Da operatori, a tecnici,
specializzati e tecnici superiori
riferimenti, Dispositivi, strumenti
Anno 2016
Mauro F risanco
2024
Giacomo Zagardo
La IeFP nelle Regioni
e nelle Province Autonome
Alla ricerca della stabilità
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Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato congiuntamente alla
stesura della pubblicazione con dati e suggerimenti e, in particolare, i re-
sponsabili della IeFP delle diverse Amministrazioni pubbliche che hanno
assicurato le informazioni necessarie alla redazione del testo nonostante le
condizioni critiche e le scadenze di lavoro: Mariemma Antoniol, Anna Ma-
ria Arrighi, Anna Maria Belli, Ciro Bocchi, Nicola Boscarato, Monica Cal-
zetta, Barbara Capriotti, Francesco Carboni, Ornella Cauli, Stefania Cicco-
ne, Francesca Cisternino, Giovanna Cuttitta, Stefano Dal Bianco, Lucia De
Fabrizio, Gabriella Del Mastro, Natàlia D’Esposito, Michela Di Vito, Elisa
Donatini, Giancarlo Faillaci, Alessandra Gaggiotti, Gilda Gini, Rosamaria
Graziadei, Fulvio Fabris, Lorella La Rocca, Filomena Niro, Riccardo Rosas,
Renzo Roncat, Michele Scarrone, Lucia Schifano, Massimo Rocchi, Rosa
Anna Squicciarini, Alessandra Tomai, Francesco Vernaci, Barbara Zarrelli.
Si ringrazia Emmanuele Crispolti che, con i ricercatori della Struttura Si-
stemi e Servizi formativi di INAPP, hanno svolto il prezioso lavoro di com-
posizione e prima analisi dei dati del Monitoraggio, base essenziale anche
per il presente studio.
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3
Sommario
Presentazione ............................................................................................................................... 5
1. La Lettura dei fabbisogni ................................................................................................. 9
2. iL contributo deLLa iefP ................................................................................................. 13
3. aLcune criticità da risoLvere ........................................................................................ 17
4. aLcuni Punti a favore ........................................................................................................... 21
5. Le figure attivate suL territorio ............................................................................... 23
6. iL tema dei finanziamenti .................................................................................................. 31
7. concLusioni ................................................................................................................................. 35
Panoramica deLLe regioni ....................................................................................................... 41
aLLegato Profilo delle figure professionali nazionali dell’a.f. 2023/24 247
Bibliografia ..................................................................................................................................... 263
Indice ................................................................................................................................................... 267
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Presentazione
Il Rapporto annuale, commissionato dalla Sede Nazionale CNOS-FAP
al dott. Giacomo Zagardo sulla situazione del sistema formativo nelle Re-
gioni e Province Autonome, ha riscontri positivi soprattutto per la comple-
tezza del quadro che fornisce al lettore. Come sempre, infatti, con la pre-
cisione che gli è stata riconosciuta sin dagli inizi, l’Autore aggiorna ogni
anno le caratteristiche di un (sotto)sistema che, a normativa vigente, è una
articolazione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e
formazione come normato dall’art. 2, comma 1, lettera d) della legge
28 marzo 2023, n. 53, ma che ancora fatica a possedere tutti gli elementi
costitutivi propri di un “sistema nazionale”.
L’Autore, seguendo uno schema ormai consolidato nel tempo, presen-
ta, innanzitutto, un quadro generale che ne mostra la rispondenza alle in-
dicazioni dell’Europa, descrive l’andamento dei percorsi e conclude con la
formulazione di prospettive di futuro.
Segue, poi, l’ampia panoramica sulle Regioni e sulle P.A. disegnando
i singoli modelli di IeFP come si sono costruiti nel tempo dall’avvio speri-
mentale fino ad oggi. In ogni scheda regionale si inizia con alcuni indicatori
sintetici di struttura (il modello, gli iscritti al I anno nelle Istituzioni forma-
tive (IF) e Istituzioni scolastiche (IS), la percentuale degli allievi della IeFP
sul gruppo di età 14-17, i percorsi e gli iscritti del I, II e III anno e il livello
di sussidiarietà al I anno) e si prosegue poi con un vasto grappolo di infor-
mazioni sul sistema formativo di ogni singola Regione e P.A.
Dall’anno 2023, il volume contiene anche una mappa dei percorsi for-
mativi organizzati sia dalle IF che dalle IS. A questo proposito scrive l’Au-
tore:
La mappatura analitica delle tipologie presenti nell’a.f. 2023/2024 mostra che in
alcune Regioni non c’è formazione per determinate figure, sebbene le caratteri-
stiche del territorio potrebbero suggerirne l’attivazione. In altre, invece, i formati
potrebbero eccedere le capacità del potenziale bacino di utenza.
Il quadro complessivo delle figure esistenti mostra la mancata presenza di alcu-
ne tipologie sul piano nazionale dove, a una reiterata attivazione di qualifiche e
diplomi, anche meno richiesti dal mondo del lavoro, non si unisce sempre una
altrettanto grande disponibilità a mettere in cantiere figure a più alta complessi-
tà formativa e ricercate dal mercato1
.
È, infine, consuetudine dell’Autore dare un titolo particolare alla pub-
blicazione che riassume la situazione in cui si trova il sistema formativo
1 Zagardo G., La IeFP alla ricerca della stabilità, in Rassegna CNOS 1/2024, p. 168.
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regionale in quella particolare annualità; nel corrente anno ha proposto il
titolo: “La IeFP nelle Regioni e nelle Province Autonome. Alla ricerca
della stabilità”.
Il problema della “stabilità” del sistema formativo regionale è antico.
Da anni, purtroppo, è stata sottolineata questa carenza. Sono vari i fattori
che lo rendono ancora instabile, ma è soprattutto, a giudizio di molti, l’ina-
deguata attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni normati nel capo
III del D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226 “I percorsi di Istruzione e Formazione
Professionale”.
Già nel 2005 il legislatore aveva delineato un sistema formativo “nazio-
nale”, pur attuato dalle Regioni per piegarlo alle esigenze dei territori e non
21 sistemi regionali.
Nel XX Rapporto di monitoraggio del Sistema di Istruzione e Forma-
zione Professionale e dei Percorsi in Duale nella IeFP a.f. 2020/2021, pubbli-
cato nel mese di maggio 2023, invece, si legge:
Il sistema IeFP ha alla sua portata il conseguimento di questi risultati purché
riesca a risolvere, una volta per tutte, l’annoso problema delle disparità territo-
riali e sappia conseguire dappertutto i livelli essenziali delle prestazioni, intesi
sia come presenza dell’offerta a livello territoriale che come livello qualitativo
elevato della formazione erogata.
Risolto questo passaggio chiave, assumerà finalmente senso compiuto il lavoro
che ha consentito, nel corso degli anni, di costruire, a partire da 21 sistemi re-
gionali, un sistema nazionale di Istruzione e Formazione Professionale che, sen-
za perdere le specificità di aderenza ai fabbisogni dei mercati locali, si è iscritto
a pieno titolo nel sistema italiano di education quale opzione di crescita indivi-
duale e di transizione al lavoro2
.
In altre parole, ci sembra di comprendere che, secondo gli estensori
del Rapporto, non ci sono più 21 sistemi regionali totalmente indipendenti
ma un sistema nazionale di Istruzione e Formazione Professionale, pur non
essendo questo processo ancora compiuto. La citazione, inoltre, rimanda al
dibattito sui livelli essenziali delle prestazioni (LEP), già definiti nel lontano
2005 e ripresi ora dal DDL sulla c.d. autonomia differenziata.
Il Capo III del D.Lgs. 226/05 è ritenuto da più parti ormai “datato”,
anche se ad oggi solo parzialmente attuato. In questo periodo l’attenzione è
rivolta, invece, soprattutto al DDL recante le “Disposizioni per l’attuazione
dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”, ossia, al
disegno di legge-quadro sull’autonomia differenziata. Sugli aspetti generali
di questo provvedimento e sulle prospettive di riforma per la IeFP ha scritto
recentemente su Rassegna CNOS il prof. Giulio M. Salerno:
L’autonomia differenziata riguarderà soltanto le Regioni che la richiederanno, e
potrà coinvolgere alcuni ambiti che attualmente sono riservati alla “competenza
2 INAPP, XX Rapporto di monitoraggio del Sistema di Istruzione e Formazione Professio-
nale e dei percorsi in Duale nella IeFP, a.f. 2020/21, febbraio 2023, p. 107.
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7QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
esclusiva” dello Stato, ivi comprese “le norme generali sull’istruzione” previste
dall’art. 117, comma 2, lettera n). Dunque, ne discende che anche la IeFP potrà
essere oggetto del processo di autonomia differenziata, in quanto, come noto, se
è senz’altro vero che la IeFP già è considerata dalla Costituzione come un ambi-
to attribuito alla competenza esclusiva delle Regioni – in base alla particolaris-
sima formulazione dell’art. 117, comma 3, Cost. nella parte in cui la “istruzione
e formazione professionale” è sottratta dalla materia della “istruzione” e invece
rientra tra le materie di competenza concorrente delle Regioni -, è altrettanto
vero che l’intervento statale sulla IeFP risulta ammesso attraverso due particola-
ri competenze esclusive dello Stato:
– la competenza, per l’appunto, sull’adozione delle “norme generali sull’istruzio-
ne”, ai sensi dell’art. 117, comma 2, lettera n);
– e la competenza sulla determinazione dei LEP, cioè dei livelli essenziali delle
prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su
tutto il territorio nazionale, ai sensi dell’art. 117, comma 2, lettera m).3
Norme generali sull’istruzione e determinazione dei Livelli Essenziali delle
Prestazioni (LEP), ritenuti fondamentali dall’autore, faranno compiere passi
avanti al sistema formativo regionale nella direzione della stabilità? Sono
molti a farsi questa domanda come non mancano coloro che ripongono fi-
ducia in questo provvedimento per il superamento delle ormai croniche cri-
ticità del sistema formativo regionale. Il DDL richiamato sopra, approvato
dal Senato il 24 gennaio 2024, è attualmente in discussione alla Camera (C.
1665).
Per completezza, va richiamato anche un altro provvedimento in fase
di approvazione che avrà effetti anche sul sistema formativo regionale og-
getto del presente Rapporto.
Il volume viene dato alle stampe, infatti, mentre il mondo scolasti-
co e formativo si misura con la nuova proposta di riforma avanzata dal
Ministro dell’Istruzione e del Merito (MIM): la istituzione di una filiera
formativa tecnologico-professionale 4+2 il cui obiettivo è quello di offrire
agli studenti una formazione vicina alle esigenze del mondo del lavoro che
agevoli, al contempo, la prosecuzione degli studi nei percorsi di istruzione
terziaria degli ITS, con il conseguimento finale, in sei anni, di un titolo
di alta specializzazione tecnica e la cui offerta formativa è pensata come
un’offerta integrata che comprende e mette in raccordo fra loro i percorsi
di Istituti tecnici e professionali, i percorsi di Istruzione e Formazione Pro-
fessionale (IeFP) erogati dalle istituzioni formative accreditate dalle Regioni
e, in via sussidiaria, dagli Istituti Professionali di Stato, i percorsi degli ITS
Academy, una filiera strettamente collegata con il territorio, le imprese e le
attività professionali.
Dall’anno scolastico e formativo 2024/2025 è già possibile iscriversi ai
corsi di questa filiera, grazie all’attivazione di una sperimentazione nazio-
nale.
3 Salerno G.M., Riparte l’autonomia differenziata: quali prospettive di riforma per la IeFP?,
in Rassegna CNOS 1/2023, p. 147.
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Anche i soli pochi cenni portano alla convinzione che, in questo par-
ticolare periodo, il sistema formativo regionale è inserito in uno scenario
complesso e in pieno movimento.
Sul sistema formativo regionale, scrive il dott. Giacomo Zagardo su
Rassegna CNOS 4
:
La maturità non ancora raggiunta del sistema di Istruzione e Formazione Pro-
fessionale (IeFP), seppure faccia sperare per i risultati conquistati in alcuni con-
testi, rimanda alla soluzione del problema: un riconoscimento pubblico che
non si limiti a concedere la sopravvivenza delle Istituzioni Formative (IF) ma
inizi a dare stabilità ai finanziamenti, assicurando programmazione e controllo
da parte delle Amministrazioni territoriali. Nel contempo, va sciolta l’ambigui-
tà dei termini, che conduce a una parità sostitutiva e concorrenziale più che
a un ruolo realmente sussidiario delle Istituzioni scolastiche (IS), presenti nelle
stesse tipologie di figure professionali attivate dai CFP5
.
Una corretta visione “sussidiaria” dello Stato e una puntuale organizza-
zione dell’offerta formativa, ivi compreso l’aspetto del finanziamento, sono
le premesse necessarie, dunque, secondo l’Autore, per giungere ad un com-
piuto e stabile “sistema nazionale”.
Il quadro del sistema formativo regionale delineato dal dott. Giacomo
Zagardo, inserito nel più ampio quadro normativo nazionale, offre spunti e
proposte davvero stimolanti per i decisori politici. Gli Operatori della Sede
Nazionale si augurano che anche questo testo, che documenta con precisio-
ne sia la ricchezza del sistema formativo regionale ma anche la persistenza
della ricerca della sua stabilità, aiuti il decisore politico nella individuazione
degli interventi necessari per inserire anche questo importante tassello nel
quadro delle riforme in atto nel nostro Paese.
La Sede Nazionale CNOS-FAP
4 Zagardo G., La IeFP alla ricerca della stabilità, in Rassegna CNOS 1/2024, pp. 161 e ss.
5 La sottolineatura è dell’autore della presentazione.
8
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9
1. La lettura dei fabbisogni
Il sottotitolo della pubblicazione di quest’anno “Alla ricerca della sta-
bilità” prosegue la traccia di quello dell’anno passato, “Alla ricerca di una
identità comune”, quando abbiamo proposto di puntare l’attenzione sul
problema dei molteplici divari tra le Regioni. Oggi, la maturità non anco-
ra raggiunta del sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP),
seppure fa sperare per i risultati conquistati in alcuni contesti, rimanda
alla soluzione del problema: un riconoscimento pubblico che non si limiti
a concedere la sopravvivenza alle Istituzioni formative accreditate (IF) in
funzione delle politiche attive del lavoro. Inizi, invece, a dare piena stabili-
tà e continuità ai finanziamenti dei percorsi formativi all’interno del siste-
ma educativo, assicurando adeguati programmazione e controllo da parte
delle Amministrazioni territoriali. Nel contempo, va sciolta l’ambiguità dei
termini, che conduce ancora a una falsa parità sostitutiva e concorrenziale
più che a un ruolo realmente sussidiario delle Istituzioni scolastiche (IS).
Queste sono presenti, come si vedrà, proprio nelle stesse figure professio-
nali attivate da quelle formative.
Nella recente indagine “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e
professionali in Italia a medio termine” di Unioncamere-ANPAL si rile-
vano elevate criticità per inserire in azienda personale qualificato. Non
si trovano in tempi utili alcune professioni strategiche, soprattutto per
l’attuazione degli investimenti legati al PNRR. I principali fabbisogni
previsti nel periodo 2023-2027 sono concentrati su specifiche figure
(vedi Tabella 1), la maggior parte delle quali già presenti nel nuovo Re-
pertorio nazionale della IeFP 1 . Qui, il rapporto tra fabbisogno e offerta
raggiunge tassi superiori a quelli di qualsiasi altro ambito di studio.
C’è una forte carenza di offerta rispetto alla domanda di diplomati e
qualificati, con un gap di potenziali lavoratori con formazione tecni-
co-professionale, che non trovano la strada per l’occupazione pur voluti
fortemente dalle imprese.
1 Conferenza Stato-Regioni, rep. atti n. 155/CSR dell’1.8.2019.
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Tabella 1 - Fabbisogni maggiori previsti nel periodo 2023-2027 per artigiani, operai,
professioni impiegatizie e dei servizi
Professioni
Fabbisogno
2023-2027
(v.a.)
Tasso % di
fabbisogno
medio annuo
Addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela 91.800 6,0
Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali 73.900 5,4
Artigiani ed operai specializzati dell’artigianato artistico e dello spettacolo 8.400 4,4
Professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione 274.700 4,2
Conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali 22.800 4,1
Addetti alle funzioni di segreteria e di ufficio 283.500 3,9
Artigiani e operai dell’industria estrattiva e nella manutenzione degli edifici 32.200 3,9
Professioni qualificate nei servizi personali 38.000 3,8
Artigiani e operai delle costruzioni e mantenimento di strutture edili 87.700 3,4
Addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria 46.900 3,2
Operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali 38.900 3,2
Addetti alle vendite 181.900 3,0
Professioni qualificate nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia 46.400 2,8
Conduttori di veicoli a motore e su rotaie e di macchine agricole 91.100 2,8
Professioni qualificate nei servizi ricreativi e culturali 4.600 2,8
Meccanici montatori, riparatori e manutentori macchine fisse e mobili 59.200 2,7
Altre professioni qualificate nelle attività commerciali 9.700 2,6
Operatori della cura estetica 39.300 2,6
Fabbri ferrai, costruttori di utensili e assimilati 21.700 2,6
Artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni 64.800 2,6
Attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno e assimilati 15.400 2,5
Professioni qualificate in altri servizi alla persona 6.100 2,4
Operai di installazione e manutenzione attrezzature elettriche e elettroniche 25.500 2,4
Fonte: Unioncamere - ANPAL, Sistema informativo Excelsior 2023
Le aziende dell’industria e dei servizi richiedono qualifiche triennali e
diplomi quadriennali più di altri profili. Sono riservate ai qualificati e ai
diplomati professionali, il 38% delle entrate previste nel mercato del la-
voro, l’11% in più rispetto ai dati dell’anno passato. Nello stesso anno, poco
meno della metà della domanda potenziale di qualifiche e diplomi professio-
nali viene considerata di difficile reperimento. Nello specifico, tale quota
oscilla tra le Regioni fra il 40% e il 60% dei contratti totali previsti, con una
media nazionale del 46,9%. Le maggiori criticità si trovano nel Nord-Est,
che pure vanta un sistema consolidato ed efficiente di formazione, ma as-
sorbe al contempo una larga fetta di manodopera.
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11QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Tabella 2 - Contratti previsti di qualifica e diploma professionale per difficoltà di
reperimento e aree territoriali - 2023
Regioni /
Ripartizioni geografiche
Non difficili da
reperire (v.%)
Difficili da
reperire (v.%)
di cui Totale contratti
2023 (v.a.)Ridotto numero di
candidati (v.%)
Inadeguatezza dei
candidati (v.%)
Altri motivi
(v.%)
Piemonte 50,6 49,4 31,2 12,6 5,4 133.150
Valle d’Aosta 42,6 57,4 41,2 12,2 3,8 8.800
Lombardia 53,4 46,6 29,3 11,9 5,2 391.910
Liguria 50,6 49,4 30,9 12,9 5,4 55.920
Trentino-Alto Adige 40,3 59,7 44,2 10,5 4,8 86.030
Veneto 48,5 51,5 34,5 11,4 5,4 219.320
Friuli-Venezia Giulia 48,4 51,6 34,3 13,0 4,1 44.770
Emilia-Romagna 51,4 48,6 32,0 11,0 5,4 194.240
Toscana 52,8 47,2 29,0 13,1 5,0 145.110
Umbria 48,7 51,3 32,9 12,8 5,4 27.770
Marche 50,2 49,8 31,3 13,6 4,7 56.840
Lazio 59,3 40,7 25,2 10,2 5,0 186.490
Abruzzo 53,6 46,4 29,9 11,7 4,7 48.930
Molise 56,5 43,5 29,0 12,4 1,9 7.020
Campania 58,2 41,8 25,5 12,3 3,9 152.850
Puglia 57,3 42,7 25,8 11,8 4,8 106.190
Basilicata 53,6 46,4 27,1 15,6 3,5 12.470
Calabria 57,8 42,2 25,3 13,0 3,7 37.650
Sicilia 57,4 42,6 24,2 13,4 4,7 102.170
Sardegna 58,1 41,9 25,6 11,5 4,5 60.200
Totale ITALIA 53,1 46,9 29,9 11,9 5,0 2.077.830
Nord-Ovest 52,4 47,6 30,1 12,1 5,3 589.780
Nord-Est 48,2 51,8 35,1 11,3 5,2 544.370
Centro 55,1 44,9 27,9 11,9 5,0 416.200
Sud e Isole 57,3 42,7 25,8 12,4 4,3 527.480
Totale ITALIA 53,1 46,9 29,9 11,9 5,0 2.077.830
Fonte: Unioncamere - ANPAL, Sistema informativo Excelsior 2023
Sono più di 2 milioni i contratti previsti delle imprese con qualifica
e diploma professionale. Il 29,9% di essi (+4,1% rispetto al 2022) è con-
siderato di difficile reperimento per la “mancanza di candidati” dovuta a
un’insufficiente offerta (Tabella 2) che sconta bassi livelli di partecipazione
(e di orientamento) dei giovani alla IeFP rispetto alle potenzialità del ca-
nale formativo. In presenza di uno shortage gap dovuto alla riduzione del-
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12
le leve (-1% annuo di potenziali lavoratori) e a un più forte impatto dei
pensionamenti (replacement del 2% annuo), gioverebbero alla riduzione del
mismatch: il rafforzamento delle filiere formative tecnologico-professionali
declinate sulle nuove competenze (soprattutto digitali e green), un orienta-
mento in entrata verso i percorsi professionalizzanti più flessibili e comples-
si, un’offerta presente, pregiata, omogenea e diffusa su tutto il territorio. Ciò
contribuirebbe al recupero del potenziale inespresso dei giovani meridionali
che potrebbero partecipare alla IeFP e non trovano le condizioni per farlo.
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2. Il contributo della IeFP
In questo panorama si colloca l’azione della IeFP che è chiamata a
sostenere una presenza omogenea in tutto il Paese per rispondere meglio ai
bisogni formativi delle aziende. Sotto il profilo della uniformità delle tipo-
logie formative, questo risultato sembra quasi raggiunto. Dopo 20 anni, l’of-
ferta formativa triennale sul territorio è ormai completa. Quella dei percorsi
biennali rimane limitata a 4 Regioni (Emilia-Romagna, Piemonte, Marche e
Toscana), ma solo in Emilia-Romagna si presenta come alternativa a quella
triennale. Neanche del tutto, si potrebbe contestare, perché nella Regione
sono stati attivati alcuni percorsi personalizzati triennali (vedi scheda Emi-
lia-Romagna). Il quadro nazionale dei quarti anni IeFP, l’ultimo tassello ad
andare a sistema, è abbastanza compiuto, avendo raggiunto, anche se in
differenti momenti, tutte le Regioni, come mostra la tabella sottostante.
Tabella 3 - Situazione dei percorsi a diploma nella IeFP a.f. 2023/24
Regione Descrizione
4° anno
nell’a.f.
2023/24
Piemonte
Nell’a.f. 2023/24 l’offerta formativa si realizza anche attraverso percorsi
quadriennali di diploma professionale e percorsi annuali (IV anno in mo-
dalità duale) di diploma professionale. La realizzazione degli interventi
deve avvenire di norma con riferimento all’anno scolastico/formativo
(settembre 2023 - agosto 2024). Tutti i percorsi hanno una durata annua-
le pari a 990 ore. L’offerta dei percorsi formativi duali PNRR si affianca a
quella dei percorsi duali ordinari.
sì
Valle d’Aosta
Il IV anno è stato attivato dall’a.f. 2016/17 in forma individuale. Nell’a.f.
2016/17 si è trattato di 1 solo allievo mentre negli anni formativi suc-
cessivi sono partiti ogni anno 2 allievi che hanno svolto il IV anno fuori
della Regione mediante voucher. Tutt’ora, nelle Valli dove è difficile for-
mare una classe, vige ancora il sistema dei voucher individuali. Dall’a.f.
2019/20 sono partite le prime seconde “classi” di IV anno IF e IS, realiz-
zate negli anni successivi fino all’a.f. 2023/24.
sì
Lombardia
Nell’a.f. 2023/24, sono state finanziate doti di formazione professionale,
relativamente a percorsi di IV anno in modalità duale a valere sul PNRR.
Dall’a.f. 2009/10 il percorso di IV anno, iniziato nelle Istituzioni formative
dall’a.f. 2005/06, si attua anche in sussidiarietà. Previsto dall’accordo
territoriale del 27 aprile 2005 per l’a.f. 2005/06, il IV anno di IeFP rappre-
senta un grado di competenza tecnica e di padronanza professionale che
permette la prosecuzione degli studi superiori e l’ingresso nel mondo
del lavoro. Ad oggi, il numero degli iscritti ai percorsi di IV anno a qualifi-
ca in Lombardia è di circa 10mila allievi.
sì
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14
P.A. di Bolzano
I corsi quadriennali sono stati istituiti nei primi anni del 2000. Dall’a.f.
2010/11 i percorsi sono di circa 1.100-1.200 ore, con un numero ore
variabile da 160 a 400 ore di stage. Anche nell’a.f. 2023/24 sono attuati
circa 50 percorsi per circa 700 allievi.
sì
P.A. di Trento
Nella Provincia Autonoma di Trento è attuato il percorso sperimentale di IV
anno dall’a.f. 2002/03 e a regime dall’a.f. 2004/5. Al momento attuale, nell’an-
no formativo 2023/24, vi sono circa 1.000 studenti distribuiti in circa 80 corsi.
sì
Veneto
Per l’a.f. 2023/24 vi sono percorsi di IV anno di Istruzione e Formazione Pro-
fessionale per il conseguimento del diploma professionale di Tecnico nelle
sezioni benessere, comparti vari ed edilizia, attuati con il sistema duale. I
progetti ammessi sono 104 per 1.488 destinatari previsti a finanziamento.
sì
Friuli-
Venezia Giulia
Nell’a.f. 2023/24 i percorsi di diploma professionale possono essere rea-
lizzati anche secondo la modalità “duale”, nel rispetto di quanto definito a
livello nazionale. In Friuli-Venezia Giulia, dall’a.f. 2012/13, sono presenti i
percorsi di IV anno. Si riferiscono alle Istituzioni formative e scolastiche e
hanno un monte ore di 1.056 ore annue: 240 di competenze di base, 550
di competenze professionali, 50 di LaRSA, 200 di stage e 16 di esami.
sì
Liguria
I corsi di diploma di IeFP sono attuati nell’ambito del sistema duale, al
momento solo dalle Istituzioni formative, in partenariati dove è obbliga-
toria la presenza di almeno un’azienda. Con riferimento ai IV anni, non
esiste una programmazione regionale rispetto alle figure professionali,
come avviene per i triennali ordinari, bensì la Regione, con le sue delibe-
razioni, stabilisce per il sistema duale quali tipologie di percorsi si posso-
no attivare e l’entità delle quote a persona.
sì
Emilia-Romagna
È stata promossa l’offerta di IV anno con 43 percorsi per 9 figure profes-
sionali, finanziate con un investimento di 4,8 milioni di euro. I percorsi
che costituiscono l’offerta di Istruzione e Formazione Professionale sono
partiti il 15 settembre 2023, nel rispetto del calendario scolastico 2023/24.
L’offerta formativa di percorsi di IV anno duale per l’a.f. 2023/24 riguarda
sia percorsi IF che percorsi IS in sussidiarietà, di almeno 12 allievi.
sì
Toscana
L’attivazione del IV anno è stata realizzata per la prima volta nell’a.f. 2015/16
presso gli IPS ed è operante dall’a.f. 2023/24 anche nelle Agenzie formative
accreditate. Per queste ultime, ciascun percorso dovrà essere progettato
con modalità duale per un numero di iscritti pari a 15 allievi, corrispondenti
a un contributo totale assegnabile a ciascun progetto pari a € 89.925,00.
sì
Umbria
La Legge regionale n. 30/13 cita per il sistema regionale eventuali percorsi
di durata quadriennale, poi realizzati solo a partire dall’a.f. 2022/23. Sono
finanziati progetti di durata quadriennale per il rilascio della qualifica trien-
nale e del diploma professionale con applicazione della modalità duale. Per
l’a.f. 2023/24 sono 254 i percorsi formativi individuali quadriennali in mo-
dalità duale previsti e 90 i percorsi formativi individuali duali di IV anno.
sì
Marche
È stato pubblicato un avviso per la presentazione di progetti di percorsi
di IV anno di IeFP, con modalità di apprendimento duale, per gli anni
formativi 2023/24 e 2024/25 (POR Marche FSE+ 2021/2027 asse giova-
ni - OS 4.f). Per l’a.f. 2023/24 sono previsti 2 percorsi, mentre per l’a.f.
2024/25 l’offerta formativa di Istruzione e Formazione Professionale
prevede 3 percorsi di IV anno in modalità duale sempre realizzati dai CFP
e 44 corsi triennali di IeFP in sussidiarietà realizzati dagli IPS.
sì
Lazio
Il diploma professionale è attivato in apprendistato, secondo il d.lgs
n. 81 del 2015, e in alternanza scuola-lavoro, secondo il d.lgs n. 77 del
2005. Si svolge in 990 ore (495 di formazione d’aula e 495 in formazione
in azienda con contratto di apprendistato di primo livello o in alternanza
scuola lavoro). Sono segnalati con continuità percorsi di IV anno in mo-
dalità duale dall’a.f. 2016/17 all’a.f. 2023/24.
sì
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Abruzzo
Dall’a.f. 2016/17 sono segnalati i primi percorsi di IV anno in modalità
duale in alternanza rafforzata (assenti negli aa.ff. 2018/19 e 2021/22).
Per l’a.f. 2022/23, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha
finanziato percorsi triennali e quarte annualità da realizzarsi solo nella
modalità duale. Allo stesso modo, per l’a.f. 2022/23, in coerenza con gli
obiettivi dell’art. 4 del regolamento (UE) 2021/241 e del PNRR, “Sistema
duale”, sono stati finanziati 6 percorsi di IV anno, ciascuno con 16 allievi
per classe, per un totale di 96 percorsi individuali.
sì
Molise
Nell’ a.f. 2023/23 sono previsti 3 percorsi annuali di IV anno, finalizzati
al rilascio del diploma professionale di tecnico IeFP, per un importo di €
253.080,00. Sono realizzati a valere sugli stanziamenti dei decreti diret-
toriali PNRR “Sistema Duale” e sulle risorse nazionali ordinarie assegnate
dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), ai sensi dell’arti-
colo 1, comma 110, lettera a) della Legge 27 dicembre 2017, n. 205.
sì
Campania
I IV anni non sono stati previsti fino all’a.f. 2021/22 (dd n. 498 del
28.9.2021), nel quale è partito il primo percorso. Altri percorsi di IV anno
sono stati realizzati nell’a.f. 2022/23, riguardando 11 figure diverse per
21 percorsi, e nell’a.f. 2023/24. Nell’a.f. 2024/25 nuovi percorsi, ma solo
in sussidiarietà.
sì
Puglia
Nell’a.f. 2023/24, coerentemente con il documento di programmazione
regionale, si realizzano in modalità duale 255 percorsi di IV anno IeFP (17
percorsi per 15 allievi/classe). In questa Regione i IV anni sono più nume-
rosi dei nuovi percorsi triennali, infatti, sono 180 i percorsi triennali IeFP,
prima annualità (12 percorsi per 15 allievi/classe). Ciascun organismo for-
mativo accreditato può presentare solo un progetto per Provincia.
sì
Basilicata
Il IV anno, formalmente previsto a partire dall’a.f. 2017/18 (Dgr n. 700
del 10.7.2017), non è stato realizzato in quel periodo. Solo nell’a.f.
2020/21, con dgr n. 952 del 13.12.2019 e dgr n. 139 del 2.3.2020, sono
partiti 2 percorsi di IV anno in modalità duale per complessivi 17 allievi
di CFP accreditati, rivolti ad Ati/Ats formate da un Organismo accreditato
privato, un IP e un’impresa. Gli esami si sono conclusi nal novembre
2021. Attualmente, non sono stati avviati ulteriori percorsi.
no
Calabria
Per l’a.f. 2023/24 non sono segnalati percorsi ordinamentali di I anno,
ma con dd n. 12501 del 6.9.2023 è stato approvato l’avviso pubblico per
la presentazione dell’offerta formativa “Sistema duale”, da finanziare
nell’ambito del PNRR. All’esito dei lavori della commissione sono stati fi-
nanziati 4 percorsi formativi annuali duali di IV anno, per il conseguimento
del diploma professionale di Tecnico. Non sono partiti percorsi di IV anno
negli aa.ff. 2017/18, 2018/19, 2019/20, 2020/21, 2021/22 e 2022/23.
sì
Sicilia
Dall’a.f. 2005/06 è istituito un IV anno IeFP, interrotto solo negli aa.ff.
2008/09-2010/11 e 2022/23. Per l’a.f. 2023/24 sono previsti 180 percor-
si di IV anno (135 percorsi di IV anno ordinari oltre a 45 percorsi IeFP di
IV anno duale), realizzati esclusivamente in progettazione integrata con
gli Istituti professionali statali, al fine di favorire il rientro degli allievi al V
anno dei relativi percorsi di istruzione secondaria di II grado.
sì
Sardegna
I primi percorsi di IV anno in duale (dd n. 48859 del 9.11.2018) sono
iniziati nel marzo 2019, ma si sono conclusi nel 2021 a causa della
pandemia. Nell’a.f. 2021/22 era previsto un IV anno in duale (dd n.
1964/2021), poi effettivamente svolto nell’a.f. 2022/23. Altri percorsi di
IV anno sono stati attivati nell’a.f. 2023/24 con dd 26.6.2023.
sì
Fonte: Amministrazioni delle Regioni e P.A.
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Attualmente, la Basilicata è l’unica Regione a rimanere priva di un’of-
ferta formativa a diploma per la propria utenza (l’ha avuta in preceden-
za solo nell’a.f. 2020/21), mentre Calabria, Campania e Umbria, che fino a
pochi anni fa erano tra le ultime a non disporre di questa offerta, l’hanno
attivata recentemente. La Calabria ha messo in cantiere per l’a.f. 2023/24
alcuni percorsi duali di quarto anno per il conseguimento del diploma pro-
fessionale di tecnico, dopo una vacanza di 6 anni. La Campania, invece,
presente con questi percorsi dall’a.f. 2021/22, ha fatto partire quest’anno
formativo alcuni quarti anni con gli Enti accreditati, prevedendo già nell’a.f.
2024/25 nuovi percorsi, ma solo in sussidiarietà. In Umbria i percorsi di
durata quadriennale sono stati realizzati esclusivamente nei CFP a partire
dall’a.f. 2022/23 e rimangono confermati anche per i due anni successivi.
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3. Alcune criticità da risolvere
A grandi linee, l’architettura di sistema della IeFP può, dunque, essere
definita unitaria e sufficientemente omogenea, ma non è stato ancora rag-
giunto l’obiettivo dell’equilibrio territoriale sul numero degli iscritti e dei
qualificati/diplomati. Ancora da conseguire è la meta di un’offerta formativa
affine per qualità dei contenuti e pluralità di figure attivate, né è stato fi-
nora definito un ruolo e un posizionamento adeguato della IeFP all’interno
della filiera lunga della formazione.
La “verticalizzazione” della formazione tecnico-professionale rimanda
a un sistema continuo e integrato di offerta formativa “pubblica” (nel senso
che concorre al bene della collettività) composto da un insieme paritario
di soggetti diversi che contribuiscono a far approfondire i contenuti, sem-
pre più complessi, delle professionalità. Oggi, la verticalizzazione della filie-
ra comprende i segmenti dell’Istruzione Professionale (IP) e Tecnica (IT),
dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), dell’Istruzione e Forma-
zione Tecnica Superiore (IFTS) e degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS
Academy). La progressiva specializzazione dovrebbe essere possibile per
tutte le figure, diffusa in modo omogeneo sul territorio e soprattutto col-
legata al mondo del lavoro. All’opposto, il Monitoraggio INAPP indica una
“filiera lunga non del tutto omogenea, sia nel disegno nazionale, che nella sua
ricaduta regionale”. E non si potrebbe pensare diversamente, dal momento
che l’offerta formativa della IeFP si presenta lacunosa per la consistenza
numerica degli iscritti sul territorio nazionale, legata com’è all’occasionalità
dei bandi regionali. Inoltre, i repertori di qualificazioni hanno tempi di ag-
giornamento differenti per la IeFP (il più aggiornato), gli IFTS e gli ITS
(indietro di almeno 10 anni) e sono per lo più scollegati tra loro determi-
nando una discontinuità dell’offerta formativa1 . Va anche sottolineato che
proprio nei contesti che garantiscono una continuità di filiera (soprattutto
Piemonte, Veneto e Lombardia) si rileva una maggiore concentrazione degli
iscritti ITS 2 .
Pur registrando un progressivo assetto unitario delle singole tipologie
dei percorsi, gradualmente costruito dagli sforzi delle Amministrazioni ter-
1 “Soltanto le qualificazioni di pertinenza di cinque su ventitrè settori economico-profes-
sionali dell’Atlante del Lavoro consentirebbero a un giovane in formazione una continuità da
IeFP a ITS”. Tonini M., INAPP, Continuità formativa e rispondenza ai fabbisogni di competenze
nella filiera lunga IeFP – IFTS – ITS, in “Rassegna CNOS” Anno 38 – n. 3 settembre-dicembre
2022, p. 215.
2 Cfr. FronTini S., Analisi degli avvisi in materia di politiche della formazione e del lavoro
2021, in “Rassegna CNOS” Anno 38 – n. 2 maggio-agosto 2022, p. 135 https://www.cnos-fap.it/
sites/default/files/articoli_rassegna/frontini_2-2021.pdf
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ritoriali e nazionali nel corso degli ultimi 20 anni, non siamo ancora in pre-
senza di una verticalizzazione compiuta. In particolare, il raccordo diretto
della IeFP con il livello terziario è gravemente carente, mentre servirebbe a
dare ai giovani una prospettiva di crescita professionale dopo l’acquisizione
del diploma. C’è il V anno integrativo per ottenere il titolo quinquennale
in continuità di sede formativa, ma ormai persino la Regione Lombardia
non li finanzia più per gli alti costi, nonostante il raddoppio degli iscritti
(autofinanziati) negli ultimi 5 anni (vedi scheda Lombardia).
Un’ulteriore possibilità potrebbe essere data dalla sperimentazione
dell’Istruzione quadriennale, voluta per facilitare il raggiungimento degli
obiettivi del Piano nazionale “Industria 4.0”, varato nel 2016 per lo svi-
luppo di imprese ad alto valore tecnologico. La sperimentazione, riportata
all’attenzione pubblica dal Disegno di legge governativo n. 924 approvato lo
scorso 18 settembre 3 , allinea i tradizionali percorsi quinquennali degli IP ai
quadrienni della IeFP, eliminando lo “scalino” temporale che li distanziava
e introducendo un maggior numero di ore di laboratorio e delle discipline
professionalizzanti. La proposta mira anche a dare pari dignità ai diversi
percorsi formativi coinvolti, valorizzando la IeFP come compagna di filiera
tecnologica. In particolare, viene dato risalto ai reciproci passaggi (continui-
tà orizzontale), consentendo a certe condizioni il proseguimento diretto dei
percorsi quadriennali regionali alla formazione superiore (continuità verti-
cale) senza dover passare dalla frequenza annuale negli IFTS. Finora, non
era facile immaginare che una parte, seppur limitata, dei diplomati IeFP
potesse accedere subito al livello terziario non accademico, ma oggi il cita-
to ddl ha dato spazio a questa ipotesi, aprendo la discussione sul modello
4+2. Questo prevede dall’a.f. 2024/25 una fase di sperimentazione di alcuni
percorsi quadriennali di IeFP con esito nei biennali degli ITS Academy.
I detentori di diploma professionale IeFP vi potranno accedere direttamente
se i percorsi frequentati appartengono alla stessa filiera formativa tecnolo-
gico-professionale e in presenza di validazione dei percorsi rilasciata dall’I-
stituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di
formazione (INVALSI). Si può comprendere la diversità di esiti tra i percor-
si IeFP e i quadriennali degli Istituti professionali solo alla luce della scelta,
per questi ultimi, di un modello pedagogico che non cambi nella sostanza i
tradizionali obiettivi strategici, utili “più al rilascio dei titoli di studio che ad
una efficace valutazione” 4
. Del resto, l’innovazione desiderata non può pre-
scindere dalla capacità, dalla disponibilità e dalla rapidità dei docenti della
scuola a modificare in senso più pratico l’orientamento didattico assunto in
3 “Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale e revisione della disciplina in
materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”. La filiera è costitui-
ta dai percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione, dai percorsi formativi degli Istituti
Tecnologici Superiori (ITS Academy), dai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale
(IeFP) e dai percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).
4 Sacchi g., Un laboratorio per lo sviluppo, in “Tuttoscuola”, n. 639, febbraio 2024, p. 22.
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passato5 . A giudicare dalla conferma degli esiti preesistenti, rimarrebbe per
i nuovi percorsi degli IP l’academic drift dell’impianto generalista, mentre la
vocational drift continuerebbe a definire il corso principale della IeFP regio-
nale.
Altre criticità sul ddl riguardano l’accesso diretto all’esame di Stato che
si vorrebbe riconoscere ai diplomati della IeFP senza la frequenza obbliga-
toria dell’anno integrativo. Questa concessione, però, non toglie loro l’onere
di una preparazione specifica (e autofinanziata) per accedere al complesso
dei corsi terziari. Occorre, inoltre, comprendere come possa mancare nella
“Struttura tecnica per la promozione della filiera formativa tecnologico-pro-
fessionale” (capo I, art. 2) la partecipazione di quelle realtà della IeFP re-
gionale che della filiera dovrebbero essere parte costituente (capo I, art. 1,
comma 1). Una funzione alle Istituzioni formative viene restituita solo negli
accordi di rete (“campus”) che prevedono “modalità di integrazione dell’of-
ferta formativa, condivisa e integrata”, ma non un ruolo della IeFP nella
governance.
Tra luci e ombre, l’annunciata sperimentazione tenta di prospettare so-
luzioni di sviluppo verticale della VET. Permangono ancora, tuttavia, alcu-
ne serie differenze territoriali nella IeFP, sintomo di un quadro incompleto
della filiera lunga che rischia di rimanere anche incompiuto. Secondo gli
ultimi dati di INAPP, nell’a.f. 2021/22, il numero complessivo degli iscritti ai
percorsi di IeFP tocca le 228mila unità. Si tratta di una lieve, ma significati-
va ripresa rispetto all’anno precedente, che aveva segnato per la prima volta
un rallentamento nella marcia degli iscritti delle Istituzioni formative. Alla
leggera flessione dei CFP si abbinava da tempo un forte decremento degli
allievi in sussidiarietà, segno che il modello della più flessibile formazione
degli Enti accreditati viene preferito dalle famiglie e dai giovani nonostante
lo svantaggio dovuto alla carenza di orientamento, alla disparità di fondi
concessi e alla programmazione frammentata e rapsodica dei bandi. Sotto il
profilo della scelta, il vantaggio della formazione extrascuola consiste nell’a-
spettativa di una più forte unione tra l’azione formativa e il “perseguimento
del progetto vocazionale di vita e di lavoro” 6
, del resto confermato anche
dalla concreta probabilità di trovare un lavoro coerente. Si attesta, inoltre,
che nell’a.f. 2021/22 la somma degli allievi IeFP delle diverse varianti di
sussidiarietà si riduce ancora, a fronte di una più sostenuta crescita nelle
resilienti Istituzioni formative. Più di 2 allievi su 3 della IeFP si rivolgo-
no ormai alle Istituzioni formative accreditate ma rimane ancora il vulnus
degli squilibri sul territorio nazionale. La parte più consistente della for-
mazione, in termini di numeri e di corsi, si trova al Nord, dove frequenta
il 67% degli iscritti alla IeFP italiana. Mentre al Nord prevale la frequenza
5 Cfr. TuTToScuola, Newsletter, 25 settembre 2023. https://www.tuttoscuola.com/filie-
ra-tecnico-professionale-scommessa-azzardo/ (ultimo accesso aprile 2024).
6 nicoli d.e., Il sistema di istruzione e formazione professionale, in “La Scuola Cattolica
in cifre – Anno scolastico 2022-2023” https://www.cnos-fap.it/sites/default/files/newsletter/%5B-
site-date-yyyy%5D/%5Bsite-date-month%5D/05_istruzione-e-formazione-professionale.pdf
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nelle Istituzioni formative (il 76% degli iscritti nei CFP è al Nord), al Sud
si offre soprattutto la sussidiarietà negli Istituti professionali. I bassi livelli
di partecipazione alla IeFP dei giovani nel Meridione approfondiscono un
divario territoriale già endemico, difficilmente colmabile se non per effetto
di politiche mirate e consapevoli, capaci di tenere conto del contesto e delle
criticità. Interventi riformatori, come quello rivolto agli Istituti professionali
per adeguare i curricula e rafforzare il rapporto tra esperienza formativa e
mondo del lavoro non sono stati premiati da risultati concreti, come attesta
il calo costante delle iscrizioni. Allo stesso tempo si nega o si limita forte-
mente in alcune regioni il pieno diritto degli allievi a scegliere un’offerta
formativa non sussidiaria, e quello delle imprese a individuare profili pro-
fessionali adeguati.
In questa situazione ancora incerta, il Monitoraggio INAPP evidenzia
nuovi consistenti margini di crescita della IeFP, in particolare della moda-
lità di apprendimento duale, con la prospettiva dei finanziamenti a valere
sulla Missione 5 - Componente 1 - Investimento 1.4 del PNRR.
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4. Alcuni punti a favore
L’attuazione del PNRR, pur nei confini di una visione Stato-centrica
che limita la partecipazione della IeFP all’ambito delle politiche attive1
, arriva
a coinvolgere Regioni e Province Autonome nel quadro del Piano Nazionale
Nuove Competenze (PNC) e promuove nei territori modalità di apprendimen-
to work-based. All’interno di questa azione strategica si inseriscono il “Siste-
ma Duale” e le relative “Linee guida”: il primo mira a rafforzare un modello
integrato tra i sistemi dell’istruzione e della formazione professionale con il
lavoro. In particolare, la modalità di apprendimento duale e l’istituto dell’ap-
prendistato dovrebbero migliorare l’accesso al mondo del lavoro e l’acquisi-
zione di nuove competenze tecniche e trasversali. L’azione consentirà anche
per il prossimo anno di avere risorse finanziare aggiuntive eccezionalmente
disponibili a favore della IeFP, da impiegare per la crescita del sistema. Le
linee guida per la programmazione e l’attuazione dei percorsi duali (dm n. 139
del 2.8.2022) definiscono, invece, standard e modalità di alcuni specifici inter-
venti: a) percorsi duali aggiuntivi rispetto all’offerta di leFP finanziata con ri-
sorse ordinarie; b) percorsi di conversione in duale dell’offerta ordinamentale;
c) percorsi extra diritto-dovere rivolti ai giovani e agli adulti; d) percorsi duali
in sussidiarietà, questi ultimi privi di finanziamento a carico del Programma.
Sotto la spinta del PNRR si può rilevare un aumento dell’offerta
complessiva nelle Istituzioni formative e, segnatamente, una crescita de-
gli iscritti in duale (il IV anno viene erogato solo in modalità duale) so-
prattutto nelle Regioni che avevano già un consolidato sistema di IeFP. In
tal modo, si vorrebbe ridurre il mismatch tra le competenze richieste dal
mercato e quelle in possesso dei qualificati, essendo l’11,9% delle potenzia-
li assunzioni di difficile reperimento per inadeguatezza dei candidati (vedi
Tabella 2). La modalità di formazione duale avrebbe il merito di far speri-
mentare all’allievo un ambito lavorativo e dinamiche reali nelle quali met-
tere in gioco risorse e competenze chiave diverse da quelle tecnico-profes-
sionali d’aula e di laboratorio. Inoltre, il “salto” al duale, compiuto in varie
parti del territorio nazionale, contribuisce gradualmente a far abbandona-
re una parte di quella autoreferenzialità dei contenuti formativi all’interno
di ciascuna tipologia. Per altro verso, rimane il dubbio che l’impatto del-
la transizione verso la modalità duale, spesso affiancata a quella ordinaria
in una logica di sostituzione, possa generare conseguenze distorsive dal
punto di vista organizzativo e didattico. Il primo bollettino di attuazione
dell’Investimento PNRR “Sistema duale” (bollettino 1/2024) riscontra per
l’anno formativo 2022/23 un incremento degli iscritti ai percorsi di IeFP in
1 Salerno g.M., L’istruzione professionalizzante e il PNRR: una prima analisi, in “Ras-
segna CNOS” Anno 37 – n. 2 maggio-agosto 2021, pp. 153-166. https://www.cnos-fap.it/sites/
default/files/riviste/rassegnacnos_2-2021.pdf
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modalità duale (I-IV anno). Rispetto all’annualità formativa precedente, gli
allievi in duale, sono cresciuti del 157% in Italia e del 340% nelle sole regioni
del Mezzogiorno: una crescita rapidissima, che riduce il gap di offerta tra
Nord e Sud ma prospetta serie criticità se non si individueranno nuovi e più
stabili strumenti di finanziamento post PNRR, tenuto anche conto che le
Regioni del Sud sono solite investire meno con proprie risorse nella IeFP.
Intanto, il 18.12.2023 è stato sottoscritto il nuovo Contratto Nazionale
di Lavoro (CCNL) per il personale dagli Enti del privato sociale che operano
nella IeFP, tra FORMA, CenFop, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS
Conf.Sal. Riconoscendo autonomia negoziale e decisionale alle contrattazioni
di secondo livello, si consente alle stesse, alcune delle quali ferme da oltre 15
anni, di aggiornarsi e armonizzarsi in un quadro più unitario. Per dare mag-
giore stabilità al suo impianto, il contratto ha una vigenza quadriennale (de-
corre dall’1.1.2024) e disciplina il rapporto di lavoro del personale della For-
mazione professionale. Il campo di applicazione viene esteso a tutti i rapporti
di lavoro del personale dipendente, ovunque operante. Riguarda lavoratori di
enti riuniti in consorzi, fondazioni, reti e poli della Istruzione e Formazione
Professionale, ma anche della Formazione continua, dell’Istruzione Tecnica
Superiore, dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, dei Servizi per il
lavoro, dell’Educazione degli adulti, della Formazione per le arti e i mestieri
e delle attività connesse alle politiche attive per il lavoro. La parte economica
del rinnovo del CCNL sconta le conseguenze di un clima non favorevole alla
Istruzione e Formazione Professionale rappresentando, peraltro, un atto di
responsabilità e lungimiranza da parte degli Enti in assenza di un organico
e costante sostegno finanziario pubblico del settore. Il percorso contrattuale
è stato lungo e impegnativo, in un contesto segnato dalle difficili situazioni
in cui opera la Formazione professionale del privato sociale, soggetta a spin-
te e concorrenzialità asimmetriche che ne limitano l’efficacia riducendone il
potenziale, il ruolo e la stessa presenza. In questa situazione, il contratto è
un piccolo passo, anche se non risolutivo, sulla via del miglioramento del-
la qualità della IeFP. Bisogna premettere che l’applicazione del CCNL della
Formazione professionale fu proposta dall’articolo 2 del dm n. 263 del 29
novembre 2007 del Ministero dell’Istruzione, che prevedeva per la IeFP indi-
cazioni per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Tra i criteri generali che
le Regioni avrebbero dovuto recepire nei propri sistemi di accreditamento
era menzionata proprio l’adozione del CCNL per la Formazione professionale
nella gestione del personale dipendente degli Enti di IeFP. L’indirizzo fu con-
fermato dall’Intesa Stato-Regioni del 20 marzo 2008 sugli standard minimi
di accreditamento. L’accordo del 29 aprile 2010 per la messa a regime del
primo anno del sistema IeFP, richiamando i LEP, assunse proprio quell’inte-
sa come riferimento in via transitoria. Anche l’accordo datato 27 luglio 2011,
che guida il passaggio al nuovo ordinamento dei percorsi di IeFP, ne ribadiva
i contenuti. Tale stratificazione di norme ed accordi, tuttavia, non ha finora
giovato alla concreta applicazione del CCNL della Formazione professionale
per la IeFP sul territorio, come si vede dalla tutt’altro che consolidata uni-
formità di indirizzi nelle realtà regionali. Attualmente, solo 12 territori su 21
prevedono esplicitamente l’applicazione del CCNL della FP. Una situazione di
fatto che porta dritto alle radici del problema: la precarietà dei finanziamenti.
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5. Le figure attivate sul territorio
Secondo le stime del Sistema Informativo Excelsior 1 , per gli indirizzi
della formazione tecnico-professionale, le situazioni più critiche in termini
di rapporto tra domanda e offerta di lavoro sono quelle che riguardano
trasporti e logistica, costruzioni, sistema moda e meccatronica, meccanica
ed energia, per le quali l’offerta potrebbe coprire meno di un terzo della
domanda potenziale del periodo 2023-2027. L’offerta risulta insufficiente
anche in altri settori, come ristorazione, amministrativo-segretariale, tra-
sformazione agro-alimentare, servizi di vendita e servizi di promozione e
accoglienza. Pertanto, in un contesto nel quale le qualifiche e i diplomi
professionali sono ricercati più degli altri titoli in esito a corsi tecnici, li-
ceali o accademici, sembra difficile potersi imbattere nella difficoltà delle
aziende a trovare giovani qualificati, come appare nella Tabella 2. Eppure,
lo scostamento tra domanda e offerta risente della mancata copertura di
alcune figure professionali sul territorio regionale, ma anche nazionale.
Infatti, la varietà delle tipologie scelte nella programmazione dovrebbe
andare al di là di una semplice riproposizione delle professionalità esisten-
ti entro i confini del proprio territorio di appartenenza, quando il mercato
del lavoro si espande anche al di fuori del ristretto ambito regionale. Per
completare il quadro delle tipologie IeFP delle Agenzie formative, propo-
sto dal CNOS-FAP lo scorso anno 2 , è stata aggiunta quest’anno, in Tabel-
la 4, la contestuale presenza delle figure professionali nelle scuole statali.
L’origine dei dati sulle istituzioni in sussidiarietà è “La scuola in chiaro”
del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), uno strumento che tut-
tavia è soggetto alla disponibilità delle fonti territoriali e, dunque, rimane
inevitabilmente ancora parziale. Ciò nonostante, le indicazioni che si trag-
gono sono sufficientemente adeguate a fornire nuovi ed utili elementi di
comprensione.
1 Sistema Informativo Excelsior, 2023, Unioncamere-ANPAL Previsioni dei fabbisogni
occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2023-2027), Scenari per l’orientamento
e la programmazione della formazione, Unioncamere, 2023. https://excelsior.unioncamere.net/
pubblicazioni/2023/previsioni-dei-fabbisogni-occupazionali-e-professionali-italia-medio-termi-
ne (ultimo accesso aprile 2024).
2 Zagardo g., La IeFP nelle Regioni. Alla ricerca di una identità comune, CNOS-FAP/
MLPS, Tip. Giammarioli, 12/2023 https://www.cnos-fap.it/sites/default/files/pubblicazioni/qua-
derno_12-23_zagardo.pdf
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24
Tabella 4 - Mappa delle figure professionali della IeFP delle Istituzioni formative accreditate in Italia nell’ a.f. 2023/24
Figure nazionali
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Liguria
P.A. Bolzano
P.A. Trento
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Operatore agricolo IS IS IS IS IS
Operatore del mare e delle acque interne
Tecnico agricolo IS
Operatore delle produzioni alimentari IS IS IS IS
Tecnico delle produzioni alimentari IS IS
Operatore del legno IS
Tecnico del legno IS
Operatore abbigliamento e prodotti tessili per la casa IS IS IS IS IS
Operatore delle produzioni tessili
Operatore alle lavorazioni di prodotti di pelletteria
Operatore delle calzature
Tecnico abbigliamento e prodotti tessili per la casa IS
Tecnico delle lavorazioni tessili
Tecnico delle lavorazioni di pelletteria
Operatore delle produzioni chimiche IS IS
Operatore alle lavorazioni dei materiali lapidei
Operatore alle lavorazioni dell’oro, metalli preziosi IS
Tecnico delle lavorazioni dei materiali lapidei
Tecnico lavorazioni dell’oro e metalli preziosi
Tecnico lavorazioni del ferro e metalli non nobili
Operatore edile
Tecnico edile
Operatore meccanico IS IS IS IS IS
Operatore alla riparazione dei veicoli a motore IS IS IS IS IS
Operatore di impianti termoidraulici IS IS IS
Operatore elettrico IS IS IS IS IS IS IS
Operatore montaggio imbarcazioni da diporto
Tecnico modellazione e fabbricazione digitale IS
Tecnico per la gestione di impianti di produzione IS IS
Tecnico per l’automazione industriale IS IS
Tecnico riparatore di veicoli a motore IS IS
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25QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Tecnico di impianti termici IS
Tecnico delle energie rinnovabili
Tecnico elettrico IS IS IS
Operatore dei sistemi e dei servizi logistici
Tecnico dei servizi logistici
Operatore ai servizi di vendita IS IS
Tecnico commerciale delle vendite IS
Operatore informatico IS IS
Tecnico informatico IS
Operatore gestione acque risanamento ambientale
Operatore grafico IS IS
Tecnico grafico IS
Operatore del benessere IS IS IS IS IS
Tecnico dei trattamenti estetici IS IS IS IS
Tecnico dell’acconciatura IS IS
Tecnico allestimenti impianti dello spettacolo
Operatore della ristorazione IS IS IS IS IS IS IS IS
Operatore ai servizi di promozione e accoglienza IS IS IS IS
Tecnico di cucina IS IS
Tecnico dei servizi di sala-bar IS
Tecnico dei servizi di promozione e accoglienza IS
Tecnico di animazione turistico-sportiva e tempo libero IS
Operatore ai servizi di impresa IS IS IS
Tecnico dei servizi di impresa IS IS
Fonti: Abruzzo, dgp n. 021/369 dell’11.12.2023 (approvazione esiti); Basilicata, nessun corso presente; Calabria, esito valutazione ddg. n. 12501 del 6.9.2023 (finanziabili);
Campania, dd n. 872 del 4.8.2023 (ammissibili e finanziabili); Emilia-Romagna, dgr n. 1347 del 31.7.2023 e dgr n. 1000 del 19.6.2023 (finanziabili); Friuli- Venezia Giulia,
dd 2021/420, dd 2023/54673, Effepi (ammessi); Lazio, Città Metropolitana di Roma (corsi finanziabili) siti degli OdF (corsi IV anno); Liguria, ddg n. 1880 del 11.8.2022 e
Amministrazione regionale (azioni finanziabili); Lombardia, ddg n. 16077 del 10.11.2022 e 19021 del 23.12.2022 (corsi finanziabili); Marche, dd n. 831 dell’11.9.2023, dd
1061 del 30.10.2023 e dd n. 806 del 28.8.2023 (ammissione a finanziamento); Molise, dd 6009 del 16.12. (percorsi finanziati); Piemonte, dd 503/A1503B/2023 del 3.10.2023
(corsi ammissibili); Puglia, dd 2031 del 9.11.2023 e dd n. 2153 del 17.11.2023 (ammessi al finanziamento); Sardegna, dd n. 4329 del 7.9.2023, dd n. 157 del 10.1.2024 e dd
180 del 10.1.2024 (ammessi al finanziamento); Sicilia, da n.35/Gab del 4.8.2023 (corsi realizzabili – linea a e b), dd 2305 del 2.10.2023 e dd 2463 del 10.10.2023 (ammessi
al finanziamento); Toscana, dd n. 6569 del 28.3.2023, dd n. 18846 del 29.8.2023 e dd n. 5346 del 2.3.2023 (ammessi a finanziamento); Umbria, dd n. 9782 del 21.9.2023
(ammessi al finanziamento); Valle d’Aosta, pd n. 8236 del 20.12.2022 (progetti approvati); Veneto, dgr n. 1242, 1243 del 17.8.2023 e dgr n. 1268 del 24.8.2023 (ammessi al
finanziamento); Bolzano (P.A.), dgp n. 935 del 13.12.2022 e sito P.A. di Bolzano – Alto Adige (attivati); Trento (P.A.), Dgp n. 1482 del 19.8.2023 (approvati). Per i percorsi
in sussidiarietà la fonte è il MIM, Anagrafe Studenti “La scuola in Chiaro”.
Legenda = Istituzioni formative accreditate; IS = Istituzioni scolastiche (parziale)
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La mappatura analitica delle tipologie (Tabella 4) presenti nell’a.f.
2023/24 mostra che in alcune Regioni non c’è formazione per determinate
figure, sebbene le caratteristiche del territorio potrebbero suggerirne
l’attivazione. In altre, invece, i formati potrebbero eccedere le capacità del
potenziale bacino di utenza. Sono quasi assenti al Centro-Sud le figure nel
settore economico professionale “agricoltura, silvicoltura e pesca”, nono-
stante la vocazione agricola e marinara di tali Regioni. Secondo i dati Excel-
sior 3 , sono 5.440 i qualificati e diplomati professionali di questo indirizzo
che le imprese 4 hanno difficoltà a trovare ogni anno. A fronte della ma-
nodopera richiesta, i qualificati e i diplomati degli ultimi due monitoraggi
INAPP sono stati poco più di 1.700 unità 5 all’anno, di cui meno del 10% nel
Meridione. Troppo poco per venire incontro alle necessità di personale spe-
cializzato sul territorio e all’apertura dei nuovi spazi creati dalle professioni
green. Si avverte una carenza formativa anche per la figura di operatore
delle “produzioni chimiche” che vede il numero dei percorsi concentrato
in pochi territori del Nord. Ogni anno, i qualificati e i diplomati di questo
indirizzo “introvabili” per le imprese sono 3.360 a fronte di meno di 100
qualificati e diplomati IeFP all’anno. L’indirizzo “servizi di promozione e
accoglienza” non riesce a reperire in Italia 43.000 unità per le aziende del
settore a fronte di 3.300 giovani usciti con titolo IeFP in un anno. Qui si
nota che non tutte le Regioni hanno percorsi di questo tipo realizzati dai
CFP. Eppure, solo nei loro territori si sfiora complessivamente la domanda
non evasa di 15.000 qualificati e diplomati. L’indirizzo “ristorazione”, che
vede tra le sue figure quelle di cuochi, camerieri e baristi, è presente in quasi
tutte le Regioni, ma la disponibilità di figure di questo tipo è almeno la metà
di quella necessaria, come pure quella del settore “meccanico”. Le richieste
nel settore “edile” (circa 92.000 unità di personale specializzato difficili da
recuperare) possono contare ogni anno su un numero di qualificati e diplo-
mati di poco più di 300 unità all’anno. Anche qui, notiamo nella Tabella 4
vuoti soprattutto tra le Regioni del Centro e delle Isole. La difficile reperibi-
lità degli addetti ai “sistemi e servizi logistici” riguarda 82.540 unità, ma
è carente soprattutto nel Sud e nelle Isole, dove a fronte di una domanda di
51.000 qualificati e diplomati professionali (inevasa per il 34%) la risposta
del Meridione in termini di percorsi attivati rimane ancora insufficiente.
Il Centro-Sud rimane carente anche nei settori “estrazione e lavorazione
materiali” e “tessile, abbigliamento calzaturiero e sistema moda”, dove
sono pochi i percorsi IeFP attivati dalle Regioni. Il settore “benessere”,
molto amato dai giovani per i profili di acconciatori, estetisti e truccatori,
3 Sistema Informativo Excelsior, Unioncamere - ANPAL, Formazione professionale e la-
voro. Gli sbocchi lavorativi per le qualifiche e i diplomi professionali nelle imprese, Indagine
2023. https://excelsior.unioncamere.net/pubblicazioni/2023/formazione-professionale-e-lavoro
(ultimo accesso aprile 2024).
4 Imprese dei settori Industria e Servizi. Non sono rilevati nell’indagine citata gli ulterio-
ri fabbisogni del settore Agricoltura.
5 Secondo gli ultimi due monitoraggi INAPP (XIX e XX).
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27QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
conterebbe su un bacino di richieste di circa 18.000 unità corrispondenti al
ridotto numero di candidati denunciato dalle imprese che cercano esplici-
tamente una formazione erogata nel settore della IeFP. A fronte di questa
richiesta, i qualificati e i diplomati nell’ultimo anno disponibile sono stati
9.800. Un rapporto, tuttavia, non ancora del tutto favorevole se si conside-
ra il numero di studenti impegnati nell’ultimo anno di quei percorsi (circa
18.000 unità). In altre parole, la probabilità di trovare un lavoro coerente
degli allievi che frequentano una classe di tali percorsi non è la stessa dei
compagni che si formano in quasi tutti gli altri percorsi di qualifica e di di-
ploma, che possono godere di un mercato più ricettivo e non ancora saturo.
Il quadro complessivo delle figure esistenti nelle Regioni e Province
Autonome mostra innanzitutto la mancata presenza di alcune tipologie sul
territorio nazionale dove, a una reiterata attivazione di qualifiche e diplomi,
anche meno richiesti dal mondo del lavoro, non si unisce sempre un’altret-
tanta grande disponibilità a mettere in cantiere figure, a più alta complessi-
tà formativa e maggiormente ricercate dal mercato. Un difetto attribuibile
non solo agli Enti di formazione, ma anche alle Istituzioni scolastiche, il
cui ruolo, in questo caso, non sembra essere quello di garante dell’offerta
a copertura di quella non erogata. Le Istituzioni scolastiche di IeFP censi-
te dal MIM, nella stragrande maggioranza dei casi, ripropongono le stesse
tipologie attivate dagli Enti aggravando lo squilibrio già esistente nell’im-
pianto dell’Istruzione e Formazione Professionale. Parte delle scelte ope-
rate mostra una distorsione del sistema che preferisce assecondare derive
di autoreferenzialità piuttosto che attivare nuovi spazi di matching con le
professioni di più difficile reperimento. I vuoti maggiori sono soprattutto
al Centro-Sud e non sono colmati dall’azione sussidiaria della scuola come
ci si attenderebbe da un’offerta, appunto, “sussidiaria” e non sostitutiva.
Se per le Istituzioni formative questa strategia potrebbe essere ricondotta
al basso valore del finanziamento medio concesso ad allievo (stimato in
Tabella 5 a € 4.983,26 nell’a.f. 2020/21) l’argomento non può giustificare la
scelta delle Istituzioni scolastiche che per le stesse qualifiche e diplomi pos-
sono contare su entrate di base di gran lunga maggiori. Le risorse ordinarie
destinate a questa tipologia di Istituti provengono dal bilancio dello Stato e
sono erogate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il Dipartimento per
il sistema educativo di istruzione e formazione e, in particolare, la Direzio-
ne generale per gli ordinamenti scolastici, pubblica ogni anno i valori del
Costo Medio Studente (CMS) relativi alla spesa annuale ad allievo. Secondo
la circolare n. 9515 del 23.4.2021, per l’a.f. 2020/21 il CMS delle Istituzioni
scolastiche della secondaria di II grado corrisponde a una spesa pubblica
cumulata per studente di € 7.471,51. Talvolta, come si vedrà in seguito,
vengono erogate dalle Regioni alle scuole sussidi aggiuntivi, in genere a co-
pertura dei costi dei formatori non compresi tra le figure presenti in sede,
come accade nei percorsi di acconciatore o estetista. Il maggior contributo
della collettività non sembra però giustificato né da evidenze positive nei ri-
sultati didattici, registrati da INVALSI, né dai dati INAPP sull’occupazione.
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Anzi, nelle prove OCSE PISA i Centri di Formazione Professionale (CFP)
hanno registrato risultati uguali o lievemente superiori a quelli dell’Istruzio-
ne professionale statale6 e, per altro verso, la condizione occupazionale dei
qualificati per tipologia di Istituto presenta un grado di attività maggiore
tra i giovani provenienti dalle Istituzioni formative (+3,1% di “occupati” e
“in formazione”) rispetto a quelli delle Istituzioni scolastiche7 . Si nota nella
gestione del sistema la debolezza di una governance, talora carente proprio
in quegli aspetti di indirizzo e di controllo che dovrebbero garantire un’of-
ferta di qualità a copertura dell’intera filiera tecnico-professionale di base
sul territorio. Sarebbe, inoltre, opportuno evitare che siano compiute scelte
di programmazione al ribasso, più economiche ma distorsive rispetto alle
effettive necessità del mercato. Alcune figure a scarso valore tecnologico e
a basso costo di esercizio sono reiterate a discapito di altre più “pregiate”
e solo poche Regioni hanno ponderato fasce di finanziamento differenziate
tenendo conto di questa criticità.
La necessità di potenziare l’offerta di figure occupabili corre in paralle-
lo alla decisione di rendere possibili tali scelte da parte dei giovani attraver-
so lo strumento dell’orientamento. Se è vero che le imprese non riescono
a trovare personale qualificato, occorre che a monte vi sia uno sforzo di
trasparenza e guida da parte delle Amministrazioni coinvolte, che finora si
è dimostrato insufficiente. Lo sottolinea anche il CENSIS 8 che mette a nudo
“l’incapacità del sistema di Istruzione di fare orientamento”, al quale si uni-
sce la scarsa attenzione al problema da parte di alcune Regioni impegnate
nella formazione. Tra di esse vi è una diversa disponibilità di informazioni
inerenti la partecipazione ai percorsi, con database non sempre omogenei e
dialoganti con il livello nazionale. Per l’a.f. 2023/24, le informazioni in rete
sulle classi realmente attivate nei Centri di Formazione Professionale sono
in alcuni casi carenti, non aggiornate o incomplete. Il quadro definito dei
percorsi IeFP effettivamente svolti nelle Istituzioni scolastiche non è sta-
to predisposto per il pubblico. Per una ricostruzione del quadro nazionale
completo occorre uno studio impegnativo, a partire dalle delibere regionali.
Sebbene le singole Istituzioni formative e scolastiche siano in grado di offri-
re le principali informazioni, il quadro nazionale più ampio non è disponi-
6 Alle ultime prove OCSE PISA 2022, la IeFP è risultata superiore all’Istruzione profes-
sionale nei punteggi medi in scienze e matematica. Istituti professionali (IP) e Formazione
professionale (CFP) condividono lo stesso punteggio medio in lettura. Gli Istituti professionali
hanno ottenuto 384 punti in tutti i processi; in “ragionare” hanno realizzato 399 punti, men-
tre, i CFP hanno ottenuto 396 punti in tutti i processi, mentre in “ragionare” raggiungono 404
punti. Si può notare come la Formazione nei CFP sia l’unica tipologia educativa per la quale la
tendenza dei punteggi è in crescita. Fonte: OCSE PISA 2022, I risultati degli studenti italiani in
matematica, lettura e scienze. Rapporto nazionale. Rapporto_nazionale_PISA2022_
7 inaPP, carlini a., criSPolTi e. (a cura di) (2023), Ieri in aula oggi in azienda: IV inda-
gine sugli esiti formativi e occupazionali dei percorsi IeFP e IFTS, Inapp Report n. 44, Figura
1.17, Roma INAPP - https://shorturl.at/abryY (ultimo accesso aprile 2024).
8 cenSiS, 57° Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2023, Franco Angeli, 2023, p. 72.
https://www.censis.it/rapporto-annuale/57%C2%B0-rapporto-sulla-situazione-sociale-del-pae-
se2023-0 (ultimo accesso aprile 2024).
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29QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
bile. Si palesano, inoltre, alcune difficoltà per l’iscrizione nei CFP, servizio
che il legislatore vorrebbe offrire a tutti gli studenti in una reale pluralità di
scelte. A tal fine le Regioni sono tenute ad assicurare “l’adozione di misure
che consentano l’avvio contemporaneo dei percorsi del sistema educativo di
istruzione e formazione” (d.lgs. n. 226/05, art. 17, comma 3). Pertanto, la
calendarizzazione dell’avvio dei percorsi IeFP dovrebbe essere contestuale a
quella dei percorsi di Istruzione, ma le amministrazioni che lo fanno sono
ancora troppo poche per poter assicurare una risposta adeguata e corale al
legittimo diritto dei giovani in transizione. Per l’a.f. 2023/24 sono solo 12 le
Regioni che, pur con sfumature diverse, vanno in questa direzione: Cam-
pania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia,
Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Anche le P.A.
di Bolzano e di Trento prevedono la contemporanea partenza dei CFP con le
altre scuole provinciali. In questa situazione, tuttavia, sono state intraprese
recentemente alcune iniziative interessanti da parte del Ministero dell’Istru-
zione e del Merito che vanno nella direzione auspicata. Tra queste, la realiz-
zazione della piattaforma “Unica” (circolare MIM n. 2790 dell’11.10.2023),
che per il prossimo anno scolastico 2024/25 fornisce informazioni per le
iscrizioni sulle classi “attivabili” sia nei CFP che nelle scuole. La piattafor-
ma esplora l’offerta formativa sul territorio in relazione a quanto previsto
dalle linee guida per l’orientamento. Inoltre, sono stati istituiti in ogni sede
scolastica il docente tutor e il docente orientatore, per i quali sono assegnate
risorse ai singoli istituti. Il nuovo CCNL di categoria di luglio 2023 deman-
da alla contrattazione di istituto l’individuazione delle risorse necessarie sia
per il numero dei docenti da impiegare per l’orientamento che per la loro
formazione. Bisogna rilevare, però, che l’orientamento, svolgendosi ancora
tutto nella scuola e per il tramite di personale scolastico, corre il pericolo
di privilegiare l’asse dell’istruzione rispetto ai percorsi regionali della IeFP.
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6. Il tema dei finanziamenti
Le Istituzioni formative accreditate sono finanziate, in ordine di entità di
stanziamenti, dalle Regioni, dal MLPS e dal FSE, ma con costi per la collettivi-
tà inferiori a quelli delle Istituzioni scolastiche a qualifica/diploma. L’obiettivo
dei finanziamenti pubblici è quello di coprire la domanda di Istruzione e For-
mazione Professionale, creando un’offerta adeguata alle esigenze della popola-
zione di riferimento. La IeFP, infatti, concorre all’assolvimento dell’obbligo di
istruzione fino al 16° anno di età (art. 1 Legge n. 296/2006) ma attua anche il
diritto-dovere di istruzione e formazione fino al 18° anno (d.lgs. n. 76 e 226 del
2005). Pertanto, è necessario che questa formazione sia sostenuta dallo Stato al
fine di assicurare l’erogazione di quei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) di
cui, secondo la norma, esso è garante. Infatti, il capo III del d.lgs. n. 226/05, nel
disegnare i percorsi di IeFP, individua i LEP che a regime devono essere garan-
titi su tutto il territorio nazionale dallo Stato, a cominciare dalla disponibilità
di un’offerta adeguata. Nell’ultimo monitoraggio INAPP (2023, riferito all’a.f.
2020/21) si evidenzia che le fonti di finanziamento per la IeFP ordinamentale
e duale sono state: a) regionali/provinciali, con il 41% di risorse impegnate e il
45% di risorse erogate; b) nazionali, attraverso il MLPS, con il 34% di risorse
impegnate e il 33% di risorse erogate; c) comunitarie, con il 25% delle risorse
impegnate e il 22% di risorse erogate. Nell’anno in corso, viene previsto ai sensi
dell’articolo 1, comma 110, lettera a) della legge n. 205 del 27.12.2017, uno stan-
ziamento nazionale di circa 189 mln di euro da parte del Ministero del Lavoro,
a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione. Secondo il dd n. 99
del 18.4.2024 tali risorse sono destinate alle Regioni e alle Province Autonome
di Trento e Bolzano per il finanziamento dei percorsi di IeFP ordinari finalizzati
all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione professionale ai
sensi dell’articolo 28, comma 3, del d.lgs n. 226 del 17 ottobre 2005. Le risorse
a disposizione per i percorsi duali sono state integrate nel periodo 2021-2025
dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR (missione 5 - componente
1 - investimento 1.4 «Sistema duale») con ulteriori 600 mln di euro. Con il de-
creto direttoriale n. 100 del 18.4.2024, viene ripartito alle Regioni per l’annualità
2023, l’ultimo 40% delle risorse attribuite all’intervento M5C1 – 15 - Investimen-
to 3 - “Rafforzamento del sistema duale” del PNRR (le due tranche precedenti
erano rispettivamente del 20% con dd n. 54 del 2.7.2022 e del 40% con dd n.
120 del 13.8.2023). Il dd 100/2024 assegna 240 mln di euro in conformità al
decreto del Ministro dell’economia e finanze del 6.8.2021 e ripartendo le risorse
secondo i criteri dell’art. 2 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali del 7.3.2024, n. 38. Il finanziamento alle Regioni avviene previa registra-
zione del decreto all’esito dei controlli degli organi competenti. Ai sensi degli
Operational arrangements del PNRR, è previsto il monitoraggio dell’intervento
che si realizza quando le Regioni comunicano al Ministero del lavoro e all’Unità
di missione i dati degli interventi programmati e i relativi flussi finanziari.
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In attesa di avere dei dati che possano far luce sui costi a percorso o ad
allievo per l’anno formativo in corso, si riporta per l’a.f. 2020/21 (ultimo del
Monitoraggio di INAPP) la stima del riconoscimento economico a copertura
dei costi concesso agli Enti di formazione accreditati dalle Regioni e P.A. (Ta-
bella 5). Bisogna premettere che ogni Regione/P.A. ha scelto di gestire le risorse
delle IF attraverso uno dei quattro “indicatori guida”, sottolineati in tabella in
grassetto e relativi al costo annuale per percorso, al costo annuale per allievo,
al costo orario per allievo o al costo ora corso. Questi indicatori hanno precise
relazioni matematiche tra loro e ciò permette di ricostruire una mappatura
comune di tutti i parametri regionali partendo dal numero medio di allievi a
percorso e dal numero di ore annuali previsto. La tabella citata indica la stima
a preventivo dei valori massimi di costo dei primi anni, escludendo eventuali
minori finanziamenti derivanti, a consuntivo, dagli abbandoni o dai casi di fre-
quenza insufficiente durante l’anno. Danno ragione dei valori esposti in tabella,
i paragrafi dedicati ai “costi” presenti in ciascuna scheda regionale, alla lettura
delle quali rimandiamo per una migliore comprensione dei criteri adottati.
Tabella 5 – Stima degli indicatori di costo dei primi anni per Regione e P.A. in euro
- a.f. 2020/21
costo
percorso
costo
allievo
costo
ora
ora
corso n. allievi media allievi
x classe n. ore n. corsi
Piemonte 102.960,00 4.943,39 4,99 104,00 6.290 20,83 990 302
Valle d’Aosta pond 142.956,00 9.076,57 8,38 132,00 63 15,75 1083 4
Lombardia pond. 79.219,80 4.346,54 4,39 80,02 15.164 18,23 990 832
Bolzano - - - - - - - -
Trento pond. 165.623,62 10.594,93 9,94 155,37 1.063 15,63 1066 68
Veneto pond. 91.050,88 4.939,22 4,99 91,97 6.028 18,43 990 327
Friuli-V.G. 96.719,51 6.502,78 6,16 91,59 1.294 14,87 1056 87
Liguria pond. 97.315,56 6.800,00 6,87 98,30 644 14,31 990 45
Emilia-Romagna 119.790,00 6.805,42 6,81 119,79 3.274 17,60 1000 186
Toscana 90.000,00 5.773,58 5,47 85,23 265 15,59 1056 17
Umbria 62.205,00 6.435,00 6,50 62,83 174 9,67 990 18
Marche 95.040,00 4.420,47 4,19 90,00 129 21,50 1056 6
Lazio pond. 99.135,90 4.497,00 4,41 97,19 2.554 22,02 1020 116
Abruzzo 89.897,28 6.982,31 6,61 85,13 103 12,88 1056 8
Molise 64.000,00 4.654,55 4,65 64,00 55 13,75 1000 4
Campania 106.315,00 5.499,05 5,55 107,39 116 19,33 990 6
Puglia 156.420,00 10.913,02 9,92 142,20 688 14,33 1100 48
Basilicata - - - - - - - 0
Calabria 85.000,00 6.000,00 6,00 85,00 510 14,17 1000 36
Sicilia 84.000,00 3.572,57 3,38 79,55 7.524 23,51 1056 320
Sardegna 154.590,14 9.484,06 9,58 156,15 326 16,30 990 20
Dati ponderati 94.106,17 4.983,26 4,93 93,17 46.264 18,88 1.010,26 2.450
Fonte: elaborazione su dati delle Amministrazioni regionali/P.A. e INAPP. Sottolineato e gras-
setto, si riporta l’indicatore guida scelto da Regioni e P.A. I dati di percorsi e allievi per l’a.f.
2020/21 sono presenti nelle anagrafiche degli studenti iscritti al 31.3.2021.
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33QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Riguardo alla differenza dei finanziamenti, emerge dal confronto una
forbice di costi che conferma la necessità di arrivare a una razionalizza-
zione del settore cui collegare le erogazioni. In particolare, relativamente al
costo annuale del percorso, si stabilisce una distanza significativa tra il dato
del Molise di € 64mila a percorso e quello più di 2 volte superiore della P.A.
di Trento, con € 166mila, quando la media ponderata nazionale dei costi a
percorso è di € 94.100. Ugualmente distante è il costo annuale per allievo
iscritto della Sicilia, con € 3.600, rispetto a quello della Puglia di € 10.900
(media ponderata nazionale € 4.983). Una diversità confermata in Sicilia (€
3,38) anche relativamente al costo orario per allievo rispetto a € 9,92 del-
la Puglia (media ponderata nazionale € 4,93). Infine, riguardo al costo ora
corso, si rileva una distanza significativa tra gli € 62,83 dell’Umbria e gli €
156,15 della Sardegna, mentre la media ponderata nazionale è di € 93,17.
Qui, non conta la collocazione geografica, ma assume rilievo la politica del
territorio, espressione della diversità dei criteri scelti.
Un terzo degli iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professio-
nale frequenta le Istituzioni scolastiche. Il decreto legislativo n. 61/2017, art.
7 commi 1 e 2, rimette ad appositi accordi tra Regione e USR la definizione
dei criteri e delle modalità per favorire il raccordo tra il sistema dell’istru-
zione professionale e il sistema di Istruzione e Formazione Professionale
per la realizzazione dei percorsi di IeFP in via sussidiaria, ai sensi dell’art.
4 del dm 17.5.2018. L’offerta in regime di sussidiarietà, comprese le misure
per i raccordi tra i sistemi formativi, è erogata nei limiti delle risorse uma-
ne, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e nei limiti
delle dotazioni organiche di personale docente e di quelle relative al per-
sonale A.T.A. L’offerta delle scuole viene sovvenzionata dal MIM e, solo in
parte, dalle Regioni, generalmente per azioni di sistema. Così, ad esempio,
nella Regione Lazio, con atto n. G09452 del 10.7.2023, per quanto riguarda
i progetti presentati dagli Istituti professionali, si considerano finanziabili
unicamente le spese connesse a misure integrative di personalizzazione e
contrasto alla dispersione. Per le attività di formazione individuale e indivi-
dualizzata nell’anno formativo 2023/24, l’UCS (Unità di Costo Standard) è
quantificata in € 42 ora/partecipante, per un massimo di 18 ore. Tuttavia, le
pratiche regionali di sostegno alle Istituzioni scolastiche si sono distribuite
sul territorio con una certa creativa varietà che mostra i valori della resti-
tuzione allo Stato (Istituzioni scolastiche statali) dei finanziamenti che le
Regioni ricevono dal Ministero (MLPS) per costituire sul proprio territorio
un’offerta formativa regionale adeguata secondo i LEP. Non si è ancora rea-
lizzata una mappatura sistematica di queste sovvenzioni, ma bastano alcuni
esempi per comprendere la diversità delle scelte regionali in mancanza di
un disegno unitario che punti su questo canale strategico per il Paese. Nella
Regione Campania, la dgr n. 597 del 16.11.2022 stabilisce di programmare,
a valere sulle risorse assegnate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali, l’importo di € 1.632.488,00 per il finanziamento di un avviso pub-
blico ai fini dell’attivazione di percorsi triennali finalizzati all’assolvimento
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del diritto-dovere di Istruzione e Formazione Professionale, da realizzarsi
in modalità sussidiaria negli Istituti professionali della Regione per l’anno
scolastico 2023/24. Il finanziamento medio richiesto e finanziato è di circa
€ 90.000,00 per figura professionale. Nella Regione Sicilia, con la ddg n.
2157 del 27.9.2023 è assegnato alle Istituzioni scolastiche per i percorsi di
IeFP di primo anno il contributo complessivo di € 32.000,00 (€ 8.500,00 x 3
anni + € 6.500,00). L’importo massimo del finanziamento regionale per cia-
scuna I classe IeFP è, pertanto, di € 8.500,00 (corso di 1056 ore). Il contribu-
to regionale per l’attivazione di una classe è pari ad € 5.000,00 e comprende
anche la quota di funzionamento. In presenza di alunni con disabilità certi-
ficata è riconosciuto il contributo aggiuntivo di € 1.500,00. È prevista l’atti-
vazione nelle scuole di laboratori di recupero/sviluppo apprendimenti (LaR-
SA) per i quali è corrisposto un ulteriore contributo fino ad un massimo di
€ 2.000,00. Il contributo finanziario si configura quale “sovvenzione” (art. 67
Reg. n. 1046/2018) e non è considerato come regime di aiuto. In Toscana,
secondo l’allegato A del dd n. 19784 del 20.11.2020, ciascun progetto delle
Istituzioni scolastiche è ritenuto finanziabile per un importo fino a: € 23.000
per i percorsi di operatore servizi di vendita, operatore amministrativo se-
gretariale, operatore grafico e operatore dei sistemi e dei servizi logistici; €
33.000 per i percorsi di operatore del benessere; € 28.000 per tutti gli altri
percorsi a fronte di attività di tutoraggio nello svolgimento dell’alternanza
scuola-lavoro, utilizzo di esperti e professionalità provenienti dal mondo del
lavoro, utilizzo di laboratori di pratica professionale di eccellenza presso
scuole, università o imprese, progettazione, coordinamento, orientamento,
realizzazione degli esami di qualifica, personale tecnico amministrativo,
rendicontazione. Ci si domanda quale potrà essere l’evoluzione di queste
dinamiche in assenza di una visione complessiva del sistema.
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7. Conclusioni
Il Sistema Excelsior stima in crescita, nel prossimo quinquennio, i co-
sti dell’insufficiente incontro tra domanda e offerta di lavoro per artigiani,
operai, professioni impiegatizie e dei servizi. Il mancato inserimento di qua-
lificati e diplomati adeguati alle necessità provoca rallentamenti nella crea-
zione di valore aggiunto nei diversi settori economici, con una perdita che
può valere ogni anno miliardi di euro 1
. È evidente che si scontino ancora
errori, lentezze e lacune che sarebbe opportuno colmare al più presto.
Il primo passo è sviluppare meccanismi di garanzia della qualità della
formazione, con i relativi continui monitoraggi. Allo scopo di ridurre la di-
stanza tra domanda e offerta, sarebbe necessaria una più stretta governance
tra Stato e Regioni per garantire in una logica nazionale il raccordo tra le
istituzioni coinvolte nella IeFP (Ministeri, Assessorati, Commissioni, gruppi
di lavoro interregionali, INAPP) per una programmazione e gestione unita-
ria degli standard. L’accreditamento è la principale misura delle ammini-
strazioni per assicurare la qualità dell’offerta formativa, proprio perché ha
la possibilità di intervenire verificando ex ante il possesso dei requisiti delle
strutture e, successivamente, monitorando e valutando i servizi erogati. Per
ottenere la rispondenza della formazione alle sfide del mercato e intercet-
tare le esigenze di una realtà imprenditoriale in continua evoluzione, gli
attuali sistemi di accreditamento hanno bisogno di creare approcci e stru-
menti innovativi, ma anche di condividere le expertise presenti. Lo Sta-
to dovrebbe intervenire per facilitare questo incontro, promuovendo eventi
specifici, fornendo materiali e diffondendo la conoscenza degli strumenti
in uso nelle realtà più performanti. Lo scopo è di creare, anche nelle zone
più difficili del Meridione, un tessuto di Istituzioni formative accreditate di
qualità attraverso una più incisiva determinazione di criteri unitari di sele-
zione. Anche in questo può consistere quell’opera di “infrastrutturazione”
della Formazione Professionale che FORMA 2 ha sollecitato nell’ambito della
discussione sulle potenzialità del PNRR. Non è estranea a questa ricerca dei
requisiti per elevare gli standard di qualità della formazione, una sollecita
definizione del regolamento di accertamento dei LEP, al quale dovrebbero
far seguito adeguati monitoraggi e verifiche da parte dello Stato.
1 gagliardi c. - a. Maroni, I fabbisogni occupazionali previsti per il 2023/2027 e le ricadute
per il sistema formativo. in “Rassegna CNOS” Anno 39 – n. 2 maggio-agosto 2023 CNOS-FAP,
Tip. Giammarioli, p. 164.
2 Rassegna CNOS Anno 37 – n. 2 maggio-agosto 2021, Tip. Pio XI, p. 135 https://www.
cnos-fap.it/sites/default/files/riviste/rassegnacnos_2-2021.pdf
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Ove si individuino realtà formative di eccellenza, anche al di fuori
dell’ambito locale, i contingentamenti nel numero dei percorsi attivabili
per Ente possono ritardare lo sviluppo di una corretta concorrenzialità del
sistema, specialmente in una logica di filiera. Sarebbe, invece, conveniente
promuovere le qualifiche più complesse e apprezzate dal mercato attirando,
senza sbarramenti, quella rete di operatori utili alle aziende dei rispettivi
territori, composta dalle migliori espressioni delle realtà formative già effi-
cacemente operanti a livello nazionale.
Rimane ancora aperto il problema della sovrapposizione della IP alla
IeFP, ancora diverse per didattica, proposta formativa, organizzazione ed
esiti. Mentre la riforma del 2003 avrebbe voluto farli convergere sotto la
competenza regionale rispettando l’originario disegno costituzionale (artt.
117 e 118 Cost. in materia di “istruzione artigiana e professionale” assegna-
te alle Regioni), si propende oggi per il mantenimento della distinzione 3 ,
unico argine, finora, a una concorrenzialità asimmetrica tra scuola e CFP.
Il principale timore, infatti, è che l’entità e il peso della IP possa attrar-
re e assorbire la minore massa della IeFP in termini di iscritti. Per contro,
nella nota del Senato del 10.3.2024 che illustra il ddl S. 924, si rimarca che
la norma vuole assicurare agli studenti dei quadrienni sperimentali “il conse-
guimento delle competenze di cui al profilo educativo, culturale e professionale
dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, nonché delle conoscenze
e delle abilità previste dall’indirizzo di studi di riferimento”. L’adeguamento e
ampliamento dell’offerta formativa dei percorsi sperimentali verrà ottenuta
anche con il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa, ma sarà arduo
evitare che la prevista ridistribuzione delle ore di studio quinquennali per
tutto il quadriennio appesantisca la frequenza all’Istruzione professionale e
accresca l’esodo. Infatti, i corsi di studio quadriennali dell’istruzione tecnica
e professionale devono, in ogni caso, assicurare agli studenti il raggiungi-
mento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti
per il corrispondente profilo in uscita del V anno di corso, ferme restando
le norme in materia di rilascio dei titoli di studio finali e di Esame di Stato
conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Tra l’altro, gli “effetti selettivi del-
la quadriennalizzazione”4 si cominciano a notare persino nei primi bilanci
della sperimentazione quadriennale dei licei, avviata nel 2017 con dm n. 567.
Pertanto, risulta difficile pensare che la riduzione di un anno operata dalla
sperimentazione, con il relativo tetto di 1.320 ore annuali finalizzate alla pro-
secuzione verso tutto il livello terziario, possa attirare gli allievi della IeFP
depotenziandone il canale. Potrebbe essere vero il contrario?
Nella logica “costituzionale” di unificare IP con IeFP sotto la compe-
tenza regionale rimane una possibile soluzione: assicurare le stesse regole
e permettere una corretta competizione per elevare gli standard. Regole
3 goTTi e., La sperimentazione Valditara: un’occasione per tornare a parlare di VET, in
“Rassegna CNOS” 3/2023, CNOS-FAP, Tip. Giammarioli, p. 141.
4 SalaTin a., Il sentiero stretto della nuova filiera, in “Tuttoscuola”, n. 639, febbraio 2024.
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eque per adeguatezza e costanza delle risorse, completezza dell’offerta e di-
versa pluralità degli esiti. Infatti, una concorrenza reale e non asimmetrica
può costituire un bene per lo sviluppo di tutta la filiera professionalizzante.
La stima sul finanziamento medio di un percorso di IeFP a qualifica
degli Enti accreditati risulta molto inferiore a quella degli Istituti scolastici
statali che formano in sussidiarietà per le stesse qualifiche. Preoccupa che
alcune Regioni preferiscano erogare risorse per i percorsi in sussidiarietà,
nonostante le Istituzioni scolastiche siano già finanziate dallo Stato con fon-
di ordinari assai più degli Enti e con esiti non migliori dal punto di vista
dell’occupazione, dei risultati didattici e della stessa scelta delle famiglie. Le
maggiori disponibilità del PNRR potrebbero indurre le Regioni a rendere
più equo il rapporto tra i finanziamenti delle scuole e quelli dei CFP
al fine di assicurare, se non un corretto uso della “sussidiarietà”, almeno un
piano meno sfavorevole alla giusta concorrenza e all’equa competizione. Si
pone, tuttavia, il ragionevole dubbio se il livello di finanziamento raggiunto
sarà mantenuto al termine del periodo di vigenza del PNRR. Il finanziamen-
to alle Regioni, invece, dovrebbe essere più stabile, garantito in egual modo
per tutti i percorsi a qualifica/diploma dalla fiscalità generale per poter cor-
rispondere ai livelli essenziali delle prestazioni (LEP) richiesti dal capo III
del d.lgs. n. 226/05 sul territorio nazionale. Un’occasione in più potrebbe
venire dall’attuazione del regionalismo differenziato5
, che necessita della
fissazione di tali LEP per poter attingere alla fiscalità generale mediante
fabbisogni e costi standard basati sulla spesa storica 6
. In tal caso, si po-
trebbe aprire anche la possibilità del passaggio alla gestione regionale delle
risorse (umane, strumentali e finanziarie) degli Istituti professionali statali
impegnati nella IeFP, con un processo di unificazione e avvicinamento del
servizio ai territori simile a quello che già avviene nelle Province Autonome.
Un altro scenario potrebbe valorizzare soggetti privati senza scopo di lucro
e radicati sul territorio che, in reale autonomia, diventino “pienamente tito-
lari di una funzione pubblica” 7 nella gestione della formazione: una strada
già seguita in Italia dagli ITS-Academy in ambito terziario e, ancor prima,
in Inghilterra, a livello di scuola secondaria, dalle esperienze delle omonime
Academy8 . Questa soluzione permetterebbe di esercitare l’autonomia gestio-
nale in merito al personale e, pertanto, aiuterebbe a risolvere i problemi
5 Cfr. Salerno g.M., Riparte l’autonomia differenziata: quali prospettive di riforma per la
IeFP?, in “Rassegna CNOS” Anno 39 – n. 3 gennaio-aprile 2023 CNOS-FAP, Tip. Giammarioli.
6 Cfr. Salerno g.M. - g. Zagardo, Costruire e utilizzare i costi standard nella IeFP: analisi,
indicazioni e proposte, CNOS-FAP, 2020.
7 goTTi e., op cit, p. 149.
8 In quest’ultimo caso si tratta di “Fondazioni di partecipazione”, in origine nate dalla
trasformazione volontaria di un istituto educativo pubblico in fondazione per venire incontro
a particolari esigenze del territorio e con la possibilità di avere nuovi partners che la sosten-
gano nell’organo di autogoverno. Lo Stato paga i costi di gestione e concede autonomia reale
in cambio del rispetto dei risultati negli esigenti standard di resa. Cfr. Zagardo g., La punta di
diamante. Scenari di scolarizzazione e formazione in Europa, ISFOL. – Cava De’Tirreni, Edigui-
da, 2010 - (Temi & Ricerche, 1).
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38
sollevati dalla stipula dei contratti di prestazione d’opera che si vorrebbero
introdurre in futuro.
Intanto, l’azione pubblica nel nostro Paese dovrebbe portare in ciascun
territorio almeno ad una immediata stabilità nei finanziamenti anche per
i CFP e, dunque, a una regolarità sostenibile della programmazione, oggi
non ancora concessa. Lo strumento usato finora è l’avviso/bando annuale
che non dà garanzia di continuità negli anni. Questo, oltre alla difficoltà di
programmare, crea conseguenze sulla precarietà del personale docente e sul
livello degli stipendi dei formatori, incentivando la diaspora dei migliori e
mettendo a dura prova la qualità della formazione soprattutto negli Enti più
piccoli e nel Mezzogiorno. Per ridurre i margini di criticità si dovrebbero
favorire finanziamenti per periodi più lunghi (triennali o quadriennali)
di programmazione di nuovi cicli. Un esempio in tal senso è quello della
P.A. di Trento che recentemente ha previsto 4 nuovi diplomi professiona-
li di Tecnico che formeranno oggetto della programmazione quadriennale
dall’a.f. 2024/25. Si tratta delle stesse esigenze che, nell’ambito delle ITS-A-
cademy, hanno spinto il legislatore a introdurre misure destinate a finanzia-
re tali percorsi secondo una logica di programmazione triennale.
La costruzione di una via italiana al duale necessita di politiche capaci
di rendere presente e omogenea questa offerta su tutto il territorio, colman-
do i gap esistenti in special modo al Sud dove stenta a crescere per numero
di iscritti. Eppure, in alcune Regioni si favorisce la scolasticizzazione della
IeFP con il vantaggio immediato di non gravare sul bilancio regionale. Tutta-
via, nella sussidiarietà non si è potuto superare del tutto l’impianto discipli-
narista né la gestione burocratica della Istruzione professionale, distante dai
modelli europei VET e dalle esigenze specifiche dell’utenza. Lo attesta il crol-
lo degli iscritti IeFP nelle scuole, anche dopo la riforma del d.lgs. n. 61/2017.
Evitando l’autoreferenzialità delle figure professionali più semplici e
richieste dagli allievi, la programmazione regionale dovrebbe apprezzare
le indicazioni del mercato del lavoro, oggi disponibili attraverso strumenti
sempre più raffinati, e configurare così le offerte sul territorio a cominciare
dai fabbisogni locali (ma non solo). Lo sforzo in più dovrebbe essere quello
di estendere la presenza dell’offerta anche alle professioni più richieste
dal mondo del lavoro maggiormente vacanti, complesse e pregiate richia-
mando sul territorio le migliori esperienze formative nazionali. Occorre an-
che procedere a un rapido e periodico aggiornamento del Repertorio delle
figure professionali, senza trascurare l’estensione su tutto il territorio delle
qualificazioni già esistenti più richieste e difficili da realizzare.
Sarà, inoltre, opportuno che l’orientamento alla IeFP regionale si ren-
da più autonomo dal monopolio della scuola, pur collaborando con essa
per diffondere tra i giovani la conoscenza dei percorsi più utili al tessuto
imprenditoriale locale e nazionale. Può giovare a questo fine la presenza di
operatori esterni regionali che negli Istituti secondari di I grado entrino in
contatto con i ragazzi in transizione e con le loro famiglie per promuovere
i percorsi della IeFP mediante incontri, guide specifiche (anche sotto forma
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di diari, calendari, opuscoli con dati statistici ecc.), riunioni per i genitori e
formazione per i docenti.
Occorre sostenere il processo di verticalizzazione della IeFP proprio
negli snodi che liberano il passaggio verso i gradi superiori della formazione
professionalizzante terziaria. Un’occasione per andare in questa direzione
è la discussione sul modello 4+2 del Disegno di legge governativo n. 924
approvato lo scorso 18 settembre 2023. La IeFP degli enti accreditati ha
già una tradizione nel campo della personalizzazione, della flessibilità e del
rapporto stretto tra formazione e lavoro. È, dunque, giusto pensare a filiere
tecnologico-professionali lunghe e dirette a cui aderiscano i percorsi qua-
driennali di IeFP. Sull’ampia praticabilità di questa ipotesi vale anche l’espe-
rienza degli AFP, i corsi di Alta Formazione Professionale presenti dall’a.f.
2006/7 nella P.A. di Trento9 .
C’è da augurarsi che il PNRR “Sistema duale” sia l’occasione per raccor-
dare i soggetti della formazione e gli altri stakeholder in un piano strategico
che faciliti la continuità della filiera lunga professionalizzante, preludio di una
più ampia armonizzazione delle competenze concorrenti di Stato e Regioni.
9 Si tratta di corsi di 2 anni dopo il diploma, in continuità con i corrispondenti qua-
drienni IeFP, equiparati al sistema nazionale degli ITS, ma con un forte collegamento con la
formazione di provenienza. Qui, i diplomati dell’IeFP possono accedere a percorsi coerenti
di AFP dopo aver superato le prove per l’accertamento delle competenze comuni in italiano,
matematica e inglese, a seguito di un corso di potenziamento mirato (vedi scheda P.A. Trento).
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Panoramica delle Regioni
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43
Introduzione alle schede
Di seguito sono contenute alcune schede che disegnano i singoli mo-
delli regionali di IeFP, così come si costruiscono nel tempo dal loro avvio
sperimentale fino ad oggi. Tutti i dati di struttura fanno, invece, riferimento
ai Monitoraggi ufficiali sulla IeFP di INAPP/ISFOL dall’a.f. 2003/4. Nel testo,
ogni Regione/Provincia Autonoma è preceduta da alcuni indicatori sintetici
di struttura:
a) rappresentazione in anni di percorso del modello territoriale attuale;
b) iscritti al I anno delle Istituzioni formative e scolastiche;
c) quota di iscritti ai percorsi di IeFP sulla corrispondente popolazio-
ne 14-17enne;
d) percorsi e iscritti IeFP di I, II e III anno;
e) livello di sussidiarietà (tasso di scolarizzazione1 vs. tasso di formazione).
Le sezioni di ogni scheda regionale sono 13 (possono arrivare a 14 ove
sia previsto il IV/V anno). In sintesi, la descrizione dell’offerta di Istruzione
e Formazione Professionale realizzata nelle singole Regioni e Province Au-
tonome si compone delle seguenti voci:
• Struttura
• Normativa
• Modello
• Sede di svolgimento
• Docenti
• Articolazione oraria
• Elementi
• Esiti e certificazioni
• Crediti
• Governo del sistema
• Destinatari
• Costi
• IV/V anno
• Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
1 Il termine “scolarizzazione” ha qui il significato di far frequentare una scuola e accresce-
re la popolazione scolastica, non quello di portare a realizzare l’obiettivo dell’obbligo scolastico,
che, come è noto, è perseguibile anche per altri canali.
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Glossario
1. Alternanza scuola-lavoro: in base all’art. 1 d.lgs. n. 77/2005 e conforme-
mente alle indicazioni delle guide operative del MIUR, si intende per
alternanza la “modalità di realizzazione dei corsi [...], per assicurare
ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze
spendibili nel mercato del lavoro attraverso l’alternanza di periodi di
studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o
formativa”. Il percorso duale in alternanza deve essere condiviso con
le aziende in riferimento alle attività in aula e ai periodi di permanen-
za. L’alternanza consente un apprendimento in esperienza lavorativa
che, a differenza dell’apprendistato, non costituisce rapporto di lavoro
in quanto è una metodologia didattica. In base alla CSR n. 158/2015
del 24.9.15 l’alternanza “rafforzata” comprende periodi di applicazione
pratica presso un datore di lavoro non inferiori a 400 ore annue.
2. Apprendistato: in base all’art. 43 d.lgs. n. 81/2015 contratto di lavoro
a tempo indeterminato finalizzato al conseguimento di qualifica o di
diploma. Prevede la stipula di un protocollo di intesa tra l’istituzione
formativa e il datore di lavoro che assumerà il ragazzo e la sottoscrizio-
ne di un piano formativo individuale tra Istituzione formativa, datore
di lavoro e allievo, in base al decreto 12.10.2015.
3. Diritto-dovere all’istruzione e alla formazione: introdotto dalla L. n.
53/2003 ed entrato in vigore con il d.lgs. n. 76/2005, consente in 12
anni il conseguimento di un titolo di istruzione secondaria superiore o
una qualifica almeno triennale entro il 18° anno di età. Ai sensi dell’art.
1, co. 622, della L. n. 296/2006, si attua l’Obbligo di istruzione che in-
tercorre per 10 anni, dai 6 ai 16 anni e si assolve sia in un percorso
scolastico sia nei percorsi regionali di IeFP.
4. Formazione professionale integrale (o FP pura): percorsi a titolarità delle
Istituzioni formative accreditate (in tale categoria vengono compresi
anche le scuole dipendenti dalle Province Autonome), con docenti e
formatori provenienti in prevalenza dalle stesse istituzioni anche per
le competenze di base; rilascia un attestato di qualifica e crediti per il
rientro alla scuola; le eventuali azioni integrate riguarderebbero solo le
azioni di sistema.
5. Formazione professionale mista: percorsi a titolarità in prevalenza delle
Istituzioni formative accreditate; con docenti delle competenze di base
provenienti dalle Istituzioni scolastiche in base a precisi accordi territo-
riali; rilascia un attestato di qualifica e crediti per il rientro alla scuola; le
azioni integrate riguardano azioni di sistema, progettazione e docenza.
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6. Formazione professionale integrata (con FP tra il 50% e il 20% del monte
ore): percorsi, in genere, a titolarità delle Istituzioni scolastiche statali,
con docenti provenienti dalle Istituzioni scolastiche per le competenze
di base; si rilascia un attestato di qualifica e crediti per il rientro alla
scuola; le azioni integrate riguardano le azioni di sistema; l’impianto
progettuale, la metodologia e le figure professionali sono quelli richie-
sti alle Istituzioni formative.
7. Formazione professionale integrata (con FP entro il 20% del monte ore):
percorsi a titolarità delle Istituzioni scolastiche statali, con docenti pro-
venienti dalle stesse Istituzioni scolastiche per le competenze di base;
prosecuzione automatica del percorso scolastico di Stato e, in teoria,
attestato di qualifica; le azioni integrate riguardano le azioni di siste-
ma, i moduli di Formazione professionale e la docenza/codocenza.
8. Impresa formativa simulata (IFS): modalità di apprendimento di pro-
cessi di lavoro attraverso la simulazione, animata dagli studenti, del-
la costituzione e gestione di imprese virtuali, assistite da aziende re-
ali. Utilizza uno spazio attrezzato che riproduce l’ambito aziendale. I
giovani possono operare come farebbero in una azienda reale. Le fasi
sono: classe simula in un contesto laboratoriale la creazione e la ge-
stione di un’impresa virtuale. Di solito, l’impresa simulata è rivolta agli
allievi quattordicenni del primo anno del percorso triennale e ha una
funzione propedeutica all’alternanza scuola lavoro o all’apprendistato.
9. LaRSA: sono i laboratori per il recupero e lo sviluppo degli apprendi-
menti utilizzati per colmare le carenze e gli apprendimenti negli allievi
che hanno gap di conoscenze/competenze lungo il percorso o in fase di
passaggio tra due percorsi. Possono essere interni al percorso o finan-
ziati ad hoc.
10. Livello di sussidiarietà: peso delle Istituzioni scolastiche nella IeFP, qui
stimato in termini di percentuale di iscritti di IeFP a scuola nei percor-
si di I anno. Dove non si trovano percorsi di I anno, la comparazione
avviene sul successivo anno disponibile.
11. Percorsi in sussidiarietà complementare: percorsi realizzati nelle Istitu-
zioni scolastiche, con docenti della scuola per tutte le competenze e
un attestato di qualifica e crediti per i passaggi. Questi, tuttavia, non
avvengono in modo automatico. Le azioni integrate con i CFP sono
azioni di sistema. L’impianto progettuale, la metodologia e le figure
sono quelli richiesti per i CFP.
12. Percorsi in sussidiarietà integrativa: percorsi a titolarità delle Istituzioni
scolastiche statali, con docenti provenienti, di norma, dalle stesse Isti-
tuzioni scolastiche; prosecuzione automatica del percorso scolastico di
Stato al IV anno e attestato di qualifica; non sono previste, di norma,
azioni integrate.
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13. Percorsi in sussidiarietà ex d.lgs. n. 61/2017: si supera la struttura della
sussidiarietà “integrativa” e “complementare” realizzando una sussidia-
rietà che integra a partire dall’a.f. 2018/19, al I anno, i sottosistemi a
regia statale e regionale ma non i percorsi di studio, nel rispetto degli
standard formativi adottati sul territorio da ciascuna Amministrazione
pubblica.
14. Sistema duale: modello di formazione in alternanza fra Istituzione for-
mativa e Impresa, per agevolare le transizioni e ridurre il divario in
termini di competenze tra scuola e lavoro. Ai sensi del progetto speri-
mentale di cui all’Accordo tra Stato e Regioni del 24 settembre 2015 il
“Sistema duale” può essere attuato in “apprendistato” (art. 43 del d.lgs.
n. 81/2015), “alternanza” (d.lgs. n. 77/2005), o “impresa formativa si-
mulata”.
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➢ Struttura
Abruzzo
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Ø Normativa
− Protocollo MIUR-Regione del 30.07.2003 (dgr n. 729 del 06.09.03)
– Accordo territoriale del 19.01.2004
− Dgr n. 580 del 21.06.2005 (standard formativi minimi nazionali)
− Dgr n. 119 del 12.02.2007 (avviso assegnazione di voucher)
− Dgr n. 795 del 03.08.2007 (avviso per i percorsi integrati)
− Dgr n. 765 del 12.08.2008 (recepimento accordi Stato-Regioni)
− Dgr n. 363/2009 (accreditamento sedi formative ex dm n. 166/01 e smi)
− Dgr n. 540 del 28.09.2009 (attuazione art. 19 d.lgs. n. 226/05 livelli es-
senziali docenti)
− Dgr n. 766 del 12.08.2008 (percorsi finanziati dal MPI)
− Dgr n. 391 del 27.07.2009 (avviso percorsi triennali IeFP)
− Dgr n. 700 del 13.09.2010 (avviso triennali IeFP)
− Dd n. 270/dl 24 del 22.11.2011 (avviso percorsi triennali)
− Dgr n. 854 del 10.12.2012 (recepimento figure)
− Dd n. 35/dl 32 del 14.03.13 (avviso a.f. 2013/14 con scorrimento per
l’a.f. successivo)
− Dgr n. 251 del 7.4.2014 (disposizioni transitorie)
− Dgr n. 247 del 31.3.2015 (accreditamento)
− Dgr n. 119/dpg 010 del 7.12.16 (IeFP a.f. 2016/17)
− Dgr n. 867 del 20.12.2016 (linee guida apprendistato)
− Dd n. 24 dpg n. 10 del 18.4.17 (IeFP)
− Dd n. 67 dpg n. 010 del 7.8.17 (scorrimento graduatoria a.f. 2017/18)
− Dgr n. 7 del 17.1.2018 (accreditamento)
− Dgr n. 782 del 16.10.2018 (linee guida IeFP)
− Dd n. 147/dpg010 del 18.12.2018 e dd n. 119bis/dpg010 del 15.10.2019
(ordinam. 2019/20), dd n. 122/dpg010 del 14.11.2018 e dd n. 111/dpg010
del 15.10.2019 (duale 2019/20)
− Dd n. 132/dpg010 del 29.11.2019 (percorsi in sussidiarietà)
− Dgr n. 25/dpg010 del 18.3.2020 (linee guida percorsi)
− Dd n. 33/dgp010 del 06.4.2020 (duale triennali e quarti anni a.f. 2020/21)
− Dd n. 197/dpg021 del 17.12.2020 (duale triennali a.f. 2021/22)
− Dd n. 439/dpg021 del 25.10.2021, dd n. 79/dpg021 del 11.3.2022, dd n.
178 /dpg021 del 20.5.2022 (duale triennali e IV anno a.f. 2022/23)
− Dd n. 323/dgp021 del 30.10.2023 e dd n. 369/dgp021 dell’11.12.2023
(duale triennali e IV anno a.f. 2023/24)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Gli originari percorsi centrati sulla Formazione professionale pura
nati nell’a.f. 2003/04 erano stati trasformati nell’a.f. 2006/07 in “percorsi
episodici” destinati temporaneamente a far fronte ai bisogni formativi dei
fuoriusciti dalla scuola tramite voucher. I voucher sono estinti al I anno
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dall’a.f. 2008/09. Altri percorsi di FP pura su progetto presentato al MIUR
sono estinti dall’a.f. 2009/10 per lasciare il posto ai nuovi triennali. Nell’a.f.
2009/10 si sono attuati al I anno percorsi di FP mista, integrati con la scuola
mediante accordi per la docenza delle competenze di base. Tuttavia, dall’an-
no successivo questa esperienza non sarà rinnovata per difficoltà derivate
dalla debole interazione tra gli attori e dallo scarso gradimento degli stessi
studenti. Dall’a.f. 2008/09 cessano (non più rinnovati al I anno) anche i per-
corsi integrati a titolarità scuola. Dall’a.f. 2011/12 si è adottato il modello
sussidiario integrativo ma con la contemporanea presenza, prima simboli-
ca, di percorsi di IeFP pura delle Istituzioni formative (IF), finanziati solo
con fondi del riparto MLPS e riferiti alle figure degli accordi in Conferenza
unificata. Ciascun Organismo di formazione (OdF) poteva candidarsi per un
numero massimo di due percorsi per Provincia. Il modello è stato confer-
mato negli anni seguenti. All’avviso n. 35/13 è seguito, per l’a.f. 2014/15, uno
scorrimento della graduatoria con corsi iniziati a giugno 2014 e altri corsi
attivati nel mese di marzo 2015. In mancanza di risorse, non è stato fatto
alcun avviso per i percorsi di I anno dell’a.f. 2015/16. Per l’a.f. 2016/17 si è
rilanciata la IeFP con 4 percorsi formativi triennali per ciascuna Provincia.
La dd n. 67dpg010 del 7.8.2017 immetteva a scorrimento per il 2017 nuo-
vi percorsi triennali per la IeFP delle istituzioni accreditate. Un avviso del
mese di novembre 2018 riguardava i primi anni del triennio a.f. 2018/19,
che sono partiti ancora in ritardo nel 2019. Un avviso del dicembre 2020 per
l’a.f. 2021/22 finanzia come nell’anno precedente 6 nuovi percorsi formativi
triennali duali. I sei percorsi finanziati interessano i settori dell’alimentazio-
ne, della meccanica, dell’edilizia e termoidraulica e del benessere con i ser-
vizi di trattamento estetico. Dall’a.f. 2016/17 sono segnalati i primi percorsi
di IV anno in modalità duale in alternanza rafforzata (assenti negli aa.ff.
2018/19 e 2021/22). Per l’a.f. 2022/23, il Ministero del Lavoro e delle Politi-
che Sociali ha finanziato percorsi triennali e quarte annualità da realizzarsi
solo nella modalità duale. Allo stesso modo, per l’a.f. 2022/23, in coerenza
con gli obiettivi dell’art. 4 del regolamento (UE) 2021/241 e del PNRR, “Si-
stema duale”, sono stati finanziati percorsi duali. La dotazione finanziaria
ha un importo complessivo pari a € 2.593.071,36 con i quali si prevede la
realizzazione 7 percorsi triennali, ciascuno con 19 allievi per classe, per un
totale di 133 percorsi individuali, e 6 percorsi di IV anno, ciascuno con 16
allievi per classe, per un totale di 96 percorsi individuali.
Ø Sede di svolgimento
I soggetti attuatori del sistema regionale di IeFP sono: gli Organismi di
formazione accreditati e/o in fase di accreditamento, secondo quanto pre-
scritto nei pertinenti avvisi pubblici, per la macrotipologia “obbligo forma-
tivo/obbligo di istruzione e percorsi di Istruzione e formazione professiona-
le” e le Istituzioni scolastiche (statali e/o paritarie) che offrono percorsi di
IeFP erogati in regime di sussidiarietà, ai sensi del d.lgs. n. 61/2017 e del
dm del 17.05.2018, previa richiesta alla Regione. Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizio-
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ne avviene presso l’istituzione scolastica (IS) secondo il modello sussidiario
(integrativo fino all’a.f. 2018/19) e presso le Istituzioni formative (IF) nei re-
sidui percorsi. Operano nell’a.f. 2023/24 nella Regione Abruzzo: Accademia
formazione professionale Excelsior S.r.l., Associazione CNOS-FAP Regione
Abruzzo, Associazione Prometeo - Impresa sociale, Atenea formazione e la-
voro soc. coop., Consorzio Up, Ellesse group formazione e lavoro S.r.l. im-
presa sociale, Ente paritetico unificato per la salute e la sicurezza, Eventita-
lia Scarl, Gruppo Sicurform S.r.l., Istituto Mecenate S.r.l., P.D. formazione
e servizi S.r.l., Pmi Services soc. coop. arl, Sapere aude S.r.l., SECI S.r.l.,
Sgi soc. coop. arl, Sgi soc. coop. impresa sociale. Non esistono percorsi in
diritto-dovere gestiti direttamente dagli enti locali. Non è previsto il coinvol-
gimento delle Agenzie formative all’interno dell’offerta sussidiaria realizzata
dagli Istituti professionali. La Regione Abruzzo non aderisce al sistema mi-
nisteriale SIDI per l’iscrizione on-line degli allievi alla IeFP. L’inizio dell’an-
no formativo non è calendarizzato in coincidenza con l’anno scolastico.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario integrativo i docenti sono
della scuola. Nei percorsi “integrali” svolti dalle IF i docenti sono, di nor-
ma, sempre delle IF. La dgr n. 566 del 30.6.2015 regola ancora la materia,
avendo per oggetto i livelli essenziali dei requisiti dei docenti del sistema
educativo di Istruzione e Formazione. Le attività devono essere affidate di
preferenza a personale docente in conformità al vigente CCNL sulla Forma-
zione professionale. Il bando 2022/25 aveva inserito una premialità fino ad
un massimo di 5 punti per gli Enti che adottano il CCNL della Formazione
professionale per le attività di docenza e tutoraggio, misura tuttavia non
proseguita nel bando successivo. L’applicazione del CCNL-FP non era previ-
sta dall’accreditamento regionale.
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2011/12 i percorsi del modello sussidiario integrativo (1.056
ore) sono stati attuati nell’ambito dell’autonomia e flessibilità. Attualmente,
l’articolazione oraria delle Istituzioni scolastiche (IS) è definita da ciascun
Istituto nell’ambito della propria autonomia didattica e organizzativa, sulla
base di criteri generali stabiliti in sede di accordo tra Regione e USR. Con
le linee IeFP della Regione Abruzzo, adottate con dgr n. 903 del 29.12.2022,
attualmente vigenti, il monte ore annuale che i soggetti delle Istituzioni for-
mative accreditate (IF) devono garantire ai singoli allievi è esteso da 990 ore
(fino all’a.f. 2018-19) a 1.056 ore annue (dall’a.f. 2019/20), ovvero 3.168 ore
complessive nel triennio. In base alle stesse linee guida, i percorsi di diploma
professionale di tecnico il numero delle ore complessive ammonta a 990. Nei
triennali vi sono: 120-96-110 ore nell’area competenze personali; 510-420-325
ore nell’area competenze culturali di base; 426-540-621 ore nell’area compe-
tenze professionali. Al I e al II anno le ore di formazione nel CFP sono 634
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su 1.056, mentre al III anno sono massimo 528. Fermo restando il monte
ore complessivo stabilito per il triennio in relazione a ciascun’area, è in capo
all’autonomia dell’OdF la definizione di un potenziamento, con una diversa
articolazione oraria, nel rispetto dell’intervallo percentuale di sviluppo del-
le competenze. In coerenza con le indicazioni riportate nelle linee guida in
modalità duale, recepite nella dgr n. 903 del 29.12.2022, gli standard minimi
all’interno dei percorsi duali, sono a) per l’alternanza simulata: dal 15% al
25% delle ore del percorso di I anno di IeFP; b) per l’alternanza rafforzata:
dal 30% al 50% del percorso duale, a cui possono concorrere, nel limite mas-
simo del 20% delle predette percentuali, le attività di alternanza simulata; c)
per l’apprendistato duale: nel rispetto delle percentuali di formazione esterna
definite ai sensi e per gli effetti del d.lgs n. 81/2015 (art. 43), del decreto inter-
ministeriale del 12.10.2015, delle linee guida per l’apprendistato della Regione
Abruzzo, approvate con dgr n. 867 del 20.12.2016.
Ø Elementi
Ciascuna annualità realizza accoglienza, orientamento e counselling/fa-
cilitazione, formazione d’aula (anche in formazione a distanza), esperienze
formative in contesto lavorativo, laboratori professionalizzanti, laboratori di
recupero e sviluppo degli apprendimenti (LaRSA), supporto per il riconosci-
mento dei crediti conseguiti in contesti di apprendimento a carattere formale,
informale e non formale e per le certificazioni intermedie e finali, visite di stu-
dio e guidate presso imprese ed eventi di settore e stage presso imprese, va-
lutazione, competenze in ingresso, potenziamento delle soft skill, educazione
fisica. Sono, inoltre, previsti un modulo di accompagnamento/orientamento
al lavoro e il trasporto degli allievi. I LaRSA possono riguardare: 1) gruppi di
livello omogeneo per recupero o approfondimento lungo il percorso forma-
tivo; 2) allievi o gruppi di allievi in fase di passaggio tra sistemi formativi; 3)
allievi o gruppi non ancora inseriti nei percorsi strutturati, ma in progetti ad
hoc di rimotivazione e orientamento, che presuppongono specifiche fonti di
finanziamento. A pena di esclusione, ogni OdF dovrà predisporre e allegare, a
corredo dell’istanza di partecipazione, un’analisi dei fabbisogni professionali
a giustificazione del percorso formativo prescelto.
Ø Esiti e certificazioni
La valutazione delle competenze comprende: 1) la valutazione delle
conoscenze e abilità per aree culturali e tecnico professionali; 2) la valu-
tazione delle conoscenze e abilità acquisite nei contesti di apprendimen-
to non formale e informale; 3) la valutazione del comportamento. I crite-
ri metodologici per una corretta valutazione della competenza sono: a) il
riferimento esplicito alle situazioni di apprendimento (attività, esperienze,
azioni) in riferimento alla specifica competenza con almeno un prodotto
reale elaborato e con riferimento al tirocinio valutato dal tutor dell’orga-
nizzazione partner; b) l’analisi delle varie performance dell’allievo (prodotti,
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54
comportamenti, riflessioni, maturazioni). Per quanto riguarda gli appren-
dimenti, l’OdF o l’Istituzione scolastica adotta un “pagellino” (documento
di valutazione periodica) alla fine di ogni anno. Esso ha valore di accesso
alle prove di accertamento finale in termini di punteggio per gli ammessi.
Nei percorsi IeFP, a titolarità degli Organismi di formazione, non è previsto
il debito scolastico, poiché tutta l’attività è gestita nella forma della perso-
nalizzazione, mentre i LaRSA possono essere attivati in ogni momento del
percorso formativo, in corrispondenza delle necessità effettivamente eviden-
ziate dall’organo collegiale dei formatori/consiglio di classe. La certificazio-
ne delle competenze in relazione ai traguardi formativi raggiunti al termine
del percorso triennale e quadriennale viene in conformità alle vigenti linee
guida IeFP adottate con dgr n. 903 del 29.12.2022. La certificazione finale
viene formalizzata attraverso il rilascio degli attestati di qualifica o diplo-
ma professionale, redatti in conformità ai modelli dell’accordo citato. La
Commissione di valutazione dell’esame finale gode dei rimborsi delle spe-
se di viaggio, di vitto e di alloggio a carico delle Istituzioni formative. In
caso di svolgimento dell’attività lavorativa presso le Istituzioni scolastiche,
le connesse spese di trasporto, vitto e alloggio sono a carico della Regio-
ne Abruzzo. Il Repertorio regionale dell’offerta di IeFP è corrispondente al
Repertorio nazionale attualmente vigente, come disciplinato dall’accordo
Stato-Regioni del 1.9.2019 (rep. atti n. 155/CSR). Per la certificazione delle
competenze acquisite da parte dell’allievo è prevista la redazione di un dos-
sier individuale da parte del tutor aziendale, in collaborazione con il tutor
formativo del soggetto attuatore.
Ø Crediti
In caso di passaggio tra sistemi formativi trovano attuazione le disposi-
zioni di cui all’Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 10.05.2018 (rep. atti
n. 100/CSR), nonché dell’Accordo tra Regione e USR, sottoscritto in data
21.12.2018, recante le modalità realizzative dei percorsi formativi svolti in
regime di sussidiarietà (ex art. 7, comma 2, d.lgs. n. 61/2017 e art. 4 del dm
del 17.05.2018). Nel rispetto del numero massimo previsto, sono possibili
ingressi in tutte le annualità di nuovi candidati, previa verifica delle capaci-
tà, conoscenze, abilità e competenze, a seguito della quale il soggetto attua-
tore può riconoscere i crediti formativi per l’inserimento dell’allievo in que-
stione nel percorso formativo. L’inserimento di nuovi allievi all’interno dei
percorsi avviene nel limite massimo del 50% delle ore totali dell’annualità,
ad eccezione della terza annualità, per la quale l’inserimento può avvenire
in qualunque momento, previa valutazione dei crediti formativi acquisiti in
precedenti esperienze didattiche e/o formative. Le modalità di accertamento
del credito formativo sono definite per gli OdF da una Commissione interna
di valutazione, anche attraverso modalità differenti dalle tradizionali prove
orali e/o scritte, comprese forme di osservazione diretta dell’attività del sog-
getto coinvolto.
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55QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Governo del sistema
Per la regia dei percorsi sperimentali triennali di Istruzione e Formazio-
ne Professionale è stato istituito un Tavolo tecnico interistituzionale con atto
della Giunta regionale. Esso è composto da un dirigente e un funzionario
della Regione competenti in materia di istruzione, e da cinque dirigenti sco-
lastici designati dall’Ufficio scolastico regionale. Nell’ambito della program-
mazione territoriale, la Regione Abruzzo, sentito l’USR, individua i percorsi
di Istruzione e Formazione Professionale negli Istituti professionali, la cui
attivazione è compatibile con le classi di abilitazione dei docenti disponibili.
Per i percorsi dei CFP la determinazione direttoriale n. 24 del 14.03.2022, ha
costituito il Nucleo di valutazione per la valutazione di merito delle propo-
ste progettuali. Il Nucleo di valutazione trasmette alla dirigente del Servizio
istruzione, formazione e università, gli esiti della procedura di valutazione
e questo approva le risultanze trasmesse ed emana la determinazione per il
finanziamento dei progetti. È prevista la realizzazione dell’infrastruttura at-
tuativa del sistema, attraverso l’individuazione di una ATS che realizzi azio-
ni di supporto alla Regione nell’elaborazione della disciplina, nello sviluppo
del sistema informativo dedicato, nella formazione degli operatori titolati alla
certificazione. La persistenza delle condizioni per la permanenza nel sistema
di accreditamento viene verificato dalla Regione annualmente per gli Organi-
smi di formazione, per i quali è stato introdotto un sistema per la valutazione
dell’accreditamento attraverso il c.d. “monte crediti aggiuntivo” che costitui-
sce un’esplicazione concreta del criterio dell’efficacie/efficienza del soggetto
accreditato. Tramite gli interventi congiunti di monitoraggio e valutazione, la
Regione individua gli indicatori più rilevanti circa la qualità del Sistema di
istruzione e formazione professionale, così che possa essere valutata l’effica-
cia ed efficienza degli investimenti nelle attività previste.
Ø Destinatari
Destinatari dei percorsi triennali sono i giovani che, al momento
dell’avvio del percorso formativo triennale, non abbiano compiuto i sedici
anni di età, con priorità per i ragazzi diplomati nella scuola secondaria di
I grado, nell’anno scolastico precedente a quello di avvio dei percorsi di
IeFP. Nell’ambito dei posti resi disponibili, possono essere ammessi anche
giovani di età superiore al sedicesimo anno di età, purché rientranti nel
“diritto-dovere all’istruzione e alla formazione”, nonché over 17 anni, assolti
o prosciolti dal diritto dovere e privi di titolo di studio di istruzione secon-
daria e giovani di età compresa fra i 17 e i 25 anni non compiuti, assolti
o prosciolti dal diritto dovere all’istruzione, privi di un titolo di studio di
istruzione secondaria di secondo grado, che possono partecipare ai percorsi
anche con contratto di apprendistato di I livello. L’iscrizione al percorso di
“Tecnico di IeFP” (IV anno) è rivolta ai soggetti in possesso di una qualifica
triennale corrispondente o coerente con l’area professionale del percorso di
tecnico prescelto.
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56
Ø Costi
La programmazione per l’anno formativo 2020/21 è finalizzata alla pre-
sentazione di progetti formativi triennali soltanto duali. L’avviso è contenu-
to nel dd n. 33dgp010 del 06.4.2020. Considerando una classe composta da
15 allievi è previsto per ognuno dei 3 anni del triennio un uguale contributo
di € 89.897,28 calcolato nel seguente modo: (UCS 73,13*1.056 monte ore an-
nuale) + [(UCS 0,80 ora allievo*n. 15 allievi) * 1.056 monte ore annuale)] = €
89.897,28. Ciascun percorso deve essere previsto per un numero minimo di
10 allievi fino ad un massimo di 15 allievi. In caso di ammissione a finanzia-
mento di proposte progettuali che prevedano l’attivazione di classi con nu-
mero superiore a 15 allievi, la Regione rimborsa solamente le UCS 0,80 ora
corso allievo per il totale di 15 allievi. È possibile inserire anche degli allievi
in qualità di “uditori”. L’UCS ora corso pari a € 73,13 vale per attività che
prevedano docenti di fascia C, così come definiti dalla circolare n. 2/2009
del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Applicando
il parametro di costo stabilito dalla Regione (il suddetto costo annuale per
percorso di € 89.897,28) al numero degli iscritti a I anno dei percorsi trien-
nali delle Istituzioni formative nell’a.f. 2020/21 (secondo gli ultimi dati del
monitoraggio INAPP sono 12,88 a classe) risultano i seguenti costi: il costo
per allievo del I anno corrisponde a € 6.982,31, il costo ora corso del I anno
ammonta a € 85,13, mentre il costo orario per allievo ammonta a € 6,61.
In caso di iscrizione al percorso di soggetti vulnerabili (allievi portatori di
disabilità certificata e/o allievi con bisogni educativi speciali (BES) o con
disturbi specifici di apprendimento (DSA) e/o stranieri) sono rese disponibili
strategie differenziate per facilitare la piena partecipazione alle attività. In
tal caso sarà corrisposta al soggetto attuatore una componente aggiuntiva di
risorse per un contributo massimo di € 1.999,84 ad allievo.
Ø Quarto anno
Nell’a.f. 2016/17 sono stati attivati due percorsi di IV anno per 25 alunni
nell’ambito del sistema duale. Dall’a.f. 2022/23 è ritenuta ammissibile anche
la composizione di classi con “percorsi articolati” a cui possono accedere
allievi in possesso di qualifiche differenti. I IV anni prevedono 990 ore con:
asse dei linguaggi (99 ore), asse matematico (99 ore), area storico-socia-
le-economico (148 ore), asse scientifico-tecnologico (149 ore), area profes-
sionale (495 ore). Il monte ore di insegnamento per il percorso di IV anno
deve essere almeno di 495 ore, che corrispondono al minimo di formazione
in aula previsto (50% di 990). Nella valutazione dei progetti, è considerato
criterio premiante l’assunzione degli allievi con il contratto di apprendistato
per il diploma professionale. Nel corso degli anni vi sono stati:
– a.f. 2016/17: n. percorsi 2; n. allievi 25
– a.f. 2017/18: n. percorsi 1; n. allievi 16
– a.f. 2018/19: n. percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2019/20: n. percorsi 5; n. allievi 22
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– a.f. 2020/21: n. percorsi 7; n. allievi 47
– a.f. 2021/22: n. percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2022/23: n. percorsi 4; n. allievi n.d
– a.f. 2023/24: n. percorsi 6; n. allievi n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Considerata la valenza della modalità di apprendimento “duale”, ov-
vero di un approccio alla didattica fondato su esperienze formative prati-
che in impresa formativa simulata, alternanza rafforzata e apprendistato
di primo livello (art. 43 d.lgs. n. 81/2015), l’intento della Regione è quello
di prevederlo in maniera incisiva nei percorsi di IeFP. Ogni percorso duale
triennale prevede classi composte da un numero minimo di 13 allievi ad
un massimo di 19. Ogni percorso duale di IV anno realizza classi composte
da un numero minimo di 12 allievi ad un massimo di 16. Sono segnalati
percorsi duali dall’a.f. 2017/18, all’a.f. 2023/24. Per quanto concerne l’atti-
vazione dei percorsi in apprendistato, si rimanda alle linee guida regionali
per l’apprendistato, approvate con dgr n. 867 del 20.12.2016, nonché alla
Guida operativa regionale in materia di apprendistato di cui alla dgr n. 409
del 15.7.2019. All’interno dei percorsi di IeFP in “apprendistato” la forma-
zione esterna all’impresa non può essere superiore al 60% dell’orario ordi-
namentale per il I e il II anno (ovvero 634 ore su 1.056 ore) e al 50% per
il III anno (ovvero 528 ore su 1.056 ore). La durata minima del contratto
di apprendistato è di 6 mesi e non può essere superiore a: 3 anni per il
conseguimento della qualifica di IeFP; 4 anni per il conseguimento del di-
ploma di IeFP; 1 anno per il conseguimento del diploma di IeFP per coloro
che sono in possesso della qualifica professionale nell’ambito dell’indirizzo
professionale corrispondente. L’“alternanza rafforzata” è una metodologia
didattica, rivolta agli allievi di età compresa tra i 15 e i 18 anni, che prevede
l’espletamento di almeno n. 400 ore annue di applicazione pratica presso
una organizzazione (es. impresa, azienda, fondazione, associazione, studi
professionali, polo tecnico-professionale, università, ecc.). Il target da rag-
giungere come obiettivo minimo per l’a.f. 2023/24 del Programma Duale è
fissato in 229 percorsi individuali certificati, finalizzato a garantire il con-
seguimento di almeno 210 percorsi relativi al target addizionale PNRR. Per
il ciclo formativo 2023-2026 è disponibile, grazie alla complementarità fra
risorse PNRR, ministeriali e regionali, una dotazione finanziaria pari a com-
plessivi € 2.593.071,36, funzionale a garantire il conseguimento del numero
di unità richiesto dal programma, pari a 210 percorsi. Il costo complessivo
per 7 percorsi triennali, in modalità duale, per un totale di 133 percorsi
individuali ammonta a € 1.057.045,76. Il costo complessivo 6 percorsi per
diploma professionale di IV anno, in modalità duale, per un totale di 96 per-
corsi individuali ammonta a € 536.025,60. Attualmente, sono stati istituiti
solo percorsi di IeFP duali.
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➢ Struttura
Basilicata
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60
Ø Normativa
– Protocollo del 24.7.2003 (sperimentazione IeFP)
– Accordo territoriale del 12.12.2003
– Protocollo del 13.1.2016 (duale)
– Legge regionale n. 33 dell’11.12.2003
– Dgr n. 574/10, dgr n. 927/12, dd n. 878/12 (accreditamento sedi IeFP)
– Dgr n. 1221/10 (recepimento accordo I anno di attuazione IeFP 2010/11)
– Dgr n. 1152/11 (intesa Regione-Province per il sistema di IeFP)
– Dgr n. 1158/11 (linee triennali offerta formativa)
– Dgr n. 1207/11 (tavolo tecnico istruzione e formazione)
– Dgp di Potenza n. 122 del 2.11.11 (approvazione piano di IeFP
2011/2013)
– Dd Ufficio cultura-istruzione n. 547 del 7.3.2012 (contributo agenziale
alle attività)
– Lr n. 30 del 13.9.2015 (apprendimento permanente)
– Lr n. 9 del 13.5.2016 (istituzione dell’Agenzia unica del lavoro - Lab)
– Dgr n. 700 del 10.7.2017 e dd n. 929/17 (IV anni in duale a.f. 2017/18)
– Dgr n. 952 del 13.12.2019 e dgr n. 139 del 2.3.2020 (avviso duale IV
anno IF e differimento scadenza a.f. 2020/21)
– Dgr n. 177 del 12.3.2020 (avviso triennale IS a.f. 2020/21)
– Decreto direttoriale n. 120 del 13.7.2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e IV anno integrale)
Dal 2004/05 fino al 2010/11 (ultimo avviso per primi anni) la Regio-
ne ha attuato percorsi triennali (misti) di Formazione professionale per chi
interrompe la prosecuzione del proprio itinerario formativo nel percorso
scolastico o intende proseguirlo nella Formazione professionale. Affida-
mento diretto della Provincia di Potenza e della Provincia di Matera alle
Agenzie provinciali per la formazione, istituite ai sensi della Legge regionale
n. 12/1998 e accreditate dalla Regione. L’estinzione dei III anni dei vecchi
percorsi triennali a titolarità delle Agenzie è avvenuta nel 2013/14. Dall’a.f.
2011/12 adozione della sola sussidiarietà (integrativa fino all’a.f. 2018/19,
che vede nello stesso anno i nuovi I anni ex d.lgs n. 61/2017), con apporto in-
tegrato delle Agenzie provinciali (Apofil e Ageforma) per un numero limitato
di ore. La presenza delle Agenzie interessava anche i percorsi per 16-18enni
extra accordo e con qualifiche regionali. Dall’a.f. 2016/17 le Agenzie sono
state soppresse a favore dell’Agenzia regionale per il lavoro e le transizioni
nella vita attiva (LAB - Lavoro e apprendimento Basilicata) in base alla lr n.
9 del 13.5.2016. L’apporto delle due Agenzie provinciali è stato mantenuto
dall’unica Agenzia regionale LAB assicurando alle Istituzioni scolastiche in
sussidiarietà un’offerta integrata a quella della scuola. In Basilicata, negli
a.f. 2018/19 e 2019/20, non sono stati avviati percorsi triennali a qualifica.
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Con la dgr n. 177 del 12.3.2020 si realizzano 24 percorsi triennali solo IS per
l’a.f. 2020/21 (sussidiarietà ex d.lgs. n. 61/2017 in base all’accordo tra Regio-
ne e USR del 15.3.2019). Il IV anno, da realizzare solo negli Organismi di
formazione (OdF), formalmente approvato per l’a.f. 2017/18, non ha avuto
esito per mancanza di proposte e iscritti. Con la dgr n. 952 del 13.12.2019 è
stato approvato un nuovo avviso pubblico per la presentazione di progetti di
IV anno in attuazione della sperimentazione del sistema duale nell’ambito
degli IeFP. La dgr n. 139 del 2.3.2020 ne ha differito i termini di scadenza
permettendo l’avvio di due percorsi (tecnico per l’automazione industriale
e tecnico dei servizi di promozione ed accoglienza) presso due Organismi
di formazione per l’a.f. 2020/21 (con esami entro il novembre 2021), con la
partecipazione di partenariati misti (ATI-ATS) composti da un OdF accredi-
tato, imprese e Istituti professionali di Stato. Negli aa.ff. 2021/22 - 2023/24
non sono stati, però, attivati nuovi percorsi IF per 14-17enni in diritto-dove-
re all’istruzione e alla formazione (DDIF).
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione ai nuovi percorsi triennali di IeFP avviene
presso la scuola secondo il modello sussidiario e, più recentemente, sen-
za nessuna presenza della formazione. I percorsi triennali sono svolti nelle
scuole accreditate, in regime di sussidiarietà, con un totale di 20 Istituti
scolastici professionali ordinamentali autorizzati alla realizzazione di per-
corsi di IeFP. In passato, l’Agenzia regionale LAB, ha supporto variamente
le scuole per i percorsi triennali in sussidiarietà: realizzava nel III anno del
triennio un monte ore che, fino all’a.s. 2020/21, ha compreso essenzialmente
una formazione d’aula tecnico specialistica relativa al profilo e il tirocinio.
Per i IV anni, le attività di formazione devono essere erogate esclusivamente
dagli OdF, con strutture e attrezzature in regola con le normative. Sarebbe-
ro 98 le Istituzioni formative accreditate per la IeFP. Per la composizione
del gruppo classe sono ammessi anche allievi con qualifiche differenti. Le
attività devono essere avviate il 1° di settembre e concludersi il 30 giugno
dell’anno successivo. Vi sono anche 20 Istituti scolastici professionali ordi-
namentali autorizzati alla realizzazione di percorsi di IeFP, dislocati sull’in-
tero territorio regionale, 13 in Provincia di Potenza e 7 in quella di Matera.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario i docenti sono della scuola.
Nei IV anni la docenza è affidata alle OdG. La Regione chiede di applicare il
CCNL di categoria per i dipendenti delle Istituzioni formative.
Ø Articolazione oraria
I percorsi triennali del modello sussidiario prevedono un monte ore di
1.056 ore. I IV anni hanno una durata di 990 ore articolate in: 1) orienta-
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mento e accompagnamento (min 10 e max 15 ore); 2) competenze di base
(min 350 e max 450 ore); 3) competenze tecnico-professionali (min 400 e
max 640 ore); 4) esame finale (min 12 e max 24 ore). Le attività di ap-
plicazione pratica si svolgono in alternanza scuola-lavoro “rafforzata” con
almeno 400 ore o nella modalità “apprendistato” con almeno 495 ore di
applicazione in impresa.
Ø Elementi
Il curricolo integrato dovrà prevedere: 1) informazione delle famiglie
con azioni congiunte degli operatori CIL, dei docenti del sistema dell’i-
struzione e di personale specializzato; 2) azione di tutoring personalizzato,
finalizzato al potenziamento delle abilità personali; 3) azione di tutoring
specializzato per l’inserimento professionale; 4) azioni di ascolto e cura de-
stinate ai disabili e a soggetti a rischio di esclusione sociale; 5) formazione
orientativa rivolta a studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di I
grado e al biennio della scuola secondaria di II grado. Nei IV anni, l’opzione
facoltativa LaRSA ha durata fino al massimo del 10% del monte ore.
Ø Esiti e certificazioni
La dgr n. 1324/2018 ha modificato e integrato il dispositivo (modali-
tà e norme di utilizzo delle attestazioni) e le attestazioni del “Repertorio
regionale delle attestazioni della Basilicata” (RRA), istituito con dgr n.
625/2012, completando il percorso di adeguamento del sistema regionale
degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione (lr.
n. 30/2015, art. 21) alle disposizioni di cui al d.lgs. n. 13/2013 e al d.i. n.
30.6.2015. Fanno parte del RRA: l’attestato di frequenza semplice; l’attestato
di apprendimenti non formali e informali; l’attestato di frequenza con esito
positivo degli apprendimenti; il documento di trasparenza; il documento di
validazione; il certificato di qualificazione professionale. Le certificazioni sono
in conformità con il decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante
“Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti
pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Nei percorsi di IV anno, ogni competenza è declinata in Unità Formativa
(UF).
Ø Crediti
Al fine di valorizzare l’insieme degli apprendimenti formali, non for-
mali e informali, la Regione sviluppa l’offerta di servizi finalizzati alla loro
validazione in termini di crediti formativi riconosciuti, rivolti a rafforzare
l’accesso a ulteriori opportunità di istruzione e formazione, oltre a quali-
ficazioni spendibili sul mercato del lavoro e verso i sistemi di istruzione e
formazione, in esse incluse le certificazioni di competenza. La validazione
degli apprendimenti è svolta, nel rispetto e in applicazione di quanto stabi-
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63QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
lito dalle leggi dello Stato e dagli specifici accordi Stato-Regioni in relazione
ai sistemi di referenziazione dell’Unione europea, in modo da assicurare la
comparabilità delle competenze certificate sull’intero territorio nazionale.
La validazione costituisce componente essenziale delle politiche in materia
di orientamento, Istruzione e Formazione Professionale e lavoro. I procedi-
menti di validazione sono integrati con la gestione del libretto formativo del
cittadino.
Ø Governo del sistema
La Regione ha costituito un “Comitato tecnico interistituzionale”, com-
posto da rappresentanti della scuola, dell’università, del MIUR e della Re-
gione, con compiti di valore consultivo da esercitare prima della determina-
zione dei bandi di IeFP. Le politiche regionali in materia di apprendimento
sono oggetto di specifico piano triennale, che costituisce indirizzo per la
definizione e l’attuazione dei singoli interventi. Nell’ambito della program-
mazione del sistema regionale integrato per l’apprendimento la Regione de-
finisce l’articolazione e le norme di funzionamento delle reti territoriali per
l’apprendimento, comprendenti l’insieme dei servizi di istruzione, formazio-
ne e lavoro.
Ø Destinatari
Per i percorsi di IeFP, ragazzi che abbiano concluso il primo ciclo di
studi (licenza di scuola media inferiore). Per i percorsi di IV anno in duale,
giovani residenti in Regione che non abbiano compiuto 25 anni alla data
dell’inizio del corso e che siano in possesso di una qualifica triennale coe-
rente con il percorso di IV anno.
Ø Costi
Riguardo ai percorsi di IV anno, il numero di allievi, secondo il bando,
andrebbe da un minimo di 8 anni a un massimo di 15. Il finanziamento
massimo è definito dalla seguente formula: (UCS 73,13*990 monte ore an-
nuale) + [(UCS 0,80 ora allievo*n.15 allievi) *990 ore] = costo annuo di €
84.278,70. Le attività formative sono tenute da docenti di fascia C e l’UCS
ora allievo viene finanziata ai beneficiari per ogni ora effettiva di frequenza
di ciascun allievo presente nel corso, sempre che abbia frequentato almeno
il 75% del monte ore.
Ø Quarto anno
Il IV anno, formalmente previsto a partire dall’a.f. 2017/18 (dgr n. 700
del 10.7.2017), non è stato realizzato in quel periodo. Solo nell’a.f. 2020/21,
con la dgr n. 952 del 13.12.2019 e la dgr n. 139 del 2.3.2020, sono partiti
(a.f. 2020/21) 2 percorsi di IV anno in modalità duale per complessivi 17
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allievi di CFP accreditati, rivolti ad ATI/ATS formate da un Organismo ac-
creditato privato, un IP e un’impresa. La durata è di 990 ore, con 400 ore di
alternanza scuola-lavoro (IeFP) o almeno 495 ore di formazione in impresa
(apprendistato). Gli esami si sono conclusi nel novembre 2021. Non sono
stati avviati ulteriori percorsi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
In riferimento alla dgr n. 485 del 24.4.2012 e alla dgr n. 1101
dell’8.9.2012, la durata dei percorsi formativi in apprendistato è di 990 ore:
510 di formazione interna e 480 di formazione esterna. Il sistema duale è
orientato ad assicurare ai giovani l’acquisizione di competenze in linea con
le richieste del locale mercato del lavoro, integrando il sistema IeFP con le
filiere produttive e programmando un’offerta formativa a qualifica per con-
trastare la dispersione scolastica. Si è predisposto un primo avviso pubbli-
co (dgr n. 700 del 10.7.2017) per la presentazione di progetti in attuazione
della sperimentazione del sistema duale nell’ambito dell’IeFP nell’annualità
formativa 2017/18. Con la dgr n. 952 del 13.12.2019 è stato approvato un
secondo avviso pubblico per la presentazione di progetti in attuazione della
sperimentazione del sistema duale nell’ambito degli IeFP. Sono stati avvia-
ti due percorsi di IV anno presso due Organismi di formazione per l’a.f.
2020/21 ma non sono stati attivati nei tre anni formativi successivi. Il tar-
get da raggiungere come obiettivo minimo per l’a.f. 2022/23 del Programma
Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e delle risorse
ordinarie assegnate è pari a 14 allievi promossi/certificati in percorsi duali,
con stanziamento di € 61.937 per la Basilicata e 16 allievi per € 71.364,00
nell’a.f. 2023/24. Non si è a conoscenza, tuttavia, dell’attivazione in Regione
di percorsi duali di IeFP per 14-17enni in diritto-dovere fino all’anno forma-
tivo 2023/24 compreso.
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➢ Struttura
Calabria
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Ø Normativa
– Protocollo del 23.09.2003
– Accordo territoriale del 13.09.04
– Dd n. 14318 del 28.07.09 (avvio percorsi e destinatari)
– Dgr n. 529 del 22.07.10 (attivazione percorsi IeFP per 21 figure)
– Dd n. 13408 del 17.09.10 (accreditamento IP quali enti di FP)
– Dd n. 11258 del 2.10.10 (avviso a.f. 2010/11)
– Dd n. 872 del 29.12.10 (accreditamento IF)
– Dgr n. 67 del 28.2.11 (linee guida IeFP)
– Dd n. 11884/2011 (avviso a.f. 2011/12)
– Dgr n. 190 del 26.04.2012 (apprendistato qualifica e diploma professionale)
– Dd n. 12180 del 31.08.12 (avviso a.f. 2012/13)
– Lr n. 53/13 (disciplina IeFP)
– Dgr n. 10727 del 10.09.14 (avviso IV a.f. 2014/15)
– Dgr n. 536 del 16.12.2015 (duale)
– Dgr n. 6306 del 1.06.2016 (esami)
– Dgr n. 568 del 28.12.2016 (linee guida IeFP)
– Dgr n. 5610 del 17.05.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dd n. 2035 del 27.02.2017, dd n. 6598 del 21.06.2017, dd n. 5003 del
15.05.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
– Dd n. 9765 dell’11.09.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
– Dd n. 8714 del 19.07.2019 (IeFP a.f. 2019/20)
– Dd n. 2027 del 2.03.2021 (IeFP a.f. 2021/22)
– Dd n. 1666 del 21.2.2022, dgr n. 418 del 1.9.2022, dd n. 10931 del
19.9.2022, dd n. 12554 del 18.10.2022, dd n. 17471 del 29.12.2022 (IeFP
a.f. 2022/23)
– Dd n. 12501 del 6.9.2023 (IeFP a.f. 2023/24)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Dal 2005/06 la realizzazione dei percorsi triennali integrali secondo l’ac-
cordo in CU del 19.6.03 prevedeva l’interazione tra Organismi di formazione
(Agenzie accreditate per l’obbligo formativo), Istituzioni scolastiche di scuola
secondaria superiore e un’impresa o associazione di categoria o ente bilaterale
per le ore di alternanza formazione/lavoro. La gestione didattico-organizzati-
va era affidata ad un organismo paritetico tra Agenzia e Scuola. La gestione
amministrativo-contabile era a cura delle Agenzie. I percorsi di durata trien-
nale per l’acquisizione di una qualifica professionale sono stati avviati dalla
Regione a partire dall’a.f. 2010/11 a seguito dell’emanazione della dgr n. 529
del 20.9.2010 la quale ha fornito prime indicazioni per l’avvio dei percorsi in
sussidiarietà integrativa a titolarità di Istituzioni scolastiche (IS). Fino all’a.f.
2021/22 la Regione non aveva attivato percorsi di IeFP in regime di sussidia-
rietà ex d.lgs. n. 61/2017, ma nel marzo 2022 si è sottoscritto l’accordo tra la
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67QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Regione Calabria e USR Calabria per la realizzazione dei percorsi, ai sensi
dell’art. 7 comma 2 dello stesso decreto legislativo. Nello stesso periodo, per
alcuni anni, sono stati attuati percorsi integrali triennali delle Istituzioni for-
mative (IF) sia nelle IF del privato sociale che provinciali, riferiti alle figure
degli accordi. Negli aa.ff. 2014/15, 2015/16 e 2016/17 non sono partiti percorsi
di I anno triennali per mancanza di risorse. Invece, un avviso pubblico relativo
a percorsi di IeFP è stato pubblicato nel 2016 e si è concluso con lo svolgimen-
to degli ultimi esami di qualifica nell’a.f. 2021/22. Per l’a.f. 2017/18 (percorsi
di cui al dd n. 6598/2017) le risorse disponibili hanno consentito l’attivazione
da parte dei CFP di alcuni percorsi triennali ordinamentali, poi realizzati al I
anno nell’a.f. 2020/21. Non sono segnalati successivi percorsi di I anno trien-
nali fino all’emanazione del ddg n. 12724 del 10.12.2021, che prevede percorsi
a valere sulle risorse statali assegnate alla Regione Calabria dal MLPS per le
annualità 2019 e 2020 che non erano ancora state utilizzate. Con l’avviso si
prevedono 16 percorsi triennali, dei quali sono stati effettivamente attivati sol-
tanto 11 percorsi realizzati alla prima annualità nell’a.f. 2022/23. Si tratta di
percorsi duali di durata triennale per ragazzi che non abbiano compiuto 16
anni. In ambito PNRR, per l’a.f. 2022/23 sono stati finanziati 4 percorsi forma-
tivi triennali in modalità duale. Per l’a.f. 2023/24 non sono segnalati percorsi
ordinamentali di I anno, ma con dd n. 12501 del 6.9.2023 è stato approvato
l’avviso pubblico per la presentazione dell’offerta formativa “Sistema duale”,
da finanziare nell’ambito del PNRR. All’esito dei lavori della commissione
sono stati finanziati 5 percorsi triennali duali e 4 percorsi formativi annuali
duali di IV anno, per il conseguimento del diploma professionale di Tecnico.
Ø Sede di svolgimento
I soggetti attuatori dei percorsi di IeFP integrale sono le Agenzie forma-
tive accreditate per l’obbligo formativo (in forma singola o in ATS). Dall’a.f.
2011/12 l’iscrizione avviene presso la scuola secondo il modello sussidiario e
presso le IF accreditate nei percorsi di IeFP integrale. Gli Enti di formazione
sono accreditati dalla Regione ai sensi delle linee guida per l’accreditamento
degli organismi di formazione e orientamento professionale di cui alla dgr
n. 335/2021 per la macro-tipologia “Obbligo formativo/Obbligo di istruzione
e percorsi di istruzione e formazione professionale”. Non possono accedere
all’accreditamento Enti a scopo di lucro. Anche le scuole hanno obbligo di
accreditamento finalizzato a verificare la disponibilità di risorse strumenta-
li e laboratoriali, oltre che la disponibilità delle necessarie professionalità,
coerenti con le figure professionali previste. Le linee guida per l’accredita-
mento degli Organismi di formazione e orientamento professionale appro-
vate con dgr n. 335 del 28.7.2021 indicano come requisiti la disponibilità
delle dotazioni infrastrutturali e logistiche, il possesso di adeguate capacità
gestionali e risorse professionali, la certificazione di qualità conforme alle
norme ISO UNI EN 9001 (Settore 37) nel caso dell’accreditamento defini-
tivo. La Regione non aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’iscrizione
on-line degli allievi alla IeFP.
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Ø Docenti
Nei percorsi integrali triennali le risorse professionali si riferiscono ai
docenti dell’Agenzia formativa. Il corpo docente è composto anche da esper-
ti provenienti dal mondo della produzione, delle professioni e del lavoro, in
possesso di una specifica esperienza professionale nel settore, di tutor e di
eventuali altre figure. Sono previsti docenti di sostegno in caso di handicap.
Non è previsto il coinvolgimento delle Agenzie formative all’interno dell’of-
ferta sussidiaria realizzata dagli IP. Il personale impegnato deve rispondere
ai requisiti di cui al regolamento regionale per l’accreditamento degli Enti
di formazione professionale. Per le attività riguardanti il riconoscimento dei
crediti formativi e la certificazione delle competenze di base, gli Enti di for-
mazione dovranno garantire la presenza di personale con specifiche compe-
tenze. I docenti devono essere adeguati a quanto stabilito all’art. 19 del d.lgs.
n. 226/2005, essendo in possesso dell’abilitazione all’insegnamento. Per ogni
unità formativa possono essere presenti più docenti così come un docente
può svolgere più unità formative. Gli esperti devono essere in possesso di
documentata esperienza maturata per almeno cinque anni nel settore pro-
fessionale di riferimento. Il tutor (d’aula/formativo) nell’accompagnare gli
allievi nel processo di inserimento in azienda per la realizzazione delle at-
tività di alternanza monitora, attraverso modalità tracciabili, il percorso di
apprendimento dell’allievo, anche attraverso opportuni confronti e verifiche
con il tutor aziendale. I contratti applicati ai docenti di IeFP fanno rife-
rimento al CCNL. Non viene specificato se ci sia un obbligo di utilizzare
quello di categoria, ma è necessario rispettare la normativa in materia di
prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professiona-
li, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, inserimento al lavoro delle perso-
ne con disabilità, pari opportunità, contrasto del lavoro irregolare e riposo
giornaliero e settimanale.
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2017/18 (dgr n. 6598/17) il percorso ordinamentale dei CFP pre-
vedeva 3.000 ore. In particolare, 600 ore di lezioni teoriche “competenze di
base”, di cui 592 ore finalizzate all’acquisizione delle competenze di base re-
lative all’obbligo di istruzione ripartite nel modo seguente: I annualità 336; II
annualità 256 ore; 8 ore di accompagnamento individuale da ripartire tra la I
e la II annualità; 700 ore di competenze tecnico-professionali coerenti con la
figura professionale di riferimento del progetto ripartite nel modo seguente: I
annualità 410; II annualità 290 ore; 100 ore di LaRSA ripartite nel modo se-
guente: I annualità 50; II annualità 50 ore; 600 ore di applicazione pratica in
stage formativo ripartite nel modo seguente: I annualità 200; II annualità 400
ore da realizzare presso imprese del settore di riferimento. Nell’a.f. 2023/24,
in relazione ai percorsi duali triennali di 3.000 ore, resta ferma la disciplina
vigente in materia di ordinamento dell’Istruzione e Formazione Professiona-
le, mentre gli standard minimi dei contenuti di applicazione pratica sono: a)
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per l’alternanza simulata: 250 delle ore del percorso triennale di I anno IeFP;
b) per l’alternanza rafforzata: dal 30% al 50% del percorso duale (300/400 ore
al I anno e 400/500 ore nel II e III anno) a cui possono concorrere, nel limite
massimo del 20% delle predette percentuali, le attività di alternanza simula-
ta; c) per l’apprendistato di I livello: nel rispetto delle percentuali di forma-
zione esterna presso i CFP definite ai sensi dell’art. 43 del d.lgs n. 81/2015,
del dm del 12.10.2015 e della dgr n. 401 del 28.8.2019 (massimo 600 ore al I
e al II anno e 500 al III anno), la formazione presso l’impresa conta nei tre
anni rispettivamente almeno 400, 400 e 500 ore.
Ø Elementi
Le misure previste nei percorsi triennali integrali comprendono: ac-
coglienza, orientamento, personalizzazione, tutoraggio, stage, accompa-
gnamento, incontri con le famiglie e attori economici e sociali. I progetti
formativi di durata triennale devono: 1) essere avviati nel rispetto del calen-
dario scolastico; 2) garantire la personalizzazione del percorso; 3) prevedere
il riconoscimento di crediti formativi; 4) avere una articolazione in unità
formative; 5) prevedere verifiche intermedie degli apprendimenti in esito a
ciascuna unità formativa; 6) prevedere un esame finale per il conseguimento
della qualifica o dell’attestato di competenze; 7) prevedere attività di stage
e la realizzazione di laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti.
Qualora si rendesse necessario un recupero dei livelli di apprendimento da
parte degli allievi, è possibile prevedere l’attivazione di laboratori di recu-
pero e sviluppo degli apprendimenti (LaRSA) fino ad un massimo di 50 ore
per singola annualità. Tali ore, che concorrerebbero al monte orario ordina-
mentale obbligatorio previsto di 1.000 ore, possono essere realizzate anche
mediante alternanza simulata.
Ø Esiti e certificazioni
I percorsi formativi di IeFP in modalità duale si concludono con il ri-
lascio di una delle seguenti attestazioni: a) attestato di qualifica professio-
nale a conclusione dei percorsi di durata triennale; b) attestato di diploma
professionale a conclusione dei percorsi di durata annuale di quarto anno;
c) attestato di competenze, in cui sono riportati i risultati di apprendimento
raggiunti in termini di competenze e/o loro elementi (abilità/conoscenze)
dal singolo allievo, utile al fine del riconoscimento di crediti in ingresso
nel passaggio ad altri percorsi. I suddetti attestati sono redatti secondo i
modelli e le note di compilazione adottati con l’accordo in conferenza Sta-
to-Regioni del 1° agosto 2019 (repertorio atti n. 155/CSR), allegati 5, 6 e 7 e
recepiti dalla Regione Calabria. Il nuovo modello di certificato, ai sensi del
dm del 24.8.2021 è in vigore dall’a.f. 2022/23. È richiesta per ciascun allievo
la frequenza di almeno il 75% delle ore di formazione previste. A conclusio-
ne del percorso triennale verrà inoltre rilasciato d’ufficio il “certificato di as-
solvimento dell’obbligo di istruzione”, di cui al dm n. 9 del 27.1.2010. Per la
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70
certificazione delle competenze acquisite da parte dell’apprendista è prevista
la redazione di un dossier individuale, predisposto, secondo l’allegato 2 al
dm 12.10.2015, dal tutor formativo del soggetto esecutore e dal tutor azien-
dale. Agli apprendisti è garantito il diritto alla validazione delle competenze
anche nei casi di abbandono o risoluzione anticipata del contratto, a partire
da un periodo minimo di lavoro di tre mesi.
Ø Crediti
Il soggetto attuatore potrà riconoscere i crediti formativi per l’inserimen-
to dell’allievo nel percorso formativo prescelto e, comunque, nel rispetto delle
disposizioni sui passaggi tra sistemi di cui alla dgr n. 562 del 28.12.2016 e
della normativa nazionale vigente in materia, come recepita dalla Regione
Calabria con dgr n. 516 del 26.11.2021. Nel caso di passaggio ad un percorso
del secondo ciclo di istruzione e formazione effettuato durante l’anno scola-
stico e formativo, le ore di formazione fruite nel periodo antecedente la data
di inserimento sono riconosciute e concorrono al computo della frequenza
annuale minima del 75% del percorso. Per le attività riguardanti il riconosci-
mento dei crediti formativi e la certificazione delle competenze di base, gli
enti di formazione dovranno garantire la presenza di personale con specifiche
competenze per come previsto dalle citate linee guida. Al fine del riconosci-
mento di crediti in ingresso nel passaggio ad altri percorsi è utile l’attestato di
competenze. Tale attestato dimostra le competenze acquisite in riferimento al
profilo formativo e professionale del percorso di riferimento e al raggiungi-
mento degli standard formativi minimi, relativi alle competenze di base e alle
competenze tecnico-professionali, specifiche e comuni.
Ø Governo del sistema
L’Amministrazione pubblica da cui dipende la gestione dell’Istruzione
e formazione professionale nella Regione Calabria è il Dipartimento “Lavo-
ro, Formazione, Politiche Sociali”. Un apposito Gruppo tecnico costituito
da Regione e Ufficio scolastico regionale della Calabria monitora la realiz-
zazione complessiva dei percorsi IeFP in base a un accordo del marzo 2022
tra Regione e USR. Presso le Istituzioni formative sono istituiti dei Comitati
Paritetici (CP) per il monitoraggio e la valutazione dei singoli percorsi, il
riconoscimento e il rilascio dei crediti e il supporto al Gruppo Tecnico Re-
gionale (GTR) che segue la realizzazione dei progetti. I “Comitati paritetici”
sono costituiti dai rappresentanti di Regione, Istituto professionale partner
e Istituzione formativa. Il processo di programmazione è sostenuto da un
monitoraggio costante da parte della Regione.
Ø Destinatari
I destinatari dei percorsi triennali duali sono: a) giovani soggetti all’ob-
bligo di istruzione e/o al diritto-dovere all’istruzione e formazione di età
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compresa tra 14 e 17 anni; b) giovani over 17 anni fino a 25 anni prosciolti
dal diritto-dovere all’istruzione e formazione, ma privi di titolo di studio di
istruzione secondaria di secondo grado; c) giovani che siano in possesso
della licenza di scuola secondaria di primo grado o, per gli allievi disabi-
li, dell’attestato di credito formativo previsto dall’art. 9 del dpr n. 122 del
22.6.2009. I destinatari dei percorsi annuali di IV anno sono giovani da 17 a
25 anni che hanno assolto il diritto-dovere e si iscrivono al IV anno dei per-
corsi di IeFP in possesso almeno di una qualifica triennale corrispondente e
coerente con l’area professionale del percorso di tecnico prescelto. In caso
di minori stranieri e/o non accompagnati, presenti sul territorio italiano, gli
stessi sono soggetti all’obbligo di istruzione. L’iscrizione dei suddetti nelle
istituzioni formative italiane va accolta in qualsiasi momento dell’anno, in
coincidenza con il loro arrivo sul territorio nazionale. Essi vanno iscritti
anche se sprovvisti di permesso di soggiorno o privi di documentazione (art.
45, dpr n. 394/99).
Ø Costi
I corsi di I anno IeFP ordinamentali che risultano attivati per l’a.f.
2020/21 fanno riferimento ad un avviso pubblico approvato con dd n. 6598
del 21.6.2017, finanziato a valere sulle risorse del POR Calabria 2014/2020,
che stabiliva le modalità di finanziamento per un costo ora allievo pari a
€ 6. Per tale avviso pubblico la prima graduatoria dei beneficiari è stata
pubblicata nel corso del 2019 e si è successivamente consolidata nel 2020, a
seguito di due provvedimenti di scorrimento della graduatoria dei beneficia-
ri. I percorsi finanziati con il suddetto avviso risultano pertanto essere stati
censiti alla prima annualità nell’a.f. 2020/21. I percorsi triennali di IeFP a
qualifica sono di 1.000 ore all’anno. Il finanziamento massimo richiedibile
per un singolo progetto non può superare il valore di € 270.000,00. Tale
valore è determinato sulla base di un percorso con 15 allievi (6 euro * 15
allievi * 3.000 ore). Nel caso di percorsi con un numero di allievi inferiori a
15 l’importo massimo viene, di conseguenza, riparametrato al ribasso. L’in-
cremento del numero di partecipanti al percorso oltre i 15 non comporta,
invece, in nessun caso un aumento del finanziamento massimo concesso.
Considerando il costo massimo a percorso triennale di € 270.000,00 e una
classe media di 14/17 allievi, l’importo massimo finanziabile per ciascun
anno è pari a € 85.000,00 (comprensivo di LaRSA, stage e accompagnamen-
to individuale), l’importo annuale ad allievo è di € 6.000,00, quello ad ora al-
lievo è € 6,00 e quello ora corso corrisponde a € 85,00. È possibile procedere
a successive sostituzioni di allievi purché non sia stato superato il 25% del
numero di ore previste dall’intero percorso formativo. Per il finanziamento
dei percorsi duali dell’a.f. 2022/23, con il successivo bando ddg n. 12724 del
10.12.2021 è stata prevista l’applicazione di un costo standard determinato
mediante la combinazione di UCS di fascia B pari a € 117 per 400 ore della
prima annualità e UCS di fascia C pari a € 73,13 per le rimanenti 2600 ore
del percorso triennale, a cui si aggiunge l’UCS di €0,80 ora allievo, da cui è
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derivato il costo di un percorso triennale per 15 allievi pari ad € 272.938,00.
Per l’a.f. 2023/24 con dd n. 12501 del 6.9.2023 è stato approvato di finan-
ziare nell’ambito del PNRR percorsi triennali duali a € 287.310 cadauno
[(UCS oraria solo “fascia C” di € 82,27* monte di 3.000 ore corso)+(UCS ora
allievo di € 0,90*15 allievi)*3.000 ore corso] e percorsi annuali di IV anno
di IeFP duali a € 95.770 cadauno. Si precisa che, il numero massimo di ore
formative finanziabili, a valere sulle risorse del PNRR è pari a 990 per an-
nualità. Tuttavia, la Regione, avvalendosi delle risorse ordinarie ministeriali,
garantisce il finanziamento del monte ore complessivo per ciascun percorso.
Rientra nel finanziamento assegnato anche l’indennità di partecipazione che
il soggetto esecutore dovrà corrispondere all’allievo nella misura di 0,50 €/
ora per ciascuna ora effettiva di presenza risultante dai registri. Il numero
minimo per classe è di 8 allievi. Il numero massimo è di 15 allievi. Potrà
essere autorizzata, su motivata richiesta, l’elevazione del numero fino ad
ulteriori 10 allievi, in qualità di uditori. L’incremento del numero di parte-
cipanti al percorso oltre i 15 non comporta in nessun caso un aumento del
finanziamento massimo concesso.
Ø Quarto anno
Il percorso è di 1.000 ore, comprendente competenze di base per 250
ore, laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti per 50 ore, com-
petenze tecnico professionali per 400 ore, con la funzione di potenziare le
attività di personalizzazione nell’area professionale, un modulo di consu-
lenza individuale di accompagnamento per l’inserimento nel mercato del
lavoro di almeno 4 ore, 16 ore per gli esami, una fase di stage/tirocinio
formativo per 280 ore. È possibile prevedere una flessibilità didattico-or-
ganizzativa del 10% da stabilire tra le competenze tecnico professionali e
la fase di stage/tirocinio. Si realizza un modulo sperimentale di consulenza
individuale orientativa al lavoro della durata di 4 ore per allievo:
– a.f. 2014/15: n. percorsi 54; n. allievi 732 (IF);
– a.f. 2015/16: n. percorsi 35; n. allievi 511 (IF);
– a.f. 2016/17: n. percorsi 6; n. allievi 90 (IF);
– a.f. 2023/24: n. percorsi 4; n. allievi n.d. (IF).
Non sono partiti percorsi di IV anno negli aa.ff. 2017/18, 2018/19,
2019/20, 2020/21, 2021/22 e 2022/23.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Come previsto dal Piano nazionale nuove competenze, adottato con
decreto MLPS del 14.12.2021 e dall’avviso della Regione Calabria del ddg
n. 12501 del 6.9.2023, la formazione duale può essere erogata attraverso: a)
alternanza simulata, che ha una funzione propedeutica all’alternanza raffor-
zata o all’apprendistato; b) alternanza rafforzata: percorsi di apprendimento
in assetto esperienziale in impresa, rivolti ad allievi di età superiore ai 15
anni; c) apprendistato di I livello: percorsi di apprendistato per la qualifica
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e il diploma professionale, rivolti ad allievi dai 15 ai 25 anni (non com-
piuti). Attraverso l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e delle risorse
ordinarie assegnate, la Regione Calabria concorre, al raggiungimento del
target complessivo di 2011 allievi nell’a.f. 2023/24. Alla Regione, con decreto
direttoriale MLPS n. 120 del 13.7.2023, per l’anno finanziario 2022 è stato
assegnato uno stanziamento pari a € 940.215,00 a valere sul PNRR- Missio-
ne 5 – Componente 1 – Investimento 1.4 “Sistema duale”. Le altre risorse fi-
nanziarie complementari sono così composte: a) € 452.109,00 di cui al dd n.
44 del 7.4.2023 per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento
del diritto-dovere all’istruzione e formazione professionale; b) € 565.079,00
di cui al decreto direttoriale n. 73 del 5.5.2023 per il finanziamento dei per-
corsi formativi rivolti all’apprendistato per la qualifica e il diploma profes-
sionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di spe-
cializzazione tecnica superiore e dei percorsi formativi rivolti all’alternanza
scuola-lavoro. Nell’a.f. 2023/24, nella Regione Calabria sono stati finanziati
solo percorsi duali.
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➢ Struttura
Campania
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76
Ø Normativa
– Dgr n. 1531 del 24.04.2003 (integrazione sistemi)
– Protocollo del 31.07.2003 (offerta formativa sperimentale)
– Dd n. 111 del 31.05.2004 (a.f. 2004/05)
– Dgr n. 1871/06 (linee guida per i nuovi percorsi integrati)
– Dd n. 538/06 (avviso progetti OFI).
– Dd n. 215/09 (avviso progetti PAS)
– Dgr n. 5 del 14.01.11 (surroga 2010/11)
– Dgr n. 46 del 14.02.11 (presa d’atto organici raccordi)
– Dgr n. 48 del 14.02.11 (approvazione schema di accordo sui percorsi
IeFP a.f. 2011/12)
– Dgr n. 195 del 23.04.12 (linee guida integrazione) e dgr n. 646 del
13.11.12
– Dd n. 57/13, n. 23/14 e n. 58/14 (sussidiarietà, costi attività integrative IS)
– Dgr n. 211/13 e n. 83/13 (programmazione triennali)
– Dgr n. 242/13, dd n. 81/12, lr n. 14/09, dd n. 248/09, dgr n. 793/06 (ac-
creditamento e poli)
– Dd n. 18 del 21.01.14 e n. 134/14 (esami)
– Dd n. 23/14, dd n. 58/14, dgr n. 211/13 (accompagnamento, offerta IS
complementare e IF)
– Dgr n. 834 del 7.10.14 (finanziamento Poli)
– Dd n. 687, n. 688, n. 689, n. 690 del 03.09.2014 (approvazione reperto-
rio regionale qualifiche)
– Dgr n. 735/2015, dgr n. 617/2016 e dd n. 01/2017 (duale e CFP)
– Dd n. 1211 del 28.12.2017 (linee guida accreditamento)
– Dgr n. 624 del 09.10.2017, dd n. 231 del 12.3.2018, dd n. 1057 del
16.10.2019 (triennali e annuali ma partiti effettivamente nell’a.f.
2019/20)
– Dd n. 1337 del 20.12.2019 (qualifiche apprendistato)
– Dgr n. 295 del 15.06.2020 (recepimento figure); dd n. 861 del 21.09.2020
e n. 455/2020 (IeFP a.f. 2020/21)
– Dgr n. 341 del 27.07.2021, dd n. 443-dg11 del 6.09.2021 (triennali a.f.
2021/22), n. 402 del 23.07.2021, n. 498 del 28.09.2021 (IV a.f. 2021/22)
– Dd n. 7 del 12.1.2022 e dd n. 328 del 24.6.2022 (triennali a.f. 2022/23)
e dd n. 402/2022 e n. 422/2022 (IV a.f. 2022/23)
– Dgr n. 105 del 7.3.2023, dd n. 372 del 22.5.2023, dd n. 872 del 4.8.2023
e dd n. 1049 del 5.10.2023 (IeFP IF), dd n. 71 del 6.10.2023 (IeFP IS)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Nel 2003 sono segnalati percorsi integrati con FP al 50% (non più ri-
proposti dall’a.f. 2004/05, nel quale si realizzano percorsi integrati al 20% di
formazione nei CFP). Dall’a.f. 2007/08 percorsi alternativi sperimentali (PAS)
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biennali, ma non più rinnovati dal 2010/11. Si pensava che potessero essere
riallineabili in relazione al repertorio nazionale dell’offerta IeFP. Erano or-
ganizzati congiuntamente (progettazione e realizzazione) da un Istituto sta-
tale professionale, tecnico o d’arte, da un Ente di FP accreditato e da un’a-
zienda (ospitante gli stage) o da associazioni rappresentative delle aziende
di comparto (che organizzavano gli stage presso le aziende loro iscritte).
L’ultimo triennio dei percorsi integrati di durata triennale (OFI Offerta for-
mativa di IeFP integrati), iniziato nell’a.f. 2006/07 non è più stato rinnovato
nell’a.f. 2008/09. Dall’a.f. 2011/12 la Regione adotta la sussidiarietà (integra-
tiva fino all’a.f. 2019/20, che vede i nuovi primi anni di sussidiarietà ex d.lgs.
n. 61/2017) con percorsi di IeFP triennali nelle Istituzioni scolastiche (IS).
Nell’a.f. 2013/14 la sussidiarietà era riservata alle IS dei soli Poli. La dgr n.
624 del 9.10.2017 recava la programmazione di risorse per l’attivazione di
percorsi triennali di IeFP promossi delle Agenzie formative accreditate e
percorsi annuali per il reinserimento dei giovani 15/18enni in diritto-dovere.
L’introduzione dei percorsi triennali nei CFP (dd n. 231 del 12.3.2018) è sta-
ta procrastinata fino all’a.f. 2019/20, anno formativo di partenza con effettivi
frequentanti (dd n. 1057 del 16.10.2019). Con il medesimo provvedimento
sono stati attuati nei CFP anche alcuni percorsi annuali a qualifica. I IV
anni non sono stati previsti fino all’a.f. 2021/22 (dd n. 498 del 28.9.2021),
nel quale è partito il primo percorso. Altri percorsi di IV anno sono stati
realizzati nell’a.f. 2022/23 nelle Istituzioni formative accreditate e nell’a.f.
2023/24 nelle istituzioni scolastiche. Nell’a.f. 2023/24, i percorsi formativi
“ordinari” erogati dagli Istituti professionali in sussidiarietà sono triennali
a qualifica, biennali a qualifica con crediti in ingresso e annuali per il diplo-
ma professionale di IeFP. I percorsi formativi realizzati nel “Sistema Duale”
sono erogati dalle Istituzioni formative accreditate e sono percorsi triennali
di qualifica. I percorsi per il conseguimento del diploma professionale di
IeFP sono attualmente erogati dalle Istituzioni scolastiche.
Ø Sede di svolgimento
Nell’a.f. 2011/12 l’iscrizione avveniva presso la scuola secondo il mo-
dello sussidiario integrativo. Dall’a.f. 2019/20 i percorsi sono svolti anche
nei CFP accreditati. Come previsto dalle “Linee guida per l’avvio del nuovo
sistema regionale di Istruzione e formazione professionale”, i percorsi del
sistema di IeFP possono essere realizzati in un’unica ovvero in più sedi/
strutture, per la parte laboratoriale, sulla base di apposite convenzioni tra
l’Agenzia formativa e le imprese. In ogni caso non è ammessa delega di
attività. In caso di svolgimento delle attività formative presso sedi labora-
toriali messe a disposizione da partner, l’Agenzia formativa dovrà indicare,
la disponibilità di ciascun partner: 1) a fornire strutture, aule e attrezzature
per lo svolgimento di attività laboratoriali; 2) ospitare allievi del percorso
sperimentale in attività di alternanza scuola-lavoro, ai sensi del d.lgs. n. 77
del 2005; 3) attivare contratti di apprendistato per la qualifica professionale
ai sensi del d.lgs. n. 81/2015 e del dm del 12.10.2015; 4) svolgere il ruolo
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78
di impresa tutor nell’ambito dell’impresa formativa simulata. La Regione
aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’iscrizione on-line degli allievi alla
IeFP. Secondo l’allegato A dell’avviso per l’a.f. 2023/24, ciascuna annualità
dovrebbe essere coerente con il calendario scolastico per concludersi entro
10 mesi dalla data di avvio.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario integrativo i docenti sono del-
la scuola sia per le competenze di base che per quelle tecnico professionali.
Dall’a.f. 2019/20 l’iscrizione avviene presso i CFP nei percorsi attivati. Il per-
sonale docente deve essere in possesso del titolo previsto per l’accesso alla
specifica classe di concorso per l’insegnamento ovvero diploma di laurea
almeno quadriennale o laurea specialistica e, per almeno il 50%, in possesso
di documentata esperienza - almeno triennale - di insegnamento e/o profes-
sionale (con minori a rischio e/o disagio giovanile) strettamente attinente
all’attività formativa da realizzare. Ai docenti deve essere applicato il CCNL
di categoria (dd n. 372 del 22.5.2023).
Ø Articolazione oraria
I percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale delle Isti-
tuzioni formative accreditate vengono attuati in modalità duale con una
durata di 990 ore per ciascuna annualità e una durata complessiva pari a
2.970 ore, di cui una parte realizzata in “alternanza” e/o in impresa forma-
tiva simulata o in apprendistato. Nei primi due anni le competenze di base
vanno dal 41% al 53%, le competenze tecnico professionali dal 47% al 59%.
Al III anno le competenze di base vanno dal 37% al 41%, le competenze
tecnico professionali dal 59% al 63%. I percorsi integrano la formazione
ordinaria svolta presso il Centro di Formazione Professionale dove l’allievo
è iscritto con periodi realizzati in impresa formativa simulata (almeno 400
ore), in alternanza scuola-lavoro (almeno 400 ore) e in apprendistato, secon-
do le modalità del sistema duale. I percorsi triennali in sussidiarietà nelle
Istituzioni scolastiche hanno durata complessiva pari a 2.970 ore, monte
ore annuale di 990 ore e prevedono il rilascio di qualifica professionale di
IeFP. Si attivano in classi autonome, non integrate negli ordinari percorsi
quinquennali, che assumono gli standard formativi e la regolamentazione
dell’ordinamento dei percorsi di IeFP. A tale scopo gli IP utilizzano i mar-
gini di articolazione delle cattedre di cui al comma 4 dell’art. 9 e gli spazi
di autonomia e flessibilità previsti dall’art. 6 del d.lgs. n. 61/2017. I percorsi
biennali di qualifica con crediti in ingresso svolti dalle Istituzioni scolasti-
che in sussidiarietà sono rivolti a giovani fuoriusciti dal sistema scolastico,
hanno durata complessiva pari a 1.980 ore, monte ore annuale di 990 ore
e prevedono il rilascio di qualifica professionale di IeFP. La dgr n. 295 del
15.06.2020 reca il recepimento dell’accordo del 1.08.2019 sulle figure pro-
fessionali.
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79QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Elementi
Il I anno dovrà prevedere una congrua attività di accoglienza, orienta-
mento, formazione di base e professionale anche in alternanza simulata. Po-
tranno, altresì, essere effettuate visite guidate e altre attività collaterali. Il II
anno mira al rafforzamento del patrimonio di conoscenze e abilità personali
che deve essere conseguito anche con periodi di applicazione pratica presso
le imprese. Il progetto deve assicurare, nel biennio, i saperi e le competenze
previsti dalla normativa vigente per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
Il III anno è finalizzato al consolidamento degli standard formativi connessi
alle competenze tecnico-professionali e mira al completamento formativo
e all’autonomia della persona in vista del futuro ruolo professionale. Ogni
percorso formativo si compone di più unità formative. Nell’ambito delle
azioni di orientamento e accompagnamento possono rientrare interven-
ti di informazione orientativa, analisi delle risorse personali e dei progetti
professionali dei discenti, tutoraggio, in particolare per gli allievi a rischio
dispersione, monitoraggio dei percorsi di apprendimento in contesto forma-
tivo e di lavoro. Tali azioni possono essere rivolte all’intera classe, a piccoli
gruppi o a singoli allievi in relazione a specifici bisogni. Il percorso deve
essere dotato di laboratori specialistici accreditati e di LaRSA e garantire
azioni extra-curriculari di personalizzazione attraverso attività di accompa-
gnamento individuale e/o di gruppo ristretto di allieve/i; tali attività devono
essere erogate sia nel corso dell’anno formativo che a cavallo tra due annua-
lità così da permettere a tutti gli allievi di iniziare l’anno formativo con un
adeguato livello di preparazione. Sono previste attività di supporto psicolo-
gico e motivazionale rivolte a docenti, allievi e rispettivi familiari.
Ø Esiti e certificazioni
Gli esami al termine del percorso e il rilascio delle relative attestazio-
ni dovranno essere realizzati così come previsto dalle seguenti disposizioni
regionali: dd n. 18 del 21.01.2014, Approvazione linee guida per la realizza-
zione degli esami relativi ai percorsi triennali e quadriennali di Istruzione
e Formazione Professionale; dd n. 134 dell’11.04.2014, Percorsi triennali di
Istruzione e Formazione Professionale di cui al d.lgs. n. 226 del 17.10.2005,
Approvazione disposizioni attuative sulla nomina delle commissioni e indi-
cazioni ulteriori sullo svolgimento delle prove di esame dei percorsi di IeFP,
ai fini del conseguimento della qualifica e del diploma professionali e ai sen-
si del decreto ministeriale del 30.6.2015; dd n. 327 del 23.5.2014, Approva-
zione del verbale per gli esami di qualifica professionale, alla fine dei percor-
si triennali di Istruzione e Formazione Professionale; decreto ministeriale
del 30.6.2015. Nel caso di non raggiungimento di tutti gli obiettivi specifici
di apprendimento di qualifica è possibile rilasciare un attestato di compe-
tenze secondo i modelli adottati con l’Accordo in Conferenza Stato-Regioni
del 1.8.2019, recepito con decreto ministeriale n. 56 del 7.07.2020. Le certi-
ficazioni sono in conformità con il decreto interministeriale del 5 gennaio
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80
2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interopera-
tività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle
competenze”.
Ø Crediti
Il riconoscimento dei crediti dovrà essere effettuato secondo la proce-
dura indicata nella dgr n. 694 del 30.10.2018: “Criteri generali per favorire il
raccordo tra il sistema dell’istruzione professionale e il sistema di Istruzione e
formazione professionale”.
Ø Governo del sistema
La Regione interviene nel campo delle politiche del lavoro e della for-
mazione con competenze legislative esercitate dal Consiglio e dalla Giunta e
con funzioni amministrative svolte dalla Direzione generale per l’istruzione,
la formazione, il lavoro e le politiche giovanili. La Direzione generale svolge le
funzioni di programmazione, di indirizzo, di sviluppo di coordinamento e le
funzioni amministrative di competenza della Regione nel sistema di governo
regionale delle politiche del lavoro e della formazione. Coordina, inoltre, la
rete regionale degli enti di formazione e degli altri operatori che partecipano
all’attuazione delle politiche del lavoro e della formazione. Per l’attuazione
delle politiche attive del lavoro la Direzione generale si avvale del sistema in-
formativo regionale del lavoro e della formazione (SILF Campania).
Ø Destinatari
Per i percorsi duali triennali, sono destinatari dell’intervento: a) giovani
soggetti al diritto-dovere all’istruzione e formazione fino al compimento del
diciottesimo anno di età (in via prioritaria); b) giovani da 17 a 25 anni che
hanno assolto o siano stati prosciolti dal diritto-dovere all’istruzione, privi
di titolo di studio di istruzione secondaria di secondo grado e che, anche
a seguito di eventuali interventi di riconoscimento di crediti formativi in
ingresso, si iscrivono ai percorsi per il conseguimento di una qualificazione
di IeFP – Duale (in primo subordine). Tali soggetti devono essere residenti
o domiciliati in Regione Campania. Per i percorsi duali extra diritto-dovere
finalizzati all’acquisizione di una qualificazione di IeFP o a singole unità di
competenza della relativa figura, sono destinatari i 17-25enni assolti o pro-
sciolti, privi di titolo di studio di istruzione secondaria e over 17enni, assolti
o prosciolti, privi di titolo di studio di istruzione secondaria di primo o di
secondo grado.
Ø Quarti anni
I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale di IV anno da ero-
garsi in modalità duale (Accordo Stato-Regioni e Province Autonome del
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81QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
24.9.2015 recepito con dgr n. 617/2016, ai sensi dell’art. 17 del d.lgs. n.
226/2005) hanno una durata di 990 ore di cui una parte realizzata in “al-
ternanza” e/o in impresa formativa simulata o in apprendistato. Tali per-
corsi formativi sperimentali prevedono una formazione duale, “in un’ottica
di complementarità e sinergia e non sovrapposizione con l’offerta di IeFP
(delle istituzioni scolastiche) già presente sul territorio”. È stato realizzato
un primo percorso di IV anno in duale con dd n. 498 del 28.09.2021. Nell’a.f.
2022/23 sono partiti 16 corsi di IV anno con gli Enti accreditati. Nell’a.f.
successivo, non sono partiti percorsi di IV anno degli Enti accreditati ma
solo 5 percorsi in sussidiarietà:
– a.f. 2021/22: n. percorsi 1; n. iscritti n.d. (IF)
– a.f. 2022/23: n. percorsi 16; n. iscritti 223 (IF)
– a.f. 2023/24: n. percorsi 5; n. allievi 77 (IS).
Ø Costi
La Regione ha finanziato solo recentemente i CFP per i percorsi a qua-
lifica, specificamente con il decreto dirigenziale n. 231 del 12.3.2018, che
ne riporta i parametri dei costi finanziabili. Tutti i percorsi formativi speri-
mentali da quell’anno hanno previsto una formazione duale. Per i percorsi
effettivamente partiti nell’a.f. 2020/21 ai sensi del dd n. 861 del 21.09.2020, il
contributo pubblico massimo assegnato per ciascuna annualità di progetto
sarebbe pari a € 110.000,00 se rapportato a n. 20 allievi (l’importo del finan-
ziamento ammissibile per singolo allievo risulta, infatti, pari ad € 5.500,00).
L’ammontare del finanziamento triennale corrisponde a: (ammontare mas-
simo del finanziamento ammesso per la singola annualità / n. massimo di
allievi previsti) * (n. di allievi riportati nella proposta progettuale) * (numero
delle annualità). Ad esempio, in caso di proposta progettuale che preveda 18
allievi: [(euro 110.000,00 / 20) x 18 x 3] = 297.000,00. Pertanto, se la Regione
Campania ricalcola il costo a percorso sulla base del numero degli allievi
reali a classe, ossia i 19,33 dell’a.f. 2020/21 (€ 110.000/20 x 19,33 = € 106.315
a percorso), ne deriva che il costo annuale per allievo corrisponde a € 5.500,
il costo ora corso del I anno ammonta a € 107,39, mentre il costo orario per
allievo ammonta a € 5,55. La rendicontazione delle attività è a costi reali
secondo le procedure e le modalità in vigore al momento dell’attuazione
delle attività e secondo le modalità di cui al vigente Manuale delle procedu-
re di gestione del POR FSE Campania. Ciascun corso triennale potrà essere
attivato solo in presenza del numero minimo di 15 e massimo di 20 allievi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Il decreto dirigenziale n. 1337 del 20.12.2019 approva l’avviso pubbli-
co per la costituzione di un catalogo dei percorsi di apprendistato per il
conseguimento della qualifica e del diploma professionale (dgr n. 664 del
31.10.2017). La durata del contratto di apprendistato non può essere in-
feriore a 6 mesi né superiore a 3 anni per il conseguimento della qualifica
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82
professionale. Per coloro che sono in possesso della qualifica e intendano
conseguire un diploma di IeFP per l’indirizzo professionale corrisponden-
te, la durata massima è di 1 anno. I percorsi formativi realizzati nel “Si-
stema duale” sono erogati dalle Agenzie formative accreditate per l’obbligo
di istruzione nell’ambito dell’obbligo formativo, ai sensi delle disposizioni
regionali vigenti in materia di accreditamento (dgr n. 242 del 23.7.2013 e
successiva dgr n. 136 del 25.3.2022). Nell’ambito del Sistema Duale si at-
tuano: a) Alternanza simulata (Impresa formativa simulata con periodi di
applicazione pratica non inferiore a 400 ore annue); b) Alternanza raffor-
zata con periodi di applicazione pratica non inferiori a 400 ore annue; c)
Apprendistato duale, ai sensi del d.lgs. n. 81/2015 e del dm 12 ottobre 2015;
Tali modalità sono applicabili all’interno dei percorsi duali. Ogni progetto
deve presentare un numero di imprese sufficienti a garantire l’accoglienza
per i periodi di applicazione pratica in impresa pari al numero di allievi ri-
portati nella singola proposta progettuale (minimo n. 15 allievi - massimo n.
20 allievi). I percorsi attuati con il sistema formativo duale presuppongono
una strettissima correlazione tra l’istituzione formativa e le imprese che ac-
colgono gli allievi per la parte di applicazione pratica in alternanza rafforza-
ta o con contratto di apprendistato e devono essere finalizzati ad assicurare
l’inserimento in impresa a tutti gli iscritti al percorso formativo, pertanto,
non è previsto un numero predefinito di imprese partner in quanto la capa-
cità di ospitare gli allievi per le attività di formazione pratica in alternanza
rafforzata dipende dalle dimensioni dell’impresa ospitante e dalle modalità
di articolazione della frequenza da parte dei discenti. Secondo l’allegato A
dell’avviso per l’a.f. 2023/24, ciascuna annualità deve essere coerente con il
calendario scolastico per concludersi entro 10 mesi dalla data di avvio. Cia-
scun corso viene attivato solo in presenza di un numero minimo di iscritti/
partecipanti pari a 15, fino ad un massimo di 20. Nella Regione Campania,
per le Istituzioni formative accreditate, vi sono attualmente solo percorsi
in duale, mentre i percorsi formativi “ordinari” sono erogati dagli Istituti
professionali in sussidiarietà.
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➢ Struttura
Emilia-Romagna
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84
Ø Normativa
– Protocollo dell’8.10.03
– Accordo territoriale del 19.2.04
– Protocollo MLPS e Regione del 13.1.2016 (sistema duale)
– Dgr n. 1052 del 9.6.2003 (linee guida a.f. 2003/04)
– Lr n. 12 del 30.6.03 (sistema integrato dell’Istruzione e della Formazio-
ne Professionale)
– Dgr n. 265 del 14.2.05 (standard IeFP) e dgr n. 259 del 14.2.05 (linee
guida percorsi integrati)
– Dgr n. 830/2007 (percorsi I-II anni in diritto-dovere)
– Dgr n. 140/08, dgr n. 936/04 (sistema qualifiche SRQ)
– Dgr n. 298 del 7.3.11 (percorsi IeFP)
– Da n. 38 del 29.3.11 e dgr n. 533 del 18.4.11 (indirizzi per il sistema e
risorse)
– Dgr n. 928 del 27.6.11 (offerta IP)
– Lr n. 5 del 30.6.11 (sistema di IeFP)
– Dgr n. 1140 del 27.7.11 e dd n. 13052 del 24.10.11 (IeFP per privi di
licenza media)
– Dgr n. 1287/2011, n. 909/09 e n. 1776/2010 (adeguamento 21 figure e
assi culturali)
– Da n. 55/11 e n. 30/10 (programmazione offerta IeFP)
– Dd n. 5413/12 (dgr n. 645/11, dgr n. 934/11, dgr n. 2046/10, dd n. 162/10,
dgr n. 897/08, dgr n. 266/05, dgr n. 483/03, dgr n. 177/03) (accredita-
mento)
– Dgr n. 739 del 10.6.13 (esami e certificazione)
– Dgr n. 1550 del 4.11.2013 (accompagnamento)
– Dgr n. 70/14 e n. 65/14 (offerta IeFP 2014/15)
– Dgr n. 4/15, dgr n. 801/15, dd n. 8836/15 (offerta IeFP 2015/17)
– Dgr n. 963/2015 (qualifiche apprendistato)
– Dgr n. 54 del 22.12.2015 (programmazione triennale)
– Dgr nn. 116/2015, 105/2010, 1119/10, 1428/10, 1568/11, 1268/2019,
737/2023 (costi standard)
– Dgr n. 147/16 e dgr n. 543/16 (IV anni)
– Dgr n. 180/16 (supporto agli IS)
– Dgr n. 1080 del 24.07.2017 (IV anno duale)
– Dd n. 10406 del 27.06.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
– Dgr n. 72 del 22.1.2018, dd n. 1110 del 9.7.2018, dd n. 6193 del 2.5.18,
dgr n. 985 del 25.6.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
– Dgr n. 517 del 16.4.2018, n. 975 del 25.6.2018, dd 11746 del 20.7.2018
(IV anno a.f. 2018/19)
– Dgr n. 1270 del 30.7.2018 (azioni di supporto percorsi flessibili)
– Dd n. 8279 del 14.5.2019, dgr n. 922 del 5.6.2019 (IeFP a.f. 2019/20)
– Dgr n. 2071 del 18.11.2019 (sussidiarietà 2020/21 e 2021/22)
– Dgr n. 7134 del 28.4.2020, n. 548 e n. 551 del 25.5.2020, Dpg n. 2020/7421
del 28.4.2020 (IeFP a.f. 2020/21)
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85QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
– Dgr n. 2407 del 19.12.2019 (offerta 2020/2021 e 2021/2022)
– Dd n. 9965 del 27.5.2021, dd n. 12528 del 1.7.2021 (triennale 2021/22)
e dgr n. 774 del 24.5.2021 (IV anno)
– Lr 8/2021 programmazione IeFP
– Dgr n. 2076 del 6.12.2021, allegato 1 e dgr n. 2173 del 20.12.2021 (trien-
nali a.f. 2022/23)
– Dgr n. 1318 dell’1.8.2022, dgr n. 456 del 28.3.2022 (IV anni a.f. 2022/23)
– Dgr n. 2246 del 19.12.2022 e n. 1176/2023 (triennali); dgr n. 499 del
3.4.2023 e n. 1000 del 19.6.2023 (IV anno a.f. 2023/24).
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Dall’a.f. 2003/04 fino all’a.f. 2010/11: biennio d’istruzione integrato con
rientro nel percorso tradizionale; anno di istruzione integrato con successi-
vo biennio di formazione integrale nei CFP; biennio di istruzione integrato
con un successivo anno di FP; triennio di istruzione integrato. La forma-
zione iniziale dei CFP in obbligo formativo, (art. 29 della Legge regionale
n. 12 del 30.06.2003) consisteva in percorsi di uno o due anni a valenza
orientativa e professionalizzante che si concludevano, di norma, con una
qualifica utile per l’inserimento nel mercato del lavoro. Con dgr n. 265 del
14.2.05 sono stati approvati gli standard formativi essenziali dei percorsi
di Formazione professionale a qualifica compresi nel Repertorio del “Si-
stema Regionale delle Qualifiche”. Almeno fino a quella data, i percorsi dei
CFP non sono stati considerati facenti parte della sperimentazione triennale
della IeFP. Dall’a.f. 2011/12 è stato adottato il modello “sussidiario integra-
tivo” (“sussidiario” ex d.lgs. n. 61/2017 dall’a.f. 2019/20 secondo l’Accordo
USR-Regione del 29.11.2018) attivabile da tutti gli IP, con la contempora-
nea presenza dal II anno (primo anno in coprogettazione per i passaggi) di
percorsi di istruzione da parte delle Istituzioni formative (IF) accreditate. La
lr n. 5/11 prevede il IV anno (svolto nelle Istituzioni formative accreditate
dall’a.f. 2016/17). La dgr n. 298/11 cita un eventuale V anno integrativo (ma
non attuato). Con l’Accordo USR-Regione del 29.11.2018, gli studenti di IP
a rischio di abbandono in possesso di titolo conclusivo del 1° ciclo possono
fruire di un progetto personalizzato finalizzato a una qualifica, previa veri-
fica Scuola-CFP della situazione individuale. Si tratta di studenti iscritti a
percorsi quinquennali, nel cui percorso personalizzato possono essere previ-
sti moduli da realizzare anche in collaborazione con i CFP, ferma restando
la necessità di sostenere l’esame di qualifica anche all’Istituto professionale
di appartenenza. Gli studenti a rischio di abbandono nella scuola seconda-
ria di I grado frequentata possono richiedere di fruire di un progetto perso-
nalizzato finalizzato a una qualifica da conseguire in un percorso triennale
realizzato in un CFP. Si possono iscrivere anche i 14enni, senza più dover
transitare un anno nei percorsi scolastici. Si tratta sempre di un percorso
“1 + 2”, in quanto il sistema di accreditamento regionale è tarato sui bien-
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ni. Tali progetti si realizzano dall’a.f. 2019/20. L’offerta formativa per l’a.f.
2023/24 trova il primo riferimento nel quadro dei documenti di programma-
zione regionale e si basa su avvisi pubblici per la selezione degli attuatori
dell’offerta di qualifiche e diplomi professionali. Sono 190 i percorsi di IeFP
approvati dalla Giunta regionale per il medesimo periodo. Coprono una pla-
tea di circa 3.600 giovani, distribuiti in 65 sedi operative per 17 tipologie di
figure professionali. L’offerta dei triennali è stata finanziata dalla Regione
con un investimento pubblico complessivo di circa 24,7 milioni di euro (ri-
spettivamente 4,6 milioni di risorse FSE+ e circa 20 milioni del PNRR). Nel-
lo stesso periodo, è stata promossa l’offerta di IV anno con 43 percorsi per
9 figure professionali, finanziate con un investimento di 4,8 milioni di euro.
Ø Sede di svolgimento
I soggetti attuatori sono gli Enti di formazione professionale e gli Isti-
tuti professionali che realizzano nell’a.f. di riferimento i percorsi di Istru-
zione e Formazione Professionale. Prima del 2011, dopo il I anno, la sede
di svolgimento nei percorsi di istruzione integrati era la scuola (IS) anche
se i soggetti coinvolti erano le scuole congiuntamente alle Agenzie. Dall’a.f.
2011/12 l’iscrizione al nuovo sistema di IeFP avviene presso le Istituzioni
scolastiche secondo il modello sussidiario integrativo. L’iscrizione a 14 anni
si fa, di norma, a scuola, ad eccezione dei su menzionati progetti perso-
nalizzati triennali. A 15 anni, si fa presso le Istituzioni formative, anche
per casi particolari come, ad esempio, studenti dai 15 anni senza titolo di
terza media, in particolare stranieri, studenti a forte rischio di abbandono
per aver accumulato un ritardo scolastico, previa verifica della situazione
individuale svolta congiuntamente da IS ed Ente di FP. I percorsi triennali
dovranno essere avviati in coerenza al calendario scolastico, con un numero
minimo di 15 allievi. La Regione non aderisce al sistema ministeriale SIDI
per l’iscrizione on-line degli allievi alla IeFP. I percorsi che costituiscono
l’offerta di Istruzione e Formazione Professionale sono partiti nel rispetto
del calendario scolastico 2023/24, con inizio il 15.9.2023.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario i docenti sono della scuola; i
docenti degli Enti di formazione professionale accreditati collaborano per la
progettazione unitaria e integrata del percorso formativo triennale, affinché
- qualora lo studente, dopo il I o II anno, scelga di completare il percorso
triennale presso un’Istituzione formativa - sia assicurata la fluidità del pas-
saggio dall’IS all’IF. Nei percorsi di IeFP, a titolarità delle IF, i docenti sono
degli stessi organismi accreditati che, a loro volta, collaborano con i docenti
delle IF per le finalità di cui sopra. Le figure professionali chiave della for-
mazione professionale possono essere definite dal CCNL della Formazione
professionale (per gli Enti che lo applicano) ma in Regione possono essere
applicati anche altri tipi di contratti collettivi di lavoro.
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Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2009/10 sono presenti percorsi biennali di 1.000 ore annuali.
Nei percorsi di IeFP biennali il monte ore è a seconda della qualifica pre-
vista e dei crediti già ottenuti. Le qualifiche sono accessibili anche a drop
out dell’istruzione dopo il I anno di frequenza. I corsi prevedono una quota
di ore di stage che può oscillare dal 25% al 35% del monte ore complessi-
vo. Non vi è una regolamentazione regionale relativa al numero ore. Nella
prassi, il monte ore dedicato alle competenze di base (assi culturali) oscilla
mediamente tra le 150 e 300 ore annue; 250-350 ore sono dedicate allo sta-
ge e, pertanto, le competenze tecnico-professionali non sono mai inferiori
alle 350 ore, ma in alcuni casi raggiungono o superano le 500 ore. Nell’a.f.
2023/24 i progetti formativi che costituiscono le operazioni devono prevede-
re una durata pari a 990 ore e una durata dello stage compresa tra il 30% e
il 50% del totale. I percorsi in sussidiarietà nelle IS si attivano in classi auto-
nome, non integrate negli ordinari percorsi quinquennali, che assumono gli
standard formativi e la regolamentazione dell’ordinamento dei percorsi di
IeFP. A tale scopo gli IP utilizzano i margini di articolazione delle cattedre
di cui al comma 4 dell’art. 9 e gli spazi di autonomia e flessibilità previsti
dall’art. 6 del d.lgs. n. 61/2017. Gli studenti a rischio di abbandono scola-
stico e formativo possono fruire di un progetto triennale personalizzato per
l’acquisizione della qualifica professionale, previa verifica della situazione
individuale effettuata dai soggetti competenti dell’istruzione e dell’IeFP. Gli
allievi non hanno una loro classe, sono inseriti nelle seconde annualità con
progetti personalizzati frequentando a parte con contenuti didattici preva-
lentemente orientativi.
Ø Elementi
Il progetto esecutivo dei percorsi prevede: accoglienza; riallineamento;
potenziamento; personalizzazione dei percorsi (di cui non esiste una durata
predeterminata); orientamento e monitoraggio; sostegno (disabili, extraco-
munitari, soggetti a rischio, ecc.); tutoraggio; accompagnamento; visite gui-
date; simulimpresa; stage (II e III anno); misure antidispersione. La Giunta
dell’Emilia-Romagna concede, inoltre, borse di studio con l’obiettivo di ri-
durre il rischio di abbandono scolastico e sostenere gli alunni in difficoltà
nell’assolvere l’obbligo di istruzione. Sono finalizzate a sostenere gli studenti
in disagiate condizioni economiche dei percorsi IeFP presso un Organismo
di formazione professionale accreditato. Sono erogate dalla Provincia/Città
Metropolitana di residenza dello studente. Sono assicurate, laddove previ-
sto, attività convittuali.
Ø Esiti e certificazioni
La valutazione degli apprendimenti è definita da ciascun Ente gesto-
re nell’ambito della progettazione formativa approvata: ne fanno parte test
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e prove in ingresso, valutazione degli apprendimenti in itinere attraverso
test, prove strutturate, valutazione in situazione e in laboratorio e valutazio-
ne dello stage. L’accertamento tramite esame è svolto da una commissione
nominata dal responsabile della formalizzazione e certificazione (dirigente
scolastico dell’Istituto o rappresentante dell’Ente di formazione). Il sistema
regionale di formalizzazione e certificazione della Regione (SRFC), secondo
quanto previsto in dgr n. 1434/05, è il dispositivo per formalizzare e certifi-
care le competenze acquisite in contesti lavorativi e/o informali e/o in situa-
zioni di apprendimento formali. Le procedure di valutazione, di ammissione
e di accertamento finale sono strutturate all’interno del sistema regionale di
formalizzazione e certificazione delle competenze, definito e adottato nell’a-
prile 2006 con dgr n. 530/06. Esso è stato integrato e modificato con dgr n.
739/2013 e, più recentemente, con dgr n. 582/2021 “Sistema di Istruzione
e formazione professionale - approvazione degli standard formativi e stan-
dard di certificazione dei percorsi a.s. 2021/22 e seguenti”. Le certificazio-
ni sono in conformità con il decreto interministeriale del 5.1.2021, recante
“Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti
pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
Il passaggio dall’uno all’altro sistema era previsto dalla lr n. 5 del
30.6.2011. Più recentemente, in seguito al riordino dell’Istruzione profes-
sionale (art. 8 comma 2 del d.lgs. n. 61/17), l’Accordo Stato-Regioni del
10.05.2018 (Rep. atti n. 100/CSR) e successivo accordo in CU rep. 156 del
10.9.20208 (recepito con dm n. 11 del 7.1.2021) definiva le diverse fasi di
passaggio tra i percorsi quinquennali di istruzione professionale e i percorsi
triennali e quadriennali IeFP e viceversa. Tali passaggi: a) possono avvenire
solo sulla base di domande individuali e nell’ambito dei posti disponibili
nelle classi di riferimento (art. 8 del d.lgs. n. 61/2017 e art. 3 dell’Accordo
n. 100/2018); b) possono avvenire in corso d’anno ovvero tra un’annualità
e l’altra, secondo un calendario temporale determinato (art. 6 dell’Accordo
n. 100/2018 e art. 5 dell’Accordo USR-RER 29-11-2018); c) richiedono una
procedura di valutazione finalizzata alla determinazione dell’annualità di in-
serimento nel nuovo percorso richiesto (artt. 4 e 5 dell’Accordo n. 100/2018).
Le confluenze delle qualifiche regionali di operatore di III liv. EQF con quel-
le di Tecnico di IV liv. EQF per i percorsi di IeFP sono regolate dalla dgr
n. 1778/2020. Gli Istituti professionali possono realizzare un progetto for-
mativo individuale con interventi integrati (comma 2, dell’art. 3 del dm del
17.05.2018) per l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze in termini
di crediti formativi utili al il conseguimento di una qualifica. Gli interventi
sono realizzati in via prioritaria nell’ambito del monte ore curricolare di IP,
attraverso l’eventuale articolazione in sottogruppi della classe ed utilizzando
le quote orarie di cui al comma 2 dell’art. 3 del medesimo decreto. Gli inter-
venti possono essere progettati congiuntamente con gli Enti di formazione
professionale che erogano percorsi di IeFP e prevedono una rimodulazione,
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integrazione e arricchimento del percorso curricolare, al fine di risultare
idonei a fare acquisire le competenze della qualifica professionale triennale
correlata all’indirizzo quinquennale frequentato.
Ø Governo del sistema
La Regione ha istituito con dgr n. 1710 del 12.11.2015 una Conferenza
tecnica per il coordinamento e la gestione unitaria del sistema regionale di
IeFP. Esso assicura il confronto tra i sistemi educativi coinvolti, l’integrazio-
ne progettuale e operativa e l’uniformità delle soluzioni didattiche adottate
su tutto il territorio regionale. Gli organismi di gestione e coordinamento
sono: 1) il Comitato Tecnico Regionale, costituito da Amministrazione re-
gionale, USR e Istituti professionali: ha il compito di presidiare la realiz-
zazione dell’azione regionale unitaria di supporto, monitorare l’andamen-
to dell’offerta, coordinare la progettualità dell’offerta per settore/qualifica,
rendere omogenee le modalità di orientamento, oltre a tempi e modalità di
iscrizione, diffondere buone pratiche, definire le condizioni di integrazione
tra i percorsi e le altre filiere formative; 2) i Comitati settoriali, costituiti
da Istituti professionali ed Enti di formazione professionale accreditati in
riferimento al settore/qualifica, hanno il compito di realizzare il confron-
to tra gli ordinamenti dell’IP e della IeFP a livello degli ambiti disciplinari
e formativi, condividere esperienze e strumentazioni, attivare iniziative di
informazione, formazione e attuazione dei progetti; 3) i Comitati territo-
riali, costituiti da Amministrazione regionale, Istituti professionali, Enti di
formazione accreditati e USR, hanno il compito di monitorare l’andamen-
to dell’offerta e della domanda sul territorio, promuovere azioni orientative
secondo gli indirizzi definiti dal CTR. Ogni anno si raccolgono le domande
ai percorsi di IeFP secondo le qualifiche proprie del sistema regionale delle
qualifiche, le quali confluiscono nel Repertorio nazionale. La valutazione
delle operazioni in risposta agli inviti a presentare candidature per i per-
corsi IeFP è effettuata da un Nucleo di valutazione nominato con atto n.
22891/2019 del Direttore generale “Economia della conoscenza, del lavoro e
dell’impresa”. Le metodologie didattiche non sono standardizzate in modo
vincolante dalla Regione, eccetto quelle applicate alle attività di stage. Ven-
gono fornite indicazioni orientative con atti di indirizzo o accordi con USR
che consentano l’adozione di diverse strategie o unità di programmazione
didattica, sia in funzione delle Istituzioni formative che scolastiche.
Ø Destinatari
Diverse sono le modalità di ingresso nel sistema IeFP per l’anno sco-
lastico 2023/24: i percorsi di IeFP triennali negli IP riguardano ragazzi con
licenza media. L’accesso ai corsi biennali di IeFP presso un Ente di forma-
zione è riservato ai ragazzi che hanno già frequentato un anno di secondaria
superiore presso un Istituto professionale. Il passaggio a un percorso di IeFP
presso un CFP può avvenire anche dopo aver frequentato uno o più anni in
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percorsi di istruzione quinquennali come licei e Istituti tecnici. L’accesso a un
percorso triennale personalizzato presso un CFP riguarda gli studenti che al
III anno della scuola secondaria di primo grado sono a rischio di abbandono
scolastico e formativo1
. Se i ragazzi hanno compiuto i 15 anni di età possono
conseguire una qualifica triennale IeFP in apprendistato. Possono accedere
ai percorsi di IV anno i giovani che al termine dell’a.f. precedente a quel-
lo dell’iscrizione possiedono una qualifica triennale coerente con il diploma
professionale, conseguibile in esito al percorso e realizzata presso un Ente di
formazione professionale o presso un Istituto professionale.
Ø Costi
I parametri dei costi utilizzati dalla Regione Emilia-Romagna per l’a.f.
2020/21 (ultimo monitoraggio INAPP) sono contenuti nella dgr n. 1119 del
26.7.2010, rivalutati nell’a.f. 2019/20 con dgr n. 1268 del 22.7.2019 “Riva-
lutazione monetaria delle unità di costo standard di cui alle delibere di
Giunta regionale n. 1119/2010, n. 1568/2011, n. 116/2015 e n. 970/2015”.
Si finanziano per l’a.f. di riferimento € 106,00 per il costo unitario ora cor-
so da sommare a quello di € 842,00 per il costo unitario a “partecipante
effettivo”, infatti, l’efficacia formativa è considerata nel calcolo del valore
riconosciuto per ciascuna attività. Si applica la quota dei “partecipanti effet-
tivi” solo agli allievi che hanno conseguito il successo formativo secondo la
dgr n. 1119/2010. In mancanza dei requisiti stabiliti, si attua una riduzione
del valore per ogni allievo che non consegue il successo. Per l’a.f. 2020/21,
la stima dei partecipanti effettivi calcolata sul tasso di successo degli anni
precedenti è di 3.046 unità. Applicando i parametri di costo stabiliti dalla
Regione al numero degli iscritti a I anno dei percorsi triennali delle Istitu-
zioni formative nell’a.f. 2020/21, risulta che il costo ora corso (ricalcolato
con l’incremento per i partecipanti effettivi) ammonta a € 119,79, il costo
annuale per percorso è di € 119.790,00, il costo annuale per allievo corri-
sponde a € 6.805,42, mentre il costo medio orario per allievo ammonta a €
6,81. Di norma, i percorsi approvati sono finanziabili qualora si raggiunga il
numero di 15 iscritti. L’avvio di percorsi con un numero inferiore di iscritti
è possibile solo, previa autorizzazione, in caso di dislocazioni in aree deboli
o in montagna o in presenza significativa di soggetti in disabilità certificata.
Ø Quarto anno
La sperimentazione del IV anno è prevista dal Protocollo d’intesa tra
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Emilia-Romagna si-
glato il 13 gennaio 2016, in attuazione dell’accordo Stato-Regioni del settem-
bre 2015 per la sperimentazione nazionale di “Azioni di accompagnamento,
1 La richiesta parte dalla famiglia interessata. Il “rischio” si accerta previa verifica della
situazione individuale effettuata congiuntamente dalla scuola di I grado frequentata e dall’Ente
di formazione richiesto (nota prot. 0852678.U del 29.12.2020).
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sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e for-
mazione professionale”. La lr n. 5/11 prevedeva già l’“accesso al IV anno del
sistema” (art. 4) ma i IV anni sono partiti soltanto nell’a.f. 2016/17. Hanno
una percentuale di stage del 40-50% sulle 1.000 ore annuali e sono proget-
tati con le aziende. Come definito nell’allegato 3A della dgr n. 1778/2020, vi
sono specifiche confluenze tra le qualifiche di III livello EQF che si possono
conseguire in Emilia-Romagna con il triennio di IeFP e le qualifiche di IV
livello EQF che, a partire dall’anno scolastico 2021/22 sono correlate a una
figura di diploma nazionale, tra quelle stabilite nell’accordo in Conferenza
Stato-Regioni n. 155 del 1.8.2019.
– a.f. 2016/17: n. percorsi 33; n. allievi 566
– a.f. 2017/18: n. percorsi 41; n. allievi 675
– a.f. 2018/19: n. percorsi 42; n. allievi 620
– a.f. 2019/20: n. percorsi 43; n. allievi 670
– a.f. 2020/21: n. percorsi 44; n. allievi 705
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
L’offerta formativa sperimentale di percorsi di IV anno per l’a.f. 2023/24
riguarda sia percorsi IF che percorsi IS, di almeno 12 allievi, finalizzati ai
seguenti diplomi: Tecnico nell’amministrazione del personale (IS), Tecni-
co autronico dell’automobile (IF e IS), Tecnico dei servizi turistico-ricettivi
(IF e IS), acconciatore (IF), estetista (IF), Tecnico nella gestione di sistemi
tecnologici intelligenti (IF e IS), Tecnico delle energie rinnovabili (IS), Tec-
nico del servizio di distribuzione pasti e bevande (IF e IS), Tecnico della
produzione pasti (IF e IS), Tecnico delle lavorazioni lattiero-casearie (IS),
Tecnico di lavorazioni vegetali (IS), Tecnico nella gestione e manutenzione
di macchine e impianti (IF e IS) e Tecnico grafico (IF). Con il diploma pro-
fessionale di IV anno è consentito l’accesso ai percorsi di Istruzione e for-
mazione tecnica superiore (IFTS) della Rete Politecnica. La Rete Politecnica
è un’offerta formativa programmata dalla Regione per fornire a giovani e
adulti le competenze tecniche e scientifiche richieste dalle imprese dell’E-
milia-Romagna.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
È possibile conseguire la qualifica IeFP attraverso la stipula del
contratto in apprendistato, ai sensi dell’art. 43 del d.lgs n. 81/2015, fermo
restando l’avvenuto compimento dei 15 anni di età. Tale possibilità è disci-
plinata dall’intesa siglata tra Regione, Parti sociali, USR, Università, Fonda-
zioni ITS (dgr n. 963/2016), secondo cui la formazione esterna riferita alla
qualifica IeFP è realizzata dagli Enti di formazione professionale accreditati
e dagli Istituti professionali che erogano percorsi di IeFP in sussidiarietà,
sulla base delle disponibilità e previa stipula del necessario protocollo. L’ac-
cesso ai percorsi di formazione per gli apprendisti non è vincolato ai tempi
e alle scadenze delle iscrizioni ai percorsi IeFP. La Regione ha regolamenta-
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to l’apprendistato di I livello con attività di 1.000 ore di formazione formale.
La formazione esterna ammonta a 500 ore, così come la formazione inter-
na, per il I, II e III anno. La sperimentazione di percorsi formativi IeFP di
IV anno inizia nel sistema duale con l’a.f. 2016/17 (dgr n. 687/2016 e dgr n.
1742 del 24.10.2016). Pertanto, in coerenza con quanto stabilito dal Di del
12.10.2015 e in attuazione di quanto disposto con dgr n. 963/2016, con rife-
rimento al monte ore annuo di 1.000 ore, la durata annua della formazione
è ripartita in: formazione esterna presso l’Istituzione formativa, con il 40%
del numero di ore annuale, pari a 400 ore e formazione interna aziendale,
con il 60% del numero di ore annuale, pari a 600 ore. I percorsi duali si in-
formano alle linee guida nazionali che definiscono il quadro di riferimento
per la programmazione e realizzazione delle attività a partire da quanto
stabilito nel “Piano nazionale nuove competenze”, adottato con decreto in-
terministeriale del 14.12.2021, con specifico riferimento al “Sistema duale”
e ai suoi destinatari. I percorsi di IeFP triennale sono erogati in modalità
ordinaria e duale.
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➢ Struttura
Friuli-Venezia Giulia
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Ø Normativa
– Protocollo del 18.9.2003
– Accordo territoriale del 10.12.2003
– Dgr n. 1284 del 30.06.2010 (linee guida percorsi sussidiari a.f. 2011/12)
– Dd n. 1020/lavfor.fp/2011 (piano a.f. 2011-13)
– Dgr n. 2276 del 24.11.2011 (piano a.f. 2012-14)
– Dgr n. 3183/lavfor.fp/2011 e nota regionale n. 48471/p del 6.12.11 (sus-
sidiarietà 2012/2014)
– Lr n. 18 del 29.12.11, art. 10, comma 18 (IeFP)
– Dd n. 233 del 26.1.12 (AT)
– Dd n. 1534/12lavfor.fp, dd del 5.4.2012, dd n. 305/lavfor.fp/2012 (piano
2012/13)
– Dd n. 3166 del 25.6.12 (percorsi sussidiari)
– Dd n. 7038/2012, dd n. 266/2013, dd n. 2452/2013, dd n. 2453/2013 (of-
ferta IS a.f. 2012/13)
– Dd n. 1030/lavfor.fp/13, n. 4127/ lavfor.fp /13 (piano 2013/14)
– Dd n. 3058/lavfor.fp/2013 (IS a.f. 2013/14), dd n. 2778/lavfor.fp/13 (IF
a.f. 2013/14)
– Dgr n. 275 del 27.2.2013 (azioni di accompagnamento)
– Dgr n. 1453/ 2013 (linee guida), dgr n. 1691/2013 (offerta IeFP)
– Dgr n. 1051/14 (costi), dgr n.1514 del 7.8.2014, dgr n. 1538/14 (IF a.f.
2014/15)
– Dgr n. 513 del 29.3.15 (linee guida), dd n. 2272/lavforu 10.06.2015
(IeFP a.f. 2015/16)
– Dgr n. 598 dell’8.4.2016 (apprendistato duale)
– Dd n. 2160 del 18.11.2016 (IeFP 2016/17)
– Dgr n. 2132/lavforu del 9.4.2017, dgr n. 606/2016 e dgr n. 777 del
18.4.2013 (costi standard)
– Lr n. 27 del 21.7.2017, dd n. 2597/lavforu del 20.4.2017 (IeFP 2017/18)
– Dd n. 5395 del 25.5.2018, dgr n. 1553 del 22.8.2017 e dgr n. 847/2018
(linee guida)
– Dgr n. 1536 del 10.8.2018, dd n. 7991/lavforu del 13.9.2018 e dd
n. 3859 del 15.5.2018 (IeFP 2018/19)
– Dd n. 554/lavforu del 25.1.2019 (IeFP 2019/20)
– Dgr n. 472 del 27.3.2020 e dd n. 4097/lavforu del 17.4.2020 (IeFP
2020/21)
– Dd n. 1052 del 2.7.2021 (IeFP 2021/22)
– Dgr n. 929 del 23.6.2022, dd n. 4817/grfvg del 24.6.2022 (IeFP 2022/23)
– Dd n. 864 del 1.6.2023 (IeFP 2023/24)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Dall’a.f. 2003/04, percorsi in interazione/integrazione (misti): dop-
pio percorso definito nelle singole intese, per gli iscritti a scuola e per
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gli iscritti ai CFP, dai differenti gradi di integrazione/interazione ed esiti
(con i primi anni non più finanziati dal 2010/11). Già dal 2009 non si at-
tivavano più percorsi in interazione/integrazione a guida dell’Istituto sco-
lastico (due primi anni a Gemona e Pordenone conclusi nell’a.f. 2008/09).
Avevano programmazione congiunta delle attività e delle ore curricolari.
Tali corsi consentivano il proseguimento al IV anno e l’acquisizione della
qualifica. Nell’ambito della flessibilità gli obiettivi di apprendimento erano
nazionali per l’80% ma realizzati in coordinamento con i docenti dei CFP.
Le lezioni avvenivano anche fuori dell’orario previsto. Il grande impiego
di risorse economiche e umane (la Regione pagava anche i docenti della
scuola), oltre al carico di lavoro più pesante in termini di maggior nume-
ro di ore per i ragazzi, ne hanno sconsigliato la riproposizione. Nell’a.f.
2011/12 c’è stata l’adozione da parte della Regione della sussidiarietà com-
plementare e dei percorsi integrali. Il Friuli-Venezia Giulia ha sfruttato
già dall’a.f. 2011/12 la possibilità, concessa dal suo accordo territoriale, di
realizzare in via sperimentale anche il filone di sussidiarietà integrativa,
oggi sussidiarietà ex d.lgs. n. 61/2017. I IV anni sono presenti continuati-
vamente dall’a.f. 2012/13. Oltre ai percorsi triennali e quadriennali, sono
presenti percorsi di integrazione extracurriculare di durata fino a 100 ore,
rivolti ad allievi frequentanti le annualità di un percorso di IeFP. Al fine
di conseguire gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resi-
lienza, Missione 5, Componente 1, Investimento 1.4 “Sistema duale”, ven-
gono progettate e attivate nella modalità duale tutte le prime annualità, e
anche le seconde relative ai percorsi ordinari dell’anno formativo 2022/23.
Nell’a.f. 2023/24 i percorsi di qualifica e di diploma professionale possono
essere realizzati anche secondo la modalità “duale”, nel rispetto di quanto
definito a livello nazionale.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso l’Istituzione formativa (12
Enti regionali accreditati) oppure presso l’Istituzione scolastica (6 istituti
professionali). Nei percorsi integrali le iscrizioni avvengono presso le Agen-
zie formative (36 sedi formative con disponibilità di 288 aule e di 256 labo-
ratori) che fanno capo ai 12 Enti regionali accreditati inseriti nell’associa-
zione Effe.Pi 2024. Tutte le attività formative in presenza devono realizzarsi
presso sedi accreditate. Il numero degli allievi partecipanti all’operazione
deve essere sempre coerente con la capienza dell’aula, così come definita in
sede di accreditamento, in cui l’attività viene realizzata. Le scuole seconda-
rie superiori sono tenute all’accreditamento, ma non per la tipologia obbligo
formativo (per la quale hanno un’autorizzazione dalla Regione). Possono
accreditarsi gli Enti privati ma solo senza scopo di lucro. La Regione non
aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’iscrizione on-line degli allievi alla
IeFP. I percorsi che costituiscono l’offerta di Istruzione e formazione profes-
sionale sono partiti nel rispetto del calendario scolastico 2023/24 con inizio
il 13.9.2023.
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96
Ø Docenti
Nell’a.f. 2003/04 i docenti delle competenze di base facevano parte della
scuola. Dall’a.f. 2004/05 fino all’a.f. 2009/10 (ultimo III anno 2011/12) il “chi
fa cosa” era stabilito dalle intese nei percorsi di interazione/integrazione
a seconda delle vocazioni specifiche. L’eventuale interazione con la scuola
avveniva soprattutto per le competenze di base. Nei percorsi integrati (ulti-
mo III anno nell’a.f. 2011/12) le competenze di base erano essenzialmente
insegnate dai docenti della scuola. I percorsi integrali di IeFP, inaugurati
nell’a.f. 2010/11, prevedono che iscrizione e sede di svolgimento siano pres-
so i CFP. Dall’a.f. 2011/12 si realizzano nel modello sussidiario (complemen-
tare e integrativo), con i docenti delle competenze di base che provengono
dalle Istituzioni formative (IF) in base ad accordi. Tutte le attività formative
in presenza devono realizzarsi presso sedi accreditate. Il numero degli allie-
vi partecipanti all’operazione deve essere sempre coerente con la capienza
dell’aula, così come definita in sede di accreditamento, in cui l’attività viene
realizzata. Il ricorso a sedi didattiche occasionali è ammissibile in casi ecce-
zionali debitamente motivati e preventivamente autorizzati. L’applicazione
del CCNL-FP è prevista dall’accreditamento regionale.
Ø Articolazione oraria
Nell’integrazione/interazione (fino al 2009/10) il percorso era formato
da 1.200 ore per i tre anni. La percentuale del monte ore svolta a scuola ve-
niva stabilita dalle singole intese. La personalizzazione (LaRSA) era prevista
per 150 ore all’anno. Le rimanenti 1.050 ore erano composte da docenza
frontale e alternanza scuola-lavoro. Gli stage erano svolti tra II e III classe
in 120/320 ore. Nell’integrazione si utilizzava la flessibilità curricolare. Negli
a.f. 2010/11 e 2011/12 i percorsi duravano 1.000 ore l’anno al primo bien-
nio e 1.200 al III anno. Dall’a.f. 2012/13 i percorsi triennali durano 3.168
ore (1.056 ore l’anno), comprendendo l’attuazione dei LaRSA, del tirocinio
curricolare (stage o alternanza) e degli esami. Nell’a.f. 2023/24, l’articola-
zione formativa dei percorsi ordinamentali di IeFP prevede: una flessibilità
didattica e organizzativa del 20% del monte ore delle competenze di base e
professionali; attività di tirocinio tra un minimo di 160 ore ed un massimo
di 500 ore nel triennio, tra 200 e 300 nel caso di quarta annualità e 700 ore
nel caso di percorso quadriennale, un numero di ore LaRSA funzionale al
recupero e allo sviluppo degli apprendimenti ed esami per una durata com-
presa fra le 16 e le 24 ore. Nello stesso anno, l’articolazione formativa dei
percorsi duali prevede: I anno, 420 ore competenze di base, 372 ore com-
petenze professionali e 100 ore LaRSA e 164 ore di alternanza simulata; II
anno, 288 ore competenze di base, 351 ore competenze professionali, 100
ore LaRSA e 317 ore alternanza rafforzata; III anno, 233 ore competenze di
base, 179 ore competenze professionali, 100 ore LaRSA, 528 ore tirocinio
e 16 ore esami; IV anno, 220 ore competenze di base, 242 ore competenze
professionali, 50 ore LaRSA, 528 ore tirocinio e 16 ore esami. Si possono at-
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97QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
tuare percorsi connessi all’offerta di IeFP. Lo stage e i percorsi in alternanza
possono essere realizzati nel territorio extraregionale o all’estero.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere secondo l’allegato del Piano annuale: ac-
coglienza, orientamento (sia individuale che di gruppo tanto in fase ini-
ziale che in quella finale), personalizzazione (eventuali LaRSA interni o
insegnamenti aggiuntivi/elettivi e specifici interventi), supporto per extra-
comunitari, disabili e soggetti a rischio, tutoraggio, tirocinio curricolare,
accompagnamento al lavoro, predisposizione di materiali didattici specifici,
accompagnamento nei percorsi di alternanza scuola-lavoro e apprendistato,
nei processi di validazione delle competenze e riconoscimento dei crediti e
nelle fasi di passaggio in uscita o ingresso, progetti riabilitativi e di socializ-
zazione. Nell’ambito delle attività formative d’aula e laboratoriali possono
essere previsti interventi in ambienti esterni quali visite didattiche (a musei,
città, ambienti naturali, realtà sociali, Istituzioni, ecc.), partecipazione ad
eventi (convegni, fiere di settore, mostre, spettacoli, ecc.), lezioni fuori sede,
la cui realizzazione non risulta possibile presso le sedi formative (interven-
ti che necessitano dell’utilizzo di macchinari o di attrezzature specifiche,
attività motoria, ecc., visite esperienziali, di conoscenza diretta del tessuto
economico produttivo locale attraverso visite aziendali, incontro con “ma-
estri” del lavoro o professionisti, ecc. In base a quanto previsto dall’art. 17,
comma 2, della Legge regionale n. 27/2017, si realizzano attività di supporto
alle azioni formative finalizzate all’effettivo esercizio del diritto allo studio
degli allievi iscritti ai percorsi di IeFP. Lo stage formativo deve essere pro-
gettato e attivato per l’intero gruppo classe. Sono finanziate, inoltre, attività
di accompagnamento finalizzate a favorire la partecipazione degli allievi ai
percorsi IeFP: sostegno a soggetti svantaggiati e fornitura di vitto e convitto:
per l’anno formativo 2023/24 il limite di spesa è di € 2.500.000,00
Ø Esiti e certificazioni
Le macro-tipologie di prove di accertamento sono “in situazione” e
“formative”, ovvero multidisciplinari, centrate su test, questionari a rispo-
sta chiusa o aperta, interrogazioni, risoluzione di problemi, elaborazioni di
testi brevi; ecc. Il giudizio di idoneità, da parte della commissione d’esame
consente al termine della terza annualità il rilascio di un attestato di quali-
fica, corrispondente al III livello EQF e, alla fine della annualità, il rilascio
di un diploma professionale corrispondente al IV livello. In caso di interru-
zione del percorso viene rilasciata a richiesta dell’interessato un’attestazione
intermedia delle competenze acquisite che si configura come documento
di validazione con valore di parte seconda (dm n. 30.6.2015, allegato 5). Il
passaggio da un modulo formativo (annuale) a un altro di un medesimo
corso avviene tramite prove intermedie organizzate dal soggetto gestore.
Alle prove sono ammessi anche coloro che intendano, ad esempio, a segui-
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to di frequenza di un percorso personalizzato, frequentare direttamente il
modulo successivo del percorso triennale di riferimento e sostenere l’esame
finale. Il dd n. 5439/lavforu del 15.5.2019 fornisce indicazioni operative per
il rilascio delle attestazioni a seguito della procedura di riconoscimento for-
malizzato di cui alla dgr n. 1158/2016 o a seguito di un percorso formale di
Formazione professionale. Le certificazioni sono in conformità con il decre-
to interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione
delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema
nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
Le Istituzioni formative sono autorizzate a stipulare specifiche inte-
se con Istituti scolastici per favorire il passaggio dell’allievo al termine di
un’annualità IeFP verso l’annualità predefinita e/o successiva di un percorso
scolastico coerente. Ai fini dell’inserimento nei percorsi di IeFP ha valore di
credito formativo in ingresso ogni attestazione o certificazione relativa agli
apprendimenti acquisiti dall’allievo in qualsiasi contesto, purché riconosci-
bile e traducibile in termini di competenze di cui agli standard formativi re-
gionali. La possibilità di un allievo di usufruire del passaggio da un sistema
all’altro può essere agevolata facendo ricorso a specifici percorsi di integra-
zione extracurriculare. La valutazione dei crediti e il relativo riconoscimen-
to da far valere nelle Istituzioni scolastiche, tiene conto del parere del Co-
mitato tecnico-scientifico eventualmente integrato da esperti del mondo del
lavoro. Per la determinazione del credito nei percorsi delle IF, l’équipe dei
formatori individua le equivalenze tra le acquisizioni realizzate nel percorso
in uscita e ambiti/segmenti di percorso in ingresso. Il riconoscimento del
credito può avvenire attraverso il solo esame della documentazione, qualora
questa sia esaustiva; le modalità di accertamento ulteriore possono avvenire
in forme liberamente definite dalle l’équipe dei formatori, anche diverse
dalle tradizionali prove orali, scritte e crittografiche, comprese forme di
osservazione diretta dell’attività del soggetto. Le prove sono definite in modo
differenziato per ogni candidato. I crediti formativi devono essere attestati
utilizzando i modelli che secondo la normativa vigente disciplinano i pas-
saggi tra sistemi (art. 8 del d.lgs. n. 61/2017 e accordo in CSR del 10.5.2018,
n. 156/CSR del 2020 e successivi). Gli Attestati di competenze possono cer-
tificare anche solo parti di competenza e di qualificatori professionali, os-
sia loro specifici elementi costitutivi (conoscenze e abilità); essi possiedono
valore di credito formativo spendibile sia in caso di passaggio a percorso di
diverso ordinamento o tipologia, sia per il futuro ottenimento di qualifica-
zioni regionali.
Ø Governo del sistema
La Direzione centrale Lavoro, formazione, istruzione della Regione
programma le attività con il contributo delle Istituzioni formative incari-
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99QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
cate. La Regione individua con avviso pubblico un unico soggetto su tutto
il territorio per l’organizzazione e gestione didattica dei percorsi di Forma-
zione professionale rivolti ai giovani di età inferiore ai 18 anni. I percorsi di
IeFP sono realizzati dall’Associazione temporanea d’impresa Effe.Pi 2024,
che raggruppa organismi formativi accreditati. Questa associazione, costi-
tuita il 21.1.2021, è soggetto unico responsabile su tutto il territorio regio-
nale della programmazione, organizzazione e gestione didattica dei percorsi
formativi previsti dalle linee guida regionali per gli a.f. 2021/2022, 2022/23
e 2023/24. La programmazione delle attività è svolta dalla Direzione cen-
trale, attraverso un documento di indirizzo denominato “Direttive per la
predisposizione del Piano annuale di formazione”. Sulle indicazioni delle
direttive, il soggetto attuatore predispone un Piano annuale di formazione
con attenzione alla progettazione, monitoraggio, promozione e valutazio-
ne. È costituita una Commissione di valutazione delle proposte di opera-
zione riferite alle Direttive per la predisposizione e la gestione dei percorsi
di Istruzione e formazione professionale. In relazione a ciascun percorso di
IeFP le Istituzioni formative istituiscono un Comitato tecnico scientifico di
progetto (CTS) composto dal dirigente scolastico dell’Istituzione formativa,
o da un suo rappresentante, dal referente del percorso e da due docenti. I
CTS sovraintendono da un punto di vista didattico l’andamento del percor-
so formativo ed esprimono indirizzi in particolare su definizione del Piano
formativo, modello di valutazione delle competenze e criteri di monitorag-
gio del percorso formativo. I CTS si rapportano con la Direzione centrale
per l’ammissione di nuovi allievi all’interno di percorsi già iniziati e per
l’ammissione in deroga ai limiti di frequenza richiesta per gli esami finali.
I percorsi sussidiari sono programmati con l’USR. Le intese tra Regione e
USR rivolte alle IS prevedono l’istituzione di un Tavolo regionale di coordi-
namento composto da tre rappresentati designati dalla Direzione centrale e
da tre rappresentanti designati dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Ø Destinatari
Per l’identificazione dei destinatari dei percorsi duali si fa riferimen-
to alle norme del Piano nazionale nuove competenze e all’allegato alla de-
cisione del Consiglio relativa all’approvazione del Piano Nazionale per la
Ripresa e la Resilienza dell’Italia, del 13 luglio 2021, oltre che da quanto
indicato nel documento «Recovery and Resilience Facility - Operational Ar-
rangements between European Commission and Italy». Pertanto, sono de-
stinatari dell’intervento: a) giovani soggetti al diritto-dovere all’istruzione e
formazione, ivi compresi coloro che, in continuità di studio, frequentano
percorsi anche oltre al compimento del diciottesimo anno di età; b) giovani
che hanno assolto o sono prosciolti dal diritto-dovere e si iscrivono al IV
anno dei percorsi di IeFP; c) giovani da diciassette a venticinque anni che
hanno assolto o siano stati prosciolti dal diritto-dovere all’istruzione, privi
di titolo di studio di istruzione secondaria di secondo grado e che, anche
con crediti formativi in ingresso, si iscrivono ai percorsi duali, anche con
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100
contratto di apprendistato di I livello, volti al conseguimento di una qua-
lificazione di IeFP, con esclusione di una certificazione di singole unità di
competenza; d) over diciassette anni che hanno assolto o siano stati pro-
sciolti dal diritto-dovere all’istruzione, privi di titolo di studio di istruzione
secondaria di primo o di secondo grado che, anche a seguito di interventi
di riconoscimento di crediti formativi in ingresso, si iscrivono ai percorsi
duali volti al conseguimento di una qualificazione o di una certificazione di
singole unità di competenza di IeFP.
Ø Quarto anno
In Friuli-Venezia Giulia, dall’a.f. 2012/13, sono presenti i percorsi di IV
anno. Si riferiscono alle Istituzioni formative e scolastiche e hanno un mon-
te ore di 1.056 ore annue: 240 di competenze di base, 550 di competenze
professionali, 50 di LaRSA, 200 di stage e 16 di esami:
– a.f. 2012/13: percorsi 4; allievi 59
– a.f. 2013/14: percorsi 4; allievi 58
– a.f. 2014/15: percorsi 10; allievi 145
– a.f. 2015/16: percorsi 12; allievi 182
– a.f. 2016/17: percorsi 33; allievi 379
– a.f. 2017/18: percorsi 34; allievi 379
– a.f. 2018/19: percorsi 30; allievi 333
– a.f. 2019/20: percorsi 34; allievi 380
– a.f. 2020/21: percorsi 37; allievi 410
– a.f. 2021/22: percorsi n.d.; allievi n.d.
– a.f. 2022/23: percorsi n.d.; allievi n.d.
– a.f. 2023/24: percorsi n.d.; allievi n.d.
Ø Costi
Riguardo ai costi standard, i riferimenti sono contenuti nella dgr n.
1249 del 7.8.2020 recante “lr 27/2017 - Attività di istruzione e formazione
professionale (IeFP) rivolta a giovani di età inferiore ai diciotto anni. Defi-
nizione delle attività finanziabili”. I percorsi di IeFP ordinari e in modalità
duale hanno gli stessi parametri. A fronte di un finanziamento complessivo
di € 26.902.000,00 per la realizzazione dei percorsi di IeFP negli esercizi
2020, 2021 e 2022 del bilancio pluriennale della Regione per la copertura di
1.056 ore anno dei costi relativi a 4.137 allievi a parametro € 6,16 ore/allievo
(26.902.000:1056: 4.137 = 6,16) il fabbisogno reale in termini di numero di
allievi risulta pari a 1.294 allievi per 87 corsi (Monitoraggio INAPP), con
una media a classe di 14,87 allievi. Pertanto, nell’a.f. 2020/21 il costo ora
corso ammonta a € 91,59, il costo annuale per percorso è di € 96.719,51 e il
costo annuale per allievo corrisponde a € 6.502,78. Nei Piani non si dà un
minimo e un massimo di allievi per classe ma, a livello di accreditamento, il
limite massimo è di 25 allievi.
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101QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Nel 2013 sono stati segnalati nella Regione i primi apprendisti. La di-
stribuzione delle ore di formazione all’interno del monte ore contrattuale di
un apprendista di I livello che frequenta il II, III e IV anno di un percorso
di IeFP è la seguente: formazione esterna all’impresa presso un CFP: 633
ore (nel II anno) e 528 ore (nel III e IV anno); formazione formale interna
all’impresa: 423 ore (nel II anno) e 528 ore (nel III e IV anno). La durata
totale della formazione è di 1.056 ore. La circolare del Ministero del lavoro
e delle Politiche Sociali R.0000012 del 6.6.2022 fornisce chiarimenti inter-
pretativi rispetto alle disposizioni del decreto legislativo 15 giugno 2015, n.
81 e del decreto interministeriale 12 ottobre 2015 definendo nel dettaglio le
caratteristiche del contratto di apprendistato di primo livello. La sperimen-
tazione del sistema duale si è attuata a partire dall’a.f. 2016/17. I percorsi di
qualifica e di diploma professionale secondo la modalità “duale” sono rea-
lizzati in continuità con quanto previsto dal protocollo d’intesa tra MLPS e
Regione Friuli-Venezia Giulia del 13.1.2016, attuativo dell’accordo Stato-Re-
gioni del 24.9.2015. Il percorso duale è rivolto ai giovani che hanno compiu-
to 15 anni, in possesso di un diploma di scuola secondaria di primo grado e
fino al compimento dei 25 anni. Le modalità attuative del sistema regionale
di formazione duale prevedono che l’apprendistato sia inserito nell’articola-
zione modulare dei percorsi di IeFP a partire dalla seconda annualità. Le vi-
site esplorative in contesti produttivi aziendali sono obbligatorie solo per la
prima annualità. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed in particolare
la Missione 5, Componente 1, Investimento 1.4 “sistema duale”, si propone
di rafforzare il sistema duale di formazione. Vengono progettate e attivate
nella modalità duale tutte le prime annualità. Nell’ambito delle misure at-
tivabili previste dal documento del Ministero del Lavoro “Linee guida per
la programmazione e attuazione dei percorsi di IeFP e di IFTS in modalità
duale” (dm n. 139 del 2.8.2022), la Regione ha ritenuto di avvalersi nel corso
dell’a.f. 2023/24 della possibilità di conversione in duale dell’offerta di IeFP
ordinamentale già finanziata nel corso delle precedenti annualità con risor-
se ordinarie nazionali e regionali.
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103QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
➢ Struttura
Lazio
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104
Ø Normativa
– Protocollo del 24.7.2003
– Intesa interistituzionale del 21.10.2003
– Dgr n. 736 del 1.8.2003 (atto di indirizzo)
– Dgr n. D2922 del 17.10.2003 (programmazione percorsi)
– Dgr n. 510/2007 (programmazione percorsi)
– Dgr n. 602/2008 (sistema formativo regionale, linee guida a.f. 2008/09)
– Dgr n. 968/2007 e s.m.i. (approvazione direttiva accreditamento)
– Dgr n. 968/2007, n. 842/08, n. 229/08, n. 668/09, n. 223/10, n. 295/11,
n. 289/12, n. 457/13 (accreditamento)
– Dgr n. 525/2009 (sistema formativo regionale, linee guida a.f. 2009/10)
– Dgr n. 377/2011 (atto di indirizzo)
– Dgr n. 343 del 22.07.2011 (linee guida)
– Dgr n. 363 dell’8.8.2011 (riparto risorse e parametro costo allievo)
– Dgr n. 493 del 21.10.2011 (offerta sussidiaria integrativa)
– Dgr n. 531 dell’11.11.2011 (offerta sussidiaria complementare Ipsia del
Cairo e Alessandria)
– Dgr n. 417/12 (linee guida e costi a.f. 2012/13)
– Dgr n. 242 del 1.8.2013 e dd n. 3544/13 (linee guida a.f. 2013/14)
– Dd n. 225/14 (esami a.f. 2013/14)
– Lr n. 5 del 20.4.2015 (IeFP)
– Dgr n. 574 del 2.9.2014 (linee guida a.f. 2014/15)
– Dgr n. 589 del 12.09.2014 (finanziamenti)
– Dd n. G01341 del 19.2.2016 (rendicontazione)
– Dgr n. 231 del 10.5.2016 (linee guida duale)
– Dgr n. 409 del 19.7.2016 (piano IeFP a.f. 2016/17)
– Dd n. G06261 del 1.6.2016 (sistema duale)
– Dd n. G02483 del 2.3.2017 (sistema duale)
– Dd n. G05944 del 7.5.2018 (esami)
– Dgr n. 488 del 6.9.2018 (ordinamentali a.f. 2018/19)
– Dgr n. 634 del 10.9.2019, dd n. G13185 3.10.2019, cmrc-2019-0108665
del 12.7.2019 (ordinamentale 2019/20) circolare n. 982572 del 3.10.2019,
nota ru U0342051 del 8.6.2018 (duale 2019/20)
– Dd G10086 del 25.7.2019, rettificata dd G10484 del 31.7.2019
– Dgr n. 386 del 23.6.2020 (esami)
– Dgr n. 846 del 19.11.2019 (recepimento figure del Repertorio)
– Dgr n. 593 del 6.8.2020 e nota n. 0982572 del 3.12.2019 (IeFP a.f.
2020/21)
– Dgr n. 589 del 17.9.2021 (piano annuale IeFP a.f. 2021/22)
– Dd n. G07415 del 16.6.2021 (duale a.f. 2021/22)
– Dd n. G08248 del 24.6.2022 (duale a.f. 2022/23), dgr del 4.8.2022, n.
683 (ordinamentale)
– Dd n. G09452 del 10.7.2023 (duale) cmrc-2023-0122647 del 28.7.2023;
(ordinamentale a.f. 2023/24)
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105QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Dall’anno 2002/03 (in via di prima sperimentazione) i percorsi di FP
integrale si svolgono presso le Agenzie formative. Era possibile il coinvol-
gimento delle Istituzioni scolastiche, ove richiesto per garantire la forma-
zione culturale di base. Nell’a.f. 2007/08 si aprì una parentesi di percorsi
biennali per maggiorenni (non più attivati dall’a.f. 2015/16 al I anno) e che,
comunque, pur qualificando secondo le figure del Repertorio non erano in
diritto-dovere, mancando della parte di istruzione connessa all’Obbligo. “In
sede di prima applicazione”, secondo l’accordo territoriale del 9.2.2011, si
iniziò ad attuare nell’a.f. 2011/12 il modello di sussidiarietà (prima sussidia-
rietà integrativa e ora sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017 a seguito dell’accordo
territoriale con dgr n. 363 del 22.6.2021). Con gli esami di qualifica dell’a.f.
2019/20 sono, infatti, terminati i percorsi di IeFP realizzati in regime di sus-
sidiarietà con il vecchio ordinamento. I nuovi primi anni sono attivati nelle
scuole dall’a.f. 2022/23. Nell’a.f. 2023/24, oltre ai percorsi di 27 Istituti pro-
fessionali accreditati per la IeFP, c’è la presenza di percorsi delle Istituzioni
formative accreditate, che contano attualmente 18 strutture formative degli
Enti accreditati. La lr n. 5/15 prevede solo percorsi della durata triennale e
percorsi della durata di almeno quattro anni nel caso in cui, per l’indirizzo
di studi scelto, come ad esempio gli “operatori del benessere”, non esista un
corso di studio equivalente negli Istituti professionali. Dall’a.f. 2016/17 sono
segnalati con continuità percorsi di IV anno in modalità duale, in apprendi-
stato e alternanza scuola-lavoro. Con il Programma GOL, nel piano attuati-
vo della Regione Lazio, sono previsti anche percorsi formativi di pre-inseri-
mento in percorsi IeFP, prevalentemente di breve durata, di natura mirata/
specialistica, finalizzati a riqualificare colmando e/o integrando competenze
specifiche. Attualmente, i percorsi formativi di IeFP devono seguire – sal-
vo motivate eccezioni – l’andamento dell’anno scolastico: settembre 2023
– agosto 2024.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2002/03 la sede di svolgimento delle attività è stata il CFP, an-
che per le competenze di base. L’iscrizione dei percorsi integrali avviene
ancora oggi presso le sedi operative (Istituzioni formative - Enti - e Centri
afferenti alle Amministrazioni ex provinciali) accreditate per la macro-tipo-
logia “obbligo formativo”. Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene anche presso
l’Istituzione scolastica (IS), nei percorsi che seguono il modello sussidiario.
I percorsi integrali delle Istituzioni formative (IF) sono gestiti in Provin-
cia di Roma dagli Enti formativi privati accreditati e dalle Amministrazio-
ni delle Aree Vaste e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, mentre
nelle altre Province dalle Istituzioni formative degli Enti territoriali. Pos-
sono accreditarsi soggetti pubblici e privati che, indipendentemente dalla
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106
loro natura, abbiano scopi formativi. L’accreditamento è concesso anche
alle scuole con deroga dei requisiti di ammissibilità (finalità formative e
volume d’affari). Nell’a.f. 2023/24, sono 14 le strutture formative degli Enti
accreditati, attivate in Regione nella Città Metropolitana di Roma (Alba-
for s.p.a., Associazione Centro Elis, ATS Roma Capitale + Città di Fiumi-
cino, Capodarco formazione impresa sociale s.r.l., CIOFS FP Lazio, Città
di Anzio, CNOS- FAP Lazio, Comune di Monterotondo, ENDO FAP Lazio,
ENGIM San Paolo, Fondazione San Girolamo Emiliani, Formalba s.r.l., Ti-
voli forma s.r.l., Roma Capitale). Ad esse si aggiungono nelle altre province
questi 4 Istituti provinciali accreditati: Frosinone formazione e lavoro, La-
tina formazione lavoro, Istituzione formativa/professionale Rieti, Servizio
formazione professionale Provincia di Viterbo. Queste ultime, con le 6 sedi
della su menzionata Città Metropolitana di Roma Capitale sono Istituzioni
formative a gestione diretta degli Enti territoriali. I percorsi in sussidiarietà
vengono svolti nei 27 Istituti professionali accreditati (due in più rispetto
all’anno precedente). Per assicurare la razionalizzazione della spesa la Re-
gione stabilisce che le Istituzioni formative debbano possedere, in maniera
singola o associata, la capacità di realizzare percorsi di IeFP per almeno
360 studenti, ripartiti su più sedi, per un totale di 18 percorsi o 120 studenti
ripartiti su una singola sede formativa per un totale di 6 percorsi. La Regio-
ne aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’iscrizione on-line degli allievi
alla IeFP. I percorsi che costituiscono l’offerta di Istruzione e Formazione
Professionale sono allineati al calendario scolastico 2023/24, con partenza
15 settembre 2023.
Ø Docenti
Nei percorsi di formazione integrale, anche i docenti delle competenze
di base provengono dagli Enti formativi privati e dal sistema formativo degli
Enti territoriali. Possono essere altresì docenti incaricati a seguito di avvi-
so ad evidenza pubblica. Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario i docenti
sono della scuola per tutte le competenze. Non è previsto il coinvolgimen-
to delle Istituzioni formative all’interno dell’offerta sussidiaria realizzata da
Istituti professionali. Il CCNL formazione è adottato dalle strutture facenti
capo direttamente alle Amministrazioni provinciali. La Regione non richie-
de obbligatoriamente l’applicazione del CCNL specifico della categoria agli
altri Enti accreditati.
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2020/21 (dgr n. 593 del 6.8.20), la durata complessiva di ogni
percorso ordinamentale triennale integrale deve corrispondere a 1.020 ore
annue, ovvero 3.060 ore nel triennio. In precedenza, il percorso era della
durata complessiva di 3.168 ore (1.056 ore al I, al II e al III anno) fino all’a.f.
2019/20 compreso. Attualmente l’impianto generale, secondo gli standard
minimi di percorso formativo approvati con dgr n. 683 del 4.8.2022, prevede
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al I anno: competenze trasversali 124 ore; competenze di base 481; compe-
tenze tecnico-professionali 390 (di cui 25 tirocinio orientativo); al II anno:
competenze trasversali 100 ore; competenze di base 390; competenze tecni-
co-professionali 350 (di cui 180 tirocinio formativo); al III anno: competen-
ze trasversali 84 ore e valutazione 25; competenze di base 311; competenze
tecnico-professionali 390 (di cui 210 tirocinio formativo). In esito a quanto
condiviso con le altre Regioni, la nuova definizione degli standard minimi in
termini di percentuali delle modalità didattiche applicate nei percorsi duali,
è per l’alternanza simulata: dal 15% al 25% delle ore del percorso del I anno
di IeFP; per l’alternanza rafforzata: dal 30% al 50% del percorso duale, a cui
possono concorrere, nel limite massimo del 20% delle predette percentuali,
le attività di alternanza simulata; per l’apprendistato duale: nel rispetto delle
percentuali di formazione esterna definite ai sensi e per gli effetti del d.lgs.
n. 81/2015. Per i IV anni, la formazione prevede un monte ore complessivo
di 990 ore. I percorsi in sussidiarietà nelle IS si attivano in classi autonome
che assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell’ordinamen-
to dei percorsi di IeFP. A tale scopo gli IP utilizzano i margini di articola-
zione delle cattedre di cui al comma 4 dell’art. 9 e gli spazi di autonomia e
flessibilità previsti dall’art. 6 del d.lgs. n. 61/2017.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere tutto ciò che concerne le attività didatti-
che: accoglienza, orientamento, accompagnamento, ri-orientamento, valu-
tazione crediti in entrata e coprogettazione passaggi tra istruzione e IeFP
gestione dei crediti, valutazione degli apprendimenti e certificazione degli
apprendimenti. Sono possibili attività di tirocinio orientativo o di suppor-
to e di validazione del percorso. È invece obbligatoria l’attività di tirocinio
formativo, con tutor aziendali e un modulo obbligatorio per la sicurezza.
In un’ottica di corresponsabilità tra famiglie, allievi e Istituzione formativa
il Patto formativo definisce in maniera condivisa diritti e doveri di tutte le
parti. Sono previste attività individualizzate di approfondimento, recupero
o sostegno ad allievi, anche stranieri, in difficoltà sociali, culturali o per-
sonali, o per attività culturale e sportiva, o finalizzata a passaggi. Per gli
allievi disabili sono previste figure di sostegno e piani individualizzati. È
previsto un servizio di trasporto degli alunni con disabilità residenti nella
Regione Lazio e frequentanti i percorsi triennali di IeFP. Sono segnalati
bandi a livello comunale per l’assegnazione di borse di studio per gli allievi
dei percorsi triennali. È possibile fare tirocinio per un periodo di 3 mesi in
un altro Paese dell’Unione europea con il progetto Erasmus first, finanziato
dall’Unione Europea.
Ø Esiti e certificazioni
Con la dd n. G05986 del 4.5.2023 sono state emanate disposizioni e per
lo svolgimento delle prove di esame di qualifica e diploma nella Istruzione
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e Formazione Professionale e nel sistema duale. Oltre alla valutazione degli
apprendimenti lungo tutto il percorso, sono realizzate attività di valutazio-
ne che riflettono l’approccio dalla “valutazione autentica”. Al termine del
biennio gli studenti acquisiscono i saperi e le competenze di cui al dm n.
139/2007 nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, sulla base del modello
di certificazione adottato con il dm n. 9 del 27.01.10. Al termine del percorso
triennale, lo studente consegue la qualifica di Operatore professionale con
riferimento alla relativa figura professionale. Essa è riconosciuta a livello
nazionale e corrispondente al III livello EQF. La Regione Lazio ha adottato
a partire dall’anno formativo 2020/21, dgr n. 846 del 19.11.2019, il nuovo re-
pertorio delle figure professionali cui le Istituzioni formative dovranno fare
riferimento. Le certificazioni sono in conformità con il decreto interministe-
riale del 5.1.2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per
l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certifi-
cazione delle competenze”.
Ø Crediti
I ragazzi possono scegliere di transitare dal sistema di IeFP a quello
statale degli Istituti professionali, e viceversa, anche in itinere ed eventual-
mente proseguire fino al conseguimento del diploma quinquennale. Sulla
base di metodologie congiuntamente definite, gli allievi con competenze/
crediti certificati, reciprocamente riconosciuti, sono ammessi a frequentare
anni di corso scolastico/formativo successivi al primo, in rapporto al valore
delle competenze e crediti accertati ai sensi dell’art. 4, comma 6 del Dpr n.
275/99 e art. 6, comma 4, del Dpr n. 257/00. L’accreditamento delle compe-
tenze in ingresso degli allievi e la certificazione delle competenze intermedie
e finali avvengono facendo riferimento all’accordo della Conferenza unifica-
ta del 28.10.2004 e al decreto ministeriale del 22.08.2007 e ai suoi allegati. I
crediti riconosciuti in ingresso e le competenze acquisite nel percorso sono
registrate sul libretto formativo personale dell’allievo.
Ø Governo del sistema
A livello regionale, lo schema di riferimento dell’articolazione oraria,
dei pesi per area e del totale dei crediti per ciascuna annualità del trien-
nio IeFP, relativo a ciascuna area/disciplina è determinato con atti della
Direzione regionale Formazione, ricerca e innovazione, scuola e universi-
tà, diritto allo studio, in base all’esito dei lavori di specifici tavoli tecnici
cui partecipano le Amministrazioni provinciali, la Città Metropolitana di
Roma Capitale, l’Ufficio Scolastico Regionale e i rappresentanti delle istitu-
zioni della IeFP. Nello specifico, i tavoli si occupano di certificazione delle
competenze, riconoscimento dei crediti, omogeneità metodologica e proce-
durale di intervento delle attività previste, acquisizione delle competenze
necessarie, declinazione dei profili professionali rispetto alle esigenze del
mercato del lavoro. Il monitoraggio (procedurale, fisico e controlli in itinere
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ed ex post) e la valutazione sono effettuati nell’ambito del Coordinamento
regionale con il supporto delle IF e delle loro associazioni anche a livello
nazionale. In continuità con gli anni precedenti, è delegata la gestione delle
strutture della Formazione professionale alle Amministrazioni provinciali e
alla Città Metropolitana di Roma Capitale, previa convenzione con la Re-
gione. Analogamente, alle Amministrazioni provinciali e alla Città Metro-
politana di Roma Capitale è delegata la gestione delle Istituzioni formative
che svolgono le attività di IeFP, (art. 7, comma 1, lettere a e c, della Legge
regionale n. 5 del 20.4.2015), nonché l’assegnazione alle stesse delle risorse.
Ø Destinatari
I percorsi ordinamentali di IeFP per l’assolvimento del diritto-dovere
sono rivolti ai seguenti destinatari: 1) giovani che hanno superato l’esame
di stato della scuola secondaria di primo grado; 2) giovani che al 31 dicem-
bre dell’anno in cui iniziano il percorso di IeFP non abbiano compiuto 16
anni di età; 3) giovani di età superiore, pluribocciati e/o provenienti da altri
istituti scolastici, che non hanno assolto il diritto-dovere all’Istruzione e alla
Formazione, i quali, concluso il primo ciclo di istruzione, sulla base dei
requisiti posseduti, scelgano di accedere ai percorsi di IeFP. Tutti i soggetti
destinatari dei percorsi del Sistema Duale del PNRR sono definiti dalle rela-
tive linee guida approvate del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:
1) giovani soggetti al diritto-dovere all’istruzione e formazione, ivi compresi
coloro che, in continuità di studio, frequentano percorsi anche oltre al com-
pimento del diciottesimo anno di età; 2) giovani che hanno assolto o sono
prosciolti dal diritto-dovere e si iscrivono al IV anno IeFP; 3) giovani da 17 a
25 anni che hanno assolto o siano stati prosciolti dal diritto-dovere all’istru-
zione, privi di titolo di studio di istruzione secondaria di secondo grado e
che, anche a seguito di eventuali interventi di riconoscimento di crediti for-
mativi in ingresso, si iscrivono ai percorsi duali; 4) over 17 anni che hanno
assolto o siano stati prosciolti dal diritto-dovere all’istruzione, privi di titolo
di studio di istruzione secondaria di primo o di secondo grado che, anche
a seguito di interventi di riconoscimento di crediti formativi in ingresso, si
iscrivono ai percorsi duali.
Ø Quarto anno
Il diploma professionale, è attivato in apprendistato secondo il d.lgs. n.
81 del 2015, e in alternanza scuola-lavoro, secondo il d.lgs. n. 77 del 2005. Si
svolge in 990 ore (495 di formazione d’aula e 495 in formazione in azienda
con contratto di apprendistato di primo livello o in alternanza scuola lavo-
ro). Sono segnalati con continuità percorsi di IV anno in modalità duale
dall’a.f. 2016/17 all’a.f. 2023/24.
– a.f. 2016/17: n. percorsi 74; n. allievi 1.173
– a.f. 2017/18: n. percorsi 82; n. allievi 1.310
– a.f. 2018/19: n. percorsi 97; n. allievi 1.352
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– a.f. 2019/20: n. percorsi 109; n. allievi 1.540
– a.f. 2020/21: n. percorsi 113; n. allievi 1.608
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Costi
In relazione ai percorsi ordinamentali delle Istituzioni formative accre-
ditate, la Regione stabilisce i criteri per l’assegnazione delle risorse da at-
tribuire all’ambito territoriale della Città Metropolitana di Roma Capitale.
Attualmente, infatti, quest’ultima costituisce l’ambito territoriale dove sono
concentrati tutti i percorsi della Regione appartenenti alle realtà del privato
sociale, oggetto della presente indagine. Esse fanno riferimento al cosid-
detto “regime convenzionale”. La dgr n. 593 del 6.8.2020, allegato 1, p. 13,
definisce su base capitaria (art. 8, comma 2, lettera c, della lr n. 5/2015) il
finanziamento per allievo frequentante, che ammonta ad € 4.600,00 per le
Istituzioni formative accreditate in regime convenzionale e a € 3.800,00 per
le altre Istituzioni formative “a gestione diretta” facenti capo alle Ammini-
strazioni provinciali o presenti nella stessa Città Metropolitana. Il finanzia-
mento di queste ultime è inferiore in quanto alle Amministrazioni provin-
ciali e alla Città Metropolitana vengono assegnate per le spese generali e di
funzionamento ulteriori risorse regionali, con apposito provvedimento della
Direzione regionale in materia di Istruzione e formazione. Sulla base dei dati
del monitoraggio INAPP dell’a.f. 2020/21 e della dgr n. 589 del 17.9.2021, p.
16, la stima degli allievi 1 delle realtà che operano in regime convenziona-
le ammonterebbe a 2.497 unità mentre i percorsi sarebbero 113, sempre
al netto dei percorsi duali, i quali, come si vedrà, seguono Unità di Costo
Standard diverse. Dall’a.f. 2020/21 le ore previste sono 1.020 all’anno, ovvero
3.060 ore nel triennio. Con riferimento alle prime annualità dei percorsi di
IeFP ordinamentali della Regione, le relative classi sono formate da un nu-
mero minimo di 15 allievi e possono essere finanziati fino a un numero mas-
simo di 25. Tuttavia, Città Metropolitana di Roma Capitale si è riservata di
determinare, anche tenuto conto dei predetti limiti, il numero minimo degli
allievi finanziabili per classe (20 nell’a.f. 2020/21), avuto riguardo alla dispo-
nibilità di risorse finanziarie assegnate. Con dd n. G08455 del 17.7.2020 è
stato approvato dalla Regione Lazio l’invito alla presentazione di manifesta-
zione di interesse per la realizzazione di percorsi di Istruzione e Formazione
1 Nella dgr della Regione Lazio n. 589 del 17.9.2021, allegato 1, p. 16, si evidenzia la ri-
partizione delle risorse dei percorsi triennali di IeFP 2021/22 citando i dati dell’anno formativo
precedente (a.f. 2020/21). Dividendo il totale delle risorse per € 4.600 a regime convenzionale e
per € 3.800 a gestione diretta e amministrazioni provinciali, si ottiene il numero preciso degli
allievi delle due tipologie, consentendo di stimare la percentuale degli allievi che appartengono al
regime convenzionale rispetto al totale degli allievi. Tale percentuale corrisponde al 74,28%. Ap-
plicandola agli allievi e ai corsi del I anno del regime convenzionale si ottengono le stime citate.
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Professionale con modalità di apprendimento duale per l’a.f. 2020/21. Que-
sto regola il finanziamento dei percorsi duali, che nell’anno formativo di ri-
ferimento sono presenti nelle Istituzioni formative accreditate. In coerenza
con le linee guida approvate con dgr n. 231 del 10.5.2016, la base di calcolo
per individuare il costo del progetto è costituita da un parametro fisso di
€ 4 * h * allievo. La stima degli allievi delle realtà che operano in regime
convenzionale duale ammonterebbe a 57 unità mentre i percorsi sarebbero
3. Pertanto, il costo ponderato dei percorsi IF, sia ordinamentali a € 4.600
pro capite che duali a € 4 ora allievo, corrisponde alla seguente stima: costo
a percorso € 99.135,90, costo ad allievo € 4.497,00, costo ora corso € 97,19,
costo orario per allievo € 4,41. Il finanziamento riconosciuto nella Regione
Lazio viene riparametrato con riferimento al numero effettivo degli allievi
frequentanti dopo la realizzazione del 10% della durata dei singoli percorsi
attivati. Attualmente, per quanto riguarda i progetti duali presentati dagli
Istituti professionali (dd n. G09452 del 10.7.2023), sono finanziabili unica-
mente le spese connesse a misure integrative individuali o individualizzate
volte a favorire l’accessibilità e la personalizzazione dei percorsi e a contra-
stare la dispersione e l’insuccesso formativo. Per le attività di formazione
individuale e individualizzata, l’UCS è quantificata in € 42 ora/partecipante,
per un massimo di 18 ore.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Gli aspetti formativi del contratto di apprendistato, attivi prima dell’en-
trata in vigore del TU dell’apprendistato, sono disciplinati dalla lr n. 9/2006
recante “Disposizioni in materia di formazione nell’apprendistato”. La deli-
berazione n. 123 del 21.3.2017 approva il regolamento regionale dei profili
dell’apprendistato. Le caratteristiche del contratto di apprendistato di primo
livello sono definite nel dettaglio dalla circolare del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali R.0000012 del 6.6.2022 che fornisce chiarimenti in-
terpretativi rispetto alle disposizioni del Dl 15.6.2015, n. 81 e del decreto
interministeriale del 12.10.2015.
Il sistema duale mira a utilizzare prioritariamente il contratto di ap-
prendistato per la qualifica e il diploma professionale valorizzando i percor-
si formativi del sistema IeFP anche nel suo sviluppo verticale. Attualmente,
le linee di intervento attivate per il duale riguardano sia i percorsi triennali
che quelli di IV anno. La parte di applicazione pratica è conforme (al mi-
nimo) agli standard dell’accordo in CU n. 158 del 24.9.2015 con almeno il
40% dell’orario ordinamentale costituito da formazione in azienda per il I
anno e almeno il 50% dell’orario per il IV anno; almeno 400 ore dell’orario
ordinamentale per l’alternanza scuola-lavoro; almeno 400 ore dell’orario per
l’Impresa formativa simulata. I percorsi di IeFP triennale e di IV anno sono
erogati in modalità ordinamentale e duale.
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➢ Struttura
Liguria
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114
Ø Normativa
– Protocollo d’intesa MIUR-Regione del 29.7.2003
– Accordo territoriale Regione- USR del 1.8.2003
– Dgr n. 906 del 31.7.03, dgr n. 1630 del 16.12.03 (nuova sperimentazione)
– Lr n. 18/09 (programmazione qualifiche)
– Dgr n. 28/2010, dgr n. 1673/10, dgr n. 1319/11 (accreditamento)
– Dgr n. 2 del 2.2.10, dgr n. 1581/10 (triennali)
– Dgr n. 1110/11 (IV anno)
– Dgr n. 1623 del 20.12.11
– Dgr n. 1190 del 5.10.12
– Dgr n. 145/13 (sussidiarietà)
– Dgr n. 192 del 22.2.13 (linee guida IeFP)
– Lr n. 43/2013, dgr n. 661/14 e dgr n. 150/15 (Arsel)
– Dd n. 2403 del 3.6.13 e allegato disposizioni attuative 2013/14
– Dgr n. 1689/2013 (disabili)
– Dgr n. 1391 dell’8.11.13 (costi standard)
– Dgr n. 422 dell’11.04.14 (avviso a.f. 2014/15)
– Dd n. 2238/15 (costi esami sussidiarietà)
– Dd n. 233 del 6.3.15 (linee guida IeFP e Arsel)
– Dd n. 1146/15 (esami), dgr n. 88/15 e dd n. 1836/15 (programmazione)
– Lr n. 30/16 (istituzione di ALFA Liguria)
– Dgr n. 728/2016 (duale), dgr n. 708/2016 (IV anno)
– Odg n. 959 del 6.10.2016 (avvisi duale e IV anno)
– Dgr n. 775 del 28.9.2017 (linee guida)
– Dgr n. 709 del 29.7.2016 e Odg Arsel n. 840 del 9.8.2016 (IeFP 2017/18)
– Odg ALFA Liguria n. 326 del 29.6.2017 (IV anni) e n. 347 del 14.7.2017
(duale 2017/18)
– Dgr n. 608 del 25.7.2018 (linee guida) e dd ALFA n. 918/2017 (IeFP
2018/19)
– Dd n. 593 del 2.8.2018 (gestione percorsi) e dd n. 1730 del 3.8.2018
(IeFP 2019/20)
– Dgr n. 519/2019 e 1143 del 7.12.2019 (recepimento nuove figure)
– Dgr n. 638 e n. 639 del 19.7.2019, dd n. 1313 e n. 1314 del 31.7.2019
(IeFP 2020/21)
– Dgr n. 785 del 5.8.2020, dd n. 1169 del 12.8.2020 (duale a.f. 2020/21)
– Dd n.1168 del 12.8.2020 (ordinamentale) e dd n.1624 dell’11.8.2021
(duale a.f. 2021/22)
– Dgr n. 798 del 5.8.2022, dd n. 1623 del 11.8.2021 (ordinamentale) e dd
n. 1879 del 10.8.2022, dd n. 1882 del 12.8.2022 e dgr n. 789-2022 (duale
a.f. 2022/23)
– Dd n. 1880 del 11.8.2022 (ordinamentale), dgr n. 815 del 4.8.2023, dd
n. 2004 del 9.8.2023 e dd n. 2005 9.8.2023 (duale PNRR e ordinario a.f.
2023/24)
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Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Dall’a.f. 2003/04 percorsi triennali di Formazione professionale inte-
grale (pura). Dall’a.f. 2007/08 fino all’a.f. 2010/11 percorsi integrati attuati
nell’ambito della flessibilità curricolare. Dall’a.f. 2011/12 la Regione adotta
il modello “sussidiario integrativo” (“sussidiario” ex d.lgs. n. 61/2017 dall’a.f.
2019/20) ad opera delle Istituzioni scolastiche (IS), con la contemporanea
presenza di nuovi primi anni dei percorsi triennali integrali delle Istituzioni
formative (IF). Tale modello è confermato anche negli anni successivi. Il
IV anno è presente dall’a.f. 2009/10. Si è interrotto nell’a.f. 2014/15 per poi
riprendere nell’a.f. 2016/17. Ad oggi, i percorsi di diploma professionale di
IeFP programmati si sono effettuati soltanto presso i CFP. Sono attuati in
Liguria percorsi di IeFP ordinamentali, percorsi duali in apprendistato o
in alternanza rafforzata per il conseguimento della qualifica o del diplo-
ma, percorsi individuali antidispersione e percorsi modulari per giovani
NEET. Si possono acquisire competenze tra quelle ricomprese nel reperto-
rio di IeFP. Per il triennio 2023-2026, la giunta della Regione ha approvato
la nuova programmazione dei percorsi triennali di Istruzione e Formazione
Professionale nell’ambito del Sistema duale ordinario e del Sistema duale
PNRR sostenuti da uno stanziamento di 11 milioni e 760mila euro. Per-
tanto, attualmente vi sono in Liguria i percorsi duali (I, II, III, IV anno)
aggiuntivi all’offerta di IeFP duale con risorse ordinarie, i percorsi di I, II,
III anno in apprendistato per il conseguimento della qualifica, collegati ai
percorsi triennali ordinari di IeFP, i percorsi triennali in alternanza raffor-
zata, collegati ai percorsi triennali ordinari di IeFP e i percorsi di IV anno
per il conseguimento del diploma di tecnico di IeFP in alternanza rafforza-
ta. Per avviare lo sviluppo dei percorsi di Istruzione e Formazione Professio-
nale nel sistema duale, la Regione Liguria ha scelto di finanziare la seconda
sperimentazione tramite l’applicazione della “quota a persona”, un modello
di finanziamento delle attività di formazione basato sulla semplificazione
amministrativa, l’attribuzione di risorse certe sulla persona e l’orientamento
al risultato.
Ø Sede di svolgimento
Nei percorsi integrali l’iscrizione può avvenire presso i 30 organismi di
formazione accreditati per l’obbligo formativo (20 attivi): Accademia del tu-
rismo s.c.r.l., AS.FO.R associazione formazione Ravasco, ATS Ecipa Genova
(capofila) - Villaggio del ragazzo, ATS Ecipa Genova - C.F.P. E. Fassicomo,
ATS Fondazione Cif formazione (capofila) - CNOS FAP LT, ATS Iscot ligu-
ria – CNOS-FAP, CIOFS FP-Centro italiano opere femminili salesiane for-
mazione professionale, Consorzio Liguria formazione, Ecipa Genova Ente
confederale per l’istruzione professionale dell’artigianato, Ente scuola e si-
curezza in edilizia della Città Metropolitana di Genova, Fondazione Cif ATS
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Culmv - Rina Academy, Fondazione Cif Formazione, Fondazione Fassico-
mo, Forma, Isforcoop, Villaggio del ragazzo, ATS Isforcoop-Elfo, Consorzio
Valbormida formazione, Elfo Ente ligure di formazione, Ente paritetico per
la formazione e la sicurezza in edilizia della provincia di Savona, Isforcoop,
Futura, ATS CNOS-FAP LT (capofila) - Cpfp. “G. Pastore”, ATS CNOS- FAP
LT (capofila) - Sei-Cpt – Forma, CNOS-FAP LT, scuola edile imperia s.e.i.
- comitato paritetico territoriale Cpt, CIOFS FP Centro italiano opere fem-
minili salesiane formazione professionale, Cisita, Formimpresa Liguria. Per
gli altri percorsi, l’iscrizione avviene presso le scuole secondo il modello sus-
sidiario. Gli Istituti scolastici (21 attivi) hanno la deroga sull’associazione
del rendiconto alla relazione del revisore dei conti. Di norma i corsi seguono
il calendario scolastico regionale iniziando nel mese di settembre di ogni
anno. La Regione aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’iscrizione on-li-
ne degli allievi alla IeFP. I percorsi che costituiscono l’offerta di Istruzione
e Formazione Professionale ordinaria sono allineati al calendario scolastico
2023/24, con partenza 15 settembre 2023. Per i percorsi duali, l’avvio del-
le attività non deve essere precedente alla data d’inizio dell’anno scolastico
mentre il termine ultimo per l’avvio dei gruppi classe è non oltre il giorno
27 ottobre 2023.
Ø Docenti
Nei percorsi di IeFP integrale le competenze di base sono insegnate
da formatori delle IF. Nei percorsi di IeFP integrale, il personale direttivo e
docente/formatore dovrà possedere laurea; abilitazione; eventuali specializ-
zazioni, corsi, esperienze o consulenze. Inoltre, si potrà ricorrere a esperti
del settore lavorativo con almeno 5 anni di esperienza professionale docu-
mentata nello specifico settore. Dall’a.f. 2011/12, nei percorsi del modello
sussidiario integrativo le competenze di base e tecnico-professionali sono
insegnate da personale della scuola. Non è previsto il coinvolgimento delle
Istituzioni formative all’interno dell’offerta sussidiaria integrativa realizzata
dalle IS. Per i docenti, la Regione richiede agli Enti accreditati l’applicazio-
ne del CCNL della formazione.
Ø Articolazione oraria
I percorsi di IeFP integrale prevedevano fino all’a.f. 2012/13 3.150 ore
(1.050 ore all’anno), con un percorso comune al gruppo-classe di circa 900
ore annue. A partire dall’a.f. 2013/14 le ore diventano 2.970 (990 all’anno).
Nell’a.f. 2023/24, le attività dei percorsi ordinamentali si realizzano nei CFP
per 445 ore per l’asse dei linguaggi (170+140+135); 595 ore per l’asse scientifi-
co-tecnologico (170+230+195); 300 ore per l’asse matematico (120+100+80);
295 ore per l’asse storico-sociale (120+90+85); 1.335 ore l’area professionale
(410+430+495). Riguardo alle modalità formative, al I anno sono 90-100%
di formazione d’aula e 10% LaRSA, al II e III anno 50-85% di formazione
d’aula e 15-25% di tirocinio curricolare/IFS e 15-50% di alternanza. L’offerta
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formativa di IeFP nel sistema duale è realizzata nelle seguenti modalità: a)
alternanza rafforzata, con apprendimento in azienda non inferiore alle 400
ore. Le restanti ore a completamento del monte orario complessivo del per-
corso, che è, di norma, pari a 990 ore, sono modulate sulla base del piano
formativo individuale del giovane. Ai sensi del dm n. 139 del 2.8.2022, l’at-
tività di alternanza rafforzata non può eccedere il 50% del percorso e deve
essere almeno pari a 400 ore, nel caso di percorsi formativi di durata pari
a 990 ore, al 30% del monte annuo, nel caso di percorsi formativi di durata
inferiore a 990 ore; b) apprendistato con durata contrattuale minima che
deve rispettare il periodo stabilito dall’art. 42 del d.lgs. n. 81/2015 e quella
massima deve essere in coerenza con la durata ordinamentale, dunque, da 1
a 3 anni per il conseguimento della qualifica e 1 anno per il conseguimento
del diploma. La durata del contratto di apprendistato di I livello è determi-
nata in considerazione della qualifica o del diploma da conseguire. I servizi
di formazione devono avere un massimo di 594 ore annue, corrispondenti al
60% del monte ore, di norma, di 990, pari alla durata massima della forma-
zione esterna per il I o II anno e un massimo di 495 ore annue, corrispon-
denti al 50% del monte ore, di norma, di 990, pari alla durata massima della
formazione esterna per il III o IV anno. I percorsi in sussidiarietà nelle IS si
attivano in classi autonome, non integrate negli ordinari percorsi quinquen-
nali, che assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell’ordina-
mento dei percorsi di IeFP (almeno 990 ore). Gli IP utilizzano i margini di
articolazione delle cattedre di cui al c. 4 dell’art. 9 e gli spazi di autonomia
e flessibilità previsti dall’art. 6 del d.lgs. n. 61/2017. È possibile prevedere
3.168 ore (1.056 ore all’anno). In genere, i percorsi modulari delle Istituzioni
scolastiche hanno una curvatura al III anno verso la qualifica. Al IV anno,
attualmente nelle IF, sono previste 990 ore di cui 99 asse dei linguaggi, 99
asse matematico, 149 asse scientifico-tecnologico, 148 asse storico-sociale e
495 area professionale. Tirocinio e alternanza vanno dal 20 al 50%, aula dal
50 all’80% e LaRSA 10%.
Ø Elementi
Il curricolo prevede: accoglienza, presa in carico e orientamento (ser-
vizi propedeutici, definizione del percorso, orientamento, bilancio delle
competenze e riconoscimento crediti), personalizzazione dei percorsi (LaR-
SA), supporto per l’inserimento lavorativo e accompagnamento al lavoro
(scouting delle opportunità occupazionali, promozione presso il sistema
imprenditoriale, pre-selezione, accompagnamento nell’accesso al percorso
individuato, accompagnamento nella prima fase di inserimento, assistenza
nella definizione del progetto formativo legato al contratto di apprendista-
to), viaggi per stage, alternanza, fiere, musei e convegni inerenti gli obiettivi
formativi. Nei costi non sono incluse le spese di diritto allo studio riferite
agli studenti (mensa, trasporto, libri di testo). Gli allievi potranno chiedere
un contributo sulle spese sostenute al Comune di residenza, ai sensi dell’art.
12 della Legge regionale 8 giugno 2006 n. 15.
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118
Ø Esiti e certificazioni
La disciplina degli esami di qualifica triennale di IeFP e diploma di IV
anno è contenuta nel dd n. 3216 del 15 maggio 2023, e nel dd n. 7257 del
31.10.2023. L’esame si articola in tre prove (multidisciplinare, professiona-
le con assi culturali e orale) che si dovranno svolgere in un massimo di 6
giornate. Le certificazioni sono in conformità con il decreto interministe-
riale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee
guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale
di certificazione delle competenze”. Con il superamento delle prove finali,
gli Organismi formativi accreditati dalla Regione per attività di IeFP sono
tenuti all’emissione della qualifica, del diploma professionale e dell’attesta-
to delle competenze acquisite o certificazione di frequenza nel caso di non
superamento della prova d’esame. Per gli esami che si svolgono presso gli
Organismi formativi accreditati, gli oneri finanziari connessi all’attività del-
la Commissione sono sostenuti dal soggetto attuatore dell’intervento forma-
tivo, mentre per le prove che si svolgono presso gli Istituti professionali di
Stato la Regione eroga un contributo forfettario. Agli allievi in apprendista-
to è garantita la possibilità di svolgere le prove d’esame anche in sessioni
suppletive.
Ø Crediti
L’IF/IS dà informazioni sull’offerta formativa presente e sulle attività
da svolgere ai fini del riconoscimento dei crediti formativi e confronta il
bagaglio personale/requisiti richiesti. Conclusa questa fase preliminare, oc-
corre stipulare la “Convenzione tra organismi”. Una commissione opera il
confronto tra i requisiti richiesti dal percorso di ammissione e il bagaglio
personale. Al termine, certifica le competenze e i relativi crediti in ingresso
secondo le modalità previste. Le Istituzioni scolastica e formativa orienta-
no gli allievi dei percorsi triennali di qualifica verso il IV anno di diploma
professionale di Tecnico, prevedendo iniziative di continuità formativa. La
materia dei passaggi è regolata dalla dgr n. 775 del 28.9.2017. Ogni Istitu-
zione formativa e scolastica è tenuta ad istituire una Commissione per l’ac-
certamento dei requisiti dei candidati che non hanno frequentato i percorsi
formali di accesso, ma sono in possesso di licenza di scuola secondaria di
I grado e di crediti adeguati. Ai fini del riconoscimento dei crediti forma-
tivi, hanno valore sia le certificazioni dei percorsi formativi o parti di essi
effettuati in modalità formale, sia le attestazioni riguardanti esperienze di
alternanza formazione lavoro, stage o tirocinio, comprendendo pure le espe-
rienze di lavoro dichiarate dai titolari delle imprese coinvolte.
Ø Governo del sistema
La Regione garantisce l’offerta formativa di percorsi di IeFP rivolti alla
fascia d’età in diritto-dovere esercitando le funzioni di indirizzo e di pro-
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grammazione dell’offerta formativa (art. 5 della lr n. 18/2009 e dgr n. 775
del 28.9.2017). La lr n. 30 del 30.11.2016 recante “Istituzione dell’Agenzia
regionale per il Lavoro, la Formazione e l’Accreditamento (ALFA) e adegua-
mento della normativa regionale” conferisce all’ALFA le attività specifiche in
materia di istruzione, formazione, orientamento, diritto allo studio e lavoro,
sulla base degli atti di programmazione regionale, nonché sulla base delle
direttive e delle linee guida approvate dalla Giunta regionale e nei limiti
dalla stessa previsti. In particolare, l’ALFA fornisce il quadro dei fabbisogni
professionali del territorio, l’elenco delle strutture formative, l’emanazione
di avvisi (di norma entro il 31 luglio), il nucleo di valutazione delle can-
didature, le graduatorie, il monitoraggio e il supporto tecnico in materia
di accreditamento. ALFA succede dal 31.12.2016 ad ARSEL che svolgeva
precedentemente tali attività ai sensi della lr n. 43/2013. Ad ALFA è stato
trasferito il personale precedentemente addetto a tali attività presso la Città
Metropolitana di Genova e presso le Province di Imperia, La Spezia e Sa-
vona. La Regione attribuisce ad ALFA, ai sensi del comma 3 dell’articolo
29 della citata lr n. 18/2009, così come modificato dall’art. 23 della lr n.
43/2013 e dall’art. 27 della lr n. 30 del 30.11.2016, l’attuazione e la gestione
amministrativa dei percorsi triennali e di IV anno in precedenza affidati alle
Province.
Ø Destinatari
I percorsi triennali ordinamentali di IeFP sono rivolti ai soggetti nella
fascia di età in diritto-dovere di istruzione e formazione, in possesso dei
requisiti di accesso ai singoli percorsi. Destinatari sono i giovani di età in-
feriore a 18 anni, ai sensi della dgr n. 85 del 12 febbraio 2021, che han-
no superato l’esame di Stato della scuola secondaria di primo grado. Per
l’iscrizione ai percorsi del secondo ciclo del sistema unitario educativo di
istruzione e di formazione di studenti privi del titolo conclusivo del primo
ciclo, con particolare riferimento ai minori stranieri, si applicano le dispo-
sizioni emanate dal MIUR. I destinatari dei percorsi duali sono giovani di
età compresa fra i 15 e 25 anni (non compiuti) che intendono acquisire un
titolo di qualifica o diploma IeFP presso gli Organismi formativi accreditati.
Gli interventi sono rivolti anche a giovani iscritti ad un percorso educativo
di istruzione che intendono effettuare il passaggio al sistema di IeFP per il
conseguimento della qualifica o del diploma di IeFP. La frequenza al per-
corso Tecnico di IeFP (IV anno) è rivolta ai giovani, anche maggiorenni, in
possesso di una qualifica triennale, di norma coerente con le competenze
maturate nell’area professionale del triennio precedente.
Ø Quarto anno
In Liguria dall’a.f. 2009/10 sono presenti alcuni percorsi sperimentali
di IV anno. Nell’a.f. 2010/11 erano 7 i percorsi che rientravano tra quelli
finanziati dalla Regione con il FSE che, invece, non può finanziare i terzi
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120
anni dei trienni di IeFP come aveva fatto fino all’a.f. 2009/12 compreso. Il
diploma, conseguibile sia presso Istituzioni scolastiche che presso Istituzio-
ni formative, poteva essere articolato (1.100 ore + 450, con 2 figure in usci-
ta) o non articolato (1.100 ore). Nell’a.f. 2014/15 la Regione, per carenza di
finanziamenti, non ha dato seguito ai percorsi di IV anno. Dall’a.f. 2016/17,
i corsi sono ripresi e durano 990 ore, come il resto del triennio. I corsi di
diploma di IeFP sono attuati al momento solo dalle Istituzioni formative, in
partenariati dove è obbligatoria la presenza di almeno un’azienda. Con rife-
rimento ai IV anni, non esiste una programmazione regionale rispetto alle
figure professionali, come avviene per i triennali ordinari. La Regione, con
le sue deliberazioni, stabilisce per il sistema duale quali tipologie di percorsi
si possono attivare e l’entità delle quote a persona sulla base della domanda
effettiva degli interessati proveniente agli Enti. L’offerta formativa dei IV
anni in Regione Liguria è attiva solo all’interno del sistema duale.
– a.f. 2009/10: n. percorsi 8; n. allievi 126
– a.f. 2010/11: n. percorsi 7; n. allievi 112
– a.f. 2011/12: n. percorsi 7; n. allievi 124
– a.f. 2012/13: n. percorsi 7; n. allievi 118
– a.f. 2013/14: n. percorsi 7; n. allievi 128
– a.f. 2014/15: n. percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2015/16: n. percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2016/17: n. percorsi 23; n. allievi 194
– a.f. 2017/18: n. percorsi 27; n. allievi 235
– a.f. 2018/19: n. percorsi 32; n. allievi 240
– a.f. 2019/20: n. percorsi 36; n. allievi 203
– a.f. 2020/21: n. percorsi 38; n. allievi 273
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi 245
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Costi
La Regione Liguria presenta sia percorsi duali che ordinamentali. Il fi-
nanziamento dei percorsi duali dell’a.f. 2020/21 avviene sulla base di quanto
previsto dall’avviso pubblicato da ALFA Liguria con dd 12.8.2020 in attua-
zione della dgr n. 785 del 5.8.2020. A fronte dei servizi forniti, viene rico-
nosciuto il finanziamento dei servizi sulla base delle ore erogate all’allievo
e del costo standard definito, sempre entro il limite della quota a persona.
Il valore massimo della quota per allievo in regime di alternanza rafforzata
ammonta a € 5.600,00. Il valore massimo della quota per allievo in regime
di apprendistato varia a seconda della classe ed ammonta per il I e II anno
a € 6.180,00 e per il III e IV anno a € 5.460,00. Nell’anno di riferimento sono
stati segnalati dall’INAPP 3 percorsi di alternanza rafforzata per 32 allievi
e nessuno in apprendistato di I livello. Sono compresi in questi percorsi:
presa in carico, colloqui individuali, definizione del percorso, consulenza
orientativa, bilancio delle competenze, riconoscimento crediti e orientamen-
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121QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
to specialistico, formazione in piccoli gruppi autonomi per rispondere ad
esigenze di apprendimento specifiche, partecipazione modulare a classi di
IeFP ordinaria, FAD o autoformazione assistita. Nei percorsi di apprendi-
stato il servizio di accompagnamento al lavoro prevede lo svolgimento delle
seguenti attività: a) scouting delle opportunità occupazionali; b) promozio-
ne presso il sistema imprenditoriale; c) preselezione; d) accompagnamento
del giovane nell’accesso al percorso individuato; e) accompagnamento del
giovane nella prima fase di inserimento; f) assistenza nella definizione del
progetto formativo legato al contratto di apprendistato. Nei costi da presen-
tare non sono incluse le spese di diritto allo studio (mensa, trasporto, libri
di testo). Nell’avviso pubblico (dd. ALFA 31.7.2019) per i percorsi ordina-
mentali di Istruzione e Formazione Professionale a titolarità delle strutture
formative per il triennio 2020-2023 ai sensi del ddg n. 638 del 19.7.2019, il
costo massimo per ogni anno deve essere, di norma, pari a € 100.000,00, sal-
vo per i percorsi di qualifica articolati su più indirizzi il cui costo massimo
(per la seconda e terza annualità) è di norma pari a € 120.000,00. Applican-
do i costi stabiliti dalla Regione al numero degli iscritti segnalati dall’INAPP
a I anno dei percorsi triennali duali (32 allievi per 3 corsi) e dei percorsi
triennali ordinamentali (612 allievi per 42 corsi) delle Istituzioni formati-
ve accreditate nell’a.f. 2020/21, risulta che il costo ponderato ammonta a
€ 97.315,56 per il costo a percorso, € 6.800,00 per il costo unitario ad allie-
vo, il costo ora corso ammonta a € 98,30, mentre il costo orario per allievo
ammonta a € 6,87. Sono presenti percorsi articolati, ma solo dal II anno in
poi. Secondo i dati INAPP, la classe media nell’a.f. 2020/21 è composta per i
percorsi ordinamentali da 14,57 allievi e, per i percorsi duali di 10,67 allievi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha regolamentato l’apprendistato di I livello e ha avviato
la sperimentazione di attività formative a partire dalla lr. n. 13 del 5.4.2012
e dalla dgr n. 553 del 18.5.2012. La sperimentazione del sistema duale è
iniziata nel 2014, riguardando l’apprendistato di I livello e le esperienze di
alternanza scuola-lavoro nei percorsi di qualifica e diploma di IeFP. I per-
corsi duali sono realizzati nel rispetto della Legge regionale n. 18/2009 e
sono gestiti secondo le disposizioni attuative del dd n. 1999 del 23.4.2018.
L’Avviso pubblico per il Sistema duale viene emanato in coerenza con le
linee guida PNRR di cui al dm n. 139/2022. L’offerta si realizza in appren-
distato per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale o
in alternanza rafforzata scuola-lavoro. La durata del contratto di appren-
distato di I livello è determinata in considerazione della qualifica o del di-
ploma da conseguire. I percorsi sono autonomamente progettati ed attuati
dagli organismi formativi sia sul piano didattico che organizzativo, anche in
forma modulare, individuale e/o per gruppi di livello, interesse, compito o
progetto. Sono attivabili gruppi classe di I anno solo su espressa previsione
della programmazione regionale, che ammette la priorità o l’esclusività per
figure non previste dalla programmazione ordinaria né dalla sussidiarietà.
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I percorsi sono finanziati in base alla “quota a persona”. A fronte della veri-
fica dei requisiti, il CFP prende in carico la persona e definisce, in accordo
con l’allievo, il percorso e le modalità di erogazione più idonei, come ad
esempio: formazione in piccoli gruppi, partecipazione modulare a classi esi-
stenti, FAD e/o autoformazione assistita. Nell’a.f. 2023/24, i percorsi duali
(I, II, III, IV anno) aggiuntivi all’offerta di IeFP duale con risorse ordinarie
sono finanziati con € 2.170.190; i percorsi di I, II, III in apprendistato per il
conseguimento della qualifica, collegati ai percorsi triennali ordinari di IeFP
hanno un budget di € 100.000; i percorsi triennali in alternanza rafforzata,
collegati ai percorsi triennali ordinari di IeFP sono finanziati con € 5.000,00;
i percorsi di IV anno per il conseguimento del diploma di Tecnico di IeFP in
alternanza rafforzata dispongono un finanziamento di € 2.432.652,56. Nella
programmazione relativa all’a.f. 2023/2024, con dgr n. 815/2023 i percorsi di
IV si possono svolgere in alternanza rafforzata nell’ambito del sistema duale
ordinario e in apprendistato di primo livello, nell’ambito della Misura 1 del
sistema duale PNRR. Al gennaio 2024, il dato in progress sulle iscrizioni ai
IV anni, per l’anno formativo 2023/2024, consta di 285 iscritti ai percorsi
di IV anno in alternanza rafforzata e 41 iscritti ai percorsi di IV anno in
apprendistato. Per un totale, dunque, di 326 iscritti a percorsi di IV anno
fra alternanza e apprendistato. Nell’a.f. 2023/24, i percorsi di IeFP triennale
sono erogati in modalità duale, secondo il sistema duale ordinario e il siste-
ma duale PNRR.
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123QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
➢ Struttura
Lombardia
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Ø Normativa
− Protocolli del 3.6.02 e del 29.9.03
− Lr n. 19 del 6.8.07 e lr n. 7 del 18.4.12 (norme sul sistema di IeFP)
− Lr n. 7 del 18.4.12 (aggiornamento offerta)
− Dgr n. 403 del 26.7.05 (istituzione IV anno)
− Dgr VIII/6111 del 12.12.07 e dgr n. 8/11030 del 20.1.10 (dote)
− Ddg n.1146 dell’11.2.10 (repertorio offerta 2010/11)
− Dduo n. 3104 del 31.3.09 (alternanza in IeFP)
− Dduo n. 1190/10, dduo n. 3174/10 (avviso 2010/11)
− Dduo n. 10962 del 28.10.10 e dds n. 6801 del 17.7.13 (V anno)
− Dgr n. IX/1230 del 19.1.11, dduo n. 341 del 20.1.11 (avvisi triennali e
disabili 2011/12)
− Dduo n. 3608 del 21.4.11 (avviso apprendisti IeFP 2011/12)
− Dds n. 5432 del 15.6.11 (avviso IeFP 2011/12), dduo n. 5992 del 30.6.11
(V anno 2011/12)
− Ddg n. 12896/2011 e dgr n. 2980 dell’8.02.12 (piano IeFP e dote a.f. 2012/13)
− Dds n. 877/12, n. 5111/12, n. 2130/12, n. 6421/12 (avvisi IeFP 2012/13)
− Ddg n. 7317/12, ddg n. 12049/12 e ddg n. 12049/12 (nuovo repertorio)
− Ddg n. 10187 del 13.11.12, dgr IX/2412 del 26.10.11, dgr n. 9749/12,
Ddg n. 12471 (accreditamento)
− Dgr n. 2491 del 19.3.2013 (normativa esami)
− Dduo n. 4572/2013 (avviso IV anno), ddg n. 1507/2013 (triennali e disa-
bili a.f. 2013/14)
− Ddg n. 5516 del 25.6.2014 (avviso offerta a.f. 2014/15)
− Ddg n. 84 del 10.1.2014, dduo n. 8153 del 5.8.2009, dduo n. 4355 del
23.5.2014 (costi)
− Dgr n. 3143/15 e dgr n. X/3143 del 18.2.2015 (IeFP a.f. 2015/16)
− Ddg n. 348 del 22.1.2016 e dgr n. 4872 del 29.2.2016 (piano e avviso
IeFP a.f. 2016/17)
− Ddg n. 13591 del 20.12.2016 e dgr n. 6426 del 3.4.2017 (piano e avviso
IeFP a.f. 2017/18)
− Ddg n. 365 del 15.1.2018 (piano regionale)
− Dgr n. 7765/2018, dgr n. 16460 del 19.12.2017, ddg n. del 12538 4.9.2018
(IeFP a.f. 2018/19)
− Dgr n. XI/1177 del 28.1.2019 e dds n. 11907 dell’8.8.2019 (IeFP a.f. 2019/20)
− Ddg n. 16110 dell’8.11.2019, dgr n. 2213/2019 e n. 3192 del 3.6.2020
(nuovo repertorio regionale figure)
− Dgr n. XI/2997 del 30.3.2020 e dd n. 8621 del 17.7.2020 (IeFP a.f.
2020/21)
− Dgr n. XI/4397 del 10.3.2021, dduo n. 13378 del 7.10.2021 e dduo n.
9249 del 7.7.2021 (IeFP a.f. 2021/22 e V anno)
− Ddg n. 15603 del 17.11.2021 (ordinamentale), dgr n. XI/6766 del
25.7.2022 (duale a.f. 2022/23)
− Dgr n. 450 del 12.6.2023, dgr n. 576 del 3.7.2023, dd n. 16077 del
10.11.2022 e n. 19021 del 23.12.2022 (IeFP 2023/24).
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125QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Fanno parte dei percorsi di IeFP del “modello lombardo” i corsi svolti
nelle Agenzie formative accreditate e quelli in sussidiarietà (complementari
fino all’a.f. 2018/19, sostituiti nello stesso anno con i nuovi primi anni di
sussidiarietà ex d.lgs. n. 61/2017) realizzati nelle Istituzioni scolastiche. I
percorsi di IeFP sono realizzati nelle Agenzie oppure negli Istituti tecnici
e professionali (senza integrazione strutturale). Il sistema nell’a.f. 2020/21
prevede: a) percorsi triennali e quadriennali a qualifica/diploma; tali per-
corsi, se in duale, devono garantire esperienze di alternanza pari ad almeno
400 ore annue; b) percorsi di IV anno per il conseguimento del diploma
professionale (400 ore di alternanza), interventi in sistema duale (alternanza
scuola-lavoro e apprendistato); c) percorsi personalizzati per allievi disabili
anche in modalità duale (da 600 ore a tre anni con eventuale anno integra-
tivo). La sperimentazione dei percorsi triennali di IeFP era iniziata nell’a.f.
2003/04 ed è stata anticipata dal protocollo del 3.6.2002 che ha istituito,
nell’a.f. 2002/03, 35 corsi (in seguito riallineati alla sperimentazione post-ac-
cordo). Il modello del protocollo del 29.9.2003 è stato applicato pienamente
solo nell’a.f. 2004/05, quando sono stati autorizzati anche corsi finalizzati
a qualifiche da parte di Istituti tecnici e professionali. Tale modello è stato
perfezionato dall’accordo territoriale del 27.5.2005 per l’attivazione di nuovi
percorsi quadriennali finalizzati al conseguimento di un titolo di diploma di
Istruzione e Formazione Professionale. Il sistema della “dote” è stato avvia-
to in fase di prima applicazione nell’anno formativo 2008/09. I percorsi di
IeFP sono diventati ordinamentali nel 2011, con un’anticipazione di “prima
applicazione” nel 2010. Il modello si pone in continuità con il modello pre-
cedentemente adottato dalla Regione, prevedendo gli stessi percorsi regio-
nali presso le Istituzioni formative (IF) e scolastiche (IS). A partire dall’a.f.
2010/11 si realizzano anche i V anni. Dall’a.f. 2016/17 entra in vigore il si-
stema duale in apprendistato per le qualifiche della IeFP. Nell’a.f. 2023/24,
sono stati stanziati 340 mln di euro per le doti di formazione professionale,
relativamente a: a) percorsi di IeFP; b) percorsi individuali aggiuntivi ai per-
corsi triennali e di IV anno in modalità duale a valere sul PNRR; c) percorsi
modulari finalizzati alla prevenzione e al contrasto alla dispersione scolasti-
ca; d) percorsi in apprendistato di primo livello (art. 43 d.lgs. n. 81/2015); d)
interventi integrativi a favore dei target fragili.
Ø Sede di svolgimento
Titolarità delle Istituzioni formative nei percorsi di IeFP. Titolarità del-
le scuole (ITI e IP) nei percorsi in sussidiarietà, dove non c’è integrazione
con le Istituzioni formative. Le discipline ordinamentali possono perma-
nere, ma sono ridefinite in raccordo con le figure professionali regionali
e con un approccio transdisciplinare. Possono accedere all’accreditamento
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126
operatori pubblici e privati senza fini di lucro e con fini formativi. A seguito
dell’obbligo di accreditamento regionale delle Istituzioni scolastiche di IP
che erogano un’offerta di IeFP (del 17.5.2018), il nuovo accordo territoriale
tra Regione e USR del 28.7.2022 regola l’erogazione da parte degli Istituti
professionali dell’offerta in regime di sussidiarietà a partire dall’anno scola-
stico e formativo 2023/24, definendone i requisiti e le procedure di accredi-
tamento. L’accordo prevede che le Istituzioni scolastiche garantiscano una
dotazione strutturale unitaria presso l’unità organizzativa dove si svolgerà
l’attività didattica e formativa, con arredi e spazi adeguati all’erogazione dei
percorsi. La formazione d’aula e/o di laboratorio viene svolta in presenza.
Per casi specifici che necessitino di garanzia di continuità didattica (es. per
malattia e/o fragilità documentate) è possibile erogare, a favore di singoli
studenti, parte della formazione in modalità FAD sincrona. Per l’anno in
corso l’inizio delle lezioni è in settembre mentre il termine è in agosto. La
Regione aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’iscrizione on-line degli
allievi alla IeFP. I percorsi che costituiscono l’offerta di Istruzione e Forma-
zione Professionale sono partiti nella prima metà di settembre.
Ø Docenti
IF e IS dovranno assicurare per ogni classe/corso attivato la disponi-
bilità di docenti/formatori e di altre figure o funzioni con adeguati livelli
di professionalità a garanzia del presidio delle aree formativa, tutoraggio,
orientamento, accertamento dei crediti formativi, certificazione delle com-
petenze e supporto alla disabilità. L’applicazione del CCNL-FP non è previ-
sta dall’accreditamento regionale. Recentemente, un ulteriore stanziamento
della Regione di 25 milioni di euro ha portato le rappresentanze degli Enti
della formazione e le sigle sindacali a sottoscrivere un documento congiun-
to nel quale gli Enti accreditati si impegnano ad aumentare le retribuzioni
delle persone che lavorano nella formazione professionale. Nella Regione,
la maggioranza dei contratti attivati sono specifici della categoria, ma una
minoranza adotta contratti generici. Le imprese partecipano alla realizza-
zione dei percorsi per un massimo di 100 ore sul monte ore annuale del
percorso ordinamentale, con la messa a disposizione di docenti all’interno
di academy o training center aziendali.
Ø Articolazione oraria
Percorso triennale di IeFP della durata complessiva minima di 2.970 ore,
ma nella prassi da 990 a 995 ore annue in base al valore della dote. Ciascun
CFP o Istituto scolastico può articolare il percorso anche in base alle esi-
genze dei singoli gruppi classe. Utilizzando lo spazio di flessibilità, le quo-
te orarie sono rideterminate come di seguito: competenze di base 25%-55%,
competenze tecnico professionali 45%-75%, formazione d’aula e laboratorio
40%-95%, formazione in alternanza 5%-60% o tirocinio 5%-35% (indicazioni
regionali per avvio dell’anno formativo). Per le quarte o per altre annualità o
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singoli percorsi con finanziamento duale è prevista una quota di alternanza
scuola-lavoro pari o superiore a 400 ore annue, fatto salvo per gli studenti
iscritti al I anno che abbiano 14 anni di età all’avvio del percorso, per i quali
l’esperienza di alternanza deve essere di almeno 200 ore e deve essere attivata
in modalità protetta. Il periodo di alternanza può essere garantito attraverso
modalità formative protette, come laboratori tenuti da lavoratori provenienti
dal sistema delle imprese, impresa formativa simulata o prestazioni di lavoro
presso imprese formative, all’intero gruppo classe o ad alcuni studenti attra-
verso percorsi individualizzati. In caso di allargamento del monte di ore di al-
ternanza scuola‐lavoro, nell’ambito dei secondi e terzi anni dei percorsi trien-
nali di qualifica professionale, è previsto un contributo aggiuntivo al valore
della dote riconosciuto per i servizi di formazione. Il valore del contributo è
proporzionale al numero di ore di alternanza aggiuntive.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: colloquio di accoglienza, colloquio spe-
cialistico, definizione del percorso, tutoring e counselling orientativo, for-
mazione individuale formazione collettiva e stage. La personalizzazione è
progettata (all’inizio dei percorsi o in itinere) da Scuole e Centri anche se-
condo istanze e bisogni delle famiglie e dei ragazzi, per approfondire, recu-
perare o sviluppare segmenti e dimensioni del PECUP e delle Indicazioni
regionali o per favorire i passaggi in corso d’anno tra i percorsi di studio
e di formazione. Si possono attivare laboratori, anche espressivi, al fine di
valorizzare le capacità dei ragazzi. In una prospettiva di rete i laboratori
vengono organizzati in collaborazione o convenzione con Enti e privati, con
conservatori, licei musicali e coreutici, scuole e associazioni. Sono previsti
almeno 5 spazi tra aule, laboratori e locali per attività espressivo motorie
adeguate per l’intero percorso triennale. Vi sono servizi aggiuntivi per la
dispersione grave che prevedono azioni di accompagnamento, coaching e
azioni di rete di sostegno. I servizi integrativi a favore dei target fragili han-
no l’obiettivo di sostenere e agevolare la frequenza alle attività formative
da parte degli studenti iscritti ai percorsi di IeFP, fornendo un supporto
mediante l’affiancamento sia individuale che di gruppo, anche attraverso la
collaborazione di professionisti e soggetti del terzo settore. Per l’a.f. 2023/24
sono realizzati progetti curricolari di mobilità internazionale con attività di
alternanza scuola‐lavoro realizzate all’estero per l’acquisizione di competen-
ze emergenti all’interno di qualifiche e diplomi. È previsto un rimborso dei
costi per una durata minima di permanenza all’estero di due settimane.
Ø Esiti e certificazioni
I percorsi sono finalizzati all’acquisizione di una qualifica di Istruzio-
ne e Formazione Professionale e disciplinati dalle indicazioni regionali. Con
dduo n. 12550 del 20.12.2013 (e relative modalità applicative di cui al dds n.
7214/2014) e con la ddg n. 10187 del 13.11.2012, così come modificata dal dd
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n. 17885 del 6.12.2019, sono state approvate le modalità di certificazione delle
competenze di base acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Il
certificato di assolvimento dell’obbligo di istruzione è rilasciato agli alunni
che hanno concluso la seconda annualità o comunque fruito per almeno 10
anni dell’istruzione obbligatoria. Lo concede l’Istituzione formativa di fre-
quenza del percorso di IeFP a chi ne fa espressa domanda in forma scritta. Le
prove di esame sono tre: prova centralizzata per valutare gli standard formati-
vi di base (4 ore), prova professionale per valutare le competenze tecnico pro-
fessionali (6 ore) e colloquio per verificare il raggiungimento del PECUP (30
minuti). La regolamentazione di riferimento per gli esami è data dalle “Indi-
cazioni regionali per l’offerta formativa in materia di Istruzione e formazione
professionale” di cui al dgr n. 8/6563/2008 e dalle “procedure” per l’avvio e lo
svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di IeFP,
allegato A) del dduo n. 9837/08 e dal ddg n. 4984 del 12.4.2022. Per quanto
riguarda i percorsi personalizzati per allievi con disabilità, il dduo n. 2491 del
19.3.2013 è ancora il riferimento per il rilascio di un attestato di competenze,
ma nel caso in cui gli allievi abbiano raggiunto gli obiettivi previsti dalla pro-
gettazione del percorso, in riferimento agli obiettivi professionali e agli stan-
dard minimi, anche orari, c’è la possibilità di sostenere gli esami finalizzati al
rilascio della qualifica. La dgr n. XI/3192 del 3.6.2020 approva i nuovi modelli
di attestazione intermedia e finale. Le certificazioni sono in conformità con
il decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’a-
dozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del
sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
La determinazione dei crediti e i passaggi reciproci tra i percorsi di
Istruzione professionale e quelli di IeFP non rivestono carattere automa-
tico e avvengono nelle modalità di cui alla regolamentazione regionale e
di quanto disposto negli Accordi 100/CSR del 10 maggio 2018 e 156/CSR
del 10 settembre 2020. Le Commissioni per il riconoscimento dei crediti
formativi rilasciano certificazioni che hanno valore di credito ai fini dei pas-
saggi. Esse comprendono la figura del Responsabile del riconoscimento dei
crediti (RRC) e almeno due risorse dell’Istituzione in ingresso con funzioni
relative alla valutazione ed al tutoraggio. Sono insediate, di norma, pres-
so l’Istituzione in ingresso o che funge da capofila della rete. È prevista
una Commissione regionale di supporto alle Commissioni di istituto previ-
ste per la definizione di ambiti di equivalenza ai fini dei passaggi tra IF e
IS. In caso di passaggi, sia all’interno del sistema di IeFP integrale sia dal
o verso il sistema scolastico, vengono attivate dalle Istituzioni misure di
accompagnamento e presa in carico relative alla diversa caratterizzazione
curricolare del percorso in ingresso. Pertanto, le Istituzioni assicurano: la
piena collaborazione con le altre istituzioni o soggetti coinvolti nel processo,
interventi di carattere informativo, tutoriale, orientativo e formativo, sia ex
ante, sia in itinere ed ex post, il supporto alla compilazione del portfolio, la
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129QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
certificazione delle competenze acquisite in caso di uscita dal percorso, il
riconoscimento dei crediti formativi in caso di ingresso nel percorso, l’even-
tuale validazione di competenze acquisite nell’ambito dell’esperienza di vita
e in contesti non formali e informali e la verifica dell’avvenuto inserimento.
Ø Governo del sistema
La Regione conferma anche per l’a.f. 2020/21 l’assetto di competenze
definito dall’art. 6 della lr n. 19/2007 e integrato dalla lr n. 30/2015, e raf-
forza il ruolo della programmazione a livello territoriale e la piena respon-
sabilità degli enti locali e delle parti economiche e sociali. Conferma, così,
le funzioni già conferite, definendo una governance regionale di program-
mazione dell’offerta annuale con un maggior coinvolgimento territoriale. A
tal fine, istituisce il Comitato interistituzionale regionale per l’orientamento
permanente, cui partecipano i rappresentanti degli enti territoriali di area
vasta di cui all’art. 1 della Legge del 7 aprile 2014, n. 56 (disposizioni sulle
città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), dei
comuni capoluogo e delle parti sociali con funzioni di raccordo e coordina-
mento generale della programmazione degli interventi.
La Regione promuove, inoltre, il partenariato sociale e la collaborazione
tra istituzioni quale mezzo per l’integrazione delle politiche per l’Istruzione, la
Formazione Professionale ed il Lavoro, valorizzando in particolare il ruolo del
Comitato istituzionale di coordinamento di cui all’art. 7 della Legge regionale
28.9.2006, n. 22. In relazione ai percorsi triennali è costituito un Comitato pa-
ritetico regionale, previsto per il monitoraggio e la valutazione. È composto da
rappresentanti della Regione, del MIUR, del MLPS, delle organizzazioni sinda-
cali e datoriali e delle Province. A livello di percorsi di norma si attiva un Co-
mitato Tecnico Scientifico. In Lombardia è stata introdotta dall’anno formativo
2008/09 l’applicazione del criterio della quota capitaria (risorse economiche
per singolo allievo) per il finanziamento dei percorsi. Con la dgr n. VIII/6111
del 24.12.2007 “dote formazione” si è passati da un sistema di offerta rigido e
accentrato sul territorio perché rimesso alla sola programmazione delle Pro-
vince, a un sistema di offerta flessibile perché agganciato alla dinamica della
domanda (scelta degli allievi) e alla vocazione dei territori (priorità provinciali).
Il processo prevede che le Province definiscano le priorità territoriali dell’offerta
mentre le Istituzioni formative mettono a punto la propria offerta formativa,
tenuto conto di dette priorità. La Direzione generale istruzione formazione e
lavoro pubblica l’offerta formativa territoriale avviando la fase di iscrizione e di
richiesta delle doti da parte degli allievi. Le doti vengono assegnate in ordine
cronologico di arrivo della richiesta di iscrizione da parte degli allievi, fino all’e-
saurimento delle risorse per fascia di priorità.
Ø Destinatari
Destinatari delle doti sono gli studenti residenti o domiciliati in Lom-
bardia, iscritti e frequentanti percorsi triennali, quadriennali o di quarta
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130
annualità di un percorso di Istruzione e Formazione Professionale erogati
dalle Istituzioni formative accreditate al sistema di IeFP regionale, ai sensi
dell’articolo 24 della Legge regionale n. 19/2007 come modificata dalla Legge
regionale n. 30/2015 e relativi provvedimenti attuativi. Per la prima annualità
l’attribuzione alla dote è subordinata al fatto di non aver compiuto i 18 anni
alla data di richiesta della dote. Per accedere al IV anno è necessario non aver
compiuto i 21 anni alla data di richiesta della dote ed essere in possesso di
una qualifica di IeFP coerente. Non può accedere alla dote lo studente che ab-
bia già conseguito un attestato di qualifica o di diploma tecnico professionale.
La decisione in merito all’iscrizione al percorso degli allievi con cittadinanza
non italiana privi del diploma di licenza di scuola secondaria di primo grado
è compito e responsabilità delle Istituzioni formative e scolastiche, sentite le
équipes di docenti formatori interessate. Gli allievi che hanno frequentato per
almeno otto anni i percorsi di primo ciclo, ovvero hanno compiuto i 15 anni
di età senza conseguire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo possono
accedere ai percorsi ed agli interventi di IeFP finalizzati anche alla sua acqui-
sizione rimanendo formalmente iscritti presso l’Istituzione del primo ciclo o
il CPIA con cui le Istituzioni di IeFP hanno stipulato l’accordo che regola le
modalità di collaborazione e progettazione formativa.
Ø Costi
Il sistema di IeFP è finanziato con lo strumento della dote, da ricono-
scere a fronte della frequenza di percorsi da parte degli studenti. Il valore
della dote per i servizi formativi è diversificato in relazione alla tipologia di
percorso, così come definito per l’a.f. 2020/21 nell’Allegato “E” della dgr n.
XI/3192 del 3.6.2020. Il parametro scelto dalla Regione è il costo annuale
per allievo. Anche per l’a.f. 2020/21 vengono confermati, sia per i percorsi
ordinamentali che per i duali, gli stessi valori dell’anno formativo preceden-
te: fascia 1 € 4.000, fascia 2 € 4.300, fascia 3 € 4.600 (ma nell’a.f. 2021/22 gli
importi delle 3 fasce avranno ciascuna un adeguamento di € 300). È facoltà
dell’Istituzione formativa creare più classi laddove il numero di iscrizioni
sia superiore ai 30 studenti consentiti, inclusi fino a 5 portatori di handi-
cap. Ogni percorso può avere un solo profilo di uscita (non sono ammessi
percorsi “sdoppiati”), coerente con il Repertorio dell’offerta di Istruzione e
Formazione Professionale. Il budget messo a disposizione degli operatori
dalla Regione non consente, tuttavia, la copertura del 100% di alunni con
“dote”. Pertanto, i parametri secondo le suddette fasce, a fronte dei 15.164
iscritti reali (anche senza dote) di I anno, corrispondono a un costo annuale
ponderato per allievo di € 4.346,54, un costo ora corso di € 80,02, un costo
annuale di € 79.219,80 e un costo medio orario per allievo di € 4,39. Fino al
2017/18 erano ammesse anche 25 doti per classe (ma agli allievi con dote si
potevano aggiungere nella classe quelli non finanziati fino a un massimo di
30). La scelta oggi è a titolarità dell’Ente, nell’ambito del budget assegnato
con decreto dirigenziale. È un budget complessivo che comprende sia le
risorse ordinarie che quelle del sistema duale e costituisce la base per ri-
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131QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
chiedere le doti. Si ricorda anche che, dall’a.f. 2015/16, non vi è distinzione
tra Agenzie provinciali e altri CFP accreditati, per cui l’importo stabilito in
forma di dote rimane uguale per entrambi.
Ø Quarto anno
Previsto dall’accordo territoriale del 27.4.05 per l’a.f. 2005/6, il IV anno
di IeFP rappresenta un grado di competenza tecnica (al IV livello europeo)
e di padronanza professionale che permette la prosecuzione degli studi su-
periori e l’ingresso nel mondo del lavoro. Complessivamente il percorso è
di 990 ore, nella prassi da 990 a 1.015 in base al valore della dote. Alle aree
dei linguaggi, storico-socio-economica, matematico-scientifica e tecnologica
sono assegnati un 45%-55% di monte ore (445-545 ore) allo stesso modo
dell’area tecnico-professionale e alternanza. All’interno, lo stage si estende
per un 25-40%. Dall’a.f. 2009/10 il percorso, iniziato nelle Istituzioni forma-
tive dall’a.f. 2005/06, si attua anche in sussidiarietà:
− a.f. 2005/06: n. percorsi 40; n. allievi 720
− a.f. 2006/07: n. percorsi 51; n. allievi 815
− a.f. 2007/08: n. percorsi 78; n. allievi 1.390
− a.f. 2008/09: n. percorsi 100; n. allievi 1.876
− a.f. 2009/10: n. percorsi 199; n. allievi 3.104
− a.f. 2010/11: n. percorsi 235; n. allievi 3.441
− a.f. 2011/12: n. percorsi 284; n. allievi 4.295
− a.f. 2012/13: n. percorsi 351; n. allievi 5.438
− a.f. 2013/14: n. percorsi 472; n. allievi 8.157
− a.f. 2014/15: n. percorsi 513; n. allievi 8.902
− a.f. 2015/16: n. percorsi 475; n. allievi 8.491
− a.f. 2016/17: n. percorsi 623; n. allievi 9.710
− a.f. 2017/18: n. percorsi 584; n. allievi 9.230
− a.f. 2018/19: n. percorsi 845; n. allievi 9.622
− a.f. 2019/20: n. percorsi 624; n. allievi 9.117
− a.f. 2020/21: n. percorsi 738; n. allievi 9.267
− a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
− a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
− a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Quinto anno
Le Istituzioni formative possono organizzare corsi annuali per l’accesso
all’esame di Stato esclusivamente in regime di offerta autofinanziata, nel ri-
spetto delle linee guida definite con apposito atto dirigenziale, ovvero preve-
dendo, in accordo con USR Lombardia, l’inserimento degli studenti presso
le Istituzioni scolastiche. Si tratta del cosiddetto V anno, realizzato a partire
dall’a.f. 2010/11 e autofinanziato dall’a.f. 2015/16 (l’ultimo avviso regionale
in cui il V anno era stato finanziato era il 2014/15). Ha una durata di 990
ore. Possono essere attivati corsi annuali unicamente per gli alunni in pos-
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132
sesso dei diplomi professionali di tecnico acquisiti in Regione Lombardia.
L’area delle competenze di base va da un minimo del 70% a un massimo
dell’80%. L’area delle competenze tecnico-professionali va da minimo 20%
a massimo 30%. Al termine, vengono concessi diplomi per il conseguimento
della maturità. I corsi sono stati attivati presso unità presenti nel sistema
informativo dell’accreditamento.
− a.s. 2010/11: n. percorsi 10; n. allievi 139
− a.s. 2011/12: n. percorsi 25; n. allievi 404
− a.s. 2012/13: n. percorsi 34; n. allievi 554
− a.s. 2013/14: n. percorsi 37; n. allievi 672
− a.s. 2014/15: n. percorsi 40; n. allievi 743
− a.s. 2015/16: n. percorsi 9; n. allievi 154
− a.s. 2016/17: n. percorsi 12; n. allievi 203
− a.s. 2017/18: n. percorsi 14; n. allievi 225
− a.s. 2018/19: n. percorsi 19; n. allievi 296
− a.s. 2019/20: n. percorsi 24; n. allievi 370
− a.s. 2020/21: n. percorsi 28; n. allievi 442
− a.f. 2021/22: n. percorsi 30; n. allievi 425
− a.f. 2022/23: n. percorsi 48; n. allievi 632
− a.f. 2023/24: n. percorsi 44; n. allievi 611.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La circolare del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali R.0000012
del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del
decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12
ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di ap-
prendistato di primo livello. La Regione ha regolamentato l’apprendistato
di I livello ed ha avviato la sperimentazione con effettive 400 ore di attività
formative. Sono attivati percorsi per un monte ore non inferiore a 400 ore
annue per gli apprendisti minorenni, con un massimo di 52 ore per azioni
di supporto al percorso formativo. Dall’a.f. 2022/23, la Regione ha previsto
di finanziare interamente a valere sul PNRR i percorsi di apprendistato di
I livello nell’ambito dei percorsi di IeFP. Per gli apprendisti privi del titolo
di studio del primo ciclo di istruzione sono previste ulteriori ore integrati-
ve. La dote apprendistato è destinata a giovani dai 15 anni ai 25 anni (non
compiuti) assunti o da assumere presso aziende con contratto di apprendi-
stato ai sensi dell’art. 43 del d.lgs n. 81/2015. Relativamente al duale, alle
istituzioni formative è assegnato un budget. Le Istituzioni formative con le
risorse in duale possono attivare le azioni relative ai percorsi di IeFP, com-
prese le esperienze di allargamento del monte ore destinato all’alternanza
scuola-lavoro, i moduli per il contrasto alla dispersione e alla dispersione
grave, i moduli aggiuntivi di recupero degli apprendimenti, le esperienze
all’estero per l’acquisizione di competenze emergenti. Nella Regione Lom-
bardia la modalità duale viene utilizzata non solo nei fondi del PNRR, ma
anche per i percorsi finanziati con fondi ordinamentali e duali ordinari.
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133QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
➢ Struttura
Marche
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134
Ø Normativa
− Protocollo del 3.9.2003
− Accordo territoriale del 19.10.2004
− Dgr n. 238 del 9.2.2010 (attuazione percorsi IS e FP a.f. 2010/11)
− Dgr n. 1038 del 28.6.2010 (linee guida per i percorsi a.f. 2010/11)
− Ddpf n. 184/ids06 del 21.7.2010 (avviso percorsi a.f. 2010/11)
− Dgr n. 62 del 17.1.2001, n. 2164 del 18.9.2001, n. 1035 del 28.6.2010, n.
349 del 10.4.2017 (accreditamento)
− Dgr n. 1029/11 (linee guida a.f. 2007/13)
− Dgr n. 12 del 17.1.2011 (percorsi biennali)
− Ddpf n. 134/ifd del 3.5.2011 (avviso a.f. 2011/12)
− Dgr n. 1230 del 19.9.2011 (percorsi biennali)
− Dgr n. 322/12 (recepimento repertorio e attuazione percorsi 2012/13)
− Da n. 40 del 24.1.2012 (offerta IS)
− Dgr n. 802/12 e n. 1555/12 (linee guida IF)
− Dgr n. 836 dell’11.6.2012 (linee guida IS)
− Dgr n. 1070 dell’11.7.2012
− Ddpf n. 26/ifd del 30.03.12 (avviso IF)
− Dgr n. 1478 del 23.10.2012, ddpf n. 439/ifd/12, n. 496/ifd/12 (azioni di
sistema)
− Dgr n. 485/13, n. 657/13 e n. 499/14 (esami)
− Da n. 63 del 15.1.2013 e dgr n. 942/13 (percorsi IS e IF e azioni di ac-
compagnamento)
− Ddpf n. 158 del 27.6.13 (avviso IF 2013/14)
− Dgr n. 1183/14 (percorsi IS e IF a.f. 2014/15)
− Ddpf n. 20 del 24.3.2015, dgr n. 311 del 21.10.2014 (biennali 2014/15)
− Dgr n. 170 del 5.10.2016 e dgr n. 1110 del 19.9.2016 (IeFP 2016/17)
− Dgr n. 861 del 1.8.2016 e dd n. 178 del 17.10.2016 (duale)
− Dd n. 158 del 19.5.17, dd n. 395 del 24.7.17 e dgr n. 1324 del 13.11.17
(IeFP a.f. 2017/18)
− Dgr n. 1563/2017 (IS 2017/18), dgr n. 391 del 19.4.2017, dd n. 1324 del
13.11.2017 (IF a.f. 2017/18)
− Dgr n. 658 del 21.5.2018 (linee guida quadriennali apprendistato a.f.
2018/19)
− Dgr n. 1126 del 6.8.2018 (biennali, triennali IeFP a.f. 2018/19)
− Ddpf n. 1652 del 4.11.2019 (percorsi IS a.f. 2019/20)
− Dgr n. 1521 e n. 1522 del 30.9.2019, ddpf n. 1735 del 15.11.2019 (IF
biennali e triennali 2019/20)
− Ddpf n. 736/IFD del 28.7.2020 (IV anno), ddpf n.741/IFD del 29.7.2020
(biennali 2020/21)
− Ddpf n. 410 del 28.4.2021 (biennali), ddpf n. 804 del 23.7.2021 (IV anno
a.f. 2021/22)
− Dgr n. 1016 del 8.8.2022 (duale), ddpf 986 e 1569/ifd/2021, dgr 1186
23.9.2022, dds n. 860 5.10.2022 e ddpf n. 812/IFD/2021 (biennali), dds
n. 859 5.10.2022 e ddpf n. 1568/IFD/2021 (triennali a.f. 2022/23)
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135QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
− Dgr n. 547 del 20.4.2023, dd n. 410 del 15.5.2023 e dd n. 831 dell’11.9.2023
(biennali), dd n. 415 del 15.5.2023, dd n. 806 del 28.8.2023 (IV anni a.f.
2023/24)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
La sperimentazione è iniziata nell’a.f. 2004/05 attivando alcuni percorsi
triennali integrati nelle Province di Macerata e di Ascoli Piceno. La Regione
ha adottato, tra le prime (dall’a.f. 2010/11) il modello “sussidiario integrati-
vo” (“sussidiario” ex d.lgs. n. 61/2017 dall’a.f. 2018/19) con la contemporanea
presenza di percorsi biennali di IeFP a titolarità delle Istituzioni formative,
per il conseguimento di qualifiche triennali di operatore (riallineati). Sono,
inoltre, promossi percorsi biennali (questi ultimi dall’a.f. 2015/16 con Garan-
zia Giovani) per ultrasedicenni sempre nell’ambito delle figure dell’accordo
in CU. I percorsi a titolarità delle Istituzioni formative erano percorsi di IeFP
integrale attuati “in numero limitato e compatibile con le risorse statali” (dgr
n. 238/10) e ancora oggi residuali rispetto a quelli assai più numerosi delle
Istituzioni scolastiche. Dall’a.f. 2010/11 vi sono i primi percorsi per operato-
ri del benessere in sussidiarietà (dunque a scuola). Dall’a.f. 2016/17 si sono
realizzati percorsi di IV anno in modalità duale. Dall’a.f 2020/21 tutti i per-
corsi di IeFP nelle Marche sono progettati avvalendosi esclusivamente del
sistema duale. Per l’a.f. 2022/23 è stato approvato il programma regionale
dell’offerta formativa finanziata a valere sul PNRR. Per essi è stato reitera-
to il bando 2019/20 per il conseguimento della qualifica professionale IeFP
da realizzare nei CFP. Sono stati pubblicati alcuni avvisi, in particolare, per
giovani tra i 16 e 19 anni: a) avviso per la presentazione di 10 progetti di
percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale, con modalità di
apprendimento duale, da finanziare per l’a.f. 2023/24 nell’ambito del PNRR,
Missione 5 – Componente 1 – Investimento 1.4 “sistema duale”; b) avviso
per la presentazione di 14 progetti di percorsi biennali di IeFP, con moda-
lità di apprendimento duale, per gli anni formativi 2023/24 e 2024/25 (PR
Marche FSE+ 2021/27 asse giovani – OS 4.f); c) avviso per la presentazione
di progetti di percorsi di IV anno di IeFP, con modalità di apprendimento
duale, per gli anni formativi 2023/24 e 2024/25 (PR Marche FSE+ 2021/2027
asse giovani – OS 4.f ). Per l’a.f. 2024/25 l’offerta formativa di Istruzione e
Formazione Professionale prevede complessivamente 15 percorsi triennali in
modalità duale e 14 percorsi biennali in modalità duale realizzati dai CFP, 3
corsi di IV anno in modalità duale realizzati dai CFP e 44 corsi triennali di
IeFP in sussidiarietà realizzati dagli IPS.
Ø Sede di svolgimento
Nel modello sussidiario integrativo l’iscrizione è a 14 anni a scuola,
che rimane anche la sede di svolgimento delle attività. Soggetti attuatori
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136
dei percorsi di IeFP integrale a titolarità IF sono 14 Istituzioni formative
accreditate nell’obbligo formativo (14 Enti), in forma singola o associata
e in accordo con Istituzioni scolastiche per i passaggi. Lo stage è definito
in termini di luoghi, contenuti, tempi e modalità, inclusa l’individuazione
dell’Ente gestore e delle aziende pubbliche e/o private coinvolte in regime
di convenzione. Possono essere accreditati soggetti pubblici e privati con
finalità formative. Le Agenzie formative potranno vedersi riconosciuto il
contributo per un massimo di 3 percorsi biennali e 2 di IV anno. Le Istitu-
zioni scolastiche accreditate sul territorio marchigiano sono 30 (28 Istituti
professionali, un Istituto tecnico e un Centro Provinciale per l’Istruzione
degli adulti). I corsi seguono, di norma, il calendario scolastico approvato
annualmente dalla Regione Marche e terminano entro il 31 agosto di ogni
anno. I percorsi di qualifica e diploma professionale sia se realizzati dai
Centri di Formazione Professionale sia se realizzati in sussidiarietà all’inter-
no degli Istituti professionali di stato, entrambi accreditati per questa spe-
cifica tipologia formativa, debbono risultare rispondenti a quanto previsto
dall’Accordo Stato-Regioni del 1.8.2019.
Ø Docenti
Nei percorsi del modello sussidiario le competenze di base e tecni-
co-professionali sono insegnate dal personale della scuola. C’è la possibilità
(non concretizzata) di un’integrazione fra IF e IS, da attuarsi sotto forma
obbligatoria di ATI o ATS. Nei percorsi di IeFP integrale a titolarità IF an-
che i docenti delle competenze di base provengono dalle stesse IF. Le atti-
vità formative devono essere affidate a personale docente composto anche
da esperti provenienti dal mondo della produzione, delle professioni e del
lavoro, in possesso di una specifica esperienza professionale nel settore da
almeno 5 anni, di tutor e di eventuali altre figure coinvolte nei diversi mo-
duli formativi con l’indicazione delle competenze possedute.
Ø Articolazione oraria
La durata annuale dei percorsi di IeFP biennali e triennali è pari a 990
ore (1.980 ore nel biennio e 2.970 nel triennio). Gli standard minimi, in
termini di quantificazione delle percentuali di utilizzo delle modalità didat-
tiche applicate all’interno dei percorsi duali, prevedono: 1) per l’alternanza
simulata: dal 15% al 25% delle ore del percorso del primo anno di IeFP; 2)
per l’alternanza rafforzata: dal 30% al 50% del percorso duale, a cui possono
concorrere, nel limite massimo del 20% delle predette percentuali, le atti-
vità di alternanza simulata; 3) per l’apprendistato duale: nel rispetto delle
percentuali di formazione esterna definite ai sensi e per gli effetti del d.lgs.
n. 81/2015. I percorsi di qualifica e di diploma professionale realizzati dai
Centri di Formazione Professionale secondo la modalità “duale”, prevedono
una durata annuale di 990 ore. L’apprendimento si realizza attraverso un
numero significativo di ore in alternanza simulata (impresa simulata), alter-
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137QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
nanza scuola-lavoro rafforzata o apprendistato di primo livello. Per quanto
concerne i percorsi in sussidiarietà, il quadro orario proposto dalle scuole e
condiviso con l’USR prevede un monte ore complessivo pari a 3.168 ore di
cui 462 ore per gli esperti esterni che verranno finanziate, per ciascun cor-
so approvato e autorizzato dalla Regione con risorse del PR Marche FSE+
21/27.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: accoglienza, tutoring, accompagnamento
al lavoro, misure di accompagnamento (LaRSA) a supporto della frequenza
per eventuali debiti formativi sia in ingresso che in itinere, stage, obbliga-
torio, interventi specifici nelle azioni di accompagnamento per soggetti con
disabilità e per bisogni educativi speciali, viaggi per stage, alternanza, fiere,
musei, convegni inerenti gli obiettivi formativi, attività extra-curricolari in
ambito formativo, culturale, sportivo inerenti gli obiettivi formativi. Viene
valutata la presenza di moduli di orientamento/bilancio delle competenze
iniziale e di orientamento finale finalizzati ad agevolare la fruizione del per-
corso e l’ingresso nel mercato del lavoro e uno o più moduli per lo sviluppo
di competenze digitali secondo il quadro di riferimento delle competenze
digitali dei cittadini. Il percorso presuppone attrezzature e laboratori, corpo
docente composto anche da esperti provenienti dal mondo della produzio-
ne, tutor, didattica specifica, monitoraggio del progetto e valutazione dei
risultati.
Ø Esiti e certificazioni
Le qualifiche professionali rilasciate a seguito del superamento dell’e-
same finale previsto al termine del percorso di IeFP debbono ricondursi
alle qualifiche triennali di cui all’accordo in conferenza Stato-Regioni del 1°
agosto 2019 e s.m.i., contenente il nuovo Repertorio di figure di qualifiche e
diplomi per il sistema di Istruzione e Formazione Professionale. Al termine
del secondo anno di corso la struttura formativa è obbligata a compilare e
rilasciare il modello di certificazione dei saperi e delle competenze acquisi-
te dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. All’allievo che
interrompe la frequenza del corso, è rilasciata la certificazione delle compe-
tenze comunque acquisite in riferimento alla figura professionale obiettivo
dell’intervento formativo. L’apprendistato di I livello può essere finalizzato
solo all’acquisizione di una qualificazione di IeFP ma non di singole unità
di competenza, in coerenza con quanto adottato dal Piano nazionale nuove
competenze. Ai fini dell’accesso alla valutazione annuale e dell’ammissio-
ne agli esami, l’obbligo di frequenza delle attività è indicato in almeno il
75% delle ore di durata del percorso. La valutazione degli apprendimenti
si basa su modalità, che spaziano dal tradizionale colloquio, accompagnato
da prove scritte (strutturate e non) ed esercitazioni pratiche di laborato-
rio, alla simulazione o prova pratica in situazione. In riferimento all’area
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138
delle competenze tecnico-professionalizzanti, è previsto l’utilizzo di schede
di valutazione delle unità formative capitalizzabili. Le certificazioni sono
in conformità con il decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante
“Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti
pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
In itinere è previsto il riconoscimento dei crediti per eventuali passag-
gi. Ai fini dell’accesso ai singoli percorsi biennali, le certificazioni delle com-
petenze rilasciate dall’Istituzione scolastica di provenienza devono attestare
il superamento con successo di almeno un anno del biennio comune o co-
munque almeno il raggiungimento di un livello base di saperi e competenze
per ciascun asse culturale. Il credito attribuito non è spendibile sulle disci-
pline professionalizzanti del relativo percorso. I crediti possono riguarda-
re anche saperi e competenze acquisiti in contesti lavorativi formalmente
documentati. Tali crediti debbono essere validati da un soggetto pubblico. I
progetti proposti dagli Istituti professionali dovranno prevedere, tra l’altro,
il piano del riconoscimento dei crediti derivanti dal percorso di istruzione
che stanno frequentando, funzionali al raggiungimento della frequenza del-
le ore anno previste per il conseguimento della qualifica di operatore IeFP.
Ø Governo del sistema
Il coordinamento delle attività concernenti il diritto-dovere alla forma-
zione e all’istruzione nelle Marche è gestito dal servizio Attività produttive
e lavoro. Come organo di governo della IeFP è stato costituito il Comitato
regionale di coordinamento, con funzioni di indirizzo, monitoraggio e va-
lutazione, oltre che di supporto tecnico e di raccordo per l’integrazione tra
i percorsi e le altre filiere formative. Esso è composto da rappresentanti
della Regione e dell’Ufficio Scolastico Regionale, con il coinvolgimento delle
organizzazioni sindacali. Il potenziamento della governance del sistema re-
gionale di IeFP avviene anche attraverso tavoli di lavoro a carattere territo-
riale e settoriale tra Istituzioni scolastiche e Agenzie formative accreditate.
Per la gestione dell’offerta operano reti di Istituzioni scolastiche e forma-
tive, strutturate per settori e con una scuola capofila. I loro compiti sono:
individuazione di modalità didattiche innovative e di valutazione degli ap-
prendimenti, condivisione delle tipologie di prove di esame, realizzazione di
progetti, di IeFP; informazione, formazione-azione a carattere laboratoriale,
confronto delle criticità; diffusione delle buone pratiche e strumentazioni.
Monitoraggio dei percorsi e valutazione di efficienza/efficacia sono garantiti
dal sistema di anagrafe regionale degli studenti. I responsabili di procedi-
mento per la gestione e il monitoraggio delle azioni formative sono nomina-
ti con decreto dirigenziale della P.F. Istruzione, formazione, orientamento e
servizi territoriali per la formazione.
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139QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Destinatari
Per l’a.f. 2023/24, nei percorsi biennali i destinatari sono giovani di età
compresa tra i 16 e i 19 anni non compiuti alla data di avvio delle attività
formative, che hanno assolto l’obbligo di istruzione ma non hanno conse-
guito una qualifica. L’obbligo di istruzione si intende assolto con il diploma
di scuola secondaria di primo grado e avendo frequentato almeno un anno
di scuola secondaria di secondo grado con successo. Per i percorsi triennali,
i destinatari sono giovani che abbiano conseguito il diploma di scuola se-
condaria di primo grado e che non abbiano ancora compiuto 16 anni alla
data dell’avvio delle attività formative. Come individuati al paragrafo n. 3
delle linee guida del MLPS, destinatari dei percorsi triennali sono giovani
in obbligo di istruzione/diritto-dovere che abbiano conseguito il diploma di
scuola secondaria di primo grado e che non abbiano ancora compiuto 16
anni alla data dell’avvio delle attività formative. Per i percorsi di IV anno,
i destinatari sono giovani in possesso di una corrispondente qualifica pro-
fessionale di IeFP, conseguita frequentando un percorso triennale/biennale
equivalente o a seguito di un contratto di apprendistato di I livello; i parte-
cipanti non devono avere un’età superiore ai 25 anni alla data di avvio delle
attività formative.
Ø Quarto anno
Nell’a.f. 2016/17 si è realizzato il primo percorso di IV anno in mo-
dalità duale, non attivato l’anno successivo ma solo dall’a.f. 2018/19 fino
ad oggi. Il corso è rivolto a soggetti residenti o domiciliati nella Regione,
in possesso di una corrispondente qualifica professionale di IeFP di terzo
livello EQF. I candidati non devono avere un’età superiore ai 25 anni alla
data di avvio delle attività formative. Possono presentare domanda di fi-
nanziamento le Strutture formative diverse da una Istituzione scolastica e
da un Servizio territoriale regionale di formazione. L’offerta formativa dei
percorsi di IV anno per l’a.f. 2023/24 prevede 2 percorsi duali. Per ciascun
corso di IV anno, della durata complessiva di 990 ore, per 15 allievi, l’entità
del finanziamento non può superare l’importo di € 103.950,00, riconosciuto
sulla base del costo ora allievo pari a € 7,00, determinato dall’autorità di
gestione del PR Marche FSE+ 2021/2027 per questa tipologia di intervento.
L’alternanza rafforzata comprende dal 30% al 50% del percorso duale. Per
l’apprendistato duale, le percentuali di formazione esterna sono definite ai
sensi del d.lgs. n. 81/2015. In coerenza con le linee guida ministeriali, sarà
valutata la presenza di moduli di orientamento/bilancio delle competenze
iniziali e di orientamento finale finalizzati ad agevolare la fruizione del per-
corso e l’ingresso nel mercato del lavoro e uno o più moduli per lo sviluppo
di competenze digitali.
− a.f. 2016/17: n. percorsi 1; n. allievi 15
− a.f. 2017/18: n. percorsi 0; n. allievi 0
− a.f. 2018/19: n. percorsi 3; n. allievi 19
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140
− a.f. 2019/20: n. percorsi 6; n. allievi 28
− a.f. 2020/21: n. percorsi 8; n. allievi 58
− a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
− a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
− a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Costi
Secondo il ddpf n.1016 del 2.10.2020, per ogni percorso triennale del-
la durata di 3.168 ore (i triennali sono soltanto duali) è previsto un finan-
ziamento pubblico non superiore a € 285.120,00 calcolato sulla base di un
contributo pari a € 6,00 ora allievo per 15 allievi e 1.056 ore, moltiplicato
per 3 anni. All’importo così determinato si applicano eventuali decurtazioni
previste dal Manuale a costi standard. Il numero degli allievi per ciascun
corso non dovrebbe essere inferiore a 15 e superiore a 20. Può essere auto-
rizzato un numero di allievi fino a 24 solo in presenza di adeguate struttu-
re. Applicando il parametro massimo di costo stabilito dalla Regione (costo
annuale per percorso di € 95.040,00, comprensivo anche delle misure di
accompagnamento) al numero degli iscritti e dei corsi a I anno dei percorsi
delle Istituzioni formative nell’a.f. 2020/21 (media a percorso di 21,50 allie-
vi), risulta che il costo ora corso dei percorsi triennali di I anno ammonta
a € 90,00, il costo annuale per allievo corrisponde a € 4.420,47 mentre il
costo orario per allievo ammonta a € 4,19. Il contributo riconoscibile viene
rideterminato in base al numero di ore effettivamente previste dal progetto.
Anche oggi, nell’a.f. 2020/21, il numero di partecipanti per corso continua
ad essere, di norma, pari a n. 15 allievi (allegato “I” della dgr n.19/2020).
Il numero minimo d’iscritti per dare avvio ad un’attività formativa è pari a
8 unità. Tuttavia, in presenza di adeguate motivazioni, si può autorizzare
l’avvio delle attività con un numero inferiore e comunque non al di sotto di
5 soggetti (tranne casi particolari del predetto Manuale). Le azioni forma-
tive si svolgono secondo le disposizioni regionali in materia di Formazione
professionale, come previsto dalla dgr n. 19 del 20.1.2020 di modifica della
dgr n. 802/12 (approvazione manuali per la gestione e rendicontazione dei
progetti).
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha regolamentato l’apprendistato di I livello con una spe-
rimentazione di 400 ore di attività formative, in riferimento alla lr n. 14
del 17.5.2012 e all’accordo del 24.9.2012 con cui si realizzavano percorsi
per gli apprendisti minorenni. La Regione ha anche aderito all’accordo Sta-
to-Regioni del 24.9.2015 implementando le linee guida sull’apprendistato
nel proprio sistema di norme regionali con la dgr n. 485/16 (apprendistato
di I livello nella IeFP), con la dgr n. 1045/16 (apprendistato di I livello ne-
gli Istituti scolastici secondari superiori). Con Atto n. 658 del 21.5.2018 la
Regione ha dettato le linee guida cui attenersi per la predisposizione di un
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avviso pubblico per il diploma professionale in apprendistato di I livello. La
circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali R.0000012 del
6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni nazio-
nali definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato
di primo livello. La Giunta regionale con Atto n. 957 del 5.8.2019 ha, inoltre,
approvato i criteri e le modalità per attività di promozione di misure a so-
stegno di percorsi sperimentali dell’apprendistato di I livello. Gli apprendisti
ai sensi dell’art. 43 del d.lgs. n. 81/2015 iscritti ai percorsi dell’IeFP duale di
I livello sono stati in tutto 14 nell’a.f. 2020/21. Con l’accordo Stato-Regioni e
Province Autonome, registrato in Conferenza delle Regioni il 24.9.2015, ha
avuto inizio la sperimentazione del sistema duale. Nelle Marche, la IeFP è
esclusivamente realizzata attraverso il sistema duale dall’a.f. 2020/21. L’of-
ferta formativa di percorsi duali per l’a.f. 2023/24 è formulata nell’ambito
del PR Marche FSE+ 2021/2027 – asse giovani, OS 4.f, secondo i contenuti
decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n.139 del 2 agosto
2022, avente ad oggetto “Linee guida per la programmazione e attuazione
dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e di Istruzione
e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) in modalità duale”.
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➢ Struttura
Molise
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144
Ø Normativa
− Protocollo di intesa del 29.7.2003 tra MIUR e Regione Molise
− Dgr n. 132 del 10.2.2003 (obbligo formativo e sperimentazione IeFP)
− Dgr n. 1096 del 30.7.2004 (bando per la sperimentazione)
− Ddg n. 48 del 12.9.2005
− Dgr n. 1829 del 2.11.2006
− Dgr n. 231 del 10.3.2008 (avviso a.f. 2008/9 valido fino a.f. 2011/12)
− Dgr n. 480/10 e dd n. 429/11 (avviso percorsi IeFP)
− Dgr n. 598/10 (regime surrogatorio a.f. 2010/11)
− Dgr n. 83 del 14.2.2011, dgr n. 431 del 14.6.2011 (recepimento e avvio
sussidiarietà)
− Dgr n. 533/12, dgr n. 718/12, dgr n. 4/13, dd n. 2/13, dgr n. 305/13 (ac-
creditamento)
− Dgr n. 311/12 (linee di indirizzo)
− Dgr n. 312/12 (recepimento figure)
− Dgr n. 352/12 (avviso per avvio a novembre 12/13)
− Dd n. 114 del 23.1.2013 (linee guida e misure di accompagnamento)
− Dd n. 35/2013 (accompagnamento IF 2013/14)
− Dgr n. 259/2013 e dgr n. 360/2013 (avviso 2013/14)
− Dgr n. 355 del 28.7.2014 (linee guida percorsi ed esami)
− Dgr n. 531/2014 (avviso biennali IF 2014/15)
− Ddg n.10/2015 (IeFP 2014/15)
− Ddg n. 837/2015 (IeFP 2015/16)
− Dgr n. 291 del 22.6.2016 e dd n. 5 del 21.10.2016 (IeFP 2016/17)
− Dgr n. 273 del 21.7.2017 (IeFP 2017/18)
− Dgr n. 405 del 9.8.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
− Dgr n. 353 del 16.2.2019, dgr n. 346 del 2.9.2019 (IeFP 2019/20)
− Dgr n. 313 del 28.8.2020 (IeFP 2020/21)
− Dgr n. 303/2021 (linee guida)
− Dgr n. 296 del 1.9.2021 (biennali 21/22), dgr n. 330 del 5.10.2021 (IeFP
triennale e IV duale)
− Dgr n. 303 del 13.9.2021, dgr n. 261 del 5.8.2022, dgr n. 5423 del
20.9.2022 (IeFP 2022/23)
− Dgr n. 864 del 1.6.2023, dd n. 5364 del 7.11.2023, dd n. 6009 del
16.12.2023 (IeFP 2023/24).
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(IeFP integrale, sussidiarietà)
Dall’a.f. 2003/04 tre anni integrati con FP al 50% (cessati al primo anno
nell’a.f. 2004/05). Dall’a.f. 2006/07 percorsi triennali di Formazione profes-
sionale integrale, finalizzati al conseguimento di un attestato di qualifica
professionale. Se ne attivarono alcuni al I anno nel marzo 2012 ma ricad-
dero formalmente nell’a.f. 2011/12. La breve esperienza dei percorsi inte-
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grati a titolarità scuola, attivata nell’a.f. 2006/07, non è stata più rinnovata
dall’a.f. 2007/08 (I anno di non rinnovo). Nell’a.f. 2011/12 è stata adottata
la sussidiarietà (integrativa fino all’a.f. 2019/20, che vede nello stesso a.f. i
nuovi primi anni di sussidiarietà ex d.lgs. n. 61/2017 secondo la dgr n. 93 del
25.3.2019) a titolarità delle Istituzioni scolastiche (IS), con la contempora-
nea presenza di percorsi triennali delle Istituzioni formative (IF) accreditate
(percorsi integrali riferiti alle figure degli accordi in CU) e biennali ordina-
mentali riferiti al II e III anno (dall’a.f. 2014/15 ma sospesi nell’a.f. 2020/21).
Questi ultimi sono i cosiddetti percorsi di qualificazione abbreviata, rivolti a
persone di età superiore ai 16 anni che hanno frequentato almeno un anno
di scuola secondaria superiore oppure che hanno un’esperienza lavorativa
di almeno un anno. Dall’a.f. 2014/15 sono stati istituiti i quarti anni negli
Istituti professionali di Stato. I progetti finanziabili riferiti al ciclo formativo
2023-2026 sono 11 percorsi triennali, per il rilascio della qualifica profes-
sionale IeFP e 3 percorsi di IV anno finalizzati al rilascio del diploma IeFP.
Sono realizzati a valere sugli stanziamenti dei decreti Direttoriali PNRR “Si-
stema Duale” e sulle risorse nazionali ordinarie assegnate dal Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), ai sensi dell’articolo 1, comma 110,
lettera a) della Legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso la scuola per i percorsi del
modello sussidiario integrativo. Per i percorsi di IeFP integrale l’iscrizione
avviene presso le Istituzioni formative. Ai fini della costruzione delle classi
e per evitare che non si raggiunga il numero minimo di allievi è data l’op-
portunità alle Agenzie formative di costituirsi in associazioni temporanee di
impresa con altre strutture formative accreditate e candidarsi quindi come
tale ai percorsi formativi nella fase di presentazione del bando. Ogni orga-
nismo di formazione potrà presentare fino ad un massimo di due proposte
progettuali per tutto il territorio regionale. Nell’a.f. 2023/24 le Istituzioni
formative accreditate sono 16 mentre le Istituzioni scolastiche sono 8. A
fronte della disponibilità delle risorse, sono finanziati i percorsi, riferiti alla
prima annualità, che prevedono l’attivazione di classi con numero minimo
di 13 allievi.
Ø Docenti
I docenti provengono dalle Istituzioni formative per i percorsi di IeFP
integrale. Nel modello sussidiario i docenti provengono dalle Istituzioni sco-
lastiche per tutte le competenze. Nella maggior parte dei casi il CCNL utiliz-
zato non è quello specifico della categoria, tuttavia vi è un piccolo gruppo di
operatori che ha applicato il CCNL del sistema di Formazione professionale.
Questi ultimi risultano iscritti a un apposito albo regionale (Albo C), come
operatori della Formazione professionale e sono circa 30 unità su circa 170
operatori del settore.
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Ø Articolazione oraria
Per la progettazione dell’intervento formativo nell’a.f. 2023/24, l’artico-
lazione oraria dei percorsi triennali (1.056 ore annue), la formazione delle
classi, le modalità di gestione e rendicontazione dei percorsi formativi, si
rinvia alle linee guida IeFP, adottate con dgr n. 303/2021. Per i triennali,
le ore di formazione si suddividono in: a) ore di formazione esterna presso
l’istituzione formativa, ovvero max il 60% dell’orario ordinamentale per il
II anno (634 ore su 1056 ore) e max 50% dell’orario ordinamentale per il
III anno (528 ore su 1056 ore) e IV anno (500 ore su 1.000 ore); b) ore di
formazione interna presso l’impresa, pari alla differenza tra le ore del per-
corso formativo ordinamentale e le ore di formazione esterna; c) a queste
si aggiungono le ore lavoro che si ottengono sottraendo al monte ore annuo
contrattualmente previsto, le ore annue della durata ordinamentale del per-
corso formativo (1.056 ore percorso triennale; 1.000 ore percorso IV anno).
Gli allievi non possono superare il 25% delle ore d’assenza nell’intero per-
corso formativo. Solo su motivata richiesta alla Regione si può derogare da
tale cifra e arrivare ad un max del 30%. I percorsi del modello sussidiario
hanno una durata in ciascuna annualità delle IS di 1.056 ore. Si attivano
in classi autonome, non integrate negli ordinari percorsi quinquennali, e
assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell’ordinamento dei
percorsi di IeFP.
Ø Elementi
Il curricolo prevede: informazione, accoglienza, integrazione forma-
tiva e sociale, orientamento e riorientamento, placement, intermediazione
e accompagnamento al lavoro. Tutte le attività corsuali devono prevedere:
moduli motivazionali (confronto con allievi e famiglie); orientamento alle
scelte (competenze) e attività per potenziare la dimensione professionale
(competenze tecnico professionali inerenti settore e qualifiche); attività per
facilitare i passaggi tra i sistemi formativi, contro la dispersione; attività di
recupero che comprenda moduli personalizzati di sostegno e riallineamento
delle competenze riferita ad alunni con handicap e/o con difficoltà di ap-
prendimento (DSA), attestata da certificazione medica e/o documentazione,
dalla quale si rileva la reale necessità dell’affiancamento per le attività pro-
grammate.
Ø Esiti e certificazioni
La verifica del grado di apprendimento viene effettuata dal docente
per mezzo di prove (compiti in classe, interrogazioni, prove pratiche, etc.).
Per gli esami finali si fa riferimento alle “Linee guida regionali” di cui alla
dgr n. 303 del 13.9.2021. Le certificazioni sono in conformità con il decreto
interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione
delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema
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nazionale di certificazione delle competenze”. È prevista l’adozione di un
libretto formativo. Agli allievi che ultimano il percorso viene rilasciato l’at-
testato di qualifica compilato sul format approvato in Conferenza unificata.
Le qualificazioni rilasciate trovano classificazione nel Repertorio regionale
dell’offerta di Istruzione e Formazione Professionale (1.8.2019 - Rep. atti n.
155/CSR), in relazione a figure nazionali e profili regionali, come da dgr n.
294 dell’1.9.2021. In caso di interruzione del percorso formativo ogni allievo
ha diritto ad una certificazione delle competenze acquisite, tramite il rila-
scio di un “attestato di competenze”. L’apprendistato di I livello può essere
finalizzato solo all’acquisizione di una qualificazione di IeFP ma non di sin-
gole unità di competenza.
Ø Crediti
Passaggi tra gli Istituti professionali e le Agenzie formative attraverso
interventi condivisi in grado di agevolare il transito tra i sistemi e il reci-
proco riconoscimento dei crediti ai sensi della normativa nazionale e delle
direttive regionali (d.lgs. n. 61/2017, art. 8 e ddg n. 322 del 20.5.2015, linee
guida regionali, allegato A “Riconoscimento dei crediti formativi nell’ambito
dei passaggi”). Ogni annualità dovrà stabilire legami, interazioni, sinergie
finalizzate all’efficacia del percorso scolastico-formativo. La convenzione tra
la Regione e le Agenzie assegnatarie dei percorsi pone alle Agenzie l’obbligo
di consegnare agli allievi che abbandonano il percorso e non sono in ap-
prendistato la certificazione delle competenze acquisite durante la frequen-
za del percorso formativo.
Ø Governo del sistema
La collaborazione operativa e progettuale tra gli attori della IeFP con-
sente, attraverso protocolli d’intesa, la messa in campo e l’integrazione del-
le specifiche competenze, esperienze e risorse dei diversi soggetti coinvol-
ti, promuovendo l’apporto di altri soggetti del territorio. Viene attivato di
un tavolo partenariale con i maggiori stakeholder, in coerenza con quanto
previsto per l’attuazione del Programma GOL, attraverso il quale avviare
un’azione sistematica di analisi dei fabbisogni occupazionali del territorio, a
supporto degli interventi di orientamento dei giovani e della programmazio-
ne dell’offerta formativa. Per la gestione progettuale e operativa del sistema
di IeFP viene istituito dall’a.f. 2012/13 il Comitato Tecnico Regionale (dgr n.
311 del 16.05.12). Esso è composto da funzionari regionali, rappresentanti
dell’USR, rappresentanti di Istituzioni scolastiche e formative e di Centri
per l’impiego. Il Comitato tecnico collabora alla progettazione dei progetti
esecutivi, monitora l’andamento dell’offerta, analizza problematiche e forni-
sce orientamenti. Inoltre, diffonde esperienze, strumentazioni, buone pra-
tiche per la realizzazione dei percorsi triennali e definisce le condizioni di
integrazione tra i percorsi di IeFP e le altre filiere. La selezione delle pro-
poste progettuali presentate dalle Agenzie formative accreditate è effettua-
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ta da un’apposita Commissione costituita con determina del Direttore del
Servizio sistema integrato Istruzione e Formazione Professionale. Sul piano
operativo vengono promossi incontri tra Istituzioni formative e scolastiche
per informazione e consulenza nella realizzazione dei progetti. Il servizio
Istruzione della Regione Molise presta supporto operativo per agevolare i
passaggi tra i sistemi.
Ø Destinatari
I destinatari dei percorsi triennali sono giovani che, alla data dell’ap-
provazione della graduatoria finale del percorso, non abbiano compiuto i se-
dici anni di età, con priorità per i ragazzi diplomati nella scuola secondaria
di I grado, nell’anno scolastico precedente a quello di avvio dei percorsi di
IeFP. Nell’ambito dei posti resi disponibili, possono essere ammessi anche
giovani di età superiore al sedicesimo anno di età, purché rientranti nel
“diritto-dovere all’istruzione e alla formazione” nonché over 17 anni, assolti
o prosciolti dal diritto dovere e privi di titolo di studio di istruzione secon-
daria e giovani di età dai 17-25 anni non compiuti, assolti o prosciolti dal
diritto dovere all’istruzione, privi di un titolo di studio di istruzione secon-
daria di primo o secondo grado, che possono partecipare ai percorsi anche
con contratto di apprendistato di I livello.
Ø Costi
Le risorse finanziarie, destinate ai percorsi di IeFP, sono individua-
te nelle risorse provenienti dai fondi del Ministero del Lavoro di cui al
decreto ministeriale n. 2/2020 e al decreto ministeriale n.3/2020 nonché
in altre risorse del bilancio regionale. Secondo l’allegato 1, art. 7, della
dgr n. 313 del 28.8.2020, riferita all’avviso pubblico per la presentazione e
selezione di progetti formativi finalizzati alla costituzione dell’offerta for-
mativa di IeFP nel sistema duale – anno scolastico 2020-2021, i percorsi
formativi triennali duali rivolti alle Agenzie formative sono finanziati con
€ 192.000,00 cifra massima. Il costo annuale è di € 64.000,00. Applicando
tale parametro di costo stabilito dalla Regione al numero degli iscritti al
I anno dei percorsi triennali delle istituzioni formative nell’a.f. 2020/21,
risulta che il costo ora allievo ammonta a € 4,65, il costo annuale allievo
corrisponde a € 4.654,55, mentre il costo ora/corso ammonta a € 64,00.
All’avvio del percorso formativo il numero di allievi per ciascun corso non
dovrà essere inferiore a 10 alunni e superiore a 25 alunni. Per un nume-
ro inferiore al numero minimo consentito il relativo finanziamento viene
rimodulato. La media di alunni a classe dell’a.f. 2020/21 è di 13,75 uni-
tà. I finanziamenti dei singoli corsi riservati alle Agenzie formative sono
comprensivi delle attività destinate alla formazione d’aula, ivi comprese le
“azioni di accompagnamento”. Il costo delle indennità di frequenza non è
presente nel costo complessivo stabilito.
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149QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Quarti anni
Dall’a.f. 2014/15 la Regione ha istituito quarti anni di 1.000 ore. Dal
2016/17 possono svolgersi sia in Istituzioni scolastiche che in Istituzioni for-
mative. Nell’ a.f. 2023/23 sono previsti 3 percorsi annuali di IV anno, fina-
lizzati al rilascio del diploma professionale di tecnico IeFP, per un importo
di € 253.080,00.
− a.f. 2014/15: n. 5 percorsi; n. 93 iscritti (IS)
− a.f. 2015/16: n.18 percorsi; n. 262 iscritti (IS)
− a.f. 2016/17: n.15 percorsi; n. 256 iscritti (IS e IF)
− a.f. 2017/18: n. 16 percorsi; n. 272 iscritti (IS e IF)
− a.f. 2018/19: n. 20 percorsi; n. 312 iscritti (IS e IF)
− a.f. 2019/20: n. 16 percorsi; n. 284 iscritti (IS)
− a.f. 2020/21: n. 3 percorsi; n. 41 allievi (IS)
− a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
− a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
− a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Quinto anno
Il corso annuale per l’accesso all’esame di Stato di cui al dm n. 4 del
18.1.2011 e all’accordo con l’USR di cui alla ddg n. 322 del 20.5.2015 era
previsto per l’a.f. 2017/18 nella sua forma ridotta, per un massimo di 50 ore.
Per l’a.f. 2018/19, i corsi annuali per l’accesso all’esame di Stato sono stati
attivati con classi con almeno 15 alunni (18 alunni in caso di ragazzi extra-
comunitari). Non si rilevano corsi di V anno negli anni successivi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali R.0000012
del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del
decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12
ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di ap-
prendistato di primo livello. L’apprendistato a qualifica comprende: a) ore
di formazione esterna (che si svolgono presso l’istituzione formativa) ov-
vero max il 60% dell’orario ordinamentale per il II anno (634 ore su 1.056
ore) e max 50% dell’orario per il III anno (528 ore su 1.056 ore) e IV anno
(500 ore su 1.000 ore); b) ore di formazione interna (presso l’impresa): pari
alla differenza tra le ore del percorso ordinamentale e le ore di formazione
esterna. A queste si aggiungono le ore lavoro che si ottengono sottraendo
al monte ore annuo contrattualmente previsto, le ore annue della durata
ordinamentale del percorso. Regione Molise e MLPS hanno sottoscritto il
20.1.2016 un protocollo sull’avvio della sperimentazione duale, in coerenza
con il documento programmatico “Azioni di accompagnamento, sviluppo e
rafforzamento del sistema duale”, di cui all’accordo in CSR del 22.9.2015.
Per il ciclo formativo 2023-2026 è disponibile, grazie alla complementarità
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150
fra risorse PNRR, ministeriali e regionali, una dotazione finanziaria pari a
complessivi € 1.272.035,52, funzionale a garantire il conseguimento del nu-
mero di unità richiesto, pari a 166 percorsi. In particolare, sono stati previ-
sti 11 corsi triennali, ciascuno con 13 allievi per classe, per un totale di 143
percorsi individuali; 3 corsi di IV anno, ciascuno con 9 allievi per classe, per
un totale di 27 percorsi individuali. Nell’a.f. 2023/24, i percorsi di IeFP sono
erogati in modalità duale, secondo il sistema duale PNRR.
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➢ Struttura
Piemonte
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152
Ø Normativa
− Protocollo MIUR-Regione del 1.9.2003
− Accordo territoriale Regione-USR del 22.10.2003
− Dgr n. 85-8991 del 7.4.2003 (atto di indirizzo)
− Dd n. 278 del 9.4.2003 (bando 2003/4)
− Dgr n. 31-5319 del 19.2.2007 (atto di indirizzo 2007-2009)
− Dgr n. 23-13166 del 1.2.2010 (direttiva 2010-12)
− Dgr n. 19-1738 del 21.3.2011 (atto di indirizzo 2011-14)
− Dd n. 255 del 3.5.2011 (prima metodologia UCS)
− Dd n. 356 del 15.6.2011 (bando IV anni)
− Dd n. 325 del 15.6.2012 (calcolo Unità Costo Standard)
− Dgr n. 33-4189 del 23.7.2012 (programmazione a.f. 2012/13)
− Dd n. 428 del 24.7.2012 (bando IV anni)
− Dd n. 317 dell’8.7.2013 (offerta IS a.f. 2013/14)
− Dd n. 263 del 6.6.2013 (costi a.f. 2013/14 e 2014/15)
− Dgr n. 40-6656 dell’11.11.2013, dd n. 660 del 15.11.2013 (offerta anche
complementare 2014/15)
− Dgr n. 19-1085 del 23.2.2015 (sussidiarietà a.f. 2015/16)
− Dd n. 445 del 12.7.2016 (offerta duale)
− Dd n. 837 del 22.11.2016 (seconda metodologia UCS)
− Dd n. 535 del 3.8.2016, dgr n. 16-4166 del 7.11.2016, dd n. 918 del
14.12.2016 (IeFP 2016/17)
− Dd n. 162 del 7.3.2017, dd n. 576 del 29.6.2017 e dd n. 792 del 25.8.2017
(IeFP 2017/18)
− Dgr n. 48-7309 del 30.7.2018 e dd 877 del 3.8.2018 (IeFP 2018/19)
− Dgr n. 2-90 del 19.7.2019, dd n. 1022 del 23.7.2019, dd n. 1135 del
8.8.2019 (IeFP 2019/20)
− Dgr n. 2-437 del 29.10.2019, n. 4-850 del 23.12.2019, dd n. 451 del
21.07.2020 (IeFP 2020/21)
− Dd n. 210 del 3.5.2021 (passaggi)
− Dgr n. 6-2353 del 27.11.2020, dd n. 425 del 27.7.2021 (IeFP 2021/22)
− Dgr n. 7/4103 19.11.2021, dd n. 797/a1503B/2021 23.12.21, dgr n.
5/5440 29.7.22, dd n. 421/A150 3B/2022 3.8.22, dd n. 565/a1503b/2022
13.10.22, dd n. 401/a1504c/2022 27.7.22 (IeFP 2022/23)
− Dd n. 503/A1503B/2023 del 3.10.2023, dd n. 395 dell’1.8.2023 (IeFP
2023/24).
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali, sussidiarietà)
Dall’a.f. 2002/03 percorsi misti di Formazione professionale - Scuola re-
alizzati presso le sedi delle Agenzie formative. Ai docenti delle scuole veniva
attribuito un preciso ruolo dall’accordo territoriale. Dall’a.f. 2004/05 percorsi
integrati con crediti in ingresso per drop out, realizzati nell’ambito della flessi-
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153QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
bilità curricolare non portavano, di norma, a qualifiche. Dall’a.f. 2011/12 ado-
zione del modello “sussidiario integrativo” (“sussidiario” ex d.lgs. n. 61/2017
dall’a.f. 2018/19) con la contemporanea presenza di: a) percorsi triennali a
qualifica nelle Istituzioni formative accreditate, percorsi biennali a qualifica in
IF con crediti in ingresso per drop out, percorsi quadriennali ordinamentali;
b) percorsi in cui i primi due anni in integrazione con Istituti tecnici e licei
confluiscono in un III anno a tempo pieno a qualifica nella Formazione pro-
fessionale (solo dall’a.f. 2013/14 all’a.f. 2016/17 compreso); c) percorsi non a
qualifica di durata fino a un anno (accompagnamento alla scelta professionale,
integrazione disabilità lieve, LaRSA, laboratori di sviluppo e recupero per ap-
prendisti, accompagnamento all’apprendistato, laboratori scuola-formazione).
Tali percorsi sono flessibili e propedeutici alla IeFP, svolgono una funzione di
accompagnamento ai soggetti più deboli e prevedono un certificato di valida-
zione delle competenze. Nell’a.f. 2015/16 è stata attuata una sperimentazio-
ne in sussidiarietà complementare in alcuni Istituti professionali dei servizi
per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (dgr n. 19-1085 del 23 febbraio
2015). Dall’a.f. 2016/17 sono stati sperimentati i percorsi duali di 990 ore l’an-
no, con 400 ore di alternanza in azienda ogni anno (550 ore per i IV anni).
Dall’a.f. 2017/18 tutti i percorsi hanno 990 ore all’anno (annuali non a qualifi-
ca, biennali e triennali e IV anno). Il IV anno è presente dall’a.f. 2011/12. Non
è previsto il V anno integrativo. Nell’a.f. 2023/24 l’offerta formativa si realizza
attraverso percorsi formativi “ordinamentali” e “duali” (duali PNRR e duali
ordinari) secondo le seguenti tipologie: a) percorsi triennali di qualifica; b)
percorsi biennali di qualifica con crediti formativi in ingresso; c) percorsi qua-
driennali di diploma professionale; d) percorsi annuali (IV anno) di diploma
professionale. La realizzazione degli interventi deve avvenire di norma con
riferimento all’anno scolastico/formativo (settembre 2023 – agosto 2024).
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso la scuola per i percorsi del
modello sussidiario integrativo. Per i percorsi triennali integrali le iscrizioni
sono richieste presso le Istituzioni formative, dove si svolgono le lezioni. La
Regione definisce, con specifico atto, il regime di accreditamento finalizzato
esclusivamente al rilascio delle qualifiche triennali in regime di sussidia-
rietà e dei diplomi professionali (dgr n. 19-6768 del 20.4.2018 e dgr n. 4-390
del 18.10.2019). Non sono presenti percorsi gestiti direttamente da Regione,
Provincie o Comuni. Il percorso duale in apprendistato prevede che le at-
tività formative siano svolte presso l’Agenzia formativa e presso l’azienda.
Per l’a.f. 2023/24, sono accreditati nella formazione regionale 28 Enti senza
fini di lucro, con circa 900 unità di base assegnate. Sono emanazione del-
le organizzazioni democratiche e nazionali dei lavoratori dipendenti o dei
lavoratori autonomi, degli imprenditori, del movimento cooperativo, o di
associazioni con finalità statutarie formative e sociali. Ai fini dell’avvio dei
corsi i percorsi di qualifica e di diploma professionale devono prevedere
gruppi classe di norma pari o superiore a 18 allievi (per l’avvio delle attività
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154
relative alla prima annualità il numero minimo di iscrizioni ammissibile è
15 allievi). La Regione aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’iscrizione
on-line degli allievi alla IeFP. I percorsi che costituiscono l’offerta di Istru-
zione e Formazione Professionale sono partiti nel rispetto del calendario
scolastico 2023/24, con inizio l’11.9.2023.
Ø Docenti
Attualmente, nei percorsi triennali svolti nelle Agenzie formative, tut-
te le competenze sono insegnate dai formatori delle medesime. Dall’a.f.
2011/12, nei percorsi del modello sussidiario integrativo, le competenze di
base e tecnico-professionali sono insegnate da personale della scuola. Non è
previsto il coinvolgimento delle Istituzioni formative all’interno dell’offerta
sussidiaria integrativa realizzata dagli Istituti professionali come avveniva
in precedenza nella Formazione professionale “mista”. Nella sussidiarietà
complementare l’attribuzione del personale a tali classi è effettuata dal di-
rigente scolastico nell’ambito delle procedure ordinarie che riguardano la
generalità delle classi dell’istituzione scolastica, nel rispetto dell’art. 7, com-
ma 2, lettera b), del d.lgs. n. 297/1994. Nei percorsi delle Agenzie, per ogni
attività formativa deve essere nominato un responsabile del corso, il quale
avrà il compito di presiedere a tutti gli adempimenti amministrativi e didat-
tici. L’applicazione del CCNL-FP è prevista dall’accreditamento regionale.
Ø Articolazione oraria
Fino all’a.f. 2017/18 (anno in cui è entrato a regime il nuovo orario) il
percorso triennale di IeFP integrale prevedeva 3.150 ore (1.050 ore all’an-
no). Le ore professionalizzanti erano 1.807, comprensive di uno stage for-
mativo di 320 ore. Il biennio di IeFP integrale contava al I anno 1.050 ore
e al II 1.200. I bienni integrati negli IT e Licei (200 + 200 ore di Forma-
zione professionale) iniziavano a 14 anni e potevano proseguire con un III
anno di IeFP (di 1.200 ore) presso un IF. L’offerta prevedeva anche percorsi
annuali flessibili (di 800-1.000) propedeutici all’ingresso di drop out nella
FP. Dall’a.f. 2017/18, i percorsi delle Agenzie accreditate hanno una struttu-
ra oraria di 990 ore l’anno. Nell’a.f. 2023/24, per le IF, accanto ai percorsi
triennali (2.970 ore) ve ne sono ancora di biennali (1.980 ore) con crediti in
ingresso. Durano tutti 990 ore l’anno: al I anno le competenze di base sono
insegnate per 400-500 ore; la personalizzazione comprende 80-130 ore men-
tre le ore professionalizzanti ammontano a 460-510 ore. Al II anno le ore
delle competenze di base sono 380-480, con 80-130 ore di personalizzazione
e almeno 480-540 ore per le competenze professionali specifiche. Nell’ul-
timo anno le competenze di base sono ridotte a 230-300 ore, così come la
personalizzazione (60-110 ore; 18-24 ore sono riservate all’esame finale). Lo
stage al III anno è di 300 ore. In coerenza con quanto previsto dal Piano na-
zionale nuove competenze, la formazione duale in contesto lavorativo viene
erogata durate il I anno per un minimo di 150 ore in alternanza simulata,
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155QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
mentre al II, III, IV anno sono in alternanza rafforzata almeno 300 ore. La
modalità in apprendistato conta 550 annue ore sia per qualifica che per il
diploma professionale. I percorsi in sussidiarietà nelle IS si attivano in classi
autonome, non integrate negli ordinari percorsi quinquennali. Gli interventi
sono realizzati in via prioritaria nell’ambito di un monte ore di 1.056 ore.
Ø Elementi
Il curricolo prevede accoglienza, orientamento, LaRSA interni, perso-
nalizzazione dei percorsi, tutoraggio, stage e accompagnamento all’inseri-
mento lavorativo. L’orientamento finale sono informazioni da fornire all’al-
lievo relativamente alle modalità che è necessario conoscere per inserirsi
nel mondo del lavoro (compilazione di un CV, colloquio di lavoro, centri
per l’impiego, individuazione di ambiti lavorativi specifici, ecc.). La perso-
nalizzazione corrisponde a una serie di interventi che hanno da un lato la
finalità di offrire azioni individualizzate per favorire un inserimento ade-
guato degli allievi provenienti da percorsi formativi diversificati e dall’altro
di rafforzare le competenze negli ambiti in cui risultino necessari ulteriori
approfondimenti. Parallelamente ai percorsi formativi sono previsti progetti
a supporto dei percorsi formativi come interventi per l’inclusione di allievi
con disabilità con “debito di funzionamento lieve”, esigenze educative spe-
ciali (E.E.S.) e BES con svantaggio socio economico, linguistico e culturale
certificati; laboratori di sviluppo e recupero degli apprendimenti e labora-
tori di accompagnamento e recupero per apprendisti, accompagnamento
all’apprendistato; laboratori scuola-formazione, interventi a sostegno della
flessibilizzazione e personalizzazione dei percorsi formativi.
Ø Esiti e certificazioni
Per quanto concerne le prove finali dei percorsi di qualifica e di di-
ploma professionale (da effettuarsi mediante la procedura informatica “Ge-
stione prove di valutazione”) e relativamente alle modalità di certificazione
(da rilasciare attraverso la procedura informatica “Attesta”), vige il docu-
mento “Standard di progettazione dei percorsi IeFP di qualifica e diploma
professionale”. Al termine dell’ultimo anno in modalità tradizionale o duale
è rilasciato un attestato di qualifica professionale previo esame regionale.
La certificazione delle competenze viene acquisita durante i percorsi, anche
ai fini dell’eventuale rientro nel sistema di istruzione. Si rimanda alla dgr
n. 18‐6464/2013, con cui la Regione, recependo quanto previsto nel decre-
to legislativo n. 13/2013, stabilisce la certificabilità delle sole qualificazioni
comprese nel proprio Repertorio regionale. È prevista l’adozione del libretto
formativo al fine di documentare la progressione dell’allievo in ogni fase
del percorso. Le certificazioni sono in conformità con il decreto intermini-
steriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee
guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale
di certificazione delle competenze”.
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156
Ø Crediti
Con il dd n. 210 del 3.5.2021 è stato approvato l’avviso regionale per
l’attuazione dell’azione di sistema per il passaggio e raccordo tra IP, IeFP
e viceversa. Con l’accordo ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del Dl del
13.4.2017, n. 61 si sancisce che è assicurata la reversibilità delle scelte, si
forniscono delle linee di indirizzo su modalità e tempistiche da osservare
durante l’anno scolastico/formativo per i passaggi e si individuano fasi e
condizioni essenziali del passaggio. In Regione è prevista la formulazione di
indicazioni metodologiche e organizzative per la predisposizione delle linee
guida regionali sui passaggi tra i percorsi. I LaRSA interessano i passaggi
tra sistemi, sia in entrata (ma con riconoscimento dei crediti acquisiti per la
prosecuzione dei percorsi) che in uscita. La Regione ha raccolto in un unico
atto amministrativo le indicazioni operative per certificare le competenze
in ambito formale e in ambito non formale e informale nel Testo Unico per
la certificazione delle competenze, il riconoscimento dei crediti e le figure a
presidio del sistema (dd n. 849 del 18.9.2017). Questo testo comprende un
manuale per la certificazione delle competenze e il riconoscimento dei cre-
diti e un manuale per l’individuazione, la validazione e la certificazione delle
competenze acquisite in contesti non formali e informali. Le Agenzie forma-
tive dotate della figura regionale di “Addetto alle operazioni di certificazio-
ne” validano i crediti formativi seguendo le procedure del citato Manuale.
Ø Governo del sistema
Un organo, composto da rappresentanti delle Agenzie formative, delle
Istituzioni scolastiche, del settore Standard formativi della direzione For-
mazione professionale-Lavoro della Regione e dell’Ufficio Scolastico Regio-
nale, realizza una progettazione uniforme e congiunta tra le Agenzie forma-
tive e le Istituzioni scolastiche, nonché verifica costantemente l’andamento
delle iniziative poste in essere mantenendo i contatti con le diverse realtà
territoriali. La Direzione regionale Coesione sociale definisce le indicazio-
ni tecnico-operative per la progettazione delle nuove figure ed indirizzi per
le qualifiche ed i diplomi di IeFP. Per la gestione di ogni singolo progetto
opera la Commissione tecnico-scientifica interistituzionale composta dal
direttore dell’Ente di formazione, dal dirigente scolastico, da due docenti
designati dall’Ente di formazione e dall’Istituzione scolastica e da un fun-
zionario della direzione Formazione professionale-Lavoro della Regione in
qualità di presidente. Dall’a.f. 2015/16 la formazione ha un bando regionale
e uno per la Città Metropolitana di Torino (che gestisce soltanto le attività).
Ø Destinatari
Destinatari finali delle azioni sono i giovani dai 14 (13enni se già in
possesso di diploma di scuola secondaria di I grado) ai 24 anni (15-24 per
i percorsi biennali) fino al compimento del 25° anno, che hanno terminato
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157QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
il I ciclo di istruzione. In quanto percorsi finalizzati all’assolvimento del di-
ritto-dovere di istruzione e formazione, il numero di allievi iscritti ad inizio
corso con età inferiore ai 18 anni deve essere prevalente. Tali giovani posso-
no essere assunti in apprendistato ai sensi dell’art. 43 del d.lgs. n. 81/2015.
Per i destinatari dei percorsi annuali finalizzati al conseguimento del diplo-
ma professionale di IeFP è richiesto il possesso di una qualifica professiona-
le coerente con il percorso di IV anno. Si possono, inoltre, iscrivere ai corsi
di Formazione professionale i giovani nella fascia di età 16-24 anni anche
se privi dei requisiti scolastici previsti, a condizione che il progetto forma-
tivo preveda il recupero del titolo di studio tramite attività integrate con un
Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) al compimento dei 16
anni. In ogni caso non potranno essere rilasciate certificazioni di qualifica o
crediti spendibili nel sistema dell’istruzione di II grado se non in presenza
del requisito minimo del diploma di scuola secondaria di I grado. Per i figli
di immigrati è richiesto il certificato attestante gli studi compiuti nel paese
d’origine o la dichiarazione del genitore dell’alunno o di chi ha la responsa-
bilità del minore.
Ø Costi
La dd n. 451 del 21.7.2020: Avviso per l’autorizzazione e il finanziamen-
to dell’offerta formativa di IeFP ciclo formativo 2020-2023 di cui alle dgr n.
16-4166 del 07.11.2016 e n. 7-1663 del 17.07.2020, determina i parametri
per il finanziamento dell’offerta formativa di IeFP sia ordinamentale che
duale. Il parametro ora corso relativo all’Unità di Costo Standard regionale
per la fascia unica di età in diritto-dovere è di € 104,00 (originariamente
valido per classi di intervallo di 14-17 allievi). La stima a preventivo del
costo annuale massimo a percorso risulta al I anno di € 102.960,00, il costo
annuale per allievo corrisponde a € 4.943,39 mentre il costo medio orario
per allievo ammonta a € 4,99. Per l’avvio dell’attività corsuale il numero
minimo di iscrizioni ammissibile è di 15 allievi. Gli Operatori sono tenuti
ad inserire, su richiesta della Regione, fino a 25 allievi nei corsi di qualifica
e di diploma professionale. Il numero degli allievi iscritti a inizio corso con
età inferiore ai 18 anni deve essere prevalente. Il numero medio di allievi
rilevato a classe nell’a.f. 2020/21 è di 20,83. La valorizzazione del consuntivo
dei percorsi che prevedono l’applicazione dell’UCS ora corso, viene effettua-
ta considerando gli allievi che risultano aver frequentato almeno i ¾ delle
ore di corso previste. Rientrano nel calcolo anche gli allievi che durante il
percorso siano stati assunti (l’assunzione deve essere rilevabile sul sistema
informativo comunicazioni obbligatorie) e abbiano frequentato il 50% delle
ore corso. La spesa sostenuta viene calcolata sulla base delle attività effet-
tivamente svolte, valorizzata secondo i parametri previsti e inserita nelle
domande di rimborso.
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158
Ø Quarto anno
In Piemonte dall’a.f. 2011/12 sono presenti i IV anni con percorsi che
consentono l’acquisizione dell’attestato di diploma professionale di Tecnico.
I percorsi sono istituiti per allievi qualificati provenienti dai corsi trienna-
li realizzati in anni formativi precedenti. Le figure professionali di riferi-
mento per i percorsi di IeFP di IV anno (ordinamentali e duali) sono le
figure di Tecnico, definite negli accordi in CU e riconosciute dalla Regione.
Dall’a.f. 2017/18 le ore di formazione sono 990 (erano 1.050). Attualmente,
sono 240-290 ore di stage/project work, 340-440 le competenze professionali
specifiche, 280-340 le competenze di base e 50-70 l’orientamento finale e la
personalizzazione.
− a.f. 2011/12: n. percorsi 12; n. allievi 251
− a.f. 2012/13: n. percorsi 18; n. allievi 362
− a.f. 2013/14: n. percorsi 18; n. allievi 386
− a.f. 2014/15: n. percorsi 18; n. allievi 381
− a.f. 2015/16: n. percorsi 18; n. allievi 349
− a.f. 2016/17: n. percorsi 33; n. allievi 658
− a.f. 2017/18: n. percorsi 73; n. allievi 1.443
− a.f. 2018/19: n. percorsi 101; n. allievi 1.867
− a.f. 2019/20: n. percorsi 75; n. allievi 1.298
− a.f. 2020/21: n. percorsi 76; n. allievi 1.375
− a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. iscritti n.d.
− a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. iscritti n.d.
− a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
L’attivazione del contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma
professionale avviene ai sensi del decreto interministeriale del 12.10.2015,
attuativo dell’art. 46, comma 1, del d.lgs n. 81/2015. Il datore di lavoro e
l’istituzione formativa devono sottoscrivere un protocollo che definisce i con-
tenuti, la durata e l’organizzazione didattica della formazione interna ed
esterna e la tipologia dei destinatari del contratto. La dgr n. 26-2946 del
22.2.2016 stabilisce la disciplina degli standard formativi dell’apprendistato,
i criteri generali per la realizzazione dei percorsi e gli aspetti contrattuali.
La circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali R.0000012
del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del
decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12
ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di ap-
prendistato di primo livello. L’Istituzione formativa riconosce e valida le
competenze acquisite sul luogo di lavoro, anche nel caso in cui l’appren-
dista non concluda il percorso o non consegua il titolo di studio previsto,
a partire da un periodo minimo di lavoro di tre mesi. Dall’a.f. 2016/17 è
stata avviata la sperimentazione regionale del sistema duale, che prevede
una maggiore interazione tra scuole/agenzie formative e imprese. I percor-
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159QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
si formativi realizzati nel sistema duale si rivolgono a chi ha tra i 14 e i
24 anni anche assunti in apprendistato e privi di qualifica. Possono esse-
re biennali, triennali, quadriennali e di IV anno, prevedendo esperienze di
formazione-lavoro. L’alternanza rafforzata, l’impresa formativa simulata e
l’apprendistato dei percorsi duali sono regolati ai sensi della dd n. 278/2021.
Nell’apprendistato di I livello per la qualifica e per il diploma si richiedo-
no 990 ore di cui 550 ore presso il datore di lavoro. L’alternanza simulata
richiede da 149 ore a 248 ore, mentre l’alternanza rafforzata conta da 297
a 495 ore annue in azienda. L’offerta formativa si realizza nell’a.f. 2023/24
attraverso le seguenti tipologie di attività: a) percorsi triennali di qualifica;
b) percorsi biennali di qualifica con crediti formativi in ingresso; c) percorsi
quadriennali di diploma professionale; d) percorsi annuali (IV anno) di di-
ploma professionale. Tutti i percorsi hanno una durata annuale pari a 990
ore, di cui 300 svolte in alternanza (ad eccezione del I anno dei percorsi
triennali e quadriennali che prevedono 150 ore di alternanza simulata). Per
la Regione Piemonte, il target per l’a.f. 2023/24 è pari a 5.130 allievi per un
finanziamento di € 33.571.365. I percorsi in modalità duale sono erogabili
anche nell’ambito dell’Investimento 1.4 del PNRR “Sistema duale”. L’offerta
dei percorsi formativi duali PNRR e duali ordinari si aggiunge a quella dei
percorsi “ordinamentali”.
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161QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
➢ Struttura
Puglia
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162
Ø Normativa
− Protocollo MIUR-Regione del 24.7.2003
− Accordo territoriale Regione-USR del 30.7.2003
− Dd n. 1396/2008 e n. 2318/08 (IeFP 2009/10)
− Dd n. 2547 del 22.11.2010 (IeFP a.f. 2010/11 e 2011/12)
− Dgr n. 1815/10 (regime surrogatorio)
− Dgr n. 2227/10 (sussidiarietà)
− Dgr n. 32/2011 (sussidiarietà)
− Dd n. 1155 del 2.7.2012 e dd n. 1805 del 20.11.2012 (IeFP a.f. 2012/13)
− Dd n. 281/Segr, dgr n. 2012 del 5.11.2012 (linee guida)
− Dd n. 60 del 7.2.2014 e dd n. 936 del 16.10.2014 (triennali 2014/15)
− Dgr n. 222 del 20.2.2015, dd n. 988 del 7.8.2015, dd OF/1770/2015 (IeFP
a.f. 2015/16)
− Dgr n. 1046 del 19.5.2015 (linee guida)
− Dgr n. 1742 del 22.11.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
− Dd n. 864 del 21.11.2016 (IV anni)
− Dgr n. 1244 del 28.7.2017, dd. n. 1058 del 30.10.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
− Dd n. 830/2017 (IV anno a.f. 2017/18)
− Dgr n. 1036 del 19.6.2018 e dd n. 683 del 21.6.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
− Dgr n. 1523 del 2.8.2019, dd n. 1323 21.10.2019, dgr n. 747 del 26.5.2020
(IeFP a.f. 2019/20)
− Dgr n. 888 dell’11.6.2020, dd n. 1132 del 23.6.20, dd n. 1402 del 3.8.20
e n. 2126 del 3.12.20 (IeFP IF 2020/21)
− Dd n. 1333 del 29.7.2021 (IV anno), ad n. 474 del 12.3.2021 e dd n.
1176 del 29.6.2021 (scorrimento graduatorie IF 2021/22)
− Dd n. 180 dell’8.2.22, dd n. 1649 del 20.10.22, dgr n. 1397 del 13.10.22,
dd n. 119 del 13.11.22, dd n. 1153 del 25.7.22 (IeFP 2022/23)
− Dd n. 1154 del 10.7.2023, dd n. 2153 del 17.11.2023, dd n. 2031 del
9.11.2023, dd n. 2042 del 10.11.2023 (IeFP 2023/24)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Dall’a.f. 2004/05 FP triennale mista, conclusasi nell’a.f. 2006/07 (anno
di non rinnovo al I anno). Dall’a.f. 2006/07 triennali di 3.600 ore integrati
(con CFP al 40% e scuola al 60%), conclusasi nel 2010/11. Qui la gestione
didattico-organizzativa era delle scuole, quella contabile-amministrativa re-
lativa alle risorse era dei CFP. Dall’a.f. 2011/12 adozione della sussidiarietà,
prima integrativa (anno precedente in surroga) e successivamente secon-
do il d.lgs. n. 61/2017 presso le Istituzioni scolastiche (accordo rivisto il
7.10.2019). Dall’a.f. 2011/12 sono presenti alcuni percorsi triennali di IeFP
integrale a titolarità dell’Istituzione formativa (IF). Sono relativi all’avviso
OF/2010, non partito nell’a.f. 2010/11, e anch’essi riferiti alle figure degli ac-
cordi in CU. Dall’a.f. 2016/17 fino ad oggi si realizzano percorsi di IV anno
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in modalità ordinamentale, in apprendistato o in impresa simulata. Nell’a.f.
2020/21 sono stati assegnati alcuni percorsi triennali delle IF con dd n. 1176
del 29.6.2021 che autorizzava lo scorrimento graduatorie già approvato con
Ad n. 474 del 12.3.2021. Nell’a.f. 2023/24, coerentemente con il documento
di programmazione regionale, si è prevista la realizzazione solo in modalità
duale di 180 percorsi triennali IeFP, prima annualità (12 percorsi per 15
allievi/classe) e di 255 percorsi di IV anno IeFP (17 percorsi per 15 allievi/
classe). Ciascun organismo formativo accreditato può presentare solo un
progetto per Provincia.
Ø Sede di svolgimento
Prima dell’a.f. 2010/11 (I anno), la Regione attribuiva alle Agenzie di FP
la titolarità dei percorsi integrati al 40% di FP e 60% di scuola. Gli interven-
ti di base e quelli di contenuto tecnico-culturale dovevano essere svolti dalla
scuola; quelli tecnico-professionale e di stage presso il CFP. Dall’a.f. 2011/12,
l’iscrizione e le attività formative delle IF si svolgono di norma tutte in capo
ai soggetti assegnatari dei percorsi triennali inseriti nell’Elenco regionale
degli Organismi accreditati per “obbligo d’istruzione/diritto-dovere” ai sensi
della vigente disciplina regionale (dgr n. 1474/2018) già titolari di corsi au-
torizzati di qualifica triennale compiuti. Vi sono, tuttavia, casi in cui i CFP
si impegnano ad accogliere gli studenti inviati dalle Istituzione scolastiche
per svolgere attività integrative di stage per il conseguimento della qualifica
IeFP secondo l’addendum all’accordo applicativo IeFP del 23.4.2021 (appro-
vato con dgr n. 630/2021). L’attività di stage è congiuntamente progettata e
verificata da un “docente tutor interno” dell’Istituzione scolastica e da un
“tutor formativo esterno” dell’Istituzione formativa, ma la titolarità del per-
corso rimane dell’Istituzione scolastica. I percorsi in sussidiarietà nelle IS
sono stati attivati in classi autonome, non integrate negli ordinari percorsi
quinquennali, assumendo gli standard formativi e la regolamentazione dei
percorsi di IeFP. Nell’a.f. 2023/24 gli Enti del privato sociale accreditati per
la IeFP e finanziati sono 25. La Regione aderisce al sistema ministeriale
SIDI per l’iscrizione on-line degli allievi alla IeFP. L’inizio dell’anno forma-
tivo non è, tuttavia, calendarizzato in coincidenza con l’anno scolastico.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12 nei percorsi triennali integrali i docenti provengono
dalle Istituzioni formative per tutte le competenze. Dall’a.f. 2011/12, non è
previsto il coinvolgimento dei formatori delle Agenzie formative all’inter-
no dell’offerta sussidiaria integrativa realizzata dagli IP, ma recentemente
sono stati utilizzati tutor formativi esterni per attività integrative di stage.
In relazione ai saperi e alle competenze di cui all’art.1, comma 2, decreto
n. 139/2007, i docenti devono essere in possesso della specifica abilitazione
all’insegnamento per la scuola secondaria superiore o, comunque, di un
diploma di laurea inerente all’area di competenza e di un’esperienza almeno
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di 3 anni. Per le materie professionali è necessario un diploma di scuola
secondaria superiore e/o un’esperienza quinquennale. I Soggetti/Organismi
formativi sono tenuti ad utilizzare personale alle proprie dipendenze e ad
applicare il CCNL della Formazione professionale.
Ø Articolazione oraria
Nell’a.f. 2023/24, i percorsi sono articolati in un biennio orientativo con
contenuti di base e trasversali, e un “monoennio” professionalizzante. La
durata complessiva è di 3.200 ore (1.100 ore il I anno, 1.100 il II anno, 1.000
il III anno). In relazione ai percorsi duali, l’alternanza simulata in attività
di applicazione pratica va dal 15% al 25% delle ore del percorso del primo
anno di IeFP, compreso le ore di LaRSA. Nell’alternanza rafforzata le ore di
applicazione pratica vanno dal 30% al 50% del percorso, del quale il limite
massimo del 20% delle ore può essere costituito da alternanza simulata.
Nell’apprendistato di primo livello la durata delle attività di applicazione
pratica è definita ai sensi del d.lgs. n. 81/2015. A partire dall’a.f. 2020/21
l’offerta di IeFP erogata in via sussidiaria dalle Istituzioni scolastiche ac-
creditate, costituendo dal I anno classi separate di percorsi di IeFP per il
conseguimento della qualifica professionale, è articolata secondo il seguente
quadro orario: I e II anno contenuti di base e trasversali 500 ore, Tecni-
ci 308 ore, professionali e personalizzazione 132 ore, stage 32/200 ore; III
anno contenuti di base e trasversali 362 ore, tecnici 244 ore, professionali e
personalizzazione 150 ore, stage 300 ore. Non è previsto il IV anno nelle IS.
Le Istituzioni scolastiche prevedono anche la progettazione di attività inte-
grative nei corsi ordinari di IP al fine di consentire una qualifica al III anno
(art. 3, comma 2, Di del 17.05.2018 in applicazione degli artt. 6 e 7 dell’Ac-
cordo Regione/USR del 7.10.2019). Per i IV anni nelle IF, di 990 ore (esclusi
gli esami finali), la formazione d’aula ammonta a 495 ore mentre lo stage
conta 495 ore (max 50%), svolte in formazione interna all’azienda presso cui
l’allievo sia stato assunto con contratto di apprendistato (art. 43, d.lgs. n.
81/2015) o in un percorso di alternanza rafforzata. Le classi dovranno essere
composte da un minimo di 8 a un massimo di 12 allievi.
Ø Elementi
I progetti formativi devono contenere: l’architettura del percorso trien-
nale con gli aspetti didattici e metodologici (tipologia, obiettivi formativi
ed elenco dei moduli), l’articolazione di ogni annualità (attività didattiche e
formative teorico-pratiche, attività di laboratorio, visite guidate presso unità
produttive, stage); un’attività di accoglienza all’inizio dell’attività didattica
e di accompagnamento al lavoro al termine dell’intero percorso formativo
o al rientro nella istruzione ordinamentale (realizzata nella fase conclusiva
del ciclo formativo), un’unità formativa di apprendimento di sicurezza sul
lavoro (disciplinata dal nuovo Testo Unico in materia di Salute e sicurezza
dei lavoratori, decreto legislativo 9.4.2008, n. 81) e un’unità formativa di
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apprendimento dei temi legati alla cultura della legalità e della educazione
civica. Il progetto formativo deve, inoltre, garantire: la personalizzazione
del percorso, l’insegnamento della religione cattolica, e le attività fisiche e
motorie e un modulo di educazione motoria. Per particolari categorie di de-
stinatari (disabili, extracomunitari, soggetti a rischio, ecc.) dovranno essere
garantiti il sostegno o forme specifiche di tutoraggio, nonché iniziative atte
a favorire il diritto alla formazione. Sono previste attività extracurricola-
ri di recupero individuale e/o di ri-allineamento e attività che aumentano
l’attrattività dei percorsi (laboratori, cucina, teatro ecc.) specialmente per
gli studenti a rischio. È, inoltre, prevista un’unità formativa di apprendi-
mento dei temi legati alla cultura della legalità e della educazione civica. È
previsto l’inserimento di tre moduli di orientamento agli allievi (realizzati
anche coinvolgendo le famiglie), di 20 ore per singola annualità da erogarsi
ex ante, in itinere e nella fase finale dell’attività.
Ø Esiti e certificazioni
Il sistema di valutazione prevede nei percorsi dalle Istituzioni formati-
ve una valutazione degli apprendimenti lungo tutto il percorso che riflette
l’approccio proprio della FP, costituito dalla “valutazione autentica”. Le cer-
tificazioni sono in conformità con il decreto interministeriale del 5 gennaio
2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interopera-
tività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle
competenze” e con l’allegato A alla dgr n. 449/2023 “Linee guida per gli esa-
mi di qualifica e diploma professionale”. Previo superamento di un esame
finale, si prevede: 1) attestato di qualifica professionale spendibile su tutto il
territorio nazionale ed europeo a conclusione del III anno, a cura dei sog-
getti attuatori e della Regione Puglia (allegato 5 all’Accordo Stato-Regioni
del 1° agosto 2019). 2) attestato di diploma professionale, redatto secondo il
modello di cui all’allegato 6 dell’Accordo Stato-Regioni del 1° agosto 2019
e rilasciato al superamento dell’esame del IV anno come da accordo Sta-
to-Regioni e P.A. 20 febbraio 2014; 3) attestato delle competenze redatto in
conformità allo schema di cui all’allegato 7 dell’accordo Stato-Regioni e P.A.
del 1° agosto 2019, spendibile per il riconoscimento dei crediti in ingresso
nel passaggio ad altro percorso; 4) abilitazione professionale per le figure di
“Tecnico dell’acconciatura” e “Tecnico delle cure estetiche”, previsto dalla
normativa di settore (dgr n. 622 del 17 aprile 2018) dopo il superamento
dell’esame finale di IV anno.
Ø Crediti
Ai fini dell’accesso all’ammissione agli esami, l’obbligo di frequenza
delle attività è indicato in almeno 75% della durata del percorso, fatta sal-
va la possibilità di far valere crediti formativi pertinenti e adeguatamente
certificati secondo la metodologia prevista. Per il riconoscimento dei cre-
diti formativi, si applica l’accordo sancito in sede di Conferenza unificata
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166
il 28.10.2004, con la conseguente adozione dei modelli appositamente pre-
visti. Al termine del percorso triennale, se i crediti sono adeguati possono
avere luogo passaggi per la continuazione del percorso di istruzione. Sono
definite, in fase di erogazione del progetto, “tabelle di correlazione” relati-
ve alle competenze acquisite dagli allievi, al fine di consentire il passaggio
all’istruzione (in itinere o a termine dei tre anni). I docenti delle Istituzioni
scolastiche coinvolti nelle attività garantiscono il legame tra gli istituti e
sono determinanti durante l’orientamento e l’accompagnamento.
Ø Governo del sistema
Secondo la dd n. 1323/2019, l’offerta dei percorsi IeFP e l’introduzione
del sistema duale, si stanno dimostrando uno strumento realmente valido
di contrasto alla dispersione, concetto che è sempre stato al centro della
programmazione regionale pugliese. Tali percorsi, infatti, anche a livello
nazionale, registrano tassi di abbandono ridotti e spesso ricoprono una fun-
zione di “luogo di recupero” dei fuoriusciti dal sistema dell’istruzione sco-
lastica. Pertanto, al fine di promuovere e garantire l’offerta, si è costituito
un Comitato paritetico di indirizzo, monitoraggio e valutazione composto
dai rappresentanti della Regione Puglia, dall’Ufficio scolastico regionale per
la Puglia e dalla Direzione regionale del lavoro. Per garantire l’efficacia de-
gli interventi e assicurare una reale integrazione tra i sistemi, con ampia
informazione e condivisione dei risultati raggiunti, il servizio Formazione
professionale della Regione Puglia è impegnato a predisporre un sistema di
monitoraggio semestrale e valutazione in itinere e finale del sistema scola-
stico integrato con la Formazione professionale. I risultati del monitoraggio
e della valutazione costituiscono oggetto di analisi da parte del Comitato pa-
ritetico, che potrà suggerire eventuali osservazioni e proposte migliorative.
Ø Destinatari
Nella Regione Puglia, i destinatari dei percorsi triennali sono giova-
ni soggetti al diritto-dovere all’istruzione e formazione e giovani sino 25
anni (non compiuti al momento dell’iscrizione) che hanno assolto o siano
stati prosciolti dal diritto-dovere all’istruzione, privi di titolo di studio di
istruzione secondaria di secondo grado e che, anche a seguito di eventuali
interventi di riconoscimento di crediti formativi in ingresso, si iscrivono ai
percorsi duali volti al conseguimento di una qualificazione di IeFP. I de-
stinatari dei percorsi di IV anno sono giovani inoccupati/disoccupati che
hanno conseguito una qualifica triennale in esito ad un percorso di IeFP
realizzato presso un’istituzione formativa accreditata o presso un Istituto
professionale. Essi possono candidarsi a frequentare il IV anno per il profilo
professionale corrispondente e, quindi, conseguire il diploma professionale
di tecnico all’interno delle figure professionali di cui all’Accordo Stato Re-
gioni 1.8.2019. Gli stessi devono essere residenti nel territorio della Regione.
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Ø Costi
Secondo la dd n. 1132 del 23 giugno 2020: POR Puglia FESR-FSE
2014-2020 e Avviso pubblico OF/2019 “Offerta formativa di Istruzione e for-
mazione professionale” - Ad n.1323 del 21.10.2019 - Approvazione gradua-
torie con contestuale disposizione di accertamento ed impegno di spesa, il
costo complessivo massimo di ciascun percorso triennale (per n. 18 allievi
e per n. 3.200 ore) è pari a € 455.040,00. Il costo del I anno del percorso
in Puglia è di € 156.420,00 (455.040,00 / 3.200 * 1.100). Tenuto conto che
il numero medio di allievi a classe nell’a.f. 2020/21 (dati INAPP) è di 14,33
unità, applicando il parametro di costo stabilito dalla Regione al numero
degli iscritti al I anno dei percorsi triennali delle Istituzioni formative, ri-
sulta che il costo ora corso ammonta a €142,20, il costo annuale per allie-
vo corrisponde a € 10.913,02, mentre il costo medio orario per allievo am-
monta a € 9,92. Il numero dei destinatari delle attività formative non dovrà
essere inferiore a 10 allievi al primo anno e con un massimo di 18 allievi.
Nell’anno formativo di riferimento non erano attivati percorsi duali.
Ø Quarto anno
La sperimentazione del IV anno di IeFP per l’acquisizione del diploma
di tecnico è stata avviata in Puglia con modalità duale dalla dd n. 129 del
10.11.2016 e dalla dd n. 864 del 21.11.2016 (29 percorsi nelle IF). I percorsi
di IV anno con modalità duale sono stati avviati solo nel 2017. A tutt’oggi,
i percorsi di 990 ore hanno almeno 400 ore di alternanza rafforzata (di cui
massimo il 20% può essere in alternanza simulata). Ciascuna Istituzione
formativa accreditata può presentare esclusivamente proposte di percor-
si correlati a un corso di qualifica triennale, portato a compimento dalla
medesima Istituzione formativa. I progetti formativi annuali finalizzati al
conseguimento del diploma professionale di tecnico IeFP (IV anno) sono
segnalati fino all’a.f. 2023/24. Dall’a.f. 2024/25 il IVanno sarà autorizzato
anche nelle Istituzioni scolastiche.
− a.f. 2016/17: n. percorsi 29; n. allievi 322
− a.f. 2017/18: n. percorsi 29; n. allievi 351
− a.f. 2018/19: n. percorsi 58; n. allievi 517
− a.f. 2019/20: n. percorsi 28; n. allievi 282
− a.f. 2020/21: n. percorsi 21;. n. allievi 213
− a.f. 2021/22: n. percorsi n.d; n. iscritti n.d
− a.f. 2022/23: n. percorsi n.d; n. iscritti n.d.
− a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La dd n. 7 del 17 febbraio 2015 è stata emanata in esecuzione alla lr
n. 22/2012 in materia di apprendistato, determinandone le linee di indirizzo
degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione.
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L’apprendistato per il diploma professionale si fonda sull’art. 43 d.lgs. n.
81/2015 e dal dm del 12.10.2015, come recepito dalla Legge regionale n.
26 del 19.6.2018 “Apprendistato e norme in materia di Botteghe Scuola”
e dalla dgr n. 2433 del 21.12.2018, recante le “Linee guida per l’attuazione
dei percorsi in apprendistato e del Sistema Duale”. In caso di attivazione di
contratto di apprendistato di primo livello, per le ore di formazione svolte
presso l’Istituzione formativa, il datore di lavoro è esonerato da ogni obbligo
retributivo, mentre per le ore di formazione è riconosciuta all’apprendista
una retribuzione pari al 10% di quella dovuta. È prevista la possibilità di
inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto a quello spettante
in applicazione del CCNL ai lavoratori addetti a mansioni che richiedono
qualificazioni corrispondenti a quelle al cui conseguimento è finalizzato il
contratto, o, in alternativa, di stabilire la retribuzione dell’apprendista in
misura percentuale e proporzionata all’anzianità di servizio (artt. 42 e 43
d.lgs. n. 81/2015). La Puglia non ha avviato percorsi di duale fino al 2016.
Sono stati avviati percorsi di IV anno con modalità duale solo nel 2017. Per
l’a.f. 2023/24 la Regione promuove solo percorsi duali. L’avviso IeFP (dd n.
01154 del 10.7.2023) che attiva la Misura 1, così come definita nelle linee
guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, approvate con ac-
cordo in CSR del 27.07.2022 e adottate con decreto del 2.8.2022, disciplina
la programmazione e l’attuazione dei percorsi di IeFP in duale, attraverso la
realizzazione di percorsi IeFP triennali e di IV anno.
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➢ Struttura
Sardegna
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170
Ø Normativa
− Protocollo MIUR-Regione del 1.8.2003
− Protocollo con Mpi del 24.10.2008 (azioni sperimentali per OF)
− Intesa n. 64 dell’8.3.2018 (accreditamento IS)
− Dgr n. 5/20 dell’8.2.2006 (IeFP per giovani superiori a 16 anni)
− Dd n. 28113/2766/FP del 27.7.2009 (avviso presentazione progetti)
− Dd n. 43/32/2010, dgr del 7.10.2005, dd n. 114/05, cir. n. 17727/10 (ac-
creditamento)
− Dd n. 11163/1008/FP del 9.4.2010 (avviso di chiamata costituzione ca-
talogo)
− Dd n. 24077/2072/FP del 26.4.2012 (avviso Nuovi apprendimenti)
− Dd n. 23292/2702/FP del 22.5.2013(linee guida progetti)
− Dd n. 44244/6707/FP del 1.10.2013, dd n. 6687/465/FP del 18.2.2014
(percorsi Ardisco)
− Dd n. 25611/3076/FP del 5.6.2013 (Nuovi apprendimenti)
− Dd n. 6687/465.FP del 18.2.2014 (percorsi Ardisco a.f. 2014/15)
− Dd n. 934/42/FP del 13.1.2014 (linee guida apprendistato IeFP)
− Dgr n. 24/10 del 19.5.2015 (IeFP a.f. 2015/16)
− Dd n. 741 del 13.4.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
− Dd n. 41933/5533 del 16.12.2016 e dd n. 2425 del 5.7.2017 (scorrimento
graduatoria)
− Dd n. 2897 del 1.8.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
− Dgr n. 44/15 del 5.9.2018, dd n. 48859 9.11.2018, dd n. 5914 4.12.2018
(IeFP 18/19 e 19/20)
− Dd n. 4290 del 6.11.2019 (IeFP 2019/20)
− Dd n. 881 del 9.4.2020 (IeFP 2020/21)
− Dd n. 36/16 del 17.7.2020 (V anno), dd n. 1964 del 30.4.2021 (IV anno)
− Dd n. 5428/81446 del 15.10.2021 (riapertura dei termini triennali 2021-
2024)
− Dd 17/32 del 19.5.2022 (I-III, IV e V anno), dd n. 1964 del 30.4.2021 (IV
anno)
− Dd n. 157 del 10.1.2024, dd 180 del 10.1.2024, dd n. 5904/77962 del
2.12.2022, dd 26.6.2023 (IeFP a.f. 2023/24).
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali)
Dall’a.f. 2003/04 percorsi di Formazione professionale integrale, cessati
al I anno dall’a.f. 2006/07. Dall’a.f. 2006/07 sono stati attivati solo percorsi ex-
tra-accordo. Dall’a.f. 2009/10 sono stati segnalati: a) percorsi “SIS” (Scuola e
Integrazione in Sardegna) triennali integrati (Azione 2), di durata pari a 2.970
ore, gestiti dagli Enti di formazione riconosciuti dalla Regione. Sono invece
estinti i percorsi SIS di I anno (990 ore e 1200 ore) rivolti a giovani drop out
con oltre 16 anni in possesso della licenza media (Azione 1). Entrambi questi
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percorsi erano solo di II livello EQF; b) “Nuovi apprendimenti” percorsi di I
anno di 1.200 ore di decisione 85/368/CEE, II livello EQF. Dal 2014/15 fino
al 2015/16 erano operanti: a) avvisi “Ardisco” e “Ardisco Ancora”: percorsi
nell’ambito delle qualifiche del Repertorio nazionale e con conseguente livello
III EQF. Solo nell’a.f. 2014/15 vi sono stati percorsi annuali (di 1.000 ore),
mentre i percorsi biennali (in genere di 1.000 ore) sono stati presenti anche
nell’a.f. successivo. Tra questi si conta un solo percorso presso l’Ipsar di Tor-
tolì per 15 alunni, di fatto in sussidiarietà complementare (Garanzia Giova-
ni a.f. 2015/16 e 2016/17), preceduto da una sperimentazione Ardisco presso
l’Ipsia Ferrari di Iglesias negli a.f. 2013/14 e 2014/15. Da notare, inoltre, che
la qualifica biennale “Benessere” contava 2.400 ore, considerando 1.800 ore
per la qualifica e 600 ore di abilitazione. Dall’a.f. 2016/17 sono operanti nei
CFP i primi percorsi triennali di IeFP, tutti di 990 ore (2.970 ore nel triennio),
anche quelli nel settore “Benessere”. I primi triennali a qualifica (dal 2018/19
soltanto in duale) sono stati realizzati con uno sfasamento rispetto all’inizio
della scuola ed è per questo motivo che non sono stati segnalati nel Rapporto
sulla IeFP dell’INAPP per l’a.f. 2016/17, ma solo dall’anno formativo succes-
sivo. Attualmente, con determinazione n. 5428/81446 del 15.10.2021 è stata
autorizzata la riapertura dei termini per la presentazione delle domande dei
percorsi a valere sull’avviso IeFP 2020, ma per gli anni formativi 2021-2024.
Riguardo alla IeFP delle scuole, nell’a.f. 2011/12 si è optato per l’avvio di 145
percorsi triennali presso gli IPS in base al modello “integrativo” dell’intesa
del 16.12.2010 e all’accordo territoriale del 9.6.2011 tra MIUR, Assessorato al
lavoro e Assessorato alla PI della Regione Sardegna. Il modello “sussidiario
integrativo”, ad esaurimento, è in via di sostituzione con quello sussidiario
ex d.lgs. n. 61/2017 dall’a.f. 2018/19 (dgr n. 44/15 del 5.9.2018). Dopo alcuni
anni di stasi si è assistito a una ripresa dei percorsi delle IS, a cominciare
dall’a.f. 2014/15, riallineati al III anno ai fini della qualifica. Dall’a.f. 2018/19
viene previsto un IV anno in duale (riproposto con dd n. 1964/2021 ma con
inizio effettivo nell’a.f. 2022/23). Dall’a.f. 2018/19 sono finanziati solo percorsi
duali. I percorsi ordinamentali iniziati alcuni anni fa si stanno estinguendo.
Con dd n. 5904/77962 del 2.12.2022, la Regione Sardegna ha attivato percorsi
triennali di IeFP erogati con modalità di apprendimento duale, costituendo
un elenco di percorsi valido per due cicli formativi triennali, ovvero per gli
agli anni formativi 2023/2026 e 2024/27. Altri percorsi di IV anno sono attivati
nell’a.f. 2023/24 con dd 26.6.2023. Non sono presenti per l’a.f. 2023/24 percor-
si in sussidiarietà.
Ø Sede di svolgimento
Iscrizione e sede dei percorsi di IF è presso i CFP. Le scuole accreditate
per percorsi IeFP delle IS sono operative a partire dall’a.f. 2004/05. Dall’a.f.
2011/12 l’iscrizione è presso l’IS secondo il modello sussidiario. Sono accre-
ditati Enti senza fini di lucro, consorzi e imprese. Le Istituzioni scolastiche
devono essere accreditate in conformità al sistema di accreditamento regio-
nale, secondo quanto previsto dall’Intesa n. 64 dell’8.3.2018, con specifiche
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modalità semplificate. La Regione aderisce al sistema ministeriale SIDI per
l’iscrizione on-line degli allievi alla IeFP. I percorsi che costituiscono l’offer-
ta di Istruzione e Formazione Professionale sono partiti l’11 ottobre 2023
mentre il calendario scolastico 2023/24 prevedeva la data del 14.9.2023.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12 nei percorsi del modello sussidiario integrativo le com-
petenze di base e tecnico-professionali sono insegnate da personale della
scuola. In carenza di organici c’è possibilità di accordo con le Agenzie forma-
tive accreditate nel rispetto dei vincoli finanziari. I docenti dei percorsi delle
Istituzioni formative provengono dalle Agenzie accreditate. Riguardo ai for-
matori, la Regione non obbliga ad utilizzare il CCNL di categoria della For-
mazione professionale. Normalmente viene applicato un contratto generico.
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2011/12 i percorsi del modello sussidiario integrativo sono stati
attuati dalle Istituzioni scolastiche nell’ambito dell’autonomia e flessibilità. I
primi due anni non presentavano diversità rispetto ai percorsi tradizionali,
ma al III (a.f. 2013/14) si realizzava una curvatura regolata dalle linee guida.
I percorsi in sussidiarietà nelle IS si attivano in classi autonome, non inte-
grate negli ordinari percorsi quinquennali, assumendo gli standard formativi
e la regolamentazione dell’ordinamento dei percorsi di IeFP. Sono attivabili
dall’a.f. 2016/17 i primi percorsi triennali di 2.970 ore (990 anno) compreso
“benessere”. Attualmente, nella prima annualità sono previste 300 ore di im-
presa formativa simulata (IFS), rivolta in particolare ai destinatari che non
hanno ancora compiuto il quindicesimo anno di età. L’impresa formativa
simulata è propedeutica all’alternanza formazione lavoro o all’apprendista-
to, che saranno realizzati nelle annualità successive. Nel caso in cui vi siano
destinatari che abbiano già compiuto il quindicesimo anno di età è possibile
attivare contratti di apprendistato già dal I anno. Nella seconda annualità
sono realizzate 500 ore in alternanza formazione lavoro o in apprendistato.
Nella terza annualità sono previste 600 ore di formazione in alternanza for-
mazione lavoro o in apprendistato e 100 ore in IFS. Il percorso didattico pre-
vede l’acquisizione di competenze culturali di base e di competenze tecnico
professionali nelle ore restanti. I percorsi formativi per il diploma di Tecnico
hanno durata annuale per un monte ore complessivo pari a 990 ore di cui 495
di formazione d’aula e 495 svolte in formazione interna all’azienda presso cui
il destinatario sarà assunto attraverso lo strumento dell’apprendistato per il
diploma professionale o (in alternativa) in alternanza formazione lavoro.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: personalizzazione, orientamento in in-
gresso ed in itinere, accompagnamento, moduli di sostegno e di approfon-
dimento e attività motorie. I partecipanti ricevono gratuitamente i libri di
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testo, le dispense, i materiali didattici e l’abbigliamento professionale utile
per l’inserimento nei Centri e sono coperti da assicurazione durante l’attivi-
tà di alternanza formazione lavoro.
Ø Esiti e certificazioni
L’attestato di qualifica viene rilasciato dalla Regione ai destinatari, al
termine dei percorsi triennali a seguito del superamento dell’esame. La dgr
n. 33/9 del 30.6.2015 attribuisce alla Regione la qualità di soggetto titolare
per l’individuazione, validazione e certificazione delle competenze ai sensi del
d.lgs. n. 13 del 16 gennaio 2013. L’esame è organizzato nel rispetto della di-
sciplina regionale definita in attuazione dell’Accordo delle Regioni e Province
Autonome del 20.2.2014, che verrà aggiornata al fine di ricondurla al quadro
normativo delineato dal d.lgs. n. 13/2013, secondo quanto previsto dalla dgr
n. 44/15 del 5.9.2018. Agli allievi dei percorsi per il conseguimento della licen-
za media viene consegnata una certificazione sul percorso e sulle competenze
acquisite. I frequentanti devono ottenere la licenza media per poter conse-
guire una qualifica di Formazione professionale. Il destinatario che dovesse
interrompere la frequenza del percorso formativo prima del triennio, potrà ri-
cevere un attestato di competenza ai sensi dell’accordo del 1.8.2019, recepito
dalla Regione con dgr n. 45/5 del 14.11.2019. Le certificazioni sono in confor-
mità con il decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni
per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari
del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
La regolamentazione regionale in materia di IeFP, nel rispetto dei livelli
essenziali delle prestazioni di cui al capo III del decreto legislativo n. 226 del
2005, definisce in particolare le modalità di riconoscimento dei crediti, spendi-
bili nel sistema di istruzione, formazione e lavoro. Inoltre, è previsto il ricono-
scimento di crediti in ingresso, con moduli di accoglienza comprensivi di un
servizio per l’accertamento di conoscenze, capacità e competenze acquisite.
Secondo l’accordo territoriale di cui all’art. 7, comma 2, del d.lgs. n. 61/2017,
sottoscritto il 3.12.2018, tra la Direzione generale dell’Assessorato della pubbli-
ca istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale, si garantiscono i passaggi tra i
due sistemi di Istruzione professionale e di Istruzione e Formazione Professio-
nale, nel rispetto di quanto previsto dall’Accordo tra Regione e USR.
Ø Governo del sistema
La materia della formazione è in capo all’Assessorato regionale del Lavo-
ro. È in funzione una Commissione paritetica Regione-USR per l’approvazio-
ne dei percorsi di IeFP. In precedenza era stato istituito un tavolo di lavoro
con i rappresentanti dell’Assessorato al Lavoro, Formazione professionale, co-
operazione e sicurezza sociale al fine di definire le norme di riferimento per
lo sviluppo di tutte le fasi degli esami di qualifica. È stato, inoltre, istituito
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un Tavolo tematico di supporto alla programmazione dell’offerta IeFP. Opera
nell’ambito dell’Osservatorio regionale sulla dispersione scolastica ed è disci-
plinato con la dgr n. 56/28 del 18.10.2016, successivamente modificata con
la dgr n. 48/35 del 17.10.2017. Una Commissione di valutazione è preposta
all’inserimento dei percorsi nel catalogo regionale. L’offerta effettiva di per-
corsi IeFP, che potranno essere erogati dalle Agenzie formative o dagli Isti-
tuti professionali a partire dall’anno scolastico 2019/20, viene costruita sulla
base di un sistema unico di acquisizione delle iscrizioni, disponibile sul SIL
Sardegna e gestito dall’Assessorato del Lavoro. L’offerta formativa reale sul
territorio viene definita sulla base delle preferenze manifestate attraverso le
preiscrizioni.
Ø Destinatari
Per l’a.f. 2023/24, l’offerta formativa è rivolta a ragazzi residenti o do-
miciliati in Sardegna che non abbiano già assolto l’obbligo di istruzione e
formazione, in possesso della licenza media e di età inferiore ai 17 anni (ov-
vero 16 anni e 364 giorni) alla data del 14.9.2022, ossia all’avvio del percorso
formativo. Nei corsi ordinamentali, non più in essere dal 2019, l’età doveva
essere inferiore ai diciotto anni. Per i IV anni, i destinatari possono essere
minori di 18 anni e giovani dai 18 ai 35 anni, residenti nella Regione e in
possesso di una qualifica professionale.
Ø Quarto anno
I primi percorsi di IV anno in duale (dd n. 48859 del 9.11.2018) sono
iniziati nel marzo 2019 ma si sono conclusi nel 2021 a causa della pande-
mia. I percorsi hanno una durata di 990 ore suddivise tra ore di aula (495
ore) e stage in azienda (495 ore). Sono rivolti a residenti o domiciliati in
Sardegna in possesso di una qualifica professionale conseguita a seguito
della frequenza di un percorso di Istruzione e Formazione Professionale o a
seguito di un contratto di apprendistato. Non sono stati avviati altri percorsi
di IV anno fino, all’anno formativo 2021/22, nel quale la Regione avrebbe
dovuto avviare alcuni percorsi di IV anno finalizzati al conseguimento del
diploma professionale di Tecnico, con inizio 2022. Pertanto, si è dato conti-
nuità ai percorsi di IV anno solo nell’a.f. 2022/23.
− a.f. 2018/19: percorsi 0; n. allievi 0
− a.f. 2019/20: percorsi 1; n. allievi 9
− a.f. 2020/21: percorsi 0; n. allievi 0
− a.f. 2021/22: n. percorsi 0; n. iscritti 0
− a.f. 2022/23: n. percorsi 5; n. iscritti n.d.
− a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Costi
Il riferimento che determina per la Regione Sardegna i costi standard
è l’allegato 1 (avviso GG 2b) del dd n. 881 del 9.4.2020 “Approvazione avviso
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pubblico per la costituzione dell’offerta formativa dedicata a destinatari di
età compresa tra 15 e 18 anni che hanno aderito alla Garanzia giovani in
Sardegna per il conseguimento della qualifica professionale di cui all’art. 17,
comma 1, lett. a), del d.lgs. 226/2005 e sperimentazione del sistema duale”.
Secondo il monitoraggio INAPP/MLPS la media di allievi per classe nei per-
corsi di IeFP è di 16,30 unità, gli allievi che fanno alternanza rafforzata sono
28 mentre i restanti 298 si formano tutti in impresa simulata. Il valore del
percorso formativo è indicato secondo la formula seguente: per le attività in
aula: (€ 146,25* tot h) + (€ 0,80 * tot h * tot allievi); per le attività in azienda:
(€ 73,13* tot h) + (€ 0,80 * tot h * tot allievi). Relativamente ai percorsi con
impresa formativa simulata (IFS) di I anno, la determinazione n. 881/2020,
alla tabella 3.1 dell’avviso, porta il costo dell’attività d’aula a € 86.287,50, il
costo dell’IFS a € 58.500,00, il costo ora allievo a € 12.909,60 (= 0,80 x 16,30 x
990), per un totale complessivo di € 157.697,10, non comprensivo della even-
tuale attività individuale/individualizzata. Relativamente ai percorsi di I anno
con alternanza formazione lavoro, il costo dell’attività d’aula ammonta a €
86.287,50, il costo della sperimentazione duale (AFL) è di € 29.252,00, il co-
sto ora allievo a € 12.909,60, per un totale complessivo di € 126.627,50, non
comprensivo della eventuale attività individuale/individualizzata. Ne deriva
un costo complessivo ponderato a percorso di € 154.590,14, che costituisce
il nuovo parametro di riferimento. Applicando il parametro di costo stabilito
dalla Regione al numero degli iscritti al I anno dei percorsi triennali delle
istituzioni formative nell’a.f. 2020/21, risulta che il costo annuale per allievo
corrisponde a € 9.484,06, il costo ora corso corrisponde a € 156,15, mentre il
costo medio orario per allievo ammonta a € 9,58. Il numero minimo di allievi
per classe finanziabile è 14 allievi, pari all’80% del numero di posti disponibili
richiesto per l’avvio dei percorsi formativi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha regolamentato l’apprendistato di I livello. Le linee guida
per la sperimentazione dei percorsi formativi nell’apprendistato per la qua-
lifica ed il diploma professionale prevedono percorsi per un monte di 990
ore annue (500 in modalità strutturata e 490 non). Di queste 320 sono ero-
gate presso il soggetto attuatore e 670 presso l’impresa. È prevista la figura
del formatore formale tecnico-professionale interno all’azienda (maestro).
Si prevede che parte della formazione formale tecnico-professionale, pari
ad almeno 80 ore (erogata di norma dall’impresa), venga realizzata in fase
di prima attuazione presso il soggetto attuatore. L’avvio formale alla speri-
mentazione del sistema duale in Sardegna è stato dato nel 2019, sulla base
di quanto disposto dalla dgr n. 44/15 del 5.9.2018 in attuazione del nuovo
quadro normativo definito dal decreto legislativo n. 61/2017 e dettagliato
nell’Accordo siglato dall’USR e dalla Regione. Da allora sono stati finanziati
solo percorsi duali. Per l’a.f. 2023/24, l’Assessorato regionale del Lavoro ha
pubblicato avvisi per percorsi esclusivamente duali triennali e per quarti
anni sempre con modalità duale.
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➢ Struttura
Sicilia
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178
Ø Normativa
− Protocollo del 19.09.2003
− Accordo territoriale del 22.10.2003 (IeFP)
− Ddg n. 341/10 (offerta sussidiaria)
− Ddg n. 231 del 13.9.2011 (linee guida)
− Ddg n. 3697 e n. 3808 del 15.9.2011 (IeFP a.f. 2010/11)
− Ddg n. 4522 del 14.11.2011 (percorsi IF I anno a.f. 2011/12)
− Ddg n. 2 del 22.10.12 (IeFP a.f. 2012/13)
− Ddg n. 38 del 15.11.12 e n. 60 del 16.11.12, ddg n. 4227/12 e ddg n.
5347 del 21.12.2012 (IF a.f. 2012/13)
− Ddg n. 5242 (costi I anno 2012/13)
− Da n. 28/2013 (accreditamento)
− Ddg n. 1797/14 e ddg n. 4146 del 30.9.2013 (IeFP a.f. 2012/13)
− Ddg n. 4658 e n. 4669 del 24/25.10.2013 (costi a.f. 2013/14)
− Ddg n. 1070/14 e cir. 02/2014 (IeFP a.f. 2014/15)
− Dgr n. 113/14 e dgr n. 212/14 (linee guida)
− Ddg n. 8193 del 2.11.2015 (IeFP 2015/16)
− Ddg n. 1757 del 19.4.2016 e ddg n. 7936 del 22.12.2016 (IeFP a.f.
2016/17)
− Lr n. 8 del 17.5.2016 (istituzione del repertorio delle qualificazioni)
− Lr n. 29/2016 (certificazione delle competenze)
− Ddg n. 1348 del 6.4.2016 e ddg n. 6060/2016 (IV anno a.f. 2016/17)
− Ddg n. 307 del 26.7.2017 e dgr n. 57 del 5.4.2018 (linee guida)
− Ddg n. 78 del 12.1.18 e ddg n. 4722 del 25.9.18 (IeFP a.f. 2017/18)
− Ddr n. 157 del 5.4.2018 e ddg n. 460 del 15.11.2018 (linee guida IeFP)
− Ddg n. 3651 dell’8.8.2018 e dds n. 4918 del 4.10.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
− Ddg n. 4756 del 26.9.2018 (IV anni 2018/19)
− Ddg n. 2477 del 4.6.2019 e circ. n. 16 del 10.7.2019 (IeFP 2019/20)
− Da n. 377 del 28.2.2020 (nuovo Repertorio)
− Circ. n. 21 del 14.7.2020 e nota del 29.9.2020, ddg n. 377 del 7.4.2021
(IeFP 2020/21 e IV anno)
− Circ. n. 14 del 3.8.2021 (IeFP I anno 2021/22)
− Ddg n. 1277 del 14.7.2021 (linee guida).
− Ddg n. 1438 del 11.8.2022, ddg n. 2388 del 25.11.2022 (IeFP a.f. 2022/23)
− Ddg n. 2033 del 14.9.2023 (trienni duale), ddg n. 2305 del 2.10.2023,
ddg n. 2463 del 10.10.2023 (IV anno 2023/24)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali)
Dall’a.f. 2003/04 percorsi di Formazione professionale integrale. I per-
corsi integrati sono partiti per un solo triennio nell’a.f. 2003/04, concluden-
dosi nell’a.f. 2005/06. L’a.f. 2006/07 non ha visto studenti partecipanti ai
percorsi integrati. Nuovi trienni integrati sono stati programmati a partire
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dall’a.f. 2007/08 e si sono conclusi nell’anno 2009/10. L’accordo territoriale
permetteva sia la sussidiarietà integrativa, realizzata negli Istituti professio-
nali a partire dall’a.f. 2011/12, che quella complementare (avviata nell’a.f.
2012/13 con 3 percorsi). Quest’ultima si riferiva al modello complementare
di IeFP nel quale IF e IS adottano gli stessi obiettivi formativi regionali.
Nell’a.f. 2018/19 è stato adottato il modello sussidiario ex d.lgs. n. 61/2017
(accordo territoriale 22.10.2018). Nell’a.f. 2022/23 la Regione ha introdotto
nuovi percorsi triennali, sia ordinamentali che duali. Per l’a.f. 2023/24 sono
previsti 360 percorsi triennali (170 percorsi ordinari 140 percorsi in proget-
tazione integrata con gli Istituti professionali statali e 30 percorsi attivabili
anche mediante classi articolate) e 180 percorsi di IV anno, alcuni con il
sistema ordinario e altri con quello duale, dei quali 135 percorsi sono svolti
da Enti già accreditati e 45 sono realizzati esclusivamente da nuovi Enti in
progettazione integrata con le Istituzioni scolastiche. I percorsi di IV anno,
iniziati nell’a.f. 2005/06 erano stati sospesi nei due anni precedenti all’a.f.
2023/24 e poi ripresi. È previsto, ma non attuato, il V anno integrativo.
Ø Sede di svolgimento
Fino al 2010/11, accoglievano le iscrizioni le strutture formative accre-
ditate (percorsi di FP integrale) o gli Istituti di istruzione secondaria di se-
condo grado (percorsi integrati). Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso
l’Istituzione scolastica secondo il modello sussidiario integrativo e presso l’I-
stituzione formativa nei percorsi di IeFP integrale. Sono accreditati i soggetti
formativi pubblici e privati giuridicamente autonomi. Gli Istituti professio-
nali sono considerati di diritto Istituzioni formative accreditate (linee guida
2021, ancora vigenti e approvate con Deliberazione n. 287 del 1.7.2021). Le
linee guida regionali danno indicazioni in ordine alle procedure e modali-
tà per la realizzazione dei percorsi IeFP in co-progettazione. Possono pre-
sentare istanza per il finanziamento gli Enti di formazione professionale in
possesso dei requisiti previsti dalle linee guida vigenti e i Centri Provinciali
per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), nell’ambito delle competenze regolate
dalle stesse linee guida regionali. Tali soggetti devono essere accreditati ai
sensi del regolamento accreditamento 2015 (Dp n. 25 dell’1.10.2015) per
la macrotipologia formativa “A - Obbligo di istruzione e formazione”. La
progettazione integrata (linea B) riguarda convenzioni con nuovi enti che
per tre anni (un ciclo) sono tenuti a coprogettare con Istituzioni scolasti-
che o, in mancanza di queste, con altre Istituzioni accreditate. Nei percorsi
co-progettati le competenze di base sono insegnate da docenti di Istituto
professionale di Stato presso la sede accreditata dell’Ente di Formazione.
La sede di erogazione deve essere ubicata nella stessa Provincia o area ter-
ritoriale dell’Istituto professionale di Stato o, nel caso di co-progettazioni
autorizzate, nella stessa area dell’Ente che ha già realizzato la sperimenta-
zione. Ogni classe, obbligatoriamente, deve prevedere un numero di allievi
compreso tra un minimo di 22 e un massimo di 27 per i corsi di I annualità
(a.f. 2023/24). Nel caso in cui non si dovesse raggiungere il numero minimo
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di allievi per l’attivazione del corso l’Ente dovrà procedere all’accorpamento
di due classi. Potranno essere realizzate classi articolate con al massimo n.
2 figure/articolazioni, fermo restando il numero minimo degli allievi (da n.
35/GAB del 4.8.2023), senza ulteriori oneri a carico dell’Amministrazione.
L’anno formativo avrebbe inizio nel mese di settembre, per concludersi nel
mese di agosto. Non deve durare più di 9 mesi (220 giorni). Nell’a.f. 2023/24
i corsi sono iniziati in ottobre.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario integrativo i docenti sono
della scuola per tutte le competenze. Non è previsto il coinvolgimento del-
le Agenzie formative all’interno dell’offerta sussidiaria realizzata dagli IP.
Nei percorsi di IeFP a titolarità Istituzioni formative (IF) i docenti delle
competenze di base provengono dalle stesse IF. I docenti sono inquadrati
nel CCNL della Formazione professionale. In caso di utilizzo di personale
esterno, i docenti seguono i Contratti Collettivi Nazionali di riferimento. Nei
percorsi co-progettati (“linea B”) le competenze di base vengono erogate dai
docenti dell’Istituto professionale di Stato presso la sede accreditata dell’En-
te di formazione. I corsi dovranno prevedere almeno 200 ore per la realiz-
zazione degli standard minimi delle competenze di base. Esse sono erogate
durante 10 mesi dalla data di effettivo avvio dell’aula, senza superare i 220
giorni utili, con una cadenza settimanale di almeno 30 ore da svolgersi in
orario antimeridiano.
Ø Articolazione oraria
I percorsi triennali per la qualifica delle Istituzioni formative accredi-
tate e i percorsi triennali del modello sussidiario realizzati nelle Istituzioni
scolastiche dall’a.f. 2019/20 comprendono 1.056 ore nel I e II biennio, con-
fermate dalle linee guida regionali vigenti, sistema ordinario e duale. Le
competenze di base interessano 1.353 ore nel triennio (495-462-363). Sem-
pre nel triennio, le ore tecnico-professionali sono 1.452 (561-429-462). Le
ore di stage/laboratorio/simulazione aziendale/alternanza - PCTO sono 396
(165 al II anno e 231 al III anno). La Regione riconosce, nell’ambito dell’au-
tonomia delle IF e IS, una flessibilità tra le aree formative pari al 10% e
una flessibilità all’interno delle singole aree formative pari al 20%. In pre-
senza delle risorse finanziarie necessarie, si possono attuare LaRSA (esterni
alle 1.056 ore) entro il limite del 15% del monte ore annuo (massimo 158
ore annue). Le ore da destinare agli esami finali non concorrono a formare
il monte ore corso. I percorsi triennali del modello sussidiario integrativo
realizzati nelle Istituzioni scolastiche hanno, un numero di ore annue pari a
1.056. Le Istituzioni scolastiche utilizzano di norma le quote di autonomia
(art. 5, comma 3, lettera a, del Dpr n. 87/2010) per il potenziamento delle
attività e degli insegnamenti di indirizzo e professionalizzanti, e quelle di
flessibilità (di cui al comma 3, lettera c, dello stesso art. 5) per le attività
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e gli insegnamenti di indirizzo. La soglia minima per gli insegnamenti e le
attività di indirizzo richiesta dalla Regione prevede al I anno 396 ore, al II
anno 396 ore e al III anno 561 ore. Si prevede, inoltre, la possibilità di un’of-
ferta integrativa di alternanza scuola-lavoro.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: accoglienza, orientamento, personalizza-
zione, tutor, sostegno a fasce deboli (LaRSA). Il finanziamento comprende i
costi di docenti formatori, coordinatori, orientatore, valutatore, tutor e per-
sonale amministrativo, le spese di gestione (materiale di facile consumo,
spese generali, materiale didattico), l’assicurazione allievi, il rimborso spese
trasporto allievi e l’eventuale presenza di disabili (massimo 2). Sono con-
sentiti LaRSA i cui costi non ricadano nell’operazione finanziata. I LaRSA
hanno la finalità di recuperare le conoscenze di base e riequilibrare i livelli
degli apprendimenti, approfondire le conoscenze acquisite, implementare e
valorizzare le eccellenze.
Ø Esiti e certificazioni
Le prove di valutazione sono impostate in riferimento agli standard for-
mativi minimi e utilizzano griglie di osservazione, prove scritte, assegnazione
di compiti autentici e controllo qualità dei prodotti. Viene rilasciato alla fine
del biennio il certificato di assolvimento dell’obbligo di istruzione. Al termine
del III anno dei percorsi di IeFP è previsto un attestato di qualifica profes-
sionale. Per la valutazione in itinere l’Istituzione formativa registra, durante
l’anno, gli esiti delle verifiche sulla scheda allievo. Il sistema di certificazione
richiama il quadro di riferimento dell’accordo del 1.8.2019, recepito con deli-
berazione 465 del 13 dicembre 2019. A seguito della messa a regime del siste-
ma di certificazione possono essere certificabili anche le singole competenze
afferenti agli obiettivi e ai profili previa progettazione formativa in unità di
apprendimento (UdA). Gli enti titolati all’erogazione della certificazione delle
competenze acquisite in contesti di apprendimento formali sono rappresen-
tati dagli Organismi accreditati dalla Regione Siciliana per la formazione. Le
certificazioni sono in conformità con il decreto interministeriale del 5 genna-
io 2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interope-
ratività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle
competenze”. Nei percorsi in “co-progettazione”, le Istituzioni scolastiche cer-
tificano l’avvenuto adempimento dell’obbligo di Istruzione, mentre il rilascio
della qualifica professionale è curato dal Dipartimento regionale dell’istruzio-
ne, dell’università e del diritto allo studio.
Ø Crediti
Le Istituzioni scolastiche e gli Organismi formativi sono tenuti a certi-
ficare il riconoscimento dei crediti formativi per il passaggio dal sistema di
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Istruzione al sistema di Istruzione e Formazione Professionale e viceversa,
certificando le competenze e documentando il percorso formativo. Il ricono-
scimento degli apprendimenti e delle competenze acquisiti anche in contesti
non formali e informali deve essere effettuato anche per le persone che in-
tendono accedere ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale non
più soggette all’obbligo di istruzione e che abbiano compiuto i 18 anni. I
passaggi tra i due sistemi sono regolati dalla ddg n. 1277 del 14.7.2021, ri-
chiamando quanto stabilito dall’accordo Stato-Regioni n. 100 del 10.5.2018,
dall’intesa n. 155 del 10.9.2020 e dall’accordo n. 156 del 10.9.2020. Al rico-
noscimento dei crediti si provvede attraverso specifiche Commissioni presso
le Istituzioni formative, su domanda dei soggetti interessati.
Ø Governo del sistema
È previsto un Organismo regionale di indirizzo, monitoraggio e valuta-
zione composto dai rappresentanti dell’Assessorato regionale Istruzione, As-
sessorato regionale al Lavoro, USR, Unione province regionali, Anci Sicilia,
Parti sociali. All’aggiornamento e alla revisione del quadro degli standard
regionali provvede periodicamente il Dipartimento regionale dell’Istruzione
e della formazione professionale, sentito il Tavolo tecnico di lavoro di cui al
ddg n. 1532 del 14.4.2011. Tale Tavolo redige le linee guida approvate con
delibera di giunta regionale per i percorsi triennali di Istruzione e Forma-
zione Professionale e perviene alla stesura del piano dell’offerta formativa,
sulla base delle prescrizioni delle stesse linee guida regionali. Secondo la lr
n. 29/2016 (Istituzione del sistema regionale di certificazione delle compe-
tenze - SRC) e il successivo Dp n. 6 del 7.3.2018, il Sistema di certificazione
regionale disciplina i servizi, di titolarità regionale, relativi all’individuazio-
ne, validazione e certificazione delle competenze acquisite nei contesti di
apprendimento non formali e informali e la certificazione delle competenze
acquisite nei contesti di apprendimento formali. La Regione siciliana, in
qualità di soggetto titolare, è responsabile della governance del sistema, in
quanto svolge la funzione di indirizzo, definendone le caratteristiche e mo-
dalità di funzionamento e regola il sistema: autorizza, infatti, gli enti titolati
all’erogazione dei servizi, stabilendo i criteri per la costituzione degli elenchi
regionali dei presidenti di commissione e degli esperti di settore, definendo
ed aggiornando gli standard di riferimento dei servizi. Inoltre, controlla l’at-
tuazione del sistema attraverso monitoraggi periodici.
Ø Destinatari
I percorsi IeFP si rivolgono ai giovani allievi in età diritto-dovere.
Nell’a.f. 2023/24 possono accedere ai percorsi di I anno gli allievi che hanno
concluso il primo ciclo di istruzione con il superamento dell’esame conclu-
sivo e intendono assolvere il proprio obbligo di istruzione nel sistema regio-
nale IeFP o, comunque, gli allievi in possesso dei requisiti per l’inserimento
al primo anno IeFP; al II e III anno accedono gli allievi già inseriti in per-
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corsi IeFP co-progettati e che hanno maturato l’ammissione al II o III anno
o, comunque, sono in possesso dei requisiti per l’inserimento alla seconda
o terza annualità IeFP. In coerenza con quanto stabilito dalle linee guida
regionali vigenti, all’iscrizione al I anno possono accedere giovani fino a 18
anni non compiuti entro il 1° settembre. Eventuali allievi non in continuità
di percorso co-progettato, possono accedere al II anno fino a 19 anni non
compiuti alla data del 1° Settembre, mentre al III anno fino a 20 anni non
compiuti alla data del 1° Settembre. All’interno del finanziamento assegnato
per l’attuazione dei corsi di terza annualità dovrà essere assicurato dagli
OdF il riconoscimento agli allievi del premio di qualifica di € 300,00 nette
da erogare solo ad avvenuto conseguimento del titolo di qualifica.
Ø Costi
La circolare n. 21 del 14.7.2020 stabilisce che per ciascuna annuali-
tà del percorso di Istruzione e Formazione Professionale, ordinamentale e
duale, l’importo massimo finanziabile nell’a.f. 2020/21 sia quantificato nella
somma di € 84.000 in classi normali/articolate, queste ultime realizzate dal
II anno del triennio. Pertanto, applicando tale parametro di costo stabilito
dalla Regione al numero degli iscritti al I anno dei percorsi triennali delle
Istituzioni formative nell’a.f. 2020/21, risulta che il costo ora corso ammon-
ta a € 79,55, il costo annuale per allievo corrisponde a € 3.572,57, mentre il
costo orario per allievo ammonta a € 3,38. Il numero minimo degli iscritti
alla prima annualità dei percorsi di IeFP è di 22 allievi (20 con allievi disa-
bili) per l’a.f. 2020/21 (saranno 22 almeno fino all’a.f. 2021/22) per i primi
anni e 15 per i successivi. I percorsi devono avere di norma un massimo di
27 allievi dall’a.f. 2020/21. La frequenza deve essere almeno il 75% del mon-
te ore. È consentito formare classi articolate con al massimo due indirizzi,
esclusivamente per i percorsi di II e III anno.
Ø Quarto anno
Dall’a.f. 2005/06 è stato istituito un IV anno di 990 ore massimo 20
allievi (1 corso nel settore turistico), riproposto nell’a.f. 2006/07 (8 corsi nel
settore turistico e servizi d’impresa) e nel 2007/08 (7 corsi nel settore tu-
ristico e servizi d’impresa). Nel 2008/09 sono proseguiti 3 percorsi come
post-qualifica triennale ma non come IV anno. Dall’a.f. 2011/12 i corsi di IV
anno sono nuovamente finanziati. La durata è di 1.056 ore, articolate come
il III anno dei percorsi integrali e di sussidiarietà (competenze di base 363
ore, tecnico-professionali 462 ore, formazione sul lavoro 231 ore, con 20
ore di stage). Sono segnalati percorsi nell’a.f. 2021/22 ma relativi all’avviso
n. 40/2021 per l’a.f. 2020/21 (ddg n. 377 del 7.4.2021), partito in ritardo. I
percorsi dell’a.f. 2022/23 non sono stati confermati. Per l’a.f. 2023/24 sono
attuati 135 percorsi di IV anno IeFP da parte degli Enti di Formazione in
possesso dei requisiti previsti dalle linee guida regionali vigenti, facenti par-
te della cosiddetta “linea A”. La “linea B” è riservata all’attuazione in via
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sperimentale di 45 corsi IeFP di IV anno realizzati esclusivamente in pro-
gettazione integrata con gli Istituti professionali statali, al fine di favorire il
rientro degli allievi al V anno dei relativi percorsi di istruzione secondaria
di II grado.
− a.f. 2005/06: n. percorsi 1; n. iscritti 12 (IF)
− a.f. 2006/07: n. percorsi 8; n. iscritti 125 (IF)
− a.f. 2007/08: n. percorsi 7; n. iscritti 119 (IF)
− a.f. 2008/09: n. percorsi 0; n. iscritti 0
− a.f. 2009/10: n. percorsi 0; n. iscritti 0
− a.f. 2010/11: n. percorsi 0; n. iscritti 0
− a.f. 2011/12: n. percorsi 92; n. iscritti 1.757 (IF)
− a.f. 2012/13: n. percorsi 110; n. iscritti 2.228 (IF + IS)
− a.f. 2013/14: n. percorsi 92; n. iscritti 3.582 (IF + IS)
− a.f. 2014/15: n. percorsi 28; n. iscritti 435 (IS)
− a.f. 2015/16: n. percorsi 94; n. iscritti 1.710 (IS)
− a.f. 2016/17: n. percorsi 96; n. iscritti 1.654 (IF + IS)
− a.f. 2017/18: n. percorsi 166; n. allievi 2.935 (IF + IS)
− a.f. 2018/19: n. percorsi 65; n. allievi 1.247 (IF + IS)
− a.f. 2019/20: n. percorsi 141; n. allievi 2.786 (IF + IS)
− a.f. 2020/21: n. percorsi 3; n. allievi 41 (IF)
− a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. iscritti n.d. (IF)
− a.f. 2022/23: n. percorsi 0; n. iscritti 0
− a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha regolamentato l’apprendistato di I livello e ha avviato la
sperimentazione con attività formative. La prima pubblicazione dell’avviso
pubblico è del febbraio 2014. La formazione è affidata a partenariati locali,
costituiti almeno da un organismo di formazione accreditato, un’Istituzione
scolastica accreditata e un Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti.
La Deliberazione n. 281 del 31.7.2018 riporta le nuove linee guida per lo
sviluppo e la diffusione nella Regione Siciliana dell’apprendistato di I livello
tramite il modello dell’apprendistato. La ddg n. 1796 del 9.5.2019 riporta
l’avviso pubblico per la realizzazione dell’offerta formativa in apprendistato
per l’a.f. 2019/20. I percorsi a qualifica hanno una durata contrattuale mas-
sima di 36 mesi; per i percorsi di diploma è di 12 mesi. Sia per la qualifica
che per il diploma, la formazione esterna è massimo il 60% del totale per
il II anno e del 50% per il III. Il modello si basa su un contributo pub-
blico per i servizi realizzati dall’Istituzione scolastica o formativa per l’ac-
compagnamento al lavoro, co-progettazione formativa, formazione esterna,
tutoraggio formativo, spese di trasporto, vitto e alloggio dell’apprendista.
La sperimentazione del sistema duale è partita nel 2016 (ddg n. 6874 del
10.11.2016). Riguarda percorsi di I anno e l’avvio di percorsi di IV anno per
il conseguimento del diploma professionale. Più recentemente, la circolare
n. 14 del 3.8.2021 stabilisce l’avvio di percorsi di II anno in modalità duale
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di Istruzione e Formazione Professionale. L’importo massimo finanziabile
è quantificato in € 84.000,00 (€ 86.000,00 per figure considerate prioritarie)
per 1.056 ore, con un numero minimo di 22 allievi e un massimo di 27.
Il target PNRR che la Regione Siciliana intende realizzare con le risorse
a disposizione per la prima annualità formativa 2023/24 (quota PNRR in
complementarità con fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
e fondi regionali), come indicato nel Documento di programmazione regio-
nale dell’offerta formativa “Sistema duale” – Anno finanziario 2022, risulta
pari a 8.100 percorsi individuali. Il documento di programmazione regiona-
le PNRR, Sistema duale, Piana fino a qui prevede, inoltre, il raggiungimento
del Target di almeno n. 108 percorsi/contratti di apprendistato di I livello.
Con l’Avviso contenuto nel ddg n. 2033 del 14.9.2023, la Regione Siciliana
disciplina l’offerta formativa dei percorsi triennali di Istruzione e Formazio-
ne Professionale in modalità duale relativi al ciclo formativo 2023-2026. Allo
stesso modo, sono presenti percorsi IeFP di IV anno alcuni con il sistema
duale e altri con quello ordinario.
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➢ Struttura
Toscana
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188
Ø Normativa
– Protocollo MIUR-Regione del 24.7.2003
– Lr n. 32/2002 (TU Istruzione e FP)
– Dgr n. 347 del 19.4.2004 (sistema delle competenze regionale in stan-
dard nazionali)
– Dgr n. 72/04 (IeFP per a.f. 2004/05)
– Dgr n. 6299/04 (IeFP per a.f. 05/06)
– Lr n. 63/2009 (modifiche TU 32/02)
– Dgr n. 2923/10 (avviso percorsi 2010/11)
– Dgr n. 1033/10 (sentenza C.cost. n. 309 del 2.11.2010 illegittimità art.
13, c. 2,3 TU modif.)
– Dgr n. 1103 del 28.12.2010 (piano regionale dell’offerta 2011/12)
– Dgr n. 40 del 31.1.11 (offerta regionale per l’IeFP), dgr n. 69 del 14.2.11
(sussidiarietà)
– Dd n. 240/2011 (costi UCS)
– Dgr n. 1/111 del 12.12.2011 (alternanza)
– Dgr n. 41 del 30.1.2012 (IS a.f. 2012/13), dd n. 1512/12 e dgr n. 259/12
(format IS)
– Dgr n. 259 del 2.4.2012 e dgr n. 1207/2012 (IeFP a.f. 2012/13)
– Dgr n. 609/2012 (apprendistato)
– Dd n. 4316/2013 (linee guida IeFP) e dd n. 4485/2013 (piano IS a.f.
2013/14)
– Dd n. 4301/2013 e dd n. 1656/2013 (certificazioni, accompagnamento)
– Lr n. 59 del 14.10.2014 (IeFP)
– Dgr n. 920/2015 (IeFP 15/16) e dgr n. 1230 del 15.12.2015 (protocollo
per il duale)
– Dgr n. 1407/2016, dgr n. 416 del 16.4.2018 e smi (accreditamento)
– Dgr n. 359/2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dgr n. 336 del 3.4.2017 (linee guida), dgr n. 7932 del 25.5.2017 (IeFP
a.f. 2017/18 e duale)
– Dgr n. 1343 del 4.12.2017 (costi IeFP)
– Dgr n. 564 del 29.5.2017, dgr 539 del 21.5.2018 e n. 732 del 2.7.2018
(IeFP 2018/19)
– Dd n. 15329 del 14.9.2018 (IV anno 2018/19)
– Dgr n. 798 del 17.6.2019, dd 948 del 22.7.2019, dd n. 17577 del 22.10.2019
(biennali 2019/20)
– Dd n. 16616 del 2.10.2019 (IV anni)
– Dd n. 13043 del 26.7.2019 (triennali duali IF 2020/21), dd n. 16251 del
9.10.2020 (IV anni)
– Dgr n. 659 del 25.5.2020 (interventi integrativi nelle IS 2020/21)
– Dd n. 987 del 27.7.2020 (linee generali)
– Dd n. 12635 del 6.8.2020, dd n. 5476 del 31.3.2021, dgr n. 603 del
31.5.2021 (IeFP 2021/22).
– Dd n. 19549 del 2.11.2021 (IV anni 2021/22)
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– Dgr n. 833 del 2.8.2021, dgr n. 419 11.4.2022, dd n. 14324 11.8.2021
(triennali IF 2022/23), dd n. 8440 27.4.2022 (triennali IS 2022/23),
dd n. 9463 12.5.2022 (IV anno IS)
– Dgr n. 555 del 16.5.2022, dd n. 12691 del 17.6.2022 e dd n. 6569 del
28.3.2023 (triennali IS), dd 18846 del 29.8.2023 (IV anni 2023/24)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Nei primi anni di sperimentazione, iniziata nell’a.f. 2003/04, la Regione
aveva istituito percorsi in integrazione al 20% e percorsi di FP mista: 1-2
anni in istruzione integrata di orientamento a scuola (IF- LIF Istruzione/
Formazione). A questi seguivano 2 anni di istruzione integrata a scuola (IP
- LIP Integrazione professionalizzante) oppure 2 anni di Formazione pro-
fessionale (PF - Percorsi formativi con titolarità Scuola o Agenzie). Gli IF
partirono nell’ottobre del 2003. Un anno dopo gli IP e i PF. I LIF e i LIP
furono istituiti nell’a.f. 2005/06. Tali percorsi integrati si estinsero al I anno
nell’a.f. 2007/08. Dall’a.f. 2009/10 erano operativi, a partire dal III anno dopo
le medie, percorsi integrali della durata di un anno per l’acquisizione di una
qualifica. Il mutamento del quadro normativo nell’a.f. 2010/11, avvenuto in
seguito alla Sentenza Corte cost. n. 309 del 5.11.2010, ha reso necessaria la
rimodulazione delle modalità di attuazione del diritto-dovere all’Istruzione e
alla formazione, con un conseguente ritardo nella realizzazione dell’offerta.
Dall’a.f. 2011/12 la durata di questi percorsi era solo di 2 annualità a par-
tire dai 16 anni. La sperimentazione nella programmazione IeFP per l’a.f.
2015/16 doveva aprire l’accesso alle IF per i ragazzi di 15 anni (1+2 come in
Emilia-Romagna), ma non è più partita. Nel biennio dopo le medie erano
previsti progetti a titolarità scuola per la prevenzione dell’abbandono scola-
stico e la messa a livello. Altri percorsi biennali (2.100 ore) organizzati nelle
Agenzie formative accreditate portavano a una qualifica riconosciuta solo
nell’ambito del sistema regionale di FP. Nell’a.f. 2011/12 si è adottato il mo-
dello sussidiario integrativo a titolarità Istituzioni scolastiche (IS). Al termi-
ne dell’a.f. 2012/13 anche i percorsi triennali in surroga iniziati a scuola nel
2010/11, che erano stati riallineati in itinere alle figure del Repertorio nazio-
nale, hanno rilasciato le prime qualifiche del nuovo ordinamento (non più
statali ma regionali). Dall’a.f. 2012/13 l’offerta si è arricchita con la possibi-
lità di alcuni percorsi in sussidiarietà. All’offerta in sussidiarietà (integrativa
e complementare fino all’a.f. 2018/19, che vede nello stesso anno i nuovi
primi anni ex d.lgs. n. 61/2017), si affiancano nuovi percorsi duali biennali
(dall’a.f. 2016/17) e, più recentemente, anche triennali (dall’a.f. 2018/19) re-
alizzati dai CFP e ormai a regime. Nell’a.f. 2023/24 sono stati avviati nuovi
progetti triennali, mentre non si ha notizia di altri percorsi biennali per drop
out da parte di Enti di formazione accreditati. Le Istituzioni scolastiche pos-
sono presentare anche progetti formativi biennali da avviare a partire dal-
la seconda annualità, solo per alcune figure professionali. L’attivazione del
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190
IV anno è stata realizzata per la prima volta nell’a.f. 2015/16 presso gli IPS
ed è operante dall’a.f. 2023/24 anche nelle Agenzie formative accreditate.
Sono previsti interventi integrati al percorso di Istruzione professionale re-
alizzato dagli Istituti scolastici.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso le Istituzioni scolastiche
secondo il modello sussidiario integrativo e presso le Istituzioni formative
nei percorsi di IeFP integrale. I percorsi di Istruzione e Formazione Profes-
sionale che sono attuati dagli Istituti professionali di Stato in sussidiarietà
sono realizzati previo accreditamento regionale dei soggetti. Possono pre-
sentare domanda di accreditamento gli Istituti scolastici secondari superio-
ri, organismi formativi privati. Gli Istituti professionali attivano percorsi di
IeFP in classi autonome, non integrate negli ordinari percorsi quinquennali,
che assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell’ordinamen-
to dei percorsi di IeFP. I progetti formativi possono essere realizzati da par-
tenariati composti da Organismi formativi, da Istituti professionali e Centri
Provinciali per l’Istruzione degli Adulti. Tutti i componenti del partenariato
devono essere accreditati alla formazione. Ciascun partenariato deve essere
composto al massimo da 3 organismi formativi. Ciascun organismo forma-
tivo può presentare al massimo 6 progetti. La sede di erogazione del percor-
so dovrebbe essere localizzata prioritariamente in uno dei comuni ricadenti
nelle aree della Strategia regionale per le aree interne o in uno dei comuni
delle aree di crisi. La Regione aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’i-
scrizione on-line degli allievi alla IeFP. I percorsi che costituiscono l’offerta
di Istruzione e Formazione Professionale sono partiti nel rispetto del calen-
dario scolastico 2023/24 con inizio 15.9.2023.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario integrativo, i docenti erano del-
la scuola per tutte le competenze. Poteva essere autorizzata una delega a terzi
solo per le attività di progettazione e docenza/orientamento nei casi in cui si
trattava di apporti integrativi e specialistici di cui la scuola non disponeva in
maniera diretta, aventi carattere di occasionalità, non reperibili con singolo
incarico a persona fisica (dgr n. 1343/2017). Oggi, nei percorsi triennali in-
tegrali, sia le competenze di base che quelle tecnico-professionali vengono
svolte dal personale dei CFP. Il personale docente deve essere in possesso di
abilitazione all’insegnamento e/o deve contare esperti in possesso di docu-
mentata esperienza maturata per almeno 5 anni nel settore professionale di
riferimento. Devono essere inoltre previsti almeno 1 tutor d’aula con funzioni
di raccordo, orientamento e accompagnamento, un coordinatore didattico e
un supervisore per le attività di laboratorio (docente, tecnico di laboratorio o
tutor). I docenti rimangono tutti della scuola per i percorsi in sussidiarietà.
L’applicazione del CCNL-FP è prevista dall’accreditamento regionale.
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191QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2023/24 i percorsi triennali di IeFP delle Agenzie formative
accreditate hanno durata pari a 2.970 ore complessive (erano 3.168 per
1.056 ore annue fino all’a.f. 2022/23), articolate in tre annualità della dura-
ta di 990 ore ciascuna: a) 1.085 ore di lezioni teoriche da dedicare sia alla
formazione di base che alla formazione tecnico-professionale. Di queste,
30 ore sono destinate alle attività di accompagnamento (iniziale, in itinere
e finale), di cui almeno 8 ore per le attività di accompagnamento indivi-
duale; b) 1.085 ore di attività laboratoriale, applicata sia alla formazione
di base sia alla formazione tecnico-professionale in coerenza con la figura
professionale di riferimento del progetto. Per la parte dedicata alla for-
mazione tecnico-professionale, una quota dal 15% al 25% ore relative alla
prima annualità dovrà essere svolta in alternanza simulata, mediante per-
corsi di apprendimento e/o orientamento in assetto esperienziale simulato
presso l’organismo formativo (ad esempio, impresa formativa simulata e
compiti di realtà) o nell’ambito di visite in contesti produttivi aziendali; c)
800 ore di alternanza rafforzata, da svolgere in assetto esperienziale a par-
tire dal secondo anno in stage presso imprese del territorio, localizzate nel
Sistema locale del lavoro in cui si svolge il percorso o in quelli confinanti.
I percorsi biennali hanno 2.100 ore complessive: 650 ore di lezioni teori-
che, di cui 300 ore finalizzate all’acquisizione/recupero delle competenze
di base erogate dagli IPS e/o dai CPIA presenti nel partenariato che realiz-
za il progetto; 320 ore di lezioni teoriche non finalizzate al recupero delle
competenze di base; 22 ore di attività di accompagnamento di gruppo; 8
ore di accompagnamento individuale; 650 ore di attività laboratoriale coe-
rente con la figura professionale di riferimento del progetto; 800 ore (400
ore il I anno e 400 ore il II anno) di applicazione pratica in stage/alternan-
za scuola lavoro da realizzare presso imprese.
Ø Elementi
I percorsi formativi devono essere progettati nel rispetto dei livelli es-
senziali delle prestazioni e degli standard di percorso definiti dal Sistema
regionale delle competenze. I progetti devono dettagliare le misure di ac-
compagnamento poste in essere e offerte agli utenti al fine di supportarne la
frequenza alle attività formative e di favorirne l’inserimento professionale.
Gli elementi caratteristici del progetto formativo sono: progettazione, coor-
dinamento, orientamento, realizzazione degli esami di qualifica, personale
tecnico-amministrativo, rendicontazione, valutazione. È previsto l’utilizzo
di laboratori di pratica professionale di eccellenza presso scuole, univer-
sità o imprese. La progettazione del percorso può prevedere la presenza di
formazione a distanza (FAD), purché strettamente integrata all’attività for-
mativa d’aula, assistita da tutor e in percentuale non superiore al 5% della
durata del percorso al netto del periodo di alternanza rafforzata.
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192
Ø Esiti e certificazioni
I percorsi devono prevedere prove di verifica intermedie e finali che
consentano di valutare il raggiungimento o meno degli obiettivi formativi
di ciascun allievo. L’ammissione all’esame finale è subordinata al raggiungi-
mento, per ogni allievo, della percentuale minima del 75% di presenza alle
attività formative e del minimo del 50% di presenza alle attività di stage/
alternanza scuola-lavoro (alternanza rafforzata). In caso di interruzione del
percorso formativo prima dell’ammissione all’esame finale o di non supe-
ramento dell’esame potrà essere rilasciato l’Attestato di competenze, il cui
format è stato approvato con l’Accordo Stato-Regioni del 1.08.2019 e rece-
pito dalla Regione Toscana con dgr n. 342/2020. A conclusione del percorso
formativo in esito al superamento dell’esame finale sarà rilasciato l’Attesta-
to di diploma professionale, il cui format è stato approvato con l’accordo
Stato-Regioni del 1.08.2019 e recepito dalla Regione Toscana con dgr n.
342/2020. All’esame finale possono accedere candidati esterni provenienti
da percorsi scolastici in esito ad interventi integrativi realizzati da un IP,
come previsti dalla dgr n. 659/2020. La dgr n. 294/2013 introduce il Dos-
sier individuale delle competenze quale documento progressivo descrittivo
degli esiti raggiunti e delle competenze acquisite dall’allievo di un percorso
formativo finalizzato al conseguimento della qualifica di IeFP. Nel percorso
di apprendistato, spetta all’Istituzione titolare della progettazione la stesura
del piano formativo individuale (PFI) con il coinvolgimento del datore di
lavoro. All’Istituzione spettano altresì il coordinamento e il monitoraggio
delle attività, compresa la gestione dell’esame.
Ø Crediti
Iscrizioni di nuovi partecipanti provenienti da percorsi di IP e da altri
percorsi di IeFP di durata triennale a percorso già avviato devono essere
accolte nel rispetto di quanto previsto dalla dgr n. 833 del 2/08/21 e dall’ac-
cordo tra Usr per la Toscana e la Regione approvato con dgr n. 603 del 31.5.
2021 secondo la modalità del riconoscimento dei crediti formativi ai sensi
del dm 22.5.2018 n. 427, così come modificato con dm del 7.1.2021, che
ha recepito l’accordo sancito nella Conferenza Stato-Regioni del 10.9.2020,
riguardante la definizione delle fasi dei passaggi tra i percorsi di Istruzione
professionale e i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale com-
presi nel repertorio nazionale dell’offerta di IeFP, e viceversa, in attuazione
dell’art. 8 comma 2 del d.lgs. del 13.4.2017, n. 61.
Ø Governo del sistema
La realizzazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale
da parte degli Istituti professionali avviene in attuazione dell’accordo tra
l’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Toscana e alla luce delle richieste
inviate dagli Istituti professionali di Stato alle Province e alla Città Metro-
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193QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
politana di Firenze così come approvate annualmente nel piano regionale
dell’offerta formativa e del dimensionamento della rete scolastica che pre-
vede interventi per la programmazione dell’offerta formativa. Il competente
Settore regionale si confronta con l’Ufficio Scolastico Regionale, il Consor-
zio Istituti Professionali Associati Toscani (CIPAT) e gli enti territoriali al
fine di condividere le modalità di progettazione, di gestione e di valutazione
della IeFP regionale. I percorsi formativi dovranno rispondere ad uno speci-
fico avviso pubblico regionale ed essere progettati sulla base degli standard
di progettazione definiti dal Sistema regionale delle competenze ai sensi del-
la dgr n. 988/2019 e smi.
Ø Destinatari
I destinatari degli interventi formativi triennali realizzati nelle IS e nel-
le IF sono i giovani di età inferiore ai 18 anni, soggetti al diritto-dovere
all’istruzione e formazione, in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo
di istruzione. Possono iscriversi ai percorsi formativi anche i giovani di età
inferiore ai 18 anni che non abbiano conseguito, o non siano in grado di
dimostrare di aver conseguito, il titolo di studio conclusivo del primo ciclo
di istruzione, purché vengano inseriti in un percorso finalizzato al conse-
guimento del titolo di licenza media in contemporanea con la frequenza
del percorso di IeFP; la licenza media dovrà essere conseguita dal ragazzo/a
nell’anno scolastico e formativo precedente a quello di ammissione all’esame
di qualifica del percorso di IeFP. Ai fini del successo formativo, agli allievi
disabili è garantita la permanenza nei percorsi formativi fino al compimen-
to del diciottesimo anno di età. Destinatari dei IV anni sono gli studenti de-
gli Istituti professionali in possesso di una qualifica professionale attinente
e sono finalizzati al conseguimento del diploma professionale IeFP.
Ø Costi
Il costo massimo per percorso triennale presso un CFP è pari a €
270.000,00 secondo l’allegato A1 del dd n. 13043 del 26.7.2019. In caso di
iscrizione al percorso di allievi con disabilità certificata ai sensi della Legge
n. 104/92 o allievi con bisogni educativi speciali, di cui alla Legge n. 170/2010
viene corrisposta al soggetto attuatore una componente aggiuntiva di risorse
per le relative attività di sostegno e supporto. Le classi devono avere un nume-
ro di allievi non superiore a 25 e non inferiore a 15. Tale soglia inferiore può
essere ulteriormente ridotta a 12 in ragione della presenza di alunni diversa-
mente abili. In caso di iscrizione di allievi con disabilità certificata il numero
complessivo di iscritti non può essere superiore a 22. I percorsi hanno durata
triennale pari a 3.168 ore complessive, articolate per singola annualità con
una durata annuale di 1.056 ore. Le attività di alternanza scuola-lavoro, da
realizzarsi all’interno del sistema duale, sono svolte presso imprese presenti
sul territorio. Sono previste 400 ore annue per il II anno e 400 ore per il III
anno in alternanza che non devono essere conteggiate nell’applicazione dei
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194
costi reali, ma soltanto dal II anno in poi. Applicando il parametro di costo
stabilito dalla Regione al numero degli iscritti al I anno dei percorsi triennali
delle Istituzioni formative nell’a.f. 2020/21, risulta che il costo annuale per
percorso è di € 90.000, il costo ora corso ammonta a € 85,23, il costo an-
nuale per allievo corrisponde a € 5.773,58 mentre il costo medio orario per
allievo ammonta a € 5,47. In Toscana, secondo l’allegato A del dd n.19784 del
20.11.2020, nell’a.f. 2020/21 ciascun progetto delle Istituzioni scolastiche è
finanziabile per un importo fino a: € 23.000 per i percorsi di operatore servizi
di vendita, operatore amministrativo segretariale, operatore grafico e opera-
tore dei sistemi e dei servizi logistici; € 33.000 per i percorsi di operatore del
benessere; € 28.000 per tutti gli altri percorsi a fronte di attività di tutoraggio
nello svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro, utilizzo di esperti e profes-
sionalità provenienti dal mondo del lavoro, utilizzo di laboratori di pratica
professionale di eccellenza presso scuole, università o imprese, progettazio-
ne, coordinamento, orientamento, realizzazione degli esami di qualifica, per-
sonale tecnico amministrativo, rendicontazione. Le voci di spesa ammissibili
sono le seguenti: progettisti interni, progettisti esterni, docenti junior esterni
(fascia B), docenti senior esterni (fascia A), codocenti esterni/docenti esterni
(fascia C), orientatori interni, orientatori esterni, tutor interni, tutor esterni,
personale amministrativo esterno, personale tecnico-professionale esterno,
personale amministrativo interno, personale tecnico-professionale interno,
commissioni di esame, rendicontatore interno, rendicontatore esterno, coor-
dinatori interni, coordinatori esterni.
Ø Quarti anni
Dall’a.f. 2015/16 sono segnalati alcuni percorsi nelle IS per allievi di
quarto anno. Tali percorsi hanno avuto una continuità nei successivi anni
formativi fino ad oggi. Si garantisce il rispetto dei Lep fissati dallo Stato e
degli standard di percorso definiti dal sistema regionale delle competenze.
Nel programmare l’attività formativa si garantisce una durata di 990 ore.
Nel corso degli anni, i percorsi quadriennali sono stati attuati nelle Istitu-
zioni scolastiche in sussidiarietà fino all’a.f. 2023/24, nel quale sono segna-
lati anche percorsi delle Agenzie formative accreditate. Per queste ultime,
ciascun percorso dovrà essere progettato con un numero di iscritti pari a 15
allievi, corrispondenti a un contributo totale assegnabile a ciascun progetto
pari a € 89.925,00.
– a.f. 2015/16: n. percorsi 3; n. allievi 58
– a.f. 2016/17: n. percorsi 11; n. allievi 170
– a.f. 2017/18: n. percorsi 7; n. allievi 124
– a.f. 2018/19: n. percorsi 13; n. allievi 255
– a.f. 2019/20: n. percorsi 16; n. allievi 327
– a.f. 2020/21: n. percorsi 21; n. allievi 334
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
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195QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione Toscana ha dato attuazione alla riforma dell’apprendistato
di cui al Testo Unico (decreto legislativo n. 167 del 14.9.2011) attraverso la
modifica della lr n. 32/2002 (tramite lr n. 16 del 7.5.2012), del regolamento
di esecuzione della lr n. 32/02 – dpgr n. 47/R dell’8 agosto 2003 (tramite
dpgr n. 28/R del 18 giugno 2012) e l’adozione degli indirizzi per la regola-
mentazione dell’apprendistato per la qualifica e per il diploma professio-
nale e dell’apprendistato professionalizzante o di mestiere (dgr n. 609 del
10.7.2012). L’organizzazione didattica dei percorsi di formazione in appren-
distato per il conseguimento del diploma professionale si articola in periodi
di formazione esterna, da svolgersi presso l’Istituzione formativa che attua il
percorso e formazione interna, da svolgersi presso il datore di lavoro. Il per-
corso personalizzato prevede una formazione esterna all’azienda articolata
in formazione curriculare IeFP e supporto individualizzato, il tutoraggio e
servizi di accompagnamento durante il percorso. La sperimentazione del
sistema duale è avvenuta all’interno della programmazione dei percorsi for-
mativi rivolti ai giovani drop out. La dgr n. 1230 del 15.12.2015 approvava
lo schema di protocollo d’intesa tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali e la Regione Toscana in merito alla prima sperimentazione relativa
al “Sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e formazione professionale”. La
Regione sosteneva l’offerta formativa dei diplomi professionali in apprendi-
stato attraverso la predisposizione di un avviso pubblico rivolto, fino all’a.f.
2022/23, solo agli Istituti professionali. Dall’a.f. 2023/24, i percorsi formativi
di IeFP delle Agenzie formative accreditate rientrano tutti nei percorsi in
modalità duale e sono realizzati con un monte ore di 2.970 ore (in prece-
denza erano 3.168 ore).
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➢ Struttura
Umbria
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198
Ø Normativa
– Protocollo MIUR-Regione del 1.8.2003
– Protocollo MIUR-Regione del 16.1.2008
– Intesa interistituzionale del 17.12.2007
– Dgr n. 211 del 10.2.2005 (certificazione e riconoscimento crediti)
– Dgr n. 95/08, dgr n. 1948/04, dgr n. 397/05, dgr n. 656/07 (accredita-
mento)
– Dgr n. 277 del 17.03.08 (triennali per giovani che abbiano assolto all’ob-
bligo di istruzione)
– Lr. n. 7/09 (sistema formativo integrato)
– Dgr n. 822 del 10.06.09 (attuazione percorsi)
– Dgr n. 51/2010 (standard, certificazione e attestazioni)
– Dgr n. 181 dell’8.2.2010 (modalità attuative sussidiarietà)
– Dgr n. 168/10 (recepimento repertorio)
– Dgr n. 579 del 7.6.2011 (modalità attuative per i progetti delle IS)
– Dgr n. 56 del 24.1.2011 (iscrizioni a scuola in sussidiarietà integrativa)
– Dgr n. 284 del 28.3.2011 (indirizzi attuativi IeFP e finanziamenti inte-
grazione con Agenzie)
– Dgr n. 109/12 (triennali IeFP)
– Dgr n. 515/12 (IeFP a.f. 2012/13)
– Lr n. 30 del 23.12.2013 (sistema di IeFP)
– Dgr n. 200 del 3.3.2014 (linee guida esami)
– Dgr n. 415 del 15.4.2014 (offerta a.f. 2014/15)
– Dd n. 9577 del 7.10.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dgr n. 842 del 25.7.2016 (protocollo duale) e dgr n. 85/2016 (duale a.f. 2016/17)
– Dgr n. 907 del 28.7.2017, dd n. 7909 del 9.8.2017, n. 11145 del
27.10.2017, n. 11840 del 14.11.2017 (a.f. 2017/18)
– Lr n. 20 del 28.12.2017 (IeFP triennalità IF duale)
– Dgr n. 581 del 4.6.2018 e dd n. 5778 del 6.6.2018 (IeFP duale a.f.
2018/19)
– Dgr n. 469 del 18.4.2019 (passaggi)
– Dd n. 516 del 10.6.2019, dd n. 9307 20.9.2019 e dd n. 11826 del
20.11.2019 (IeFP 2019/20)
– Dd n. 752 del 30.6.2019 (biennali 2020/21)
– Lr n. 6 del 16.7.2020 (triennali e quadriennali IeFP)
– Dd n. 6280 del 24.6.2021 e n. 749 del 30.6.2021 (triennali e biennali
2021/22)
– Dd n. 7276 del 15.7.2022, dd n. 7647 del 27.7.2022 (duale 2022/23)
– Dgr n. 213 del 1.3.2023, dd n. 8864 e n. 8863 del 21.8.2023, dd n. 9782
del 21.9.2023 (quadriennali e quarto anno a.f. 2023/24)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà, percorsi biennali e triennali integrali)
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199QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Dall’a.f. 2003/04, percorsi triennali integrati a titolarità delle Istituzioni
scolastiche (estinti nell’a.f. 2008/09). Dall’a.f. 2008/09 fino all’a.f. 2011/12 era-
no attivi percorsi integrali di tre anni sia per giovani che non avessero com-
piuto 16 anni (14/16enni) sia per giovani oltre i 16 anni (16/18enni). Nell’a.f.
2011/12 erano attivi percorsi per 16/18enni ma non per 14/16enni. Nell’a.f.
2011/12 la Regione adotta il modello sussidiario integrativo a titolarità delle
Istituzioni scolastiche (IS). Con la lr n. 30 del 23.12.2013 si definisce un mo-
dello a regime per la realizzazione dei percorsi, articolato in un primo anno
presso un IPS, anche con integrazione oraria con gli Organismi di formazio-
ne professionale (si tratta, in questo caso, di una riproposizione dei percorsi
integrati della prima sperimentazione), in un secondo e terzo anno presso
un IPS ovvero presso un CFP per il conseguimento della qualifica. I percorsi
integrali biennali presuppongono un anno a scuola dopo le medie, come nella
vicina Emilia-Romagna. I percorsi in regime di sussidiarietà, integrativa e
complementare fino all’a.f. 2018/19, si realizzano oggi con i nuovi primi anni
di sussidiarietà ex d.lgs. n. 61/2017. La dgr n. 842 del 25.7.2016 prevedeva
specifiche linee di indirizzo che hanno disposto di avviare percorsi formativi
triennali sperimentali delle Istituzioni formative (IF) nell’ambito del sistema
duale. Successivamente, la lr n. 20/2017 ha introdotto la triennalità1 svolta in-
teramente nei CFP accreditati, permettendone la prima concreta realizzazio-
ne nel successivo a.f. 2018/19. Fino all’a.f. 2022/23 sono stati attuati percorsi
formativi biennali IF finalizzati al conseguimento di qualifiche professionali,
non riproposti nell’a.f. 2023/24. La lr n. 30/13 cita per il sistema regionale
eventuali percorsi di durata quadriennale, poi realizzati solo a partire dall’a.f.
2022/23. Sono finanziati progetti in base alla tipologia di cui all’art. 5 lettera
b) della lr n. 30 del 23.12.2013, ossia percorsi di durata quadriennale per il
rilascio della qualifica triennale e del diploma professionale con applicazione
della modalità duale di cui agli articoli 41 e 43 del d.lgs. 81/2015 e dell’ac-
cordo tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano
del 24.9.2015. Per l’a.f. 2023/24 sono 254 i percorsi formativi individuali qua-
driennali in modalità duale previsti e 90 i percorsi formativi individuali duali
di quarto anno. A partire dai 15 anni di età, si può conseguire una qualifica
professionale anche attraverso l’apprendistato di 1° livello.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso le Istituzioni scolastiche se-
condo il modello sussidiario. Nei percorsi integrali triennali e quadriennali,
l’iscrizione si fa presso gli Organismi di formazione professionale con sede
di svolgimento presso le IF. Nell’a.f. 2023/24, i soggetti ammessi alla pre-
sentazione dei progetti sono gli OdF di cui all’art. 3 della legge regionale n.
1 La Regione con la lr n. 20/2017 ha integrato la lr n. 30/2013 con l’inserimento, dopo la
lettera b) del comma 1 dell’articolo 5 “Articolazione dei percorsi del sistema regionale”, della
lettera b bis, che prevede percorsi di durata triennale nell’ambito del sistema duale, presso gli
Organismi di formazione professionale accreditati.
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30 del 23.12.2013, accreditati per la macro-tipologia formativa “obbligo di
istruzione” ai sensi della dgr n. 541 del 9.6.2021 “Disciplina regionale per
l’accreditamento degli organismi di formazione per la macro-tipologia of-
ferta formativa rivolta a soggetti in obbligo di istruzione”, che abbiano già
realizzato percorsi per l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione, di cui all’art.
64 comma 4 bis della legge n. 133 del 6.8.2008. I quarti anni si svolgono nei
CFP. La Regione aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’iscrizione on-li-
ne degli allievi alla IeFP. I percorsi che costituiscono l’offerta di Istruzione e
Formazione Professionale sono partiti nel rispetto del calendario scolastico
2023/24 con inizio il 13.9.2023.
Ø Docenti
Nei percorsi del modello sussidiario integrativo le competenze di base
e quelle tecnico-professionali sono insegnate da personale delle Istituzio-
ni scolastiche. Fino al 2015/16 le ore delle competenze tecnico-professio-
nali potevano essere erogate entro la quota di flessibilità del 25% (264 ore)
dai docenti ed esperti dei CFP per l’obbligo di istruzione ai sensi del dm
n. 239/2007. Tale modello non è stato più confermato. Gli Organismi di
formazione professionale, accreditati secondo la normativa vigente per la
macro-tipologia formazione iniziale operano nelle more dell’attuazione di
quanto disposto dalla dgr n. 541 del 9.6.2021 “Disciplina regionale per l’ac-
creditamento”. In relazione ai saperi e alle competenze di base, così come
descritti nel documento tecnico allegato al dm n. 139/2007 e nell’allegato 4
dell’accordo del 27.7.2011, prevedono l’utilizzo di docenti alle proprie dipen-
denze con applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL)
per la Formazione professionale e con abilitazione all’insegnamento per la
scuola secondaria superiore. Il Ministero della Istruzione ha previsto con
successiva nota la possibilità di applicare nella gestione del personale dipen-
dente, oltre che il Contratto collettivo nazionale di lavoro per la Formazione
professionale (che comunque risulta essere prevalente), anche il Contratto
collettivo nazionale di lavoro degli Enti pubblici. I CFP potranno avvalersi
di esperti esterni, attraverso contratti di collaborazione, nelle forme consen-
tite dalla legge, ma sempre in possesso di documentata esperienza maturata
per almeno cinque anni nel settore professionale di riferimento. Per la parte
di impresa formativa simulata, da realizzarsi al I anno presso gli Organismi
di formazione professionale, possono essere previsti docenti junior.
Ø Articolazione oraria
I percorsi delle IF (1+2) erano articolati dall’a.f. 2018/19 in un primo
anno di frequenza presso un Istituto professionale statale e due anni suc-
cessivi presso un CFP: I annualità: durata 1.000 ore, di cui min 240 e max
320 di tirocinio curriculare ad eccezione dei percorsi per “operatore del be-
nessere-estetista” dove al secondo anno le ore di tirocinio curriculare erano
pari a 400; II annualità: durata 1.000 ore, di cui min 240 e max 320 di ti-
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rocinio curriculare. Gli Enti di formazione potevano, all’interno del quadro
orario, variare il monte ore previsto utilizzando una flessibilità tra le aree
formative pari al 10%. Fino all’a.f. 2022/23 compreso era attivo un bien-
nio professionalizzante che prevedeva per ultrasedicenni una durata com-
plessiva di 1.980 ore, con 990 ore per ognuna delle due annualità. L’offerta
formativa seguiva il modello di cui alla lr n. 30/2013, regolamentata dalle
modalità attuative di cui alla dgr n. 415 del 15.4.2014. A partire dall’a.f.
2018/19, i percorsi triennali sperimentali (3 anni nei CFP) si sono affiancati
ai biennali per sostituirli gradualmente (lr. n. 6/2020), prevedendo una dura-
ta annua pari a 990 ore, per un totale complessivo di 2.970 ore nel triennio.
Gli attuali quadriennali, di 990 ore per un totale complessivo di 3.960 ore,
comprendono: I anno: impresa formativa simulata, con periodi di applica-
zione pratica non inferiori a 400 ore annue, quale strumento propedeutico
ai percorsi di alternanza scuola lavoro o di apprendistato, con particolare
riferimento agli studenti quattordicenni; II anno: alternanza scuola lavoro ai
sensi del d.lgs. n. 77/2005, con periodi di applicazione pratica non inferiori
a 400 ore annue; III e IV anno: alternanza scuola lavoro ai sensi del d.lgs. n.
77/2005, con periodi di applicazione pratica non inferiori a 400 ore annue
o apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, ai sensi del d.lgs.
n. 81/2015 e del dm 12.10.2015, con contenuti di applicazione pratica non
inferiori al 50% dell’orario ordinamentale.
Ø Elementi
Tutti i percorsi dovranno prevedere: accoglienza e orientamento, re-
cupero e approfondimento, accompagnamento al lavoro, attività didattiche
e formative teorico-pratiche, attività di laboratorio, stage, visite guidate
presso unità produttive o in occasione di eventi, manifestazioni, fiere, etc.
Sono previste misure di accompagnamento per il riallineamento e integra-
zione delle competenze, per permettere il passaggio dei giovani dal canale
dell’Istruzione a quello della Formazione professionale e viceversa. I servizi
personalizzati integrati di orientamento educativo, recupero, integrazione
e sviluppo di apprendimenti e competenze, sostegno linguistico, sostegno
all’apprendimento e accompagnamento al lavoro vengono finanziati a par-
te. Tutti i percorsi dovranno prevedere almeno un segmento formativo fi-
nalizzato all’acquisizione di conoscenze di base in materia di sicurezza e
salute nei luoghi di lavoro. È previsto un servizio integrato di orientamento
educativo, recupero e sviluppo di competenze, sostegno all’apprendimento,
accompagnamento al lavoro per gli allievi dei percorsi formativi. Questo
servizio gode di specifici finanziamenti aggiuntivi.
Ø Esiti e certificazioni
Al termine di ogni annualità, gli Odf prevedono una valutazione/scru-
tinio per la certificazione delle competenze conseguite. L’esame di qualifica
comprende una prova pratica, di valutazione integrata delle competenze tec-
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nico professionali in cui si articola il profilo di riferimento, e una prova ora-
le, di valutazione delle relative conoscenze teorico-disciplinari e delle com-
petenze di base: performatività linguistica, ragionamento e comportamento
relazionale. Gli esami si svolgono sulla base della disciplina definita dalla
Regione Umbria con dgr n. 200 del 3.3.2014 e successive modifiche ed inte-
grazioni, nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni e in recepimento
delle linee guida per la realizzazione degli esami approvate dalla Conferenza
delle Regioni il 22.5.2020. Tutti gli apprendimenti conseguiti sono oggetto
di una certificazione finale (attestato di qualifica professionale, attestato di
diploma professionale). In caso di interruzione del percorso viene rilasciato
un attestato di competenze. In particolare, per quanto riguarda i percorsi di
tipologia PNRR, le fattispecie previste sono le seguenti: 1. ammissione agli
anni successivi (certificata attraverso il rilascio di un’attestazione di ammis-
sione all’anno successivo e il verbale di scrutinio finale); attestato di qualifica
professionale; 3. attestato di diploma professionale; 4. attestazione di com-
petenze acquisite rilasciata in caso di mancata acquisizione dell’attestato di
qualifica o di diploma, di mancata ammissione all’anno successivo, di inter-
ruzione del percorso o nel caso di allievi con disabilità certificata. I consigli di
classe compilano per ogni studente il “certificato di assolvimento dell’obbligo
di istruzione”, rilasciato a conclusione del percorso triennale o, su richiesta
dell’allievo se ha maturato almeno 10 anni di frequenza scolastica/formativa.
I diplomi professionali, previa frequenza di apposito corso di studio annuale,
consentono di sostenere l’esame di Stato per l’accesso all’università, all’alta
formazione artistica, musicale e coreutica, nonché agli Istituti tecnici supe-
riori. Le certificazioni sono in conformità con il di 5 gennaio 2021.
Ø Crediti
Agli allievi dovrà essere garantita in ogni fase del percorso la possibilità
di passaggio dal sistema della formazione a quello dell’istruzione, ai sensi e
con le modalità di cui all’accordo tra Stato, Regioni e Province Autonome n.
100 del 10 maggio 2018, ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del decreto legi-
slativo del 13 aprile 2017 n. 61, per la definizione delle fasi dei passaggi tra
i percorsi di Istruzione professionale e i percorsi di Istruzione e formazione
professionale. Gli allievi che hanno concluso i percorsi e non sono stati am-
messi all’esame finale o non lo hanno superato, ovvero provengono da per-
corsi scolastici di istruzione secondaria superiore, possono presentare, uni-
tamente alla domanda di iscrizione, la richiesta di riconoscimento dei crediti
formativi per accedere direttamente alla annualità successiva del percorso
scelto. Vi sono misure di accompagnamento per sostenere il passaggio tra i
sistemi, anche attraverso procedure di riconoscimento dei crediti acquisiti.
Ø Governo del sistema
La Regione, secondo la lr n. 30 del 23.12.13, esercita le funzioni di
a) programmazione, indirizzo, coordinamento delle politiche di interven-
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to del sistema regionale e dell’offerta formativa assicurando l’unitarietà del
sistema su base regionale; b) adozione di un sistema di valutazione e con-
trollo al fine di verificare l’efficacia, l’efficienza e la qualità del sistema re-
gionale, nel rispetto delle linee guida statali in materia; c) monitoraggio del
sistema regionale. La Giunta regionale con proprie deliberazioni stabilisce
annualmente le modalità di attuazione dei percorsi pluriennali e assicura la
concertazione e il coordinamento fra tutti i soggetti del sistema regionale,
anche allo scopo di elaborare indicazioni e proposte per la Conferenza di
servizio permanente per l’attuazione del d.lgs. n. 112 del 31.3.1998 in ma-
teria di Istruzione e formazione professionale, ai fini della predisposizione
del Piano regionale dell’offerta formativa e della programmazione della rete
scolastica in Umbria. L’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro
(ARPAL), di cui alla lr n. 1 del 14.2.2018 e alla dd n. 352/2019, ha le funzioni
di programmazione e gestione dell’offerta di Istruzione e formazione pro-
fessionale, sistema duale, per l’assolvimento del diritto-dovere di istruzione
e formazione, per l’apprendistato per la qualifica, il diploma professionale
o di istruzione superiore. I progetti degli organismi sono sottoposti a una
preliminare istruttoria di ammissibilità formale. Successivamente si compie
una valutazione sulla base dei criteri generali di merito.
Ø Destinatari
I destinatari dei progetti quadriennali sono giovani in obbligo d’istru-
zione in possesso del titolo conclusivo della scuola secondaria di primo gra-
do, con priorità per i giovani che hanno effettuato tale iscrizione entro il
termine fissato dalla circolare dalla circolare del Ministero dell’Istruzione e
del Merito n. prot. 33071 del 30.12.2022 “Iscrizioni alle scuole dell’infanzia
e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2023/2024”, che ha
definito le modalità e le tempistiche di iscrizione degli alunni, sia su suppor-
to cartaceo sia con modalità on line, a seguito dell’Accordo Regione Umbria
- Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 21.12.2018, che ha definito
le modalità e le tempistiche di iscrizione degli alunni a seguito dell’accordo
Regione - Ministero del Lavoro del 21.12.2018. Possono iscriversi ai percor-
si anche giovani, fino al diciottesimo anno di età compiuto, che intendano
conseguire una qualifica professionale o un diploma professionale ai sensi
della legge regionale n. 30/2013. Si fa riferimento ai destinatari individuati
dalle linee guida di cui al dm n. 139 del 2.8.2022: over 17 anni che hanno
assolto o siano stati prosciolti dal diritto-dovere all’istruzione, privi di titolo
di studio di istruzione secondaria di primo o di secondo grado che, anche
a seguito di interventi di riconoscimento di crediti formativi in ingresso,
si iscrivono ai percorsi duali volti al conseguimento di una qualificazione
di IeFP. Agli alunni/studenti con cittadinanza non italiana si applicano le
medesime procedure di iscrizione previste per gli alunni/studenti con cit-
tadinanza italiana, ai sensi dell’art. 45 del dpr n. 394/1999 e della circolare
ministeriale 8 gennaio 2010, n. 2, recante “Indicazioni e raccomandazioni
per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana”.
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204
Ø Quarto anno
La lr n. 30/13 cita per il sistema regionale eventuali percorsi di durata
quadriennale, realizzati nei CFP solo a partire dall’a.f. 2022/23 e presenti
anche nell’a.f. 2023/24.
Ø Costi
Nell’a.f. 2020/21 i percorsi a qualifica triennali sono solo in modalità
duale. Secondo la dd n. 7618 del 31.8.2020 (“Approvazione bando pubblico
per la presentazione dell’offerta formativa relativa a percorsi di istruzione
e formazione professionale di cui alla legge regionale n. 6 del 16.7.2020,
annualità 2020-2021”), per ciascuna annualità la determinazione del costo
totale massimo del singolo percorso è definita secondo la formula: numero
partecipanti approvati x parametro di costo ora partecipante x numero ore.
Il parametro di costo ora partecipante applicabile è pari ad € 6,50. Così,
applicando tale parametro di costo al numero degli iscritti a primo anno
dei percorsi del triennio nell’a.f. 2020/21, risulta che il costo ora corso am-
monta a € 62,83, il costo annuale per allievo corrisponde a € 6.435,00 e il
costo a percorso equivale a € 62.205,00. In caso di iscrizione al percorso di
allievi con disabilità certificata ai sensi della legge n. 104/92 e di allievi con
bisogni educativi speciali di cui alla legge n. 170/2010, viene corrisposta al
soggetto attuatore una componente aggiuntiva di risorse volta a garanti-
re il necessario sostegno nell’ambito di ciascun percorso. Nell’a.f. 2020/21
non sono autorizzati e finanziati i percorsi formativi che, al termine della
fase di iscrizione, non raggiungono un numero di iscritti pari a 10 (dd n.
12310 del 29.11.2019), con un margine di tolleranza determinato dai conte-
sti provinciali per motivazioni legate a esigenze territoriali e di prevenzione
della dispersione scolastica. Non sono indicati numeri massimi di alunni a
percorso. L’Amministrazione regionale si riserva di valutare l’autorizzazione
all’avvio delle attività didattiche mediante l’eventuale accorpamento di due
o più profili diversi che condividano l’erogazione delle competenze di base.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
A partire dai 15 anni di età, si può conseguire una qualifica profes-
sionale anche attraverso l’apprendistato di primo livello (d.lgs. 167/2011,
art. 3), così come regolato dall’accordo in Conferenza Stato-Regioni del 15
marzo 2012. Al termine dei primi due anni, inoltre, viene rilasciato - su
richiesta dello studente - il certificato delle competenze di base acquisite
nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. La circolare del Ministero del
Lavoro e delle Politiche sociali R.0000012 del 6.6.2022 fornisce chiarimen-
ti interpretativi rispetto alle disposizioni del decreto legislativo 15 giugno
2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12 ottobre 2015 definendo nel
dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato di primo livello. A
seguito dell’introduzione del sistema duale con il d.lgs. n. 81 del 15.6.2015 e
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dell’intesa in conferenza Stato-Regioni del 24.9.2015, che ha dato avvio alla
sperimentazione, la Regione Umbria con la lr n. 20/2017 ha previsto per-
corsi di durata triennale, presso gli Organismi di formazione professionale
accreditati. Anche per l’a.f. 2023/24 sono previsti solo percorsi duali: 254
percorsi formativi individuali quadriennali e 90 percorsi formativi indivi-
duali di quarto anno.
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➢ Struttura
Valle d’Aosta
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208
Ø Normativa
– Protocollo del 30.10.2003 Agenzia regionale Lavoro-Sovraintendenza
studi (dgr n. 3906/03)
– Protocollo tra Regione autonoma - MIUR - MLPS del 19.11.2003 (dgr
n. 3906/03)
– Protocollo e dgr n. 3077 del 23.12.11 (inserimento privi di licenza media)
– Protocollo tra Sovraintendenza studi e Struttura responsabile dell’IeFP
(dgr n. 1552/13)
– Dgr n. 1280 del 26.9.2007 (procedura per il triennio 2007-2010)
– Dgr n. 2426/2009 e dgr n. 3373/2009 (percorsi integrati)
– Dgr n. 519/10 (recepimento riforma II ciclo)
– Dgr n. 2370/10 (recepimento figure del repertorio nazionale)
– Dgr n. 2026 del 23.07.10 (repertorio regionale)
– Dgr n. 2316/10 e n. 2317/10 (II III annualità percorsi integrati a.f.
2010/11)
– Dgr n. 302/11 e dgr n. 2955/09 (accreditamento)
– Dgr n. 1736/11 e pd n. 4490/11 (invito per percorsi per post 16enni a.f.
2011/12)
– Dgr n. 1691 del 15.7.2011 (inserimento di profili nel repertorio regiona-
le e standard)
– Provvedimento dirigenziale n. 4490 del 10.10.2011 (approvazione corsi
post16enni)
– Dgr n. 3052 del 16.12.2011 (integrazione repertorio)
– Dgr n. 1941/12 (percorsi biennali per post16enni a.f. 2012/13)
– Dgr n. 8 del 10.1.2014 (invito corsi biennali a.f. 2013/14 e a.f. 2014/15)
– Dgr n. 1794 del 12.12.2014 (invito corsi biennali 2014/15 e costi)
– Dgr n. 494 del 15.04.2016 (esami)
– Provvedimento dirigenziale n. 6373 del 15.12.2016 (UCS)
– Dgr n. 939/16 (linee guida a.f. 2016/17)
– Dgr n. 8/16 dell’8.1.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dgr n. 1170 del 2.9.2016 e dgr n. 1667 del 2.12.2016 (IV anno)
– Dgr n. 521 del 22.4.2016 e avviso n. 2016/AC (IeFP IF a.f. 2016/17)
– Pd n. 4538 dell’8.9.2017, (IS a.f. 2017/18), pd n. 5329 dell’11.11.2016 e
n. 6445/2016 (IF a.f. 2017/18)
– Pd n. 7684 del 22.12.2017 Avviso n. 17AH (IeFP IF a.f. 2018/19)
– Dgr n. 1675 del 28.12.2018, pd n. 1153 del 6.3.2019, n. 4520 del 1.8.2019
(IeFP 2019/20), pd n. 3831/2019 (IV anno)
– Dgr n. 1349 del 4.10.2019, pd n. 6552 del 6.11.2019 e pd n. 6867 del
15.11.2019 (IeFP IF a.f. 2020/21), dgr n. 666 del 24.7.2020 e pd n. 4398
del 4.9.2020 (IV anno 2020/21)
– Pd n. 2410 del 7.5.2021 (IeFP IF a.f. 2021/22); pd n. 4936 del 31.8.2021
(IV anno)
– Pd n. 7562 del 7.12.2021, pd n. 8042 del 21.12.2021 (IeFP IF a.f.
2022/23)
– Pd n. 6466 del 2.11.2022 e pd n. 8236 del 20.12.22 (IeFP IF a.f. 2023/24)
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Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
La Regione Valle d’Aosta esercita una competenza legislativa prima-
ria in materia di istruzione tecnico-professionale. In base ad essa l’Ammini-
strazione scolastica non dipende dal MIUR ma viene finanziata con risorse
regionali. Le scuole sono regionali (9 scuole nell’a.s. 2021/22), con organici
pagati dalla Regione, ma hanno obiettivi e titoli statali in esito ai quinquen-
ni. Nell’a.f. 2004/05 sono attivati percorsi di formazione integrale (non più
rinnovati al I anno nell’a.f. 2005/06). Dall’a.f. 2005/06 percorsi triennali in-
tegrati a titolarità CFP con 20% di presenza di docenti di scuola (estinti al
I anno nell’a.f. 2007/08). Dall’a.f. 2007/08 percorsi integrati a titolarità scuola
con presenza al 50% di docenti di scuola (estinti al I anno nell’a.f. 2010/11).
Dall’a.f. 2010/11 il modello della Regione si avvicina prioritariamente (ma
non è richiesto uno specifico accordo territoriale essendo la Valle d’Aosta
a statuto speciale) a quello sussidiario integrativo, con la contemporanea
presenza di percorsi delle Istituzioni formative accreditate. Dall’a.f. 2010/11
partono percorsi con obiettivi regionali nell’ambito degli accordi in CU sulle
figure professionali. Sono attuati nelle scuole anche secondo un modello
“complementare” con passaggio in quarta mediante corsi di allineamento
o esami. Dall’a.f. 2011/12 sono attivati percorsi integrali biennali (“assimi-
labili” alle figure nazionali degli accordi in CU, ma con denominazione di-
versa), solo per post-sedicenni con crediti acquisiti nel biennio dopo le me-
die. Sono gestiti da Enti accreditati per l’IeFP. Dall’a.f. 2016/17 i percorsi
biennali sono stati progressivamente trasformati in triennali. Nella Regione
Valle d’Aosta, l’autonoma disciplina ordinamentale preclude l’introduzione
dell’offerta sussidiaria. Il IV anno si realizza dall’a.f. 2016/17 nel sistema
duale. Per l’a.f. 2023/24 sono stati finanziati 5 progetti triennali e quadrien-
nali esclusivamente in modalità duale (pd n. 6466/2022).
Ø Sede di svolgimento
Nell’a.f. 2011/12 per i trienni degli IP e IT l’iscrizione avveniva presso le
scuole mentre per i bienni realizzati dai CFP per i 16-18enni avveniva presso
i CFP e presso le scuole. Nel nuovo modello regionale l’iscrizione dei ragaz-
zi ai percorsi avviene presso i CFP e le Scuole regionali. Nell’a.f. 2023/24, i
percorsi triennali integrali per 14enni sono realizzati da Enti accreditati per
la IeFP (CNOS-FAP, Fondazione per la formazione professionale turistica,
Progetto formazione SCRL), oltre che da Istituzioni scolastiche regionali
paritarie come l’Istituto tecnico professionale regionale ITPR “Corrado Gex”
e l’Institut Agricole Régional (legge regionale del 1.6.1982 n. 12 e successive
modificazioni ed integrazioni). Possono essere accreditati per l’obbligo for-
mativo soggetti pubblici e privati, comprese le scuole. L’istruttoria del pro-
cedimento relativo all’accreditamento degli Organismi formativi accreditati
viene svolta in conformità con quanto disposto dall’art. 4 delle disposizioni
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approvate con dgr n. 264/2018. La gestione della classe deve prevedere che
ciascun allievo opti per uno dei profili/indirizzi e che il gruppo svolga alcune
parti del percorso in comune e altre parti suddiviso in sottogruppi per la
formazione delle distinte qualifiche professionali. Nell’ambito della proget-
tazione dei percorsi, i beneficiari possono optare per un’articolazione pro-
gettuale che preveda la realizzazione di un primo anno propedeutico, solo
al termine del quale il singolo partecipante scelga definitivamente la figura o
l’indirizzo da seguire. La Regione non aderisce al sistema ministeriale SIDI
per l’iscrizione on-line degli allievi alla IeFP. I percorsi che costituiscono
l’offerta di Istruzione e formazione professionale sono partiti nel rispetto del
calendario scolastico 2023/24 con inizio il 19.9.2023.
Ø Docenti
Nei percorsi delle IF le risorse professionali coinvolte includono i docen-
ti dell’Agenzia formativa. Ai docenti-formatori è richiesta l’abilitazione all’in-
segnamento delle materie relativamente alle competenze di base e tecnico
professionali. Almeno il 70% delle ore di docenza di ciascuna annualità deve
essere affidato a personale in possesso di requisiti professionali propri delle
fasce A o B di cui alla voce “B.2.1 Docenza” dell’art. 100 delle Direttive regio-
nali. Ai fini di quanto sopra disposto non devono essere conteggiate le ore di
stage eventualmente previste sull’annualità di riferimento. Inoltre, sono previ-
sti dei tutor dell’Agenzia formativa e docenti di sostegno in caso di handicap.
I docenti sono della scuola per i percorsi triennali degli IP e degli IT. Il CCNL
richiesto dalla Regione ai formatori non necessariamente è quello della cate-
goria, ma è raccomandato che sia almeno pari o migliorativo.
Ø Articolazione oraria
Il monte ore complessivo deve essere pari a 3.000 ore per ciascuna qua-
lifica e 4.000 ore per il diploma. Sono escluse le ore per la partecipazione
all’esame di qualifica professionale da realizzarsi dopo la fine del corso. I
percorsi sono inseriti nel sistema duale. Il quadro orario dovrà comprendere
nel quadriennio minimo 950 ore e massimo 1.000 ore di competenze di base,
minimo 3.000 ore e massimo 3.050 ore di competenze tecnico professiona-
li. È previsto un monte ore obbligatorio di alternanza, variabile a seconda
dell’annualità di percorso e, in particolare, al I anno tra il 15% e il 25% del
monte ore e per le annualità successive tra il 30% e il 50% del monte ore.
Nell’ambito dei percorsi duali, a partire dalla seconda annualità, possono
essere inseriti allievi assunti con contratto di apprendistato di I livello, di cui
all’art. 43 del d.lgs. 81/2015, finalizzato all’acquisizione di una delle qualifiche
professionali. I percorsi che insistono su più figure e/o indirizzi e che por-
tano al rilascio di diverse qualifiche attivano classi definite “miste” o “sdop-
piate”: ciascun partecipante deve optare per una sola figura professionale/
indirizzo e il gruppo classe svolge alcune parti del percorso in comune e altre
parti in sottogruppi per qualifiche professionali distinte. Infatti, alcune figure
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211QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
presentano elementi di competenza comune e, pertanto, le attività formative
possono prevedere lo svolgimento congiunto di alcune parti dei percorsi, con
un conseguente risparmio finanziario. Nei percorsi del modello sussidiario,
a partire dall’anno scolastico 2017/18, è stato introdotto un nuovo format dei
corsi, caratterizzati da un diverso bilanciamento tra le discipline di base e
quelle tecnico professionali, a favore di queste ultime. I percorsi del modello
sussidiario sono attuati su un monte ore di 1.056 ore annuali, esclusi even-
tuali stage individuali di 40/80/160 ore nel triennio, finanziati a parte.
Ø Elementi
Il monte ore prevede: accoglienza, orientamento, saperi di base, area
professionale, project work/stage, personalizzazione, con moduli integrativi
in ingresso, di recupero e di raccordo in uscita. I percorsi di IeFP sono
progettati con forte caratterizzazione teorico-pratica, con la presenza di
significative esperienze in azienda, di attività di motivazione, presa di co-
scienza dei processi di apprendimento e ricerca attiva del lavoro. Gli Enti
beneficiari sono inseriti nelle Reti di orientamento delle Valli e sono tenuti
quindi a partecipare alle relative riunioni. Si richiede, inoltre, alle IF: colla-
borazione ai monitoraggi del Gruppo istituito dalla Regione; coinvolgimen-
to delle associazioni di categoria (protocollo scritto) per la progettazione e
la realizzazione dei percorsi; riserva di almeno un 1 posto a percorso per
disabili; attività di recupero finalizzate al sostegno e al rafforzamento delle
competenze e delle conoscenze mediante moduli antidispersione; verifiche
semestrali per la valutazione degli apprendimenti; formazione e remunera-
zione dei tutor aziendali; attività promozionali su spot radio, giornali locali,
depliant; contributo spese viaggio per tutti gli allievi frequentanti, residenti
o domiciliati ad almeno 6 chilometri dalla sede del corso o dalle aziende
sedi di stage; costi di realizzazione dell’esame di qualifica (ore non compre-
se in quelle curricolari perché da realizzarsi dopo la fine del corso) e costi
per la predisposizione delle attestazioni/certificazioni finali. Con riferimento
agli esami finali per il conseguimento della qualifica professionale viene am-
messo un rimborso pari al massimo a € 3.000,00 per ciascuna commissione
d’esame (pd n. 2287 del 30.4.2021) da valorizzare nel piano finanziario di
ciascuno dei percorsi. I progetti possono prevedere l’erogazione di attività
formativa a distanza (FAD) che non può superare la percentuale del 25% del
monte ore annuale con esclusione delle ore di stage previste. In caso di atti-
vità formativa, diversa dallo stage (es. viaggi di istruzione, visite didattiche
o aziendali, attività formative outdoor) dovrà essere assicurata la presenza
di almeno un docente del percorso. Il calcolo della sovvenzione avverrà sulla
base del numero di ore corrispondenti alla durata dell’attività stessa.
Ø Esiti e certificazioni
Gli esami devono essere realizzati conformemente alla disciplina vigen-
te al momento di conclusione del percorso formativo. Lo svolgimento degli
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esami e la consegna del rendiconto finale sono previsti entro la fine del mese
di luglio. Durante l’anno sono previsti diversi momenti valutativi: valutazio-
ni intermedie, prove di verifica al termine di ogni singolo modulo didattico,
ammissione alla successiva annualità o alla qualifica finale alla conclusione
del triennio. Quest’ultimo è subordinato all’esito positivo degli scrutini e alla
frequenza di almeno il 75% dell’annualità. Le certificazioni sono in conformi-
tà con il decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni
per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari
del sistema nazionale di certificazione delle competenze”. L’Amministrazio-
ne regionale ha intrapreso con la deliberazione della giunta n. 103/2021 il
complessivo processo di revisione del Sistema regionale di certificazione delle
competenze definito con la precedente dgr n. 2712/2009. Le figure professio-
nali dell’accordo Stato-Regioni del 1.8.2019 e l’eventuale articolazione in indi-
rizzi rappresentano, così come previsto dal d.lgs 13/2013, il riferimento per la
certificazione delle competenze in esito. Le qualifiche sono corrispondenti al-
meno al III livello europeo e valgono per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Ø Crediti
Sono concessi crediti formativi in ingresso, nel rispetto della normativa
vigente. Nuovi allievi possono essere inseriti in ogni annualità di corso sia
all’inizio di ogni anno scolastico sia in corso d’anno in conformità alle dispo-
sizioni relative ai passaggi tra sistemi di istruzione e formazione, di cui al
paragrafo 4 delle linee guida approvate con dgr n. 939/2016 e smi e a seguito
di apposito colloquio orientativo e motivazionale, teso anche a verificare la
necessità di adottare provvedimenti in ordine a debiti/crediti. Se il candidato
non possiede il titolo di studio, come requisito formale per accedere a un per-
corso formativo è possibile utilizzare come credito le esperienze di lavoro o
ottenere la dispensa di frequenza di una o più unità formative. Sono valoriz-
zabili i percorsi educativi e formativi svolti, anche se incompleti; le attività la-
vorative svolte, qualunque sia il tipo e la durata del contratto; le esperienze di
vita (volontariato, attività di cura nell’ambito della propria famiglia, ecc.) va-
lutate da una commissione in base alla coerenza al valore delle esperienze di
apprendimento svolte. Un tutor di credito accompagna il ragazzo per l’intero
percorso di riconoscimento, aiutandolo a recuperare, descrivere e referenzia-
re le esperienze raccolte. Sulla base dei crediti riconosciuti, viene predisposto
un progetto formativo individualizzato, che consente di recuperare eventuali
debiti formativi. Le altre tipologie di credito sono quelle in ingresso e in itine-
re, che permettono di ottenere la dispensa dalla frequenza di una o più unità
formative in cui si articola il percorso, rispettivamente al momento dell’iscri-
zione o ad attività avviata. Con la deliberazione della giunta regionale n. 1175
del 10.10.2022 si approvano le disposizioni in materia di riconoscimento dei
crediti formativi da applicare alle attività di formazione professionale. In re-
lazione alle procedure di riconoscimento crediti in itinere, si considerano ri-
comprese nel finanziamento complessivo approvato tutte le spese relative alle
attività di assistenza individuale utili alla definizione dei crediti stessi.
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213QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Governo del sistema
Il modello è stato definito con incontri con le parti sociali per la raccol-
ta dei fabbisogni professionali del mondo del lavoro analizzando il bacino
e le caratteristiche dei potenziali utenti delle iniziative formative. È facoltà
dell’Organismo di formazione accompagnare, in aggiunta al protocollo di
collaborazione obbligatorio con le associazioni di categoria, la presentazio-
ne delle proposte progettuali con l’adesione di uno o più promotori, intesi
come soggetti espressione di attori e bisogni della collettività locale. È pre-
sente un “Nucleo tecnico” per eventuali modifiche e/o integrazioni ai proto-
colli di collaborazione ove non sufficientemente dettagliati o incompleti. La
proposta di percorsi è definita dal sottogruppo “Formazione professionale e
orientamento”, istituito nell’ambito del “Consiglio politiche del lavoro” della
Regione, composto da parti sociali, Consiglio regionale e Sovrintendenza
agli studi. La proposta è validata dal Consiglio politiche del lavoro prima
dell’approvazione con deliberazione della Giunta regionale. Un Gruppo di
monitoraggio, composto da rappresentanti della Regione e delle parti sociali
ha il compito di monitorare i corsi di formazione attraverso la definizione di
un monitoraggio quantitativo e qualitativo. Con deliberazione della Giunta
regionale n. 369 del 28.3.2018, è istituito un Gruppo di lavoro per l’armo-
nizzazione dei principi contenuti nel citato decreto legislativo 61/2017 con
l’ordinamento scolastico regionale.
Ø Destinatari
I percorsi di IeFP sono rivolti alle seguenti categorie di destinatari: a)
in via prioritaria, studenti in uscita dalla scuola secondaria di primo grado;
b) studenti minorenni già inseriti in percorsi di istruzione secondaria supe-
riore o percorsi di IeFP nell’ambito di trasferimenti/passaggi; c) in seconda
istanza studenti maggiorenni già inseriti in percorsi di istruzione secondaria
superiore o percorsi di IeFP nell’ambito di trasferimenti/passaggi; d) in for-
ma residuale e a completamento dei posti disponibili giovani che vogliano
rientrare nel sistema formale di Istruzione e formazione professionale dopo
un periodo di interruzione degli studi.
Ø Costi
Per l’a.f. 2020/21, l’Amministrazione regionale, in linea con la program-
mazione FSE, adotta per le “Istituzioni sociali private” (dunque non le due
scuole regionali paritarie) il parametro di € 132,00 (dgr 1349/2019 e avviso
19AI), esteso dall’a.f. 2019/20 (pd 1153/2019) a tutte le qualifiche, comprese
quelle del “benessere” e della “vendita”. Questa UCS su cui si costruiscono
gli importi relativi al finanziamento, abbraccia tutte le attività e le spese con-
nesse all’organizzazione e all’erogazione dell’intervento formativo, incluse le
ore di esame. Il numero minimo di allievi a percorso singolo è 12, mentre il
numero massimo è 18. Il numero delle ore computato per anno è 1.000, con
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250 ore aggiuntive a triennio (83,33 ad anno formativo). Queste ore non sa-
ranno più considerate nel costo a percorso dall’a.f. 2021/22 (saranno dunque
solo 1.000 ore) perché riferibili a un finanziamento aggiuntivo (“aumento del
finanziamento concesso oltre il limite del costo massimo previsto”) ed even-
tualmente realizzabili anche durante il periodo estivo. La definizione dell’of-
ferta formativa complessiva con la dgr 1349/2019 e la contestuale adozione
dell’avviso si riferisce alle seguenti figure professionali/profili professionali:
1. operatore del benessere - indirizzi previsti: erogazione dei servizi di tratta-
mento estetico e erogazione di trattamenti di acconciatura; 2. operatore alla
ristorazione - indirizzi previsti: preparazione degli alimenti e allestimento
piatti e allestimento sala e somministrazione piatti e bevande e operatore ai
servizi di promozione e accoglienza; 3. operatore alla riparazione dei veicoli a
motore - indirizzi previsti: manutenzione e riparazioni della carrozzeria e ma-
nutenzione e riparazione delle parti e dei sistemi meccanici e elettromeccani-
ci; 4. operatore delle produzioni alimentari - indirizzi previsti: lavorazione e
produzione di pasticceria, pasta e prodotti da forno e/o lavorazione e produ-
zione di prodotti a base di carne e/o lavorazione e produzione di prodotti a
base di vegetali. Il costo complessivo massimo dei progetti (compreso esami)
sarebbe: per gli anni del corso operatore del benessere € 566.000,00; per ope-
ratore alla ristorazione € 569.000,00; per operatore riparazione veicoli a mo-
tore € 566.000,00; per operatore produzioni alimentari € 566.000,00. La cifra
complessiva massima per il finanziamento dei suddetti progetti corrisponde
indicativamente all’UCS ora corso di € 132 per il numero di ore stabilite a
percorso per gli anni di corso. Sulla base di questi elementi si può stimare
che il primo anno di tali percorsi abbia un costo di € 142.956,00. Il costo ad
allievo ammonterebbe a € 9.076,57, per un costo orario allievo di € 8,38. I
costi complessivi si riferiscono a molteplici attività, così come riportate nel
paragrafo “elementi”. In particolare, il costo complessivo massimo finanziabi-
le per progetto include: a. il costo complessivo del corso calcolato applicando
le opzioni di semplificazione; b. il costo dei processi di riconoscimento dei
crediti formativi, che potranno essere attivati; c. l’importo da destinarsi alla
copertura delle spese relative all’esame finale. Si rileva, per completezza, che
mediante borse di studio, sono ammesse a rimborso dalla Regione le spese
per l’acquisto di sussidi e materiale didattico o strumentale (dizionari, voca-
bolari, manuali, atlanti, compassi, calcolatrici scientifiche, strumenti musicali
e attrezzatura necessaria per lo svolgimento delle attività previste nei percorsi
di IeFP) utilizzati fino al termine del diritto/dovere di istruzione.
Ø Quarti anni
Il “quarto anno” è stato attivato dall’a.f. 2016/17 in forma individua-
le, come naturale proseguimento del percorso di operatore agricolo, pres-
so l’Institut agricole régional, corrispondente a un IS paritario di modello
“complementare”. Nell’a.f. 2016/17 si è trattato di 1 solo allievo mentre negli
anni formativi successivi sono partiti ogni anno 2 allievi che hanno svolto
il IV anno fuori della Regione mediante vaucher. Tutt’ora, nelle Valli dove
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è difficile formare una classe, vige ancora il sistema dei vaucher individuali
per la prosecuzione della formazione in percorsi di altre Regioni italiane
o all’estero (con la Francia, ad esempio, gli allievi ottengono un doppio ti-
tolo). Dall’a.f. 2019/20 sono partite le prime 2 “classi” di IV anno IF e IS,
realizzate anche per l’a.f. 2022/23 con un percorso (due classi per estetista e
acconciatore). Il percorso formativo deve avere una durata pari a 1.000 ore
ad allievo: 20% moduli competenze di base, 30% moduli competenze tecni-
co-professionali, 50% impresa formativa simulata/stage in azienda. Con fi-
nanziamenti ad hoc vengono rimborsati: le attività di assistenza individuale,
il processo di riconoscimento crediti in fase di ammissione e la gestione dei
procedimenti di certificazione delle competenze (compresi gli esami).
– a.f. 2019/20: n. percorsi 2; n. allievi 28
– a.f. 2020/21: n. percorsi 2; n. allievi 12
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha definito in accordo con le parti sociali i profili formativi
per permettere l’accesso al lavoro dei minorenni che abbiano assolto l’ob-
bligo di istruzione. La circolare del Ministero del Lavoro e delle politiche
sociali R.0000012 del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto
alle disposizioni del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto
interministeriale 12 ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche
del contratto di apprendistato di primo livello. Al fine di sostenerlo l’Am-
ministrazione regionale può prevedere, sulla base di apposite disposizioni e
delle disponibilità di bilancio, l’attribuzione di contributi ai soggetti coinvol-
ti (organismo di formazione, impresa e apprendista) che esulano dal finan-
ziamento del percorso di apprendistato. Le attività di alternanza, fatto salvo
quanto previsto per gli allievi apprendisti, possono essere realizzate secondo
le modalità di: 1. Impresa formativa simulata quale strumento propedeu-
tico ai percorsi di alternanza scuola lavoro o di apprendistato, con parti-
colare riferimento agli studenti quattordicenni; 2. Visite didattiche, anche
al di fuori del territorio regionale; 3. Tirocinio curriculare/stage (attivabile
anche nel periodo estivo). Con riferimento a quest’ultima modalità, il mon-
te ore minimo assegnato deve essere pari ad almeno 200 ore nella secon-
da annualità, almeno 400 ore nella terza annualità e almeno 450 ore nella
quarta annualità. L’attività si realizza nell’ambito di progetti per azioni di
accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito
dell’Istruzione e formazione professionale. Le figure professionali sono quel-
le previste e declinate dall’accordo Stato-Regioni del 1.8.2019. Anche nell’a.f.
2023/24 sono presenti esclusivamente percorsi duali di IeFP, triennali e di
quadriennali, realizzati da Organismi di formazione accreditati e finalizzati
all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e all’acquisizione di un titolo di
qualifica o di diploma professionale.
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➢ Struttura
Veneto
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218
Ø Normativa
– Protocollo Regione-MIUR dell’11.12.2002 e accordo territoriale 11.12.03
(sperimentazione)
– Dgr n. 3289/10, dgr n. 419/09, dgr n. 359/04, lr n. 19/02 (accreditamento)
– Dgr n. 1485 del 25.05.2010 (bandi per percorsi triennali riferiti all’a.f.
2010/11)
– Dgr n. 205 del 1.3.2011 (offerta sussidiaria triennale)
– Dgr n. 698 del 24.5.2011 (costo standard)
– Dgr n. 887 e n. 888 del 21.6.2011 (piano annuale e direttive a.f. 2011/12)
– Dgr n. 1013 e n. 1014 del 5.6.2012 (piano annuale e avviso 2012/13)
– Dgr n. 1558 del 31.7.12 e dgr n. 2646 del 18.12.2012 (linee guida ed
esami 2012/13)
– Dgr n. 1004 del 18.06.2013 (costi)
– Dgr n. 123 del 18.2.2014 (esami)
– Dgr n. 139 del 10.2.2015, dd n. 1570/2015 e dgr n. 1152/15 (piano IeFP
2015/16)
– Dgr n. 517/16 e dgr n. 518/16 (IeFP a.f. 2016/17), dgr n. 2127/15 (sussi-
diaria a.f. 2016/17)
– Lr n. 8 del 31.3.2017 (sistema educativo)
– Dgr n. 897 del 10.08.2017 e dgr n. 1038 del 4.7.2017 (IeFP sussidiaria
a.f. 2017/18)
– Dgr n. 1395/17 e dgr n. 1988/16 (quarto anno a.f. 2017/18)
– Dgr n. 574/17, n. 575/17, n. 576/17, n. 577/17, n. 1986/16 e n. 1987/16
(triennali a.f. 2017/18)
– Dgr n. 822, n. 823 e n. 824 dell’8.6.2018 (triennali IF) e dgr n. 813 del
14.8.2018 (triennali IS)
– Dgr n. 2029 del 6.12.2017 e dgr n. 2030/17 (triennali duale)
– Dgr n. 1177/18 (IV anno IS) dgr n. 1036/18 (IV IF tradizionale) e dgr
n. 509/18 (IV anno duale)
– Dgr n. 27 del 15.1.2019 (approvazione schema di accordo territoriale)
– Dgr n. 914 del 9.7.2020 recepimento accordi repertorio figure (n. 155/
CSR del 1.8.2019)
– Dgr n. 408 del 31.3.2020 (IeFP 2019/20) dgr n. 603 del 12.5.2020
– Dd n. 1019 del 9.9.2019 (IS), dgr n. 429 del 7.4.20, dgr n. 1898 del
17.12.19, dgr. 429 del 7.4.2020 (I a IF)
– Dgr n. 1137 del 6.8.2020 (IV anno 2020/21)
– Decreto n. 659 del 13.8.2020 (correlazione figure per i progetti già pre-
sentati)
– Dgr n. 1666/20 e n. 1667/20 del 1.12.2020 (IeFP a.f. 2021/22), dgr n. 1136
del 6.8.2020, n. 1312 dell’8.9.2020 e n. 1644 del 24.11.2020 (linee guida)
– Dgr n. 695 del 31.5.2021 (triennali), dgr n. 698 del 31.5.2021 (IV anno
a.f. 2021/22)
– Dgr n. 724 del 6.6.2022 e n. 803 del 5.7.2022, n. 804 del 5.7.2022 (trien-
nali a.f. 2022/23), dgr n. 810 del 5.7.2022, dgr n. 1006 del 12.8.2022 (IV
anni, duale)
– Dgr n. 783 del 27.6.2023, dgr n. 952 del 31.7.2023 (a.f. 2023/24)
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219QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Dall’a.f. 2002/03 i percorsi di Formazione professionale integrale sono
per il conseguimento di un attestato di qualifica regionale, da ottenere fre-
quentando un’Istituzione formativa (IF) accreditata (ora “Scuola di forma-
zione professionale”, come definite dall’art. 18, comma 2 della lr n. 8/2017).
Dall’a.f. 2011/12 è stato adottato il modello sussidiario complementare, a
titolarità delle istituzioni scolastiche (fino all’a.f. 2018/19, sostituito nello
stesso anno con i nuovi primi anni ex d.lgs. n. 61/2017). L’adozione speri-
mentale anche del modello integrativo era teoricamente possibile in base
alla normativa regionale ma non è stata realizzata. Il passaggio alle quarte
classi degli IPS non è automatico. I percorsi sono finalizzati al consegui-
mento di una qualifica delle sezioni comparti vari, edilizia, benessere, riferite
alle figure previste dal Repertorio nazionale dell’offerta di IeFP 2019 e dalle
curvature regionali approvate. Dall’a.f. 2013/14 sono presenti i quarti anni.
L’Istruzione e formazione professionale coinvolge ogni anno nella Regione
Veneto circa 20.000 allievi.
Ø Sede di svolgimento
Iscrizione a 14 anni alle IF o alle IS secondo la sussidiarietà trami-
te il portale MIUR iscrizioni online. La sede di svolgimento è il Centro di
formazione professionale (ora Scuola della formazione professionale) o la
Scuola. Possono presentare progetti formativi, come IF, Istituzioni forma-
tive accreditate presso la Regione Veneto e iscritte nell’elenco regionale de-
gli Enti accreditati; come scuole, in via sussidiaria, gli Istituti professionali
di Stato. L’inizio delle lezioni è stato stabilito nel settembre del 2022. Le
disposizioni sul riordino delle funzioni provinciali comportano che la fun-
zione di formazione professionale, già svolta dai CFP provinciali alla data
di entrata in vigore della lr n. 19/2015 e s.m.i., debba continuare ad essere
svolta con il personale ex provinciale ora inquadrato nel ruolo regionale. A
partire dall’a.f. 2016/17 sono stati individuati gli Organismi di formazione
accreditati, idonei a gestire i medesimi percorsi nelle ex sedi formative del-
la Provincia di Treviso e della Città metropolitana di Venezia. La Regione
aderisce al sistema ministeriale SIDI per l’iscrizione on-line degli allievi alla
IeFP. I percorsi che costituiscono l’offerta di Istruzione e formazione profes-
sionale sono partiti nel rispetto del calendario scolastico 2023/24 con inizio
13.9.2023.
Ø Docenti
Nei percorsi delle IF sia i docenti delle competenze tecnico-professio-
nali che quelli delle competenze di base provengono dai CFP. Di norma,
nei percorsi delle scuole sia i docenti delle competenze tecnico-professiona-
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220
li che quelli delle competenze di base provengono dalle scuole. Le attività
educative e formative realizzate dall’Ente formatore devono essere affidate a
personale docente in possesso di abilitazione all’insegnamento o ad esperti
in possesso di documentata esperienza maturata per almeno cinque anni
nel settore, ai sensi dell’art. 19 del d.lgs. n. 226/2005. Il ruolo del docente
è incompatibile con la funzione di tutor d’aula nel medesimo intervento
formativo. È rivestito da persona diversa dal docente a fronte della propria
specifica valenza in campo formativo/educativo. In base alla dgr n. 1368 del
30.7.2013, in analogia con la gestione degli interventi di formazione iniziale
gli Enti beneficiari devono impiegare almeno il 50% di personale assunto
con il contratto collettivo nazionale di lavoro per la Formazione professio-
nale, sottoscritto dalle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresenta-
tive a livello nazionale.
Ø Articolazione oraria
Fino al 2011/12 percorso triennale integrale della durata di 3.200 ore.
Dall’a.f. 2012/13 le ore per anno dei percorsi integrali sono minimo 990. Ad
esempio, il quadro orario dei percorsi triennali di comparti vari ed edilizia
prevede al I anno minimo 450 e massimo 550 ore di formazione di base
diretta all’adempimento dell’obbligo di istruzione (assi culturali) e min 440
max 540 ore di formazione professionale a carattere polivalente nel com-
parto prescelto e accoglienza. Al II anno, min 410 e max 460 ore di forma-
zione di base e 420-450 ore di formazione pratica e accoglienza e accompa-
gnamento al lavoro, con 80-160 ore di stage. Il quadro orario dei percorsi
triennali del sistema duale prevede al I anno min 400 ore di applicazione
pratica in impresa simulata propedeutica all’alternanza o all’apprendistato
e max 590 ore di assi culturali (formazione di base diretta all’adempimento
dell’obbligo di istruzione e accoglienza). Al II anno min 40% dell’orario
ordinamentale annuale di 990 ore in formazione interna all’azienda presso
cui lo studente iscritto sia stato assunto in contratto di apprendistato per la
qualifica (ai sensi dell’art. 41 II comma lettera a) del d.lgs. n. 81/2015) op-
pure min 400 ore annue di formazione in azienda in alternanza, oltre a un
max di 594 ore di accoglienza e assi culturali. Al III anno min 50% dell’o-
rario ordinamentale in formazione interna all’azienda oppure min 500 ore
annue di formazione in azienda in alternanza. Il percorso in sussidiarietà
deve essere riconducibile alla durata prevista di 1.056 ore per anno (art.
5 comma 1 lettera b del dpr n. 87/2010) di 60 minuti. La frequenza alle
azioni formative è da intendersi obbligatoria. Nel biennio la formazione di
base va da 429 a 561 ore, mentre la formazione professionale va da 495 a
627 ore. Al III anno la formazione culturale va da 396 a 429 ore, mentre la
formazione professionalizzante da 627 a 660 ore. Sono effettuate 165 ore
di stage curricolare nell’ambito degli insegnamenti sia culturali che tecni-
co-professionali.
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221QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Elementi
Il percorso formativo comprende: orientamento; attività di accoglienza
all’inizio dell’attività didattica; attività di accompagnamento al lavoro, intesa
anche come valutazione delle esperienze fatte nel mondo del lavoro attraver-
so lo stage al lavoro; moduli per favorire l’inserimento di giovani provenien-
ti dal sistema scolastico o dal mondo del lavoro; visite in aziende, ambienti
e luoghi di lavoro, fiere e mercati di particolare rilevanza; moduli destinati
a soggetti portatori di handicap, in condizione di disagio o provenienti da
un percorso scolastico o dal mondo del lavoro; moduli di approfondimento
destinati a rispondere a particolari esigenze di professionalità del territorio;
potenziamento dei talenti e delle caratteristiche individuali cognitive, emotive
e relazionali; interventi a favore di studenti con difficoltà cognitive o compor-
tamentali non riferibili a disabilità specifiche e certificabili. Potranno inoltre
essere realizzati interventi progettati in considerazione della specificità dell’al-
lievo. Questi interventi individuali aggiuntivi, finanziati ad hoc, sono quantifi-
cati complessivamente nell’ambito di ciascun progetto in misura non superio-
re a 25 ore per ciascuna annualità, possono riguardare sia studenti iscritti al
percorso, sia giovani non iscritti che contattino il CFP in vista di un possibile
inserimento in un percorso. Nel caso in cui dette attività siano rivolte a utenti
interni possono essere svolte anche durante le attività ordinarie, distaccando
l’utente dal gruppo classe. Potranno essere attivate esercitazioni dimostrative
nei seguenti contesti: 1) competizioni tra diversi istituti scolastici; 2) inizia-
tive di interscambio con istituti anche stranieri; 3) giornate di scuola aperta;
4) partecipazione a manifestazioni riferite all’orientamento; 5) esercitazioni
dimostrative rivolte ai rappresentanti delle aziende interessate ad accogliere
allievi in stage; 6) partecipazione ad iniziative di volontariato organizzate da
enti locali; 7) saggi di fine anno. I progetti devono prevedere un numero di
partenariati aziendali sufficienti a garantire per tutti gli iscritti l’accoglienza
per il periodo di applicazione pratica in azienda di almeno 20 studenti.
Ø Esiti e certificazioni
La qualifica viene conseguita a conclusione del percorso triennale, pre-
vio superamento delle prove finali previste dalla lr n. 8 del 31.3.2017 e dai
decreti dirigenziali di attuazione con cui sono definiti modulistica e vade-
mecum. Gli interventi proposti devono garantire l’adozione di modalità di
valutazione - periodica e annuale - degli apprendimenti e del comportamen-
to degli allievi, adottate dai docenti sia singolarmente che collegialmente. È
adottato un sistema di valutazione con una prova complessa, che intende
verificare competenze sia culturali (con riferimento agli standard minimi na-
zionali delle competenze di base) sia professionali (relative a ciascun profilo
professionale). L’accertamento delle competenze di base e dalle competenze
tecnico professionali avviene in riferimento a Ada (area di attività) afferenti.
Il rilascio dell’attestato di qualifica professionale è previsto, previo il supera-
mento delle prove finali definite da disposizioni regionali e svolte dinnanzi
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a una commissione nominata dalla Regione. Dall’a.f. 2010/11, i consigli di
classe, a conclusione del II anno del percorso triennale e al termine delle
operazioni di scrutinio finale, compilano per ogni allievo il “certificato di as-
solvimento dell’obbligo di istruzione”, che resta agli atti del CFP e viene rila-
sciato d’ufficio a conclusione del percorso triennale. Gli allievi che abbando-
nino il percorso prima del raggiungimento della qualifica possono richiedere
all’ente gestore il rilascio di un attestato di competenze valevole ai fini del
riconoscimento di eventuali crediti formativi in ulteriori percorsi formativi o
scolastici. La qualifica (o il diploma) conseguita a conclusione del percorso
triennale può essere registrata sul “Libretto formativo del cittadino” o nel
“Fascicolo elettronico del lavoratore” (artt. 14 e 15 del d.lgs. n. 150/2015). Le
certificazioni sono in conformità con il decreto interministeriale del 5 gen-
naio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’intero-
peratività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione
delle competenze”.
Ø Crediti
La frequenza del percorso comporta l’acquisizione di crediti ai fini dell’e-
ventuale rientro nel sistema di istruzione. La possibilità di passare al sistema
dell’istruzione è data ai sensi dell’art. 8 del d.lgs. n. 61/2017 e dei successivi
decreti attuativi. L’Ente è tenuto ad attivare un servizio per l’accertamento di
conoscenze, capacità e competenze acquisite e per il riconoscimento di even-
tuali crediti formativi, secondo le disposizioni sui passaggi tra sistemi o con le
modalità semplificate previste per i passaggi tra IP e IeFP (e viceversa) o intra
IeFP. È previsto il riconoscimento di crediti in ingresso per l’inserimento di
allievi provenienti dalla scuola o dal mondo del lavoro che richiedono di esse-
re ammessi direttamente al II o al III anno del percorso triennale o al I anno
dopo la scadenza del termine per l’iscrizione (coincidente con il primo quarto
di monte ore). È stato messo a punto uno speciale dispositivo per l’accerta-
mento dei crediti, che prevede ad ogni passaggio tra sistemi un preventivo
contatto tra IF e IS, finalizzato ad acquisire la documentazione amministrati-
va sul curriculum dell’allievo. La Regione ha disciplinato la costituzione del-
le commissioni interistituzionali per il riconoscimento dei crediti, istituendo
con dgr n. 2873 del 10.9.2004 e con successivi decreti dirigenziali, un appo-
sito albo regionale degli esperti chiamati a costituire tali commissioni. Gli
allievi che abbandonino il percorso prima del raggiungimento del diploma
possono richiedere il rilascio di un “attestato di competenze” valevole ai fini
del riconoscimento di eventuali crediti formativi in ulteriori percorsi formati-
vi o scolastici, così come modificato dall’accordo in Conferenza Stato-Regio-
ni, repertorio atti n. 155/CSR del 1.10.2019.
Ø Governo del sistema
La programmazione delle attività di IeFP è affidata al Dipartimento
formazione e alla Direzione formazione e istruzione. Essa regola mediante
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bandi e circolari le attività delle Istituzioni formative, dei CFP ex provinciali
e in via sussidiaria delle Istituzioni scolastiche. La Direzione lavoro gestisce
la banca dati dell’Anagrafe regionale degli studenti (ARS) attraverso l’ente
strumentale Veneto Lavoro. A partire dall’a.f. 2004/05 la banca dati sugli
utenti della Formazione professionale è finalizzata a monitorare, con mo-
dalità informatiche, le iscrizioni, i ritiri degli allievi e i dati di follow up. Le
registrazioni delle presenze degli allievi vengono effettuate su un gestionale
regionale unico ROL, Registro on line. Le direttive richiedono che ciascun
progetto sia frutto di un’analisi dei fabbisogni con il coinvolgimento dei sog-
getti istituzionali del territorio per i giovani in età di obbligo di istruzione.
Sono attivabili partenariati (operativi o di rete) con altri CFP sul territo-
rio. Possono, inoltre, essere attivati partenariati di rete con servizi sociali
competenti per territorio, servizi di orientamento, istituti scolastici e uffici
scolastici, con l’obiettivo di instaurare una sinergia tra strutture istituzionali
chiamate a diversi livelli a prevenire e contrastare la dispersione scolastica
e il disagio giovanile. La Regione mantiene un rapporto di collaborazione
con gli Organismi formativi che realizzano il piano regionale: Forma Ve-
neto e Ance Veneto (scuole edili). Si è avviato un Tavolo tecnico scientifico
che aiuti la Regione e il sottosistema dell’IeFP a individuare le modalità di
validazione delle figure regionali e delle competenze aggiuntive, i moduli
compensativi, le modalità di erogazione degli esami finali e degli attestati
in esito ai percorsi. Il Tavolo è coordinato dalla Direzione formazione e
istruzione e si avvale dell’assistenza tecnica di esperti, di Anpal servizi e
di esperti nominati dalle associazioni più rappresentative delle scuole della
Formazione professionale.
Ø Destinatari
Di norma, gli interventi formativi di I anno sono rivolti a giovani sog-
getti all’obbligo di istruzione o in possesso della licenza media oppure, per
gli allievi disabili, dell’attestato di credito formativo previsto dall’art. 9 del
dpr n. 122 del 22 giugno 2009. Per l’iscrizione di minori stranieri in pos-
sesso di titolo di studio non conseguito in Italia è necessario accertare che
il titolo di studio sia conclusivo di un ciclo di studi di durata non inferiore
a 8 anni. È fatto salvo il diritto di proseguire il percorso triennale fino al
raggiungimento della qualifica professionale per i giovani che, già iscritti e
frequentanti un percorso scolastico o di istruzione e formazione, abbiano
compiuto la maggiore età senza aver conseguito un titolo in assolvimento
del diritto-dovere all’istruzione-formazione. Ai percorsi quadriennali posso-
no accedere giovani in possesso di una qualifica professionale conseguita
frequentando un percorso triennale di Istruzione e formazione professio-
nale o a seguito di un contratto di apprendistato per la qualifica e per il
diploma professionale. In considerazione della previsione contenuta all’art.
43 d.lgs. n. 81/2015, che prevede l’accesso all’apprendistato per la qualifica
e per il diploma di giovani tra i 15 e i 25 anni, eventuali utenti maggiorenni
possono essere iscritti al primo anno del triennio in qualità di utenti rendi-
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224
contabili al fine di consentire la stipula di un contratto di apprendistato per
il conseguimento della qualifica professionale. Eventuali richieste di iscri-
zione di allievi maggiorenni ai percorsi triennali possono essere accolte solo
in continuità didattica con un diverso percorso o in presenza di una intesa
tra le istituzioni formative o scolastiche e i Centri provinciali per l’educazio-
ne degli adulti per un progetto finalizzato al conseguimento del diploma di
scuola media e la prosecuzione al secondo anno nei percorsi triennali.
Ø Quarto anno
In Veneto dall’a.f. 2013/14 sono presenti IV anni in duale, che preve-
dono competenze tecnico-professionali minimo 500 ore annue in formazio-
ne in azienda o in alternanza scuola-lavoro oppure minimo 50% dell’orario
ordinamentale annuale di 990 ore in formazione interna all’azienda presso
cui lo studente iscritto al CFP sia stato assunto in contratto di apprendista-
to per il diploma professionale ai sensi dell’art. 41 II comma lettera a) del
d.lgs. n. 81/2015. Per le competenze di base massimo 495 ore. Il monte ore
del IV anno include le ore dedicate all’esame finale. L’obiettivo prioritario
del sistema di formazione duale è l’attivazione di contratti di apprendistato
di primo livello, ai sensi dell’art. 41 II comma, lettera a) del d.lgs. n. 81/2015
per almeno il 30% degli studenti iscritti ai IV anni. Per l’a.f. 2023/24 vi sono
percorsi di IV anno di Istruzione e formazione professionale per il consegui-
mento del diploma professionale di tecnico nelle sezioni benessere, compar-
ti vari ed edilizia, attuati con il sistema duale. I progetti ammessi sono 104
per 1.488 destinatari previsti a finanziamento (dgr 1268/2023). In Veneto
non esiste un diploma di tecnico per il settore benessere ma una abilitazio-
ne che si consegue dopo la qualifica.
– a.f. 2013/14: n. percorsi 10; n. allievi 157
– a.f. 2014/15: n. percorsi 26; n. allievi 475
– a.f. 2015/16: n. percorsi 42; n. allievi 774
– a.f. 2016/17: n. percorsi 55; n. allievi 1.062
– a.f. 2017/18: n. percorsi 57; n. allievi 687
– a.f. 2018/19: n. percorsi 66; n. allievi 586
– a.f. 2019/20: n. percorsi 86; n. allievi 793
– a.f. 2020/21: n. percorsi 81; n. allievi 944
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi 86 n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Costi
Con il dgr n. 429 del 7.4.2020 si stabiliscono i criteri per erogare il
contributo pubblico massimo destinato ai percorsi triennali dei settori be-
nessere, comparti vari ed edilizia secondo la seguente formula: contributo
pubblico orario*monte ore triennio+contributo pubblico allievo*n. allievi*-
numero annualità. Il costo ora corso stabilito dalla Regione differisce per
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tipologia: comparti vari € 85,00, benessere € 77,50, edilizia € 72,00. Il costo
medio ora corso ponderato1 corrisponde a € 91,97. Il costo individuale ad al-
lievo stabilito corrisponde a € 403,50 per comparti vari, € 462,00 benessere
e € 812,00 per l’edilizia. Applicando tali parametri al numero degli iscritti a
primo anno dei percorsi triennali delle istituzioni formative nell’a.f. 2020/21,
risulta che il costo annuale per percorso è di € 91.050,88, il costo annuale
per allievo corrisponde a € 4.915,93 mentre il costo orario per allievo am-
monta a € 4,97. Sempre nell’a.f. 2020/21, le classi di primo anno devono
essere, di norma, composte da un numero non inferiore a 20 allievi a inizio
anno per servizi del benessere, comparti vari ed edilizia. Il numero minimo
di allievi formati deve essere di 15 per servizi del benessere, comparti vari
ed edilizia. Si considera formato l’allievo che abbia maturato una percen-
tuale di frequenza pari ad almeno il 75% del monte ore. Il contributo mas-
simo aggiuntivo applicato per ogni ora di intervento individuale di attività
frontali di accoglienza/accompagnamento/personalizzazione è di € 38,00
(nel limite massimo di € 2.850,00 per progetto). Esse possono essere svolte
anche durante le attività ordinarie, distaccando l’utente dal gruppo classe.
Fermo restando un percorso formativo non inferiore a 990 ore, la frequenza
dell’intervento di accoglienza/accompagnamento/personalizzazione concor-
re alla percentuale di frequenza richiesta per l’ammissione all’esame, mentre
non risulta riconoscibile ai fini del monte ore allievi formati. Vi sono ormai
pochi percorsi di IeFP presso Centri di formazione ex provinciali trasferiti
alla Regione e da queste finanziati. In ogni caso, dall’a.f. 2016/17 (decreto
n. 130 del 12.8.2016) hanno, di norma, le stesse unità di costo standard
che sono applicate agli Organismi di formazione accreditati privati. Infatti,
la copertura finanziaria di costi e personale inquadrato nei ruoli regionali
già presenti nella determinazione delle unità di costo standard di riferimen-
to, viene considerata come un’entrata generata dal progetto e sottratta, in
sede di verifica rendicontale, dal contributo pubblico assegnato a ciascun
progetto. Il costo delle sedi di realizzazione degli interventi, anche in caso
di utilizzo di sedi di proprietà della Regione Veneto, è sempre a carico del
soggetto proponente.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La circolare del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali R.0000012
del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni
del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale
12 ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di
1 Comparti vari € 85,00x990+€403,50 ad allievo fino a un massimo (20 allievi) di €8.070
= € 92.220,00:990 ore = €93,15 x243 percorsi = € 22.635,82. Benessere € 77,50x990+€462,00 ad
allievo fino a un massimo di € 9.240 (20 allievi) = € 85.965,00:990 = € 86,83x51 = € 4.428,33.
Edilizia non cofinanziata € 72,00x990+€812,00 ad allievo fino a un massimo di € 16.240 (20
allievi) = € 87.520,00:990 = € 88,40x7 percorsi = € 618,80. Totale € 27682,95:301 percorsi =
91,97 ponderato.
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apprendistato di primo livello. Nell’a.f. 2023 il numero di apprendisti si è
attestato su 800 unità per annualità formativa, soprattutto per l’inserimen-
to degli studenti nei percorsi per il diploma. La programmazione 2023/24
ha inteso continuare sulla strada della progressiva estensione del sistema
duale al maggior numero possibile di studenti. La prima sperimentazione
del sistema formativo duale è stata attivata a partire dall’a.f. 2016/17, con
percorsi triennali per il conseguimento della qualifica professionale e per-
corsi di IV anno per il diploma professionale. La dgr n. 45 del 18.1.2023
sul perfezionamento dell’accordo di collaborazione tra la Regione Veneto,
l’Unità di missione PNRR del Ministero del Lavoro, la Direzione generale
delle politiche attive del lavoro, ha approvato l’accordo di collaborazione
sul “Sistema Duale” in conformità alle linee guida per la programmazione
e attuazione dei percorsi di IeFP e FTS in modalità duale (dd n. 139 del
2.8.2022). In adesione all’avviso di riferimento sono stati presentati nell’an-
no formativo 2023/24 progetti per la realizzazione di interventi di I o II o
III anno di 990 ore annue nelle sezioni comparti vari, benessere od edilizia
in modalità di formazione duale. La Regione Veneto ha elaborato una pro-
grammazione unitaria (piano formativo IeFP 2023-24) che prevede l’avvio
di 13.947 percorsi di IeFP in modalità duale, rispetto ai quali si stima un
successo formativo prudenziale dell’80%. La Regione Veneto si impegna al
raggiungimento del target PNRR assegnato pari a 6.019 percorsi individuali
e prevede un target aggiuntivo per il restante numero di 5.138 percorsi in-
dividuali aggiuntivi. Nell’a.f. 2023/24 la Regione Veneto realizza percorsi di
IeFP triennale e di IV anno erogati esclusivamente in modalità duale.
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➢ Struttura
Provincia Autonoma di Bolzano
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Ø Normativa
– Legge provinciale n. 40 del 12.11.92 (ordinamento della FP)
– Dgp n. 1779/09 (esami dei percorsi di qualifica)
– Dgp n. 25-12129 del 14.9.2009 (accreditamento)
– Legge provinciale n. 11/2010 (secondo ciclo di istruzione e formazione)
– Dgp n. 334 del 1.3.2010 (percorsi a tempo pieno della FP tedesca e la-
dina)
– Dgp n. 1256 del 26.7.2010 (apprendisti presso le scuole professionali
provinciali)
– Dgp n. 363 del 14.3.2011 (norme sull’esame finale)
– Dgp n. 824 del 23.5.2011 (recepimento accordo figure professionali)
– Dgp n. 1095 del 16.7.2012 (definizione dei curricoli dell’IeFP)
– Dgp n. 1939 del 27.12.2012 (ordinamento percorsi triennali)
– Dgp n. 122 del 28.1.2013 (intesa per percorsi annuali per l’esame di
Stato nella FP)
– Dgp n.1366 del 18.11.2014 (V anno)
– Dgp n. 470 del 21.4.2015 (percorsi di secondo ciclo in lingua tedesca)
– Dgp n. 556 del 12.5.2015 (IV anni)
– Dgp n. 470 del 21.4.2015 (permeabilità percorsi)
– Dgp n. 245 del 20.3.2018 (piano dei percorsi a.f. 2018/19)
– Dgp n. 797 del 7.8.2018 (apprendistato a.f. 2018/19)
– Dgp n. 681 del 6.8.2019 (piano dei percorsi a.f. 2020/21)
– Dgp n. 924 del 12.11.2019 (piano dei percorsi a.f. 2020/21)
– Dgp n. 1088 del 29.12.2020 (piano dei percorsi a.f. 2021/22)
– Dgp n. 1109 del 21.12.2021 (piano dei percorsi a.f. 2022/23)
– Dgp n. 935 del 13.12.2022 (piano dei percorsi a.f. 2023/24)
– Dgp 1101 del 12.12.2023 (piano dei percorsi a.f. 2024/25)
Ø Modello
PERCORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE (percorsi integrali di
IeFP)
Da quasi vent’anni, nell’ambito della sua autonomia in materia di For-
mazione professionale (competenza primaria), la Provincia di Bolzano avvia
dei percorsi triennali composti da un anno di formazione di base e due anni
di formazione specifica. Dall’a.f. 2014/15 vi sono anche percorsi di qualifica
di 4 anni (es: operatori del benessere). La Provincia dispone attualmente di
28 Centri: 20 scuole in lingua tedesca (Berufsfachschulen), 7 scuole in lingua
italiana e 1 scuola nelle Valli ladine, dove viene insegnato sia in tedesco
che in italiano. Tali Centri, o meglio “Scuole professionali provinciali”, sono
“Landesberufsschulen”, ossia Scuole professionali del territorio. Queste sono
diverse dalle Staatlichen Berufsfachschulen: Fachlehranstalten o Berufsbil-
denden Schulen (Istituti Professionali) e Fachoberschulen (Istituti tecnici);
queste ultime, infatti, danno titoli di Stato senza seguire obiettivi specifici
di apprendimento determinati dalla Provincia. In Provincia, infatti, la dif-
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229QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
ferente disciplina ordinamentale attualmente vigente preclude l’introduzio-
ne dell’offerta sussidiaria. Le Scuole di formazione professionale distribuite
sul territorio provinciale si occupano di formazione di base (qualifica), di
formazione post-qualifica e di maturità professionale. Per la parte ladina e
tedesca non esistono più Istituti professionali ma solo IeFP provinciali, IT e
licei. All’interno delle Landesberufsschulen, dopo il primo anno orientativo
(Berufsgrundstufe) è possibile continuare la Formazione professionale con
una Fachshule o accedere all’apprendistato (Lehre: formazione duale con 1
giorno di formazione d’aula e 5 sul posto di lavoro). L’accordo sugli “organi-
ci raccordi” non è stato recepito dalla Provincia autonoma di Bolzano; tut-
tavia, è stato varato un V anno su tutto il territorio provinciale che consente
di ottenere una maturità.
Ø Sede di svolgimento
L’iscrizione avviene presso i Centri provinciali di FP dipendenti
dall’Amministrazione provinciale. I percorsi formativi di IeFP sono svolti
dalle strutture della Formazione professionale provinciale. Nella Provincia
Autonoma di Bolzano la disciplina ordinamentale attualmente vigente pre-
clude l’introduzione dell’offerta sussidiaria delle scuole di Stato.
Ø Docenti
Docenti dei Centri provinciali di Formazione professionale insegnano
sia le competenze di base che quelle tecnico-professionali. Le discipline e i
requisiti per l’insegnamento sono stabiliti da delibere della Giunta provin-
ciale. È definito uno specifico contratto di comparto per il personale docen-
te delle Scuole professionali provinciali.
Ø Articolazione oraria
I percorsi a seconda delle figure professionali di riferimento sono trien-
nali (qualifica di operatore professionale) o quadriennali (qualifica di opera-
tore + monoennio per il diploma di tecnico professionale). I piani formativi
dei corsi prevedono da 1.085 a 1.394 ore per ciascun anno formativo (circa
36 ore a settimana) con frequenza a tempo pieno dell’insegnamento delle
discipline sia mattina che pomeriggio. Nella Formazione professionale tede-
sca (1.224-1.292 ore all’anno) al I anno sono previste 612 ore professionaliz-
zanti e altrettante (50%) di base. Il II e il III anno le ore professionalizzanti
sono 748 (61%) inclusive di 12 ore di laboratorio e 10 di teoria applicata alla
settimana e di circa 180 ore (dalle 4 alle 6 settimane) di stage sia al II che al
III anno. Nella Formazione professionale agricola, forestale e di economia
domestica (1.085 ore l’anno) nel triennio sono previste in media 1.823 ore
professionalizzanti e 1.292 ore di competenze di base e trasversali. Lo stage
conta tra le 93 e le 186 ore. Nella Formazione professionale italiana (990-
1.222 ore l’anno nell’a.f. 2020/21) sono previste da 1.358 a 2.042 ore di com-
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230
petenze di base e da 1.366 a 2.083 ore di competenze professionalizzanti. Lo
stage raggiunge complessivamente dalle 266 alle 480 ore, sempre collocate
nel monte ore del II e III anno per la qualifica e del IV anno per il diploma.
In base alla dgp n. 679 del 10.8.2021, le scuole professionali possono ridurre
al massimo del 20% il monte ore previsto per le singole materie dei rispetti-
vi piani di studio nei percorsi di formazione triennale o di IV anno per po-
tenziare altre materie già comprese nei piani di studio o l’offerta formativa
interdisciplinare oppure per introdurre nuove materie.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: accompagnamento al percorso, accoglien-
za, orientamento e personalizzazione. È previsto uno stage. La Provincia,
nei limiti delle disponibilità finanziarie e organizzative, può concedere age-
volazioni per vitto e alloggio, trasporto e frequenza. Per tutti gli alunni e
alunne fino al II anno delle scuole superiori e delle scuole professionali è
previsto il prestito gratuito dei libri di testo. Gli iscritti alle scuole professio-
nali provinciali aventi diritto possono richiedere una borsa di studio fino a
€ 3.200 per convitto e fino a € 2.240 per semiconvitto.
Ø Esiti e certificazioni
Dopo il I anno gli studenti scelgono se continuare nell’apprendistato o
nella Formazione professionale. Al termine del III (in alcuni casi IV) anno di
Formazione professionale è rilasciato un attestato di qualifica professiona-
le provinciale, valida sul territorio nazionale e inserita nel quadro europeo
EQF. Al termine del IV anno è rilasciato un diploma di tecnico professio-
nale. Le certificazioni sono in conformità con la ddp n. 770 del 25.10.2022,
Repertorio provinciale dei titoli di formazione professionale e delle quali-
ficazioni professionali e criteri per la validazione e la certificazione delle
competenze.
Ø Crediti
Nella Provincia di Bolzano un ragazzo che abbia frequentato un per-
corso triennale di Formazione professionale e abbia intenzione di passare
al IV anno di un Istituto scolastico diverso deve fare domanda per un esame
obbligatorio sulle conoscenze e discipline mancanti in base al programma.
Per gli allievi intenzionati a proseguire gli studi, può essere attivato durante
l’ultimo anno di Formazione professionale un corso integrativo gratuito. Tra
i Centri di formazione professionale e gli Istituti scolastici si è instaurata
una stretta collaborazione che prevede la comunicazione dei programmi,
in modo che possa essere garantita una preparazione specifica agli allievi
interessati e il riconoscimento delle attività pratiche. Al momento la colla-
borazione tra i due canali formativi non è stata strutturata in convenzioni
dato l’esiguo numero dei casi. La dgp n. 481 del 5.7.2022 definisce i criteri
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per il riconoscimento di crediti formativi che comportano una durata ridot-
ta dell’apprendistato in azienda e della formazione scolastica professionale.
Ø Governo del sistema
Mentre tre Intendenze (quelle tedesca, italiana e ladina) si occupano
degli Istituti statali, i quali non rientrano nell’ambito della IeFP, tre sono i
settori del territorio della Provincia (quello tedesco-ladino, italiano e settore
specifico della FP agricola-domestica) che si occupano di gestire la Forma-
zione professionale, ossia le Scuole provinciali attraverso tre Direzioni. I de-
creti del Presidente della Provincia n. 45 del 15.12.2017, n. 20 del 16.7.2018
e n. 3 del 17.1.2019 stabiliscono i regolamenti relativi all’articolazione, alla
denominazione e alle competenze rispettivamente della Direzione Istruzio-
ne e formazione tedesca, italiana e ladina. Le ripartizioni provinciali com-
petenti in materia di Formazione professionale predispongono annualmente
i programmi operativi con i corsi e indicano il profilo professionale, le mo-
dalità di iscrizione, di gestione e di realizzazione, la durata e i contenuti.
La Commissione provinciale per la Formazione professionale (ossia, una
sottocommissione della Commissione provinciale per l’Impiego) adempie
alle funzioni attribuitele da leggi e regolamenti ed esprime parere in merito:
1) al coordinamento delle azioni in materia di Formazione professionale;
2) ai piani pluriennali e ai programmi operativi delle attività di formazio-
ne; 3) alle questioni inerenti alla Formazione professionale, che la Giunta
provinciale sottopone al suo esame; 4) alla concessione di provvidenze di
assistenza professionale.
Ø Destinatari
Giovani in possesso della licenza media tenuti all’assolvimento del di-
ritto-dovere all’Istruzione e alla Formazione. Giovani con 9 anni di frequen-
za scolastica. I destinatari minori di 18 anni sono distinguibili in apprendi-
sti e alunni dei percorsi.
Ø Costi
Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2, comma 109, della Legge 23 di-
cembre 2009, n. 191, una quota del riparto nazionale dei finanziamenti alla
IeFP è resa disponibile alla Provincia autonoma di Bolzano. La Provincia
autonoma, tuttavia, non utilizza un sistema di finanziamento basato su pa-
rametri di unità di costo standard. Poiché le “Scuole provinciali” che rila-
sciano le qualifiche di FP sono pubbliche e appartengono alla Provincia au-
tonoma, non sono assimilabili alle Istituzioni accreditate del privato sociale.
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232
Ø Quarto anno
I corsi quadriennali sono stati istituiti nei primi anni del 2000. Dall’a.f.
2010/11 i percorsi sono di circa 1.100-1.200 ore (1.009-1.192 ore dall’a.f.
2020/21), con un numero ore variabile da 160 a 400 ore di stage. Negli anni
i percorsi sono:
– a.f. 2005/06: n. percorsi 12; n. allievi 114
– a.f. 2006/07: n. percorsi 13; n. allievi 155
– a.f. 2007/08: n. percorsi 15; n. allievi 175
– a.f. 2008/09: n. percorsi 17; n. allievi 215
– a.f. 2009/10: n. percorsi 20; n. allievi 236
– a.f. 2010/11: n. percorsi 32; n. allievi 530
– a.f. 2011/12: n. percorsi 27; n. allievi 452
– a.f. 2012/13: n. percorsi 35; n. allievi 585
– a.f. 2013/14: n. percorsi 43; n. allievi 694
– a.f. 2014/15: n. percorsi 52; n. allievi 782
– a.f. 2015/16: n. percorsi 56; n. allievi 814
– a.f. 2016/17: n. percorsi 57; n. allievi 827
– a.f. 2017/18: n. percorsi 59; n. allievi 842
– a.f. 2018/19: n. percorsi 43; n. allievi 636
– a.f. 2019/20: n. percorsi 51; n. allievi 676
– a.f. 2020/21: n. percorsi 47; n. allievi 665
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø V Anno
Un protocollo d’intesa del 7.2.2013 tra Provincia e Ministero dell’Istru-
zione, università e ricerca realizza corsi annuali di Formazione professio-
nale per coloro che intendono sostenere l’esame di Stato per consentire la
prosecuzione ai più alti livelli di studio universitario e di alta formazione.
Il Protocollo stabilisce i criteri generali per la realizzazione dei corsi per
gli studenti che hanno conseguito il diploma professionale al termine del
percorso di Istruzione e formazione professionale quadriennale così come
stabilito dal d.lgs. n. 226 art. 20. Il corso comprende non meno di 990 ore.
I corsi annuali di preparazione all’Esame di Stato hanno avuto avvio, per la
parte tedesco-ladina nell’a.f. 2014/15 per la parte italiana nell’a.f. 2015-2016.
Anche in seguito all’apprendistato vi è la possibilità di ottenere il diploma di
maturità: il V anno di formazione viene proposto dalle scuole professionali
provinciali per varie professioni per la durata di un anno a tempo pieno e
consente di partecipare all’esame di Stato a seguito del superamento del
procedimento di accesso. Attualmente vi sono 2 corsi di V anno: il corso an-
nuale di preparazione all’esame di Stato - CAPES in scultura in legno o de-
corazioni pittoriche presso la scuola professionale per l’artigianato artistico
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Gardena e la preparazione all’esame di Stato - CAPES presso la scuola pro-
fessionale provinciale per il commercio, turismo e servizi “Luigi Einaudi”.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Il consolidato e regolamentato sistema dell’apprendistato tradizionale
altoatesino si è trasformato in apprendistato per la qualifica e il diploma
professionale. Gli anni di frequenza sono gli stessi previsti dal corso di qua-
lifica e anche agli apprendisti viene ora offerta la possibilità di svolgere il
quarto anno per ottenere il diploma. In alcune professioni, dopo la forma-
zione di base è possibile qualificarsi ulteriormente attraverso la formazione
di maestro professionale. In Alto Adige ci sono oggi 57 attività professionali
triennali a qualifica e 60 attività professionali per il diploma quadriennali
oggetto di apprendistato. Con riferimento alla lp n. 12 del 4.7.2012 - ordi-
namento dell’apprendistato e al dgp n. 1095 del 16.7.2012 - indicazioni pro-
vinciali per la definizione dei curricoli dell’Ieafp di cui all’art. 10, lp n. 11/10
- II ciclo di Istruzione e formazione della Provincia, sono stati elaborati gli
ordinamenti formativi per le varie professioni in collaborazione con rap-
presentanti del mondo economico e insegnanti delle scuole professionali.
L’apprendistato termina con l’esame di fine apprendistato (nell’artigianato
esame di lavorante artigiano). Gli esami di apprendistato sono regolati dal
decreto del Presidente della Provincia n. 15 del 3.6.2013. Per ogni attività
oggetto di apprendistato viene elaborato un ordinamento formativo. Gli or-
dinamenti formativi disciplinano la formazione nei due luoghi di apprendi-
mento: scuola professionale e azienda formativa. Essi vengono elaborati in
collaborazione con gli insegnanti delle scuole professionali e con i rappre-
sentanti delle associazioni di categoria. Il datore di lavoro corrisponde un
salario al giovane che è impegnato per un giorno nelle aule presso i Centri
di formazione e per il resto della settimana in azienda. Al termine, si supera
un esame per il diploma professionale di “lavorante artigiano”. Garanti, as-
sieme alla Provincia autonoma, sono le associazioni di categoria. I ragazzi
in artigianato arrivano a percepire € 700-800 al mese di paga. L’attività for-
mativa in apprendistato si articola: a) per l’apprendistato triennale 400 ore
annue presso la scuola professionale; b) per l’apprendistato quadriennale
400 ore all’anno, nei primi 3 anni presso la scuola professionale e ulteriori
400 ore per il IV anno, articolate in 160 ore presso la scuola professiona-
le provinciale e 240 ore di formazione extrascolastica. La formazione nelle
scuole professionali si svolge secondo due modalità: in un percorso a bloc-
chi da 9 a 11 settimane o in 1-2 giorni a settimana.
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➢ Struttura
Provincia Autonoma di Trento
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236
Ø Normativa
– Protocollo per IV anno del 12.6.2002 e successiva integrazione del
29.7.2003
– Protocollo d’intesa del 7.2.2013 (5° anno)
– Lp n. 5 del 15.3.2005 (istruzione e formazione)
– Lp n. 5 del 7.8.2006, artt. 58-59 (sistema educativo di istruzione e del
Trentino)
– Dgp n. 2548 del 18.10.2002 (modalità per la sperimentazione)
– Dgp n. 2087 del 30.9.2005 (azioni formative integrate)
– Lp n. 5/05 (art. 11), gp 2245/05, 2315/05, lp 5/06 (art. 67), dgp 724/07
(alta formazione)
– Dgp n. 139/07 (modello di quarto anno)
– Dgp n. 2220/09 (cessazione IP di Stato)
– Dgp n. 2003/10 e n. 138/12 (recepimento accordi per percorsi a regime)
– Dgp n. 1822 del 26.8.11 (programma IeFP), dgp n. 1823 del 26.8.11
(criteri a.f. 2011/12)
– Dppa n. 11/69/leg del 5.8.2011 (apprendistato e percorsi IeFP)
– Dgp n. 317/11, n. 2171/12, n. 1681/12 e n. 1682/12 (figure e struttura
quarti anni)
– Dgp n. 1051/13 (diploma quarto anno)
– Dgp n. 1837 del 31.8.12 (azioni a finanziamento provinciale a.f. 2012/13)
– Dgp n. 54/13 (quinto anno)
– Dgp n. 457/13, n. 46/13 e n. 49/13 (quinto anno ed esami)
– Dgp n. 1051/13 (quarto anno) e dgp n. 1466/13 (alta formazione)
– Lp n. 10 del 1.07.2013 (apprendimento permanente)
– Dgp n. 352/13, n. 1803/13 e n. 1811/13 (IeFP a.f. 2013/14)
– Dgp n. 1504/14 (programma a.f. 2014/15 e quinto anno)
– Dgp n. 197/15 (certificazione e riconoscimento qualifiche)
– Dgp n. 1372 del 19.8.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dgp n. 1431 dell’8.9.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
– Dgp n. 1432 dell’8.9.2017 (unità di costo standard)
– Dgp n. 1381 del 1.9.2017 e dgp n. 2261 del 28.12.2017 (passaggi)
– Dgp n. 2268 del 28.12.2017 (percorsi a.f. 2018/19)
– Dgp n. 1425 del 10.8.2018 (parametri costi IeFP)
– Dgp n. 478 del 5.4.2019 (percorsi a.f. 2018/19)
– Dgp n. 1320 del 4.9.2020 (nuovo Repertorio)
– Dgp n. 286 del 6.3.2020 (apprendistato)
– Dgp n. 1188 e n. 1189 del 7.8.2020 (IeFP 2020/21 e 2021/22)
– Dgp n. 1794 del 7.10.2022 (linee guida IS), dgp n.1661 e 1662 del
16.9.2022 (IeFP 2022/23)
– Dgp n. 1482 del 18.8.2023 (IeFP 2023/24)
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237QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi IeFP integrali)
Percorso triennale di Formazione professionale già dal 1994. Ade-
sione alla sperimentazione nazionale nell’a.f. 2002/3 e a regime dall’a.f.
2004/5. A partire dall’anno formativo 2012/13 è stato modificato l’impian-
to dell’IeFP trentina secondo il nuovo Pecup dello studente a conclusione
del terzo e del quarto anno e con un primo biennio suddiviso in settori. I
percorsi a qualifica sono di norma triennali ma sono segnalati singoli casi
di qualifiche che richiedono 4 anni. Nella P.A. di Trento non operano più
dall’a.f. 2010/11 gli Istituti professionali quinquennali di Stato (vi sono
solo IeFP provinciali, IT e Licei). Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2,
comma 109, della Legge 23 dicembre 2009, n. 191, una quota del riparto
nazionale dei finanziamenti alla IeFP è resa disponibile alla Provincia Au-
tonoma di Trento. I percorsi di IeFP sono attuati da Istituti di formazio-
ne professionale provinciali, dal Centro di formazione professionale dalla
Fondazione Edmund Mach e dalle Istituzioni formative paritarie ricono-
sciute ai sensi del dpp 42/2008 “Regolamento di attuazione concernente
il riconoscimento della parità scolastica e formativa” (artt. 30, 36, 76, 77
e 106, comma 6, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5). Sono attivi
18 Istituti provinciali di formazione provinciale (50 percorsi) e 21 sedi
di Centri di formazione professionale di 7 Istituzioni formative parificate
accreditate. Ad esse si aggiunge la Fondazione Edmund Mach, anch’essa
parificata, ma finanziata da un altro Servizio della Provincia di Trento con
criteri diversi: ha una sede e 3 indirizzi (trasformazione vegetale, trasfor-
mazione lattiero-casearia, lavorazione carni) per circa 90 allievi di primo
anno. La nuova configurazione del sistema di Istruzione e formazione pro-
fessionale è ora articolata in: 3 settori: agricoltura e ambiente, industria e
artigianato e servizi; 12 indirizzi, 10 articolazioni; 27 figure di operatore e
29 di tecnico nelle Istituzioni formative accreditate. Le figure di riferimen-
to dei percorsi di qualifica e di diploma di IeFP del Repertorio provinciale
sono state rinnovate a seguito dell’accordo Stato-Regioni del 1.10.2019.
La dgp n. 1320 del 4.9.2020 aggiorna le figure presenti nel Repertorio del
2012. I corsi annuali per l’esame di Stato (5° anno) sono presenti conti-
nuativamente dall’a.f. 2014/15. Un biennio post diploma IeFP permette il
conseguimento del titolo di Tecnico di alta formazione. Nella Provincia
autonoma di Trento, la differente disciplina ordinamentale attualmente vi-
gente preclude l’introduzione dell’offerta sussidiaria. Nell’a.f. 2024/25 l’or-
dinamento provinciale verrà implementato con nuovi percorsi di diploma
professionale di tecnico che formeranno oggetto della successiva program-
mazione quadriennale (4 successivi nuovi cicli dall’a.f. 2024/25). Si tratta
dei percorsi di tecnico della produzione di bevande, tecnico di carrozzeria,
tecnico della fabbricazione di parti in legno per la carpenteria e l’edilizia,
tecnico dei sistemi, reti e data management, tecnico dello sviluppo di solu-
zioni ICT e tecnico della logistica.
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Ø Sede di svolgimento
La sede di svolgimento delle attività è l’Istituzione formativa, anche per
le competenze di base. L’iscrizione avviene presso l’Istituzione formativa.
Nell’a.f. 2023/24 operano alcune Istituzioni formative paritarie (dpp n. 42-
149/leg del 1.10.2008): Enaip Trentino, Opera Armida Barelli, Isituto pavo-
niano Artigianelli, Centro di formazione professionale Centromoda Canossa,
Centro di formazione professionale dell’Università popolare trentina-Scuola
delle professioni per il terziario, Centro di formazione professionale G. Ve-
ronesi, Ivo de Carneri. Altre istituzioni operanti sul territorio sono: il Centro
di formazione professionale Fondazione Edmund Mach-Istituto Agrario San
Michele (dd n. 213 del 14.12.2011), le Istituzioni di formazione professio-
nale: l’Istituto di formazione professionale provinciale Servizi alla persona
e del legno, a Trento, e l’Istituto di formazione professionale provinciale
alberghiero e della ristorazione, a Rovereto, l’Istituto di formazione profes-
sionale provinciale Alberghiero di Levico (dd n. 2130/2019). Sono accredi-
tati tutti i soggetti pubblici e privati finalizzati alla formazione. La classe è
costituita con un numero di studenti minimo di 15 e massimo di 29.
Ø Docenti
I docenti delle Istituzioni provinciali di Formazione professionale sono
dipendenti provinciali a cui viene applicato il contratto collettivo di lavoro
provinciale. Le Istituzioni formative gestiscono il proprio personale nel ri-
spetto del contratto collettivo di lavoro applicato (dgp n. 1189 del 7.8.2020).
Dei 7 Enti di formazione professionale paritaria (esclusa la fondazione
Mach), 4 applicano il contratto collettivo di lavoro provinciale - CCPL (Isti-
tuto pavoniano Artigianelli per le arti grafiche, Opera Armida Barelli, Enaip
Trentino, Università popolare trentina - scuola per le professioni in sigla
UPT) mentre 3 Enti applicano il contratto collettivo nazionale. L’Ente De
Carneri applica il contratto collettivo nazionale ANISEI. Il Centro di for-
mazione professionale Centromoda Canossa e l’Ente G. Veronesi Centro di
istruzione scolastica e di formazione professionale applicano il contratto
collettivo nazionale per la Formazione professionale. La Provincia di Trento
rimane estranea ai rapporti derivanti dalla gestione del contratto di lavoro
autonomamente applicato e alle conseguenti responsabilità che intercorro-
no tra il soggetto contraente ed i suoi dipendenti.
Ø Articolazione oraria
I percorsi attivati a partire dall’a.f. 2021/22 fanno riferimento al Refe-
renziale formativo, approvato dalla giunta provinciale con deliberazione n.
1320 del 4.9.2020, i cui i piani di studio provinciali sono stati adottati con la
deliberazione n. 960 del 11.6.2021. Ciascuno dei 3 anni del percorso a quali-
fica ha un quadro orario di 1.066 ore ed è suddiviso, di norma, in due qua-
drimestri. Per l’ammissione alla classe successiva e per l’ammissione all’esa-
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me finale, per tutti i percorsi, è obbligatoria la frequenza per almeno il 75%
del monte ore annuo complessivo. Nei percorsi triennali, le ore dedicate alla
formazione professionalizzante sono 543 al primo anno, 640 al secondo e
698 al terzo. Al terzo anno, il monte ore dedicato all’area culturale è di 368
ore in totale (nel primo anno il peso dell’area culturale è di 523 ore, nel se-
condo anno di 426 ore). Il tirocinio curriculare è previsto nel terzo anno con
uno stage di almeno 120 ore e nel quarto anno, dove vi è una vera e propria
alternanza tra la formazione in aula e la formazione in contesto lavorativo,
è previsto un minimo del 30% fino ad un massimo del 48% delle 1.066 ore
annue. Nel diploma di 4° anno l’alternanza tra i contesti formativi di CFP e
aziende ha visto mediamente l’impegno degli allievi in attività di formazione
presso le imprese per il 40%-45% della durata totale del percorso che è di
1.066 ore. Il totale minimo obbligatorio delle aree/ambiti di competenza del
quarto anno comprende 106 ore di area linguistica, 448 ore di area tecni-
co-professionale e 320 ore di formazione in contesto lavorativo.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: accoglienza; orientamento; sostegno ai
passaggi; stage, tirocini e alternanza formativa; personalizzazione/indivi-
dualizzazione del percorso; tutoraggio. Il contributo alle Istituzioni formati-
ve comprende: diritto alla formazione (libri e mensa degli alberghieri), trat-
tamento di fine rapporto (liquidazioni e accantonamenti), quote aggiuntive
Inpdap, canoni di locazione immobili, quote per costi di funzionamento
delle IF, codocenza, pubblicizzazione con spot radio, inserzioni sui giorna-
li e depliant, materiali didattici di consumo, viaggi degli allievi per stage,
alternanza, fiere, musei, convegni ecc. inerenti agli obiettivi formativi, at-
tività extra-curricolari in ambito formativo, culturale, sportivo inerenti agli
obiettivi formativi, patentini europei di informatica, conduzione impianti
termici, lingua straniera o altro, formazione degli operatori della Formazio-
ne professionale. Un finanziamento a parte è stato assegnato dalla Provincia
autonoma per studenti con bisogni educativi speciali e per assistenti edu-
catori ai disabili. La personalizzazione per stranieri consente di sostituire
la lingua straniera con l’apprendimento della L1 e di riconoscerne l’attività
presso i laboratori linguistici come curricolare. Le attività extracurriculari
possono riguardare l’ambito culturale, sportivo, musicale, artistico, teatrale
o altri che comunque risultino coerenti al raggiungimento degli obiettivi
indicati nel profilo educativo, culturale e professionale. In ogni Istituzione
formativa devono essere realizzate almeno due ore settimanali di attività
extracurriculari con priorità alle iniziative di carattere sportivo. Per favori-
re gli studenti della formazione professionale che praticano sport in modo
continuativo (“studenti atleti”) sono concesse 68 ore annuali per il tutorag-
gio i cui costi sono compresi nei parametri di costo. Per la realizzazione dei
progetti di internazionalizzazione ci si avvale, tra l’altro, delle risorse desti-
nate al diritto allo studio per consentire agli studenti provenienti dai Paesi
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coinvolti nei progetti di partecipare ai percorsi di Istruzione e formazione
professionale (triennio e quarto anno).
Ø Esiti e certificazioni
Il dpp n. 22-54/leg del 7 ottobre 2010 disciplina la valutazione periodica
e annuale degli apprendimenti nonché i passaggi tra i percorsi del secon-
do ciclo (capo VI agli artt. 17 e 18). Un aggiornamento a tale disciplina è
contenuto nel dgp n. 1381 del 1.9.2017 e nel dgp n. 2261 del 28.12.2017. A
decorrere dall’anno formativo 2021/22 lo svolgimento degli esami dei per-
corsi IeFP avviene secondo le modalità regolate dalle vigenti disposizioni
provinciali di cui alle dgp n. 610 del 22.4.2016, n. 668 del 27.4.2015, n.2026
del 19.10.2018, e dalle dd n. 28 del 12.5.2014 e n. 29 del 13.5.2014. Il dgp n.
502 del 31.3.2022 riguarda la certificazione e il riconoscimento delle qualifi-
che. Le certificazioni sono in conformità con il decreto interministeriale del
5.1.2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’intero-
peratività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione
delle competenze”. Il modello di certificato della Provincia di Trento è unico
per tutte le IF e IS del territorio. La dgp n. 2087/2005 e la lp n.5 del 7.8.2006,
art 58 disciplinano i percorsi integrati tra Scuole medie e Formazione pro-
fessionale per il conseguimento della licenza media. Il collegamento tra il
Repertorio provinciale e quello nazionale delle figure professionali garanti-
sce il riconoscimento sul tutto il territorio nazionale dei titoli dei percorsi
triennali e quadriennali e, quando previsto dalle specifiche figure professio-
nali e dalle normative di settore, tali titoli permettono di ottenere le abilita-
zioni per l’esercizio dei mestieri in modo autonomo. La Giunta provinciale,
con la dd n. 1611 del 18.10.2019, ha approvato le modalità di accesso per i
diplomati dei percorsi di Istruzione e formazione professionale ai percorsi
di Alta formazione professionale (AFP), autorizzando le Istituzioni scolasti-
che e formative provinciali e paritarie a realizzare, anche in forma associa-
ta, un percorso di potenziamento delle competenze comuni alla conclusione
della valutazione in ingresso, così da poter verificare prima dell’avvio le abi-
lità e conoscenze previste per l’ammissione al percorso di AFP.
Ø Crediti
È attuata l’attivazione da parte delle Istituzioni formative delle seguen-
ti certificazioni: patente europea Ecdl, Fit tedesco, Ket inglese, particolari
patentini/abilitazioni di mestiere correlati al percorso formativo frequentato
che si realizzano durante la frequenza del percorso di Istruzione e forma-
zione professionale (triennio/quadriennio e quarto anno). La dgp n. 1600 del
9.9.2022 fornisce i criteri e modalità per l’organizzazione, il riconoscimento
dei crediti, la personalizzazione e la valutazione dei percorsi di Istruzione e
formazione professionale degli adulti in provincia di Trento.
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Ø Governo del sistema
L’articolo 22 della legge provinciale n. 9 del 3.6.2015 stabilisce che si
adotti un atto di programmazione dell’offerta formativa aggiornabile, a carat-
tere pluriennale, e che includa indirizzi e obiettivi generali, criteri e standard
dimensionali, nonché l’offerta formativa da attuare. L’atto è approvato dalla
Giunta provinciale, previo parere della competente commissione permanente
del Consiglio provinciale, sentito il Comitato provinciale di programmazione
della formazione professionale. Il Piano costituisce il riferimento per la pro-
gettazione ulteriore degli interventi da parte dei soggetti attuatori. La Giunta
provinciale ha adottato, in attuazione a quanto previsto dalla legge sopra ri-
chiamata, con la deliberazione n. 1188 del 07.08.2020, il “Programma plurien-
nale della formazione professionale relativo agli anni formativi 2020/2021 e
2021/2022” che e stato successivamente aggiornato, integrato ed esteso per gli
anni formativi 2022/2023 e 2023/2024, approvando conseguentemente l’attua-
le “Programma pluriennale della formazione professionale relativo agli anni
formativi 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024” (di seguito Program-
ma). Questo è riportato nell’allegato 1 della deliberazione n. 536/2023 e do-
vrà essere rinnovato nel 2024. La Giunta provinciale approva un “Documen-
to dei criteri e delle modalità di finanziamento delle attività di formazione
professionale ad esclusivo finanziamento provinciale” applicabile ogni anno
formativo, che definisce le modalità di assegnazione e di finanziamento delle
attività formative nonché la tipologia delle spese ammesse a rendicontazione.
Ø Destinatari
Le modalità ed i termini per l’iscrizione ai percorsi di IeFP (triennali,
quadriennali senza uscita al terzo anno di qualifica professionale, quarto
anno successivo al conseguimento della qualifica professionale e il corso
annuale per l’esame di Stato), vengono disciplinati annualmente con deli-
berazione della Giunta provinciale. Possono accedere alla IeFP gli allievi
che abbiano conseguito la licenza media. Soggetti in situazione di disagio
certificato o a rischio di abbandono e di dispersione scolastica per il conse-
guimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione. Possono iscri-
versi ai percorsi di quarto anno successivo al conseguimento della qualifica
anche gli studenti in possesso di qualifiche triennali di IeFP di altre Regioni
che si riferiscano alle medesime figure professionali coerenti alle qualifiche
provinciali individuate per l’accesso ai percorsi di quarto anno. Possono ac-
cedere all’Alta formazione professionale gli studenti in possesso di diploma
professionale di durata quadriennale o che hanno superato l’esame di Stato
al termine di un percorso del secondo ciclo.
Ø Quarto anno
Percorso sperimentale nell’a.f. 2002/3 e a regime dall’a.f. 2004/5. Pos-
sono iscriversi ai percorsi di quarto anno successivo al conseguimento della
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242
qualifica anche gli studenti in possesso di qualifiche triennali di IeFP di altre
Regioni che si riferiscano alle medesime figure professionali. Il monte ore
complessivo obbligatorio è pari a 1066 ore, di cui almeno 320 di formazione
in contesto lavorativo, come meglio definito nei piani di studio provinciali
di cui alla deliberazione della giunta provinciale n. 960 dell’11 giugno 2021.
La classe è costituita con un numero di studenti minimo di 18 e massimo
di 25 con possibili deroghe al numero massimo, fino a un massimo di 29
studenti, previa autorizzazione del Servizio provinciale competente.
– a.f. 2005/06: n. percorsi 30; n. allievi 392
– a.f. 2006/07: n. percorsi 28; n. allievi 454
– a.f. 2007/08: n. percorsi 28; n. allievi 451
– a.f. 2008/09: n. percorsi 27; n. allievi 415
– a.f. 2009/10: n. percorsi 31; n. allievi 550
– a.f. 2010/11: n. percorsi 36; n. allievi 569
– a.f. 2011/12: n. percorsi 37; n. allievi 587
– a.f. 2012/13: n. percorsi 42; n. allievi 681
– a.f. 2013/14; n. percorsi 49; n. allievi 824
– a.f. 2014/15: n. percorsi 51; n. allievi 843
– a.f. 2015/16: n. percorsi 52; n. allievi 843
– a.f. 2016/17: n. percorsi 56; n. allievi 846
– a.f. 2017/18: n. percorsi 55; n. allievi 921
– a.f. 2018/19: n. percorsi 66; n. allievi 956
– a.f. 2019/20: n. percorsi 73; n. allievi 940
– a.f. 2020/21: n. percorsi 76; n. allievi 1.015
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø V - VI anno
L’Alta Formazione Professionale (AFP) è il sistema trentino di forma-
zione terziaria non accademica, parallela alla formazione universitaria,
equiparato al sistema nazionale degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), nel
rispetto degli standard minimi definiti per le figure nazionali di riferimento
(di 7.9.2011). Nasce nel 2006 (dgp n. 1045/06, così come modificato dall’art.
21 della lp n. 5 del 6.8.2019 e dalla dgp n. 1611 del 18.10.2019) per coprire
un fabbisogno di elevata professionalità a livello intermedio, riferita ad aree
strategiche per lo sviluppo economico e la competitività anticipando di 5
anni l’avvio degli ITS nazionali (2011). Gli AFP durano generalmente almeno
due anni (1000 + 1000 ore) e si svolgono in contesto lavorativo per almeno il
40% del percorso, attraverso periodi di tirocinio curriculare (praticantato).
Si concludono con il diploma di “Tecnico superiore”. Accanto agli studenti
in possesso dell’esame di stato dell’istruzione secondaria di secondo grado
a partire dal 2019 possono accedere ai percorsi di AFP anche i diplomati
dell’IeFP, rispetto a determinati settori coerenti con il percorso di AFP e
dopo aver superato le prove per l’accertamento delle competenze comuni di
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italiano, matematica e inglese, a seguito di un corso di potenziamento di tali
competenze prima della valutazione in ingresso prevista per tutti coloro che
intendono frequentare un percorso di AFP. I percorsi di potenziamento ven-
gono attuati dalle Istituzioni formative provinciali e paritarie che realizzano
il quarto anno, anche in forma integrata tra loro, e hanno una durata di
almeno 60 ore di formazione, con una frequenza obbligatoria pari almeno
al 75% del percorso effettuato. Nell’a.f. 2022/23 sono attivabili percorsi per:
tecnico superiore per il management dell’ospitalità, tecnico superiore per
la gestione del centro benessere, tecnico superiore di cucina e della ristora-
zione, tecnico superiore dei servizi della filiera turistica e ricettiva, tecnico
superiore nelle arti grafiche - comunicazione multicanale, tecnico superiore
per l’energia e l’ambiente, tecnico superiore per l’edilizia sostenibile, tecnico
superiore per l’automazione e i sistemi meccatronici, tecnico superiore per
le infrastrutture di rete, di virtualizzazione e cloud computing, tecnico su-
periore per la progettazione della manifattura digitale e interattiva, tecnico
superiore per il marketing e il commercio internazionale, tecnico superio-
re della produzione, trasformazione e valorizzazione della filiera agrifood
- comparto bevande. Accanto al piano formativo generale i percorsi di Alta
formazione professionale possono prevedere piani formativi personalizzati
basati sulle caratteristiche dello studente e sugli eventuali crediti maturati
in precedenti esperienze formative e lavorative. I corsi hanno partenza uni-
taria a gennaio. Percorsi ad esclusione di quelli della Fondazione Mach:
– a.f. 2008/9: n. percorsi 4; n. allievi 71
– a.f. 2009/10: n. percorsi 9; n. allievi 49
– a.f. 2010/11: n. percorsi 9; n. allievi 59
– a.f. 2011/12: n. percorsi 8; n. allievi 48
– a.f. 2012/13: n. percorsi 8; n. allievi 64
– a.f. 2013/14: n. percorsi 8; n. allievi 78
– a.f. 2014/15: n. percorsi 8; n. allievi 85
– a.f. 2015/16: n. percorsi 8; n. allievi 87
– a.f. 2016/17: n. percorsi 8; n. allievi 90
– a.f. 2017/18: n. percorsi 10; n. allievi 163
– a.f. 2018/19: n. percorsi 11; n. allievi 194
– a.f. 2019/20: n. percorsi 9; n. allievi 144
– a.f. 2020/21: n. percorsi 11; n. allievi 186
– a.f. 2021/22: n. percorsi 12; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi 12; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi 12; n. allievi n.d.
Ø Quinto anno integrativo
Corsi annuali per l’esame di Stato (CAPES), istituiti nella P.A. a partire
dall’a.f. 2014/15 e presenti tutt’oggi, sono di 990 ore. La struttura e l’artico-
lazione del corso sono attualmente definite dalla deliberazione della giun-
ta provinciale n. 118 dell’1.2.2019. Essa stabilisce i requisisti di accesso e
il profilo, i posti disponibili per ciascun corso, la durata, i destinatari, le
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aree di apprendimento con il relativo quadro orario, le indicazioni meto-
dologiche e i criteri generali di valutazione. La struttura del corso è preva-
lentemente teorica (70% delle ore dedicato al rafforzamento delle aree di
apprendimento linguistico, matematico, scientifico e tecnologico, storico-so-
cio-economico). All’area di apprendimento tecnico-professionale deve essere
dedicata una quota oraria non inferiore al 20% del monte ore complessivo.
A partire dall’a.f. 2021/22 viene attivato almeno un corso annuale per l’esa-
me di Stato in tutte le Istituzioni formative provinciali e paritarie.
– a.f. 2016/17: n. percorsi 5; n. allievi 93
– a.f. 2017/18: n. percorsi 9; n. allievi 159
– a.f. 2018/19: n. percorsi 9; n. allievi 187
– a.f. 2019/20: n. percorsi 9; n. allievi 203
– a.f. 2020/21: n. percorsi 11; n. allievi 242
– a.f. 2021/22: n. percorsi 13; n. allievi 262
– a.f. 2022/23: n. percorsi 13; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Costi
Nel riepilogo delle assegnazioni alle Istituzioni formative paritarie
dell’a.f. 2020/21, contenuto nella dgp n. 5150 del 21.10.2021 e dd 2021-S116-
00209, le ore corso assegnate per i percorsi di IeFP (volume orario triennale
escluso quarto anno per il conseguimento del diploma ed escluso percorsi
provinciali e Mach, che godono di finanziamenti diversi) sono state 217.295
(per 1.063 iscritti) con un costo complessivo desunto di € 33.760.960,17.
Dividendo le ore assegnate per le 1.066 ore previste per ciascun percorso
si giunge a determinare il numero complessivo dei “gruppi classe” in 204
nel triennio (68 per ciascun anno). Secondo il “Documento dei criteri”, il
dirigente del Servizio verifica prima il numero delle iscrizioni effettive per
poi procedere alla quantificazione del volume orario complessivo (valido
ai soli fini economico-finanziari) secondo il criterio dell’unità di riferimen-
to “gruppo classe” come definita nel “Programma” al paragrafo “Criteri e
standard dimensionali”. Sulla base del “Documento dei criteri”, la Provincia
assegna al soggetto contraente un finanziamento per i percorsi attivati cal-
colato in applicazione del volume orario, dei parametri e delle disposizioni
recate dallo stesso Documento. Ciò premesso, il costo orario medio di primo
anno di tutti i percorsi e di tutti i settori previsto per la IeFP corrisponde
a € 155,37 (€ 33.760.960,17 diviso 217.295 ore). Applicando tale parametro
di costo al numero di ore del primo anno (€155,37*1.066 ore) dei percor-
si triennali delle Istituzioni formative, nell’a.f. 2020/21 risulta che il costo
medio annuale per percorso è di € 165.623,62, il costo medio annuale per
allievo corrisponde a € 10.594,93, mentre il costo medio orario per allievo
ammonta a € 9,94. L’unità classe finanziata è compresa tra un minimo di
15 e un massimo di 29 studenti. Per completezza, riportiamo che in base al
citato Documento dei criteri e delle modalità di finanziamento delle attività di
Formazione professionale ad esclusivo finanziamento provinciale, i parametri
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di costo per l’a.f. 2020/21 definiti per ora corso e per ambiti specifici, sono:
a) alberghiero (settore servizi: indirizzo alberghiero e della ristorazione) €
164,50; b) artigianato (settore industria e artigianato: indirizzo grafico/in-
dirizzo abbigliamento) € 156,00; c) benessere (settore servizi: indirizzo ac-
conciatura ed estetica/indirizzo sanitario e socio assistenziale) € 154,00; d)
industria, turismo (settore industria e artigianato: indirizzo èroduzioni la-
vorazioni industriali e artigianali/lavorazioni industriali e artigianali artisti-
che/indirizzo animazione turistico-sportiva) € 155,00; servizi (settore servizi:
indirizzo amministrativo e commerciale) €152,50.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
L’apprendistato formativo per la qualifica ed il diploma professionale,
così come riformato dall’art. 43 del decreto legislativo n. 81 del 15 giugno
2015, fa riferimento agli standard nazionali definiti con decreto del Ministro
del lavoro e delle politiche sociali del 12.10.2015, a seguito dell’Intesa in
Conferenza Stato-Regioni del primo ottobre 2015 (repertorio atti n. 162/CSR
del 1 ottobre 2015). Con riferimento agli standard nazionali e alla riforma
provinciale sul sistema educativo, varata il 20.6.2016 la Giunta provinciale
ha definito gli obiettivi generali per l’apprendistato volto al conseguimento
dei titoli di studio (deliberazione della GP n. 1391 del 19 agosto 2016), gli
standard ed i criteri generali per la realizzazione dell’apprendistato (delibe-
razione della GP n. 1398 del 19 agosto 2016) ed il Presidente della Giunta
provinciale ha sottoscritto un protocollo d’intesa con le Parti 43 Num. prog.
50 di 67 sociali in materia di apprendistato formativo il 19 agosto 2016. Tali
provvedimenti costituiscono il quadro di riferimento vincolante per l’attua-
zione dei percorsi da parte delle istituzioni formative. All’interno dei percor-
si di istruzione e formazione professionale possono essere previsti percorsi
sperimentali di durata massima annuale propedeutici all’avvio dell’appren-
distato formativo, senza oneri a carico del Programma.
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247
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Operatore
agricolo
● Coltivazione di piante
erbacee, orticole e legnose
in pieno campo e in serra
● Gestione di allevamenti
● Produzione di piante
ornamentali e fiori in vivaio
● Costruzione e
manutenzione di aree verdi,
parchi e giardini
● Gestione di aree boscate e
forestali
Collabora nella gestione dell’azienda agricola, nelle
produzioni animali e vegetali, nelle coltivazioni arboree,
erbacee e di orto/floricoltura. Si occupa della coltiva-
zione e raccolta, prima trasformazione e marketing dei
prodotti agrari e agroindustriali. Fornisce consulenza
tecnica per il miglioramento delle pratiche agronomiche
(trattamento del terreno, cura delle piante, allevamen-
ti, gestione dell’impresa agricola, monitoraggio delle
produzioni). Manutiene aree verdi, aiuole, parchi, albe-
rature e giardini pubblici e privati. Applica le tecniche
colturali e le difese fitosanitarie, sa potare le specie or-
namentali in osservanza alle norme per la gestione del
verde urbano. Fa un uso corretto delle attrezzature e dei
macchinari. Può intervenire in progetti per la valoriz-
zazione del turismo locale e dell’agriturismo. Risponde
a figure tecniche (agronomo, perito agrario, tecnico di
allevamento), mentre nelle aziende di piccole dimensio-
ni risponde direttamente al proprietario. Svolge l’attività
professionale in aziende frutti-viticole, enti pubblici o
cooperative per la gestione di aree verdi, punti vendita e
assistenza, garden center.
Operatore del
mare e delle
acque interne
Svolge un ruolo attivo nell’allevamento e nella pesca
di pesci e altri prodotti di allevamento in acqua, con
competenze di gestione di impianti e attrezzature. Ha
margini di autonomia nel definire e pianificare la suc-
cessione delle operazioni di pesca, di acquacoltura e
di assistenza a bordo nella navigazione. Assiste alla
gestione, al controllo e alla pulizia degli impianti e
delle attrezzature di acquacoltura/maricoltura, gesti-
sce le operazioni di pesca/raccolta e le prime opera-
zioni del pescato. Sa condurre la navigazione, mo-
nitora il funzionamento dell’apparato motore e delle
attrezzature, cura la manutenzione ordinaria. Opera
nel rispetto delle norme igieniche nelle operazioni
di trasformazione. Esegue l’approvvigionamento,
stoccaggio e conservazione delle materie prime e dei
semilavorati.
Tecnico agricolo
● Gestione allevamenti
● Coltivazione erbacee,
orticole e legnose in pieno
campo e serra
● Produz. in vivaio fiori,
piante ornamentali
● Manutenzione aree verdi,
parchi, giardini
● Gestione di aree boscate e
forestali
Fornisce consulenza tecnica all’agricoltore per il mi-
glioramento delle pratiche agronomiche e della qua-
lità delle produzioni, individuando opportunità per lo
sviluppo dell’attività agricola. Il percorso del tecnico
del verde fornisce una formazione teorico-pratica per
intraprendere un’attività di manutenzione del verde
ornamentale e per intervenire su alberi di alto fusto
seguendo le prassi della moderna arboricoltura. Il set-
tore può offrire anche impieghi di nicchia che usano
specifici software di progettazione. Il tecnico agricolo
trova impiego in aziende agricole, oppure in ditte di
manutenzione del verde o delle alberature ornamenta-
li, in vivai che producono alberi ornamentali e in serre
floricole, nel pubblico impiego e in collaborazione con
studi di progettazione del verde.
Profilo delle figure professionali
nazionali dell’a.f. 2023/24
Allegato
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248
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Produzioni alimentari
Operatore delle
produzioni
alimentari
● Lavorazione di pasticceria,
pasta e forno
● Lav. e prod. lattiero e
caseario
● Lav. e prod. di prodotti
vegetali
● Lav. e prod. di prodotti a
base di carne
● Lav. e prod. di prodotti ittici
● Produzione bevande
È in grado di gestire, a livello esecutivo, le diverse fasi
del processo produttivo agroalimentare (trasforma-
zione, produzione, conservazione, confezionamento e
stoccaggio dei prodotti alimentari), utilizzando mac-
chine e strumenti degli specifici ambiti di lavorazione.
Seleziona e ordina le materie prime, sceglie i fornitori
e gestisce gli approvvigionamenti, organizza tutte le
attività di laboratorio al fine di ottimizzare la produ-
zione in base alle previsioni di vendita rispettando le
norme di igiene e sicurezza sul lavoro. Si può occu-
pare, a seconda dell’indirizzo, dei prodotti da forno,
pane, pasticceria e dolciari, della lavorazione di latte
e formaggi o dei prodotti a base di vegetali, carne,
pesce o bevande.
Tecnico delle
produzioni
alimentari
● Lavorazione pasticceria,
pasta e forno
● Lav. e prod. lattiero e
caseario
● Lav. e prod. prodotti a base
di vegetali
● Lav. e prod. prodotti a base
di carne
● Lav. e prod. di prodotti ittici
● Produzione bevande
Interviene con autonomia, nel processo di produzione
alimentare di materie prime e semilavorati, elaborando
proposte di nuovi prodotti e di monitoraggio e verifica
dei risultati in rapporto agli standard di qualità e nel ri-
spetto della normativa di igiene. Possiede competenze
su approvvigionamento, stoccaggio, controllo e cata-
logazione delle materie ricevute e trasformate, manu-
tenzione ordinaria di strumenti, utensili e attrezzature,
monitoraggio delle attività di igienizzazione. Interviene
nelle attività di confezionamento e di etichettatura dei
prodotti, controllando la correttezza delle procedure
e gli elementi di tracciabilità e redigendo la lista degli
allergeni.
Legno e arredo
Operatore
del legno
● Operatore del legno
● Operatore del legno -
Design d’arredo
L’Operatore del legno svolge, con autonomia e re-
sponsabilità limitate, la realizzazione e l’assemblaggio
di componenti lignei (elementi di arredo, serramenti,
prodotti di carpenteria, ecc.) in pezzi singoli o in se-
rie. Realizza disegni di arredo d’interni e prototipi reali
o virtuali. È in grado di organizzare il proprio lavoro,
compresa la preparazione di strumenti, attrezzature e
macchinari e la loro manutenzione. Realizza disegni e
prototipi di manufatti lignei e di componenti d’arredo.
Esegue lavorazioni di componenti in legno e monta
manufatti lignei. Opera nel rispetto delle norme igie-
niche, di sicurezza, di salvaguardia ambientale e degli
standard di qualità. Trova lavoro in imprese artigiana-
li, piccole, medie e grandi imprese specializzate nella
lavorazione del legno e nella costruzione di arredi. Al-
cuni mestieri sono: falegname, assemblatore di mobili
e articoli in legno, addetto alla fabbricazione di mobili
e di altri prodotti in legno, serramentista, disegnatore
di componenti d’arredo, conduttore di impianti/mac-
chinari per la produzione di pannelli in legno, mobili
o articoli in legno.
Tecnico del
legno
● Trasformazione legno e
produzione pannelli
● Fabbricaz. in legno di
carpenteria/ edilizia
● Produz., restauro in legno
design/arredo
● Intarsiatura di manufatti in
legno
● Decorazione
Il tecnico del legno promuove le attitudini artigianali e
artistiche tipiche delle regioni. L’intagliatore crea pic-
cole figure sulla base di modelli e bozzetti, utilizzando
diversi tipi di legno, al contrario dello scultore che
lavora frequentemente secondo i propri disegni arti-
stici. Essi realizzano principalmente statue, figure in
rilievo, decorazioni per mobili, cornici. Il policromato-
re invece è specializzato nella decorazione, indoratura,
levigatura, patinatura, pittura di oggetti d’arte e di uso
comune in svariati materiali. La figura trova impiego
in ditte artigianali di policromatura e intaglio del legno,
aziende di produzione di oggetti artistici in legno, bot-
teghe di restauro e attività in proprio.
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249QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Tessile, abbigliamento calzaturiero e sistema moda
Operatore
dell’abbigliamento
e dei prodotti
tessili per la casa
● Abbigliamento
● Prodotti tessili per la casa
Interviene, a livello esecutivo, nella produzione di
capi di abbigliamento e arredi tessili. Utilizza meto-
dologie e strumenti per realizzare figurini e modelli
ed eseguire operazioni di taglio, assemblaggio e
confezionamento del prodotto. Sa pianificare le fasi
delle operazioni da compiere sulla base di schemi,
disegni, procedure, distinte materiali. Cura la manu-
tenzione ordinaria di strumenti e macchinari operan-
do in sicurezza nel rispetto delle norme di igiene e
salvaguardia ambientale. Inoltre, rappresenta figurini
di capi d’abbigliamento nelle loro linee di base, evi-
denziando linea, volume e forma. Sa rilevare le ca-
ratteristiche del tessuto e correggere eventuali difetti
secondo le istruzioni. Elabora tagli base, partendo
da unità di misura prestabilite. Realizza in proprio
capi d’abbigliamento in taglia e arredi. Può lavorare
anche come costumista in ambito teatrale o cinema-
tografico.
Operatore delle
produzioni
tessili
Interviene, a livello esecutivo, nella produzione di
tessuti. Cura l’adattamento del disegno per stampa,
la tessitura e la realizzazione di manufatti tessili,
utilizzando gli strumenti e le tecniche richieste dalle
lavorazioni. Sa pianificare le operazioni da compiere
sulla base di schemi, disegni, procedure, distinte
materiali. Appronta la manutenzione delle attrezza-
ture necessarie operando in sicurezza e nel rispetto
delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale,
elabora e adatta il disegno per stampa e tessitura
utilizzando software dedicati, secondo le indicazioni
dell’ufficio creativo, effettua le operazioni di prepara-
zione e di tessitura del filato verificando la presenza
di difettosità, effettua le operazioni di tintura e stam-
pa e i trattamenti di finissaggio di tessuti naturali o
tecnici. Lavora in genere come dipendente in un’a-
zienda di produzione di capi d’abbigliamento o in un
negozio di sartoria.
Operatore alle
lavorazioni di
prodotti di
pelletteria
Opera, a livello esecutivo, nel processo di pro-
duzione tessile e abbigliamento, occupandosi in
particolare della realizzazione di figurini e modelli,
dell’esecuzione delle operazioni di taglio, dell’as-
semblaggio dei componenti di un prodotto di pel-
letteria nell’ambito della lavorazione e fabbricazione
di articoli in pelle e del confezionamento del pro-
dotto. Definisce e pianifica le fasi delle operazioni,
rispettando schemi, disegni, procedure, distinte
materiali, cura la manutenzione ordinaria di stru-
menti, utensili, attrezzature e macchinari necessari,
effettua la preparazione del materiale e delle com-
ponenti di un prodotto di pelletteria sulla base di
disegni preparatori, ne esegue le attività di rifinitura
e ne realizza il confezionamento.
Operatore delle
calzature
Interviene, a livello esecutivo, nel processo di produ-
zione delle calzature eseguendo attività quali la piani-
ficazione e l’organizzazione del proprio lavoro, la pre-
parazione dei modelli, il taglio delle pelli, la cucitura,
il montaggio e la finitura della calzatura. Sa disegnare
su forma e ricavare i modelli per l’industrializzazione
del prodotto. Studia e mette a punto i prodotti per la
realizzazione degli ordinativi richiesti, nel rispetto della
qualità, nella minimizzazione dei costi e massimizza-
zione dei livelli di produttività.
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250
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Tessile, abbigliamento calzaturiero e sistema moda
Tecnico
abbigliamento e
prodotti tessili per
la casa
Intervenire con autonomia, nel quadro di azione sta-
bilito e delle specifiche assegnate, collaborando al
processo di produzione di capi di abbigliamento e dei
prodotti tessili per la casa, mediante procedure di mi-
glioramento continuo, monitoraggio e valutazione del
risultato. Possiede competenze di rappresentazione
grafica, modellizzazione, realizzazione e riparazione di
capi di abbigliamento e di prodotti tessili per la casa.
Tecnico delle
lavorazioni
tessili
● Produzione
● Sviluppo prodotto
Interviene con autonomia contribuendo alla gestione del
processo di progettazione e produzione di tessuti tenen-
do conto della documentazione tecnica d’appoggio, delle
caratteristiche delle materie prime, delle diverse tipologie
di tessuto e delle relative modalità di lavorazione. Rea-
lizza disegni tecnici e prototipi e articoli di campionario.
Esegue prove di laboratorio e analisi merceologiche.
Controlla la qualità del prodotto per ottimizzare il pro-
cesso produttivo. Lavora in aziende che operano nella
progettazione e realizzazione di componenti d’arredo,
manufatti e beni artistici. Può operare in maniera autono-
ma dopo un periodo di esperienza nel settore.
Tecnico delle
lavorazioni di
pelletteria
Opera con maggiore autonomia dell’operatore nel
processo di produzione delle lavorazioni di pellette-
ria. Sa progettare e sviluppare i modelli, anche con il
programma CAD per la pelletteria. Sbocchi professio-
nali possono essere quelli di tecnico modellista CAD,
assistente allo sviluppo del prodotto, prototipista,
controllore della qualità, servizio o libera professione.
Chimica
Operatore delle
produzioni
chimiche
Si occupa del trattamento, lavorazione e conservazio-
ne di materie prime, semilavorati e prodotti chimici.
È responsabile della preparazione, regolazione, manu-
tenzione e conduzione delle macchine e delle attrez-
zature proprie delle produzioni chimiche. Imposta i
parametri di funzionamento dei macchinari per la la-
vorazione dei prodotti chimici, individua le anomalie di
funzionamento dei macchinari e delle attrezzature del-
la produzione chimica, cura tramite la strumentazione
specifica la pulizia e l’igiene degli impianti di produ-
zione, gestisce misurazione, trattamento, lavorazione
e conservazione delle materie prime e semilavorati,
effettua il controllo qualità sui prodotti chimici, con
test ed esami, registrando i risultati e le difettosità,
applicando le procedure previste dal sistema di qualità
aziendale. Mette in atto le misure necessarie (tra cui
l’uso di specifici abiti, scarpe e copricapi) per preveni-
re i rischi per la sicurezza.
Estrazione e
lavorazione materiali
Operatore alle
lavorazioni dei
materiali lapidei
È una figura professionale che esegue manufatti in
pietra (come marmo, mosaici e stucchi) e che cura
la realizzazione del prodotto dalla fase del disegno e
progettazione a quella dell’effettiva realizzazione, fini-
tura e posa in opera. È in grado di pianificare le fasi
di lavoro assegnato elaborando un bozzetto del ma-
nufatto attraverso strumenti di disegno e tecnologia.
Sceglie i materiali da utilizzare e opera con macchine
e a guida computerizzata e nella finitura manuale dei
prodotti. Interviene nelle fasi di montaggio, assem-
blaggio e posa in opera. Trova impiego nelle imprese
di artigianato artistico e tradizionale. Lavora come, ca-
vatore scalpellino, lastricatore, addetto al taglio della
pietra, marmista, posatore, artigiano nella finitura del
prodotto lapideo, operatore delle macchine utensili a
controllo numerico.
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251QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Estrazione e
lavorazione materiali
Operatore alle
lavorazioni
dell’oro,
dei metalli
preziosi o affini
Si occupa, a livello esecutivo, della lavorazione dei
metalli nell’arte orafa e realizza manualmente su
propria iniziativa o sulla base di un disegno oggetti
d’oreficeria utilizzando metalli preziosi. Legge, realizza
ed interpreta il disegno tecnico per ricavarne le infor-
mazioni necessarie per svolgere le lavorazioni, idea,
trasforma e realizza oggetti d’oreficeria (bracciali,
anelli, spille e collane) in esemplare unico o di serie,
esegue operazioni di fusione o di saldatura del metallo
in base all’oggetto da realizzare e al ciclo di lavorazio-
ne, provvede alla decorazione del metallo con tecniche
di incisione. Svolge la sua attività prevalentemente in
laboratori artigiani, di gioielleria e oreficeria. Lavora in
aziende del settore.
Tecnico delle
lavorazioni dei
materiali lapidei
Cura, con autonomia, la realizzazione del prodotto la-
pideo dalla fase del disegno e progettazione a quella
dell’effettiva realizzazione, finitura e posa in opera. È in
grado di pianificare le fasi di lavoro anche coordinan-
do attività esecutive svolte da altri. Trova impiego nelle
imprese di artigianato artistico e tradizionale operanti
nel settore del marmo, dei mosaici, degli stucchi, ad
esempio, nell’artigianato artistico, tradizionale e inno-
vativo o come artigiano specializzato nella finitura del
prodotto lapideo, progettista specializzato nell’utilizzo
di programmi di lavorazione del marmo e posatore.
Tecnico delle
lavorazioni
dell’oro e dei
metalli preziosi
o affini
Si occupa, con relativa autonomia, della lavorazione
dei metalli nell’arte orafa realizzando la produzione
di manufatti artistici. Individua le risorse, predispone
l’organizzazione operativa delle lavorazioni, anche co-
ordinando attività esecutive svolte da altri. Cura il mo-
nitoraggio e la valutazione del risultato assieme alle
procedure di miglioramento continuo, con assunzione
di responsabilità di carattere economico gestionale.
Svolge attività di ideazione e realizzazione di manufatti
artistici, con competenze nella gestione del laborato-
rio, nella lavorazione e finitura, nella cura dei rapporti
con il cliente e i fornitori. Lavora in aziende del settore.
Tecnico delle
lavorazioni del
ferro e metalli
non nobili
● Fabbricazione e,
installazione di manufatti di
lattoneria
● Lavorazione artigianale in
ferro o metalli non nobili
Lavora i metalli, utilizzando il forno, il maglio, il tornio,
il trapano, la fresatrice e la saldatrice. A partire da un
disegno, effettuato anche con software professionali,
fabbrica cancelli, portali, ringhiere, inferriate. Produ-
ce anche pezzi più piccoli, come lucchetti, cerniere,
targhette, serrature, lampade. Riproduce pezzi antichi
e decorazioni complesse, restaurazioni o creazioni
moderne. Lavora come artigiano autonomo oppure
presso aziende di fabbri, di forgiatura e tornerie
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252
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Edilizia
Operatore edile
● Lavori di scavo e
movimentazione
● Costruzione opere in
calcestruzzo armato
● Realizzazione opere murarie
e di impermeabilizza-zione
● Lavori di rivestimento e
intonaco
● Lavori di tinteggiatura e
cartongesso
● Montaggio di parti in legno
per la carpenteria edile
Interviene nel processo delle costruzioni edili, con
autonomia definita. Svolge attività di realizzazione e
finitura di opere edili, con competenze nell’allestimen-
to del cantiere edile, nella pianificazione e controllo,
verifica di conformità e adeguatezza del proprio la-
voro. È in grado di pianificare le fasi delle operazioni
nel rispetto della normativa sulla sicurezza, sulla base
di schemi, disegni, procedure, distinte dei materiali.
Appronta strumenti, utensili, attrezzature e macchinari
necessari alle diverse fasi di lavorazione curando la
manutenzione ordinaria. Predispone gli spazi di lavo-
ro e logistici del cantiere, monta i ponteggi, esegue
opere in muratura e lavorazioni di carpenteria. Veri-
fica la conformità e l’adeguatezza delle lavorazioni
edili realizzate, in rapporto agli standard progettuali di
qualità e sicurezza. Sa ristrutturare strutture murarie
e posare pavimenti. Intonaca, tinteggia e installa ma-
teriali di isolamento. Può effettuare scavi e movimenti
di terreno con apposite macchine (escavatore cingo-
lato e gommato, ruspa, pala meccanica, terna e rullo
compressore, gru, ruspa, betoniera, dumper, ecc.,).
È in grado di realizzare e manutenere parti di opere
infrastrutturali.
Tecnico edile
● Costruzioni architettoniche
e ambientali
● Costruzioni edili in legno
Ha capacità per supervisionare l’insieme dei lavori che
si svolgono su un cantiere, il progetto di costruzione,
le varie fasi di realizzazione e i relativi aspetti econo-
mici ed ecologici. Ha una solida preparazione a livello
economico-aziendale e di cultura generale. Combina
capacità esecutive nell’ambito delle costruzioni archi-
tettoniche e ambientali o delle costruzioni edili, con
competenze tecnico-amministrative per coordinare
un’impresa e per programmare e gestire in qualità e
sicurezza i lavori in cantiere, nel rispetto delle indica-
zioni di progetto, della pianificazione dei lavori e del
quadro economico stabilito. Con il diploma si pos-
sono ottenere i patentini per: drone (pilota di APR),
ponteggi gru a torre e macchine movimento terra
piattaforme lavoro elevabili.
Meccanica, produzione e
manutenzione di macchine,
impiantistica
Operatore
meccanico
● Lavorazioni meccanica,
per asportazione e
deformazione
● Saldatura e giunzione dei
componenti
● Montaggio componenti
meccanici
● Installazione e cablaggio
di componenti elettrici,
elettronici e fluidici
● Fabbricazione e montaggio/
installazione di infissi, telai
e serramenti
● Lavorazioni dei metalli non
nobili
Il corso forma, a seconda dell’indirizzo scelto dall’al-
lievo, figure specializzate in diversi rami del settore
meccanico (operatore alle macchine utensili, saldato-
re/carpentiere, manutentore di impianti oleodinamici e
pneumatici, disegnatore CAD). L’operatore meccanico
legge disegni tecnici e schemi di montaggio, esegue
la programmazione di macchine utensili tradizionali
e a controllo computerizzato, realizza oggetti di car-
penteria metallica, inoltre, svolge montaggio e ma-
nutenzione di impianti oleodinamici e pneumatici di
automazione industriale. Trova impiego in industrie
ed aziende artigiane, attività industriali, lavorazioni
meccaniche, montaggi, manutenzioni industriali di
macchine ed impianti, carpenteria metallica e aziende
che sviluppano attività di saldatura.
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253QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Meccanica, produzione e
manutenzione di macchine,
impiantistica
Operatore alla
riparazione dei
veicoli a motore
● Manutenzione parti e
sistemi meccanici ed
elettromeccanici
● Manutenzione e riparazione
della carrozzeria
● Manutenzione e riparaz.
macchine per agricoltura e
edilizia
● Riparazione di pneumatici
● Manutentore di aeromobili
Svolge, a livello esecutivo, attività relative alla ripa-
razione e manutenzione di autoveicoli, rispettando
la normativa vigente sia per la parte meccanica che
per quella elettrica e meccatronica. Tratta veicoli a
propulsione termica, ibrida ed elettrica. Ripara parti
meccaniche, elettriche/elettroniche, organi, gruppi
e sistemi dell’autoveicolo. Sa eseguire riparazioni
di pneumatici e di carrozzeria, telai e cristalli del
veicolo applicando tecniche di lucidatura e vernicia-
tura. Svolge manutenzione delle macchine per l’a-
gricoltura e l’edilizia. Collabora nella fase di accet-
tazione, in quella di controllo/collaudo di efficienza
e funzionalità e in fase di riconsegna del veicolo.
Impiego presso· officine artigianali o industriali,
concessionarie, aziende di produzione del settore
automeccanico, officine delle aziende di trasporto
pubblico.
Operatore di
impianti
termoidraulici
Interviene, a livello esecutivo, nel processo di impian-
tistica termo-idraulica civile. Svolge attività di posa
in opera di impianti termici, idraulici, di condiziona-
mento e di apparecchiature idrosanitarie, con compe-
tenze nell’installazione, nel collaudo, manutenzione e
riparazione degli impianti stessi. Pianifica e organizza
il proprio lavoro, compresa la preparazione di stru-
menti, utensili, attrezzature e macchinari e la loro ma-
nutenzione ordinaria. Opera nel rispetto delle norme
igieniche, di sicurezza, di salvaguardia ambientale e
degli standard di qualità.
Operatore
elettrico
● Installazione e cablaggio
di componenti elettrici,
elettronici e fluidici
● Installazione/manutenzione
impianti elettrici civili
● Installazione/manutenzione
impianti elettrici industriali
e del terziario
● Installazione/manutenzione
impianti per la sicurezza e
per il cablaggio strutturato
Svolge attività di installazione e manutenzione di
impianti elettrici e apparecchiature elettroniche nel-
le abitazioni residenziali, negli uffici, negli ambienti
produttivi artigianali ed industriali e per l’automazio-
ne industriale, nel rispetto delle norme relative alla
sicurezza degli impianti elettrici. Può curare grandi
impianti per le aziende, impianti di controllo, quadri di
comando e di regolazione, impianti vocali e di segna-
lazione, di comunicazione, di allarme e sorveglianza
ed elettronica per il tempo libero ecc. Pianifica e or-
ganizza il proprio lavoro seguendo le specifiche pro-
gettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni,
del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico,
della verifica e della manutenzione dell’impianto. Deve
essere in grado di: identificare situazioni di rischio
potenziale per la sicurezza, curare il processo di ap-
provvigionamento dei materiali e collaborare nelle fasi
di collaudo, avvio, messa in servizio e verifica degli
impianti, predisponendo la documentazione tecnica
richiesta.
Operatore
montaggio e
manutenzione
imbarcazioni
da diporto
Interviene con competenze relative al montaggio, alla
finitura e alla manutenzione e riparazione delle imbar-
cazioni da diporto (a motore e a vela) e dei loro com-
ponenti nell’ambito delle lavorazioni della cantieristica
da diporto; inoltre è in possesso delle competenze
per effettuare diagnosi, riparazioni e installazioni di
propulsori marini. Sa pianificare la successione delle
operazioni di realizzazione di uno scafo o di una sua
parte sulla base del progetto e della documentazio-
ne di appoggio (schemi, disegni, procedure, distinte
materiali, ecc.). Trova impiego nella costruzione da
diporto e nell’assistenza e manutenzione ordinaria e
straordinaria alle imbarcazioni.
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254
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Meccanica, produzione e
manutenzione di macchine,
impiantistica
Tecnico
modellazione
e fabbricazione
digitale
● Modellazione e
prototipazione - finitura
creativa oggetti
● Prototipazione elettronica
Opera come progettista, tecnico e designer. Sa cre-
are e fare prototipi di oggetti innovativi, conosce le
tecnologie, ha autonomia e abilità nell’ideazione e
nelle tecniche digitali di modellazione di manufatti.
Punto di incontro tra l’artigianato tradizionale e il
mondo high tech, è una figura adatta a settori arti-
gianali e industriali diversi: dalla moda e accesso-
ristica alla meccatronica, dal settore medico e bio-
medicale al settore degli interni e dell’arredamento.
In generale, trova lavoro in studi di impiantistica
e progettazione industriale, studi tecnici, mobilifi-
ci e negozi di arredamento, aziende meccaniche,
imprese artigianali o industriali specializzate in
progettazione di oggetti prodotti industrialmente in
materiali diversi.
Tecnico per la
programmazione
e gestione di
impianti di
produzione
● Sistemi a CNC
● Sistemi CAD CAM
● Conduzione e
manutenzione impianti
A partire dai disegni di progetto, è in grado di elabo-
rare il ciclo di lavorazione per produrre il particolare
meccanico richiesto. Rispettando standard qualitativi
e criteri di convenienza economica genera il program-
ma di lavorazione per le macchine a controllo nume-
rico per eseguire le lavorazioni necessarie. Interviene
con autonomia contribuendo al processo di produzio-
ne, realizzato con sistemi CNC, sistemi automatizzati
CAD-CAM e linee robotizzate Realizza modelli grafici
tridimensionale di particolari meccanici ed effettua la
taratura dei componenti fluidici, anche elettrocoman-
dati eseguendo in sicurezza la messa in servizio degli
impianti d’automazione.
Tecnico per
l’automazione
industriale
● Programmazione
● Installazione e
manutenzione impianti
Integrando le competenze dell’ambito elettrotecnico,
elettronico e meccanico, coordina e sovrintende i
processi di produzione automatizzata, partecipa alla
progettazione di componenti e impianti, collabora nel-
le fasi di collaudo, avvio e messa in atto del sistema
meccatronico, verifica la correttezza e la conformità
delle procedure adottate. Lavora in molteplici settori
che integrano robotica e automazione. Trova impiego
in aziende manifatturiere che utilizzano impianti auto-
matizzati, aziende del settore elettrico ed elettronico,
imprese di costruzione e manutenzione degli impianti
automatizzati, imprese artigiane ad elevata innovazio-
ne tecnologica.
Tecnico
riparatore di
veicoli a motore
● Manutenzione e riparazione
delle parti e dei sistemi
meccanici, elettrici,
elettronici
● Manutenzione e riparazione
di carrozzeria, telaio e
cristalli
● Riparazione e sostituzione
di pneumatici e cerchioni
Interviene con autonomia, nel quadro delle specifiche
assegnate, nel processo della riparazione di veicoli
a motore attraverso l’individuazione delle risorse,
l’organizzazione operativa, l’implementazione di pro-
cedure di miglioramento continuo, il monitoraggio e
la valutazione del risultato, con assunzione di respon-
sabilità sulla sorveglianza di attività esecutive svolte
da altri. Possiede competenze funzionali - in rapporto
ai diversi indirizzi - alla gestione delle fasi di accetta-
zione, diagnosi, preventivazione e verifica/collaudo dei
veicoli e alla riparazione e manutenzione dei diversi
sistemi, della carrozzeria, del sistema ruota. Esegue,
inoltre, la rendicontazione tecnico-economica delle
attività svolte. Trova impiego in officine artigianali o
industriali, come rappresentante in concessionarie,
in aziende di produzione di veicoli e in officine delle
aziende di trasporto pubblico.
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255QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Meccanica, produzione e
manutenzione di macchine,
impiantistica
Tecnico di
impianti termici
● Impianti di refrigerazione
● Impianti civili/industriali
Interviene con autonomia nel processo di installa-
zione, collaudo e manutenzione di impianti termo
idraulici, piccoli o di grandi dimensioni, banchi frigo
e celle frigorifere, caldaie e condizionatori. Individua
le risorse per l’organizzazione operativa e attua la va-
lutazione del risultato. Può assumere responsabilità
relative alla sorveglianza di attività esecutive svolte da
altri. Recepisce i bisogni del cliente coniugandoli con
le opportunità disponibili. Conduce le fasi di lavoro
identificando situazioni di potenziale rischio per la si-
curezza. Dimensiona l’impianto termo-idraulico, iden-
tifica le esigenze di approvvigionamento dei materiali,
effettua le verifiche di funzionamento dell’impianto
predisponendo la documentazione richiesta.
Tecnico delle
energie
rinnovabili
● Produzione energia elettrica
● Produzione energia termica
È in grado di intervenire nella realizzazione e fun-
zionamento di impianti di energia elettrica e termica
da fonti rinnovabili, tenendo conto delle caratteri-
stiche e dei sistemi già presenti all’interno di conte-
sti edili differenziati (produttivi, abitativi, ecc.). Sa
comprendere caratteristiche tecniche e funzionali
dei principali impianti per la produzione di energia,
elettrica e termica, da fonti rinnovabili (fotovol-
taico, solare termico, geotermico, eolico, ibrido,
ecc.), identifica le principali fonti per la produzione
di energia rinnovabile riconoscendone possibili de-
stinazioni d’uso, vantaggi e limiti, interpreta i dise-
gni tecnici e le specifiche progettuali delle diverse
tipologie di impianto utilizzando strumenti di analisi
dei sistemi energetici e riconosce gli aspetti tecnici
e organizzativi del processo di realizzazione e ma-
nutenzione degli impianti.
Tecnico elettrico
● Building automation
● Impianti elettrici civili/
industriali
Interviene con autonomia per la realizzazione, il fun-
zionamento e la programmazione di impianti elettrici.
Partecipa all’individuazione delle risorse, alla pro-
gettazione e al dimensionamento di componenti e
impianti fino alle fasi di collaudo, avvio e messa in
funzione dell’impianto. Realizza sistemi di building
automation e attua la progettazione e manutenzione
di impianti civili e industriali di piccola dimensione. È
in grado di condurre le fasi di lavoro sulla base delle
specifiche di progetto, identificare situazioni di rischio
potenziale per la sicurezza. Effettua le verifiche di fun-
zionamento dell’impianto predisponendo la documen-
tazione richiesta.
Trasporti e logistica
Operatore dei
sistemi e dei
servizi logistici
Interviene esecutivamente nelle attività di movimenta-
zione, stoccaggio, trasporto e spedizione delle merci,
curando in particolare la gestione del magazzino e il
trattamento dei flussi delle merci in sistemi logistici
di terra, portuali e aeroportuali. Gestisce tutta la do-
cumentazione necessaria per l’accompagnamento
delle merci. Cura l’intero processo di gestione di un
magazzino, dal prelievo all’imballaggio dei prodotti.
Utilizza software di monitoraggio delle procedure di
movimentazione, stoccaggio e trasporto. Trova im-
piego in imprese industriali, commerciali e all’interno
dell’area logistica in società di servizi di logistica inte-
grata, di spedizioni ed agenzie di trasporti marittimi,
aerei, ferroviari.
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256
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Trasporti e logistica
Tecnico dei
servizi logistici
● Logistica esterna (trasporti)
● Logistica interna e
magazzino
Controlla nelle aziende il flusso di materie prime,
semilavorati e prodotti finiti, gestendone i flussi in-
formativi. Gestisce la rete distributiva, attua i piani di
approvvigionamento, amministra il magazzino e gesti-
sce il flusso delle merci. È in contatto soprattutto con
la direzione acquisti, produzione, vendite, e commer-
ciale delle aziende e con il responsabile della logistica.
Collabora con le diverse funzioni aziendali: organizza-
zione, gestione delle risorse umane ed in particolare
con i sistemi informativi. Può intervenire nella stesura
del preventivo e del contratto con il cliente. Lavora sia
in aziende di produzione, industriali e commerciali, sia
in aziende di trasporto o servizi logistici, soprattutto
nella grande distribuzione, nei grandi magazzini o
nelle catene di negozi. Generalmente è un lavoratore
dipendente.
Servizi di distribuzione commerciale Operatore ai
servizi di vendita
È in grado di allestire e riordinare spazi espositivi, as-
sistere il cliente nell’acquisto di prodotti e registrare le
merci in uscita in coerenza con le logiche dell’eserci-
zio. Ulteriori compiti possono essere l’organizzazione
del punto vendita, la realizzazione di semplici adem-
pimenti amministrativi, la gestione del magazzino e
la predisposizione di iniziative promozionali. Trova
impiego come lavoratore autonomo nella gestione
di un’attività commerciale o lavoratore dipendente in
una piccola, media o grande impresa di distribuzione
come addetto vendite, addetto cassa, addetto magaz-
zino, agente di vendita.
Tecnico
commerciale
delle vendite
● Vendita a libero servizio
● Vendita assistita
Presidia l’intero processo di distribuzione commer-
ciale attraverso la pianificazione, organizzazione
e verifica delle attività di acquisto, conservazione
e vendita di prodotti. Coordina le risorse per rea-
lizzare gli obiettivi aziendali prefissati. Seleziona i
fornitori, cura l’allestimento degli spazi dei prodot-
ti, gestisce gli aspetti amministrativi, organizza e
coordina le attività promozionali, realizza i servizi
di accoglienza e assistenza al cliente prima e dopo
l’acquisto e pianifica lo smaltimento dei rifiuti de-
rivanti dalle attività. Può operare come lavoratore
autonomo o avere un contratto di lavoro dipendente
per gestire un punto vendita. Trova impiego come
responsabile di punto vendita, capo reparto di gran-
de distribuzione o gestore e addetto alle vendite
all’ingrosso o al dettaglio.
Servizi di informatica
Operatore
informatico
Interviene esecutivamente nel processo di svilup-
po, supporto operativo e gestione di prodotti e ser-
vizi informatici. Installa e configura tipologie di si-
stemi elettronici come impianti telefonici, televisivi,
di illuminazione, sistemi di sorveglianza ed allarme.
Si occupa dell’installazione, realizzazione, configu-
razione e manutenzione di sistemi e reti informa-
tiche. Conosce i componenti hardware e software
presenti nell’office automation e a supporto della
comunicazione digitale. Trova impiego in strutture
produttive di grandi dimensioni, aziende di servizi
informatici e telematici, enti pubblici, uffici e attività
commerciali che utilizzano o commerciano sistemi
informatici.
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257QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Servizi di informatica
Tecnico
informatico
● Sistemi, reti e data
management
● Sviluppo soluzioni ICT
Interviene con autonomia nei processi relativi ai si-
stemi, reti, data management, sviluppo soluzioni ICT
e sicurezza di reti informatiche. Si occupa della digi-
talizzazione dei processi lavorativi d’ufficio e ne risolve i
problemi hardware e software di persona o da remoto.
Svolge giornalmente le operazioni di backup di rete.
Cura assemblaggio, installazione, aggiornamento ma-
nutenzione e dismissione di componenti hardware e
software di sistemi e reti informatiche. Esegue ripara-
zioni delle componenti hardware e testing di conformi-
tà. Può svolgere, in alcuni casi, attività di informazione
e assistenza post-vendita alla clientela.
Servizi di public utilities
Operatore
gestione delle
acque e
risanamento
ambientale
Collabora nella tutela e nella gestione delle acque po-
tabili, industriali ed agricole, nel rispetto della norma-
tiva vigente. Conosce i principi essenziali di tecnologie
idriche, chimiche e biologiche, applicabili al controllo,
distribuzione e manutenzione degli impianti delle ac-
que potabili o acque per la realizzazione di prodotti
alimentari o industriali. Applica metodi di risanamento
ambientale di corpi idrici e terreni contaminati. Col-
labora alla manutenzione di argini, coste e aree dei
corsi d’acqua. Collabora alla gestione di una zona
umida artificiale per il trattamento di acque reflue per
piccoli agglomerati urbani. Collabora agli interventi
tecnologici per la produzione di acqua potabile e per
il trattamento degli effluenti gassosi, dei rifiuti solidi,
dei fanghi e dei siti contaminati. Lavora nella raccol-
ta, trattamento, fornitura e depurazione dell’acqua o
come addetto agli impianti.
Stampa ed editoria
Operatore
grafico
● Impostazione e
realizzazione della stampa
● Ipermediale
Interviene in maniera creativa, ma con autonomia
definita, nel processo di produzione grafica. Si oc-
cupa della produzione di manifesti, volantini, inserti,
dépliant, ma anche dell’elaborazione grafica di bro-
chure, giornali o cataloghi. Svolge, a seconda dell’in-
dirizzo, attività relative alla realizzazione del prodotto
grafico per la pubblicazione su supporto cartaceo o
ipermediale. Realizza per social e siti web campagne
pubblicitarie, layout, loghi, video e impaginati. Im-
piega software professionali per il trattamento delle
immagini e per l’impaginazione di stampati. Offre
consulenza ai clienti e lavora presso studi grafici e di
comunicazione, tipografie, studi fotografici, in impre-
se di ogni dimensione, come agenzie web e case di
produzione editoriali, video e musica.
Tecnico grafico ● Tecnico grafico
È in grado di progettare con autonomia e realizzare pro-
dotti che spaziano dal digitale allo stampato. Si occupa
della grafica di marchi, di immagine coordinata (biglietti
da visita, carta da lettere, busta, modulistica varia), di
packaging (veste grafica dei prodotti, etichette, con-
fezioni, imballaggi), di progettazione editoriale (impa-
ginazione di cataloghi, giornali, riviste, depliant...), di
manifesti e pubblicità sui punti vendita. Possiede com-
petenze di comunicazione e illustrazione pubblicitaria.
Come web designer sa realizzare soluzioni grafiche in
ambiente web. In particolare, cura l’interfaccia grafica
e l’immagine stilistica del sito, creando un ambiente
idoneo per i contenuti e le informazioni che il marketing
aziendale vuole presentare. Può realizzare video, filmati
e animazioni. Deve saper gestire il contatto col cliente
per creare il prodotto o servizio che soddisfi le richieste
del committente.
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258
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Servizi alla persona
Operatore del
benessere
● Erogazione di trattamenti di
acconciatura
● Erogazione dei servizi di
trattamento estetico
Come acconciatore, si occupa, a livello esecutivo, della
pulizia e dell’aspetto estetico dei capelli e della barba,
effettuando lavaggi, tagli, acconciature ed altri tipi di
trattamento quali, colorazione, permanente, stiratura,
decolorazione, applicazione di extension, ecc. Applica
diversi trattamenti cosmetici per capelli e suggerisce al
cliente comportamenti e prodotti (non farmaceutici) per
il benessere del cuoio capelluto. Garantisce la sicurezza
e l’igiene dei trattamenti. Opera per lo più con contratto
dipendente, collaborando al funzionamento dell’eserci-
zio. Come acconciatore dello spettacolo cura l’acconcia-
tura richiesta dalle specificità stilistiche dello spettacolo.
Come estetista, effettua a livello esecutivo trattamenti
non terapeutici sulla superficie del corpo per migliorarne
l’aspetto. Applica tecniche manuali, utilizza apparecchia-
ture elettro-meccaniche per uso estetico e usa prodotti
cosmetici adeguati alle caratteristiche dei clienti. I trat-
tamenti riguardano pulizia e cura della pelle, massaggi
con finalità estetica, abbronzatura artificiale, depilazione
ed epilazione, manicure, pedicure, decolorazione un-
ghie, trucco. Opera con contratto di lavoro dipendente in
imprese di estetica. Come truccatore dello spettacolo è
specializzato nel trucco di scena di attori e artisti.
Tecnico dei
trattamenti
estetici
Effettua in autonomia trattamenti non terapeutici sul-
la superficie del corpo al fine di migliorarne l’aspetto
estetico. Applica tecniche manuali, utilizza apparec-
chiature elettro-meccaniche per uso estetico e prodot-
ti cosmetici secondo le esigenze dei clienti. I principali
trattamenti riguardano: pulizia e cura estetica della
pelle, massaggi con finalità estetica, abbronzatura
artificiale, depilazione ed epilazione, manicure, pedi-
cure, decorazione unghie, trucco estetico. Si occupa
anche degli aspetti organizzativi e amministrativi della
propria attività. Può operare con contratto di lavoro
dipendente presso imprese di estetica oppure come
lavoratore autonomo, essendo titolare di esercizio
proprio. Come responsabile organizzerà il luogo di la-
voro e il piano degli acquisti, amministrerà l’esercizio
e i rapporti con il cliente. È coinvolto nella selezione
del personale necessario al punto vendita. Trova im-
piego in centri estetici, beauty farm, strutture alber-
ghiere con settore benessere, centri di abbronzatura
o ricostruzione unghie, attività in proprio presentando
richiesta al comune per il territorio e poi registrandosi
alla Camera di commercio.
Tecnico di
acconciatura
Si occupa, con autonomia, della pulizia e dell’aspetto
estetico dei capelli e della barba, effettuando lavaggi,
tagli, acconciature ed altri tipi di trattamento quali,
colorazione, permanente, stiratura, decolorazione, ap-
plicazione di extension, ecc. Sulla base delle richieste
del cliente utilizza tecniche, attrezzature e prodotti di
linee cosmetiche in linea con le tendenze della moda.
Applica diversi trattamenti cosmetici per capelli sug-
gerendo al cliente prodotti (non farmaceutici) per il
benessere del cuoio capelluto. Garantisce la sicurezza
e l’igiene dei trattamenti eseguiti e mantiene i locali in
cui esercita in efficienza e pulizia. Si occupa, general-
mente, anche degli aspetti amministrativi della sua at-
tività. Opera con contratto di lavoro dipendente presso
imprese di acconciatura o come lavoratore autonomo.
Nello svolgimento del lavoro si relaziona con il cliente
con il quale tende a stabilire un rapporto di fiducia.
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259QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Servizi culturali e di spettacolo
Tecnico
allestimenti e
predisposizione
degli impianti
nel settore dello
spettacolo
● Allestimento del sonoro
● Allestimento luci
● Allestimenti di scena
Lavora nell’ambito dell’assistenza tecnica nel setto-
re dello spettacolo, sia live che in post-produzione.
Utilizza attrezzature nell’ambito scenotecnico (illu-
minotecnica, audiovisivo, attrezzeria di scena) prov-
vedendo alla disposizione degli strumenti necessari
all’allestimento scenico. Come tecnico del suono,
assicura la gestione del suono in tutti i suoi aspetti
tecnici e artistici e nelle diverse fasi di impostazione e
allestimento degli impianti fonici, di esecuzione delle
prove, di funzionamento e settaggio, di produzione
audio e di montaggio in postproduzione. Come tec-
nico delle luci progetta il piano di illuminazione di uno
spettacolo (teatrale, cinematografico, musicale, tele-
visivo) e di eventi culturali e ne cura la realizzazione
durante l’esecuzione. Come macchinista teatrale, è in
grado di costruire elementi scenografici per uno spet-
tacolo teatrale e di montare, smontare e movimentare
una scenografia. Come costumista, è responsabile
dell’immagine degli attori. Queste figure trovano im-
piego nelle produzioni tecnico-artistiche del settore
dello spettacolo, in postproduzione, nell’organizzazio-
ne di eventi e spettacoli, nell’animazione ricreativa e
nell’assistenza ai set cinematografici.
Servizi turistici
Operatore della
ristorazione
● Preparazione degli alimenti
e allestimento piatti
● Allestimento sala e
somministrazione piatti e
bevande
Interviene, a livello esecutivo, nella preparazione dei
pasti e nei servizi di sala e di bar. Il commis di cucina
interviene nella scelta, preparazione, conservazione e
stoccaggio di materie prime e semilavorati e nella re-
alizzazione di piatti semplici cucinati e allestiti. Adotta
diverse modalità e tecniche di preparazione sulla base
di ricettari o su indicazioni di altre figure direttive, colla-
bora all’impiattamento. Conosce le modalità di impiego
e conservazione degli alimenti, ha nozioni di cucina
dietetica e sa determinare il valore nutrizionale delle
pietanze. È in grado di stabilire un menu e di calcolare
quantità e prezzi degli ingredienti necessari. Provvede
alla lista della spesa e alla preparazione degli ambienti
nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. Il commis di
sala e bar si occupa della predisposizione degli ordini,
della somministrazione dei pasti e della preparazione di
prodotti da bar secondo gli standard richiesti e nel ri-
spetto delle norme. Predispone il luogo di lavoro e cura
l’approvvigionamento e la conservazione delle materie
prime. L’operatore alla ristorazione trova impiego nelle
aziende della ristorazione commerciale (ristoranti tra-
dizionali, gourmet, ristoranti per banchetti, ristoranti
d’albergo, gastronomie di centri commerciali) e nella
ristorazione collettiva (mense scolastiche, aziende di
produzione pasti, villaggi turistici e navi da crociera).
Può intraprendere un’attività in proprio dopo un’oppor-
tuna esperienza.
Operatore
ai servizi di
promozione e
accoglienza
Presta servizio all’interno delle strutture alberghiere o
altri esercizi ricettivi, a livello locale, nazionale o inter-
nazionale, rispondendo alle esigenze del cliente nelle
fasi di prenotazione e disbrigo delle pratiche ammini-
strativo-contabili, con competenze nella prenotazione
e assistenza. Alla reception accoglie la clientela, la
informa su servizi e orari della struttura e sulle pos-
sibilità di svago nella zona. Instaura, mantiene e cura
le relazioni con associazioni turistiche, autorità e ope-
ratori turistici. In collaborazione con la direzione può
creare opuscoli pubblicitari e aggiornare il sito web
della struttura.
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260
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Servizi turistici
Tecnico
di cucina
Si caratterizza come figura dotata di un grado di re-
sponsabilità e autonomia superiore a quello dell’ope-
ratore della ristorazione. Svolge funzioni di assisten-
za al food & beverage manager. Progetta, realizza o
riorganizza le aree di lavoro, gestisce le fasi di lavo-
ro, controlla i costi di produzione (costo pasto) e la
formulazione delle proposte di prodotti/servizi volti
a promuovere la fidelizzazione del cliente, coordina
l’area della preparazione delle vivande con l’area del-
la distribuzione e partecipazione ad eventi formativi.
Come tecnico del controllo della produzione e della
qualità alimentare, garantisce il controllo di qualità ed
efficienza nelle imprese del settore agro-alimentare
organizzando e gestendo il processo di produzione e
approvvigionamento.
Tecnico
dei servizi di
sala-bar
Svolge con autonomia un servizio di sala e bar, pro-
grammando e organizzando l’attività. Cura il servizio
distribuzione pasti e bevande formulando ai clienti
proposte di prodotti adeguati per tipologia di abbina-
mento e momento della giornata. Individua le risorse
materiali e tecnologiche, le condizioni e l’organizzazio-
ne operativa valutando il risultato, con assunzione di
responsabilità per la sorveglianza di attività esecutive
svolte da altri. Trova occupazione in diversi ambiti del-
la ristorazione commerciale e collettiva come ristoran-
ti, hotel, bar, imprese turistiche, navi da crociera ecc.
Tecnico dei
servizi di
promozione e
accoglienza
● Ricettività turistica
● Agenzie turistiche
● Convegnistica ed eventi
culturali
Organizza l’ospitalità alberghiera, convegni ed eventi
culturali. Si occupa di tutti gli aspetti che riguarda-
no le attività di ricevimento dei clienti per assisterli
e soddisfare le loro esigenze. Può creare particolari
offerte e pacchetti turistici che valorizzino le risorse
del territorio. Si può occupare di fornitura di servizi
e vendita di prodotti. In alcuni casi, può occuparsi di
fornitura di servizi e di vendita di prodotti turistici,
studiando i consumi e le tendenze del settore. Trova
impiego in ambito ristorativo, alberghiero e turistico,
a livello locale, nazionale o internazionale, in agenzie
di promozione turistica e uffici turistici e nella gestio-
ne in proprio di un’attività nel settore turistico. Può in-
traprendere un’attività in proprio aprendo un esercizio
dopo opportuna esperienza.
Tecnico dei
servizi di
animazione
turistico-
sportiva e del
tempo libero
Il percorso è rivolto ai giovani che frequentano una
disciplina sportiva a livello agonistico. Questa forma-
zione prepara a lavorare nei servizi turistico-sportivi e
nell’organizzazione delle attività ricreative del tempo
libero. In particolare, i professionisti del settore spor-
tivo migliorano la prestazione fisica dei clienti concor-
dando con loro gli obiettivi da raggiungere attraverso
l’allenamento. Si occupano, inoltre, dell’informazione,
della vendita e dell’organizzazione di offerte di vacanze
e dell’assistenza e intrattenimento degli ospiti. Questa
figura professionale può anche avere un ruolo di co-
ordinamento degli altri operatori, occuparsi di vendita,
amministrazione e marketing. Trova impiego in alber-
ghi e strutture ricettive, enti di promozione turistica,
tour operator, palestre, piscine, fitness club, associa-
zioni sportive e di animazione.
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261QUADERNI • ANNO 40/ n ° 13- 2024
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Area comune
Operatore ai
servizi di
impresa
● Contabilità
● Segreteria
Si occupa, a livello esecutivo, di attività amministrati-
ve, contabilità e sistemi informativi. Come “contabile”
gestisce operativamente le attività economico-finan-
ziarie. Può occuparsi anche del sistema di ammini-
strazione del personale curando fisco, previdenza e
contabilità connessi al rapporto di lavoro. Aggiorna
le scritture di contabilità e le registrazioni di clienti e
fornitori; emette, registra e archivia le fatture. Come
“segretario” si occupa dei documenti amministrati-
vo-contabili e del lavoro dell’ufficio, con competenze
nella organizzazione di eventi, riunioni e trasferte di
lavoro. Cura i flussi comunicativi in entrata/uscita, l’a-
genda del dirigente, il disbrigo delle pratiche burocra-
tiche, l’invio di materiali e l’emissione, registrazione e
archiviazione di documenti amministrativo-contabili.
Trova impiego in uffici commerciali e informatici,
come front officer, nei call center e nella vendita di
prodotti informatici
Tecnico dei
servizi di
impresa
● Amministrazione e
contabilità
● Gestione del personale
Può affiancare la direzione nella gestione contabile di
medie e grandi imprese svolgendo azioni di controllo,
pianificazione, analisi dei costi e bilancio di esercizio.
Può specializzarsi nella gestione contabile del perso-
nale (assunzioni, buste paga) e nella gestione fiscale
(dichiarazioni dei redditi, IVA.), oppure nell’utilizzo
di strumenti informatici per gestire il funzionamento
aziendale. Svolge un ruolo di responsabilità all’interno
dell’azienda per le funzioni amministrative, contabili
e del personale. È in grado di utilizzare metodologie,
strumenti e informazioni specializzate per controllare
e valutare anche il lavoro svolto da altri. Trova impie-
go in imprese che utilizzano sistemi informatici, negli
uffici di gestione del personale, in studi contabili e
fiscali, in aziende che erogano servizi di controllo di
gestione.
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267
Indice
sommario ............................................................................................................................................ 3
Presentazione ................................................................................................................................. 5
1. La Lettura dei fabbisogni ................................................................................................. 9
2. iL contributo deLLa iefP ................................................................................................. 13
3. aLcune criticità da risoLvere ........................................................................................ 17
4. aLcuni Punti a favore ........................................................................................................... 21
5. Le figure attivate suL territorio ............................................................................... 23
6. iL tema dei finanziamenti .................................................................................................. 31
7. concLusioni ................................................................................................................................. 35
Panoramica deLLe regioni ...................................................................................................... 41
Introduzione alle schede ........................................................................................................ 43
Glossario ............................................................................................................................................ 45
Abruzzo ............................................................................................................................................... 49
Basilicata ........................................................................................................................................... 59
Calabria ............................................................................................................................................... 65
Campania .......................................................................................................................................... 75
Emilia-Romagna .......................................................................................................................... 83
Friuli-Venezia Giulia ................................................................................................................ 93
Lazio ..................................................................................................................................................... 103
Liguria ................................................................................................................................................. 113
Lombardia ........................................................................................................................................ 123
Marche ................................................................................................................................................. 133
Molise ................................................................................................................................................... 143
Piemonte ............................................................................................................................................ 151
Puglia .................................................................................................................................................... 161
Sardegna ............................................................................................................................................ 169
Sicilia .................................................................................................................................................... 177
Toscana ............................................................................................................................................... 187
Umbria ................................................................................................................................................ 197
Valle d’Aosta .................................................................................................................................... 207
Veneto .................................................................................................................................................. 217
Provincia Autonoma di Bolzano ...................................................................................... 227
Provincia Autonoma di Trento ......................................................................................... 235
aLLegato Profilo delle figure professionali nazionali dell’a.f. 2023/24 247
bibLiografia ..................................................................................................................................... 263
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Maggio 2024
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