 – 2013 – linee contrattuali unitarie”.    
  • 14.05.2019: FORMA e CENFOP inviano alle OO.SS. il documento di risposta
  • 27.05.2019: le OO.SS., con lettera del 27.05.2019, chiedono a FORMA e CENFOP di proporre una data per il primo incontro. FORMA e CENFOP propongono il 18 giugno 2019. 
  • 18.06.2019: FORMA, CENFOP e le OO.SS. si incontrano e convengono sugli aspetti da trattare, riassunti nel verbale redatto congiuntamente.
  • 09.12.2019: FORMA, CENFOP e le OO.SS. incontro programmato.

 

3. AGGIORNAMENTI 

3.1. News studio Montemarano ottobre 2019

Con la news di ottobre 2019, lo studio Montemarano aggiorna sulle normative più recenti: abuso dei permessi per l’assistenza previsti dalla “Legge 104”, privacy, ecc.

3.2. FIDAE: DOCETE 

La Rivista n. 16 (settembre – ottobre 2019) contiene, tra l’altro, indicazioni su:

  • Le novità sull’inclusione scolastica di Lancellotti
  • La leadership educativa e carismatica di Becciu/Colasanti
  • Prove INVALSI sotto esame di Colosio

3.3. AGIDAE: Rivista n. 5

La Rivista affronta, tra l’altro:

  • L'editoriale della Rivista
  • Il percorso interrotto della parità scolastica
  • l'esenzione ICI/IMU degli Enti ecclesiastici nell'interpretazione della Corte di Cassazione

3.4. SENTENZE RECENTI 

Si riportano alcune sentenze riguardanti il mondo scolastico/formativo: 
- violenza sessuale se il professore bacia l’alunna sulla guancia (43423-19);
- infortuni, anche con esternalizzazione della vigilanza la scuola è responsabile dell’alunno fino alla consegna al genitore (30 07 2019)

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro!Senza lavoro non si può vivere...

La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it
Nella presente newsletter si allegano, la lettera del Presidente della onlus; la brochure di presentazione; un segnalibro.