Orientamenti Europei
Orientamenti Nazionali
Orientamenti Regionali
Aspetti metodologici-didattici
Aspetti socio-politici

Orientamenti europei

1. Monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione 2015 – Italia

Negli ultimi anni l'Italia ha migliorato il proprio sistema di istruzione e formazione.
È stato adottato un sistema di valutazione del sistema educativo, la padronanza delle competenze di base è migliorata, il tasso di abbandono scolastico tende a diminuire e la partecipazione all'ECEC è pressoché universale per i bambini tra i quattro e i sei anni di età. Inoltre, la recente riforma del sistema di istruzione può contribuire a creare le condizioni per un ulteriore miglioramento dei risultati scolastici.
Tuttavia, il tasso di abbandono scolastico rimane ancora molto superiore alla media UE. Vi sono forti differenze regionali per quanto riguarda le competenze di base. Il tasso di istruzione terziaria dei giovani è il più basso dell'Unione europea e tuttora molti studenti abbandonano l'istruzione universitaria.
L'apprendimento basato sul lavoro non è adeguatamente sviluppato e per i giovani, compresi quelli dotati di competenze elevate, è arduo accedere al mercato del lavoro.
La spesa pubblica per l'istruzione come percentuale del PIL è tra le più basse dell'Unione europea, soprattutto per l'istruzione terziaria.

Un passaggio della Relazione di monitoraggio del settore dell’Istruzione e della Formazione 2015 relativamente all’Italia curato dalla Commissione europea (settembre 2015). Un testo che relaziona che relaziona anche sugli altri Paesi dell’Unione.

2. OECD: Uno sguardo sull’istruzione 2015: Italia

Uno sguardo sull’istruzione: indicatori dell’OCSE” è un’autorevole fonte di informazioni sullo stato dell’istruzione nel mondo. Presenta dati sulla struttura, il finanziamento e le prestazioni dei sistemi d’istruzione nei 34 Paesi dell’OCSE e in alcuni dei Paesi partner dell’Organizzazione.
La presente Country Note verte su cinque principali temi trattati nell’edizione 2015 del rapporto Education at a Glance: OECD Indicators. I temi esaminati sono i seguenti:

  • livelli d’istruzione conseguiti;
  • competenze e partecipazione nel mercato del lavoro;
  • equità nell’istruzione e nel mercato del lavoro;
  • finanziamento dell’istruzione;
  • la professione di docente;
  • l’istruzione terziaria (secondo la nuova classifica ISCED 2011).

Oltre al quadro tracciato da OECD si possono consultare i dati ISTAT su Istruzione e Formazione in Italia. In particolare:

  • la “lettura” in Italia;
  • l’Annuario statistico italiano 2015 (cfr. in particolare il capitolo 7: Istruzione e Formazione);
  • l’integrazione alunni con disabilità;
  • il rapporto Bes 2015 (cfr. in particolare il capitolo 2, Istruzione e Formazione).

Nella presente newsletter si allegano

3. Rapporto Eurostat: lo studio dell’inglese in Europa

In Europa l’80% degli alunni elementari studia una lingua straniera, Italia record con il 99,7%.
Italia in vetta alla classifica Ue per lo studio delle lingue straniere nelle scuole elementari. Le lezioni coinvolgono infatti il 99,7% degli alunni, contro una media europea che supera di poco l'80%.

Lo rivela l'Eurostat in uno studio pubblicato in settembre 2015 in occasione della Giornata Europea delle Lingue, che si celebra il 26 settembre di ogni anno.
Secondo i dati riferiti al 2013, nelle scuole dell'Unione - sia elementari che medie - è l'inglese la lingua più studiata, seguita dal francese e dal tedesco.
Sono 17,7 milioni gli alunni delle scuole elementari Ue (l'81,7% del totale) che nel 2013 studiavano almeno una lingua straniera. Di questi un milione, il 4,6%, imparavano due lingue straniere o più.
I paesi in cui è più diffuso lo studio di una lingua straniera, dice l'Eurostat, sono Cipro, Lussemburgo, Malta e Austria, tutte al 100%, la Croazia (99,9%) e, come accennato, l'Italia (99,7%).
Nel nostro Paese, in particolare, il 97,3% dei bambini apprende una sola lingua, mentre appena il 2,4% ne studia due.
Il predominio dell'inglese è ovviamente confermato anche nella scuola secondaria, che comprende gli studenti tra gli 11 e 15 anni di età.
Secondo l'Eurostat il 95,6% del totale (vale a dire 17,1 milioni di ragazzi) frequenta lezioni di inglese: seguono il francese (4,9 milioni di studenti, il 27,4%), il tedesco (2,9 milioni, 16,3%), lo spagnolo (2,1 milioni, 11,6%), il russo (500 mila, 2,7%) e l'italiano (200 mila, 1%).  L'italiano come lingua straniera viene insegnato principalmente nelle scuole di Malta (63,7%) e in quelle della Croazia (11,1%).
Si allega la sintesi del Rapporto Eurostat (En).

4. Tessera professionale europea – EPC

La tessera professionale europea (European Professional Card, EPC) è una procedura elettronica che si può utilizzare per ottenere il riconoscimento delle qualifiche professionali all'estero, in un altro paese dell'UE. È più facile e più rapida da gestire rispetto alle tradizionali procedure di riconoscimento, ed è anche più trasparente: si può seguire l'andamento di una domanda online e riutilizzare i documenti già caricati per presentare nuove domande in altri paesi.
Attualmente si può usare la procedura per ottenere la tessera professionale europea solo se si è: un infermiere responsabile dell'assistenza generale, un farmacista, un fisioterapista, una guida alpina, un agente immobiliare. Gli altri professionisti dovranno ricorrere alle procedure standard per il riconoscimento delle qualifiche professionali. In futuro, la procedura potrebbe essere estesa ad altre professioni.
Si può utilizzare la procedura per il la tessera professionale europea se si intende esercitare la professione in un altro stato dell'UE su base temporanea oppure occasionalmente (mobilità temporanea) oppure si desidera stabilirsi in un altro paese dell'UE per esercitare la professione in modo permanente (stabilimento).
Nella presente newsletter si allegano: una scheda informativa; il rimando al sito: la tua Europa

sommario

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO 
1.1. Due anni del Governo Renzi (22.02.2014 – 22.02.2016)
Il Governo guidato da Matteo Renzi si è insediato il 22 febbraio 2014.
Ormai vanta due anni.
Quanto è rimasto annuncio e quanto è diventato un cantiere di riforme con risultati concreti?
Si riporta qualche stimolo:  
  • Le slide elaborate dal Governo: Due anni del Governo Renzi in numeri;
  • Il Monitoraggio sullo stato di attuazione del programma di Governo;
  • Un dossier de Lavoce.info “Due anni di governo Renzi” (tratti da “I dossier de lavoce.info”) 
1.2. Due anni del Governo Renzi (22.02.2014 – 22.02.2016): una valutazione sulle politiche della scuola e del lavoro

L’articolo, tratto da Orientamenti Pedagogici (ottobre – dicembre 2016), offre un primo bilancio delle politiche sulla scuola e sul lavoro del Governo Renzi:
Welfare e Educazione. Le politiche del governo Renzi: la Buona Scuola, il Jobs Act” (a cura di Malizia G. e Nanni C.).

1.3. Legge di stabilità 2016 e Legge Milleproroghe

Si porta l’attenzione su due provvedimenti:

  • il 22 dicembre 2015 il Parlamento ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 2111-B recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016);
  • il 24 febbraio 2016 il Senato ha approvato il Decreto-legge del 30 dicembre 2015, n.- 2010: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative” (Legge milleproroghe).

Nella newsletter si allegano:

  • il testo della legge di stabilità: legge 28 dicembre 2015, n. 208 (G.U. n. 302 del 30.12.2015, S.O. n. 70);
  • il testo della legge Milleproroghe: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative”;
  • Dossier di Il Sole 24 ore di guida alla lettura della legge di stabilità:Guida alla lettura comma per comma; Guida alla manovra 2016. Tutte le novità su fisco, lavoro e Pa spiegate dagli esperti del Sole 24 ore;
  • Commenti della CISL, della CGIL e della UIL alla legge di stabilità;
  • Una scheda sui provvedimenti in materia di scuola presenti nella legge di stabilità;
  • Una scheda sui provvedimenti in materia di scuola presenti nella legge milleproroghe elaborata da Disal.
1.4. Riforma della Costituzione

Il 21 gennaio 2016 il Senato ha approvato, con 180 voti favorevoli, 112 contrari e 1 astenuto il ddl di riforma costituzionale AS 1429-D, recante "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione".
Ora il testo farà ritorno alla Camera dei deputati per il passaggio conclusivo che darà il via libera alla Riforma costituzionale.
Per conoscere l’ulteriore documentazione vai alla newsletter di ottobre 2015.
Si allegano

  • il testo del provvedimento (AS 1429-D);  
  • alcune slide che illustrano il provvedimento: il DDL di riforma della seconda parte della Costituzione (aggiornate al 13.10.2015);
  • uno studio del prof. Giulio Salerno per una prima riflessione sui riflessi della riforma sul sistema educativo di Istruzione e Formazione.
2. MIUR
2.1. La Buona Scuola

Come noto, la Legge 107/2015 contiene numerose Deleghe (commi 180 – 185): deleghe legislative e Atti di Decretazione secondaria.

Si richiamano alcuni provvedimenti adottati dopo l’approvazione della Legge 107/2015.

a. Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF)

Con la nota 2805 dell’11 dicembre 2015 avente per oggetto “Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa” il MIUR fornisce indicazioni ed orientamenti alle scuole per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), così come previsto dalla legge 107.

b. Il Piano Nazionale Scuola Digitale

È il Piano a valenza pluriennale che indirizza concretamente l’attività di tutta l’Amministrazione.
Il Piano contribuisce a “catalizzare” l’impiego di più fonti di risorse a favore dell’innovazione digitale, a partire dai Fondi Strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020) e dai fondi della legge 107/2015 (La Buona Scuola).
Le azioni previste si articolano nei quattro ambiti fondamentali:

  • Strumenti;  
  • Competenze; 
  • Contenuti;
  • Formazione e accompagnamento.

Per ulteriori informazioni visita il sito del MIUR.

c. Alternanza Scuola – Lavoro

Arriva nelle scuole il primo “manuale” per la progettazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro. Novantaquattro pagine, allegati esemplificativi compresi, pensate per guidare passo dopo passo dirigenti scolastici e  docenti, dall’ideazione del progetto al momento del monitoraggio finale.
La Guida operativa è stata inviata alle scuole secondarie di secondo grado accompagnata da una lettera del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

d. La formazione iniziale e in servizio dei docenti

La Legge 107/2015 disciplina la formazione iniziale e in servizio dei docenti.
Alla legge hanno fatto seguito il DM 27 ottobre 2015, n. 850, la Circolare 5 novembre 2015, protocollo n. 36167, la Nota 7 gennaio 2016, prot. n. 35.

e. Le nuove classi di concorso: pubblicato il Regolamento

Il Regolamento - D.P.R. 14 febbraio 2016, n. 19 - contiene disposizioni di revisione dell'attuale assetto ordinamentale delle classi di concorso per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, attraverso la loro razionalizzazione e il loro accorpamento.
Al Regolamento sono allegate:

  • la Tabella A, che individua le classi di concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice alfanumerico, nonché gli insegnamenti ad esse relativi, i titoli necessari per l'accesso ai percorsi di abilitazione e le corrispondenze con le previgenti classi di concorso;
  • la Tabella B, che individua le classi di concorso a posti di insegnante tecnico-pratico per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice alfanumerico, nonché gli insegnamenti ad esse relativi, i titoli necessari per l'accesso ai percorsi di abilitazione e le corrispondenze con le previgenti classi di concorso;
  • la Tabella A/1, che individua la corrispondenza tra gli esami del vecchio ordinamento, indispensabili per l'accesso alle classi di concorso, ed altri esami di contenuto omogeneo.
f. Dirigente scolastico

DS: manager, sceriffi o … Dirigenti figli di un dio minore? La contraddizione dei capi di istituto: dirigenti per responsabilità, quadri per stipendio.

Un dossier di Tuttoscuola denuncia la contraddizione dei Capi di istituto o presidi.

Perché se la Buona Scuola (la legge 107/15) amplia funzioni e responsabilità del dirigente scolastico, collocandolo al centro del processo riformatore e tenta in qualche modo di compensarne maggiormente impegni e carichi di lavoro, il cambio di passo non basta a ridare dignità retributiva ad una dirigenza trattata da sempre come di rango inferiore, se pur caricata di oneri e responsabilità rilevanti.

2.2. Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)

Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.
Il Sistema nazionale di valutazione è costituito da: Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione); Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa); Contingente ispettivo. Concorrono all’attività di valutazione: la Conferenza per il coordinamento funzionale del SNV e i Nuclei di valutazione esterna.
Nella newsletter si aggiornano le informazioni già riportate nelle newsletter di ottobre e novembre 2015.

a. Questionario di percezione

E’ stato pubblicato nel portale del Sistema Nazionale di Valutazione un “Questionario di percezione” diretto ai genitori, invitati a esprimere il loro gradimento sull’operato degli insegnanti e sulla qualità del servizio scolastico.

b. Rapporto di Autovalutazione: Scuola dell’infanzia

Il MIUR, con nota n. 829 del 27/01/2016 "Rapporto di Autovalutazione per la scuola dell'infanzia ("RAV infanzia")", ha comunicato che le scuole dell'infanzia, non incluse in un'istituzione scolastica insieme ad altri ordini e gradi di scuola, possono procedere all'elaborazione del RAV, in maniera naturalmente facoltativa. Come si legge nella nota, le scuole dell'infanzia, che potrebbero essere coinvolte nella compilazione del RAV, sono prevalentemente quelle comunali e paritarie, che non fanno sicuramente parte di istituti comprensivi o circoli didattici (che hanno già naturalmente compilato il RAV). Il RAV infanzia ha carattere sperimentale ed è sottoposto alla valutazione da parte delle scuole e degli altri soggetti interessati (università, associazioni professionali, gruppi e istituzioni nazionali, sindacati...). Detta valutazione avverrà attraverso una consultazione online riservata alle scuole (statali, paritarie comunali, paritarie private) e una sperimentazione sul campo da parte di un ristretto gruppo di scuole. Il documento, elaborato da un gruppo di esperti, presenta le stesse aree (Contesto, Esiti, Pratiche educative e Pratiche gestionali) e la maggior parte degli indicatori e delle rubriche di valutazione presenti nel RAV ufficiale. Il RAV infanzia, pur essendo destinato principalmente alle scuole dell'infanzia non comprese in Istituti comprensivi o in circoli didattici, potrebbe essere utilizzato (come si suggerisce nella nota) anche come strumento integrativo per i plessi e le sezioni di scuole dell'infanzia statali che, pur avendo partecipato alla compilazione del RAV dell'intera istituzione scolastica, potrebbero disporre di uno specifico strumento di analisi ad esse destinate. La finalità del RAV infanzia è quella di dar vita ad un dibattito, all'interno e all'esterno delle scuole, sugli strumenti più idonei per una corretta autovalutazione della scuola dell'infanzia sia per rendere espliciti i fattori di qualità che caratterizzano le nostre migliori scuole dell'infanzia sia per incoraggiare e sostenere il miglioramento di questo decisivo segmento della nostra scuola.

c. La valutazione delle scuole in Europa: proposte per approfondire  

Un contributo alla riflessione. Luciano Rondanini, in un articolo pubblicato su Rivista dell’Istruzione (5/2015) dal titolo “La valutazione delle scuole in Europa” presenta il sistema di valutazione inglese, francese e spagnolo.

Sul medesimo argomento si allegano

Si segnalano anche gli articoli contenuti in Scuola democratica 3/2015: Le istituzioni della valutazione a confronto.

3. Iscrizioni a scuole dell’infanzia e a scuole di ogni ordine e grado (2016/2017)

Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dal 21.12.2015 è disponibile la circolare sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2016/2017.

3.1. Le iscrizioni per l’anno scolastico e formativo 2016/2017

C’è tempo dalle 8.00 del 22 gennaio alle 20.00 del 22 febbraio 2016 per iscrivere i propri figli al primo anno della scuola primaria, secondaria di I e II grado attraverso la procedura on line prevista dal Ministero.

Le iscrizioni on line riguardano anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali (nelle Regioni che hanno aderito).

L’adesione delle scuole paritarie al sistema delle ‘Iscrizioni on line’ resta facoltativa anche quest’anno. Confermata l’iscrizione cartacea per la scuola dell’infanzia, che potrà essere effettuata sempre dal 22 gennaio al 22 febbraio prossimi.
Nella newsletter si allegano:

  • il Comunicato Stampa del MIUR del 21.12.2015;  
  • il testo della Circolare Ministeriale 22 del 21.12.2015;
  • le Precisazioni sulle iscrizioni on-line;
  • gli Allegati 1 (licei), 2 (Istituti Tecnici), 3 (Istituti Professionali);
  • la Scheda A (Domanda di iscrizione alla scuola dell’infanzia);
  • la Scheda B (Modulo per l’esercizio del diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica);
  • alcuni strumenti operativi: la guida curata da Scuola24.ilsole24ore, dalla CGIL (guida completa e schede analitiche), dalla CISL (guida alla compilazione del piano triennale offerta formativa). 
3.2. Dopo il 22 febbraio 2016

Il 22 febbraio 2016 è stato l’ultimo giorno utile per le iscrizioni on line al prossimo anno scolastico; e il Miur ha emanato una circolare per dettagliare la gestione amministrativa delle domande.
Fino al 27 febbraio le scuole hanno dovuto inserire le domande di iscrizione rimaste in sospeso accedendo dal lato web ad «Iscrizioni on line». Tale data è stata improrogabile in quanto connessa all’avvio delle procedure per la definizione degli organici.
Dal 23 febbraio senza chiusura le scuole paritarie hanno a disposizione nel Sidi la funzione di «Iscrizione diretta» per inserire le domande pervenute, necessaria per le scuole che non hanno aderito al sistema delle iscrizioni on line.

Le prossime tappe
Dal 10 marzo al 13 marzo viene chiusa a tutti gli utenti (scuole/centri di formazione professionale) l’Area «Gestione iscrizioni», per consentire la migrazione di tutte le domande di iscrizione sui codici scuola validi per l’anno scolastico 2016/2017. In questo periodo viene eseguita in automatico, da parte del sistema, l’accettazione di ufficio di tutte le domande di iscrizione in carico (“Inoltrate”) alle scuole che non sono state accettate entro il 9 marzo.
A partire dal 14 marzo le funzioni Sidi per la gestione delle iscrizioni vengono nuovamente messe a disposizione delle segreterie scolastiche.

Il rispetto della privacy
Per tutelare il diritto alla privacy delle famiglie che utilizzano il servizio delle iscrizioni on line, evidenzia ancora la nota, per le domande nello stato «In lavorazione», le scuole di destinazione non visualizzano i dati ivi inseriti ad eccezione del nome e del cognome dell’alunno. Solo dopo l’effettivo inoltro della domanda da parte della famiglia, la scuola può accedere a tutti i suoi dati.

Acquisizione o annullamento della domande
Per le domande che rimangono nello stato «In lavorazione» successivamente alla data di chiusura delle iscrizioni on line e per quelle nello stato «Restituita alla famiglia», la scuola ha la possibilità di effettuare l’acquisizione d’ufficio attraverso l’inoltro a se stessa (funzione «Inoltro d’ufficio»). A questo punto se la domanda «In lavorazione» acquisita appare formalmente corretta, la scuola contatterà la famiglia per verificare l’intenzione all’iscrizione (per esempio, la famiglia aveva dimenticato di inoltrare la domanda). Se la domanda non è corretta (per esempio contiene dati palesemente errati e/o incongruenti), oppure la famiglia non conferma l'iscrizione, la scuola procede all’annullamento della domanda.

3. MLPS
3.1. La filiera professionalizzante in Italia

Come noto, la Legge 107/2015, con il comma 45 e seguenti, intervenendo sugli Istituti Tecnici Superiori, concorre a costruire, dal punto di vista normativo, una filiera professionalizzante verticale.
Sulla base del comma 46, infatti, un giovane dopo il conseguimento di una qualifica professionale può proseguire nel IV anno della IeFP conseguendo un diploma professionale; se frequenta, poi, un percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore può accedere  ai percorsi realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori. La struttura ed i contenuti del percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore sono definiti da un Accordo in sede di Conferenza Permanente.
L’Accordo è stato sancito il 20 gennaio 2016, con repertorio atti n. 11/CSR.
Nella presente newsletter si allegano il testo del comma 46 e il testo dell’Accordo del 20 gennaio 2016.

3.2. Imparare lavorando. In Italia si può.

Il 28 gennaio 2016 prende il via la campagna di comunicazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla sperimentazione nazionale del sistema duale, la strategia del Governo che punta sull'alternanza scuola - lavoro per favorire il passaggio dal mondo dell'istruzione e della formazione al mercato del lavoro. Il Jobs Act e "la Buona Scuola" hanno puntato al rafforzamento dell'asse scuola – lavoro attraverso gli istituti dell'alternanza scuola-lavoro e l'istituto dell'apprendistato con l'obiettivo di facilitare l'occupabilità giovanile e di contrastare la dispersione scolastica. In questa direzione si avvia la sperimentazione del sistema duale per consentire ai giovani di "imparare facendo", ossia di ottenere un'opportunità di lavoro concreta durante il periodo di studio, spendibile anche in altri contesti lavorativi. Tale sperimentazione consentirà in un biennio a circa 60 mila giovani iscritti a corsi di istruzione di formazione professionale di poter conseguire i titoli di studio che prevedono, attraverso modalità diverse, una effettiva alternanza scuola-lavoro.
Accordi interistituzionali stanno definendo la costruzione del c.d. “Sistema Duale” in Italia.

Si riportano i principali provvedimenti normativi:

  • Il bando di Italia Lavoro rivolto a 300 CFP che intendono costituire e/o rafforzare al proprio interno servizi di orientamento e placement e avviare percorsi formativi utilizzando l’apprendistato per la Qualifica e il Diploma professionale, l’alternanza scuola lavoro, l’impresa formativa simulata. Nel file allegato si riportano i primi 300 CFP segnalati. Si è in attesa della lista ufficiale e definitiva, dopo la verifica della documentazione prodotta.
  • L’Accordo sul progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale” (Repertorio Atti 158/CSR del 24 settembre 2015).
  • Il D.M. 12 ottobre 2015 (G.U. 21 dicembre 2015, n. 296) – Definizione degli standard formativi dell’apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell’art. 46, comma 1, del d. lgs. 15 giugno 2015, n. 81.
  • Il testo del Comunicato Stampa ed i relativi allegati: Tabella Fondi sistema duale;
  • I testi degli Accordi tra MLPS e singole Regioni;
  • Le Determine di Italia Lavoro per l’accreditamento dei CFP.
3.3. MLPS: Bilancio di due anni di attività attraverso le tappe più significative

Il racconto di ventiquattro mesi di attività del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, attraverso le tappe più significative, dal Jobs Act a "Garanzia Giovani", dal servizio civile ai provvedimenti di carattere sociale. "Una squadra al lavoro con l'obiettivo di fare buone cose per il nostro paese", questa la fotografia delle principali attività portate a termine dal 22 febbraio 2014, giorno del giuramento del Ministro Giuliano Poletti, a oggi.
Già dopo pochi giorni dall'insediamento, a marzo 2014, il Governo approvò il disegno di legge delega per la riforma del mercato del lavoro.
A maggio, prese il via il programma "Garanzia Giovani", per migliorare l'occupabilità dei NEET (Not in Education, Employement or Training).
Con l'avviso per la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale, a giugno, si è offerta un'opportunità per 100.000 giovani.
Tra i numerosi provvedimenti di carattere sociale, spiccano #DiamociUnaMano, con 125 progetti attivati su tutto il territorio nazionale, e l'incremento del Fondo per le non autosufficienze portato a 400 milioni di euro.
Nella newsletter si allegano le slide elaborate dal MLPS.

3.4. Linee Guida per l’inclusione attiva

Il giorno 11 febbraio 2016 è stato approvato in Conferenza Unificata il modello da adottare per predisporre e attuare i progetti di presa in carico delle famiglie beneficiarie del Sostegno per l'inclusione attiva (SIA), la misura di contrasto alla povertà che da quest'anno verrà estesa all'intero territorio nazionale, dopo la sperimentazione attuata nelle grandi città.

Nella presente newsletter si allegano: le linee guida per l’inclusione attiva; il comunicato stampa dell’11 febbraio 2016.

3.5. Garanzia Giovani: "SELFIEmployment"

SELFIEmployment finanziamenti a tasso zero da 5mila a 50mila euro per i giovani che scelgono l'autoimpiego e l'autoimprenditorialità. Dal 1° marzo 2016 si potranno presentare le domande.
Erogare finanziamenti agevolati senza interessi e non assistiti da nessuna forma di garanzia reale e/o di firma, con un piano di ammortamento della durata di sette anni, di importo variabile da un minimo di 5mila ad un massimo di 50mila Euro, a favore degli iscritti a Garanzia Giovani che intendano avviare iniziative di autoimpiego e di autoimprenditorialità.
È questa la finalità di SELFIEmployment, il Fondo Rotativo Nazionale promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e gestito da Invitalia, che si avvicina ai nastri di partenza.
Come chiarisce l'avviso pubblicato sul sito del Ministero, sezione Pubblicità Legale, da martedì 1° marzo, alle ore 12.00, sarà infatti possibile presentare le domande per ottenere le agevolazioni, utilizzando la procedura informatica a disposizione sul sito www.invitalia.it.
Il Fondo Rotativo Nazionale SELFIEmployment opera con risorse provenienti dai Programmi Operativi Nazionali "Iniziativa Occupazione Giovani" e "Sistemi di Politiche Attive per l'Occupazione" e da Programmi Operativi Regionali, con una dotazione finanziaria complessiva di partenza pari a 114,6 milioni di euro.
Le indicazioni complete per la presentazione delle domande di finanziamento sono contenute nell'Avviso pubblicato sul sito del Ministero.
Nella presente newsletter:

  • si segnala il sito dedicato
  • si allega il report di monitoraggio delle adesioni a Garanzia Giovani (26.02.2016);  
  • si rimanda alla newsletter di giugno – luglio 2015 per ulteriori approfondimenti. 

sommario

Orientamenti regionali

1. Il Governo delle Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha la finalità di:

  1. definire, promuovere posizioni comuni su temi di interesse delle Regioni, elaborare documenti e proposte al fine di rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle istituzioni comunitarie;
  2. predisporre pareri e base di intesa in osservanza della legislazione vigente;
  3. favorire il raccordo con le autonomie locali a livello nazionale.

Nella newsletter si allegano:

  • la composizione delle Commissioni, individuate in base ai gruppi di materie omogenee di competenza delle Regioni e delle Province Autonome;
  • gli Assessori regionali incaricati nelle materie dell’Istruzione, della Formazione Professionale e del Lavoro.
2. Iscrizioni on–line nelle Regioni

Dal 21 gennaio 2016 il via alle iscrizioni ai corsi di Formazione Professionale in sei Regioni.  
Parte l’iscrizione on line anche al primo anno dei corsi di Formazione Professionale per il 2016-2017. Le Regioni sono: Piemonte, Lazio, Lombardia, Molise, Veneto, Sicilia. Le famiglie avranno 30 giorni di tempo per completare l’iter di iscrizione ai corsi di Formazione Professionale. Il termine per inoltrare le domande digitali, infatti, scadrà il 22 febbraio alle 20.00.

3. Una mappa aggiornata sui finanziamenti dei percorsi di IeFP

Un documento elaborato dalla Sede Nazionale presenta – sotto forma di scheda informativa – alcuni elementi riconducibili ai LEP per la costruzione del (sotto)sistema di IeFP:

  • date dell’avvio dell’anno scolastico e formativo;
  • tipologie dell’offerta formativa: percorso triennale, quadriennale, percorsi relativi all’istituto dell’apprendistato, ecc.;
  • parametri di finanziamento dei percorsi formativi;
  • tipologie dei soggetti coinvolti per lo svolgimento dei percorsi formativi

Per una visione complessiva dell’offerta formativa si allega anche il volume: La buona formazione professionale. Situazione della IeFP nell’a.f. 2013/2014 e proposte, curato da esperti del CNOS-FAP e pubblicato nel mese di dicembre 2015.      

Si allegano:

  • la scheda che descrive alcuni LEP propri del (sotto)sistema di IeFP;
  • il volume “La buona formazione professionale. Situazione della IeFP nell’a.f. 2013/2014 e proposte".   
4. Regione Abruzzo

La Regione Abruzzo ha editato il Repertorio delle qualificazioni e dei profili professionali della Regione Abruzzo. Il Repertorio contiene la descrizione dell’Architettura e le schede descrittive dei profili professionali.

 

sommario

Aspetti metodologici e didattici

1. Rapporti di Almadiploma e ISFOL sull’istruzione tecnica e professionale in Italia
a. Almadiploma

Orientamento, voti alti alla maturità, stage ed Erasmus. E soprattutto l'alternanza scuola lavoro, grazie alla quale i giovani acquisiscono competenze utili per il mercato del lavoro.

E' questa la «ricetta» per il successo dei diplomati italiani secondo Almadiploma, che 25 febbraio 2016 al Miur ha presentato l'edizione 2016 del Rapporto che ha analizzato le scelte formative e professionali di oltre 100mila studenti di 300 scuole superiori, focalizzandosi su un campione di 15mila ragazzi intervistati a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo di studio. Sono i giovani degli istituti tecnici e professionali, secondo Almadiploma, quelli che vantano il tasso più alto di occupazione dopo la maturità (fino al 62% dopo cinque anni dal titolo, contro il 14% dei liceali) : un vantaggio che arriva anche dall'alternanza e dagli stage post diploma, che aumentano fino al 90% le possibilità di trovare un impiego.

b. ISFOL: Percorsi di IeFP

A settembre 2015 ISFOL ha pubblicato un rapporto sul sistema di IeFP in Italia.  
Nella newsletter si allegano

2. Rapporto Italia 2016. La sindrome del Palio (Eurispes).

Il 28 gennaio 2016 Eurispes pubblica il “Rapporto Italia: superare la sindrome del Palio, passare dal contro al per e trasformare la nostra potenza in energia”.
L’invidia è il vizio che blocca l’Italia. Una vera e propria sindrome che l’Eurispes definisce “sindrome del Palio” che non ci permette di trasformare la nostra potenza in energia. “L’Italia – spiega il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – è infatti rallentata da una diffusa e radicata sindrome del Palio di Siena la cui regola principale è quella di impedire all’avversario di vincere, prima ancora di impegnarsi a vincere in prima persona. Sempre senese era l’anima nel XIII Canto che dice a Dante: «Fui molto più lieta delle sfortuna altrui che della mia fortuna».

Si riporta una scheda del Rapporto Eurispes 2016.

3. Ambiente: le città italiane alla sfida del clima. Gli impatti dei cambiamenti climatici e le politiche di adattamento

Le città italiane alla sfida del clima”.
Si tratta di un Dossier di Legambiente in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Edizione 2016).
Nella newsletter si allegano: il Comunicato Stampa e il testo del volume "Le città italiane alla sfida del clima" (Edizione 2016).

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Aspetti socio politici

1. Il CCNL-FP - livello nazionale 
  • Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC Cgil, Cisl scuola, UIL Scuola, Snals Confsal assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni Forma e Cenfop.
Si allega il testo del CCNL-FP (2011-2013).
La trattativa prosegue a livello regionale.  

  • Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d. – 11 settembre 2012

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal sottoscrivono un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative.
Si allega il Verbale di Accordo.

  • Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL – 11 dicembre 2012

Il giorno 11 dicembre 2012, in via Appia Antica 78, Roma, si è svolto un incontro tra FORMA – CENFOP e UGL per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione.
Il 14.11.2011 aveva firmato un Accordo per adesione al CCNL-FP 2007 – 2010.

  • Incontro sequenza contrattuale (lettera E comma 5) e accordi per la detassazione 11 luglio 2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.    
L’8 maggio 2013 le OO.SS. scrivono agli Enti datoriali l’apertura del tavolo negoziale per la definizione della sequenza contrattuale di cui alla lettera E, comma 5 dell’art. 25 del vigente CCNL 2011 – 2013. L’incontro è fissato per l’11 luglio 2013.
L’11 luglio 2013 le parti si accordano sulla sequenza contrattuale ex. Art. 25, lettera E, punto 5.
Nel medesimo giorno, le parti si accordano sulla detassazione 2013.
Il 10 ottobre 2013 la FLC CGIL invia la nota di scioglimento della riserva.

2. CCNL-FP - contratti regionali
  • LOMBARDIA: sottoscritto il primo contratto regionale – 8 marzo 2013

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

  • PIEMONTE: firmato il contratto regionale in Piemonte - 23.09.2013

Il 23 settembre 2013, presso la sede della Regione Piemonte (Torino, via Magenta), le Delegazioni di Forma e Cenfop e le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals hanno firmato - alla presenza dell’Assessore al “Lavoro e Formazione Professionale”, Claudia Porchietto - il Contratto Collettivo Regionale della Formazione Professionale (CCRL).
La trattativa ha impegnato le parti per più di otto mesi in un contesto complicato dalla grave difficoltà che il sistema ancora patisce a causa del perdurare delle incertezze economiche. Si tratta, a detta delle Parti, di un contratto soddisfacente proprio in considerazione del contesto sociale nel quale si è sviluppato. Le Organizzazioni Sindacali hanno sottoposto all’approvazione dei lavoratori il testo contrattuale con assemblee territoriali che hanno dato un forte consenso per la firma definitiva del CCRL.

  • EMILIA ROMAGNA: firmato l'Accordo di Sistema tra OO.SS. e COEF

Il 31 gennaio 2014 a Bologna, è stato firmato l'Accordo di Sistema tra le OO.SS e COEF - Coordinamento Enti Formativi Emilia Romagna.
Nella newsletter si allega il testo dell'Accordo.

3. Attività della Commissione paritetica bilaterale nazionale

Nell’allegato si ricordano i nominativi dei componenti la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale 2011 – 2013.
Ai sensi dell’art. 4 del CCNL 2011 – 2013 per la Formazione Professionale, la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato:

4. Ente Bilaterale Nazionale Formazione Professionale
  • Profili Professionali dell’Apprendistato

Ha cominciato i suoi lavori la commissione bilaterale di EBiNFoP incaricata di redigere una proposta di profili professionali per l’applicazione dell’apprendistato come previsto dal contratto di lavoro del nostro settore firmato a giugno. La commissione si è data un ritmo di lavoro molto serrato per cui si pensa di poter consegnare un testo conclusivo alle parti firmatarie in tempi molto brevi (23 ottobre 2012).
Il 5 dicembre 2012 le parti hanno avviato la sperimentazione dei piani formativi per gli apprendisti.

  • Paolo Cesana eletto presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale il 4 giugno 2015
    Sostituisce Gaetano Ruvolo
5. Accordo FORMA – CENFOP e OO.SS.
  • 7 agosto 2015

Il giorno 7 agosto 2015 FORMA / CENFOP e le OO.SS. firmano il verbale di Accordo ai sensi e per gli effetti del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”.

  • 17 settembre 2015

Il 17 settembre 2015 viene firmato un Accordo sindacale tra le OO.SS. CISL Scuola Lombardia, FLC Cgil Lombardia, UIL Scuola Lombardia e AEF.

  • 2 ottobre 2015

Il 2 ottobre 2015 viene firmato l’Accordo tra le OO.SS. e le Agenzie formative della Regione Piemonte.

6. Accordo collettivo regionale per il sistema della formazione professionale del Friuli Venezia Giulia

Il 19 dicembre 2015, presso l’Enaip del Friuli Venezia Giulia è stato firmato l’Accordo collettivo regionale per il sistema della formazione professionale del Friuli Venezia Giulia.

7. Circolare INAIL dell’11.12.2015

Istituzione di un premio speciale unitario e relative modalità di applicazione per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, degli allievi iscritti ai corsi ordinamentali di Istruzione e Formazione Professionale regionale curati dalle istituzioni formative e dagli istituti scolastici paritari, accreditati dalle Regioni per l’erogazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale ai sensi dell’art. 32, comma 8 del D. Lgs. 150 del 14.09.2015.

8. Documenti vari:

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SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro ai giovani bisognosi!


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano la brochure di presentazione ed un segnalibro.

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!