Orientamenti europei

1. L'EUROPA CHE VOTIAMO: data delle elezioni
Come deciso dall'organo esecutivo dell'Europa, il Consiglio dell’Unione Europea, è stato stabilito in maniera unanime il periodo in cui si svolgerà il voto: le urne nei 27 Stati membri – per la nona volta - si apriranno tra il 23 e il 26 maggio 2019 ma ogni Paese ha scelto in maniera autonoma la data. 
In Italia si voterà domenica 26 maggio. Le urne saranno aperte domenica 26 maggio 2019, dalle ore 7 alle ore 23. Ai fini delle votazioni, l'Italia viene divisa in cinque circoscrizioni elettorali: Nord-occidentale (circ. I), nord-orientale (circ. II), centrale (circ. III), meridionale (circ. IV), insulare (circ. V).
Con la nuova proroga della Brexit dal 12 aprile al 31 ottobre Londra si trova costretta ad eleggere i suoi rappresentanti all’Europarlamento. Al di là dei disagi logistici (ed economici), significa riportare a 751 gli eurodeputati a svantaggio dei 27 eletti chiamati a sostituire i britannici in caso di Brexit: il loro seggio verrà "congelato" fino all'uscita effettiva del Regno Unito. 
Nel momento in cui la Brexit si concretizzerà, il parlamento sarà chiamato a ratificare la sua nuova composizione. I seggi dovrebbero essere redistribuiti secondo un accordo già raggiunto tra gli stati membri, nel seguente modo: 5 alla Francia (che salirebbe a 79), 3 all’Italia (76), 5 alla Spagna (59), 3 all’Olanda (29), uno ciascuno a Polonia (52), Romania (33), Svezia (21), Austria (19), Danimarca (14), Slovacchia (14), Finlandia (14), Croazia (12) ed Estonia (7), 2 all’Irlanda (13). 
Rimarrebbero come sono oggi i seggi di Germania (96), Belgio, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria e Portogallo (21), Bulgaria (17), Lituania (11), Lettonia (8), Slovenia (8), Cipro, Malta e Lussemburgo (6).
 
I Gruppi politici del Parlamento uscente sono (in ordine decrescente): 
o Gruppo del Partito Popolare europeo (PPE): 29,2%; 
o Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo (S&D): 25,2%; 
o Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), 9,6%; 
o Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE): 9,0%; 
o Gruppo Verde/Alleanza Libera Europea (Verts/ALE): 6,9%; 
o Gruppo confederale della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica (GUE/NGL): 6.8%: 
o Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta (EFDD): 5,9%; 
o Gruppo Europa delle Nazioni e della Libertà (ENF): 4,8% 
o Membri non iscritti (NI): 2,6%. 
 
Le date del voto: elaborazione Money.it, fonte Parlamento europeo (8 marzo 2019)
Paese Data ufficiale Paese Data ufficiale
Austria 26 maggio Lituania  26 maggio
Belgio 26 maggio Lussemburgo 26 maggio
Bulgaria 26 maggio Malta 25 maggio
Cipro 26 maggio Paesi Bassi 23 maggio
Croazia 26 maggio Polonia 26 maggio
Danimarca 26 maggio Portogallo 26 maggio
Estonia 26 maggio Repubblica Ceca 25 maggio
Finlandia 26 maggio Romania 26 maggio
Francia 26 maggio Slovacchia 25 maggio
Germania 26 maggio Slovenia 26 maggio
Grecia 26 maggio Spagna 26 maggio
Irlanda 24 maggio Svezia 26 maggio
Italia 26 maggio Ungheria 26 maggio
Lettonia 25 maggio    
Si allega: 
Lista dei candidati (partito per partito – fonte TPI aggiornato ad aprile 2019) 
 
2. L'EUROPA CHE VOTIAMO: una breve guida informativa
Gli strumenti per acquisire o approfondire una solida conoscenza di base sulle istituzioni europee, le politiche realizzate, le iniziative proposte, gli aspetti della nostra vita quotidiana coinvolti sono numerosi. Per orientarsi in questo campo proponiamo una breve guida ragionata , senza pretendere di essere esaustivi, ad alcuni siti Internet, che di solito hanno anche newsletter e profili sui social network. 
 
Unione europea in generale
Un sito di riferimento è innanzi tutto quello generale dell’Unione Europea, che offre in modo sintetico tutta una serie di indicazioni basilari sull’Unione e costituisce la porta d’accesso ai siti ufficiali delle diverse istituzioni europee. Scorrendo la lista delle istituzioni elencate in fondo a questa pagina si può già cogliere come si articola la UE tra organi che esercitano la funzione legislativa, esecutiva e giudiziaria, altri preposti alla politica monetaria e, infine, un gruppo in cui trovano voce le istituzioni locali e i corpi sociali. 
 
Commissione europea
Tra i siti delle maggiori istituzioni ricordiamo il sito della Commissione europea, dove si trovano le informazioni sull’attuale squadra dei commissari guidati dal Presidente Juncker, l’elenco delle dieci priorità per il quinquennio 2014-2019 e le misure adottate per realizzarle. 
 
Parlamento europeo
Sul sito del Parlamento europeo vi sono numerose pagine, corredate anche di video, dedicate all’organizzazione e ai poteri del Parlamento ed è, inoltre, possibile seguire in diretta i lavori dell’assemblea e l’avanzare dei vari dossier. 
 
Consiglio Europeo e Consiglio dell’Unione europea
Infine, il sito del Consiglio europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, ossia i due organi in cui sono presenti i rappresentanti dei Governi degli Stati membri, completa il quadro delle maggiori istituzioni che elaborano le politiche della UE.
 
Che cosa fa l’Europa per me?
A livello informativo, vi è una domanda ricorrente: «Che cosa fa per me l’Europa?». 
Le stesse istituzioni europee ne sono ben consapevoli, tanto che hanno deciso di creare un apposito sito in tutte le lingue della UE con questo nome. Il sito offre ai cittadini notizie puntuali, ricche di riferimenti concreti e pratici, sui vari settori in cui l’Unione è presente e attiva con propri programmi o iniziative. 
In questo modo, i diversi visitatori (studenti, consumatori, lavoratori, imprenditori, amministratori pubblici, ecc.) possono reperire le notizie di cui hanno bisogno. 
Le aree in cui è diviso il sito sono pensate per facilitarne la consultazione per il loro carattere intuitivo, avendo ad esempio titoli come “il mio denaro”, “la mia salute”, “i miei viaggi”. 
Vi è anche una sezione del sito in cui le notizie sono raggruppate secondo un criterio geografico, dando accesso ad alcune informazioni basilari sulle iniziative europee nelle varie regioni degli Stati membri (i programmi europei o le iniziative in corso) e sui siti nazionali collegati. 
Una terza sezione, infine, chiamata “In primo piano” raccoglie i recenti documenti europei di maggior interesse nei vari settori, dandone una succinta descrizione. 
 
L’Europa in 12 lezioni
È utile anche segnalare il sito “L’Europa in 12 lezioni” che in modo semplice ma non banale permette di ripercorrere l’evoluzione delle istituzioni europee, indicando le tappe fondamentali e le ragioni che hanno scandito il passaggio dalla CECA all’attuale assetto della UE. 
Questo sito consente non solo di avere approfondimenti accurati sui temi principali del processo di integrazione (dal mercato unico all’euro, all’economia digitale o alla cittadinanza europea), ma offre anche spunti interessanti per riflettere su possibili sviluppi futuri della UE ponendosi in una prospettiva che abbraccia l’insieme del percorso fin qui fatto, riflettendo sui risultati raggiunti e le battute d’arresto.
 
Allegati:
Europa in 12 lezioni – edizione aggiornata al 2017
Un dossier tratto da Il Sole 24 ore Europa che votiamo (10 aprile 2019): Gli schieramenti - L’Europarlamento - La Commissione Ue - I Conti pubblici - La moneta - La giustizia - Le agenzie - I fondi Ue
 
3. L'EUROPA CHE VOGLIAMO: alcuni orientamenti
Si riportano alcuni documenti recenti che esprimono le attese dall’Europa che uscirà dalle elezioni del maggio 2019. 
 
COMECE: Ricostruire la comunità in Europa 
Il 14 febbraio 2019 i vescovi europei della COMECE (Commissione degli Episcopati della comunità europea) hanno adottato la dichiarazione “Ricostruire la comunità in Europa” in vista delle prossime elezioni per il Parlamento europeo, invitando i cittadini a una partecipazione consapevole al voto e, più in generale, a portare il proprio contributo al dibattito in corso sul presente e il futuro dell’Unione Europea. 
Si allegano: Il testo della dichiarazione; I Papi e l’Europa; Esiste ancora la solidarietà in Europa? (Cardinale Carlo Maria Martini, 1992)
 
COMUNITÁ PAPA GIOVANNI XXIII: L’Europa in cui crediamo  
Dalla presentazione: 
“Gentile candidato, questa breve lettera è rivolta a te, che intendi metterti a servizio della più alta forma di carità umana: la politica (Papa Paolo VI). 
Noi apparteniamo alla Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, il sacerdote che per primo in Italia ha lottato contro la tratta delle schiave della prostituzione.        
… È un’idea inclusiva di società nella quale il lavoro, l’economia e l’organizzazione sociale sono al servizio della persona umana, soprattutto quando la sua vita è fragile, debole, da sostenere. 
Ben sappiamo che la nostra Europa è ricca, bella e piena di cultura, ma sappiamo anche quanti problemi affliggono molte persone. Ci permettiamo di darti un unico consiglio: partire dagli ultimi. Il motivo è semplice. Se si parte dagli ultimi, allora si possono abbracciare ed aiutare tutti. Qui di seguito ti illustriamo la nostra visione per sostenere le persone e le famiglie in Europa.  Grazie per il tuo servizio al Bene Comune”.   
Si allega il documento completo
 
APPELLO PER L’EUROPA: Confindustria, CGIL, CISL, UIL 
"Perché un appello per l’Europa?  
Perché l'Unione europea ha garantito una pace duratura in tutto il nostro continente e ha unito i cittadini europei attorno ai valori fondamentali dei diritti umani, della democrazia, della libertà, della solidarietà e dell'uguaglianza.
Perché l'Unione europea …"
Si tratta di un documento che mette al centro l’idea di una nuova Europa che si fonda su due assi:
- l’identità europea, da rafforzare con una grande stagione riformista; 
- la centralità del lavoro, come leva di sviluppo e coesione sociale. 
 
4. EUROPA e ISTRUZIONE E FORMAZIONE: documenti per il futuro Parlamento  
Leonilde Maloni nel contributo "Richiamo all'Europa. Politiche scolastiche, sistemi educativi e professionalità" insieme a Rosa Seccia seleziona nove documenti, giudicati dall’autrice tra i più importanti per la progettazione e le pratiche scolastico/formative. Si elencano i documenti e, di ciascuno, si allega una breva scheda.  
 
Strategia per la crescita: Europa 2020. Comunicazione (03.03.2010)  
Dopo la Strategia di Lisbona e il mancato raggiungimento di molti degli obiettivi proposti, la Commissione rilancia una strategia decennale per l’UE, capace di accelerare i processi di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, anticipando l’Agenda ONU 2030.  
Scheda di sintesi del provvedimento
 
Regolamento FERS, FSE, Fondo di coesione, FEASR, FEAMP (17.12.2013)  
È importante richiamare la distinzione dei Fondi a disposizione per le politiche di coesione, in particolare per le politiche strategiche, ritenute fondamentali all’interno del settennio finanziato (attualmente 2014 – 2020) e i principii a sostegno dell’utilizzo dei fondi stessi. 
Scheda di sintesi del provvedimento
 
Regolamento del Fondo Sociale Europeo (17.12.2013)  
È il Regolamento che si utilizza per fronteggiare l’occupabilità, l’inclusione sociale, la lotta contro la povertà, il miglioramento delle competenze per promuovere l’apprendimento permanente. 
Scheda di sintesi del provvedimento
 
Quadro europeo qualifiche. Raccomandazione Consiglio (22.05.2017) 
Il primo aggiornamento del Quadro europeo delle qualifiche dopo il 2008 indica la necessità di adeguare costantemente le qualifiche all’evoluzione del mercato del lavoro. 
Se il primo EQF ha dato un contributo decisivo alla trasparenza dei titoli e alle loro riconoscibilità ai fini della mobilità dei lavoratori, il secondo EQF dovrà garantire il riconoscimento dei titoli stessi aggiornati alle competenze chiave necessarie all’apprendimento permanente. È un ulteriore passo verso la convalida degli apprendimenti in contesti non formali e informali.     
Scheda di sintesi del provvedimento
 
Identità europea grazie a istruzione e cultura (14.11.2017)  
Le sfide che l’Europa deve affrontare hanno nell’istruzione e nella cultura le migliori opportunità di soluzione. Va rafforzato il senso di appartenenza ad una comune identità e va sostenuto il futuro del lavoro, consolidando le competenze chiave, migliorando l’inclusione sociale e riducendo le disuguaglianze. 
Scheda di sintesi del provvedimento
 
Dimensione europea insegnamento e governance (08.12.2017)  
Il Consiglio inserisce le Conclusioni in un contesto di documenti e comunicazioni che evidenziano il contributo della scuola europea al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020. Nel raccogliere le informazioni che provengono dai vari organismi, individua nell’eccellenza dell’insegnamento e della governance scolastica il volano della stessa qualità degli apprendimenti. 
Scheda di sintesi del provvedimento
 
Quadro nazionale delle qualificazioni. D.I. (08.01.2018) 
L’Italia si dota del Quadro Nazionale delle Qualificazioni secondo i criteri di referenziazione all’EWQF, previsti dalla Raccomandazione del 22 maggio 2017. È un traguardo importante all’interno del Sistema Nazionale di certificazione delle competenze, che consente anche alle qualifiche italiane di potersi riferire ad una classificazione trasparente e rapportata a risultati di apprendimento standardizzati, associabili a codici statistici delle attività economiche (ATECO) e delle Professioni (CP). 
Scheda di sintesi del provvedimento
 
La condivisione dei valori e l’istruzione inclusiva (17.01.2018)
Il documento ha il merito di ricostruire, citare e portare a sintesi lo sviluppo delle indicazioni politiche più importanti dal 2015 in poi, in vista non solo della scadenza decennale della strategia Europa 2020, ma anche per evidenziare un contesto di inedite difficoltà in Europa nel realizzare la coesione sociale, alla base della democrazia europea- 
Scheda di sintesi del provvedimento
 
Competenze chiave per l’apprendimento permanente (22.05.2018)  
La Raccomandazione completa l’impianto dell’EQF con l'individuazione e la definizione delle otto competenze chiave necessarie per l’occupabilità, la realizzazione personale e la salute, la cittadinanza attiva e responsabile, l’inclusione sociale. 
Scheda di sintesi del provvedimento
 
5. FSIN: 2019 - Global Report on Food Crises. Joint Analysis for Better Decisions  
L’accesso al cibo resta ancora un problema. Forse qualcosa sta cambiando, a giudicare dai numeri, ma c’è ancora tanto da fare. 
Il Rapporto globale sulle crisi alimentari 2019, presentato da Unione europea, Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) e Programma alimentare mondiale (PAM) il 2 aprile 20, rileva che circa 113 milioni di persone in 53 Paesi hanno sperimentato un’insicurezza alimentare acuta nel 2018. Una tendenza in calo rispetto al 2017, quando a trovarsi in stato di insicurezza alimentare erano state 124 milioni di persone.
A guardare la carta delle crisi, nel 2018 i peggiori casi si sono registrati in Paesi africani e medio-orientali con situazioni di grave instabilità politica e di conflitto. Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Afghanistan, Etiopia, Siria, Sud Sudan e Nigeria settentrionale: questi otto Paesi da soli rappresentano i due terzi del numero totale di persone che soffrivano di insicurezza alimentare acuta, pari a circa 72 milioni di persone.
Ma non c’è solo la guerra. Perché sui circa 113 milioni di esseri umani alle prese con la fame, quasi un quarto (29 milioni) è stato posto in situazione di sicurezza alimentare acuta a causa del clima estremo e delle calamità naturali. 
 
6. OCSE: Rapporto economico Italia 2019 (Roma 1 aprile 2019) 
"Sono necessarie riforme di vasta portata per garantire la ripresa economica dell'Italia. Al fine di promuovere una crescita economica più solida e inclusiva, il miglioramento delle prospettive occupazionali e la riduzione del livello del debito pubblico italiano, occorre introdurre un ambizioso programma di riforme di ampio respiro, continuando allo stesso tempo ad applicare le significative misure adottate negli ultimi anni, secondo un nuovo studio dell'OCSE."
Così il Rapporto Economico sull’Italia del 1 aprile 2019. 
Si allegano: la presentazione del Rapporto OCSE: rivitalizzare la crescita ampliando i suoi benefici; l'intervento del Ministro Giovanni Tria; il Comunicato n. 64 e il Comunicato Stampa 
 
7. EURYDICE: l'educazione alla cittadinanza in Europa 
Il quaderno accoglie la traduzione italiana del Rapporto comparativo della rete Eurydice Citizenship Education at School in Europe 2017. L’analisi include 42 sistemi educativi e prende in esame vari aspetti dell’educazione alla cittadinanza, insegnata nelle scuole di livello primario, secondario inferiore e superiore in Europa. 
Rispetto al precedente studio della rete Eurydice del 2012, dedicato a questa tematica, in questo rapporto del 2018 l’attenzione viene focalizzata non solo sui percorsi di tipo generale ma anche su quelli di Istruzione e Formazione Professionale in contesto scolastico (IVET). Le quattro tematiche trattate dallo studio sono le seguenti: organizzazione del curricolo e contenuti; insegnamento, apprendimento e partecipazione attiva; valutazione degli studenti e valutazione della scuola; formazione degli insegnanti, sviluppo professionale e supporto.
Il prof. Porcarelli affronta la questione della cittadinanza e della costituzione all’esame di Stato. 
La Rivista dell’Istruzione affronta, con più voci, come far apprendere la cittadinanza: quale educazione civica? Le competenze di cittadinanza, life skill e cultura democratica ecc.  
Può essere utile allegare, per completezza, qualche contributo per quanto riguarda la situazione italiana.
Erica Cimò, Cittadini attivi e socialmente responsabili attraverso l’educazione alla cittadinanza; l’intervista a Giovanni Maria Flick; Life Skill e competenze chiave nel curricolo; “A proposito di educazione alla cittadinanza” di Luciano Corradini e l’articolo di Giorgio Siena "Educazione civica: meglio un progetto integrato".
 
8. INDIRE: The Classroom has Borkern. Changing School Architecture in Europe and Across the World (2018)
Dalla prefazione: “La modalità di apprendimento dei nostri figli è un aspetto fondamentale tanto per il loro successo personale che per lo sviluppo della società. Si dice spesso che i ragazzi che frequentano la scuola oggi si preparano per lavori che non esistono ancora. Questo rispecchia una visione secondo cui gli studenti che terminano gli studi sono già destinati a professioni specifiche e ben definite. Eppure l’istruzione e la frequenza della scuola sono molto più di questo. L’istruzione è legata senza dubbio oggi anche alle conoscenze in ambito economico, all’educazione all’ambiente, alla salute e all’impegno nella società civile e alla democrazia (OECD, 2015a). L’istruzione favorisce i risultati sociali sviluppando competenze cognitive, sociali ed emotive e svolge il ruolo di ridurre le ineguaglianze socio-economiche. … “. 
Il volume tratta un argomento interessante, lo spazio come terzo educatore, e lo sviluppa con le seguenti tematiche: 
- progettare spazi per apprendere (1° parte);
- nuovi modelli e nuove soluzioni per gli ambienti della scuola (2° parte); 
- spazi educativi e processi di innovazione (3° parte) 
 
9. ACCORDO TRA SANTA SEDE E ITALIA PER RICONOSCIMENTO TITOLI DI STUDIO 
Il 13 febbraio 2019 a Roma, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è stato firmato l’Accordo tra l’Italia e la Santa Sede per il riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella Regione Europea. Un preambolo e 11 articoli costituiscono l’Accordo. 
L'accordo prevede il riconoscimento di tutti i titoli universitari rilasciati dalla Santa Sede, così come avviene per qualsiasi altro Stato sovrano, in base ai principi della Convenzione di Lisbona che stabilisce, appunto, il riconoscimento dei titoli di studio relativi all'insegnamento superiore nella Regione europea. La procedura si svolgerà materialmente attraverso gli atenei che valuteranno i titoli e provvederanno al loro riconoscimento. Fino a oggi, secondo la revisione del Concordato del 1984, venivano pienamente riconosciuti, tramite decreto del MIUR, i soli titoli di Teologia e Sacra Scrittura. Gli altri titoli rilasciati dalle istituzioni universitarie della Santa Sede sul territorio nazionale italiano non avevano un riconoscimento uniforme: alcuni atenei ne ammettevano la riconoscibilità, in linea con i dettami della Convenzione di Lisbona, altri ritenevano che gli unici ammessi a questo tipo di trattamento fossero quelli espressamente enunciati nel Concordato. Per questi ultimi, l'accordo chiarisce che continueranno a essere riconosciuti in base al decreto del MIUR, ma che si potrà lavorare già da adesso a una semplificazione della procedura. Dopo l’Accordo ci saranno “Intese tecniche”. 
L’Accordo rafforzerà e valorizzerà in modo particolare la collaborazione tra le Università, Facoltà ed altre Istituzioni Pontificie Romane con le loro sorelle Italiane nella Città Eterna, creando così a Roma un polo universitario unico nel mondo, nel quale oltre alle varie discipline delle Università comprensive e specializzate dell’Italia si possono studiare in 62 Facoltà o istituti specializzati sotto l’autorità della Santa Sede. 
Si allega: 
a. C.S. di Vatican News 15.02.2019
b. C.S. del MIUR 15.02.2019 
c. Firma dell’accordo (Sito del Vaticano) 
d. Articolo sull’Osservatore Romano del Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica (degli Istituti di Studi) Em.mo Card. Giuseppe Versaldi (Sito del Vaticano)
e. Zani: commento sull’Accordo  
 

Orientamenti nazionali

1. RIFORME COSTITUZIONALI IN ATTO 
1.1. Quadro generale delle riforme costituzionali 
Nel mese di luglio 2018 il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e per la Democrazia Diretta, Riccardo Fraccaro, nel corso dell’audizione del 12 e dell'audizione del 24, ha presentato le iniziative che il Governo intende mettere in atto.  
Il DEF, approvato il 27.09.2018, nelle pagine 111, 112 e 118 riporta il programma sulle riforme costituzionali: il potenziamento degli istituti di democrazia diretta; la riduzione del numero dei parlamentari; la soppressione del CNEL; l’introduzione della possibilità di ricorrere alla Corte Costituzionale rispetto alle deliberazioni assunte dalle Camere in materia di elezioni e cause di ineleggibilità e incompatibilità dei membri del Parlamento.  
Sul sito del Dipartimento delle riforma istituzionali sono elencati i seguenti provvedimenti
- la riduzione del numero dei parlamentari;  
- l'introduzione nella Costituzione dell'istituto dell'iniziativa popolare rinforzata;  
- la legge anticorruzione, approvata in via definitiva nel dicembre 2018; 
- la trasparenza dei partiti politici e delle loro articolazioni politico-organizzative nonché delle fondazioni politiche; 
- la disciplina dei c.d. vitalizi nonché quella del trattamento pensionistico dei titolari di cariche elettive; la rideterminazione dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi in favore; la ridefinizione di contributi previdenziali nei confronti di coloro che hanno rivestito la carica di Presidente della Regione, di Consigliere regionale o di Assessore. 
 
Si allega: 
b. MEF: Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2018
c. Camera Deputati: Contrasto alla corruzione, prescrizione e trasparenza dei partiti (Legge 9 gennaio 2019, n. 3)
 
1.2. LA DEMOCRAZIA DIRETTA 
Che cosa è la democrazia diretta? 
Così si esprime il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta Riccardo Fraccaro: 
"È mia profonda convinzione che il confronto tra cittadini e istituzioni e l’ascolto delle istanze che provengono dal basso debbano essere alla base della nostra comunità. Come Ministro per la Democrazia Diretta sono impegnato a rafforzare gli istituti che permettono un’effettiva partecipazione dei cittadini. Per realizzare questo obiettivo ritengo fondamentale il rapporto con le associazioni, i comitati e i cittadini che intendono diffondere e sviluppare gli strumenti di democrazia diretta e partecipativa. Occorre valorizzare concretamente il vostro contributo alle iniziative che verranno adottate per promuovere una maggiore sensibilità delle amministrazioni alle istanze dei cittadini.
Per questo desidero invitarvi ad una proficua interlocuzione con me e le strutture del Dipartimento che supportano questa attività. Sperando di farvi cosa gradita, mettiamo a disposizione una pagina del nostro sito (vai alla pagina) con tutte le indicazioni per inviare richieste, proposte e suggerimenti. La voce delle associazioni che promuovono la democrazia attiva è fondamentale per coltivare il senso civico e adottare in maniera partecipata le decisioni pubbliche.
Vi ringrazio dunque fin d’ora per il vostro prezioso contributo auspicando in un lavoro di squadra per riuscire a rafforzare e valorizzare gli istituti democratici del nostro Paese."
In allegato una scheda tratta dal sito istituzionale che offre documenti e considerazioni sugli strumenti che sono possibili nella legislazione italiana per esercitare la democrazia diretta.
 
1.3. I progetti di legge all'esame delle Camere  
Sul sito “Dipartimento per le riforme istituzionali” si elencano i seguenti provvedimenti in discussione (dal sito si possono scaricare i vari documenti evidenziati): 
 
a. Referendum propositivo
La proposta di legge costituzionale A.C.1173 "Modifica all'articolo 71 della Costituzione in materia di iniziativa legislativa popolare" (deputati D’Uva ed altri).
Per approfondimenti vai alla pagina web dedicata
 
b. Riduzione del numero dei parlamentari 
La proposta di legge costituzionale A.S. 805 “Modifiche agli articoli 56 e 57 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei deputati e dei senatori” (senatori Patuanelli e Romeo) 
Per approfondimenti vai alla pagina web dedicata
 
c. Le disposizioni per assicurare l'applicabilità delle leggi elettorali indipendentemente dal numero dei parlamentari”- Il disegno di legge A.S. 881 (senatori Perilli, Calderoli e Patuanelli) 
Per approfondimenti vai alla pagina web dedicata “La riduzione del numero dei parlamentari"
 
d. La semplificazione per la raccolta delle firme
La disposizione è stata introdotta con un emendamento approvato in prima lettura alla Camera ed è inserita all’art. 2, comma 2 lett. b), della proposta di legge A.S. 859 
Per approfondimenti vai alla pagina web dedicata  
 
1.4. UN DIBATTITO ANCORA IN CORSO: Tornano le Province? – Dibattito  
Ancora posizioni divergenti sulle Province. “Per il M5S non esiste alcuni tipo di poltronificio, quindi le Province si tagliano. Punto. Per noi è così”. “Vogliamo dare i servizi ai cittadini. Se i Comuni non riescono a farlo, servono le Province” precisa la Lega Nord (27 aprile 2019).   
Un contributo per fare il punto della situazione: Alfredo L. Tirabassi su Aggiornamenti Sociali 2/2019. 
 
2. GOVERNO
2.1. DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2019 (DEF)  
Il 9 aprile 2019 il CdM ha approvato il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2019 previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica. 
Il primo Documento di Economia e Finanza del nuovo Governo traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma per il prossimo triennio, nel pieno rispetto dei vincoli europei. La previsione di crescita tendenziale è stata ridotta allo 0,1% per l’anno in corso, in un contesto di debolezza economica internazionale che il Governo ha fronteggiato mettendo in campo due pacchetti di misure di sostegno agli investimenti (il dl crescita e il dl sblocca cantieri) che dovrebbero contribuire al raggiungimento di un livello di Pil programmatico dello 0,2%, che salirebbe allo 0,8% nei tre anni successivi. Grazie all’attivazione della riduzione di spesa già prevista, il deficit di quest’anno dovrebbe attestarsi al 2,4% del PIL, sia nel quadro programmatico che in quello tendenziale, per poi avviare un percorso di graduale riduzione che dovrebbe portarlo all’1,5% nel 2022. Il deficit strutturale scenderebbe dall’1,5% del PIL di quest’anno allo 0,8% nel 2022, convergendo verso il pareggio strutturale. È prevista una salita del rapporto debito/PIL, già moderatamente aumentato lo scorso anno, anche nel 2019, mentre per i prossimi anni resta l’obiettivo di una significativa riduzione, con il debito vicino al 129% del PIL nel 2022.
Il DEF si compone di tre sezioni: 
- 1° sezione: programma di stabilità dell’Italia; 
- 2° sezione: analisi e tendenze di finanza pubblica; 
- 3° sezione: programma nazionale di riforma (PNR). 
 
Si allegano i testi ufficiali che sono già in discussione al Senato:  
a. Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n. 54
b. DEF 2019
o 1° sezione: Programma di stabilità dell’Italia 
o 2° sezione: Analisi e tendenze della finanza pubblica 
o 3° sezione: Programma nazionale di riforma  
c. DEF 2019: Allegati I – II – III – IV – V – VI - Allegato VII - Allegato VIII 
d. Dossier del Senato, Doc. LVII, n. 2: DEF 2019
e. Una mini guida informativa del MEF organizzata per voci. Tra queste: Istruzione scolastica e universitaria e Lavoro 
 
I primi commenti 
Scuola24 (12.04.201) – Vita (10.04.2019) – Orizzontescuola (12.04.2019) 
 
Alcune audizioni effettuate al Senato 
 
2.2. LEGGE DI BILANCIO 2019 - un quadro di sintesi
La Legge di Bilancio 2019 entra in vigore a gennaio 2019. 
Per ogni informazione sulla legge di Bilancio si rimanda a quanto riportato nella newsletter di gennaio 2019
Nella presente newsletter si allegano quattro testi: 
- testo integrale della Legge 30 gennaio 2018, n. 145, in G.U.; 
- testo elaborato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio (upB), che sviluppa, approfondendoli sulla base dei dati disponibili al 18 gennaio 2019, i contenuti delle audizioni svolte dal presidente UPB, Giuseppe Pisauro, presso le Commissioni bilancio di Camera e Senato il 9 ottobre, il 12 novembre e il 27 dicembre 2018.
- una nota elaborata da Noviter e da CNOS-FAP sulle principali misure attinenti l’Istruzione, la formazione professionale e il lavoro.
- una scheda elaborata da Agidae (1/2019)
 
2.3. REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA CENTO: è LEGGE
L'Assemblea di Palazzo Madama, il 27 marzo 2019, ha approvato, in via definitiva, il DDL di conversione del Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni (A.S. n. 1018-B).
Le novità più rilevanti, rispetto a quelle contenute nel Decreto  Legge: 
- l’introduzione del salario minimo di €. 858 al mese per le offerte di lavoro che sarà obbligatorio accettare per non perdere il sussidio; 
- ulteriori aiuti per le famiglie con disabili;  
- la possibilità di ottenere la “pensione di cittadinanza” in contanti. 
 
Si rimanda alla newsletter di febbraio per la documentazione riguardante il Decreto. 
Per maggiori approfondimenti si invita a consultare il sito ufficiale.
 
Si allega: 
a. Dossier del Senato su Conversione in legge, con modificazioni, del D-L 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni (marzo 2019, n. 65);  
b. LavoroeDiritti- di Maroscia Antonio (01 04 2019) sul testo definitivo   
c. Una guida facile al RdC (Il Sole 24 ore del 14/02); 
d. Una guida su Quota 100 (Italia Oggi del 1 febbraio 2019). 
 
2.4. REGIONALISMO DIFFERENZIATO 
Vista la rilevanza e la portata del tema, si propone il dossier sul c.d. “Regionalismo differenziato”. 
Per visionare tutti i documenti prodotti ad oggi si rimanda alla newsletter di marzo 2019
Nella presente newsletter si aggiunge un documento nuovo: l’Intesa tra Governo e OO.SS del 24 aprile 2019. 
L’intesa, in realtà, che ha portato alla sospensione dello sciopero del 17 maggio, aveva varie tematiche da porre sul tavolo: gli stipendi, i precari … 
Ma all’interno dell’Intesa è entrato anche il tema del “Regionalismo differenziato”. 
 “Il Governo si impegna a salvaguardare l’unità e l’identità culturale del sistema nazionale di istruzione e ricerca, garantendo un sistema di reclutamento uniforme, lo status giuridico di tutto il personale regolato dal CCNL e la tutela della unitarietà degli ordinamenti statali, dei curricoli e del sistema di governo delle istituzioni scolastiche autonome” (24 aprile 2019).  
I due commenti allegati possono aiutare a rilevare i pregi e i limiti di questo testo: 
Contu (e altri): Il Sussidiario del 25.04.2019 e di Gianni Trovati: Scuola 24 del 25.04.2019 
 
3. MIUR
3.1. PARITARIE: perimetro ridotto per ICI e IMU 
Si riporta, in allegato una lettura critica delle ultime sentenze in tema di esenzione Ici/Imu in relazione agli immobili utilizzati dagli enti non commerciali, compresi quelli ecclesiastici, per le attività di particolare rilevanza sociale. Il testo è di Lorenzo Simoncelli (24 aprile 2019). 
Sulla problematica si riportano articoli vari usciti sulla stampa che sottolineano, sotto vari aspetti, la complessità della problematica: Giuliani (Tecniche della Scuola 13.11.2018); Mirto-Trovati (Il Sole 24 ore del 16 04 201); Castagneto (Il Sussidiario del 17.’04.2019); Trovati (Il Sole 24 ore del 19.04.2019); Grotti (Tempi del 19.04.2019); Dominici (Avvenire del 23 04 2019), Alfieri (Il Giornale del 23.04.2019),  OrizzonteScuola del 26.04.2019. 
Si allega il testo della Sentenza 10124/2019 
 
3.2. PARITARIE. Alternanza scuola lavoro - riparto per le scuole paritarie 
Nella Legge di bilancio 2017 (Legge 232/16) sono state inserite alcune norme che consentono l’accesso diretto da parte delle scuole paritarie a fondi destinati o allocati in capitoli di bilancio di pertinenza delle scuole statali. 
A tal proposito ricordiamo il comma 313 dell’articolo 1 che prevede l’accesso alle risorse del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 e il comma 311 che prevede l’accesso diretto a quota parte dei 100 milioni di euro annui stanziati dal comma 39 della Legge 107/15 per la realizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro da realizzare nel triennio della scuola secondaria di II grado.
La legge di bilancio 2019 (legge 145/18) ha apporto modifiche al sistema di ASL a partire dal 1° gennaio 2019. In particolare
- i percorsi di alternanza scuola lavoro sono stati ridenominati “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”
- è stata prevista una riduzione del monte ore minimo obbligatorio: 210 ore nel triennio per gli istituti professionali, 250 ore per gli istituti tecnici, 90 ore per i licei.
Conseguentemente le risorse dedicate sono state ridotte e, a decorrere dall’anno finanziario 2019, sono pari a
€ 42.580.000,00.
Il MIUR con decreto direttoriale 306 del 19 marzo 2019 ha provveduto a ripartire tra i vari Uffici Scolastici Regionali (USR) le risorse, pari a 827 mila euro, da destinare alle scuole secondarie di II grado paritarie, per il periodo gennaio-agosto 2019.
Inoltre con apposita nota dell’ufficio IX della direzione generale per le risorse umane e finanziarie sono stati comunicati: 
- l’importo assegnato a ciascun USR
- la ripartizione tra ambiti scolastici territoriali
- le scuole paritarie beneficiarie del finanziamento e il relativo importo.
 
3.3. PON Scuole paritarie e IeFP: il punto della situazione 
Un iter che dovrebbe aprire due porte: 
  
3.3.1. Scuole paritarie
Una interrogazione di TOCCAFONDI sulla possibilità di accesso ai PON da parte delle scuole paritarie. Il testo riscostruisce tutto l’iter giuridico iniziato da diversi anni.
La domanda di Toccafondi: “Dal 30 maggio 2018 perché non è stata data la possibilità alle scuole paritarie nel concreto di partecipare a questi bandi”?. 
 
3.3.2. Sistema IeFP
La legge di Bilancio 2018 (L. 27.12.2017, n. 205) al comma 628, prevede: 
“Alle misure del Programma operativo nazionale «Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento», relativo alla programmazione 2014/2020, di cui alla decisione C (2014) 9952 della Commissione, del 17 dicembre 2014, partecipano anche le istituzioni formative accreditate dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano ai sensi del capo III del Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, che fanno parte della Rete nazionale delle scuole professionali, di cui all’articolo 7 comma 3, del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 61, per il raggiungimento degli scopi ivi indicati”. 
Ad oggi, anche su questa misura non è successo nulla: perché?  
 
3.4. " Sezioni Primavera" 
Pronti 9,9 milioni per le «sezioni primavera»: il MIUR ha firmato il decreto di riparto dei contributi finanziari 2019 per le Sezioni Primavera. 
In totale si stanziano 9,9 milioni di euro. La ripartizione tra le Regioni, trattandosi di contributi statali, segue la regola: 50% sulla base dell’utenza potenziale (fonte dati Istat) e per il restante 50% in relazione alle sezioni effettivamente autorizzate.
Alla Lombardia vanno 2,1 milioni; in Campania, poco più di 1 milione, in Sicilia 873mila euro, in Veneto quasi 869mila euro.
 
3.5. FOCUS: Esami di Stato 
Il MIUR ha pubblicato nei mesi di marzo e di aprile 2019 due focus: 
- Esiti degli Esami di stato nella scuola secondaria di II grado. Anno Scolastico 2017/18 (Aprile  2019). 
Si allegano, per la dovuta conoscenza, i focus elaborati, le FAQ del MIUR e il dossier sull’esame di Stato curato da Il Sole 24 ore (marzo 2019). 
Un articolo di Giuseppe Langella, pubblicato su Avvenire, evidenzia luci e (troppe) ombre del nuovo esame di Stato (13.04.2019) 
 
3.6. ESAMI DI STATO: indicazioni recenti del MIUR (12.04.2019) 
Con nota 5772 del 4 aprile 2019 del Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici sono state fornite ulteriori indicazioni in merito allo svolgimento degli esami di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione e alla certificazione delle competenze per l’anno scolastico 2018/2019.
La nota dà indicazioni sulla funzione di Presidente della Commissione, sulle prove scritte per alunni con disabilità, sulle prove INVALSI, sulla certificazione delle competenze. 
Si allega una scheda riassuntiva dei provvedimenti
 
3.7. ISTRUZIONE PROFESSIONALE: autovalutazione delle competenze lo stato dell'arte dei provvedimenti

Sulla complessa normativa che dà progressiva attuazione alla riforma dell’Istruzione Professionale si rinvia alla newsletter di marzo 2019.
Nella presente newsletter si riporta il recente provvedimento del MIUR che destina 700.000,00 euro a sostegno delle misure di accompagnamento per l’attuazione del nuovo ordinamento e si allega una scheda riassuntiva curata dalla CGIL (11.04.2019) 

4. MLPS
4.1. SOLIDARIETÁ tra lavoratori: donare ai colleghi ferie o riposi
In tema di solidarietà si presenta l’interessante normativa che consente ai datori di lavoro di accogliere il dono delle ferie e permessi effettuato dai propri dipendenti in favore di colleghi che attraversano momenti di difficoltà. 
La legislazione italiana, ispirandosi ad una normativa francese, accoglie questa possibilità attraverso il Decreto Legislativo n. 151 del 14 settembre 2015, art. 24. Un articolo di Maria Elisabetta Mapelli commenta questa interessante possibilità. 
 
4.2. Il portale "INCENTIVI.GOV.IT"
Il 12 marzo 2019, il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha illustrato il progetto "incentivi.gov.it", dedicato alle imprese. Per la prima volta, in un unico portale online, sono racchiuse le offerte degli incentivi di 12 Amministrazioni ed Enti dello Stato.
 
Vademecum 
Nel Vademecum gli imprenditori potranno trovare l'incentivo giusto secondo ciò che davvero gli occorre, del loro territorio o della dimensione della loro azienda: startup d’impresa, PMI, IMPRESE, Imprese di distribuzione di energia elettrica e gas, Esco, persone fisiche, PA, settore aerospazio, imprese sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata, imprese sociali, cooperative sociali e cooperative, Confidi, Camere di Commercio italiane all’estero, Radio e TV, datori di lavoro privati, datori di lavoro ed enti formativi accreditati, autotrasportatori, cittadini.    
 
Consulta la banca dati
Nella sezione “Consulta la banca dati” si possono avere informazioni cliccando sulle varie voci. 
 
4.3. WELFARE: un sito per uno sguardo d'insieme su norme e risorse
Il Dipartimento Welfare dell'Anci ha realizzato un sito di approfondimento sulle principali risorse dedicate alle politiche sociali, stanziate a livello nazionale e destinate a progetti ministeriali, enti territoriali e cittadini, on line sui siti di Anci e Cittalia.
Il sito propone una ricognizione ragionata per macroaree di intervento, per destinatari delle risorse, con un focus sulla spesa sociale sostenuta direttamente dai Comuni.
Sono sei le macroaree considerate:
1. Fondo nazionale Politiche Sociali e altri fondi (ovvero il Fnps vero e proprio, ma anche il "5x1000", il fond "Diamoci una mano" e le risorse per la "Riforma del terzo settore")
2. Infanzia e famiglia (Fondo Famiglia; Fondo Infanzia e adolescenza; Bonus bebè; Fondo sostegno alla natalità; Premio alla nascita; Bonus Asili Nido; Voucher baby sitting)
3. Contrasto alla povertà (Fondo Povertà; Fondo Carta Acquisti)
4. Non  autosufficienza (Fondo non autosufficienza; Fondo "Dopo di noi"; Fondo Lavoro dei Disabili; Fondo Caregiver familiare) 
5. Politiche abitative (Fondo Sostegno Locazioni; Fondo morosità incolpevole) 
6. Immigrazione e integrazione (Bonus Gratitudine; Fondo Minori Stranieri non accompagnati; Bonus Gratitudine; Fondo Minori Stranieri non accompagnati; Fondo Asilo).
Attraverso la navigazione nel sito è possibile avere una visione di insieme delle risorse e dei relativi provvedimenti normativi, per singolo fondo o per macroarea, dalle origini ad oggi, e approfondire ogni singola fonte di finanziamento, ripercorrendo a ritroso l’evoluzione degli stanziamenti e approfondendo con link e documenti utili (scaricabili on line).
L’informazione dettagliata si può leggere al link delle news della Regioni (15.11.2018).
 
4.4. Riparto delle risorse finanziarie alle Regioni 
Si rimanda a quanto comunicato nella newsletter di marzo 2019 sulle risorse stanziate per la IeFP e per la formazione nella modalità duale relativamente all’anno 2017. 
 
Decreto direttoriale di ripartizione delle risorse per l’annualità 2018 (28.03.2019): è  stato registrato dalla Corte dei Conti - in data 8 marzo 2019, al n. 1-301 - il Decreto direttoriale n. 2 del 7 febbraio 2019 concernente la ripartizione delle risorse destinate all'attuazione diritto-dovere nell'Istruzione e Formazione Professionale, formazione nell'esercizio dell'apprendistato e sistema duale per l'annualità 2018.
Il Decreto, a firma del Direttore Generale della D.G. degli Ammortizzatori sociali e della formazione, destina complessivamente 329.109.570,00 euro per il finanziamento delle attività di formazione, ripartiti come specificato nel dispositivo del decreto. 
Tali somme sono poste a carico del Fondo Sociale per l'Occupazione e la Formazione di cui all'art. 18, comma 1, del Decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla Legge 28 gennaio 2009, n. 2.
 
4.5. DD: Incentivo occupazione sviluppo sud  
Il Decreto Direttoriale relativo all’incentivo per il sud (“Incentivo occupazione sviluppo sud”) è previsto dalla Legge di bilancio per il 2019 (articolo 1 comma 247, L. 145/2018). 
Lo stanziamento è di 120 mln complessivi a valere sia sul PON SPAO che sul POC SPAO.
Si precisa pertanto che l’incentivo è riconosciuto: 
ai datori di lavoro privati che assumono nel periodo compreso tra il 1° maggio 2019 e il 31 dicembre 2019;
per l’assunzione di persone disoccupate ai sensi dell’articolo 19 del D.lgs. n. 150/2015, e dell’art. 4, comma 15-quater del Decreto Legge n. 4 del 28 gennaio 2019 (convertito con modificazioni dalla Legge n. 26/2019), in possesso delle seguenti caratteristiche:  
o lavoratori di età compresa tra i 16 anni e 34 anni di età; 
o lavoratori con 35 anni di età e oltre, privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, ai sensi del Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 17 ottobre 2017;
la sede di lavoro dove viene effettuata l’assunzione si trova nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) o nelle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna), indipendentemente dalla residenza del lavoratore; 
per le seguenti tipologie contrattuali: 
o contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione
o contratto di apprendistato professionalizzante 
o contratto a tempo parziale
o trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto di lavoro a tempo determinato (in tal caso non è richiesto il requisito della disoccupazione)
o rientrano anche i soci lavoratori di cooperativa se assunto con contratto di lavoro subordinato
o non rientrano i contratti di lavoro domestico, occasionale o intermittente;
per un importo pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione di premi e contributi dovuti all’INAIL, per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8.060 euro su base annua, per lavoratore assunto, riparametrato e applicato su base mensile. Nel caso di contratto a tempo parziale, il massimale è proporzionalmente ridotto
l’incentivo deve essere fruito entro il 28 febbraio 2012 
l’incentivo è soggetto al rispetto dei limiti stabiliti dalla normativa europei in materia di aiuti di stato in regime “de minimis".
 
5. CONFERENZA STATO – REGIONI 
5.1. Tecnico riparatore di veicoli a motore
Il 17 aprile 2019 la Conferenza Stato-Regioni che si è riunita ed ha esaminato il provvedimento relativo ai criteri di formazione dell'ispettore dei centri di controllo privato sull'effettuazione della revisione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, di cui all'articolo 13 del decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 19 maggio 2017, n . 214.
Tale provvedimento prevede la possibilità di accesso ai predetti percorsi anche da parte di diplomati al sistema di IeFP. Infatti, tra i titoli di studio richiesti per l’accesso viene previsto anche il Diploma quadriennale di Istruzione e Formazione Professionale di cui all’Accordo in Conferenza-Stato-Regioni del 27 luglio 2011 di "Tecnico riparatore di veicoli a motore”.
Si allegato il testo dell' Accordo della CSR del 17 aprile 2019: criteri di formazione dell’ispettore dei centri di controllo privati autorizzati all’effettuazione della revisioni die veicoli a motore e dei loro rimorchi.
 

Orientamenti regionali

1. Il GOVERNO delle regioni 
La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha la finalità di:
- definire, promuovere posizioni comuni su temi di interesse delle Regioni, elaborare documenti e proposte al fine di rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle Istituzioni Comunitarie; 
- predisporre pareri e base di intesa in osservanza della legislazione vigente; 
- favorire il raccordo con le autonomie locali a livello nazionale.
Nella presente newsletter si allegano una scheda con la composizione delle Commissioni, individuate in base ai gruppi di materie omogenee di competenza delle Regioni e delle Province Autonome e con gli Assessori regionali incaricati nelle materie dell’Istruzione, della Formazione Professionale e del Lavoro. 
 
2. REGIONI AL VOTO NEL 2019
È utile avere, innanzitutto, il calendario delle elezioni nelle Regioni (Anni 2018 - 2019 - 2020):  
Regione Data   Presidente
Lazio 04.03.2018 Nicola Zingaretti 
Lombardia 04.03.2018 Attilio Fontana 
Molise 22 04 2018 Donato Toma
Friuli-Venezia Giulia 28 04 2019 Massimiliano Fedriga
Valle d’Aosta 20.05.2018 Antonio Fosson 
P.A. Trento/P.A. Bolzano 21.10.2018 Maurizio Fugatti
Abruzzo 10.02.2019 Marco Marsilio
Sardegna 24.02.2019 Christian Solinas
Basilicata 24.03.2019 Vito Bardi
Piemonte 26.05.2019  
Emilia-Romagna Novembre 2019  
Calabria Novembre 2019  
Umbria  Autunno 2019  
 
 
3. I NUOVI GOVERNI REGIONALI
 
Anno 2018 
 
3.1. LAZIO: 04.03.2018 
Nella Regione Lazio i cittadini hanno votato il 4 marzo 2018. 
Zingaretti Nicola è Presidente (Centrosinistra)
 
3.2. LOMBARDIA: 04.03.2018
Nella Regione Lombardia i cittadini hanno votato il 4 marzo 2018. 
Fontana Attilio è Presidente (Centrodestra)
 
3.3. MOLISE: 22.04.2018 
Nella Regione Molise i cittadini hanno votato il 22 aprile 2018. 
Toma Donato è Presidente (Centrodestra)
 
3.4. FRIULI-VENEZIA GIULIA: 29.04.2018 
Nella Regione Friuli-Venezia Giulia i cittadini hanno votato il 29 aprile 2018.
Massimiliano Fedriga è Presidente (Centrodestra)
 
3.5. VALLE D’AOSTA: 20.05.2018
Nella Regione Valle d’Aosta le elezioni si sono svolte il 20 maggio 2018. 
Presidente della Giunta regionale: Nicoletta Spelgatti (Lega Vallée d’Aoste). 
Antonio Fosson è Presidente dal 10 12 2018 
 
3.6. TRENTINO-ALTO ADIGE: 21.10.2018 
Domenica 21 ottobre 2018 si sono tenute le elezioni regionali in Trentino-Alto Adige. 
P.A. di Trento (Legislatura 2018-2023): Maurizio Fugatti. 
P.A. di Bolzano: Arno Kompartscher 
Presidente del Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige: Arno Kompartscher
 
 
Anno 2019 
 
3.1. ABRUZZO
Le elezioni si sono svolte il giorno 10 febbraio 2019. 
Marco Marsilio è il Presidente della Giunta Regionale.   
Allegati:
b. Discorso programmatico di Marco Marsiglio 
 
3.2. SARDEGNA 
Le elezioni si sono svolte il giorno 24 febbraio 2019. 
Christian Solinas è il Presidente della Giunta Regionale. 
 
3.3. BASILICATA 
Le elezioni si sono svolte il giorno 24 marzo 2019.
Vito BARDI è il Presidente della Giunta Regionale.  
 
3.4. PIEMONTE 
Sono quattro i candidati alla Direzione della Regione Piemonte:  Giorgio Bertola (Movimento 5 Stelle), Valtero Boero (Popolo della Famiglia), Sergio Chiamparino (Partito Democratico, Liberi Uguali Verdi, Moderati per Chiamparino, Italia in Comune, Chiamparino per il Piemonte del Sì), Alberto Cirio (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, UdC). 
 
4. LE REGIONI (AL VOTO NEL 2019) nei confronti delle IeFP
Il pluralismo dei modelli regionali di IeFP, le autonomie speciali e i principi di carattere unitario posti a livello nazionale. 
Il prof. Giulio Salerno analizza la disciplina regionale in materia di IeFP rispetto alle “norme generali sull’istruzione” previste nel D. Lgs. 61/2017. 
Le regioni analizzate sono: Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Piemonte, Sardegna.  
 
5. DOTE UNICA LAVORO - Regione Lombardia

La Regione Lombardia il 15.04.2019 avvia la terza fase di “Dote unica lavoro”.
Si allega il testo della Delibera regionale del 15.04.2019 e Allegati 1 e Allegati 2

6. QUADERNO DI TECNOSTRUTTURA (27 marzo 2019) 
Sono soprattutto due i temi che il quaderno affronta: 
- Il programma Nazionale di Riforma 2019, Semestre europeo e Agenda 2030; 
- Il processo di regionalismo differenziato nelle Regini a statuto ordinario, scenario attuale e prospettive. 
 

Rapporti e pubblicazioni

1. CHIESA E GIOVANI

“Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole vivo!”. È l’incipit dell’Esortazione apostolica post-sinodale CHRISTUS VIVIT di Papa Francesco presentata il 2 aprile 2019 alla stampa. 
Si allegano: il testo dell’esortazione apostolica; una sintesi dell’Esortazione apostolica; i testi della conferenza stampa; l’Editoriale della Civiltà Cattolica che commenta il testo (6 aprile 2019); una guida alla lettura di Giacomo Costa e Rossano Sala

2. INFANZIA e ADOLESCENZA 
2.1. Rapporto AGIA 
Un minorenne su dieci, in Italia, ha genitori immigrati. Si tratta di un milione di under 18, equamente ripartiti tra maschi e femmine, che a causa della provenienza della loro famiglia, affrontano discriminazioni e malintesi, come quello di essere considerati stranieri, anche se parlano e vivono da italiani. 
È l’allarme lanciato dall’Autorità garante per l’infanzia (Agia), che ha messo a punto una serie di raccomandazioni anti-discriminazione rivolte a Ministeri, Regioni, Comuni, servizi sociali, assistenti sociali e giornalisti. 
Le proposte sono contenute nel documento “L’inclusione e la partecipazione delle nuove generazioni di origine immigrata. Focus sulla condizione femminile”, realizzato con l’Istituto degli Innocenti di Firenze e presentato il 16 aprile 2019 a Roma.
 
2.2. Dossier Openpolis e Con i Bambini 
L’11 aprile 2019 è stato socializzato il Dossier Openpolis e Con i Bambini: lo stato di indigenza assoluta per i minori si è triplicato in soli 15 anni. Le famiglie più bisognose sono anche quelle con i più bassi tassi di scolarizzazione. L’unico modo per invertire la tendenza, evidenzia la ricerca, sarebbe quello di offrire concretamente a tutti i minori, a prescindere dal reddito dei genitori, uguali opportunità educative. 
Eppure l’Italia risulta quintultima in Europa per le spese destinate all’istruzione. Soltanto per quanto riguarda gli asili, a fronte di una platea potenziale di 1,5 milioni di bambini, sono circa 350mila i posti disponibili (di cui il 90% in asili nido, mentre la parte restante in servizi integrativi). Per di più sulla copertura incide anche un notevole calo della popolazione tra 0 e 2 anni, -16,70% dal 2011 al 2018.
 
2.3. Indagine conoscitiva sul bullismo e cyberbullismo 
Il 27 marzo 2019 Il prof. G. Carlo Blangiardo ha relazionato alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza su: “Bullismo e cyberbullismo”. 
 
3. OSSERVATORIO "SCUOLA"
3.1. TREELLLE:  Il coraggio di ripensare la scuola  
Il 10 aprile 2019 l’Associazione TREELLLE presenta il quaderno n. 15: Il coraggio di ripensare la scuola. Le analisi e le proposte sono state illustrate e dibattute con alcuni gra i maggiori esperri di sistemi scolastici. 
Si allega una sintesi del quaderno e le slide di presentazione 
 
3.2. Confindustria: Attuazione Accordo interconfederale 9 marzo 2018 
Confindustria, in attuazione dell’Accordo interconfederale del 9 marzo 2018, elabora proposte di riforma su lavoro e scuola toccando tutti i temi propri del sistema educativo di istruzione e formazione e del mondo del lavoro. 
Si allega l'Attuazione dell'Accordo interconfederale 9 marzo 2019 
 
4. OSSERVATORIO "LAVORO"
Si allegano, sotto questo titolo, alcuni Rapporti elaborati di recente. 
 
4.1. Una nuova competitività 
Il 5 aprile 2019 la Fondazione Nord Est socializza il Rapporto “Una nuova competitività”, dedicato ad esplorare il futuro prossimo venturo del lavoro. 
 
4.2. Rapporto PMI Centro – Nord 2019 
Il Rapporto "PMI Centro-Nord 2019” è stato curato dall’Area Politiche Regionali e per la Coesione territoriale di Confindustria e da Cerved aggiornato al 31.01.2019.
 
4.3. Rapporto 2019 di welfare index PMI 
Il Rapporto 2019 di Welfare Index PMI contiene una mole d’informazioni molto importante e statisticamente significativa, visto che oltre 4.500 piccole medie imprese, di tutti i settori produttivi, sono state coinvolte nella ricerca. Complessivamente in quattro anni abbiamo raccolto oltre 15.000 interviste alle PMI. Dal 2016 al 2019, le PMI molto attive nel welfare aziendale sono passate dal 7,2% al 19,6%. 
 
4.4. Indagine INAPP 
Aumenta il fabbisogno di aggiornamento forza lavoro occupata italiana. E’ quanto emerge dall’Indagine INAPP “Professioni e competenze nelle imprese”, giunta alla terza  edizione.  
 
5. RAPPORTI "ISTAT"  
5.1. 100 statistiche per capire l’Italia 
Ogni anno dal 2008 sul sito l’Istat offre una selezione di oltre 100 indicatori statistici del nostro Paese, delle differenze regionali che lo caratterizzano e della sua collocazione nel contesto europeo.
Gli indicatori, articolati in 6 aree e 19 settori, offrono una lettura dei fenomeni analizzati nel tempo e nello spazio. Corredati di sintetici commenti, si possono consultare in modo interattivo grazie a semplici strumenti di visualizzazione grafica. Cliccando sull’icona Dati posta nella homepage è possibile esportare i grafici e scaricare le informazioni dell’intera base di dati, corredata da Fonti, Definizioni, Pubblicazioni e Link utili di tutti i 19 settori.
Nell’edizione 2019 sono presenti alcuni nuovi indicatori. Nel settore Strutture produttive si forniscono i dati relativi alle Istituzioni non profit, come risultano dalla nuova strategia dei Censimenti economici permanenti che prevede rilevazioni campionarie multiscopo triennali e la pubblicazione di informazioni derivanti dai registri per gli altri anni; in Agricoltura si dà conto dei risultati economici delle aziende agricole in termini di competitività, dimensione e organizzazione. Gli ultimi risultati sulle strategie di innovazione nelle imprese sono invece inseriti in Scienza, tecnologia e innovazione. Infine, il settore Condizioni economiche delle famiglie è arricchito con l’indicatore relativo alla spesa media mensile familiare nelle sue componenti, alimentare e non alimentare.
Nel 2019 è inoltre disponibile una nuova rappresentazione grafica interattiva (sia per desktop sia per mobile) che permette il confronto tra l’Italia e gli altri Paesi europei. In particolare, per una selezione di indicatori è possibile visualizzare sia la graduatoria del 2010 sia quella relativa all’anno disponibile più recente, ottenendo una lettura immediata del posizionamento dell’Italia nella classifica europea.
Si allega una nota per la stampa: Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo. Edizione 2019 
 
5.2. Rapporto SDGs 2019 – Informazioni  statistiche per l’agenda 2030 in Italia 
L’Italia è ancora agli ultimi posti in Europa per numero di laureati, tasso di abbandono scolastico e competenze: lo afferma l’Istat nel rapporto Sdgs  (Sustainable Development Goals. ovvero gli obiettivi di sviluppo sostenibile) per il 2019, sottolineando che il 14,5% dei ragazzi di 18-24 anni abbandona gli studi con al più la licenza media nel 2018, pari a uno su sette.
L’uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione, sottolinea l’Istat, è aumentata negli ultimi due anni, tornando così ai livelli del 2015, e riguarda soprattutto le regioni del Mezzogiorno e i maschi. Le competenze alfabetiche, numeriche e per la lingua inglese sono molto basse per alcuni gruppi di studenti. I ragazzi del terzo anno di scuola secondaria che non raggiungono la sufficienza è del 34,3% per le competenze alfabetiche e del 40,1% per la matematica. Solo il 27,9% dei giovani di 30-34 anni è laureato o ha un altro titolo terziario, un livello molto inferiore alla media europea e superiore solo a quello della Romania.
 
6. FORUM DISUGUAGLIANZE E DIVERSITA' 
Il forum Disuguaglianze Diversità (Forum DD) è mosso dall’obiettivo di “produrre, promuovere e influenzare proposte per l’azione collettiva e per l’azione pubblica che favoriscano la riduzione delle disuguaglianze e la giustizia sociale, secondo l’indirizzo dell’articolo 3 della Costituzione”.
Un lavoro collegiale ha dato vita ad un ampio Rapporto corredato anche di proposte operative per superare le disuguaglianze e le diversità. 
Si allega la Sintesi delle proposte e l'Allegato
 

Vita della Federazione CNOS-FAP

1. La Federazione CNOS-FAP IN EUROPA
La Federazione CNOS-FAP negli ultimi anni ha partecipato a diversi progetti europei al fine di realizzare sperimentazioni e rafforzare parternariati strategici su 3 principali tematiche rilevanti per la Commissione Europea e per la Federazione stessa quali:
- sperimentazione di percorsi “duali” in Europa e promozione della formazione continua su tale tematica;
- aumento della qualità dei Servizi al Lavoro (SAL) del CNOS-FAP e rafforzamento delle sinergie con i principali attori pubblici-privati che si occupano di favorire la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di giovani vulnerabili in Europa;
- sviluppo di approcci innovativi per promuovere l’inserimento socio-professionale in Europa di particolari categorie vulnerabili, come migranti e richiedenti asilo.
Tra i vari progetti attualmente all’attivo citiamo:
 
1.1 Progetto Erasmus+ KA2 “TEACH VET”
Il progetto è finalizzato alla creazione di strumenti e misure per lo sviluppo delle competenze didattiche degli insegnanti e dei formatori della IeFP. Questi strumenti hanno lo scopo di risolvere i problemi sistemici esistenti e le carenze in questo campo. Lo strumento per l'autovalutazione on-line e lo sviluppo delle competenze didattiche degli insegnanti e dei formatori della IeFP renderanno i processi di selezione e assunzione degli educatori nel settore dell'IeFP più agevoli, trasparenti ed efficaci. Tale strumento dovrebbe anche facilitare lo sviluppo dell'apprendimento basato sul lavoro rendendo l'acquisizione e lo sviluppo delle competenze pedagogiche più facili e accessibili per i formatori nelle imprese. 
Il progetto KA2 coordinato dalla Lituania è stato avviato ad ottobre 2018 e dal 26 al 28 marzo la Sede Nazionale del CNOS-FAP ha ospitato a Roma il secondo meeting di progetto.
 
1.2 Progetto Erasmus+ KA2 “The VET LEARNER JOURNEY”
Il progetto che è stato avviato a novembre 2018 e che vede la cooperativa italiana UNISER come capofila, mira a: 
1. Scambiare buone pratiche sui modi più efficaci per rendere la mobilità più integrata con i programmi di studio dell'IeFP, per il conseguimento di risultati di apprendimento non professionali e competenze trasversali.
2. Migliorare la capacità dei programmi di IeFP combinati ai progetti di mobilità di insegnare competenze chiave, educare gli studenti alla cittadinanza e all'imprenditorialità.
3. Sensibilizzare gli erogatori di IFP e le organizzazioni intermediarie sulle nuove metodologie in grado di mettere gli studenti al centro del processo di apprendimento prima, durante e dopo la mobilità all'estero attraverso l'uso di strumenti informatici.
4. Migliorare la valutazione dell'impatto della mobilità sul percorso formativo degli studenti attraverso l'uso di strumenti innovativi. 
Nel mese di marzo 4 formatori della Federazione hanno partecipato al primo Peer Training di progetto a Lione.
 
1.3 Progetto Erasmus+ KA2 “Premier”
Il progetto ha come capofila la scuola finlandese Ammattiopisto Luovi; i partner sono, oltre alla Federazione CNOS-FAP, istituti e organizzazioni operanti nel settore della formazione professionale e provenienti da Francia, Paesi Bassi, Estonia, Slovenia, Svezia.
Durante i due anni di attività, le organizzazioni partecipanti avranno l'opportunità di: 
- acquisire familiarità con la metodologia della Peer Review 
- imparare come utilizzare il metodo per valutare, non solo le proprie attività internazionali, ma anche altre attività poiché il metodo è trasferibile 
- migliorare la qualità delle attività internazionali 
- capire il legame tra attività internazionali e strategia di sviluppo dell'organizzazione. 
Con il progetto Premier la metodologia della Peer Review, già conosciuta e spesso utilizzata a livello nazionale dalla Federazione CNOS-FAP, verrà utilizzata anche a livello internazionale allo scopo di favorire l'internazionalizzazione e l'innovazione degli enti partner. 
 
Il giorno 28 novembre 2018 presso l’Istituto Salesiano Sacro Cuore di Roma ha avuto luogo il primo Evento Moltiplicatore del progetto Premier, mentre nel mese di maggio il CNOS-FAP sarà presente al 4° Meeting di progetto a Kureessare, Estonia.
 

CCNL-FP e normative

1. Soggetti firmatari del CCNL-FP 

FORMA
Il 4 aprile 2017 PAOLA VACCHINA è stata riconfermata Presidente di FORMA per il triennio 2017-2019.
Vice Presidenti: Don Massimiliano Sabbadini (Presidente nazionale CONFAP) e Riccardo Giovani (Direttore dell'Area Politiche Sindacali e del Lavoro di Confartigianato). Segretario Generale: Dario Odifreddi (Presidente Consorzio Scuole Lavoro CSL e Presidente "Fondazione Piazza dei Mestieri").
I membri del Comitato Direttivo nominati sono: Vincenzo Marino (Direttore Elabora di Confcooperative); Antonio Di Matteo (Vicepresidente MCL Movimento Cristiano Lavoratori), Carlo Parlagrego (Dirigente iNIPA Coldiretti), Cesare Villata (Direttore generale Consorzio Scuole Lavoro CSL). Invitato permanente Cristiano Nervegna, Vice Segretario Generale. Segretaria Simonetti Iole.

CENFOP
Il giorno 8 marzo 2018 ha nominato ALDO ARMENTI Presidente Nazionale del Coordinamento Enti Nazionali Formazione e Orientamento Professionale (CENFOP). Vice-Presidenti sono Silvia Bisso (Presidente di CENFOP Liguria) e Piermario Viano (Presidente CENFOP Piemonte).

OO.SS. 
FLC CGIL G. Scozzaro 
CISL SCUOLA E. Formosa 
UIL SCUOLA L. Macro 
SNALS CONFSAL G. Visco / S. Lupo 
 
2. Il CCNL-FP - livello nazionale 
La cronologia del CCNL-FP 2011 – 2013 si trova nelle newsletter precedenti (cfr. newsletter di febbraio 2019). 
06.03.2019: il 6 marzo 2019, le OO.SS. hanno inviato ai Presidenti di FORMA (Paola Vacchina) e di CENFOP (Aldo Armenti) una lettera avente per oggetto “Rinnovo CCNL Formazione Professionale 2011 – 2013 – linee contrattuali unitarie”.    
In allegato la lettera e le Linee contrattuali unitarie.
  
3. AGGIORNAMENTI 
3.1. Assistenza disabili 
Vanno sempre garantite le risorse per l’assistenza agli studenti disabili.
Il diritto all'istruzione dei minori disabili è un diritto fondamentale e la sua fruibilità deve essere effettiva. A ricordarlo è la Corte costituzionale con la sentenza 83/2019 (12 aprile 2019). 
Si allega una scheda di Moramarco del 12 04 2019 in Scuola 24. 
 
3.2. Conferma bocciatura anche senza corsi di recupero 
Bocciatura studente, confermata anche se non attivati corsi di recupero e informazione famiglia. Sentenza in Orizzontescuola - 25/4/2019 - Avv. Marco Barone
 
 

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro!Senza lavoro non si può vivere...


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano, la lettera del Presidente della onlus; la brochure di presentazione; un segnalibro.