Orientamenti Europei
Orientamenti Nazionali
Orientamenti Regionali
Aspetti metodologici-didattici
Aspetti socio-politici

Orientamenti europei

1. The structure of the European Education Systems 2015/2016 (Eurydice)

Un rapporto di Eurydice, pubblicato il 23 novembre 2015, analizza gli ordinamenti dell’Istruzione nei 37 Paesi (28 Stati dell’Unione più Bosnia ed Erzegovina, Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Serbia, Repubblica di Macedonia, Norvegia, Serbia e Turchia) che partecipano al programma Erasmus+

Paese per Paese, il rapporto illustra nel dettaglio le caratteristiche di ogni sistema di istruzione, con schede analitiche nazionali.
In fatto di educazione dell’infanzia, nel panorama dei Paesi Erasmus+ si possono distinguere due tipi di educazione pre-primaria: unitaria o divisa in due livelli. Nel primo caso, spiega Eurydice, i bambini seguono un unico percorso che li conduce alla scuola primaria e la governance e il finanziamento del sistema è di competenza del ministero dell’Istruzione. Mentre nel secondo caso l’assetto è organizzato su due livelli di educazione - il primo fino ai 3 anni di età, come le «classi primavera» italiane, e il secondo dai 3 anni in poi - finanziati e regolati da autorità diverse.
Quanto alla scuola dell’obbligo, le schede nazionali delineano tre modelli principali di scuola dell’obbligo: a struttura singola, con curriculum comune e differenziato. Il primo prevede un percorso unitario dall’inizio alla fine dell’obbligo, senza transizioni tra livello primario e secondario di istruzione; nel secondo caso, invece, dopo aver completato la scuola primaria gli studenti accedono al livello secondario, dove seguono un curriculum con base comune; nel terzo caso, infine, dopo il livello primario gli studenti hanno la possibilità di completare l’istruzione secondaria seguendo percorsi educativi diversi o diversi tipi di scuola.

Nella newsletter si allegano il testo del Rapporto (in inglese) e la scheda sull’Italia.

2. OECD: Education at glance – 2015

Meno lavoro per i laureati, record di Neet, spesa insufficiente, prof «vecchi»: la fotografia dei ritardi italiani secondo l’Ocse.

Pochi laureati e molti Neet, spesa pubblica per l’istruzione che resta inferiore alla media degli altri Paesi, docenti troppo «vecchi», niente valutazione sistematica di professori e dirigenti, poche tecnologie digitali in classe. Studenti che alle medie mostrano scarsi risultati in matematica, lettura e scienze e scuola dell’infanzia frequentata dalla quasi totalità dei bambini italiani, ma meno da quelli immigrati.

Sono i principali numeri dell’Italia contenuti nel rapporto Ocse «Uno sguardo sull’istruzione 2015» pubblicato il 24 novembre 2015, che ripropone “antichi mali” del nostro sistema che appaiono irrisolti, anche se c’è da sottolineare che non tutti i dati si riferiscono al 2014, ma molti valori risalgono al 2012 e al 2013. I temi analizzati nel rapporto fanno riferimento ai livelli di istruzione conseguiti, alle competenze e alla partecipazione nel mercato del lavoro, all’equità nell’istruzione e nel mercato del lavoro, al finanziamento del sistema, alla professione di docente e all’istruzione universitaria.
Nella newsletter si allegano la Scheda Italia del Rapporto, una Sintesi tratta da Scuola24 di Il Sole 24 ore del 25 novembre 2015, slide di Avvisati / Marconi “Uno sguardo sull’Istruzione. Indicatori dell’OCSE 2015 – 25° edizione”, una nota del MIUR del 24.11.2015.

3. Coding in classe: sito web con risorse didattiche per professori e studenti

Un sito web con tutte le risorse didattiche necessarie per promuovere sempre di più il coding in classe: si chiama «All you need is code» ed è la piattaforma web nata un anno fa su iniziativa della Commissione Ue per aiutare i docenti di tutta Europa a integrare la normale didattica con i temi legati alla programmazione.
Un progetto sostenuto da grandi imprese del settore tecnologico - Facebook, Liberty Global, Microsoft, Sap e Samsung - e coordinato da European Schoolnet, che il 30 ottobre 2015 ha diffuso i risultati di uno studio secondo il quale 15 Paesi UE (Italia esclusa) hanno già inserito il coding nei curriculum della scuole primarie e secondarie.
Nella newsletter si allegano il testo del Rapporto “Computing our future. Computer programming and coding. Priorities, school curricula and initiatives across Europe 2015”, l’indicazione del link ed una sintesi del Rapporto realizzata Scuola 24.

4. Manuale dello stage in Europa – ISFOL (IV edizione)

Pubblicata il 25.11.2015 la nuova edizione del manuale ISFOL dedicato allo stage in Europa (quarta edizione). Una guida indispensabile per i giovani che vogliono affrontare questo tipo di esperienza, spesso decisiva per il loro futuro professionale, in quanto primo passo nel mondo del lavoro.
Inesperienza, mancanza di informazioni, incertezza frenano talvolta i ragazzi nello sfruttare a pieno le potenzialità dello stage, su cui l’ISFOL torna a fornire ogni delucidazione, offrendo anche consigli e suggerimenti utili.
Il manuale, completamente aggiornato nei contenuti, è strutturato in due parti. La prima più teorica, che illustra lo strumento e ne spiega la natura. La seconda del tutto pratica, con schede contenenti le informazioni necessarie per progettare il proprio stage.

5. Linee Guida per utilizzare i fondi UE.

La Commissione aiuta gli Stati membri a risolvere i problemi con gli appalti pubblici.
La Commissione ha pubblicato, il 29 ottobre, le linee guida per aiutare gli Stati membri a utilizzare al meglio i fondi UE, evitando errori in materia di appalti pubblici di progetti cofinanziati dai Fondi strutturali europei e dal Fondo per gli investimenti.
Le linee guida aiuteranno i funzionari pubblici in tutta l’Unione a identificare ed evitare gli errori più frequenti in materia di appalti pubblici di progetti cofinanziati dai Fondi strutturali europei e dal Fondo per gli investimenti.
In linea con l’iniziativa per un “bilancio dell’UE focalizzato sui risultati”, la Commissione agisce per garantire che i soldi dei contribuenti siano spesi in modo efficiente e trasparente.
Il Commissario per la Politica regionale Corina Creţu ha detto: “Una delle mie priorità è di aiutare gli Stati membri a migliorare il loro modo di gestire e investire i fondi UE e queste linee guida sono uno strumento prezioso in tal senso. Credo che fare meno errori in materia di appalti pubblici garantirà che gli investimenti dell’UE diano risultati più veloci per i nostri obiettivi di posti di lavoro e di crescita e permetterà di salvaguardare il bilancio dell’UE”.
Nella newsletter si allega il testo “Appalti pubblici. Orientamenti per i funzionari”.  

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Orientamenti nazionali

1. GOVERNO
1.1. Monitoraggio sullo stato di attuazione del programma di Governo (16.11.2015)

Il report è aggiornato con i dati sui provvedimenti adottati dal Governo dal 22 febbraio 2014 al 16 novembre 2015. In questo periodo si sono svolte 90 sedute del Consiglio dei Ministri e sono stati deliberati 265 provvedimenti legislativi (46 in più rispetto al precedente rapporto del 14 settembre 2015). In particolare, il Consiglio dei Ministri ha deliberato 107 disegni di legge; 42 decreti-legge; 116 decreti legislativi, di cui 86 approvati in via definitiva. Dei provvedimenti varati, 147 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale e, di essi, il 49,7% non prevede ulteriori provvedimenti attuativi.
Nel rapporto, come di consueto, è anche riportato lo stato di avanzamento dei decreti attuativi dei provvedimenti legislativi riferiti ai due precedenti esecutivi. Lo stock di tali decreti, ereditato il 22 febbraio 2014, è sceso da 889 a 246 con un tasso di attuazione che è passato dal 38 al 76,2% (in particolare, si è passati dal 52,4 al 78,5% per il governo Monti e dal 13,6% al 72,1% per il governo Letta).

1.2. Legge di stabilità 2016

Il Consiglio dei ministri del 15 ottobre 2015 ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016). Una manovra finanziaria di 26,5 miliardi di euro, che potrà aumentare fino a 29,5 miliardi in base all’accoglimento o meno della richiesta, avanzata alla UE, di utilizzare uno 0.2% di spazio di patto in più per la “clausola migranti”. La Legge di Stabilità 2016 prosegue il piano di taglio delle tasse, avviato lo scorso anno, intensifica la lotta contro la povertà e la tutela delle fasce più deboli della popolazione, procede con la spending review.
Nella newsletter si allegano il Testo del Disegno di Legge, la Relazione illustrativa, alcune slide che illustrano il DdL “L’Italia con il segno +”, il Comunicato Stampa del CdM del 15 ottobre 2015.

1.3. Disegno di Legge di RIFORMA COSTITUZIONALE: lo stato dell’arte

È quella parte della Carta costituzionale che regola le autonomie delle Regioni e degli enti locali. L’attuale struttura delle Regioni deriva da una serie di riforme del Titolo V cominciate negli anni Settanta e terminata con la riforma del 2001. Lo scopo di tutte queste riforme era di dare allo Stato italiano una fisionomia più “federalista”, nella quale i centri di spesa e di decisione si sarebbero spostati dai livelli più alti, lo Stato centrale, a quelli più locali, “avvicinandosi” così ai cittadini.

Si riporta la cronologia essenziale più recente:
Si è concluso nella I Commissione della Camera l’esame degli emendamenti al DDL costituzionale. La Commissione Affari Costituzionali della Camera ha concluso il giorno 11.11.2015 la votazione dei 101 emendamenti al testo del DDL costituzionale (A.C. 2613-B). Gli emendamenti sono stati tutti respinti (11.11.2015).  
La I Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati ha conferito il mandato all’on. Emanuele Fiano quale relatore del DDL di riforma costituzionale (17.11.2015).  
Avvio della discussione generale sulla riforma della Costituzione. L’Aula della Camera avvia la discussione generale del disegno di legge costituzionale AC. 2613-B. L’Assemblea vota il provvedimento a partire da martedì 24 novembre fino al 4 dicembre 2015, mentre il voto finale della quarta lettura è fissato per l’11 gennaio 2016 (20.11.2015).
Nella newsletter di ottobre 2015 sono riportati tutti i documenti in ordine cronologico.

1.4. Terzo settore, impresa sociale e disciplina del Servizio civile universale

La riforma del terzo settore, che sembrava una priorità del governo Renzi soprattutto dopo lo scandalo Mafia Capitale sulle cooperative, è finita in coda. Slittata all’anno prossimo, o meglio alla primavera del 2016, come ha detto il ministro Maria Elena Boschi in un’intervista a Vita.it. dietro Senato e unioni civili. Al link http://www.quinonprofit.it si possono leggere i passaggi istituzionali della Riforma del Terzo Settore, a partire dalle notizie più recenti.
La newsletter di ottobre 2015 contiene tutto l’iter della riforma.

1.5. La legge sulla Cittadinanza.

Il 13 ottobre 2015 la Camera dei deputati ha approvato a larga maggioranza il disegno di legge di modifica della legge n. 91/1992 in materia di cittadinanza.
La riforma, che ha tratto impulso dalla proposta di legge di iniziativa popolare depositata, con oltre 200.000 firme, dalla campagna “L’Italia sono anch’io” nel 2012, rappresenta un importante passo in avanti, ampliando in modo significativo i casi in cui i minori nati o cresciuti in Italia possono acquistare la cittadinanza italiana.
Il testo del disegno di legge è ora all’esame del Senato della Repubblica.
Un’attesa lunga 23 anni: una volta approvata anche dal Senato l’Italia acquisirà almeno 250 mila nuovi giovanissimi cittadini. Il testo è pensato, infatti, soprattutto per le seconde generazioni e tra i requisiti ha il vincolo del completamento di almeno un ciclo scolastico” (VITA del 13 ottobre 2015).
Nella newsletter si allega una Scheda sintetica tratta da La Stampa del 13 ottobre 2015 e una Scheda elaborata dall’ASGI, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione.

2. MIUR
2.1. Il “Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)” e “l’animatore digitale”

Ecco il PNSD, documento di indirizzo del MIUR per innovare il sistema scolastico tramite la digitalizzazione. I numeri del piano già da soli fanno spavento: un miliardo di euro di investimento, quattro ambiti di intervento e 35 azioni da subito fino al 2020”.
Un Piano a valenza pluriennale che indirizza concretamente l’attività di tutta l’Amministrazione, con azioni già finanziate che saranno prese in carico dalle singole Direzioni del Ministero per l’attuazione. Il Piano contribuisce a “catalizzare” l’impiego di più fonti di risorse a favore dell’innovazione digitale, a partire dai Fondi Strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020) e dai fondi della legge 107/2015 (La Buona Scuola).
Le azioni previste si articolano nei quattro ambiti fondamentali: strumenti, competenze, contenuti, formazione e accompagnamento.
Nel sito si possono leggere tutti i documenti. Il Piano è accompagnato dalla figura dell’animatore digitale.
Nella newsletter si allegano Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) del MIUR, la circolare sull’Animatore digitale, un commento di Diesse sul Piano (6.11.2015) e una nota di Corrado Bagnoli “Dall’animatore digitale all’«otium», meno male che c’è zio Matteo” e una scheda di sintesi “Digitale” di Roberto Baldascino.

2.2. Monitoraggio delle competenze del 1° ciclo 

Con la C.M. 3 del 13 febbraio 2015 sono stati proposti in via sperimentale alle scuole del primo ciclo nuovi modelli nazionali per la certificazione delle competenze degli allievi, da rilasciare al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado.
Si forniscono ora informazioni sugli esiti del primo anno di sperimentazione e orientamenti per la prosecuzione e l’estensione dell’iniziativa.
In proposito, si allega alla presente nota un “documento di orientamento” elaborato dal Comitato Scientifico Nazionale per l’attuazione delle Indicazioni/2012.
Nella newsletter si allegano il testo della Circolare “Prosecuzione delle iniziative sperimentali in materia di certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione. Anno scolastico 2015/2016” del 6 novembre 2015 e il documento di orientamento “Certificazione delle competenze: dagli esiti del monitoraggio alla nuova fase di sperimentazione”.  

2.3. Alunni con cittadinanza non italiana. On line il notiziario scolastico

Dopo anni di continua crescita sembra essersi stabilizzato il numero degli studenti con cittadinanza non italiana.
È quanto emerge dall’indagine statistica su Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e ora disponibile on line.
L’indagine si riferisce all’anno scolastico 2014/2015. L’incremento degli studenti con cittadinanza non italiana, rispetto all’anno precedente, è pari a solo circa 3.000 unità, per un numero complessivo di 805.800 alunni.
Nella newsletter si allegano il testo del MIUR “Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano”, la Nota del MIUR del 23.11.2015 e il senso della parola “Inclusione” di Antonia Carlini.

2.4. Il MIUR raccoglie la staffetta di Expo e scommette sull’educazione alimentare

Il MIUR pubblica le “linee guida per l’Educazione Alimentare 2015”. Le linee guide configurano un quadro epistemologico nel quale collocare l’Educazione Alimentare nel Sistema Educativo di istruzione e Formazione Italiano, anche alla luce delle eredità educative e culturali di EXPO 2015.

Nella presente newsletter si allegano “Linee guida per l’educazione alimentare” (2015), “Linee Guida per l’educazione alimentare nella scuola italiana” (2015) e una scheda riassuntiva elaborata da Scuola24 del 10 novembre 2015.   

2.5. “La Buona Scuola. Facciamo crescere il Paese”: strumenti per orientarsi   

La “Buona Scuola. Facciamo crescere il Paese” è Legge dello Stato: la Legge 13 luglio 2015 n. 107.
Varie Associazioni, l’11 novembre 2015, hanno sottoscritto e diffuso un documento dal titolo “Proposte per una scuola che cambi il Paese”. Si richiama anche l’attenzione sui temi “Curriculum dello studente” e “Piano triennale e organico funzionale”.
A completamento di quanto sopra, nella newsletter di ottobre 2015 si possono consultare tutti i testi riferiti al provvedimento “La Buona Scuola”.

2.6. Produzione del RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

Nel salone della comunicazioni del MIUR nella mattinata del 3 novembre 2015 sono stati presentati ai Direttori scolastici regionali e alla stampa i Rapporti RAV. In pari data sono stati resi pubblici sulla piattaforma “La scuola in chiaro” e pertanto consultabili da chiunque.

Voti, anche dell’esame di Stato, risultati delle prove Invalsi, collegamenti con università o mondo del lavoro. E ancora: caratteristiche del dirigente scolastico (anni di esperienza, tempo di permanenza nella scuola), del corpo insegnante (dall’età media dei docenti alla tipologia di contratto prevalente), informazioni dettagliate sull’organizzazione del curricolo e della progettazione didattica. Tutto a portata di click. Da oggi la scuola italiana si mette finalmente in chiaro. Sono infatti online i Rapporti di autovalutazione (i cosiddetti “RAV”) delle scuole, in cui ogni istituto ha messo nero su bianco i propri punti di forza e debolezza, abbinandoli a precisi obiettivi di miglioramento.

Nella newsletter di ottobre 2015 si possono consultare tutti i documenti sull’autovalutazione.

3. MLPS
3.1. La via della costruzione del “SISTEMA DUALE” in Italia.

Accordi interistituzionali stanno definendo la costruzione del c.d. “Sistema Duale” in Italia.
Al tempo della presente newsletter si allegano i seguenti documenti:

  • Il bando di Italia Lavoro rivolto a 300 CFP che intendono costituire e/o rafforzare al proprio interno servizi di orientamento e placement e avviare percorsi formativi utilizzando l’apprendistato per la Qualifica e il Diploma professionale, l’alternanza scuola lavoro e l’impresa formativa simulata. Nel file allegato si riportano i primi 300 CFP segnalati. Seguirà la verifica della documentazione.
  • L’Accordo sul progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale” (Repertorio Atti 158/CSR del 24 settembre 2015).
  • Il Decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministro dell’Economia e delle finanze che definisce gli standard formativi dell’apprendistato e i criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato in attuazione dell’articolo 46,comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 registrato alla Corte dei Conti (24.11.2015).  
3.2. Provvedimenti del Governo in materia di lavoro: il Jobs Act

In che cosa consiste il Jobs Act?
Come cambia il mercato del lavoro dopo la sua approvazione?
Ci si trova di fronte ad una riforma strutturale, vasta e articolata, e solo il tempo potrà mostrare l’impatto che avrà sul nostro sistema occupazionale. Fin da ora è possibile farsi un’idea della strada intrapresa presentando i contenuti del Jobs Act, i suoi punti di forza e di debolezza.
Nella newsletter si allega l’articolo di Maria Luisa Vallauri, Professore associato di diritto del lavoro dell’Università di Firenze, tratto da Aggiornamenti Sociali 11/2015, dal titolo “Il lavoro secondo il Jobs Act”.
Oltre al sito dedicato, nella newsletter di ottobre 2015 si trovano tutti i documenti approvati dalla riforma.

3.3. Progetto “Garanzia Giovani”

3.3.1. Report
Al 26 novembre, sono oltre 879 mila i giovani registrati al programma, 764 mila al netto delle cancellazioni. Durante l’ultima settimana le prese in carico da parte dei Servizi per l’Impiego crescono di 8.150, attestandosi a 545.821. A 234.002 giovani è stata proposta almeno una misura.

3.3.2. "SELFIEmployment"
Si tratta di un Fondo rotativo per l’accesso al credito agevolato a sostegno di chi avvierà iniziative di autoimpiego ed autoimprenditorialità. Da metà gennaio 2016 erogherà prestiti a tasso zero per importi variabili da un minimo di 5 mila ad un massimo di 50 mila Euro.
Nella newsletter si allegano il Report aggiornato al 26.11.2015, la news del “SELFIEmployment” del 18.11.2015 e la nota illustrativa del MLPS “Supporto all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità in Garanzia Giovani”.
Nella newsletter di giugno/luglio 2015 si trovano le informazioni sull’intero progetto.

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Orientamenti regionali

1. Il Governo delle Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha la finalità di:

  1. definire, promuovere posizioni comuni su temi di interesse delle Regioni, elaborare documenti e proposte al fine di rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle istituzioni comunitarie;
  2. predisporre pareri e base di intesa in osservanza della legislazione vigente;
  3. favorire il raccordo con le autonomie locali a livello nazionale.

La Conferenza in particolare valorizza e garantisce il ruolo istituzionale delle Regioni e delle Province Autonome alla luce del quadro costituzionale e promuove forme di coordinamento tra esse.
Il Presidente e il Vicepresidente sono eletti in prima o in seconda votazione all’unanimità dei presenti, con voto palese e votazione separata. Dalla terza votazione viene eletto Presidente, con voto segreto e limitato ad una preferenza, il componente che abbia raggiunto la maggioranza assoluta dei voti degli aventi diritto. Viene eletto Vicepresidente il componente che abbia raggiunto, nella stessa votazione, la maggioranza relativa dei voti degli aventi diritto.
Il Presidente ed il Vicepresidente sono eletti per cinque anni e durano in carica sino alla seduta dell’Assemblea convocata per l’elezione del nuovo Presidente.
Attualmente il presidente è Sergio Chiamparino (Regione Piemonte).
Il 22 ottobre 2015 il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino ha presentato le proprie dimissioni. Lo ha detto lui stesso, nel corso di una conferenza stampa tenuta al termine della riunione della Conferenza delle Regioni del 22 ottobre, aggiungendo che, su richiesta dei colleghi presidenti, le dimissioni sono state al momento congelate.
Il Vicepresidente è Giovanni Toti (Regione Liguria).
L’Ufficio di presidenza è composto da: Sergio Chiamparino (Presidente della Regione Piemonte); Giovanni Toti (Presidente della Regione Liguria); Vincenzo De Luca (Presidente della Regione Toscana); Marcello Pittella (Presidente della Regione Basilicata); Enrico Rossi (Presidente della Regione Campania). Fanno parte dell’Ufficio di Presidenza in qualità di “invitati permanenti” anche Francesco Pigliaru (Presidente della Regione Sardegna) in rappresentanza delle Regioni a statuto speciale e Massimo Garavaglia (Assessore Regione Lombardia) in qualità di Coordinatore della Commissione Affari finanziari.

Nella newsletter si allegano anche:

  • la composizione delle Commissioni, individuate in base ai gruppi di materie omogenee di competenza delle Regioni e delle Province Autonome;
  • gli Assessori regionali incaricati nelle materie dell’Istruzione, della Formazione Professionale e del Lavoro.
2. Quaderno di Tecnostruttura del 30 settembre 2015

Tra le innovazioni introdotte dalla Commissione europea, presieduta da Jean Claude Junker, risultano rilevanti novità anche nel processo di composizione delle Raccomandazioni specifiche per Paese (CSR); queste, pur non essendo vincolanti, rappresentano indicazioni cui gli Stati membri devono attenersi nell’attuazione delle proprie politiche economiche e sociali. In questo numero presentiamo i contenuti e le caratteristiche delle CSR attuali per l’Italia - approvate dal Consiglio UE lo scorso 24 luglio - e un raffronto con quelle emanate negli anni precedenti. Questo ed altro nel Quaderno di Tecnostruttura del 30 settembre 2015.

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Aspetti metodologici e didattici

1. Manuale del tirocinante. Guida pratica al tirocinio extracurriculare – 2° edizione

Il Manuale rappresenta il secondo prodotto realizzato dall’ISFOL e rivolto ai giovani che intendono affrontare un tirocinio extracurriculare.
Un primo Manuale per il tirocinante fu realizzato nel 2006, riscuotendo grande successo tanto da andare rapidamente esaurito anche nelle ristampe successive. L’edizione attuale, che fa tesoro dell’esperienza maturata, si vuole proporre all’utenza sempre in una prospettiva dialogica, che punta a migliorare la qualità del prodotto perché risulti sempre più rispondente alle esigenze conoscitive dei giovani.
E anche questo prodotto sembra aver colto nel segno, tanto che ci troviamo a distanza di pochi mesi a lanciare la seconda edizione del Manuale del tirocinante.
 

2. ISFOL – L’offerta di Formazione Professionale nelle Regioni italiane.
I risultati dell’indagine ISFOL – OFP  

ISFOL ha pubblicato recentemente due volumi sull’offerta formativa. Nella newsletter si allegano:

  • il volume 1°: l’indagine qualitativa: obiettivo dell’Indagine OFP è ricostruire le caratteristiche strutturali dei sistemi regionali dell’offerta di Formazione Professionale, affrontandone i nodi problematici, le dinamiche e i processi che li attraversano, a quarant’anni dalla prima rilevazione realizzata nel 1975. La ricerca indica le tendenze in atto sui temi della qualità e delle modalità organizzative dell’offerta, analizzando le politiche regionali attraverso la realizzazione, in tutte le Regioni, di decine di interviste e focus group con stakeholder e decisori;
  • il volume 2°: l’indagine quantitativa: obiettivo dell’Indagine OFP è di ricostruire le caratteristiche strutturali dei sistemi regionali dell’offerta di FP, a quarant’anni dalla prima rilevazione (1975). La ricerca fa il punto sullo stato della FP in Italia, rilevando il complesso dell’offerta con una rilevazione statistica su un campione di 1225 strutture formative, rappresentativo su base regionale della popolazione delle strutture accreditate. Sono state raccolte informazioni su caratteristiche e volume dei servizi, partecipazione dei destinatari nelle diverse filiere e numerose altre variabili.
3. Dossier statistico Immigrazioni – 2015

Il 29 ottobre 2015 è stato presentato il Dossier Statistico Immigrazioni 2015 redato dal Centro Studi e Ricerche IDOS, in partenariato con la rivista interreligiosa CONFONTI, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), col sostegno dei fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese – Unione delle Chiese metodiste e valdesi.
Nella newsletter si allegano il Comunicato Stampa di IDOS e Confronti del 22 settembre 2015, il Comunicato Stampa del 29.10.2015, una scheda di Redazione Sociale del 29.10.2015, una scheda di Repubblica del 20.10.2015 e la sintesi del Rapporto.

4. Assemblea Fidae

Nei giorni 26 e 27 novembre 2015 la Fidae ha organizzato il convegno “Protagonisti di una buona scuola” e celebrato l’Assemblea “Interrogando il futuro della scuola cattolica”.
Degli eventi, nella newsletter si allegano la relazione del Presidente Protagonisti de “La Buona Scuola. Breve viaggio dentro la legge 107/2015”, il testo dell’intervento del prof. Piero Cattaneo, “Un PTOF su misura delle attese e dei bisogni educativi degli studenti, delle famiglie e della società”, il testo del prof. Andrea Porcarelli “Le domande dei giovani e la distanza, l’inadeguatezza delle istituzioni (famiglia, scuola, stato, politica, chiesa, sistema produttivo)”.
 

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Aspetti socio politici

1. Il CCNL-FP - livello nazionale 
  • Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC Cgil, Cisl scuola, UIL Scuola, Snals Confsal assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni Forma e Cenfop.
Si allega il testo del CCNL-FP (2011-2013).

La trattativa prosegue a livello regionale.  

  • Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d. – 11 settembre 2012

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal sottoscrivono un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative.
Si allega il Verbale di Accordo.

  • Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL – 11 dicembre 2012

Il giorno 11 dicembre 2012, in via Appia Antica 78, Roma, si è svolto un incontro tra FORMA – CENFOP e UGL per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione.

Il 14.11.2011 aveva firmato un Accordo per adesione al CCNL-FP 2007 – 2010.

  • Incontro sequenza contrattuale (lettera E comma 5) e accordi per la detassazione 11 luglio 2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.    

L’8 maggio 2013
le OO.SS. scrivono agli Enti datoriali l’apertura del tavolo negoziale per la definizione della sequenza contrattuale di cui alla lettera E, comma 5 dell’art. 25 del vigente CCNL 2011 – 2013. L’incontro è fissato per l’11 luglio 2013.

L’11 luglio 2013 le parti si accordano sulla sequenza contrattuale ex. Art. 25, lettera E, punto 5.
Nel medesimo giorno, le parti si accordano sulla detassazione 2013.

Il 10 ottobre 2013 la FLC CGIL invia la nota di scioglimento della riserva.

2. CCNL-FP - contratti regionali
  • LOMBARDIA: sottoscritto il primo contratto regionale – 8 marzo 2013

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

  • PIEMONTE: firmato il contratto regionale in Piemonte - 23.09.2013

Il 23 settembre 2013, presso la sede della Regione Piemonte (Torino, via Magenta), le Delegazioni di Forma e Cenfop e le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals hanno firmato - alla presenza dell’Assessore al “Lavoro e Formazione Professionale”, Claudia Porchietto - il Contratto Collettivo Regionale della Formazione Professionale (CCRL).

La trattativa ha impegnato le parti per più di otto mesi in un contesto complicato dalla grave difficoltà che il sistema ancora patisce a causa del perdurare delle incertezze economiche. Si tratta, a detta delle Parti, di un contratto soddisfacente proprio in considerazione del contesto sociale nel quale si è sviluppato. Le Organizzazioni Sindacali hanno sottoposto all’approvazione dei lavoratori il testo contrattuale con assemblee territoriali che hanno dato un forte consenso per la firma definitiva del CCRL.

  • EMILIA ROMAGNA: firmato l'Accordo di Sistema tra OO.SS. e COEF

Il 31 gennaio 2014 a Bologna, è stato firmato l'Accordo di Sistema tra le OO.SS e COEF - Coordinamento Enti Formativi Emilia Romagna.
Nella presente newsletter si allega il testo dell'Accordo.

3. Attività della Commissione paritetica bilaterale nazionale

Nell’allegato si ricordano i nominativi dei componenti la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale 2011 – 2013.

Ai sensi dell’art. 4 del CCNL 2011 – 2013 per la Formazione Professionale, la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato:

4. Ente Bilaterale Nazionale Formazione Professionale
  • Profili Professionali dell’Apprendistato

Ha cominciato i suoi lavori la commissione bilaterale di EBiNFoP incaricata di redigere una proposta di profili professionali per l’applicazione dell’apprendistato come previsto dal contratto di lavoro del nostro settore firmato a giugno. La commissione si è data un ritmo di lavoro molto serrato per cui si pensa di poter consegnare un testo conclusivo alle parti firmatarie in tempi molto brevi (23 ottobre 2012).

Il 5 dicembre 2012 le parti hanno avviato la sperimentazione dei piani formativi per gli apprendisti.

  • Paolo Cesana eletto presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale il 4 giugno 2015
    Sostituisce Gaetano Ruvolo
5. Accordo FORMA – CENFOP e OO.SS.
  • 7 agosto 2015

Il giorno 7 agosto 2015 FORMA / CENFOP e le OO.SS. firmano il verbale di Accordo ai sensi e per gli effetti del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”.

  • 17 settembre 2015

Il 17 settembre 2015 viene firmato un Accordo sindacale tra le OO.SS. CISL Scuola Lombardia, FLC Cgil Lombardia, UIL Scuola Lombardia e AEF.

  • 2 ottobre 2015

Il 2 ottobre 2015 viene firmato l’Accordo tra le OO.SS. e le Agenzie formative della Regione Piemonte.

6. News studio Montemarano - Novembre 2015

Lo studio legale e commerciale Montemarano offre aggiornamenti normativi (novembre 2015).

sommario

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro ai giovani bisognosi!


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano la brochure di presentazione ed un segnalibro.

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!