Orientamenti europei

1. Il Ministro Bianchi ha incontrato il Segretario Generale dell’OCSE Ángel Gurría

Il Ministro dell’Istruzione, Professor Patrizio Bianchi, ha incontrato in videoconferenza, il Segretario Generale dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) Ángel Gurría.
Nel corso dell’incontro, il Ministro ha espresso apprezzamento per il lavoro di studio e di ricerca svolto dall’OCSE e ribadito la centralità della collaborazione bilaterale con l’Italia, con particolare riferimento al settore dell’Istruzione e Formazione Professionale. Una collaborazione che vede il nostro Paese tra i primi contributori all’organizzazione e che si esprime nella partecipazione del Ministero dell’Istruzione a programmi di vasta portata come, ad esempio, il Programma PISA (Programme for International Student Assessment) finalizzato ad accertare le competenze in lettura, matematica e scienze degli studenti che stanno per terminare l’obbligo scolastico, o l’Indagine comparativa TALIS (Teacher and Learning International Study) che esamina gli aspetti salienti dell’attività professionale dei docenti e dei dirigenti scolastici della scuola secondaria di primo grado.
Una sinergia che quest’anno si è ulteriormente estesa alla collaborazione nell’ambito della Presidenza italiana del G20 che, nel settore Istruzione, sarà incentrata su vari temi quali la lotta alla povertà educativa e la dispersione scolastica; la didattica mista ed i nuovi approcci educativi ed il tema delle transizioni dalla scuola al lavoro.
Il Ministro Patrizio Bianchi ha evidenziato il ruolo cruciale dell’Istruzione e formazione nell’assicurare una crescita duratura e sostenibile, rilevando l’importante contributo che l’OCSE può fornire alla riflessione della comunità internazionale in materia di rilancio dei sistemi di istruzione e formazione professionale, anche dopo l’emergenza epidemiologica. Un investimento nell’istruzione e nella conoscenza, ha concluso il Ministro, appare fondamentale per superare la crisi e realizzare uno sviluppo sostenibile capace di assicurare pace e stabilità.

2. Le sfide dell’educazione digitale a scuola in Europa nel nuovo Quaderno di Eurydice

L’educazione digitale rappresenta da anni una tematica di punta delle politiche europee e il recente Piano d’azione della Commissione per l’istruzione digitale 2021-2027, dal titolo Ripensare l’istruzione e la formazione per l’era digitale riafferma la centralità del tema dell’innovazione digitale nei sistemi europei di istruzione e formazione, oltre a sottolineare le sfide cui sono chiamati a rispondere nell’era post-Covid. Inoltre, la riflessione del Parlamento europeo e delle istituzioni dell’UE sull’accesso a Internet da introdurre come diritto umano fondamentale per tutti, viene considerata imprescindibile, soprattutto per promuovere l’inclusione sociale e ridurre le disuguaglianze, per garantire pari accesso all’apprendimento e per aumentare le competenze digitali.
Le tematiche trattate dallo studio di Eurydice sono: sviluppo delle competenze digitali nei curricoli scolastici europei; competenze digitali specifiche degli insegnanti; valutazione delle competenze digitali degli studenti e uso delle tecnologie per le prove e la valutazione degli alunni/studenti; e, infine, strategie e politiche. Questi temi vengono analizzati attraverso due prospettive distinte ma complementari: lo sviluppo delle competenze digitali in alunni, studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, e l’utilizzo a fini pedagogici delle tecnologie digitali per supportare, migliorare e trasformare l’insegnamento e l’apprendimento.
Un aspetto di grande interesse che emerge dallo studio e che la pandemia ha evidenziato è la presenza nei sistemi educativi europei di riforme e strategie in atto, che rendono conto della continua evoluzione dei sistemi e dei mezzi digitali e che sottolineano la necessità per i Paesi europei di rivedere e rinnovare continuamente i loro approcci a contenuti e metodi digitali in ambito scolastico.
Il 50% dei sistemi educativi europei ha un processo di riforma in corso nel settore dell’educazione digitale. Tuttavia, quali sono le aree di interesse di queste strategie e riforme?
Il nuovo numero della collana ‘I Quaderni di Eurydice Italia’, dal titolo L’educazione digitale a scuola in Europa, presenta ai lettori la traduzione italiana del rapporto Digital Education at School in Europe, consentendo di disporre anche della versione cartacea del testo.
Si allega l’Articolo di L’educazione digitale a scuola in Europa: una sfida ancora tutta da vincere di Erica Cimò.

3. Le strutture dei sistemi educativi europei 2020/2021 nel nuovo Quaderno di Eurydice Italia

Il numero appena pubblicato della collana I Quaderni di Eurydice Italia dedica come ogni anno la sua attenzione alle strutture dei sistemi educativi europei, presentando i diagrammi dei singoli Paesi aggiornati all’anno scolastico e accademico 2020/2021.
Il Quaderno “Strutture dei sistemi educativi europei: diagrammi 2020/2021” si compone di una breve parte introduttiva, che illustra i principali modelli organizzativi dell’istruzione obbligatoria in Europa, di una guida alla lettura dei diagrammi, che ne presenta i principali elementi, nonché di una legenda esplicativa dei termini. Questa prima parte si conclude con la Classificazione internazionale standard dell’istruzione (ISCED 2011).
Il nuovo Quaderno di Eurydice costituisce un ottimo punto di partenza per approfondire lo studio di un sistema educativo in particolare, o per mettere a confronto la struttura e le caratteristiche dei sistemi educativi di più Paesi, dal livello preprimario al livello terziario di istruzione.

4. Il progetto STE(A)M IT lancia nuove linee guida per promuovere le carriere scientifiche in classe

Il progetto europeo STE(A)M IT, sviluppato per favorire la promozione dello studio integrato delle discipline scientifiche STEM, ha recentemente pubblicato delle linee guida per gli insegnanti della scuola primaria e secondaria.
Un nuovo strumento creato per supportare i docenti nel ruolo cruciale di incentivare la conoscenza da parte degli studenti delle carriere professionali in ambito scientifico. L’obiettivo è dunque quello di integrare l’orientamento professionale con l’insegnamento.
Le linee guida forniscono esempi di attività e materiali adattabili in vari contesti educativi, in modo da poter essere integrate alle discipline curricolari.
Il progetto STE(A)M IT è coordinato da EUN in partnership con Indire, Università Telematica degli Studi IUL, Ministero della Scienza e dell’Istruzione della Repubblica Croata, Direzione Generale dell’Istruzione portoghese e Università di Cipro ed è supportato dai ministeri dell’istruzione europei e dalle aziende, in collaborazione con Scientix & Stemalliance.

5. Aperto fino al 10 maggio il bando per la selezione di Ambasciatori Erasmus+ settore scuola

Nascono nuove figure di supporto nelle attività di diffusione e promozione delle opportunità europee per l’istruzione scolastica: gli Ambasciatori Erasmus+ per il settore scuola.
L’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire ha infatti lanciato un bando pubblico per la selezione di esperti di progettazione, collaborazioni online, mobilità e cooperazione del settore scuola che possano supportare l’attività di promozione e diffusione delle opportunità Erasmus+ per l’istruzione scolastica. Si allega avviso di selezione e allegato.

6. OCSE Economic Outlook, Report marzo 2021

Questo rapporto intermedio dell’OCSE fornisce aggiornamenti sulle proiezioni per ogni paese del G20 fatte nel numero di dicembre 2020 dall'OCSE Economic Outlook (numero 108). La pandemia COVID-19 continua a gettare una lunga ombra sulle economie mondiali, ma le prospettive economiche sono migliorate con la diffusione dei vaccini.

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO 

1.1. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il 25 e 26 aprile il Governo ha trasmesso al Parlamento e al Senato il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica. Oltre al testo del Piano si allegano la premessa del Presidente Draghi (EN) e la presentazione del Ministro Franco.
Il Piano italiano prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU. Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei Ministri del 15 aprile. Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro.
Il Piano include inoltre un corposo pacchetto di riforme, che toccano, tra gli altri, gli ambiti della pubblica amministrazione, della giustizia, della semplificazione normativa e della concorrenza.
Il Piano ha come principali beneficiari le donne, i giovani e il Mezzogiorno e contribuisce in modo sostanziale a favorire l’inclusione sociale e a ridurre i divari territoriali. Nel complesso, il 27% del Piano è dedicato alla digitalizzazione, il 40% agli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico, e più del 10% alla coesione sociale.
Il Piano si organizza lungo sei missioni:

  1. “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura” (49,2 miliardi): promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura. Gli investimenti previsti assicurano: la fornitura di banda larga; il rafforzamento delle infrastrutture digitali della pubblica amministrazione; la valorizzazione dei siti storici e il miglioramento delle strutture turistico-ricettive.
  2. “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica” (68,6 miliardi): migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva. Sono previsti investimenti e riforme per: l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, il rinnovo del trasporto pubblico locale; incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica di edifici privati e pubblici; le fonti di energia rinnovabile; sostenere la filiera dell’idrogeno; infrastrutture idriche e riduzione del dissesto idrogeologico.
  3. “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile” (31,4 miliardi): sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e estesa a tutte le aree del Paese. Previsto un importante investimento nei trasporti ferroviari ad alta velocità; nelle linee ferroviarie regionali, sul sistema portuale e nella digitalizzazione della catena logistica.
  4. “Istruzione e Ricerca” (31,9 miliardi): rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali e tecnico-scientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Previsti investimenti in: asili nido, scuole materne, servizi di educazione e cura per l’infanzia; risanamento strutturale degli edifici scolastici, riforma dell’orientamento, dei programmi di dottorato e dei corsi di laurea; sviluppo dell’istruzione professionalizzante; rafforzamento della filiera della ricerca e del trasferimento tecnologico.
  5. “Inclusione e Coesione” (22,4 miliardi): facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale. Il Governo investe: nello sviluppo dei centri per l’impiego e nell’imprenditorialità femminile; nel rafforzamento dei servizi sociali e degli interventi per le vulnerabilità; investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali.
  6. “Salute” (18,5 miliardi): rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure. Il Piano investe nell’assistenza di prossimità diffusa sul territorio; potenzia l’assistenza domiciliare; la telemedicina; l’acquisto di 3.133 nuove grandi attrezzature, e nelle infrastrutture ospedaliere, ad esempio con interventi di adeguamento antisismico.

Il PNRR, secondo le previsioni del Governo, avrà un impatto significativo sulla crescita economica e della produttività. Il Governo prevede che nel 2026 il Pil sarà di 3,6 punti percentuali più alto rispetto allo scenario di base. Nell’ultimo triennio dell’orizzonte temporale (2024-2026), l’occupazione sarà più alta di 3,2 punti percentuali.
Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno per contribuire a ridurre il divario tra il Mezzogiorno e il resto del Paese e prevede inoltre un investimento significativo sui giovani e le donne. In particolare i giovani beneficiano dei progetti nei campi dell’istruzione e della ricerca; del ricambio generazionale nella pubblica amministrazione; e del rafforzamento del Servizio Civile Universale. Per i ragazzi e le ragazze, sono stanziati fondi per l’estensione del tempo pieno scolastico e per il potenziamento delle infrastrutture sportive a scuola. Per le donne, il Piano prevede misure di sostegno all’imprenditoria femminile e investimenti nelle competenze tecnico-scientifiche delle studentesse. Per perseguire le finalità relative alle pari opportunità - generazionali e di genere - il Governo intende inserire per le imprese che parteciperanno ai progetti finanziati dal NGEU previsioni dirette a condizionare l’esecuzione dei progetti all’assunzione di giovani e donne.
 Si segnalano i commenti di Forma e una nota congiunta CGIL-CISL-UIL.

2. MINISTERO DELL’ISTRUZIONE (MI)

2.1. Decreto sostegni, le risorse per l’emergenza già a disposizione delle scuole. Distribuiti i primi 150 milioni

Via libera, in Consiglio dei Ministri del 19 marzo 2021, al decreto legge sostegni che prevede 300 milioni di euro per sostenere le istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza sanitaria, sia sotto il profilo dell’acquisto di strumenti e della predisposizione di servizi per la sicurezza di studentesse, studenti e personale, sia nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa, il recupero della socialità, il consolidamento degli apprendimenti.
Si tratta di risorse che saranno gestite dal Ministero dell’Istruzione.
Un provvedimento robusto e variegato tra i destinatari ma che trascura, continuando purtroppo una tradizione già assunta da precedenti governi, la scuola paritaria e la IeFP pur bisognose di “sostegno” per il servizio pubblico che erogano a favore di giovani in diritto – dovere.
Le risorse stanziate dal decreto ‘sostegni’ per la gestione dell’emergenza sanitaria sono già a disposizione delle scuole. Lo fa sapere il Ministero dell’Istruzione, che oggi ha inviato alle Istituzioni scolastiche la nota operativa per il loro utilizzo. Si tratta dei primi 150 milioni stanziati dal decreto. Gli altri 150, quelli che riguardano l’ampliamento dell’offerta formativa, saranno distribuiti successivamente, dopo il necessario decreto di riparto, e saranno oggetto di una nota operativa.
Con la comunicazione inviata il 31 marzo alle scuole, il Ministero ricorda che le risorse potranno essere utilizzate per “tutte le misure di intervento necessarie a garantire la sicurezza negli ambienti scolastici, tramite la dotazione di materiale e strumenti di sicurezza, il potenziamento delle attività di inclusione degli alunni con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali”. I fondi potranno essere impiegati anche “per la prosecuzione del servizio di assistenza psicologica e/o pedagogica rivolto a studenti e personale scolastico” per il trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica, nonché per servizi medico-sanitari volti a supportare le Istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza stessa. Con le risorse ricevute le scuole potranno acquistare:

  1. Dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, nonché ogni altro materiale, anche di consumo, il cui impiego sia riconducibile all’emergenza epidemiologica da COVID-19 sulla base delle effettive necessità della singola Istituzione scolastica (ad esempio: dispositivi di areazione e ventilazione, prodotti di igiene degli ambienti, termoscanner, etc…)
  2. Specifici servizi professionali per il supporto e l’assistenza psicologica e/o pedagogica, da rivolgere in particolar modo a studentesse e studenti, oltre che al personale scolastico
  3. Servizi medico-sanitari (compreso il servizio di sorveglianza sanitaria) volti a supportare le Istituzioni scolastiche nella gestione dell’emergenza epidemiologica, nelle attività inerenti alla somministrazione facoltativa di test diagnostici alla popolazione scolastica di riferimento e all’espletamento delle attività di tracciamento dei contatti nell’ambito della indagine epidemiologica, anche allo scopo di svolgere una funzione efficace e tempestiva di collaborazione e raccordo con i competenti Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie locali
  4. Dispositivi e materiali destinati al potenziamento delle attività di inclusione degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali.

Si allegano:

2.2. Esami di Stato 2021, online da oggi la pagina dedicata alle prove di giugno. Il Ministro Patrizio Bianchi a studentesse e studenti: “Abbiate fiducia in voi e nella scuola. Vi accompagneremo in questo percorso”

Ragazze, ragazzi, abbiate fiducia in voi, abbiate fiducia nella scuola, abbiate fiducia, soprattutto, nel nostro Paese”. Con queste parole il Ministro dell’Istruzione, Professor Patrizio Bianchi, si è rivolto alle studentesse e agli studenti che sosterranno gli Esami di Stato, con un video diffuso sui canali social del Ministero.
Il Ministro ha lanciato un messaggio di incoraggiamento e di supporto e presentato alcune delle attività predisposte per accompagnare la comunità scolastica fino alle prove di giugno.

Il sito dedicato
È online la pagina web dedicata alle prove conclusive del primo e del secondo ciclo di istruzione. Uno strumento che mette a disposizione di studentesse e studenti, dei docenti e di tutta la comunità scolastica documenti, informazioni e materiali sugli Esami. Sul portale sono caricate le Ordinanze che definiscono le prove di giugno, tenendo conto dell’emergenza sanitaria e del suo impatto sulla vita scolastica e del Paese, documenti di accompagnamento che forniscono informazioni dettagliate sulle modalità di svolgimento degli Esami di questo anno scolastico e una sezione riservata alle risposte alle domande più frequenti. Il sito sarà solo uno degli strumenti pensati per sostenere la comunità scolastica in questo percorso. Come ogni anno, sono previste conferenze di servizio, sull’intero territorio nazionale, già in corso in queste settimane.

Le rubriche sui social
In vista degli Esami, sarà possibile interagire con il Ministero attraverso la rubrica social #MIrisponde con richieste di chiarimento o di approfondimento. Le risposte saranno fornite sempre attraverso i canali social. Ma ci sarà spazio anche per un racconto personale: attraverso la rubrica #ioMIricordo, il Ministero animerà, nel mese di giugno, a ridosso delle prove, un racconto corale in cui ciascuno potrà utilizzare l’hashtag per condividere i propri ricordi e le proprie esperienze legati agli Esami.

Gli Esami di Stato in tv
Grazie alla collaborazione tra il Ministero e la RAI ci saranno finestre dedicate agli Esami di Stato anche all’interno dei programmi di Rai Cultura (“#Maestri” e “La Scuola in Tivù”) e di RaiGulp (“La Banda dei Fuoriclasse”). In particolare, nell’ambito de “La Scuola in Tivù”, ci sarà un pacchetto di puntate dedicato alla spiegazione approfondita dei diversi passaggi dell’Esame del secondo ciclo. Mentre nell’ambito di “#Maestri” sarà data voce alle ragazze e ai ragazzi che si preparano per le prove. Tutti i materiali e le lezioni prodotti in questi mesi, sulle diverse discipline, saranno a disposizione delle studentesse e degli studenti e dei loro docenti per approfondimenti e ripassi. Tutte le puntate sugli Esami saranno disponibili su Raiplay e sul sito di Rai Scuola per poterne fruire anche dopo la messa in onda. Per i più piccoli, nell’ambito della “La Banda dei Fuoriclasse”, su RaiGulp ci saranno momenti tematici dedicati all’Esame del primo ciclo e alle discipline che ne saranno oggetto. Si segnalano: Il video del Ministro e il sito

2.3. Scuola, disponibile da oggi la piattaforma per la compilazione del Curriculum dello Studente

Dalle certificazioni linguistiche, alle attività extrascolastiche quali, ad esempio, quelle culturali, musicali, sportive, artistiche e di volontariato. Sono tutte informazioni che, da quest’anno, studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado potranno inserire nel Curriculum dello Studente, un documento in tre parti (Istruzione e Formazione, Certificazioni, Attività Extrascolastiche), che entra in vigore con i prossimi Esami di Stato 2020/2021 del secondo ciclo.
Il Curriculum è stato pensato per raccogliere le esperienze svolte nel percorso formativo da ciascuna ragazza e ciascun ragazzo, affinché possano essere valorizzate all’interno dello stesso Esame, nella stesura dell’elaborato, con cui si apre la prova, e nel corso del colloquio. La novità riguarda quasi mezzo milione di studenti, oltre 7 mila scuole sedi di esame, circa 26 mila classi.
Il Curriculum può essere compilato in formato digitale a partire da oggi, attraverso la pagina web dedicata predisposta dal Ministero dell’Istruzione.
Grazie alla piattaforma messa a disposizione dal Ministero, le scuole potranno verificare ed eventualmente integrare le informazioni relative al percorso di studi di studentesse e studenti, che avranno un ruolo attivo nella definizione e nell’arricchimento del documento: potranno accedere al sito, inserendo informazioni sulle attività svolte in ambito extrascolastico e sulle certificazioni che possiedono, con particolare attenzione a quelle che possono essere valorizzate nell’elaborato e nello svolgimento del colloquio. Al termine dell’Esame, il Curriculum sarà allegato al diploma e messo a disposizione di studentesse e studenti all’interno della piattaforma. Si segnalano il sito dedicato -  una presentazione e due video tutorial (1 - 2).

2.4. Scuola, il Ministro Patrizio Bianchi ha incontrato il Forum degli Studenti

Il Ministro dell’Istruzione, Professor Patrizio Bianchi, ha incontrato oggi in videoconferenza il Forum degli Studenti. Durante il suo incontro con i rappresentanti delle ragazze e dei ragazzi delle scuole secondarie di II grado, il Ministro ha esposto priorità e linee guida della collaborazione tra il Ministero e il Forum e richiesto a studentesse e studenti la redazione di un cronoprogramma dettagliato, anche nell’ottica di una legge nazionale per il diritto allo studio.
Vi ringrazio innanzitutto per essere qui - ha esordito il Ministro - (…) Abbiamo voluto uno stanziamento di risorse importante nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) su due temi particolarmente urgenti: la dispersione scolastica e l’adeguamento di strutture e infrastrutture, due emergenze che aggravano il divario tra il Nord e il Sud del Paese. A questi problemi si sono aggiunte le difficoltà contingenti, come la necessità di ricorrere alla didattica a distanza e quella di adeguare la formazione dei docenti”.
Il problema centrale, sul quale vi chiedo di essere ancora più presenti e propositivi - ha poi detto il Ministro, rivolgendosi ai rappresentanti del Forum - è quale debba essere il ruolo della scuola nel modello di sviluppo italiano. In passato si è lavorato anche positivamente, voglio riconoscerlo. Ma molto resta da fare. Dobbiamo tutti insieme impegnarci per capire come sarà la scuola dopo la pandemia, anche attraverso una riflessione sull’autonomia scolastica (…) Deve espressamente prevedere un capitolo sull’orientamento, perché il picco della dispersione si registra nel passaggio dalla secondaria di primo grado a quella di secondo grado. Deve dare assoluta centralità all’integrazione delle studentesse e degli studenti con disabilità, per dimostrare concretamente che nessuno viene lasciato indietro”.

2.5. Il sistema educativo di Istruzione e Formazione letto dalle Riviste

Si riportano le analisi di alcune Riviste che documentano e commentano i principali eventi legati al sistema educativo di Istruzione e Formazione nel suo complesso: Notizie di aprile tratte da: TuttoscuolaIl Sussidiario - Scuola 7 - Nuovi Lavori

3. MLPS

3.1. Adottate le linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore

Con il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 72 del 31 marzo 2021, a seguito dell'intesa sancita nella seduta del 25 marzo 2021 della Conferenza Unificata, sono state adottate le linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore, disciplinato negli articoli 55-57 del decreto legislativo n. 117 del 2017 (Codice del Terzo settore). Il provvedimento è particolarmente significativo sotto un duplice profilo, metodologico e sostanziale. Riguardo all'aspetto metodologico, esso rappresenta il punto di arrivo di un percorso di proficua collaborazione sviluppatosi tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regioni, Enti locali e Terzo settore, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro dedicato al tema. Sotto l'aspetto contenutistico, il decreto intende offrire un quadro condiviso di analisi degli istituti introdotti dal Codice del Terzo settore, previsti dal Titolo VII (Dei rapporti con gli enti pubblici), allo scopo di un utile supporto alle pubbliche amministrazioni nella concreta applicazione degli articoli 55, 56 e 57 del Codice.

3.2. Lavoro: Orlando, al via incontri bilaterali con le Regioni su politiche attive

Negli anni recenti sono stati fatti notevoli investimenti per rafforzare i Centri per l’impiego. In particolare, sono state finanziate assunzioni per 11.600 operatori - da completarsi entro il 2021 - e sono stati stanziati 870 milioni di euro per investimenti anche infrastrutturali. Il completamento in tempi rapidi di questo processo è fondamentale perché le strutture territoriali siano in grado di farsi carico di erogare le politiche attive del lavoro necessarie per far fronte agli effetti della pandemia sul mercato del lavoro, in particolare, dopo che il blocco dei licenziamenti verrà rimosso. Nell’ottica di valutare l’attuazione dei Piani regionali di rafforzamento, il ministro ha avviato un tavolo con gli assessori regionali competenti. Al di là di alcuni ritardi inevitabili dovuti allo stato di emergenza sanitaria, è comunque emersa l’opportunità di procedere a incontri bilaterali, per approfondire le questioni specifiche di ciascun territorio. Si inaugura, in questo modo, un metodo nuovo di lavoro che ha come obiettivo quello di favorire il più possibile la condivisione dei problemi, ma anche delle opportunità che emergono sul territorio regionale, in maniera da preparare al meglio la futura riforma delle politiche attive del lavoro.

3.3. Istituito al Ministero del Lavoro gruppo di studio su lavoro agile

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato un decreto per la costituzione di un gruppo di studio, presieduto dal prof. Pasqualino Albi, con il compito di analizzare gli effetti del lavoro agile per individuare soluzioni alle criticità riscontrate nell'ambito delle dinamiche lavorative sia nel settore privato che nella pubblica amministrazione. Il gruppo di lavoro è composto dal prof. Vincenzo Bavaro, dalla prof.ssa Marina Brollo, dalla prof.ssa Madia D'Onghia, dalla dott.ssa Annarosa Pesole, dalla cons. Carla Ponterio, dal prof. Matteo Rinaldini, dal prof. Lorenzo Zoppoli.

3.4. ANPAL - Bollettino Excelsior: 305mila contratti di lavoro previsti per aprile 2021

Sono 305mila le assunzioni programmate dalle imprese per aprile e 984mila per il trimestre aprile-giugno. Quasi 14mila i contratti di lavoro in più rispetto a marzo 2021 (+4,7%) ma si registrano ancora 110mila contratti in meno nel confronto con aprile 2019 (-26,4%). È quanto mostra il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

3.5. ANPAL - PA: oltre 740mila nuovi occupati nei prossimi 5 anni

Nel complesso i settori privati e pubblici ricercheranno tra 3,5 e 3,9 milioni di lavoratori, come emerge dalle previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine di Unioncamere e Anpal
La pubblica amministrazione avrà bisogno nei prossimi 5 anni di oltre 740mila nuovi occupati, più di 690mila dei quali per il naturale turnover dei dipendenti. Questo quanto emerso dalle Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2021-2025) elaborate nell’ambito del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere, in collaborazione con Anpal.
Nel settore privato si prevede che la richiesta sia compresa tra 1,7 e 2,1 milioni di dipendenti e tra 1 e 1,1 milioni di lavoratori autonomi. Nel primo caso, il turnover dovrebbe riguardare circa 1,2 milioni di lavoratori; in quello degli autonomi, invece, la stima è di 680mila. Circa il 70% delle opportunità di lavoro che si creeranno entro il 2025 sono legata alla sostituzione di personale.
Nel complesso, quindi, tra il 2021 e il 2025 i settori privati e pubblici potrebbero esprimere un fabbisogno compreso tra 3,5 e 3,9 milioni di lavoratori, di cui 2,6 milioni per necessità di sostituzione del personale ora al lavoro e tra i 900mila e i 1,3 milioni di unità per la crescita dello stock occupazionale dovuta all’espansione economica, in base allo scenario di riferimento.
Due gli scenari presentati a partire dalle stime del Governo (Nadef): uno avverso, che incorpora l’ipotesi di recrudescenza della pandemia da Covid-19, e uno più favorevole. Entrambi considerano anche l’impatto dei diversi interventi di politica economica previsti dall’esecutivo e, in particolare, dal piano finanziato dall’Unione europea Next Generation.
Si allega il comunicato stampa ed il report.

3.6. Risorse stanziate per la IeFP

Nel sito CNOS-FAP si trovano i riferimenti alle risorse stanziate dal MLPS dall’anno 2000 ad oggi:

  • Risorse per la IeFP (6 aprile 2020)
  • Risorse per l’apprendistato (24 marzo 2020)
  • Risorse per la formazione nel sistema duale (24 marzo 2020)

Orientamenti regionali

1. Il GOVERNO delle Regioni 

Nella scheda allegata si riportano i governi regionali ed i rispettivi assessori aggiornati ad aprile 2021.

2. PNRR: Fedriga, “la Conferenza delle Regioni ottiene tavoli di confronto settoriali”

Roma, 28 aprile 2021 - “Positivo il lavoro condotto dal Ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali che ha portato alle recenti informative in Conferenza Unificata, da parte dei Ministri titolari delle misure contenute nel PNRR” e particolare “apprezzamento per l’attenzione che il Presidente del Consiglio ha evidenziato nel suo intervento alle Camere al fondamentale ruolo che le Regioni e le Autonomie locali dovranno svolgere per l’attuazione del Piano e per le necessarie sinergie da attivare sui territori per massimizzarne l’efficacia”, lo sottolinea il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, al termine della Conferenza Unificata. “Una sensibilità che riconosciamo e rispetto alla quale confermiamo al Governo la nostra massima collaborazione, sottolineando la necessità di procedere, in tempi rapidi ad un approfondito confronto, complessivo e settoriale, con il Governo per condividere gli obiettivi e le declinazioni delle priorità contenute nel PNRR.
Serve “una nuova fase che individui le Regioni protagoniste per la parte di propria competenza nella realizzazione del Piano” ed anche per questo oggi “abbiamo chiesto al Ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali di istituire, presso il suo Dicastero, tavoli di confronto settoriali di livello tecnico-operativo sulle sei Missioni prioritarie d’intervento definite nel PNRR, per poter conoscere in concreto quali saranno le progettualità che il Governo intende mettere in campo sui territori per ogni missione”.
Una proposta che il Governo ha definito “ragionevole” e su cui – conclude Fedriga - abbiamo raccolto l’adesione e l’impegno del Ministri Gelmini e Franco.

3. Emergenza Covid-19: il parere sul “Decreto Sostegni”

Le Regioni nella Conferenza Unificata del 15 aprile hanno espresso un parere favorevole sul Decreto Legge Sostegni. La Conferenza delle Regioni ha peraltro approvato un documento contenente proposte emendative, stralciando però l'emendamento in materia di Trasporto Pubblico Locale con l'obiettivo di elaborare emendamenti in materia di TPL da trasmettere successivamente alla stessa Conferenza Unificata. Il documento con le proposte emendative della Conferenza delle Regioni è stato inviato dal Presidente Massimiiano Fedriga ad Emanuela Corda (Presidente della Commissione Parlamentare per le questioni regionali), a Daniele Pesco (Presidente della Commissione 5ª del Senato) e a Luciano D’Alfonso (Presidente della Commissione 6ª del Senato). Si riporta di seguito il documento approvato dalla Conferenza delle Regioni, unitamente al link all'atto della Conferenza Unificata.

4. Lavoro e formazione: confronto positivo fra il Ministro Orlando e gli Assessori delle Regioni

Proseguire nel piano di potenziamento dei centri per l’impiego, confronto sull’assegno di ricollocazione, promuovere patti territoriali per la formazione. Questi i temi del secondo incontro che ieri le Assessore e gli Assessori al lavoro delle Regioni e delle Province autonome hanno avuto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando. Un incontro che ha confermato un clima di collaborazione e dialogo e che è stato convocato dal Ministro Orlando con l'obiettivo di proseguire il confronto sulle politiche attive e sulle questioni più urgenti che necessitano di un approccio condiviso tra i livelli interistituzionali, per una risoluzione efficace e tempestiva. La prima questione riguarda la prosecuzione del piano di potenziamento dei Centri per l'Impiego. Il Ministro e gli assessori hanno condiviso che per poter affrontare la difficile situazione occupazionale e sociale è indispensabile in primo luogo rafforzare le strutture pubbliche dei Centri per l'Impiego, quali punti di riferimento territoriali fondamentali. L'obiettivo comune è quindi quello di superare eventuali ritardi e criticità, procedendo rapidamente con l'assunzione delle nuove operatrici e dei nuovi operatori e completando il rafforzamento infrastrutturale e tecnologico. La seconda questione concerne l’assegno di ricollocazione. Il Ministro Orlando ha accolto positivamente i contributi offerti dagli assessori regionali rispetto ad una governance condivisa tra Stato e Regioni, che veda, nell’ambito di una cornice nazionale, una gestione regionale degli interventi in coerenza con le caratteristiche e i fabbisogni territoriali. A tal proposito, il Ministro ha annunciato la costituzione di un tavolo tecnico con Regioni e Province autonome finalizzato a definire la struttura dell’assegno di Ricollocazione e il suo funzionamento operativo, armonizzando la necessaria cornice nazionale alle prassi sviluppate dalle Regioni nell’ambito delle loro competenze in materia di politiche attive e di formazione professionale. Il terzo tema affrontato è stato quello dei patti territoriali per la formazione. In parallelo alla realizzazione del Piano di potenziamento dei Centri per l'Impiego e al varo del nuovo assegno di ricollocazione, il Ministro del Lavoro ha proposto alle assessore e agli assessori regionali di collaborare alla promozione di patti territoriali per il miglioramento del livello delle competenze, la riqualificazione della forza lavoro e il contrasto al mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con un modello di governance che valorizzi la funzione di indirizzo e coordinamento dello Stato e rispetti la competenza esclusiva delle Regioni in materia di formazione. “Abbiamo trovato un interlocutore molto attento e disponibile nel Ministro Orlando”, afferma l’Assessora Alessandra Nardini, coordinatrice della Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro della Conferenza delle Regioni. “Il Ministro ha confermato grande attenzione al ruolo delle Regioni in materia di politiche del lavoro e della formazione. Infatti”, conclude Nardini, “ha preso in carico tutte le istanze proposte dalla nostra Commissione e ha definito un concreto percorso politico e tecnico per il conseguimento degli obiettivi comuni. Siamo usciti dal confronto molto fiduciosi”.

5. AGGIORNAMENTI SULLE REGIONI

Per rimanere sempre aggiornati sugli andamenti regionali è possibile consultare la pagine dedicata alla newsletter delle Regioni.

Rapporti e pubblicazioni

1. Educazione al digitale, opportunità e fattori di rischio

L’8 maggio 2021, all’interno del convegno nazionale dell’Ufficio per la èastorale della salute, una sessione dedicata ai temi educativi
Educazione al digitale, opportunità e fattori di rischio” è il titolo del webinar promosso da alcuni uffici CEI all’interno del convegno nazionale “Gustare la vita, curare le relazioni. Una prospettiva per la pastorale della salute”, in svolgimento dal 3 al 13 maggio 2021 in videoconferenza.
L’appuntamento sui temi educativi è in agenda nella mattinata dell’8 maggio 2021, dalle ore 10,00 alle 13,00, a cura dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute, dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia e dell’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università.
A moderare e introdurre la sessione saranno Enrico Lenzi, giornalista di Avvenire, e don Paolo Bonini, assistente pastorale all’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il primo intervento è affidato alla prof.ssa Dianora Bardi, docente e formatrice del metodo didattico ImparaDigitale (“Imparare in digitale: un’opportunità favolosa”). Seguirà la relazione del prof. Federico Tonioni, psichiatra e psicoterapeuta della Fondazione Policlinico Gemelli (“I fattori di rischio e le dipendenze da internet”). Sarà quindi la volta di don Mimmo Beneventi, direttore dell’Ufficio comunicazioni Diocesi di Acerenza, che interverrà su “Social Media: prospettiva educativa e pastorale”.
Le conclusioni sono a cura di fra Marco Vianelli, direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia, e del prof. Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università.
L’accesso è libero e gratuito. Il link per il collegamento (piattaforma Cisco Webex e YouTube) è disponibile sul sitosalute.chiesacattolica.it e sul sito www.convegnosalute.it

2. MI: Focus “Esiti degli Esami di stato nella scuola secondaria di II grado” - Anno Scolastico 2019/2020

Il 13 aprile è stato pubblicato sul sito del MI il focus su “Esiti degli Esami di Stato nella scuola secondaria di II grado – Anno Scolastico 2019/2020

3. Il Diritto allo Studio Universitario nell’anno accademico 2019-2020

L’8 aprile è stato pubblicato sul sito del MI il Focus su “Il Diritto allo studio Universitario nell’anno accademico 2019-2020”.

4. A scuola nelle piccole scuole. Pubblicato il volume Indire edito Morcelliana/Scholé

A scuola nelle piccole scuole“, è un volume corale, open access, che intende valorizzare le esperienze di ricerca condotte sia dal CREMIT e che dall’Indire e condivise a partire dalla Summer School “Insegnare ed apprendere nelle piccole scuole” realizzata a Sassello nel 2017 nell’ambito del progetto “Piccole Scuole” (Codice Progetto: 10.1.8.A1-FSEPON-INDIRE-2017-1).
Gli studi e gli interventi raccontati in questo volume offrono una prospettiva di comprensione su cosa significhi fare scuola in istituti caratterizzati da un basso numero di studenti e spesso collocati in territori marginali o periferici.
Nella pubblicazione sono riportati numerosi casi, indagini e proposte didattiche che consentono al lettore di appropriarsi di strumenti utili a migliorare la gestione della pluriclasse e a mettere in pratica esperienze educative estese anche grazie alle tecnologie per l’educazione. L’esperienza documentata, tra cui anche quella del movimento delle Piccole Scuole, dimostra come la dimensione della Rete assuma un ruolo centrale e come il confronto con le realtà internazionali (grazie ad azioni promosse nell’ambito del programma Erasmus come eTwinning) guidi la messa a punto di modelli di networking in grado di promuovere qualità formativa e la sostenibilità stessa dei presidi culturali collocati nelle isole, nelle montagne e nelle aree interne del Paese.
Il volume pubblicato in formato epub è scaricabile liberamente anche come pdf.

5. INAPP: L’esperienza delle Regioni nell’applicazione del reddito di inclusione

In questo saggio si propone una riflessione sul Reddito di Inclusione, prima misura nazionale di contrasto alla povertà per il nostro Paese, focalizzando l’attenzione sul punto di vista delle Regioni, soggetti con un ruolo cardine nella fase di programmazione e coordinamento della misura. L’intento del contributo è quello di sistematizzare le principali evidenze di un approfondimento qualitativo a livello regionale sull’analisi del processo di implementazione del ReI e sul passaggio dal ReI al RdC.

6. ISTAT: Rapporto sulla competitività dei Settori produttivi. Edizione 2021

Il Rapporto sulla competitività dei settori produttivi, giunto alla nona edizione, fornisce un quadro informativo dettagliato e tempestivo sulla struttura, la performance e la dinamica del sistema produttivo italiano. Si tratta di un prodotto digitale composto da un e-book e da un’appendice statistica di indicatori settoriali scaricabili dal sito istituzionale Istat all’indirizzo. L’appendice statistica valorizza le numerose informazioni sui settori economici. Per ciascun comparto viene offerta una base dati di oltre 70 indicatori, ove possibile in serie storica e con dettagli settoriali, territoriali, dimensionali e per varie tipologie d’impresa. Nel corso degli anni tali database sono stati progressivamente arricchiti con informazioni provenienti dai registri statistici sulle imprese e relative alla forza lavoro interna alle imprese, agli scambi con l’estero, ai gruppi aziendali, alla presenza sul territorio. Per ogni settore della manifattura e dei servizi sono inoltre disponibili schede di sintesi che riportano i principali indicatori sulla struttura, le strategie e la performance delle imprese. Le informazioni di natura congiunturale presenti nelle schede sono aggiornate in tempo reale e scaricabili dal sito ISTAT. Si allega l'infografica e una sintesi.

7. CARITAS: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: verso quale sussidiarietà?

Mentre in Consiglio dei Ministri viene presentata la nuova proposta di PNRR, Caritas Italiana pubblica un Dossier con riflessioni e analisi in cui, al di là della ripartizione delle cifre, si pone l’accento sulla necessità di governance sussidiaria attraverso il dialogo sociale.

Vita della Federazione CNOS-FAP

1. LA FEDERAZIONE CNOS-FAP IN EUROPA

La Federazione CNOS-FAP negli ultimi anni ha partecipato a diversi progetti europei al fine di realizzare sperimentazioni e rafforzare partenariati strategici su 3 principali tematiche rilevanti per la Commissione Europea e per la Federazione stessa quali:

  • sperimentazione di percorsi “duali” in Europa e promozione della formazione continua su tale tematica;
  • aumento della qualità dei Servizi al Lavoro (SAL) del CNOS-FAP e rafforzamento delle sinergie con i principali attori pubblici-privati che si occupano di favorire la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di giovani vulnerabili in Europa;
  • sviluppo di approcci innovativi per promuovere l’inserimento socio-professionale in Europa di particolari categorie vulnerabili, come migranti e richiedenti asilo.

Nel mese di aprile la Federazione CNOS-FAP ha lavorato come partner nei seguenti progetti:

Progetto “The VET Learner Journey
Il progetto KA2 “The VET Learner Journey”, che vede come capofila la coop. onlus UNISER sta volgendo al termine. Il 27 aprile si è svolto l’ultimo meeting online in cui il capofila e i partner hanno ipotizzato un secondo progetto da presentare in partenariato e che vedrà l’implementazione dei risultati ad oggi raggiunti.
L’obiettivo del progetto, che ha coinvolto 9 partner di 5 paesi europei diversi, era creare degli strumenti digitali e youth-friendly per accompagnare lo studente VET durante tutto il percorso di mobilità. Per maggiori informazioni sul progetto e le attività realizzate, si prega di visitare il sito ufficiale.

Progetto “USAID”
Lanciato il kit didattico prodotto nell’ambito del progetto Usaid. Si tratta di una risorsa gratuita a disposizione di docenti ed educatori.
Il Covid-19 ha avuto il potere di renderci consapevoli che quello che succede dell’altra parte del globo ci riguarda, ha ricadute sul nostro vissuto e viceversa. Si è abbattuto su tutti i Paesi senza distinzioni, stravolgendo quotidianità, abituando al cambiamento repentino e obbligando a ripensare aspetti dati spesso per scontati nelle nostre esistenze.
Il VIS ha creato quindi un nuovo strumento gratuito per sostenere alunni, insegnanti e genitori a dirsi, nonostante tutto, “restiamo@attivi”. Da qui, l’idea del Kit didattico per ragazze e ragazzi che, attraverso strumenti digitali, proposte didattiche, storie, vignette e giochi creativi, vuole mantenere attivi e sensibili le nuove generazioni nei confronti delle tematiche quali discriminazione e inclusione, dispersione scolastica e sviluppo sostenibile. Il Kit didattico si rivolge a tutti i minori in età di scolarizzazione, anche se poi le singole proposte individuano un target specifico, distinguendo tra scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e di secondo grado.

Per ulteriori informazioni sui progetti europei gestiti dalla Sede Nazionale del CNOS-FAP consultare la pagina dedicata sul sito.

2. LA FEDERAZIONE CNOS-FAP IN ITALIA

2.1. Progetto Assi culturali e Canone formativo

Sei Enti della IeFP -  CNOS-FAP, SCF, ENAC, ENDOFAP, Casa di Carità Arti e Mestieri, Opera don Calabria - hanno promosso il progetto: Il curricolo fondativo dell’educazione al lavoro.  
La sua finalità consiste nell’unire le forze per assicurare un ruolo da protagonista alla IeFP a livello nazionale, nelle seguenti direzioni:

  • promuovere e consolidare la qualità dell’offerta formativa, allineandola sia ai livelli 3 e 4 dell’EQF, sia al nuovo Repertorio nazionale delle qualifiche e dei diplomi;
  • sostenere un ripensamento profondo della prospettiva culturale, verso la proposta di un "curricolo verticale" più organico dotato di un nuovo «canone formativo»;
  • avviare una sperimentazione dal basso per validare tale proposta, attraverso un coinvolgimento esteso dei CFP e degli operatori.

Il 3 febbraio 2021 ha avuto inizio il ciclo di webinar di presentazione del progetto, con un incontro molto partecipato in cui i due responsabili scientifici, Dario Nicoli e Arduino Salatin, hanno illustrato il progetto ed il cammino da intraprendere.

Per visualizzare tutti i webinar, il documento fondativo e i materiali didattici vai al sito dedicato al progetto.

2.2. Progetto VALEFP

La IeFP è partita ufficialmente con la sperimentazione del Rapporto di AutoValutazione per la IeFP su piattaforma del Ministero dell’Istruzione.
Dal 20 Aprile tutti i CFP aderenti alla sperimentazione hanno avuto l’accesso alla piattaforma in area riservata e dedicata alla IeFP e ogni Centro ha inserito i componenti del Nucleo Interno di Valutazione (NIV).
Per tutti gli Enti aderenti è un grande risultato e ci auguriamo che possa andare a sistema nel più breve tempo possibile al pari degli istituti scolastici.
Si allega un documento esplicativo della sperimentazione e il calendario delle prossime fasi.

CCNL-FP e normative

1. Soggetti firmatari del CCNL-FP 

FORMA

Presidente
Paola Vacchina confermata Presidente Forma (dal 19.06.2020)

Vicepresidenti
Don Massimiliano Sabbadini (Presidente nazionale CONFAP)
Riccardo Giovani (Direttore dell'Area Politiche Sindacali e del lavoro di Confartigianato)

Membri del Comitato Direttivo nominati
Carlo Parlagreco (INIPA-Coldiretti)
Tonino De Matteo (EFAL – MCL)  
Federico Pendin (CSL)
Stefano Mastrovincenzo (IAL-CISL)

Segretario Generale
Dario Odifreddi (Presidente Consorzio Scuole Lavoro CSL e Presidente "Fondazione Piazza dei Mestieri").

Segreteria
Iole Simonetti

Soci
Cdo, Cisl, Coldiretti, Confap, Confartigianato, Consorzio Scuole Lavoro (CSL), ENAIP, Acli, EFAL, MCL, Confcooperative, INIPA
(dal sito)

CENFOP

Presidente
Aldo Armenti dall’8 marzo 2020 - (presidente@cenfop.it)

Vice-Presidenti
Silvia Bisso - (silvia.bisso@isforcoop.it)
Pier Mario Viano - (pms.viano@ciacformazione.it).

Consiglieri
Domenico Nobile – Consigliere (nobileanapia@gmail.com)
Massimo Papa – Consigliere (cenfopsicilia@virgilio.it)

Assemblea
Laura Ottaviano - (lauraottaviano@cnipapuglia.it)
Nazareno Padovani - (padovani@anapia.it)

La struttura di Cenfop Nazionale è composta dai seguenti organi:
Il Direttivo, costituito da un Presidente, da due Vice Presidenti e due Consiglieri.
L’Assemblea è composta da tutti i componenti del direttivo più i presidenti di Cenfop Puglia e Cenfop Abruzzo.

OO.SS. 

FLC CGIL - G. Scozzaro
CISL SCUOLA - E. Formosa
UIL SCUOLA - L. Macro
SNALS CONFSAL - G. Visco / S. Lupo

2. Il CCNL-FP

I testi relativi alla firma del CCNL-FP 2011-2013 e ai documenti sottoscritti dopo tale data sono inseriti nella newsletter nr. 122 - febbraio 2020. Dalla presente newsletter si riportano i documenti più recenti. 

2.1. Accordi riconducibili alla contrattazione regionale

2.1.1. 19 dicembre 2015: Enti di FP e OO.SS. Friuli-Venezia Giulia

Il 19 dicembre 2015 presso l’Enaip è stato firmato l’Accordo collettivo regionale per il sistema della Formazione Professionale del Friuli-Venezia Giulia contenente i seguenti punti:

  1. nuove assunzioni e stabilizzazioni
  2. ricorso alle collaborazioni
  3. monitoraggio registro del personale occupato
2.1.2. 5 agosto 2020: A.E.F. e OO.SS. Lombardia

Il 5 agosto 2020, i rappresentanti di Associazione Enti Formazione della Lombardia (A.E.F.) e le OO.SS. della Lombardia hanno firmato un Accordo di Sistema IeFP sui seguenti punti:

  1. riconoscimento integrazione salariale per lavoratori in FIS
  2. riconoscimento a ciascun ente di una quota per affrontare i costi derivanti dall’effetto del Covid-19
  3. flessibilità dell’orario di lavoro frontale settimanale
  4. flessibilità sull’anno formativo

L’accordo avrà validità per l’anno formativo 2020/2021.

2.2. Anno 2019: Ripresa delle trattative

  • 06.03.2019: il 6 marzo 2019, le OO.SS. hanno inviato ai Presidenti di FORMA (Paola Vacchina) e di CENFOP (Aldo Armenti) una lettera avente per oggetto “Rinnovo CCNL Formazione Professionale 2011 – 2013 – linee contrattuali unitarie”.    
  • 14.05.2019: FORMA e CENFOP inviano alle OO.SS. il documento di risposta
  • 27.05.2019: le OO.SS., con lettera del 27.05.2019, chiedono a FORMA e CENFOP di proporre una data per il primo incontro. FORMA e CENFOP propongono il 18 giugno 2019. 
  • 18.06.2019: FORMA, CENFOP e le OO.SS. si incontrano e convengono sugli aspetti da trattare, riassunti nel verbale redatto congiuntamente.
  • 09.12.2019: FORMA, CENFOP e le OO.SS. si incontrano a Roma. Si allega il verbale.

2.3. Anno 2020: Continua la trattativa

  • 26.03.2020: Enti di FP (FORMA e CENFOP) e OO.SS. (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS CONFSAL) hanno sottoscritto una “Dichiarazione congiunta” che è stata inviata successivamente al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dott. Stefano Bonaccini e alla dott.ssa Cristina Grieco, Presidente della IX Commissione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Si allega la lettera congiunta di Bonaccini e Grieco (01.04.2020).
  • 21 09.2020: Le OO.SS. scrivono a FORMA e CENFOP con oggetto: “Richiesta ripresa del negoziato per il rinnovo del CCNL-FP 211 / 2013” indicando anche argomenti da trattare
  • 15.10.2020: Le OO.SS. scrivono a FORMA e CENFOP: “Riscontro vs nota del 12 ottobre 2020: proclamazione stato di agitazione. La presa di posizione nasce a seguito di una risposta non convincente da parte di FORMA e CENFOP del 12 ottobre 2020.
  • 19.11.2020: In data 19 novembre 2020, le parti si sono trovate con l’intento di riprendere le trattative sospese a marzo anche a seguito dell’emergenza sanitaria e con l’intenzione di definire una scaletta delle priorità da affrontare. Nell’incontro odierno le parti hanno convenuto di riprendere il confronto con le Regioni riguardo ai gravi e perlopiù irrisolti problemi della Formazione Professionale e delle politiche attive del lavoro. In un clima cordiale, chiariti i reciproci fraintendimenti, hanno convenuto inoltre di riprendere il negoziato, fissando come data per il prossimo incontro il 9/12/2020; le Organizzazioni Sindacali, valutato ciò, sospendono lo stato di agitazione. Si allega il comunicato congiunto.
  • 09.12.2020: Al termine dell’incontro le parti hanno condiviso due documenti: Richiesta urgente di incontro da parte delle organizzazioni datoriali e sindacali e la risposta positiva del Presidente della Conferenza delle Regioni. Si allega il comunicato congiunto - Verbale incontro del 09/12/2020.

2.4. Anno 2021: Continua la trattativa

  • 11.01.2021: Incontro FORMA/CENFOP e OO.SS. sul CCNL-FP che ha messo a punto l'organizzazione dei gruppi di lavoro.
  • 19.04.2021: Documento di FORMA e CENFOP: Proposta di testo in vista dell'incontro di lunedì 19 aprile 2021
  • 26.04.2021: Protocollo di intesa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale - Bozza proposta sindacale

2.5. Confronto con la IX Commissione

  • Il 23.12.2020 FORMA/CENFOP e le OO.SS. incontrano i membri della IX Commissione della Conferenza delle Regioni e illustrano alla Coordinatrice, ass.re Alessandra Nardini istanze connesse alla IeFP;
  • Il 19 gennaio 2021 la IX Commissione risponde agli Enti di FORMA/CENFOP e OO.SS.;  
  • Il 12 febbraio 2021 FORMA/CENFOP e OO.SS. inoltrano alla Coordinatrice dott.ssa Alessandra Nardini un documento per un confronto sul piano dell’emergenza e situazione della IeFP dentro il dibattito nazionale;
  • Il 16 febbraio 2021 FORMA/CENFOP e OO.SS. sollecitano la Coordinatrice su una specifica richiesta: Inclusione del sistema formativo nell’ambito del Piano di sostegno pubblico, approvato dall’Unione europea, finalizzato a collegare 12 mila scuole italiane ad internet.

2.6. Dossier: “Applicazione del CCNL-FP e distacchi sindacali nelle Regioni”

Il Dossier aggiornato a febbraio 2021 e la cui compilazione è progressiva, raccoglie:  

  • l’elenco degli Enti accreditati dalla Regione per lo svolgimento delle attività di IeFP;
  • gli Enti associati a Ebinfop per la IeFP;  
  • gli Enti paganti a Ebinfop per la IeFP;  
  • il distaccamento sindacale e la relativa copertura / non copertura economica.  

Si allegano: Emilia-Romagna - Lazio - Liguria - Piemonte

3. AGGIORNAMENTI

3.1. FIDAE: DOCETE nr 24 – marzo / aprile 2021

Il numero tratta, tra i vari argomenti, il tema del digitale nella didattica ordinaria, dal burn-out al benessere, I docenti al tempo della pandemia, ecc.

3.2. AGIDAE: Rivista n. 1 (gennaio – febbraio 2021)

La rivista affronta, tra i vari argomenti, il tema dell’IMU, la legge di Bilancio 2021, il problema della decontribuzione sud per gli enti ecclesiastici, aspetti normativi, ecc.

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro! Senza lavoro non si può vivere...


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it
Si allegano la brochure di presentazione e un segnalibro.