Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali. Edizione 2022

Autore: 
CNOS-FAP
Categoria pubblicazione: 
Esperienze
Anno: 
2023
Numero pagine: 
152
Codice: 
978-88-31972-22-2
A cura del CNOS-FAP Anno 2023 Esposizione Nazionale dei Capolavori dei settori professionali. Edizione 2022 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 1 01/03/23 17:57 © 2023 By Sede Nazionale del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale) Via Appia Antica, 78 - 00179 Roma Tel.: 06 5107751 - Fax 06 5137028 E-mail: cnosfap.nazionale@cnos-fap.it –Sito: www.cnos-fap.it CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 2 01/03/23 17:57 3 SOMMARIO Presentazione .......................................................................................................................................... 5 Introduzione ............................................................................................................................................ 7 I Settori professionali e le Aree di interesse culturale coinvolti nell’Esposizione Nazionale dei Capolavori edizione 2022 ................................................................................... 23 1. Settore Automotive. Scheda di presentazione ............................................................ 25 2. Settore Elettrico. Scheda di presentazione ................................................................... 26 3. Settore Energia. Scheda di presentazione ..................................................................... 28 4. Settore Grafico. Scheda di presentazione ..................................................................... 30 5. Settore Meccanica Industriale. Scheda di presentazione ........................................ 31 6. Settore Turistico-Alberghiero. Scheda di presentazione ......................................... 33 7. Aree Trasversali Unite (Scientifico-Matematica, Digitale, Cultura Italiana e Inglese). Scheda di presentazione ................................................................................... 35 Documentazione tecnica delle prove ........................................................................................... 37 Settore Automotive ........................................................................................................................ 39 Settore Elettrico .............................................................................................................................. 47 Settori Energia ed Elettrico Domotico ................................................................................... 51 Settore Grafico ................................................................................................................................ 81 Settore Meccanica Industriale ................................................................................................... 83 Settore Turistico Alberghiero ..................................................................................................... 117 Aree Trasversali unite ................................................................................................................... 125 Altre iniziative ........................................................................................................................................ 135 Welding Junior Cup 2022 ........................................................................................................... 137 Indice .......................................................................................................................................................... 151 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 3 01/03/23 17:57 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 4 01/03/23 17:57 5 PRESENTAZIONE Da più di un decennio ormai la Sede Nazionale ha messo in campo un’iniziativa denominata “Esposizione Nazionale dei Capolavori dei settori professionali”, un’iniziativa che coinvolge, in forma anche ludica, l’allievo, il CFP e la Federazione CNOS-FAP nella didattica per competenze che è un orientamento generale europeo e italiano, ma, di fatto, rappresenta ancora più una sfida che una prassi consolidata e condivisa da tutti. Il “Capolavoro” proposto agli allievi e ai CFP della Federazione si colloca nel solco della tradizione salesiana, rivelandosi contemporaneamente uno strumento di apprendimento e una prova mediante la quale l’allievo dimostra di possedere le competenze necessarie a fronteggiare i compiti e i problemi propri dell’ambito su cui si è formato, così da meritare la qualifica professionale prevista. Inoltre l’Esposizione si sta rivelando un ambiente più ampio, in cui entrano in gioco come attori importanti le Imprese leader del settore professionale di riferimento: in tal modo questo evento viene ad acquisire un valore ancor più significativo per il mondo del lavoro che l’allievo potrà spendere lungo tutto il suo percorso formativo e professionale. Il presente volume ha l’obiettivo di documentare questa esperienza mettendo in risalto gli elementi di forza sia dal punto di vista metodologico che contenutistico. Con l’occasione il CNOS-FAP ringrazia quanti concorrono, ogni anno, alla organizzazione dell’iniziativa: l’équipe della Sede Nazionale, i Segretari nazionali dei Settori e delle Aree professionali, il personale dei Centri di Formazione Professionale, i giovani. Un ringraziamento particolare va ai responsabili delle imprese che hanno creduto da subito e continuano a credere nella proposta apportando il loro contributo. La Sede Nazionale si augura che la socializzazione di questa iniziativa possa costituire un’occasione preziosa di condivisione e di confronto con altre esperienze simili presenti in Italia e in Europa, per renderla sempre più efficace per la formazione dei giovani e rispondente alle attese del mondo del lavoro. La Sede Nazionale del CNOS-FAP CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 5 01/03/23 17:57 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 6 01/03/23 17:57 7 INTRODUZIONE Il Capolavoro tra passato e futuro 1. Le origini dell’iniziativa Il 18 aprile 2008 sono stati convocati a Roma, presso l’Istituto Teresa Gerini, 50 allievi per misurarsi con la realizzazione di uno specifico “capolavoro”. Provenivano da varie Regioni italiane e frequentavano, presso i Centri di Formazione Professionale (CFP) della Federazione CNOS-FAP, percorsi formativi sperimentali di durata triennale nei settori della meccanica industriale, dell’auto, dell’elettricità e dell’elettronica, della grafica. L’iniziativa è stata promossa dalla Sede Nazionale e, visti gli aspetti positivi emersi, è stata avallata dagli organismi della Federazione a proseguire negli anni futuri. Alla definizione del capolavoro da realizzare hanno concorso, sin dall’inizio, formatori della Federazione e tecnici delle imprese del settore. Questa proposta, denominata a volte “esercitazione”, altre volte “prova” o “capolavoro”, si colloca nel solco della tradizione salesiana. L’iniziativa si propone di raggiungere almeno tre obiettivi. Il progetto mira, innanzitutto, a stimolare gli allievi dei CFP della Federazione CNOS-FAP a misurarsi su una prova, elaborata d’intesa con le imprese del settore, che rispecchia le competenze che l’allievo deve raggiungere al termine del percorso formativo. La proposta mira, in secondo luogo, a sostenere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP della Federazione CNOS-FAP, soprattutto dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa. Il “capolavoro”, infine, si sta rivelando uno strumento efficace per approfondire e consolidare il rapporto con il mondo delle imprese del settore. Questa proposta, denominata a volte “esercitazione”, altre volte “prova” o “capolavoro”, si colloca nel solco della tradizione salesiana. Già don Bosco, con una chiara preoccupazione preventiva e con una esplicita finalità pratica - quella di evitare i gravi pericoli morali delle officine della città e di dare una risposta concreta “alla gioventù abbandonata e pericolante”, bisognosa di apprendere un mestiere - aprì tra gli anni cinquanta e sessanta dell’Ottocento, ben sei laboratori: calzolai (1853), sarti (1853), legatori (1854), falegnami (1856), tipografi (1861), fabbri (1862). Scrive lo storico salesiano Pietro Stella, riportato da Josè Manuel Prellezo in un suo recente studio: “Tra l’antico modo di stabilire rapporti di lavoro tra capo d’arte padrone di bottega con gli apprendisti e il nuovo modello della scuola tecnica prevista dalla legge organica sull’istruzione, don Bosco preferì percorrere la sua terza via: quella cioè dei grandi laboratori di sua proprietà, il cui ciclo di produzione, di livello popolare e scolastico, era anche un utile tirocinio per i giovani apprendisti”. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 7 01/03/23 17:57 8 Quest’approccio eminentemente pratico - un apprendistato concepito prevalentemente come preparazione per un’arte o un mestiere manuale mediante concrete e prolungate esercitazioni di laboratorio - è all’origine delle successive “Scuole di arti e mestieri”, ulteriormente ripensate come “Scuole professionali” che daranno vita ad una visione più organica del lavoro e della formazione culturale e professionale dei giovani. Un interessante testo del 1886, che conteneva le norme e gli orientamenti assunti per ottenere una adeguata preparazione teorico-pratica, sintetizzava la convinzione di don Bosco e dei suoi primi collaboratori sulla finalità delle scuole di arti e mestieri. Le suddette scuole dovevano: – assecondare “l’inclinazione dei giovani nella scelta dell’arte o mestiere”; – provvedere “abili ed onesti maestri d’arte anche con sacrificio pecuniario”; – curare una organizzazione graduale e progressiva dei diversi momenti della pratica del mestiere; – stabilire adeguata durata del tirocinio, che “per regola generale” era di “cinque anni”; – attuare l’allestimento di una esposizione dei lavori realizzati dagli alunni durante l’anno e, ogni tre anni, una esposizione generale “a cui prendano parte tutte le nostre case d’artigiani”. È da notare come sin dagli inizi dell’opera salesiana - vivente don Bosco - si parli di “esposizione dei lavori realizzati dagli alunni” e di “esposizione generale” coinvolgente tutte le opere salesiane. Dopo la fase dei primi “laboratori”, tra sperimentazioni, aggiustamenti, considerazioni generali, confronti e discussioni, i Salesiani passeranno progressivamente, tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, a quelle organizzazioni che saranno chiamate “Scuole professionali”, le cui caratteristiche sono sintetizzate in un documento del 1910 dal titolo: “PIA SOCIETÀ SALESIANA DI D. BOSCO. Le scuole professionali. Programmi didattici e professionali”: Le scuole professionali: devono “essere palestre di coscienza e di carattere, e scuole fornite di quanto le moderne invenzioni hanno di meglio negli utensili e nei meccanismi, perché ai giovani alunni nulla manchi di quella cultura, di cui vantasi giustamente la moderna industria”. Le scuole professionali devono: formare operai intelligenti, abili e laboriosi. Scendendo a indicazioni dettagliate, nel documento si legge anche: l’ammettere l’alunno all’apprendimento il dì stesso che entra in laboratorio e l’alternagli l’insegnamento con il lavoro, costituisce quel metodo eminentemente teorico-pratico, che è il più atto ad abituare i giovani all’officina. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 8 01/03/23 17:57 9 Per stimolare l’attività e favorire l’emulazione degli allievi, infine, si proponevano: esami, premi, incoraggiamenti, compartecipazione ai frutti del loro lavoro (la cosiddetta “mancia settimanale”), esposizioni generali e particolari degli oggetti costruiti dagli allievi durante l’anno scolastico. È interessante notare il ricorrente richiamo, sin dalle origini, alle esposizioni dei prodotti realizzati nel periodo formativo. Uno stile, questo, che rifletteva anche il contesto culturale del tempo, segnato dal progressivo sviluppo industriale che stimolava e caldeggiava iniziative simili a vari livelli quali esposizioni regionali, nazionali, universali. Un primo elenco di “prodotti” realizzati dai giovani si può leggere nella documentazione elaborata in occasione della 2° Esposizione organizzata nell’estate del 1904 a Valdocco, alla quale hanno partecipato 58 scuole professionali salesiane e articolata in cinque sezioni: Arti grafiche ed affini, Arti liberali, Mestieri (falegnami, calzolai, sarti e fabbri), Colonie agricole, Didattica. I documenti salesiani e alcuni giornali dell’epoca parlano di: A. “pregevolissimi” lavori delle scuole dei falegnami ed ebanisti (Torino - Valdocco, Liegi, Milano, San Benigno, Sampierdarena); B. “pregevoli saggi” delle scuole di Disegno, di Plastica e di Scultura, con le statue provenienti dalle scuole di Statuaria di Valdocco e di Barcellona - Sarrià; C. “artistiche produzioni ceramiche” dell’Istituto S. Ambrogio di Milano; D. “lavori svariatissimi, semplici ed eleganti” di molte scuole di Calzoleria e Sartoria; E. “documenti e saggi didattici riguardanti la cultura professionale”; F. didattica agraria dell’Istituto S. Benedetto di Parma; G. “l’atlante didattico-professionale di Liegi”; H. “la collezione dei cartelloni del Musée scolaire dell’Émile Deyrolle”, destinata alla casa d’Arequipa. Nel 1910 fu allestita la 3° Mostra professionale. I giudizi degli esperti su questa Mostra furono pubblicati in un apposito fascicolo nel 1912: Terza esposizione salesiana”. Una ulteriore Mostra Programmatica e Didattica delle Scuole Professionali e Agricole venne allestita nel 1920, dal momento che quella programmata per il 1915, pensata in occasione del primo centenario della nascita di don Bosco, non si tenne a causa della guerra. Negli anni Trenta si registrano altre iniziative: una Mostra Artigiana Salesiana tra gli Istituti del Piemonte (1932) e una Gara artigiana delle Scuole Professionali Salesiane d’Italia (1933). L’attenzione al territorio e all’esigenza di nuovi laboratori richiesti dall’industria fu un’altra costante salesiana. Mentre infuriava la Prima guerra mondiale, alcuni documenti salesiani informano sull’ampliamento della propria offerta formativa. Parlano di “recenti iniziative” CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 9 01/03/23 17:57 10 come quella di “un nostro istituto” che, mosso dalle “necessità del lavoro moderno e dal desiderio di acquistare sempre maggior prestigio, decise la fondazione delle nuove scuole di Elettricità e di Meccanica [per la formazione di] onesti meccanici, installatori elettricisti, conduttori-meccanici di automobili e macchine similari”. Da rilevare anche che l’innovazione tecnologica era strettamente connessa con l’attenzione alla formazione umana e cristiana del giovane. Lo testimoniano, tra l’altro, il già citato testo PIA SOCIETÀ SALESIANA. Le scuole professionali. Programmi didattici e professionali (1910), i Programmi per le Arti Metallurgiche (1921), il fascicolo Alcuni avvertimenti di pedagogia ad uso dei maestri d’arte della Società Salesiana, più volte aggiornato e rieditato. Quando la Congregazione è diventata “mondiale”, la tradizione delle mostre o gare organizzate a livello centrale è stata sostituita da iniziative locali. Si può tuttavia affermare che la pratica del capolavoro, frutto di prodotti realizzati dagli allievi, e la connessa esposizione continuò, come tradizione, nella maggior parte dei Paesi. Limitatamente all’area geografica italiana ed europea i vari settori trovarono, sin dal dopoguerra, varie modalità per coinvolgere gli allievi nella realizzazione dei capolavori e nell’esposizione dei medesimi: esposizioni annuali nei vari Centri di Formazione Professionale, partecipazione a fiere e a concorsi. A solo titolo esemplificativo ricordo la classica prova denominata “prova Bemetel”, una prova a dimensione europea che ha coinvolto allievi e formatori per decenni, il Premio don Bosco nell’área tecnológica de electrónica, mecánica, automoción y electricidad organizzato dalle scuole tecniche della Spagna, la recente partecipazione del settore auto alle fiere nazionali e internazionali, l’assegnazione del 1° Trofeo GIPA dell’Eccellenza1 . In sintesi, volendo riassumere, mi sembra di poter concludere che la parola “capolavoro”, pur non utilizzata soprattutto nelle prime fasi della formazione professionale salesiana, sia stata presente come concetto, perché sin dall’inizio la formazione professionale chiedeva all’allievo di realizzare “prodotti” reali ed utilizzabili nel mondo del lavoro. 2. L’Esposizione dei Capolavori L’Esposizione nazionale dei Capolavori dei Settori professionali” è un’occasione formativa speciale, realizzata per la prima volta dalla Sede Nazionale CNOS-FAP il 18 aprile 2008 con una duplice valenza: riprendere una pratica storica dell’esperienza formativa Salesiana, almeno dalle origini2 , con lo scopo di trarre dal passato cose buone in grado di dare un rilancio all’attuale stagione della FP; fornire un contributo originale alla qualificazione della formazione, poiché si colloca appieno nella tradizione pedagogica di natura costruttivistica centrata sul presupposto che gli studenti 1 Il trofeo è stato consegnato al CNOS-FAP il giorno 20 maggio 2009, all’interno del Salone dell’Auto, Autopromotec, che si è tenuto a Bologna dal 18 al 22 maggio 2009. 2 Vedi il paragrafo precedente. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 10 01/03/23 17:57 11 apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull’esperienza. Aiutando gli studenti a scoprire e perseguire interessi, si può elevare al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti (Perrenoud 2003). Si è realizzato con l’Esposizione nazionale un recupero storico che acquisisce una particolare importanza poiché consente di approfondire tre aspetti decisivi dell’approccio formativo Salesiano: • stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze acquisite durante il percorso triennale; • stimolare il CFP a misurarsi con uno standard nazionale di prova professionale all’interno della Federazione CNOS-FAP; • consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con aziende leader del settore. È un’opportunità formativa che persegue la promozione della qualità della Istruzione e Formazione Professionale integrando in un unico evento le tre direzioni indicate, fornendo agli allievi la possibilità di un riscontro esterno del valore di quanto da loro realizzato mobilitando le risorse acquisite nei percorsi formativi, sollecitando i Centri di Formazione Professionale ad un confronto qualificante in grado di saggiare le loro capacità, coinvolgendo le aziende nell’opera di validazione del lavoro formativo svolto. Questa proposta risponde infatti al bisogno di sviluppare la qualità della formazione agendo non su strumenti proceduralistici, ma rivalutando due elementi storici della tradizione della formazione professionale: il premio di incoraggiamento ed il capolavoro. Il “Premio di incoraggiamento arti e mestieri” è un’istituzione creata nella prima metà dell’800 da esponenti di spicco del mondo economico e culturale allo scopo di favorire il perfezionamento tecnico-produttivo delle manifatture e di formare tecnici ed operai specializzati da impiegare nelle industrie che iniziavano a nascere ed a diffondersi proprio in quel periodo. È il caso della Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri di Milano che inizia ad operare nel 1841 sulla spinta di veri e propri precursori della ricerca e della formazione politecnica3 . In origine l’attività della Società consiste nell’assegnazione di premi, riconoscimenti e sovvenzioni a artigiani, inventori, capi operai e operatori economici che si segnalano per l’introduzione di elementi innovativi nei processi di produzione. Ben presto tuttavia si comprende che “il miglior modo di favorire l’industria è quello di illuminarla con l’istruzione”, e la Società si dedica all’organizzazione di corsi professionali articolati per settore4 . 3 Tra i quali ritroviamo Heinrich Mylius, Antonio De Kramer, Michele Battaglia, Luigi Magrini, Giulio Curioni e di cui fu nominato nel 1945 Relatore Carlo Cattaneo. 4 http://www.siam1838.it/storia/index.html CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 11 01/03/23 17:57 12 Il “Capolavoro professionale” è un elemento di spicco nella tradizione tecnica ed indica il modo in cui viene dimostrata la maestria del candidato, e può avere diverse applicazioni: – può essere rappresentato dalla raccolta delle migliori realizzazioni del professionista, documentate sotto forma di bozzetti, progetti, come nel caso delle arti visive e delle costruzioni; – può essere un compito reale, sulla base di prescrizioni definite dall’azienda committente, in riferimento ad un particolare o un complessivo di cui si valuta l’efficacia e l’immediata applicazione; – può essere un progetto scelto dal candidato, secondo criteri definiti in anticipo, e sottoposto al vaglio di una commissione di esperti. Un esempio interessante di capolavoro concepito secondo quest’ultima accezione è presente nella realtà Sud Tirolese, un contesto nel quale il lavoro acquisisce una forte rilevanza civile oltre che professionale. Il programma d’esame di “maestro artigiano per falegnami” prevede, nella prova teorico-professionale e pratica, la realizzazione di un capolavoro da eseguire presso un laboratorio scelto dal candidato, appartenente ad una impresa iscritta alla Camera di commercio (è previsto che il titolare dell’impresa comunichi il suo benestare per iscritto), precisando tra l’altro che “il candidato dovrà presentare una dichiarazione giurata, dalla quale risulta che per l’esecuzione del capolavoro non si è avvalso dell’aiuto di terzi”5 . Nel contesto Salesiano, il capolavoro è sia uno strumento di apprendimento sia una prova mediante la quale l’allievo dei corsi professionali dimostra di possedere le competenze necessarie a fronteggiare i compiti ed i problemi propri dell’ambito su cui si è formato, così da meritare la qualifica professionale prevista. Inoltre, costituisce un ambiente più ampio nel quale collocare l’esperienza formativa Salesiana, evitando di imprigionarla entro una prospettiva unicamente “didattica”. Il valore formativo e valutativo del capolavoro ha ricevuto ultimamente un ulteriore impulso nell’ambito del nuovo approccio formativo basato sulle competenze, sollecitato specie da parte dell’Unione europea tramite il modello EQF (European Qualification Framework) che indica lo schema di riferimento comunitario per la definizione ed il riconoscimento degli apprendimenti; entro tale quadro, la competenza non è più intesa come nel passato come una somma di componenti (sapere, saper fare e saper essere), ma come una padronanza della persona dimostrata nell’azione: essa indica la “capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale” (Unione europea 2008). Una visione di natura antropologica, che intende la “persona competente” come un soggetto dotato di autonomia e responsabilità, in forma delle quali essa è in grado di fronteggiare le sfide ed i problemi della società della conoscenza. 5 http://www.provincia.bz.it/formazione-professionale-tedesca/download/Falegname-01-12-03- it.pdf CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 12 01/03/23 17:57 13 Nell’anno 2015 l’edizione è stata caratterizzata dall’evento Expo 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. 3. Obiettivi generali per la Federazione CNOS-FAP Vari sono gli obiettivi che la Federazione CNOS-FAP intende raggiungere: – stimolare gli allievi a misurarsi sulla realizzazione di un “capolavoro”, elaborato di intesa con le imprese del settore, che rispecchia le competenze da raggiungere al termine del percorso formativo; – promuovere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP, soprattutto dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa; – approfondire e consolidare il rapporto locale e nazionale con il mondo delle imprese del settore; – promuovere lo scambio di esperienze tra le Regioni ove la Federazione CNOSFAP opera; – premiare l’eccellenza tra gli allievi. 4. Il coinvolgimento progressivo delle imprese Sin dagli inizi l’apporto delle imprese è stato fondamentale. Il Segretario Nazionale organizza l’esposizione dei Capolavori realizzati dagli allievi in dialogo con le imprese del settore per: – l’apporto tecnologico/strumentale per la realizzazione del Capolavoro attraverso uno standard connesso al Capolavoro stabilito; – la parte riguardante la valutazione del Capolavoro attraverso la designazione di tecnici di impresa a far parte della Commissione. 5. Edizione 2022 – Esposizione dei Capolavori concordati con le imprese Il tema proposto agli allievi partecipanti e progettato con le imprese del settore nell’anno 2022 è il seguente: Settore Automotive: Giovani Meccatronici Diagnosti – TechPro2 Award Settore Elettrico: Gara Automazione: programmazione del PLC M221 e cablaggio di un quadro di un quadro elettrico di comando per una macchina automatica; Gara Building: programmazione di dispositivi KNX per la realizzazione di un impianto residenziale. Settore Energia: Soluzione energetica della camera di un hotel attraverso il sistema di gestione in standard KNX. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 13 01/03/23 17:57 14 Settore Grafico: Redesign di logo e creazione di nuovi visual comunicativi per strumenti offline e online di un brand individuando e attualizzando i codici comunicativi e stilistici. Settore Meccanica Industriale: Braccio di presa robotizzato. Settore Turistico Alberghiero: Viaggio intorno ai sapori. Aree trasversali e Digitale: Discovering our soft skills in a soft Florence. 6. La metodologia. Senso generale della prova La prova è lo strumento privilegiato della valutazione fondata sul criterio dell’attendibilità: essa evidenzia le competenze degli allievi ovvero la loro padronanza nel saper fronteggiare in modo adeguato i compiti-problema che fanno parte di uno specifico campo di responsabilità professionale e che sono assegnati loro tramite una specifica consegna. Ciò significa che solo in presenza di almeno un prodotto reale significativo, svolto personalmente dal destinatario, è possibile riconoscere (e quindi certificare) le competenze che in tal modo corrispondono effettivamente ad un “saper agire e reagire” in modo appropriato nei confronti delle sfide (compiti, problemi, opportunità) iscritte nell’ambito di riferimento delle competenze stesse. La qualificazione “professionale” della prova non è da intendere in senso restrittivo, poiché il focus della competenza è posto sull’evidenza dei compiti/prodotti che ne attestano concretamente la padronanza da parte degli allievi; in tal modo il capolavoro rappresenta un’evidenza in grado di sondare più competenze comprendendo, oltre a quelle professionali, anche quelle degli assi culturali e della cittadinanza. 7. Struttura della prova La prova costituisce l’impianto metodologico tramite il quale si sollecita l’allievo a realizzare il capolavoro professionale. Essa è strutturata secondo la metodologia dell’Unità di Apprendimento, ovvero “un insieme organico e progettato di occasioni di apprendimento che consentono all’allievo di entrare in un rapporto personale con il sapere, attraverso una mobilitazione diretta su compiti che conducano a prodotti veri e propri di cui egli possa andare orgoglioso e che possano costruire oggetto di una valutazione più autentica” (CIOFS/FP – CNOS-FAP, 2008, p. 62). Gli strumenti necessari per la costruzione della prova sono tre: progetto; griglia di valutazione; consegna agli allievi. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 14 01/03/23 17:57 15 a) Il progetto Lo schema progettuale utilizzato per la definizione della prova è il seguente: Oggetto Si specifica il titolo della prova Prodotti Si prevedono due tipologie di output: – il Prodotto professionale inteso in senso proprio ovvero come “capolavoro” di cui vengono precisate le caratteristiche; – la Relazione a corredo del capolavoro in cui ogni candidato descrive il percorso svolto, i problemi incontrati, il modo con cui sono stati affrontati, il giudizio di autovalutazione in base ai criteri proposti nella consegna. Competenze mirate Si indicano le competenze che la prova intende valutare specificando - la competenza professionale chiave; - le competenze rilevanti: almeno una degli assi culturali ed una dell’area di cittadinanza. Contributo dell’area professionale, degli assi culturali e dell’area di cittadinanza Indicare quali sono i contributi (degli assi culturali, dell’area professionale, dell’area di cittadinanza) sotto forma di abilità/capacità e conoscenze mirate Abilità/capacità Conoscenze Area professionale Assi culturali (linguaggi, matematica, scientifico tecnologico, storico sociale) Area di cittadinanza Tempi Indicare la durata della prova compresa l’elaborazione della relazione valutazione e collocazione degli esiti Precisare come si svolge la valutazione (chi, quando, in riferimento a quali oggetti, come) ed il suo valore in termini di certificazione delle competenze e di voti nelle materie coinvolte, oltre che nella condotta. b) La griglia di valutazione La valutazione viene svolta in riferimento alle rubriche delle competenze mirate dalla prova (presenti nelle linee guida generale e dei settori/aree professionali) e sulla base di una griglia di valutazione dotata di un numero adeguato di criteri, articolati in item, riferiti sia al prodotto che al processo ed alla relazione. Si propone di seguito la struttura della griglia di valutazione standard, composta da 15 voci, cui possono essere aggiunte dall’équipe altre voci riferite a criteri specifici della prova che si intende sottoporre agli allievi: CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 15 01/03/23 17:57 16 Criteri Focus dell’osservazione Voto Funzionalità 1-2 Il prodotto è gravemente carente tanto da comprometterne la funzionalità 3-4 Il prodotto presenta lacune che ne rendono incerta la funzionalità 5-6 Il prodotto presenta una funzionalità minima 7-8 Il prodotto è funzionale secondo i parametri di accettabilità piena 9-10 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della funzionalità Completezza 1-2 Il prodotto è gravemente incompleto 3-4 Il prodotto presenta lacune circa la completezza 5-6 Il prodotto si presenta completo in modo essenziale 7-8 Il prodotto è completo secondo i parametri di accettabilità piena 9-10 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della completezza Correttezza 1-2 L’esecuzione del prodotto presenta gravi lacune dal punto di vista della correttezza dell’esecuzione 3-4 Il prodotto presenta lacune relativamente alla correttezza dell’esecuzione 5-6 Il prodotto è eseguito in modo sufficientemente corretto 7-8 Il prodotto è eseguito correttamente secondo i parametri di accettabilità 9-10 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della corretta esecuzione Rispetto dei tempi 1-4 Il periodo necessario per la realizzazione e più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha disperso il tempo a disposizione 5-7 Il periodo necessario per la realizzazione è di poco più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace - se pur lento - il tempo a disposizione 8-10 Il periodo necessario per la realizzazione conforme a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace il tempo a disposizione Precisione e destrezza nell’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie 1-2 L’allievo utilizza gli strumenti e le tecnologie in modo assolutamente inadeguato 3-4 L’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie rivela lacune 5-6 L’allievo gestisce strumenti e tecnologie in modo minimamente corretto 7-8 L’allievo gestisce strumenti e tecnologie in modo conforme ai parametri 9-10 L’utilizzo di strumenti e tecnologie avviene in modo eccellente Ricerca e gestione delle informazioni 1-2 L’allievo non ricerca le informazioni oppure si muove senza alcun metodo 3-4 La ricerca e la gestione delle informazioni vengono svolte in modo lacunoso 5-6 L’allievo ricerca le informazioni essenziali e le gestisce in maniera appena adeguata 7-8 La ricerca e la gestione delle informazioni corrispondono ai parametri richiesti 9-10 Ricerca e gestione delle informazioni vengono svolte in modo eccellente CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 16 01/03/23 17:57 17 Criteri Focus dell’osservazione Voto Relazione con i formatori e le altre figure adulte 1-2 L’allievo non si relaziona affatto in modo corretto con gli adulti 3-4 L’allievo presenta lacune nella cura delle relazioni con gli adulti 5-6 Nelle relazioni con gli adulti l’allievo manifesta una correttezza essenziale 7-8 L’allievo si relaziona con gli adulti adottando un comportamento pienamente corretto 9-10 L’allievo entra in relazione con gli adulti con uno stile aperto e costruttivo Superamento delle crisi 1-2 L’allievo di fronte alle crisi si demoralizza e non procede oltre 3-4 Nei confronti delle crisi l’allievo entra in confusione e chiede aiuto agli altri delegando a loro la risposta 5-6 Nei confronti delle crisi l’allievo mette in atto una tattica che mira al superamento minimale delle difficoltà 7-8 L’allievo è in grado di affrontare le crisi con una strategia di richiesta di aiuto e di intervento attivo 9-10 L’allievo si trova a suo agio di fronte alle crisi ed è in grado di scegliere tra più strategie quella più adeguata e stimolante dal punto di vista degli apprendimenti Capacità comunicative ed espressive 1-2 L’allievo è gravemente impacciato nella comunicazione 3-4 L’allievo comunica utilizzando un lessico povero e termini operativi 5-6 L’allievo comunica utilizzando un lessico essenziale e mirando ad una comunicazione minimale 7-8 L’allievo mostra una capacità comunicativa ed espressiva adeguata al compito da rappresentare 9-10 Manifesta un’eccellente capacità comunicativa ed espressiva Uso del linguaggio tecnico – professionale 1-2 L’allievo non possiede un lessico tecnico-professionale 3-4 Presenta lacune nel linguaggio tecnico-professionale 5-6 Mostra di possedere un minimo lessico tecnico-professionale 7-8 La padronanza del linguaggio tecnico-professionale da parte dell’allievo è soddisfacente 9-10 L’allievo possiede una ricchezza lessicale tecnico-professionale e la utilizza in modo Capacità logiche e critiche 1-2 L’allievo parla del proprio lavoro in forma pratica senza mostrare di coglierne le dimensioni logiche e critiche 3-4 L’allievo presenta una logica operativa e indica solo preferenze emotive (mi piace, non mi piace) 5-6 L’allievo coglie gli aspetti logici essenziali e mostra un certo senso critico 7-8 L’allievo mostra di cogliere appieno la struttura logica del processo di lavoro svolto che affronta in modo critico 9-10 L’allievo è dotato di capacità logiche e critiche eccellenti CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 17 01/03/23 17:57 18 Criteri Focus dell’osservazione Voto Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite 1-2 Non è in grado di far tesoro delle conoscenze acquisite 3-4 Mostra scarsa attitudine ad utilizzare, nella riflessione, le conoscenze acquisite 5-6 Utilizza nella riflessione conoscenze essenziali 7-8 Utilizza nella riflessione in modo pertinente le conoscenze acquisite 9-10 Presenta un’eccellente capacità di utilizzo delle conoscenze acquisite Capacità di cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici sottostanti al lavoro svolto 1-2 Non coglie i processi sottostanti al lavoro svolto 3-4 Individua in modo lacunoso i processi sottostanti il lavoro svolto 5-6 Coglie i processi culturali, scientifici e tecnologici essenziali che sottostanno al lavoro svolto 7-8 È in grado di cogliere in modo soddisfacente i processi culturali, scientifici e tecnologici che sottostanno al lavoro svolto 9-10 È dotato di una capacità eccellente di cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici che sottostanno al lavoro svolto Creatività 1-2 L’allievo non esprime nel processo di lavoro alcun elemento di creatività 3-4 L’allievo svolge il suo lavoro in modo meccanico con rari spunti creativi 5-6 L’allievo manifesta talvolta spunti creativi nel processo di lavoro 7-8 L’allievo è in grado di adottare soluzioni creative soddisfacenti nel processo di lavoro 9-10 L’allievo possiede la capacità di innovare in modo personale il processo di lavoro rivelando spiccate doti creative Autovalutazione 1-2 L’allievo non procede ad alcuna valutazione del suo lavoro 3-4 La valutazione del lavoro avviene in modo lacunoso 5-6 L’allievo svolge in maniera minimale la valutazione del suo lavoro e gli interventi di correzione 7-8 L’allievo è in grado di valutare correttamente il proprio lavoro e di intervenire per le necessarie correzioni 9-10 L’allievo dimostra di procedere con una costante attenzione valutativa del proprio lavoro e mira al suo miglioramento continuativo Voto complessivo (in centesimi) L’équipe Sede ______________________________ Data _____________________________ CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 18 01/03/23 17:57 19 c) La consegna agli allievi La consegna rappresenta il documento che l’équipe presenta agli studenti, sulla base del quale essi si attivano realizzando la prova professionale e la relativa relazione, tenendo presente anche i criteri per l’autovalutazione. Si presenta la struttura della consegna: Consegna Titolo della prova Cosa si chiede di fare In che modo Quali prodotti Tempi Risorse (strumenti, consulenze, opportunità …) Criteri di valutazione e attenzioni Valore della prova in termini di certificazione delle competenze e di voti nelle materie coinvolte, oltre che nella condotta. 8. Il regolamento dell’edizione 2022 Finalità Con la promozione della presente iniziativa, nonostante il perseverare della situazione pandemica, la Federazione CNOS-FAP intende perseguire le seguenti finalità: – stimolare gli allievi a misurarsi sulla realizzazione di un “capolavoro”, elaborato di intesa con le imprese del settore, che rispecchia le competenze che deve raggiungere al termine del percorso formativo; – promuovere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP, soprattutto dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa; – approfondire e consolidare il rapporto locale e nazionale con il mondo delle imprese del settore; – favorire lo scambio di esperienze tra Regioni diverse; – premiare l’eccellenza tra gli allievi. Settori professionali della Federazione CNOS-FAP e imprese La Sede Nazionale e i Segretari nazionali dei Settori Professionali ed Aree Professionali si impegnano a svolgere l’Esposizione Nazionale dei Capolavori Professionali con il coinvolgimento ed in collaborazione con le imprese del settore di riferimento, per quanto questo sia possibile nello stato di emergenza pandemica. La Sede Nazionale e i Segretari Nazionali dei Settori e delle Aree Professionali propongono alle imprese di collaborare nella definizione e nella valutazione del Capolavoro da realizzare. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 19 01/03/23 17:57 20 Destinatari Possono partecipare all’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali gli allievi dell’ultimo anno dei percorsi formativi di qualifica professionale, salvo situazioni diverse concordate con la Sede Nazionale. Gli allievi partecipanti e i formatori accompagnatori dovranno essere in possesso di certificazione Green Pass Avanzato. Settori e Aree professionali coinvolti Aderiscono all’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali i seguenti Settori Professionali: – il Settore automotive; – il Settore elettrico; – il Settore energia; – il Settore meccanica industriale; – il Settore grafico; – il Settore turistico alberghiero. Aderiscono al Concorso le seguenti Aree: – l’area culturale; – l’area didattica digitale; – l’area matematico/scientifica. Organizzazione La Sede Nazionale: – concorda con i Segretari Nazionali dei Settori e delle Aree Professionali la data e le modalità organizzative dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali; – comunica la data e le modalità di svolgimento della prova a tutti i CFP della Federazione per facilitare la partecipazione; – raccoglie le iscrizioni dei partecipanti. Preparazione, svolgimento e valutazione del “Capolavoro” I Segretari, d’intesa con la Sede Nazionale, compongono la “Commissione” che ha il compito di preparare, presidiare allo svolgimento e valutare il “Capolavoro”. La commissione è composta almeno da: – il Segretario Nazionale del Settore/Area Professionale; – un esperto aziendale del settore di riferimento e, in sua assenza, un esperto indicato dalla Sede Nazionale; – un formatore della Federazione CNOS-FAP. Per la valutazione del Capolavoro si farà ricorso ad una specifica scheda di valutazione elaborata d’intesa con la Sede Nazionale. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 20 01/03/23 17:57 21 Classificazioni e certificazioni Si assumono le seguenti classificazioni: 1° classificato, 2° classificato, 3° classificato Al 1°, al 2° e al 3° classificato la Sede Nazionale consegna un attestato e un buono per acquisti e-commerce come indicato nell’Allegato 1 del regolamento. L’azienda può rilasciare un attestato che certifica le competenze acquisite. A tutti i partecipanti la Sede Nazionale rilascerà un attestato di partecipazione. Le aziende partecipanti possono concorrere alla premiazione anche con altre modalità. Divulgazione dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali La divulgazione dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali avviene in varie modalità. La Sede Nazionale si impegna a: – raccogliere la documentazione dell’Esposizione; – divulgare l’elenco dei partecipanti e dei vincitori dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali attraverso: il sito dedicato; social network; rivista “Rassegna CNOS”, newsletter on-line, il sito www.cnos-fap.it, pubblicazione dedicata. La sede ospitante si impegna a socializzare l’iniziativa nel proprio territorio. Coordinamento dell’iniziativa Per l’organizzazione dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali i Segretari Nazionali fanno riferimento al Direttore Nazionale dell’Offerta Formativa. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 21 01/03/23 17:57 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 22 01/03/23 17:57 23 I Settori professionali e le Aree di interesse culturale coinvolti nell’Esposizione Nazionale dei Capolavori edizione 2022 L’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali del 2022 ha coinvolto sei settori professionali (automotive; elettrico; energia; grafico; meccanica industriale; turistico alberghiero) e tre aree culturali (matematico-scientifica, linguaggi, digitale). Settore/area Sede e data Automotive Dal 26 al 29 aprile 2022 presso il CFP di Arese. Elettrico (Gara automazione e Gara Building) Dal 02 al 06 maggio 2022 presso i CFP di Bardolino e Verona. Energia Dal 02 al 06 maggio 2022 presso il CFP di Verona. Grafico Dal 03 al 06 maggio 2022 presso il CFP di Bergamo-Patronato San Vincenzo. Meccanica industriale Dal 02 al 06 maggio 2022 presso il CFP di Bra. Turistico Alberghiero Dal 26 al 29 aprile 2022 presso il CFP di San Benigno Canavese. Aree Trasversali (scientifico-matematica, linguaggi, digitale) Dal 10 al 13 maggio 2022 presso la Casa salesiana di Firenze. Due sono stati gli attori che hanno consentito di realizzare tale iniziativa: – i Settori nazionali, una struttura fondamentale dell’organizzazione formativa Salesiana poiché costituiscono il fulcro della proposta oltre che dell’innovazione; – le Aziende che hanno preso parte all’Esposizione contribuendo alla sua riuscita soprattutto svolgendo una funzione di corresponsabilità nella progettazione e nella valutazione delle prove. Per ognuna delle comunità professionali indicate, si presentano di seguito due tipologie di materiali: CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 23 01/03/23 17:57 24 1. la scheda di presentazione dell’iniziativa che comprende, oltre alle note logistiche sopra indicate, anche la descrizione della prova, la finalità della stessa, l’elenco degli allievi partecipanti, i vincitori dell’Esposizione, infine l’elenco delle aziende partecipanti. 2. Un allegato che raccoglie tutta la documentazione tecnica relativa all’Esposizione: le prove sottoposte agli allievi, il questionario delle competenze e le eventuali griglie di valutazione e personalizzate dai singoli settori. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 24 01/03/23 17:57 25 1. Settore AUTOMOTIVE. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Dal 26 al 29 aprile 2022 presso il CFP di Arese. Descrizione della Prova Gli allievi dopo aver partecipato ad alcune ore di formazione da parte dei tecnici Beissbarth e Groupauto sulle tematiche dell’assetto ruote, sicurezza e responsabilità in officina hanno sostenuto una prova pratica relativa all’utilizzo delle nuove tecnologie per la calibrazione dell’assetto ruote. Per la parte meccanica gli allievi hanno revisionato un cambio di velocità ed un motore con relativa messa in fase della distribuzione, mentre per la diagnostica hanno messo in campo tutte le loro conoscenze elettroniche per la risoluzione di un guasto. Finalità della prova – Stimolare gli allievi a misurarsi sulla realizzazione di un “Capolavoro”, elaborato di intesa con le imprese del settore, che rispecchia le competenze da raggiungere al termine del percorso formativo. – Promuovere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP, soprattutto dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa. – Approfondire e consolidare il rapporto locale e nazionale con il mondo delle imprese del settore. – Promuovere lo scambio di esperienze tra le Regioni in cui opera la Federazione CNOSFAP. – Premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato all’Esposizione 2022 i seguenti allievi: Malaman Pietro del CFP di Arese; La Francesca Diego del CFP di Bra; Del Frate Riccardo del CFP di Châtillon; Haziri Muharem del CFP di Firenze; Aversa Gaetano del CFP di Napoli; Memmo Gabriele del CFP di Ortona; Ambrogio Nicolas del CFP di Palermo; Beqiri Qemal del CFP T. Gerini di Roma; Cremasco Angelo del CFP di San Donà di Piave; Zanella Tommaso del CFP di Sesto San Giovanni; Storniolo Alessio del CFP di Torino Rebaudengo; Beltrame Samuel del CFP di Udine; Gabrieli Matteo del CFP di Verona. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Cremasco Angelo del CFP di San Donà di Piave primo classificato; Del Frate Riccardo del CFP di Châtillon secondo classificato; Malaman Pietro del CFP di Arese terzo classificato. Elenco delle Aziende partecipanti Beissbarth, Groupauto, GM edu, Motorda Srl, Autoluce Srl. Commissione esaminatrice Ivan Gilardi, Motorda Srl; Rolando Fornasari, Autoluce Srl; Davide Tanzi, CNOS-FAP; Michelangelo Tieso, CNOS-FAP; Roberto Brizi, CNOS-FAP. Segretario Nazionale del Settore Automotive: Roberto Brizi CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 25 01/03/23 17:57 26 2. Settore ELETTRICO. Scheda di presentazione Data e sede della prova Dal 02 al 06 maggio 2022 presso i CFP di Bardolino e Verona. Descrizione della Prova Elettrico automazione Obiettivo: installazione e messa in servizio di un quadro di automazione gestito da un PLC M221 di Schneider Electric. Contenuti: La prova è stata articolata in quattro fasi per un totale di 24 ore. – Fase di disegno e progettazione (4 ore): test con domande a scelta multipla della durata di un’ora; fase di disegno con il cad elettrico SPAC AUTOMAZIONE, preceduta da una lezione sul software in oggetto ed un intervento di un tecnico Cembre sulla siglatura dei conduttori. – Fase di programmazione (3 ore): ogni allievo ha realizzato il programma per l’esecuzione delle automazioni previste. Partendo da una descrizione logica, ogni allievo ha realizzato il programma con il software dedicato alla programmazione del PLC. Successivamente gli allievi hanno effettuato la simulazione del funzionamento del programma realizzato con un sinottico adeguatamente predisposto, avendo la possibilità di correggere eventuali anomalie, prima di passare al collaudo utilizzando un nastro trasportatore. – Fase di esecuzione e collaudo (15 ore): realizzazione operativa del quadro di comando dell’automazione di una macchina confezionatrice con un nastro trasportatore. Al termine del cablaggio è stato effettuato il collaudo del pannello alla presenza dell’allievo che ha presentato il funzionamento alla commissione e ha recuperato eventuali errori. – Fase di ricerca guasti (2 ore): presso il quadro di comando che azionava il simulatore utilizzato per il collaudo della prova di cablaggio, sono stati creati quattro guasti a difficoltà crescente. I ragazzi hanno avuto sei minuti per individuarli e porvi rimedio. Elettrico domotica Per la quinta volta il Settore Elettrico ha organizzato l’Esposizione nazionale della building automation (domotica) dove 9 allievi, provenienti da 9 diversi CFP, hanno realizzato la progettazione e la programmazione in Konnex di dispositivi domotici e il cablaggio di un quadro di distribuzione. Quest’anno si è scelto di abbinare i ragazzi del Settore Elettrico con quelli del Settore Energia, creando una prova in cui ogni coppia doveva realizzare gli impianti termoidraulici e domotici di una camera di albergo. Finalità della Prova – Far emergere il valore della qualifica professionale in riferimento ai parametri della qualifica di II livello europeo e agli standard formativi delle competenze di base e tecnicoprofessionali. – Motivare gli allievi nell’impiego formativo e valorizzarne le abilità professionali assieme alla formazione professionalizzante caratteristica dei nostri percorsi formativi. – Diffondere una immagine positiva dei percorsi triennali sperimentali all’interno e all’esterno dei nostri Centri. – Scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 26 01/03/23 17:57 27 Elenco allievi partecipanti Elettrico automazione Hanno partecipato all’Esposizione del 2022 i seguenti allievi: Zambelli Riccardo del CFP di Arese, Passarini Luca del CFP di Bardolino, Condorelli Antonino Carlo del CFP di Catania, Taricco Tommaso del CFP di Dronero, Ferrero Matteo del CFP di Fossano, Scapin Antonio del CFP di Mestre, Susani Davide del CFP di Milano, Sardo Lorenzo del CFP di San Benigno Canavese, Rocco Michele del CFP di San Donà di Piave, Lorenzato Giacomo del CFP di Schio, Gullotta Matteo del CFP di Sesto San Giovanni, Marruso Diego del CFP di Torino Rebaudengo, Picardi Luca del CFP di Torino Valdocco, Padovani Mirko del CFP di Verona, Mancuso Andrea del CFP di Vigliano Biellese. Elettrico domotica Hanno partecipato all’Esposizione 2022 i seguenti allievi: Pozzi Fabio del CFP di Arese, Piola Giancarlo del CFP di Dronero, Cela Elton del CFP di Fossano, Tarantino Valerio del CFP di Genova Sampierdarena, Padovan Lorenzo del CFP di San Donà di Piave, Beretta Daniele del CFP di Sesto San Giovanni, Iacob Razvan Ilie del CFP di Torino Valdocco, Benesatto Gabriele del CFP di Udine, Zandonà Kevin del CFP di Verona. Vincitori Elettrico automazione Sono risultati degni di menzione gli allievi: Passarini Luca del CFP di Bardolino primo classificato; Marruso Diego del CFP di Torino Rebaudengo secondo classificato; Riccardo Zambelli del CFP di Arese terzo classificato. Elettrico domotica Sono risultati degni di menzione gli allievi: Padovan Lorenzo del CFP di San Donà di Piave primo classificato; Benesatto Gabriele del CFP di Udine secondo classificato; Zandonà Kevin del CFP di Verona. Elenco delle Aziende partecipanti Schneider Electric, Cembre, Finder, Elettrificazione, Editoriale Delfino, Essegidomo, Mondo Scuola Lavoro, Power Service SRL, Sonepar Italia, SDproget, Spac Start Impianti, Spac Automazione. Commissione esaminatrice Gara automazione: Mauro Vismara (Segretario nazionale del Settore Elettrico-Elettronico), Daniele Pomini (Cembre), formatori del CFP di Bardolino, Diego Bovolenta e Diego Cuzzolin (formatori), Diego Lavarini (coordinatore di settore). Gara domotica: Massimiliano Boracchi (formatore), Michele Caneva (formatore). Segretario Nazionale del Settore elettrico: Mauro Vismara CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 27 01/03/23 17:57 28 3. Settore ENERGIA. Scheda di presentazione Data e sede della prova Dal 02 al 06 maggio 2022 presso il CFP di Verona. Descrizione della Prova I partecipanti si sono confrontati in una prova che prevedeva la “Soluzione energetica della camera di un hotel attraverso il sistema di gestione in standard KNX”. Per la prima volta il settore Energia e il settore Elettrico Domotico hanno realizzato insieme il capolavoro. – Fase teorica 1: quiz di carattere tecnico scientifico nel quale alcune domande erano poste in inglese. – Fase teorica 2: suddivisa in base alle competenze dei partecipanti. L’allievo termoidraulico aveva il compito di realizzare con Autocad il progetto di una centrale termica, partendo da elementi predisposti su un foglio. – Fase operativa: nel pomeriggio del secondo giorno dedicato all’Esposizione, viene svolta una riunione con i concorrenti e viene illustrata nei particolari la prova da eseguire. Gli allievi dei CFP partecipanti saranno equamente suddivisi tra provenienza elettrica e termoidraulica. Le squadre si troveranno così a lavorare senza avere informazioni precedenti ed anche il valore dei concorrenti riuniti sarà determinato dal caso. Lo scopo principale da raggiungere è la realizzazione di un impianto di riscaldamento configurato in KNX, il quale dovrà gestire il circolatore e le valvole elettrotermiche poste sul collettore di ritorno, in base alla temperatura percepita dai termostati ambiente. La prova prevede la messa a dimora ed il cablaggio dei vari componenti; cuore della parte termoidraulica saranno le lavorazioni operate sulle tubazioni in multistrato inerenti alla parte ACS e di riscaldamento; per la parte elettrica è richiesto il corretto cablaggio delle parti di controllo e gestione dell’impianto. Verranno forniti gli schemi di base; gli allievi dovranno procedere al completamento degli schemi termoidraulici ed elettrici partendo da una lista di consegna e da schemi parzialmente precompilati. Al termine è prevista una fase di collaudo ed eventuale ricerca guasto, da eseguirsi prima della valutazione finale del manufatto. – Colloquio: il candidato espone alla commissione valutativa una tesi (presentata in formato cartaceo) preparata anteriormente all’Esposizione Nazionale, avendo scelto una delle seguenti tematiche: pompe di calore, caldaie a condensazione, caldaie a biomasse, collettori solari. Finalità della Prova – Stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze acquisite durante il percorso triennale; – stimolare i CFP, che si collocano all’interno della Federazione CNOS-FAP, a misurarsi con uno standard nazionale di prova professionale “capolavoro”; – consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende leader del settore. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato all’Esposizione Nazionale dei Capolavori 2022 i seguenti allievi: Ion Sorici del CFP di Bra; Diego Fabris del CFP di Este; Cristiano Lumicisi del CFP di Fossano; Oscar De Osti del CFP di San Benigno Canavese; Marco Carpenedo del CFP di San Donà di Piave; Giacomo Tremolada del CFP di Sesto San Giovanni; Samuele Signorini del CFP di Verona; Lorenzo Cantele del CFP di Vigliano Biellese; Alessandro Cordioli del CFP di Verona. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 28 01/03/23 17:57 29 Vincitori Sono risultati degni di menzione gli allievi: Samuele Signorini del CFP di Verona primo classificato; Cantele Lorenzo del CFP di Vigliano Biellese secondo classificato; Cristiano Lumicisi del CFP di Fossano terzo classificato. Elenco delle Aziende partecipanti Bosch; Schneider Electric; Istituto Italiano della Saldatura; Grundfos; RDZ; Paolo Barchi; Cembre; Finder; Editoriale Delfino; SD Proget; Mondo Scuola Lavoro. Commissione esaminatrice Nicola Gaole (Segretario Nazionale del Settore Energia); Massimiliano Boracchi (formatore); Ivano Camperi (formatore); Simone Contro (formatore); Andrea Catelan (formatore); Sandro Converso (Bosch); Massimo Ferrari (Grundfos). Segretario Nazionale del Settore Energia: Nicola Gaole CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 29 01/03/23 17:57 30 4. Settore GRAFICO. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Dal 3 al 6 maggio 2022 a Bergamo presso il Patronato San Vincenzo. Descrizione della Prova restyling grafico della rivista eppen. Si richiede la rivisitazione della gabbia di impaginazione interna della rivista e la realizzazione a scopo esemplificativo di almeno 11 pagine interne di contenuto diverso al fine di riuscire a dare maggiore evidenza possibile alle nuove scelte stilistiche e compositive. Si prevede anche il restyling del logo della rubrica “Territori Culturali” con la richiesta di proporre una soluzione con chiari richiami alla street art. Sarà necessario realizzare alcuni elementi di comunicazione digitale (banner web, post…) statici o dinamici, funzionali all’informazione della nuova veste grafica di EPPEN. Finalità della prova – Stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze conseguite durante il percorso formativo triennale; – Contribuire al miglioramento continuo degli standard tecnico-professionali e formativi del CFP misurandosi con una prova nazionale; – Offrire la possibilità ai ragazzi di misurarsi su richieste, modalità, relazioni e tempi di lavoro simili a quelli del mondo del lavoro; – Consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende del settore; – Lasciare libera espressione ai nostri allievi e alla loro creatività. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato all’Esposizione Nazionale dei Capolavori 2022 i seguenti allievi: Alessio Baldassarre e Daniel Fartala del CFP di Torino Valdocco; Lorenzo Delmiglio e Dmitry Kuznetsov del CFP di Milano; Davide Marangoni e Davide Quintarelli del CFP di Verona; Sofia Comito e Cristian Straniero del CFP di Arese; Otilia Rubi Choque Ismodes e Marco Rosca Andrei del CFP di Bologna; Alessia Brodescu e Alfredo Fabiani Giannetto del CFP Pio XI di Roma; Laura Brembilla e Daniela Natali del CFP di Bergamo; Marco Missaglia e Emma Zoia del CFP di Este; Lorenzo Bernardi e Riccardo Toniolo del CFP di Mestre-Venezia. Vincitori Sono risultati degni di menzione gli allievi: Laura Brembilla del CFP di Bergamo e Alfredo Fabiani Giannetto del CFP di Roma Pio XI primi classificati; Marco Missaglia del CFP di Este e Davide Quintarelli del CFP di Verona secondi classificati; Lorenzo Delmiglio del CFP di Milano e Emma Zoia del CFP di Este terzi classificati. Elenco delle Aziende partecipanti ADOBE, C&C, APPLE, ENIPG, Confindustria Bergamo, Comitato Grafici Bergamo, BG Tv, L’Eco di Bergamo. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da: Alessandro Burini (Presidente Comitato Grafici di Bergamo); Alberto Zattoni (Confindustria Bergamo – comitato grafici); Moira Morillo (Eppen); Matteo Dittadi (CNOS-FAP); Federico Gozzi, Fabio di Mauro, Maurizio Brandolini, Luca Negretti e Pierangelo Manenti (formatori CFP). Segretario Nazionale del Settore grafico: Matteo Dittadi CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 30 01/03/23 17:57 31 5. Settore MECCANICA INDUSTRIALE. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Dal 02 al 06 maggio 2012 presso il CFP di Bra. Descrizione della Prova Oggetto Braccio di presa robotizzato. Contenuti Prova 01 (10 punti): Disegno/CAD – Studio ed interpretazione del disegno industriale, oggetto del concorso – Realizzazione del disegno di un particolare (centraggio) costituente il capolavoro, con l’ausilio del software CAD a scelta dei partecipanti tra AutoCAD e Draft Sight. Prova 02 (15 punti): – Questionario tecnologico composto da 60 quesiti, realizzato sulla piattaforma online Socrative.com. Prova 03 (15 punti): – Questionario di Controllo Numerico Computerizzato (CNC) composto da quesiti e parti di programmazione dei percorsi utensili, con linguaggio ISO Standard. Prova tecnico-professionale di CNC (1 ora). Prova 04 (60punti su 100): Laboratorio meccanico – Lavorazioni alle macchine utensili ed operazioni di aggiustaggio al banco, suddivisi in tre gruppi in altrettanti reparti di lavorazione: reparto aggiustaggio/assemblaggio (con lavorazione CNC supplementare), reparto tornitura, reparto fresatura. Fase di assemblaggio e collaudo del capolavoro, a lavorazioni concluse. Modifica e ripristino di eventuali anomalie riscontrate in fase di collaudo. Finalità della prova Almeno quattro sono le finalità che emergono con la presente prova: – stimolare gli allievi a misurarsi sulla realizzazione di un “capolavoro”, elaborato di intesa con le imprese del settore, che rispecchia le competenze da raggiungere al termine del percorso formativo; – promuovere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP, soprattutto dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa; – approfondire e consolidare il rapporto locale e nazionale con il mondo delle imprese del settore; – favorire lo scambio di esperienze tra Regioni diverse; – premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato all’Esposizione Nazionale dei Capolavori 2022 i seguenti allievi: Regito Alla del CFP di Fossano; Nicola Bellina del CFP di Mestre; Filippo Coden del CFP di San Donà di Piave; Stefano Costa del CFP di Vigliano Biellese; Lorenzo Dalmasso del CFP di Dronero; Davide De Paolis del CFP “Borgo Ragazzi don Bosco” di Roma; Klovis Deda del CFP “Agnelli” di Torino; Alessandro D’Offizi del CFP “T. Gerini” di Roma; Giacomo Frego del CFP di Vercelli; Sara Fumagalli del CFP di Bergamo; Tommaso Galbiati del CFP di Sesto CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 31 01/03/23 17:57 32 San Giovanni; Raffaele Stefano Liberti del CFP “Rebaudengo” di Torino; Mirko Lombardi del CFP di Forlì; Nicolò Mancinelli del CFP di Milano; Andrea Monti del CFP di Bologna; Lorenzo Pio Pettinati del CFP di Alessandria; Isaia Rizzetto del CFP di Verona; Alessio Russo del CFP di San Benigno Canavese; Gioele Sacconi del CFP di Bra; Giacomo Benito Vesca del CFP di Udine; Davide Zucchetti del CFP di Arese. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Davide De Paolis del CFP “Borgo Ragazzi don Bosco” di Roma primo classificato, Isaia Rizzetto del CFP di Verona secondo classificato, Davide Zucchetti del CFP di Arese terzo classificato. Inoltre, sono stati premiati i ragazzi per le seguenti menzioni tecniche speciali: Miglior Tecnologo Gioele Sacconi del CFP di Bra; Miglior Disegnatore Tommaso Galbiati del CFP di Sesto San Giovanni. Elenco delle Aziende partecipanti DMG MORI, RANDSTAD, ENI, WD-40, SANDVIK COROMANT, SIEMENS, IIS (Istituto Italiano della Saladatura), CONFINDUSTRIA CUNEO, CONFARTIGIANATO CUNEO, OMLER 2000, CUBA. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da: Todeschini Maurizio (Segretario Nazionale del Settore meccanica industriale CNOS-FAP), Megna Nicodemo (SIEMENS), Venerato Alessandro (WD-40), Angius Daniele (SANDVIK COROMANT), Santina Enrico (HEIDENHAIN), Bianchi Lorenzo (ENI), Roccini Paolo (OMLER 2000). Segretario Nazionale del Settore meccanica industriale: Maurizio Todeschini CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 32 01/03/23 17:57 33 6. Settore TURISTICO ALBERGHIERO. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Dal 26 al 29 aprile 2012 presso il CFP di San Benigno Canavese. Descrizione della Prova Prova teorica: quiz di 40 domande sulle seguenti materie: Tecnologia Professionale di Cucina – Sala e Bar (15 domande); Principi di alimentazione – Calcolo calorico di una ricetta, Etichettatura dei prodotti, Principali Patologie connesse alla nutrizione sbagliata, Allergeni (10 domande); Lingua Inglese – frasi da tradurre e Terminologia professionale di settore cucina, sala – bar – alimenti (5 domande); Il Cioccolato secondo Barry Callebaut (5 domande); Autogrill e storia dell’azienda (5 domande). Prova a squadre: La colazione del futuro. In collaborazione con Autogrill Spa. Prova SAL: realizzazione di un video CV. I video, realizzati in divisa, in cucina/sala o in modalità diverse, sono stati inviati prima dell’Esposizione Nazionale per permetterne la visione e una prima valutazione parziale. Durata massima dei video 3 minuti. Prova individuale: La creatività è l’intelligenza che si diverte: versatilità del cioccolato nella ristorazione. I partecipanti avranno a disposizione una serie di prodotti comprendenti i Mono cultivar Barry Callebaut ed una di altri ingredienti da cui dovranno ricavare, in 4 ore, un assaggio composto da tre diverse ricette (salate o dolci) aventi come ingrediente caratterizzante il cioccolato. Al termine della preparazione dovranno presentare i loro prodotti nella quantità di 4-5 assaggi per tipologia più un piatto di presentazione che racchiuda tutti i prodotti, spiegando il motivo che li ha guidati. Finalità della Prova – Far emergere il valore della qualifica professionale e agli standard formativi delle competenze di base e tecnico - professionali. – Motivare i nostri Allievi nell’impegno formativo e valorizzarne le abilità professionali assieme alla formazione professionalizzante caratteristica dei nostri percorsi formativi. – Diffondere un’immagine positiva dei percorsi di formazione professionale in obbligo formativo all’interno e all’esterno dei nostri Centri. – Scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato all’Esposizione Nazionale dei Capolavori 2022: Francesco Bevilacqua del CFP “Borgo Ragazzi don Bosco” di Roma; Kevin Brucoli del CFP “Valdocco” di Torino; Mattia Callegaro del CFP di Este; Hao Chen Jia del CFP di Arese; Raffaele Dara del CFP di San Benigno Canavese; Fabio Delpiano del CFP di Saluzzo; Alicia Desantis del CFP di Foligno; Gabriel Loi del CFP di Arese; Maria Rosaria Marano del CFP di Foligno; Anastasia Mariotti del CFP “Borgo Ragazzi don Bosco” di Roma; Sofia Matta del CFP di Savigliano; Beatrice Mazilu del CFP di San Benigno Canavese; Emma Pipino del CFP di Bra; Claudia Pontiglione del CFP di Bra; Teodora Sufragiu del CFP “Valdocco” di Torino; Kristina Tsymbal del CFP di Saluzzo; Enrico Vangelista del CFP di Este. Vincitori Sono risultati degni di menzione: Francesco Bevilacqua del CFP “Borgo Ragazzi don Bosco” di Roma primo classificato; Claudia Pontiglione del CFP di Bra seconda classificata; Emma Pipino del CFP di Bra terzo classificato. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 33 01/03/23 17:57 34 Elenco delle Aziende partecipanti Costa Crociere, Vigna, Chocolate Barry Callebaut. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da: Roberto Conter (Autogrill), Alessandro Gaido (Barry Callebaut), Riccardo Bellaera (Costa Crociere), Giulia Divulsi (Costa Crociere), Roberto Antonelli (Segretario Nazionale del Settore turistico alberghiero). Segretario Nazionale del Settore turistico alberghiero: Roberto ANTONELLI. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 34 01/03/23 17:57 35 7. Aree TRASVERSALI UNITE. (Scientifico-Matematica, Digitale, Cultura Italiana e Inglese) Scheda di presentazione Data e sede della Prova Dal 10 al 13 maggio 2022 presso la Casa salesiana di Firenze. Descrizione della Prova Il tema dell’Esposizione è stato: “Discovering our Soft Skills in a soft Florence”. La missione di ogni team è quella di creare un diario digitale su Firenze, che metta in luce le bellezze di un luogo conosciuto e di un luogo meno conosciuto della città: – Programmare e attuare un’iniziativa; – Capacità di collaborare; – Capacità decisionale; – Raccontare, mediante supporto digitale, un’esperienza condivisa e virtuale; – Agire dando informazioni, trovando soluzioni e creando evidenze; – Collaborare anche in via telematica con un gruppo di compagni nello svolgimento delle prove; – Presentare in modo critico il proprio lavoro e quanto concepito nelle precedenti fasi. Finalità della Prova – Sviluppare e promuovere lo scambio di esperienze tra gli allievi e i docenti delle diverse Regioni in cui opera la Federazione CNOS-FAP allo scopo di diffondere una cultura di miglioramento continuo; – Premiare gli alunni meritevoli per conoscenza, competenza e responsabilità; – Lasciare libera espressione agli allievi e alla loro creatività; – “esporre” quei capolavori che sono i ragazzi che frequentano i CFP CNOS-FAP. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato all’Esposizione Nazionale 2022 i seguenti allievi: Laura Coletta, Debora Malvina Macrì, Gabriele Scopelliti del CFP di Arese; Nicole Huez, Samuele Speri, Alessandro Tallillo del CFP di Bardolino; Federico Bonato, Romeo Gutu, Vanessa Pettenello del CFP di Bra; Dario Berardo, Omar Farhat, Michele Ghigo del CFP di Dronero; Eric Laslau, Nicole Rizzi, Massimo Spigolon del CFP di Este; Luca Condo’, Rebecca Lottario, Inass Oudad del CFP di Fossano; Samuela Bison, Alberto Busato, Giovanni Zucconi del CFP di Mestre; Simone Basta, Davide Zambon, Federico Zonca del CFP di Milano; Cristian D’Antoni, Giorgia Inchingolo, Thomas Vaterlini del CFP di Roma “T. Gerini”; Martina Paglia, Christian Pelliccia, Alessio Simoni del CFP di Roma “Pio XI”; Yaoyao Hu, Jianan Jiang, Giovanni Tommasiello del CFP di Saluzzo; Gabi Bot, Fabio Simonelli, Beatrice Tessaro del CFP di San Benigno Canavese; Michele Baldissera, Giovanni Chen, Luca Milani del CFP di San Donà di Piave; Cai Shan Ni, Fabio Cairello, Maddalena Pia Speranza del CFP di Serravalle Scrivia; Alin Mihai Berila, Davide Maggioni, Stefano Morfini del CFP di Sesto San Giovanni; Andrea Bugnano, Magid Majmou, Simone Nicosia del CFP di Torino “Rebaudengo”; Jimmy Caramagna, Leandro Chen, Nadejda Vasilenco del CFP di Torino “Valdocco”; Daniel Betulli, Gioshua Comis, Alberto Poletto del CFP di Udine; Sara Benetollo, Francesco Galante, Zeno Pavan del CFP di Verona; Stefano Colaiacomo, Federico Colongo, Giorgia Revolon del CFP di Vigliano Biellese. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 35 01/03/23 17:57 36 Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Rosita Paul Anthony del CFP di Milano primo classificato, Mellone Andrea del CFP Bearzi di Udine secondo classificato, Marcolin Andrea del CFP di San Donà di Piave terzo classificato. Elenco delle Aziende partecipanti WD4, Loescher, Tipografia Commerciale, C&C. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta dai Segretari nazionali della commissione cultura e inglese, scientifico matematico, digitale e dagli sponsor che hanno supportato l’iniziativa. Segretari Nazionali Aree Trasversali: Andrea Bergese (Area cultura italiana), Katia Quintarelli (Area cultura inglese), Francesco Salvaia (Area scientifico-matematica), Fabrizio Venere (Area digitale). CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 36 01/03/23 17:57 37 DOCUMENTAZIONE TECNICA DELLE PROVE CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 37 01/03/23 17:57 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 38 01/03/23 17:57 39 Settore: AUTOMOTIVE CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 39 01/03/23 17:57 40 1. Prova diagnosi Vettura Abarth Punto Evo 1400 multiair • Diagnosi con strumentazione witech per controllo guasti su impianto iniezione • Verificare tensione MAP • Verificare resistenza pista potenziometrica 1 corpo farfallato • Verificare continuità sensore pressione turbo con C.C.M. Parametro da rilevare Grandezza rilevata Unità di misura Da schema elettrico indica: – La funzione del teleruttore T17? – Se non dovesse partire la pompa elettrica il fusibile responsabile? – A quale fusibile imputare la colpa se manca l’alimentazione positiva delle bobine e degli iniettori? Descrivi le procedure effettuate per la risoluzione dei punti sopracitati, i valori rilevati ed eventuali problematiche rilevate. Proposta guasti per 3 gruppi Relais pompa carburante Interruzione alimentazione bobina cilindro n 4 Sensore pressione e temperatura aria (MAP) scollegato filo negativo Vettura FIAT Bravo 1400 • Diagnosi con strumentazione witech per controllo guasti su impianto iniezione • Verificare diodi dell’alternatore • Verificare continuità filo segnale sensore fase con C.C.M. • Verificare resistenza sensore Temperatura aria aspirata Parametro da rilevare Grandezza rilevata Unità di misura Da schema elettrico indica: – Se non dovesse partire la pompa elettrica il fusibile responsabile? – A quale fusibile imputare la colpa se manca l’alimentazione positiva delle bobine e degli iniettori? Descrivi le procedure effettuate per la risoluzione dei punti sopracitati, i valori rilevati ed eventuali problematiche rilevate. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 40 01/03/23 17:57 41 Proposta guasti per 3 gruppi Relais pompa carburante Corpo farfallato guasto Potenziometro comando acceleratore Vettura FIAT Tipo 1,3 mjet • Verificare valore della tensione del sensore pressione collettori a pressione atmosferica e posizione dei piedini nel pettine centralina • Verificare resistenza del sensore NTC acqua a temperatura ambiente e posizione dei piedini nel pettine centralina • Verificare il valore di alimentazione positiva del sensore massa aria e posizione piedini nel pettine centralina Parametro da rilevare Grandezza rilevata Unità di misura Da schema elettrico indica: – La funzione del teleruttore T 10? – Se non dovesse partire la pompa elettrica il fusibile responsabile? – A quale fusibile imputare la colpa se manca l’alimentazione positiva della centralina preriscaldo candelette? Descrivi le procedure effettuate per la risoluzione dei punti sopracitati, i valori rilevati ed eventuali problematiche rilevate. Proposta guasti per 3 gruppi Sensore pressione gasolio Regolatore portata gasolio Fusibile pompa carburante Vettura Mito twinair • Diagnosi con strumentazione witech per controllo guasti su impianto iniezione • Verificare resistenza pista potenziometrica 2 corpo farfallato • Verificare tensione sensore pressione gasolio • Verificare continuità sensore massa aria con C.C.M. (segnale) Parametro da rilevare Grandezza rilevata Unità di misura CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 41 01/03/23 17:57 42 Da schema elettrico indica: – La funzione del teleruttore T 9? – Se non dovesse partire la pompa elettrica il fusibile responsabile? – A quale fusibile imputare la colpa se manca l’alimentazione positiva delle bobine e degli iniettori? Descrivi le procedure effettuate per la risoluzione dei punti sopracitati, i valori rilevati ed eventuali problematiche rilevate. Proposta guasti per 3 gruppi Elettroiniettore cilindro n 4 Interruzione alimentazione centralina preriscaldo candelette Regolatore di portata (segnale assente) SCHEDA VALUTAZIONE PROVA DIAGNOSI PARTECIPANTE _______________ VETTURA __________________ CFP ________________________ inizio h _____ fine h _____ SI NO ANNOTAZIONI VOTO /30 RISPETTA LE NORMATIVE DI SICUREZZA DURANTE LE LAVORAZIONI UTILIZZA CORRETTAMENTE LE ATTREZZATURE RISPETTA LE PROCEDURE DEL COSTRUTTORE È AUTONOMO NEL LAVORO UTILIZZA I DPI RISPETTA I TEMPI ASSEGNATI UTILIZZA CORRETTAMENTE LA DIAGNOSI CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 42 01/03/23 17:57 43 UTILIZZA CORRETTAMENTE IL MULTIMETRO HA TROVATO IL GUASTO HA RISOLTO IL GUASTO TOTALE 2. Prova motore Motore • Smontaggio testata e distribuzione • Calcolo della cilindrata • Rimontaggio e messa in fase Parametro da rilevare Grandezza rilevata Unità di misura Descrivi le procedure effettuate per la risoluzione dei punti sopracitati, i valori rilevati ed eventuali problematiche rilevate. SCHEDA VALUTAZIONE PROVA MOTORE PARTECIPANTE _______________ VETTURA __________________ CFP ________________________ inizio h _____ fine h _____ SI NO ANNOTAZIONI VOTO /30 RISPETTA LE NORMATIVE DI SICUREZZA DURANTE LE LAVORAZIONI UTILIZZA CORRETTAMENTE LE ATTREZZATURE CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 43 01/03/23 17:57 44 RISPETTA LE PROCEDURE DEL COSTRUTTORE È AUTONOMO NEL LAVORO UTILIZZA I DPI RISPETTA I TEMPI ASSEGNATI UTILIZZA CORRETTAMENTE LA CHIAVE DINAMOMETRICA HA MESSO IN FASE IL MOTORE HA CALCOLATO LA CILINDRATA HA TIRATO REGOLATO CORRETTAMENTE LA TENSIONE DELLA CINGHIA TOTALE 3. Prova cambio di velocità Cambio di velocità • Smontaggio cambio velocità • Calcolo del rapporto di trasmissione • Rimontaggio Parametro da rilevare Grandezza rilevata Unità di misura Descrivi le procedure effettuate per la risoluzione dei punti sopracitati, i valori rilevati ed eventuali problematiche rilevate. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 44 01/03/23 17:57 45 SCHEDA VALUTAZIONE PROVA CAMBIO PARTECIPANTE _______________ VETTURA __________________ CFP ________________________ inizio h _____ fine h _____ SI NO ANNOTAZIONI VOTO /30 RISPETTA LE NORMATIVE DI SICUREZZA DURANTE LE LAVORAZIONI UTILIZZA CORRETTAMENTE LE ATTREZZATURE RISPETTA LE PROCEDURE DEL COSTRUTTORE È AUTONOMO NEL LAVORO UTILIZZA I DPI RISPETTA I TEMPI ASSEGNATI UTILIZZA CORRETTAMENTE LA CHIAVE DINAMOMETRICA HA RIMONTATO CORRETTAMENTE IL CAMBIO HA CALCOLATO IL RAPPORTO DI TRASMISSIONE HA EFFETTUATO IL COLLAUDO FINALE TOTALE CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 45 01/03/23 17:57 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 46 01/03/23 17:57 47 Settore: ELETTRICO CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 47 01/03/23 17:57 1. Prova 1: Il progetto Al fine di dare completezza alla tua formazione viene svolto un mini corso sul Software Spac Automazione. Ti verranno fornite le seguenti competenze, che poi verranno così valutate durante la prova. Ø Creazione di una commessa (10 minuti) Ø Creazione di un multifoglio (5 minuti) Ø Edit attribuiti cartiglio (10 minuti) Ø Alimentazioni (10 minuti) Ø Collegamenti (5 minuti) Ø Componenti: motori, teleruttori, lampade, protezioni (magnetotermici, differenziali, termici, sezionatori, salvamotori), pulsanti, selettori, blocco porta, contatti ausiliari e di potenza (40 minuti) Ø Morsetti e connettori (20 minuti) Ø Numerazione fili (10 minuti) Ø Orto, snap, griglia (10 minuti) Devi realizzare una commessa per la gestione di uno schema di potenza, di comando e segnalazione (a logica cablata) di un avviamento di un motore asincrono trifase. L’arrivo in linea è un sistema trifase 400 volt con neutro. I contattori e le lampade di segnalazione devono essere alimentati a 24 volt in alternata. Durante l’esame puoi chiedere due chiarimenti, in momenti diversi, al docente SDProget consegnando i “jolly bonus” che avrai a disposizione. Il loro utilizzo, o viceversa, non influirà sulla valutazione finale. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 48 01/03/23 17:57 49 2. Prova 2: Il programma Viene ora richiesta l’automazione di un sistema di inscatolamento automatico. Il tutto va gestito tramite P.L.C. La parte di variazione di velocità del motore tramite inverter è già stata preparata. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO: Premendo il pulsante di marcia SB3 viene messo in funzione il nastro trasportatore KA1. Il nastro varierà la sua velocità premendo Up SB4 e premendo Down SB5. Questa parte come detto in precedenza è già programmata. Quando il contenitore arriverà davanti alla fotocellula BF2 verrà attivato lo spingitore YV1 cilindro con elettrovalvola 3/2. Quando BF2 vede il contenitore ferma il nastro. Lo spingitore porterà la scatoletta davanti alla fotocellula BF3 la quale attiverà il robot KA2 che porterà la scatoletta nel contenitore. Quando la fotocellula BF2 rileva il contenitore dopo 20 secondi attiva YV2. Quando il cilindro A fatto uscire da YV2 porta il contenitore davanti a BF1, farà rientrare il cilindro A tramite YV3 e ripartirà il nastro. Il nastro si ferma premendo il pulsante di arresto SB1 oppure se sono stati contati quattro oggetti dalla fotocellula BF1. PLC Schneider: TM221CE24R/RELAY OUT Espansione: TM3DM24RG Cartuccia: TMC2AQ2V CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 49 01/03/23 17:57 50 Descrizione INGRESSI Simbolo Indirizzo PULSANTE EMERGENZA N.C. SB1 SB2 %I0.0 PULSANTE MARCIA NASTRO N.O. SB3 %I0.1 FOTOCELLULA RILEVA SCATOLA N.O. BF1 %I0.2 FOTOCELLULA RILEVA SCATOLA N.O. BF2 %I0.3 FOTOCELLULA RILEVA SCATOLETTA BF3 %I0.4 Descrizione USCITE Simbolo Indirizzo OK NASTRO KA1 %Q0.0 %Q0.7 SPINGITORE YV1 %Q0.3 ESCE A YV2 %Q0.4 ENTR A YV3 %Q0.5 OK ROBOT HL3 %Q0.6 Per la consegna del file di programmazione devi attenerti alle seguenti specifiche: Nome del file: cognome_nome_prova2 Destinazione file: Desktop Tempo massimo disponibile per la realizzazione del programma: 2 ore 3. Prova 3: Il cablaggio Viene ora richiesto il cablaggio del quadro di comando per automatizzare l’impianto di inscatolamento. Tra le raccomandazioni: Ø L’accuratezza durante la procedura di montaggio Ø La cura del cablaggio Ø La corrispondenza con lo schema funzionale fra i morsetti e la numerazione assegnata Ø La tempistica di esecuzione Ø Rispetta la colorazione e la sezione del circuito di potenza U=230V Ø Rispetta la sezione del circuito ausiliario a U=24V Avrai a tua disposizione la seguente documentazione: Ø Circuito di potenza Ø Circuito di I/O PLC M221 Ø Connettori e morsettiera Ad impianto cablato, verrà caricato (da operatori esterni) il programma per il comando del macchinario sul PLC. Verrà avviato un ciclo operativo completo per verificare la funzionalità del quadro realizzato. Tempo massimo disponibile: 12 ore CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 50 01/03/23 17:57 51 Settore: ENERGIA ed ELETTRICO DOMOTICO CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 51 01/03/23 17:57 52 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 52 01/03/23 17:57 53 1. Descrizione della prova: “Soluzione energetica della camera di un hotel attraverso sistema di gestione in standard KNX” Il capolavoro da realizzare consiste in un impianto di riscaldamento completamente gestito da standard KNX e alimentato da uno scaldabagno in pompa di calore. Scopo della prova è la gestione della termoregolazione della camera e l’adduzione dei sanitari. L’impianto elettrico consiste in due circuiti separati: luce e FM. Per la costruzione del manufatto è necessaria l’applicazione di conoscenze e competenze tipiche del settore termoidraulico ed altre del settore elettrico; la partecipazione degli allievi sarà quindi necessariamente legata alle loro competenze tecnico-professionali e realizzata tramite la costituzione di squadre di lavoro a coppie, formate previa estrazione a sorte e costituita ognuna da un allievo dell’ambito termoidraulico ed uno di quello elettrico. In questa edizione dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori, per la prima volta si inseriscono gli allievi provenienti dalle sedi tipicamente legate al settore elettrico, nelle quali la formazione verte sullo standard KNX. In base quindi alla loro formazione, pur lavorando in coppia, saranno distinti in concorrenti elettrici e concorrenti termoidraulici. Fase teorica 1: Test in formato cartaceo, a carattere scientifico/tecnologico, costituito da domande a risposta chiusa, alcune delle quali in inglese (max 60’) Fase teorica 2 (max 90’): Allievo elettrico: disegno di una planimetria del locale oggetto della prova con applicativo SPAC START (SD PROGET). Allievo termoidraulico: progettazione centrale termica con AutoCAD seguendo una descrizione fornita partendo da un file precompilato. Fase teorica 3: Gli allievi elettrici verranno allineati da un formatore sui dispositivi KNX da configurare, mentre gli allievi termoidraulici verranno formati sul bilanciamento termico del circuito idrotermosanitario. Al termine della formazione gli allievi del settore elettrico passeranno alla fase di configurazione dei dispositivi KNX, gli allievi termoidraulici si occuperanno del bilanciamento termico del circuito. Fase operativa: Realizzazione di un impianto di riscaldamento configurato in standard KNX, che dovrà gestire il circolatore e le valvole elettrotermiche poste sul collettore di ritorno, in base alla temperatura percepita dai termostati ambiente. La prova prevede la messa a dimora ed il cablaggio dei vari componenti; cuore della parte termoidraulica saranno le lavorazioni operate sulle tubazioni in multistrato inerenti alla parte ACS CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 53 01/03/23 17:57 54 e di riscaldamento; per la parte elettrica è richiesto il corretto cablaggio delle parti di controllo e gestione dell’impianto. Verranno forniti gli schemi di base; gli allievi dovranno procedere al completamento degli schemi termoidraulici ed elettrici partendo da una lista di consegna e da schemi parzialmente precompilati. Al termine è prevista una fase di collaudo ed eventuale ricerca guasto, da eseguire prima della valutazione finale. Fase di collaudo dei capolavori. Colloquio e ricerca guasti: Allievo termoidraulico (max 10’): esporre alla commissione valutativa una tesi (presentata in formato cartaceo) e preparata prima dell’Esposizione dei Capolavori. Le tematiche proposte: pannelli radianti; pannelli fotovoltaici; pompe di calore; VMC. Criteri di valutazione: padronanza espositiva dell’argomento scelto; conoscenza approfondita dei contenuti; autonomia e sicurezza colloquiale. Allievo elettrico: richiesta la ricerca di un guasto sull’impianto, con l’utilizzo del multimetro. Criteri di valutazione: corretta procedura. 2. Prova teorica Elettro-Building: quiz tecnico-scientifici 1. Qual è la differenza principale tra un’installazione tradizionale e un’installazione con bus? a) Un sistema bus costa meno b) Un sistema bus separa il controllo dell’alimentazione c) Una installazione tradizionale si adatta meglio a piccoli progetti 2. Qual è la tensione di funzionamento del bus KNX? a) 50 V b) 29 V c) 230 V 3. Qual è il tipo di comunicazione più utilizzata in KNX? a) Doppino b) Ethernet c) Onde convogliate d) Radiofrequenza 4. Dopo che gli elementi sono installati in un bus KNX, è possibile riconfigurarli? a) Sì, ma solo certi dispositivi consentono di aggiornare la configurazione b) Sì, è possibile aggiornare la configurazione dei dispositivi c) No, non è possibile modificare la programmazione dei dispositivi CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 54 01/03/23 17:57 55 5. Differenti tipi di collegamento possono essere combinati nello stesso impianto KNX? a) Sì, ma solo collegamenti cablati b) Sì, sia collegamenti cablati che collegamenti wireless c) No, non è possibile combinare tipologie diverse di collegamento 6. Quale tipo di rete è spesso associato all’indirizzo IP? a) Ethernet b) Doppino c) Radiofrequenza d) Onde convogliate 7. Come si può collegare una singola area alla dorsale? a) Tramite ripetitore b) Tramite accoppiatore di linea c) Tramite accoppiatore di area 8. Quale finestra viene mostrata, di default, dopo l’avvio di ETS 5? a) Le impostazioni b) La panoramica con news e l’elenco dei progetti c) I cataloghi dei costruttori 9. Quante linee si possono creare? a) 3 b) 5 c) 10 d) 15 10. Quanti dispositivi si possono aggiungere ad una linea KNX? a) 15 b) 64 c) 128 d) 8 11. Qual è la più piccola entità in un impianto KNX? a) Linea b) Area c) Zona 12. In ETS 5 è necessario creare un database? t) True f) False CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 55 01/03/23 17:57 56 13. Quale pannello di ETS è indicato per la creazione della struttura dell’edificio? a) Topologia b) Dispositivi c) Edifici d) Indirizzi di gruppo 14. Cosa viene visualizzato nella cartella "Proprietà" nella barra laterale di ETS? a) Le informazioni contestuali di un elemento selezionato b) Le configurazioni degli spazi di lavoro c) Le impostazioni specifiche di un progetto come lo stile a 2-3 livelli degli indirizzi di gruppo 15. Come si passa dalla vista panoramica allo spazio di lavoro? a) Cliccando sul pulsante ETS verde in alto a sinistra b) Chiudendo lo spazio di lavoro o la panoramica c) Entrambe le viste possono essere aperte come finestre e gestite separatamente 16. Perché è importante creare la struttura dell’edificio? a) Senza la struttura dell’edificio è impossibile creare gli Indirizzi di Gruppo successivamente b) Perché la struttura dell’edificio può essere usata per disporre i dispositivi KNX c) Perché la struttura dell’edificio è necessaria per definire gli Indirizzi Individuali dei dispositivi 17. Come un dispositivo può essere inserito nel progetto? a) Usando la funzione nella barra Esporta b) Trascinando dal pannello Cataloghi alla locazione desiderata c) Cliccando una sola volta in un punto della vista Edifici 18. Quale finestra serve per inserire i dispositivi di un produttore nel progetto? a) La sezione Cataloghi nelle Impostazioni b) Il pannello Cataloghi nello Spazio di Lavoro c) Il pannello Dispositivi 19. È possibile vedere gli Indirizzi di Gruppo connessi ad uno specifico dispositivo? a) Solo dal pannello Indirizzi di Gruppo b) Si possono vedere gli Indirizzi di Gruppo collegati selezionando la parte di edificio c) Gli Indirizzi di Gruppo collegati sono visualizzati in una collana associata agli Oggetti di Gruppo del dispositivo CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 56 01/03/23 17:57 57 20. Quale pannello serve per stabilire la connessione tra i dispositivi? a) Il pannello Indirizzi di Gruppo b) Il pannello Struttura Edifici c) Il pannello Dispositivi 21. Quali parti di un dispositivo occorre collegare a un Indirizzo di Gruppo? a) Il dispositivo principale b) Un Oggetto di Gruppo del dispositivo c) Specifici parametri del dispositivo 22. Per configurare il funzionamento intrinseco dei canali di un dispositivo si utilizza: a) La finestra delle Proprietà b) La finestra degli Oggetti di Gruppo c) La finestra dei Parametri 23. Dove puoi vedere se un Indirizzo di Gruppo è già stato assegnato a certi dispositivi? a) Nel pannello Informazioni della barra laterale delle Proprietà b) Con la funzione “Mostra tutti i dispositivi collegati” c) Nel pannello Indirizzi di Gruppo, selezionando un Indirizzo di Gruppo vengono mostrati i dispositivi associati 24. Qual è la logica dietro alla funzione "Paramentri di Default"? a) I parametri correnti verranno salvati come impostazioni di default b) Apparirà una finestra di pop-up che permette di confrontare I'impostazione corrente con quella di default c) Resettare i parametri del dispositivo ripristinando i valori di default definiti dal produttore KNX nel catalogo di prodotto originale 25. Quali distanze massime tra due dispositivi alimentati possono essere raggiunte in KNX? a) 400 m. b) 700 m. c) 1000 m. d) 2000 m. 26. Quali distanze massime tra un dispositivo e l’alimentatore possono essere raggiunte in KNX? a) 200 m b) 350 m c) 500 m d) 1000 m CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 57 01/03/23 17:57 58 27. Tra l’inizio e la fine di una linea KNX quanta distanza può esserci? a) 700 m b) 850 m c) 1000 m d) 1200 m 28. Tra due alimentatori ci deve essere una distanza minima di: a) 150 m b) 200 m c) 250 m d) 300 m e) 350 m 29. L’indirizzo fisico di un accoppiatore collegato alla linea 2.1 sarà: a) 2.1.- b) 2.1.0 c) 2.1.1 d) 2.1.255 30. L’indirizzo fisico di un alimentatore collegato alla linea 1.1 sarà: a) 1.1.- b) 1.1.0 c) 1.1.1 d) 1.1.255 31. L’indirizzo fisico di un alimentatore collegato alla linea 1.1 sarà: a) 1, il telegramma non ha ancora attraversato accoppiatori b) 7, il telegramma ha attraversato un solo accoppiatore c) 0, il telegramma non viene inoltrato 32. Il routing counter di un telegramma vale: a) 7 se il telegramma deve superare a priori tutti gli accoppiatori b) 7 se il telegramma deve superare a priori solo gli accoppiatori di area c) 7 se il telegramma a priori non deve essere inoltrato 33. Se il dato di un telegramma ha dimensione 1 bit potrebbe trattarsi: a) Di una luce da accendere o spegnere b) Di una luce con intensità luminosa regolata c) Del valore di temperatura letto da un termostato 34. Se il dato di un telegramma ha dimensione 4 bit potrebbe trattarsi: a) Di una luce da accendere o spegnere b) Di una luce con intensità luminosa regolata c) Del valore di temperatura letto da un termostato CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 58 01/03/23 17:57 59 35. Se due pulsanti inviano, entrambi, i valori 0 e 1 potrebbero comandare: a) Una luce con intensità luminosa regolata b) Una tapparella in movimento verso una posizione specificata c) Una luce con la funzione “alterna” 36. Se una tapparella reagisce ad un allarme meteo, fino a quando l’allarme meteo rimane attivo: a) La tapparella raggiunge sicuramente la posizione di chiusura b) La tapparella può sicuramente essere comandata anche manualmente c) La tapparella probabilmente non può essere comandata manualmente 37. I telegrammi KNX occupano il bus per un tempo: a) Tra i 10 e i 50 ms b) Tra i 20 e i 40 ms c) Tra i 30 e i 70 ms 38. Una regolazione dimmer per luci: a) Può anche accendere la lampadina b) Non può mai accendere e spegnere la lampadina c) Se accende la lampadina non può spegnerla e viceversa 39. Uno scenario: a) Consente di comandare attuatori diversi b) Consente di comandare tanti attuatori dello stesso tipo c) Non può essere modificato manualmente dall’utente d) Può essere scatenato solo da sensori 40. In un telegramma: a) Ci sono i dati trasmessi solo in caso di feedback b) C’è sempre l’indirizzo fisico del dispositivo mittente c) C’è sempre l’indirizzo di gruppo del dispositivo mittente 41. In un telegramma: a) C’è sempre l’indirizzo di gruppo del destinatario b) C’è sempre l’indirizzo fisico del destinatario c) Il destinatario può essere indicato sia dall’indirizzo di gruppo che dall’indirizzo fisico d) Non c’è nessuna indicazione sul destinatario 42. In un telegramma: a) Se il destinatario è indicato con l’indirizzo di gruppo, il mittente non può avere l’indirizzo fisico della porta USB b) Se il destinatario è indicato con l’indirizzo fisico, il mittente probabilmente ha l’indirizzo di gruppo della porta USB c) Se il destinatario è indicato con l’indirizzo fisico, il mittente probabilmente ha l’indirizzo fisico della porta USB 43. In ETS: CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 59 01/03/23 17:57 60 a) È possibile controllare se la porta di comunicazione funziona correttamente utilizzando il menù del bus b) È possibile controllare se la porta di comunicazione funziona correttamente dalla pagina iniziale c) È possibile impostare come porta di comunicazione solo la porta USB 44. Nella diagnosi in linea in ETS: a) Il programmatore può solo visualizzare i telegrammi b) Il programmatore non può visualizzare i telegrammi collegati a messaggi di stato degli attuatori c) Il programmatore può creare telegrammi a partire da indirizzi di gruppo esistenti 45. Per chi desidera acquistare il software ETS 5: a) Non sono disponibili versioni Demo gratuite b) C’è la possibilità di provare una versione Demo che consente anche la diagnosi dell’impianto c) C’è la possibilità di provare una versione Demo che consente l’utilizzo virtuale di 8 dispositivi d) C’è la possibilità di provare una versione Demo che consente l’utilizzo virtuale di 3 dispositivi 46. In un impianto KNX: a) I telegrammi non vengono ripetuti in caso di errore b) I telegrammi vengono inviati fino a 3 volte in caso di errore c) I telegrammi vengono inviati fino a 4 volte in caso di errore 47. In ETS 5, dopo aver selezionato un progetto: a) Il programmatore può scegliere un’icona b) Il programmatore può inserire una password c) Il programmatore non può modificare la struttura degli indirizzi di gruppo 48. Un normale telegramma inviato dalla pulsantiera 1.1.48 all’attuatore luci 1.2.4 al termine della comunicazione avrà routing counter pari a: a) 7 b) 6 c) 5 d) 4 e) 3 49. Un normale telegramma inviato dalla pulsantiera 1.1.48 all’attuatore luci 3.1.25 al termine della comunicazione avrà routing counter pari a: CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 60 01/03/23 17:57 61 a) 1 b) 2 c) 3 d) 4 e) 5 50. Il cavo bus certificato KNX: a) Può essere inserito nelle canaline dell’alimentazione civile solo se distante almeno 4 mm b) Può essere inserito nelle canaline dell’alimentazione civile c) Non può essere inserito nelle canaline dell’alimentazione civile 51. L’associazione KNX è stata fondata: a) Nel 1999 a Parigi b) Nel 1999 a Bruxelles c) Nel 1999 a Berlino d) Nel 1999 a Roma 52. Ogni volta che la programmazione di un dispositivo KNX già programmato in precedenza viene modificata: a) È necessario scaricare a bordo tutta la programmazione b) È necessario scaricare a bordo solo il programma applicativo c) L’aggiornamento del dispositivo avviene in maniera automatica 53. Un dispositivo che viene programmato in maniera completa: a) Viene identificato da ETS tramite MAC address b) Viene identificato da ETS tramite Indirizzo Individuale per-configurato c) Viene identificato da ETS tramite pressione del pulsante di programmazione 54. La scansione di una linea KNX con ETS: a) Fornisce sempre solo gli Indirizzi Individuali dei dispositivi trovati b) Fornisce gli Indirizzi Individuali e i nomi dei dispositivi trovati c) Fornisce gli indirizzi individuali e i nomi dei dispositivi trovati se appartenenti al progetto caricato 55. Se l’oggetto di gruppo “Commuta” del canale 1 dell’attuatore ha Flag “Comunicazione” disattivato: a) L’oggetto di gruppo non è connesso al bus KNX b) L’oggetto di gruppo funziona normalmente 56. Se i messaggi di stato dell’attuatore vengono parametrizzati per essere inviati in automatico al cambio di stato e il relativo Flag “Trasmissione” è disattivato: CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 61 01/03/23 17:57 62 a) I messaggi di stato vengono comunque inviati b) I messaggi di stato vengono inviati solo in caso di passaggio da stato 0 a stato 1 c) I messaggi di stato non vengono inviati 57. Per diventare KNX Partner è necessario: a) Superare un esame sostenuto in una scuola b) Superare un esame sostenuto in un centro certificato c) Superare un esame teorico 58. Uno dei benefici derivanti dal titolo di KNX Partner: a) È la possibilità di utilizzare il logo KNX nei propri lavori b) È la possibilità di acquistare ETS Professional gratuitamente c) È la possibilità di poter insegnare e certificare formazione KNX ad altri 59. I software KNX (ETS, Apps, librerie, altri software …) si possono trovare sul sito: a) www.knx.org b) www.my.knx.org c) www.knx.net d) www.my.knx.net 60. Nella versione Lite di ETS 5: a) Il programmatore può lavorare senza licenza b) Il programmatore può lavorare con 5 dispositivi c) Il programmatore può lavorare con 20 dispositivi 61. La versione Supplementare di ETS: a) Richiede una versione Professional per poter essere acquistata b) Richiede una versione Lite per poter essere acquistata c) Consente di programmare fino a 100 dispositivi 3. Prova teorica Termo Idraulici: quiz tecnico-scientifici 1. Il consumo energetico di un edificio è: a) La quantità di calore necessaria a climatizzare l’edificio b) La quantità di calore necessaria a climatizzare e illuminare l’edificio c) La quantità di calore necessaria a climatizzare l’edificio, illuminarlo e riscaldare l’acqua sanitaria 2. Quale tra questi metodi è più consono allo smaltimento ecosostenibile dei rifiuti? a) La triturazione, il compattamento e lo smaltimento in discarica b) La termovalorizzazione c) Il riciclo, possibilmente in percentuali di raccolta sempre più elevate 3. Il processo di incenerimento dei rifiuti urbani associato al recupero energetico e alla produzione di energia elettrica viene detto: CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 62 01/03/23 17:57 63 a) Termo-induzione b) Termovalorizzazione c) Termo-tubazione d) Termo-fusione 4. La pompa di calore è un apparecchio che si utilizza per: a) Sollevare acqua calda prelevandola da un pozzo b) Generare calore estraendolo da una sorgente fredda c) Pompare acqua in un circuito caldo 5. A solar photovoltaic system: a) generates electric energy b) generates thermal energy c) generates both electric and thermal energies 6. The “Overshoot day” is the day of the year in which: a) the planet absorbs the highest quantity of solar energy b) we used all the planet’s energy resources c) we used all the energy resources that the planet can produce in one year d) we saved the year’s highest quantity of energy 7. The symbol drawn on the right represents: a) a general pump b) a heat pump c) a heat exchanger 8. La differenza tra una caldaia a condensazione ed una caldaia “normale” sta nel fatto che: a) La caldaia normale non produce condensa nel processo di combustione b) La caldaia a condensazione recupera il calore latente contenuto nel vapore acqueo sviluppato dal processo di combustione c) La caldaia a condensazione produce condensa nel processo di combustione d) La caldaia a condensazione non si corrode a causa della condensa prodotta dalla combustione 9. Il simbolo rappresenta una valvola a) di non ritorno b) una pompa di circolazione a senso unico c) una valvola di Zona 10. Fossil fuels possess a high content of chemical energy that, through combustion, is transformed into: a) the planet absorbs the highest quantity of solar energy b) we used all the planet’s energy resources c) we used all the energy resources that the planet can produce in one year d) we saved the year’s highest quantity of energy 7. The symbol drawn on the right represents: a) a general pump b) a heat pump c) a heat exchanger 8. La differenza tra una caldaia a condensazione ed una caldaia “normale” sta nel fatto che: a) La caldaia normale non produce condensa nel processo di combustione b) La caldaia a condensazione recupera il calore latente contenuto nel vapore acqueo sviluppato dal processo di combustione c) La caldaia a condensazione produce condensa nel processo di combustione d) La caldaia a condensazione non si corrode a causa della condensa prodotta dalla combustione 9. Il simbolo rappresenta una valvola a) di non ritorno b) una pompa di circolazione a senso unico c) una valvola di Zona 10. Fossil fuels possess a high content of chemical energy that, through combustion, is transformed into: a) mechanical energy b) electric energy c) nuclear energy d) thermal energy 11. L’energia solare può essere trasformata in calore per la produzione di acqua calda per mezzo di: )hiia) the planet absorbs the highest quantity of solar energy b) we used all the planet’s energy resources c) we used all the energy resources that the planet can produce in one year d) we saved the year’s highest quantity of energy 7. The symbol drawn on the right represents: a) a general pump b) a heat pump c) a heat exchanger 8. La differenza tra una caldaia a condensazione ed una caldaia “normale” sta nel fatto che: a) La caldaia normale non produce condensa nel processo di combustione b) La caldaia a condensazione recupera il calore latente contenuto nel vapore acqueo sviluppato dal processo di combustione c) La caldaia a condensazione produce condensa nel processo di combustione d) La caldaia a condensazione non si corrode a causa della condensa prodotta dalla combustione 9. Il simbolo rappresenta una valvola a) di non ritorno b) una pompa di circolazione a senso unico c) una valvola di Zona 10. Fossil fuels possess a high content of chemical energy that, through combustion, is transformed into: a) mechanical energy b) electric energy c) nuclear energy d) thermal energy 11L’ilòtftilldidilddiCNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 63 01/03/23 17:57 64 a) mechanical energy b) electric energy c) nuclear energy d) thermal energy 11. L’energia solare può essere trasformata in calore per la produzione di acqua calda per mezzo di: a) Specchi ustori b) Pannelli solari c) Pannelli fotovoltaici d) Pannelli a conduzione 12. Cosa indica nella tabella delle durezze dell’acqua la lettera °F? a) La temperatura di ebollizione dell’acqua in gradi Fahrenheit b) La durezza dell’acqua in gradi francesi c) La durezza dell’acqua in gradi Fahrenheit 13. Which of these fossil fuels is the least damaging for the environment? a) Petrol b) Coal c) Methane gas d) kerosene 14. Il simbolo a destra indica: a) Un dispositivo elettrico di connessione b) Una valvola di non ritorno c) Un dispositivo di sfogo aria 15. Se guardo l’etichetta di un’acqua minerale trovo sempre il valore di residuo fisso a 130-140 °C, cosa indica? a) La percentuale di acqua che rimane al fondo di un recipiente dopo che l’ho fatto bollire a 140°C per 10 minuti b) La quantità di vapore a 130°C che mi produce un litro di acqua analizzata c) La quantità di minerale espressa in mg o gradi francesi che rimane al fondo del contenitore di analisi dopo che ho fatto evaporare tutta l’acqua presente 16. Come influisce l’altitudine sulla temperatura di ebollizione dell’acqua? a) Non influisce b) La temperatura di ebollizione diminuisce all’aumentare dell’altitudine di 1°C ogni 100m c) La temperatura di ebollizione si innalza all’aumentare dell’altitudine di 1°C ogni 100m 17. I materiali PTC (Positive coefficient temperature): a) Presentano una resistività che diminuisce all’aumentare della temperatura 51 a) di non ritorno b) una pompa di circolazione a senso unico c) una valvola di Zona 10. Fossil fuels possess a high content of chemical energy that, through combustion, is transformed into: a) mechanical energy b) electric energy c) nuclear energy d) thermal energy 11. L’energia solare può essere trasformata in calore per la produzione di acqua calda per mezzo di: a) Specchi ustori b) Pannelli solari c) Pannelli fotovoltaici d) Pannelli a conduzione 12. Cosa indica nella tabella delle durezze dell’acqua la lettera °F? a) La temperatura di ebollizione dell’acqua in gradi Fahrenheit b) La durezza dell’acqua in gradi francesi c) La durezza dell’acqua in gradi Fahrenheit 13. Which of these fossil fuels is the least damaging for the environment? a) Petrol b) Coal c) Methane gas d) kerosene 14. Il simbolo a destra indica: a) Un dispositivo elettrico di connessione b) Una valvola di non ritorno c) Un dispositivo di sfogo aria CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 64 01/03/23 17:57 65 b) Presentano una resistività che aumenta all’aumentare della temperatura c) Presentano una tensione positiva se la temperatura è costante 18. Una termocoppia è un sensore di temperatura: a) Il cui principio di funzionamento di basa sull’effetto Seebeck: all’aumentare della temperatura su un’estremità (giunto caldo) si genera una differenza di potenziale sull’opposta estremità (giunto freddo) b) Il cui principio di funzionamento si basa sull’accoppiamento di un metallo e un isolante: il metallo si dilata e l’isolante diventa un conduttore se riscaldato c) Si basa sull’effetto Joule: al passaggio della corrente elettrica il filamento interno si riscalda e varia la sua resistenza 19. Quanti sono in tutto gli elementi ad oggi scoperti in natura o elaborati dall’uomo a) Sono così tanti che non se ne può sapere il numero b) 155.585 c) 103 20. Una determinata fonte di energia è rinnovabile se: a) Continua a essere generata mentre la consumiamo, risultando praticamente inesauribile b) Viene trasformata con rendimento prossimo a 1, quindi senza dispersione di energia c) Si genera da sola, senza derivare da altre forme di energia d) Viene prodotta senza inquinare l’atmosfera terrestre 21. Quale, fra le seguenti affermazioni sull’energia solare è errata? a) L’energia emessa dal Sole si diffonde nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche b) Solo un miliardesimo della radiazione solare colpisce la Terra c) Su un metro quadrato, al di sopra dell’atmosfera, giungono 1370 W al secondo di energia solare d) Circa la metà dell’energia solare è riflessa verso lo spazio esterno o assorbita dall’atmosfera 22. Quale parte di un aerogeneratore trasforma l’energia meccanica in energia elettrica? a) Le pale b) L’alternatore c) La torre d) Le eliche 23. Quale tra queste definizioni di sostenibilità ambientale è la più corretta? CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 65 01/03/23 17:57 66 a) Lo sviluppo è sostenibile se soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità alle generazioni future di soddisfare le proprie necessità b) Lo sviluppo è sostenibile se permette di creare ricchezza e benessere senza intaccare le risorse del pianeta c) Lo sviluppo è sostenibile se permette di rigenerare le risorse ambientali consumate 24. Per classificare le lavatrici e le lavastoviglie, oltre al consumo di energia elettrica viene preso in considerazione anche: a) La durata del ciclo di lavaggio b) La possibilità di effettuare o meno l’asciugatura dei panni e delle stoviglie c) Il consumo di acqua per effettuare il lavaggio completo 25. Che cosa è uno Ione? a) Un atomo in stato di squilibrio cui manca o un elettrone o un protone b) Un sale minerale c) Una molecola 26. Cosa è la liquefazione? a) Passaggio della materia dallo stato liquido a quello gassoso b) Passaggio della materia dallo stato solido a quello liquido c) Passaggio dallo stato solido a quello gassoso 27. Un impianto solare fotovoltaico: a) Genera energia elettrica b) Genera energia termica c) Genera entrambe 28. Un impianto solare termico: a) Genera energia elettrica b) Genera energia termica c) Genera entrambe 29. Un generatore eolico: a) Prende energia dal vento e la trasforma in energia elettrica b) Prende energia dal vento e la trasforma in energia termica c) Prende energia dal vento e la trasforma in energia elettrica e termica 30. Gli impianti solari, sia termici che fotovoltaici, sono considerati generatori di energia rinnovabile perché: a) Durante il funzionamento non emettono CO2 b) Durante la loro costruzione ed il funzionamento non emettono CO2 c) Durante il periodo di funzionamento permettono di risparmiare emissioni di CO2 maggiori di quelle generate durante la costruzione CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 66 01/03/23 17:57 67 31. Il vaso di espansione inserito in un impianto di riscaldamento ad acqua ha il compito di: a) Compensare le variazioni di volume dell’acqua dovute alle variazioni di pressione dell’acquedotto b) Compensare le variazioni di volume dell’acqua dovute alla presenza della pompa circolazione c) Compensare le variazioni di volume dell’acqua dovute alle variazioni di temperatura dell’acqua dell’impianto 32. Per ridurre l’inquinamento atmosferico conviene sostituire una caldaia a combustione fossile con una pompa di calore se: a) Il COP (coefficient of performance) della pompa di calore è superiore a 3 b) Il COP (coefficient of performance) della pompa di calore è inferiore a 3 c) È sempre conveniente 33. Gli scambiatori di calore sono apparecchiature termiche in cui si realizza uno scambio di energia termica tra: a) Due solidi in movimento attraverso una superficie che ne impedisce il mescolamento b) Due fluidi in movimento attraverso una superficie che ne impedisce il mescolamento c) Due fluidi in movimento attraverso una superficie che consente il mescolamento 34. Impianto di ventilazione meccanica controllata: a) Questo impianto utilizza uno scambiatore a flusso incrociato, con recupero di circa il 95% del calore in uscita, garantendo così il mantenimento della temperatura all’interno dei locali b) Questo impianto, ormai obsoleto, utilizza una ventola per espellere l’aria dagli ambienti; risulta molto efficace per diminuire i cattivi odori, ma trascura il calore in uscita c) Questo impianto, mediante una ventola controllata da centralina, preleva l’aria in sala e camera da letto e una volta filtrata la reimmette in bagno e cucina 35. Qual è l’utilità dei “sistemi di ricircolo”? a) Il sistema di ricircolo utilizza un circolatore di piccole dimensioni per intervenire in caso di eccessiva richiesta di ACS b) Il sistema di ricircolo assicura l’equilibrata circolazione dell’acqua tecnica durante la distribuzione ai terminali c) Il sistema di ricircolo migliora il comfort assicurando l’erogazione immediata di acqua agli utilizzi riducendo al minimo lo spreco d’acqua; consiste nell’attivare una circolazione costante tra il produttore di acqua calda e i vari punti di erogazione CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 67 01/03/23 17:57 68 36. Impianto di recupero dell’acqua piovana: a) Raccogliere l’acqua piovana determina un notevole risparmio sulla bolletta annuale; una volta filtrata può essere inserita nell’impianto sanitario dell’abitazione indipendentemente dall’utilizzo b) L’acqua piovana, una volta stoccata e filtrata può essere utilizzata per usi domestici come il risciacquo del wc, il lavaggio della biancheria e l’irrigazione dell’orto, ossia per applicazioni che non richiedono l’utilizzo dell’acqua potabile c) L’acqua dopo essere stata accumulata in appositi serbatoi (realizzati in materiali compatibili con le normative che riguardano lo stoccaggio delle acque destinate al consumo umano) può essere inserita nell’impianto, ma utilizzata solamente per la produzione di acqua calda sanitaria 37. Quale di queste descrizioni si addice agli impianti a collettore solare: a) Il sole è una fonte pulita, esauribile; i collettori solari sfruttano la conduzione solare per l’ACS e acqua tecnica per riscaldamento b) Il sole è una fonte pulita, in parte inesauribile; i collettori solari sfruttano l’irraggiamento solare per l’ACS e acqua tecnica per riscaldamento c) Il sole è una fonte pulita ed ecologica; i collettori solari sfruttano l’irraggiamento solare per l’ACS e acqua tecnica per riscaldamento 38. Qual è il materiale che per effetto fotovoltaico produce corrente elettrica? a) Radio b) Silicio c) Stagno d) Rame 39. Qual è la descrizione corretta sulla legionella? a) La legionella è un batterio che si trova negli accumuli di acqua, la malattia la si contrae bevendo acqua contaminata b) La legionella è un batterio che si trova negli accumuli di acqua, la malattia la si contrae respirando acqua contaminata diffusa in aerosol c) La legionella è un batterio che si trova negli accumuli di acqua, la malattia la si contrae bevendo acqua contaminata e la si trasmette da uomo a uomo 40. Calore latente: quale di queste affermazioni è vera? a) Fornendo energia sotto forma di calore a un materiale si nega il passaggio da uno stato solido a uno stato aeriforme b) Finché tutta la massa della sostanza non si è trasformata, la sua temperatura si mantiene costante c) Fornendo energia a un materiale si favorisce il passaggio da uno stato liquido a uno stato solido CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 68 01/03/23 17:57 69 41. Un circuito frigorifero, da quali elementi è composto? a) Compressore, condensatore, organo di laminazione e evaporatore b) Compressore, refrigeratore e ventilatore c) Compressore, condensatore ed estrattore calore 42. Gli F-gas, quale elemento hanno in comune? a) Radon b) Fluoro c) Argon 43. Cosa succede se in un impianto fotovoltaico si installano dei moduli ad alta efficienza? a) Si riducono gli spazi da utilizzare b) Aumenta il numero di moduli da installare c) Aumentano gli spazi da utilizzare ma si riducono i costi 44. Quale deve essere l’inclinazione ideale rispetto all’asse orizzontale dei moduli fotovoltaici su tetto inclinato? a) 30÷35° b) 15÷18° c) 20÷25° 45. Quale di queste descrizioni si addice alla regolazione climatica? a) Regolazione della temperatura con adeguamento continua in base alle previsioni meteorologiche b) Regolazione della temperatura con adeguamento continuo alla situazione di temperatura esterna c) Regolazione della temperatura con adeguamento in base alla stagione dell’anno (inverno, autunno, primavera) 46. Il fusibile interviene per guasti all’impianto dovuti a: a) Sovratensione b) Sovracorrente c) Cedimento materiale isolante 47. La domotica è applicabile: a) Ai soli impianti e componenti elettrici b) Ai soli impianti e componenti termoidraulici c) Ad impianti e componenti sia elettrici sia termoidraulici 48. Cosa sono le FER? a) Filtri e rigeneratori b) Fondazione Elenchi Rinnovabili c) Fonti di Energia Rinnovabile CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 69 01/03/23 17:57 70 49. Quali sono le caratteristiche principali di una pompa? a) Interasse tra i bocchettoni e sezione del foro di passaggio b) Potenza e numero giri del rotore c) Portata e prevalenza 50. Qual è la funzione del glicole? a) Sostituire la funzione dei fusibili in un impianto termico b) Abbassare sostanzialmente il punto di congelamento del fluido in un circuito solare c) Evitare l’aumento di pressione causati dai colpi d’ariete d) Rendere più efficiente l’acqua tecnica grazie alla sua bassa viscosità, consentendo l’istallazione di circolatori meno potenti 51. Quale fonte di energia rinnovabile si esaurisce con lo sfruttamento eccessivo da parte dell’uomo? a) Energia solare b) Energia da biomasse c) Energia eolica 52. La particolare tecnologia della caldaia a condensazione, come utilizza i fumi? a) Raffreddare i fumi fino a farli tornare allo stato liquido, recuperando il calore per scaldare la camera di combustione b) Riscaldare i fumi per portarli alla temperatura di rugiada per poter sfruttare il principio di condensa c) Raffreddare il vapore acqueo contenuto nei fumi fino a farli tornare allo stato liquido, recuperando il calore per preriscaldare l’acqua di ritorno 53. I fumi di una caldaia a condensazione scaricati a bassa temperatura: a) Permettono il tiraggio naturale b) Necessitano di una combustione a camera aperta c) Vanno espulsi con un ventilatore 54. Nella scala di classificazione degli acidi e delle basi come considero l’acqua di condensazione di un condizionatore o di una caldaia? a) Neutra b) Acida c) Basica 55. Nella scala di classificazione degli acidi e delle basi come considero l’acqua grigia (scarico dei lavandini) a) Neutra b) Acida c) Basica CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 70 01/03/23 17:57 71 56. Parlando di pompe di calore, cosa significa la sigla COP? a) Indica il “coefficiente di prestazione” della macchina dato tra il rapporto di energia resa ed energia consumata b) Indica il “coefficiente oggettivo pompa” della macchina dato tra il rapporto di energia resa ed energia consumata c) Indica il “calore oggettivo prodotto” dalla macchina dato tra il rapporto di energia consumata ed energia resa 57. Quali dei seguenti componenti non appartiene agli organi di sicurezza di un generatore di calore? a) Flussostato b) Termostato di regolazione c) Vacuometro d) Pressostato 58. A quali gas viene attribuito il maggior contributo all’effetto serra dovuto alle attività dell’uomo? a) Al propano ed al monossido di carbonio b) Al biossido di carbonio ed al metano c) Al radon ed al metano 59. Quali dei seguenti materiali conducono meno calore dei laterizi? a) Sughero b) Granito c) Calcestruzzo 60. Una casa passiva è: a) Una casa cha subisce passivamente le variazioni termiche stagionali; b) Una casa che necessita di una quantità minima (anche nulla) di energia per sopperire alle variazioni termiche stagionali c) Una casa priva di riscaldamento invernale d) Un edificio non soggetto alla certificazione energetica 4. Prova teorica: Disegno CAD Progettazione e rappresentazione della centrale termica Il candidato deve comporre con le proprie conoscenze una centrale termica utilizzando i blocchi forniti. Il generatore di calore è una pompa di calore aria-acqua munita di sonda di temperatura esterna. Ad integrare la produzione di ACS è presente un collettore solare con bollitore. Una valvola deviatrice permetterà alla pompa di calore di occuparsi sia del riscaldamento dei terminali di climatizzazione ma anche di integrare eventuale apporto di calore al bollitore. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 71 01/03/23 17:57 72 Occorre: • Posizionare i componenti che troverai già rappresentati nel foglio “Componenti” • Collegare i componenti con le tubazioni, dando seguito alle egenda dei colori dei tubi • Posizionare e collegare il gruppo di riempimento della C.T. • Collegare con acqua calda e fredda il lavabo che simula l’intero impianto sanitario • Completare la legenda dei componenti abbinando un numero agli oggetti • Il circuito secondario di acqua tecnica necessita di una miscelatrice perché lavora su impianto radiante a bassa temperatura • Il circuito sanitario necessita di un miscelatore e di un sistema di ricircolo dell’acqua ACS COMPONENTI • Posizionare e collegare il gruppo di riempimento della C.T. • Collegare con acqua calda e fredda il lavabo che simula l’intero impianto sanitario • Completare la legenda dei componenti abbinando un numero agli oggetti • Il circuito secondario di acqua tecnica necessita di una miscelatrice perché lavora su impianto radiante a bassa temperatura • Il circuito sanitario necessita di un miscelatore e di un sistema di ricircolo dell’acqua ACS COMPONENTI CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 72 01/03/23 17:57 73 59 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 73 01/03/23 17:57 74 5. Prova operativa: Configurazione e cablaggio dei componenti – Settore Elettrico Building CONFIGURAZIONE DEI DISPOSITIVI Si richiede di realizzare il seguente funzionamento • Pulsante PU1: ad una prima pressione accende le lampade di illuminazione (specchio + Fluorescenza) comandando l’uscita 2 del modulo zennio inBox 24. Ad una nuova pressione spegne le lampade. • L’uscita 1 del modulo zennio inBox 24 si attiva solo se out 2 è ancora on dopo 20 secondi e si spegne automaticamente dopo 20 secondi dallo spegnimento della lampada. • Il pulsante Pu4 forza l’accensione e spegnimento dell’aspiratore indipendentemente dallo stato delle lampade del bagno. • Il pulsante Pu3 tirante bagno invia il comando all’uscita c1 del modulo fan coil che attiva il ronzatore; il pulsante Pu2 (normalmente chiuso) ferma il ronzatore. • Sull’ingresso 1 del modulo zennio inbox 24 è presente una sonda di temperatura che controllerà la valvola on off che alimenta il riscaldamento a pavimento collegata all’uscita 1 dello stesso modulo. • Sull’ingresso 1 dei moduli Ekinex è presente una sonda che controllerà un fan coil a 3 velocità e che comanderà la valvola del radiatore + fan coli dalla propria uscita. • Un circolatore si occuperà di far fluire l’acqua nei terminali e si accenderà quando almeno una delle due valvole si è aperta. • L’apertura delle valvole è verificata dal modulo ekinex atraverso gli ingressi 3 e 4. • Un rilevatore di presenza attiva la modalità comfort quando rileva la presenza di una persona nella stanza e si spegne se non vede nessuno per almeno 3 minuti. Realizza la supervisione dal web server Wiser creando le seguenti funzioni • Rendere possibile il comando delle lampade e della forzatura aspiratore dalla supervisione verificando le reali accensioni delle utenze utilizzando gli stati. • Creare un messaggio attraverso un’icona che segnala l’attivazione del pulsante a tirante. • Comandare i 2 termostati avendo cura di realizzare un sistema che: – imposti il setpoint di ogni termostato, – visualizzi il set point attuale, – visualizzi la temperatura Letta dal termostato, – visualizzi lo stato dell’uscita termostato, – visualizzi se la valvola si è effettivamente aperta attraverso i contatti collegati al modulo ekinex. – Cura anche l’aspetto grafico. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 74 01/03/23 17:57 75 CABLAGGIO DELL’IMPIANTO Realizzare il cablaggio elettrico dei dispositivi come da SCHEMA DI IMPIANTO di seguito riportato. Realizzare successivamente il cablaggio del CENTRALINO. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 75 01/03/23 17:57 76 SCHEMA UNIFILARE CENTRALINO 62 SCHEMA UNIFILARE CENTRALINO CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 76 01/03/23 17:57 77 6. Prova operativa: Realizzazione dell’impianto idro termo sanitario – Settore Elettrico Building INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI Dati gli SCHEMI DI IMPIANTO, di seguito riportati, realizzare: Ø Il circuito termoidraulico relativo al pannello radiante a parete e al radiatore Ø L’adduzione idrica in partenza dal collettore per la distribuzione dell’acqua calda e fredda all’interno del locale Ø Lo scarico degli impianti rispettando le curvature e le pendenze fornite nello schema “Diramazione scarico acque reflue” CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 77 01/03/23 17:57 78 64 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 78 01/03/23 17:57 79 65 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 79 01/03/23 17:57 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 80 01/03/23 17:57 81 Settore: GRAFICO CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 81 01/03/23 17:57 82 Prova del Settore Grafico Restyling grafico della rivista Eppen Si richiede la rivisitazione della gabbia di impaginazione della rivista e la realizzazione a scopo esemplificativo di almeno 10 pagine interne di contenuto diverso al fine di riuscire a dare maggiore evidenza possibile alle nuove scelte stilistiche e compositivi. Si prevede anche il restyling del logo della rubrica “Territori Culturali” con la richiesta di proporre una soluzione con chiari richiami alla street art. Sarà necessario realizzare alcuni elementi di comunicazione digitale (banner, web, post…) statici o dinamici, funzionali all’informazione della nuova veste grafica di Eppen. 01. Restyling grafico della cover e gabbia impaginativa della rivista La testata, i contenuti ed il formato della rivista (147x210mm) non sono oggetto di revisione 02. Impaginazione obbligatoria di 11 pagine (tutti i contenuti già forniti) È obbligatorio inserire tutti i contenuti forniti dal cliente nelle pagine indicate e/o in quelle scelte a piacere. Pagine obbligatorie: copertina, sommario, pagina promozionale per la creazione di eventi sull’agenda del mese, doppia pagina agenda di febbraio, pagina territori culturali, quarta di copertina, 4 pagine interne di contenuto editoriale Prerequisiti: Creazione e gestione di un file di Indesign soprattutto nelle seguenti funzioni: margini e griglie linee di base, box di testo singoli e concatenati, pagine mastro, stili di carattere e di paragrafo 03. Rivisitazione grafica del logo della rubrica “Territori culturali” Il cliente richiede un restyling con riferimenti alla street art 04. Elementi di comunicazione digitale per il lancio della nuova versione della rivista Si richiede la realizzazione di uno più elementi di comunicazione digitale, statica o dinamica, funzionali al lancio della nuova veste grafica del magazine. Es. banner web, web design, reel o altri contenuti per il social nedia marketing. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 82 01/03/23 17:57 83 Settore: MECCANICA INDUSTRIALE CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 83 01/03/23 17:57 84 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 84 01/03/23 17:57 85 1. Disegni CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 85 01/03/23 17:57 86 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 86 01/03/23 17:57 87 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 87 01/03/23 17:57 88 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 88 01/03/23 17:57 89 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 89 01/03/23 17:57 90 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 90 01/03/23 17:57 91 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 91 01/03/23 17:57 92 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 92 01/03/23 17:57 93 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 93 01/03/23 17:57 94 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 94 01/03/23 17:57 95 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 95 01/03/23 17:57 96 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 96 01/03/23 17:57 97 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 97 01/03/23 17:57 98 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 98 01/03/23 17:57 99 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 99 01/03/23 17:57 100 NOME COGNOME Quote Tolleranza Assegnati Ottenuti Morfologia Asseganti Ottenuti Ø 20 h7 0 / +0,021 4 Ø 22 g7 -0,007/-0,021 4 Il particolare si presenta bene. Non ha segni evidenti di ammaccature, righe…. 0-2 Ø 5 h7 P/NP 4 17 +/- 0,1 2 totale 2 0 10 0 / - 0,1 2 32 +/- 0,1 2 totale 18 0 0 Quote Tolleranza Assegnati Ottenuti 32 +/- 0,1 1 2,6 +/- 0,1 1 totale 2 0 A B CD 0 0 00 QUADRO D PUNTEGGIO TOTALE TOTALE 0 SCHEDA DI COLLAUDO Durante la fase di costruzione l'allievo ha ricorso all'aiuto del formatore. Ogni aiuto considerato importante è penalizzato con -0,25 QUADRO A QUADRO B QUADRO C 1 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 100 01/03/23 17:57 101 NOME COGNOME Quote Tolleranza Assegnati Ottenuti Morfologia Asseganti Ottenuti 20 h7 0 / -0,021 4 20 +/- 0,1 2 Il particolare si presenta bene. Non ha segni evidenti di ammaccature, righe…. 0-2 85 +/- 0,1 2 118 +/- 0,1 2 totale 2 0 totale 10 0 0 QUADRO D Quote Tolleranza Assegnati Ottenuti 5 x 45° 2 totale 2 0 A B CD 0 0 00 PUNTEGGIO TOTALE TOTALE 0 SCHEDA DI COLLAUDO Durante la fase di costruzione l'allievo ha ricorso all'aiuto del formatore. Ogni aiuto considerato importante è QUADRO A penalizzato con -0,25 QUADRO B QUADRO C 1 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 101 01/03/23 17:57 102 NOME COGNOME Quote Tolleranza Assegnati Ottenuti Morfologia Asseganti Ottenuti 20 h7 0 / -0,021 4 20 +/- 0,1 2 Il particolare si presenta bene. Non ha segni evidenti di ammaccature, righe…. 0-2 85 +/- 0,1 2 118 +/- 0,1 2 totale 2 0 totale 10 0 0 QUADRO D Quote Tolleranza Assegnati Ottenuti 5 x 45° 2 totale 2 0 A B CD 0 0 00 PUNTEGGIO TOTALE TOTALE 0 2 SCHEDA DI COLLAUDO QUADRO A QUADRO B QUADRO C Durante la fase di costruzione l'allievo ha ricorso all'aiuto del formatore. Ogni aiuto considerato importante è penalizzato con -0,25 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 102 01/03/23 17:57 103 Assegnati Ottenuti Morfologia 4 Verso corretto dei particolari 2 I movimenti risultano fluidi senza interferenze 2 Accoppiamento ruote dentate 2 Totale 10 0 SCHEDA DI COLLAUDO ASSEMBLAGGIO CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 103 01/03/23 17:57 104 2. Prova CAD (Computer Aided Design) 1. Il disegno del complessivo allegato è rappresentato in: B. Proiezioni ortogonali C. Proiezione assonometrica D. Proiezioni e sezioni E. Proiezioni non convenzionali 2. Qual è il significato nell’indicazione scala indicata nel disegno allegato? A. Il foglio è stampato in formato ridotto (metà dell’originale) B. Il foglio è stampato in formato maggiorato (il doppio dell’originale) C. Le misure del disegno sono il doppio delle dimensioni reali dell’oggetto D. Le misure del disegno sono la metà delle dimensioni reali dell’oggetto E. Le dimensioni del disegno corrispondono alle dimensioni reali dell’oggetto 3. Qual è il formato originale del foglio da disegno utilizzato per rappresentare l’assieme BRACCIO DI PRESA ROBOTIZZATO? A. A0 B. A1 C. A2 D. A3 E. A4 F. A5 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 104 01/03/23 17:57 105 4. Qual è lo scopo delle zone esterne alla squadratura del foglio, indicate con le lettere A, B, C, … e i numeri 1, 2, 3, …? A. Dal loro incrocio si individuano zone specifiche nell’area di disegno B. Rendono la fase di stampa più precisa e centrata sul foglio C. Sono dei rimandi per le tolleranze del disegno D. Permettono di realizzare una squadratura del foglio precisa 5. BOCCOLA DI CENTRAGGIO – Qual è il significato del simbolo evidenziato in rosso nel cartiglio allegato? A. Proiezioni ortogonali nel Sistema Americano (terzo diedro) B. Proiezioni ortogonali nel Sistema Europeo (primo diedro) C. Proiezioni ortogonali neutre D. Punto di osservazione delle forature E. Nessuna delle altre risposte è corretta 6. BOCCOLA DI CENTRAGGIO – Indica la lunghezza in mm del Ø48 7mm 7 7 mm 7 millimetri CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 105 01/03/23 17:57 106 7. BOCCOLA DI CENTRAGGIO – Qual è il significato del numero 40 nella designazione del materiale? A. 40% di Carbonio B. 4% di Carbonio C. 0,4% di Carbonio D. 40% di Ferro E. 4% di Ferro F. 0,4% di Ferro G. 40% di Cromo H. 4% di Cromo I. 0,4% di Cromo 8. BOCCOLA DI CENTRAGGIO – Indica i valori delle DIMENSIONI MASSIMA E MINIMA ammissibili in officina per la lunghezza totale del pezzo, priva di tolleranza specifica. (Scrivi solo i valori numerici separati da uno spazio) 31,7 32,3 31.7 32.3 31,7mm 32,3mm 31.7mm 32.3mm 31,7 mm 32,3 mm 31.7 mm 32.3 mm 9. BASE – Qual è il nome delle tre viste complete con le quali è stato rappresentato il particolare? A. A Dall’alto – B Principale – C Laterale da sinistra B. A Dal basso – B Principale – C Laterale da destra C. A Principale – B Dal basso – C Laterale da destra D. A Principale – B Dall’alto – C Laterale da destra E. A Principale – B Dall’alto – C Laterale da sinistra CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 106 01/03/23 17:57 107 10. BASE – In quale vista sono indicati i PIANI DI SEZIONE? A. Principale B. Dall’alto C. Dal basso D. Laterale da destra E. Laterale da sinistra 11. BASE – I quattro fori lamati, presenti nel pezzo, accoglieranno altrettante viti con dimensione: A. M3 B. M4 C. M5 D. M6 E. Non è possibile stabilirlo 12. BASE – Salvo diverse indicazioni, quale angolo convenzionale possiede, nei disegni, la punta dei fori ciechi? A. 45° B. 60° C. 90° D. 120° E. 180° CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 107 01/03/23 17:57 108 13. BASE – Le filettature Metriche ISO, presenti nel pezzo, sono tutte a passo grosso. V. Vero F. Falso 14. BASE – Qual è il senso dell’elica delle filettature presenti nel pezzo? A. Destro B. Sinistro C. Neutro D. Non è possibile stabilirlo 15. BASE – Nel particolare sono presenti filettature M4 e M5. Ricerca in tabella il valore dei passi e scrivili, separati da uno spazio 0.7 0.8 0.7 e 0.8 0,7 0,8 0,7 e 0,8 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 108 01/03/23 17:57 109 16. MONTANTE DESTRO – Indica le dimensioni ingombro massimo del pezzo finito. A. Ø22H7 x 10 B. 118 x 45 C. 85 x 20 x 6,5 D. 118 x 45 x 10 E. 120 x 50 x 12 17. MONTANTE DESTRO – Nel particolare è presente un foro Ø22H7. Una volta cercati gli scostamenti in tabella, indica tutte le misure che risultano essere fuori tolleranza. A. Ø22 B. Ø21,999 C. Ø22,021 D. Ø22,01 E. Ø22,100 F. Ø21,900 G. Ø22,015 H. Ø23,021 I. Ø22,21 18. Qual è il valore del carico di rottura a trazione minimo garantito per una vite in classe di resistenza 6.8? ❑ 480 N/mm2 ❑ 600N/mm2 ❑ 680 N/mm2 ❑ 800 N/mm2 ❑ 860 N/mm2 19. Rilevare le dimensioni del pezzo assegnato (BASE) e realizzare, mediante software CAD, il disegno costruttivo completo di viste, sezioni e quotatura. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 109 01/03/23 17:57 110 3. Prova CNC (Controllo Numerico Computerizzato) 1. La funzione “G96” definisce: ❑ Limite massimo di giri ❑ Velocità di taglio costante (metri/minuto) ❑ Numero di giri (giri/minuto) ❑ Velocità di avanzamento assi (millimetri/giro) 2. Nell’impostazione standard, a quale unità di misura si fa riferimento per definire la velocità di avanzamento assi di un tornio a CNC? ❑ mm/giro ❑ mm/dente ❑ mm/minuto ❑ metri/secondo 3. Scegliere l’operazione di moltiplicazione necessaria per calcolare la velocità di avanzamento assi (espressa in mm/minuto) di una fresatrice a CNC. ❑ (Numero di giri al minuto) x (avanzamento in millimetri al giro) ❑ (Velocità di taglio in millimetri al minuto) x (avanzamento in millimetri al giro) ❑ (Avanzamento in millimetri al dente) x (numero di giri al minuto) ❑ (Numero di taglienti utensile) x (avanzamento in millimetri al dente) 4. Qual è il significato della funzione “G03”? ❑ Movimento circolare assi in senso antiorario ❑ Movimento circolare assi in senso orario ❑ Movimento lineare assi ❑ Senso di rotazione orario del mandrino 5. Qual è il significato della funzione “M04”? ❑ Pausa rotazione mandrino ❑ Movimento circolare assi in senso antiorario ❑ Rotazione mandrino in senso orario ❑ Rotazione mandrino in senso antiorario 6. Quale funzione deve essere programmata per attivare la compensazione raggio utensile nel caso di fresatura profilo rappresentata in figura? ❑ G41 ❑ G40 ❑ M42 ❑ G42 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 110 01/03/23 17:57 111 7. Scegliere il punto sul quale definire lo zero pezzo per gli assi XY-Z, per ottenere tutte le coordinate pezzo positive. ❑ AE ❑ AF ❑ CF ❑ CG ❑ BF ❑ DH 8. Definire le coordinate assolute dei piani “A” “B” “C” lungo l’asse Z, considerando che lo spessore del pezzo grezzo è di 30 mm ed il sovrametallo da asportare sul lato superiore è di 3 mm. Definire inoltre le coordinate assolute del punto “D”. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 111 01/03/23 17:57 112 9. Ricercare gli errori presenti nel programma di tornitura in finitura del profilo rappresentato, riscrivendo i dati corretti nelle caselle corrispondenti. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 112 01/03/23 17:57 113 10. Qual è il punto di riferimento utilizzato per eseguire l’azzeramento del naso mandrino sul pezzo da lavorare (zero pezzo), prima di eseguire la lavorazione alla fresatrice ed utilizzando una serie di utensili? ❑ Punto N ❑ Punto E ❑ Piano frontale anteriore dell’utensile ❑ Nessuna delle risposte precedenti 11. Nella programmazione ISO standard per un tornio a CNC, che significato assume di norma la lettera “F”? ❑ Una funzione miscellanea ❑ Codice di forma dell’utensile ❑ Velocità di avanzamento espressa in mm/giro o mm/min ❑ Codice di Fermata di emergenza 12. Nella programmazione ISO standard per un CNC, che significato assume la lettera “T”? ❑ È l’iniziale della parola Tool e definisce l’utensile attivo o in lavorazione ❑ È l’iniziale della parola Time e definisce il tempo massimo di cambio utensile ❑ È l’iniziale della parola Turret e definisce il numero di torrette portautensili della macchina ❑ Definisce l’asse supplementare “T” di Traslazione 13. Nel sistema ISO standard gli assi principali di una fresatrice vengono designati con le lettere X, Y, Z. Quale designazione viene data agli eventuali assi rotativi che ruotano attorno agli assi principali? ❑ U, V, W ❑ I, J, K ❑ A, B, C ❑ 1, 2, 3 14. La funzione necessaria per definire la fine del programma, il reset delle funzioni attive ed il riposizionamento all’inizio del programma è: ❑ M00 ❑ M30 ❑ G30 ❑ M05 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 113 01/03/23 17:57 114 15. Completare le righe di programmazione, inserendo le informazioni mancanti per eseguire la tornitura in finitura del profilo rappresentato, utilizzando il metodo di programmazione ISO standard. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 114 01/03/23 17:57 115 16. Compila la tabella inserendo le coordinate dei 21 punti individuati sul disegno. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 115 01/03/23 17:57 116 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 116 01/03/23 17:57 117 Settore: TURISTICO ALBERGHIERO CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 117 01/03/23 17:57 118 1. Prova teorica 1) Quante sono le fasi Preliminari e quante quelle Definitive nel Sistema di Controllo HACCP? Indica con un numero le due quantità richieste. _______________________________________________________________ 2) Se dico che “... è un metodo di verifica su dove potrebbe verificarsi un problema durante le lavorazioni”, a cosa mi riferisco? o Critical Control Points o Diagramma di Flusso o Manuale Autocontrollo o Controllo e stoccaggio merci deperibili 3) Nella produzione delle farine cosa indicano i valori W-P-L? Scrivi in modo sintetico la risposta. _______________________________________________________________ 4) Se affermo che “... è un insieme di indicazioni utili” a cosa mi riferisco nell’etichetta? o L’etichetta nel suo complesso o Alla tabella nutrizionale o Alla lista ingredienti o All’indicazione delle calorie 5) Quali sono gli alimenti che possono provocare un innalzamento dei valori di LDL nel sangue? o Formaggi freschi e carne di pollo o Carni rosse e grassi animali o Uova e cereali o Pesce grasso e soia 6) Se nel sangue sono presenti le particelle di HDL in quantità elevate sono malato di Diabete? o Vero o Falso 7) Quali erano i Marchi storici che hanno dato vita ad Autogrill, fondendosi? o Pavesi, Motta e Bauli o Motta, Pavesi e Alemagna o Bauli, Alemagna e Motta o Autogrill, Pavesi e Motta CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 118 01/03/23 17:57 119 8) Nel 1970 quante stazioni di servizio aveva a disposizione per espandere il suo mercato Autogrill? o 180 o 200 o 350 o 150 9) Quale l’idea di fondo che porta alla creazione di Autogrill? o La nascita delle autostrade o La produzione di biscotti secchi o Tutte le precedenti o Nessuna delle precedenti 10) Il primo Autogrill nasce durante il Boom economico degli anni ‘60. o Vero o Falso 11) Come si chiama il frutto del cacao? o Fava o Noce o Cabossa o Cabosside 12) A quando risalgono le origini del cioccolato? o 4000 anni fa o 3500 anni fa o 1800 anni fa o 550 anni fa 13) Come si chiama la granella di fave del cacao? o Farina o massa o Polvere o Gruè o Granella 14) In che anno Colombo assaggia per la prima volta il cacao? o 1502 o 1501 o 1500 o 1496 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 119 01/03/23 17:57 120 15) In che anno e da chi viene data la denominazione botanica dell’albero del cacao? o 1768 – Fry o 1765 – Mannon o 1737 – Linnaeus o 1671 – Plessis-Praslin 16) In che anno è stata inventata la pressa del cacao? o 1778 o 1839 o 1828 o 1848 17) In quale zona o fascia climatica viene coltivato il cacao? o Equatore o Temperata o Sudafricana o Sud America 18) Quante raccolte all’anno si fanno dalla pianta del cacao? o 1 o 2 o 3 o 4 19) Come si chiama l’operazione di impasto fatta per attivare i processi chimici e fisici? o Temperaggio o Concaggio o Emulsione o Nessuna delle precedenti 20) Quali sono i valori in °C per temperare il cioccolato fondente? o 30-31 °C o 28-29 °C o 29-30 °C o 31-32 °C 21) Qual è la temperatura di conservazione dei prodotti congelati e surgelati? o -40 -18 °C o -55 -18 °C o -30 -14 °C o -30 -18 °C CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 120 01/03/23 17:57 121 22) Come si chiama il frutto dell’olivo? o Oliva o Bacca o Drupa o Nocciolo o endocarpo 23) Come si chiama il cambio di colore dell’oliva? o Invaiatura o Maturazione o Scala cromatica o Nessuna delle precedenti 24) Come si chiama il comune zucchero raffinato da tavola? o Disaccaride o Glucosio o Saccarosio o Fruttosio 25) Se dico che si produce tramite Affioramento-Centrifugazione, a cosa mi riferisco? o Lavorazione dell’olio evo o Lavorazione del burro o Lavorazione della panna o Lavorazione dei comuni grassi vegetali 26) Frumento, Burghul e Couscous sono differenti tipologie di frumento. o Vero o Falso 27) Lo yogurt si ottiene dalla fermentazione del latte ad una temperatura di 45-48 °C. o Vero o Falso 28) In cosa consiste la Speratura? o Mettere l’uovo in acqua per controllare la freschezza o Rompere l’uovo per vedere la consistenza dell’albume o Mettere l’uovo di fronte ad una luce intensa per controllare la freschezza o Cottura lenta e a bassa temperatura di un uovo 29) Cosa sono le sostanze nervine? o Sostanze che irritano le mucose intestinali e provocano reazioni avverse o Sostanze che stimolano l’apparato nervoso centrale o Sostanze potenzialmente dannose o Sostanze potenzialmente pericolose CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 121 01/03/23 17:57 122 30) A quante Kcal corrisponde un bicchiere di vino da 120 ml con gradazione alcolica di 13°C? o 137 Kcal o 118 Kcal o 108 Kcal o 120 Kcal 31) 75 ml di olio a quanti grammi corrispondono? o 72 g o 69 g o 70 g o 75 g 32) Se dico che hanno 4 kcal/g a cosa mi riferisco? o Glucidi o Protidi o Lipidi o Vitamine liposolubili 33) Quali sono le caratteristiche per essere considerato un alimento? o Digeribilità-masticabilità-magro o Digeribilità-masticabilità-non provocare danni o Digeribilità-masticabilità-tollerabilità o Digeribilità-masticabilità-dolcezza 34) Come si chiama la reazione chimica che in presenza di carboidrati e protidi trasforma la superficie dell’alimento e produce un odore caratteristico? o Reazione di Maillard o Denaturazione proteica o Reazione di Lassalle o Idrolisi 35) Che cosa dobbiamo considerare quando realizziamo il calcolo calorico di una ricetta relativamente agli ingredienti? o Verificare se sono pesi lordi o netti o In caso di peso netto tolgo le parti non usate o Calcolo solo la parte edibile o Verifico se ho usato tutto 36) What are the small and large equipment to use when you prepare a “Crema Pasticcera alla Vaniglia”. Write in English! ______________________________________________________________ CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 122 01/03/23 17:57 123 37) Imagine…. You work in a Restaurant kitchen….. During the Summer….. You must prepare a “mixed fruit tart”. What kind of fruit do you use? o Persimmons, apples, winter melon, strawberries o Kiwi, peach, grapes, figs o Wild berries, melon, pineapple, pears o Melon, pineapple, apricot, peach 38) Which are the small equipment to use for the custard cream? Write in English! ______________________________________________________________ 39) Choose your favourite recipe and write, first the title and then all the ingredients. Write in English! ______________________________________________________________ 40) Scegli le parole giuste dall’elenco in fondo e mettile al posto dei puntini. Crumble the…………. with flour and…………. add the……..and the……put in the ……….. for …………… o eggs-meat-salt-rice-chocolate-10 minutes o eggs-meat-rice-salt-sugar-20 minutes o meat-rice-salt-butter-eggs-20 minutes 2. Prova a squadre: “Colazione del futuro” La prova a squadre dal titolo “Colazione del futuro” è in collaborazione con Autogrill spa. 3. Prova SAL Nel giorno della prova a squadre, dopo aver iniziato il lavoro verranno chiamati due ragazzi alla volta di squadre diverse che andranno a sostenere il Colloquio di lavoro simulato con la commissione SAL. Il giorno prima verrà comunicato ai ragazzi l’ordine di chiamata relativo alla prova. La prova consiste in una presentazione di un CV video, precedentemente inviato al Segretario Nazionale del Settore Turistico Alberghiero. La durata massima del video, in cui i ragazzi si presenteranno, possibilmente in divisa, è 3 minuti. Successivamente verrà fornita una serie di domande su cui i partecipanti dovranno allenarsi per rispondere al meglio. 4. Prova individuale: “La creatività è l’intelligenza che si diverte: versatilità del cioccolato nella ristorazione” La prova individuale sarà incentrata su un lavoro creativo. Una volta arrivati in cucina i partecipanti all’Esposizione Nazionale dei Capolavori troveranno un’esposiCNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 123 01/03/23 17:57 124 zione di prodotti comprendenti i Mono Cultivar Barry Callebaut ed una serie di altri ingredienti da cui dovranno ricavare, in 4 ore, un assaggio composto da tre diverse ricette (salate o dolci) aventi come ingrediente caratterizzante il cioccolato. Al termine della preparazione dovranno presentare, in ordine predefinito in anticipo, i loro prodotti nella quantità di 4-5 assaggi per tipologia, più un piatto di presentazione che racchiuda tutti i prodotti, spiegando il motivo che li ha guidati. TITOLO RICETTA NOME DEL CENTRO: NOME ALLIEVO/A: INGREDIENTI E DOSI Per 5 assaggi + 1 piatto di presentazione PROCEDIMENTO: UTENSILI E ATTREZZATURE DA UTILIZZARE TITOLO RICETTA BEVANDA NOME DEL CENTRO: NOME ALLIEVO/A: INGREDIENTI E DOSI Per 5 assaggi + 1 piatto di presentazione PROCEDIMENTO: UTENSILI E ATTREZZATURE DA UTILIZZARE CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 124 01/03/23 17:57 125 Aree TRASVERSALI UNITE CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 125 01/03/23 17:57 126 1. Prima fase della prova Fase 1: Conferenza stampa di squadra DURATA 2 h MODALITÀ DI LAVORO Gruppi (3 allievi) COMPETENZE DIGITALI INFORMAZIONE: navigare, ricercare e filtrare le informazioni COMUNICAZIONE: interagire con le tecnologie CREAZIONE DI CONTENUTI: sviluppare contenuto, integrare e rielaborare, copyright e licenze COMPETENZE TRASVERSALI Competenze relazionali Capacità organizzative all’interno del gruppo Organizzazione del lavoro DESCRIZIONE SINTETICA Ad una conferenza stampa, i team promuoveranno se stessi e il loro percorso al CFP, tramite un video racconto e una presentazione della squadra e delle loro singole abilità MANDATO IN DETTAGLIO Dopo la presentazione dell’Esposizione e l’accoglienza dei ragazzi, le squadre avranno a disposizione il cortile della casa salesiana per organizzarsi e produrre una video presentazione della squadra. Al gruppo verrà consegnato un account Google con il Google Workspace attivo al quale cambieranno la password al primo accesso. Il gruppo accederà a classroom dove troverà:  Link al video tutorial di CANVA o http://www.youtube.com/wathc?v=-mjUvPPvsxQ (tutorial video Canva)  Link ai video rappresentativi di presentazione scuole o That’s Why I Toured Yale o SDA Bocconi Campus │ SDA Bocconi o Data og IT │ Erhvervsuddannelse (EUD) │ Mercatec o Enaip Magenta – Presentazione 2020  10 domande a cui scegliere di rispondere o Qual è il contesto geografico del tuo CFP? o Quali settori professionali sono presenti nel tuo CFP? o Quanti studenti ha il tuo CFP? o Perché ti piace il tuo CFP? o Il mio CFP è un CFP salesiano perché? o Qual è lo slogan della vostra squadra? o Ci dite una frase nel vostro dialetto regionale? o Qual è il vostro piatto preferito? o Il vostro hobby? o Cosa volete fare da grandi? CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 126 01/03/23 17:57 127 In dettaglio è richiesto di:  Guardare i video YouTube e trarre, nei limiti del possibile, ispirazione  Navigare in rete alla ricerca di materiale utile per l’arricchimento del proprio video  Creare un video tramite il servizio web CANVA (N.B.: senza utilizzare elementi premium). Il video deve raccontare il luogo presentato e rispondere alle seguenti specifiche: o Durare 1 minuto o Rispondere almeno a 4 domande o Riportare almeno 2 testi scritti che accompagnino la visione, uno in lingua italiana ed uno in inglese o Contenere almeno una parte parlata, registrata sul momento o Contenere almeno una parte video registrata al momento o Una rappresentazione geometrica dell’area urbana del proprio CFP o Contenere del materiale di supporto reperito on line, facendo attenzione al copyright del suddetto materiale e citandone le fonti  Inoltrare il link CANVA in sola visione del video su Classroom entro l’ora di conclusione della prova Nel video è consentito introdurre elementi prelevati dalla rete e/o realizzati al momento, mediante l’utilizzo di un proprio dispositivo mobile. Sarà consentito aggiungere al video prodotti prelevati dalla rete (con attenzione agli aspetti legati al copyright). Le fonti da cui sono state tratte le informazioni, i contenuti e la forma della comunicazione saranno oggetto di valutazione. Al termine della fase l’allievo deve pubblicare su Classroom il volantino usufruendo delle funzionalità gratuite di CANVA. I membri del gruppo possono collaborare tra loro, distribuendo compiti, mansioni per portare a termine la prova nel miglior modo possibile, anche nelle fasi dedicate a una singola area. Materiali in INPUT  Video Tutorial CANVA  Video promozionali tour scuole  10 domande  Contenitore ThingLink Prodotti in OUTPUT  Video di presentazione squadra STRUMENTI e INFRASTRUTTURE NECESSARIE  Dispositivo digitale connesso  Connessione internet (per download materiali e invio prodotti)  Account Google di gruppo PREREQUISITI TECNICI  Saper utilizzare discretamente un dispositivo digitale connesso CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 127 01/03/23 17:57 128 2. Seconda fase della prova Fase 2: La Firenze che non appare DURATA 6 h MODALITÀ DI LAVORO Gruppi (3 allievi) COMPETENZE LINGUISTICHE LINGUA ITALIANA: correttezza grammaticale e sintattica, chiarezza nei contenuti, ricchezza lessicale e creatività LINGUA INGLESE: correttezza, completezza e dimestichezza nell’uso del linguaggio per la descrizione scritta in lingua inglese del luogo scelto COMPETENZE MATEMATICOSCIENTIFICHE Rappresentare correttamente elementi nel piano cartesiano Utilizzare gli strumenti opportuni per ricavare le informazioni dalle rappresentazioni sul piano e dalle scale di riduzione e ingrandimento Validare i dati ricavati anche usando strumenti digitali COMPETENZE DIGITALI INFORMAZIONE: navigare, ricercare e filtrare le informazioni COMUNICAZIONE: interagire con le tecnologie CREAZIONE DI CONTENUTI: sviluppare contenuto, integrare e rielaborare, copyright e licenze COMPETENZE TRASVERSALI Competenze relazionali Capacità organizzative all’interno del gruppo DESCRIZIONE SINTETICA Scoperta dei luoghi meno noti di Firenze. La prova consiste nel pubblicizzare il luogo (monumento, museo, edificio, altro…) assegnato a ogni squadra tramite un volantino di loro produzione inserendo nel prodotto anche un “caso geografico” MANDATO IN DETTAGLIO Ai ragazzi verrà consegnato l’indirizzo di un luogo poco conosciuto di Firenze. Raggiungeranno il luogo insieme all’accompagnatore designato per raccogliere informazioni necessarie allo svolgimento della prova Il prodotto conclusivo dovrà essere un volantino fatto con il servizio CANVA che pubblicizzi il luogo da loro visitato tramite le loro impressioni personali ed il materiale raccolto e che contenga anche la mappa che risponde al quesito matematico Sarà concesso fare foto, intervistare passanti e persone vicine, raccogliere materiale in loco (tipo depliant). Il volantino dovrà essere bilingue (stesso contenuto sia in inglese che in italiano) Il gruppo accederà a Classroom dove troverà:  Tutorial di CANVA o https://www.youtube.com/watch?v=Fq11K91FL2s  Format volantino o https://www.canva.com/templates/?category=tACZCtsMxN o https://www.toutube.com/watch?v=uc1xQAASyGQ CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 128 01/03/23 17:57 129  Format guida o https://www.routard.com/planete_coulisse/page/saga.htm  Descrizione della prova  Dispensa di cartografia, di geometria analitica Al gruppo verrà chiesto di:  Trovare il luogo  Raccogliere più materiale originale possibile sul luogo: o Foto o La propria esperienza con il luogo o Racconti di persone del luogo o Depliant  Costruire il volantino tramite il servizio CANVA che contenga: o La descrizione del luogo scoperto o Indicazioni per trovarlo o Una duplice copia (una in italiano, una in inglese) o Parte di almeno 4 contenuti raccolti (inseriti in almeno 4 contenitori differenti)  Risolvere il quesito matematico (che per uniformità prende avvio da UNO solo dei luoghi poco noti)  Evidenziare sulla mappa cartacea fornita il piano cartesiano secondo le consegne  Evidenziare i punti richiesti  Stabilire le coordinate e calcolare attraverso le formule opportune la distanza  Validare i calcoli attraverso una misura diretta  Ricavare tramite la scala della rappresentazione la misura reale  Verificare tale misura attraverso il servizio Mappe di Google  Inserire l’immagine del segmento sulla mappa e della distanza su Google Maps nel volantino  Allegare immagine o file contenente tutti i calcoli e i passaggi svolti Al termine della prova il gruppo dovrà restituire su Classroom il volantino completato utilizzando l’account a loro dedicato e anche in forma cartacea i materiali utilizzati per il quesito matematico. La prova si concluderà allo scadere del tempo assegnato. Farà parte della valutazione la capacità di reperire informazioni, la correttezza delle informazioni matematiche, la buona stesura di testi descrittivi originali in entrambe le lingue e il completamento di tutte le richieste; sarà necessaria la descrizione in entrambe le lingue Sarà consentito aggiungere al volantino prodotti prelevati dalla rete (con attenzione agli aspetti legati al copyright) Le fonti da cui sono state tratte le informazioni, i contenuti e la forma della comunicazione saranno anche loro oggetto di valutazione I membri del gruppo collaborano tra loro, distribuendo compiti, mansioni per portare a termine la prova nel miglior modo possibile CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 129 01/03/23 17:57 130 Materiali in INPUT  Cartoncini con luoghi da estrarre  Format CANVA per volantino  Guida CANVA  Schede matematiche  Mappe della città in scala  Righello cartaceo Prodotti in OUTPUT  Volantino bilingue con elementi matematici e schede con le risoluzioni e i diagrammi STRUMENTI e INFRASTRUTTURE NECESSARIE  Dispositivo digitale connesso  Connessione internet (per download materiali e invio prodotti)  Account Google di gruppo PREREQUISITI TECNICI  Saper utilizzare un dispositivo digitale connesso Materiali per gestione prova  Carte dei luoghi da pescare Attività per le prove successive Ai gruppi sarà assegnata una prova BONUS che permetterà di fare punteggio per il risultato finale Verrà chiesto di farsi una foto con almeno 1 persona per continente, incontrata nel tour di Firenze Ai gruppi verrà assegnato un file di ThingLink che farà da contenitore dei materiali prodotti durante le prove e che potrà essere compilato durante tutta l’attività Le foto che faranno andranno inserite su una mappa virtuale della città, localizzando il luogo dove sono state scattate 3. Terza fase della prova Fase 3: La Firenze che appare DURATA 4 h MODALITÀ DI LAVORO Cooperativa COMPETENZE LINGUISTICHE LINGUA ITALIANA: capacità di sintesi, correttezza sintattica, originalità e chiarezza nei contenuti LINGUA INGLESE: comprendere le domande, rispondere con coerenza, fluency nello speaking, usare la lingua in maniera appropriata (correttezza grammaticale e linguistica) COMPETENZE MATEMATICOSCIENTIFICHE Padroneggiare semplici operazioni di analisi per descrivere sistemi Analisi degli aspetti legati alla sostenibilità in contesto autentico COMPETENZE DIGITALI INFORMAZIONE: navigare, ricercare e filtrare le informazioni COMUNICAZIONE: interagire con le tecnologie CREAZIONE DI CONTENUTI: sviluppare contenuto, integrare e rielaborare, copyright e licenze CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 130 01/03/23 17:57 131 COMPETENZE TRASVERSALI PERSONALIZZAZIONE/COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: collaborare e partecipare PERSONALIZZAZIONE/COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: acquisire e interpretare l’informazione Competenze relazionali Capacità organizzative all’interno del gruppo DESCRIZIONE SINTETICA Perché proprio a Firenze? MANDATO IN DETTAGLIO Ad ogni gruppo è affidato un celebre luogo o monumento. Occorre essere come dei viaggiatori curiosi: perché qui a Firenze? Bisogna essere curiosi a proposito del luogo che vi è stato assegnato e curiosi per la gente che è in quello stesso luogo per le stesse ragioni: vedere, sapere, comprendere meglio. In questa prova, oltre a conoscere e raccogliere informazioni sul luogo, vi chiediamo anche di interagire con i turisti e con chi vive a Firenze. Ogni gruppo dovrà intervistare un/a turista e un/a fiorentino/a. per domandare cosa? Qui sta la prova: non perdete d’occhio le competenze trasversali, in base a queste potete interagire sia con i turisti sia con la persona che abita a Firenze. Un esempio: ai turisti può essere domandato perché sono venuti a vedere quel monumento/luogo in particolare; all’abitante di Firenze potete domandare un aneddoto (un evento, un fatto) accadutogli/le nel luogo in cui vi trovate. Potete osservare come una città “invasa” da turisti ma anche vissuta quotidianamente dai cittadini provi a crescere e a diventare “sostenibile” in particolare nella gestione dei rifiuti. Il gruppo accederà a Classroom dove troverà:  Testo con le indicazioni per l’intervista al turista straniero AN INTERVIEW  Tutorial ThingLink  Articoli e materiali sulla sostenibilità ambientale in Firenze  Descrizione della prova Successivamente alla spiegazione della prova e alla raccolta informazioni sul luogo, si coordineranno per dividersi compiti e portare a termine le parti della prova, per presentare al meglio il luogo che devono visitare. La prova comprenderà: PARTE LINGUISTICA – ITALIANO  Reperimento di informazioni sul luogo assegnato  Trascrizione dell’aneddoto fiorentino sotto forma di articolo di giornale (con foto) PARTE LINGUISTICA – INGLESE  Prendere visione del testo fornito per portare a termine l’intervista  Sottoporsi ad un colloquio in lingua inglese della durata di massimo 5 minuti argomentando ciò che si è vissuto durante la giornata Comprensione delle domande, coerenza dei contenuti nelle risposte, fluidità dello speaking, correttezza linguistica, capacità di esprimere opinioni personali saranno oggetto di valutazione. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 131 01/03/23 17:57 132 PARTE MATEMATICO – SCIENTIFICA  Analisi dei materiali forniti  Realizzazione di un breve articolo divulgativo sulle buone prassi messe in atto nella città di Firenze per migliorare gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale in particolare nel Centro Storico. PARTE DIGITALE In dettaglio è richiesto di:  Raccogliere il materiale richiesto o Testo intervista in italiano - Foto intervistato con il gruppo (dove possibile) o Testo dell’articolo divulgativo sulla sostenibilità (1 pagina) o Video intervista in inglese - Durata 1 minuto  Montare il materiale raccolto sul file ThingLink o Dovrà contenere: - Il video di presentazione della FASE 1 - Il volantino del luogo meno noto FASE 2 - La video intervista in inglese (durata 1 minuto) - L’articolo di giornale - L’articolo scientifico divulgativo - Le foto con i turisti dei 5 continenti o Tutto il materiale deve essere geolocalizzato sulla cartina di partenza ThingLink  Consegnare il link al prodotto su Calssroom Sarà consentito aggiungere al file prodotti prelevati dalla rete (con attenzione agli aspetti legati al copyright). Le fonti da cui sono state tratte le informazioni, i contenuti e la forma della comunicazione saranno oggetto di valutazione. I membri del gruppo possono collaborare tra loro, distribuendo compiti, mansioni per portare a termine la prova nel miglior modo possibile, anche nelle fasi dedicate a una singola area. Materiali in INPUT  Video tutorial ThingLink o https://www.thinglink.com/blog/interactive-maps/#.YnPDSPOxVhE o https://www.youtube.com/watch?v=_9_DmtJ3ZV8  Link a ThingLink o https://www.thinglink.com/  Articoli e materiali sulla sostenibilità a Firenze  Mappe di Firenze da usare con ThingLink Prodotti in OUTPUT  Link al prodotto ThingLink del gruppo STRUMENTI e INFRASTRUTTURE NECESSARIE  Dispositivo digitale connesso  Connessione internet (per download materiali e invio prodotti)  Account Google di gruppo  Servizio ThingLink PREREQUISITI TECNICI  Saper utilizzare discretamente un dispositivo digitale connesso CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 132 01/03/23 17:57 133 4. Quarta fase della prova Fase 4: È fatta! E ora… presentateci la “vostra” Firenze ;-) DURATA 2 h MODALITÀ DI LAVORO Cooperativa COMPETENZE TRASVERSALI COMUNICARE, ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE: acquisire e interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti e attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. DESCRIZIONE SINTETICA In questa fase gli studenti, un gruppo alla volta, dovranno esporre alla commissione quanto prodotto nelle Fasi dell’Esposizione Nazionale dei Capolavori, mettendo in luce punti di forza e di debolezza del gruppo. MANDATO IN DETTAGLIO Presentazione orale della durata di 3 minuti con visualizzazione davanti alla commissione dei lavori prodotti durante le fasi precedenti dell’Esposizione. Il gruppo sarà tenuto a motivare criticamente le scelte operate, il tipo di materiale prodotto, descrivere alla commissione i punti di forza, di debolezza, le fonti da cui ha preso ispirazione. Materiali in INPUT  Materiale raccolto e prodotto dal gruppo nelle fasi precedenti di lavoro Prodotti in OUTPUT STRUMENTI e INFRASTRUTTURE NECESSARIE  Dispositivo digitale connesso  Connessione internet (per download materiali e invio prodotti)  Account Google di gruppo PREREQUISITI TECNICI CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 133 01/03/23 17:57 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 134 01/03/23 17:57 ALTRE INIZIATIVE CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 135 01/03/23 17:57 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 136 01/03/23 17:57 137 WELDING JUNIOR CUP 2022 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 137 01/03/23 17:57 138 1. Descrizione Allievi partecipanti Nr. 10 allievi totali Nr. 2 allievi del terso anno, per ciascun CFP Commissione di valutazione • Tecnici dell’Istituto Italiano di Saldatura, esperti di valutazione dei processi di saldatura • Eventuali tecnici delle aziende sponsor (invitati) Dettaglio della prova Programma 1° giorno: Warm up (prove libere) Nr. 2 saggi a scelta e relativa consegna alla commissione Programma 2° giorno: Prova scritta (questionario tecnologico) Nr. 1 saggio e relativa consegna alla commissione Per ciascun processo di saldatura i ragazzi realizzeranno tre saggi, scegliendo successivamente uno dei tre da consegnare alla commissione di valutazione. I ragazzi verranno premiati con del materiale tecnico di saldatura, offerto dalle aziende sponsor presenti. I.I.S. donerà una borsa di studio al primo classificato, sotto forma di corso di formazione. Tema della formazione: ispettore di saldatura (livello basic – valore di mercato ai professionisti: circa € 4.000,00). 2. Regolamento CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 138 01/03/23 17:57 139 1. Categorie Ogni candidato dovrà eseguire un saggio per ogni categoria. Le tre categorie previste sono: – saldatura con elettrodo rivestito basico su lamiere in acciaio al carbonio a cordone d’angolo (SMAW plate welder) – saldatura TIG di lamiere di acciaio inossidabile austenitico (GTAW plate welder) – saldatura a filo continuo con protezione gassosa di lamiere di acciaio al carbonio (GMAW plate welder) 2. Tipologie di saggio previsti per ogni categoria Per ogni categoria, il candidato deve eseguire un saggio, secondo quanto riportato in Tabella 1. 3. Valutazione e classificazione dei saggi 3.1. Esame pratico Ogni saggio sarà sottoposto ad esame visivo e dimensionale ed alle imperfezioni rilevate sarà associato un punteggio, in relazione ai singoli punti di verifica previsti (codificati secondo UNI EN ISO 6520-1), in accordo alla seguente Tabella 2. Per ogni punto di verifica, il punteggio massimo (pari a 10) sarà assegnato in caso l’imperfezione relativa sia completamente assente. Diversamente, saranno attribuiti punteggi a scalare, secondo i criteri descritti nella successiva Tabella 3. CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 139 01/03/23 17:57 140 3.2 Esame teorico Per ogni risposta corretta sarà assegnato un punto per un massimo di 24 punti (24 domande). Ogni domanda ha quattro risposte. Solo una risposta è quella giusta. 4. Allegato: Verbale della prova di qualificazione CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 140 01/03/23 17:57 141 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 141 01/03/23 17:57 142 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 142 01/03/23 17:57 143 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 143 01/03/23 17:57 144 Quiz di preparazione alla Junior Welding Cup Questionario di ripasso 1. Quale tra i seguenti parametri non ha influenza sul ciclo termico di saldatura? a) Il procedimento di saldatura, caratterizzato da certi parametri elettrici (V, A) e da una certa velocità di avanzamento b) La temperatura iniziale del pezzo c) La temperatura finale del pezzo d) Sia a) che b) e) Tutti i precedenti parametri fanno influenza sul ciclo termico di saldatura 2. Quali sono le caratteristiche della Zona Fusa di un giunto saldato? a) Struttura metallurgica di tipo dendritica b) La composizione chimica dipende dal processo di saldatura in base al rapporto di diluizione c) Presenza di uno “strato surriscaldato”, seguito da uno “strato normalizzato” ed infine da “strato globulizzato” d) Sia a) che b) e) Nessuna delle precedenti 3. Quale tra le seguenti situazioni provocano un ciclo termico di saldatura più severo (ossia, con velocità di raffreddamento elevate)? a) Un aumento dell’apporto termico specifico b) Un aumento dello spessore del giunto c) Un aumento della temperatura di preriscaldo d) Un aumento della temperatura di postriscaldo e) Sia a) che c) 4. L’uso di una sorgente termica particolarmente estesa, movimentata con ampie oscillazioni comporta in genere: a) Maggiore apporto termico b) Maggiori deformazioni c) Maggiore estensione della ZTA e dimensione della ZF d) Tutte le precedenti CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 144 01/03/23 17:57 145 5. In saldatura l’idrogeno può provenire da: a) Scarsa portata di gas di protezione alla torcia b) Umidità presente sui lembi c) Elettrodi cellulosici d) Tutte le precedenti 6. Per quale motivo, per ridurre la suscettività alle cricche a freddo si può eseguire un postriscaldo? a) Perché rende il ciclo termico meno severo b) Perché ostacola il moto dell’idrogeno dalla ZF alla ZTA c) Perché consente all’idrogeno diffusibile di migrare dalla ZTA o dalla ZF (acciai bonificati) verso l’ambiente esterno d) Il postriscaldo risulta in generale poco efficace nel ridurre la suscettività alle cricche a freddo 7. L’elevata conduttività termica delle leghe di alluminio può comportare (indicare più di una risposta): a) La necessità di preriscaldi moderati b) L’insorgere di incollature c) L’opportunità di effettuare prove di piegamento in fase di qualifica del procedimento d) L’insorgere di porosità in zona fusa 8. L’indicazione in figura, secondo la vigente UNI EN 2553, rappresenta la designazione convenzionale di un giunto d’angolo avente le seguenti caratteristiche: a) Altezza di gola 7 mm, lunghezza secondo l’asse longitudinale 300 mm b) Profondità della penetrazione 7 mm, lunghezza secondo l’asse longitudinale 300 mm c) Lato del cordone 7 mm, lunghezza secondo l’asse longitudinale 300 mm d) Nessuna delle precedenti 9. Quali delle seguenti affermazioni relative alla designazione illustrata in figura (secondo UNI EN ISO 2553) è corretta? a) La preparazione del giunto rappresentato è a lembi retti, con luce zero b) Il giunto in questione deve essere eseguito con processo ad elettrodo rivestito, in posizione piana c) Non è presente alcuna indicazione sul livello di qualità previsto per il giunto in questione CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 145 01/03/23 17:57 146 d) La scelta del tipo di materiale d’apporto è rimandata dall’apposita dicitura alla WPS di riferimento e) Entrambe la b) e la d) 10. Un’indicazione convenzionale (secondo UNI EN 2553) quale quella rappresentata in figura indica: a) Dati di progetto (sezione di gola oppure lato del cordone, in funzione delle scelte del progettista) relativi alla sezione resistente, espressi in mm b) La WPS di riferimento per l’esecuzione del giunto designato c) Il metodo di controllo non distruttivo da eseguire sul giunto rappresentato d) Il processo di saldatura (secondo norma ISO 4063) da applicare al giunto raffigurato e) Nessuna delle precedenti 11. Le radiazioni elettromagnetiche prodotte dall’arco elettrico durante la saldatura di leghe metalliche sono: a) Monocromatiche b) Raggi UV, IR c) Radiazioni ionizzanti d) Raggi gamma e) Nessuna delle precedenti 12. La scelta della gradazione dei filtri inattinici per maschere di saldatura dovrebbe essere basata sui seguenti parametri: a) Tipo di procedimento, tensione all’arco, materiale saldato b) Tipo di procedimento, intensità di corrente, materiale saldato c) Durata delle attività di saldatura, tipo di procedimento d) Distanza tra saldatore ed arco, intensità di corrente 13. Che cosa si intende per “Tensione a vuoto” di un generatore? a) La tensione minima che può fornire il generatore b) La tensione che, ad esempio, il generatore fornisce quando la presa di massa è collegata tra il polo – del generatore e il pezzo, e la pinza porta elettrodo è collegata al polo + del generatore e non è scoccato l’arco tra elettrodo e pezzo c) La tensione che si realizza quando, per una determinata regolazione, si ha corto circuito d) Nessuna delle precedenti 14. Quale tra i seguenti rischi è potenzialmente legato all’uso dell’arco elettrico in saldatura? a) Sviluppo di elevate temperature localizzate b) Emissione di radiazioni ultraviolette, infrarosse e visibili CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 146 01/03/23 17:57 147 c) Sviluppo di campi elettromagnetici d) Sviluppo di fumi di saldatura e) Tutte le precedenti 15. Per quale dei seguenti procedimenti può essere impiegato un generatore per saldatura in corrente continua con caratteristica elettrica a tensione costante CV? a) TIG automatico ed elettrodi rivestiti b) MIG/MAG ed elettrodi rivestiti c) Arco sommerso e TIG manuale d) MIG/MAG 16. L’effetto denominato soffio magnetico può essere influenzato, tra l’altro, dai seguenti fattori: a) Geometria del giunto in prossimità nel punto di saldatura b) Posizionamento del cavo di “massa” c) Magnetismo residuo sui pezzi da saldare d) Tutte le precedenti 17. Per ridurre al minimo l’umidità contenuta nel rivestimento degli elettrodi, questi devono essere ricotti a temperatura: a) Scelta in funzione delle indicazioni del produttore degli elettrodi stessi b) Tra 80 e 100°C, con mantenimento in fornetti portatili sino al consumo c) Tra 100° e 250°C (elettrodi cellulosici) d) Indicativamente, tra 380° e 420°C 18. Qual è il principio di funzionamento dell’ossitaglio? a) Una fiamma di riscaldo fonde il materiale ed un getto d’aria ad alta pressione espelle il materiale fuso b) Una fiamma di riscaldo consente l’innesco della reazione di ossidazione del materiale ed un getto d’aria ad alta pressione espelle l’ossido fuso c) Un getto d’aria consente l’innesco della reazione di ossidazione della polvere di materiale ossidabile ed un getto di ossigeno ad alta pressione espelle il materiale fuso d) Nessuna delle precedenti 19. Durante il processo di saldatura ad elettrodo rivestito cellulosico, a causa della massiccia presenza di CO2 l’arco elettrico risulta particolarmente instabile: a) Falso, perché la CO2 è un gas stabilizzante dell’arco b) Falso, perché la CO2 è un gas dissociabile c) Vero, perché la CO2 è un gas molto conduttivo d) Vero, perché la CO2 è un gas dissociabile CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 147 01/03/23 17:57 148 20. Nel processo di saldatura ad elettrodo rivestito, il rivestimento di tipo rutilico è in grado di depurare chimicamente il bagno di fusione. a) Vero b) Falso 21. Con i processi a filo continuo MIG e MAG, la regolazione dell’intensità di corrente si ottiene: a) Regolando la tensione b) Regolando la velocità di alimentazione del filo c) In nessuno dei due modi suddetti d) Regolando il valore della lunghezza libera del filo (“stick-out”) 22. Quale fra i seguenti è il campo di valori normali di tensione per la saldatura a filo continuo MAG con trasferimento “ad immersione” (short-arc)? a) 13 ÷ 15 V b) 18 ÷ 22 V c) È necessario, per rispondere, specificare il diametro e la tipologia del filo utilizzato e la protezione gassosa d) Intorno a 15 V per fili da 0,8 mm ed intorno a 20 V per fili da 1,2 mm 23. Quali tra i seguenti risulta essere un vantaggio della saldatura con fili animati? a) La maggiore produttività ottenibile a parità di diametro del filo b) La maggiore stabilità dell’arco elettrico rispetto ai fili pieni c) Il minor costo d) Entrambe la a) e la b) 24. Nel caso di una saldatura realizzata con processo a filo continuo su lamiere di acciaio inossidabile austenitico, quale potrebbe essere la combinazione di consumabili ideale? a) Filo animato metal cored e 100%Ar b) Filo pieno e 100%CO2 c) Filo animato flux cored rutilico e miscela Ar/CO2 d) Filo animato flux cored basico e 100%He 25. Al termine della saldatura TIG è opportuno: a) Che l’estremità della bacchetta venga allontanata rapidamente, per raffreddarla b) Che l’estremità della bacchetta venga tolta dal bagno ma lasciata momentaneamente sotto il gas, per evitare che si ossidi c) Allontanare la bacchetta ed interrompere l’afflusso di gas d) Nessuna delle precedenti CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 148 01/03/23 17:57 149 26. In quale caso risulta particolarmente importante appuntire l’estremità dell’elettrodo per la saldatura TIG? a) Per la saldatura in CA b) Per la saldatura in CCPD c) Per la saldatura degli acciai al Cr – Mo d) Nessuna delle precedenti 27. Nell’elettrodo di tungsteno impiegato nel processo 141 (EN ISO 4063), la presenza di ossido di torio comporta: a) Una diminuzione della refrattarietà dell’elettrodo stesso b) Un aumento della refrattarietà (resistenza ad alta temperatura) dell’elettrodo c) Una diminuzione della capacità termoionica dell’elettrodo d) La necessità di impiegare elio come gas di protezione a causa dell’incompatibilità del torio con l’argon e) Sia c) che d) 28. L’utilizzo di una miscela di gas argon/elio come gas di protezione permette di ottenere determinati effetti. Essi sono: a) Incremento della larghezza della ZF (He termicamente più conduttivo) b) Diminuzione della profondità di penetrazione c) Aumento di instabilità dell’arco elettrico (in relazione al contenuto di He) d) Sia a) che c) 29. Una prova di frattura, secondo UNI EN ISO 9017, può essere eseguita in quale modo? a) Sollecitazione dinamica (colpo di martello) b) Applicazione di un carico tramite pressa o attrezzatura dedicata c) Applicazione di un carico mediante trazione d) Tutte le precedenti 30. Le cricche a caldo si manifestano: a) Principalmente in ZF ed eventualmente in ZTA b) Principalmente in ZTA e mai in ZF c) Principalmente in ZF d) Principalmente in ZTA ed eventualmente in ZF 31. Quale può essere considerato tra i seguenti un fattore fondamentale di formazione di cricche a freddo? a) Presenza di strutture di tempra b) Alti livelli di idrogeno diffusibile c) Tensioni residue di saldatura d) Tutte le precedenti CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 149 01/03/23 17:57 150 32. Quale tra le seguenti potrebbe essere una causa di soffiature nella saldatura di un acciaio al carbonio? a) La severità delle condizioni ambientali (es. vento, pioggia, bassa temperatura, ecc.) b) Assorbimento di umidità da parte del consumabile c) Elevata velocità di raffreddamento del deposito (“bagno freddo”) d) Tutte le precedenti 33. In quale dei seguenti casi può essere considerata particolarmente critica la presenza di “colpi d’arco” e “spruzzi” sulla superficie di un giunto saldato? a) Nella saldatura di giunti testa a testa b) Nella saldatura di tubi c) Nella saldatura di materiali ad elevata temprabilità d) Nella saldatura di componenti di grandi dimensioni 34. Quale tra le seguenti può essere una causa della formazione di slivellamenti tra tubi? a) Errori di montaggio della linea (es. disassamento) b) Ovalizzazione dei tubi c) Differenze di diametro dei tubi tra loro accoppiati d) Tutte le precedenti 35. Quali tra i seguenti non sono difetti rilevabili in sede di esame visivo di una saldatura? a) Mancanza di penetrazione al vertice b) Strappi lamellari c) Incisioni marginali d) Entrambe la a) e la b) 36. L’esame con liquidi penetranti è efficace per l’individuazione di: a) Difetti subsuperficiali su pezzi di acciaio inossidabile b) Difetti superficiali solo su pezzi metallici c) Difetti superficiali su pezzi metallici e non metallici d) Difetti di qualsiasi genere non affioranti sulla superficie controllata CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 150 01/03/23 17:57 151 INDICE Presentazione .......................................................................................................................................... 000 Introduzione. Il Capolavoro tra passato e futuro ................................................................. 000 1. Le origini dell’iniziativa ..................................................................................................... 7 2. L’Esposizione dei Capolavori ........................................................................................... 10 3. Obiettivi generali per la Federazione CNOS-FAP .................................................... 13 4. Il coinvolgimento progressivo delle imprese .............................................................. 13 5. Edizione 2022 - Esposizione dei Capolavori concordati con le imprese ......... 13 6. La metodologia. Senso generale della prova ............................................................... 14 7. Struttura della prova ............................................................................................................. 14 8. Il regolamento dell’edizione 2022 .................................................................................. 19 I Settori professionali e le Aree di interesse culturale coinvolti nell’Esposizione Nazionale dei Capolavori edizione 2022 ................................................................................... 000 1. Settore Automotive. Scheda di presentazione ............................................................ 000 2. Settore Elettrico. Scheda di presentazione ................................................................... 000 3. Settore Energia. Scheda di presentazione ..................................................................... 000 4. Settore Grafico. Scheda di presentazione ..................................................................... 000 5. Settore Meccanica Industriale. Scheda di presentazione ........................................ 000 6. Settore Turistico Alberghiero. Scheda di presentazione ......................................... 000 7. Aree Trasversali Unite (Scientifico-Matematica, Digitale, Cultura Italiana e Inglese). Scheda di presentazione ................................................................................... 000 Documentazione tecnica delle prove ........................................................................................... 000 Settore Automotive ........................................................................................................................ 000 1. Prova diagnosi ...................................................................................................................... 40 2. Prova motore ........................................................................................................................ 43 3. Prova cambio di velocità .................................................................................................. 44 Settore Elettrico .............................................................................................................................. 000 1. Prova 1: Il progetto ............................................................................................................ 48 2. Prova 2: Il programma ...................................................................................................... 49 3. Prova 3: Il cablaggio .......................................................................................................... 50 Settori Energia ed Elettrico Domotico ................................................................................... 000 1. Descrizione della prova: “Soluzione energetica della camera di un hotel attraverso sistema di gestione in standard KNX” ...................................................... 53 2. Prova teorica Elettro-Building: quiz tecnico-scientifici ....................................... 54 3. Prova teorica Termo Idraulici: quiz tecnico-scientifici ......................................... 62 4. Prova teorica: Disegno CAD .......................................................................................... 71 5. Prova operativa: Configurazione e cablaggio dei componenti - Settore Elettrico Building ........................................................................................................................ 74 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 151 01/03/23 17:57 6. Prova operativa: Realizzazione dell’impianto idro termo sanitario - Settore Elettrico Building ............................................................................................................... 77 Settore Grafico ................................................................................................................................ 000 Settore Meccanica Industriale ................................................................................................... 000 1. Disegni .................................................................................................................................... 85 2. Prova CAD (Computer Aided Design) ....................................................................... 104 3. Prova CNC (Controllo Numerico Computerizzato) .............................................. 110 Settore Turistico Alberghiero ..................................................................................................... 000 1. Prova teorica ......................................................................................................................... 118 2. Prova a squadre: “Colazione del futuro” ................................................................... 123 3. Prova SAL ............................................................................................................................. 123 4. Prova individuale: “La creatività e l’intelligenza che si diverte: versatilità del cioccolato nella ristorazione” .................................................................................. 123 Aree Trasversali unite ................................................................................................................... 135 1. Prima fase: Conferenza stampa di squadra ............................................................... 126 2. Seconda fase: La Firenze che non appare .................................................................. 128 3. Terza fase: La Firenze che appare ................................................................................ 130 4. Quarta fase: È fatta! E ora... presentateci la “vostra” Firenze ........................... 133 Altre iniziative ........................................................................................................................................ 135 Welding Junior Cup 2022 ........................................................................................................... 137 1. Descrizione ............................................................................................................................ 138 2. Regolamento ......................................................................................................................... 138 Quiz di preparazione alla junior Welding Cup. Questionario di ripasso ................... 144 152 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 152 01/03/23 17:57 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 153 01/03/23 17:57 Tipografia Giammarioli snc Via Enrico Fermi 8/10 - 00044 Frascati (Roma) Tel. 06.942.03.10 - www@tipografiagiammarioli.com Marzo 2023 CNOS - VOLUME CONCORSO2022.indd 154 01/03/23 17:57

Concorso Nazionale dei capolavori dei settori professionali - Edizione 2019

Autore: 
CNOS-FAP
Categoria pubblicazione: 
Esperienze
Anno: 
2019
Numero pagine: 
168
Codice: 
978 88 31972 05 5
PRESENTAZIONE Da più di un decennio la Sede Nazionale del CNOS-FAP ha messo in campo un’iniziativa denominata “Concorso Nazionale dei Capolavori dei settori professionali”, un evento che coinvolge, in forma anche ludica, l’allievo, il CFP e la Federazione CNOS-FAP nella didattica per competenze: un orientamento generale europeo e italiano ma che, di fatto, rappresenta ancora più una sfida che una prassi consolidata e condivisa da tutti. Il “Capolavoro” proposto agli allievi e ai CFP della Federazione si colloca nel solco della tradizione salesiana: sin dagli inizi dell’opera salesiana – vivente Don Bosco – si parla, infatti, di “esposizione dei lavori realizzati dagli alunni” e di “esposizione generale” coinvolgente tutte le opere salesiane. Il “Capolavoro” si rivela così contemporaneamente uno strumento di apprendimento e una prova mediante la quale l’allievo dimostra di possedere le competenze necessarie a fronteggiare i compiti e i problemi propri dell’ambito su cui si è formato, così da meritare la qualifica professionale prevista. Inoltre il Concorso si sta rivelando un ambiente più ampio, in cui entrano in gioco come attori importanti le Imprese leader del settore professionale di riferimento: in tal modo questo evento viene ad acquisire un valore ancor più significativo per il mondo del lavoro che l’allievo potrà spendere lungo tutto il suo percorso formativo e professionale. Il presente volume ha l’obiettivo di documentare un’esperienza che è giunta ormai alla tredicesima edizione e vuole metterne in risalto i punti di forza sia dal punto di vista metodologico che contenutistico. Con l’occasione il CNOS-FAP ringrazia quanti concorrono, ogni anno, alla organizzazione dell’iniziativa: l’équipe della Sede Nazionale, i Segretari nazionali dei Settori e delle Aree professionali, il personale dei Centri di Formazione Professionale, i giovani. Un ringraziamento particolare va ai responsabili delle imprese che hanno creduto da subito e continuano a credere nella proposta apportando il loro contributo. La Sede Nazionale si augura che la socializzazione di questa iniziativa possa costituire un’occasione preziosa di condivisione e di confronto con altre esperienze simili presenti in Italia e in Europa, per renderla sempre più efficace per la formazione dei giovani e rispondente alle attese del mondo del lavoro. La Sede Nazionale del CNOS-FAP

Concorso Nazionale dei capolavori dei settori professionali - Edizione 2018

Autore: 
CNOS-FAP
Categoria pubblicazione: 
Esperienze
Anno: 
2019
Numero pagine: 
208
Codice: 
978-88-31972-04-8
Da circa un decennio la Sede Nazionale del CNOS-FAP ha messo in campo un’iniziativa denominata “Concorso Nazionale dei Capolavori dei settori professionali”, un evento che coinvolge, in forma anche ludica, l’allievo, il CFP e la Federazione CNOS-FAP nella didattica per competenze: un orientamento generale europeo e italiano ma che, di fatto, rappresenta ancora più una sfida che una prassi consolidata e condivisa da tutti. Il “Capolavoro” proposto agli allievi e ai CFP della Federazione si colloca nel solco della tradizione salesiana: sin dagli inizi dell’opera salesiana – vivente don Bosco – si parla, infatti, di “esposizione dei lavori realizzati dagli alunni” e di “esposizione generale” coinvolgente tutte le opere salesiane. Il “Capolavoro” si rivela così contemporaneamente uno strumento di apprendimento e una prova mediante la quale l’allievo dimostra di possedere le competenze necessarie a fronteggiare i compiti e i problemi propri dell’ambito su cui si è formato, così da meritare la qualifica professionale prevista. Inoltre il Concorso si sta rivelando un ambiente più ampio, in cui entrano in gioco come attori importanti le Imprese leader del settore professionale di riferimento: in tal modo questo evento viene ad acquisire un valore ancor più significativo per il mondo del lavoro che l’allievo potrà spendere lungo tutto il suo percorso formativo e professionale. Il presente volume ha l’obiettivo di documentare un’esperienza che è giunta ormai alla decima edizione e vuole metterne in risalto i punti di forza sia dal punto di vista metodologico che contenutistico. Con l’occasione il CNOS-FAP ringrazia quanti concorrono, ogni anno, alla organizzazione dell’iniziativa: l’équipe della Sede Nazionale, i Segretari nazionali dei Settori e delle Aree professionali, il personale dei Centri di Formazione Professionale, i giovani. Un ringraziamento particolare va ai responsabili delle imprese che hanno creduto da subito e continuano a credere nella proposta apportando il loro contributo. La Sede Nazionale si augura che la socializzazione di questa iniziativa possa costituire un’occasione preziosa di condivisione e di confronto con altre esperienze simili presenti in Italia e in Europa, per renderla sempre più efficace per la formazione dei giovani e rispondente alle attese del mondo del lavoro.

Concorso Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali. Edizione 2016

Autore: 
CNOS-FAP
Categoria pubblicazione: 
Esperienze
Anno: 
2016
Numero pagine: 
186
Codice: 
978-88-95640-84-6
Il Concorso Nazionale dei Capolavori dei settori professionali. Edizione 2016 Anno 2016 A cura del CNOS-FAP ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 1 © 2016 By Sede Nazionale del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale) Via Appia Antica, 78 – 00179 Roma Tel.: 06 5107751 – Fax 06 5137028 E-mail: cnosfap.nazionale@cnos-fap.it – http: www.cnos-fap.it ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 2 3 Da un decennio ormai la Sede Nazionale ha messo in campo un’iniziativa denominata “Concorso Nazionale dei Capolavori dei settori professionali”, una proposta che coinvolge, in forma anche ludica, l’allievo, il CFP e la Federazione CNOS-FAP nella didattica per competenze che è un orientamento generale europeo e italiano ma che, di fatto, rappresenta ancora più una sfida che una prassi consoli- data e condivisa da tutti. Il “Capolavoro” proposto agli allievi e ai CFP della Federazione si colloca nel solco della tradizione salesiana, rivelandosi contemporaneamente uno strumento di apprendimento e una prova mediante la quale l’allievo dimostra di possedere le competenze necessarie a fronteggiare i compiti e i problemi propri dell’ambito su cui si è formato, così da meritare la qualifica professionale prevista. Inoltre il Concorso si sta rivelando un ambiente più ampio, in cui entrano in gioco come attori importanti le Imprese leader del settore professionale di riferi- mento: in tal modo questo evento viene ad acquisire un valore ancor più significati- vo per il mondo del lavoro che l’allievo potrà spendere lungo tutto il suo percorso formativo e professionale. Il presente volume ha l’obiettivo di documentare un’esperienza che è giunta ormai alla decima edizione e vuole metterne in risalto i punti di forza sia dal lato metodologico che contenutistico. Con l’occasione il CNOS-FAP ringrazia quanti concorrono, ogni anno, alla organizzazione dell’iniziativa: l’équipe della Sede Nazionale, i Segretari nazionali dei Settori e delle Aree professionali, il personale dei Centri di Formazione Profes- sionale, i giovani. Un ringraziamento particolare va ai responsabili delle imprese che hanno cre- duto da subito e continuano a credere nella proposta apportando il loro contributo. La Sede Nazionale si augura che la socializzazione di questa iniziativa possa costituire un’occasione preziosa di condivisione e di confronto con altre esperienze simili presenti in Italia e in Europa, per renderla sempre più efficace per la forma- zione dei giovani e rispondente alle attese del mondo del lavoro. La Sede Nazionale del CNOS-FAP PRESENTAZIONE ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 3 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 4 5 1. Il “Capolavoro” nella storia salesiana Il 18 aprile 2008 sono stati convocati a Roma, presso l’Istituto Teresa Gerini, 50 allievi per misurarsi con la realizzazione di uno specifico “capolavoro”. Prove- nivano da varie Regioni italiane e frequentavano, presso i Centri di Formazione Professionale (CFP) della Federazione CNOS-FAP, percorsi formativi sperimentali di durata triennale nei settori della meccanica industriale, dell’auto, dell’elettricità e dell’elettronica, della grafica. L’iniziativa, denominata “Concorso nazionale dei capolavori dei settori pro- fessionali”, è stata promossa dalla Sede Nazionale e, dati gli aspetti positivi emersi, conta di proseguire negli anni futuri. Alla definizione del capolavoro da realizzare hanno concorso formatori della Federazione e tecnici delle imprese del settore. L’iniziativa si propone di raggiungere almeno tre obiettivi. Il progetto mira, in- nanzitutto, a stimolare gli allievi dei CFP della Federazione CNOS-FAP a misurarsi su una prova, elaborata d’intesa con le imprese del settore, che rispecchia le com- petenze che l’allievo deve raggiungere al termine del percorso formativo. La pro- posta mira, in secondo luogo, a sostenere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP della Federazione CNOS-FAP, soprattutto dal punto di vista tecnologi- co e della cultura d’impresa. Il “capolavoro”, infine, si sta rivelando uno strumento efficace per approfondire e consolidare il rapporto con il mondo delle imprese del settore. Questa proposta, denominata a volte “esercitazione”, altre volte “prova” o “capolavoro”, si colloca nel solco della tradizione salesiana. Già don Bosco, con una chiara preoccupazione preventiva e con una esplicita finalità pratica – quella di evitare i gravi pericoli morali delle officine della città e di dare una risposta concreta “alla gioventù abbandonata e pericolante”, bisognosa di apprendere un mestiere – aprì tra gli anni cinquanta e sessanta dell’Ottocento, ben sei laboratori: calzolai (1853), sarti (1853), legatori (1854), falegnami (1856), tipografi (1861), fabbri (1862). Scrive lo storico salesiano Pietro Stella, riportato da Josè Manuel Prellezo in un suo recente studio: “Tra l’antico modo di stabilire rapporti di lavoro tra capo d’arte padrone di bottega con gli apprendisti e il nuovo modello della scuola tecnica prevista dalla legge organica sul- l’istruzione, don Bosco preferì percorrere la sua terza via: quella cioè dei grandi labora- tori di sua proprietà, il cui ciclo di produzione, di livello popolare e scolastico, era an- che un utile tirocinio per i giovani apprendisti”. INTRODUZIONE: Il “Capolavoro” tra “passato” e “futuro” ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 5 6 Quest’approccio eminentemente pratico – un apprendistato concepito prevalen- temente come preparazione per un’arte o un mestiere manuale mediante concrete e prolungate esercitazioni di laboratorio – è all’origine delle successive “Scuole di arti e mestieri”, ulteriormente ripensate come “Scuole professionali” che daranno vita ad una visione più organica del lavoro e della formazione culturale e professio- nale dei giovani. Un interessante testo del 1886, che conteneva le norme e gli orientamenti as- sunti per ottenere una adeguata preparazione teorico-pratica, sintetizzava la convin- zione di don Bosco e dei suoi primi collaboratori sulla finalità delle scuole di arti e mestieri. Le suddette scuole dovevano: – assecondare “l’inclinazione dei giovani nella scelta dell’arte o mestiere”; – provvedere “abili ed onesti maestri d’arte anche con sacrificio pecuniario”; – curare una organizzazione graduale e progressiva dei diversi momenti della pratica del mestiere; – stabilire adeguata durata del tirocinio, che “per regola generale” era di “cinque anni”; – attuare l’allestimento di una esposizione dei lavori realizzati dagli alunni durante l’an- no e, ogni tre anni, una esposizione generale “a cui prendano parte tutte le nostre case d’artigiani”. È da notare come sin dagli inizi dell’opera salesiana – vivente don Bosco – si parli di “esposizione dei lavori realizzati dagli alunni” e di “esposizione generale” coinvolgente tutte le opere salesiane. Dopo la fase dei primi “laboratori”, tra sperimentazioni, aggiustamenti, consi- derazioni generali, confronti e discussioni, i Salesiani passeranno progressivamente, tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, a quelle organizzazioni che saranno chiamate “Scuole professionali”, le cui caratteristiche sono sintetizzate in un docu- mento del 1910 dal titolo: “PIA SOCIETÀ SALESIANA DI D. BOSCO. Le scuole professionali. Programmi didattici e professionali”: Le scuole professionali: devono “essere palestre di coscienza e di carattere, e scuole fornite di quanto le moderne invenzioni hanno di meglio negli utensili e nei meccanismi, perché ai giovani alunni nul- la manchi di quella cultura, di cui vantasi giustamente la moderna industria”. Le scuole professionali devono: formare operai intelligenti, abili e laboriosi. Scendendo a indicazioni dettagliate, nel documento si legge anche: l’ammettere l’alunno all’apprendimento il dì stesso che entra in laboratorio e l’alterna- gli l’insegnamento con il lavoro, costituisce quel metodo eminentemente teorico-pratico, che è il più atto ad abituare i giovani all’officina. Per stimolare l’attività e favorire l’emulazione degli allievi, infine, si proponevano: esami, premi, incoraggiamenti, compartecipazione ai frutti del loro lavoro (la cosiddetta “mancia settimanale”), esposizioni generali e particolari degli oggetti costruiti dagli allievi durante l’anno scolastico. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 6 7 È interessante notare il ricorrente richiamo, sin dalle origini, alle esposizioni dei prodotti realizzati nel periodo formativo. Uno stile, questo, che rifletteva an- che il contesto culturale del tempo, segnato dal progressivo sviluppo industriale che stimolava e caldeggiava iniziative simili a vari livelli quali esposizioni regionali, nazionali, universali. Un primo elenco di “prodotti” realizzati dai giovani si può leggere nella docu- mentazione elaborata in occasione della 2° Esposizione organizzata nell’estate del 1904 a Valdocco, alla quale hanno partecipato 58 scuole professionali salesiane e articolata in cinque sezioni: Arti grafiche ed affini, Arti liberali, Mestieri (falegna- mi, calzolai, sarti e fabbri), Colonie agricole, Didattica. I documenti salesiani e alcuni giornali dell’epoca parlano di: – “pregevolissimi” lavori delle scuole dei falegnami ed ebanisti (Torino - Valdocco, Liegi, Milano, San Benigno, Sampierdarena); – “pregevoli saggi” delle scuole di Disegno, di Plastica e di Scultura, con le statue provenienti dalle scuole di Statuaria di Valdocco e di Barcellona - Sarrià; – “artistiche produzioni ceramiche” dell’Istituto S. Ambrogio di Milano; – “lavori svariatissimi, semplici ed eleganti” di molte scuole di Calzoleria e Sartoria; – “documenti e saggi didattici riguardanti la cultura professionale”; – didattica agraria dell’Istituto S. Benedetto di Parma; – “l’atlante didattico-professionale di Liegi”; – “la collezione dei cartelloni del Musée scolaire dell’Émile Deyrolle”, destinata alla casa d’Arequipa. Nel 1910 fu allestita la 3° Mostra professionale. I giudizi degli esperti su que- sta Mostra furono pubblicati in un apposito fascicolo nel 1912: “Terza esposizione salesiana”. Una ulteriore Mostra Programmatica e Didattica delle Scuole Professionali e Agricole venne allestita nel 1920, dal momento che quella programmata per il 1915, pensata in occasione del primo centenario della nascita di don Bosco, non si tenne a causa della guerra. Negli anni Trenta si registrano altre iniziative: una Mostra Artigiana Salesiana tra gli Istituti del Piemonte (1932) e una Gara artigiana delle Scuole Professionali Salesiane d’Italia (1933). L’attenzione al territorio e all’esigenza di nuovi laboratori richiesti dall’indu- stria fu un’altra costante salesiana. Mentre infuriava la prima guerra mondiale, al- cuni documenti salesiani informano sull’ampliamento della propria offerta formati- va. Parlano di “recenti iniziative” come quella di “un nostro istituto” che, mosso dalle “necessità del lavoro moderno e dal desiderio di acquistare sempre maggior prestigio, decise la fondazione delle nuove scuo- le di Elettricità e di Meccanica [per la formazione di] onesti meccanici, installatori elet- tricisti, conduttori-meccanici di automobili e macchine similari”. Da rilevare anche che l’innovazione tecnologica era strettamente connessa con l’attenzione alla formazione umana e cristiana del giovane. Lo testimoniano, tra l’altro, il già citato testo PIA SOCIETÀ SALESIANA. Le scuole professionali. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 7 8 Programmi didattici e professionali (1910), i Programmi per le Arti Metallurgiche (1921), il fascicolo Alcuni avvertimenti di pedagogia ad uso dei maestri d’arte del- la Società Salesiana, più volte aggiornato e rieditato. Quando la Congregazione è diventata “mondiale”, la tradizione delle mostre o gare organizzate a livello centrale è stata sostituita da iniziative locali. Si può tutta- via affermare che la pratica del capolavoro, frutto di prodotti realizzati dagli allievi, e la connessa esposizione continuò, come tradizione, nella maggior parte dei Paesi. Limitatamente all’area geografica italiana ed europea i vari settori trovarono, sin dal dopoguerra, varie modalità per coinvolgere gli allievi nella realizzazione dei capola- vori e nell’esposizione dei medesimi: esposizioni annuali nei vari Centri di Forma- zione Professionale, partecipazione a fiere e a concorsi. A solo titolo esemplificativo ricordo la classica prova denominata “prova Bemetel”, una prova a dimensione eu- ropea che ha coinvolto allievi e formatori per decenni, il Premio don Bosco nell’á- rea tecnológica de electrónica, mecánica, automoción y electricidad organizzato dalle scuole tecniche della Spagna, la recente partecipazione del settore auto alle fiere nazionali e internazionali, l’assegnazione del 1° Trofeo GIPA del l’Eccellenza1. In sintesi, volendo riassumere, mi sembra di poter concludere che la parola “ca- polavoro”, pur non utilizzata soprattutto nelle prime fasi della formazione profes- sionale salesiana, sia stata presente come concetto, perché sin dall’inizio la forma- zione professionale chiedeva all’allievo di realizzare “prodotti” reali ed utilizzabili nel mondo del lavoro. 2. I Concorsi dei capolavori Il “Concorso nazionale dei capolavori dei Settori professionali” è un’occasione formativa speciale, realizzata per la prima volta dalla Sede Nazionale CNOS-FAP il 18 aprile 2008 con una duplice valenza: in primo luogo essa è orientata a riprende- re una pratica storica dell’esperienza formativa Salesiana, almeno dalle origini2, con lo scopo di trarre dal passato cose buone in grado di dare un rilancio all’attuale sta- gione della FP; in secondo luogo con l’intento di fornire un contributo originale al- la qualificazione della formazione, poiché si colloca appieno nella tradizione peda- gogica di natura costruttivistica centrata sul presupposto che gli studenti apprendo- no meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull’esperienza. Aiutando gli studenti a scoprire e perse- guire interessi, si può elevare al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti (Perrenoud 2003). Si è realizzato con il concorso nazionale un recupero storico che acquisisce una 1 Il trofeo è stato consegnato al CNOS-FAP il giorno 20 maggio 2009, all’interno del Salone del- l’Auto, Autopromotec, che si è tenuto a Bologna dal 18 al 22 maggio 2009. 2 Vedi il paragrafo precedente. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 8 9 particolare importanza poiché consente di approfondire tre aspetti decisivi dell’ap- proccio formativo Salesiano: • stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze acquisite durante il percorso triennale; • stimolare il CFP a misurarsi con uno standard nazionale di prova professionale all’interno della Federazione CNOS-FAP; • consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con aziende leader del settore. È un’opportunità formativa che persegue la promozione della qualità della Istruzione e Formazione Professionale integrando in un unico evento le tre direzio- ni indicate, fornendo agli allievi la possibilità di un riscontro esterno del valore di quanto da loro realizzato mobilitando le risorse acquisite nei percorsi formativi, sol- lecitando i Centri di Formazione Professionale ad un confronto qualificante in gra- do di saggiare le loro capacità, coinvolgendo le aziende nell’opera di validazione del lavoro formativo svolto. Questa proposta risponde infatti al bisogno di sviluppare la qualità della forma- zione agendo non su strumenti proceduralistici, ma rivalutando due elementi storici della tradizione della formazione professionale: il premio di incoraggiamento ed il capolavoro. Il “Premio di incoraggiamento arti e mestieri” è un’istituzione creata nella pri- ma metà dell’800 da esponenti di spicco del mondo economico e culturale allo sco- po di favorire il perfezionamento tecnico-produttivo delle manifatture e di formare tecnici ed operai specializzati da impiegare nelle industrie che iniziavano a nascere ed a diffondersi proprio in quel periodo. È il caso della Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri di Milano che inizia ad operare nel 1841 sulla spinta di veri e pro- pri precursori della ricerca e della formazione politecnica3. In origine l’attività della Società consiste nell’assegnazione di premi, riconoscimenti e sovvenzioni a artigia- ni, inventori, capi operai e operatori economici che si segnalano per l’introduzione di elementi innovativi nei processi di produzione. Ben presto tuttavia si comprende che “il miglior modo di favorire l’industria è quello di illuminarla con l’istruzione”, e la Società si dedica all’organizzazione di corsi professionali articolati per settore 4. Il “Capolavoro professionale” è un elemento di spicco nella tradizione tecnica ed indica il modo in cui viene dimostrata la maestria del candidato, e può avere diverse applicazioni: – può essere rappresentato dalla raccolta delle migliori realizzazioni del profes- sionista, documentate sotto forma di bozzetti, progetti, come nel caso delle arti visive e delle costruzioni; 3 Tra i quali ritroviamo Heinrich Mylius, Antonio De Kramer, Michele Battaglia, Luigi Magrini, Giulio Curioni e di cui fu nominato nel 1945 Relatore Carlo Cattaneo. 4 http://www.siam1838.it/storia/index.html ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 9 10 – può essere un compito reale, sulla base di prescrizioni definite dall’azienda committente, in riferimento ad un particolare o un complessivo di cui si valuta l’efficacia e l’immediata applicazione; – può essere un progetto scelto dal candidato, secondo criteri definiti in anticipo, e sottoposto al vaglio di una commissione di esperti. Un esempio interessante di capolavoro concepito secondo quest’ultima acce- zione è presente nella realtà Sud Tirolese, un contesto nel quale il lavoro acquisisce una forte rilevanza civile oltre che professionale. Il programma d’esame di “mae- stro artigiano per falegnami” prevede, nella prova teorico-professionale e pratica, la realizzazione di un capolavoro da eseguire presso un laboratorio scelto dal candida- to, appartenente ad una impresa iscritta alla Camera di commercio (è previsto che il titolare dell’impresa comunichi il suo benestare per iscritto), precisando tra l’altro che “il candidato dovrà presentare una dichiarazione giurata, dalla quale risulta che per l’esecuzione del capolavoro non si è avvalso dell’aiuto di terzi”5. Nel contesto Salesiano, il capolavoro è sia uno strumento di apprendimento sia una prova mediante la quale l’allievo dei corsi professionali dimostra di possedere le competenze necessarie a fronteggiare i compiti ed i problemi propri dell’ambito su cui si è formato, così da meritare la qualifica professionale prevista. Inoltre co- stituisce un ambiente più ampio nel quale collocare l’esperienza formativa Salesia- na, evitando di imprigionarla entro una prospettiva unicamente “didattica”. Il valore formativo e valutativo del capolavoro ha ricevuto ultimamente un ul- teriore impulso nell’ambito del nuovo approccio formativo basato sulle competen- ze, sollecitato specie da parte dell’Unione europea tramite il modello EQF (Euro- pean Qualification Framework) che indica lo schema di riferimento comunitario per la definizione ed il riconoscimento degli apprendimenti; entro tale quadro, la com- petenza non è più intesa come nel passato come una somma di componenti (sapere, saper fare e saper essere), ma come una padronanza della persona dimostrata nel- l’azione: essa indica la “capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale” (Unione europea 2008). Una visione di natura antropologica, che intende la “persona competente” come un soggetto do- tato di autonomia e responsabilità, in forma delle quali essa è in grado di fronteg- giare le sfide ed i problemi della società della conoscenza. 5 http://www.provincia.bz.it/formazione-professionale-tedesca/download/Falegname-01-12-03-it.pdf ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 10 11 3. Caratteristiche dell’edizione 2016 Nell’anno 2016 il concorso si è svolto in varie sedi: SETTORI PROFESSIONALI – Settore Automotive: 10-13 maggio 2016 CFP Roma T. Gerini – Settore Elettrico-Elettronico (due sottogruppi): 2-6 maggio 2016 CFP Torino Valdocco – Settore Energia: 10-13 maggio 2016 CFP Genova Sampierdarena – Settore Grafico: 19-22 aprile 2016 CFP Venezia Mestre – Settore Meccanico: 2-6 maggio 2016 CFP Torino Agnelli – Settore Turistico/Alberghiero: 10-13 maggio 2016 CFP Savigliano AREE PROFESSIONALI – Area Cultura e Inglese: 19-22 aprile 2016 CFP Verona San Zeno – Area Informatica/Didattica Digitale: 2-6 maggio 2016 CFP Torino Rebaudengo – Area Scientifica: 19-22 aprile 2016 CFP Verona San Zeno 4. Il Regolamento dell’edizione 2016 A seguito della prima esperienza, è stata definita una sessione successiva del Concorso nazionale di cui si propone il regolamento basato su una metodologia unitaria, centrata sull’approccio dell’unità di apprendimento. a) Finalità Con la promozione della presente iniziativa la Federazione CNOS-FAP intende perseguire le seguenti finalità: – stimolare gli allievi a misurarsi sulla realizzazione di un “capolavoro”, elabo- rato di intesa con le imprese del settore, che rispecchia le competenze che deve raggiungere al termine del percorso formativo; – promuovere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP, soprattut- to dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa; – approfondire e consolidare il rapporto locale e nazionale con il mondo delle imprese del settore; – favorire lo scambio di esperienze tra regioni diverse; – premiare l’eccellenza tra gli allievi. b) Settori professionali della Federazione CNOS-FAP e imprese La Sede Nazionale e i Segretari nazionali dei Settori Professionali si impegnano a svolgere il “Concorso” in collaborazione con le imprese del settore di riferimento. Ogni azienda può scegliere proprie modalità per “sostenere” l’iniziativa: può designare un tecnico a far parte della Commissione Esaminatrice; può offrire ai gio- ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 11 12 vani che partecipano al Concorso kit didattici o tecnologici; può sostenere il Con- corso con denaro. Eventuali forme di sponsorizzazione in denaro a sostegno del “Concorso” saranno gestite dalla Sede Nazionale d’intesa con i Segretari Nazionali dei Settori Professionali. c) Destinatari Possono partecipare al “Concorso” gli allievi dell’ultimo anno dei percorsi formativi di qualifica professionale, salvo situazioni diverse concordate con la Sede Nazionale. I Segretari e la Sede Nazionale convengono che, per l’anno 2016, il numero massimo dei partecipanti per settore è di 20 allievi. Il numero massimo degli ac- compagnatori è concordato con la Sede Nazionale. d) Settori professionali coinvolti Aderiscono al Concorso i seguenti Settori professionali: – il Settore automotive (un allievo per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore elettrico/elettronico (un allievo per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore energia (un allievo per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore grafico/multimediale (due allievi per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore meccanico (un allievo per ogni CFP dove è attivo il Settore;) – il Settore turistico/alberghiero (due allievi per ogni CFP dove è attivo il Settore). Aderiscono al Concorso le seguenti Aree: – l’Area culturale (un allievo per ogni CFP); – l’Area informatica/didattica digitale (un allievo per ogni CFP); – l’Area matematico/scientifica (un allievo per ogni CFP). e) Organizzazione La Sede Nazionale: – concorda con i Segretari Nazionali dei Settori Professionali/ Aree Professionali la data, la sede e lo svolgimento del Concorso; – comunica la data e la sede di svolgimento della prova a tutti i CFP della Fede- razione per facilitare la partecipazione; – mantiene il dialogo con le Sedi ospitanti; – rimborsa le spese di viaggio nel rispetto delle norme stabilite. f) Preparazione, svolgimento e valutazione del “Capolavoro” I Segretari, d’intesa con la Sede Nazionale, costituiscono la “Commissione” che ha il compito di preparare, presidiare allo svolgimento e valutare il “Capolavoro”. La commissione è composta almeno da: – il Segretario Nazionale del Settore/Area Professionale; – un esperto aziendale del settore di riferimento e, in sua assenza, un esperto indicato dalla Sede Nazionale; – un formatore della Federazione CNOS-FAP. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 12 13 g) Classificazioni e certificazioni Si assumono le seguenti classificazioni: – 1° classificato – 2° classificato – 3° classificato Al 1°, al 2° e al 3° classificato la Sede Nazionale consegnerà un attestato. L’azienda potrà rilasciare anche un attestato che certifica le competenze acquisite. A tutti i partecipanti la Sede Nazionale rilascerà un attestato di partecipazione. Le aziende sponsor possono concorrere con altre modalità (es. premi). Eventuali borse di studio per gli allievi vincitori saranno programmate previa verifica tra la Sede Nazionale, i Segretari Nazionali e il Consiglio Direttivo della onlus “Salesiani per il lavoro”. h) Concorso delle spese Il CFP e/o l’opera salesiana di appartenenza provvede/ono a sostenere econo- micamente le spese di vitto e alloggio degli allievi partecipanti al “Concorso”. Alle spese di viaggio concorre la Sede Nazionale secondo modalità debitamen- te comunicate. Altre spese di viaggio saranno oggetto di accordo tra Sede Naziona- le e sede ospitante. i) Divulgazione del Concorso La divulgazione del Concorso avviene a più livelli. La sede ospitante si impegna a socializzare l’iniziativa nel proprio territorio. La Sede Nazionale, da parte sua, si impegna a: – documentare la prova professionale; – divulgare l’elenco dei partecipanti e dei vincitori del Concorso attraverso i mezzi propri della Federazione: Rivista “Rassegna CNOS”, Notiziario on-line, il sito www.cnos-fap.it, il catalogo dell’attività formativa e una pubblicazione specifica, ecc.; j) Coordinamento e riferimenti presso la Sede Nazionale Per l’organizzazione delle attività i Segretari Nazionali fanno riferimento al Direttore Nazionale dell’Offerta Formativa. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 13 14 5. La metodologia del 2016 5.1 Senso generale della prova La prova è lo strumento privilegiato della valutazione fondata sul criterio del- l’attendibilità: essa evidenzia le competenze degli allievi ovvero la loro padronanza nel saper fronteggiare in modo adeguato i compiti-problema che fanno parte di uno specifico campo di responsabilità professionale e che sono assegnati loro tramite una specifica consegna. Ciò significa che solo in presenza di almeno un prodotto reale significativo, svolto personalmente dal destinatario, è possibile riconoscere (e quindi certificare) le competenze che in tal modo corrispondono effettivamente ad un “saper agire e reagire” in modo appropriato nei confronti delle sfide (compiti, problemi, opportunità) iscritte nell’ambito di riferimento delle competenze stesse. La qualificazione “professionale” della prova non è da intendere in senso restrittivo, poiché il focus della competenza è posto sull’evidenza dei compiti/ prodotti che ne attestano concretamente la padronanza da parte degli allievi; in tal modo il capolavoro rappresenta un’evidenza in grado di sondare più competenze comprendendo, oltre a quelle professionali, anche quelle degli assi culturali e della cittadinanza. 5.2 Struttura della prova La prova costituisce l’impianto metodologico tramite il quale si sollecita l’al- lievo a realizzare il capolavoro professionale. Essa è strutturata secondo la metodo- logia dell’Unità di apprendimento, ovvero “un insieme organico e progettato di occasioni di apprendimento che consentono all’allievo di entrare in un rapporto per- sonale con il sapere, attraverso una mobilitazione diretta su compiti che conducano a prodotti veri e propri di cui egli possa andare orgoglioso e che possano costituire oggetto di una valutazione più autentica” (CIOFS/FP - CNOS-FAP, 2008, 62). Gli strumenti necessari per la costruzione della prova sono tre: a) progetto b) griglia di valutazione c) consegna agli allievi. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 14 15 OGGETTO PRODOTTI COMPETENZE MIRATE CONTRIBUTO DELL’AREA PROFESSIONALE, DEGLI ASSI CULTURALI E DELL’AREA DI CITTADINANZA TEMPI VALUTAZIONE E COLLOCAZIONE DEGLI ESITI Si specifica il titolo della prova Si prevedono due tipologie di output: – il Prodotto professionale inteso in senso proprio ovvero come “capolavoro” di cui vengono precisate le caratteristiche; – la Relazione a corredo del capolavoro in cui ogni candidato descrive il percorso svolto, i problemi incontrati, il modo con cui sono stati affrontati, il giudizio di autovalutazione in base ai criteri proposti nella consegna. Si indicano le competenze che la prova intende valutare specificando: – la competenza professionale chiave; – le competenze rilevanti: almeno una degli assi culturali ed una dell’area di cittadinanza. Indicare quali sono i contributi (degli assi culturali, dell’area professionale, dell’area di cittadinanza) sotto forma di abilità/capacità e conoscenze mirate ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE Area professionale Assi culturali (linguaggi, matematica, scientifico tecnologico, storico sociale) Area di cittadinanza Indicare la durata della prova compresa l’elaborazione della relazione Precisare come si svolge la valutazione (chi, quando, in riferimento a quali oggetti, come) ed il suo valore in termini di certificazione delle competenze e di voti nelle materie coinvolte, oltre che nella condotta. b) La griglia di valutazione La valutazione viene svolta in riferimento alle rubriche delle competenze mira- te dalla prova (presenti nelle linee guida generale e dei settori/aree professionali) e sulla base di una griglia di valutazione dotata di un numero adeguato di criteri, articolati in item, riferiti sia al prodotto che al processo ed alla relazione. Si propone di seguito la struttura della griglia di valutazione standard, compo- sta da 15 voci, cui possono essere aggiunte dall’équipe altre voci riferite a criteri specifici della prova che si intende sottoporre agli allievi: a) Il progetto Lo schema progettuale utilizzato per la definizione della prova è il seguente: CRITERI Funzionalità FOCUS DELL’OSSERVAZIONE 1-2 Il prodotto è gravemente carente tanto da comprometterne la funzionalità 3-4 Il prodotto presenta lacune che ne rendono incerta la funzionalità 5-6 Il prodotto presenta una funzionalità minima 7-8 Il prodotto è funzionale secondo i parametri di accettabilità piena 9-10 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della funzionalità VOTO Segue ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 15 16 Completezza Correttezza Rispetto dei tempi Precisione e destrezza nell’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie Ricerca e gestione delle informazioni Relazione con i formatori e le altre figure adulte Superamento delle crisi 1-2 Il prodotto è gravemente incompleto 3-4 Il prodotto presenta lacune circa la completezza 5-6 Il prodotto si presenta completo in modo essenziale 7-8 Il prodotto è completo secondo i parametri di accettabilità piena 9-10 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della completezza 1-2 L’esecuzione del prodotto presenta gravi lacune dal punto di vista della correttezza dell’esecuzione 3-4 Il prodotto presenta lacune relativamente alla correttezza dell’esecuzione 5-6 Il prodotto è eseguito in modo sufficientemente corretto 7-8 Il prodotto è eseguito correttamente secondo i parametri di accettabilità 9-10 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della corretta esecuzione 1-4 Il periodo necessario per la realizzazione è più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha disperso il tempo a disposizione 5-7 Il periodo necessario per la realizzazione è di poco più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace – se pur lento – il tempo a disposizione 8-10 Il periodo necessario per la realizzazione è conforme a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace il tempo a disposizione 1-2 L’allievo utilizza gli strumenti e le tecnologie in modo assolutamente inadeguato 3-4 L’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie rivela lacune 5-6 L’allievo gestisce strumenti e tecnologie in modo minimamente corretto 7-8 L’allievo gestisce strumenti e tecnologie in modo conforme ai parametri 9-10 L’utilizzo di strumenti e tecnologie avviene in modo eccellente 1-2 L’allievo non ricerca le informazioni oppure si muove senza alcun metodo 3-4 La ricerca e la gestione delle informazioni vengono svolte in modo lacunoso 5-6 L’allievo ricerca le informazioni essenziali e le gestisce in maniera appena adeguata 7-8 La ricerca e la gestione delle informazioni corrispondono ai parametri richiesti 9-10 Ricerca e gestione delle informazioni vengono svolte in modo eccellente 1-2 L’allievo non si relaziona affatto in modo corretto con gli adulti 3-4 L’allievo presenta lacune nella cura delle relazioni con gli adulti 5-6 Nelle relazioni con gli adulti l’allievo manifesta una correttezza essenziale 7-8 L’allievo si relaziona con gli adulti adottando un comportamento pienamente corretto 9-10 L’allievo entra in relazione con gli adulti con uno stile aperto e costruttivo 1-2 L’allievo di fronte alle crisi si demoralizza e non procede oltre 3-4 Nei confronti delle crisi l’allievo entra i confusione e chiede aiuto agli altri delegando a loro la risposta 5-6 Nei confronti delle crisi l’allievo mette in atto una tattica che mira al superamento minimale delle difficoltà 7-8 L’allievo è in grado di affrontare le crisi con una strategia di richiesta di aiuto e di intervento attivo 9-10 L’allievo si trova a suo agio di fronte alle crisi ed è in grado di scegliere tra più strategie quella più adeguata e stimolante dal punto di vista degli apprendimenti Segue Segue ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 16 17 Capacità comunicative ed espressive Uso del linguaggio tecnico- professionale Capacità logiche e critiche Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite Capacità di cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici sottostanti al lavoro svolto Creatività Autovalutazione 1-2 L’allievo è gravemente impacciato nella comunicazione 3-4 L’allievo comunica utilizzando un lessico povero e termini operativi 5-6 L’allievo comunica utilizzando un lessico essenziale e mirando ad una comunicazione minimale 7-8 L’allievo mostra una capacità comunicativa ed espressiva adeguata al compito da rappresentare 9-10 Manifesta un’eccellente capacità comunicativa ed espressiva 1-2 L’allievo non possiede un lessico tecnico-professionale 3-4 Presenta lacune nel linguaggio tecnico-professionale 5-6 Mostra di possedere un minimo lessico tecnico-professionale 7-8 La padronanza del linguaggio tecnico-professionale da parte dell’allievo è soddisfacente 9-10 L’allievo possiede una ricchezza lessicale tecnico-professionale e la utilizza in modo 1-2 L’allievo parla del proprio lavoro in forma pratica senza mostrare di coglierne le dimensioni logiche e critiche 3-4 L’allievo presenta una logica operativa e indica solo preferenze emotive (mi piace, non mi piace) 5-6 L’allievo coglie gli aspetti logici essenziali e mostra un certo senso critico 7-8 L’allievo mostra di cogliere appieno la struttura logica del processo di lavoro svolto che affronta in modo critico 9-10 L’allievo è dotato di capacità logiche e critiche eccellenti 1-2 Non è in grado di far tesoro delle conoscenze acquisite 3-4 Mostra scarsa attitudine ad utilizzare, nella riflessione, le conoscenze acquisite 5-6 Utilizza nella riflessione conoscenze essenziali 7-8 Utilizza nella riflessione in modo pertinente le conoscenze acquisite 9-10 Presenta un’eccellente capacità di utilizzo delle conoscenze acquisite 1-2 Non coglie i processi sottostanti al lavoro svolto 3-4 Individua in modo lacunoso i processi sottostanti il lavoro svolto 5-6 Coglie i processi culturali, scientifici e tecnologici essenziali che sottostanno al lavoro svolto 7-8 È in grado di cogliere in modo soddisfacente i processi culturali, scientifici e tecnologici che sottostanno al lavoro svolto 9-10 È dotato di una capacità eccellente di cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici che sottostanno al lavoro svolto 1-2 L’allievo non esprime nel processo di lavoro alcun elemento di creatività 3-4 L’allievo svolge il suo lavoro in modo meccanico con rari spunti creativi 5-6 L’allievo manifesta talvolta spunti creativi nel processo di lavoro 7-8 L’allievo è in grado di adottare soluzioni creative soddisfacenti nel processo di lavoro 9-10 L’allievo possiede la capacità di innovare in modo personale il processo di lavoro rivelando spiccate doti di creatività 1-2 L’allievo non procede ad alcuna valutazione del suo lavoro 3-4 La valutazione del lavoro avviene in modo lacunoso 5-6 L’allievo svolge in maniera minimale la valutazione del suo lavoro e gli interventi di correzione 7-8 L’allievo è in grado di valutare correttamente il proprio lavoro e di intervenire per le necessarie correzioni 9-10 L’allievo dimostra di procedere con una costante attenzione valutativa del proprio lavoro e mira al suo miglioramento continuativo Segue ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 17 18 Voto complessivo (in centesimi) L’équipe_____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Sede ______________________________ Data _____________________________ c) La consegna agli allievi La consegna rappresenta il documento che l’équipe presenta agli studenti, sulla base del quale essi si attivano realizzando la prova professionale e la relativa relazione, tenendo presente anche i criteri per l’autovalutazione. Si presenta la struttura della consegna: Consegna Titolo della prova _______________________________________________________________________ Cosa si chiede di fare ____________________________________________________________________ In che modo ____________________________________________________________________________ Quali prodotti __________________________________________________________________________ Tempi _________________________________________________________________________________ Risorse (strumenti, consulenze, opportunità...) _____________________________________________ Criteri di valutazione e attenzioni ________________________________________________________ Valore della prova in termini di certificazione delle competenze e di voti nelle materie coinvolte, oltre che nella condotta. _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 18 19 I settori professionali e le aree di interesse culturale coinvolti nel Concorso 2016 Il Concorso dei Capolavori del 2016 ha coinvolto sette settori professionali (automotive; elettrico ed elettronico; energia; grafico; meccanica industriale; turistico alberghiero; serramentistico) e tre aree culturali (cultura e inglese; informatica/di- dattica digitale; scientifica). Si è tenuto, come già indicato nell’Introduzione, in al- trettante diverse sedi della rete formativa salesiana del CNOS-FAP in Italia. Si presentano le comunità professionali coinvolte, le sedi e le date di svolgimento del Concorso. Due sono stati gli attori che hanno consentito di realizzare tale iniziativa: – i Settori nazionali, una struttura fondamentale dell’organizzazione formativa Salesiana poiché costituiscono il fulcro della proposta oltre che dell’innovazione; – le Aziende sponsor che hanno preso parte al Concorso contribuendo alla sua riuscita soprattutto svolgendo una funzione di corresponsabilità nella progetta- zione e nella valutazione delle prove. SEDE E DATA Dal 10 al 13 maggio 2016 presso il CFP di Roma T. Gerini e il Motor Village di Roma. Dal 2 al 6 maggio 2016 presso il CFP di Torino Valdocco. Dal 10 al 13 maggio 2016 presso il CFP di Genova Sampierdarena Dal 19 al 22 aprile 2016 presso il CFP San Marco di Mestre-Venezia. Dal 2 al 6 maggio 2016 presso il CFP di Torino Agnelli. Dal 3 al 5 maggio 2016 presso il CFP di Torino Valdocco. Dal 10 al 16 maggio 2016 presso il CFP di Savigliano. Dal 19 al 22 aprile 2016 presso il CFP di Verona San Zeno. Dal 3 al 6 maggio 2016 presso il CFP di Torino Rebaudengo. Dal 19 al 22 aprile 2016 presso il CFP di Verona San Zeno. SETTORE/AREA Automotive Elettrico ed elettronico Energia Grafico Meccanico Serramentista Turistico alberghiero Cultura e Inglese Informatica/Didattica Digitale Scientifica ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 19 20 Per ognuna delle comunità professionali indicate, si presentano di seguito due tipologie di materiali: 1. la scheda di presentazione dell’iniziativa che comprende, oltre alle note logistiche sopra indicate, anche la descrizione della prova, la finalità della stessa, l’elenco degli allievi partecipanti, i vincitori del Concorso, infine l’elenco degli sponsor. 2. Un allegato che raccoglie tutta la documentazione tecnica relativa al concorso: le prove sottoposte agli allievi, il questionario delle competenze e le eventuali griglie di valutazione e personalizzate dai singoli settori. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 20 21 1. Settore AUTOMOTIVE. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Ottava edizione. Dal 10 al 13 maggio 2016 presso il CFP T. Gerini di Roma. Descrizione della Prova Gli allievi dopo aver partecipato ad alcune ore di formazione da parte dei tecnici ENI hanno soste- nuto una prova scritta (test) relativa alle caratteristiche dei lubrificanti e combustibili di ultima gene- razione. Allo stesso gli allievi hanno partecipato ad alcune ore di formazione con i tecnici di FCA aventi come contenuto la tecnologia dei sistemi elettronici di gestione motopropulsore della nuova Alfa Giulia e nozioni relative alla figura dell’accettatore. Hanno sostenuto, inoltre, una prova prati- ca relativa alla diagnosi di un guasto e alle opportune procedure riparative con l’ausilio dei manuali di assistenza tecnica. A conclusione della prova pratica hanno redatto una brevissima relazione sulle procedure adottate: la relazione è stata oggetto del successivo colloquio con i tecnici responsabili. Finalità della prova – Motivare ogni Centro ad una partecipazione attiva; – stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze conseguite durante il percorso formativo di qualifica; – contribuire al miglioramento continuo degli standard tecnico-professionali e formativi del CFP misurandosi con una prova nazionale; – consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende del settore – lasciare libera espressione ai nostri allievi e alla loro creatività. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Berbotto Luca del CFP di Bra; Bombieri Gioele del CFP di Verona; Cammarata Lorenzo del CFP di Châtillon; Esposito Claudio Salvatore del CFP di Pa- lermo; Giacone Alessio del CFP “E. Agnelli” di Torino; Gilberti Michele del CFP di Brescia; Hysa Aren del CFP di Forlì; Ianigro Alberto del CFP di Arese; Lombardi Davide del CFP “T. Gerini” di Roma; Lo- ra Giovanna del CFP di San Donà di Piave; Milani Davide del CFP di Sesto San Giovanni; Nicolucci Roberto del CFP di Ortona; Piovani Federico del CFP Rebaudengo di Torino; Simonetti Leonardo del CFP di Udine; Soliani Marco del CFP di Genova Quarto; Tappari Alessandro del CFP di Vercelli. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Prova ENI: Bertotto Luca del CFP di Bra primo classificato, Bombieri Gioele del CFP di Verona secondo classificato, Giacone Alessio del CFP “E. Agnelli” di Torino terzo classificato. Prova FCA 8° Award TechPro2: Bombieri Gioele del CFP di Verona primo classificato, Ianigro Alberto del CFP di Arese secondo classificato, Lora Giovanna del CFP di San Donà di Piave terza classificata. Elenco degli Sponsor FCA, ENI. Commissione esaminatrice FCA: Ing. Domenico Cugliari (Responsabile training FCA); Emiliano Dominicis (Tecnico FCA); Fabrizio Bucci (Tecnico FCA). ENI: Ing. Giovanni Trombetta (Responsabile nazionale vendite lubrificanti ENI); Ing. Piero Orazi (Responsabile Commerciale lubrificanti ENI); Ing. Anna Rita Carta (Product manager); Ing. Luca Baldini (Responsabile sviluppo e assistenza tecnica carburanti); Ing. Silvia Faccini (sviluppo e as- sistenza tecnica carburanti); Ing. Carlo Gommellini (Responsabile sviluppo e assistenza tecnica lu- brificanti autotrazione); Ing. Alessandra Conte (Sviluppo e assistenza tecnica lubrificanti autotra- zione); Ing. Cristian Loggia (Assistenza tecnica lubrificanti). Segretario Nazionale del Settore automotive: Matteo D’ANDREA ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 21 22 2. Settore ELETTRICO/ELETTRONICO. Scheda di presentazione Data e sede della prova Decima edizione. Dal 2 al 6 maggio 2016 presso il CFP di Torino Valdocco. Descrizione della Prova ELETTRICO AUTOMAZIONE OBIETTIVO: installazione e messa in servizio di un quadro di automazione gestito da PLC. CONTENUTI: La prova è stata articolata nelle seguenti cinque fasi per un totale di 24 ore. – Fase di progettazione e di risposta ai quesiti tecnico-professionali (4 ore): verifica della capacità realizzare/completare uno schema elettrico, di eseguire un semplice dimensiona- mento, di effettuare la scelta di apparecchiature ed il possesso delle competenze tecnico- professionali attraverso la risposta ad un questionario (è stato inviato un esempio di dimen- sionamento, di scelta apparecchiature e l’elenco completo dei quesiti tecnico-professionali dai quali saranno estratti i quesiti utilizzati); – Fase di programmazione (3 ore): l’allievo realizza il programma per l’esecuzione delle au- tomazioni previste. La fase si compone di due parti: nella prima il programma è realizzato partendo da uno schema funzionale dato, nella seconda il programma è realizzato partendo da una descrizione logica (è stato inviato il set di comandi e istruzioni utilizzati); – Fase di esecuzione (12 ore): realizzazione operativa dell’impianto compreso il sinottico e la pulsantiera; – Fase di collaudo (4 ore): collaudo del pannello alla presenza dell’allievo che presenta il funzionamento alla commissione e recupera eventuali anomalie; – Fase di recupero anomalie (1 ora): dato un impianto già realizzato con i relativi schemi elettrici, l’allievo dovrà ricercare e recuperare un’anomalia predisposta ad hoc in un tempo massimo prefissato. ELETTRICO DOMOTICA Per la prima volta il Settore Elettrico-Elettronico ha organizzato il Concorso nazionale della building automation, dove 6 allievi, provenienti da 6 diversi CFP, hanno realizzato la proget- tazione e la programmazione in Konnex dei dispositivi domotici di un appartamento. – Fase di risposta ai quesiti tecnico-professionali (2 ore): realizzata a partire da domande dall’ETS5 campus e altri argomenti propri del corso di KNX Partner. – Fase di progettazione (9 ore): consegna di una piantina di un appartamento di 6 stanze nelle quali inserire apparecchi KNX per il controllo luci, il controllo tapparelle ed il con- trollo climatizzazione (richiesto solo su un termostato). Proporre i componenti KNX neces- sari per l’impianto scegliendo dal catalogo cartaceo fornito da Schneider Electric e posizio- narli sulla piantina assieme ai collegamenti del cavo BUS e ai componenti di sistema. Compilazione di una tabella Excell comprendente i codici dei prodotti e le funzioni. Stesura di un preventivo basato sul listino Schneider. – Fase pratica di programmazione ETS4 (6 ore): Comandi on off, comandi lampade dimme- rizzate, comandi lampade temporizzate, controllo tapparelle, comandi generali, scenari e allarmi. – Configurazione dei pannelli programmati con ETS e supervisione. Finalità della Prova – Far emergere il valore della qualifica professionale in riferimento ai parametri della qualifica di II livello europeo e agli standard formativi delle competenze di base e tecnico-professionali. – Motivare gli allievi nell’impiego formativo e valorizzarne le abilità professionali assieme alla formazione professionalizzante caratteristica dei nostri percorsi formativi. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 22 23 – Diffondere una immagine positiva dei percorsi triennali sperimentali all’interno e al l’esterno dei nostri Centri. – Scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti ELETTRICO AUTOMAZIONE Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Barigozzi Federico del CFP Milano, Coletta Fabrizio del CFP di Sesto San Giovanni, Contessa Gianluca del CFP di Brescia, De Rossi Samuel del CFP di Mestre, Gnocchi Andrea del CFP “T. Gerini” di Roma, Massignan Vittorio del CFP di Perugia, Moro Luca del CFP di San Donà di Piave, Poma Gabriele del CFP di San Benigno Canavese, Romano Luca del CFP di Genova Quarto, Rossano Pietro del CFP di Schio, Sandrone Paolo del CFP di Fossano, Silvano Gianmarco del CFP di Torino Re- baudengo, Sometti Luca del CFP di Verona, Valsecchi Simone del CFP di Udine, Viano Luca del CFP di Vigliano Biellese, Zoccali Federico del CFP Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma. ELETTRICO DOMOTICA Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Agosta Lorenzo del CFP di Sesto San Giovanni, Bucco Danny del CFP di Genova Sampierdarena, Girelli Davide del CFP di Ve- rona, Merluzzi Fabrizio del CFP di Udine, Oreglio Marco del CFP di Arese, Picone Bruni del CFP di Torino Valdocco. Vincitori ELETTRICO AUTOMAZIONE Sono risultati degni di menzione gli allievi: Sometti Luca del CFP di Verona primo classifi- cato; Rossano Pietro del CFP di Schio secondo classificato; Valsecchi Simone del CFP di Udine terzo classificato. ELETTRICO DOMOTICA Sono risultati degni di menzione gli allievi: Oreglio Marco del CFP di Arese primo classificato. Elenco degli Sponsor Schneider Electric, Editoriale Delfino, Power Service SRL. Commissione esaminatrice Gara automazione: Mauro Vismara (Segretario nazionale del Settore Elettrico-Elettronico), Gianfranco Mereu (Schneider Electric), Paolo Massa (formatore), Sergio Caresia (formatore), Daniele Vuaran (formatore). Gara building: Gabriele Melani (formatore), Michele Caneva (formatore), Gian marco Torrente (formatore). Segretario Nazionale del Settore elettrico-elettronico: Mauro VISMARA ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 23 24 3. Settore ENERGIA. Scheda di presentazione Data e sede della prova Seconda edizione. Dal 10 al 13 maggio 2016 presso il CFP di Genova Sampierdarena. Descrizione della Prova – Fase teorica 1: quiz tecnico-scientifico a risposta chiusa. Test in formato cartaceo costitui- to da 60 domande a risposta chiusa, da compilare in un tempo massimo di 1 ½ e valutato in centesimi. – Fase teorica 2: questa fase, della durata di 50 minuti, risulta differenziata per i due profili professionali. CONCORRENTE TERMOIDRAULICA: Calcolo del risparmio annuo ottenibile con l’istallazione del collettore solare. Al partecipante verrà fornita una tabella pilota su cui potrà, in base ai dati forniti, ricavarne il risparmio. CONCORRENTE ELETTRICO: Programmazione Zelio. Il partecipante dovrà programmare, in base ai dati forniti il software “Zelio”. – Fase operativa: il manufatto consiste in un impianto utile al riscaldamento e alla produzione di ACS (acqua calda sanitaria) completamente alimentato da energie rinnovabili. Scopo della prova è riscaldare tramite pannello radiante un ambiente e, grazie ad uno scambiatore, allo stesso fornire ACS. L’adduzione termica avviene tramite un collettore solare, mentre quella elettrica tramite pannello fotovoltaico. Il modello prodotto, visto l’ausilio di fonti rinnovabili, ha un impatto pari a zero per l’ambiente durante il suo utilizzo. Finalità della Prova – Stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze acquisite durante il percorso triennale; – stimolare i CFP, che si collocano all’interno della Federazione CNOS-FAP, a misurarsi con uno standard nazionale di prova professionale “capolavoro”; – consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende leader del settore. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Alì Simone del CFP di Genova Quarto; Bellucco Riccardo del CFP di Este; Bianchi Ludovico del CFP di Bardolino; Caldana Michael del CFP di Verona; Carrasco Andres Juan Silvano del CFP di Vigliano Biellese; Consoli Fran- cesco del CFP di Sesto San Giovanni; Guzzetta Azar del CFP di Torino Valdocco; Malbran Saavedra Christopher Gary del CFP di Genova Sampierdarena; Pavan Francesco del CFP di Udine; Peretti Luca del CFP di Bra; Spanu Ioan del CFP “T. Gerini” di Roma; Viada Paolo del CFP di Fossano. Vincitori Sono risultati degni di menzione gli allievi: Viada Paolo del CFP di Fossano primo classifica- to; Guzzetta Azar del CFP di Torino Valdocco secondo classificato; Carrasco Andres Juan Silvano del CFP di Vigliano Biellese terzo classificato. Elenco degli Sponsor Schneider Electric; Giacomini; Rothenberger; Bosch; Idrocentro; Svai; Legnami Segheria Chiapella. Commissione esaminatrice Olivieri Daniele (Schneider Electric); Ramponi Andrea (Giacomini); Fresia Piersandro (Idro- centro); Risso Stefano (Idrocentro); Converso Sandro (Bosch); Camperi Ivano (CNOS-FAP). Segretario Nazionale del Settore Energia: Ivano CAMPERI ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 24 25 4. Settore GRAFICO. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Nona edizione. Dal 19 al 22 aprile 2016 presso il CFP San Marco di Mestre-Venezia. Descrizione della Prova La prova tecnica che il candidato ha dovuto realizzare consisteva nella progettazione e realiz- zazione di una linea grafica di packaging di prodotti (gel, cristalli liquidi e olio di cocco) per una salone di parrucchieri: Equipe Zagallo. La prova si è svolta nelle seguenti fasi: – BRIEFING. Briefing iniziale con il cliente, ricerca e analisi delle informazioni, brainstorming. – PROGETTAZIONE GRAFICA E STRUTTURALE. Progettazione strutturale del packaging, ideazione della linea grafica, declinazione della grafica nei vari packaging, prototipazione dei prodotti. – PRESENTAZIONE. Shooting fotografico in still-life, impaginazione brochure di presentazione degli elaborati, realizzazione del keynote di presentazione al cliente e alla commissione, presentazione. Finalità della prova – Stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze conseguite durante il percorso formativo triennale; – Contribuire al miglioramento continuo degli standard tecnico-professionali e formativi del CFP misurandosi con una prova nazionale; – Offrire la possibilità ai ragazzi di misurarsi su richieste, modalità, relazioni e tempi di lavoro simili a quelli del mondo del lavoro; – Consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende del settore; – Lasciare libera espressione ai nostri allievi e alla loro creatività. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Accorsi Erika del CFP di Arese, Bakal- yar Yaroslav del CFP di Bologna, Bozonella Serena del CFP di Mestre-Venezia, Bonato Auro- ra del CFP di Este, Dalla Pietà Davide del CFP di Mestre-Venezia, De Simoni Riccardo del CFP Pio XI di Roma, Gazzola Gabriele del CFP di Castelnuovo Don Bosco, Gerbaz Alessan- dra del CFP di Arese, Kankani Rambadge Aniska del CFP di Verona, Malossi Francesca del CFP di Mestre-Venezia, Morganti Matteo del CFP di Este, Novellini Alice del CFP di Verona, Ramuldo Valentina del CFP di Torino Valdocco, Rodriguez Mishel del CFP di Milano, Roman Stefania Aguinzaca Kerly del CFP di Milano, Sicigniano Schiaffini Sergio del CFP Pio XI di Roma, Villano Martina del CFP di Torino Valdocco, Vitale Federico del CFP di Bologna. Vincitori Sono risultati degni di menzione gli allievi: Kankani Rambadge Aniska del CFP di Verona e Villano Martina del CFP di Torino Valdocco primi classificati; De Simoni Riccardo del CFP Pio XI di Roma e Novellini Alice del CFP di Verona secondi classificati; Accorsi Erika del CFP di Arese Vitale Federico del CFP di Bologna e terzi classificati. Elenco degli Sponsor REKORDATA, APPLE, ADOBE, TEACHER IN A BOX, 3DZ, B+B ESKO GRAPHICS, FAVINI. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da: Rinaldo Pellizzari (Presidente Nazionale di Confartigianato Grafici e Presidente di EBAV Veneto), Antonio Dore (Titolare dell’agenzia di comunicazione Studio Idea Materia di Portogruaro), Roberto Ceretta (Titolare di Fototecnica/ servizi digitali di Vicenza), Maurizio Zagallo (Titolare di Equipe Zagallo di Mestre). Segretario Nazionale del Settore grafico: Matteo DITTADI ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 25 5. Settore MECCANICO. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Nona edizione. Dal 02 al 06 maggio 2016 presso il CFP di Torino Agnelli. Descrizione della Prova OGGETTO Realizzazione di un riduttore epicicloidale. CONTENUTI Prova 01 (10 punti su 100): – Studio ed interpretazione del disegno industriale, oggetto del concorso – Realizzazione del disegno di un particolare (centraggio) costituente il capolavoro, con l’ausilio del software CAD a scelta dei partecipanti tra AutoCAD e Draft Sight. Prova 02 (15 punti su 100): – Questionario tecnologico composto da 60 quesiti, realizzato sulla piattaforma online Socrati- ve.com. Prova 03 (15 punti su 100): – Questionario di Controllo Numerico Computerizzato (CNC) composto da quesiti e parti di pro- grammazione dei percorsi utensili, con linguaggio ISO Standard. Prova tecnico-professionale di CNC (1 ora). Prova 04 (60 punti su 100): – Lavorazioni alle macchine utensili ed operazioni di aggiustaggio al banco, suddivisi in tre gruppi in altrettanti reparti di lavorazione: reparto aggiustaggio/assemblaggio (con lavorazione CNC sup- plementare), reparto tornitura, reparto fresatura. Fase di assemblaggio e collaudo del capolavoro, a lavorazioni concluse. Modifica e ripristino di eventuali anomalie riscontrate in fase di collaudo. Finalità della prova Almeno quattro sono le finalità che emergono con la presente prova: – stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze conseguite durante il percorso formativo di qualifica; – contribuire al miglioramento continuo degli standard tecnico-professionali e formativi del CFP misurandosi con una prova nazionale; – consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende del settore; – lasciare libera espressione agli allievi e alla loro creatività. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Abdiu Ensar del CFP di Perugia, Barbieri Manuel del CFP di Verona, Bejenariu Andrei del CFP T. Gerini di Roma, Bernardi Marco del CFP di Fossano, Bovellacci Romeo del CFP di Forlì, Bruno Lorenzo del CFP Agnelli di Torino, Ce- drone Luca del CFP Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, Colombo Lorenzo del CFP di Sesto San Giovanni, Crescenzio Simone del CFP di Vigliano Biellese, Dabergamini Dennis del CFP di Are- se, Freschi Mattia del CFP di San Donà di Piave, Gelig John del CFP di Milano, Ionascu Lauren- tiu Alin del CFP di Bardolino, Livigni Sergio del CFP di Alessandria, Loggia Riccardo del CFP di Vercelli, Marchiori Fabio del CFP di Mestre, Meneghini Simone del CFP di Este, Perno Ivano del CFP di Bra, Piccoli Giorgio del CFP di Udine, Rondinelli Andrea del CFP di San Benigno Cana- vese, Stoica Alexandru del CFP Rebaudengo di Torino. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Barbieri Manuel del CFP di Verona primo classificato, Piccoli Giorgio del CFP di Udine secondo classificato, Freschi Mattia del CFP di San Donà di Piave terzo classificato. 26 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 26 27 Elenco degli Sponsor DMG/MORI, SANDVIK COROMANT, MEUSBURGER, ENI, SIEMENS, ISTITUTO ITALIANO SALDATURA, UCIMU – Unione Costruttori Italiani Macchine Utensili Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da: Todeschini Maurizio (Segretario Nazionale del Settore Meccanico CNOS-FAP), Lazzarini Giuseppe (DMG MORI), Angius Daniele (SANDVIK COROMANT), Borrello Stefano (MEUSBURGER), Bitetto Alessandro (ENI), Megna Nicodemo (SIEMENS), Pecchi Giuseppe (CFP T. Gerini di Roma). Segretario nazionale del settore meccanico: Maurizio TODESCHINI ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 27 28 6. Settore SERRAMENTISTA. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Sesta edizione. Dal 3 al 5 maggio 2016 presso il CFP di Torino Valdocco. Descrizione della Prova OGGETTO: Progettazione e realizzazione di un serramento: serramento costituito da una finestra ad un’anta ribanta con cerniere a scomparsa. CONTENUTI: La prova è suddivisa in tre fasi per un totale di 20 ore. – Fase di progettazione e di risposta ai quesiti tecnico-professionali (4 ore): sarà verificata la capacità di progettare un serramento standard e il possesso delle competenze tecnico-pro- fessionali attraverso la risposta ad un questionario. – Fase di esecuzione (12 ore): realizzazione del serramento. – Fase di collaudo (4 ore): sarà verificata la correttezza e il rispetto dei parametri di realizza- zione e la corretta applicazione delle tecnologie di realizzazione e montaggio e la corretta applicazione delle norme di sicurezza. Finalità della Prova – Far emergere il valore della qualifica professionale e agli standard formativi delle compe- tenze di base e tecnico-professionali. – Motivare i nostri Allievi nell’impegno formativo e valorizzarne le abilità professionali assieme alla formazione professionalizzante caratteristica dei nostri percorsi formativi. – Diffondere un’immagine positiva dei percorsi di formazione professionale in obbligo forma - tivo all’interno e all’esterno dei nostri Centri. – Scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Diattara Khadim del CFP di Torino Valdocco, Forno Luca del CFP Villaggio del Ragazzo di San Salvatore di Cogorno, Ibrahim Salama Abdelghany del CFP di Torino Valdocco, Khamis Abd El Monem Yunes del CFP “T. Gerini” di Roma, Morello Salvatore del CFP di Ragusa, Mosto Giacomo del CFP Villaggio del Ragazzo di San Salvatore di Cogorno, Sciumé Marcello del CFP di Ragusa, Tomei Samuele del CFP “T. Gerini” di Roma. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Morello Salvatore del CFP di Ragusa primo classificato, Ibrahim Salama Abdelghany del CFP di Torino Valdocco secondo classificato e Tomei Samuele del CFP di “T. Gerini” di Roma terzo classificato. Elenco degli sponsor ALUSCUOLA, COMALL, HYDRO, METRA, REED BUSINESS INFORMATION, SAVIO Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era costituita dal Segretario del Settore, dal Presidente e dai soci di Aluscuola e da un installatore/professionista invitato dal centro ospitante. Responsabile Settore serramentista: Angelo PISSINIS ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 28 29 7. Settore TURISTICO/ALBERGHIERO. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Ottava edizione. Dal 10 al 13 maggio 2016 presso il CFP di Savigliano. Descrizione della Prova In questo concorso Nazionale dei Capolavori del settore turistico-alberghiero abbiamo voluto dar voce a quella che è la capacità dei nostri ragazzi di confrontarsi con l’arte della pasticce- ria, in quella che è la tecnica e la fantasia nell’utilizzo di ingredienti che appaiono il più delle volte estranei a quest’arte, dimostrandosi invece ottimi ingredienti capaci di stupire e soprat- tutto la rivisitazione di ricette tradizionali della cucina italiana, dimostrando una cultura della gastronomia italiana ed una ricerca degli ingredienti tipici d’Italia. – Prova teorica (3 ore): test scritto con 40 domande con risposte a scelta multipla (0,5 punti a domanda per un totale di 20 punti). – Mystery Box (4 ore): prima prova pratica a squadre. Preparazione di tre diverse tipologie di dolci al piatto con l’utilizzo di ingredienti di base e di ingredienti particolari e difficili da inserire in un dolce. – Regione che vai…dolce che trovi (4 ore): prova pratica singola. Realizzazione di cinque degustazioni + 1 da foto. Finalità della Prova – Far emergere il valore della qualifica professionale e agli standard formativi delle compe- tenze di base e tecnico - professionali. – Motivare i nostri Allievi nell’impegno formativo e valorizzarne le abilità professionali as- sieme alla formazione professionalizzante caratteristica dei nostri percorsi formativi. – Diffondere un’immagine positiva dei percorsi di formazione professionale in obbligo for- mativo all’interno e all’esterno dei nostri Centri. – Scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2016: Ciccarello Mario del CFP di Arese, De Rossi Giorgia del CFP Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, Hakiki Zudi del CFP di Foligno, Kabre Debo- rah del CFP di Torino Valdocco, Mana Samuele del CFP di Saluzzo, Mihalache Gigel del CFP di Perugia, Oliva Giovanni del CFP di San Benigno Canavese, Palasanu Georgiana Denisa del CFP di Marsciano, Raspo Marika del CFP di Saluzzo, Ronco Federico del CFP di Colle Don Bosco, Sgovio Diego del CFP di San Benigno Canavese, Sommaggio Martina del CFP di Este, Specian Matteo del CFP di Este, Valadè Rebecca del CFP di Arese, Zaccagni Ilaria del CFP Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma. Vincitori Sono risultati degni di menzione: Oliva Giovanni del CFP di San Benigno Canavese primo classificato, Kabre Deborah del CFP di Torino Valdocco seconda classificata, Raspo Marika del CFP di Saluzzo terza classificata. Elenco degli sponsor Agritechno, Albertengo, Chef in black, Domito, Gerlotto, Pier H2O, Spiga d’oro, Unipan, Valrhona. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da: Scotto Tommaso (Economo della casa di Fossano), Bianco Michelangelo (Presidente ex-allievi Piemonte-Valle D’Aosta), Rigucci Pietro (Presidente panificatori Piemonte), Marchetti Walter (pasticcere-cioccolataio), Cesaro Andrea (Segretario nazionale del Settore Turistico-Alberghiero). Segretario Nazionale del Settore turistico alberghiero: Andrea CESARO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 29 30 8. Area CULTURA e INGLESE. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Settima edizione. Dal 19 al 22 aprile 2016 presso il CFP di Verona San Zeno. Descrizione della Prova Il tema del Concorso Cultura 2016 è stato: “Il valore della misericordia e l’accoglienza del migrante”. Gli allievi hanno affrontato quattro prove: – Prova scritta in lingua italiana. – Composizione in piccoli gruppi di un elaborato elettronico. – Colloquio e prova scritta in lingua inglese. – Test di cultura nelle diverse aree: Comunicazione, Cittadinanza, Etica-Religiosa, Lavoro, Economia. Finalità della Prova – Far emergere il valore delle conoscenze di cultura generale come requisito fondamentale per un adeguato inserimento nel contesto sociale di appartenenza e nel mondo del lavoro; – motivare nell’impegno formativo e valorizzare le conoscenze di cultura generale, assieme alle abilità professionali e alla formazione professionalizzante, caratteristiche dei nostri percorsi formativi; – diffondere un’immagine positiva dei percorsi triennali sperimentali all’interno e all’esterno dei nostri Centri; – scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Abbruzzese Moreno del CFP di Ge- nova Sanpierdarena, Agli Aisha del CFP di Saluzzo-Savigliano, Auddino Sara del CFP di Fossano, Canepa Sharon del CFP di Serravalle Scrivia, Canonici Joshua del CFP Pio XI di Roma, Ceresa Francesco del CFP di Brescia, Farace Alex del CFP di Vercelli, Giungi Valerio del CFP T. Gerini di Roma, Kasilag Angela del CFP di Torino Valdocco, Lacchia Daniele del CFP di Vigliano Biellese, Marlekaj Valentin del CFP di Bra, Moretti Riccardo del CFP di Arese, Pacelli Alessandro del CFP di Milano, Peterle Aurora Amelia del CFP di Verona San Zeno, Pinto Samuele del CFP di Sesto San Giovanni, Podina Anghel Georgian del CFP Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, Polidi Alex del CFP di San Benigno Canavese, Ramello Federica del CFP di Colle Don Bosco, Rossetti Matteo del CFP di Torino Agnelli, Tantucci Lorenzo del CFP di Torino Rebaudengo, Vesentini Dario del CFP di Bardolino, Zanutto Ric- cardo del CFP di Mestre, Zat Nicolas del CFP di Udine. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Peterle Aurora Amelia del CFP di Verona San Zeno prima classificata, Canepa Sharon del CFP di Serravalle Scrivia seconda classifi- cata, Pacelli Alessandro del CFP di Milano terzo classificato. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta formatori dell’area (lingua italiana e inglese, area storico sociale, esperto in trattamento testi digitali) e dal Segretario Nazionale dell’Area. Segretario Nazionale Area cultura: Andrea BERGESE ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 30 31 9. Area INFORMATICA/DIDATTICA DIGITALE. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Nona edizione. Dal 03 al 06 maggio 2016 presso il CFP di Torino Rebaudengo. Descrizione della Prova La prova del concorso richiede agli studenti di predisporre sulla piattaforma web Eventbrite una pagina web che, in modo simulato, pubblicizzi e raccolga le iscrizioni al concorso nazio- nale dei capolavori (Area Didattiva Digitale). Tale attività sarà preceduta da alcune fasi di lavoro in cui sarà richiesto di effettuare una ri- cerca nella rete delle informazioni da inserire nella pagina e in cui sarà richiesto, a partire dal materiale fornito e prodotto al momento, di realizzare un breve video che introduca l’evento. 1a FASE: Ricerca web e attività di tipo collaborativo 2a FASE: Produzione video 3a FASE: Pubblicazione web di contenuti 4a FASE: Presentazioni prodotti alla commissione valutatrice Finalità della prova Il concorso è stato progettato e realizzato allo scopo di stimolare gli allievi dei CFP parteci- panti a misurarsi in prove che rispecchiassero le competenze digitali raggiunte nel loro per- corso di formazione, allo scopo di promuovere il miglioramento continuo dell’Area Digitale e dei Centri partecipanti e per approfondire e consolidare il rapporto con le aziende partner. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Castellini Nicolò del CFP “San Zeno” di Verona, Cetrella Marco del CFP di Bardolino, Cirillo Denise del CFP di Arese, Colonna Alessio del CFP “T. Gerini” di Roma, Coman Catalin del CFP di Torino Rebaudengo, De Car- lo Andrea del CFP di Sesto San Giovanni, Di Bello Nicola del CFP di Vercelli, Farcas Eduard del CFP di Torino Valdocco, Giordano Marco del CFP di San Benigno Canavese, Jakavickas Deividas del CFP di Serravalle Scrivia, Masciandri Alice del CFP di Vallecrosia, Padovani Mosè del CFP “San Marco” di Mestre, Pastorino Nieve del CFP di Alessandria, Picca Enrico del CFP di Saluzzo, Puha Alexandru Mirel del CFP di Bra, Remondino Mattia del CFP Colle Don Bosco, Tosolini Alessio del CFP di Udine, Vidotto Alessia del CFP di Vigliano Biellese. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Castellini Nicolò del CFP “San Zeno” di Verona primo classificato, Padovani Mosè del CFP “San Marco” di Mestre secondo classifi- cato, Puha Alexandru Mirel di Bra terza classificato. Elenco degli sponsor Rekordata, Fortinet, Fidenia, Questbase. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da Massimiliano Boracchi (CNOS-FAP), Maurizio Nano (Rekordata), Alberto Zanini e dal Segretario Nazionale dell’Area. Segretario Nazionale Area informatica: Federico VALLETTI ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 31 10. Area SCIENTIFICA. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Settima edizione. Dal 19 al 22 aprile 2016 presso il CFP di Verona San Zeno. Descrizione della Prova Temi proposti: – prove di conoscenza generale dell’area; – prova pratica di raccolta dati e svolgimento calcoli di statistica; – prove di logica, geometria, fisica. Finalità della Prova Diverse le valenze delle prove: – dare dignità e completezza al percorso formativo che, oltre a costruire una professionalità, mira a fornire una preparazione culturale appropriata ai fini di un attivo inserimento nel con- testo sociale, come quello odierno, caratterizzato dalle continue trasformazioni culturali; – far emergere che nei nostri percorsi formativi i L.E.P. costituiscono solo uno degli obiettivi e non l’unico; – dimostrare che i nostri standard formativi sono in grado di dare quelle competenze che sarebbero richieste dai percorsi di formazione superiore o dai percorsi scolastici; – verificare che gli standard formativi sono perseguiti e raggiunti in modo univoco e uniforme, all’interno delle diversità imposte dai percorsi proposti, nella loro autonomia, dalle varie realtà regionali; – favorire negli allievi la gratificazione per l’impegno profuso e il riconoscimento delle pro- prie abilità; scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2016 i seguenti allievi: Angelotti Francesco del CFP di Ver- celli, Bonanni Alessio del CFP “T. Gerini” di Roma, Briccarello Serena del CFP di Colle Don Bosco, Cardini Sasha del CFP di Sesto San Giovanni, Chiabrando Valentina del CFP di Saluz- zo, Comberiati Luigi del CFP di San Benigno Canavese, Cordioli Matteo del CFP di Verona, Gallo Simone del CFP di Vigliano Biellese, Grande Michael del CFP di Bra, Grandieri Marco del CFP di Torino Rebaudengo, Isoli Giuseppe del CFP di Brescia, Novelli Elia del CFP di Bardolino, Orlandi Tiziano del CFP di Serravalle Scrivia, Pastore Luca del CFP di Arese, Ros- sini Fabio del CFP di Mestre, Serban Bianca del CFP di Torino Valdocco, Torta Sonia del CFP di Fossano, Zumello Killian del CFP di Udine. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Isoli Giuseppe del CFP di Brescia primo classificato, Zumello Killian del CFP di Udine secondo classificato, Bonanni Alessio del CFP “T. Gerini” di Roma terzo classificato. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da formatori dei CFP oltre che dal Segretario Nazio- nale dell’Area. Segretario Nazionale dell’Area scientifica: Michele MARCHIARO 32 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 32 Documentazione tecnica delle prove ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 33 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 34 35 SETTORE AUTOMOTIVE – PREMIO ENI TEST DI VALUTAZIONE NOME ........................................................................................................................................... COGNOME ................................................................................................................................ CRITERI – Risposta corretta: +1 punto – Risposta sbagliata: -0,5 punti – Tempo max 1 ora – Alcune domande possono avere più risposte corrette, in tal caso il punteggio si somma RISULTATO TEST ORARIO CONSEGNA ........................................................................................................... NUMERO RISPOSTE ESATTE ......................................................................................... NUMERO RISPOSTE ERRATE ........................................................................................ PUNTEGGIO FINALE .......................................................................................................... POSIZIONE IN CLASSIFICA ............................................................................................ Roma, 11 maggio 2016 Settore: AUTOMOTIVE 1. Prova ENI ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 35 36 DOMANDE 1. Qual è la differenza tra una specifica di produzione ed una specifica commerciale? ○ Sono identiche, il contenuto non cambia ma cambia solo il destinatario del documento che in un caso è il sito produttivo (specifica di produzione) e nel- l’altro il cliente (specifica commerciale) ○ La specifica di produzione individua valori delle diverse grandezze più se- veri di quelli prescritti nella specifica commerciale così da avere un margine di sicurezza per assicurare sempre al cliente il giusto livello di qualità ○ La specifica commerciale è più severa della specifica di produzione perché le richieste del cliente sono sempre più stringenti rispetto alla qualità di produzione 2. La qualità dei carburanti: ○ È indipendente dalla normativa e determinata spontaneamente da ciascuna società petrolifera ○ Tiene conto delle evoluzioni normative e dell’avanzamento delle tecnologie motoristiche ○ È determinata mediante accordo tra società petrolifere e costruttori di auto- vetture e non risulta influenzata da specifiche di legge 3. A cosa serve l’additivo CFPP flow improver? ○ Ad evitare che alle basse temperature le paraffine precipitino intasando il fil- tro gasolio e determinando problemi di avviamento ○ A favorire le partenze alle alte temperature quando per effetto della tempe- ratura la fluidità del carburante si riduce e il flusso in camera di combustio- ne risulta più difficile ○ A lubrificare il motore ed evitare il grippaggio 4. A cosa servono gli additivi detergenti? ○ Servono ad evitare la formazione tra il cilindro e il pistone di depositi che ne aumenterebbero l’attrito determinando un possibile grippaggio ○ Servono a pulire i serbatoi dei punti vendita da dove il carburante viene distribuito in modo da garantire sempre un prodotto di qualità al consumatore ○ Servono a pulire/mantenere puliti gli iniettori del motore diesel e le valvole di aspirazione del motore a benzina così che il motore possa erogare la mas- sima potenza durante tutta la sua vita utile 5. A cosa serve l’additivo Cetane Improver? ○ Ad aumentare il numero di cetano che misura la tendenza del carburante ad auto-innescare la combustione nel motore ad accensione spontanea ○ Ad aumentare il numero di cetano che misura la resistenza del carburante alla detonazione e quindi ad evitare l’auto-innesco della combustione ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 36 37 ○ Ad aumentare il numero di cetano per ridurre l’infiammabilità del carburan- te e ridurre i problemi di sicurezza 6. L’additivo lubricity improver ... ○ È un additivo che viene introdotto in raffineria per favorire il flusso durante tutte le fasi del ciclo logistico e per facilitare il trasferimento dei prodotti via oleodotto ○ È un componente del lubrificante che ne favorisce il flusso, lubrifica il motore evitando il grippaggio ○ È un additivo che serve a ripristinare la lubricity dei gasoli che si è ridotta a causa della desolforazione e dearomatizzazione dei componenti che costitui- scono il gasolio 7. I biocarburanti ... ○ Devono essere inseriti per legge in una certa % all’interno dei carburanti che vengono commercializzati sul mercato ○ Possono essere venduti alla stazione di servizio in alternativa ai carburanti e utilizzati nei comuni veicoli in circolazione ○ Non possono essere introdotti nei prodotti commercializzati in quanto utiliz- zabili solo su veicoli appositamente predisposti 8. Indicare quali caratteristiche chimico-fisiche sono tipiche del biodiesel: ○ Affinità con l’acqua ○ Ottime proprietà a freddo ○ Alto contenuto energetico ○ Bassa stabilità all’ossidazione ○ Alta probabilità di contaminazione batterica 9. La contaminazione batterica: ○ È un fenomeno naturale presente nei gasoli ○ È un fenomeno indipendente da come viene effettuata la manutenzione del prodotto ○ È favorita dalla presenza del biodiesel ○ È favorita dalla presenza di additivi che, essendo di natura diversa rispetto ai prodotti a cui vengono aggiunti, possono innescare il fenomeno ○ Può provocare l’occlusione dei sistemi di alimentazione del motore 10. La bio raffineria di Venezia: ○ È una raffineria di petrolio tradizionale nella quale viene utilizzato anche il biodiesel per la formulazione dei carburanti ○ È una raffineria di petrolio tradizionale che è stata convertita in bioraffineria e produce un biocarburante innovativo ○ È una raffineria di petrolio tradizionale che è stata convertita in bioraffineria in cui si produce biogas per fermentazione di materiale biologico ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 37 38 11. Il Green Diesel... ○ È un carburante fossile tradizionale prodotto a Venezia utilizzando una nuova tecnologia di raffinazione ○ È un carburante gassoso prodotto per fermentazione di materiale biologico ○ È un biocarburante innovativo prodotto da Eni nella bioraffineria di Venezia 12. Il Green Diesel rispetto al biodiesel tradizionale è... ○ Meno denso essendo un gas ○ Più affine all’acqua ○ Più stabile nei confronti dei processi ossidativi ○ Caratterizzato da un più elevato potere calorifico ○ Meno compatibile chimicamente con il gasolio fossile ○ Meno sensibile ai fenomeni di contaminazione batterica e conseguente bloc- caggio dei filtri ○ Caratterizzato da migliori proprietà a freddo ○ Caratterizzato da un numero di cetano inferiore 13. Il processo produttivo del Green Diesel: ○ Parte dalla stessa materia prima utilizzata per produrre biodiesel e, attraver- so l’utilizzo di idrogeno rimuove completamente l’ossigeno contenuto negli oli vegetali di partenza e permette di ottenere un prodotto idrocarburico ○ Si basa su una reazione di transesterificazione degli oli vegetali che utilizza me- tanolo per convertire la carica e genera glicerina come sottoprodotto; il prodot- to che si ottiene contiene ossigeno ed è idoneo ad essere utilizzato nel gasolio ○ È un processo di conversione chimica di una carica costituita da oli vegetali che vengono fatti reagire con metanolo, il prodotto di reazione viene sotto- posto ad una separazione spinta al fine di eliminare l’ossigeno ed ottenere un prodotto completamente idrocarburico 14. Il gasolio Eni Diesel + è: ○ Contiene biodiesel al 15% e rispetto agli altri prodotti è caratterizzato da una maggiore percentuale di componente bio che consente una sensibile riduzio- ne delle emissioni ○ Contiene il Green Diesel al 15% e determina una riduzione delle emissioni ed il miglioramento delle performance nel motore ○ È un rebranding del precedente Eni Blu Diesel + 15. Il gasolio Eni Diesel +: ○ Mantiene invariato il consumo di carburante rispetto ad un gasolio commer- ciale ○ Contribuisce a ridurre le emissioni di CO 2 grazie ad un ciclo produttivo più sostenibile ○ Non contiene additivi detergenti nella sua formulazione ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 38 39 16. Rispetto ai lubrificanti 15W-40, i 10W-40 sono intrinsecamente migliori per: ○ Pulizia interna del motore ○ Riduzione dei consumi ○ Avviamento alle basse temperature 17. Nella classificazione SAE dei lubrificanti trazione si utilizza: ○ Viscosità ○ Densità ○ Entrambe ○ Nessuna delle due 18. Un lubrificante multigrado risponde: ○ Alla sola gradazione invernale (W) ○ Alla sola gradazione estiva ○ Sia alla gradazione invernale che estiva 19. L’eccessiva viscosità del lubrificante alle basse temperature può comportare che: ○ Il motore non parte ○ Il motore parte ma l’olio non entra in circolazione ○ Entrambi ○ Nessuno dei due Vero o falso? V F 20. Un aumento della temperatura dell’olio provoca una riduzione della sua viscosità 21. La gradazione SAE 40 include anche la SAE 30 (cioè, un SAE 40 è di per sé anche SAE 30) 22. La SAE 80W-90 è una gradazione per oli motore molto viscosi 23. Un olio deve essere fluido a freddo 24. Le basi ri-raffinate, essendo di qualità inferiore alle basi minerali non possono essere utilizzate negli oli motore 25. Due oli con la stessa gradazione di viscosità hanno sempre lo stesso valore di viscosità HTHS 26. L’acronimo di HTHS è High Temperature High Saps ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 39 40 30. Quando i filtri DPF si intasano, la rigenerazione… ○ Elimina tutti i depositi ○ Elimina i depositi carboniosi ma non quelli derivanti dai metalli contenuti negli additivi ○ Non elimina nessun deposito derivante dal lubrificante 31. Dove si usano gli additivi modificatori di viscosità? ○ Oli multigradi ○ Oli monogradi ○ Entrambi 32. Un lubrificante MS (mid SAPS) è: ○ Olio multiuso trazione leggera-pesante ○ Può essere sia trazione leggera che pesante ○ È un prodotto solo trazione pesante Con riferimento al disegno indicare V o F V F 27. Nel motore raffigurato l’albero a camme ruota a velocità impropria e pertanto non riesce ad assolvere alla sua funzione 28. L’olio passa all’interno dell’albero motore, non può farlo 29. Andrebbe raffigurato il by-pass del filtro dell’olio che invece manca ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 40 41 33. Se un mezzo richiede un olio CH-4, un olio CI-4 è applicabile? ○ Non solo l’olio CI-4 è applicabile, ma anzi offre prestazioni superiori a quel- le richieste ○ Le specifiche di per sé sono diverse e non confrontabili, pertanto occorre effettuare una valutazione caso per caso 34. Cosa è l’ACEA? ○ È un ente americano (acronimo di American Car & Engines Association) ○ È un ente europeo (acronimo di Associazioni dei Costruttori Europei dell’Automobile) 35. L’ACEA prevede lettere di approvazione? ○ Sì ○ No ○ Dipende dalle singole specifiche (A/B, C, E) 36. Le specifiche ACEA C sono rivolte a: ○ Motori benzina ○ Motori diesel leggeri ○ Motori benzina/diesel leggeri con sistemi di abbattimento emissioni allo scarico ○ Motori per trazione pesante 37. Qual è la caratteristica principale di un fluido freni? ○ Alta temperatura di ebollizione ○ Bassa temperatura di congelamento ○ Elevata densità 38. Le specifiche dei costruttori sono: ○ Analoghe all’ACEA ○ Analoghe alle API ○ Alternative alle API/ACEA ○ Complementari alle API/ACEA 39. In quali parti del motore giocano un ruolo fondamentale i detergenti? ○ Gole e mantello del pistone ○ Coppa ○ Punterie 40. In quali parti del motore giocano un ruolo fondamentale i disperdenti? ○ Camera di combustione ○ Valvola di aspirazione ○ Coppa ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 41 42 41. Dove si smaltisce l’olio usato? ○ Presso un raccoglitore autorizzato ○ Presso un raccoglitore autorizzato o presso un’oasi ecologica dell’azienda di smaltimento rifiuti ○ Presso un raccoglitore autorizzato solo se è un olio minerale; se è un olio sintetico può essere smaltito in fogna 42. A cosa sono dovuti i depositi biancastri che si possono formare nella camera di combustione? ○ Additivi presenti nel gasolio ○ Additivi presenti nel lubrificante ○ Ad entrambi 43. Cosa succede se il fluido freni raggiunge una temperatura superiore a quella di ebollizione? ○ Si forma una bolla di vapore che annulla l’effetto dell’azionamento del pedale ○ Si forma una bolla di vapore che aumenta la condensazione dell’acqua ○ Il fenomeno è positivo perché favorisce l’eliminazione dell’acqua dal circuito 44. L’inquinamento dell’olio da biofuel determina: ○ Aumento della viscosità ○ Riduzione della viscosità ○ Nessuna delle due 45.-51. Inserite la gradazione di viscosità nelle barre appropriate (punteggio max 6 Punti) ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 42 43 2. Prova FCA Protocollo d’intervento n° .............. Modello autoveicolo: ...................................................................... Targa: .................................................................................................. Anomalia riscontrata: ......................................................................  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari inter- venti per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’inter- vento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Relazione ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... 8° Award “Tech Pro 2” Fiat Center Roma ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 43 44 ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... Allievo: ........................................................................... CFP: ................................................... Roma, ............ maggio 2016. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 44 45 1. Prova Concorso Elettrico-Automazione 1.1 Fase di progettazione e di risposta ai quesiti tecnico-professionali 1.1.1 Questionario Rispondere alla serie di 50 quesiti tecnico professionali a risposta chiusa. Si tenga presente che: – la risposta corretta vale 2 punti; – la risposta non data (Non so) vale 0 punti; – la risposta errata vale -0,5 punti. Domanda 1 Impianti La tipologia di posa, influisce sulla portata dei cavi? ○ No, perché non è significativamente importante e si può risalire alla portata del cavo in regime permanente Iz anche in assenza della stessa ○ Sì, perché con la sola tipologia di posa si può risalire alla portata del cavo in re- gime permanente Iz ○ Sì, perché in funzione di posa, al diametro del conduttore e al numero di con- duttori si può risalire alla portata del cavo in regime permanente Iz ○ NON SO Domanda 2 Motori La velocità di sincronismo per un motore a 4 poli è pari a: ○ 750 giri/min ○ 1000 giri/min ○ 1500 giri/min ○ 3000 giri/min ○ NON SO Settore: ELETTRICO/ELETTRONICO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 45 46 Domanda 3 Impianti In un impianto elettrico ordinario, distribuito con un sistema TT, il coordina- mento tra dispositivi di protezioni e impianto di terra, si ottiene quando il valore della resistenza di terra soddisfa la seguente relazione: ○ Rt > 50/Ia ○ Rt < 50/Ia ○ Rt < 150/Ia ○ NON SO Domanda 4 Elettrotecnica Nei circuiti in corrente alternata, il fattore di potenza è: ○ L’angolo di sfasamento tra tensione e corrente ○ Il rapporto tra corrente e tensione ○ Il coseno dell’angolo di sfasamento tra tensione e corrente ○ Il seno dell’angolo di sfasamento tra tensione e corrente ○ NON SO Domanda 5 Magnetismo Un esempio di materiale non ferromagnetico è: ○ ferro ○ rame ○ cobalto ○ nichel ○ NON SO Domanda 6 Impianti Il seguente simbolo rappresenta: ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 46 47 ○ La morsettiera di un motore collegata a stella ○ La morsettiera di un motore collegata a triangolo ○ La morsettiera di un motore collegata a stella/triangolo ○ NON SO Domanda 7 Elettrotecnica In un trasformatore a “vuoto”: ○ La tensione di uscita è uguale a quella di ingresso ○ La tensione del secondario è maggiore di quella del primario ○ La corrente nel carico è massima ○ La corrente nel secondario è nulla ○ NON SO Domanda 8 Automazione Cosa s’intende per controllo? ○ La misura delle grandezze fisiche che entrano in gioco in un certo impianto ○ L’insieme di azioni finalizzate ad ottenere da un certo impianto o macchina il comportamento desiderato ○ Il confronto tra il comportamento reale di un certo impianto o macchina ed il comportamento desiderato ○ NON SO Domanda 9 Impianti Si avverte tensione di contatto pericolosa toccando la carcassa di un motore elettrico. ○ Il motore è sottoposto ad un carico eccessivo ○ L’impianto di messa a terra è inefficiente ○ La linea di alimentazione è insufficiente ○ L’impianto di segnalazione è guasto ○ NON SO Domanda 10 Elettronica Un diodo LED ○ È realizzato totalmente in silicio ○ Necessita generalmente di un resistore in serie che limiti la corrente ad un va- lore di circa 20mA ○ È utilizzato prevalentemente in polarizzazione inversa ○ In polarizzazione diretta presenta una tensione ai capi dai circa 0.7 ○ NON SO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 47 48 Domanda 11 Inglese A bipolar stepper motor: ○ Is an example of a static electrical machine ○ Is a brushless DC electric motor that divides a full rotation into a number of equal steps ○ Can be used for heavy industrial taskssmoothly and homogeneously ○ Is an asynchronous AC electric motor that rotates smoothly and homogeneously ○ NON SO Domanda 12 Impianti Impiegando due cavi della sezione di 35mm² al posto di un solo cavo della sezione di 70mm² per alimentare lo stesso carico, si ottiene che: ○ La portata complessiva e la caduta di tensione rimangono invariate ○ La portata complessiva risulta maggiore e la caduta di tensione invariata ○ La portata complessiva risulta maggiore e la caduta di tensione minore ○ La portata complessiva non varia ma diminuisce la caduta di tensione ○ NON SO Domanda 13 Inglese In a singlephase transformer: ○ There are two coil windings electrically isolated from each other but magneti- cally linked through a ferromagnetic core ○ The output is a rectified singlephase DC voltage ○ Both current and voltage are steppedup ○ There is no electromagnetic coupling between the primary and the secondary sides ○ NON SO Domanda 14 Impianti Quale funzione svolge il gruppo collettore-spazzole in un motore in corrente continua? ○ Il collettore, che è lamellato, limita le correnti parassite; le spazzole in grafite rendono minimo l’attrito fra le parti ○ Permette la commutazione della corrente trasferita alle spire rotoriche ○ Permette di trasferire al rotore la corrente di eccitazione che produce il campo magnetico induttore ○ Migliora il raffreddamento della macchina ○ NON SO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 48 49 Domanda 15 Elettrotecnica Se un segnale sinusoidale ha valore efficace di 10 V, il suo valore massimo sarà: ○ 14,1 V ○ 10 V ○ 7,07 V ○ 5 V ○ NON SO Domanda 16 Elettrotecnica Indica la formula corretta per calcolare la corrente assorbita da un motore asincrono trifase: ○ I = (U x √3 x cosþ)/P ○ I = P x U x √3 x cosþ ○ I = P/(U x √3 x cosþ) ○ NON SO Domanda 17 Elettronica A che cosa serve uno sganciatore magneto-termico accoppiato ad un interruttore? ○ Per la protezione contro i sovraccarichi e i corto circuiti ○ Per la protezione contro i sovraccarichi ○ Per la protezione contro i cortocircuiti ○ Per la protezione contro i guasti a terra delle linee ○ NON SO Domanda 18 Impianti A quale tipo di valvola corrisponde il seguente simbolo grafico? ○ Valvola di controllo 5/2 ○ Valvola di controllo 4/2 ○ Valvola di controllo 5/3 ○ Valvola di controllo 3/2 ○ NON SO Domanda 19 Elettrotecnica Un sistema trifase si dice equilibrato: ○ Quando le tensioni concatenate sono uguali in modulo e sfasati di 120° l’una rispetto all’altra ○ Quando le correnti di linea sono uguali in modulo e sfasati di 120° l’una rispetto all’altra ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 49 50 ○ Quando le correnti di linea non sono uguali in modulo e risultano sfasati l’una diversa rispetto all’altra ○ NON SO Domanda 20 Elettrotecnica Quali delle seguenti formule è l’espressione esatta della relazione tra tensione, corrente e resistenza? ○ V = IR; I = VR; R = VI ○ I = V/R; V = IR; R = V/I ○ I = V/R; V = IR; R = VI ○ I = V/R; V = R/I; R = V/I ○ NON SO Domanda 21 Misure Un trasduttore effettua una: ○ Trasformazione di una grandezza fisica in una elettrica o pneumatica ○ Azione di controllo ○ Amplifica un segnale ○ NON SO Domanda 22 Inglese A diode is forwardbiased if: ○ the cathode voltage is greater than the anode voltage ○ the anode voltage is greater than the cathode voltage ○ a current is flowing from the anode to the cathode ○ a current is flowing from the cathode to the anode ○ NON SO Domanda 23 Inglese The period of an electric signal: ○ represents the distance between the maximum value and the minimum value of the signal ○ is the reciprocal of the frequency of the signal ○ can be correctly defined also if the signal is not repeating ○ NON SO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 50 51 Domanda 24 Impianti A cosa serve il condensatore nei motori asincroni monofasi: ○ A stabilizzare la tensione durante il normale funzionamento ○ A sfasare la corrente dell’avvolgimento di spinta rispetto a quella dell’avvolgi- mento di marcia ○ A far avviare il motore quando la tensione di linea è bassa ○ Per limitare la corrente di assorbimento allo spunto ○ NON SO Domanda 25 Elettrotecnica Un campo magnetico può essere generato: ○ Solo dalla Terra ○ Solo da magneti ○ Da magneti e cariche elettriche in moto ○ Solo da cariche elettriche in moto circolare ○ NON SO Domanda 26 Elettrotecnica In un circuito RLC in serie quando ci ritroveremo in condizione di risonanza: ○ Xc = 2XL ○ ω = 2 π f ○ Xc = XL ○ XL = 2Xc ○ NON SO Domanda 27 Elettrotecnica Nel circuito che segue, quale resistore sarà attraversato dalla corrente più pic- cola e quale dalla corrente più grande? ○ R1; R4 ; ○ R3; R4 ; ○ R3; R2 ; ○ R4 ; R2 ; ○ NON SO. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 51 52 Domanda 28 Impianti Quale funzione assolve un commutatore stella/triangolo? ○ commutare una linea trifase su diversi carichi ○ limitare la corrente di spunto all'avviamento di un motore ○ interrompere l'alimentazione di un carico trifase ○ variare il numero dei poli di un motore trifase ○ NON SO Domanda 29 Impianti L’intensità di corrente che scorre in un filo cui è stata applicata una tensione costante risulta: ○ Direttamente proporzionale alla sezione del filo ○ Indipendente dalle dimensioni geometriche del filo ○ Direttamente proporzionale alla resistenza del filo ○ Direttamente proporzionale alla lunghezza del filo ○ NON SO Domanda 30 Impianti Per comandare una lampada con due contatti in parallelo (NO) occorre che: ○ Siano chiusi entrambi i contatti ○ Sia chiuso almeno un contatto ○ Non sia chiuso nessuno dei due contatti ○ NON SO Domanda 31 Trasformatore Se all’avvolgimento primario, composto da 1000 spire, è applicata una tensione di 125V, quale tensione ci sarà sul secondario composto da 80 spire? ○ 625 V ○ 62,5 V ○ 10 V ○ 100 V ○ NON SO Domanda 32 Normativa La massima caduta di tensione ammissibile prevista dalle norme CEI 648/ 5 tra l’origine dell’impianto utilizzatore e qualunque apparecchio utilizzatore ri- sulta essere: ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 52 53 ○ 2% ○ 4% ○ 8% ○ NON SO Domanda 33 Impianti Da cosa non dipende la portata di un cavo? ○ Dal tipo di materiale conduttore ○ Dalle condizioni di posa ○ Dalla tensione della linea ○ NON SO Domanda 34 Impianti Durante la prima fase di avviamento gli avvolgimenti del motore sono collegati a stella e sono alimentati con una tensione pari a... ○ 0,707 volte la tensione nominale ○ 0,58 volte la tensione nominale ○ 1,73 volte la tensione nominale ○ 2 volte la tensione nominale ○ NON SO Domanda 35 Automazione Il segnale digitale è: ○ Un segnale sinusoidale ○ Un segnale proporzionale ○ Un segnale di tipo \“onoff\” ○ Un segnale alternato ○ NON SO Domanda 36 Ausiliario In uno schema marcia – arresto il contatto di auto alimentazione serve: ○ A mantenere la corrente circolante nella bobina di diseccitazione ○ Ad eccitare il contattore quando non funziona il pulsante di marcia ○ A mantenere eccitata la bobina del contattore dopo il rilascio del pulsante di marcia ○ NON SO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 53 54 Domanda 37 Misure Come si chiama lo strumento per misurare la potenza? ○ P-metro ○ Volt-amperometro ○ Calorimetro ○ Wattmetro ○ NON SO Domanda 38 Inglese Transistors, unlike passive components, allow: ○ signal filtering ○ signal amplification ○ signal rectification ○ signal attenuation ○ NON SO Domanda 39 Elettrotecnica Con quale tipo di carico il fattore di potenza è uguale ad 0. ○ Carico ohmico – induttivo. ○ Carico resistivo. ○ Carico induttivo. ○ Carico ohmico – capacitivo. ○ NON SO Domanda 40 Automazione Analizzando il seguente circuito elementare a contatti, si può affermare che la spia HL1 è accesa: ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 54 55 ○ Se è premuto solo SB1 ○ Se è premuto solo SB2 ○ Se sono premuti entrambi i pulsanti SB1 e SB2 ○ Se entrambi i pulsanti SB1 e SB2 non sono premuti ○ NON SO Domanda 41 Misure Che cos’è e come viene impiegata una pinza amperometrica. ○ È uno strumento di misura capace di rilevare la corrente elettrica, senza dover- lo connettere alla linea ○ È una resistenza, detta anche shunt, che, collegata in parallelo all’amperome- tro, ne aumenta la portata ○ È un connettore usato per inserire l’amperometro sulla linea ○ È un generatore che eroga una corrente di intensità proporzionale al numero di giri e viene calettato sull’asse di un motore per rilevarne la velocità ○ NON SO Domanda 42 Elettrotecnica Con riferimento al circuito sottostante, qual è il valore della resistenza totale? ○ 1Kohm ○ 12 Kohm ○ 7,5 Kohm ○ 5 Kohm ○ NON SO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 55 56 Domanda 43 Impianti Cosa si intende con il termine elettrovalvola pneumatica 3/2? ○ Valvola con comando elettrico a 2 vie e 3 posizioni. ○ Valvola con comando a 3,2 bar. ○ Valvola con comando elettropneumatico a 2 vie e 3 posizioni. ○ Valvola con comando elettrico a 3 vie e 2 posizioni ○ NON SO Domanda 44 Impianti Qual è la massima tensione in un circuito alimentato da una sorgente PELV? ○ 8 V in AC o 12 V in DC ○ 12 V in AC o 20 V in DC ○ 25 V in AC o 60 V in DC ○ NON SO Domanda 45 Elettrotecnica Nel circuito che segue la resistenza vale 2.000 Ω. Qual è il valore della tensione di alimentazione? ○ 12000 V ○ 0,12 V ○ 12 V ○ 6 V ○ NON SO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:11 Pagina 56 57 Domanda 46 Automazione Cosa s’intende per “scansione” di un PLC? ○ Il tempo impiegato a commutare le uscite ○ Il tempo richiesto dalla CPU per la lettura ed esecuzione dell’intero programma ○ Il tempo impiegato a leggere gli ingressi ○ NON SO Domanda 47 Impianti Per quali applicazioni sono utilizzati i fusibili rapidi? ○ Protezione contro le folgorazioni ○ Protezione contro i cortocircuiti ○ Protezione dalle manovre in cabina di BT ○ NON SO Domanda 48 Impianti Dai la definizione di potere d’interruzione riferito ad un organo di protezione. ○ Valore massimo di energia che l’apparecchiatura è in grado di interrompere senza danneggiarsi ○ Valore massimo di potenza che l’apparecchiatura è in grado di interrompere senza danneggiarsi ○ Valore massimo di tensione che l’apparecchiatura è in grado di interrompere senza danneggiarsi ○ Valore massimo di corrente che l’apparecchiatura è in grado di interrompere senza danneggiarsi ○ NON SO Domanda 49 Impianti Quale dei seguenti cavi non può essere utilizzato in un impianto alimentato a 400V~? ○ H05VK ○ H03VK ○ N05VK ○ N07VK ○ NON SO Domanda 50 Sicurezza Cosa si intende per dispositivi di protezione individuale: ○ Attrezzo o indumento destinato ad essere utilizzato dal lavoratore allo scopo di svolgere il proprio lavoro ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 57 58 ○ Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo dai rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la sa- lute durante il lavoro ○ Attrezzo o componente destinato ad essere utilizzato dal lavoratore allo scopo di svolgere l’attività richiesta e tutelare in alcuni contesti la propria sicurezza o la salute durante il lavoro ○ NON SO 1.1.2 Realizzazione schema elettrico Al candidato viene richiesto di realizzare lo schema di potenza per l’avviamen- to stella-triangolo di un motore asincrono trifase più l’avviamento diretto di un ulteriore motore asincrono trifase. Il candidato preveda nello schema elettrico la possibilità di interrompere la linea trifase di alimentazione e una soluzione di sua conoscenza per proteggere i motori in caso di sovraccarico e cortocircuito. Il candidato ponga particolare attenzione alla qualità dei disegni prodotti. Tempo massimo disponibile per realizzare lo schema: 1 ora 1.1.3 Dimensionamento linea Dimensionare, dal punto di vista termico, il cavo elettrico per un forno indu- striale con le seguenti caratteristiche elettriche. Tipo di linea 3P+T Tensione 400V Potenza del forno 30KW Cosφ 1 Lunghezza (L) 50m Numero di circuiti presenti in canalina oltre questo 3 circuiti monofase Tipo di cavo Unipolare in EPR Tipo di posa Passerella forata Temperatura ambiente 38° Dati della protezione Merlin Gerin C60H Interruttore magnetotermico D50A 3P 10KA ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 58 59 Valori da ricavare utilizzando i materiali a disposizione. La protezione scelta è adeguata al carico che deve alimentare? Esplicita la regola sulla quale basiamo la risposta. ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... Scelta della sezione del cavo Numero di posa Corrente nominale interruttore di protezione linea (In)  [A] K1 K2 Ktotale Minima portata della linea (calcolata) (In’)  [A] Minima portata della conduttura (da tabella) (Iz’)  [A] Minima sezione della conduttura (da tabella) (s)  [A] Portata massima della linea (Iz)  [A] Ib ≤ In ≤ Iz Soddisfiamo la relazione ...? ≤ ≤ SI       NO Verifica del dimensionamento secondo la norma CEI 64.8 ∆V% tab ∆V% effettiva della nostra linea ∆V effettiva della nostra linea Tensione rimanente in fondo alla linea (Vu) Rispettiamo le disposizioni date dalla norma 64.8 SI       NO Quindi la sezione che utilizzerò per realizzare la linea è ... Per realizzare tale linea utilizzerò un cavo con la seguente siglatura ........................................................................................................................................................... Materiale da utilizzare: – Guida BT Schneider Elettric – Calcolatrice scientifica ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 59 60 Al candidato viene richiesto di consegnare al termine della prova il seguente materiale: – le tabelle qui sopra riportate compilate – il foglio protocollo utilizzato per effettuare i calcoli e le eventuali spiegazioni delle scelte effettuate. Tempo massimo disponibile per dimensionare il cavo: 1 ora SOLUZIONE PER DOCENTI Schema della linea in questione Risoluzione del quesito • Dalla tabella T1A determino il fattore correttivo K1 per una temperatura ambien- te di 38° K1=0,91 • Dalla tabella T2 determino il fattore correttivo K2 per la posa con altri cavi K2=0,77 • Determino il fattore correttivo Ktotale Ktot=K1*K2=0,91*0,77=0,7007 • Data al corrente massima che si richiede Ib=43A decido di utilizzare un interrut- tore magnetotermico: • C60N curva C con potere di interruzione di 6KA e corrente nominale 50A • Viste le condizioni di posa ed il valore della corrente nominale del MT determino quella che è la minima portata richiesta alla linea • In’= In/Ktot = 50/0,7007=71,35 A • Riferendoci alla tabella T-A scopro la sezione minima che posso utilizzare ed il valore della portata di quel cavo. • I z ’=80A • Sminima=10mm2 • Verifico in base al nostro fattore correttivo il valore massimo di portata della linea • Iz=Iz’*Kt=80*0,7007=56,56A A questo punto dobbiamo verificare se il dimensionamento ottenuto rispetta la relazione: ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 60 61 I b ≤ I n ≤ I z 43<=50<=56,56 La relazione risulta essere soddisfatta. Verifica della caduta di tensione Dalla tabella resistenza e reattanza ricavo i valori e vado a calcolare il valore della caduta di tensione % del nostro cavo. r=2,24 mm Ohm/m Xr = 0,119 mm Ohm/m ΔU=(1,73*Ib*L*(r*cos+x*sen))/1000= 8,33V ΔV% tab=2,59% Ib tab=50A Determino il valore della caduta di tensione sulla nostra linea Determino il valore di tensione che effettivamente raggiunge l’utilizzatore Conclusioni: dato che la normativa 64.8 prevede che la caduta di tensione massima per una linea di alimentazione sia del 4% della tensione di ingresso, ed il valore da noi ottenuto è del 2,08% siamo dentro ai limiti. Quindi possiamo utilizzare un cavo unipolare con sezione 10mm2. La siglatura del cavo da acquistare sarà: FG7R0,6/1Kv oppure FG7M0,6/1Kv 1.1.4 Scelta componenti Al candidato viene richiesto di realizzare l’elenco materiale necessario per allestire il quadro industriale atto all’avviamento diretto di un motore trifase. Di ogni singolo elemento bisogna specificare: – il codice del produttore, – una breve descrizione del prodotto, – una breve spiegazione del motivo della scelta. Il motore asincrono trifase ha le seguenti caratteristiche: • Tensione nominale: 400V trifase 1. Potenza nominale: 7KW 2. Cosφ 0,8 3. Categoria d’impiego AC3 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 61 62 Il quadro è costituito dai seguenti dispositivi: • Un pulsante a fungo di emergenza (capitolo 11 serie XB5) • Un pulsante di avvio (capitolo 11 serie XB5) • Una luce di presenza tensione (capitolo 11 serie XB5) • Un sezionatore tripolare (capitolo 1) • Una protezioni motore a cartucce fusibili (capitolo 4) • Un contattore per l’alimentazione del motore (capitolo 5) • Una protezione termica (capitolo 5) Tempo massimo disponibile per la scelta dei componenti: 1 ora 1.2 Fase di programmazione 1.2.1 Realizzazione programma da titolo Oggetto: gestione dell’avviamento dei motori trifase di una fresa e della pom- pa liquido refrigerante. Al candidato viene chiesto, utilizzando il software ZelioSoft2, di programmare in linguaggio a contatti lo schema elettrico che rispetti le seguenti condizioni: a) Alla pressione del pulsante di marcia si provoca l’ avviamento del motore fresa con il metodo stella-triangolo temporizzato (t=3 sec). b) 2 secondi dopo il passaggio a triangolo si avvia automaticamente il motore della pompa liquido refrigerante. c) L’impianto non può entrare in funzione o si arresta se viene a mancare il liqui- do refrigerante. (Simulare il contatto del sensore presenza liquido con un ingresso a piacere) d) Prevedere segnalazione luminosa – del funzionamento a triangolo – della pompa liquido refrigerante – relè termico motore fresa – relè termico motore pompa È compito del candidato scegliere il modulo Zelio adatto alle specifiche richieste assegnando ingressi/uscite a piacimento e digitando per ciascuno il commento relativo alla funzione che svolge. Per la consegna del file attenersi alle seguenti specifiche: Nome del file: cognome_nome_1 Destinazione file: cartella box del corso Tempo massimo disponibile per la realizzazione del programma: 1 ora e 30 minuti ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 62 63 1.2.2 Realizzazione programma da schema Al candidato viene chiesto di trasformare lo schema elettrico in allegato in linguaggio a contatti utilizzando il software ZelioSoft2. Per la consegna del file attenersi alle seguenti specifiche: PLC da utilizzare: Ingressi e uscite: come da tabella allegata Impostazione tempo del timer: 2 secondi Nome del file: cognome_nome_2 Destinazione file: cartella box del corso Tempo massimo disponibile per la realizzazione del programma: 1 ora ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 63 64 Sinottico Pressette ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 64 65 Specifiche ingressi uscite ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 65 66 Sequenza di lavoro Pressa Sequenza standard 1+ 2+ T 1- 3+ 3- 2- T Stop ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 66 67 1.3 Fase di esecuzione Movimentazione braccio meccanico per lavorazione automatizzata Il candidato attenendosi allo schema elettrico fornito dovrà realizzare il cablaggio del quadro e della pulsantiera fornita. I componenti della pulsantiera devono essere posizionati rispettando la serigrafia adottata. Gli elementi del quadro sono già posizionati sul pannello forato di lavoro. Durante l’esecuzione si ponga attenzione alla qualità del lavoro, in particolare: – alla pulizia dell’impianto – alla scelta dei passaggi migliori – alla cablatura curata – alla stabilità dei serraggi e delle connessioni – all’utilizzo corretto dei segnafili. La seguente documentazione è così composta: • Circuito di potenza da cablare sul proprio pannello Pag. 2 • Circuiti di I/O PLC Zelio Pag. ¾ • Circuito di segnalazione e interfaccia macchina Pag. 5 • Pulsantiera Pag. 6 • Sintesi morsettiere Pag. 7 A cablaggio ultimato verrà caricato all’interno del PLC Zelio il software (realizzato dal centro ospitante) di comando del braccio robotizzato e si eseguirà un ciclo operativo completo per verificare la funzionalità del quadro realizzato. Tempo massimo disponibile per effettuare il cablaggio: 12 ore ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 67 68 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 68 69 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 69 70 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 70 71 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 71 72 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 72 73 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 73 74 1.4 Fase di collaudo Il candidato al termine del cablaggio collauda il funzionamento del proprio quadro e della pulsantiera, collegandolo al simulatore. Durante la fase di test il candidato dovrà dimostrare di aver padronanza del funzionamento del dispositivo. Nel caso di test negativo sarà possibile ripeterlo dopo aver risolto il problema. Questo nuovo collaudo comporterà via via il decurtamento dei punti finali. Tempo massimo disponibile per il collaudo: 4 ore 1.5 Fase di ricerca guasti Il candidato viene messo davanti ad un pannello precablato il cui impianto è quello riportato nello schema qui sotto disegnato. L’impianto gestisce la teleinversione di un MAT con le seguenti particolarità: – Il ciclo può essere avviato attraverso i pulsanti S1 o S2 (Avvio del motore in uno dei due sensi di marcia) – Una volta che il motore è stato avviato si può ottenere il cambio del senso di mar- cia del motore in due modi diversi: attraverso i pulsanti attraverso i sensori di prossimità – Si tenga presente che una volta avviato il motore, l’inversione di marcia non sarà immediata ma tra un senso di rotazione e l’atro ci sarà una breve pausa determi- nata da un temporizzatore. Il candidato all’azionamento dell’impianto potrà notare che ci sarà presente un’anomalia, che compromette il funzionamento del ciclo specificato nelle righe precedenti. Si richiede pertanto al candidato di ricercare il guasto che provoca tale anoma- lia e ripristinarlo. Tempo massimo disponibile per la ricerca guasti: 30 minuti circa ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 74 75 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 75 76 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 76 77 2. Prova Concorso Elettrico-Domotica 2.1 Fase di progettazione e di risposta ai quesiti tecnico-professionali 2.1.1 Questionario Qual è la tensione di funzionamento del bus KNX?  50 V  29 V  230 V Dopo che gli elementi sono installati in un bus KNX, è possibile riconfigurarli?  Sì, ma solo certi dispositivi consentono di aggiornare la configurazione  Sì, è possibile aggiornare la configurazione dei dispositivi  No, non è possibile modificare la programmazione dei dispositivi Qual è la differenza principale tra un’installazione tradizionale e un’installazione con bus?  Una installazione tradizionale si adatta meglio a piccoli progetti  Un sistema bus costa meno  Un sistema bus separa il controllo dall’alimentazione Differenti tipi di collegamento possono essere combinati nello stesso impianto KNX?  Sì, ma solo collegamenti cablati  Sì, sia collegamenti cablati che collegamenti wireless  No, non è possibile combinare tipologie diverse di collegamento Quale tipo di rete è spesso associato all’indirizzo IP?  Ethernet  Doppino  Radiofrequenza Qual è il tipo di comunicazione più utilizzata in KNX?  Doppino  Ethernet  Radiofrequenza  Onde convogliate Come si può collegare una singola area alla dorsale?  Tramite accoppiatore di linea  Tramite accoppiatore di area  Tramite ripetitore ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 77 78 Quante linee si possono creare?  5  10  15 Quanti dispositivi si possono aggiungere ad una linea KNX?  12  64  128 Qual è la più piccola entità in un impianto KNX?  Linea  Area  Zona In ETS 5 è necessario creare un database?  Sì, uno per ogni progetto  No, a differenza di ETS 4 non è più necessario Quale finestra viene mostrata, di default, dopo l’avvio di ETS 4 o 5?  Le impostazioni  La panoramica con news e l’elenco dei progetti  I cataloghi dei costruttori Che funzione ha il contenitore delle "Proprietà" nella barra laterale?  Visualizza le informazioni contestuali di un elemento selezionato  Può essere usato per salvare configurazione degli spazi di lavoro  Permette di definire le impostazioni specifiche di un progetto come lo stile a 2-3 livelli degli indirizzi di gruppo Come si passa dalla vista panoramica allo spazio di lavoro?  Cliccando su ETS in verde in alto a sinistra  Chiudendo lo spazio di lavoro o la panoramica  Entrambe le viste possono essere aperte come finestre e gestite separatamente Quale pannello è indicato per la creazione della struttura dell'edificio?  Il pannello Edifici  Il pannello Topologia  Il pannello Dispositivi Perché è importante creare la struttura dell'edificio?  Senza la struttura dell'edificio è impossibile creare gli Indirizzi di Gruppo suc- cessivamente ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 78 79  Perché la struttura dell'edificio può essere usata per disporre i dispositivi KNX  Perché la struttura dell'edificio è necessaria per definire gli Indirizzi Individuali dei dispositivi Come un dispositivo può essere inserito nel progetto?  Trascinandolo dal pannello Cataloghi alla locazione desiderata  Usando la funzione nella barra strumenti "Esporta"  Cliccando una sola volta in un punto della vista Edifici Quale finestra serve per inserire i dispositivi di un produttore nel progetto?  La sezione cataloghi nelle Impostazioni  Il pannello Cataloghi nello Spazio di Lavoro  Il pannello Dispositivi È possibile vedere gli Indirizzi di Gruppo connessi ad uno specifico dispositivo?  Solo dal pannello Indirizzi di Gruppo  Si possono vedere gli Indirizzi di Gruppo collegati selezionando la parte di edificio  Gli Indirizzi di Gruppo collegati sono visualizzati in una colonna associata agli Oggetti di Gruppo del dispositivo Quali parti di un dispositivo occorre collegare a un Indirizzo di Gruppo?  Un Oggetto di Gruppo del dispositivo  Il dispositivo principale  Specifici parametri del dispositivo Per configurare il funzionamento intrinseco dei canali di un dispositivo si utilizza  La finestra delle Proprietà  La finestra degli Oggetti di Gruppo  La finestra dei Parametri Dove puoi vedere se un Indirizzo di Gruppo è già stato assegnato a certi dispositivi?  Nel pannello Informazioni della barra laterale delle Proprietà  Con la funzione “Mostra tutti i dispositivi collegati”  Nel pannello Indirizzi di Gruppo, selezionando un Indirizzo di Gruppo vengono mostrati i dispositivi associati Quale pannello serve per stabilire la connessione tra i dispositivi?  Il pannello Struttura Edifici  Il pannello Indirizzi di Gruppo  Il pannello Dispositivi ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 79 80 Qual è la logica dietro alla funzione “Parametri di Default”?  Resettare i parametri del dispositivo ripristinando i valori di default definiti dal produttore KNX nel catalogo di prodotto originale  I parametri correnti verranno salvati come impostazioni di default  Apparirà una finestra di pop-up che permette di confrontare l’impostazione corrente con quella di default Quali distanze massime tra due dispositivi alimentati possono essere raggiunte in KNX?  400 m  700 m  1000 m Quali distanze massime tra un dispositivo e l’alimentatore possono essere raggiunte in KNX?  200 m  350 m  500 m Tra l’inizio e la fine di una linea KNX quanta distanza può esserci?  700 m  850 m  1000 m  1200 m Tra due alimentatori ci deve essere una distanza minima di:  200 m  350 m  400 m L’indirizzo fisico di un accoppiatore collegato alla linea 2.1 sarà:  2.1.-  2.1.0  2.1.1 L’indirizzo fisico di un alimentatore collegato alla linea 1.1 sarà:  1.1.-  1.1.0  1.1.1 Il routing counter di un telegramma vale:  7 se il telegramma non ha ancora attraversato accoppiatori  6 se il telegramma ha attraversato un solo accoppiatore  5 se il telegramma è passato su una linea diversa da quella di partenza ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 80 81 Se il dato di un telegramma ha dimensione 1 bit potrebbe trattarsi  Di una luce da accendere o spegnere  Di una luce con intensità luminosa regolata  Del valore di temperatura letto da un termostato Se il dato di un telegramma ha dimensione 4 bit potrebbe trattarsi  Di una luce da accendere o spegnere  Di una luce con intensità luminosa regolata  Del valore di temperatura letto da un termostato Se due pulsanti vicini inviano, entrambi, i valori 0 e 1 potrebbero comandare  Una luce con la funzione “alterna”  Una tapparella in movimento verso una posizione specificata  Una luce con intensità luminosa regolata Se una tapparella reagisce ad un allarme meteo, fino a quando l’allarme meteo rimane attivo  La tapparella può sicuramente essere comandata anche manualmente  La tapparella probabilmente non può essere comandata manualmente  La tapparella raggiunge sicuramente la posizione di chiusura I telegrammi KNX occupano il bus per un tempo  Tra i 10 e i 50 ms  Tra i 20 e i 40 ms  Tra i 30 e i 70 ms Una regolazione dimmer per luci  Può anche accendere la lampadina  Non può mai accendere e spegnere la lampadina  Se accende la lampadina non può spegnerla e viceversa Uno scenario  Consente di comandare attuatori diversi  Consente di comandare tanti attuatori dello stesso tipo  Non può essere modificato manualmente dall’utente  Può essere scatenato solo da sensori In un telegramma  Ci sono i dati trasmessi solo in caso di feedback  C’è sempre l’indirizzo fisico del dispositivo mittente  C’è sempre l’indirizzo di gruppo del dispositivo mittente ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 81 82 In un telegramma  C’è sempre l’indirizzo di gruppo del destinatario  C’è sempre l’indirizzo fisico del destinatario  Il destinatario può essere indicato sia dall’indirizzo di gruppo che dall’indirizzo fisico In un telegramma  Se il destinatario è indicato con l’indirizzo di gruppo, il mittente non può avere l’indirizzo fisico della porta USB  Se il destinatario è indicato con l’indirizzo fisico, il mittente probabilmente ha l’indirizzo di gruppo della porta USB  Se il destinatario è indicato con l’indirizzo fisico, il mittente probabilmente ha l’indirizzo fisico della porta USB In ETS  È possibile controllare se la porta di comunicazione funziona correttamente utilizzando il menù del bus  È possibile controllare se la porta di comunicazione funziona correttamente dalla pagina iniziale  È possibile impostare come porta di comunicazione solo la porta USB Per chi desidera acquistare il software ETS 5  Non sono disponibili versioni Demo gratuite  C’è la possibilità di provare una versione Demo che consente anche la diagnosi dell’impianto  C’è la possibilità di provare una versione Demo che consente l’utilizzo virtuale di 8 dispositivi  C’è la possibilità di provare una versione Demo che consente l’utilizzo virtuale di 5 dispositivi In ETS 4  Il programmatore può proteggere i propri progetti con una password uguale per tutti i lavori  Il programmatore può scrivere un diario storico delle modifiche effettuate nel tempo ad un impianto  Il programmatore deve scegliere all’inizio quale mezzo di collegamento utilizze- rà senza poi modificarlo Nella diagnosi in linea in ETS  Il programmatore può solo visualizzare i telegrammi  Il programmatore non può visualizzare i telegrammi collegati a messaggi di stato degli attuatori  Il programmatore può creare telegrammi a partire da indirizzi di gruppo esistenti ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 82 83 In un impianto KNX  I telegrammi non vengono ripetuti in caso di errore  I telegrammi vengono inviati fino a 3 volte in caso di errore  I telegrammi vengono inviati fino a 4 volte in caso di errore Un normale telegramma inviato dalla pulsantiera 1.1.48 all’attuatore luci 1.2.4 al termine della comunicazione avrà routing counter pari a  7  6  5  4 Un normale telegramma inviato dalla pulsantiera 1.1.48 all’attuatore luci 3.1.25 al termine della comunicazione avrà routing counter pari a  5  4  2  0 Il cavo bus certificato KNX  Può essere inserito nelle canaline dell’alimentazione civile solo se distante alme- no 4 mm  Può essere inserito nelle canaline dell’alimentazione civile  Non può essere inserito nelle canaline dell’alimentazione civile L’associazione KNX è stata fondata  Nel 1999 a Parigi  Nel 1999 a Bruxelles  Nel 1989 a Bruxelles  Nel 1989 a Roma Ogni volta che la programmazione di un dispositivo KNX già programmato in precedenza viene modificata  È necessario scaricare a bordo solo il programma applicativo  È necessario scaricare a bordo tutta la programmazione  L’aggiornamento del dispositivo avviene in maniera automatica Un dispositivo che viene programmato per la prima volta  Viene identificato da ETS tramite MAC address  Viene identificato da ETS tramite pressione del pulsante di programmazione  Viene identificato da ETS tramite Indirizzo Individuale pre-configurato ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 83 84 La scansione di una linea KNX con ETS  Fornisce solo gli Indirizzi Individuali dei dispositivi trovati  Fornisce gli Indirizzi Individuali e i nomi dei dispositivi trovati  Fornisce gli indirizzi individuali e i nomi dei dispositivi trovati se appartenenti al progetto caricato Se l’oggetto di gruppo “Commuta” del Canale 1 dell’attuatore ha Flag “Comunica- zione” disattivato  L’oggetto di gruppo non è connesso al bus KNX  L’oggetto di gruppo funziona normalmente Se i messaggi di stato dell’attuatore vengono parametrizzati per essere inviati in au- tomatico al cambio di stato e il relativo Flag “Trasmissione” è disattivato  I messaggi di stato vengono comunque inviati  I messaggi di stato vengono inviati solo in caso di passaggio da stato 0 a stato 1  I messaggi di stato non vengono inviati 2.1.2 Prova di Dimensionamento Impianto Nell’appartamento riportato in pianta posizionare i componenti KNX per la realizzazione di funzioni di comando per Luci e Tapparelle; prevedere Prese con- trollate per la gestione carichi e i sistemi necessari per la Termoregolazione. Prepa- rare un preventivo di massima. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 84 85 2.2 Fase di programmazione ETS4 Si vuole installare e programmare l’impianto KNX di un ufficio tecnico preveden- do le seguenti funzioni: Luce – Soffitto: comandabile dall’esterno dell’ufficio comandabile dal piano di lavoro regolabile in luminosità dal piano di lavoro – Scrivania: comandabile dal piano di lavoro – Corridoio 1: comandabile dal piano di lavoro comandabile tramite sensore di presenza all’ingresso dell’ufficio lo spegnimento avviene automaticamente dopo 30 s – Corridoio 2: si attiva automaticamente dopo 20 s dall’accensione della luce corridoio lo spegnimento avviene dopo 30 s Tapparella – Tapparella 1: comandabile tramite due pulsanti tempo di movimento 20 s in caso di allarme pioggia deve abbassarsi completamente – Tapparella 2: comandabile tramite pulsante singolo tempo di movimento 20 s in caso di allarme pioggia deve abbassarsi completamente Segnalazioni: in caso di allarme prevedere opportune segnalazioni. Comandi generali: prevedere uno scenario in caso di uscita dall’ufficio modifica- bile dall’utente tramite la pressione di un pulsante per il coman- do di luci e tapparelle e un pulsante per lo spegnimento delle luci interne all’ufficio. I Led dei pulsanti di comando devono replicare lo stato delle lampade comandate e in caso di comandi generali non ci devo- no essere perdite di passo nel cambiamento degli stati. Proposte: in caso di contatti liberi è possibile proporre funzioni ulteriori. Realizzare la tabella I/O compilando la scheda allegata. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 85 86 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 86 87 1. Fase teorica 1 Viene somministrato un test in formato cartaceo, a carattere scientifico e tecnologi- co, costituito da 60 domande a risposta chiusa, da compilare in un tempo massimo di 1 ½ e valutato in centesimi. 1. Una casa passiva è: a) Una casa che subisce passivamente le variazioni termiche stagionali; b) Una casa che necessita di una quantità minima (anche nulla) di energia per sopperire alle variazioni termiche stagionali; c) Una casa priva di riscaldamento invernale; d) Un edificio non soggetto alla certificazione energetica. 2. Il “Piano 20 20 20” consiste nel: a) Ridurre del 20% le emissioni di gas serra rispetto a quelle del 1990 e nel contempo aumentare del 20% l’energia ricavata da fonti rinnovabili entro il 2020; b) Ridurre del 20% il consumo di petrolio da parte dei 20 Paesi più industria- lizzati entro il 2020; c) Aumentare del 20% il fatturato delle più importanti aziende del comparto energetico entro il 2020; d) Aumentare del 20% la produzione di energia grazie ad un aumento del 20% di estrazione petrolifera entro il 2020. Settore: ENERGIA ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 87 88 3. La pompa di calore è un apparecchio che si utilizza per: a) Sollevare acqua calda prelevandola da un pozzo; b) Generare calore estraendolo da una sorgente fredda; c) Pompare acqua in un circuito caldo. 4. Quale tra questi metodi è il più consono allo smaltimento ecosostenibile dei rifiuti? a) La triturazione, il compattamento e lo smaltimento in discarica; b) La termovalorizzazione; c) Il riciclo, possibilmente in percentuali di raccolta sempre più elevate. 5. L’“Overshoot day” è il giorno dell’anno in cui: a) Il Pianeta assorbe la massima quantità di energia dal Sole; b) Abbiamo consumato tutte le risorse energetiche del Pianeta; c) Abbiamo consumato tutte le risorse energetiche che il Pianeta è in grado di generare in un anno; d) Abbiamo risparmiato la maggior quantità di energia di tutto l’anno. 6. La differenza tra una caldaia a condensazione ed una caldaia “normale” sta nel fatto che: a) La caldaia normale non produce condensa nel processo di combustione; b) La caldaia a condensazione recupera il calore latente contenuto nel vapore acqueo sviluppato dal processo di combustione; c) La caldaia a condensazione produce condensa nel processo di combustione; d) La caldaia a condensazione non si corrode a causa della condensa prodotta dalla combustione. 7. Il processo di incenerimento dei rifiuti urbani associato al recupero energetico e alla produzione di energia elettrica viene detto: a) Termoinduzione; b) Termovalorizzazione; c) Termotubazione; d) Termofusione. 8. Quale tra i seguenti combustibili è il meno nocivo per l’ambiente? a) Benzina; b) Carbone; c) Metano; d) Kerosene. 9. L’energia geotermica deriva: a) Dallo sfruttamento del vapore acqueo riscaldato dai raggi del sole; b) Dallo sfruttamento del vapore acqueo che si sprigiona dal sottosuolo; c) Dalla combustione di sostanze organiche di rifiuto prodotte dagli alleva- menti di bestiame e dalle attività agricole; d) Dallo sfruttamento dell’acqua presente in appositi bacini artificiali sotterranei. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 88 89 10. I combustibili fossili possiedono un alto contenuto di energia chimica che, mediante la combustione si trasforma in: a) Energia meccanica; b) Energia elettrica; c) Energia nucleare; d) Energia termica. 11. L’energia solare può essere trasformata in calore per la produzione di acqua calda per mezzo di: a) Specchi ustori; b) Pannelli solari; c) Pannelli fotovoltaici; d) Pannelli a conduzione. 12. Cosa indica nella tabella delle durezze dell’acqua la lettera °F? a) La temperatura di ebollizione dell’acqua in gradi Fahrenheit; b) La durezza dell’acqua in gradi francesi; c) La durezza dell’acqua in gradi Fahrenheit. 13. Che cosa è uno Ione? a) Un atomo in stato di squilibrio cui manca un elettrone o un protone; b) Un sale minerale; c) Una molecola. 14. Come influisce l’altitudine sulla temperatura di ebollizione dell’acqua? a) Non influisce; b) La temperatura di ebollizione diminuisce all’aumentare dell’altitudine di 1°C ogni 100m; c) La te4mperatura di ebollizione si innalza all’aumentare dell’altitudine di 1°C ogni 100m. 15. Cosa è la sublimazione? a) Passaggio della materia dallo stato liquido a quello gassoso; b) Passaggio della materia dallo stato solido a quello liquido; c) Passaggio dallo stato solido a quello gassoso. 16. Nella scala di classificazione degli acidi e delle basi come considero l’acqua di condensazione di un condizionatore o di una caldaia? a) Neutra; b) Acida; c) Basica. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 89 90 17. Nella scala di classificazione degli acidi e delle basi come considero l’acqua grigia (scarico dei lavandini)? a) Neutra; b) Acida; c) Basica. 18. Se guardo l’etichetta di un’acqua minerale trovo sempre il valore di residuo fisso a 130-140°C, cosa indica? a) La percentuale di acqua che rimane al fondo di un recipiente dopo che l’ho fatto bollire a 140°C per 10 minuti; b) La quantità di vapore a 130°C che mi produce un litro di acqua analizzata; c) La quantità di minerale espressa in mg o gradi francesi che rimane al fondo del contenitore di analisi dopo che ho fatto evaporare tutta l’acqua presente. 19. Quando si può parlare di un materiale come conduttore elettrico? a) Quando la struttura atomica ha la tendenza a cedere elettroni al passaggio di corrente elettrica; b) Quando si scalda al passaggio di corrente elettrica; c) Quando la sua struttura atomica ha la tendenza a cedere neutroni. 20. Cosa è un elemento? a) Una sostanza che non è composta da null’altro che da se stessa; b) Un’unione di più sostanze insieme; c) Un tipo di ione a carica positiva. 21. Quanti sono in tutto gli elementi ad oggi scoperti in natura o elaborati dall’uomo? a) Sono così tanti che non se ne può sapere il numero; b) 155.585; c) 103. 22. Una determinata fonte di energia è rinnovabile se: a) Continua a essere generata mentre la consumiamo, risultando praticamente inesauribile; b) Viene trasformata con rendimento prossimo a 1, quindi senza dispersione di energia; c) Si genera da sola, senza derivare da altre forme di energia; d) Viene prodotta senza inquinare l’atmosfera terrestre. 23. Quale, fra le seguenti affermazioni sull’energia solare è errata? a) L’energia emessa dal Sole si diffonde nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche; ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 90 91 b) Solo un miliardesimo della radiazione solare colpisce la Terra; c) Su un metro quadrato, al di sopra dell’atmosfera, giungono 1370 W al secondo di energia solare; d) Circa la metà dell’energia solare è riflessa verso lo spazio esterno o assor- bita dall’atmosfera. 24. Un frigorifero di “classe A”, rispetto ad un altro elettro-domestico di “classe C”: a) Consuma sicuramente meno energia; b) Costa meno; c) Ha una garanzia di maggiore durata; d) Ha una maggiore efficienza energetica. 25. Quale parte di un aerogeneratore trasforma l’energia meccanica in energia elettrica? a) Le pale; b) L’alternatore; c) La torre; d) Le eliche. 26. A quali gas viene attribuito il maggior contributo all’effetto serra dovuto alle attività dell’uomo? a) Al propano e al monossido di carbonio; b) Al biossido di carbonio e al metano; c) Al radon e al metano. 27. Quale tra le seguenti definizioni di sostenibilità è la più corretta? a) Lo sviluppo è sostenibile se soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza com- promettere la possibilità alle generazioni future di soddisfare le proprie necessità; b) Lo sviluppo è sostenibile se permette di creare ricchezza e benessere senza intaccare le risorse del pianeta; c) Lo sviluppo è sostenibile se permette di rigenerare le risorse ambientali consumate. 28. Da cosa è generato l’effetto fotovoltaico? a) Dalla radiazione solare totale che colpisce la cella fotovoltaica; b) Dalla temperatura della cella e dalla radiazione diretta; c) Dall’energia elettromagnetica che raggiunge la terra. 29. Per classificare le lavatrici e le lavastoviglie, oltre al consumo di energia elettrica viene preso in considerazione anche: a) La durata del ciclo di lavaggio; b) La possibilità di effettuare o meno l’asciugatura dei panni e delle stoviglie; c) Il consumo di acqua per effettuare il lavaggio completo. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 91 92 30. Il massimo trasporto di potenza attiva in una rete elettrica si ha: a) Con coseno prossimo a 1; b) Con coseno prossimo a 0; c) Con seno prossimo a 1; d) Con seno prossimo a 0; e) Nessuna delle precedenti. 31. Nella pratica costruttiva di un trasformatore la potenza è proporzionale: a) Al volume dei lamierini; b) Alla sezione del filo del primario; c) Alla sezione del filo del secondario; d) Alla sezione della colonna centrale dei lamierini; e) Nessuna. 32. La caduta di tensione di un diodo LED è di circa 1volt; la tensione di alimenta- zione del circuito è di 12volt, quanto deve valere la resistenza in serie al LED per alimentarlo con una corrente di 11mA? a) 1kohm; b) 10kohm; c) 100kohm; d) 1,1kohm; e) 11kohm. 33. Un impianto solare fotovoltaico: a) Genera energia elettrica; b) Genera energia termica; c) Genera entrambe. 34. Un impianto solare termico: Genera energia elettrica; Genera energia termica; Genera entrambe. 35. Gli impianti solari hanno una resa che dipende da: a) Quanto è ampia la superficie pannellata, come sono esposti rispetto al Sud e quanto sono inclinati rispetto al piano inclinato; b) Quanto è ampia la superficie pannellata e quanto sono inclinati rispetto al piano inclinato; c) Quanto è ampia la superficie pannellata. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 92 93 36. Cogenerare significa: a) Avere un impianto che permette di generare e sfruttare contemporanea- mente energia elettrica e energia termica; b) Avere un impianto che permette di generare e sfruttare contemporanea- mente energia idraulica e energia meccanica; c) Avere un impianto che permette di generare e sfruttare contemporanea- mente energia eolica e energia termica. 37. Un generatore eolico: a) Prende energia dal vento e la trasforma in energia elettrica; b) Prende energia dal vento e la trasforma in energia termica; c) Prende energia dal vento e la trasforma in energia elettrica e termica. 38. Il consumo energetico di un edificio è: a) La quantità di calore necessaria a climatizzare l’edificio; b) La quantità di calore necessaria a climatizzare e illuminare l’edificio; c) La quantità di calore necessaria a climatizzare l’edificio, illuminarlo e riscaldare l’acqua sanitaria. 39. Gli impianti solari, si termici che fotovoltaici, sono considerati generatori di energia rinnovabile perché: a) Durante il funzionamento non emettono CO 2 ; b) Durante la loro costruzione ed il funzionamento non emettono CO 2 ; c) Durante il periodo di funzionamento permettono di risparmiare emissioni di CO 2 maggiori di quelle generate durante la costruzione. 40. Il termostato è: a) Un sensore di temperatura che mi restituisce un segnale elettrico proporzio- nale alla temperatura misurata; b) Un sensore di temperatura che mi restituisce un segnale elettrico se la tem- peratura misurata supera un valore di soglia; c) Un sensore di temperatura che mi restituisce un segnale elettrico variabile se la temperatura misurata supera un valore di soglia. 41. Il vaso di espansione inserito in un impianto di riscaldamento ad acqua ha il compito di: a) Compensare le variazioni di volume dell’acqua dovute alle variazioni di pressione dell’acquedotto; b) Compensare le variazioni di volume dell’acqua dovute alla presenza della pompa circolazione; c) Compensare le variazioni di volume dell’acqua dovute alle variazioni di temperatura dell’acqua dell’impianto. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 93 94 42. Per ridurre l’inquinamento atmosferico conviene sostituire una caldaia a combustione fossile con una pompa di calore se: a) Il COP (coefficient of performence) della pompa di calore è superiore a 3; b) Il COP (coefficient of performence) della pompa di calore è inferiore a 3; c) È sempre conveniente. 43. Il fusibile interviene per guasti all’impianto dovuti a: a) Sovratensione; b) Sovracorrente; c) Cedimento materiale isolante. 44. Gli scambiatori di calore sono apparecchiature termiche in cui si realizza uno scambio di energia termica tra: a) Due solidi in movimento attraverso una superficie che ne impedisce il me- scolamento; b) Due fluidi in movimento attraverso una superficie che ne impedisce il me- scolamento; c) Due fluidi in movimento attraverso una superficie che consente il mescolamento. 45. Qual è l’utilità dei “sistemi di ricircolo”? a) Il sistema di ricircolo utilizza un circolatore di piccole dimensioni per intervenire in caso di eccessiva richiesta di ACS; b) Il sistema di ricircolo assicura l’equilibrata circolazione dell’acqua tecnica durante la distribuzione ai terminali; c) Il sistema di ricircolo migliora il confort assicurando l’erogazione immediata di ac- qua agli utilizzi riducendo al minimo lo spreco d’acqua; consiste nell’attivare una circolazione costante tra il produttore di acqua calda e i vari punti di erogazione. 46. Impianto di ventilazione meccanica controllata: a) Questo impianto utilizza uno scambiatore a flusso incrociato, con recupero di circa il 95% del calore in uscita, garantendo così il mantenimento della temperatura al- l’interno dei locali; b) Questo impianto, ormai obsoleto, utilizza una ventola per espellere l’aria dagli am- bienti; risulta molto efficace per diminuire i cattivi odori, ma trascura il calore in uscita; c) Questo impianto mediante una ventola controllata da centralina, preleva l’aria in sala e camera da letto e una volta filtrata la reimmette in bagno e cucina. 47. Impianto di recupero dell’acqua piovana: a) Raccogliere l’acqua piovana determina un notevole risparmio sulla bol- letta annuale; una volta filtrata può essere inserita nell’impianto sanitario dell’abitazione indipendentemente dall’utilizzo; ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 94 95 b) L’acqua piovana, una volta stoccata e filtrata può essere utilizzata per usi domestici come il risciacquo del wc, il lavaggio della biancheria e l’irriga- zione dell’orto, ossia per applicazioni che non richiedono l’utilizzo dell’acqua potabile; c) L’acqua dopo essere stata accumulata in appositi serbatoi (realizzati in ma- teriali compatibili con le normative che riguardano lo stoccaggio delle acque destinate al consumo umano) può essere inserita nell’impianto, ma utilizzata solamente per la produzione di acqua calda sanitaria. 48. Impianto geotermico: a) La funzione è quella di prelevare il calore reso disponibile dal terreno, me- diante un fluido termo-convettore e di trasferirlo all’utenza per la sola pro- duzione di acqua calda sanitaria; b) La funzione è quella di sfruttare le falde acquifere, immettendo le stesse nell’impianto di riscaldamento; c) La funzione è quella di prelevare il calore reso disponibile dal terreno e di trasferirlo all’utenza per il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua sanitaria. 49. Quali di queste descrizioni si addice agli impianti a collettore solare: a) Il sole è una fonte pulita, esauribile; i collettori solari sfruttano la condu- zione solare per l’ACS e acqua tecnica per riscaldamento; b) Il sole è una fonte pulita, in parte inesauribile; i collettori solari sfruttano l’irraggiamento solare per l’ACS e acqua tecnica per riscaldamento; c) Il sole è una fonte pulita ed ecologica; i collettori solari sfruttano l’irraggia- mento solare per l’ACS e acqua termica per riscaldamento. 50. Qual è il materiale che per effetto fotovoltaico produce corrente elettrica? a) Radio; b) Silicio; c) Stagno; d) Rame. 51. Parlando di pompe di calore, cosa significa la sigla COP? a) Indica il “coefficiente di prestazione” della macchina dato tra il rapporto di energia resa ed energia consumata; b) Indica il “coefficiente oggettivo pompa” della macchina dato tra il rapporto di energia resa ed energia consumata; c) Indica il “calore oggettivo prodotto” dalla macchina dato tra il rapporto di energia consumata ed energia resa. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 95 96 52. Qual è la descrizione corretta sulla legionella? a) La legionella è un batterio che si trova negli accumuli di acqua, la malattia la si contrae bevendo acqua contaminata; b) La legionella è un batterio che si trova negli accumuli di acqua, la malattia la si contrae respirando acqua contaminata diffusa in aerosol; c) La legionella è un batterio che si trova negli accumuli di acqua, la malattia la si contrae bevendo acqua contaminata e la si trasmette da uomo a uomo. 53. Calore latente: quale di queste affermazioni è vera? a) Fornendo energia sotto forma di calore a un materiale si nega il passaggio da uno stato solido a uno stato aeriforme; b) Finché tutta la massa della sostanza non si è trasformata, la sua temperatura si mantiene costante; c) Fornendo energia a un materiale si favorisce il passaggio da uno stato liquido a uno stato solido. 54. Un circuito frigorifero, da quali elementi è composto? a) Compressore, condensatore, organo di laminazione e evaporatore; b) Compressore, refrigeratore e ventilatore; c) Compressore, condensatore ed estratto calore. 55. Gli F-gas, quale elemento hanno in comune? a) Radon; b) Fluoro; c) Argon. 56. Solitamente, di quanto è la pressione dell’acquedotto e quanti piani può servire? a) 30/40 bar e può servire edifici di quattro piani; b) 3/4 bar e può servire edifici di sette piani; c) 3/4 bar e può servire edifici di quattro piani. 57. Qual è la massima altezza teorica di aspirazione di una pompa? a) 1.033 m; b) 10.33 m; c) 10.33 cm. 58. Quali dei seguenti materiali conducono meno calore dei laterizi? a) Sughero; b) Granito; c) Calcestruzzo. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 96 97 59. Cosa succede se in un impianto fotovoltaico si istallano dei moduli ad alta effi- cienza? a) Si riducono gli spazi da utilizzare; b) Aumenta il numero di moduli da istallare; c) Aumentano gli spazi da utilizzare ma si riducono i costi. 60. Quale deve essere l’inclinazione ideale rispetto all’asse orizzontale dei moduli fotovoltaici su tetto inclinato? a) 30÷35°; b) 15÷18°; c) 20÷25°. 2. Fase teorica 2 Questa fase, della durata di 50 minuti, risulta differenziata per i due profili professionali. Concorrente termoidraulica: Calcolo del risparmio annuo ottenibile con l’in- stallazione del collettore solare. Al partecipante verrà fornita una tabella pilota su cui potrà, in base ai dati forniti, ricavarne il risparmio. Calcolo del risparmio energetico In base ai dati di seguito riportati, si richiede al candidato di calcolare il risparmio annuo di energia in fonte primaria ottenibile con l’installazione dei pan- nelli solari. Si considerino le seguenti circostanze: Si voglia installare, in un’abitazione nella provincia di Genova, un impianto a pannelli solari sottovuoto, di 2 m2 di estensione, per la produzione di acqua calda sanitaria in sostituzione di un boiler elettrico, per un’utenza monofamiliare. Per verificare il bilancio energetico tra la producibilità termica del collettore solare e le esigenze di acqua calda sanitaria dell’utenza, possiamo ipotizzare che: • N° 5 componenti familiari con esigenza di ACS pari a 55 l/giorno; • Temperatura acquedotto pari a 8°c, temperatura richiesta 50°c; • Richiesta acqua calda sanitaria 330 giorni/anno. Indicare l’unità di misura Individuazione fascia solare: …………………………………...…………………………………... Risparmio energetico annuo per unità di superficie dei collettori: …………………………………...…………………………………... ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 97 98 Risparmio energetico annuo globale: …………………………………...…………………………………... Domanda energetica annua (considerando la conversione 860 Kcal/Kwh): …………………………………...…………………………………... Copertura del fabbisogno familiare in percentuale pari a: …………………………………...…………………………………... Tabelle di riferimento Concorrente elettrico: Programmazione Zelio. Il partecipante dovrà program- mare in base ai dati forniti, il software “Zelio”. Programmazione ZELIO In base ai dati di seguito riportati, si richiede al concorrente di programmare su PC lo Zelio tramite apposito software. Lo Zelio dovrà gestire: – 1 segnale in uscita: “Q1”: Circolatore – 1 segnale in ingresso “ST1”: Sensore temperatura collettore (da non cablare) – 1 segnale in ingresso “ST2”: Sensore temperatura acqua calda sanitaria – 1 segnale in ingresso “IS1”: Interruttore simulazione sensore temperatura ST1 – 1 segnale in ingresso “IS2”: Interruttore simulazione temperatura ST2 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 98 99 Funzionamento del circuito: Raggiunta la temperatura (ST1) del collettore solare >40°c, lo Zelio dovrà atti- vare il Circolatore (Q1) il quale spingendo acqua calda nel Serbatoio ne aumenterà la temperatura. Quando l’acqua contenuta nel Serbatoio raggiungerà una tempera- tura (ST2) >25°c, lo Zelio dovrà arrestare il Circolatore (Q1). All’abbassarsi della temperatura dell’acqua (ST2), <25°c contenuta nel serbatoio, lo Zelio farà ripartire il Circolatore (Q1). Nella condizione in cui il Collettore Solare raggiunga una temperatura (ST1) >40°c, ma il serbatoio dell’acqua sia ad una temperatura (ST2) >25°c, lo Zelio non dovrà far ripartire il Circolatore (Q1). I sensori di temperatura del collettore (ST1) e del serbatoio (ST2) devono poter essere anche simulati da due interruttori (IS1 e IS2). Si richiede la condizione in cui: • Il sensore “ST1” raggiungendo una temperatura >40°c (oppure attivando l’in- terruttore “IS1”), con sensore “ST2” inferiore a 25°c, si attivi il circolatore “Q1”; • Al raggiungimento di una temperatura >25°c del sensore “ST2” (oppure atti- vando l’interruttore “IS2”) si arresti il circolatore “Q1”; • Se il sensore “ST1” raggiunge una temperatura >40°c ed il sensore “ST2” ha una temperatura >25°c, il circolatore non deve avviarsi. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 99 100 3. Fase operativa Lo scopo principale da raggiungere è la realizzazione di un impianto di riscal- damento e di produzione di acqua calda sanitaria coordinato automaticamente dallo “Zelio”, il quale dovrà gestire il circolatore in base alle temperature percepite dalle sonde posizionate sul collettore solare e all’interno dell’accumulo di ACS. Alle coppie si allievi vengono forniti i seguenti elementi, da utilizzarsi per svolgere il compito assegnato: • N°1 pannello in legno 2x1 metri; • Pannello bugnato, utile a ricoprire la superficie di progetto; • Contenitore in materiale plastico, atto a contenere l’acqua calda sanitaria; • Tubazione in multistrato (Ø 16x2 mm) da utilizzarsi per le condutture e per il pannello radiante; • Tubazione in rame (Ø 10x1 mm) da utilizzarsi per costruire lo scambiatore di ca- lore con applicazione delle tecniche di piegatura e saldobrasatura del metallo; • Circolatore, alimentato a 220v, per la movimentazione del fluido; • Materiali di connessione per tubazioni in rame e multistrato, sufficienti per la realizzazione dell’opera; • N°1 collettore solare artigianale in scala ridotta (35cm x 60cm); • N°1 quadro di alimentazione/controllo da 12 moduli; • N°1 sezionatore differenziale; • N°2 sezionatore; • N°1 portafusibili bipolare; • N°1 Zelio + alimentatore; • N°1 termoregolatore; • N°1 sonda Pt100; • N°1 modulo fotovoltaico da laboratorio (cm 100 x cm 70), potenza max 80 watt; • N°1 batteria tampone di piccole dimensioni, 12 volt, 45 Ah; • N°1 regolatore di carica con caratteristiche opportune. La prova prevede la messa a dimora ed il cablaggio dei componenti preceden- temente elencati; cuore della parte termoidraulica saranno le lavorazioni operate sul rame e sulle tubazioni in multistrato; per la parte elettrica è richiesto il corretto ca- blaggio delle parti a fonte rinnovabile, dell’impianto di illuminazione e del compo- nente elettronico di controllo. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 100 101 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 101 102 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 102 103 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 103 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 104 105 1. Prova del Concorso Settore Grafico L’equipe Zagallo è un salone di parrucchieri presente a Mestre dal 1956. Oltre ai servizi classici, propone ai propri clienti una linea di prodotti per capelli realiz- zata in sinergia con un’altra azienda produttrice che, oltre alla realizzazione del prodotto si occupa anche della personalizzazione della confezione. Attualmente il gel, i cristalli liquidi e l’olio di cocco vengono venduti sprovvisti di packaging. Equipe Zagallo, da sempre attenta e sensibile alla propria comunicazione, chiede di progettare e realizzare la linea grafica dei pack per poter offrire un’imma- gine più professionale al proprio pubblico. Nello specifico la richiesta è quella di progettare e realizzare: – l’intera linea grafica dei prodotti declinata nei diversi packaging; – il packaging del gel, dei cristalli liquidi e dell’olio di cocco; – la shopper in carta personalizzata; – il gift pack per la vendita dei tre prodotti in un’unica confezione. La formula 18 ragazzi provenienti da 9 CFP differenti compongono 9 team di lavoro. Ogni coppia di ragazzi, provenienti da centri diversi, è costituita da un art director e un packaging designer. Il lavoro alterna momenti di confronto e revisione tra i compo- nenti ad altri di lavoro autonomo, ciascuno nel proprio ambito di competenza. Settore: GRAFICO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 105 106 Le fasi di lavoro – Briefing iniziale con il cliente – Ricerca e analisi delle informazioni – Brainstorming – Progettazione strutturale del packaging – Ideazione della linea grafica – Declinazione della grafica nei vari packaging – Prototipazione dei prodotti – Shooting fotografico in still-life – Impaginazione brochure di presentazione degli elaborati – Realizzazione del keynote di presentazione al cliente e alla commissione – Presentazione ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 106 107 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 107 108 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 108 109 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 109 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 110 111 1. Prova 01: Disegno/CAD Interpretazione disegno industriale 1. Indica il nome delle tre viste con le quali è stato rappresentato il disegno d’assieme: 2. Qual è il significato del simbolo 3. Indica il numero distintivo dei particolari che fanno eccezione alla regola delle sezioni (che pur essendo incontrati dal piano di sezione non vengono tratteg- giati) nella vista in sezione A – A e B - B. 4. Dovendo smontare completamente il complessivo, quanti pezzi ci troveremo sul banco di lavoro? 5. Spiega il funzionamento dell’assieme, partendo dal movimento in entrata affi- dato alla MANIGLIA (part. 15). 6. Qual è lo scopo dei due fori passanti, Ø 10 H7, presenti nel particolare 02 MONTANTE? 7. Spiega il significato della seguente designazione: a. Vite TCEI b. M c. 8 d. X35 Settore: MECCANICO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 111 112 8. Cosa evita che il particolare 07 SUPPORTO CORONA possa traslare sull’asse di rotazione principale in una direzione e nell’altra? 9. A cosa serve il particolare 18 FERMO? 10. Quali sono i diametri in tolleranza ISO presenti sul particolare 02 MON- TANTE? 11. Spiega il significato della tolleranza di forma presente sul disegno del partico- lare 04 ALBERO. 12. Qual è il valore del grado di finitura (rugosità) generale del particolare 04 AL- BERO? 13. Ricerca in tabella il valore degli scostamenti della quota con tolleranza Ø32H8 presente nel particolare 02 MONTANTE. 14. Qual è lo scopo della asola aperta larga 7mm presente nel particolare 07 SUP- PORTO CORONA? 15. Sul Ø110 del particolare 07 SUPPORTO CORONA non è indicata alcuna tolle- ranza. Qual è la tolleranza da utilizzare durante la fase di costruzione in officina? CAD – Computer Aided Design Utilizzando a tua discrezione uno dei due software messi a disposizione (Au- toCAD o Draf Sight), realizza il disegno del particolare fornito (03 CEN- TRAGGIO). Completa il lavoro inserendo la quotatura con le opportune tolleranza dove servono e compilando in tutte le sue parti il cartiglio. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 112 113 2. Disegni tecnici ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 113 114 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 114 115 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 115 116 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 116 117 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 117 118 3. Prova 02: Questionario Tecnologico Questionario tecnologico composto da 60 quesiti, realizzato sulla piattaforma online Socrative.com. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 118 119 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 119 120 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 120 121 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 121 122 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 122 123 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 123 124 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 124 125 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 125 126 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 126 127 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 127 128 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 128 129 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 129 130 4. Prova 03: Questionario di Controllo Numerico (CNC) 1. La funzione “G96” definisce ○ limite massimo di giri ○ velocità di taglio costante (metri/minuto) ○ numero di giri (giri/minuto) ○ velocità di avanzamento assi (millimetri/giro) 2. Nell’impostazione standard, a quale unità di misura si fa riferimento per defi- nire la velocità di avanzamento assi di un tornio a CNC? ○ mm/giro ○ mm/dente ○ mm/minuto ○ metri/secondo 3. Scegliere l’operazione di moltiplicazione necessaria per calcolare la velocità di avanzamento assi (espressa in mm/minuto) di una fresatrice a CNC ○ (numero di giri al minuto) x (avanzamento in millimetri al giro) ○ (velocità di taglio in millimetri al minuto) x (avanzamento in millimetri al giro) ○ (avanzamento in millimetri al dente) x (numero di giri al minuto) ○ (numero di taglienti utensile) x (avanzamento in millimetri al dente) 4. Quale è il significato della funzione “G03”? ○ movimento lineare assi ○ movimento circolare assi in senso antiorario ○ movimento circolare assi in senso orario ○ senso di rotazione orario del mandrino 5. Quale è il significato della funzione “M04”? ○ movimento circolare assi in senso antiorario ○ rotazione mandrino in senso orario ○ rotazione mandrino in senso antiorario ○ metri/secondo 6. Quale funzione deve essere programmata per attivare la compensazione raggio utensile nel caso di fresatura profilo rappresentata in figura? ○ G41 ○ G40 ○ M42 ○ G42 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 130 131 7. Scegliere il punto sul quale definire lo zero pezzo per gli assi XY-Z, per otte- nere tutte le coordinate pezzo positive ○ AE ○ AF ○ CF ○ CG ○ BF ○ DH 8. Definire le coordinate assolute dei piani “A” “B” “C” lungo l’asse Z, conside- rando che lo spessore del pezzo grezzo è di 28 mm ed il sovrametallo da aspor- tare sul lato superiore è di 2 mm. Definire inoltre le coordinate assolute del punto “D”. ○ Piano “A” Coordinata Z= ○ Piano “B” Coordinata Z= ○ Piano “C” Coordinata Z= ○ Piano “D” Coordinate XY X= Y= ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 131 132 9. Ricercare gli errori presenti nel programma di tornitura e finitura del profilo rappresentato, riscrivendo i dati corretti nelle caselle corrispondenti 10. Quale è il punto di riferimento utilizzato per eseguire l’azzeramento del naso mandrino sul pezzo da lavorare (zero pezzo), prima di eseguire la lavorazione alla fresatrice ed utilizzando una serie di utensili? ○ Punto N ○ Punto E ○ Piano frontale anteriore dell’utensile ○ Nessuna delle risposte precedenti ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 132 133 11. Nella programmazione ISO standard per un tornio a CNC, che significato as- sume di norma la lettera “F”? ○ Una funzione miscellanea ○ Codice di forma dell’utensile ○ Velocità di avanzamento espressa in mm/giro o mm/min ○ Codice di fermata di emergenza 12. Nella programmazione ISO standard per un CNC, che significato assume la lettera “T”? ○ È l’iniziale della parola Tool e definisce l’utensile attivo o in lavorazione ○ È l’iniziale della parola Time e definisce il tempo massimo di cambio utensile ○ È l’iniziale della parola Turret e definisce il numero di torrette portautensili della macchina ○ Definisce l’asse supplementare “T” di Traslazione 13. Nel sistema ISO standard, gli assi principali di una fresatrice vengono desi- gnati con le lettere X, Y, Z. Quale designazione viene data agli eventuali assi rotativi che ruotano attorno agli assi principali? ○ U, V,W ○ I, J, K ○ A, B, C ○ 1, 2, 3 14. La funzione necessaria per definire la fine del programma, il reset delle fun- zioni attive ed il riposizionamento all’inizio programma è:? ○ M0 ○ M30 ○ G30 ○ M05 15. Completare le righe di programmazione, inserendo le informazioni mancanti per eseguire la tornitura in finitura del profilo rappresentato, utilizzando il me- todo di programmazione ISO standard. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 133 134 5. Prova 04: Lavorazione alle macchine utensili Lavorazioni alle macchine utensili ed operazioni di aggiustaggio al banco, sud- divisi in tre gruppi in altrettanti reparti di lavorazione: – Reparto aggiustaggio/assemblaggio (con lavorazione CNC supplementare); – Reparto tornitura; – Reparto fresatura. (immagini del capolavoro oggetto del Corcorso 2016) ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 134 135 1. Prova tecnico-scientifica 1.1 Questionario Il candidato risponda alla serie di 25 quesiti tecnico professionali a risposta chiusa. Si tenga presente che: • La risposta corretta vale 4 punti • La risposta non data vale 0 punti • La risposta errata vale -1 punto Tempo massimo disponibile per rispondere al questionario: 1 ora 1. Un solido a forma di cubo avente l’altezza di un metro pesa 800 Kg. Quanto pesa un cubo con lato di 50 cm dello stesso materiale? • 10 Kg. • 16 Kg. • 100 Kg. • 400 Kg. Settore: SERRAMENTISTA Cognome e Nome Centro di provenienza Punteggio Valutazione Risposte corrette Risposte errate Risposte non date /100 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 135 136 2. In un serramento per evitare la formazione di condensa quale tipo di profilo occorre utilizzare? • Taglio freddo. • Doppia battuta. • Taglio termico. • Giunto aperto. 3. Come vengono realizzate le barre di alluminio? • Laminazione • Fusione • Estrusione • NON SO 4. Cosa indicano i cartelli di colore blu? • Divieto • Avvertimento • Obbligo • Indicazione • NON SO 5. Il taglio dei ferma vetri arrotondati va fatto a: • 45 gradi • 90 gradi • 130 gradi • Indifferente • NON SO 6. La formazione di muffe in prossimità del serramento sono la conseguenza di: • Assenza di controtelaio. • Ponte termico tra parete esterna e parete interna • Guarnizioni, utilizzate per la costruzione del serramento, con insufficiente tenuta all’aria. • Vetro camera con camera insufficiente. 7. Quale di questi vetri è di sicurezza? • Vetro camera 4/12/4 • Vetro camera 4+4/12/4+4 • Vetro stampato C5 • NON SO 8. Cosa si intende per ESTRUSIONE. • Lavorazione di barre di alluminio con macchine utensili ad asportazione di truciolo. • Fusione di bilette di alluminio in appositi stampi. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 136 137 • Passaggio delle bilette d’alluminio preriscaldate attraverso apposite matrici. • Estrazione casuale di alluminio da minerali. • NON SO 9. Per costruire un serramento da posizionare in un edificio residenziale, quale sistema di tenuta è consigliato utilizzare? • Giunto aperto • Doppia battuta • Giunto chiuso • Giunto semiaperto 10. Che cos’è un infisso a “giunto aperto”. • L’infisso a giunto aperto consente all’acqua eventualmente penetrata all’in- terno viene drenata attraverso fori di scarico grazie ad un fenomeno di equi- librio della pressione interna al profilato con quella esterna. • L’infisso a giunto aperto consente all’acqua eventualmente penetrata all’in- terno viene raccolta nella camera interna al profilo e successivamente evapo- rata grazie ad un fenomeno di compensazione termica. • L’infisso a giunto aperto non consente all’acqua di penetrare attraverso un sistema di guarnizioni appositamente posizionate. • NON SO 11. Ti viene richiesto di presentare un preventivo del costo totale di un serramento. Sapendo che il prezzo stabilito per la mano d’opera equivale a 39 euro all’ora, che il costo totale di materiali ed accessori è pari a 293 euro, che viene stimato un tempo di lavorazione pari a 8 ore e 45 minuti, calcola il costo da presentare al cliente, sapendo che alla spesa totale viene aggiunta l’importo dell’iva pari al 23% • 520,94 € • 780,12 € • 765,73 € • 870,21 € • NON SO 12. In un locale pubblico deve essere presente almeno un’uscita di sicurezza dotata di: • Anta ribalta • Scorrevole • Lucchetto • Maniglione anti panico • NON SO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 137 138 13. Che cosa può creare un ponte termico tra due pareti? • Un serramento a taglio termico posato a regola d’arte e nel rispetto delle nor- mative vigenti. • Interspazio tra parete esterna e parete interna di un edificio. • Materiale omogeneo che unisce la parete interna con la parete esterna di un edificio • Materiale isolante interposto tra la parete esterna e la parete interna di un edificio 14. Hai a disposizione una guarnizione a palloncino; negli angoli di raccordo cosa è consigliato utilizzare? • Angolo Vulcanizzato • Giunto a 45° • Angolo Pressofuso • Giunto a 90° • NON SO 15. Per fare lo scasso di una serratura quale tra le seguenti macchine si deve utilizzare. • Troncatrice • Pantografo. • Intestatrice. • Trapano a colonna 16. Chi è il R.S.P.P.? • Il coordinatore sicurezza in azienda • Il responsabile del servizio prevenzione e protezione • Il lavoratore assunto • Ogni dipendente dell’azienda 17. Indicare quale sistema di tenuta è più efficace? • A doppia battuta • A giunto aperto • A giunto chiuso • NON SO 18. Qual è il materiale isolante utilizzato nei profili a taglio termico? • Poliammide • Lana di roccia. • P.V.C. • Vetroresina. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 138 139 19. Chi è il medico competente che cura la sorveglianza sanitaria e da chi è nominato? • È un medico generico, nominato dagli operai • È un medico specialista, nominato dall’ASL • È un medico specialista, nominato dal datore di lavoro • È un medico generico, nominato dai sindacati • NON SO 20. Cosa si intende con la sigla D.P.I. • Dipartimento di Polizia Indipendente • Dipartimento di Pulizia Interno • Dispositivi Principali Integrati • Dispositivo di Protezione Individuale • NON SO 21. La conducibilità termica è l’attitudine di un materiale a trasmettere il calore. Quale dei seguenti materiali è un cattivo conduttore di calore? • Vetro. • Polistirolo espanso. • Alluminio. • Argento. 22. Le barre di alluminio estruse vengono vendute di lunghezza: • 4,60 m • 600 cm • 7,5 m • 6,5 m • NON SO 23. Che cos’è un infisso a “taglio termico” • I materiali che lo compongono sopportano temperature elevate possono quindi essere utilizzate come barriere anti fiamma • Un infisso che garantisce la sicurezza in caso d’incendio, in pratica resiste all’incendio per il tempo necessario a consentire l’evacuazione delle persone dai locali • L’infisso a taglio termico è costruito con profili che si basano sul principio dell’interruzione della continuità del metallo attraverso l’inserimento di un opportuno materiale a bassa conducibilità termica in corrispondenza di una camera interna al profilato. • I profili che lo costituiscono si possono tagliare esclusivamente con apparec- chiature di taglio al plasma ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 139 140 24. Differenze principali tra giunto aperto e doppia battuta. • Giunto aperto usato per serramenti con senso di apertura verso l’interno del locale; doppia battuta usato per serramenti con senso di apertura verso l’esterno del locale • Giunto aperto per serramenti in locali pubblici; doppia battuta usato per serramenti il locali residenziali • Giunto aperto usato per la messa in opera di vetri 4/12/4; doppia battuta per la messa in opera di vetri 4+4. • Giunto aperto usato per la costruzione di serramenti scorrevoli; doppia battuta per la costruzione di serramenti vasistas • NON SO 25. Per quali motivi i fermavetri vanno posizionati nella parte interna del serra- mento? • Per ragioni puramente estetiche. • Per motivi di costruzioni del serramento. • Per ragioni di sicurezza. • Per motivi di assemblaggio e di taglio del materiale • NON SO 2. Fase tecnica di progettazione e prova pratica di laboratorio Il candidato esegue il progetto di un serramento in alluminio avente le seguenti caratteristiche: • Serramento costituito da una finestra ad un’anta ribalta • Serie profilati in alluminio - NC50STH METRA • Sistema di tenuta - Giunto Aperto • Dimensione serramento – H = 1000 mm L = 700 mm • Altezza cremonese Hc = 400 mm • Vetro camera - 4/12/4 • Utilizzare la ribalta INCANTO della ditta SAVIO con cerniera a scomparsa • Utilizzare accessori di posa e assemblaggio quanto consigliato dal sistema • Guarnizioni: in base a quanto consigliato dal sistema Elaborati da svolgere  PROVA TECNICA: Tempo assegnato 2 ore. Disegno del prospetto in scala 1:5, completamento delle sezioni con l’inseri- mento delle quote mancanti, scheda di taglio, elenco accessori, elenco guarnizioni.  PROVA PRATICA DI LABORATORIO: tempo assegnato 10 ore. Esecuzione del serramento sopra richiesto, e compilazione scheda di collaudo. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 140 141 3. Prova pratica Il candidato esegua le lavorazioni dei profili ed esegua l’assemblaggio del ser- ramento in base alle specifiche allegate. Tempo massimo disponibile 10 ore. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 141 Finestra ad un’anta ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 142 143 1. Prova merceologica 1. La batteria di cucina è: Un macchinario che effettua tutte le operazioni di taglio Usata per tritare la carne per farce o ragù L’insieme di tutti gli strumenti a disposizione dello chef 2. Il cutter è: Usato per ricavare succhi o estratti di qualsiasi genere Usato per eliminare la buccia di alcuni ortaggi Usato per grattugiare, tagliare e sminuzzare verdure 3. Scrivi qual è la differenza tra bastardella e bacinella _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ Caratteristiche dei prodotti e delle materie prime 4. Con il termine uova intendiamo: Solo esclusivamente quelle di gallina Tutte quelle prodotte da animali allevati in cattività Tutte quelle prodotte da animali allevati in cattività con esclusione di quelle di struzzo Settore: TURISTICO ALBERGHIERO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 143 144 5. Le uova sono considerate: Extra fresche fino al 9° giorno dalla deposizione, fresche fino al 21° giorno Extra fresche fino al 4° giorno dalla deposizione, fresche fino al 12° giorno Extra fresche fino al 21° giorno dalla deposizione, fresche fino al 42° giorno 6. Con il termine frollatura intendiamo: Un periodo di tempo necessario alla carne per divenire più morbida, gustosa e saporita Un periodo di tempo in cui la carne diventa meno pregiata e meno gustosa Un periodo di tempo in cui il macellaio può vendere la carne al dettaglio 7. La carne di maiale è considerata: Carne rossa Selvaggina Carne bianca 8. Il latte fresco pastorizzato è un latte che: Viene sottoposto ad un trattamento termico (75-85° c.) per pochi secondi Non viene sottoposto a trattamento termico, ma solo di refrigerazione Viene sottoposto ad un trattamento termico (+ 130° c.) per pochi secondi 9. Quali tra i seguenti prodotti ittici appartengono alla famiglia dei crostacei? Aragosta, astice, scampo, gambero Cozza, vongola Polpo, calamaro, seppia Elementi di biologia relativi alle alterazioni alimentari 10. In una cottura prolungata: Le vitamine vengono in gran parte distrutte Il contenuto vitaminico aumenta La cottura non incide sul contenuto vitaminico 11. Il parassita Anisakis può essere presente nell’intestino dei pesci. Pertanto: Il pesce non può mai essere consumato crudo Prima di essere consumato crudo, il pesce deve essere surgelato per 48 ore Prima di essere consumato crudo, il pesce deve essere refrigerato per 48 ore 12. Con il termine igiene intendiamo: Tutto ciò che studia la sterilità delle superfici di lavoro Tutto ciò che studia le condizioni per prevenire danni alla salute Tutto ciò che studia la non accertata dannosità dei batteri ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 144 145 Normative e dispositivi igienico-sanitari nei processi di conservazione e di stoccaggio delle materie prime alimentari, nei semilavorati e dei prodotti finiti 13. L’etichetta di un prodotto confezionato è: Utile al consumatore Utile al produttore Utile sia al produttore che al consumatore 14. In etichetta la tabella nutrizionale è obbligatoria: Sempre Mai Solo se si tratta di un prodotto dietetico Elementi di merceologia relativi alle materie prime: varietà e derivati, prodotti enogastronomici regionali, proprietà organolettiche e impieghi 15. I condimenti si dividono in relazione alle loro origini, in tre categorie: Vegetali, animali, grassi Vegetali, minerali, animali Vegetali, animali, misti 16. Lo zucchero si ricava solamente: Dalla canna da zucchero Dalla barbabietola da zucchero Da numerosi vegetali (in particolare canna e barbabietola da zucchero) 17. Gli oli d’oliva si classificano in: Evo, vergine, oliva Evo, oliva, a freddo, a caldo Evo, visto, da menage 18. Lo strutto è ottenuto: Dal ventre del maiale appositamente salato e stagionato Dal grasso sottocutaneo del maiale Dalla spremitura delle ossa e della pelle del maiale 19. Quali sono i tipi di contaminazione: Fisica, chimica, civica Chimica, biologica, fisica Primaria, secondaria, crociata 20. Quali dei seguenti prodotti appartengono alla categoria della confetteria? Frutti canditi, pastiglie, torroni Panettoni, colombe Plume cake, croissant ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 145 146 Elementi di gastronomia 21. Il grano si divide in due varietà e precisamente: Grano duro e grano tenero Semola e farine Amido e glutine 22. La pasta si divide in: Pasta fresca, pasta secca, pasta speciale, pasta all’uovo, pasta da brodo Pasta corta, pasta lunga Pasta, pastina, pastella, semola 23. La segale viene impiegata soprattutto: Nella preparazione di pasta alimentare Nella preparazione di prodotti di panificazione Nella preparazione di prodotti dietetici 24. Il riso brillato contiene un’alta percentuale di: Amido Glutine Proteine 25. Il riso si divide in: Comune, fino, semifino, superfino Comune, super, extra, super extra Italiano, europeo, asiatico 26. Il mais è un cereale originario: Sud-Est Asiatico America Centrale Europa 27. Quali sono gli ingredienti per la pasta fresca: Farina, uova di gallina, olio, acqua, zucchero Farina, uovo, burro, acqua Farina, uova, sale (olio e.v.o., acqua) Inglese tecnico 28. Traduci la frase “Avete prenotato un tavolo?” Avez-vous résérvé une table? You have a reservation the table? You have a reservation? ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 146 147 29. Traduci la frase “How would you like your steak, Sir? Rare, medium or well done?” Come vorrebbe la sua bistecca, Signore? Al sangue, media o ben cotta? Come vorrebbe il suo branzino, Signore? Al cartoccio, al vapore o alla griglia? Come vorrebbe le sue uova, Signore? Alla cocque, sode o in camicia? 30. Traduci la frase “Could you tell me what “panna cotta” is, please?” Potrebbe dirmi cos’è la “panna cotta”, per favore? Potrebbe servirmi della “panna cotta”, per favore? Potrebbe riscaldarmi la “panna cotta”, per favore? Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore 31. La procedura corretta per la pulizia dell’affettatrice è la seguente: Togliere corrente, smontare, detergere, sanificare, asciugare, rimontare Smontare, sanificare, asciugare, rimontare Far girare la lama lentamente e, con un panno umido, pulirla 32. Il sensore di sicurezza per un frullatore è: Inutile e può essere rimosso per accelerare il lavoro Un congegno per tutelare l’incolumità dell’operatore Un timer che regola la durata della miscelazione 33. Se sezioniamo un pollo crudo ed uno cotto con lo stesso coltello, realizziamo: Una normale prassi di lavoro Una contaminazione crociata La corretta prassi igienico sanitaria 34. La corretta procedura per la pulizia di un tagliere è: Detersione, risciacquo, sanificazione, risciacquo Sanificazione, risciacquo, detersione, risciacquo Detersione, sanificazione. risciacquo 35. La divisa di cucina è composta da: Cappello, giacca, guanti monouso, pantaloni, ciabatte Cappello, giacca, scollo, grembiule, scarpe antinfortunistiche, pantaloni Cappello, divisa, scarpe, scollo, grembiule 36. La preparazione della pasta bignè: Avviene in due fasi, nel primo caso in casseruola e poi in forno Avviene in due fasi, nel primo caso in forno e poi in casseruola Avviene in un’unica fase direttamente in forno ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 147 148 37. Con il termine pâte à bombe si indica: Un composto di albumi d’uovo montati con uno sciroppo di acqua e zucchero portato a 121° Un composto di tuorli d’uovo montati con uno sciroppo di acqua e zucchero portato a 121° Un composto formato da albume e tuorlo amalgamati assieme 38. Nella frolla montata: Il peso del burro deve essere almeno 30% del peso della farina Il peso del burro deve essere almeno 40% del peso della farina Il peso del burro deve essere almeno 60% del peso della farina 39. La ricetta per la preparazione delle crespelle è composta da: Panna, uova, burro, lievito, farina, sale, vaniglia Latte, sale, zucchero, uova, farina, burro Latte, sale, scorza di limone, tuorlo d’uovo, burro 40. La pasta génoise è composta da: Farina, burro, albume d’uovo, zucchero a velo Farina, fecola, uova intere, zucchero, vaniglia e scorsa di limone Fecola, maizena, burro, uova intere, succo di limone e vaniglia Ora di consegna: Firma candidato: Punteggio totale 20 2. Mystery Box In questa prova ai ragazzi, precedentemente suddivisi in squadre di 3-4 per- sone, era richiesto di preparare tre diverse tipologie di dolci al piatto con l’utilizzo di ingrediente di base e di ingredienti particolari e difficili da inserire in un dolce. – Di seguito l’elenco: – Cioccolato fondente – Cioccolato bianco – Uova – Farina – Zucchero – Lievito per dolci – Frutta secca (mandorle, noccioli, noci) – Arancia – Fragole ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 148 149 – Carote – Vaniglia – Mascarpone – Ricotta – Cacao – Sedano – Patate Nella prima parte della prova è stato chiesto ai ragazzi di pensare i piatti dopo aver visionato gli ingredienti segreti e di riportare le tre ricette pensate su foglio scritto con relative dosi e procedimento, affinché la giuria potesse poi valutare la corrispondenza con i dolci eseguiti. 3. Regione che vai ... dolce che trovi Prova singola in cui ogni partecipante ha portato il proprio piatto – ovviamente tutte le preparazioni sono state realizzate il giorno stesso della gara, niente poteva essere portato o preparato precedentemente. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 149 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 150 151 1. Prova scritta in lingua italiana • PRIMA TRACCIA: “Nell’anno del giubileo dedicato alla misericordia, ci interro- ghiamo sul senso di questa parola oggi. La misericordia è un sentimento e significa che “la miseria altrui tocca il nostro cuore”. In che modo le relazioni tra esseri umani possono essere ravvivate dalla luce della misericordia? Secondo te cosa essere misericordiosi all’interno di un CFP?” • SECONDA TRACCIA: “Leggi il breve testo che segue. Negli ultimi mesi sono au- mentati gli arrivi di profughi che fuggono da condizioni difficili o terribili nei loro Paesi di origine. Abbandonano casa, amicizie, tradizioni, abitudini e fug- gono per cercare un’esistenza migliore sul territorio europeo. Rifletti su cosa significhi emigrare e su cosa significhi accogliere; immagina le speranze e le paure che nascono nel primo incontro tra un soccorritore e un profugo”. Il viaggio di “Ibra”, Senegal – Italia Non dimenticherò mai l’impazienza di partire, le bugie raccontate a mia madre per non dirle del mio viaggio. Non dimenticherò in quanti siamo saliti su quella barca, io sono stato l’ultimo perché ave- vo paura di morire, non so nuotare, nessuno sapeva nuotare, solo un uomo e due donne. Non dimenticherò il freddo, il sonno, la stanchezza e la paura sempre presente. Ogni tanto si scherzava, pochi minuti e subito tornava la paura del mare. La notte passava più in fretta perché un po’ si riusciva a dormire, testa contro testa. Non dimenticherò una ragazza che ha pianto sempre, mi fa male ricordare il suo pianto. Non dimenticherò mai le luci della Spagna viste da lontano, con la speranza di arrivarci il giorno dopo. Acqua e cibo erano finiti, le luci sembravano vicine. Non dimenticherò la felicità di scendere dalla barca e subito la paura, nuova, di essere preso e riportato in Senegal. Poi la Spagna, il Portogallo, ancora la Spagna, la Francia e, infine, l’Italia con in tasca soldi che nessuno mi cambiava. Non dimenticherò l’uomo che mi aiutò a cambiarli, la pizza da 12 Euro che poi non ho mangiato perché aveva un gusto che allora non mi piaceva. Non dimenticherò il panino che il mio amico ha rubato a un bimbo, alla stazione di Malaga, gliel’ha stappato dalle mani, avevamo fame, era buono, in mezzo c’era anche il pomodoro. Mai più dimenticherò l’ultimo treno che ho preso per arrivare a Torino e la delusione che ho provato quando ho capito che l’Europa non era come me l’ero immaginata. Mi lasciavo dietro un viaggio difficile, iniziavo una vita piena di difficoltà. Area: CULTURA e INGLESE ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 151 152 Estratto da: Marina Lomunno – “Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al ferrante Aporti” In dialogo con don Domenico Ricca, salesiano, da 35 anni cappellano al carcere minorile di Torino – ed. ELLEDICI Cognome Nome Rubrica di valutazione Qualità della presentazione 0/20 Non padronanza: testo disordinato/privo di organizzazione, presenta molte scorrettezze grammaticali ed usa un lessico generico 30/50 Basilare: testo sufficiente organizzato, linguaggio corretto ma non sempre preciso nelle scelte lessicali 60/80 Intermedia: testo ben organizzato, ordinato, anche graficamente, corretto dal punto di vista lessicale 90/100 Eccellente: testo ben organizzato, chiaro e preciso nelle scelte linguistiche, efficace nella presentazione Qualità dei contenuti 0/20 Non padronanza: il testo non presenta l’analisi degli aspetti fondamentali del problema, il piano di lavoro è assente o risulta vago e/o non realistico 30/50 Basilare: il testo presenta una sostanziale comprensione della tematica da affrontare, riporta un piano di lavoro realistico e coerente 50/60 I contenuti presentano una contestualizzazione storica essenziale 60/80 Intermedia: il testo rivela una comprensione della problematica molto buona, presenta un piano di lavoro dettagliato e concreto 90/100 Eccellente: il testo rivela un’ottima comprensione della proplematica, il piano di lavoro è ben dettagliato, concreto e coerente. Sono state presentate delle soluzioni migliorative rispetto a quelle standard 2. Composizione di un elaborato elettronico di gruppo • PRIMA TRACCIA: “Il valore della Misericordia”. • SECONDA TRACCIA: “L’accoglienza del migrante”. Cognome e Nome CFP • • • • • • • • Elementi Punteggio Coerenza tematica Fino a 25 punti Completezza Fino a 25 punti Creatività e originalità Fino a 25 punti Presentazione elaborato Fino a 25 punti PUNTEGGIO FINALE 100 punti Griglia di valutazione Il punteggio finale sarà conferito a ciascun componente del gruppo. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 152 153 3. Prova scritta in lingua inglese Read the text and then answer the questions. MIGRANTS The term migrant can be understood as “any person who lives temporarily or permanently in a country where he or she was not born, and has acquired some si- gnificant social ties1 to this country”. However, this may be a too narrow2 definition when considering that, according to some states' policies, a person can be consi- dered as a migrant even when he/she is born in the country. The UN Convention on the Rights of Migrants defines a migrant worker as a “person who is to be engaged3, is engaged or has been engaged in a remunerated activity in a State of which he or she is not a national”. This definition indicates that ‘migrant'’ does not refer to refugees, displaced or others forced or compelled4 to leave their homes. Migrants are people who make choices about when to leave and where to go, even though these choices are often extremely constrained. Indeed, some scholars make a distinction between voluntary and involuntary migration. While certain refugee movements face neither external obstacles to free movement nor is impelled by urgent needs and a lack of alternative means of satisf- ying them in the country of present residence, others may blend into5 the extreme of relocation entirely uncontrolled by the people on the move. Turning to the concept of ‘migration’, it is the crossing of the boundary of a political or administrative unit for a certain minimum period of time. It includes the movement of refugees, displaced persons, uprooted people as well as economic mi- grants. Internal migration refers to a move from one area (a province, district or municipality) to another within one country. International migration is a territorial relocation of people between nation-states. Two forms of relocation can be ex- cluded from this broad definition: first, a territorial movement which does not lead to any change in ties of social membership and therefore remains largely inconse- quential both for the individual and for the society at the points of origin and desti- nation, such as tourism; second, a relocation in which the individuals or the groups concerned are purely passive objects rather than active agents of the movement, such as organised transfer of refugees from states of origins to a safe haven. The dominant forms of migration can be distinguished according to the mo- tives (economic, family reunion, refugees) or legal status (irregular migration, con- trolled emigration/immigration, free emigration/immigration) of those concerned. Most countries distinguish between a number of categories in their migration poli- cies and statistics. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 153 154 QUESTIONS 1. Why is the definition of the term “migrant” a narrow definition? 2. According to your opinion, which is the difference between a voluntary and an involuntary migration? 3. According to the text, is the concept of “migration” definitive in people’s life? 4. Did all migrants leave their countries voluntary? 5. Can you describe the term “relocation” with your own words? GLOSSARY 1. tie: legame 2. narrow: ristretto, riduttivo 3. engaged: impegnato 4. to be compelled: essere costretto a 5. blend into: integrarsi ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:12 Pagina 154 155 4. Test di cultura Cognome Nome Area: Linguaggi – Comunicazione Risposta Punteggio 1. Indica tre emittenti televisive a diffusione nazionale: a) ................................................................................................................ b) ............................................................................................................... c) ............................................................................................................... 2. Quale tra i seguenti è un elemento di comunicazione a) Flash-back a) Spoiler a) Feed-back a) Incipit 3. Le quattro abilità comunicative sono: ascoltare, parlare, dialogare e guardaree 4. Il silenzio è fortemente comunicativo 5. Indica, barrando la lettera, la frase che ti pare corretta: vorrei che tu a) saresti b) fossi c) eri più sincero con me 6. Il linguaggio del corpo: a) È una forma di comunicazione per i non udenti b) Accompagna e chiarisce il linguaggio verbale c) Si usa solo quando non è possibile parlare 7. Indica in quale frase non c’è il complemento oggetto: a) Io guardo le montagne b) Mi piacciono i dolci c) Gli zii arriveranno domani d) Il gatto ha acchiappato un topo 8. Il “Cantico di Frate Sole” è stato scritto da: a) Papa Francesco  b) S. Francesco di Sales  c) S. Francesco d’Assisi 9. Scrivi il titolo del famoso romanzo scritto da A. Manzoni: ……………………………………………………………………................. 10. Indica il titolo di tre poesie di Giacomo Leopardi: a) .................................................................................................. b) .................................................................................................. c) .................................................................................................. VERO FALSO VERO FALSO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 155 156 Area: Cittadinanza – storica Risposta Punteggio 1. Che cosa si intende significare con il termine “Resistenza”? .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. 2. Che cosa è una ONLUS? .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. 3. Chi è il “premier”? a) Presidente del Senato b) Presidente del Consiglio dei Ministri c) Presidente della Repubblica 4. Completa le seguenti frasi: a) Il Parlamento esercita il potere ………………………………………………………... b) Il Governo esercita il potere ………………………………………………………........... c) La Magistratura esercita il potere ………………………………………………….. 5. Il Parlamento Europeo è letto dai: a) Parlamenti nazionali dell’UE  b) Cittadini dell’UE c) Capi di Stato dell’UE 6. L’Italia passa dalla Monarchia alla Repubblica: a) Il 25 Aprile 1945  b) Il 2 giugno 1946  c) Il 1° Maggio 1948 7. L’espressione “Guerra Fredda” significa: .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. 8. Indica le principali dittature del XX secolo in Europa: a) ...................................................................................................................................................................................... b) ...................................................................................................................................................................................... c) ...................................................................................................................................................................................... 9. Cosa vuol dire l’acronimo O.N.U.? a) Organizzazione delle Nazioni Unite b) Organizzazione Non Universale c) Unione Nazioni Ortodosse 10. Quale tra le seguenti organizzazioni non fa parte dell’ONU? a) UNESCO  b) FAO  c) NATO a b c a b c a b c a b c ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 156 157 Area: Etico – Religiosa Risposta Punteggio 1. I Vangeli sono stati scritti in epoca: a) Avanti Cristo b) Durante la vita di Cristo c) Dopo Cristo 2. Gli Atti degli Apostoli fanno parte del Vecchio Testamento 3. I Dieci Comandamenti sono stati consegnati a: a) Abramo b) Mosè c) Davide 4. Induismo e Buddismo sono tradizioni religiose della cultura orientale 5. Maometto è un profeta dell’Antico Testamento 6. Il libro sacro dell’Islam è: a) I “Veda” b) La Bibbia c) Il Corano 7. Le Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales sono state scritte da: a) Papa Pio IX b) Don Bosco c) Don Rua 8. Don Bosco è morto nel: a) 1861 b91815 c) 188 9. Nel 2015 si celebra il Bicentenario della morte di Don Bosco a) 1861 b) 1815 c) 1888 10. Con il termine “Etica professionale” si intende: .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... a b c a b c a b c a b c a b c VERO FALSO VERO FALSO VERO FALSO ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 157 158 Area: Lavoro Risposta Punteggio 1. La “Rivoluzione Industriale” inizia: a) Nel 1800 b) Nel 1900. c) Nel 2000 2. Il rapporto di lavoro subordinato inizia con: a) La lettera di presentazione b) La lettera di assunzione c) La presentazione del curriculum 3. Quali sono i principali doveri di un lavoratore dipendente: a) ............................................................................................................... b) ............................................................................................................... c) ............................................................................................................... 4. Qual è il decreto legislativo che si occupa della sicurezza sul lavoro? a) Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 b) Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626 c) Decreto Legislativo 29 febbraio 1859, n. 17. 5. La nascita dei Sindacati dei lavoratori è collegata alla Rivoluzione Industriale. 6. La pensione di vecchiaia è costituita da una prestazione patrimoniale che consiste nel versamento mensile di una somma di denaro in favore di un lavoratore che abbia raggiunto l’età anagrafica prevista dalla legge e versato un determinato numero di contributi. Almeno quanti anni di contributi previdenziali occorre versare per ottenere la pensione di vecchiaia? a) 20 b) 30  c) 40 7. I principali Sindacati presenti in Italia sono: a) .................................................................................................. b) .................................................................................................. c) .................................................................................................. d) .................................................................................................. 8. La pensione di vecchiaia viene elargita da: a) SSN b) INAIL c) INPS 9. Come spiegheresti il significato di mercato del lavoro? .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. 10. Rapporto di lavoro a tempo indeteminato significa: .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. a b c a b c a b c VERO FALSO a b c ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 158 159 a b c Area: Economia Risposta Punteggio 1. Elenca alcuni tra i principali servizi pubblici erogati dallo Stato: a) ............................................................................................................................................................. b) ............................................................................................................................................................. c) ............................................................................................................................................................. 2. Elenca le principali entrate dello Stato: a) .............................................................................................................................................................. b) ............................................................................................................................................................. c) ............................................................................................................................................................. 3. I soggetti principali del circuito economico sono: a) ............................................................................................................... b) ............................................................................................................... c) ............................................................................................................... 4. Per utile d’impresa si intende: ................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ 5. L’attività produttiva viene distinta in tre settori: a) settore primario, che comprende le attività di ......................................................................................................................................................................................... b settore secondario, che comprende le attività di ......................................................................................................................................................................................... c) asettore terziario, che comprende le attività di ......................................................................................................................................................................................... 6. Cosa è l’IVA e quante sono le aliquote in vigore? ................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ 7. Le principali monete internzaionali sono: a) .................................................................................................. b) .................................................................................................. c) .................................................................................................. 8. IRPEF significa: .................................................................................................................................................................................................. 9. L’inflazione è a) L’aumento del risparmio b) L’aumento dei consumi c) L’aumento generalizzato dei prezzi di tutti i beni con perdita del potere di acquisto della monete 10. Che cosa indicano i termini: a) S.p.A. .................................................................................................. b) S.r.l. ....................................................................................................... c) S.n.c. .................................................................................................... ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 159 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 160 161 1. Prima fase: ricerca collaborativa Area: INFORMATICA/DIDATTICA DIGITALE RICERCA COLLABORATIVA DURATA 3h COMPETENZE DIGITALI Ricerca, valutazione e archiviazione informazioni. Condivisione di informazioni e contenuti. COMPETENZE TRASVERSALI Collaborare e partecipare. Porsi in un atteggiamento di ascolto e mediazione nelle dina- miche di gruppo ed essere propositivi nelle strategie di lavoro di gruppo. DESCRIZIONE SINTETICA In questa fase gli studenti saranno divisi in gruppi di 3 e do- vranno navigare in rete per raccogliere informazioni, immagini e elementi grafici utili per la pubblicazione (fase 3) di una pa- gina di iscrizione al concorso nazionale dei capolavori. In questa fase non saranno al corrente del fine ultimo della ricerca. MANDATO IN DETTAGLIO È richiesto di collaborare con i compagni di gruppo al fine di raccogliere dalla rete i seguenti materiali: TESTI che raccontino: cos’è il CNOS-FAP • qual è la rete di CFP del CNOS-FAP che può partecipare al concorso nazionale dei capolavori • cos’è il concorso nazionale dei capolavori (in generale) • che scopo ha il concorso nazionale dei capolavori (in generale) • con quale frequenza si svolge il concorso nazionale • quali aree/settori professionali sono coinvolti nei concorsi nazionali • dove sono state svolte le ultime tre edizioni del concorso nazionale dell’area “Informatica” • informazioni sul centro ospitante l’attuale edizione del con- corso (Rebaudengo)  ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 161 162 IMMAGINI che mostrino: • almeno tre scene di passate edizioni dei concorsi nazionali • logo ufficiale del concorso nazionale • logo ufficiale del CNOS-FAP • immagini relative al centro ospitante (Rebaudengo) • immagini di Don Bosco Il mandato richiede di rinominare le immagini in base al contenuto. È richiesto inoltre di definire in gruppo: • un titolo per l’evento del concorso digitale che stanno vivendo • uno slogan, sempre per l’evento Materiali in INPUT - Prodotti in OUTPUT • I materiali testuali devono essere condivisi tramite compila- zione, da parte di un membro del gruppo, di un apposito modulo Google (che richiede indicazione della fonte e/o del perché il testo indicato è stato selezionato). • Le immagini devono essere condivise tramite cartella di Google drive da ogni membro del gruppo con un indi- rizzo specificato dalla commissione (concorsodigitale@cnos-fap.it). STRUMENTI e • Computer fisso , accesso alla rete INFRASTRUTTURE DISPONIBILI • Accesso alla rete wifi per dispositivi mobile PREREQUISITI TECNICI • Ogni studente deve disporre di un account Google. • Ogni studente scaricherà al momento un’App per la lettura dei QRCODE. Materiali per gestione prova • Presentazione mandato di lavoro • Biglietti estrazione gruppi • File riepilogo assegnazione gruppi • Rubriche cartacee per registrazione competenze lavori gruppo • Supporto per registrazione aiuti a studenti ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 162 163 2. Seconda fase: produzione video PRODUZIONE VIDEO DURATA 3,5 h COMPETENZE DIGITALI Creazione di contenuti: sviluppo, integrazione e rielabora- zione di contenuti. Condivisione di informazioni e contenuti. COMPETENZE TRASVERSALI Comunicare (rappresentare mediante diversi supporti). DESCRIZIONE SINTETICA In questa fase gli studenti, in modo autonomo, devono realiz- zare un prodotto audio-video che promuova il concorso del- l’area digitale. MANDATO IN DETTAGLIO Realizzare un videomontaggio della durata di 3 minuti a par- tire dal materiale audio/video fornito, prodotto e prelevato dalla rete. È richiesto che il montaggio presenti almeno 2 scene della du- rata minima di 10 secondi girate dallo stesso studente durante la prova. Nel montaggio è possibile aggiungere testi e musiche. Nel video deve essere chiaro: • Il tema del concorso nazionale (Didattica Digitale) • La sede ospitante e il periodo in cui si tiene il concorso • Titolo e slogan dati nella fase1 • Le motivazioni che spingono alla partecipazione al con- corso nazionale Il video prodotto deve essere caricato dallo studente sul pro- prio account YouTube in modalità non indicizzata. Materiali in INPUT Stralci video tratti dal DVD “Concorso nazionale dei capola- vori dei settori professionali – Milano 2015” utilizzabili dallo studente per il proprio montaggio. Tracce audio utilizzabili nel montaggio. Video iCNOS (intero) creato per la sperimentazione iPad nei Centri CNOS. Prodotti in OUTPUT Video della durata di 3 minuti caricato su piattaforma You- Tube. STRUMENTI e INFRASTRUTTURE Computer fisso con accesso alla rete DISPONIBILI Accesso alla rete wifi per dispositivi mobile PREREQUISITI TECNICI • Ogni studente deve disporre di un account Google. • Dispositivo mobile (tablet o smartphone) per l’acquisizione video durante la prova. • App per il montaggio dei video acquisiti durante la prova (app già disponibile nel dispositivo e già conosciuta dallo studente come da richiesta pre-concorso). Materiali per gestione prova • Presentazione mandato di lavoro • Supporto per registrazione aiuti ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 163 164 3. Terza fase: pubblicazione contenuti PUBBLICAZIONE CONTENUTI DURATA 2 h COMPETENZE DIGITALI Interazione con le nuove tecnologie. Condivisione di informazioni e contenuti. COMPETENZE TRASVERSALI Comunicare (rappresentare mediante diversi supporti). DESCRIZIONE SINTETICA In questa fase gli studenti, in modo autonomo, devono esplo- rare la piattaforma Eventbrite (link) e pubblicare in essa le in- formazioni raccolte e i prodotti audio-video realizzati al fine di promuovere il concorso nazionale dei capolavori. MANDATO IN DETTAGLIO Accedere alla piattaforma Eventbrite e crearsi un account personale. Esplorare finalità e potenzialità della piattaforma stessa. Procedere con la creazione del proprio evento ossia alla pro- mozione del concorso nazionale dei capolavori. Allestire al meglio la pagina dedicata all’evento in modo che esponga i risultati delle fasi di lavoro precedenti. [Macrotemi (non citati nel mandato) • Titolo e Slogan • Il CNOS e i concorsi nazionali • Il concorso dell’Area Digitale • Il centro ospitante (Rebaudengo)] Condividere con la commissione, mediante invio del link della pagina pubblicata all’indirizzo concorsodigitale@cnos- fap.it, il risultato del lavoro (accesso alla pagina Evenbrite pubblicata). Materiali in INPUT Materiale raccolto e prodotto dallo studente nelle fasi prece- denti di lavoro. Prodotti in OUTPUT Pagina pubblicata di Evenbrite dedicata all’evento del con- corso nazionale. STRUMENTI e INFRASTRUTTURE Computer fisso con accesso alla rete DISPONIBILI Accesso alla rete wifi per dispositivi mobile PREREQUISITI TECNICI Ogni studente deve disporre di un account Google. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 164 165 4. Quarta fase: presentazione prodotti PRESENTAZIONE PRODOTTI DURATA 3 h COMPETENZE DIGITALI Condivisione di informazioni e contenuti. COMPETENZE TRASVERSALI Comunicare (rappresentare mediante diversi supporti). Esposizione orale, autovalutazione del lavoro svolto. DESCRIZIONE SINTETICA In questa fase gli studenti, in modo autonomo e uno alla volta, devono esporre alla commissione la pagina Evenbrite. MANDATO IN DETTAGLIO Presentazione orale della durata di 10 minuti con videoproie- zione davanti alla commissione della pagina Eventbrite e del video realizzato. Il corsista sarà tenuto a motivare criticamente le scelte operate. Materiali in INPUT Materiale raccolto e prodotto dallo studente nelle fasi prece- denti di lavoro. Prodotti in OUTPUT Pagina pubblica di Eventbrite dedicata all’evento del concorso nazionale. STRUMENTI e INFRASTRUTTURE Computer fisso con accesso alla rete DISPONIBILI Accesso alla rete wifi per dispositivi mobile PREREQUISITI TECNICI - ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 165 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 166 167 1. Prova pratica di raccolta dati e svolgimento calcolo statistica ESERCIZIO DEL TIRO CON LE FRECCETTE MATERIALE OCCORRENTE Bersaglio n° 1 Freccette (1 terna) SVOLGIMENTO DELL’ESERCIZIO Ogni allievo ha diritto a 15 tiri (3 x 5) Ogni concorrente registra sulla sua scheda i risultati ottenuti e il totale ottenuto. 1. PRIMO CONCORRENTE 2. SECONDO CONCORRENTE 3. TERZO CONCORRENTE 4. QUARTO CONCORRENTE PER QUANTI SONO I CONCORRENTI DELL’INTERO GRUPPO CALCOLARE MEDIA ARITMETICA DI TUTTI I PUNTEGGI ………………………………………….………………………………………….……………… SCARTO QUADRATICO ………………………………………….………………………………………….…………………………………………………............ Area: SCIENTIFICA ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 167 168 2. Prove di logica KENKEN Il gioco consiste in una griglia di dimensioni variabili (n x n) nelle quali bisogna disporre le cifre da 1 a n senza che ci siano ripetizioni né nelle righe né nelle colonne. Inizialmente la griglia è totalmente vuota e divisa in blocchi di diverse forme da li- nee più spesse; in ogni blocco viene riportato un numero, seguito da un simbolo mate- matico che indica l’operazione da effettuare tra le varie cifre del blocco. La griglia va completata in modo che, effettuando l’operazione riportata in ciascun blocco tra le sue cifre, si ottenga esattamente il risultato richiesto (sempre un numero intero positivo). Le cifre si possono ripetere all’interno dei blocchi, a condizione però che non si trovino sulla stessa riga o colonna. Esempio di griglia 6 x 6: Griglia 1: Punteggio = num / 16 * 20 (arrotondato all’intero) Griglia 2: Punteggio = num / 25 * 20 (arrotondato all’intero) ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 168 169 N.B.: Nel quartiere 2 si devono dedurre anche i numeri dei grattacieli visibili (quadretti all’esterno della griglia). Griglia 1: Punteggio = num / 25 * 20 (arrotondato all’intero) Griglia 2: Punteggio = num / 35 * 20 (arrotondato all’intero) GRATTACIELI La regola: La griglia rappresenta il quartiere di una città. Sapendo che: • in ciascuna riga o colonna non vi sono grattacieli della stessa altezza, • i numeri all’esterno indicano quanti grattacieli sono visibili da quel punto di vista (quelli più alti nascondono quelli più bassi); completa la mappa del quartiere usando il materiale a disposizione e riscrivendo nelle tabelle i numeri trovati. L’esercizio deve essere svolto in prima istanza dal punto di vista pratico costruendo gli edifici con i mattoncini lego e solo in un secondo tempo riportando i risultati nella tabella. Esempio: ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 169 170 KAKURO Le tre regole base: 1. bisogna inserire un numero compreso tra 1 e 9 in ogni casella vuota; 2. la somma di ogni serie verticale e orizzontale di numeri deve essere uguale alla cifra indicata in alto o a sinistra della serie stessa; 3. ogni numero (da 1 a 9) può essere usato una volta in ogni operazione; 4. alcune combinazioni sono uniche (vedere la tabella sottostante). Punteggio = numeri / 44 * 20 (arrotondato all’intero) ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 170 171 3. Prove di geometria IL BILIARDO Un bravo giocatore di biliardo si sta esercitando su un tavolo da biliardo che ha le se- guenti dimensioni: cm. 110 la sponda corta e cm. 205 la sponda lunga. Colpisce in manie- ra forte e centrale una palla che ha una traiettoria perfettamente rettilinea senza alcun “ef- fetto”. La palla va a colpire la sponda corta in un punto H posto a cm. 60 dall’angolo A (vedi disegno allegato), con una angolazione di 60°. Sapendo che il biliardo fa in modo che la traiettoria di rimbalzo della palla abbia un angolo di riflessione uguale all’angolo di incidenza, determinare dopo quanti rimbalzi e in quale punto la palla va a colpire la quarta sponda. La risoluzione del quesito è ammessa in qualsiasi modo si voglia (geometrica, grafica...) IN BUCA CON PETER! Il golfista Peter alla diciotte- sima buca di una gara ha raggiunto il green. Dalla posizione in cui si trova (punto O) riesce a mandare la palla in buca con due colpi. Immaginando di posizionare l’origine del sistema di riferimento cartesiano nel punto O, Peter, con il primo colpo raggiunge il punto A (0,4; 3) e successivamente manda la palla nella buca che si trova nel punto B (0,7; 2,5). Si calcoli la lunghezza complessiva della traiettoria percorsa dalla pallina nei due colpi e si tracci, in un piano cartesiano in scala, la medesima traiettoria. Se Peter, fosse riuscito a centrare la buca con un unico colpo, quale sarebbe stata la lunghezza della traiettoria percorsa dalla pallina? Si scriva, infine, l’equazione della retta passante per il punto A e il punto B. 4. Prove di fisica Durata: 3 ore circa Attrezzature e svolgimento: 1. LA LEVA Quelle a disposizione dei concorrenti sono in legno e in metallo... artigianali e quindi con un pizzico di difficoltà in più per il collaudo! ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 171 172 2. I CONTENITORI Sono di forma, massa e volume diversi. Consegna n°1: con i dati forniti e con le opportune trasformazioni si chiede di calcolare il volume di ciascun recipiente e di riportarlo nella tabella VOL1. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 172 173 TABELLA VOL1 Volume Tara Contenitore A 4,65 g Contenitore B 4,88 g Contenitore C 4,20 g Contenitore D 3,95 g Contenitore E 5,20 g ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 173 Peso specifico KG/dm3 Argilla 2,20 1,46 2,16 7,86 0,75 2,30 0,80 8,89 8,89 Acqua ossigenata Sale Limatura di ferro Benzina Benzina Gesso Segatura (Abete – Faggio) Rame 0,78Farina 1,60Zucchero 174 3. LE SOSTANZE (alcuni dei materiali proposti sono relativi ai percorsi professionali dei CFP CNOS-FAP, altri semplicemente alla vostra quotidianità) 4. SVOLGIMENTO La maggior parte degli esercizi proposti saranno valutati esclusivamente per i calcoli. Ogni esercizio ha un punteggio. Il totale dei punti corrisponde alla somma dei punti relativi agli esercizi svolti correttamente In alcuni casi gli allievi saranno chiamati anche a collaudare in pratica i calcoli svolti. L’esecuzione corretta di questa parte costituisce bonus nel punteggio ovvero il raddoppio del punteggio dell’esercizio. Nb: Si tenga presente che è data più importanza ai calcoli. Materiale occorrente: • Righello • Calcolatrice • Contenitore A • Farina • Sale • Zucchero • Leve per collaudo ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 174 175 Premessa...per il ripasso “Data una barra che può ruotare attorno ad un punto detto fulcro, una massa qualunque posta non in corrispondenza del fulcro stesso, provoca una rotazione della barra. Questo fenomeno prende il nome di momento e si calcola moltiplicando il peso per la distanza tra la sua posizione e il fulcro”. Attraverso la Consegna n°1 sono stati calcolati i volumi dei contenitori. Ri- corda che le tare e i pesi specifici dei materiali sono stati forniti. Consegna n°2: in conformità a quanto elaborato fino a ora risolvi gli esercizi seguenti. Serie 1: posiziona correttamente i contenitori (Punti 3 per esercizio) 3 esercizi – 9 punti 1. Se utilizzi il contenitore A contenente FARINA e il contenitore A contenente SALE come puoi disporli per ottenere l’equilibrio? 2. Se utilizzi il contenitore B contenente ARGILLA e il contenitore D contenente LIMATURA DI FERRO come puoi disporli per ottenere l’equilibrio? 3. Se utilizzi il contenitore E contenente GESSO e il contenitore C contenente RAME come puoi disporli per ottenere l’equilibrio? L’esercizio n° 1 è da collaudare realmente. Serie 2: posiziona correttamente il contenitore (Punti 5 per esercizio) 3 esercizi – 15 punti 1. Se utilizzi il contenitore A contenente FARINA, posto a 15 cm dal fulcro dove de- vi posizionare il contenitore A contenente ZUCCHERO per ottenere l’equilibrio? 2. Se utilizzi il contenitore B contenente BENZINA, posto a 40 cm dal fulcro dove devi posizionare il contenitore C contenente la SEGATURA per ottenere l’equilibrio? 3. Se utilizzi il contenitore D contenente LIMATURA DI FERRO, posto a 5 cm dal fulcro dove devi posizionare il contenitore E contenente la ACQUA OSSI- GENATA per ottenere l’equilibrio? L’esercizio n° 1 è da collaudare realmente. ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 175 176 Serie 3: cosa deve contenere? (punti 4 per esercizio) 3 esercizi – 12 punti ? 1. Se il contenitore A PIENO di SALE è posto a 12 cm dal fulcro, cosa deve con- tenere il contenitore C posto a 25,9 cm dal fulcro per ottenere l’equilibrio? 2. Se il contenitore B contenente LIMATURA DI FERRO è posto a 7 cm dal fulcro, cosa deve contenere il contenitore D posto a 35,1 cm dal fulcro per ot- tenere l’equilibrio? 3. Se il contenitore A contenente BENZINA è posto a 30 cm dal fulcro, cosa deve contenere il contenitore E posto a 8,6 cm dal fulcro per ottenere l’equilibrio? Serie 4: Quanto pesa? (punti 6 per esercizio) 2 esercizi – 12 punti Data la sostanza indicata calcola la quantità contenuta nel contenitore A sa- pendo che è in equilibrio con il contenitore C posizionato come indicato e pieno di SALE. Hai a disposizione un righello e devi far riferimento al disegno sottostante per le misure. 1) SEGATURA 2) FARINA ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 176 177 Consegna n°3: con l’aiuto dei docenti procedi al collaudo dei due esercizi delle fasi 1 e 2. Buon Lavoro Spazio per i calcoli (Indica con chiarezza fase e numero dell’esercizio) ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 177 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 178 179 INDICE Presentazione ................................................................................................................................................................................................................................ 3 Introduzione: Il “Capolavoro” tra “passato” e “futuro”................................................................................................................................... 5 1. Il “Capolavoro” nella storia salesiana .................................................................................................................................. 5 2. I Concorsi dei capolavori......................................................................................................................................................................... 8 3. Caratteristiche dell’edizione 2016 ............................................................................................................................................. 11 4. Il Regolamento dell’edizione 2016 .......................................................................................................................................... 11 5. La metodologia del 2016 ......................................................................................................................................................................... 14 5.1 Senso generale della prova .................................................................................................................................................... 14 5.2 Struttura della prova ........................................................................................................................................................................ 14 I settori professionali e le aree di interesse culturale coinvolti nel Concorso 2016 ......................................................................... 19 1. Settore AUTOMOTIVE. Scheda di presentazione........................................................................................... 21 2. Settore ELETTRICO/ELETTRONICO. Scheda di presentazione........................................... 22 3. Settore ENERGIA. Scheda di presentazione ............................................................................................................ 24 4. Settore GRAFICO. Scheda di presentazione ............................................................................................................ 25 5. Settore MECCANICO. Scheda di presentazione................................................................................................ 26 6. Settore SERRAMENTISTA. Scheda di presentazione.............................................................................. 28 7. Settore TURISTICO/ALBERGHIERO. Scheda di presentazione ........................................... 29 8. Area CULTURA e INGLESE. Scheda di presentazione......................................................................... 30 9. Area INFORMATICA/DIDATTICA DIGITALE. Scheda di presentazione............. 31 10. Area SCIENTIFICA. Scheda di presentazione.................................................................................................. 32 Documentazione tecnica delle prove Settore AUTOMOTIVE ............................................................................................................................................................................................. 35 1. Prova ENI........................................................................................................................................................................................................................ 35 2. Prova FCA...................................................................................................................................................................................................................... 43 Settore ELETTRICO/ELETTRONICO........................................................................................................................................ 45 1. Prova Concorso Elettrico-Automazione ........................................................................................................................... 45 1.1 Fase di progettazione e di risposta ai quesiti tecnico-professionali ............................ 45 1.1.1 Questionario ................................................................................................................................................................................... 45 1.1.2 Realizzazione schema elettrico........................................................................................................................... 58 1.1.3 Dimensionamento linea ................................................................................................................................................. 58 1.1.4 Scelta componenti................................................................................................................................................................... 61 1.2 Fase di programmazione................................................................................................................................................................ 62 1.2.1 Realizzazione programma da titolo............................................................................................................. 62 1.2.2 Realizzazione programma da schema...................................................................................................... 63 1.3 Fase di esecuzione................................................................................................................................................................................... 67 1.4 Fase di collaudo.......................................................................................................................................................................................... 74 1.5 Fase di ricerca guasti........................................................................................................................................................................... 74 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 179 180 2. Prova Concorso Elettrico-Domotica....................................................................................................................................... 77 2.1 Fase di progettazione e di risposta ai quesiti tecnico-professionali ............................ 77 2.1.1 Questionario ................................................................................................................................................................................... 77 2.1.2 Prova di dimensionamento impianto......................................................................................................... 84 2.3 Fase di programmazione ETS4........................................................................................................................................... 85 Settore ENERGIA ................................................................................................................................................................................................................ 87 1. Fase teorica 1 ............................................................................................................................................................................................................. 87 2. Fase teorica 2 ............................................................................................................................................................................................................. 97 3. Fase operativa............................................................................................................................................................................................................ 100 Settore GRAFICO ............................................................................................................................................................................................................... 105 1. Prova del Concorso Settore Grafico ....................................................................................................................................... 105 Settore MECCANICO .................................................................................................................................................................................................. 111 1. Prova 01: Disegno/CAD........................................................................................................................................................................... 111 2. Disegni tecnici.......................................................................................................................................................................................................... 113 3. Prova 02: Questionario tecnologico........................................................................................................................................ 118 4. Prova 03: Questionario di Controllo Numerico (CNC)............................................................................ 130 5. Prova 04: Lavorazione alle macchine utensili......................................................................................................... 134 Settore SERRAMENTISTA ................................................................................................................................................................................ 135 1. Prova tecnico-scientifica........................................................................................................................................................................... 135 1.1 Questionario..................................................................................................................................................................................................... 135 2. Fase tecnica di progettazione e prova pratica di laboratorio............................................................. 140 3. Distinta di taglio.................................................................................................................................................................................................... 141 Settore TURISTICO ALBERGHIERO .......................................................................................................................................... 143 1. Prova merceologica .......................................................................................................................................................................................... 143 2. Mystery box ................................................................................................................................................................................................................. 148 3. Regione che vai ... dolce che trovi .............................................................................................................................. 149 Area CULTURA e INGLESE........................................................................................................................................................................... 151 1. Prova scritta in lingua italiana.......................................................................................................................................................... 151 2. Composizione di un elaborato elettronico di gruppo.................................................................................... 152 3. Prova scritta in lingua inglese .......................................................................................................................................................... 153 4. Test di cultura ............................................................................................................................................................................................................ 155 Area INFORMATICA/DIDATTICA DIGITALE.......................................................................................................... 161 1. Prima fase: ricerca collaborativa.................................................................................................................................................. 161 2. Seconda fase: produzione video.................................................................................................................................................... 163 3. Terza fase: pubblicazione contenuti ........................................................................................................................................ 164 4. Quarta fase: presentazione prodotti.......................................................................................................................................... 165 Area SCIENTIFICA ........................................................................................................................................................................................................ 167 1. Prova pratica di raccolta dati e svolgimento calcolo statistica....................................................... 167 2. Prove di logica ......................................................................................................................................................................................................... 168 3. Prove di geometria............................................................................................................................................................................................. 171 4. Prove di fisica............................................................................................................................................................................................................ 171 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 180 181 Pubblicazioni nella collana del CNOS-FAP e del CIOFS/FP “STUDI, PROGETTI, ESPERIENZE PER UNA NUOVA FORMAZIONE PROFESSIONALE” ISSN 1972-3032 Tutti i volumi della collana sono consultabili in formato digitale sul sito biblioteca.cnos-fap.it Sezione “Studi” 2002 MALIZIA G. - NICOLI D. - PIERONI V. (a cura di), Ricerca azione di supporto alla sperimenta- zione della FPI secondo il modello CNOS-FAP e CIOFS/FP. Rapporto finale, 2002 2003 MALIZIA G. - PIERONI V. (a cura di), Ricerca azione di supporto alla sperimentazione della FPI secondo il modello CNOS-FAP e CIOFS/FP. Rapporto sul follow-up, 2003 2004 CNOS-FAP (a cura di), Gli editoriali di “Rassegna CNOS” 1996-2004. Il servizio di don Stefano Colombo in un periodo di riforme, 2004 MALIZIA G. (coord.) - ANTONIETTI D. - TONINI M. (a cura di), Le parole chiave della forma- zione professionale, 2004 RUTA G., Etica della persona e del lavoro, 2004 2005 D’AGOSTINO S. - MASCIO G. - NICOLI D., Monitoraggio delle politiche regionali in tema di istruzione e formazione professionale, 2005 PIERONI V. - MALIZIA G. (a cura di), Percorsi/progetti formativi “destrutturati”. Linee guida per l’inclusione socio-lavorativa di giovani svantaggiati, 2005 2006 NICOLI D. - MALIZIA G. - PIERONI V., Monitoraggio delle sperimentazioni dei nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale nell’anno formativo 2004-2005, 2006 2007 COLASANTO M. - LODIGIANI R. (a cura di), Il ruolo della formazione in un sistema di welfare attivo, 2007 DONATI C. - BELLESI L., Giovani e percorsi professionalizzanti: un gap da colmare? Rapporto finale, 2007 MALIZIA G. (coord.) - ANTONIETTI D. - TONINI M. (a cura di), Le parole chiave della forma- zione professionale. II edizione, 2007 MALIZIA G. - PIERONI V., Le sperimentazioni del diritto-dovere nei CFP del CNOS-FAP e del CIOFS/FP della Sicilia. Rapporto di ricerca, 2007 MALIZIA G. - PIERONI V., Le sperimentazioni del diritto-dovere nei CFP del CNOS-FAP e del CIOFS/FP del Lazio. Rapporto di ricerca, 2007 MALIZIA G. et alii, Diritto-dovere all’istruzione e alla formazione e anagrafe formativa. Problemi e prospettive, 2007 MALIZIA G. et alii, Stili di vita di allievi/e dei percorsi formativi del diritto-dovere, 2007 NICOLI D. - FRANCHINI R., L’educazione degli adolescenti e dei giovani. Una proposta per i percorsi di istruzione e formazione professionale, 2007 NICOLI D., La rete formativa nella pratica educativa della Federazione CNOS-FAP, 2007 PELLEREY M., Processi formativi e dimensione spirituale e morale della persona. Dare senso e prospettiva al proprio impegno nell’apprendere lungo tutto l’arco della vita, 2007 RUTA G., Etica della persona e del lavoro, Ristampa 2007 2008 COLASANTO M. (a cura di), Il punto sulla formazione professionale in Italia in rapporto agli obiettivi di Lisbona, 2008 DONATI C. - BELLESI L., Ma davvero la formazione professionale non serve più? Indagine conoscitiva sul mondo imprenditoriale, 2008 MALIZIA G., Politiche educative di istruzione e di formazione. La dimensione internazionale, 2008 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 181 182 MALIZIA G. - PIERONI V., Follow-up della transizione al lavoro degli allievi/e dei percorsi triennali sperimentali di IeFP, 2008 PELLEREY M., Studio sull’intera filiera formativa professionalizzante alla luce delle strategie di Lisbona a partire dalla formazione superiore non accademica. Rapporto finale, 2008 2009 GHERGO F., Storia della Formazione Professionale in Italia 1947-1977, vol. 1, 2009 2010 DONATI C. - L. BELLESI, Verso una prospettiva di lungo periodo per il sistema della forma- zione professionale. Il ruolo della rete formativa. Rapporto finale, 2010 NICOLI D., I sistemi di istruzione e formazione professionale (VET) in Europa, 2010 PIERONI V. - SANTOS FERMINO A., La valigia del “migrante”. Per viaggiare a Cosmopolis, 2010 PRELLEZO J.M., Scuole Professionali Salesiane. Momenti della loro storia (1853-1953), 2010 ROSSI G. (a cura di), Don Bosco, i Salesiani, l’Italia in 150 anni di storia, 2010 2011 ROSSI G. (a cura di), “Fare gli italiani” con l’educazione. L’apporto di don Bosco e dei Sale- siani, in 150 anni di storia, 2011 GHERGO F., Storia della Formazione Professionale in Italia 1947-1997, vol. 2 NICOLI D., “La valutazione formativa nella prospettiva dell’educazione. Una comparazione tra casi internazionali e nazionali, 2011 2012 MALIZIA G., Sociologia dell’istruzione e della formazione. Una introduzione, 2012 NICOLI D., Rubriche delle competenze per i Diplomi professionali IeFP. Con linea guida per la progettazione formativa, 2012 MALIZIA G. - PIERONI V., L’inserimento dei giovani qualificati nella FPI a.f. 2009-10, 2012 CNOS-FAP (a cura di), Cultura associativa e Federazione CNOS-FAP. Storia e attualità, 2012 2013 CUROTTI A.G., Il ruolo della Formazione Professionale Salesiana da don Bosco alle sfide attuali, 2013 PELLEREY M. - GRZĄDZIEL D. - MARGOTTINI M. - EPIFANI F. - OTTONE E., Imparare a dirigere se stessi. Progettazione e realizzazione di una guida e di uno strumento informatico per favorire l’autovalutazione e lo sviluppo delle proprie competenze strategiche nello studio e nel lavoro, 2013 DONATI C. - BELLESI L., Osservatorio sugli ITS e sulla costituzione di Poli tecnico-professio- nali. Alcuni casi di studio delle aree Meccanica, Mobilità e Logistica, Grafica e Multi- medialità, 2013 GHERGO F., Storia della Formazione Professionale in Italia 1947-1997, vol. 3, 2013 TACCONI G. - MEJIA GOMEZ G., Success Stories. Quando è la Formazione Professionale a fare la differenza, 2013 PRELLEZO J.M., Scuole Professionali Salesiane. Momenti della loro storia (1853-1953), 2013 2014 ORLANDO V., Per una nuova Formazione Professionale dei Salesiani d’Italia. Indagine tra gli allievi dei Centri di Formazione Professionale, 2014 DONATI C. - BELLESI L., Osservatorio sugli ITS e sulla costituzione di Poli tecnico-professio- nali. Approfondimento qualitativo sugli esiti occupazionali, 2014 DORDIT L., OCSE PISA 2012. Rapporto sulla Formazione Professionale in Italia, 2014 DORDIT L., La valutazione interna ed esterna dei CFP e il nuovo sistema nazionale di valuta- zione, 2014 MARCHIORO D.M., IeFPe successo formativo nella Federazione CNOS-FAP, Report analisi anno 2011/2012, 2014 OTTOLINI P. - ZANCHIN M.R., Strumenti e modelli per la valutazione delle competenze nei per- corsi di qualifica IeFP del CNOS-FAP, 2014 2015 PELLEREY M., La valorizzazione delle tecnologie mobili nella pratica gestionale e didattica dell’Istruzione e Formazione a livello di secondo ciclo. Indagine teorico-empirica. Rap- porto finale, 2015 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 182 183 ALLULLI G., Dalla Strategia di Lisbona a Europa 2020, 2015 NICOLI D., Come i giovani del lavoro apprezzano la cultura. Formare e valutare saperi e competenze degli assi culturali nella Formazione Professionale, 2015 CNOS-FAP (a cura di), Educazione e inclusione sociale: modelli, esperienze e nuove vie per la IeFP, 2015 CNOS-FAP (a cura di), L’impresa didattica/formativa: verso nuove forme di organizzazione dei CFP. Stimoli per la federazione CNOS-FAP, 2015 CNOS-FAP (a cura di), Il ruolo della IeFP nella formazione all’imprenditorialità: approcci, esperienze e indicazioni di policy, 2015 CNOS-FAP (a cura di), Modelli e strumenti per la formazione dei nuovi referenti dell’autova- lutazione delle istituzioni formative nella IeFP, 2015 MALIZIA G. - PICCINI M.P. - CICATELLI S., La Formazione in servizio dei formatori del CNOS- FAP. Lo stato dell’arte e le prospettive, 2015 MALIZIA G. - TONINI M., Organizzazione della scuola e del CFP. Una introduzione, 2015 BECCIU M, - A. R. COLASANTI, Linee Guida per realizzare la leadershiop educativa, carisma- tica e salesiana, 2015 2016 DONATI C. - BELLESI L., I fabbisogni formativi e professionali del settore Grafico. Rapporto finale, 2016 ALLULLI G., From the Lisbon strategy to Europe 2020, 2016. Sezione “Progetti” 2003 BECCIU M. - COLASANTI A.R., La promozione delle capacità personali. Teoria e prassi, 2003 CNOS-FAP (a cura di), Centro Risorse Educative per l’Apprendimento (CREA). Progetto e guida alla compilazione delle unità didattiche, 2003 COMOGLIO M. (a cura di), Prova di valutazione per la qualifica: addetto ai servizi di impresa. Prototipo realizzato dal gruppo di lavoro CIOFS/FP, 2003 FONTANA S. - TACCONI G. - VISENTIN M., Etica e deontologia dell’operatore della FP, 2003 GHERGO F., Guida per l’accompagnamento al lavoro autonomo, 2003 MARSILII E., Guida per l’accompagnamento al lavoro dipendente, 2003 TACCONI G. (a cura di), Insieme per un nuovo progetto di formazione, 2003 VALENTE L. - ANTONIETTI D., Quale professione? Strumento di lavoro sulle professioni e sui percorsi formativi, 2003 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale alimentazione, 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale aziendale e amministrativa, 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale commerciale e delle vendite, 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale estetica, 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale sociale e sanitaria, 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale tessile e moda, 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale elettrica e elettronica, 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale grafica e multimediale, 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale meccanica, 2004 CIOFS/FP - CNOS-FAP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personalizzati. Comunità professionale turistica e alberghiera, 2004 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 183 184 NICOLI D. (a cura di), Linee guida per la realizzazione di percorsi organici nel sistema del - l’istruzione e della formazione professionale, 2004 NICOLI D. (a cura di), Sintesi delle linee guida per la realizzazione di percorsi organici nel sistema dell’istruzione e della formazione professionale, 2004 2005 CNOS-FAP - CIOFS/FP (a cura di), Guida per l’elaborazione dei piani formativi personaliz- zati. Comunità professionale legno e arredamento, 2005 CNOS-FAP (a cura di), Proposta di esame per il conseguimento della qualifica professionale. Percorsi triennali di Istruzione formazione Professionale, 2005 NICOLI D. (a cura di), Il diploma di istruzione e formazione professionale. Una proposta per il percorso quadriennale, 2005 POLÀČEK K., Guida e strumenti di orientamento. Metodi, norme ed applicazioni, 2005 VALENTE L. (a cura di), Sperimentazione di percorsi orientativi personalizzati, 2005 2006 BECCIU M. - COLASANTI A.R., La corresponsabilità CFP-famiglia: i genitori nei CFP. Espe- rienza triennale nei CFP CNOS-FAP (2004-2006), 2006 CNOS-FAP (a cura di), Centro Risorse Educative per l’Apprendimento (CREA). Progetto e guida alla compilazione dei sussidi, II edizione, 2006 2007 D’AGOSTINO S., Apprendistato nei percorsi di diritto-dovere, 2007 GHERGO F., Guida per l’accompagnamento al lavoro autonomo. Una proposta di percorsi per la creazione di impresa. II edizione, 2007 MARSILII E., Dalla ricerca al rapporto di lavoro. Opportunità, regole e strategie, 2007 NICOLI D. - TACCONI G., Valutazione e certificazione degli apprendimenti. Ricognizione dello sta- to dell’arte e ricerca nella pratica educativa della Federazione CNOS-FAP. I volume, 2007 RUTA G. (a cura di), Vivere in... 1. L’identità. Percorso di cultura etica e religiosa, 2007 RUTA G. (a cura di), Vivere... Linee guida per i formatori di cultura etica e religiosa nei per- corsi di Istruzione e Formazione Professionale, 2007 2008 BALDI C. - LOCAPUTO M., L’esperienza di formazioni formatori nel progetto integrazione 2003. La riflessività dell’operatore come via per la prevenzione e la cura educativa degli allievi della FPI, 2008 MALIZIA G. - PIERONI V. - SANTOS FERMINO A., Individuazione e raccolta di buone prassi mirate all’accoglienza, formazione e integrazione degli immigrati, 2008 NICOLI D., Linee guida per i percorsi di istruzione e formazione professionale, 2008 NICOLI D., Valutazione e certificazione degli apprendimenti. Ricognizione dello stato dell’arte e ricerca nella pratica educativa della Federazione CNOS-FAP. II volume, 2008 RUTA G. (a cura di), Vivere con... 2. La relazione. Percorso di cultura etica e religiosa, 2008 RUTA G. (a cura di), Vivere per... 3. Il progetto. Percorso di cultura etica e religiosa, 2008 2009 CNOS-FAP (a cura di), Linea guida per i percorsi di istruzione e formazione professionale. Comunità professionale meccanica, 2009 MALIZIA G. - PIERONI V., Accompagnamento al lavoro degli allievi qualificati nei percorsi triennali del diritto-dovere, 2009 2010 BAY M. - GRZĄDZIEL D. - PELLEREY M. (a cura di), Promuovere la crescita nelle competenze strategiche che hanno le loro radici spirituali nelle dimensioni morali e spirituali della persona. Rapporto di ricerca, 2010 CNOS-FAP (a cura di), Linea guida per i percorsi di istruzione e formazione professionale. Comunità professionale grafica e multimediale, 2010 CNOS-FAP (a cura di), Linea guida per i percorsi di istruzione e formazione professionale. Comunità professionale elettrica ed elettronica, 2010 CNOS-FAP (a cura di), Linea guida per i percorsi di istruzione e formazione professionale. Comunità professionale automotive, 2010 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 184 185 CNOS-FAP (a cura di), Linea guida per l’orientamento nella Federazione CNOS-FAP, 2010 CNOS-FAP (a cura di), Linea guida per i percorsi di istruzione e formazione professionale. Comunità professionale turistico-alberghiera, 2010 2011 MALIZIA G. - PIERONI V. - SANTOS FERMINO A. (a cura di), “Cittadini si diventa”. Il contributo dei Salesiani (SDB) e delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) nell’educare stu- denti/allievi delle loro Scuole/CFP in Italia a essere “onesti cittadini”, 2011 TACCONI G., In pratica. 1. La didattica dei docenti di area matematica e scientifico-tecnolo- gica nell’Istruzione e Formazione Professionale, 2011 TACCONI G., In pratica. 2. La didattica dei docenti di area linguistica e storico sociale nel- l’Istruzione e Formazione Professionale, 2011 MANTEGAZZA R., Educare alla costituzione, 2011 BECCIU M. COLASANTI A.R., Il fenomeno del bullismo. Linee guida ispirate al sistema preven- tivo di Don Bosco per la prevenzione e il trattamento del bullismo, 2011 2012 PIERONI V. - SANTOS FERMINO A., In cammino per Cosmopolis. Unità di Laboratorio per l’e- ducazione alla cittadinanza, 2012 FRISANCO M., Da qualificati, a diplomati, a specializzati. Il cammino lungo una filiera ricca di opportunità e competenze. Riferimenti, dispositivi e strumenti per conoscere e com- prendere i nuovi sistemi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) e di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), 2012 2014 CNOS-FAP (a cura di), Per una pedagogia della meraviglia e della responsabilità. Ambito energia. Linea Guida, 2014 CNOS-FAP (a cura di), Linea Guida per i servizi al lavoro, 2014 2015 CNOS-FAP (a cura di), Fabbisogni professionali e formativi. Contributo alle linee guida del CNOS-FAP. Grafica e Multimediale, Meccanica, Meccatronica-Robotica, 2015 2016 NICOLI D., Il lavoro buono. Un manuale di educazione al lavoro per i giovani, 2016. Sezione “Esperienze” 2003 CNOS-FAP PIEMONTE (a cura di), L’orientamento nel CFP. 1. Guida per l’accoglienza, 2003 CNOS-FAP PIEMONTE (a cura di), L’orientamento nel CFP. 2. Guida per l’accompagnamento in itinere, 2003 CNOS-FAP PIEMONTE (a cura di), L’orientamento nel CFP. 3. Guida per l’accompagnamento finale, 2003 CNOS-FAP PIEMONTE (a cura di), L’orientamento nel CFP. 4. Guida per la gestione dello stage, 2003 2005 TONIOLO S., La cura della personalità dell’allievo. Una proposta di intervento per il coordi- natore delle attività educative del CFP, 2005 2006 ALFANO A., Un progetto alternativo al carcere per i minori a rischio. I sussidi utilizzati nel Centro polifunzionale diurno di Roma, 2006 COMOGLIO M. (a cura di), Il portfolio nella formazione professionale. Una proposta per i percorsi di istruzione e formazione professionale, 2006 MALIZIA G. - NICOLI D. - PIERONI V., Una formazione di successo. Esiti del monitoraggio dei percorsi sperimentali triennali di istruzione e formazione professionale in Piemonte 2002-2006. Rapporto finale, 2006 2007 NICOLI D. - COMOGLIO M., Una formazione efficace. Esiti del monitoraggio dei percorsi sperimentali di Istruzione e Formazione professionale in Piemonte 2002-2006, 2007 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 185 186 2008 CNOS-FAP (a cura di), Educazione della persona nei CFP. Una bussola per orientarsi tra buone pratiche e modelli di vita, 2008 2010 CNOS-FAP (a cura di), Il Concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali, Edizione 2010, 2010 2011 CNOS-FAP (a cura di), Il Concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali, Edizione 2011, 2011 2012 CNOS-FAP (a cura di), Il Concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali, Edizione 2012, 2012 NICOLI D. (a cura di), Sperimentazione di nuovi modelli nel sistema di Istruzione e Forma- zione Professionale Diploma professionale di tecnico Principi generali, aspetti metodo- logici, monitoraggio, 2012 2013 SALATINO S. (a cura di), Borgo Ragazzi don Bosco Area Educativa “Rimettere le ali”, 2013 CNOS-FAP (a cura di), Il Concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali. Edizione 2013, 2013 2014 CNOS-FAP (a cura di), Il Concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali. Edizione 2014, 2014 2015 CNOS-FAP (a cura di), Il Concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali. Edizione 2015, 2015 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 186 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 187 Tipolitografia Istituto Salesiano Pio XI - Via Umbertide, 11 - 00181 Roma Tel. 067827819 - Fax 067848333 - E-mail: tipolito@donbosco.it Finito di stampare: settembre 2016 ESPconcorso 2016_apprendistato.qxd 13/09/16 14:13 Pagina 188

Concorso nazionale dei capolavori dei Settori professionali. Edizione 2015

Autore: 
CNOS-FAP
Categoria pubblicazione: 
Esperienze
Anno: 
2015
Numero pagine: 
199
Codice: 
978-88-95640-96-9
Il Concorso Nazionale dei Capolavori dei settori professionali. Edizione 2015 Anno 2015 A cura del CNOS-FAP ©2015 By Sede Nazionale del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale) Via Appia Antica, 78 – 00179 Roma Tel.: 06 5107751 – Fax 06 5137028 E-mail: cnosfap.nazionale@cnos-fap.it – http: www.cnos-fap.it 3 Da alcuni anni la Sede Nazionale ha messo in campo un’iniziativa denominata “Concorso Nazionale dei Capolavori dei settori professionali”, un’iniziativa che coinvolge, in forma anche ludica, l’allievo, il CFP e la Federazione nella didattica per competenze che è un orientamento generale europeo e italiano, ma, di fatto, rappresenta ancora più una sfida che una prassi adottata e condivisa da tutti. Il “Capolavoro” proposto agli allievi e ai CFP della Federazione CNOS-FAP, si colloca nel solco della tradizione salesiana, rivelandosi contemporaneamente uno strumento di apprendimento e una prova mediante la quale l’allievo dimostra di possedere le competenze necessarie a fronteggiare i compiti e i problemi propri dell’ambito su cui si è formato, così da meritare la qualifica professionale prevista. Inoltre il Concorso si sta rivelando un ambiente più ampio, in cui entrano in gioco come attori partecipi anche le Imprese leader del settore professionale di riferimento: in tal modo questa evento viene ad acquisire un valore ancora più pratico ed esperienziale, che l’allievo può spendere lungo tutto il suo percorso formativo e professionale. Il presente volume ha l’obiettivo di documentare un’esperienza che è già alla sua quarta edizione (almeno per la maggioranza dei settori professionali) e vuole metterne in risalto i punti forti e gli aspetti di miglioramento, attraverso una serie di materiali raccolti: il bando di concorso, le prove, la documentazione tecnica, i criteri e la griglia di valutazione, il regolamento, ecc. L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata dalla partecipazione all’avento Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta Energia per la Vita”. L’evento è stato giudicato importante ed opportuno dagli organismi della Sede Nazionale CNOS-FAP ed ha influito, pertanto, sulle scelte del luogo di svolgimento della prove (il Concorso si è svolto presso i CFP del CNOS-FAP della Regione Lombardia), del tema (ogni settore/area ha inserito richiami al tema dell’Expo) e dell’organizzazione (per tutti i partecipanti è stata programmata una visita guidata a Expo 2015). La Sede Nazionale si augura che la socializzazione di questa iniziativa possa costituire un’occasione preziosa di condivisione e di confronto con altre esperienze simili presenti in Italia e in Europa, per migliorare e crescere dal punto di vista didattico e professionale. La Sede Nazionale del CNOS-FAP PRESENTAZIONE 5 1. Il “Capolavoro” nella storia salesiana Il 18 aprile 2008 sono stati convocati a Roma, presso l’Istituto Teresa Gerini, 50 allievi per misurarsi con la realizzazione di uno specifico “capolavoro”. Provenivano da varie Regioni italiane e frequentavano, presso i Centri di Formazione Professionale (CFP) della Federazione CNOS-FAP, percorsi formativi sperimentali di durata triennale nei settori della meccanica industriale, dell’auto, dell’elettricità e dell’elettronica, della grafica. L’iniziativa, denominata “Concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali”, è stata promossa dalla Sede Nazionale e, dati gli aspetti positivi emersi, conta di proseguire negli anni futuri. Alla definizione del capolavoro da realizzare hanno concorso formatori della Federazione e tecnici delle imprese del settore. L’iniziativa si propone di raggiungere almeno tre obiettivi. Il progetto mira, innanzitutto, a stimolare gli allievi dei CFP della Federazione CNOS-FAP a misurarsi su una prova, elaborata d’intesa con le imprese del settore, che rispecchia le competenze che l’allievo deve raggiungere al termine del percorso formativo. La proposta mira, in secondo luogo, a sostenere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP della Federazione CNOS-FAP, soprattutto dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa. Il “capolavoro”, infine, si sta rivelando uno strumento efficace per approfondire e consolidare il rapporto con il mondo delle imprese del settore. Questa proposta, denominata a volte “esercitazione”, altre volte “prova” o “capolavoro”, si colloca nel solco della tradizione salesiana. Già don Bosco, con una chiara preoccupazione preventiva e con una esplicita finalità pratica - quella di evitare i gravi pericoli morali delle officine della città e di dare una risposta concreta “alla gioventù abbandonata e pericolante”, bisognosa di apprendere un mestiere - aprì tra gli anni cinquanta e sessanta dell’Ottocento, ben sei laboratori: calzolai (1853), sarti (1853), legatori (1854), falegnami (1856), tipografi (1861), fabbri (1862). Scrive lo storico salesiano Pietro Stella, riportato da Josè Manuel Prellezo in un suo recente studio: “Tra l’antico modo di stabilire rapporti di lavoro tra capo d’arte padrone di bottega con gli apprendisti e il nuovo modello della scuola tecnica prevista dalla legge organica sull’istruzione, don Bosco preferì percorrere la sua terza via: quella cioè dei grandi laboratori di sua proprietà, il cui ciclo di produzione, di livello popolare e scolastico, era anche un utile tirocinio per i giovani apprendisti”. INTRODUZIONE: Il “Capolavoro” tra “passato” e “futuro” 6 Quest’approccio eminentemente pratico - un apprendistato concepito prevalentemente come preparazione per un’arte o un mestiere manuale mediante concrete e prolungate esercitazioni di laboratorio - è all’origine delle successive “Scuole di arti e mestieri”, ulteriormente ripensate come “Scuole professionali” che daranno vita ad una visione più organica del lavoro e della formazione culturale e professionale dei giovani. Un interessante testo del 1886, che conteneva le norme e gli orientamenti assunti per ottenere una adeguata preparazione teorico-pratica, sintetizzava la convinzione di don Bosco e dei suoi primi collaboratori sulla finalità delle scuole di arti e mestieri. Le suddette scuole dovevano: - assecondare “l’inclinazione dei giovani nella scelta dell’arte o mestiere”; - provvedere “abili ed onesti maestri d’arte anche con sacrificio pecuniario”; - curare una organizzazione graduale e progressiva dei diversi momenti della pratica del mestiere; - stabilire adeguata durata del tirocinio, che “per regola generale” era di “cinque anni”; - attuare l’allestimento di una esposizione dei lavori realizzati dagli alunni durante l’anno e, ogni tre anni, una esposizione generale “a cui prendano parte tutte le nostre case d’artigiani”. È da notare come sin dagli inizi dell’opera salesiana - vivente don Bosco - si parli di “esposizione dei lavori realizzati dagli alunni” e di “esposizione generale” coinvolgente tutte le opere salesiane. Dopo la fase dei primi “laboratori”, tra sperimentazioni, aggiustamenti, considerazioni generali, confronti e discussioni, i Salesiani passeranno progressivamente, tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento, a quelle organizzazioni che saranno chiamate “Scuole professionali”, le cui caratteristiche sono sintetizzate in un documento del 1910 dal titolo: “PIA SOCIETÀ SALESIANA DI D. BOSCO. Le scuole professionali. Programmi didattici e professionali”: Le scuole professionali: devono “essere palestre di coscienza e di carattere, e scuole fornite di quanto le moderne invenzioni hanno di meglio negli utensili e nei meccanismi, perché ai giovani alunni nulla manchi di quella cultura, di cui vantasi giustamente la moderna industria”. Le scuole professionali devono: formare operai intelligenti, abili e laboriosi. Scendendo a indicazioni dettagliate, nel documento si legge anche: l’ammettere l’alunno all’apprendimento il dì stesso che entra in laboratorio e l’alternagli l’insegnamento con il lavoro, costituisce quel metodo eminentemente teorico-pratico, che è il più atto ad abituare i giovani all’officina. Per stimolare l’attività e favorire l’emulazione degli allievi, infine, si proponevano: esami, premi, incoraggiamenti, compartecipazione ai frutti del loro lavoro (la cosiddetta “mancia settimanale”), esposizioni generali e particolari degli oggetti costruiti dagli allievi durante l’anno scolastico. 7 È interessante notare il ricorrente richiamo, sin dalle origini, alle esposizioni dei prodotti realizzati nel periodo formativo. Uno stile, questo, che rifletteva anche il contesto culturale del tempo, segnato dal progressivo sviluppo industriale che stimolava e caldeggiava iniziative simili a vari livelli quali esposizioni regionali, nazionali, universali. Un primo elenco di “prodotti” realizzati dai giovani si può leggere nella documentazione elaborata in occasione della 2° Esposizione organizzata nell’estate del 1904 a Valdocco, alla quale hanno partecipato 58 scuole professionali salesiane e articolata in cinque sezioni: Arti grafiche ed affini, Arti liberali, Mestieri (falegnami, calzolai, sarti e fabbri), Colonie agricole, Didattica. I documenti salesiani e alcuni giornali dell’epoca parlano di: - “pregevolissimi” lavori delle scuole dei falegnami ed ebanisti (Torino - Valdocco, Liegi, Milano, San Benigno, Sampierdarena); - “pregevoli saggi” delle scuole di Disegno, di Plastica e di Scultura, con le statue provenienti dalle scuole di Statuaria di Valdocco e di Barcellona - Sarrià; - “artistiche produzioni ceramiche” dell’Istituto S. Ambrogio di Milano; - “lavori svariatissimi, semplici ed eleganti” di molte scuole di Calzoleria e Sartoria; - “documenti e saggi didattici riguardanti la cultura professionale”; - didattica agraria dell’Istituto S. Benedetto di Parma; - “l’atlante didattico-professionale di Liegi”; - “la collezione dei cartelloni del Musée scolaire dell’Émile Deyrolle”, destinata alla casa d’Arequipa. Nel 1910 fu allestita la 3° Mostra professionale. I giudizi degli esperti su questa Mostra furono pubblicati in un apposito fascicolo nel 1912: Terza esposizione salesiana”. Una ulteriore Mostra Programmatica e Didattica delle Scuole Professionali e Agricole venne allestita nel 1920, dal momento che quella programmata per il 1915, pensata in occasione del primo centenario della nascita di don Bosco, non si tenne a causa della guerra. Negli anni Trenta si registrano altre iniziative: una Mostra Artigiana Salesiana tra gli Istituti del Piemonte (1932) e una Gara artigiana delle Scuole Professionali Salesiane d’Italia (1933). L’attenzione al territorio e all’esigenza di nuovi laboratori richiesti dall’industria fu un’altra costante salesiana. Mentre infuriava la prima guerra mondiale, alcuni documenti salesiani informano sull’ampliamento della propria offerta formativa. Parlano di “recenti iniziative” come quella di “un nostro istituto” che, mosso dalle “necessità del lavoro moderno e dal desiderio di acquistare sempre maggior prestigio, decise la fondazione delle nuove scuole di Elettricità e di Meccanica [per la formazione di] onesti meccanici, installatori elettricisti, conduttori-meccanici di automobili e macchine similari”. Da rilevare anche che l’innovazione tecnologica era strettamente connessa con l’attenzione alla formazione umana e cristiana del giovane. Lo testimoniano, tra l’altro, il già citato testo PIA SOCIETÀ SALESIANA. Le scuole professionali. Pro8 grammi didattici e professionali (1910), i Programmi per le Arti Metallurgiche (1921), il fascicolo Alcuni avvertimenti di pedagogia ad uso dei maestri d’arte della Società Salesiana, più volte aggiornato e rieditato. Quando la Congregazione è diventata “mondiale”, la tradizione delle mostre o gare organizzate a livello centrale è stata sostituita da iniziative locali. Si può tuttavia affermare che la pratica del capolavoro, frutto di prodotti realizzati dagli allievi, e la connessa esposizione continuò, come tradizione, nella maggior parte dei Paesi. Limitatamente all’area geografica italiana ed europea i vari settori trovarono, sin dal dopoguerra, varie modalità per coinvolgere gli allievi nella realizzazione dei capolavori e nell’esposizione dei medesimi: esposizioni annuali nei vari Centri di Formazione Professionale, partecipazione a fiere e a concorsi. A solo titolo esemplificativo ricordo la classica prova denominata “prova Bemetel”, una prova a dimensione europea che ha coinvolto allievi e formatori per decenni, il Premio don Bosco nell’área tecnológica de electrónica, mecánica, automoción y electricidad organizzato dalle scuole tecniche della Spagna, la recente partecipazione del settore auto alle fiere nazionali e internazionali, l’assegnazione del 1° Trofeo GIPA dell’Eccellenza 1. In sintesi, volendo riassumere, mi sembra di poter concludere che la parola “capolavoro”, pur non utilizzata soprattutto nelle prime fasi della formazione professionale salesiana, sia stata presente come concetto, perché sin dall’inizio la formazione professionale chiedeva all’allievo di realizzare “prodotti” reali ed utilizzabili nel mondo del lavoro. 2. I Concorsi dei capolavori Il “Concorso nazionale dei capolavori dei Settori professionali” è un’occasione formativa speciale, realizzata per la prima volta dalla Sede Nazionale CNOS-FAP il 18 aprile 2008 con una duplice valenza: in primo luogo essa è orientata a riprendere una pratica storica dell’esperienza formativa Salesiana, almeno dalle origini2, con lo scopo di trarre dal passato cose buone in grado di dare un rilancio all’attuale stagione della FP; in secondo luogo con l’intento di fornire un contributo originale alla qualificazione della formazione, poiché si colloca appieno nella tradizione pedagogica di natura costruttivistica centrata sul presupposto che gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull’esperienza. Aiutando gli studenti a scoprire e perseguire interessi, si può elevare al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti (Perrenoud 2003). 1 Il trofeo è stato consegnato al CNOS-FAP il giorno 20 maggio 2009, all’interno del Salone dell’Auto, Autopromotec, che si è tenuto a Bologna dal 18 al 22 maggio 2009. 2 Vedi il paragrafo precedente. 9 Si è realizzato con il concorso nazionale un recupero storico che acquisisce una particolare importanza poiché consente di approfondire tre aspetti decisivi dell’approccio formativo Salesiano: • stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze acquisite durante il percorso triennale; • stimolare il CFP a misurarsi con uno standard nazionale di prova professionale all’interno della Federazione CNOS-FAP; • consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con aziende leader del settore. È un’opportunità formativa che persegue la promozione della qualità della Istruzione e Formazione Professionale integrando in un unico evento le tre direzioni indicate, fornendo agli allievi la possibilità di un riscontro esterno del valore di quanto da loro realizzato mobilitando le risorse acquisite nei percorsi formativi, sollecitando i Centri di Formazione Professionale ad un confronto qualificante in grado di saggiare le loro capacità, coinvolgendo le aziende nell’opera di validazione del lavoro formativo svolto. Questa proposta risponde infatti al bisogno di sviluppare la qualità della formazione agendo non su strumenti proceduralistici, ma rivalutando due elementi storici della tradizione della formazione professionale: il premio di incoraggiamento ed il capolavoro. Il “Premio di incoraggiamento arti e mestieri” è un’istituzione creata nella prima metà dell’800 da esponenti di spicco del mondo economico e culturale allo scopo di favorire il perfezionamento tecnico-produttivo delle manifatture e di formare tecnici ed operai specializzati da impiegare nelle industrie che iniziavano a nascere ed a diffondersi proprio in quel periodo. È il caso della Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri di Milano che inizia ad operare nel 1841 sulla spinta di veri e propri precursori della ricerca e della formazione politecnica3. In origine l’attività della Società consiste nell’assegnazione di premi, riconoscimenti e sovvenzioni a artigiani, inventori, capi operai e operatori economici che si segnalano per l’introduzione di elementi innovativi nei processi di produzione. Ben presto tuttavia si comprende che “il miglior modo di favorire l’industria è quello di illuminarla con l’istruzione”, e la Società si dedica all’organizzazione di corsi professionali articolati per settore4. 3 Tra i quali ritroviamo Heinrich Mylius, Antonio De Kramer, Michele Battaglia, Luigi Magrini, Giulio Curioni e di cui fu nominato nel 1945 Relatore Carlo Cattaneo. 4 http://www.siam1838.it/storia/index.html 10 Il “Capolavoro professionale” è un elemento di spicco nella tradizione tecnica ed indica il modo in cui viene dimostrata la maestria del candidato, e può avere diverse applicazioni: – può essere rappresentato dalla raccolta delle migliori realizzazioni del professionista, documentate sotto forma di bozzetti, progetti, come nel caso delle arti visive e delle costruzioni; – può essere un compito reale, sulla base di prescrizioni definite dall’azienda committente, in riferimento ad un particolare o un complessivo di cui si valuta l’efficacia e l’immediata applicazione; – può essere un progetto scelto dal candidato, secondo criteri definiti in anticipo, e sottoposto al vaglio di una commissione di esperti. Un esempio interessante di capolavoro concepito secondo quest’ultima accezione è presente nella realtà Sud Tirolese, un contesto nel quale il lavoro acquisisce una forte rilevanza civile oltre che professionale. Il programma d’esame di “maestro artigiano per falegnami” prevede, nella prova teorico-professionale e pratica, la realizzazione di un capolavoro da eseguire presso un laboratorio scelto dal candidato, appartenente ad una impresa iscritta alla Camera di commercio (è previsto che il titolare dell’impresa comunichi il suo benestare per iscritto), precisando tra l’altro che “il candidato dovrà presentare una dichiarazione giurata, dalla quale risulta che per l’esecuzione del capolavoro non si è avvalso dell’aiuto di terzi”5. Nel contesto Salesiano, il capolavoro è sia uno strumento di apprendimento sia una prova mediante la quale l’allievo dei corsi professionali dimostra di possedere le competenze necessarie a fronteggiare i compiti ed i problemi propri dell’ambito su cui si è formato, così da meritare la qualifica professionale prevista. Inoltre costituisce un ambiente più ampio nel quale collocare l’esperienza formativa Salesiana, evitando di imprigionarla entro una prospettiva unicamente “didattica”. Il valore formativo e valutativo del capolavoro ha ricevuto ultimamente un ulteriore impulso nell’ambito del nuovo approccio formativo basato sulle competenze, sollecitato specie da parte dell’Unione europea tramite il modello EQF (European Qualification Framework) che indica lo schema di riferimento comunitario per la definizione ed il riconoscimento degli apprendimenti; entro tale quadro, la competenza non è più intesa come nel passato come una somma di componenti (sapere, saper fare e saper essere), ma come una padronanza della persona dimostrata nell’azione: essa indica la “capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale” (Unione europea 2008). Una visione di natura antropologica, che intende la “persona competente” come un soggetto dotato di autonomia e responsabilità, in forma delle quali essa è in grado di fronteggiare le sfide ed i problemi della società della conoscenza. 5 http://www.provincia.bz.it/formazione-professionale-tedesca/download/Falegname-01-12-03-it.pdf 11 3. Caratteristiche dell’edizione 2015: Expo 2015 L’edizione di quest’anno è stata caratterizzata dalla partecipazione all’evento Expo Milano 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. L’evento è stato giudicato importante ed opportuno dagli organismi della Sede Nazionale CNOS-FAP. L’occasione si è rivelata utile per proseguire nella diffusione e nella valorizzazione della Linea Guida energia. Expo 2015 ha influito, pertanto, sulle scelte: – del luogo: il Concorso si è svolto presso i CFP del CNOS-FAP della Regione Lombardia; – del tema: ogni settore / area ha inserito i richiami al tema di EXPO; – dell’organizzazione: per tutti gli allievi è stata programmata una visita guidata a Expo 2015. 4. Il Regolamento dell’edizione 2015 A seguito della prima esperienza, è stata definita una sessione successiva del Concorso nazionale di cui si propone il regolamento basato su una metodologia unitaria, centrata sull’approccio dell’unità di apprendimento. a) Finalità Con la promozione della presente iniziativa la Federazione CNOS-FAP intende perseguire le seguenti finalità: – stimolare gli allievi a misurarsi sulla realizzazione di un “capolavoro”, elaborato di intesa con le imprese del settore, che rispecchia le competenze che deve raggiungere al termine del percorso formativo; – promuovere il miglioramento continuo del settore e del singolo CFP, soprattutto dal punto di vista tecnologico e della cultura d’impresa; – approfondire e consolidare il rapporto locale e nazionale con il mondo delle imprese del settore; – favorire lo scambio di esperienze tra regioni diverse; – premiare l’eccellenza tra gli allievi. b) Settori professionali della Federazione CNOS-FAP e imprese La Sede Nazionale e i Segretari nazionali dei Settori Professionali si impegnano a svolgere il “Concorso” in collaborazione con le imprese del settore di riferimento. Ogni azienda può scegliere proprie modalità per “sostenere” l’iniziativa: può designare un tecnico a far parte della Commissione Esaminatrice; può offrire ai giovani che partecipano al Concorso kit didattici o tecnologici; può sostenere il 12 Concorso con denaro. Eventuali forme di sponsorizzazione in denaro a sostegno del “Concorso” saranno gestite dalla Sede Nazionale d’intesa con i Segretari Nazionali dei Settori Professionali. c) Destinatari Possono partecipare al “Concorso” gli allievi dell’ultimo anno dei percorsi formativi di qualifica professionale, salvo situazioni diverse concordate con la Sede Nazionale. I Segretari e la Sede Nazionale convengono che, per l’anno 2015, il numero massimo dei partecipanti per settore è di 20 allievi. Il numero massimo degli accompagnatori è concordato con la Sede Nazionale. d)Settori professionali coinvolti Aderiscono al Concorso i seguenti Settori professionali: – il Settore automotive (un allievo per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore elettrico/elettronico (un allievo per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore energia (un allievo per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore grafico/multimediale (due allievi per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore meccanico (un allievo per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore Serramentista (un allievo per ogni CFP dove è attivo il Settore); – il Settore turistico/alberghiero (due allievi per ogni CFP dove è attivo il Settore). Aderiscono al Concorso le seguenti Aree: – l’area culturale (un allievo per ogni CFP); – l’area informatica (un allievo per ogni CFP); – l’area matematico/scientifica (un allievo per ogni CFP). e) Organizzazione La Sede Nazionale: – concorda con i Segretari Nazionali dei Settori Professionali/ Aree Professionali la data, la sede e lo svolgimento del Concorso; – comunica la data e la sede di svolgimento della prova a tutti i CFP della Federazione per facilitare la partecipazione; – mantiene il dialogo con le Sedi ospitanti; – rimborsa le spese di viaggio nel rispetto delle norme stabilite. f) Preparazione, svolgimento e valutazione del “Capolavoro” I Segretari, d’intesa con la Sede Nazionale, costituiscono la “Commissione” che ha il compito di preparare, presidiare allo svolgimento e valutare il “Capolavoro”. 13 La commissione è composta almeno da: – il Segretario Nazionale del Settore/Area Professionale; – un esperto aziendale del settore di riferimento e, in sua assenza, un esperto indicato dalla Sede Nazionale; – un formatore della Federazione CNOS-FAP. g) Classificazioni e certificazioni Si assumono le seguenti classificazioni: – 1° classificato – 2° classificato – 3° classificato Al 1°, al 2° e al 3° classificato la Sede Nazionale consegnerà un attestato. L’azienda potrà rilasciare anche un attestato che certifica le competenze acquisite. A tutti i partecipanti la Sede Nazionale rilascerà un attestato di partecipazione. Le aziende sponsor possono concorrere con altre modalità (es. premi). Eventuali borse di studio per gli allievi vincitori saranno programmate previa verifica tra la Sede Nazionale, i Segretari Nazionali e il Consiglio Direttivo della onlus “Salesiani per il lavoro”. h) Concorso delle spese Il CFP e/o l’opera salesiana di appartenenza provvede/ono a sostenere economicamente le spese di vitto e alloggio degli allievi partecipanti al “Concorso”. Alle spese di viaggio concorre la Sede Nazionale secondo modalità debitamente comunicate. Altre spese di viaggio saranno oggetto di accordo tra Sede Nazionale e sede ospitante. i) Divulgazione del Concorso La divulgazione del Concorso avviene a più livelli. La sede ospitante si impegna a socializzare l’iniziativa nel proprio territorio. La Sede Nazionale, da parte sua, si impegna a: – documentare la prova professionale; – divulgare l’elenco dei partecipanti e dei vincitori del Concorso attraverso i mezzi propri della Federazione: Rivista “Rassegna CNOS”, Notiziario on-line, il sito www.cnos-fap.it, il catalogo dell’attività formativa e una pubblicazione specifica, ecc.; j) Coordinamento e riferimenti presso la Sede Nazionale Per l’organizzazione delle attività i Segretari Nazionali fanno riferimento al Direttore Nazionale dell’Offerta Formativa. 14 5. La metodologia del 2015 5.1 Senso generale della prova La prova è lo strumento privilegiato della valutazione fondata sul criterio dell’attendibilità: essa evidenzia le competenze degli allievi ovvero la loro padronanza nel saper fronteggiare in modo adeguato i compiti-problema che fanno parte di uno specifico campo di responsabilità professionale e che sono assegnati loro tramite una specifica consegna. Ciò significa che solo in presenza di almeno un prodotto reale significativo, svolto personalmente dal destinatario, è possibile riconoscere (e quindi certificare) le competenze che in tal modo corrispondono effettivamente ad un “saper agire e reagire” in modo appropriato nei confronti delle sfide (compiti, problemi, opportunità) iscritte nell’ambito di riferimento delle competenze stesse. La qualificazione “professionale” della prova non è da intendere in senso restrittivo, poiché il focus della competenza è posto sull’evidenza dei compiti/prodotti che ne attestano concretamente la padronanza da parte degli allievi; in tal modo il capolavoro rappresenta un’evidenza in grado di sondare più competenze comprendendo, oltre a quelle professionali, anche quelle degli assi culturali e della cittadinanza. 5.2 Struttura della prova La prova costituisce l’impianto metodologico tramite il quale si sollecita l’allievo a realizzare il capolavoro professionale. Essa è strutturata secondo la metodologia dell’Unità di apprendimento, ovvero “un insieme organico e progettato di occasioni di apprendimento che consentono all’allievo di entrare in un rapporto personale con il sapere, attraverso una mobilitazione diretta su compiti che conducano a prodotti veri e propri di cui egli possa andare orgoglioso e che possano costituire oggetto di una valutazione più autentica” (CIOFS/FP - CNOS-FAP, 2008, 62). Gli strumenti necessari per la costruzione della prova sono tre: a) progetto b) griglia di valutazione c) consegna agli allievi. 15 a) Il progetto Lo schema progettuale utilizzato per la definizione della prova è il seguente: O GGETTO P RODOTTI C OMPETENZE MIRATE C ONTRIBUTO DELL ’ AREA PROFESSIONALE , DEGLI ASSI CULTURALI E DELL ’ AREA DI CITTADINANZA T EMPI VALUTAZIONE E COLLOCAZIONE DEGLI ESITI Si specifica il titolo della prova Si prevedono due tipologie di output: - il Prodotto professionale inteso in senso proprio ovvero come “capolavoro” di cui vengono precisate le caratteristiche; - la Relazione a corredo del capolavoro in cui ogni candidato descrive il percorso svolto, i problemi incontrati, il modo con cui sono stati affrontati, il giudizio di autovalutazione in base ai criteri proposti nella consegna. Si indicano le competenze che la prova intende valutare specificando: - la competenza professionale chiave; - le competenze rilevanti: almeno una degli assi culturali ed una dell’area di cittadinanza. Indicare quali sono i contributi (degli assi culturali, dell’area professionale, dell’area di cittadinanza) sotto forma di abilità/capacità e conoscenze mirate A BILITÀ / CAPACITÀ C ONOSCENZE Area professionale Assi culturali (linguaggi, matematica, scientifico tecnologico, storico sociale) Area di cittadinanza Indicare la durata della prova compresa l’elaborazione della relazione Precisare come si svolge la valutazione (chi, quando, in riferimento a quali oggetti, come) ed il suo valore in termini di certificazione delle competenze e di voti nelle materie coinvolte, oltre che nella condotta. 16 b) La griglia di valutazione La valutazione viene svolta in riferimento alle rubriche delle competenze mirate dalla prova (presenti nelle linee guida generale e dei settori/aree professionali) e sulla base di una griglia di valutazione dotata di un numero adeguato di criteri, articolati in item, riferiti sia al prodotto che al processo ed alla relazione. Si propone di seguito la struttura della griglia di valutazione standard, composta da 15 voci, cui possono essere aggiunte dall’équipe altre voci riferite a criteri specifici della prova che si intende sottoporre agli allievi: C RITERI Funzionalità Completezza Correttezza Rispetto dei tempi Precisione e destrezza nell’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie Ricerca e gestione delle informazioni F OCUS DELL ’ OSSERVAZIONE 1-2 Il prodotto è gravemente carente tanto da comprometterne la funzionalità 3-4 Il prodotto presenta lacune che ne rendono incerta la funzionalità 5-6 Il prodotto presenta una funzionalità minima 7-8 Il prodotto è funzionale secondo i parametri di accettabilità piena 9-10 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della funzionalità 1-2 Il prodotto è gravemente incompleto 3-4 Il prodotto presenta lacune circa la completezza 5-6 Il prodotto si presenta completo in modo essenziale 7-8 Il prodotto è completo secondo i parametri di accettabilità piena 9-10 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della completezza 1-2 L’esecuzione del prodotto presenta gravi lacune dal punto di vista della correttezza dell’esecuzione 3-4 Il prodotto presenta lacune relativamente alla correttezza dell’esecuzione 5-6 Il prodotto è eseguito in modo sufficientemente corretto 7-8 Il prodotto è eseguito correttamente secondo i parametri di accettabilità 9-10 Il prodotto è eccellente dal punto di vista della corretta esecuzione 1-4 Il periodo necessario per la realizzazione è più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha disperso il tempo a disposizione 5-7 Il periodo necessario per la realizzazione è di poco più ampio rispetto a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace – se pur lento – il tempo a disposizione 8-10 Il periodo necessario per la realizzazione è conforme a quanto indicato e l’allievo ha utilizzato in modo efficace il tempo a disposizione 1-2 L’allievo utilizza gli strumenti e le tecnologie in modo assolutamente inadeguato 3-4 L’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie rivela lacune 5-6 L’allievo gestisce strumenti e tecnologie in modo minimamente corretto 7-8 L’allievo gestisce strumenti e tecnologie in modo conforme ai parametri 9-10 L’utilizzo di strumenti e tecnologie avviene in modo eccellente 1-2 L’allievo non ricerca le informazioni oppure si muove senza alcun metodo 3-4 La ricerca e la gestione delle informazioni vengono svolte in modo lacunoso 5-6 L’allievo ricerca le informazioni essenziali e le gestisce in maniera appena adeguata 7-8 La ricerca e la gestione delle informazioni corrispondono ai parametri richiesti 9-10 Ricerca e gestione delle informazioni vengono svolte in modo eccellente V OTO Segue 17 Relazione con i formatori e le altre figure adulte Superamento delle crisi Capacità comunicative ed espressive Uso del linguaggio tecnicoprofessionale Capacità logiche e critiche Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite 1-2 L’allievo non si relaziona affatto in modo corretto con gli adulti 3-4 L’allievo presenta lacune nella cura delle relazioni con gli adulti 5-6 Nelle relazioni con gli adulti l’allievo manifesta una correttezza essenziale 7-8 L’allievo si relaziona con gli adulti adottando un comportamento pienamente corretto 9-10 L’allievo entra in relazione con gli adulti con uno stile aperto e costruttivo 1-2 L’allievo di fronte alle crisi si demoralizza e non procede oltre 3-4 Nei confronti delle crisi l’allievo entra i confusione e chiede aiuto agli altri delegando a loro la risposta 5-6 Nei confronti delle crisi l’allievo mette in atto una tattica che mira al superamento minimale delle difficoltà 7-8 L’allievo è in grado di affrontare le crisi con una strategia di richiesta di aiuto e di intervento attivo 9-10 L’allievo si trova a suo agio di fronte alle crisi ed è in grado di scegliere tra più strategie quella più adeguata e stimolante dal punto di vista degli apprendimenti 1-2 L’allievo è gravemente impacciato nella comunicazione 3-4 L’allievo comunica utilizzando un lessico povero e termini operativi 5-6 L’allievo comunica utilizzando un lessico essenziale e mirando ad una comunicazione minimale 7-8 L’allievo mostra una capacità comunicativa ed espressiva adeguata al compito da rappresentare 9-10 Manifesta un’eccellente capacità comunicativa ed espressiva 1-2 L’allievo non possiede un lessico tecnico-professionale 3-4 Presenta lacune nel linguaggio tecnico-professionale 5-6 Mostra di possedere un minimo lessico tecnico-professionale 7-8 La padronanza del linguaggio tecnico-professionale da parte dell’allievo è soddisfacente 9-10 L’allievo possiede una ricchezza lessicale tecnico-professionale e la utilizza in modo 1-2 L’allievo parla del proprio lavoro in forma pratica senza mostrare di coglierne le dimensioni logiche e critiche 3-4 L’allievo presenta una logica operativa e indica solo preferenze emotive (mi piace, non mi piace) 5-6 L’allievo coglie gli aspetti logici essenziali e mostra un certo senso critico 7-8 L’allievo mostra di cogliere appieno la struttura logica del processo di lavoro svolto che affronta in modo critico 9-10 L’allievo è dotato di capacità logiche e critiche eccellenti 1-2 Non è in grado di far tesoro delle conoscenze acquisite 3-4 Mostra scarsa attitudine ad utilizzare, nella riflessione, le conoscenze acquisite 5-6 Utilizza nella riflessione conoscenze essenziali 7-8 Utilizza nella riflessione in modo pertinente le conoscenze acquisite 9-10 Presenta un’eccellente capacità di utilizzo delle conoscenze acquisite Segue Segue 18 Capacità di cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici sottostanti al lavoro svolto Creatività Autovalutazione 1-2 Non coglie i processi sottostanti al lavoro svolto 3-4 Individua in modo lacunoso i processi sottostanti il lavoro svolto 5-6 Coglie i processi culturali, scientifici e tecnologici essenziali che sottostanno al lavoro svolto 7-8 È in grado di cogliere in modo soddisfacente i processi culturali, scientifici e tecnologici che sottostanno al lavoro svolto 9-10 È dotato di una capacità eccellente di cogliere i processi culturali, scientifici e tecnologici che sottostanno al lavoro svolto 1-2 L’allievo non esprime nel processo di lavoro alcun elemento di creatività 3-4 L’allievo svolge il suo lavoro in modo meccanico con rari spunti creativi 5-6 L’allievo manifesta talvolta spunti creativi nel processo di lavoro 7-8 L’allievo è in grado di adottare soluzioni creative soddisfacenti nel processo di lavoro 9-10 L’allievo possiede la capacità di innovare in modo personale il processo di lavoro rivelando spiccate doti di creatività 1-2 L’allievo non procede ad alcuna valutazione del suo lavoro 3-4 La valutazione del lavoro avviene in modo lacunoso 5-6 L’allievo svolge in maniera minimale la valutazione del suo lavoro e gli interventi di correzione 7-8 L’allievo è in grado di valutare correttamente il proprio lavoro e di intervenire per le necessarie correzioni 9-10 L’allievo dimostra di procedere con una costante attenzione valutativa del proprio lavoro e mira al suo miglioramento continuativo Voto complessivo (in centesimi) Segue L’équipe_____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ Sede ______________________________ Data _____________________________ c) La consegna agli allievi La consegna rappresenta il documento che l’équipe presenta agli studenti, sulla base del quale essi si attivano realizzando la prova professionale e la relativa relazione, tenendo presente anche i criteri per l’autovalutazione. 19 Si presenta la struttura della consegna: Consegna Titolo della prova Cosa si chiede di fare In che modo Quali prodotti Tempi Risorse (strumenti, consulenze, opportunità...) Criteri di valutazione e attenzioni Valore della prova in termini di certificazione delle competenze e di voti nelle materie coinvolte, oltre che nella condotta. 20 21 I settori professionali e le aree di interesse culturale coinvolti nel Concorso 2015 Il Concorso dei Capolavori del 2015 ha coinvolto sette settori professionali (automotive; elettrico ed elettronico; energia; grafico; meccanica industriale; turistico alberghiero; serramentistico) e tre aree culturali (cultura e inglese; informatica; scientifica). Si è tenuto, in altrettante diverse sedi della rete formativa salesiana del CNOS-FAP Lombardia, in occasione dell’Expo Milano 2015. Si presentano le comunità professionali coinvolte, le sedi e le date di svolgimento del Concorso. Due sono stati gli attori che hanno consentito di realizzare tale iniziativa: – i Settori nazionali, una struttura fondamentale dell’organizzazione formativa Salesiana poiché costituiscono il fulcro della proposta oltre che dell’innovazione; – le Aziende sponsor che hanno preso parte al Concorso contribuendo alla sua riuscita soprattutto svolgendo una funzione di corresponsabilità nella progettazione e nella valutazione delle prove. SETTORE/AREA Automotive Elettrico ed elettronico Energia Grafico Meccanico Serramentista Turistico alberghiero Cultura Informatica Scientifica SEDE E DATA Dal 4 all’8 maggio 2015 presso i CFP di Arese e Milano. Dal 4 al 8 maggio 2015 presso il CFP di Brescia. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Sesto San Giovanni. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Milano. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Sesto San Giovanni. Dal 13 al 15 maggio 2015 presso il CFP di Ragusa. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Arese. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Milano. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Treviglio. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Sesto San Giovanni. 22 Per ognuna delle comunità professionali indicate, si presentano di seguito due tipologie di materiali: 1. la scheda di presentazione dell’iniziativa che comprende, oltre alle note logistiche sopra indicate, anche la descrizione della prova, la finalità della stessa, l’elenco degli allievi partecipanti, i vincitori del Concorso, infine l’elenco degli sponsor. 2. Un allegato che raccoglie tutta la documentazione tecnica relativa al concorso: le prove sottoposte agli allievi, il questionario delle competenze e le eventuali griglie di valutazione e personalizzate dai singoli settori. 23 1. Settore AUTOMOTIVE. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Settima edizione. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso i CFP di Arese e Milano. Descrizione della Prova Gli allievi partecipanti hanno sostenuto: – una prova scritta (test) relativa alla tecnologia dei sistemi elettronici di gestione motopropulsore; – una prova relativa alla figura dell’accettatore; – una prova pratica relativa alla diagnosi di un guasto, eseguendo le opportune procedure riparative con l’ausilio dei manuali di assistenza tecnica; – hanno redatto una brevissima relazione sulle procedure adottate; – un colloquio con i tecnici responsabili. Finalità della prova – Motivare ogni Centro ad una partecipazione attiva; – stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze conseguite durante il percorso formativo di qualifica; – lasciare libera espressione agli allievi e alla loro creatività; – contribuire al miglioramento continuo degli standard tecnico-professionali e formativi del CFP misurandosi con una prova nazionale; – consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende del settore. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015 i seguenti allievi: Arnoldi Kumaraku del CFP di Genova Quarto, Belletti Andrea del CFP di Bra, Brunet Joel del CFP di Châtillon, Cassino Simone del CFP di Fossano, Chifari Marco del CFP di Palermo, Granzotto Francesco del CFP di San Donà di Piave, Licciardi Francesco del CFP di Torino Rebaudengo, Lucanoni Nicolò del CFP di Foligno, Monti Valerio del CFP T. Gerini di Roma, Orestini Matteo del CFP di Torino Agnelli, Presta Frederik del CFP di Forlì, Rossi Matteo Alberto del CFP di Vercelli, Stadiotti Simone del CFP di Brescia, Tion John del CFP di Udine, Vaccaro Michael del CFP di Arese, Viganò Riccardo del CFP di Sesto San Giovanni. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Monti Valerio del CFP T. Gerini di Roma primo classificato, Stadiotti Simone del CFP di Brescia secondo classificato, Cassino Simone del CFP di Fossano terzo classificato. Elenco degli Sponsor FCA TechPro2, BRC, Beta, WERTHER International, CNH Industrial. Commissione esaminatrice Tecnici di FCA e BRC e Segretario Nazionale del Settore automotive. Segretario Nazionale del Settore automotive: Matteo D’ANDREA 24 2. Settore ELETTRICO/ELETTRONICO. Scheda di presentazione Data e sede della prova Nona edizione. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Brescia. Descrizione della Prova Oggetto: Realizzazione di un sistema automatizzato per lo stoccaggio di prodotti aventi una specifica combinazione di colori. Contenuti: La prova è stata articolata nelle seguenti cinque fasi per un totale di 24 ore. – Fase di progettazione e di risposta ai quesiti tecnico-professionali (4 ore): è stata verificata la capacità di realizzare/completare uno schema elettrico, di eseguire un semplice dimensionamento, di effettuare la scelta di apparecchiature ed il possesso delle competenze tecnico-professionali attraverso la risposta ad un questionario. – Fase di programmazione (3 ore): l’allievo ha realizzato il programma per l’esecuzione delle automazioni previste. Sono state previste tre parti: nella prima il programma è stato realizzato partendo da una descrizione logica, per la seconda modificato un programma esistente, per la terza il programma è stato realizzato partendo uno schema funzionale dato. – Fase di esecuzione (12 ore): realizzazione operativa del quadro elettrico di automazione e della pulsantiera. – Fase di collaudo (4 ore): viene collaudato il pannello alla presenza dell’allievo che presenta il funzionamento alla commissione e recupera eventuali anomalie. – Fase di recupero anomalie (1 ora): dato un impianto già realizzato con i relativi schemi elettrici, l’allievo dovrà ricercare e recuperare un’anomalia predisposta ad hoc in un tempo massimo prefissato. Finalità della Prova – Stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze acquisite durante il percorso triennale; – stimolare i CFP, che si collocano all’interno della Federazione CNOS-FAP, a misurarsi con uno standard nazionale di prova professionale “capolavoro”; – consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende leader del settore. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015 i seguenti allievi: Aquila Andrea del CFP di Fossano, Blede Bogdan George del CFP di Torino Rebaudengo, Bosio Marco del CFP di Brescia, Chtaibi Ayoub del CFP di Perugia, Delorenzi Giacomo del CFP di Genova Sampierdarena, Gandolfo Domenico del CFP di Arese, Grimoldi Luca Carlo del CFP di Sesto San Giovanni, Insoli Andrea del CFP di Milano, Izaguirre Miguel Angel del CFP di Torino Valdocco, Magnaguagno Enrico del CFP di Venezia Mestre, Mancinelli Marco del CFP T. Gerini di Roma, Marcante Alessandro del CFP di Schio, Merotto Gabriele del CFP di San Donà di Piave, Nino Torrejon Debowska Adriano del CFP di Genova Quarto, Paradisi Francesco del CFP Borgo Ragazzi don Bosco di Roma, Peretti Nicola del CFP di Verona, Viero Riccardo del CFP di San Benigno Canavese, Zanchetta Aurora del CFP di Udine. Vincitori Sono risultati degni di menzione gli allievi: Andrea Aquila del CFP di Fossano primo classificato; Marco Bosio del CFP di Brescia secondo classificato; Enrico Magnaguagno del CFP di Venezia Mestre terzo classificato. Elenco degli Sponsor Schneider Electric, De Lorenzo, Editoriale Delfino, Sacchi elettroforniture. Commissione esaminatrice Tecnici delle aziende sponsor, Segretario Nazionale del Settore elettrico e tecnici locali. Segretario Nazionale del Settore elettrico/elettronico: Francesco ZAMBONI 25 3. Settore ENERGIA. Scheda di presentazione Data e sede della prova Prima edizione. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Sesto San Giovanni. Descrizione della Prova – Prova teorica: quiz tecnico-scientifico a risposta chiusa. Test in formato digitale costituito da 50 domande a risposta chiusa, da compilare in un tempo massimo di 2 ore. Valutazione individuale con punteggio espresso in centesimi. – Prova teorica: relazione scientifica riguardante i vegetali a Presidio collocati a dimora. Relazione inerente il prodotto vegetale a Presidio Slow Food della Regione di appartenenza dell’allievo. Ogni partecipante ha redatto la relazione prima del Concorso, utilizzando le informazioni ottenute dai Presidi stessi e dal materiale disponibile in rete. Valutazione individuale con punteggio espresso in centesimi. – Prova pratica: installazione parte elettrica e termoidraulica. Realizzazione di un impianto di irrigazione automatizzato del tipo goccia-goccia per mantenere al giusto grado di umidità il terriccio che sostiene ed alimenta le piante o i semi in dotazione. Il manufatto da realizzare consiste in un contenitore in legno a base rettangolare contenente terriccio ed humus completo dell’impianto di irrigazione. Costituzione di squadre di lavoro a coppie, formate previa estrazione a sorte il primo giorno del concorso e costituite ognuna da un allievo di estrazione termoidraulica ed uno di estrazione elettrica. Finalità della Prova – Stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze acquisite durante il percorso triennale; – stimolare i CFP, che si collocano all’interno della Federazione CNOS-FAP, a misurarsi con uno standard nazionale di prova professionale “capolavoro”; – consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende leader del settore. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015 i seguenti allievi: Cane Stefano del CFP di Bra, Capuzzo Mattia del CFP di Este, Dalla Battista Matteo del CFP di Bardolino, Di Franco Gabriele del CFP di Genova Sampierdarena, Filippi Michael del CFP di Vigliano Biellese, Millone Andrea del CFP di Fossano, Peric Viktor del CFP di Udine, Rea Nicolò del CFP di Sesto San Giovanni, Sanna Federico del CFP T. Gerini di Roma, Tomelleri Alessandro del CFP di Verona. Vincitori Sono risultati degni di menzione gli allievi: Stefano Cane del CFP di Bra primo classificato; Federico Sanna del CFP T. Gerini di Roma secondo classificato; Matteo Dalla Battista del CFP di Bardolino terzo classificato. Elenco degli Sponsor BOSCH, TEC Bosch Training - Esperienze - Competenze, Marco Polo Environmental Group, SVAI, ARS Elettromeccanica, Castolin Specialist in quality joining, ORTOBRA Gourmet, Schneider Electric, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da tecnici di BOSCH e dal Segretario Nazionale del Settore energia. Segretario Nazionale del Settore energia: Marco GHELFI 26 4. Settore GRAFICO. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Ottava edizione. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Milano. Descrizione della Prova La prova tecnica che il candidato ha dovuto realizzare consisteva in una campagna di comunicazione visiva per il lancio di una nuova linea di prodotti - lo YUMKIT - con lo scopo di sensibilizzare e favorire l’interscambio culturale tra le Nazioni. La prova si è svolta in due fasi: – Fase 1: il logo. Progettazione di un logo secondo la grafica che si ritiene più efficace per comunicare il concetto. Il logo è stato realizzato sia nella versione in bianco e nero, sia nella versione a colori, realizzando manualmente una serie di bozzetti che costituivano un esempio di percorso progettuale. L’esecutivo del logo è stato successivamente creato al computer attraverso Adobe Illustrator. – Fase 2: la campagna. Il candidato ha scelto di realizzare la campagna pubblicitaria attraverso la realizzazione di uno tra i seguenti mezzi di comunicazione: poster, packaging, sito web, App. Le specifiche delle quattro categorie sono state riportate in una specifica tabella consegnata ai candidati. Finalità della prova – Stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze conseguite durante il percorso formativo triennale; – Contribuire al miglioramento continuo degli standard tecnico-professionali e formativi del CFP misurandosi con una prova nazionale; – Consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende del settore; – Lasciare libera espressione ai nostri allievi e alla loro creatività. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015 i seguenti allievi: Ardito Diego del CFP di Arese, Balsamo Clarissa del CFP di Milano, Cappellari Giulia del CFP di Verona, Carenzio Enrico del CFP di Milano, Donadi Irene del CFP di Castelnuovo Don Bosco, Favaro Alice del CFP di Venezia Mestre, Furlan Marco del CFP di Torino Valdocco, Ganusceac Vladislav del CFP di Castelnuovo Don Bosco, Graglia Michela del CFP di Torino Valdocco, Paggio Luca del CFP di Este, Piccirillo Stefania del CFP di Verona, Radaelli Luca del CFP di Arese, Ricci Julieta Aldana del CFP Pio XI di Roma, Sargu Vadim del CFP di Bologna, Scatto Elia del CFP di Venezia Mestre, Sicignano Maria Cristina del CFP di Bologna, Unguraso Alexandru del CFP Pio XI di Roma, Vigato Alice del CFP di Este. Vincitori Sono risultati degni di menzione gli allievi: Vladislav Ganusceac del CFP di Castelnuovo Don Bosco primo classificato; Giulia Cappellari del CFP di Verona seconda classificata; Alice Favaro del CFP di Venezia Mestre terza classificata. Elenco degli Sponsor REKORDATA, POLYEDRA, ADOBE, APPLICANDO, WACOM. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da un docente di Marketing, un imprenditore del settore grafico, un docente di progettazione multimediale e dal Segretario Nazionale del Settore grafico. Segretario Nazionale del Settore grafico: Marco GALLO. 27 5. Settore MECCANICO. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Ottava edizione. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Sesto San Giovanni. Descrizione della Prova Oggetto Realizzazione di un’articolazione a sfera con doppio pistone a comando idraulico. Contenuti – Questionario tecnologico (1 ora): 60 domande a risposta multipla. – Prova tecnico-professionale di CNC (1 ora): attività di programmazione dei percorsi utensili. – Prova tecnico-professionale Disegno/CAD (2 ore): interpretazione del disegno industriale e realizzazione con software CAD, del disegno costruttivo di un particolare costituente il “capolavoro” oggetto del Concorso. Ai ragazzi è stata data la possibilità di scegliere tra due software equivalenti (AutoCAD e Draft Sight) in funzione della loro preparazione durante il percorso formativo in atto. – Prove tecnico-professionali di laboratorio meccanico (7 ore): costruzione di alcuni particolari, montaggio del dispositivo e collaudo finale. Finalità della prova Almeno quattro sono le finalità che emergono con la presente prova: – stimolare gli allievi a misurarsi sulle competenze conseguite durante il percorso formativo di qualifica; – contribuire al miglioramento continuo degli standard tecnico-professionali e formativi del CFP misurandosi con una prova nazionale; – consolidare il rapporto locale e nazionale della Federazione con le aziende del settore; – lasciare libera espressione agli allievi e alla loro creatività. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015 i seguenti allievi: Ambrosi Luca del CFP di Este, Balls Esteban del CFP di Fossano, Bergese Giacomo del CFP di Bra, Calligaris Filippo del CFP di Udine, Corradini Giacomo del CFP San Zeno di Verona, Cortellazzi Luca del CFP di Vigliano Biellese, Cuceu Cristian Flaviu del CFP di San Donà di Piave, Dalle Vedove Enea del CFP di Bardolino, Fall Matar del CFP di Forlì, Ferrara Giuseppe del CFP di Palermo, Fumagalli Filippo del CFP di Milano, Lalli Emiliano del CFP Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, Lauria Pietro del CFP di Sesto San Giovanni, Melinato Nicolò del CFP di Venezia Mestre, Nosal Dmytro del CFP di Vercelli, Quintero John Ryan Batin del CFP T. Gerini di Roma, Salhan Sharanjit del CFP di San Benigno Canavese, Sciamè Gianluca del CFP di Alessandria, Stabilito Stefano del CFP E. Agnelli di Torino, Taiani Andrea del CFP Rebaudengo di Torino, Vitali Matteo del CFP di Arese. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Giacomo Corradini del CFP di Verona primo classificato, Pietro Lauria del CFP di Sesto San Giovanni secondo classificato, Luca Cortellazzi del CFP di Vigliano Biellese terzo classificato. Elenco degli Sponsor DMG/MORI, ENI, HEIDENHAIN, MEUSBURGER, SANDVIK COROMANT, ST Soffiaggio tecnica, UCIMU Sistemi per produrre. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da tecnici delle imprese coinvolte, da un rappresentante UCIMU (Unione Costruttori Macchine Utensili) e dal Segretario Nazionale del Settore. Segretario nazionale del settore meccanico: Maurizio TODESCHINI. 28 6. Settore SERRAMENTISTA. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Quinta edizione. Dal 13 al 15 maggio 2015 presso il CFP di Ragusa. Descrizione della Prova Oggetto: Progettazione e realizzazione di un serramento: serramento costituito da una finestra ad un’anta con apertura a vasistas e fisso inferiore telaio a L. Contenuti: La prova è suddivisa in tre fasi per un totale di circa 20 ore. – Fase di progettazione e di risposta ai quesiti tecnico-professionali (4 ore): sarà verificata la capacità di progettare un serramento standard e il possesso delle competenze tecnicoprofessionali attraverso la risposta ad un questionario. – Fase di esecuzione (12 ore): realizzazione del serramento. – Fase di collaudo (4 ore): sarà verificata la correttezza e il rispetto dei parametri di realizzazione e la corretta applicazione delle tecnologie di realizzazione e montaggio e la corretta applicazione delle norme di sicurezza. Finalità della Prova – Far emergere il valore della qualifica professionale e degli standard formativi delle competenze di base e tecnico-professionali. – Motivare i nostri allievi nell’impegno formativo e valorizzarne le abilità professionali assieme alla formazione professionalizzante caratteristica dei nostri percorsi formativi. – Diffondere un’immagine positiva dei percorsi di Formazione Professionale in obbligo formativo all’interno e all’esterno dei nostri Centri. – Scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015 i seguenti allievi: Encutu Minel Alexandru del CFP di Torino Valdocco, Failla Giuseppe del CFP di Ragusa, Fiore Giovanni del CFP di Ragusa, Keller Attila del CFP Opera Villaggio del Fanciullo di San Salvatore di Cogorno, Meloccaro Matteo del CFP T. Gerini di Roma, Mielli Sulo del CFP Opera Villaggio del Fanciullo di San Salvatore di Cogorno, Sheyko Vitaliy del CFP di Torino Valdocco, Varallo Simone del CFP T. Gerini di Roma, Zumelli Nicholas del CFP di Vercelli. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Keller Attila del CFP Opera Villaggio del Fanciullo di San Salvatore di Cogorno primo classificato, Meloccaro Matteo del CFP T. Gerini di Roma secondo classificato e Sheyko Vitaliy del CFP di Torino Valdocco terzo classificato. Elenco degli sponsor ALUSCUOLA, COMALL, HYDRO, METRA, REED BUSINESS INFORMATION, SAVIO Responsabile Settore serramentista: Angelo PISSINIS 29 7. Settore TURISTICO/ALBERGHIERO. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Settima edizione. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Arese. Descrizione della Prova In questo concorso Nazionale dei Capolavori del settore turistico-alberghiero abbiamo voluto dar voce a quella che è la capacità dei nostri ragazzi di confrontarsi con ingredienti e piatti di Paesi esteri, mettendo così in moto un meccanismo di ricerca di ingredienti nuovi, talvolta non conosciuti, accostamenti di sapori diversi e tecniche di cottura. – Prova del cuoco: gli allievi divisi in squadre hanno realizzato un piatto utilizzando un paniere di prodotti uguale per tutte le squadre. – Sapori in movimento attraverso il pianeta: prova pratica di cucina attraverso la realizzazione di un piatto tipico di una Regione non di appartenenza dell’allievo, rivisitato e legato alla stagionalità. – Prova merceologica ed enogastronomica: questionario sulle conoscenze professionali del settore, analisi della prova svolta e descrizione del vino abbinato scelto per il proprio piatto. Finalità della Prova – Far emergere il valore della qualifica professionale e degli standard formativi delle competenze di base e tecnico-professionali. – Motivare i nostri allievi nell’impegno formativo e valorizzarne le abilità professionali assieme alla formazione professionalizzante caratteristica dei nostri percorsi formativi. – Diffondere un’immagine positiva dei percorsi di Formazione Professionale in obbligo formativo all’interno e all’esterno dei nostri Centri. – Scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015: Bologna Emanuele del CFP di Palermo, Boato Nilo del CFP di Este, Bortot Andrea del CFP di Arese, Bytyqi Agnesa del CFP di Foligno, Corona Debora del CFP di Savigliano, De Angelis Emanuela del CFP di Castelnuovo Don Bosco, Fagiani Matteo del CFP di Arese, Guglielmo Raffaele del CFP di Este, Interlici Giovanni del CFP di Gela, Macaluso Giuseppe del CFP di Palermo, Maio Eugenio del CFP di Marsciano, Margineanu Loredana del CFP di San Benigno Canavese, Saluci Alessio del CFP di Gela, Sousa Alma Luz del CFP di Castelnuovo Don Bosco, Yahiaeddine Mostafà del CFP di San Benigno Canavese. Vincitori Sono risultati degni di menzione: Andrea Bortot del CFP di Arese primo classificato, Emanuela De Angelis del CFP di Castelnuovo Don Bosco seconda classificata, Nilo Boato del CFP di Este terzo classificato. Elenco degli sponsor Galup 1922, Caterline, Vigna s.r.l., BARATTI&MILANO, NOVI, Elah Dufour. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da esponenti del Settore (ex-presidente e consigliere della Federazione Italiana Cuochi della Provincia di Milano, titolare del ristorante “Il Piccolo principe” di Arese) e dal Segretario Nazionale del Settore. Segretario Nazionale del Settore turistico alberghiero: Andrea CESARO 30 8. Area CULTURA. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Sesta edizione. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Milano. Descrizione della Prova Il tema del Concorso Cultura 2015 è stato: “Il Creato: meraviglia e responsabilità. Un dono che richiede cura, rispetto e impegno”. Gli allievi hanno affrontato quattro prove: – Prova scritta in lingua italiana: prima traccia “Il Creato: meraviglia e responsabilità. Un dono che richiede cura, rispetto e impegno”; seconda traccia “Il Bicentenario della nascita di Don Bosco: una straordinaria storia sociale che continua ancora con i giovani e per i giovani”. – Composizione in piccoli gruppi di un elaborato elettronico: prima traccia “Il Creato: meraviglia e responsabilità. Un dono che richiede cura, rispetto e impegno”; seconda traccia “Il Bicentenario della nascita di Don Bosco: una straordinaria storia sociale che continua ancora con i giovani e per i giovani”. – Colloquio e prova scritta in lingua inglese: English oral examination – Introduce yourself and your masterpiece; Reading comprehension. – Test di cultura nelle diverse aree: Comunicazione, Cittadinanza, Etica-Religiosa, Lavoro, Economia. Finalità della Prova – Far emergere il valore delle conoscenze di cultura generale come requisito fondamentale per un adeguato inserimento nel contesto sociale di appartenenza e nel mondo del lavoro; – motivare nell’impegno formativo e valorizzare le conoscenze di cultura generale, assieme alle abilità professionali e alla formazione professionalizzante, caratteristiche dei nostri percorsi formativi; – diffondere un’immagine positiva dei percorsi triennali sperimentali all’interno e all’esterno dei nostri Centri; – scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015 i seguenti allievi: Bait Samuele del CFP di Sesto San Giovanni, Benchafii Abdullah del CFP di Bardolino, Bilardi Davide del CFP T. Gerini di Roma, Carlino Vincenzo del CFP di Udine, Caviglia Simone del CFP di Genova Sampierdarena, Cheznoiu Marius del CFP di Bra, Della Rocca Andrea del CFP Valdocco di Torino, Fanan Miriam del CFP di Vigliano Biellese, Ferrara Fabrizio del CFP di Milano, Gheller Simone del CFP di San Donà di Piave, Gonella Nadia del CFP di Saluzzo/Savigliano, Libordi Michael del CFP di Schio, Maioli Elisa del CFP di Serravalle Scrivia, Minicucci Mattia del CFP Rebaudengo di Torino, Morale Davide del CFP di Arese, Mattio Maria del CFP di Fossano, Paciello Fabio del CFP Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, Scutari Roxana del CFP di Verona. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Fabrizio Ferraro del CFP di Milano primo classificato, Andrea Dellarocca del CFP Valdocco di Torino secondo classificato, Nadia Gonella del CFP di Saluzzo terza classificata. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da Eraldo Affinati (Presidente) e formatori dell’area (lingua italiana e inglese, area storico sociale, esperto in trattamento testi digitali) e dal Segretario Nazionale dell’Area. Segretario Nazionale Area cultura: Pietro QUINCI 31 9. Area INFORMATICA. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Ottava edizione. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Treviglio. Descrizione della Prova Tema: Io mi nutro. E il pianeta? Lo svolgimento del tema prevedeva tre prove: – elaborazione statistica: “Parla come mangi”; – presentazione del tema attraverso il social network: “In che mondo vivi”; – sensibilizzazione dei coetanei all’adozione di comportamenti sostenibili e corretti sul tema “Nutrire il pianeta”. Ogni allievo ha pubblicato la propria pagina facebook dedicata al Concorso per l’inserimento dei contenuti prodotti. Finalità della prova – Far emergere il valore della qualifica professionale in riferimento ai parametri della qualifica di II livello europeo e agli standard formativi delle competenze di base e tecnico-professionali definiti in sede di Conferenza Unificata; – motivare i nostri allievi nell’impegno formativo e valorizzarne le abilità professionali assieme alla formazione professionalizzante caratteristica dei nostri percorsi formativi; – diffondere un’immagine positiva dei percorsi triennali sperimentali all’interno e all’esterno dei nostri Centri; – scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza tra gli allievi. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015 i seguenti allievi: Abbruzzo Daniel del CFP di Vigliano Biellese, Atzori Laura del CFP di Bra, Bonanni Lorenzo del CFP di Genova Quarto, Colognesi Davide del CFP di Sesto San Giovanni, D’Amato Luca del CFP di Saluzzo, Di Biase Nicholas del CFP di Verona, Fusta Ambra del CFP di Fossano, Khalil Faizan del CFP di Alessandria, Kholosy Marco del CFP Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma, Lupino Gabriele del CFP di Torino Rebaudengo, Madinelli Nicola del CFP di Udine, Marinoni Stefano del CFP di Milano, Noro Riccardo del CFP di San Benigno Canavese, Renzetti Fabrizio del CFP T. Gerini di Roma, Tagliavacche Matteo del CFP di Genova Sampierdarena, Vasile Ponzano del CFP di Serravalle Scrivia, Vitali Cristian del CFP di Treviglio, Wang Jie del CFP di Savigliano. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Lupino Gabriele del CFP di Torino Rebaudengo primo classificato, Colognesi Davide del CFP di Sesto San Giovanni secondo classificato, Atzori Laura del CFP di Bra terza classificata. Elenco degli sponsor FORTINET, AICA, ECDL. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da esperti del Settore (esperti di Fortinet, responsabile di AICA), formatori dei CFP e dal Segretario Nazionale dell’Area. Segretario Nazionale Area informatica: Massimiliano BORACCHI 10. Area SCIENTIFICA. Scheda di presentazione Data e sede della Prova Sesta edizione. Dal 4 all’8 maggio 2015 presso il CFP di Sesto San Giovanni. Descrizione della Prova Temi proposti: – trovare e gestire informazioni; – risparmio energetico e ricerche per una sana alimentazione; – prove di matematica, di fisica e di scienze. Finalità della Prova Diverse le valenze delle prove: – dare dignità e completezza al percorso formativo che, oltre a costruire una professionalità, mira a fornire una preparazione culturale appropriata ai fini di un attivo inserimento nel contesto sociale, come quello odierno, caratterizzato dalle continue trasformazioni culturali; – far emergere che nei nostri percorsi formativi i L.E.P. costituiscono solo uno degli obiettivi e non l’unico; – dimostrare che i nostri standard formativi sono in grado di dare quelle competenze che sarebbero richieste dai percorsi di formazione superiore o dai percorsi scolastici; – verificare che gli standard formativi sono perseguiti e raggiunti in modo univoco e uniforme, all’interno delle diversità imposte dai percorsi proposti, nella loro autonomia, dalle varie realtà regionali; – favorire negli allievi la gratificazione per l’impegno profuso e il riconoscimento delle proprie abilità; scambiare esperienze tra Regioni diverse e premiare l’eccellenza. Elenco allievi partecipanti Hanno partecipato al Concorso 2015 i seguenti allievi: Cannas Lorenzo del CFP di Alessandria, Carboni Patrick del CFP di Fossano, Covassin Manuele del CFP di Udine, Fazio Filippo del CFP di Palermo, Grifalconi Mara del CFP di Verona, Jayla Santos Kristen del CFP di Milano, La Licata Simone del CFP di Torino Rebaudengo, Lo Monaco Camilla del CFP di Vercelli, Maccaro Jacopo del CFP di Bardolino, Maggi Luca del CFP di Sesto San Giovanni, Mascolo Matteo del CFP di Bra, Pasquali Fabio del CFP di Vigliano Biellese, Pessina Simone del CFP di Arese, Ronquillo Jordy del CFP di Genova Quarto, Rosso Andrea del CFP di Savigliano, Samadraxha Rilind del CFP di San Donà di Piave, Soncin Mattia del CFP di San Benigno Canavese, Tamagno Riccardo del CFP di Serravalle Scrivia. Vincitori Sono risultati degni di menzione i seguenti allievi: Grifalconi Mara del CFP di Verona prima classificata, Covassin Manuele del CFP di Udine secondo classificato, Mascolo Matteo del CFP di Bra terzo classificato. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice era composta da professori del mondo universitario e formatori dei CFP oltre che dal Segretario Nazionale dell’Area. Segretario Nazionale dell’Area scientifica: Michele MARCHIARO Documentazione tecnica delle prove 35 1. Questionario 1) Il sistema Sequent è:  un sistema di iniezione gassosa sequenziale fasata per GPL e Metano  un sistema di iniezione di tipo a flusso continuo per GPL e Metano  un sistema di iniezione sequenziale fasata di GPL e Metano in fase liquida 2) Sistema di tipo “serie” significa:  che il tempo di iniezione gas è calcolato utilizzando il tempo di iniezione benzina  che è un sistema di iniezione elettronica multipoint  che gli iniettori del gas sono collegati elettricamente in serie tra loro per limitare la corrente assorbita: questo tipo di pilotaggio si dice “peak & hold” 3) Gli iniettori per il gas sono:  gli stessi di quelli per la benzina  aggiunti a quelli dell’impianto di alimentazione benzina  non ci sono iniettori ma solo piccole elettrovalvole 4) Il calcolo del tempo di iniezione a gas, in condizioni stazionarie, viene determinato:  solo in base al tempo di iniezione a benzina e non dipende dalle condizioni fisiche del gas (pressione e temperatura)  non dipende dal tempo di iniezione a benzina, ma solo dal valore del MAP e dei giri (mappa speed/density)  dipende dal tempo di iniezione a benzina, ma anche dalla pressione e temperatura del gas 5) Il filtro in fase gassosa:  è un componente di lunga durata, pertanto può percorrere 100.000 km corrispondenti a 290 milioni di cicli senza dover essere sostituito  permette un’agevole sostituzione che va effettuata con regolarità ogni 20.000 km. Per questo motivo va posizionato in una zona facilmente accessibile  non è necessario quando si monta un’elettrovalvola tipo ET98 che ha già il filtro all’interno Settore: AUTOMOTIVE 36 2. Prova pratica: diagnosi di un guasto e procedure riparative 7° Award “Tech Pro2 ” Fiat Center Milano Protocollo d’intervento n° 01 Modello autoveicolo: Alfa Romeo Giulietta................... Telaio: 07314856 Anomalia riscontrata: Vettura non va in moto con spia motore accesa  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 02 Modello autoveicolo: Fiat Doblò Telaio: 08000501 Anomalia riscontrata: Malfunzionamento tergicristalli anteriori  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. 37 Protocollo d’intervento n° 03 Modello autoveicolo: Fiat Punto Evo Telaio: 00607952 Anomalia riscontrata: Chiusura centralizzata non funzionante con chiusura da nottolino porta sx  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 04 Modello autoveicolo: Alfa Romeo Giulietta Telaio: 07000718 Anomalia riscontrata: Spia candelette preriscaldo lampeggia  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 05 Modello autoveicolo: Alfa Romeo Mito Telaio: 01059513 Anomalia riscontrata: All’apertura della portiera dx il cristallo non esegue correttamente la funzione dello short drop  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. 38 Protocollo d’intervento n° 06 Modello autoveicolo: Alfa Romeo Mito Telaio: 01125471 Anomalia riscontrata: Vettura non va in moto e spia motore accesa  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 07 Modello autoveicolo: Alfa Romeo Giulietta Telaio: 07314856 Anomalia riscontrata: Funzionalità non corretta del tergilunotto  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 08 Modello autoveicolo: Fiat Doblò Telaio: 08000501 Anomalia riscontrata: Motore gira male e non rende  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 09 Modello autoveicolo: Fiat Punto Evo Telaio: 00607952 Anomalia riscontrata: Motore gira male e spia motore accesa 39  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 10 Modello autoveicolo: Alfa Romeo Giulietta Telaio: 07000718 Anomalia riscontrata: Sistema stop e start non funzionante  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 11 Modello autoveicolo: Alfa Romeo Mito Telaio: 01059513 Anomalia riscontrata: Il display SBR, sullo specchietto retrovisore interno, della segnalazione cinture ed airbag passeggero non funziona  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 12 Modello autoveicolo: Alfa Romeo Mito Telaio: 011125471 Anomalia riscontrata: Lampeggio anomalo della temperatura sx sulla plancetta comandi climatizzatore  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. 40 Protocollo d’intervento n° 13 Modello autoveicolo: Alfa Romeo Giulietta Telaio: 07314856 Anomalia riscontrata: Vettura non va in moto con spia motore accesa  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 14 Modello autoveicolo: Fiat Doblò Telaio: 08000501 Anomalia riscontrata: Malfunzionamento tergicristalli anteriori  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 15 Modello autoveicolo: Fiat Punto Evo Telaio: 00607952 Anomalia riscontrata: Chiusura centralizzata non funzionante con chiusura da nottolino porta sx  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Protocollo d’intervento n° 16 Modello autoveicolo: Alfa Romeo GiuliettaTelaio: 07000718 Anomalia riscontrata: Sistema stop e start non funzionante 41  Eseguire le opportune procedure diagnostiche di controllo ed i necessari interventi per la risoluzione dei guasti.  A lavoro terminato descrivere tramite una relazione scritta le strategie d’intervento eseguite ed i guasti riscontrati con la loro relativa risoluzione. Figura 1: Valerio Monti (CFP T. Gerini di Roma) 1° classificato Concorso Nazionale Settore Automotive edizione 2015. Figura 2: Simone Stadiotti (CFP di Brescia) 2° classificato Concorso Nazionale Settore Automotive edizione 2015. Figura 3: Simone Cassino (CFP di Fossano) 3° classificato Concorso Nazionale Settore Automotive edizione 2015. 43 1. Fase di progettazione 1.1 Questionario Rispondere alla serie di 50 quesiti tecnico professionali a risposta multipla. Si tenga presente che: – la risposta corretta vale 2 punti; – la risposta non data o omessa vale 0 punti; – la risposta errata vale -0,5 punti. DOMANDA 1 Cosa indicano le lettere B, C o D sulla targa di un interruttore magnetotermico? Scegli un’alternativa: a. La tensione b. Il potere di interruzione c. La curva caratteristica di un intervento Settore: ELETTRICO/ELETTRONICO Cognome e Nome Centro di provenienza 44 DOMANDA 2 Il seguente simbolo rappresenta: Scegli un’alternativa: a. Un relè passo-passo b. Un relè temporizzatore c. Un relè ausiliario DOMANDA 3 Indica la formula corretta per calcolare la corrente assorbita da un motore asincrono trifase: Scegli un’alternativa: a. I = P/(U x √3 x cosφ) b. I = P x U x √3 x cosφ c. I = (U x √3 x cosφ)/P DOMANDA 4 Qual è il significato del termine “tensione di contatto”? Scegli un’alternativa: a. Esprime la tensione nominale del circuito di potenza di un contattore. b. Esprime la caduta di tensione tra due contatti chiusi percorsi da una certa corrente. c. Esprime il valore di tensione verso terra alla quale verrebbe sottoposto il corpo umano in caso di contatto diretto con il conduttore di linea. d. Esprime la tensione alla quale è sottoposto il corpo umano nel caso di contatto con gli involucri metallici delle apparecchiature elettriche in caso di guasto dell’isolamento. 45 DOMANDA 5 Nei circuiti in corrente alternata, il fattore di potenza è: Scegli un’alternativa: a. Il rapporto tra corrente e tensione. b. L’angolo di sfasamento tra tensione e corrente. c. Il seno dell’angolo di sfasamento tra tensione e corrente. d. Il coseno dell’angolo di sfasamento tra tensione e corrente. DOMANDA 6 Come può variare la velocità dei motori asincroni trifasi? Scegli un’alternativa: a. Basta variare uno dei seguenti parametri. Il numero di poli dell’avvolgimento statorico, il valore della frequenza, il valore della tensione di fase. b. Variando il numero di poli dell’avvolgimento statorico. c. Variando contemporaneamente sia la tensione di fase che la frequenza. d. Variando il numero di poli dell’avvolgimento statorico e/o il valore della frequenza. DOMANDA 7 Come posso accertarmi del corretto funzionamento dell’interruttore differenziale? Scegli un’alternativa: a. Basta effettuare delle misure specifiche sulla corrente di intervento. b. Bisogna effettuare misure specifiche sulla corrente di intervento magnetica, termica e differenziale. d. Bisogna effettuare misure specifiche sia sul valore della corrente di intervento differenziale che sui tempi di intervento del dispositivo. e. Basta premere il tasto del test posto sull’interruttore. DOMANDA 8 La Dichiarazione di conformità di un impianto elettrico deve essere rilasciata: Scegli un’alternativa: a. Dal committente. b. Dal Sindaco al momento del rilascio del certificato di agibilità. c. Dal progettista dell’impianto elettrico. d. Dall’istallatore dell’impianto elettrico. 46 DOMANDA 9 A che cosa serve uno sganciatore magneto-termico accoppiato ad un interruttore? Scegli un’alternativa: a. Per la protezione contro i sovraccarichi ed i corto circuiti. b. Per la protezione contro i sovraccarichi. c. Per la protezione contro i guasti a terra delle linee. d. Per la protezione contro i cortocircuiti. DOMANDA 10 A PLC is a device used for: Scegli un’alternativa. a. Creating complex systems that in cable logic could be more difficult. b. Program PC’s RAM. c. Control a digital systems only. d. Control the delivered power from of UPS. DOMANDA 11 In un cavo elettrico, a parità di sezione e di corrente di esercizio, la caduta di tensione dipende dalla lunghezza, nel senso che: Scegli un’alternativa: a. Resta costante al variare della lunghezza. b. Diminuisce all’aumentare della lunghezza. c. Varia col quadrato della lunghezza. d. Aumenta all’aumentare della lunghezza. DOMANDA 12 Come si comporta un differenziale con IΔn=30mA quando è percorso da una corrente di dispersione di 13mA? Scegli un’alternativa: a. Dipende dal valore della resistenza di terra. b. Non interviene. c. Interviene sicuramente. e. Può intervenire. 47 DOMANDA 13 Analizzando il seguente circuito elementare a contatti, si può affermare che la spia HL1 è accesa: Scegli un’alternativa: a. Se è premuto solo SB2. b. Se entrambi i pulsanti SB1 e SB non sono premuti. c. Se è premuto solo SB1. d. Se sono premuti entrambi i pulsanti SB1 e SB2. DOMANDA 14 Una memoria ROM differisce da una memoria RAM perché: Scegli un’alternativa: a. La memoria RAM è una memoria di scrittura/lettura volatile, mentre una ROM e una memoria di sola lettura non volatile. b. La memoria ROM è una memoria volatile, quella RAM è non volatile. c. La memoria ROM viene sempre cancellata allo spegnimento del computer. d. Una memoria RAM è una memoria di scrittura/lettura, mentre una memoria ROM è una memoria di sola scrittura. DOMANDA 15 Apparecchiature elettriche provviste di isolamento doppio o rinforzato e non aventi alcun dispositivo di collegamento ad un conduttore di protezione sono classificate come componenti di: Scegli un’alternativa: a. Classe II. b. Classe 0. c. Classe III. d. Classe I. 48 DOMANDA 16 Quale di queste definizioni corrisponde al potere di interruzione di un dispositivo di protezione? Scegli un’alternativa: a. Il valore massimo della tensione applicabile ai capi del dispositivo. b. Il valore massimo della corrente che il dispositivo può interrompere. c. Il valore massimo della corrente che può influire attraverso il dispositivo. DOMANDA 17 Da cosa dipende la portata di un cavo? Scegli un’alternativa: a. Dal tipo di materiale conduttore. b. Dalle condizioni di posa. c. Dalla tensione della linea. DOMANDA 18 Nei sensori di prossimità qual è la grandezza fisica “convertita”? Scegli un’alternativa: a. Una forza. b. Una velocità. c. Una distanza. DOMANDA 19 Una sola di queste affermazioni sui contattori non è vera, quale? Scegli un’alternativa: a. Non interrompe le correnti di circuito. b. Ha un alto potere di interruzione. c. Può effettuare milioni di manovre elettriche. DOMANDA 20 The current intensity that flows in a wire to which a constant voltage has been applied, is: Scegli un’alternativa: a. Directly proportional to the wire resistance. b. Directly proportional to the wire section. c. Directly proportional to the wire lenght. d. Independent from wire dimention. 49 DOMANDA 21 La velocità di sincronismo per un motore 4 poli co f = 50Hz è pari a: Scegli un’alternativa: a. 750 giri/min b. 1500 giri/min c. 3000 giri/min d. 1000 giri/min DOMANDA 22 In quali casi interviene la protezione termica di un interruttore magnetotermico? Scegli un’alternativa: a. Aumento improvviso della temperatura di funzionamento del motore. b. Sovraccarichi di lieve entità. c. Sovraccarichi di corrente molto bruschi. d. Dispersioni di corrente a valle dell’interruttore. DOMANDA 23 Qual è il numero che esprime il rapporto numerico tra tensione concatenata e tensione di fase in un impianto trifase? Scegli un’alternativa: a. 1,41 b. 1 c. 1,57 d. 1,73 DOMANDA 24 I DPI sono obbligatori quando: Scegli un’alternativa: a. Quando manca l’esperienza del lavoratore. b. Quando i rischi non possono essere evitati o ridotti. c. Non sono mai obbligatori, ma consigliati. d. Solo se il datore di lavoro lo impone. 50 DOMANDA 25 A quale tipo di valvola corrisponde il seguente simbolo grafico? Scegli un’alternativa: a. Valvola di controllo 5/2 b. Valvola di controllo 5/3 c. Valvola di controllo 4/2 d. Valvola di controllo 3/2 DOMANDA 26 L’unità di misura dell’induzione B è: Scegli un’alternativa: a. Wb/m b. T c. Wb d. A/m DOMANDA 27 Il nome traferro indica: Scegli un’alternativa: a. La trasmissione delle linee di flusso nel ferro. b. I tronchi di ferro della parte orizzontale. c. I tronchi di ferro della parte verticale. d. Un’interruzione del circuito magnetico. DOMANDA 28 Quali delle seguenti formule sono l’espressione esatta della relazione tra tensione, corrente e resistenza? Scegli un’alternativa: a. I = V/R; V = IR; R = VI b. I = V/R; V = R/I; R = V/I c. I = V/R; V = IR; R = V/I d. V = IR; I = VR; R = VI 51 DOMANDA 29 Un trasformatore di alimentazione monofase può essere alimentato: Scegli un’alternativa: a. Con qualsiasi valore di tensione purché di tipo alternato e sinusoidale. b. Solo con la tensione di rete (230V/50Hz). c. Con qualsiasi tensione periodica a valor medio nullo. d. Con tensioni continue e alternate indifferentemente ma di valore opportuno. DOMANDA 30 Which of these, according to the 81/2008 DPR document, are considered “DPI”? Scegli un’alternativa: a. Gloves, clothing, facial visor, hard head and fire stairs. b. Gloves, clothing, facial visor, hard head. c. Gloves, clothing, facial visor, hard head and safety switch. d. Gloves, clothing and work tools. DOMANDA 31 In un trasformatore a “vuoto”: Scegli un’alternativa: a. La corrente nel secondario è nulla. b. La corrente nel carico è massima. c. La tensione di uscita è uguale a quella di ingresso. d. La tensione del secondario è maggiore di quella del primario. DOMANDA 32 Verificare se un trasformatore trifase avente una potenza nominale AN = 5KVA è in grado di alimentare un motore asincrono trifase di cui si conoscono i seguenti dati di targa: PN = 4KW rendimento = 0,9 e fattore di potenza = 0,75. Scegli un’alternativa: a. No b. Sì 52 DOMANDA 33 Una impedenza, costituita da un bipolo R-L serie di cui si conosce R = 30 ohm e XL = 40 ohm, è alimentata alla tensione V = 100V. Calcolare la corrente assorbita. Scegli un’alternativa: a. 1,15 A b. 0,5 A c. 0,86 A d. 2 A DOMANDA 34 Gli involucri devono assicurare ad ogni elemento dell’impianto elettrico una protezione appropriata contro gli agenti esterni. Il grado di protezione viene indicato da una sigla “IP” seguita da due cifre, la prima cifra indica il grado di protezione contro: Scegli un’alternativa: a. L’acqua b. Gli urti c. I corpi solidi d. Le sostanze esplosive DOMANDA 35 La curva di intervento (detta anche curva caratteristica) di un fusibile o di un magnetotermico fornita dal costruttore è un grafico che mette in evidenza che cosa? Scegli un’alternativa: a. Il tempo d’intervento della protezione in base alla corrente che circola nel circuito. b. Il tempo di intervento della protezione in base alla potenza nominale dell’utilizzatore. c. Il tempo d’intervento della protezione in base al rendimento dell’utilizzatore. d. Il tempo di intervento della protezione in base alla tensione efficace. 53 DOMANDA 36 In quale dei seguenti casi è opportuno l’uso del blocco elettrico per un impianto industriale? Scegli un’alternativa: a. Aspirazione fumi tramite MAT. b. Tele inversione di un MAT. c. Nessuno di questi casi. d. Marcia - arresto di un MAT. DOMANDA 37 Un motore Dahlander è connesso per ruotare alla velocità minore. Come si realizza il passaggio alla velocità maggiore? Scegli un’alternativa: a. Connettendo gli avvolgimenti rotorici in modo da raddoppiare il numero delle coppie polari. b. Connettendo gli avvolgimenti statorici in modo da raddoppiare il numero di poli. c. Connettendo gli avvolgimenti rotorici in modo da dimezzare il numero delle coppie polari. d. Connettendo gli avvolgimenti statorici in modo da dimezzare il numero di poli. DOMANDA 38 Un circuito ideale dove la corrente è sfasata di 90° in ritardo rispetto alla tensione risulta essere: Scegli un’alternativa: a. Puramente induttivo. b. Puramente capacitivo. c. In fase. d. Puramente resistivo. DOMANDA 39 Dal rapporto tra la potenza reattiva e quella apparente si ottiene: Scegli un’alternativa: a. senφ b. cosφ c. ɷ d. tgφ 54 DOMANDA 40 How must a motor thermic protection relay be calibrated? Scegli un’alternativa: a. The calibration of current must be twice the motor nominal current. b. The calibration of current must be 1,5 times the motor nominal current. c. The calibration of current must be 1,3 times the motor nominal current. d. The calibration of current must coincide with the motor nominal current. DOMANDA 41 Per rifasare un impianto ordinario quale tra le seguenti formule utilizzeresti per calocolare la potenza reattiva (Qc) necessaria ad equilibrare il carico? Scegli un’alternativa: a. Qc = (tgφ x tgφ’) b. Qc = (tgφ - tgφ’) c. Qc = (tgφ + tgφ’) DOMANDA 42 Quale tra le seguenti risulta avere abrogato il D.lgs. 626/94 e riforma le norme in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro? Scegli un’alternativa: a. CEI 17-13 – CEI 23-51. b. CEI 64-8/7. c. D.lgs 494/96 – D.lgs. 106/2009. d. D.lgs 81/2008 e s.m.i. DOMANDA 43 Il lavoratore, secondo il Testo Unico della Sicurezza, nell’ambito del lavoro tende ad essere: Scegli un’alternativa: a. Soggetto attivo. b. Parte attiva e in parte passivo. c. Parte passiva. d. Soggetto responsabile della sicurezza. 55 DOMANDA 44 Un lavoratore deve o può: Scegli un’alternativa: a. Utilizzare i D.P.I. b. Utilizzare i D.P.I. quando ne sente il bisogno e lo desidera. c. Scegliere ed acquistare i D.P.I. d. Manomettere i D.P.I. DOMANDA 45 In un impianto elettrico ordinario, distribuito con un sistema TT, il coordinamento tra dispositivi di protezioni e impianto di terra si ottiene quando il valore della resistenza di terra soddisfa la seguente relazione: Scegli un’alternativa: a. Rt < 50/Ia b. Rt > 50/Ia c. Rt < 150/Ia DOMANDA 46 Quale delle seguenti risulta la giusta definizione di un sistema TT? Scegli un’alternativa: a. Sistema in cui viene distribuito PEN. b. Sistema di distribuzione dove il neutro è isolato da terra. c. Sistema di distribuzione in cui il neutro e le masse sono collegate a due impianti di terra separati. d. Sistema di distribuzione dove masse e neutro sono collegate allo stesso impianto di terra. DOMANDA 47 Quale sistema di distribuzione in bassa tensione rappresenta lo schema seguente? Scegli un’alternativa: a. IT b. TT c. TN-S d. TN-C 56 DOMANDA 48 Secondo le Norme CEI 64-8, in un impianto di terra il tratto di cavo che collega i dispersori intenzionali al nodo o collettore risulta essere definito: Scegli un’alternativa: a. Conduttore EQP. b. Conduttore EQS. c. Conduttore di Terra. d. Conduttore di Protezione. DOMANDA 49 Il periodo T è: Scegli un’alternativa: a. Il tempo impiegato tra il valore max e il valore min. b. Il tempo impiegato per avere un segnale completo. c. La distanza tra il valore massimo e il valore minimo di un segnale completo. d. La distanza tra l’inizio e la fine di un segnale completo. DOMANDA 50 With which kind of load the power factor equals 1? Scegli un’alternativa: a. Resistive load. b. Inductive load. c. RL load. d. RC load. 1.2 Realizzazione schema elettrico Descrizione: Date le specifiche generali della macchina, la tabella di assegnazione ingressi uscite al controllore Zelio Logic e il libretto di istruzioni del modulo PREVENTA si elaborino i 3 schemi di collegamento sui fogli predisposti, con le seguenti caratteristiche: • Schema 1: Lo schema del circuito principale di alimentazione e di potenza per il motore con i tre circuiti distinti alle tensioni 230Vac-24Vac-24Vdc • Schema 2: Rappresentazione dei collegamenti dei dispositivi di sicurezza al modulo PREVENTA adattando gli schemi di collegamento presenti sul libretto di istruzioni alle necessità dell’automatismo come da descrizione riportata di seguito. 57 • Schema 3: Rappresentazione dei collegamenti dei dispositivi d’ingresso e uscita al controllore Zelio utilizzando la simbologia adeguata e facendo riferimento alla tabella di assegnazione I/O allegata. Risultati attesi: Al termine della prova ci si attende dal candidato la consegna dei tre elaborati grafici sopra descritti nei tempi stabiliti. Condizioni di svolgimento e risorse a disposizione: La prova viene somministrata a tutti i candidati secondo le modalità indicate e si svolgerà in un’aula didattica. I candidati per svolgere la prova dispongono delle seguenti risorse: • la descrizione della prova “SCHEMA ELETTRICO” • tre fogli predisposti per il disegno • la tabella di assegnazione I/O, il libretto di istruzioni del modulo PREVENTA e descrizione sommaria componenti di sicurezza • le indicazioni relative ai criteri di valutazione Tempo a disposizione: – Il tempo massimo concesso per la consegna dell’elaborato è di 1 ora Criteri di valutazione: – Correttezza dello schema assegnazione I/O – Correttezza nella rappresentazione dei dispositivi di protezione – Correttezza Schema di collegamento modulo PREVENTA – Correttezza Schema del circuito di alimentazione e potenza del motore – Correttezza Schema elettrico di comando emergenza – Precisione nella rappresentazione – Chiarezza ed ordine dello schema riferiti a simbologia, sigle, numeri, pulizia e ordine SPECIFICHE PER LO SCHEMA ELETTRICO Il dispositivo elettropneumatico per foratura multipla di barre in plastica “Drilling Machine” consiste in un sistema che utilizza un motore funzionante a 24 Vdc per il comando del mandrino (M1) e dei cilindri pneumatici gestiti da elettrovalvole con le seguenti funzioni: • Cilindro doppio effetto A: Utilizzato per lo spostamento avanti, indietro della slitta mandrino • Cilindro doppio effetto B: Utilizzato per il comando di bloccaggio barra (morsa destra) • Cilindro doppio effetto C: Utilizzato per il comando di bloccaggio barra (morsa sinistra) 58 • Cilindro doppio effetto D: Utilizzato per lo spostamento della barra (carrello sinistro) • Cilindro doppio effetto E: Utilizzato per lo spostamento della barra (carrello destro) Le elettrovalvole e le lampade di segnalazione funzionano a 24 V in corrente continua (dc), il contattore del motore (K1M) funziona a 24 V in alternata (ac); la linea primaria è a 230 V bifase derivata da una linea trifase 3x230V-50Hz. Si rende necessario predisporre gli schemi del quadro elettrico. In particolare si chiede di disegnare: 1. Lo schema del circuito principale di alimentazione e di potenza per il motore che prevede tre circuiti distinti alle seguenti tensioni: • Linea principale 230V-50Hz bifase (l1-l2) con conduttore di protezione (PE) derivata da 2 fasi di una linea trifase 230V-50Hz senza neutro • Linea di alimentazione per ausiliari 24V-50Hz derivata da un trasformatore (TC1) 230V/24V da 100VA denominata con 24V/0V • Linea di alimentazione ausiliari e circuito di potenza del motore M1 a 24Vdc derivata da un alimentatore AC/DC con tensioni 230Vac/24Vdc denominata con +24V/-0V Lo schema deve includere i seguenti dispositivi: • Sezionatore generale sulla linea bifase derivata dalla linea trifase (SQ1) • Protezione tramite fusibili d (Fu1) della linea monofase 230V-50Hz • Alimentatore AC/DC con tensioni 230Vac/24Vcc e relative protezioni con fusibili (Fu3) per gli ausiliari e (Fu4) per il motore sulla linea a bassissima tensione in DC • Trasformatore da 100VA e relative protezioni con fusibili (Fu2) sulla linea a bassissima tensione in AC • Blocco contattore (KM1)-motore( M1) alimentato a bassissima tensione in corrente continua (DC) 2. Lo schema di collegamento del modulo di sicurezza PREVENTA adattando lo schema riportato nel libretto di istruzioni allegato alle necessità del dispositivo; in particolare • Il comando del modulo (alimentazione A1-A2) è gestito dalla se59 rie dei pulsanti di emergenza con doppio contatto NC (SB4-SB5) e il finecorsa di sicurezza sul riparo mobile con singolo contatto NC (SQ8) • Il reset del modulo (Y1-Y2) è gestito dalla serie fra pulsante di reset (SB2) e i contatti NC dei relè di uscita collegati al modulo (KA3-KA4) • I relè di uscita del modulo (KA3-KA4) utilizzati per l’abilitazione generale della macchina funzionanti a 24Vac e collegati ai morsetti 14-24 • Il ritorno del conduttore 24V2 uscente dal morsetto 34 per l’abilitazione al PLC 3. Lo schema elettrico per il collegamento degli ingressi e delle uscite sul controllore Zelio Logic, alimentato a 24Vac facendo riferimento alla tabella di assegnazione I/O riportata di seguito. Segue 60 Segue 4. Prestare particolare attenzione alla qualità del disegno, quale uso delle sigle, della numerazione, la pulizia del disegno, l’ordine della disposizione delle apparecchiature. 61 62 63 1.3 Dimensionamento Descrizione: Dimensionare, dal punto di vista termico, la linea di un circuito elettrico destinato ad alimentare un utilizzatore industriale. Risultati attesi: Al termine della prova ci si attende dal candidato la consegna di un elaborato compilato nei campi previsti con dati ricavati da tabelle o debitamente calcolati: – Il documento “DIMENSIONAMENTO DI UNA LINEA ELETTRICA” compilato. Condizioni di svolgimento e risorse a disposizione: La prova viene somministrata a tutti i candidati secondo le modalità indicate e si svolgerà in un’aula didattica. I candidati per svolgere la prova dispongono delle seguenti risorse: – La descrizione della fase 1.3 “DIMENSIONAMENTO DI UNA LINEA ELETTRICA” – La guida BT Schneider Electric in formato cartaceo o su file – Calcolatrice scientifica – Le indicazioni relative ai criteri di valutazione Tempo a disposizione: – Il tempo massimo concesso per la consegna dell’elaborato è di 1 ora Criteri di valutazione: – Corretta verifica protezione adeguata al carico – Corretta individuazione del numero di posa secondo CEI – Corretta scelta portata e sezione del cavo: k totale - In’ - Iz’ - Sez. – Corretta verifica termica portata del cavo – Corretto codice del cavo scelto – Corretto calcolo e verifica della caduta di tensione – Corretto calcolo tensione a fine linea – Adeguati commenti esplicativi dell’operato DIMENSIONAMENTO DI UNA LINEA ELETTRICA Dimensionare, utilizzando la guida in bassa tensione della Schneider Electric, dal punto di vista termico, la linea di alimentazione con date caratteristiche elettriche e fisiche per alimentare un utilizzatore industriale. Cognome e Nome Centro di provenienza Dati dell’utilizzatore: L’utilizzatore industriale (U) dispone dei seguenti dati nominali Dati della linea: La linea dispone dei seguenti dati caratteristici Dati della protezione: Il dispositivo di protezione (Q1) dispone dei seguenti dati caratteristici 1. Numero Posa: determinare il numero di posa tenendo conto che la linea di alimentazione viene posata su una passerella perforata; 2. Fattore correttivo k1: determinare il fattore correttivo k1 e indicare da cosa dipende, tenendo conto delle caratteristiche date; 64 Tensione nominale 400 V Potenza dell’utilizzatore U 35 KW Fattore di Cosφ 0,85 Tipo di linea 3P + T Tensione 400 V Lunghezza (L) 70 m Numero di circuiti presenti in canalina oltre questo 2 circuiti trifase Tipo di cavo Multipolare in PVC Tipo di posa Passerella forata Temperatura ambiente 25° Schneider Electric NG125N Interruttore magnetotermico In = 63 A 3P 25 KA Numero posa Fattore correttivo k1 65 3. Fattore correttivo k2: determinare il fattore correttivo k2 e indicare da cosa dipende, tenendo conto delle caratteristiche date; 4. Fattore correttivo k TOT : determinare il fattore correttivo kTOT, tenendo conto delle caratteristiche date; 5. Corrente d’impiego I b : determinare il valore della corrente d’impiego Ib, tenendo conto delle caratteristiche date; 6. Minima portata della linea In’: calcolare il valore della portata della linea In’, tenendo conto delle caratteristiche date; 7. Minima portata della linea Iz’: Determinare attraverso la guida BT il valore della portata della linea Iz’, tenendo conto delle caratteristiche date; 8. Massima portata della linea Iz: calcolare il valore della massima portata della linea Iz. Fattore correttivo k2 Fattore correttivo k TOT Corrente d’impiego Ib [A] Minima portata della linea In’[A] Minima portata della linea Iz’ [A] Massima portata della linea Iz’ [A] 9. Scelta della sezione del cavo: 10. Verifica del dimensionamento secondo la norma CEI 64.8 (caduta di tensione) 66 Minima portata della linea (calcolata) (In’) [A] Minima portata della conduttura (da tabella) (Iz’) [A] Minima sezione della conduttura (da tabella) (s) [mm 2 ] Portata massima della linea (Iz) [A] Ib < In < Iz Soddisfiamo la relazione ……….? < < SÌ NO r (da tabella) [mΩ/m] x (da tabella) [mΩ/m] ΔV effettiva della nostra linea [V] Tensione rimanente in fondo alla linea (Vu) [V] ΔV% effettiva della nostra linea Rispettiamo le disposizioni date dalla norma 64.8 SÌ NO Quindi la sezione che utilizzerò per realizzare la linea è ……. Per realizzare tale linea utilizzerò un cavo con la seguente siglatura: ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..… 1.4 Scelta componenti Descrizione: Dimensionare, dal punto di vista termico, la linea di un circuito elettrico destinato ad alimentare un utilizzatore industriale. 67 Risultati attesi: Al termine della prova ci si attende dal candidato la consegna di un elaborato compilato nei campi previsti con dati ricavati da tabelle o debitamente calcolati: – Il documento “SCELTA COMPONENTI” compilato. Condizioni di svolgimento e risorse a disposizione: La prova viene somministrata a tutti i candidati secondo le modalità indicate e si svolgerà in un’aula didattica. I candidati per svolgere la prova dispongono delle seguenti risorse: – La descrizione della fase 1.4 “SCELTA COMPONENTI” – La guida pratica Prodotti e Soluzioni della Schneider Electric – La tabella con l’elenco dei componenti da compilare – Gli schemi elettrici della macchina – Le indicazioni relative ai criteri di valutazione Tempo a disposizione: – Il tempo massimo concesso per la consegna dell’elaborato è di 1 ora Criteri di valutazione: – Corretta scelta delle protezioni – Corretta scelta della contattore e relè – Corretta scelta dell’alimentatore – Corretta scelta del controllore e del modulo di espansione – Corretta scelta dei dispositivi di comando e segnalazione – Adeguati commenti esplicativi dell’operato SCELTA COMPONENTI Effettuare la scelta dei componenti necessari per la realizzazione del quadro elettrico di automazione per la “Drilling machine”, motivando la scelta di ciascun componente e descriverne le caratteristiche. La scelta delle apparecchiature di potenza deve essere effettuata ipotizzando l’utilizzo di un Motore Asincrono Trifase funzionante a 400V con le seguenti caratteristiche 68 Cognome e Nome Centro di provenienza Segue 69 Segue 70 1.5 Schemi elettrici 71 72 73 74 2. Fase di programmazione 2.1 Programmazione da specifiche Descrizione: Realizzare il programma per il controllore attraverso l’uso del software Zelio- Soft2 utilizzando il modulo Zelio Logic SR3B261B, seguendo le specifiche richieste e inserendo i relativi commenti. Risultati attesi: Al termine della prova ci si attende dal candidato la consegna di un file con il programma realizzato in funzione alle richieste date: 1. Il file “DM1_cognome_nome.zm2” con il programma sviluppato. Condizioni di svolgimento e risorse a disposizione: La prova viene somministrata a tutti i candidati secondo le modalità indicate e si svolgerà in un’aula di informatica. I candidati per svolgere la prova dispongono delle seguenti risorse: 2. La descrizione della fase 2.1 “PROGRAMMAZIONE DA SPECIFICHE” 3. Una postazione PC individuale con ZelioSoft2 4. Le indicazioni per accedere alla cartella “Concorso Nazionale Elettrico” 5. La tabella di assegnazione I/O – PLC 6. Lo schema macchina 7. Le indicazioni relative ai criteri di valutazione Tempo a disposizione: 8. Il tempo massimo concesso per la consegna dell’elaborato è di 1 ora Criteri di valutazione: 9. Correttezza e completezza del fase n° 1 - Condizioni iniziali di avvio ciclo 10. Correttezza e completezza del fase n° 2 - Abilitazione generale 11. Correttezza e completezza del fase n° 3 - Bloccaggio barra e partenza motore 12. Correttezza e completezza del fase n° 4 - Temporizzazione di inizio ciclo 13. Correttezza e completezza del fase n° 5 14. Ciclo completo di foratura PROGRAMMAZIONE DA SPECIFICHE Esposizione del problema: Si deve realizzare il programma per la gestione di un ciclo di foratura semplice da utilizzare solo per la messa a punto della macchina. Dato il comando di START e solo se viene rilevata la barra da forare da 2 fotocellule (B1 e B2), nelle condizioni di sicurezza definite dalla presenza di un segnale di abilitazione sull’ingresso 75 I1, si attivano contemporaneamente le 2 morse per il bloccaggio della barra (Cilindro B e Cilindro C) e il mandrino; dopo 2 secondi la slitta si muove in avanti e la barra viene forata. A foratura completata la slitta arretra in posizione di riposo e il mandrino si ferma. Per l’elaborazione del programma si veda la tabella di assegnazione I/O allegata. Specifiche: Il programma deve essere elaborato partendo dall’analisi delle caratteristiche dei componenti da utilizzare riportate nella tabella assegnazione I/O; in particolare per la stesura del programma considerare: 1 Le condizioni iniziali che si devono verificare per la partenza del ciclo di foratura sono la posizione arretrata della slitta di foratura e il rilevamento della barra da parte di entrambe le fotocellule B1 e B2 che, per motivi di sicurezza sono collegate al PLC come contatti NC (normalmente chiusi); vale a dire: barra presente = contatti aperti (livello logico 0 all’ingresso assegnato) barra assente = contatti chiusi (livello logico 1 all’ingresso assegnato) 2 L’abilitazione generale; solo con ingresso I1 attivo il ciclo si può avviare; al mancare di I1 il ciclo si arresta immediatamente e non è possibile riprendere il funzionamento fino a che il segnale non si ripresenta. 3 Il motore M1 che aziona il mandrino è comandato dal contattore KM1 4 Le morse di bloccaggio della barra sono azionate dal cilindro B (morsa sinistra) e dal cilindro C (morsa destra) i quali a loro volta sono gestiti dalle elettrovalvole YV2 e YV3 monostabili; entrambi i cilindri non dispongono del rilevamento di posizione. 5 La slitta che aziona il mandrino mossa dal cilindro A, comandato dall’elettrovalvola YV1 dispone di 2 sensori magnetici (reed) che rilevano le posizioni di finecorsa (SQ6-SQ7) NOTA: I dettagli relativi al funzionamento dei vari dispositivi sono riportati nella tabella Assegnazione I/O che segue. Fasi di funzionamento: Fase 1: Predisposizione all’avvio nelle condizioni specificate (comandi e sicurezze) Fase 2: Gestione dell’abilitazione generale mediante ingresso proveniente da un modulo di sicurezza (PREVENTA) Fase 3: Comando della rotazione mandrino e del bloccaggio della barra Fase 4: Comando del temporizzatore di ritardo all’avviamento foratura. Fase 5: Gestione del ciclo di foratura singola 76 Tabella di assegnazione I/O 77 2.2 Programmazione da schema Descrizione: Realizzare il programma Ladder per il controllore attraverso l’uso del software ZelioSoft2 utilizzando il modulo Zelio Logic SR3B261B, seguendo lo schema elettrico procedendo come segue: 1. Dallo schema individuare i dispositivi da assegnare agli ingressi, facendo attenzione allo stato di collegamento in base alla funzione svolta (NC se dispositivi di sicurezza) 2. Dallo schema individuare i dispositivi da assegnare alle uscite 3. Procedere all’assegnazione I-O direttamente nelle tabelle in ZelioSoft 4. Sviluppare il programma in ladder 5. Collaudare in base alle specifiche date 6. Procedere ad eventuale recuperi errori Nota sul funzionamento del circuito: Come da indicazione sullo schema si noti la presenza dei 2 contattori di alta e bassa velocità interbloccati in modo che l’avviamento possa avvenire solo in alta velocità e il passaggio in bassa avvenga alla commutazione del finecorsa. È prevista l’abilitazione generale del circuito, l’arresto di emergenza, e la segnalazione di arresto di alta e bassa velocità. Risultati attesi: Al termine della prova ci si attende dal candidato la consegna di un file con il programma realizzato in funzione alle richieste date: 1. Il file “DM2_cognome_nome.zm2” con il programma sviluppato. Condizioni di svolgimento e risorse a disposizione: La prova viene somministrata a tutti i candidati secondo le modalità indicate e si svolgerà in un’aula di informatica. I candidati per svolgere la prova dispongono delle seguenti risorse: 2. La descrizione della fase 2.2 “PROGRAMMAZIONE DA SCHEMA” 3. Una postazione PC individuale con ZelioSoft2 4. Le indicazioni per accedere alla cartella “Concorso Nazionale Elettrico” 5. Lo schema elettrico 6. Le indicazioni relative ai criteri di valutazione Tempo a disposizione: 7. Il tempo massimo concesso per la consegna dell’elaborato è di 1 ora Criteri di valutazione: 8. Corretta e interpretazione del circuito 9. Corretta assegnazione degli indirizzi di ingresso e di uscita 10. Corretta elaborazione del programma 11. Corretto funzionamento 12. Completezza della documentazione 78 79 80 2.3 Programmazione su modifica Descrizione: Inserire la modifica richiesta al programma dato, utilizzando il software Zelio- Soft2. Risultati attesi: Al termine della prova ci si attende dal candidato la consegna di un file con il programma modificato in funzione alle richieste date: 1. Il file “DM3_cognome_nome.zm2” con il programma modificato. Condizioni di svolgimento e risorse a disposizione: La prova viene somministrata a tutti i candidati secondo le modalità indicate e si svolgerà in un’aula di automazione I candidati per svolgere la prova dispongono delle seguenti risorse: 2. La descrizione della fase 2.3 “PROGRAMMAZIONE SU MODIFICA” 3. Una postazione PC individuale con ZelioSoft2 4. Le indicazioni per accedere alla cartella “Concorso Nazionale Elettrico” 5. Lo schema elettrico 6. Il file “DM_da modificare.zm2” con il programma già sviluppato 7. Le indicazioni relative ai criteri di valutazione Tempo a disposizione: 8. Il tempo massimo concesso per la consegna dell’elaborato è di 1 ora Criteri di valutazione: 9. Corretta interpretazione del programma dato 10. Corretto funzionamento della modifica apportata PROGRAMMAZIONE SU MODIFICA Esposizione del problema Dato il programma in linguaggio ladder relativo all’azionamento completo del dispositivo di foratura, che realizza in maniera automatica 3 fori su una barra in posizioni definite, modificare le condizioni di sicurezza relative al controllo di presenza della barra da forare e i tempi di durata di alcune fasi. Modifica: Si rende necessario modificare l’azione delle 2 fotocellule che rilevano la presenza della barra da forare, denominate B1 e B2 in modo che l’eventuale spostamento della barra stessa durante il ciclo di foratura determini l’ arresto del funzionamento con il successivo riposizionamento del dispositivo a riposo tramite il pulsante di STOP( già previsto nel programma originale). Si deve quindi fare in modo 81 che la sicurezza “barra presente” determinata dall’intervento di entrambe le fotocellule non sia attiva solo per l’abilitazione della prima fase, ma durante tutto il funzionamento. Per velocizzare il ciclo di lavoro inoltre sono da modificare, riducendoli alla metà i seguenti tempi: – Tempo tra fase 1 e fase 2 – Tempo tra fase 3 e fase 4 – Tempo tra fase 4 e fase 5 – Tempo tra fase 7 e fase 8 – Tempo tra fase 9 e fase 10 – Tempo tra fase 12 e fase 13 – Tempo tra fase 14 e fase 15 – Tempo tra fase 17 e fase 18 – Tempo tra fase 19 e fase 20 Fase n°1 – Modifica software Dall’analisi del programma in ladder originale strutturato a sequenziatore (ogni fase attiva è abilitata da una memoria di fase), procedere alla modifica solo sul blocco delle memorie senza variare altre parti . Valutare l’aggiunta di altre memorie disponibili nel caso in cui lo si ritenga necessario considerando che le memorie di “fase”, cioè quelle a cui è associata ogni singola azione sono in sequenza quelle da M1 a M9 per le prime 9 fasi e da MA a ML per le restanti 11; tutte le altre memorie utilizzate hanno altre funzioni. Fase n°2 – Modifica hardware Valutare se sia o meno necessario modificare i collegamenti fra ingressi-uscite e PLC. 82 3. Fase di realizzazione 3.1 Realizzazione pratica Descrizione: La fase pratica rappresenta l’aspetto più significativo del concorso. I candidati devono dimostrare padronanza nell’uso delle attrezzature, abilità operative e di saper leggere ed interpretare correttamente gli schemi forniti. Risultati attesi: Al termine della prova ci si attende dal candidato la consegna del quadro di comando e della pulsantiera cablati completamente secondo le indicazioni date con PLC predisposto per la programmazione e apparecchiature di comando, di potenza di protezione e sicurezza operative. Il collegamento fra quadro di comando e macchina è realizzato mediante un connettore mobile multipolare (CONNETTORE X1) facente capo ai morsetti del quadro indicati da A1 a A24 Il collegamento fra quadro di comando e pulsantiera è realizzato mediante connettore mobile multipolare (CONNETTORE X2) facente capo ai morsetti del quadro indicati da C1 a C24 L’alimentazione principale a 230Vac proviene dalla macchina tramite il CONNETTORE X1 Condizioni di svolgimento e risorse a disposizione: La prova viene somministrata a tutti i candidati secondo le modalità indicate e si svolgerà in un laboratorio didattico. I candidati per svolgere la prova dispongono delle seguenti risorse: – La descrizione della fase 3 “REALIZZAZIONE PRATICA” – Gli schemi elettrici necessari per sostenere la prova pratica – Schema dei circuiti di alimentazione 230Vac,24Vac,24Vdc (Foglio 01) – Schema di cablaggio I/O del controllore (Foglio 02) – Schema di cablaggio del modulo di sicurezza PREVENTA (Foglio 03) – Schema di collegamento della pulsantiera (Foglio 04) – I materiali necessari per il cablaggio del pannello: cavi, puntalini, segna filo, ecc. – Le indicazioni relative ai criteri di valutazione Tempo a disposizione: – Il tempo massimo concesso per la consegna dell’elaborato è di 10 ora Criteri di valutazione: – Corretta Completezza: Vista d’insieme - Ordine - Estetica – Correttezza connessioni elettriche: Bloccaggio - Sporgenze - Isolanti 83 – Qualità del cablaggio: Sezione - Colore - lunghezza - Segna filo - Fascettatura – Capacità operativa: Manualità - Pulizia - Autonomia – Rispetto dei tempi prestabiliti REALIZZAZIONE PRATICA Realizzare il cablaggio del quadro elettrico di automazione per il dispositivo di foratura multipla “drilling machine) attenendosi agli schemi elettrici forniti e alle seguenti indicazioni: Utilizzare il cavo di colore NERO di sezione 1,5 mmq per cablare il circuito di alimentazione bifase a 230Vac Utilizzare il cavo di colore GIALLO-VERDE di sezione 1,5 mmq per il conduttore di protezione Utilizzare il cavo di colore ROSSO di sezione 0,5 mmq per il cablaggio del circuito ausiliario a 24 Vac Utilizzare il cavo di colore BLU di sezione 0,5 mmq per il cablaggio del circuito ausiliario a 24 Vdc Utilizzare in modo corretto i sistemi di siglatura dei conduttori Effettuare il cablaggio in modo ordinato (fili allineati e fascettati) Ottimizzare la lunghezza dei conduttori all’interno delle canaline Utilizzare per ciascun collegamento i rispettivi puntalini o terminali Prestare attenzione al serraggio delle connessioni Note: – Il lato “ingressi” del PLC è interamente collegato sul circuito con alimentazione a 24Vac – Il lato “uscite” del PLC è collegato in parte sul circuito a 24Vac (Uscita Q1) e in parte sul circuito a 24Vdc (Uscite da Q2 a Q8 sul PLC e QB-QC-QD sull’espansione) – Il modulo PREVENTA (KS1) è collegato interamente sul circuito a 24Vac – Per ulteriori indicazioni aggiuntive sui collegamenti consultare gli schemi riportati su foglio 05 e foglio 06 consegnati in allegato per la scelta componenti. 84 85 86 87 4. Collaudo Descrizione: Al termine del cablaggio, il pannello sosterà una verifica funzionale per valutare la corrispondenza di tutti i collegamenti e dispositivi installati nonché il trasferimento del programma nel controllore. Successivamente verrà inserito nel quadro della macchina “Drilling Machine” e collaudato. Durante tale fase si dovrà dimostrare di avere padronanza del funzionamento dell’intero sistema automatizzato. Nei casi dove la prima verifica dovesse essere negativa si ha la possibilità di ripeterla per una seconda volta dopo aver recuperato il guasto o l’errore di funzionamento. Risultati attesi: Al termine della prova ci si attende dal candidato la consegna di un pannello con le apparecchiature elettriche cablate con il controllore programmato e con i dispositivi di protezione efficienti. – Il quadro elettrico cablato – Il controllore Zelio cablato pronto per il trasferimento del programma al momento del collaudo – Dispositivi di sicurezza efficienti (gestione emergenze e riparo mobile con modulo di sicurezza PREVENTA) – Dispositivi di protezione operativi come da schema Condizioni di svolgimento e risorse a disposizione: La prova viene somministrata a tutti i candidati secondo le modalità indicate e si svolgerà in un laboratorio didattico. I candidati per svolgere la prova dispongono delle seguenti risorse: – La descrizione della fase 4 “COLLAUDO” – Le specifiche di funzionamento del dispositivo – Gli schemi elettrici necessari per sostenere il collaudo – Schema dei circuiti di alimentazione 230Vac,24Vac,24Vdc (Foglio 01) – Schema di cablaggio I/O del controllore (Foglio 02) – Schema di cablaggio del modulo di sicurezza PREVENTA (Foglio 03) – Schema di collegamento della pulsantiera (Foglio 04) – Schema macchina (Foglio 07) – I materiali necessari per il collaudo del pannello. – Le indicazioni relative ai criteri di valutazione Tempo a disposizione: – Il tempo massimo concesso per la consegna dell’elaborato è di 4 ore 88 89 Criteri di valutazione: – Capacità operativa: Manualità - Autonomia – Capacita nel recupero delle anomalie – Rispetto dei tempi prestabiliti FASI DI FUNZIONAMENTO DEL DISPOSITIVO DI FORATURA MULTIPLA “DRILLING MACHINE” FASE 1: Blocco morsa sinistra B+ FASE 2: Spostamento a destra del carrello sinistro D+ FASE 3: Blocco morsa destra C+ FASE 4: Start rotazione mandrino foratura M1 FASE 5: Avanzamento slitta di foratura A+ FASE 6: Arretramento slitta foratura AFASE 7: Sblocco morsa destra CFASE 8: Spostamento a sinistra del carrello sinistro DFASE 9: Blocco morsa destra C+ FASE 10: Avanzamento slitta di foratura A+ FASE 11: Arretramento slitta foratura AFASE 12: Blocco morsa sinistra BFASE 13: Spostamento a sinistra del carrello destro E+ FASE 14: Blocco morsa sinistra B+ FASE 15: Avanzamento slitta di foratura A+ FASE 16: Arretramento slitta foratura AFASE 17: Blocco morsa sinistra BFASE 18: Spostamento a destra del carrello destro EFASE 19: Sblocco morsa destra CFASE 20: Stop rotazione mandrino foratura M1 Indicazioni attuatori: – Cilindro doppio effetto A: Utilizzato per lo spostamento avanti, indietro della slitta mandrino – Cilindro doppio effetto B: Utilizzato per il comando di bloccaggio barra (morsa destra) – Cilindro doppio effetto C: Utilizzato per il comando di bloccaggio barra (morsa sinistra) – Cilindro doppio effetto D: Utilizzato per lo spostamento della barra (carrello sinistro) – Cilindro doppio effetto E: Utilizzato per lo spostamento della barra (carrello destro) – Motore M1: Rotazione mandrino foratura Sono previste specifiche temporizzazioni fra le seguenti fasi: – tra fase 1 e fase 2 – tra fase 3 e fase 4 – tra fase 4 e fase 5 – tra fase 7 e fase 8 – tra fase 9 e fase 10 – tra fase 12 e fase 13 – tra fase 14 e fase 15 – tra fase 17 e fase 18 – tra fase 19 e fase 20 Note: – L’avvio del ciclo di foratura può avvenire solo nelle condizioni di sicurezza con riparo chiuso, pulsanti di emergenza rilasciati, slitta arretrata e barra da forare presente – L’arresto di emergenza per intervento dei pulsanti o apertura del riparo comporta l’arresto immediato del ciclo di foratura; la ripresa nelle condizioni di sicurezza può avvenire solo dopo il reset con apposito pulsante. – L’arresto funzionale (STOP) comporta il ritorno a riposo di tutti i pistoni (morse, slitta e carrelli) e l’arresto della rotazione mandrino – Le segnalazioni su pulsantiera indicano la presenza di condizioni di emergenza, la condizione di macchina pronta, l’avvenuto avviamento, e la presenza dell’alimentazione a 24Vac – Le segnalazioni sulla macchina indicano la presenza dell’alimentazione a 24Vdc e l’avvenuto avviamento (lampeggiante) 90 91 5. Ricerca guasto Descrizione: Il quadro elettrico di comando della “Drilling Machine” cablato secondo lo schema elettrico fornito nella prova di esecuzione pratica, presenta un difetto di funzionamento legato ad un guasto. Il candidato, con il dispositivo di simulazione, deve individuare il guasto nel più breve tempo possibile. Risultati attesi: Al termine della prova ci si attende dal candidato l’individuazione del guasto entro il tempo massimo stabilito di 30 minuti. – L’indicazione del guasto Condizioni di svolgimento e risorse a disposizione: La prova viene somministrata a tutti i candidati secondo le modalità indicate e si svolgerà in un laboratorio didattico. I candidati per svolgere la prova dispongono delle seguenti risorse: – La descrizione della fase 5 “RICERCA GUASTO” – Gli schemi elettrici necessari per sostenere la ricerca guasto utilizzati nella fase 3 “ESECUZIONE” – Schema del circuito di alimentazione principale e di potenza del motore – Schema di collegamento del PLC Zelio – Schema di collegamento del modulo di sicurezza PREVENTA – Schema di collegamento della pulsantiera – I materiali necessari per la ricerca guasti , il quadro difettoso e il dispositivo di simulazione – Le indicazioni relative ai criteri di valutazione Tempo a disposizione: – Il tempo massimo concesso 30 minuti Criteri di valutazione: – Minore tempo impiegato 92 Figura 1: Andrea Aquila (CFP di Fossano) 1° classificato Concorso Nazionale Settore Elettrico/Elettronico edizione 2015. Figura 2: Marco Bosio (CFP di Brescia) 2° classificato Concorso Nazionale Settore Elettrico/Elettronico edizione 2015. Figura 3: Enrico Magnaguagno (CFP di Venezia Mestre) 3° classificato Concorso Nazionale Settore Elettrico/Elettronico edizione 2015. 93 1. Prova teorica: quiz tecnico-scientifico a risposta chiusa COGNOME………………………........................... NOME…………….………….......................... …………../100 1) Il flusso ordinato di elettroni nell’unità di tempo definisce: □ La potenza elettrica □ La tensione elettrica □ La corrente elettrica 2) Il deviatore è un organo di comando costituito da: □ 2 morsetti □ 3 morsetti □ 4 morsetti 3) Il fusibile interviene per guasti all’impianto dovuti a: □ sovratensione □ sovracorrente □ cedimento materiale isolante 4) La parte MAGNETICA dell’interruttore automatico magnetotermico interviene per: □ guastiversoterra □ cortocircuiti □ sovraccarichi Settore: ENERGIA 94 5) La parte che non si muove del motore asincrono trifase si chiama: □ statore □ rotore □ il motore asincrono ha solo parti in movimento 6) Un utilizzatore elettrico ha come dati di targa il valore di tensione: 400V e quello di corrente: 10A. Quanto vale il suo valore di resistenza? □ 4 ohm □ 40 ohm □ 0,40 ohm 7) La pompa di calore è un apparecchio che si utilizza per: □ Sollevare acqua calda prelevandola da un pozzo □ Generare calore estraendolo da una sorgente fredda □ Pompare acqua in un circuito caldo 8) Un impianto solare fotovoltaico: □ Genera energia elettrica □ Genera energia termica □ Genera entrambe 9) Cogenerare significa: □ Avere un impianto che permette di generare e sfruttare contemporaneamente energia idraulica e energia meccanica □ Avere un impianto che permette di generare e sfruttare contemporaneamente energia elettrica e energia termica □ Avere un impianto che permette di generare e sfruttare contemporaneamente energia eolica e energia termica 10) Un generatore eolico: □ Prende energia dal vento e la trasforma in energia elettrica □ Prende energia dal vento e la trasforma in energia termica □ Prende energia dal vento e la trasforma in energia elettrica e termica 11) La geotermia a bassa entalpia si può applicare per: □ Estrarre calore da una sorgente a temperatura maggiore a quella dell’utenza □ Estrarre calore da una sorgente a temperatura superiore a 1000 K □ Estrarre calore da una sorgente a temperatura inferiore a quella dell’utenza 12) L’unità di misura della temperatura nel Sistema Internazionale è: □ °C □ °F □ °K 95 13) Indica quali dei seguenti simboli sono corretti, secondo quanto previsto dal Sistema Internazionale di misura: □ kWh □ kW/h □ KWH 14) Il consumo energetico di un edificio è: □ La quantità di calore necessaria a climatizzare l’edificio □ La quantità di calore necessaria a climatizzare l’edificio, illuminarlo e riscaldare l’acqua sanitaria □ La quantità di calore necessaria a climatizzare e illuminare l’edificio 15) La potenza di una caldaia esprime: □ La quantità di combustibile che la alimenta □ La quantità di calore che può fornire rispetto al tempo di funzionamento □ La quantità di calore che può fornire 16) Il termostato è: □ Un sensore di temperatura che mi restituisce un segnale elettrico proporzionale alla temperatura misurata □ Un sensore di temperatura che mi restituisce un segnale elettrico se la temperatura misurata supera un valore di soglia □ Un sensore di temperatura che mi restituisce un segnale elettrico variabile se la temperatura misurata supera un valore di soglia 17) Il vaso di espansione inserito in un impianto di riscaldamento ad acqua ha il compito di: □ Compensare le variazioni di volume dell’acqua dovute alle variazioni di pressione dell’acquedotto □ Compensare le variazioni di volume dell’acqua dovute alla presenza della pompa circolazione □ Compensare le variazioni di volume dell’acqua dovute alle variazioni di temperatura dell’acqua dell’impianto 18) Da un generatore di calore a combustione escono: □ Calore e vapore acqueo □ Calore, vapore acqueo e incombusti □ Calore, vapore acqueo, incombusti e gas inquinanti 19) Per ridurre l’inquinamento atmosferico conviene sostituire una caldaia a combustione fossile con una pompa di calore se: □ Il COP (coefficient of performance) della pompa di calore è superiore a 3 □ Il COP (coefficient of performance) della pompa di calore è inferiore a 3 □ È sempre conveniente 96 20) L’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria è obbligatoria per i nuovi edifici o ad oggi è sufficiente la sola predisposizione? □ non è obbligatorio. Infatti ad oggi, è sufficiente la sola predisposizione nei nuovi edifici □ è obbligatoria l’installazione degli impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria per gli edifici costruiti dopo il 1991 □ con l’emanazione del D. Lgs. 311/06 la sola predisposizione impiantistica non è più una soluzione sufficiente per l’osservanza della disposizione emanata in materia di contenimento dei consumi energetici in edilizia 21) Quali sono le condizioni che ottimizzano le scelta di un impianto solare combinato? Quando è conveniente realizzare un impianto solare che integra anche il riscaldamento? □ le condizioni che ottimizzano la scelta di un impianto solare combinato sono: adozione di misure passive, basse temperature di ritorno del circuito di riscaldamento, collettori con elevata inclinazione e di superficie adeguatamente dimensionata ed esteso periodo di riscaldamento □ occorre solo dimensionare l’impianto solare con una superficie minima di 10m² □ non sono necessarie misure passive, occorre avere basse temperature di ritorno del circuito di riscaldamento, i collettori devono avere una bassa inclinazione (30-35°), la loro superficie deve essere adeguatamente dimensionata. Esteso periodo di riscaldamento 22) Cosa intendiamo con il termine “cogenerazione”? □ si intende l’utilizzo di un combustibile in un processo di produzione di energia termica □ la cogenerazione è la generazione simultanea in un unico processo di energia termica ed elettrica □ si intende l’utilizzo di un combustibile in un processo di produzione di energia elettrica 23) Quali sono le parti che non sono comprese in un impianto fotovoltaico “grid connected”? □ sistema di accumulo (batterie di accumulo), regolatore di carica □ inverter, contatori □ dispositivi di protezione e di interfaccia con la rete elettrica la cui apertura assicura la separazione di tutti i gruppi di produzione dalla rete pubblica 97 24) A cosa serve l’inverter in un impianto fotovoltaico? □ è un dispositivo in grado di trasformare l’energia elettrica in corrente alternata prodotta dai moduli fotovoltaici in corrente continua a tensioni stabilizzate di 300-400Vdc □ è un dispositivo in grado di trasformare l’energia elettrica in corrente continua prodotta dai moduli fotovoltaici in corrente continua a tensioni stabilizzate di 300-400Vdc □ è un dispositivo che ha lo scopo di trasformare l’energia elettrica in corrente continua prodotta dai moduli fotovoltaici in corrente alternata (230V - 50Hz), per immetterla nella rete elettrica medesima (con la quale si lavora in regime di interscambio) e/o alimentare il carico/utente 25) Quali sono le celle solari fotovoltaiche con maggior rendimento e quali caratteristiche presentano? □ Le celle fotovoltaiche monocristalline. Si presentano di colore uniforme blu scurissimo e hanno forma circolare oppure ottagonale con spessore pari a 0,2 – 0,3 mm □ Le celle fotovoltaiche di tipo amorfo – film sottile. Il colore è blu scuro uniforme. Il modulo può essere rigido o flessibile. Hanno indicativamente uno spessore 100 volte più sottile rispetto allo strato ottenuto con celle di silicio monocristallino. Presentano vantaggi di duttilità e flessibilità installativa da un punto di vista architettonico □ Le celle a silicio policristallino. Presentano un colore azzurro con differenti riflessi e modulo rigido, con forma generalmente quadrata e con spessore analogo a quelle monocristalline 26) Cosa succede se in un impianto fotovoltaico si installano dei moduli ad alta efficienza? □ aumenta il numero di moduli da installare □ aumentano gli spazi da utilizzare ma si riducono i costi □ si riducono gli spazi da utilizzare 27) Quale deve essere l’inclinazione ideale rispetto all’asse orizzontale dei moduli fotovoltaici su tetto inclinato? □ 15÷18° □ 30÷35° □ 20÷25° 98 28) Cosa si intende per pompa di calore reversibile? □ Una pompa di calore reversibile funziona solo per il riscaldamento degli ambienti □ Significa macchina di tipo reversibile che può essere utilizzata per realizzare impianti “bivalenti”: funzionando come macchina frigorifera per il raffrescamento degli ambienti durante il condizionamento estivo, mentre in inverno funziona come pompa di calore, per il riscaldamento degli ambienti □ Una pompa di calore reversibile funziona solo per il raffrescamento degli ambienti 29) Come si misura la resa di una pompa di calore reversibile? □ La resa viene identificata attraverso il parametro EER (Energy Efficiency Ratio) □ La resa viene identificata tramite il COP (Coefficient of Performance) □ La resa di una pompa di calore reversibile viene identificata mediante due principali parametri, aventi le sigle COP e EER 30) Per ponte termico si intende: □ La parte dell’involucro di un edificio dove è maggiore il flusso termico □ La parte di flusso termico che entra nell’edificio □ La quantità di calore che deve transitare nell’edificio 31) Quale tra questi materiali è da ritenersi migliore come isolante termico: □ Legno □ Gomma □ Lana di roccia 32) In quale posizione è più indicato installare una fonte di calore per riscaldare un ambiente domestico? □ Nell’angolo più lontano dalla finestra □ Sotto una finestra □ A pavimento 33) Cosa vuol dire che una fonte energetica è rinnovabile? □ Che la fonte in questione si può ricaricare lasciandola inattiva per un po’ □ Che la fonte in questione non si esaurisce o si rigenera più velocemente di quanto sia sfruttata □ Che la fonte in questione è il petrolio 34) Quali vantaggi energetici comporta la raccolta differenziata? □ Le città sono più pulite □ Posso recuperare parte dei rifiuti per riutilizzarli una volta riparati □ Posso recuperare parte dei rifiuti per riutilizzare le materie prime di cui sono composti 99 35) Cosa vuol dire che un elettrodomestico funziona in classe A+? □ Che consuma tanta energia quando è in “Stand-by”, ma poca quando funziona □ Che consuma poca energia quando è in “Stand-by” □ Che consuma poca energia 36) Cosa vuol dire “fare un cappotto” ad un edificio? □ Rivestire la parte interna con fodere e tappezzerie in tessuto □ Coibentare con “lana” le pareti esterne □ Coprire pareti già esistenti con materiali termicamente più isolanti 37) Che cos’è lo sfasamento termico? □ Il tempo che tutto il calore impiega ad uscire da un edificio □ Il rapporto tra la massima temperatura diurna e la minima temperatura notturna □ Il rapporto tra la minima temperatura diurna e la massima temperatura notturna 38) Che differenza c’è tra pannello fotovoltaico e pannello solare? □ Il pannello solare genera energia elettrica e quello fotovoltaico acqua calda □ Il pannello solare è più efficiente di quello fotovoltaico □ Il pannello fotovoltaico genera energia elettrica e quello solare acqua calda 39) Una caloria è: □ l’energia necessaria per innalzare da 14,5 a 15,5 °C la temperatura di 1 g di acqua distillata posta a livello del mare □ l’unità di misura dell’energia consumata quotidianamente da un organismo vivente □ la potenza necessaria per innalzare da 14,5 a 15,5 °C la temperatura di 1 g di acqua distillata posta a livello del mare 40) Che cos’è il carico termico invernale? □ È la massima temperatura che l’edificio, in precisate condizioni, univocamente definite, disperde verso l’ambiente esterno □ È la massima potenza termica che l’edificio, in precisate condizioni, univocamente definite, può mantenere all’interno □ È la massima potenza termica che l’edificio, in precisate condizioni, univocamente definite, disperde verso l’ambiente esterno 41) Quali sono le modalità di trasmissione del calore? □ Contatto, induzione e radiazione □ Dal basso verso l’alto □ Conduzione, convezione e irraggiamento 100 42) Quali raggi del sole sono in grado di catturare i collettori solari termici? □ I raggi UVB □ I raggi Gamma □ I raggi IR 43) A cosa serve il vaso di espansione nel sanitario e nel riscaldamento? □ per mantenere la temperatura costante nel riscaldamento ed evitare il colpo d’ariete nel sanitario □ per contenere la dilatazione termica del fluido nel riscaldamento ed evitare il colpo d’ariete nel sanitario □ per avere una scorta d’acqua in caso di guasto negli impianti 44) A cosa serve lo scambiatore in una caldaia? □ a trasferire il calore di un circuito ad un altro, senza che i due fluidi vadano a contatto □ a trasformare la tensione di rete ad una tensione adeguata al funzionamento della scheda elettronica presente nella caldaia □ a scambiare l’acqua da un impianto ad un altro 45) Spiega a quali pressioni lavorano gli impianti sanitari e di riscaldamento: □ entrambi gli impianti lavorano a 3 bar □ il sanitario lavora a 6 bar ed il riscaldamento a 3 bar □ il sanitario lavora a 3 bar ed il riscaldamento a 1,5 bar 46) Spiega a cosa serve la valvola jolly e dove viene messa: □ serve per lo sfiato automatico dell’aria e va messa nella parte più alta dell’impianto □ serve per lo sfiato automatico dell’aria e va messa nella parte più bassa dell’impianto □ serve per lo sfiato manuale dell’aria e va messa nel termosifone 47) Che cos’è la domotica? □ È la scienza interdisciplinare che si occupa della robotica □ La domotica (unione delle parole domus + ottica) è la scienza della visione della casa automatica □ La domotica (unione delle parole domus + robotica) è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie 48) Cosa è la resistenza in un circuito elettrico? □ La resistenza che si oppone al passaggio di corrente □ La resistenza meccanica dei cavi □ Non c’è resistenza in un circuito elettrico 101 49) Valutando l’occorrenza di acqua calda sanitaria in un albergo di standard molto alto, quanti litri al giorno, si stima, servano per ogni persona □ 30 litri al giorno per persona □ 80 litri al giorno per persona □ 1910 litri al giorno per persona 50) Individua l’intruso tra le unità di misura della pressione: □ J □ bar □ kPa 2. Prova teorica: relazione scientifica riguardante i vegetali a presidio collocati a dimora Riportiamo di seguito le relazioni scientifiche dei tre vincitori. STEFANO CANE CNOS-FAP BRA CLASSE 3^ T CORSO TERMOIDRAULICA RELAZIONE SUL PEPERONE DI CAPRIGLIO Quest’anno 2015 la famosa esposizione mondiale “EXPO” è intitolata “Nutrire il pianeta”, sia dal punto di vista alimentare sia di quello di nutrire la Terra con l’energia. A proposito di energia, come allievo del Centro Professionale Salesiano, sono stato candidato a partecipare al concorso nazionale riguardante la materia. Con l’energia dovremo creare l’irrigazione di alcuni presidi “Siow Food” italiani. Il progetto di PresidiSlow Food nasce nel 1999 per il recupero e la salvaguardia di piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall’agricoltura industriale, dal degrado ambientale, e dall’omologazione. Anche se questa sorta di certificazione non è ufficiale (è assegnata da un comitato scientifico di Slow Food), i criteri di definizione sono simili a quelli di certificazioni come IGP e DOP, ma con un disciplinare molto più rigido. Il tentativo è di sostituire al criterio di una selezione dei prodotti fatta dagli organi pubblici, un riconoscimento che si basa solo sulla fiducia nella serietà delle scelte fatta da una Associazione internazionale. In molti casi i prodotti coincidono con quelli riconosciuti come “prodotti agroalimentari tradizionali italiani” su proposta delle regioni dal Ministero, ma Slow Food mira a garantire una uniformità di stile dei disciplinari che manca nello spezzettamento regionale. Noi in particolare ci occupiamo di un presidio molto importante per la nostra regione Piemonte, ovvero il presidio del Peperone di Capriglio. Per non perdere la 102 qualità di questo prodotto, che era ormai superato da altre qualità più conosciute, nel 2000 questi piccoli produttori del paese hanno chiesto il presidio all’associazione Slow Food; senza essere considerati per alcuni annicontinuando a contattarla, fino a quando hanno ricevuto la visita da un tecnico Slow Food che con alcuni perfezionamenti ha trovato a Capriglio un prodotto puro al 90%. Per ottenere il loro obbiettivo i produttori di Capriglio hanno dovuto creare un associazione, che dopo un anno di “Comunità del cibo”, nel 2010 hanno ottenuto il presidio durante il salone del gusto con alcune conferenze, il tutto sponsorizzato da “Marcopolo Environmental”. Capriglio è un paesino del Monferrato, vicino al Colle Don Bosco, che conserva un peperone dalle origini antiche, selezionato e coltivato da oltre 150 anni e tramandato di generazione in generazione dagli agricoltori locali. La terra del paese di Capriglio favorisce la crescita del peperone in quanto ricca di acqua, molto friabile e ottima per la coltivazione di ortaggi. Il peperone di Capriglio fino agli anni ‘60 aveva un notevole mercato e spesso con prezzi doppi rispetto ad altre varietà. Con l’introduzione di nuove varietà di dimensioni maggiori, la domanda si è abbassata tanto che in poco tempo la produzione era dedicata solo più al consumo familiare e a pochi conoscitori. Oggi, con il presidio, il prodotto viene commercializzato dai ristoranti del posto che hanno accordi con Slow Food e che utilizzano in particolare i presidi, da Eataly Torino e nei mercatini dedicati ai produttori. La pianta del peperone essendo una pianta di origine antica è molto rustica, vigorosa e non molto alta. Come altre varietà di peperoni coltivate nella zona di Asti anche il peperone di Capriglio si ritiene che sia stato originato da un incrocio naturale tra antiche coltivazioni di piccole dimensioni e altre di dimensioni ben più grandi provenienti dal cuneese. In passato i peperoni venivano seminati nelle stoppie del grano poiché il terreno ricco di acqua favoriva la crescita. I peperoni possono essere seminati in due modi diversi, singoli o doppi; dal seme singolo nasce il piantino semplice che resta più pesante e più debole in quanto il frutto rimane appeso alla pianta, bisogna quindi legarlo a un supporto; nel caso in cui vengono seminati i due semi nascono due piantini che nella crescita si intrecciano sostenendosi l’uno con l’altro, il piantino rimane quindi più robusto senza bisogno di essere legato. 103 Il peperone di Capriglio è un prodotto biologico al 100%, viene piantato a campo aperto e quindi anche la sua crescita è naturale, si tratta infatti di un peperone tardivo che viene raccolto nel periodo tra agosto e ottobre, che vede il suo picco nel mese di settembre. Il frutto del peperone di Capriglio è di dimensioni medio piccole, con tre sole costole e la sezione leggermente triangolare o cuoriforme, di colore gialle o rosso. Il sapore è delicatamente dolce e lo spessore della bacca consistente e carnoso e queste sono caratteristiche che si stanno perdendo tra le altre varietà presenti sul mercato. Un altro pregio di questo peperone è quello di essere particolarmente digeribile. Il peperone di Capriglio è molto adatto alla conservazione, quella tradizionale è quella sotto “raspa”, cioè nelle vinacce, per questo è sempre stato famoso e ricercato nei paesi vicini. È un metodo di conservazione molto semplice che consiste nel porre in una damigiana i peperoni interi, ben lavati e con ancora il picciolo attaccata, immersi in una soluzione composta da aceto, acqua bollente e sale. La bocca della damigiana viene poi chiusa con vinacce derivate dalla lavorazione del Barbera, che avviene nello stesso periodo della maturazione dei peperoni. Dopo un mese sono pronti per il consumo ma si possono conservare anche per un’annata. 104 Non esistono documenti sulla comparsa del peperone nel nostro paese, ma la tradizione narra che Mamma Margherita,madre di Don Bosco, nata a Capriglio, se ne era portati i semi per il suo piccolo orticello di Valdocco. In conclusione voglio dire che sono molto soddisfatto e orgoglioso di partecipare a questo concorso nazionale perché oltre a mettere in pratica le tecnologie idrauliche conosciute a casa e a scuola ci colleghiamo in particolar modo alla natura dovendo irrigare cinque presidi che durante l’EXPO dovranno crescere ed arrivare alloro raccolto. FEDERICO SANNA CNOS-FAP T. GERINI - ROMA RELAZIONE SUL FAGIOLONE DI VALLEPIETRA Categoria: Frutta, Ortaggie Legumi Tipologia: Prodotti tradizionali Zone di Produzione: Vallepietra(RM); Filettino (FR) Storia: Nel cuore del parco dei Monti Simbruini, a circa 800 metri di altitudine, sorge il piccolo borgo di Vallepietra, centro agro-pastorale che deve forse la sua fondazione a contadini fuggiti dalla campagna romana a causa dell’invasione dei Goti nel VI secolo. A un’altra dominazione, quella spagnola del XVI secolo, si fa risalire la coltivazione in queste terre del fagiolo Fagiolone di Vallepietra detto anche “Gigante di Spagna” e “ciavattone”. Caratteristiche: Seme aziendale di ecotipo locale appartenente alla famiglia delle Papilionaceae; specie Phaseolus Coccineous. La pianta a fusto volubile, presenta un portamento rampicante con rigogliosa fioritura: fiori sono bianchiemolto numerosi. Il baccello secco, lungo mediamente 10-12 cm porta al suo interno semi a forma di confetti di grandi dimensioni, di colore bianco e a forma di confetto, questo fagiolo è piantato dai coltivatori vallepietrani nei mesi di aprile e maggio e accolto in settembre.La coltivazione si effettua con metodi semplici e naturali, cioè senza diserbanti o concimi chimici. La conservazione avviene in sacchi di juta con foglie di alloro e/o sacchi sottovuoto posti in cantine asciutte e fresche. Si consuma in bianco con olio e cipolle, condito con il sugo di salsiccia e cotenne di maiale, oppure nelle zuppe di verdura e nelle insalate. La coltivazione del Fagiolone di Vallepietra è presente da tempo remoto nellaValle dell’Aniene, ed in particolare nel comune di Vallepietra e Filettino. Numerose sono le documentazioni scritte e fotografiche che testimoniano la storicità di questa coltura. Il seme è custodito da agricoltori anziani del posto che lo tramandano di generazione in generazione. Nella Valle dell’Aniene, a circa 100 km da Roma, avrà inizio a novembre la degustazione del “fagiolone di Vallepietra”, prodotto tipico del luogo, particolarmente apprezzato per le sue qualità organolettiche, in particolare la densità e la pastosità che lo rendono quasi pastoso al palato e al tempo stesso leggero e digeribile. La coltivazione avviene come per ogni altro tipo di fagiolo nonostante le sue dimensioni notevolmente più grandi la temperatura deve trovarsi tra 15°C e i 26°C, con temperature prossime allo zero la pianta muore facilmente mentre se è troppo caldo tende a rinsecchirsi e a fare pochi fiori. I semi vanno seppelliti a circa 20-25 centimetri sotto terra a distanza di 10-12 centimetri l’uno dall’altro, dopo 90-120 giorni i baccelli sono pronti per essere raccolti. 105 106 Slow Food Domenica 8 dicembre a Vallepietra si festeggiano la Sagra del Fagiolone e il Terra Madre Day di Slow Food. Un binomio d’eccezione per presentare il lavoro congiunto della Condotta Slow Food Territori del Cesanese, del Consorzio dei Produttori della Valle del Simbrivio, dell’Ente Parco dei Monti Simbruini e dell’Amministrazione locale. MATTEO DALLA BATTISTA CNOS-FAP BARDOLINO RELAZIONE SUL MAIS BIANCOPERLA Slow Food Slow Food nacque in Italia, a Bra, nel 1986, con il nome di Arcigola, fondata da Carlo Petrini e pensata come risposta al dilagare del Fast Food. Si pone l’obiettivo della promozione del diritto a godere del cibo, innanzitutto come un piacere. Slow Food è una associazione internazionale non profit, impegnata a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Il concetto di “Buono, Pulito e Giusto”, delinea una nuova qualità, che i prodotti alimentari dovrebbero raggiungere, le caratteristiche fondamentali, inscindibili e strettamente correlate, che un cibo deve avere per poter essere accettato come un prodotto di qualità. Il Buono attiene alle caratteristiche organolettiche, alla gratificazione del palato, ma anche ad una connotazione culturale rispettosa dell’identità di territorio. Il Pulito indica la sostenibilità di un alimento in tutte le sue fasi di lavorazione, dalla produzione delle materie prime al suo consumo, passando per la sua trasformazione e la sua distribuzione. Il Giusto, infine, è attinente alla sfera della giustizia sociale: troppi lavoratori sono sfruttati nel mondo del cibo, troppi contadini non ricevono il giusto per ciò che fanno, sia da un punto di vista economico, che sociale. La fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus coordina numerosi progetti a sostegno delle comunità di Terra Madre (Presìdi, Mercati della Terra, Orti) offrendo supporto tecnico ed economico. Il progetto Presìdi di Slow Food nasce nel 1999 come naturale evoluzione dell’Arca del Gusto per il recupero e la salvaguardia di piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall’agricoltura industriale, dal degrado ambientale, dall’omologazione. 107 Slow Food propone ai produttori dei Presìdi di Slow Food l’identificazione di un nuovo obiettivo da raggiungere in materia di sostenibilità ambientale del processo produttivo e degli imballaggi da esso determinati. l Presìdi sostengono le piccole produzioni eccellenti che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano mestieri e tecniche di lavorazione tradizionali, salvano dall’estinzione razze autoctone e antiche varietà di ortaggi e frutta. l Presìdi coinvolgono direttamente i produttori, offrono l’assistenza per migliorare la qualità dei prodotti, facilitano scambi fra Paesi diversi e cercano nuovi sbocchi di mercato (locali e internazionali). Se c’era una regione italiana in cui non si poteva tralasciare il presidio sul mais, questa è il Veneto. Tutta la storia gastronomica di questa regione è legata fortemente a un piatto fondamentale, quale la polenta. Nella patria del mais marano, comunemente, quando si parla di polenta si intende la polenta gialla. Eppure, fino al secondo dopoguerra, nel Polesine, nel Trevigiano e nel Veneziano si cucinava soprattutto la polenta bianca, ricavata dal mais Biancoperla. Considerata di maggior pregio, divideva geograficamente la pianura e la collina dalla montagna, dove era diffusa quella gialla, più rustica e più adatta alle condizioni agronomiche e pedologiche. Specificazioni e caratteristiche Il mais Biancoperla si acclima in questa parte della pianura veneta da tempo: Giacomo Agostinetti, agronomo di Cimadolmo, nei suoi Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa, editi a fine Seicento, segnala la presenza diffusa di un sorgoturco bianco, specie nei “quartieri della Piave”. La sua massiccia diffusione si colloca nella seconda metà dell’Ottocento, grazie anche alla sua maggiore conservabilità. Le pannocchie sono affusolate, allungate, senza ingrossamento basale, misurano mediamente dai 23 ai 25 cm ed hanno in genere dai 12 ai 14 ranghi (file di semi). Per la macinazione è preferibile la macinatura a palmenti, usando le vecchie pietre naturali a bassa velocità, perché assicura il passaggio nella farina, dei grassi del mais dai caratteristici composti aromatici. Nel passato il Biancoperla era diffuso appunto per l’ottima qualità delle sue farine. La sua cariosside è vitrea e di colorazione bianco perlaceo da cui deriva il nome stesso della varietà. Il Biancoperla è una varietà di mais a impollinazione libera (autofecondante), e questo lo rende certo meno produttivo e competitivo rispetto agli ibridi commerciali oggi 108 disponibili sul mercato. Viene seminato di norma alla fine di Marzo o all’inizio di Aprile e le pannocchie vengono raccolte tra Settembre ed Ottobre. Questa varietà preferisce terreni ricchi in materia organica e si presta bene ad una coltivazione di tipo biologico, la semina si effettua in file distanti 75 cm e ad una profondità di 2-4 cm. Si possono arrivare ad avere raccolti di circa 60 quintali per ettaro. Veri nemici per il Biancoperla sono le Piralidi del mais, piccole falene i cui bruchi scavano tortuose gallerie nelle canne e nelle pannocchie di questo vegetale, e le micotossine, particolari funghi che penetrano nella pianta a seguito degli attacchi della Piralide o di altri tipi di danneggiamento. Storia Questa varietà di mais ha subito nel dopoguerra una lenta, ma continua concorrenza delle sementi ibride di mais costituite negli Stati Uniti d’America, assai più produttive delle varietà locali tradizionali. Oggigiorno la sua presenza è ridotta a limitate aree, vere e proprie “enclave” nelle provincie di Venezia, Treviso, Padova e Verona. I Maiscoltori riunitisi in un’associazione, la “Associazione Conservatori Mais Biancoperla”, si rivolsero agli insegnanti dell’Istituto Professionale agrario di Castelfranco Veneto (TV), che praticavano l’agricoltura biologica nelle coltivazioni scolastiche. Questi stessi insegnanti capirono l’importanza di salvare una qualità autoctona ormai qua si perduta. Misero in contatto l’associazione di maiscoltori con l’Istituto sperimentale di genetica agraria “Nazareno Strampelli” di Lonigo (VI) che stava conducendo un lavoro di recupero delle antiche varietà di cereali. L’Istituto fu molto attivo nel fornire un indispensabile aiuto per la stesura del disciplinare di produzione e di trasformazione, ultimato nel 2001. Nel 2003 l’assemblea dei soci deliberò di tutelare la denominazione e l’immagine della stessa, depositando il marchio ed il logo della associazione. Nella realtà però l’applicazione del disciplinare si rivelò essere un sistema troppo oneroso, burocratico e complicato, incentrato com’era sulla sorveglianza delle sementi, delle operazioni colturali e di trasformazione, nonché sulle quantità vendute per cui alla fine solo pochi agricoltori biologici aderirono. Anche dal punto di vista commerciale ed economico l’operazione si dimostrò svantaggiosa. Pure il riconoscimento del Biancoperla come presidio da salvaguardare e da promuovere da parte del movimento Slow Food non smosse le acque più di tanto. Il presidio è un riconoscimento notevole, riservato a prodotti di nicchia e di elevata qualità, in pericolo di estinzione. Il Biancoperla viene annoverato anche tra i “nove gioielli veneti da salvare” per il dipartimento regionale di Veneto Agricoltura. L’obiettivo del presidio è migliorare la qualità della farina di mais biancoperla e diffonderne la conoscenza. Polenta bianca, delicatezza per pochi. Dal mais Biancoperla si ricava la polenta bianca detta anche “di Treviso”, fine, delicata e saporita. Nelle cucine del Veneto fino a poche decine d’anni fa, quasi quotidianamente si celebrava il rituale della preparazione della polenta, dove per polenta si intendeva 109 esclusivamente la polenta Bianca. È questo uno dei misteri gastronomici che elevato a dogma non è mai stato spiegato compiutamente. Questa strana spartizione geografica è rimasta fino ai giorni nostri ed anzi ha reso le province di Venezia, Treviso e parte di quella di Padova quasi un enclave del regno della polenta bianca. Infatti in tutta Italia e parte anche in Veneto, quando si dice polenta non è neanche necessario specificare se gialla o bianca, data la predominanza della prima. Questo è a parer mio un segreto che noi, amanti solo della polenta bianca, dobbiamo custodire gelosamente. In epoca di globalizzazione forzata è incredibile, infatti, come il resto dell’Italia non si sia ancora reso conto della differenza fra i due tipi di polenta e della ricchezza di questa diversità. La polenta bianca ottenuta dalla macinazione di mais bianco, più raro e più costoso del mais giallo, è una polenta che, oltre ad un profumo meno deciso della rispettiva gialla, è più delicata e più rispettosa del piatto che a lei viene accompagnato e da lei esaltato. Come dire che in un connubio gastronomico fa da cavaliere alla portata protagonista. Dal punto di vista nutrizionale, i valori (proteine, grassi, carboidrati, ceneri, ecc.) quasi si equivalgono tra la polenta bianca e quella gialla. Altra differenza tra i due tipi di polenta la possiamo riscontrare nel tipo di grana. Solitamente la grana della farina bianca è inferiore a quella della farina gialla. Per grana si intende la risultante in diametro della rottura e macinazione dei chicchi di mais. La farina bramata per polenta bianca o gialla è il prodotto semoloso ottenuto sulla parte vitrea della cariosside del mais ed è usata soprattutto per la polenta bianca di migliore qualità. Tornando alla discussione della grana più o meno fine della polenta, probabilmente penso che questo in passato sia stato determinato dalla povertà alimentare delle nostre popolazioni come pure la scelta del tipo di polenta bianca o gialla. Nelle zone montane dove la povertà alimentare era più accentuata era necessaria una polenta gialla più grossa di macina, dal gusto più deciso che coprisse il gusto del poco cibo che accompagnava, mentre man mano che si scendeva verso la pianura verso le città, con meno problemi alimentari, la polenta diventava bianca, di grana più fine e di gusto più delicato. La polenta bianca si accompagnava a diversi piatti e nelle campagne si usava consumarla con il latte freddo, ottenendo una sorta di semolino: i “patugoi” o “pestarei” nell’area collinare e pedemontana, i “tacoi” della pianura. Ideale e insuperabile il suo abbinamento con i piatti di pesce povero di fiume e di laguna: marson, schie, moeche, masenete, gamberi, baccalà nelle sue diverse preparazioni. Sono questi fattori di identità culturale, specie nelle aree collinari, a fornirci due specialità: “polenta e speo” e “polenta e osei”. Tale tradizione e ricchezza gastronomica ha rischiato l’estinzione, ma grazie all’impegno, all’interesse e alla passione dei maiscoltori, e delle associazioni, tra le quali Slow Food, che gli ha dedicato il presidio, questa prelibatezza veneta è stata preservata e resa nota al pubblico, con la speranza che tutto il mondo possa provare questi sapori speciali per la loro storia ed il gusto unico! 110 Storia Negli anni Cinquanta le varietà ibride farinose, più produttive, soppiantarono le coltivazioni ottenute dalle varietà a impollinazione libera come il Biancoperla, dalle rese più basse. Alcuni coltivatori, in particolare l’azienda Bellio di Silea, continuarono a coltivare il Biancoperla conservandone la semente. Oggi, un gruppo di agricoltori riuniti in un’associazione con una sua sede presso l’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto, mettendo a frutto il lavoro di selezione dell’Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria Strampelli di Lonigo, ha recuperato e nuovamente coltivato gli ecotipi originari di Biancoperla. L’obiettivo del Presidio è migliorare la qualità della farina di mais biancoperla e diffonderne la conoscenza. In particolare sarà valorizzata la macinazione a pietra, (già praticata in passato) che esalta le ottime qualità organolettiche del prodotto. Caratteristiche Se c’era una regione italiana in cui si poteva realizzare un Presidio sul mais, questa è il Veneto. Tutta la storia gastronomica di questa regione è legata fortemente a un piatto fondamentale quale la polenta. Nella patria del mais marano, comunemente, quando si parla di polenta si intende la polenta gialla. Eppure, fino al secondo dopoguerra, nel Polesine, nel Trevigiano e nel Veneziano si cucinava soprattutto una polenta bianca. Considerata di maggior pregio, divideva geograficamente la pianura e la collina dalla montagna, dove era diffusa quella gialla, più rustica e più adatta alle condizioni agronomiche e pedologiche. Le pannocchie sono affusolate, allungate, con grandi chicchi bianco perlacei e brillanti, vitrei, si ricava la polenta bianca detta anche “di Treviso”, fine, delicata e saporita. La polenta bianca si accompagnava a diversi piatti e nelle campagne si usava consumarla con il latte freddo, ottenendo una sorta di semolino: i patugoi o pestarei nell’area collinare e pedemontana, i tacoi della pianura. Ideale e insuperabile il suo abbinamento con i piatti di pesce povero di fiume e di laguna: marson, schie, moeche, masenete, gamberi, baccalà nelle sue diverse preparazioni. Sono quasi fattori di identità culturale, specie nelle aree collinari, due piatti: polenta e speo e polenta e osei. Eppure il mais bianco ha rischiato seriamente l’estinzione. Questa varietà, con un ciclo vegetativo di 120 giorni, perferisce terreni ricchi in materia organica e si presta bene ad una coltivazione di tipo biologico, con densità pari o inferiori a 5 piante/metro quadro. 3. Prova pratica: installazione parte elettrica e termoidraulica Il manufatto da realizzare consiste in un contenitore in legno a base rettangolare (dimensioni approssimative: 2 metri di lunghezza, 0.80 metri di larghezza, 40 centimetri di profondità) contenente terriccio ed humus. Il substrato fertile fornirà sostentamento a degli ortaggi o vegetali in genere. 111 Per legare strettamente la prova tecnica agli orientamenti di Expo 2015 (il cui tema è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”), si è pensato di collocare vegetali rappresentativi e tipici delle zone di provenienza dei corsisti (in particolare appartenenti a presidi dei territori cui appartengono storicamente), ampliando il carattere educativo dall’ambito strettamente tecnico a quello culturale e scientifico. Scopo della prova è fornire la giusta e costante umidità ai vegetali, mantenendo inalterati i principi di sostenibilità, ovvero fornendo alimentazione alle piantine senza forzarne in alcun modo la crescita, semplicemente sopperendo alle carenze di acqua per scarso apporto pluviometrico e/o eccesso di evaporazione; a tal proposito è opportuno precisare che l’illuminazione prevista a corredo dell’opera, è da ritenersi a soli fini di servizio e supervisione nelle ore notturne, e non deve in alcun modo essere utilizzata per accelerare lo sviluppo dei vegetali. Il modello prodotto, che per le sue caratteristiche è riproducibile su scala più ampia, può essere preso come riferimento per applicazioni in realtà e Paesi caratterizzati da carenze d’acqua croniche o stagionali. Per la costruzione del manufatto è necessaria l’applicazione di conoscenze e competenze tipiche del settore termoidraulico ed altre del settore elettrico; la partecipazione dei concorrenti sarà quindi necessariamente legata alle loro competenze tecnico-professionali e realizzata tramite la costituzione di squadre di lavoro a coppie, formate previa estrazione a sorte il primo giorno del concorso (ovviamente costituite ognuna da un allievo di estrazione termoidraulica ed uno di estrazione elettrica); in base a queste premesse il concorso si inserisce a pieno titolo all’interno del settore Energia. Verrà ora descritta nei particolari la prova, che è realizzata anche grazie alla collaborazione di aziende di settore che, a vario titolo, forniranno supporto. 3.1. Svolgimento della prova pratica Lo scopo principale da raggiungere è la realizzazione di un impianto di irrigazione goccia-goccia per mantenere al giusto grado di umidità il terriccio che sostiene ed alimenta le piante o i semi in dotazione. Agli allievi vengono forniti i seguenti elementi, da utilizzarsi per svolgere il compito assegnato: – N° 1 contenitore in legno compensato con dimensioni di metri 2 x 0,80 x 0,40; – N° 1 pannello di lavoro in compensato con spazio utile di metri 1 x 0,60 per la componentistica elettrica e di metri 1 x 0,60 per la componentistica termoidraulica; – Terriccio ed humus in quantità adeguate; – Piantine collocate o da collocare parzialmente a dimora (Presidi Slow Food); – Contenitore in materiale plastico, atto a contenere la riserva di liquido in prossimità dell’impianto; – Tubazioni in materiale poroso del tipo per irrigazione “goccia-goccia”; – Tubazioni in multistrato (diametro 14x2 mm) da utilizzarsi per il tratto terminale delle condutture; – Tubazioni in rame (diametro di 10 mm) da utilizzare per costruire brevi tratti di 112 tubazioni e per la realizzazione (su scala ridotta) di un piccolo collettore solare aperto, con applicazione delle tecniche di piegatura, bicchieratura e saldobrasatura del metallo; – Valvola a tre vie a controllo elettronico per la creazione del circuito di ricircolo continuo, atto a prevenire il congelamento del liquido all’interno delle tubature; – Pompa di mandata, alimentata a 24 V Ca, con potenza sufficiente per la movimentazione di liquido in condizioni di bassa prevalenza (50 watt); – Materiali di connessione ed adattatori per tubazioni in rame e multistrato, sufficienti per la realizzazione dell’opera; – Staffe (agganci) e viti autofilettanti in numero sufficiente per il fissaggio a parete degli elementi dell’impianto; – N° 1 quadro di alimentazione/controllo da 12 moduli; – N° 1 sezionatore; – N° 1 portafusibili bipolare; – N° 1 scatola portafrutto completa di interruttore manuale; – N° 1 scheda di rilevamento umidità del terreno e controllo pompa (precablata, realizzata su base Arduino); – N° 1 modulo fotovoltaico da laboratorio (cm 100 x cm 70), 12 V , potenza max 80 watt; – N° 1 batteria tampone di piccole dimensioni, 12 volt, 45 Ah; – N° 1 Inverter (ingresso 12 Vcc, uscita 24 V Ca); – Portalampade e lampade in numero di 1 per postazione, alimentate a 24 volt in AC; – Cavi elettrici e connessioni in quantità sufficiente; – Canaline a tubo, curve a gomito e fissatubo in quantità sufficiente; – N° 5+5 (maschio-femmina) connettori per fotovoltaico tipo MC4; – Cavo di grado fotovoltaico in quantità sufficiente (rosso + nero). – Bombola e cannello portatili per brasatura dolce; – Bacchetta in stagno e disossidante per brasatura dolce. La borsa portaattrezzi contenente il necessario, ed il materiale di consumo (ad es. nastro isolante) e di misurazione (metro a nastro, multimetro, ecc.) sono a carico dei partecipanti. La prova prevede la messa a dimora ed il cablaggio dei componenti precedentemente elencati; cuore della parte termoidraulica saranno le lavorazioni operate sul rame e sulle tubazioni in multistrato; per la parte elettrica è richiesto il corretto cablaggio delle parti a fonte rinnovabile, dell’impianto di illuminazione e del componente elettronico di controllo. Al termine è prevista una fase di collaudo ed eventuale ricerca guasto, da eseguirsi prima della valutazione finale del manufatto. Il primo schema, riportato di seguito, (Tav. 1) illustra il manufatto nel suo complesso. Il secondo schema (Tav. 2) mostra il rendering tridimensionale del lavoro finito. Il terzo schema (Tav. 3) contiene le proiezioni ortogonali e l’assonometria del manufatto. 113 Tav. 1 114 Tav. 2 115 Tav. 3 116 Particolari e specifiche tecniche delle lavorazioni termoidrauliche In Tav. 4 viene riportato lo schema di montaggio della componentistica idraulica del manufatto (a destra nel disegno, parti con tratto continuo). Le misure sono riportate in scala 1:10, per cui il posizionamento dei singoli elementi può avvenire tramite rilevamento diretto delle quote sullo schema stesso. I tre elementi principali da posizionare sono: – il collettore auto costruito (le specifiche per la sua realizzazione sono riportate in seguito); – la pompa di mandata; – la valvola a tre vie. Sempre riferendosi allo schema, i tre elementi descritti in precedenza vanno collegati tra loro utilizzando la tubatura in rame (di diametro 10 mm), fissata ove necessario e sagomata utilizzando la piegatubi messa a disposizione. Il collettore viene connesso alla tubazione tramite bicchieratura e brasatura dolce, la pompa di mandata viene connessa utilizzando i raccordi forniti e pre-assemblati, a loro volta brasati alla tubazione principale; la valvola a tre vie viene raccordata, seguendo le specifiche del costruttore, utilizzando i raccordi in dotazione. Il fissaggio degli elementi alla parete in compensato avviene tramite staffe di diametro opportuno. Dall’uscita in posizione “on” della valvola a tre vie si diparte la tubatura in multistrato raccordata e rastremata utilizzando gli elementi in dotazione (gomiti e tee del tipo “a stringere”). La sagomatura, ove necessario, avviene tramite la piegatubi con la dima fornita. Il fissaggio alla parete in compensato della tubazione in multistrato avviene con l’ausilio di staffe apposite. Dai 4 estremi (seguire le specifiche dello schema, Tav. 4), partono i 4 tubi in materiale poroso che vanno poi depositati sulla superficie del terreno da irrigare (in prossimità dei vegetali). Il “pescaggio” dell’acqua di irrigazione avviene, come da schema, all’interno di un contenitore che verrà poi posizionato in prossimità del pannello (immediatamente alla sua destra). Il collettore auto costruito costituisce la parte più complessa delle lavorazioni termoidrauliche; dallo schema di Tav. 5 (complessivo) e da quello in Tav. 6 (esploso), è possibile desumere le modalità costruttive: vengono fornite 4 curve a gomito e 6 tee che, tramite tratti di tubo di opportuna lunghezza e tramite fissaggio con bicchieratura e brasatura dolce, verranno assemblati per ottenere una sorta di griglia di dimensioni approssimative di 12x20 cm complessivi. Gli schemi forniti ai concorrenti sono in scala 1:1, per poter confrontare in maniera immediata le specifiche tecniche con le caratteristiche dei materiali forniti in dotazione. La brasatura dolce avverrà al banco-morsa utilizzando un cannello del tipo “usa e getta”, operando con l’ausilio di antiossidante e rocchetto di stagno (tutti forniti in dotazione). 117 Tav. 4 118 Tav. 5 119 Tav. 6 120 Particolari e specifiche tecniche delle lavorazioni elettriche In Tav. 7 viene riportato lo schema di montaggio della componentistica elettrica del manufatto (a sinistra nel disegno, parti con tratto continuo). Le misure sono riportate in scala 1:10, per cui il posizionamento dei singoli elementi può avvenire tramite rilevamento diretto delle quote sullo schema stesso. Nello spazio a disposizione vengono collocati i seguenti elementi fondamentali: – Il quadro di comando principale; – La scatola portafrutto contenente l’interruttore manuale; – Il portalampada a plafoniera; – Il gruppo inverter. A fianco del pannello (alla sua sinistra), vengono collocati il modulo fotovoltaico e la batteria di accumulo; essi verranno connessi al quadro di comando utilizzando cavi di grado fotovoltaico (quindi a doppio isolamento). Gli elementi precedentemente elencati vengono connessi tramite canalina a tubo, raccordata tramite curve e fissata al pannello con appositi elementi forniti in dotazione (seguire le indicazioni della Tav. 7). All’interno del quadro di comando trovano posto: il sezionatore, il portafusibili e, nelle vicinanze, la scheda di controllo Arduino (precablata e programmata); i collegamenti elettrici dei dispositivi (nel quadro) e gli organi di comando, utilizzatori e di trasformazione vengono allacciati tra loro seguendo le indicazioni dello schema elettrico riportato in Tav. 8. Dal gruppo inverter deve partire una canalina diretta alla pompa di mandata, all’interno della quale sono contenuti i cavi di alimentazione elettrica della pompa stessa. In prossimità del quadro di comando va collocata la scatola contenente la scheda di controllo Arduino, che deve essere alimentata e collegata seguendo le specifiche riportate in Tav. 9. In uscita dalla scheda sono previsti due cavetti di segnale principali: uno va verso un sensore da inserire nel terreno, per rilevarne il grado di umidità, l’altro si collega ad una sonda di temperatura polarizzata. Il sensore di livello acqua, che invece non viene utilizzato, deve essere cortocircuitato. 121 Tav. 7 122 Tav. 8 123 Tav. 9 124 Verifiche tecniche di collegamento, collaudo degli impianti e valutazioni finali. Il tempo complessivo destinato alle lavorazioni pratiche copre le giornate di martedì 5 e mercoledì 6 maggio; al pomeriggio del secondo giorno si procederà tuttavia all’avvio delle valutazioni; la commissione valutativa baserà il proprio giudizio su più fattori, riguardanti il rispetto delle specifiche di cablaggio riportate negli schemi, la qualità del lavoro e le sue funzionalità operative: verrà svolto un collaudo funzionale, atto a verificare la bontà dell’opera portata a termine. Le valutazioni finali complessive saranno effettuate secondo i seguenti criteri: – Prova teorica (quiz tecnico-scientifico a risposta chiusa): valutazione individuale con punteggio espresso in centesimi, peso complessivo sulla classifica finale: 40%. – Prova teorica (relazione scientifica riguardante i vegetali a Presidio collocati a dimora): valutazione individuale con punteggio espresso in centesimi, ottenuto tramite la compilazione di griglia di valutazione, peso sulla classifica finale: 10%. – Prova pratica (installazione parte elettrica e termoidraulica): valutazione a coppie con punteggio espresso in centesimi (in pratica i due concorrenti della squadra otterranno lo stesso punteggio individuale), ricavato tramite la compilazione di griglia di valutazione, peso sulla classifica finale: 50%. Al termine della fase valutativa verranno proclamati i primi tre classificati. Figura 1: Stefano Cane (CFP di Bra) 1° classificato Concorso Nazionale Settore Energia edizione 2015. Figura 2: Federico Sanna (CFP T. Gerini di Roma) 2° classificato Concorso Nazionale Settore Energia edizione 2015. Figura 3: Matteo Dalla Battista (CFP di Bardolino) 3° classificato Concorso Nazionale Settore Energia edizione 2015. 125 1. Prova del Concorso Settore Grafico Nell’ambito delle tematiche proposte da EXPO 2015, l’azienda Food&Future leader nel settore alimentare internazionale, vuole realizzare una campagna di comunicazione visiva per il lancio di una nuova linea di prodotti con lo scopo di sensibilizzare e favorire l’interscambio culturale tra le Nazioni. L’oggetto della campagna in questione riguarda la progettazione dell’immagine di YUMKIT. Come dice il nome, questo prodotto è un kit per la preparazione di un piatto tipico che simboleggi idealmente una Nazione. La confezione contiene tutti gli ingredienti e la ricetta originale per realizzare due porzioni del piatto tipico. Per esempio, lo YUMKIT - ITALY conterrà tutto il necessario per preparare due porzioni di pasta al pomodoro: 200gr di pasta, una bottiglietta di olio extravergine d’oliva, una dose di sale grosso, una dose di sale fino e spezie (per esempio, basilico liofilizzato), la ricetta contenente anche alcune curiosità storiche. In modo simile, ogni Nazione partecipante all’iniziativa avrà un proprio YUMKIT con cui far conoscere al resto del mondo i propri sapori e le proprie tradizioni. La prova si è svolta in due fasi. 1.1. Fase 1: il logo Progettazione di un logo secondo la grafica che riterrà più efficace per comunicare il concetto. Il logo è stato realizzato nella sua forma in bianco e nero e nella versione a colori, realizzando manualmente una serie di bozzetti che costituivano un esempio di percorso progettuale. L’esecutivo del logo è stato in seguito creato al computer attraverso l’uso del software Adobe Illustrator. Settore: GRAFICO 126 1.2. Fase 2: la campagna Il candidato ha successivamente scelto di realizzare la campagna pubblicitaria attraverso la realizzazione di uno tra i seguenti mezzi di comunicazione: poster, packaging, sito web, App. Le specifiche delle quattro categorie sono riportate nella seguente tabella riassuntiva: TIPOLOGIA DEGLI ELABORATI POSTER Formato: A3 Stampa dell’elaborato su cartoncino. PACKAGING Scelta tra i modelli di packaging messi a disposizione e impaginarli secondo le specifiche elencate. Stampa e montaggio della confezione. SITO WEB Formato: 1024 x 768 px Consegna in formato digitale del file del sito realizzato in Keynote, WordPress e/o Dreamweaver. APP Formato: 750 x 1334 px con risoluzione 326 ppi Consegna in formato digitale di tre immagini in formato JPEG realizzate in Adobe Photoshop. Figura 1: Vladislav Ganusceac (CFP di Castelnuovo Don Bosco) 1° classificato Concorso Nazionale Settore Grafico edizione 2015. Figura 2: Giulia Cappellari (CFP di Verona) 2° classificato Concorso Nazionale Settore Grafico edizione 2015. Figura 3: Alice Favaro (CFP di Venezia Mestre) 3° classificato Concorso Nazionale Settore Grafico edizione 2015. 127 1. Test di tecnologia 1. La funzione “G96” definisce: □ Limite massimo di giri □ Velocità di taglio costante (metri/minuto) □ Numero di giri (giri/minuto) □ Velocità di avanzamento assi (millimetri/giro) 2. Nell’impostazione standard, a quale unità di misura si fa riferimento per definire la velocità di avanzamento assi di un tornio a CNC? □ mm/giro □ mm/dente □ mm/minuto □ metri/secondo 3. Scegliere l’operazione di moltiplicazione necessaria per calcolare la velocità di avanzamento assi (espressa in mm/minuto) di una fresatrice a CNC: □ (Numero di giri al minuto) x (avanzamento in millimetri al giro) □ (Velocità di taglio in millimetri al minuto) x (avanzamento in millimetri al giro) □ (Avanzamento in millimetri al dente) x (numero di giri al minuto) □ (Numero di taglienti utensile) x (avanzamento in millimetri al dente) Settore: MECCANICO 128 4. Quale è il significato della funzione “G03”? □ Movimento lineare assi □ Movimento circolare assi in senso antiorario □ Movimento circolare assi in senso orario □ Senso di rotazione orario del mandrino 5. Quale è il significato della funzione “M04”? □ Movimento circolare assi in senso antiorario □ Rotazione mandrino in senso orario □ Rotazione mandrino in senso antiorario 6, Quale funzione deve essere programmata per attivare la compensazione raggio utensile nel caso di fresatura profilo rappresentata in figura? □ G41 □ G40 □ M42 □ G42 7. Scegliere il punto sul quale definire lo zero pezzo per gli assi XY-Z, per ottenere tutte le coordinate pezzo positive. □ AE □ AF □ CF □ CG □ BF □ DH 8. Definire le coordinate assolute dei piani “A” “B” “C” lungo l’asse Z, considerando che lo spessore del pezzo grezzo è di 28 mm ed il sovrametallo da asportare sul lato superiore è di 2 mm. Definire inoltre le coordinate assolute del punto “D”. 9. Ricercare gli errori presenti nel programma di tornitura in finitura del profilo rappresentato, riscrivendo i dati corretti nelle caselle corrispondenti. 130 10. Quale è il punto di riferimento utilizzato per eseguire l’azzeramento del naso mandrino sul pezzo da lavorare (zero pezzo), prima di eseguire la lavorazione alla fresatrice ed utilizzando una serie di utensili? □ Punto N □ Punto E □ Piano frontale anteriore dell’utensile □ Nessuna delle risposte precedenti 11. Nella programmazione ISO standard per un tornio a CNC, che significato assume di norma la lettera “F”? □ Una funzione miscellanea □ Codice di forma dell’utensile □ Velocità di avanzamento espressa in mm/giro o mm/min □ Codice di Fermata di emergenza 12. Nella programmazione ISO standard per un CNC, che significato assume la lettera “T”? □ È l’iniziale della parola Tool e definisce l’utensile attivo o in lavorazione □ È l’iniziale della parola Time e definisce il tempo massimo di cambio utensile □ È l’iniziale della parola Turret e definisce il numero di torrette portautensili della macchina □ Definisce l’asse supplementare “T” di Traslazione 13. Nel sistema ISO standard, gli assi principali di una fresatrice vengono designati con le lettere X, Y, Z. quale designazione viene data agli eventuali assi rotativi che ruotano attorno agli assi principali? □ U, V, W □ I, J, K □ A, B, C □ 1, 2, 3 14. La funzione necessaria per definire la fine del programma, il reset delle funzioni attive ed il riposizionamento all’inizio programma è: □ M0 □ M30 □ G30 □ M05 131 15. Completare le righe di programmazione, inserendo le informazioni mancanti per eseguire la tornitura in finitura del profilo rappresentato, utilizzando il metodo di programmazione ISO standard. 132 133 2. Interpretazione disegno industriale 1. Indica il nome delle tra viste con le quali è stato rappresentato il disegno d’assieme: 2. Qual è il significato del simbolo 3. Indica il numero distintivo dei particolari che fanno eccezione alla regola delle sezioni (pur essendo incontrati dal piano di sezione non vengono tratteggiati). 4. Dovendo smontare completamente il complessivo, quanti pezzi ci troveremo sul banco di lavoro? 5. Spiega il funzionamento dell’assieme, partendo dal movimento in entrata affidato alla manopola (part. 17). 6. Qual è lo scopo dei due fori ciechi presenti nel particolare 9? 7. Spiega il significato della seguente designazione: a Vite ISO4762 b M c 6 d x16 8. Per quale scopo è stata inserita la SPINA ELASTICA (part. 18)? 9. A cosa serve il particolare 11? 10. Quali sono i diametri in tolleranza ISO presenti sul particolare PISTONE SECONDARIO? 11. Spiega il significato della tolleranza di forma presente sul disegno del PISTONE SECONDARIO 12. Qual è il valore del grado di finitura (rugosità) del PISTONE SECONDARIO? 13. Ricerca in tabella il valore degli scostamenti della quota con tolleranza Æ12h8 presente nel PISTONE SECONDARIO. 134 14. Qual è lo scopo del foro Ø4 presente nel PISTONE SECONDARIO? 15. Sul Ø17 del PISTONE SECONDARIO non è indicata alcuna tolleranza. Qual è la tolleranza da utilizzare durante la fase di costruzione in officina? CAD – Computer Aided Design Utilizzando a tua discrezione uno dei due software messi a disposizione (AutoCAD o Draf Sight), realizza il disegno del particolare fornito (NOME PEZZO) secondo le seguenti specifiche: • Vista principale sezionata • Vista laterale da sinistra (lato con forature cieche) Completa il lavoro inserendo la quotatura e compilando in tutte le sue parti il cartiglio (tabella delle iscrizioni). 135 3. Disegni tecnici 136 137 138 139 140 141 142 143 Figura 1: Giacomo Corradini (CFP di Verona) 1° classificato Concorso Nazionale Settore Meccanico edizione 2015. Figura 2: Pietro Lauria (CFP di Sesto San Giovanni) 1° classificato Concorso Nazionale Settore Meccanico edizione 2015. Figura 3: Luca Cortellazzi (CFP di Vigliano Biellese) 3° classificato Concorso Nazionale Settore Meccanico edizione 2015. 145 1. Prova tecnico-scientifica 1.1 Questionario Il candidato risponda alla serie di 25 quesiti tecnico professionali a risposta chiusa. Si tenga presente che: • La risposta corretta vale 4 punti • La risposta non data vale 0 punti • La risposta errata vale -1 punto Tempo massimo disponibile per rispondere al questionario: 1 ora domanda 1 Quale di questi vetri è di sicurezza? ■ Vetro camera 4/12/4 ■ Vetro camera 4+4/12/4+4 ■ Vetro stampato C5 ■ NON SO Settore: SERRAMENTISTA Cognome e Nome Centro di provenienza Punteggio Valutazione Risposte corrette Risposte errate Risposte non date /100 146 domanda 2 Qual è il materiale isolante utilizzato nei profili a taglio termico? ■ Poliammide ■ Lana di roccia. ■ P.V.C. ■ Vetroresina. domanda 3 Chi è il R.S.P.P.? ■ Il coordinatore sicurezza in azienda ■ Il responsabile del servizio prevenzione e protezione ■ Il lavoratore assunto ■ Ogni dipendente dell’azienda domanda 4 Per quali motivi i fermavetri vanno posizionati nella parte interna del serramento? ■ Per ragioni puramente estetiche. ■ Per motivi di costruzioni del serramento. ■ Per ragioni di sicurezza. ■ Per motivi di assemblaggio e di taglio del materiale ■ NON SO domanda 5 Per fare lo scasso di una serratura quale tra le seguenti macchine si deve utilizzare. ■ Troncatrice ■ Pantografo. ■ Intestatrice. ■ Trapano a colonna domanda 6 Cosa si intende per ESTRUSIONE. ■ Lavorazione di barre di alluminio con macchine utensili ad asportazione di truciolo. ■ Fusione di bilette di alluminio in appositi stampi. ■ Passaggio delle bilette d’alluminio preriscaldate attraverso apposite matrici. ■ Estrazione casuale di alluminio da minerali. ■ NON SO 147 domanda 7 La conducibilità termica è l’attitudine di un materiale a trasmettere il calore. quale dei seguenti materiali è un cattivo conduttore di calore? ■ Vetro. ■ Polistirolo espanso. ■ Alluminio. ■ Argento. domanda 8 Per costruire un serramento da posizionare in un edificio residenziale, quale sistema di tenuta è consigliato utilizzare? ■ Giunto aperto ■ Doppia battuta ■ Giunto chiuso ■ Giunto semiaperto domanda 9 Il taglio dei ferma vetri arrotondati va fatto a: ■ 45 gradi ■ 90 gradi ■ 130 gradi ■ Indifferente ■ NON SO domanda 10 Differenze principali tra giunto aperto e doppia battuta. ■ Giunto aperto usato per serramenti con senso di apertura verso l’interno del locale; doppia battuta usato per serramenti con senso di apertura verso l’esterno del locale ■ Giunto aperto per serramenti in locali pubblici; doppia battuta usato per serramenti in locali residenziali ■ Giunto aperto usato per la messa in opera di vetri 4/12/4; doppia battuta per la messa in opera di vetri 4+4. ■ Giunto aperto usato per la costruzione di serramenti scorrevoli; doppia battuta per la costruzione di serramenti vasistas ■ NON SO domanda 11 Un solido a forma di cubo avente l’altezza di un metro pesa 800 Kg. Quanto pesa un cubo con lato di 50 cm dello stesso materiale? ■ 10 Kg. ■ 16 Kg. ■ 100 Kg. ■ 400 Kg. 148 domanda 12 Per quale ragione i profilati a taglio termico sono impiegati? ■ Perché sono più belli ■ Perché costano di più ■ Perché hanno un buon isolamento termico ■ NON SO domanda 13 Ti viene richiesto di presentare un preventivo del costo totale di un serramento. Sapendo che il prezzo stabilito per la mano d’opera equivale a 36 euro all’ora, che il costo totale di materiali ed accessori è pari a 193 euro, che viene stimato un tempo di lavorazione pari a 6 ore e mezza, calcola il costo da presentare al cliente, sapendo che alla spesa totale viene aggiunta l’importo dell’iva pari al 22%. ■ 490,44 € ■ 520,94 € ■ 607,43 € ■ 594,20 € ■ NON SO domanda 14 Hai a disposizione una guarnizione a palloncino; negli angoli di raccordo cosa è consigliato utilizzare? ■ Angolo Vulcanizzato ■ Giunto a 45° ■ Angolo Pressofuso ■ Giunto a 90° ■ NON SO domanda 15 Le barre di alluminio estruse vengono vendute di lunghezza: ■ 4,60 m ■ 600 cm ■ 7,5 m ■ 6,5 m ■ NON SO domanda 16 Chi è il medico competente che cura la sorveglianza sanitaria e da chi è nominato? ■ È un medico generico, nominato dagli operai ■ È un medico specialista, nominato dall’ASL ■ È un medico specialista, nominato dal datore di lavoro ■ È un medico generico, nominato dai sindacati ■ NON SO 149 domanda 17 In un locale pubblico deve essere presente almeno un’uscita di sicurezza dotata di: ■ Anta ribalta ■ Scorrevole ■ Lucchetto ■ Maniglione anti panico ■ NON SO domanda 18 In un serramento per evitare la formazione di condensa quale tipo di profilato occorre utilizzare. ■ Taglio freddo. ■ Doppia battuta. ■ Taglio termico. ■ Giunto aperto. domanda 19 La formazione di muffe in prossimità del serramento sono la conseguenza di: ■ Assenza di controtelaio. ■ Ponte termico tra parete esterna e parete interna ■ Guarnizioni, utilizzate per la costruzione del serramento, con insufficiente tenuta all’aria. ■ Vetro camera con camera insufficiente. domanda 20 Che cosa può creare un ponte termico tra due pareti? ■ Un serramento a taglio termico posato a regola d’arte e nel rispetto delle normative ■ vigenti. ■ Interspazio tra parete esterna e parete interna di un edificio. ■ Materiale omogeneo che unisce la parete interna con la parete esterna di un edificio ■ Materiale isolante interposto tra la parete esterna e la parete interna di un edificio domanda 21 Indicare quale sistema di tenuta è più efficace? ■ A doppia battuta ■ A giunto aperto ■ A giunto chiuso ■ NON SO 150 domanda 22 Come vengono realizzate le barre di alluminio? ■ Laminazione ■ Fusione ■ Estrusione ■ NON SO domanda 23 Per il corretto montaggio del maniglione antipanico la porta deve aprirsi verso: ■ L’esterno ■ L’interno ■ È indifferente ■ NON SO domanda 24 Cosa indicano i cartelli di colore blu? ■ Divieto ■ Avvertimento ■ Obbligo ■ Indicazione ■ NON SO domanda 25 Cosa si intende con la sigla D.P.I. ■ Dipartimento di Polizia Indipendente ■ Dipartimento di Pulizia Interno ■ Dispositivi Principali Integrati ■ Dispositivo di Protezione Individuale ■ NON SO 151 2. Fase tecnica di progettazione e prova pratica di laboratorio Il candidato esegue il progetto di un serramento in alluminio avente le seguenti caratteristiche: • Serramento costituito da una finestra ad un’anta con apertura a vasistas e fisso inferiore telaio L • Serie profilati in alluminio - NC50STH METRA. • Sistema di tenuta - Giunto Aperto • Dimensione serramento - H=1000 L=700 • Posizione traverso separatore tra fisso e anta: Ht=350 • Vetro camera - 4/12/4 • Utilizzare cerniere a Morsa e chiusura vasistas Newton F7 della SAVIO • Utilizzare accessori di posa e assemblaggio quanto consigliato dal sistema • Guarnizioni: in base a quanto consigliato dal sistema Elaborati da svolgere  PROVA TECNICA: Tempo assegnato 2 ore. Disegno del prospetto in scala 1:5, completamento delle sezioni con l’inserimento delle quote mancanti, scheda di taglio, elenco accessori, elenco guarnizioni.  PROVA PRATICA DI LABORATORIO: tempo assegnato 10 ore. Esecuzione del serramento sopra richiesto, e compilazione scheda di collaudo. 152 153 154 3. Distinta di taglio 155 156 157 158 159 161 1. Prova del cuoco Gli allievi divisi in squadre dovranno realizzare un piatto utilizzando un paniere di prodotti uguale per tutte le squadre. Settore: TURISTICO/ALBERGHIERO 162 2. Sapori in movimento attraverso il pianeta In questa edizione del Concorso Nazionale dei Capolavori del Settore Turistico- Alberghiero si è voluto dar voce alla capacità dei ragazzi di confrontarsi con ingredienti e piatti di esteri, mettendo così in moto un meccanismo di ricerca di ingredienti nuovi, talvolta non conosciuti, accostamenti di sapori diversi e tecniche di cottura. 163 3. Prova merceologica ed enogastronomica Questionario sulle conoscenze professionali del settore, analisi della prova svolta e descrizione del vino abbinato scelto per il proprio piatto. 164 PROVA MERCEOLOGICA – SETTORE TURISTICO ALBERGHIERO DATA................................................ NOME..................................................................................................................................................... 1. Lo chef Saucier è lo chef di partita con le mansioni più delicate; difatti i suoi compiti sono: ■ preparare tutto ciò che riguarda la cucina fredda, gestire le celle frigorifere e sezionare e preparare le carni ed i pesci. ■ confezionare tutte le salse, salvo quelle fredde, le carni (in umido, saltate, brasate, affogate e bollite) comprese le piccole guarnizioni d’accompagnamento, come pure tutti i pesci con salsa. ■ preparare le carni, dalle carni alla griglia a quelle arrosto, inoltre è addetto al taglio delle patate e delle verdure destinate alla frittura. 2. Lo chef Garde Manger si occupa: ■ di preparare piatti quali: le paste, i risi, le torte salate, i soufflé salati. ■ di preparare tutti i tipi di dolci, tutti i tipi di torte, piccole e grosse pièce di pasticceria, gelati, sorbetti, bombe, crème caramel, pudding, petit fours e pasticceria mignon. ■ di preparare tutto ciò che riguarda “cucina fredda”: gelatine, salse fredde, buffet freddi, antipasti freddi; inoltre gestisce le celle frigorifere e la sezionatura delle carni e dei pesci da distribuire poi alle varie partite. 3. I compiti del Commis di cucina sono: ■ preparare e cucinare le creme, i potage e i consommé. ■ aiutare lo chef di partita in tutte le sue funzioni. ■ Coordinare una partita di cucina. Igiene in cucina e prevenzione nel posto di lavoro 4. L’utilizzo della divisa è composta da: ■ cappello, giacca, pantaloni, scarpe, torcione. ■ giacca, scarpe, pantaloni, cappello (facoltativo), grembiule, torcione. ■ scarpe, fazzoletto da collo, scarpe, giacca, cappello, grembiule, torcione. 5. Le basse temperature: sotto i 10°C: ■ riducono la velocità di riproduzione dei microrganismi e li uccidono. ■ riducono la velocità di moltiplicazione dei microrganismi; più bassa è la temperatura, maggiore è la possibilità di distruzione, a condizione che sia mantenuta per almeno 10-15 minuti. ■ Riducono la velocità di riproduzione dei microrganismi e le loro funzioni vitali. 165 6. La temperatura ottimale per la conservazione di carni fresche è: ■ da +2°C a +6°C. ■ da 0 a +2°C. ■ da +2°C a +4°C. 7. La procedura corretta per la pulizia dell’affettatrice è la seguente: ■ togliere corrente, smontare, detergere, sanificare, asciugare, rimontare. ■ smontare, sanificare, asciugare, rimontare. ■ far girare la lama lentamente e, con un panno umido, pulirla. 8. Se una padella per friggere prende fuoco: ■ spegnere subito il fornello, e buttare nell’immediato acqua fino a quando la fiamma sarà spenta. ■ muovere la padella e soffiare con tutto il fiato possibile per spegnerlo nel più breve tempo possibile. ■ dopo aver spento il fornello, coprire la padella con un coperchio e con un’altra pentola. 9. Nel caso di ferite ed emorragie: ■ applicare un pezzo di tessuto (garza, ecc.) sulla ferita per fermare il sanguinamento e chiamare i soccorsi, nel caso la ferita fosse profonda. ■ correre subito a cercare aiuto lasciando la persona sola, dopo aver disinfettato con alcool e applicato un cerotto. ■ mettere subito la parte interessata sotto acqua corrente fino all’arrivo dei soccorsi. La cottura degli alimenti 10. Nella cottura per concentrazione: ■ l’inizio della cottura è a freddo, permette uno scambio di sostanze nutritive e di sapore dall’alimento al liquido di cottura e viceversa. ■ l’inizio della cottura è a temperatura elevata: permette di conservare negli alimenti la maggior parte delle sostanze nutritive. ■ l’inizio della cottura avviene per rosolatura dell’alimento poi si passa a un’aggiunta di liquidi e quindi prosegue per espansione 11. Il termine “saltare” significa: ■ cuocere un alimento scoperto, generalmente a fuoco vivo, in una piccola quantità di grasso. ■ cuocere un alimento interamente immerso in un corpo grasso portato ad alte temperature. ■ cuocere un alimento per immersione in un liquido (acqua, fondo, fumetto, latte). 166 12. Le temperature di cottura di carni rosse alla griglia sono: ■ molto al sangue 35-40°; al sangue 60-65°; cottura giusta 50-55°; ben cotto 70-80°. ■ molto al sangue 50-55°; al sangue 35-40°; cottura giusta 60-65°; ben cotto 70-80°. ■ molto al sangue 35-40°; al sangue 50-55°; cottura giusta 60-65°; ben cotto 70-80°. I fondi di cucina e le salse di base 13. Gli elementi principali utilizzati per la realizzazione di un fondo sono: ■ elementi aromatici; elementi di base o nutritivi; elemento liquido. ■ elementi di base o nutritivi; elementi alcolici; elementi saporiti. ■ elementi aromatici; elementi di base o nutritivi; elementi alcolici. 14. Il fumetto di pesce: ■ è ottenuto tostando il carapace dei crostacei. ■ è ottenuto dalle lische e parature di pesce. ■ è ottenuto facendo bollire per un paio di ore gli scarti dei molluschi. 15. I fondi si possono classificare in: ■ fondi bruni, fondi di pesce, fondi di pollo, fondi bianchi. ■ fondi bruni, fondi bianchi, fondo bruno di vitello, fondo bianco comune. ■ fondi bruni, fondi bianchi. 16. Per ottenere un’ottima salsa maionese è importante: ■ che gli ingredienti siano ben freddi. ■ aggiungere l’olio dolcemente, soprattutto all’inizio. ■ sbattere la salsa il meno possibile per evitare che smonti. 17. Le salse madri bianche sono: ■ 5: vellutata di vitello, vellutata di pollo, vellutata di pesce, salsa besciamella, salsa pomodoro. ■ 4: salsa besciamella, salsa pomodoro, fondo bruno, fumetto di pesce. ■ 4: salsa besciamella, vellutata di pesce, vellutata di pollo, vellutata di vitello. 18. La salsa spagnola viene preparata: ■ con crostacei, utilizzata per insaporire alcune preparazioni a base di pesce. ■ mescolando la salsa pomodoro con peperoni, olive nere e capperi. ■ partendo da un fondo bruno di vitello con l’aggiunta di un roux bruno. 167 Le uova 19. Con il termine uova intendiamo: ■ solo esclusivamente quelle di gallina. ■ tutte quelle prodotte da animali allevati in cattività. ■ tutte quelle prodotte da animali allevati in cattività con esclusione di quelle di struzzo. 20. Le uova sono composte quantitativamente da tre parti principale: ■ il guscio 10%; l’albume 30%; il tuorlo 60%. ■ il guscio 30%; l’albume 60%; il tuorlo 30%. ■ il guscio 10%; l’albume 60%; il tuorlo 30%. 21. Per verificare se un uovo è fresco si può immergere in acqua, ed è fresco quando: ■ cade sul fondo. ■ rimane sospeso. ■ galleggia. La carne 22. Con il termine “carne” si indica: ■ tutti i tessuti presenti nell’animale, anche quelli non destinati all’alimentazione. ■ il tessuto muscolare degli animali macellati destinato all’alimentazione umana. ■ solamente quella di manzo e vitello. 23. Con il termine frollatura intendiamo: ■ un periodo ti tempo necessario alla carne per divenire più morbida, gustosa e saporita. ■ un periodo di tempo in cui la carne diventa meno pregiata e meno gustosa. ■ un periodo di tempo in cui il macellaio può vendere la carne al dettaglio. 24. La bardatura nella selvaggina da piuma è un’operazione che serve a: ■ mantenere morbido il petto dell’animale durante la cottura. ■ distaccare le ossa dalla parte della carne potendo poi cucinarla. ■ mantenere unita la carne in cottura. Il pesce 25. Per verificare se un pesce è fresco: ■ deve avere le squame non aderenti, facilmente staccabili, sollevate, mancanti. ■ la pelle deve avere colori vivi, cangianti, brillante, tesa, umida e unita. ■ deve avere un odore acre, forte e di ammoniaca. 168 26. I molluschi si dividono in tre gruppi fondamentali: ■ cefalopodi, bivalvi e calamari. ■ cefalopodi, di mare e gasteropodi. ■ cefalopodi, gasteropodi, bivalvi. 27. Per sapere se un crostaceo è morto da diverse ore: ■ bisogna prestare attenzione che non presenti strisce o macchie nere sulla testa o sulle zampe. ■ bisogna immergerli in acqua per diversi minuti e controllare se vengono a galla. ■ bisogna controllare che le squame non si stacchino dal corpo. Il riso 28. Il riso si divide in: ■ comune, fino, semifino, superfino. ■ comune, super, extra, super extra. ■ italiano, europeo, asiatico. 29. Nella ricetta del riso all’inglese: ■ la fase della mantecatura viene fatta alla fine con burro e formaggio. ■ il riso una volta cotto in acqua bollente salata, viene scolato e servito con fiocchi di burro a parte o olio. ■ alla fine si aggiunge zucchero e rossi d’uovo per legare il tutto. 30. Il riso basmati: ■ ha chicco di media lunghezza, tondeggiante e di aspetto perlato. ■ ha chicco grande, lungo e affusolato, con aspetto cristallino e resistente alla cottura. ■ ha chicco affusolato e traslucido che si allunga durante la cottura; è ottimo per cotture al vapore. Il latte e i suoi derivati 31. Il latte fresco pastorizzato è un latte che: ■ viene sottoposto ad un trattamento termico (75-85°C) per pochi secondi. ■ non viene sottoposto a trattamento termico, ma solo di refrigerazione. ■ viene sottoposto ad un trattamento termico (+130°C) per pochi secondi. 169 32. I formaggi molli: ■ sono caratterizzati da una cagliata che subisce un drenaggio limitato del siero e da operazioni di caseificazione che si svolgono tra i 30°C e i 40°C. ■ sono caratterizzati dalla crescita di muffe nella pasta, volutamente messe nel latte o nella cagliata durante il processo di fabbricazione. ■ sono ottenuti da cagliate sia crude sia cotte. La pasta è asciutta e la crosta è secca. 33. Con il termine latte si intende normalmente: ■ latte di capra ■ latte vaccino ■ entrambi le risposte La pasticceria di base 34. Gli ingredienti della pâte à choux sono: ■ burro, uova, farina, zucchero. ■ latte, tuorli, farina, zucchero, aromi. ■ acqua (latte), burro, sale, farina, uovo. 35. Il panetto nella pasta sfoglia è: ■ il composto di acqua e farina. ■ la parte grassa della preparazione. ■ il risultato ottenuto dopo unito uova, burro, zucchero e farina. Figura 1: Andrea Bortot (CFP di Arese) 1° classificato Concorso Nazionale Settore Turistico/Alberghiero edizione 2015. Figura 2: Emanuela De Angelis (CFP di Castelnuovo Don Bosco) 2° classificato Concorso Nazionale Settore Turistico/Alberghiero edizione 2015. Figura 3: Nilo Boato (CFP di Este) 3° classificato Concorso Nazionale Settore Turistico/Alberghiero edizione 2015. 171 1. Prova scritta in lingua italiana • Prima traccia: “Il Creato: meraviglia e responsabilità. Un dono che richiede cura, rispetto e impegno”. • Seconda traccia: “Il Bicentenario della nascita di Don Bosco: una straordinaria storia sociale che continua ancora con i giovani e per i giovani”. Area: CULTURA e INGLESE Cognome Nome Rubrica di valutazione Qualità della presentazione 0/20 Non padronanza: testo disordinato/privo di organizzazione, presenta molte scorrettezze grammaticali ed usa un lessico generico 30/50 Basilare: testo sufficiente organizzato, linguaggio corretto ma non sempre preciso nelle scelte lessicali 60/80 Intermedia: testo ben organizzato, ordinato, anche graficamente, corretto dal punto di vista lessicale 90/100 Eccellente: testo ben organizzato, chiaro e preciso nelle scelte linguistiche, efficace nella presentazione Qualità dei contenuti 0/20 Non padronanza: il testo non presenta l’analisi degli aspetti fondamentali del problema, il piano di lavoro è assente o risulta vago e/o non realistico 30/50 Basilare: il testo presenta una sostanziale comprensione della tematica da affrontare, riporta un piano di lavoro realistico e coerente 50/60 I contenuti presentano una contestualizzazione storica essenziale 60/80 Intermedia: il testo rivela una comprensione della problematica molto buona, presenta un piano di lavoro dettagliato e concreto 90/100 Eccellente: il testo rivela un’ottima comprensione della proplematica, il piano di lavoro è ben dettagliato, concreto e coerente. Sono state presentate delle soluzioni migliorative rispetto a quelle standard 2. Composizione di un elaborato elettronico di gruppo • Prima traccia: “Il Creato: meraviglia e responsabilità. Un dono che richiede cura, rispetto e impegno”. • Seconda traccia: “Il Bicentenario della nascita di Don Bosco: una straordinaria storia sociale che continua ancora con i giovani e per i giovani”. 172 Griglia di valutazione Il punteggio finale sarà conferito a ciascun componente del gruppo. 3. Colloquio e prova scritta in lingua inglese Reading comprehension ST. JOHN BOSCO John Bosco (Italian: Giovanni Melchiorre Bosco; 16 August 1815[2] - 31 January 1888), popularly known as Don Bosco, was an Italian Roman Catholic priest of the Latin Church, educator and writer of the 19th century. While working in Turin, where the population suffered many of the effects of industrialization and urbanization, he decided to dedicate his life to the betterment1 and education of street children, juvenile delinquents, and other disadvantaged youth. He developed teaching methods based on love rather than punishment, a method that became known as the Salesian Preventive System. A follower of the spirituality and philosophy of St. Francis de Sales, Bosco dedicated his works to him when he founded the Salesians of Don Bosco, based in Turin. Together with Maria Domenica Mazzarello, he founded the Institute of the Daughters of Mary Help of Christians, a religious congregation of nuns dedicated to the care and education of poor girls. In 1876 Bosco founded a movement of laity, the Association of Salesian Cooperators, with the same educational mission to the poor. In 1875 he began to publish the Salesian Bulletin. The Bulletin has remained in continuous publication, and is currently published in 50 different editions and 30 languages. Bosco established a network of organizations and centres to carry on his work. Following his beatification in 1929, he was canonized as a saint in the Roman Catholic Church by Pope Pius XI in 1934. He is remembered every year on the same date as his death day, 31st January: every Salesian House and schools have great celebrations on that day all around the world. Cognome e Nome CFP • • • • • • • • Elementi Punteggio Coerenza tematica Fino a 25 punti Completezza Fino a 25 punti Creatività e originalità Fino a 25 punti Presentazione elaborato Fino a 25 punti PUNTEGGIO FINALE 100 punti 173 1. betterment: miglioramento Read the text and answer the following questions: 1. Why did don Bosco decide to dedicate his life to disadvantaged youth? 2. Who inspired his spirituality and works? 3. Who was Maria Domenica Mazzarello? 4. According to the text, which were the basic methods of his teaching? 5. When do Salesians celebrate their founder every year? ENGLISH ORAL EXAMINATION INTRODUCE YOURSELF MY MASTERPIECE WRITTEN AND ORAL EXAMINATION REPORT STUDENT …........................................…................................................................... CFP ............................................................................................................................. Questions: …........................................…................................................................…........................................…...................................................................................................... Notes: …........................................…................................................................…........................................….................................................................................................................. EVALUATION GRID: …........................................…................................................................…........................................…................................................................ READING COMPREHENSION a) 10 b) 10 c) 10 d) 10 e) 10 (Writing skills: Grammar accuracy; _____ _____ _____ _____ _____ Appropriate answers to the questions) _____ / 50 MY MASTERPIECE (Oral examination) Speaking fluency: spoken interaction, production _____ / 20 Understanding the questions _____ / 15 Grammar accuracy _____ / 15 BONUS: up to 5 points FINAL EVALUATION ______ / 100 Chi è il “premier”? a) Presidente del Senato b) Presidente del Consiglio dei Ministri c) Presidente della Repubblica Quando entra in vigore la Costituzione italiana: a) 1949 b) 1946 c) 1948 174 4. Test di cultura Cognome Nome Area: Linguaggi – Comunicazione Risposta Punteggio 1. Indica tre mezzi di comunicazione di massa: a) ................................................................................................................ b) ............................................................................................................... c) ............................................................................................................... 2. Descrivi la differenza tra comunicazione verbale e non verbale ............................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................... 3. Il codice è il luogo dove avviene la comunicazione 4. La fonetica riguarda la pronuncia della parole 5. Indica, barrando la lettera, la forma corretta: a) qual è b) qual è 6. Elenca tre social-network: a) .................................................................................................. b) .................................................................................................. c) .................................................................................................. 6. Indica in quale frase non c’é il soggetto (né esplicito, né sottointeso): a) Ho sete b) Si dice cge tu sia arrabbiato c) Non Parlarmi più d) Luca sta andando a casa 8. “Mattina” è stato scritto da: a) Giuseppe Ungaretti b) Eugenio Montale c) Liuigi Pirandello 9. Scrivi l’autore della serie di romanzi dedicati al commissario Montalbano: ……………………………………………………………………................. 10. Chi ha scritto la seri di romanzi dedicati ad Harry Potter: a) J.K Rowling b) J.K. Simmons c) J.F. Kennedy VERO FALSO VERO FALSO 175 Area: Cittadinanza – storica Risposta Punteggio 1. Chi è il “premier”? a) Presidente del Senato b) Presidente del Consiglio dei Ministri c) Presidente della Repubblica 2. Indica entra in vigore la Costituzione italiana: a) 1949 b) 1946 c) 1948 3. Il primo articolo della Costituzione Italiana recita che: a) L’Italia è una Repubblica parlamentare fondata sul lavoro b) L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro c) L’Italia è una Democrazia Repubblicana fondata sul lavoro 4. Cosa si intende per “potere legislativo”: a) Potere di far eseguire le leggi b) Potere di leggere le leggi c) Potere di fare le leggi 5. Indica gli organi della Regione: a) .................................................................................................. b) .................................................................................................. c) .................................................................................................. 6. Il Presidente della Repubblica viene eletto da: a) Consiglio Nazionale b) Parlamento c) Parlamento Europeo 7. Il Parlamento Europeo è eletto dai: a) Parlamentari nazionali dell’UE b) Cittadini dell’UE c) Capi di Stato dell’UE 8. In che anno l’Italia entra in guerra durante il secondo conflitto mondiale? a) il 25 Aprile 1945 b) 1° Settembre 1939 c) 10 Giugno 1940 9. La parola “Olocausto” a cosa si riferisce? ................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ 10. In quale anno viene abbattuto il muro di Berlino? a) 1979 b) .1989 c) 1969 176 Area: Etico – Religiosa Risposta Punteggio 1. I Vangeli sono stati scritti in epoca: a) Avanti Cristo b) Durante la vita di Cristo c) Dopo Cristo 2. Gli autori dei quattro Vangeli sono: a) ................................................................................... b) ................................................................................... c) ................................................................................... d) ................................................................................... 3. I Dieci Comandamenti sono stati consegnati a: a) Abramo b) Mosè c) Davide 4. Induismo e Buddismo sono tradizioni religiose della cultura orientale 5. maometto è un profeta dell’Antico Testamento 6. Il libro sacro dell’Islam è: a) I “Veda” b) La Bibbia c) Il Corano 7. Con il termine “Dottrina Sociale della Chiesa” si intende: ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. 8. Le Memorie dell’Oratorio di S.Francesco di Sales sono state scritte: a) Papa Pio IX b) Don Bosco c) Don Rua 9. Nel 2015 si celebra il Bicentenario della morte di Don Bosco 10. Con il termine “Etica del Lavoro” si intende: .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... VERO FALSO VERO FALSO VERO FALSO 177 Area: Lavoro Risposta Punteggio 1. La “Rivoluzione Industriale” inizia: a) Nel 1800 b) Nel 1900. c) Nel 2000 2. La caratteristica principale del lavoro dipendente è: ................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................... 3. Quali sono i principali doveri di un lavoratore dipendente: a) ............................................................................................................... b) ............................................................................................................... c) ............................................................................................................... 4. Quali sono i principali doveri di un datore di lavoro: a) ............................................................................................................... b) ............................................................................................................... c) ............................................................................................................... 5. Il licenziamento del dipendente può avvenire per: a) ............................................................................................................... b) ............................................................................................................... 6. Gli anni di contributi previdenziali minini per ottere la pensione sono: a) 20 b) 30 c) 40 7. I principali Sindacati presenti in Italia sono: a) .................................................................................................. b) .................................................................................................. c) .................................................................................................. d) .................................................................................................. 8. La pensione di vecchiaia viene elargita da: a) SSN b) INAIL c) INPS 9. Il mercato del lavoro è: .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. 10. Rapporto di lavoro a tempo indeteminato significa: .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. 178 Area: Economia Risposta Punteggio 1. Elenca le principali forme di inquinamento e di degrado ambientale: a) ............................................................................................................................................................. b) ............................................................................................................................................................. c) ............................................................................................................................................................. 2. Per Elettrosmog si intende: .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. 3. I soggetti principali del circuito economico sono: a) ............................................................................................................... b) ............................................................................................................... c) ............................................................................................................... 4. Per utile d’impresa si intende: ................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ 5. Gli elementi strutturali dell’impresa sono: a) ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... b) ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... c) ......................................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................................... 6. Il PIL significa: ................................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................................ 7. Le principali settori di produzione sono: a) .................................................................................................. b) .................................................................................................. c) .................................................................................................. 8. Monopolio significa .................................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................................. 9. Gli organi di una S.p.A. sono: a) .................................................................................................. b) .................................................................................................. c) .................................................................................................. 10. Che cosa indicano i termini: a) S.p.A. .................................................................................................. b) S.r.l. ....................................................................................................... c) S.n.c. .................................................................................................... 179 5. La “voce” dei ragazzi... Esprimi le tue riflessioni e le tue valutazioni in riferimento al Concorso 2015: • “Questa esperienza è stata fantastica”! • “Il concorso di cultura 2015 mi è piaciuto tantissimo ed è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere e che porterò nel cuore. Ho conosciuto ragazzi stupendi, ho trovato i formatori molto disponibili e cordiali e mi sono trovata benissimo nella famiglia a cui sono stata affidata”. • “Sono felice di aver partecipato a questo concorso. Grazie per la calorosa accoglienza, la splendida esperienza e le meravigliose persone che mi avete regalato”. • “Sono stato colpito dall’affettuosità della famiglia che mi ha ospitato”. • “Sono partita con la valigia vuota ed ora che parto la sento carica, carica di una settimana vissuta intensamente e piena di nuove amicizie”. • “È stata l’esperienza più bella che ho vissuto in questi tre anni di CFP”. • “Tengo a ringraziare tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di prendere parte a questo avvenimento”. • “Voglio rivolgere un grazie speciale a Don Bosco. So che mi ha accompagnato fino ad ora e lo farà ancora ed ancora”. • “Grazie a tutti”! • “All’inizio era spaesata e spaventata ma ora non voglio più andarmene, mi sono trovata veramente bene”. • “Sono stata accolta da una famiglia affettuosa e sempre disponibile”. • “Gli insegnati sono stati più che bravi ad offrirci l’aiuto di cui avevamo bisogno”. • “Me ne torno a casa consapevole di aver vissuto un’esperienza magnifica”. • “Il concorso è stato organizzato al meglio, con ottima accoglienza, svolgimento delle prove, visita all’Expo e conclusioni finali”. • “Una cosa unica nel suo genere, viva i Salesiani”! Figura 1: Fabrizio Ferraro (CFP di Milano) 1° classificato Concorso Nazionale Area Cultura e Inglese edizione 2015. Figura 2: Andrea Dellarocca (CFP di Torino Valdocco) 2° classificato Concorso Nazionale Area Cultura e Inglese edizione 2015. Figura 3: Nadia Gonella (CFP di Saluzzo) 3° classificato Concorso Nazionale Area Cultura e Inglese edizione 2015. 181 1. Prova pratica Indicazioni operative: – Le prove saranno consegnate agli allievi solo prima della sessione di svolgimento al fine di evitare che venga sfruttato per la gara anche il tempo libero. – La consegna di ogni elaborato avviene prima dell’inizio della sessione successiva. – Lo svolgimento delle prove prevede il coinvolgimento degli allievi della sede di Treviglio. – Strumenti da utilizzare: suite Office, App e applicazioni web, PC e/o tablet. • Creare la propria pagina Facebook: Gara Nazionale xx per la pubblicazione dei contenuti Prova uno: PARLA COME MANGI Tempo a disposizione 4 ore Raccogliere dati per un’elaborazione statistica relativa alle abitudini alimentari dei propri coetanei attraverso la predisposizione e somministrazione di un questionario di 10 domande in forma cartacea da sottoporre a 10 allievi della scuola di Treviglio. • Elaborare i dati raccolti e presentare i risultati attraverso un report da pubblicare sulla pagina Facebook Prova due: IN CHE MONDO VIVI? Tempo a disposizione 4 ore Presentare ai coetanei, attraverso i social network, alcuni rilevanti sul tema dell’alimentazione (l’elaborato può essere un breve video, un documento, un’infografica, una presentazione multimediale). • Pubblicare il lavoro sulla pagina Facebook. Area: INFORMATICA 182 Prova tre: 5 MODI PER NUTRIRE IL PIANETA Tempo a disposizione 4 ore Sensibilizzare i propri coetanei all’adozione di comportamenti sostenibili e corretti affinché ognuno dia il proprio contributo a “nutrire il pianeta”. • Pubblicare il lavoro sulla pagina Facebook • Al termine della prova si richiede agli allievi del CFP di visionare sulla pagina Facebook del Concorso gli elaborati (senza firma degli autori) e di votare (mettendo mi piace) o interagire (commentando) – 1 ora • Presentazione della propria pagina Facebook e degli elaborati alla commissione valutatrice. Figura 1: Gabriele Lupino (CFP di Torino Rebaudengo) 1° classificato Concorso Nazionale Area Informatica edizione 2015. Figura 2: Davide Colognesi (CFP di Sesto San Giovanni) 2° classificato Concorso Nazionale Area Informatica edizione 2015. Figura 3: Laura Atzori (CFP di Bra) 3° classificato Concorso Nazionale Area Informatica edizione 2015. 183 1. Quesiti con equivalenze 100cm3 = 1l (un litro) 1 m3/s = 264,17ga/s (galloni americani al secondo) 1 m3/s = 35,31ft3/s (piedi cubi al secondo) 1 m3/s = 1000l/s (litri al secondo) 1 m3/s = 31536000m3/y (metri cubi all’anno) 1cal (calorie) = 4,1868J (joule)= 1,163mWh (milliwattora) 1 J = 0,2388cal Quesiti 1. Se la perdita di un rubinetto è di 0,5 cm3 al minuto: • Quanti litri di acqua avrò perso in un anno? • Quanti m3 di acqua avrò perso in un anno? 2. Durante un convegno internazionale sul consumo di acqua sono stati riportati i seguenti dati: Nazione A: consumo medio = 0,11 piedi cubi al secondo Nazione B: consumo medio = 0,83 galloni americani al secondo Nazione C: consumo medio = 0,21 metri cubi al minuto Nazione D: consumo medio = 270000 litri al giorno • Qual è il consumo annuo medio in m3 delle Nazioni A, B, C e D? • Qual è la Nazione che consuma di meno? • Di quanto dovrebbe ridurre il consumo di acqua la Nazione C per poter diventare la Nazione che consuma di meno? 3. Voglio acquistare alcune barrette energetiche. Sono indeciso tra tre tipi di barrette che riportano le seguenti informazioni:  A: valore energetico 1,2kcal per 100g  B: valore energetico 532cal per 58g  C: valore energetico 4300J per 80g • Qual è la barretta che mi offre il più alto valore energetico a parità di peso? • A quanti mWh corrisponde? Area: SCIENTIFICA 184 Soluzioni 1. 0,5 cm3 = 0,0005l = 0,0000005m3 • Quanti litri di acqua avrò perso in un anno? 0,0005*60*24*365 = 262,8l • Quanti m3 di acqua avrò perso in un anno? 262,8l/1000 = 0,2628m 2. Qual è il consumo annuo medio in m3 delle nazioni A, B, C e D? Nazione A: consumo medio = 0,11*(1/35,31)*60*60*24*365 = 98243m3 Nazione B: consumo medio = 0,83*(1/264,17)*60*60*24*365 = 99083m3 Nazione C: consumo medio = 0,21*60*24*365 = 110376m3 Nazione D: consumo medio = 270000*365/1000 = 98550m3 • Qual è la nazione che consuma di meno? Nazione A con 98243m3/y • Di quanto dovrebbe ridurre il consumo di acqua la nazione C per poter diventare la nazione che consuma di meno? Almeno 12133m3 3. Qual è la barretta che mi offre il più alto valore energetico a parità di peso? Barretta C A: valore energetico 1,2kcal per 100g B: valore energetico 632cal per 58g: 0,632/58*100 = 1,09kcal per 100g C: valore energetico 4300J per 80g: 4300*0,2388/80*100/1000 = 1,28kcal per 100g • A quanti mWh corrisponde? 1,28*1000*1,163 = 1488,64mWh 2. Quesito “Vivere in forma” Due compagni di classe Davide e Michele di sedici anni, vanno in gita consumando insieme la colazione, il pranzo e la cena. Davide conduce una vita sedentaria e poca attività fisica, mentre Michele ne svolge una con regolarità ed a livello quasi agonistico. I pasti consumati prevedevano: Colazione: Caffelatte zuccherato, un cornetto con marmellata per entrambi mentre Davide consuma una pizzetta rossa e Michele due. Pranzo: lasagne, Davide prende il bis mentre Michele solo una porzione, arrosto una porzione ciascuno con contorno di patate, una porzione per Davide e mezza per Michele, per dolce a scelta tiramisù e macedonia con gelato, entrambi scelgono solo il tiramisù, consumano entrambi come pane una rosetta da 90 gr, bevendo entrambi due bicchieri di coca cola. Cena: una porzione di minestrone per ciascuno, una di prosciutto e melone per entrambi e una fetta di torta di mele per tutti e due. Bevono entrambi una bottiglia di acqua naturale da un litro e consumano come pane, Davide due rosette e Michele una. Calcolare il valore calorico giornaliero consumato da ciascun ragazzo, consul185 tando la tabella sottostante e confrontandolo con quello consigliato dalla tabella www.perladieta.blogspot.it (dati presi dal documento “Human energy requirements di Onu e Fao”). Indicare i possibili scostamenti dai valori suggeriti e individuare la dieta o le diete che più si avvicinano ai valori consigliati considerando gli stessi alimenti della tabella. Il fabbisogno energetico giornaliero viene calcolato dalla somma di tre fattori: • Metabolismo basale inteso come il minimo quantitativo energetico per poter compiere le funzioni vitali necessarie per la sopravvivenza; • Azione Dinamico Specifica intesa come l’energia spesa per utilizzare gli alimenti, cioè per trasformare gli alimenti in energia, ed è pari circa al 10% del metabolismo basale; • Attività fisica: varia da individuo ad individuo ma rappresenta circa il 35% del metabolismo basale. Per calcolare il metabolismo basale occorre calcolare il Peso Corporeo Ideale (p.c.i) che si ottiene esprimendo l’altezza in cm e sottraendo 105 per un uomo e 100 per una donna con una tolleranza del ± 10% (dovuta a fattori specifici per il singolo quali ad esempio il peso dello scheletro, etc..) es.: un ragazzo alto 1,82 m ha un p.c.i. di 182-105 = 77 kg ± 10% quindi il peso corporeo ideale varierà tra 69,3 e 84,7 kg. A questo punto il metabolismo basale viene calcolato dalla seguente formula: p.c.i x 24; nel nostro caso avremo 77 [kg] x 24 [Kcal/kg] = 1848 Kcal. Azione dinamico specifica = 10% del metabolismo basale quindi nel nostro esempio avremo che il 10% di 1848 Kcal = 184,8 Kcal 6 Attività fisica nella giornata = circa il 35% del metabolismo basale che nel nostro caso produce un valore di 646,8 Kcal Il fabbisogno energetico giornaliero è la sommatoria dei 3 fattori su espressi e, nell’esempio considerato, produce un totale di 2679, 6 Kcal. 6 Questo metodo di calcolo produce un valore di riferimento piuttosto generico; dalla tabella allegata [Allegato A] si può calcolare un valore molto più specifico e tarato sul singolo. 186 IL METABOLISMO BASALE Il metabolismo è il complesso delle trasformazioni chimiche, fisiche e biologiche effettuate da un vivente per rinnovarsi e rigenerarsi. La quantità di energia di cui abbiamo bisogno in una giornata, detta FABBISOGNO CALORICO GIORNALIERO, dipende da alcuni fattori: peso, età, sesso e dalle attività svolte. Però anche in condizioni di assoluto riposo il nostro organismo consuma energia per svolgere le principali funzione vitali (respirare, mantenere costante la temperatura corporea, fabbricare nuove molecole, ecc...). Tale consumo viene detto METABOLISMO BASALE (1600 Kcal al giorno per l’uomo, 1400 Kcal al giorno per la donna). Il consumo medio di energia si aggira tra 2000- 2500 Kcal al giorno. QUAL È L’UNITÀ DI MISURA DEL METABOLISMO BASALE ? L’unità di misura del metabolismo basale è la CHILOCALORIA (Kcal), cioè la quantità di calore necessaria per aumentare di 1°C la temperatura di 1 Kg della sostanza stessa. Allegato A – Tabella della spesa energetica (attività fisica) della giornata 187 Utilizzando la tabella possiamo ricavare un dato molto più specifico ipotizzando le ore giornaliere di attività e la tipologia del movimento. Calcolo del fabbisogno energetico giornaliero Il fabbisogno energetico giornaliero viene calcolato dalla somma di tre fattori: • Metabolismo basale inteso come il minimo quantitativo energetico per poter compiere le funzioni vitali necessarie per la sopravvivenza; • Azione Dinamico Specifica intesa come l’energia spesa per utilizzare gli alimenti, cioè per trasformare gli alimenti in energia, ed è pari circa al 10% del metabolismo basale; • Attività fisica: varia da individuo ad individuo ma rappresenta circa il 35% del metabolismo basale. Per calcolare il metabolismo basale occorre calcolare il Peso Corporeo Ideale (p.c.i) che si ottiene esprimendo l’altezza in cm e sottraendo 105 per un uomo e 100 per una donna con una tolleranza del ± 10% (dovuta a fattori specifici per il singolo quali ad esempio il peso dello scheletro, etc..) Es.: un ragazzo alto 1,82 m ha un p.c.i. di 182-105 = 77 kg ± 10% quindi il peso corporeo ideale varierà tra 69,3 e 84,7 kg. A questo punto il metabolismo basale viene calcolato dalla seguente formula: p.c.i x 24; nel nostro caso avremo 77 [kg] x 24 [Kcal/kg] = 1848 Kcal. Azione dinamico specifica = 10% del metabolismo basale quindi nel nostro esempio avremo che il 10% di 1848 Kcal = 184,8 Kcal Attività fisica nella giornata = circa il 35% del metabolismo basale che nel nostro caso produce un valore di 646,8 Kcal7 Il fabbisogno energetico giornaliero è la sommatoria dei 3 fattori su espressi e, nell’esempio considerato, produce un totale di 2679, 6 Kcal. Tabella calorie alimenti in Kcal per 100g caffé latte zuccherato 80 cornetto con marmellata 200 ciascuno pezzatta rossa 275 ciascuna lasagna 645 porzione arrosto 330 porzione patate 307 porzione coca cola 110 bicchiere pane 269 7 Questo metodo di calcolo produce un valore di riferimento piuttosto generico; dalla tabella allegata [Allegato A] si può calcolare un valore molto più specifico e tarato sul singolo. 188 IL METABOLISMO BASALE Il metabolismo è il complesso delle trasformazioni chimiche, fisiche e biologiche effettuate da un vivente per rinnovarsi e rigenerarsi. La quantità di energia di cui abbiamo bisogno in una giornata, detta FABBISOGNO CALORICO GIORNALIERO, dipende da alcuni fattori: peso, età, sesso e dalle attività svolte. Però anche in condizioni di assoluto riposo il nostro organismo consuma energia per svolgere le principali funzione vitali (respirare, mantenere costante la temperatura corporea, fabbricare nuove molecole, ecc...). Tale consumo viene detto METABOLISMO BASALE (1600 Kcal al giorno per l’uomo, 1400 Kcal al giorno per la donna). Il consumo medio di energia si aggira tra 2000- 2500 Kcal al giorno. QUAL È L’UNITÀ DI MISURA DEL METABOLISMO BASALE ? L’unità di misura del metabolismo basale è la CHILOCALORIA (Kcal), cioè la quantità di calore necessaria per aumentare di 1°C la temperatura di 1 Kg della sostanza stessa. Allegato A – Tabella della spesa energetica (attività fisica) della giornata Utilizzando la tabella possiamo ricavare un dato molto più specifico ipotizzando le ore giornaliere di attività e la tipologia del movimento. 189 Figura 1: Mara Grifalconi (CFP di Verona) 1° classificato Concorso Nazionale Area Scientifica edizione 2015. Figura 2: Manuele Covassin (CFP di Udine) 2° classificato Concorso Nazionale Area Scientifica edizione 2015. Figura 3: Matteo Mascolo (CFP di Bra) 3° classificato Concorso Nazionale Area Scientifica edizione 2015. 191 INDICE Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Introduzione: il “Capolavoro” tra “passato” e “futuro” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 1. Il “Capolavoro” nella storia salesiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 2. I Concorsi dei capolavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 3. Caratteristiche dell’edizione 2015: Expo 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 4. Il regolamento dell’edizione 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 5. La metodologia del 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 5.1 Senso generale della prova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 5.2 Struttura della prova . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 I settori professionali e le aree di interesse culturale coinvolti nel Concorso 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 1. Settore AUTOMOTIVE. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 2. Settore ELETTRICO/ELETTRONICO. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 3. Settore ENERGIA. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 4. Settore GRAFICO. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 5. Settore MECCANICO. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 6. Settore SERRAMENTISTA. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 7. Settore TURISTICO/ALBERGHIERO. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 8. Area CULTURA. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 9. Area INFORMATICA. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 10. Area SCIENTIFICA. Scheda di presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Documentazione tecnica delle prove Settore AUTOMOTIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 1. Questionario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 2. Prova pratica: diagnosi di un guasto e procedure riparative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 Settore ELETTRICO/ELETTRONICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 1. Fase di progettazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 1.1 Questionario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 3 1.2 Realizzazione schema elettrico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 1.3 Dimensionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 1.4 Scelta componenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 1.5 Schemi elettrici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 192 2. Fase di programmazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 2.1 Programmazione da specifiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 2.2 Programmazione da schema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 2.3 Programmazione su modifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 3. Fase di realizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 3.1 Realizzazione pratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 4. Collaudo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 5. Ricerca guasto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 Settore ENERGIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 1. Prova teorica: quiz tecnico-scientifico a risposta chiusa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 2. Prova teorica: relazione scientifica riguardante i vegetali a presidio collocati a dimora . . . . . . . . . 101 3. Prova pratica: installazione parte elettrica e termoidraulica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110 3.1 Svolgimento della prova pratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111 Settore GRAFICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 1. Prova del Concorso Settore Grafico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 1.1 Fase 1: il logo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 1.2 Fase 2: la campagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 Settore MECCANICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 1. Test di tecnologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127 2. Interpretazione disegno industriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133 3. Disegni tecnici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 Settore SERRAMENTISTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 1. Prova tecnico-scientifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 1.1 Questionario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 2. Fase tecnica di progettazione e prova pratica di laboratorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151 3. Distinta di taglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154 Settore TURISTICO/ALBERGHIERO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161 1. Prova del cuoco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161 2. Sapori in movimento attraverso il pianeta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162 3. Prova merceologica ed enogastronomica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163 193 Area CULTURA e INGLESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171 1. Prova scritta in lingua italiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171 2. Composizione di un elaborato elettronico di gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171 3. Colloquio e prova scritta in lingua inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172 4. Test di cultura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174 5. La “voce” dei ragazzi... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179 Area INFORMATICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181 1. Prova pratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181 Area SCIENTIFICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183 1. Quesiti con equivalenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183 2. Quesito “Vivere in forma” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184 194 195 Pubblicazioni nella collana del CNOS-FAP e del CIOFS/FP “STUDI, PROGETTI, ESPERIENZE PER UNA NUOVA FORMAZIONE PROFESSIONALE” ISSN 1972-3032 Tutti i volumi della collana sono consultabili in formato digitale sul sito biblioteca.cnos-fap.it Sezione “Studi” 2002 MALIZIA G. - NICOLI D. - PIERONI V. (a cura di), Ricerca azione di supporto alla sperimentazione della FPI secondo il modello CNOS-FAP e CIOFS/FP. Rapporto finale, 2002 2003 MALIZIA G. - PIERONI V. (a cura di), Ricerca azione di supporto alla sperimentazione della FPI secondo il modello CNOS-FAP e CIOFS/FP. Rapporto sul follow-up, 2003 2004 CNOS-FAP (a cura di), Gli editoriali di “Rassegna CNOS” 1996-2004. Il servizio di don Stefano Colombo in un periodo di riforme, 2004 MALIZIA G. (coord.) - ANTONIETTI D. - TONINI M. (a cura di), Le parole chiave della formazione professionale, 2004 RUTA G., Etica della persona e del lavoro, 2004 2005 D’AGOSTINO S. - MASCIO G. - NICOLI D., Monitoraggio delle politiche regionali in tema di istruzione e formazione professionale, 2005 PIERONI V. - MALIZIA G. (a cura di), Percorsi/progetti formativi “destrutturati”. Linee guida per l’inclusione socio-lavorativa di giovani svantaggiati, 2005 2006 NICOLI D. - MALIZIA G. - PIERONI V., Monitoraggio delle sperimentazioni dei nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale nell’anno formativo 2004-2005, 2006 2007 COLASANTO M. - LODIGIANI R. (a cura di), Il ruolo della formazione in un sistema di welfare attivo, 2007 DONATI C. - BELLESI L., Giovani e percorsi professionalizzanti: un gap da colmare? Rapporto finale, 2007 MALIZIA G. (coord.) - ANTONIETTI D. - TONINI M. (a cura di), Le parole chiave della formazione professionale. 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(a cura di), Il punto sulla formazione professionale in Italia in rapporto agli obiettivi di Lisbona, 2008 DONATI C. - BELLESI L., Ma davvero la formazione professionale non serve più? Indagine conoscitiva sul mondo imprenditoriale, 2008 196 MALIZIA G., Politiche educative di istruzione e di formazione. La dimensione internazionale, 2008 MALIZIA G. - PIERONI V., Follow-up della transizione al lavoro degli allievi/e dei percorsi triennali sperimentali di IeFP, 2008 PELLEREY M., Studio sull’intera filiera formativa professionalizzante alla luce delle strategie di Lisbona a partire dalla formazione superiore non accademica. Rapporto finale, 2008 2009 GHERGO F., Storia della Formazione Professionale in Italia 1947-1977, vol. 1, 2009 2010 D ONATI C. - L. B ELLESI , Verso una prospettiva di lungo periodo per il sistema della formazione professionale. Il ruolo della rete formativa. Rapporto finale, 2010 N ICOLI D., I sistemi di istruzione e formazione professionale (VET) in Europa, 2010 PIERONI V. - SANTOS FERMINO A., La valigia del “migrante”. Per viaggiare a Cosmopolis, 2010 PRELLEZO J.M., Scuole Professionali Salesiane. Momenti della loro storia (1853-1953), 2010 R OSSI G. (a cura di), Don Bosco, i Salesiani, l’Italia in 150 anni di storia, 2010 2011 ROSSI G. (a cura di), “Fare gli italiani” con l’educazione. L’apporto di don Bosco e dei Salesiani, in 150 anni di storia, 2011 GHERGO F., Storia della Formazione Professionale in Italia 1947-1997, vol. 2 2012 MALIZIA G., Sociologia dell’istruzione e della formazione. Una introduzione, 2012 NICOLI D., Rubriche delle competenze per i Diplomi professionali IeFP. Con linea guida per la progettazione formativa, 2012 M ALIZIA G. - P IERONI V., L’inserimento dei giovani qualificati nella FPI a.f. 2009-10, 2012 CNOS-FAP (a cura di), Cultura associativa e Federazione CNOS-FAP. 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Borgo Ragazzi don Bosco Area Educativa "Rimettere le ali"

Autore: 
Stefania Salatino
Categoria pubblicazione: 
Esperienze
Anno: 
2013
Numero pagine: 
151
Codice: 
978-88-95640-52-5

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