“Nel Natale possiamo vedere come la storia umana, quella mossa dai potenti di questo mondo, viene visitata dalla storia di Dio. E Dio coinvolge coloro che, confinati ai margini della società, sono i primi destinatari del suo dono, cioè la salvezza portata da Gesù.

Con i piccoli e i disprezzati Gesù stabilisce un'amicizia che continua nel tempo e che nutre la speranza per un futuro migliore.

Gesù è il dono di Dio per noi e, se lo accogliamo, anche noi possiamo

diventarlo per gli altri, prima di tutto per chi non ha mai sperimentato attenzione e tenerezza.

Quanta gente nella sua vita mai ha sperimentato una carezza, un'attenzione di amore, un gesto di tenerezza.
Il Natale ci spinge a farlo noi.
Così Gesù viene a nascere nella vita di ciascuno di noi e, attraverso di noi, continua ad essere un dono di salvezza per i piccoli e per gli esclusi”.

(Papa Francesco)

A chi lavora per costruire con i giovani un mondo nuovo e accogliente per tutti, agli allievi e alle loro famiglie, agli amici impegnati nella Formazione Professionale un carissimo augurio di un Natale sereno e di un anno felice.

L’équipe della Sede Nazionale CNOS-FAP


Orientamenti europei

1. European Qualifications Framework (EQF). Riflessi sul sistema scolastico
European Qualifications Framework (EQF) è il Quadro europeo delle qualificazioni per l'apprendimento permanente, cioè un quadro di riferimento comunitario che serve a mettere in relazione i sistemi e i quadri nazionali delle qualificazioni dei Paesi aderenti.
Tecnicamente è una griglia di descrizione ad otto livelli, nei quali i Paesi posizionano, secondo un ordine crescente che va dalla minima alla massima complessità, le qualificazioni rilasciate al termine dei percorsi educativi e formativi basandosi sui risultati dell'apprendimento (cioè i learning outcomes, LOs). Il Quadro si applica a tutte le qualificazioni, da quelle ottenute al termine di un percorso scolastico, fino ai livelli più alti di Istruzione e Formazione accademica e Professionale. EQF è definito un meta-quadro perché rappresenta un riferimento per i quadri e i sistemi nazionali di qualificazioni, rispetto ai quali i vari Stati sono chiamati, su base volontaria, a classificare i propri sistemi d'istruzione e formazione, in modo da collegarli all'EQF. EQF è stato istituito con la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 e aggiornato con la Raccomandazione del 22 maggio 2017
EQF è utile al mondo del lavoro in quanto facilita la corrispondenza tra bisogni del mercato del lavoro e le opportunità di istruzione/formazione e permette di riconoscere più agevolmente le competenze dei candidati anche di altri Paesi alle persone in quanto permette di confrontare più facilmente le offerte nazionali ed europee e di disporre di un più ampio ventaglio di opportunità formative e lavorative, agli organismi educativi e formativi in quanto è un riferimento comune per lo sviluppo dell'offerta educativa e formativa sempre più centrata sulla persona e orientata ad un concreto accrescimento delle competenze, alle istituzioni dei Paesi europei in quanto stimola le riforme e lo sviluppo dei sistemi nazionali di istruzione e formazione, favorendone l'integrazione nonché il coordinamento e la personalizzazione dell'offerta dei servizi. 
EQF è coerente con il Sistema europeo di crediti per l'Istruzione e la Formazione Professionale - ECVET (European Credit system for Vocational Education and Training)  e con il Sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti - ECTS (European Credit Transfer and Accumulation System).
ANPAL il 4 dicembre 2018 ha organizzato un evento in occasione dell’approvazione del Decreto Interministeriale dell’8 gennaio 2018, istitutivo del Quadro Nazionale delle Qualificazioni. 
 
Si allega: 
Documentazione europea 
Raccomandazione del Consiglio del 20.12.2012 - Convalida l’apprendimento non formale e informale; 
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 aprile 2009 - Istituzione di un sistema europeo di crediti per l'Istruzione e la Formazione Professionale (ECVET); 
European Credit transfer and Accumulation System - ECTS Guida per l'utente, 2015; 
Decisione n. 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2004 - Quadro comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze (Europass); 
Decisione (UE) 2018/646 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 aprile 2018 - Quadro comune per la fornitura di servizi migliori per le competenze e le qualifiche (Europass) e che abroga la decisione n. 2241/2004/CE.
 
Documentazione italiana 
Decreto legislativo 16 gennaio 2013, nr.13: Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze;  
DM del 30 giugno 2015: Definizione di un quadro operativo per il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell’ambito del Repertorio nazionale dei titoli di Istruzione e Formazione e delle qualificazioni Professionali;  
DM dell’8 gennaio 2018: Istituzione del  Quadro  nazionale  delle  qualificazioni rilasciate nell'ambito del Sistema nazionale di certificazione delle  competenze di cui al decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13. (18A00411) (GU n.20 del 25-1-2018). 
  
Documenti del Convegno del 4 dicembre 2018 
Primo Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF, ISFOL 2014 
Scatoli: La strategia europea per la trasparenza delle qualificazioni; 
Simoncini: Il Decreto interministeriale recante istituzione e disposizioni operative in materia di QNQ; 
Perulli: “Il sistema nazionale di validazione e certificazione delle competenze in Italia: attori, procedure e servizi”;  
Falzacappa: ESCO: uno strumento a supporto dell’occupabilità;  
Biancolini: La nuova Decisione Europass Elementi di novità e prospettive
 
2. Raccomandazione EQAVET. La risposta italiana
INAPP, il 6 dicembre 2018, ha organizzato a Roma un convegno dal titolo: “Il Piano nazionale qualità e la sua implementazione”. 
La conferenza ha ospitato un confronto internazionale sullo sviluppo della qualità nell’istruzione e nella formazione e sul ruolo dei reference point nazionali nell’implementazione della Raccomandazione europea Eqavet.
È stata presentata anche la nuova versione del Piano nazionale per la garanzia di qualità del sistema di istruzione e formazione recentemente approvato in Conferenza Stato Regioni.
 
Allegati 
Documentazione europea 
Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 sull’istituzione di un quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell’Istruzione e Formazione Professionale
 
Documentazione italiana
Manuale di Peer Review per l’Istruzione e la Formazione Professionale iniziale, ISFOL 2011  
MLPS e MIUR, Piano nazionale per la garanzia di qualità del sistema di Istruzione e Formazione, 2017 (approvato dalla Conferenza Stato Regioni il 21 dicembre 2017) 
INAPP, Qualità e accreditamento, Analisi comparata tra la Raccomandazione europea Eqavet e i dispositivi di accreditamento per la formazione di Regioni e province autonome, giugno 2018 
 
Documentazione del Convegno del 6 dicembre 2018 
Tramontano: Le linee di intervento e le prospettive per l’assicurazione qualità in Italia 
Grassi: I formatori dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e la qualità del sistema
QA in VET in Romania – recent developments 
EQAVET Hungary
Feerick The EQAVET Network. Strengthening the culture of quality assurance in VET
Elicio, formazione salesiana, formazione per tutti 
Cordero, Dispositivi regionali a supporto della qualità dei sistemi di Formazione e IeFP
Ieva, Il sistema italiano delle Politiche Attive del Lavoro
Momigliano, L’assicurazione della qualità nel sistema universitario
Bois D’Enghien - Study on EU VET instruments (ECVET and EQAVET) – Key findings Research conducted by ICF and 3s
Slides Pouliou - The European dimension of Quality Assurance in Cedefop’s work
 
3. Due "Raccomandazioni" europee recenti
Il 20 novembre 2017 il Consiglio ha approvato una Raccomandazione relativa al monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati. 
Obiettivo della Raccomandazione: mettere a punto la fase pilota di un’indagine europea sui laureati e diplomati dell’istruzione terziaria, intesa a migliorare la disponibilità di informazioni comparabili sull’occupazione e sui risultati sociali dei diplomati e laureati tenendo conto dei risultati dello studio di fattibilità Eurograduate e delle esperienze degli Stati membri con i loro sistemi di monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati … 
 
Il 15 marzo 2018 il Consiglio ha approvato una Raccomandazione a un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità. 
Obiettivo della Raccomandazione: 
È opportuno che gli Stati membri, in conformità della legislazione nazionale e in stretta cooperazione con le parti interessate, garantiscano che i programmi di apprendistato siano in grado di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e offrano benefici sia ai discenti sia ai datori di lavoro, ispirandosi ai criteri per apprendistati efficaci e di qualità di seguito definiti: accordo scritto, risultati di apprendimento, supporto pedagogico, componente del posto di lavoro, … 
 
4. Il lifelong learning dal 1996 ad oggi: le politiche europee e nazionali
Il tema è ricorrente e se ne parla da molto tempo a più livelli. 
Si offrono, allo scopo, alcuni documenti che trattano il tema con particolare riferimento alla situazione italiana:
una panoramica elaborata dalla prof.ssa Cinzia Angelini (11 aprile 2018); il XVIII Rapporto 2018 sulla formazione continua (presentato il 28 marzo 2018); l’educazione permanente come presupposto fondamentale per le politiche educative del futuro, di R. Tore, 2014 e TREELLLE, Il lifelong learning e l’educazione degli adulti in Italia e in Europa (Quaderno n. 9, dicembre 2010) 
 
5. Pilastro europeo dei diritti sociali
Il pilastro europeo dei diritti sociali, annunciato per la prima volta dal Presidente Juncker nel suo discorso del 2015 sullo stato dell'Unione, è stato presentato dalla Commissione nell'aprile 2017. 
Il 17 novembre 2017 i leader dell'Unione europea hanno solennemente proclamato il pilastro in occasione del vertice sociale per l'occupazione equa e la crescita a Göteborg, Svezia.
Varie le proposte in corso: Autorità europea del lavoro, l'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza, la nuova direttiva relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili e la riforma delle norme sul coordinamento della sicurezza sociale, … 
Per approfondimenti si indirizza al sito dedicato.
 
6. Mini-guida al programma "EUROPA PER I CITTADINI" (Roma 2018)
Il Programma Europa per i Cittadini Il Programma “Europa per i Cittadini 2014 - 2020” incoraggia e facilita il coinvolgimento dei cittadini nel processo di integrazione europea. In particolare, il Programma favorisce l’attivismo civico, la promozione dei valori fondamentali su cui poggia l’Unione Europea, la conoscenza della recente storia dell’Europa e del percorso che, dopo le due guerre mondiali, ha condotto alla creazione di uno spazio europeo unificato. 
La presente mini-guida al programma ne illustra le caratteristiche. 
Per approfondire il tema si offrono alcuni contributi di Flik, Corradini, Siena, Anci, Casadei, Mion, Porcarelli, Bortone, Da Re, Massetti, Nanni tratti dalla Rivista dell’Istruzione (6/2018): apprendere la cittadinanza.  
 
7. DIRITTI UMANI
7.1. Testo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Si riporta, innanzitutto il testo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. 
Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea delle Nazioni Unite adottata la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” che in un preambolo e 30 articoli definisce una tutela condivisa della persona umana. 
Settant’anni dopo assistiamo al paradosso del calpestamento di molte tra quelle enunciazioni mentre proliferano i “nuovi diritti”.  
 
7.2. Amnesty International. Il Rapporto 2017-2018 sui diritti umani. L’Italia “nera” dei diritti
Gestione repressiva del fenomeno migratorio, sgomberi forzati, erosione dei diritti umani e fornitura di armi. E poi ancora, razzismo, xenofobia e appello all’odio. 
È un quadro cupo quello che la Ong Amnesty International disegna nella parte relativa all’Italia nel suo Rapporto “La situazione dei diritti umani nel mondo. Il 2018 e le prospettive per il 2019” in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. 
Si segnala anche che il volume di A. I. “La situazione dei diritti umani nel mondo. Il 2018 e le prospettive per il 2019” sarà nelle librerie dal 10 gennaio 2019.  
Si allega  una introduzione al Rapporto 2017-2018. 
 
7.3. Rapporto 2018 sulla libertà religiosa (Aiuto alla chiesa che soffre). Libertà religiosa nel mondo: 300 milioni di cristiani perseguitati. Uno ogni sette
Nato nel 1999 per iniziativa della sede italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre, il Rapporto – giunto nel 2018 alla XIV edizione – testimonia l’impegno di ACS in favore della libertà religiosa. Anno dopo anno, lo studio si è imposto all’attenzione delle Gerarchie ecclesiastiche e di diplomatici, politici e giornalisti, come uno strumento indispensabile per chi voglia conoscere la situazione della libertà religiosa in tutti i Paesi del mondo. Pur redatto da una Fondazione cattolica, il Rapporto mantiene un approccio non confessionale perché denuncia le violazioni della libertà religiosa ai danni dei credenti di qualsiasi fede. Nel mondo un cristiano ogni 7 vive in un Paese di persecuzione. 
La fotografia che emerge dalla XIV edizione del Rapporto sulla libertà religiosa di Aiuto alla Chiesa che Soffre, presentato il 22 novembre 2018 a Roma presso l’Ambasciata italiana presso la Santa Sede, è fortemente cupa, in special modo per i cristiani che continuano ad essere il gruppo di fede maggiormente perseguitato. Sono infatti quasi 300 milioni i cristiani che soffrono persecuzione.
Nel periodo preso in esame dal Rapporto – dal giugno 2016 al giugno 2018 – si riscontra un aumento delle violazioni della libertà religiosa in molti Stati.
Si allega una scheda di sintesi del Rapporto 2018 e si invita ad un approfondimento sul sito per conoscere la situazione dei singoli paesi dell’Europa, dell’America del Nord, del Medio Oriente, dell’Asia e Oceania, dell’America centrale e del Sud, dell’Africa.
 
8. Una nuova agenda europea per la cultura - COM (2018) 267. Costruire un’Europa più forte: il ruolo delle politiche in materia di gioventù, istruzione e cultura – COM(2018)268 
Il 22 maggio 2018 la Commissione europea ha adottato la proposta per una Nuova Agenda Europea per la Cultura la quale fa parte di un piano che, assieme a una nuova Strategia per i giovani, servirà a sostenere la costruzione di uno Spazio educativo europeo entro il 2025, rafforzare la dimensione culturale dell’UE e favorire la partecipazione dei giovani attraverso un nuovo set di misure. 
La Nuova Agenda propone di sfruttare il potenziale della cultura e della diversità culturale per la coesione sociale, promuovendo la partecipazione, la mobilità degli artisti e la protezione del patrimonio, sostenere la creazione di lavoro e la crescita nel settore culturale e creativo, promuovendo le arti e la cultura nell’educazione, potenziando le competenze rilevanti e incoraggiando l’innovazione nella cultura, rafforzare le relazioni culturali internazionali, sfruttando al massimo il potenziale della cultura per promuovere lo sviluppo sostenibile e la pace. 
Tra le misure la segnalazione di Centri di Eccellenza, una pratica avviata dal MLPS dell’Italia, al fine di promuovere un ruolo attivo dell'Istruzione e della Formazione Professionale nello sviluppo economico regionale e locale.
Si allega: il comunicato stampa del 22 maggio 2018 e il dossier della Camera dei Deputati – Ufficio Rapporti con l’Ue. 
 
9. Monitoraggio del settore dell’Istruzione e della Formazione. Edizione 2018
Nell’ambito della costruzione di uno spazio europeo dell’istruzione entro il 2025, la Commissione europea ha pubblicato l’edizione 2018 della Relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione,  che valuta i progressi compiuti dai singoli Stati in relazione agli obiettivi concordati per il 2020. Tema principale dell’edizione di quest’anno è l’educazione alla cittadinanza, vale a dire il complesso di interventi educativi mirati a sviluppare le competenze in materia di funzionamento delle istituzioni, di diritti e doveri dei cittadini e dei valori alla base della convivenza nelle società democratiche.
Oltre ai progressi compiuti in tema di cittadinanza, il rapporto sottolinea anche sostanziali miglioramenti da parte dei sistemi scolastici europei, in rapporto agli obiettivi prefissati: la percentuale di abbandono scolastico pre-diploma è scesa al 10,6%, prossima al target del 10% fissato per il 2020; il tasso di completamento dell’istruzione terziaria (universitaria) ha pressoché raggiunto l’obiettivo del 40%, salendo al 39,9%; il tasso di educazione e cura della prima infanzia per i bambini di quattro anni ha addirittura superato la quota-obiettivo del 95%, raggiungendo il 95,5%. Per quanto concerne i finanziamenti pubblici al settore dell’istruzione, sebbene sia possibile riscontrare, nel 2016, un aumento globale dello 0,5% in termini reali rispetto all’anno precedente, in tredici Stati dell’Unione il tasso di investimento è tuttora inferiore rispetto ai livelli pre-crisi. Allo scopo di incrementare l’efficacia degli interventi dell’Unione nel settore, la Commissione ha proposto un aumento significativo dei fondi destinati al relativo capitolo all’interno del prossimo Quadro finanziario pluriennale.
Si allega: il comunicato stampa del 16 ottobre 2018; Education and Training MONITOR 2018 (1) ed Education and Training MONITOR 2018: Country analysis (2) 
 
10. Le elezioni in Europa 

Da quando sono state istituite nel 1979, quelle del 2019 saranno le none elezioni europee che si terranno nel Vecchio Continente. Le urne nei 27 Stati membri si apriranno tra il 23 e il 26 maggio 2019. Ogni paese membro potrà scegliere in maniera autonoma la data ufficiale. Lo scrutinio inizierà, comunque, per tutti in maniera contemporanea a partire dalle ore 23.00 di domenica 26 maggio. Le date aggiornate al 15.12.2018: Austria (26 maggio); Belgio (26 maggio); Bulgaria (26 maggio); Cipro (da decidere); Croazia (da decidere); Danimarca (da decidere); Estonia (26 maggio); Finlandia (26 maggio); Francia (26 maggio); Germania (da decidere); Grecia (da decidere); Irlanda (da decidere); Italia (da decidere); Lettonia (da decidere); Lituania (26 maggio); Lussemburgo (26 maggio); Malta (25 maggio); Paesi Bassi (23 maggio); Polonia (da decidere); Portogallo (da decidere), Repubblica Ceca (da decidere); Romania (26 maggio); Slovacchia (da decidere); Slovenia (da decidere); Spagna (da decidere); Svezia (da decidere); Ungheria (da decidere).  

 

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO
1.1. LEGGE DI BILANCIO 2019 
La Legge di bilancio 2019 entra in vigore a gennaio 2019. 
Insieme al Def (Documento di economia e finanza) è uno dei momenti più attesi e importanti del Paese. Da questi provvedimenti, infatti, dipendono i conti pubblici italiani per l’anno successivo e gli obiettivi che intende raggiungere nel medio periodo.
 
a. Legge di stabilità e legge bilancio: qualche precisazione  
Legge di stabilità: la legge di stabilità è entrata in vigore nel 2009 in sostituzione della legge finanziaria in seguito all’approvazione del federalismo fiscale in Italia (Legge 42/2009). La nuova manovra economica è stata, fino al 2016, un documento costituito da un insieme di norme in materia di spese, entrate, livello di indebitamento dello Stato e di coordinamento della finanza pubblica con l’attività economica di Regioni, Province e Comuni. 
Legge di bilancio: la legge di bilancio, invece, è un documento contabile di tipo preventivo attraverso il quale il Governo comunica al Parlamento quali sono le entrate e le spese pubbliche previste per l’anno seguente, non può includere nuove spese o tasse ma deve specificare in modo dettagliato le coperture finanziarie. 
Legge di stabilità e di bilancio: la nuova legge di bilancio è, invece, entrata in vigore nel 2016 quando si è deciso di unire la Legge di bilancio con la Legge di stabilità in un unico testo legislativo, la cui approvazione non segue più due iter parlamentari diversi ma un unico iter. 
Il decreto fiscale: un collegato alla legge di bilancio. Con il passare degli anni il testo è sempre più snello in quanto da esso sono eliminate norme ordinamentali ed organizzative di sostegno economico o di sviluppo che ora trovano spazio nel decreto fiscale 2019, collegato alla legge di bilancio.  
 
b. Tutto parte dal DEF 
Tutto parte con la presentazione dell’aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF) il giorno 27.09.2018. 
Si tratta di un passo preliminare alla Legge di bilancio, in cui deve anche essere indicato l’obiettivo del Deficit. Con questa nota, ogni anno, il Governo aggiorna gli obiettivi programmatici presentati ad aprile dell’anno. Il DEF è centrale, perché sulla base degli obiettivi programmatici inseriti, imposta poi la legge di bilancio vera e propria.
 
c. Legge di bilancio: le tappe per l’approvazione 
Le tappe per approvare la legge di bilancio sono: 
- 10.10.2018: il Parlamento è chiamato a votare sulla Nota di aggiornamento del DEF; 
- 15.10.2018: il Governo invia a Bruxelles il documento programmatico di bilancio; 
- 20.10.2018: il Governo presenta in Parlamento il disegno di legge di bilancio; 
- 26.10.2018: si pronuncia il rating di S&P sui conti pubblici italiani; 
- 31.10.2018: si presenta il rating di Mood’s sui conti pubblici italiani; 
- 01.11.2018: inizia la sessione di bilancio alla Camera (Ddl bilancio e Dl fiscale); 
- 14.11.2018: tempo per presentare gli emendamenti; 
- 30.11.2018: si pronuncia la Commissione Ue sulla manovra italiana (La Commissione Ue ha bocciato il Documento perché “contiene una deviazione degli impegni particolarmente gravi”, “si basa su ipotesi ottimistiche di crescita”, “mette a rischio una riduzione adeguata del debito per cui soggetto ad una grande vulnerabilità”); 
- 31.12.2018: entro questa data il Parlamento deve approvare la manovra finanziaria.     
 
d. La situazione della legge di bilancio 2019 (aggiornata al 17.12.2018) 
31.10.2018 
Il disegno di legge di bilancio (A.C. 1334) è stato presentato alla Camera dei deputati il 31 ottobre 2018 e contiene il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e il bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. 
08 12 2018 
Il disegno di legge è stato approvato dalla Camera in prima lettura l'8 dicembre 2019, con la votazione fiduciaria favorevole sul mantenimento del testo come risultante dagli emendamenti approvati dalla V Commissione bilancio. 
10 12 2018 
Dal 10 dicembre il disegno di legge è passato all'esame del Senato (A.S. 981).
 
e. La situazione del Decreto collegato alla Legge di Bilancio 2019
Il 23 ottobre 2018 il CdM ha approvato il decreto-legge n. 119 recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria. Il 13 dicembre il decreto-legge è divenuto legge. 
 
Si allega: 
1. NaDEF
b. Commenti: CISL Scuola, Disal, CGIL, Sbilanciamoci, Vita, Scuola 24, CNOS-FAP (08.10.2018)
 
2. Legge di Bilancio 2019 
a. Testo del DDL bollinato del 31.10.2018 
b. Testo consegnato alla CAMERA: DDL presentato il 31.10.2018 alla Camera: C.1334-Tomo I - C. 1334-Tomo II - C.1334-Tomo III
c. Testo giunto al SENATO il 10 dicembre 2018: DDL A.S. 981
d. Dossier curato dal Servizio Bilancio dello Stato (6 novembre 2018)
 
4. Commenti alla Legge di Bilancio 2019 
a. Proposte delle Regioni per il rafforzamento dei Centri per l’impiego (Documento del 18.10.2018) 
b. Primi commenti: 
Piattaforma e volantone CGIL/CISL/UIL (05.11.2018); scheda UIL (07.11.2018); il Sole 24 ore (02.11.2018); Tuttoscuola (05.11.2018); Vita (08.11.2018), ADI (10.11.2018)
c. Ulteriori commenti: 
Regioni (12.11.2018); Corte dei Conti (12.11.2018); Istat (12.11.2018); Banca d’Italia (09.11.2018); Ufficio Parlamentare di Bilancio (12.11.2018); CGIL– CISL – UIL (ottobre 2018; Confindustria (12.11.2018); ANCI (12.11.2018); Tuttoscuola (19.11.2018); CNEL (09.12.2018); CGIL (14.11.2018); Min. Bussetti (14.11.2018). 
Per ulteriori commenti:  si invita a consultare il sito  del Senato.
 
5. Decreto collegato alla Legge di Bilancio 2019 
a. Decreto-legge 23 ottobre 2018 n. 119 (in vigore dal 24.10.2018). 
b. Approvazione definitiva del Decreto collegato alla Legge di Bilancio 2019 (13.12.2019)
c. Una scheda tratta da Informazione fiscale (14.12.2018)  
 
1.2. Provvedimenti vari adottati o approvati 
Iniziativa del Senatore PITTONI 
Si tratta di un provvedimento che ha per oggetto le “Modifiche alla legge 13 luglio 2015, n. 107. Abolizione della chiamata diretta. 
Su questo provvedimento è intervenuta la CISL Scuola con memoria depositata il 26.11.2018. 
Decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione 
Il 12 dicembre 2018 il CdM ha approvato un Decreto-legge sulla semplificazione amministrativa. (Questo Decreto non va confuso con un disegno di legge allo studio del Governo contenente disposizioni in merito a INVALSI e ANVUR).
Vari i temi affrontati. Dall’abolizione del Sistri all’eliminazione del Corso-concorso per dirigenti scolastici (art. 9), dall’abrogazione del LuL telematico al Fondo di garanzia per le PMI. 
DDL sulla concretezza della PA 
Il 25 ottobre 2018 il CdM ha approvato il DDL recante interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo. 
Sul provvedimento è intervenuta la CISL il 26 novembre 2018. 
 
 
2. MIUR
2.1. MIUR: partono 11 gruppi di lavoro
Un comunicato del MIUR (4 dicembre 2018) annuncia la costituzione di 11 gruppi di lavoro, tavoli voluti dal Ministro Bussetti e dal Sottosegretario Giuliano, intesi come “laboratori di innovazione” al servizio della scuola. 
I gruppi, coordinati da esperti, affronteranno i seguenti temi: percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento; inclusione scolastica; attività sportive scolastiche; valutazione del sistema scolastico; primo ciclo e 0-6 anni; cultura umanistica; istituti tecnici e professionali; soft skill ed educazione civica; quadriennali e scuole innovative; équipe territoriali; bullismo e prevenzione.
I gruppi, prosegue il Ministro, già entro aprile 2019, faranno proposte amministrative e normative, sulla base delle esigenze del territorio di riferimento.
Si allega la scheda Disal del 4 dicembre 2018 
 
2.2. ITS: pubblicati i decreti di ripartizione delle risorse 2018
Nel mese di novembre 2018 il MIUR ha pubblicato i provvedimenti di ripartizione delle risorse per il funzionamento ordinario, per la quota premiale e per i Programmi di sviluppo previsti dall’articolo 1 comma 67. 
Si nota che: 
a. per il 2018: le risorse del Fondo ITS passano da € 13.142.956,00 a € 23.142.956,00. Da segnalare che la legge di assestamento 2018 aggiunge ulteriori € 34.000,00. Pertanto la cifra disponibile per il 2018 è pari a € 23.176.956,00
b. per il 2019: le risorse del Fondo ITS passano da € 13.355.436,00 a € 33.355.436,00
c. per il 2020: le risorse del Fondo ITS passano da € 13.355.436,00 a € 48.355.436,00.
 
Allegati 
DM 394 del 16.05.2018: piani di sviluppo nazionale ITS + allegato A: Programmi di sviluppo nazionale. 
DD 1056 del 09 07 2018: assegnazioni risorse piani di sviluppo nazionale ITS –2018.
DD 1057 del 09 07 2018: assegnazione quota premiale ITS –2018. 
NOTA MIUR 11508 09 07 2018: Formazione terziaria non universitaria – ITS –2018 + Allegati 1, 2, 3, 4, 5, 6.
Una scheda di sintesi sul provvedimento elaborato da CGIL (13 11 2018).
 
2.3. ISTRUZIONE PROFESSIONALE: provvedimenti recenti
Come noto, il provvedimento base che guida il riordino dell’Istruzione Professionale, è la Legge n. 107 del 13 luglio 2015. La legge, nei commi 180 – 185, contiene “Deleghe legislative al Governo”. Tra queste la revisione dei percorsi dell’Istruzione Professionale e il raccordo con i percorsi dell’Istruzione e Formazione Professionale (comma 191, lettera D). Il provvedimento che disciplina il processo della revisione dell’Istruzione Professionale e del raccordo con il (sotto)Sistema della Istruzione e Formazione Professionale è il D. Lgs. 61 del 13 aprile 2017. Secondo questi provvedimenti la riforma dell’Istruzione professionale si avvia con le prime classi dall’anno scolastico 2018-2019 ed entra pienamente a regime nell’anno scolastico 2022-2023 con la definitiva abrogazione del D.P.R. n. 87/2010, che attualmente disciplina gli Istituti Professionali. Il D. Lgs. fornisce la cornice e tratteggia le linee essenziali di un  quadro che deve essere completato e precisato mediante una successiva e articolata concertazione politico-amministrativa.
Un primo provvedimento adottato dal MIUR è il Decreto 24 maggio 2018, n. 92 (in G.U. 27 07 2018) che disciplina i profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di Istruzione e Professionale e indica il raccordo con l’Istruzione e la Formazione Professionale. 
Il primo Decreto è composto di nove articoli e quattro allegati contenenti il profilo di uscita dei percorsi di IP, gli indirizzi dei percorsi quinquennali, i quadri orari, la correlazione tra qualifiche e diplomi professionali propri della IeFP e gli indirizzi dei percorsi quinquennali propri dell’IP. Per il passaggio al nuovo ordinamento il Decreto prevede anche l’emanazione di Linee Guida sia per il biennio che per il triennio. 
Di questo provvedimento è stato segnalato in chiave positiva lo sforzo di rendere “più vicini” l’Istruzione Professionale di competenza statale e l’Istruzione e Formazione Professionale di competenza regionale. 
Si riportano all’interno di questa valutazione l’ampliamento dell’offerta formativa, la scansione temporale del percorso, il parziale superamento delle discipline, il potenziamento della didattica laboratoriale. 
Del medesimo provvedimento in chiave critica è stato rilevato il pesante disallineamento con i tempi del sistema scolastico e la scelta delle famiglie, la mancata armonizzazione complessiva dell’intera offerta formativa, azione che doveva essere compiuta anche dalle Regioni, la conferma di due offerte promosse dallo Stato e dalle Regioni che sono più in concorrenza che di “pari dignità”.
Un secondo provvedimento adottato dal MIUR è il Decreto del 17 maggio 2018 (in G.U. 16 09 2018) contenente criteri generali per favorire il raccordo tra IP e IeFP e per dare la possibilità agli Istituti Professionali di realizzare, in via sussidiaria, l’offerta della IeFP. 
Il Decreto definisce i criteri generali per intervenire su tre materie: il “raccordo” tra l’Istruzione Professionale e l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), gli “Accordi” che si devono sottoscrivere a livello regionale tra la Regione e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’avvio dei percorsi sussidiari di IeFP, l’avvio dell’offerta sussidiaria dell’Istruzione Professionale. 
Più complessa si rivela la valutazione di questo Decreto perché, intervenendo su tematiche già disciplinate precedentemente, non ha affrontato le criticità che erano già emerse nell’arco di questo decennio. A giudizio di molti, infatti, tre erano state le principali criticità, ampiamente documentate: l’offerta “sostitutiva” anziché “sussidiaria” adottata da molte Regioni, soprattutto del Centro Sud; il “mancato allineamento temporale” nell’avvio dell’offerta scolastica e formativa ancora presente in molte Regioni, fondamentale per agevolare la scelta dei giovani e delle famiglie; la “mancata pari dignità” a livello di finanziamento dei percorsi di IeFP rispetto a quelli erogati dallo Stato. 
Nessuna di queste criticità, a parere di molti, sono state tenute presenti nella scrittura di questo Decreto. Anzi non mancano coloro che mettono in evidenza la debolezza di alcune norme, come quella contenuta nel comma 2 dell’art. 3 che sembra aprire nuovamente alla modalità dei percorsi integrati o l’articolo 4 che contiene generici criteri generali da tenere presente nella stipula degli Accordi regionali che non contengono una rigorosa definizione anche di obblighi regionali circa la IeFP, oltre a quelli statali.
Un terzo provvedimento adottato dal MIUR e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18.10.2018 è il DM 427 del 22 maggio 2018 con i quale il MIUR recepisce l’accordo in Stato Regioni del 10 maggio scorso (atto 100/CSR) con il quale si definiscono le diverse fasi di passaggio tra i percorsi quinquennali di Istruzione Professionale e i percorsi triennali e quadriennali dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e viceversa.
Per una visione complessiva del cammino che resta ancora da compiere si può consultare la scheda allegata che fa il punto sui provvedimenti attuativi già adottati e da adottare. 
Una circolare del MIUR (Palumbo) apre a ulteriori opportunità per gli Istituti Professionali, recuperando anche la possibilità di percorsi integrati, soluzione che sembrava ormai tramontata.  
Si stanno registrando in questo arco di tempo vari Accordi tra USR e Regione. In una prossima newsletter saranno allegati gli Accordi ufficiali. 
Si allega un commento della FLC CGIL del 19 10 2018  
 
2.4. ISTRUZIONE PROFESSIONALE: seminario di studio di FORMA (29.10.2018)

Il 29 ottobre 2018, l’Associazione FORMA ha organizzato un seminario di studio sulla riforma dell’Istruzione Professionale.
Sono intervenuti il prof. Giulio Salerno e il dott. Mattia Dolci approfondendo rispettivamente gli aspetti giuridici e gli aspetti organizzativi della riforma. Si allega un esempio di Accordo territoriale (Regione Sicilia).

2.5. Una circolare del MIUR che fa discutere 
Il 20 novembre 2018 il MIUR, a firma di BODA e PALERMO, emana una circolare avente per oggetto “Piano triennale dell’offerta formativa”. 
Un passaggio: “le famiglie devono esprimere il consenso, ove occorra, al fine della partecipazione degli alunni e studenti alle attività extra-curricolari”. 
Si allega: una nota di Tuttoscuola del 26 11 2018 e un commento di Cinzia Olivieri: “Consenso informato” dei genitori? Nessuna novità, vince il PTOF del 3 12 2018 
 
2.6. Piano triennale offerta formativa. Guida Ministero 
Il Ministero dell'Istruzione ha fornito delle indicazioni sull'elaborazione del PTOF (Piano Triennale dell'Offerta Formativa) che dovrà essere approvato entro il 16 gennaio. 
Nessun format rigido che "ingabbi" l'autonomia progettuale delle scuole, questo l'esordio del documento che contiene soltanto delle linee guida. La nota dà indicazioni su quali aspetti devono entrare a far parte del PTOF e dà dei suggerimenti su alcuni aspetti fondamentali.
Si allega: MIUR: Iniziative di supporto per l’utilizzo della struttura per la predisposizione del PTOF; un commento di Scuola7: i PTOF al primo giro di boa di Maria Teresa STANCARONE e la Raccomandazione del Consiglio relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente.
 
2.7. Rilevazione INVALSI a.s. 2018/2019 
Si riportano la lettera, il calendario e la pubblicazione “Le prove Invalsi secondo l’Invalsi” in breve (o per saperne di più).
 
Pubblicato il Rapporto 2018 sulla condizione occupazionale e formativa dei diplomati 
La XII Indagine sulla condizione occupazionale e formativa dei diplomati realizzato da AlmaDiploma e dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea ha riguardato complessivamente oltre 79.000 diplomati. 
DIPLOMATI 2016 E 2014, LE SCELTE FORMATIVE E LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE
Il 67% si iscrive all’Università e opta per un percorso di studi umanistico. A un anno dal diploma il 35% lavora, in particolare chi è uscito dagli Istituti Professionali. I contratti a tempo determinato, soprattutto part time, sono i più diffusi.
Il Rapporto 2018 sulla Condizione occupazionale e formativa dei diplomati di scuola secondaria di secondo grado, realizzato da AlmaDiploma e dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, fotografa le scelte compiute dai diplomati alla conclusione della scuola secondaria di secondo grado in termini di performance accademiche e lavorative nell’immediato (a un anno) e in un più lungo periodo (a tre anni).
Si allega: il Comunicato Stampa (anno 2018) e i Commenti di Borsarini e Salsone. 
 
 
3. MLPS
3.1. Agenda digitale: impresa 4.0
L’articolo del 14 novembre 2018, redatto da Giovanni Miragliotta, co-direttore dell’Osservatorio Industria 4.0, affronta la nuova versione del piano Impresa 4.0, che non prefigura l’auspicato potenziamento dell’azione pubblica avviata nel 2016.
 
3.2. Welfare: un sito per uno sguardo d'insieme su norme e risorse
Il Dipartimento Welfare dell'Anci ha realizzato un sito di approfondimento sulle principali risorse dedicate alle politiche sociali, stanziate a livello nazionale e destinate a progetti ministeriali, enti territoriali e cittadini, on line sui siti di Anci e Cittalia.
Il sito propone una ricognizione ragionata per macroaree di intervento, per i destinatari delle risorse, con un focus sulla spesa sociale sostenuta direttamente dai Comuni.
Sono sei le macroaree considerate:
1. Fondo Nazionale Politiche Sociali e altri fondi (ovvero il Fnps vero e proprio, ma anche il "5x1000", il fond "Diamoci una mano" e le risorse per la "Riforma del terzo settore")
2. Infanzia e Famiglia (Fondo Famiglia; Fondo Infanzia e Adolescenza; Bonus bebè; Fondo sostegno alla natalità; Premio alla nascita; Bonus Asili Nido; Voucher baby sitting)
3. Contrasto alla povertà (Fondo Povertà; Fondo Carta Acquisti)
4. Non  autosufficienza (Fondo non autosufficienza; Fondo "Dopo di noi"; Fondo Lavoro dei Disabili; Fondo Caregiver familiare) 
5. Politiche abitative (Fondo Sostegno Locazioni; Fondo morosità incolpevole) 
6. Immigrazione e integrazione (Bonus Gratitudine; Fondo Minori Stranieri non accompagnati; Bonus Gratitudine; Fondo Minori Stranieri non accompagnati; Fondo Asilo).
 
Attraverso la navigazione nel sito è possibile avere una visione di insieme delle risorse e dei relativi provvedimenti normativi, per singolo fondo o per macroarea, dalle origini ad oggi, e approfondire ogni singola fonte di finanziamento, ripercorrendo a ritroso l’evoluzione degli stanziamenti e approfondendo con link e documenti utili (scaricabili on line).
L’informazione dettagliata si può leggere al link delle news della Regioni (15.11.2018).
 
3.3. Circolari recenti
Con la circolare n. 17 del 31 ottobre 2018 sono fornite le prime indicazioni interpretative in materia di contratto di lavoro a tempo determinato e somministrazione di lavoro dopo le modifiche introdotte dal Decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87 recante "Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese", convertito, con modificazioni, dalla Legge 9 agosto 2018, n. 96.
 
La circolare INPS n. 108 del 14 novembre 2018, allo scopo di favorire il corretto assolvimento degli obblighi contributivi, riepiloga l’assetto del regime contributivo relativo ai rapporti di apprendistato nella necessaria prospettiva di analisi integrata delle misure di agevolazione introdotte nel corso degli ultimi anni allo scopo di promuovere l’utilizzo delle predette forme contrattuali.
In merito all’apprendistato di I livello è importante segnalare che per le aziende che alle proprie dipendenze fino a 9 lavorati e assume un lavoratore con un contratto di apprendistato di I livello con un numero massimo di 9 dipendenti, dovrà versare all’’INPS: 1,5% per i primi 12 mesi; 3% per il secondo anno; 5% a partire dal terzo anno.
Si precisa inoltre che le aziende potranno recuperare le somme a loro credito fino al 18 febbraio 2019.  
 
3.4. ANPAL: alternanza scuola-lavoro - tutor ANPAL già attivi in 1000 istituti
Il lavoro dei tutor ANPAL sta producendo i primi risultati concreti. I 220 operatori specializzati - selezionati e formati dall'ANPAL in collaborazione con il MIUR e con Unioncamere - hanno concordato con quasi mille istituti le azioni da sviluppare per potenziare la qualità e l'efficacia dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Si allega: la scheda ed il report di ANPAL 
 
3.5. Corte dei Conti: Attuazione Garanzia Giovani
La Corte dei Conti ha pubblicato uno studio approfondito relativo allo stato di attuazione delle misure per l’attivazione del programma Garanzia Giovani. 
 
3.6. FORMA: la nostra via duale 
Gli Enti Formazione Professionale aderenti a FORMA hanno elaborato due Rapporti sulla sperimentazione del sistema duale in Italia. 
Nei prossimi mesi FORMA presenterà il volume “La nostra via duale: anni 2017/2018”. 
 
3.7. Riparto delle risorse finanziarie alle Regioni 
3.7.1. Il decreto 5/2018 
Ripartizione delle risorse relative all’annualità 2017 per il finanziamento delle attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato.
Con riferimento all’annualità 2017, sono destinati, ai sensi dell’art. 22 comma 2 della Legge 12 novembre 2011, n. 183 euro 15.000.000,00 per il finanziamento delle attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato. Le risorse vengono ripartite tra le Regioni e le Province Autonome di Bolzano e Trento per il 60% sulla base degli apprendisti assunti e per il 40% sulla base degli apprendisti formati, entrambi calcolati sulla media nel triennio 2014-2016 e prevedendo un limite minimo per ciascuna Amministrazione pari a euro 77.400,00 (cfr. Tab. 1). 
 
Ripartizione delle risorse relative all’annualità 2017 per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere nell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP)
Con riferimento all’annualità 2017, sono destinati, ai sensi dell’art. 68 comma 4 della Legge 17 maggio 1999, n. 144, euro 189.109.570,00 per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere nell’Istruzione e Formazione Professionale ai sensi dell’articolo 28 comma 3 del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. 
Il suddetto importo viene ripartito tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, come segue: 
a) euro 184.109.570,00 per il 75% sulla base del numero di studenti iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dalle istituzioni formative accreditate ai sensi del Capo III del decreto legislativo n. 226/2005; per il 19% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati in esito ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dalle istituzioni formative accreditate ai sensi del Capo III del decreto legislativo n. 226/2005; per il 6% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati in esito ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli Istituti Professionali di Stato in regime di sussidiarietà complementare e integrativa; 
b) euro 5.000.000,00 sulla base del numero di studenti iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli Istituti Professionali di Stato in regime di sussidiarietà integrativa.
 
3.7.3. D.D. n. 10 del 31 luglio 2018: risorse per il sistema duale 
È stato registrato dalla Corte dei Conti il decreto direttoriale numero 10 del 31 luglio con cui il Ministero del Lavoro ha ripartito le risorse 2017 destinate al finanziamento dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale nel sistema duale. 
Si tratta di 112 milioni di euro posti a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione. La somma per le suddette finalità è di 85 milioni di euro, distribuiti per il 75% sulla base del numero di studenti iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dalle istituzioni formative accreditate; per il 19% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati; per il 6% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati in esito ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli istituti professionali di Stato in regime di sussidiarietà complementare e integrativa.
L’altra quota di 27 milioni deriva dall’art. 32, comma 3, del D.Lgs. n. 150/2015, da destinare al finanziamento dei percorsi formativi rivolti all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e dei percorsi formativi rivolti all’alternanza scuola-lavoro. 
I criteri restano quelli dei decreti 12 dicembre 2016 e 28 febbraio 2018, n. 23.
Le somme saranno erogate previa trasmissione da parte delle Regioni, entro il 15 gennaio 2020, del modello di dichiarazione indicando gli specifici capitoli di entrata ed uscita aventi ad oggetto azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e la Formazione Professionale e degli estremi dei corrispondenti decreti di impegno assunti con atti amministrativi giuridicamente vincolanti riferiti alle risorse da trasferire.
 

Orientamenti regionali

1. I NUOVI GOVERNI REGIONALI dell’anno 2018

Nel 2018 i cittadini di varie Regioni sono chiamati alle urne.

LAZIO: 04.03.2018
Nella Regione Lazio i cittadini hanno votato il 4 marzo 2018. Zingaretti Nicola è Presidente (Centrosinistra)
Si allegano:

LOMBARDIA: 04.03.2018
Nella Regione Lombardia i cittadini hanno votato il 4 marzo 2018. Fontana Attilio è Presidente (Centrodestra)
Si allegano:

MOLISE: 22.04.2018
Nella Regione Molise i cittadini hanno votato il 22 aprile 2018. Toma Donato è Presidente (Centrodestra)
Si allegano:

FRIULI-VENEZIA GIULIA: 29.04.2018
Nella Regione Friuli-Venezia Giulia i cittadini hanno votato il 29 aprile 2018. Massimiliano Fedriga è Presidente (Centrodestra)
Si allegano:

VALLE D’AOSTA: 05.2018
Nella Regione Valle d’Aosta le elezioni si sono svolte il 20 maggio 2018. Presidente della Giunta regionale: Nicola Spelgatti (Lega Vallée d’Aoste)
Si allega il discorso di insediamento del Presidente.
Si allegano i programmi elettorali di Area civica, Stella  alpina, Pour notre vallée, Centro destra Valle d’Aosta, Partito democratico, impegno civico, Union valdôtaine progressiste, Alpe, Lega Salvini Vallée d’Aoste, Union valdôtaine, Mouv’, Movimento 5 stelle.
Dal 10 12 2018 si è insediata una nuova Giunta: Antonio Fosson è il Presidente della Regione (Gruppo misto). 
Si allega il discorso di insediamento del Presidente Fosson.

TRENTINO-ALTO ADIGE: 21.10.2018
Domenica 21 ottobre 2018 si sono tenute le elezioni regionali in Trentino-Alto Adige: P.A. di Trento (Legislatura 2018-2023): è stato eletto Presidente della Provincia autonoma di Trento, per la XVI legislatura, Maurizio Fugatti. P.A. di Bolzano (legislatura 2018 – 2023): presidente non designato. Presidente del Trentino-Alto Adige: non designato.   
Si allegano:

2. LE REGIONI AL VOTO NEL 2019 
- Abruzzo (10 febbraio 2019: data ufficiale); 
- Basilicata (26 maggio 2019: data ufficiale); 
- Calabria (data da definire); 
- Emilia-Romagna (data da definire); 
- Piemonte (26 maggio 2019: data quasi ufficiale); 
- Sardegna (tra il 17 e il 24 febbraio 2019). 
 
3. VIAGGIO NELLE REGIONI tra legislazione regionale e nazionale. 
Strumenti per conoscere il sistema formativo
3.1. Regione LAZIO
Per la situazione della scuola paritaria nella Regione Lazio si allega la scheda “Sussidiarietà orizzontale nelle politiche regionali in materia di parità scolastica”.
Per la situazione della IeFP nella Regione Lazio si riporta un articolo che è stato pubblicato su Rassegna CNOS 1/2018: una scheda informativa di base sulla situazione della IeFP e delle Politiche Attive del Lavoro (P.A.L.) in atto preceduta da uno studio del prof. Giulio Salerno sulla coerenza della normativa regionale rispetto alle norme generali dell’Istruzione.
 
3.2. Regione LOMBARDIA

Per la situazione della scuola paritaria nella Regione Lombardia si allega la scheda “Sussidiarietà orizzontale nelle politiche regionali in materia di parità scolastica”.
Per la situazione della IeFP nella Regione Lombardia si riporta un articolo che è stato pubblicato su Rassegna CNOS 1/2018: una scheda informativa di base sulla situazione della IeFP e delle Politiche Attive del Lavoro (P.A.L.) in atto preceduta da uno studio del prof. Giulio Salerno sulla coerenza della normativa regionale rispetto alle norme generali dell’Istruzione.

3.3. Regione MOLISE

Per la situazione della scuola paritaria nella Regione Molise si allega la scheda “Sussidiarietà orizzontale nelle politiche regionali in materia di parità scolastica”.
Per la situazione della IeFP nella Regione Molise si riporta un articolo che è stato pubblicato in Rassegna CNOS 2/2018: una scheda informativa di base sulla situazione della IeFP e delle Politiche Attive del Lavoro (P.A.L.) in atto preceduta da uno studio del prof. Giulio Salerno sulla coerenza della normativa regionale rispetto alle norme generali dell’Istruzione.

3.4. Regione FRIULI-VENEZIA GIULIA

Per la situazione della scuola paritaria nella Regione Friuli-Venezia Giulia si allega la scheda “Sussidiarietà orizzontale nelle politiche regionali in materia di parità scolastica”.
Per la situazione della IeFP nella Regione Friuli-Venezia Giulia si riporta un articolo che è stato pubblicato in Rassegna CNOS 2/2018: una scheda informativa di base sulla situazione della IeFP e delle Politiche Attive del Lavoro (P.A.L.) in atto preceduta da uno studio del prof. Giulio Salerno sulla coerenza della normativa regionale rispetto alle norme generali dell’Istruzione.

3.5. Regione TRENTINO-ALTO ADIGE

Per la situazione della scuola paritaria nella Regione Trentino-Alto Adige si allega la scheda “Sussidiarietà orizzontale nelle politiche regionali in materia di parità scolastica”.
Per la situazione della IeFP nella Regione Trentino-Alto Adige si riporta un articolo sulla Provincia Autonoma di Bolzano e uno sulla Provincia Autonoma di Trento che sono stati pubblicati in Rassegna CNOS 3/2018: due schede informative di base sulla situazione della IeFP e delle Politiche Attive del Lavoro (P.A.L.) in atto precedute da uno studio del prof. Giulio Salerno sulla coerenza della normativa regionale rispetto alle norme generali dell’Istruzione.

3.6. Regione BASILICATA

Per la situazione della scuola paritaria nella Regione Basilicata si allega la scheda “Sussidiarietà orizzontale nelle politiche regionali in materia di parità scolastica”.
Per la situazione della IeFP nella Regione Basilicata si riporta un articolo che è stato pubblicato in Rassegna CNOS 3/2018: una scheda informativa di base sulla situazione della IeFP e delle Politiche Attive del Lavoro (P.A.L.) in atto preceduta da uno studio del prof. Giulio Salerno sulla coerenza della normativa regionale rispetto alle norme generali dell’Istruzione.

3.7. Regione VALLE D'AOSTA

Per la situazione della scuola paritaria nella Regione Valle D'Aosta si allega la scheda “Sussidiarietà orizzontale nelle politiche regionali in materia di parità scolastica”.
Per la situazione della IeFP nella Regione Valle D'Aosta si riporta un articolo che è stato pubblicato in Rassegna CNOS 3/2018: una scheda informativa di base sulla situazione della IeFP e delle Politiche Attive del Lavoro (P.A.L.) in atto preceduta da uno studio del prof. Giulio Salerno sulla coerenza della normativa regionale rispetto alle norme generali dell’Istruzione.

4. Il Governo delle Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha la finalità di definire, promuovere posizioni comuni su temi di interesse delle Regioni, elaborare documenti e proposte al fine di rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle istituzioni comunitarie, predisporre pareri e base di intesa in osservanza della legislazione vigente, favorire il raccordo con le autonomie locali a livello nazionale.
Nella newsletter si allegano:

  • la composizione delle Commissioni, individuate in base ai gruppi di materie omogenee di competenza delle Regioni e delle Province Autonome;
  • gli Assessori regionali incaricati nelle materie dell’Istruzione, della Formazione Professionale e del Lavoro.
 
5. FEDERALISMO DIFFERENZIATO: un mini DOSSIER

Si raccolgono, vista la rilevanza del tema, vari documenti.

5.1. Dossier: “Il regionalismo differenziato e gli accordi preliminari con le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto”

Il Dossier è a cura del Servizio studi del Senato di maggio 2018.
Il Dossier ha i seguenti obiettivi: esaminare l’istituto del regionalismo differenziato (e le sue differenze con le forme e condizioni di autonomia riconosciute alle Regioni a Statuto Speciale ex art.116, primo comma, Cost.); esaminare la procedura prevista dalla Costituzione; richiamare le modalità con cui le tre Regioni hanno chiesto l’attivazione della trattativa con il Governo, evidenziandone i tratti comuni e le specificità, a partire dalla scelta di Lombardia e Veneto di fare ricorso allo strumento del referendum consultivo; illustrare i contenuti dei preaccordi sottoscritti fra il Sottosegretario agli affari regionali e i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.

5.2. Dossier: “Verso un regionalismo differenziato: le Regioni che non hanno sottoscritto accordi preliminari con il Governo”

Il Dossier è a cura del Servizio studi del Senato di luglio 2018.
Il Dossier puntualizza quanto è previsto dalla Costituzione, richiama l’attenzione sulle Regioni che hanno conferito mandato di avviare i negoziati con il Governo (Campania, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria) e su quelle che non hanno ancora formalizzato la richiesta (Basilicata, Calabria, Puglia), formula una considerazione conclusiva sotto forma di domanda: “Più autonomia per tutti?”

5.3. Le Regioni e le nuove sfide del Regionalismo

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, nella seduta del 18 ottobre, ha approvato il documento “Le Regioni e le nuove sfide del regionalismo”.
Il documento è stato poi inviato al Ministro per gli Affari Regionali, Erika Stefani, dal presidente Stefano Bonaccini “per gli ulteriori approfondimenti in vista del prossimo incontro con gli Assessori regionali”.
Il documento contiene indicazioni di principi generali, richiami sul principio di leale collaborazione e sull’autonomia finanziaria, riflessioni sulla c.d. “Legge Delrio” e autonomie speciali. 

5.4. Interventi tratti da Riviste

Si raccolgano anche, per completezza di quadro, interventi ricavati da riviste specifiche del settore; Il regionalismo differenziato e gli accordi preliminari con le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Vento (maggio 2018); Verso un federalismo differenziato: le Regioni che non hanno sottoscritto accordi preliminari con il Governo (luglio 2018) e il documento delle Regioni: Le Regioni e le nuove sfide del regionalismo.

6. Regione Abruzzo: Linee Guida per la IeFP   

Il 16 ottobre 2018 sono state approvate dalla Giunta d’Abruzzo le Linee Guida per i percorsi di IeFP.
La Regione Abruzzo ha pubblicato anche l’avviso pubblico per la presentazione dell’offerta formativa duale relativa ai percorsi di IeFP – annualità 2018/2019 (15.12.2018).
Si allegano DGR 16 ottobre 2018; Allegato 1 e altri allegati.

7. Regione Piemonte: Rapporto su IeFP Piemonte 2018  

L’Osservatorio Istruzione e Formazione Professionale Piemonte 2018 è un rapporto annuale realizzato dall’IRES Piemonte in collaborazione e per conto della Regione Piemonte, Direzione Coesione Sociale. Numerosi gli argomenti affrontati: elementi di contesto, il sistema educativo Piemonte 0-6 anni, gli allievi nel primo e secondo ciclo di Istruzione e Formazione, esiti scolastici, apprendimenti e diplomi, il sistema universitario e l’istruzione del terzo livello, la Formazione Professionale regionale, il diritto allo studio, l’orientamento, i diplomati e qualificati al lavoro, gli esiti occupazionali dei laureati.

Rapporti e pubblicazioni

1. Temi ecclesiali
Educare/Educare ancora: fattori e luoghi di un compito. 
Il vescovo Camisasca di Reggio Emilia pone il tema dell’educazione al centro del suo discorso alla città e alla diocesi (Reggio Emilia, 24.11.2018). 
 
2. Dibattito sulla scuola: "La scuola quotidiana"
Stella, Orsi, Marcarini, Rucci, Lorenzoni, De Vecchis, Turrisi, Toni, Mion, Patriarca, Marras, Chipa/Mosa/Morlandini, Muraglia, … riflettono, con specifici contributi, su “La scuola quotidiana”: 
- La scuola che vorrei
- Lo “spazio terzo educatore” 
- Cose di scuola 
 
3. RAPPORT0 CENSIS: 52° Rapporto sulla situazione sociale del Paese (2018)
Giunto alla 52ª edizione, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase di attesa di cambiamento e di deludente ripresa che stiamo attraversando. 
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto descrivendo la transizione da un'economia dei sistemi a un ecosistema degli attori individuali, verso un appiattimento della società. 
Nella seconda parte, La società italiana al 2018, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell'anno: le radici sociali di un sovranismo psichico, prima ancora che politico, le tensioni alla convergenza e le spinte centrifughe che caratterizzano i rapporti con l'Europa, gli snodi da cui ripartire per dare slancio alla crescita. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza. 
Può essere utile un raffronto con quanto illustrato da Censis nell’anno 2017.  
Si allegano alcuni commenti.
 
4. AGCOM: Relazione annuale 2018. Fake news e "ruolo aureo" dei media tradizionali

Crescono pericolosamente le fake news in Italia, determinando un forte impatto emotivo sui cittadini soprattutto sui temi meno (o peggio) presidiati dai media tradizionali.
È la conclusione del primo rapporto ufficiale sul tema, realizzato dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e presentato il 23 novembre 2018 a Roma: si tratta di un lavoro di analisi imponente sulle piattaforme digitali, fondato su un'enorme mole di dati provenienti da dataset relativi a tutte le principali componenti del sistema dell'informazione: testate giornalistiche, fonti di disinformazione, giornalisti, cittadini fruitori di notizie.
Si allega un commento di Francesco Delzio (Avvenire 24 novembre 2018) 

5. Il passaggio dei giovani dalla formazione al lavoro. Il contributo dell’Istruzione e Formazione Professionale 
Paola Vacchina e Irene Bertucci affrontano la problematica. 
L’evoluzione rapida del mondo del lavoro con l’esigenza continua di aggiornamento e la nascita di nuove figure professionali costituisce una grande sfida per il nostro Paese. Anche il nostro sistema educativo, in particolare la formazione professionale, è interpellato. Quali proposte formative sono oggi disponibili? Quali risultati sono stati ottenuti e quali aspetti critici vanno affrontati per migliorare l’offerta complessiva?
Si allega: Aggiornamenti Sociali 11 novembre 2018 - il passaggio dei giovani dalla formazione al lavoro 
 
6. PROBLEMA “AMBIENTE” 
6.1. Economia verde: i dati del Rapporto “Greenitay 2018” 
Che cosa può essere e cosa può dimostrare la green economy nel nostro Paese?  
Sicuramente molto, almeno a giudicare dai dati contenuti nel recente rapporto "GreenItaly 2018" (IX rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, promosso in collaborazione con il Conai e Novamont, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare). 
In Italia  ci sono molte aziende, un quarto del totale, che negli ultimi cinque anni hanno fatto investimenti "green". Una scelta che si è rivelata anche un antidoto contro la crisi prima e uno stimolo poi per agganciare e sostenere la ripresa, nonché un indubbio fattore di competitività che trova le sue radici nel peculiare modello economico nazionale, in cui efficienza, qualità e bellezza, coesione sociale e legami territoriali alimentano i fatturati delle imprese.  
Non solo, l'economia "verde" può essere anche un’arma in più per contrastare i mutamenti climatici, in linea con quanto indicato dal rapporto dell'Ipcc. 
Si allega il Comunicato Stampa del 30 ottobre 2018  
 
6.2. ISPRA: Rapporto rifiuti speciali – edizione 2018 
Il Rapporto Rifiuti Speciali, giunto alla sua diciassettesima edizione, è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale per il ciclo dei Rifiuti dell’ISPRA, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art.189 del d.lgs. n. 152/2006. 
Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, si intende fornire un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato di supporto al legislatore per orientare politiche e interventi adeguati, per monitorarne l’efficacia, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive.
 
7. PROBLEMA “LE POVERTÁ”
Tra i vari Osservatori segnaliamo 
 
7.1. Fotografia dell’Istat – condizioni di vita (Anno 2017) 
L’Italia è un meno diseguale. Lieve riduzione (non una svolta) nel 2016 per le famiglie. Aumentano i redditi di quelle meno abbienti. Scende dal 30% al 28,9% anche il rischio povertà o esclusione sociale: interessa ancora un italiano su 4. 
Si allega: il Comunicato Stampa del 6 dicembre 2018;  il Rapporto Anno 2017: Condizioni di vita, reddito e carico fiscale delle famiglie e il commento di Avvenire del 7 dicembre 2018
 
7.2. Povertà educativa. Servizi per l’infanzia e i minori. Report febbraio 2018 
Il dossier “La crescita della povertà tra i minori”, realizzato dall’Osservatorio sulla povertà educativa minorile e presentato il 13 novembre 2018, mostra come oggi i più poveri siano bambini e adolescenti. 
Si allega il Comunicato Stampa (Vita 13 novembre 2018)
 
7.3. Indagine di Save the Children sull’indigenza 
In Italia sono 1,2 milioni i bambini e gli adolescenti che vivono in povertà assoluta. Il loro futuro non dipende però solo dalle condizioni economiche della famiglia, ma anche dall’ambiente in cui vivono: nelle grandi città italiane ci sono divari “sconcertanti” di scolarizzazione tra una zona e l’altra, con differenze che arrivano al 20%. 
L’allarme arriva dal volume dedicato alle “periferie educative”.  
Si allega: la scheda tratta da Il Sole 24 ore del 14 11 2018; Atlante dell’infanzia a rischio. Lettera alla scuola, Treccani / Save The Children 2017 e la Pubblicazione della IX edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio: “Le periferie dei bambini” (15 novembre 2018)
 

Vita della Federazione CNOS-FAP

1. La Federazione CNOS-FAP IN EUROPA: Progetto “Premier”
Il giorno 28 novembre presso l'Istituto Salesiano Sacro Cuore di Roma ha avuto luogo il primo Evento Moltiplicatore del progetto Erasmus+ KA2 Premier.
Il progetto ha come capofila la scuola finlandese Ammattiopisto Luovi, i partner sono, oltre alla Federazione CNOS-FAP, istituti e organizzazioni operanti nel settore della formazione professionale e provenienti da Francia, Paesi Bassi, Estonia, Slovenia, Svezia.
Durante i due anni di attività, le organizzazioni partecipanti avranno l'opportunità di
- acquisire familiarità con la metodologia della Peer Review, 
- imparare come utilizzare il metodo per valutare, non solo le proprie attività internazionali, ma anche altre attività poiché il metodo è trasferibile
- migliorare la qualità delle attività internazionali
- capire il legame tra attività internazionali e strategia di sviluppo dell'organizzazione
Con il progetto Premier la metodologia della Peer Review, già conosciuta e spesso utilizzata a livello nazionale dalla Federazione CNOS-FAP, verrà utilizzata anche a livello internazionale allo scopo di favorire l'internazionalizzazione e l'innovazione degli enti partner. 
 

CCNL-FP e normative

1. Soggetti firmatari del CCNL-FP

FORMA
Il 4 aprile 2017 PAOLA VACCHINA è stata riconfermata Presidente di FORMA per il triennio 2017-2019. Vice Presidenti: Don Massimiliano Sabbadini (Presidente nazionale CONFAP) e Riccardo Giovani (Direttore dell'Area Politiche Sindacali e del Lavoro di Confartigianato). Segretario Generale: Dario Odifreddi (Presidente Consorzio Scuole Lavoro CSL e Presidente "Fondazione Piazza dei Mestieri").
I membri del Comitato Direttivo nominati sono: Vincenzo Marino (Direttore Elabora di Confcooperative); Antonio Di Matteo (Vicepresidente MCL Movimento Cristiano Lavoratori), Carlo Parlagrego (Dirigente iNIPA Coldiretti), Cesare Villata (Direttore generale Consorzio Scuole Lavoro CSL). Invitato permanente Cristiano Nervegna, Vice Segretario Generale. Segretaria Simonetti Iole.

CENFOP
Il giorno 8 marzo 2018 ha nominato ALDO ARMENTI Presidente Nazionale del Coordinamento Enti Nazionali Formazione e Orientamento Professionale (CENFOP). Vice-Presidenti sono Silvia Bisso (Presidente di CENFOP Liguria) e Piermario Viano (Presidente CENFOP Piemonte).

FLC CGIL (Segretario Generale Domenico Pantaleo, Luigi Rossi, Giovanni Lo Cicero)
CISL SCUOLA (Segretario Generale Francesco Scrima, Elio Formosa)
UIL SCUOLA (Segretario Generale Massimo Di Menna, Lello Macro e Giuseppe Raimondi)
SNALS CONFSAL (Segretario Generale Marco Paolo Nigi, Roberto Mollicone; Silvestro Lupo)

2. Il CCNL-FP - livello nazionale 
  • Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC CGIL (G. Lo Cicero), CISL SCUOLA (E. Formosa), UIL SCUOLA (L. Macro), SNALS CONFSAL (S. Lupo) assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni FORMA e CENFOP.
Si allega il testo del CCNL-FP (2011-2013). La trattativa prosegue a livello regionale.  

  • Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d. – 11 settembre 2012

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal sottoscrivono un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative.
Si allega il Verbale di Accordo.

  • Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL – 11 dicembre 2012

Il giorno 11 dicembre 2012, in via Appia Antica 78, Roma, si è svolto un incontro tra FORMA – CENFOP e UGL per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione.
Il 14.11.2011 aveva firmato un Accordo per adesione al CCNL-FP 2007 – 2010.

  • Incontro sequenza contrattuale (lettera E comma 5) e accordi per la detassazione 11 luglio 2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.    
L’8 maggio 2013 le OO.SS. scrivono agli Enti datoriali l’apertura del tavolo negoziale per la definizione della sequenza contrattuale di cui alla lettera E, comma 5 dell’art. 25 del vigente CCNL 2011 – 2013. L’incontro è fissato per l’11 luglio 2013.
L’11 luglio 2013 le parti si accordano sulla sequenza contrattuale ex. Art. 25, lettera E, punto 5.
Nel medesimo giorno, le parti si accordano sulla detassazione 2013.
Il 10 ottobre 2013 la FLC CGIL invia la nota di scioglimento della riserva.

  • Durata e Decorrenza del Contratto: articolo 20 disciplina il rinnovo del CCNL-FP
  1. Il presente contratto decorre dal 1/1/2011 al 31.12.2013. Nessuna delle norme del presente contratto, se non esplicitamente previsto nell’articolato stesso, ha valore retroattivo rispetto alla data della firma del contratto.
  2. Il presente contratto, alla scadenza, si rinnova tacitamente di anno in anno qualora non ne sia data disdetta da una della Parti con lettera raccomandata, almeno tre mesi prima della scadenza. In caso di disdetta le disposizioni contrattuali rimangono in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto collettivo.
  3. Per evitare periodi di vacanza contrattuale, le piattaforme sono presentate 6 mesi prima della scadenza del contratto. 
  • OO.SS a FORMA e CENFOP (6 maggio 2015)  

Il 6 maggio 2015 le OO.SS. inoltrano a FORMA (Vacchina) e CENFOP (Vischetti) un incontro urgente.
Le scriventi Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS firmatarie del CCNL per la Formazione professionale 2010-2012, tuttora vigente, vista la riforma in essere del titolo V della Costituzione, visto lo schema di decreto legislativo delle tipologie contrattuali, in considerazione nella novella legislativa introdotta dalla delle legge 10 dicembre 2014, n. 183, vista la recente normative in tema di ammortizzatori sociali e di contratti di solidarietà difensivi e le conseguenti ripercussioni sul settore, ritengono opportuno un incontro urgente al fine di approfondire e chiarire alcuni aspetti applicativi contenuti nelle citate norme.

  • OO.SS a FORMA e CENFOP

Il 30 marzo 2017 le OO.SS. FLC CGIL (Scozzaro), CISL SCUOLA (Formosa), UIL SCUOLA (Macro), SNALS CONFSAL (Lupo) inoltrano ai Presidenti di FORMA (Vacchina) e CENFOP (Vischetti) la richiesta di un incontro:
Le scriventi OO.SS. FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL, firmatarie del CCNL per la Formazione Professionale 2011-2013, sollecitano con la presente, nel rispetto degli accordi intercorsi, la ripresa del tavolo negoziale a partire dagli aspetti legati alle intervenute modifiche legislative. Le organizzazioni sindacali propongono, unitamente alla trattativa in corso, di affrontare in sede di “tavolo permanente” le tematiche afferenti lo schema di decreto legislativo sull’Istruzione Professionale con particolare riferimento ai raccordi con l’IeFP.

3. CCNL-FP - livello regionale (atti recenti)
  • LOMBARDIA: sottoscritto il primo contratto regionale – 8 marzo 2013

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

  • PIEMONTE: firmato il contratto regionale in Piemonte - 23.09.2013

Il 23 settembre 2013, presso la sede della Regione Piemonte (Torino, via Magenta), le Delegazioni di Forma e Cenfop e le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals hanno firmato - alla presenza dell’Assessore al “Lavoro e Formazione Professionale”, Claudia Porchietto - il Contratto Collettivo Regionale della Formazione Professionale (CCRL).
La trattativa ha impegnato le parti per più di otto mesi in un contesto complicato dalla grave difficoltà che il sistema ancora patisce a causa del perdurare delle incertezze economiche. Si tratta, a detta delle Parti, di un contratto soddisfacente proprio in considerazione del contesto sociale nel quale si è sviluppato. Le Organizzazioni Sindacali hanno sottoposto all’approvazione dei lavoratori il testo contrattuale con assemblee territoriali che hanno dato un forte consenso per la firma definitiva del CCRL.

  • EMILIA-ROMAGNA: firmato l'Accordo di Sistema tra OO.SS. e COEF

Il 31 gennaio 2014 a Bologna, è stato firmato l'Accordo di Sistema tra le OO.SS e COEF - Coordinamento Enti Formativi Emilia-Romagna. In altre Regioni gli Enti di FP non hanno rinnovato le contrattazioni preesistenti.

  • REGIONE LAZIO: Proroga mandato RSU (15.03.2018)

Il 15 marzo 2018 le OO.SS. della Regione Lazio hanno inoltrato a tutti i lavoratori della Formazione Professionale del Lazio e a tutti gli Enti di Formazione Professionale del Lazio la seguente lettera:
Le scriventi OO.SS, alla luce delle diverse situazioni critiche in atto nell’anno in corso, che potrebbero comportare il mutamento della struttura e delle dinamiche di alcuni grande Enti di Formazione del Lazio, al fine di non complicare ulteriormente la già complessa situazione, Comunicano la Decisione concordata di PROROGARE di un anno la scadenza delle RSU, ovvero fino a Marzo 2019. 

  • Durata delle contrattazioni regionali:  art. 1, lettera C, comma 1

Le contrattazioni regionali rimangono in vigore qualora non ne sia data disdetta formale da una delle parti entro 3 mesi dalla sottoscrizione del presente CCNL, o secondo le decorrenze previste dagli accordi stessi. In caso di disdetta le disposizioni contrattuali rimangono in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto regionale.

4. Attività della Commissione paritetica bilaterale nazionale

Composizione:
FORMA (Antonio Bernasconi – Attilio Bondone – Antonio Lucente), CENFOP (Danilo Vischetti), OO.SS (Lo Cicero - FLC CGIL, Formosa - Cisl Scuola, Macro - Uil Scuola, Lupo - Snals Confsal)
La Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale, su richiesta della CISL Scuola, ha approvato il verbale n. 1 avente per oggetto: Insediamento della Commissione e relativi adempimenti; Interpretazione autentica dell’art. 40, comma 5 e dell’art. 25, lettera D, comma 1.

Composizione:
FORMA (Antonio Bernasconi – Attilio Bondone – Antonio Lucente), CENFOP (Danilo Vischetti), OO.SS (Lo Cicero - FLC CGIL, Formosa - Cisl Scuola, Macro - Uil Scuola, Lupo - Snals Confsal)
La Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato il verbale n. 2 avente per oggetto l’interpretazione autentica avanzata da FORMA relativa all’Allegato 4, lettera I) ed L) del vigente CCNL.  

Composizione:
FORMA (Antonio Bernasconi – Attilio Bondone – Antonio Lucente), CENFOP (Danilo Vischetti), OO.SS (Lo Cicero - FLC CGIL, Formosa - Cisl Scuola, Macro - Uil Scuola, Lupo - Snals Confsal)
La Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato il verbale n. 3 avente per oggetto l’interpretazione autentica relativa a quanto disposto dall’art. 25, lettera D, comma e) del CCNl-FP in ordine alla PEOI.

Composizione:
FORMA (Antonio Bernasconi – Attilio Bondone – Antonio Lucente), CENFOP (Danilo Vischetti), OO.SS (Lo Cicero - FLC CGIL, Formosa - Cisl Scuola, Macro - Uil Scuola, Mollicone - Snals Confsal)
La Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato il verbale n. 2 avente per oggetto la precisazione sulle c.d. “stabilizzazioni” sull’Accordo del 7 agosto 2015 avanzata dalle OO.SS.   

5. Ente Bilaterale Nazionale e Enti Bilaterali Regionali

Per le informazioni relative all’Ente Bilaterale cfr. www.ebinfop.it

  • EBiNFop:
    Granato Vincenzo è il presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale
  • EBiRFop:
    sono attivi gli EbirFop Piemonte (Presidente: Pugliano Sergio); Lombardia (Presidente: Antonio Bernasconi); Veneto (Presidente: Callegaro Roberta); Friuli V. G. (Presidente: Stuparich Paola); Liguria (Presidente: Bianchi Isabella); Emilia Romagna (Presidente: Francisconi Ermes); Lazio (Presidente: Limoncelli Sandro); Molise (Presidente: Giuseppe Iandolo); Puglia (Presidente: Mero Vincenzo); Sicilia (Presidente: n.e.). 
6. Accordi recenti tra FORMA – CENFOP e OO.SS.
  • 7 agosto 2015

Il giorno 7 agosto 2015 FORMA / CENFOP e le OO.SS. firmano il verbale di Accordo ai sensi e per gli effetti del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”.

  • 17 settembre 2015

Il 17 settembre 2015 viene firmato un Accordo sindacale tra le OO.SS. CISL Scuola Lombardia, FLC Cgil Lombardia, UIL Scuola Lombardia e AEF.

  • 2 ottobre 2015

Il 2 ottobre 2015 viene firmato l’Accordo tra le OO.SS. e le Agenzie formative della Regione Piemonte.

  • 21 Novembre 2016

Sono stati firmati due documenti:

  • Allegato n. 7: CCNL per la formazione professionale 2011-2013. Regolamento per le collaborazioni coordinate;
  • Verbale della Commissione paritetica nazionale.
  • 8 giugno 2018

Verbale di Accordo tra FICIAP Veneto e OO.SS. – Accordo di welfare

7. Aggiornamenti vari
7.1. Paritarie 
Il dibattito sulla pretesa di pagamento dell'Ici: note varie (13.11.2018).
In allegato una scheda 
 
7.2. Sentenza del Tar del 5 dicembre 2018 
Il fatto: un allievo DSA del 4° anno iscritto al Corso di Elettricista di un CFP, dopo la bocciatura ha fatto ricorso.
In allegato la sentenza
 
7.3. La tipologia delle supplenze 
Supplenze: quante sono le tipologie? Lo spiega la Cassazione.
In allegato una scheda di Disal del 17 11 2018. 
 
7.4. Condotte illecite: pubblicato il Regolamento 
Whistleblower e denunce condotte illecite, pubblicato Regolamento sanzioni.
Si allega: scheda Disal del 21 11 2018 e testo del Regolamento
 

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro!Senza lavoro non si può vivere...


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano, la lettera del Presidente della onlus; la brochure di presentazione; un segnalibro.