Orientamenti europei

1. RELAZIONE MONITORAggio istruzione e formazione 2022 della commissione europea

Il testo comparativo della relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione traccia i progressi compiuti verso il conseguimento degli obiettivi a livello dell’UE concordati nell’ambito del quadro strategico dell’AEA
Sono stati fissati sette obiettivi a livello dell’UE e la presente relazione li integra con numerosi indicatori di supporto per far luce sul contesto e sulle possibili leve politiche (sito).   
Inoltre, l’edizione 2022 inizia con un nuovissimo indicatore a livello dell’UE come misura generale dell’equità dei sistemi di istruzione e formazione dell’UE. Per gli opportuni confronti si riporta anche la Relazione sull’Italia del 2021

2. eurydice

2.1. Structural indicators for monitoring education and training systems in Europe (novembre 2022)

Questo Rapporto presenta oltre 20 indicatori chiave aggiornati sulle politiche educative per l’anno scolastico e accademico 2021/22 nelle seguenti quattro aree: educazione e cura della prima infanzia (ECEC); risultati nelle competenze di base; abbandono precoce dell’istruzione e della formazione (ELET); istruzione superiore. Fornisce inoltre una breve panoramica delle principali riforme attuate dall’inizio dell’anno scolastico/accademico 2014/15 nei suddetti ambiti.
Il rapporto include per la prima volta una serie inedita di indicatori delle competenze digitali, evidenziando le politiche chiave che sostengono lo sviluppo delle competenze digitali a scuola in Europa. La selezione degli indicatori si basa sulle priorità strategiche delineate nel Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 della Commissione europea. Parte delle informazioni contenute nel presente rapporto che riguardano gli Stati membri dell’UE sono state pubblicate nell’Education and Training Monitor 2022, il rapporto di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione pubblicato dalla Commissione europea.
L’aggiornamento 2022 degli indicatori strutturali riguarda tutti gli Stati membri dell’UE, oltre ad Albania (solo per gli indicatori sulle competenze digitali), Bosnia ed Erzegovina, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia. La pubblicazione è organizzata in tre capitoli: la prima sezione illustra gli approcci curricolari all’insegnamento dell’informatica, ad esempio, se la disciplina viene insegnata come materia separata o integrata in altre discipline, se viene considerata materia obbligatoria oppure opzionale e quali sono i relativi risultati di apprendimento; nel secondo capitolo vengono esaminati e presentati i contenuti di informatica attraverso i risultati di apprendimento. A tal fine, vengono individuate 10 aree tematiche principali, tra cui algoritmi, programmazione, reti, sistemi informatici. Infine, il terzo capitolo è dedicato agli insegnanti, ai profili professionali e alle qualifiche che l’insegnante di informatica deve avere e/o acquisire per insegnare questa disciplina, e ai programmi di sviluppo professionale disponibili.
Inoltre, l’European Digital Competence Framework for Citizens, aggiornato di recente con la pubblicazione del DigComp 2.2, è un documento che contiene le linee guida per l’Educazione Digitale. Queste sono state adottate da vari Paesi, tra cui l’Italia, come proprio quadro di riferimento per i curricula digitali. Altri Stati le hanno invece integrate con delle direttive nazionali o ne hanno create di proprie prendendo però ispirazione dalle indicazioni della UE.

2.2. Insegnanti in Europa 2022

Il presente quaderno accoglie la traduzione italiana del rapporto della rete Teachers in Europe: Careers, Development and Well-being che illustra come le politiche e le normative nazionali possono contribuire a migliorare la professione docente e prende in esame diversi aspetti chiave della vita degli insegnanti, come le condizioni di lavoro, lo sviluppo della carriera e il benessere. 
Il quaderno combina i dati di Eurydice sulla normativa nazionale con i dati sulle pratiche e le percezioni degli insegnanti tratti dall’indagine internazionale sull’insegnamento e l’apprendimento OCSE-TALIS 2018.  Comprende tutti e 27 gli Stati membri dell’UE, nonché Regno Unito, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia (scheda).

2.3. The organisation of school time in Europe. Primary and general secondary 2022/2023

Il rapporto, pubblicato nel 2022, offre una panoramica dei calendari scolastici dell’istruzione primaria e secondaria generale di 37 paesi europei. Presenta informazioni sull’avvio e la durata dell’anno scolastico, e sui tempi e la durata delle vacanze scolastiche.

3. crescita demografica e fuga di bambini. futura network 

Futura network, Umanità in crescita ancora per 50 anni. Il prossimo miliardo nascerà nei Paesi più poveri
Unicef, Bambini in fuga nel mondo: 37 milioni. Il più altro mai registrato. 
Il 15 novembre 2022 la popolazione mondiale ha raggiunto l’imponente cifra di otto miliardi. Solo nel 1974 era di quattro miliardi. Questa crescita senza precedenti rispetto al passato (ben un miliardo di persone dal 2010) è dovuta al graduale aumento della durata della vita umana grazie ai miglioramenti nella salute pubblica, nell’alimentazione, nell’igiene personale e nella medicina. È anche il risultato di livelli elevati di fecondità in alcuni Paesi. 
Ricorda l’Onu che i Paesi con i più alti livelli di fecondità tendono a essere quelli con il reddito pro capite più basso. Pertanto, la crescita della popolazione mondiale si è nel tempo concentrata nei Paesi più poveri del mondo, la maggior parte dei quali si trova nell’Africa subsahariana. I Paesi a reddito medio e medio alto hanno contribuito all’ottavo miliardo con 250 milioni di persone. Quando si aggiungerà il prossimo miliardo di persone tra il 2022 e il 2037, secondo un paper di Un-Desa, saranno i Paesi a basso e medio reddito a rappresentare oltre il 90% della crescita globale.
La crescita continua, ma sta rallentando. Anche l’Onu, nell’ultimo “World population prospects” pubblicato lo scorso luglio, ha rivisto al ribasso le proprie previsioni. Le nuove proiezioni suggeriscono che la popolazione mondiale potrebbe crescere fino a circa 8,5 miliardi nel 2030 e 9,7 miliardi nel 2050; si prevede che raggiungerà un picco di circa 10,4 miliardi di persone durante gli anni 2080 e rimarrà su tale livello fino al 2100. Più della metà dell’aumento previsto della popolazione mondiale fino al 2050 dovrebbe essere concentrato in otto Paesi: Repubblica democratica del Congo, Egitto, Etiopia, India, Nigeria, Pakistan, Filippine e Repubblica unita della Tanzania.
Un mondo di otto miliardi di persone pone già sfide urgenti: cambiamenti climatici, conflitti, violenza, sfollati, discriminazioni. Nella dichiarazione diffusa ieri dalle Nazioni unite, il segretario generale Antonio Guterres ha definito il raggiungimento degli otto miliardi di abitanti “una pietra miliare” e “un’occasione per celebrare la diversità e i progressi considerando la responsabilità condivisa dell’umanità per il pianeta”.
In alcuni Paesi, la crescita rapida e sostenuta della popolazione può ostacolare il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Combinata con il cambiamento climatico, potrebbe anche causare migrazioni di massa e conflitti. Insieme a modelli di consumo e produzione insostenibili, la rapida crescita della popolazione umana ha già contribuito a varie forme di degrado ambientale. L’Onu ricorda che le popolazioni globali di fauna selvatica sono diminuite di due terzi tra il 1970 e il 2020, mentre la popolazione umana è più che raddoppiata. Dal 1990, circa 420 milioni di ettari di foresta sono stati persi a causa della conversione ad altri usi del suolo e l’area di foresta primaria in tutto il mondo è diminuita di oltre 80 milioni di ettari. Il rallentamento della crescita demografica a livello globale potrebbe contribuire a mitigare i danni ambientali nella seconda metà del secolo in corso.

4. cristiani perseguitati nel mondo. report acs 2022

Perseguitati più che mai. Rapporto sui cristiani oppressi per la loro fede 2020 – 2022: è il titolo della ottava edizione del Rapporto della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), presentata alla stampa a Roma giovedì 17 novembre 2022 e che offre un quadro della sofferenza dei cristiani oppressi per motivi di fede (sintesi). 
Lo studio presenta “informazioni della stessa Acs e di fonti locali, testimonianze di prima mano, raccolte di eventi di persecuzione, studi di casi e analisi nazionali” da porre all’attenzione della pubblica opinione, dei mass media e dei responsabili istituzionali.
Il report esamina 24 Paesi in cui le violazioni della libertà religiosa destano particolare preoccupazione: Afghanistan, Arabia Saudita, Cina, Corea del Nord, Egitto, Eritrea, Etiopia, India, Iran, Iraq, Israele e i Territori Palestinesi, Maldive, Mali, Mozambico, Myanmar, Nigeria, Pakistan, Qatar, Russia, Sri Lanka, Sudan, Siria, Turchia e Vietnam. 
Il periodo di riferimento va dall’ottobre 2020 al settembre 2022. 

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO 

1.1. Governo Meloni

Il governo Meloni è il 68° esecutivo della Repubblica Italiana, il 1° della XIX legislatura, in carica dal 22 ottobre 2022. È sostenuto dai partiti componenti la coalizione di centro-destra, dopo la vittoria alle elezioni politiche del 2022.
Il 4 novembre 2022 il CdM stabilisce le nuove denominazioni e competenze dei Ministeri interessati dal riordino:

  • il Ministero dello sviluppo economico diviene “Ministero delle imprese e del made in Italy” e acquisisce la competenza in materia di promozione e valorizzazione del made in Italy in Italia e nel mondo;
  • il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali diviene “Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e forestale” e acquisisce la competenza in materia di tutela della sovranità alimentare;
  • il Ministero della transizione ecologica è ridenominato “Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica” e diviene competente in materia di sicurezza energetica;
  • il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili si denomina “Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”;
  • il Ministero dell’istruzione si denomina “Ministero dell’istruzione e del merito” e si specificano le funzioni spettanti al Ministero in materia di valorizzazione del merito.

Il 10 novembre 2022 il CdM ha proceduto alla rimodulazione degli incarichi di alcuni Ministri senza portafoglio: 

  • al Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati è stato quindi conferito l’incarico per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa; 
  • al Ministro Nello Musumeci l’incarico per la protezione civile e le politiche del mare; 
  • al Ministro Raffaele Fitto l’incarico per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR.
  • Inoltre, il Consiglio dei Ministri, vista la delega attribuita al Sottosegretario di Stato dell’economia e delle finanze, Maurizio Leo, ha deliberato l’attribuzione allo stesso del titolo di Viceministro.

1.2. NADEF e Legge di Bilancio

1.2.1. NADEF

Il 4 novembre 2022 il CdM ha approvato la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) oltre che gli obiettivi di spesa dei Ministeri per il periodo 2023-2025.
Per approfondimenti si allegano: Comunicato Stampa del CdM n. 3 del 4.11.22; Documento di Economia e Finanza 2022. Nota di aggiornamento. Versione rivista e intagrata; Relazione al Parlamento 2022.

1.2.2. DDL Bilancio 2023 e Documento programmatico di bilancio

Il 21 novembre 2022 il CdM ha approvato il DDL Bilancio.

1.3. Guida al PNRR ITALIA - aggiornamento a novembre 2022 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza (PNRR) delinea un articolato pacchetto di riforme e investimenti al fine di accedere alle risorse finanziarie messe a disposizione dall’Unione europea con il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility - RRF), perno della strategia di ripresa post-pandemica finanziata tramite il programma Next Generation EU (NGEU). I fondi a disposizione ammontano a 191,5 miliardi di euro, da impiegare nel periodo 2021-2026, dei quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 miliardi di euro prestiti, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, a cui si aggiungono ulteriori 30,6 miliardi di risorse nazionali del Fondo complementare e 13 miliardi del React EU, il Pacchetto di assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori di Europa.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si articola in 16 Componenti, raggruppate in 6 Missioni:

  • le 16 Componenti sono gli ambiti in cui aggregare progetti di investimento e riforma dei Piani stessi. Ciascuna componente riflette riforme e priorità di investimento in un determinato settore o area di intervento, ovvero attività e temi correlati, finalizzati ad affrontare sfide specifiche e che formino un pacchetto coerente di misure complementari.
  • le 6 Missioni sono articolate in linea con i 6 Pilastri menzionati dal Regolamento RRF (Recovery and Resilience Facility), sebbene la formulazione segua una sequenza e una aggregazione lievemente differente.

2. MINISTERO DELL’ISTRUZIONE e del merito

2.1. Ministro dell'Istruzione e del Merito: Giuseppe Valditara
Sottosegretario: Paolo Frassinetti

Il Professor Giuseppe Valditara, Docente ordinario di Diritto romano, è il nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito.
Giuseppe Valditara, milanese, 61 anni, è stato fino ad oggi professore ordinario di Diritto romano presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e l’Università Tor Vergata di Roma. Avvocato, è iscritto all’albo presso la Corte di Appello di Milano. Nel governo Meloni si occuperà di scuola assumendo la responsabilità del dicastero dell’Istruzione e del Merito.
È presidente dell’Osservatorio inter-ateneo per la ricerca università Link ed e-Campus ed è stato docente di Diritto romano nell’Università Europea di Roma e consigliere d’amministrazione all’Università Europea di Roma; nel 2020 delegato del Rettore Università di Torino allo sviluppo delle relazioni internazionali in materia di didattica e ricerca, compresa la ricerca applicata all’attività di impresa. Dal dall’ottobre 2018 al dicembre 2019, Valditara ha ricoperto l’incarico di capo dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Miur.
Tra il 2008 e il 2013 è stato anche segretario della Commissione VII scuola, università, ricerca del Senato e tra il 2009 e il 2010, relatore in Senato della legge n. 240/2010 sulla riforma dell’università). Andando indietro nel tempo, tra il 2005 e il 2011 è stato preside della Facoltà di Giurisprudenza all’Università Europea di Roma.
Nel 2005 è stato invitato a Pechino nell’ambito dei lavori per la preparazione della legge cinese sulla responsabilità extracontrattuale.
Valditara è stato anche senatore tra il 2001 e il 2013 senatore della Repubblica e tra il 2000 e il 2001assessore provinciale all’istruzione e all’edilizia scolastica della Provincia di Milano; mentre tra il 1999 e il 2000: membro della Commissione di studio istituita presso la Presidenza della Regione Lombardia sui temi del federalismo, della riforma dello statuto regionale e sulla proposta di uno statuto di autonomia particolare.
È autore di numerose pubblicazioni scientifiche di Diritto privato romano e di Diritto pubblico romano; ha pubblicato anche lavori scientifici di Diritto Costituzionale Italiano, di Storia del Diritto privato e di Storia romana.

In allegato: scheda sul Ministro in Tuttoscuola (24.10.2022); La squadra del Ministro (Tuttoscuola del 15.11.2022). 

2.2. Audizione del Ministro Valditara sulle linee programmatiche

Mercoledì 30 novembre, alle ore 14, presso l’Aula della Commissione Politiche dell’Unione europea, a Palazzo Carpegna del Senato, si sono riunite le Commissioni Cultura di Senato e Camera per l’audizione del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sulle linee programmatiche del suo dicastero. In allegata la scheda elaborata da FOE (01.12.2022).

2.3. Iscrizioni anno scolastico 2023-2024

È stata inviata il 01.12.2022 a tutti gli istituti scolastici la nota con le indicazioni per le iscrizioni all’anno scolastico 2023/2024.
Anche quest’anno le procedure si svolgeranno online per tutte le classi prime delle scuole statali primarie e secondarie di primo e secondo grado. Le iscrizioni online riguarderanno anche i percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà dagli istituti professionali e dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni e le scuole paritarie che, su base volontaria, aderiranno alla procedura telematica. La domanda resta cartacea per la scuola dell’infanzia. 
I genitori o coloro che esercitano la responsabilità genitoriale potranno trovare informazioni dettagliate su ciascun istituto e individuare la scuola di interesse attraverso Scuola in Chiaro, l’applicazione messa a disposizione dal Ministero: un QR Code dinamico associato ad ogni scuola fornirà tutte le informazioni sulle strutture, l’offerta formativa, le attrezzature e confronterà alcuni dati con quelli di altre istituzioni scolastiche del territorio. Il sito di riferimento per Scuola in Chiaro è cercalatuascuola.istruzione.it.
Le domande di iscrizione potranno essere poi inoltrate dalle 8:00 del 9 gennaio 2023 alle 20:00 del 30 gennaio 2023 attraverso il servizio “Iscrizioni online”, disponibile sul portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito www.istruzione.it/iscrizionionline/ che sarà attivato nelle prossime settimane e conterrà, oltre al link per fare la domanda, materiali e informazioni utili per gli interessati. Si potrà accedere al sistema utilizzando le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica) o eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). L’abilitazione al servizio sarà già possibile a partire dal prossimo 19 dicembre. Un passaggio che consentirà alle famiglie di prendere confidenza con la procedura.
Si potrà presentare una sola domanda di iscrizione per ciascun alunno/studente, ma si potranno indicare fino ad altre due preferenze nel caso in cui la scuola scelta avesse un esubero di richieste rispetto ai posti disponibili. Il sistema “Iscrizioni online” avviserà le famiglie in tempo reale, a mezzo posta elettronica e tramite l’APP IO, dell’avvenuta registrazione e consentirà di seguire l’iter della domanda di iscrizione.
Il Ministero attiverà, oltre al sito dedicato, anche un’apposita campagna di comunicazione, sui social e attraverso uno spot istituzionale, che guiderà le famiglie nelle diverse fasi della procedura e che segnalerà tutti gli strumenti a disposizione sia nella fase della scelta sia in quella della vera e propria domanda.

Allegati: Nota iscrizioni anno scolastico 2023-2024ALL 1_LICEIALL 2_TECNICIALL 3_PROFESSIONALI; Allegato A Scheda iscrizione scuola infanzia 23-24Allegato B Scheda scelta Religione Cattolica 23-24Allegato C Scheda attività alternativa alla Religione Cattolica 23-24.

2.4. Scuola, 500 milioni agli ITS. Varato il decreto ministeriale (29.11.2022)

Come era stato annunciato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara,  è stato firmato il decreto di riparto di 500 milioni di euro destinati al potenziamento dei laboratori degli Istituti Tecnici Superiori. Si tratta di fondi inseriti nell’ambito della Missione Istruzione e Ricerca del PNRR, che prevede un investimento complessivo di 1,5 miliardi a favore degli ITS, per incentivare la crescita di un sistema di formazione che valorizzi le opportunità lavorative nei territori.

2.5. Eduscopio 2022/2023 - Confronto, Scelgo, Studio (edizione 2022-2023)

Dal 23 11 202 è online la nuova edizione con i dati aggiornati sulle scuole superiori che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma. 
Il portale - nato nel 2014 e gratuito - si propone di aiutare gli studenti e le loro famiglie nel momento della scelta della scuola dopo la terza media. Eduscopio è diventato in questi anni un riferimento per le famiglie e per le stesse scuole come dimostrano gli oltre 2,4 milioni di utenti unici che hanno a oggi visitato il portale, con 11,6 milioni di pagine consultate.
Per la nuova edizione di Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di circa 1.289.000 diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (anni scolastici 2016/17, 2017/18, 2018/19) in circa 7.700 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di II grado statali e paritarie. 
A partire da questa edizione sono inoltre presenti le scuole superiori in lingua italiana della provincia di Bolzano, i cui risultati sono stati calcolati a partire dalle carriere universitarie e nel mercato del lavoro dei diplomati nell’anno scolastico 2018/19.

3. ministero del lavoro e delle politiche sociali (MLPS)

3.1. Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali: Marina Elvira Calderone
Viceministro: Maria Teresa Bellucci
Sottosegretario: Claudio Durigon

Marina Calderone, classe 1965, profonda conoscitrice del mercato del lavoro, presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro dalla fine del 2005 è il tecnico scelto per guidare il ministero del Lavoro. Come professionista, Calderone si è specializzata nella gestione delle grandi crisi aziendali. Un know how che tornerà utile per la gestione di una stagione che si profila molto “calda” per le aziende, alle prese con l’impennata record dei prezzi dell’energia. Calderone è portavoce per gli Ordini e le professioni regolamentate al Cese, il Comitato economico e sociale europeo e dal 2006 presiede il club europeo professioni giuslavoristiche. Ha anche ricoperto due mandati come consigliera nel Cda di Leonardo, il colosso del settore dell’alta tecnologia (Aerospazio, Difesa e Sicurezza). Tra i primi dossier ci sarà il reddito di cittadinanza. In più occasioni Calderone ha sostenuto che il sussidio non va abolito, ma rimodulato per lasciarlo come strumento di protezione sociale in chiave anti-povertà.

3.2. Risorse stanziate dal MLPS a supporto della FP e del sistema duale (2022)

Di seguito si riportano i provvedimenti adottati ad oggi dal MLPS a sostegno della Formazione Professionale (IeFP e Sistema duale).  

3.2.1. Formazione Professionale Iniziale e diritto-dovere

Ogni anno il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali trasferisce alle Regioni e alle Province autonome le risorse finanziarie per i percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere nell’istruzione e formazione professionale. Le azioni formative realizzate nell’ambito di tali percorsi sono oggetto di un rapporto annuale di monitoraggio a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il supporto di INAPP (ex-ISFOL). Il Decreto direttoriale n. 16 del 14 aprile 2022 destina 189.109.570 euro per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione professionale.

3.2.2. Formazione - Sistema duale

a) Criteri per il riparto del sistema duale: D.M. n. 226 del 26 novembre 2021
Il D.M. n. 226 del 26 novembre 2021 individua i criteri di ripartizione delle risorse finanziarie previste nella Missione M5, componente C1 - tipologia “Investimento”, intervento “1.4 Sistema duale” del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021, Tabella A, pari complessivamente a 600 milioni di euro per il periodo 2021 - 2025. L’intervento “1.4. Sistema duale” è finalizzato al rafforzamento delle modalità di apprendimento basate sull’alternarsi di momenti formativi “in aula” (presso un’istituzione formativa) e momenti di formazione pratica in “contesti lavorativi” (presso un’azienda/impresa), favorendo così politiche di transizione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro. Ciò, allo scopo di rendere i sistemi di istruzione e formazione più in linea con i fabbisogni del mercato del lavoro, favorendo l’acquisizione di nuove competenze da parte di giovani e, in via sperimentale, da parte di adulti senza titolo di istruzione secondaria.

b) Finanziamenti per il sistema duale
Il DD n. 15 del 14 aprile 2022 destina 130 milioni di euro per il finanziamento dei percorsi formativi nel sistema duale rivolti all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. Si allega una nota sugli incentivi redatta da Anpal Servizi per l’anno 2022.

c) Prima trance finanziamento sistema duale (PNRR) 
Registrato alla Corte dei conti il Decreto Direttoriale n. 54 del 22 luglio 2022, di assegnazione delle risorse alle Regioni e alle Province Autonome, per l’annualità 2021, di una prima quota del 20% - pari a euro 120 milioni - del totale delle risorse PNRR attribuite all’intervento Missione M5, componente C1 - tipologia “Investimento”, intervento "1.4 Sistema duale”. L’intervento "1.4 Sistema duale" è finalizzato al rafforzamento delle modalità di apprendimento basate sull’alternarsi di momenti formativi "in aula" (presso un’istituzione formativa) e momenti di formazione pratica in "contesti lavorativi" (presso un’azienda/impresa), favorendo così politiche di transizione tra il mondo della scuola e quello del lavoro, con lo scopo di rendere i sistemi di istruzione e formazione più in linea con i fabbisogni del mercato del lavoro, favorendo l’acquisizione di nuove competenze da parte di giovani e in via sperimentale, adulti senza titolo di istruzione secondaria.

3.2.3. Formazione – Apprendistato

Sono disponibili online i decreti a firma del Direttore Generale delle Politiche attive del lavoro concernenti la ripartizione tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano delle risorse relative all’annualità 2021, per un totale di euro 334.109.570, destinate al finanziamento delle attività di formazione professionale. Di queste 15 milioni di euro sono destinati a finanziare attività formative nell’esercizio dell’apprendistato.

3.3. Il RAV per l'Istruzione e Formazione Professionale: i risultati di una sperimentazione

Il giorno 8 novembre 2022 l’INVALSI ha illustrato i risultati di una sperimentazione promossa dagli Enti di FP sulla attuazione della valutazione nel (sotto)sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale. In allegato le principali caratteristiche del progetto, i principali documenti elaborati da INVALSI e alcuni commenti. 

3.4. Rapporto INAPP 2022. Lavoro e formazione: l’Italia di fronte alle sfide del futuro 

L’8 novembre 2022 (Comunicato Stampa) è stato presentato al Parlamento il Rapporto annuale dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche
A seguito dell’emergenza sanitaria, che ha stravolto il sistema economico e sociale del nostro Paese, riaffiorano gli scogli di un mercato del lavoro in cui l’occupazione sembra essersi incagliata da anni. Malgrado la spinta delle nuove tecnologie e delle nuove modalità organizzative, restano i nodi di un’occupazione sempre più atipica e con sofferenze retributive. Un supporto potrebbe venire dalla formazione, che mostra una ricca offerta di percorsi, cui tuttavia non corrisponde una altrettanto forte partecipazione, mentre le competenze stentano ad allinearsi alle esigenze produttive. In tale contesto, le categorie più deboli restano più esposte al rischio crescente di disagio e povertà, mentre aumentano le disuguaglianze e si manifesta la necessità di un aggiornamento dei sistemi di welfare. A questo si aggiunge una congiuntura eccezionalmente sfavorevole che va a incidere su debolezze ormai croniche e dove emerge chiara l’urgenza di interventi mirati e strutturali (relazione del Presidente Sebastiano Fadda).

3.5. L’offerta di formazione professionale in Italia

Il gruppo di ricerca “Formazione continua e Apprendimento degli adulti” della Struttura “Sistemi Formativi” dell’INAPP ha organizzato, per il 23 novembre 2022, alcuni webinar per illustrare i risultati della terza edizione dell’Indagine INAPP-OFP (Offerta di Formazione Professionale), che fornisce un quadro conoscitivo complessivo delle caratteristiche strutturali e delle dinamiche dell’offerta di formazione professionale erogata dagli organismi formativi accreditati, attraverso finanziamenti pubblici e privati. I Webinar sono stati l’occasione per riflettere sulle dinamiche recenti dell’offerta, a partire dalla rispondenza alla domanda di professionalità del mercato del lavoro e alle esigenze di crescita di competenze e abilità espresse dai cittadini e dai lavoratori. L’analisi è stata accompagnata da una serie di approfondimenti sull’evoluzione del quadro legislativo di settore, sulle prospettive per i sistemi di accreditamento e lo sviluppo della qualità nella formazione e sulle trasformazioni in atto circa la figura e le competenze del formatore.

  • ANGOTTI Roberto: Presentazione dei principali risultati dell’indagine OFP. Caratteristiche strutturali e dinamiche dell’offerta di FP
  • DONATI Claudia: La segmentazione dei soggetti d’offerta per gruppi tipologici. Risultati di una cluster analysis su dati OFP 2020 
  • OCCHIOCUPO Giuditta: Evoluzione del quadro normativo del sistema della professionale: spunti in chiave prospettica
  • EVANGELISTA Laura: Le prospettive per i sistemi di accreditamento e lo sviluppo della qualità della formazione 

3.6. Altri contributi INAPP

Nel mese di luglio 2022 INAPP ha pubblicato due contributi sul sistema formativo. 

  • Franceschetti, Giovannini, Santanicchia: Continuità formativa e rispondenza ai fabbisogni di competenze nella filiera lunga IeFP-IFTS-ITS
  • INAPP, L'andamento dell'apprendistato nella crisi pandemica. XX Rapporto di monitoraggio

Orientamenti regionali

1. Il GOVERNO delle Regioni 

Nella scheda allegata si riportano i governi regionali ed i rispettivi assessori aggiornati a ottobre 2022.
Una novità va richiamata: la IX Commissione fino ad oggi coordinata da un unico Assessore, viene “spacchettata” in due: 

  • 10. Commissione Istruzione, Università e Ricerca
    Materie: Istruzione, edilizia scolastica, università e ricerca scientifica (ricerca di base)
    COORDINATORE: Lazio
    COORDINATORE VICARIO: Abruzzo
  • 11. Commissione Lavoro e Formazione Professionale
    Materie: Politiche del lavoro, formazione professionale, professioni, tutela e sicurezza del lavoro
    COORDINATORE: Toscana
    COORDINATORE VICARIO: Lazio

Si fa presente che la numerazione non è presente nella documentazione originale. 
Gli Enti di FP aderenti a FORMA hanno sempre caldeggiato la scelta regionale di un “unico” Assessorato che coordina l’Istruzione, la Formazione Professionale e il Lavoro. A molti è sembrata una scelta che va indietro anziché avanti.  

Si fa presente che nel 2023 andranno al voto le Regioni Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia e Molise. 

2. ROMA scuola aperta. Mappa della Città educante a.s. 2022/2023

UNA SCUOLA SCONFINATA 
Per secoli l’istruzione è stato un privilegio per pochissimi.
Nel nostro paese solo con la Costituzione Repubblicana, e poi con le battaglie della pedagogia democratica, si è affermata la scuola per tutte e per tutti: uno spazio di opportunità e giustizia sociale che ha trasformato in modo radicale i destini collettivi, le aspirazioni individuali, la qualità della democrazia e lo sviluppo del paese.
La scuola ha cambiato il paese e insieme ha trasformato le città, dal punto di vista urbanistico e dei flussi, della stratificazione sociale e della vita culturale. Ma contemporaneamente possiamo dire che la città, la sua forma e la sua energia, condizionano potentemente la scuola e la forza che riesce a dispiegare. 
Questa mappa ha un’ambizione alta, quella di contribuire a raccontare e in qualche modo a ridefinire tale relazione tra scuola e città in direzione di una “città educante”.
In questa “mappa della città educante”, nelle proposte che le istituzioni culturali della città offrono alle scuole di ogni ordine e grado ci sono dei possibili viaggi: al centro e nelle periferie, nei teatri, nei posti dove si fa musica, nei luoghi delle mostre, nei parchi, nei musei, nei monumenti. Sono i viaggi resi possibili dal più ampio progetto di cui la Mappa fa parte, Roma Scuola Aperta, che mira a costruire un rapporto più stretto tra città e scuola, un doppio movimento in cui la scuola entra a pieno titolo nella vita culturale della città, e ne prende parte, e la città entra a sua volta nella scuola.
Sono convinta che ognuna serva all’altra: se Roma diventa una città educante, se la città viene contaminata dalle domande, dai desideri, dai criteri dell’educazione, questo la trasforma in una città migliore per tutti.
E allo stesso tempo se la città entra a scuola per allargarne l’offerta formativa e culturale, partecipa a una battaglia contro le diseguaglianze che si gioca a scuola più che in qualsiasi altro luogo. Non tutti i bambini e le bambine vanno al museo, al teatro, al cinema, non tutti hanno in casa una libreria fornita: tutti però vanno a scuola. 
Il valore dell’esperienza artistica e la confidenza con la bellezza, specie mentre si cresce, è indiscusso: in termini di rispecchiamento e risonanza, di sensibilità, dell’acquisizione di strumenti per leggere le emozioni che ci si agitano dentro, acquisire pensiero critico e guardare le cose da altri punti di vista.
Questa mappa punta alla contaminazione tra scuola e vita culturale della città scommette sui “bordi”, sulle zone liminali, sugli sconfinamenti. Con l’idea che una scuola sconfinata produca una città educante. 
Claudia Pratelli 
Assessore alla scuola, formazione e lavoro 

Rapporti e pubblicazioni

1. TEMI ECCLESIALI 

1.1. La tutela di minori nelle scuole cattoliche. Linee Guida

“La tutela dei minori nelle scuole cattoliche – Linee Guida” è il testo che il Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica (CNSC) rivolge a tutte le istituzioni educative cattoliche e di ispirazione cristiana, quale contributo alla cultura e all’azione promosse dalla Conferenza Episcopale Italiana per la prevenzione e il contrasto degli abusi sui minori. Nella ferma convinzione che “la cura e la tutela dei minori sono una parte essenziale del compito educativo”, il CNSC intende offrire la visione “positiva e fiduciosa di chi intende rafforzare e migliorare la prassi educativa, servendosi di tutti gli strumenti a vantaggio della persona che cresce”. Si tratta di una scommessa sull’educazione. L’educazione integrale della persona, nella prospettiva dell’antropologia cristiana, infatti, “contiene in sé i semi della prevenzione e del contrasto di ogni forma di abuso”. In questo quadro si collocano gli interventi specifici, con il coinvolgimento dell’intera comunità educante e un particolare investimento nella formazione degli educatori. La finalità del testo è quella di “offrire a quanti lavorano nelle istituzioni educative cattoliche e di ispirazione cristiana alcuni criteri e indirizzi operativi. Si tratta di un’azione che ben si inserisce nelle prospettive pedagogiche a cui le scuole cattoliche si ispirano, volte a promuovere il vero bene della persona e dunque a prevenire e contrastare ogni ostacolo alla sua crescita armoniosa e integrale”.
Il documento è articolato in tre capitoli. 
Il primo (Presupposti di fondo) inserisce l’azione di prevenzione e contrasto degli abusi nel quadro del progetto educativo della scuola, “comunità di persone chiamata a prendersi cura di ciascun bambino e ragazzo per far fiorire la sua unicità”. Per questo, si evidenziano principi pedagogici quali la centralità dell’alunno e la corresponsabilità educativa con la famiglia, richiamando il ruolo di tutte le figure della comunità educante: insegnanti, coordinatori pedagogico-didattici; personale didattico; famiglie.
Il secondo capitolo (Maltrattamento, abuso e scuola) descrive i fenomeni da contrastare, soffermandosi sui diversi traumi e le loro conseguenze. Individua infine una strategia di prevenzione e protezione articolata in quattro azioni: osservare, ascoltare, accogliere, tessere reti per rilanciare.
Segue un’ampia sezione (Strumenti), di taglio prevalentemente giuridico, con una presentazione essenziale delle norme vigenti e indicazioni circa la trattazione delle segnalazioni. In appendice viene richiamata la struttura e l’azione della Chiesa italiana per la tutela dei minori e una serie di buone pratiche (Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana; Fondazione Gesuiti Educazione; FIDAE). In particolare, è riportata una scheda su un corso di formazione rivolto agli insegnanti.

2. TEMI FORMATIVI

2.1. La situazione sociale del Paese. 56° Rapporto Censis, 2022

Giunto alla 56ª edizione, il Rapporto Censis, presentato il 02 dicembre 2022, prosegue l’analisi e l’interpretazione dei più significativi fenomeni socioeconomici del Paese, individuando i reali processi di trasformazione della società italiana.
Su questi temi si soffermano le «Considerazioni generali» che introducono il Rapporto. Nella seconda parte, «La società italiana al 2022», vengono affrontati i processi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza.
In allegato: CS 1: Un Paese che vive in uno stato di latenza; CS 2: L’Italia post-populista e malinconica; CS 3: Il capitolo «Processi formativi»; CS 4: Il capitolo «Lavoro, professionalità, rappresentanze»; CS 5: Il capitolo «Il sistema di welfare»; CS 6: Il capitolo «Territorio e reti»; CS 7: Il capitolo «I soggetti economici dello sviluppo»; CS 8: Il capitolo «Comunicazione e media»; CS 9: Il capitolo «Sicurezza e cittadinanza».

2.2. Scuola. I numeri da cambiare. L’Italia nel confronto internazionale. 
Report Fondazione Rocca / Treelle 2022 

Il 17 novembre 2022, alla presenza del Ministro dell’Istruzione e di diverse altre autorità della politica, della cultura, dell’imprenditoria, è stato presentato il volume “Scuola, i numeri da cambiare. L’Italia nel confronto internazionale”, curato dalla Fondazione Rocca in collaborazione con l’Associazione Treellle. 
Il quadro generale che viene rappresentato presenta molte criticità. 
La scuola italiana versa in uno stato di immobilismo, il livello degli apprendimenti risulta al di sotto della media europea e, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, si rileva un peggioramento costante. Ad aggravare la situazione si aggiunge la grande varietà territoriale interna, riflesso di uno storico squilibrio tra Nord e Sud del nostro Paese dove, nell’ultimo anno, circa la metà dei maturandi non rivela competenze sufficienti in Italiano e Matematica. A questi esiti contribuisce una gestione poco efficace delle risorse scolastiche, a partire da quelle umane. Rispetto ad altri Paesi, infatti, a parità di studenti l’Italia presenta il numero più alto di insegnanti e con l’età media più elevata, il peggior trattamento economico e uno sviluppo di carriera praticamente nullo. È inevitabile che questo insieme di fattori si riversi sulla qualità della didattica. In allegato una scheda de Il Sole 24 Ore del 17.11.2022.

2.3. Economia. Rapporto SVIMEZ 2022: si allarga la forbice tra Nord e Sud 

Il 28 novembre 2022 è stato presentato il Rapporto SVIMEZ 2022. Si allegano la relazione Introduttiva e le slide del Direttore SVIMEZ Luca Bianchi e il Comunicato Stampa.
In estrema sintesi nel 2023 il PIL meridionale si contrarrebbe nel 2023 fino a -0,4%, mentre quello del Centro-Nord, pur rimanendo positivo a +0,8%, segnerebbe un forte rallentamento rispetto al 2022. Il dato medio italiano dovrebbe attestarsi invece intorno al +0,5%. È quanto emerge dal Rapporto Svimez 2022, giunto alla sua 49esima edizione, presentato oggi alla Camera dei deputati. Il nuovo shock ha cambiato il segno delle dinamiche globali (rallentamento della ripresa; comparsa di nuove emergenze sociali; nuovi rischi operativi per le imprese), interrompendo il percorso di ripresa nazionale coeso tra Nord e Sud. Gli effetti territorialmente asimmetrici dello shock energetico intervenuto in corso d’anno, penalizzando soprattutto le famiglie e le imprese meridionali, dovrebbero riaprire la forbice di crescita del PIL tra Nord e Sud.
Secondo le stime SVIMEZ, il PIL dovrebbe crescere del +3,8% a scala nazionale nel 2022, con il Mezzogiorno (+2,9%) distanziato di oltre un punto percentuale dal Centro-Nord (+4,0%). La Svimez valuta che a causa dei rincari dei beni energetici e alimentari l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta potrebbe crescere di circa un punto percentuale salendo all’8,6%, con forti eterogeneità territoriali: + 2,8 punti percentuali nel Mezzogiorno, contro lo 0,3 del Nord e lo 0,4 del Centro. In valori assoluti si stimano 760 mila nuovi poveri causati dallo shock inflazionistico (287 mila nuclei familiari), di cui mezzo milione al Sud.
In base alle stime Svimez, l’aumento dei prezzi di energia elettrica e gas si traduce in un aumento in bolletta annuale di 42,9 miliardi di euro per le imprese industriali italiane; il 20% circa (8,2 miliardi) grava sull’industria del Mezzogiorno, il cui contributo al valore aggiunto industriale nazionale è tuttavia inferiore al 10%. Le previsioni Svimez segnalano per il 2023 il rischio di una contrazione del PIL nel Mezzogiorno dello 0,4%, un peggioramento della congiuntura determinata soprattutto dalla contrazione della spesa delle famiglie in consumi, a fronte della continuazione del ciclo espansivo, sia pure in forte rallentamento nel Centro-Nord (+0,8%).
Il 2024 dovrebbe essere un anno di ripresa sulla scia del generale miglioramento della congiuntura internazionale, unitamente alla continuazione del rientro dall’inflazione che scende al +2,5% e +3,2% nel Centro-Nord e nel Mezzogiorno nell’anno. Si stima che il PIL aumenti nel 2024 dell’1,5% a livello nazionale, per effetto del +1,7% nel Centro-Nord e dello +0,9% al Sud. Il dato del Sud, di per sé apprezzabile visto che dovrebbe tornare in territorio positivo dopo il calo del 2023, sarebbe comunque sensibilmente inferiore a quello del resto del Paese. Un aspetto strutturale che contribuisce a spiegare la debole ripartenza meridionale è rintracciabile sul lato dell’offerta: a seguito dei continui restringimenti di base produttiva sofferti dal Sud dal 2008, si è sensibilmente ridimensionata la capacità del sistema produttivo dell’area di agganciare le fasi espansive del ciclo economico.
Questo quadro previsivo pone una duplice sfida alle politiche nazionali. Da un lato va assicurata continuità alle misure contro il caro energia: per mitigare l’impatto sui bilanci di famiglie, soprattutto le più fragili per le quali i rischi di una nuova povertà energetica sono più concreti; a favore delle imprese, per salvaguardarne l’operatività, rinnovando lo sforzo profuso durante l’emergenza Covid. Dall’altro, è essenziale accelerare sul fronte delle misure di rilancio degli investimenti pubblici e privati dando priorità alla politica industriale attiva per ampliare e ammodernare la base produttiva soprattutto meridionale, condizione imprescindibile per la creazione di buona occupazione.
Mettere in sicurezza l’attuazione del PNRR è cruciale: consolidandone la finalità di coesione economica, sociale e territoriale; potenziando le misure di accompagnamento degli Enti territoriali nella realizzazione delle opere; rafforzando il coordinamento del Piano con la politica di coesione europea e nazionale e con la politica ordinaria. 

Vita della Federazione CNOS-FAP

1. LA FEDERAZIONE CNOS-FAP IN EUROPA

Rete MedNC
Il 24 Novembre 2020 la Federazione CNOS-FAP è diventata ufficialmente partner della rete Mediterranée Nouvelle Chance (MedNC), un'istituzione intergovernativa che riunisce oltre 42 Paesi per promuovere il dialogo e la cooperazione nella zona del Mediterraneo. 
Lo scorso 23 novembre si è tenuta a Tunisi la Conferenza annuale della Rete, durante la quale sono state discusse nuove strategie di advocacy e iniziative per poter rafforzare l’inclusione sociale dei giovani svantaggiati dell’area euro-mediterranea. Durante questa conferenza  
I ragazzi del CFP di Bologna hanno realizzato una video intervista in cui condividono la propria esperienza formativa con il CNOS-FAP e le riflessioni che gli evoca il tema del Mediterraneo. Ciò che emerge dalle riflessioni dei ragazzi è la consapevolezza di quanto il Mediterraneo rappresenti per tanti una speranza, ma dove molti incontrano anche la morte, e della necessità di una risposta che la politica deve dare ai giovani per migliorare le proprie opportunità per il futuro. 

Carta di Mobilità
La Federazione CNOS-FAP, già in possesso della Carta di Mobilità, ha ricevuto nel mese di marzo 2021 l'Accreditamento nell’Azione Chiave 1 – Settore VET (Vocational Education and Training).  
L’accreditamento ha permesso alla Federazione di ottenere un accesso agevolato e semplificato alle opportunità di finanziamento previste nell’ambito dell’Azione Chiave 1 (KA1) focalizzato sulla promozione e sulla mobilità per l’apprendimento degli individui e rivolto in particolare a: studenti, tirocinanti, apprendisti, neodiplomati e neo qualificati, formatori, esperti del mondo della formazione professionale e della progettazione.
Grazie all'Accreditamento da giugno 2021 ad oggi un totale di 115 allievi e 20 figure dello staff dei cfp della Federazione hanno avuto la possibilità di partire per varie mete europee per svolgere esperienze di tirocinio in diversi settori professionali e job shadowing.
I nostri allievi di età compresa tra i 17 e i 19 anni, hanno vissuto all'estero per una media di 25 giorni di mobilità.
I ragazzi raccontano che l’esperienza Erasmus è stata una delle più belle della loro vita e più dell’80% dichiara di voler ripartire subito, magari per un’altra meta europea!
Grazie ad una richiesta di modifica dei numeri delle mobilità, approvato dalla Commissione Europea nel mese di ottobre, la Federazione CNOS-FAP avrà a disposizione fino ad agosto 2023: 139 mobilità allievi e 47 mobilità staff. 

Progetto “RAINBOW”
Il progetto Erasmus+ KA3 “RAIN.BOW”, che mira a promuovere l'inclusione sociale e i valori europei e a contrastare l'odio e la discriminazione condividendo un messaggio positivo sui diritti fondamentali e la cittadinanza e che vede AFP Patronato di Bergamo come ente capofila, è arrivato alla fine del suo viaggio.
Nel corso del mese di ottobre e novembre si sono svolti i seminari di settore della Federazione CNOS-FAP, durante i quali sono stati svolti anche gli Upscaling seminars del progetto Rainbow, con l’obiettivo di presentare i materiali preparati e sviluppati dalla partnership nel corso del progetto. 
Il progetto Rainbow è quasi giunto al termine e il 19 e 20 dicembre si terrà a Bucarest la Conferenza conclusiva di progetto in cui tutti gli output finali verranno presentati e validati dalla partnership.
Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale del progetto.

Progetto “SAAM: Supporting Alliance for African Mobility” 
Il progetto “SAAM” è il primo progetto pilota di mobilità europea con l’Africa lanciato dall'UE, gestito dall’ente spagnolo @Centro San Viator e coordinato dall’Organizzazione spagnola per la mobilità @Asociación Mundus, di cui la Federazione CNOS-FAP è partner. 
La parola SAAM in Afrikaans significa “Insieme”, infatti questo progetto di mobilità internazionale riunisce una vasta rete di centri di formazione professionale europei ed africani, ONG e associazioni europee e organizzazioni ombrello europee unite per supportare la mobilità degli insegnanti e degli studenti dell'IeFP in una vasta gamma di settori. Al consorzio partecipano 17 organizzazioni dell'UE e 19 Centri di IeFP africani.
In questi mesi, nell’ambito del progetto SAAM, il CNOS-FAP è stato impegnato in numerose attività di mobilità. A settembre, infatti, si è svolta la prima mobilità dall’Italia verso la Costa d’Avorio che ha coinvolto due formatori della Federazione CBOS-FAP Veneto per un’esperienza di job shadowing e di immersione nella cultura ivoriana! 
Nel mese di ottobre invece è stata la volta dell’Istituto San Zeno di Verona e l’Istituto Tusini di Bardolino di ospitare per tre settimane tre professori africani, provenienti da Burkina Faso, Costa d’Avorio e Senegal per un’esperienza di job shadowing ma anche di immersione nella cultura italiana!
Infine, si è appena conclusa l’esperienza di mobilità per 5 studenti e un professore della Costa d’Avorio, svoltasi per tutto il mese di novembre all’Istituto San Zeno di Verona e all’Istituto Tusini di Bardolino. Gli studenti ivoriani del settore elettrico/elettronico hanno trascorso quattro stupende settimane immergendosi nella cultura italiana, grazie al quotidiano scambio con gli allievi dei CFP veneti e acquisendo nuove competenze nell’ambito della domotica.  
Inoltre, la scorsa settimana dal 21 al 24 novembre 2022 la Federazione CNOS-FAP ha ospitato a Roma l’incontro annuale della partnership internazionale, con la presenza di una numerosa delegazione africana. Questo incontro è stato fondamentale per analizzare insieme lo stato di avanzamento delle attività, condividere buone pratiche e lavorare in focus group sui vari pacchetti di lavoro previsti dal progetto. Ovviamente non sono mancati momenti di scambio informale tra i partner e di arricchimento culturale per le caratteristiche vie della città eterna. 
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del progetto. 

2. LA FEDERAZIONE CNOS-FAP IN ITALIA

2.1. 3° Webinar di approfondimento: Dare un’anima ai curricoli nel mondo globalizzato

Dopo aver analizzato Il significato autentico di "curricolo" con la Prof.ssa Berta Martini e La Formazione delle competenze e rinnovamento dei curricoli in Europa con la Prof.ssa Tiziana Pedrizzi, è il momento di ascoltare Don Pascual Chàvez Villanueva, nono successore di don Bosco, che ci parlerà del "Dare un'anima ai curricoli nel mondo globalizzato" il 06 dicembre 2022 dalle 15:00 alle 17:00.

Si invia il link per partecipare al terzo dei tre webinar di approfondimento che proponiamo nell'ambito del progetto "Assi culturali della Formazione Professionale" e che mirano a collocare l’importante stagione di rinnovamento della IeFP che stiamo vivendo entro un orizzonte più ampio, anche internazionale, da cui poter trarre maggiore consapevolezza circa il valore del nostro percorso di curricolo fondativo di educazione al lavoro e la direzione da perseguire.

L'appuntamento è per il 06 dicembre 15:00-17:00
Dare un'anima ai curricoli nel mondo globalizzato (Don Pascual Chàvez Villanueva, Nono successore di Don Bosco)

Per accedere - meet.google.com/umd-jkee-dhz

In alternativa, apri Meet e inserisci questo codice: umd-jkee-dhz
Chiamata (solo audio): (IT) +39 02 3041 9673 PIN: 216 816 247#
Altri numeri di telefono: https://tel.meet/umd-jkee-dhz?pin=2950182089688

CCNL-FP e normative

1. Soggetti firmatari del CCNL-FP 

FORMA

Presidente
Paola Vacchina confermata Presidente Forma (dal 19.06.2020)

Vicepresidenti
Don Massimiliano Sabbadini (Presidente nazionale CONFAP)
Riccardo Giovani (Direttore dell'Area Politiche Sindacali e del lavoro di Confartigianato)

Membri del Comitato Direttivo nominati
Carlo Parlagreco (INIPA-Coldiretti)
Tonino De Matteo (EFAL – MCL)  
Federico Pendin (CSL)
Stefano Mastrovincenzo (IAL-CISL)

Segretario Generale
Dario Odifreddi (Presidente Consorzio Scuole Lavoro CSL e Presidente "Fondazione Piazza dei Mestieri").

Segreteria
Iole Simonetti

Soci
Cdo, Cisl, Coldiretti, Confap, Confartigianato, Consorzio Scuole Lavoro (CSL), ENAIP, Acli, EFAL, MCL, Confcooperative, INIPA
(dal sito)

CENFOP (nomine rinnovate il 29 aprile 2021)

Presidente
Silvia Bisso (presidente@cenfop.it)

Vice-Presidenti
Pier Mario Viano - (pms.viano@ciacformazione.it)
Laura Ottaviano (lauraootaviano@cnipapuglia.it)

OO.SS. 

FLC CGIL - G. Scozzaro
CISL SCUOLA - E. Formosa
UIL SCUOLA - L. Macro
SNALS CONFSAL - G. Visco / S. Lupo

2. Il CCNL-FP

I testi relativi alla firma del CCNL-FP 2011-2013 e ai documenti sottoscritti dopo tale data sono inseriti nella newsletter nr. 122 - febbraio 2020. Dalla presente newsletter si riportano i documenti più recenti. 

2.1. Accordi riconducibili alla contrattazione regionale

2.1.1. 19 dicembre 2015: Enti di FP e OO.SS. Friuli-Venezia Giulia

Il 19 dicembre 2015 presso l’Enaip è stato firmato l’Accordo collettivo regionale per il sistema della Formazione Professionale del Friuli-Venezia Giulia contenente i seguenti punti:

  1. nuove assunzioni e stabilizzazioni
  2. ricorso alle collaborazioni
  3. monitoraggio registro del personale occupato
2.1.2. 5 agosto 2020: A.E.F. e OO.SS. Lombardia

Il 5 agosto 2020, i rappresentanti di Associazione Enti Formazione della Lombardia (A.E.F.) e le OO.SS. della Lombardia hanno firmato un Accordo di Sistema IeFP sui seguenti punti:

  1. riconoscimento integrazione salariale per lavoratori in FIS
  2. riconoscimento a ciascun ente di una quota per affrontare i costi derivanti dall’effetto del Covid-19
  3. flessibilità dell’orario di lavoro frontale settimanale
  4. flessibilità sull’anno formativo

L’accordo avrà validità per l’anno formativo 2020/2021.

2.1.3. 25 agosto 2021: A.E.F. e OO.SS Lombardia

Accordo sindacale per la contrattazione da parte dei lavoratori e degli Enti al Fondo di Garanzia costituito dall'Ente Bilaterale ELGA. Firmatari: AEF Lombardia, FLC CGIL Lombardia, CISL Scuola Lombardia e UIL Scuola Lombardia.

2.2. Dossier distacchi sindacali

Si riporta la situazione in Emilia-Romagna - Friuli-Venezia Giulia - Lazio - Liguria - Lombardia - Piemonte - Veneto

3. La trattativa per il rinnovo del CCNL-FP

3.1. Anno 2019: Ripresa delle trattative

  • 06.03.2019: il 6 marzo 2019, le OO.SS. hanno inviato ai Presidenti di FORMA (Paola Vacchina) e di CENFOP (Aldo Armenti) una lettera avente per oggetto “Rinnovo CCNL Formazione Professionale 2011 – 2013 – linee contrattuali unitarie” e un documento datato 28.02.2019 dal titolo: "FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL PER IL RINNOVO DEL CCNL PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE".  
  • 14.05.2019: FORMA e CENFOP inviano alle OO.SS. il documento di risposta
  • 27.05.2019: le OO.SS., con lettera del 27.05.2019 avente per oggetto: "Reitera richiesta ripresa tavolo negoziale rinnovo CCNL formazione professionale", chiedono a FORMA e CENFOP di proporre una data per il primo incontro. FORMA e CENFOP concordano il 18 giugno 2019. 
  • 18.06.2019: FORMA, CENFOP e le OO.SS. si incontrano e convengono sugli aspetti da trattare, riassunti nel verbale redatto congiuntamente.
  • 09.12.2019: FORMA, CENFOP e le OO.SS. si incontrano a Roma per continuare nel confronto e definire gli obiettivi da raggiungere. Il verbale congiunto riassume il contenuto dell'incontro.

3.2. Anno 2020: Continua la trattativa

  • 26.03.2020: Enti di FP (FORMA e CENFOP) e OO.SS. (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS CONFSAL) hanno sottoscritto una “Dichiarazione congiunta” che è stata inviata successivamente al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dott. Stefano Bonaccini e alla dott.ssa Cristina Grieco, Presidente della IX Commissione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Si allega la lettera congiunta indirizzata a Bonaccini e Grieco (01.04.2020).
  • 21.09.2020: Le OO.SS. scrivono a FORMA e CENFOP una lettera con oggetto: “Richiesta ripresa del negoziato per il rinnovo del CCNL-FP 211 / 2013” indicando anche argomenti da trattare
  • 12.10.2020: FORMA e CENFOP con lettera del 12 ottobre 2020, rispondono alla lettera del 21.09.2020 dichiarando che sono disponibili alla ripresa della trattattiva "a emergenza terminata o perlomeno affievolita" e, nel frattempo, portare avanti altre tematiche.
  • 15.10.2020: Le OO.SS. scrivono a FORMA e CENFOP: “Riscontro vs nota del 12 ottobre 2020: proclamazione stato di agitazione. La presa di posizione nasce a seguito di una risposta non convincente da parte di FORMA e CENFOP del 12 ottobre 2020.
  • 19.11.2020: In data 19 novembre 2020, le parti si sono trovate con l’intento di riprendere le trattative sospese a marzo anche a seguito dell’emergenza sanitaria e con l’intenzione di definire una scaletta delle priorità da affrontare. Nell’incontro le parti hanno convenuto di riprendere il confronto con le Regioni riguardo ai gravi e perlopiù irrisolti problemi della Formazione Professionale e delle politiche attive del lavoro. In un clima cordiale, chiariti i reciproci fraintendimenti, hanno convenuto inoltre di riprendere il negoziato, fissando come data per un successivo incontro il 9/12/2020; le Organizzazioni Sindacali, valutato ciò, hanno deciso di sospendere lo stato di agitazione. Si allega il comunicato congiunto.
  • 09.12.2020: Al termine dell’incontro le parti hanno condiviso due documenti: la richiesta di incontro con il Presidente della Conferenza e l'Assessore preposto alla FP. Il Presidente ha incaricato l'Assessore preposto di incontrare le parti (Enti Datoriali e Sindacali). Si allegano la domanda di incontro, la risposta del Presidente e il comunicato congiunto delle parti datoriali e sindacali.     
  • 21.12.2020: Il 21, dopo una richiesta di incontro, sono ricevuti dal Ministro del lavoro on. Catalfo. In allegato gli argomenti trattati. 
  • 23.12.2020: FORMA/CENFOP e le OO.SS. incontrano i membri della IX Commissione della Conferenza delle Regioni e illustrano alla Coordinatrice, ass.re Alessandra Nardini, le principali istanze connesse alla IeFP.  

3.3. Anno 2021: Continua la trattativa

  • 11.01.2021: Incontro FORMA/CENFOP e OO.SS. sul CCNL-FP che ha messo a punto l'organizzazione dei gruppi di lavoro.
  • 19.01.2021: La IX Commissione risponde agli Enti FORMA/CENFOP e OO.SS. Si allega il testo della risposta.
  • 08.05.2021: FORMA e CENFOP inviano alle OO.SS. una proposta di "Protocollo di intesa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale". Si allega il testo.
  • 04.06.2021: Le OO.SS. rispondono il con il documento "Protocollo di intesa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale. Proposta aggiornata da OO.SS."
  • 16.09.2021: Le parti datoriali e le parti sindacali firmano il protocollo di intesa per il rinnovo del CCNL della formazione Professionale  
  • 02.12.2021: FORMA e CENFOP inviano una lettera alle OO.SS. per la ripresa della trattativa per il rinnovo del CCNL 2011-2013 

3.4. Anno 2022: Continua la trattativa

  • 03.01.2022: FORMA e CENFOP e OO.SS. condividono e si accordano sui temi da affrontare nella trattativa (obiettivi generali da raggiungere). Il verbale dell'incontro riassume i temi affrontati e la data della nuova convocazione.
  • 25.01.2022: Si affronta la composizione della Delegazione ristretta. Il verbale riporta gli argomenti affrontati (confronto sull'articolato del Titolo V e relativi allegati; la data della nuova convocazione).
  • 09.02.2022: Gli argomenti all'OdG: titolo V e relativi allegati.
  • Incontri ulteriori si sono svolti il 23 febbraio con le OO.SS confederali e il 25 febbraio 2022 sui medesimi temi.
  • 30.03.2022: Nel mese di marzo Enti di FORMA e CENFOP e OO.SS. hanno messo a punto un documento che inoltreranno alle Istituzioni nazionali e regionali con l’intento di approfondire gli aspetti positivi da rinforzare e le criticità da superare attinenti il sistema IeFP. Si allegano la Lettera congiunta e la Nota allegata.

Nei mesi di aprile e maggio Enti e OO.SS affrontano gli allegati 11, 12 e 13 del vigente CCNL-FP. 

  • 24.05.2022: Il verbale del 24 maggio 2022 relaziona sui lavori in svolgimento e sugli incontri successivi.
  • 07.07.2022: Il verbale del giorno 7 luglio 2022 relaziona sui lavori in svolgimento e sugli incontri successivi.
  • 28.07.2022: Le OO.SS. rispondono alla proposta di FORMA / CENFOP: Riscontro alla vostra proposta di adeguamento del trattamento economico presentata in data 7 luglio u.s. 
  • 01 09 2022: FORMA e CENFOP rilanciano una proposta per proseguire nella trattativa: Riscontro nota sindacati 28 luglio 2022.
  • 14.09.2022: FORMA e CENFOP scrivono ai coordinatori regionali: Claudio Di Berardino e Alessandra Nardini: Richiesta di incontro urgente per emergenza costi Energia. Gli Assessori Di Berardino e Nardini rispondono alla domanda il 17 ottobre 2022: Riscontro in seguito all’incontro dei Coordinatori delle Commissioni X e XI della Conferenza delle Regioni e Province autonome e le Associazioni FORMA e CENFOP. 
  • 29.09.2022: CGIL–CISL–UIL confederali e di categoria chiedono un incontro al Presidente della Conferenza delle Regioni. 
    Il 5 ottobre 2022 il Presidente della Conferenza delle Regioni risponde con lettera. 

3.5. Attività di EBINFOP

Ebinfop ha editato il fascicolo da titolo IeFP Works!

L'Istruzione e la Formazione Professionale è una realtà formativa solida e articolata. Il suo rapporto privilegiato con il mondo del lavoro è il motore che favorisce il successo formativo e professionale degli allievi e che distingue la filiera professionale.

4. AGGIORNAMENTI

4.1. Fidae

Docete nr. 32 - novembre/dicembre 2022

4.2. Agidae

Rivista nr. 3 - maggio/giugno 2022

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro! Senza lavoro non si può vivere...


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it
Si allegano la brochure di presentazione e un segnalibro.