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Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricolturac o m u n i c a t o s t a m p a
Sistema Informativo Excelsior 2008
Lavoro: nonostante i venti di crisi, anche per il 2008
le imprese faranno crescere l’occupazione
110mila i nuovi posti di lavoro previsti entro fine anno
Mondello: “ Ancora difficile reperire il personale con la giusta qualificazione,
le imprese crescono con il freno a mano tirato”
Contratti: il tempo indeterminato ritrova appeal
Roma, 14 luglio 2008 – Alla stagnazione economica ed alla crisi dei consumi, gli imprenditori
dichiarano di voler reagire investendo ancora una volta sulle risorse umane: hanno previsto
di creare anche quest’anno oltre 110 mila nuovi posti di lavoro; aumentano le preferenze
per i contratti a tempo indeterminato; cercano laureati e diplomati con maggior intensità del
passato. E’ quanto mette in evidenza Excelsior 2008, il Sistema informativo di
Unioncamere e Ministero del Lavoro.
Unioncamere e Ministero del Lavoro, attraverso l’indagine Excelsior, intervistano ogni anno circa
100.000 imprese con almeno un dipendente di tutti i settori economici e di tutte le tipologie
dimensionali, per chiedere di rendere noto in modo analitico il proprio fabbisogno di occupazione per
l’anno in corso. Per ampiezza e profondità di analisi, Excelsior è lo strumento informativo più completo
oggi a disposizione dell’opinione pubblica per la conoscenza dei fabbisogni delle imprese sul mercato
del lavoro.
“Dai dati Excelsior per il 2008 – ha detto il Presidente di Unioncamere, Andrea
Mondello - emergono su tutte tre considerazioni principali. La prima è che le imprese
italiane hanno voglia di crescere e hanno ben chiaro che, per competere sui mercati globali,
occorrono risorse umane più preparate e più competenti. L’aumento della domanda di
laureati e diplomati ne è la conferma, così come la maggiore richiesta di profili professionali
altamente qualificati.
Secondo: le imprese sono pronte a scommettere sui giovani di valore e offrono in
prevalenza rapporti di lavoro a tempo indeterminato, perché sanno di fare un investimento
per il futuro. Anche se incontrano ancora troppe difficoltà nel reperire le risorse umane
qualificate di cui hanno bisogno.
Terzo: le flessibilità introdotte negli ultimi dieci anni con le riforme sul mercato del lavoro,
da ultimo attraverso la legge Biagi, corrispondono efficacemente alle esigenze di crescita del
nostro apparato produttivo che è alla ricerca continua della qualità e non della precarietà. Lo
dimostrano anche i dati sui contratti a tempo determinato, in buona parte destinati a
trasformarsi a breve in rapporti a tempo indeterminato. Nel 2008, le imprese prevedono
questo esito per uno su quattro di tutti i contratti a tempo determinato in essere alla fine del
2007.
In conclusione, l’indagine di quest’anno conferma che il nostro sistema produttivo nel suo
complesso ha la volontà di reagire alle crescenti difficoltà congiunturali e può continuare a
generare occupazione, soprattutto grazie alle piccole e medie imprese. Resta però ancora
grande lo spazio da colmare tra i suoi fabbisogni di capitale umano di qualità e il sistema
Per ulteriori informazioni:
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della formazione. Un gap che coinvolge tutti i gradi del sistema educativo nazionale,
nessuno escluso.
Questo gap è come un freno a mano tirato rispetto alle potenzialità di sviluppo del sistema-
Paese sul quale occorre agire con decisione e rapidità”.
L’occupazione tiene nel 2008 - Nel 2008 l’occupazione dipendente nei settori
dell’industria e dei servizi privati continuerà a crescere (+1,0%), in linea con quanto rilevato
da Excelsior nel 2007 (+0,8% il tasso di crescita dell'occupazione previsto nella precedente
indagine). I 110mila nuovi posti di lavoro rappresentano il saldo tra 1.079.480 assunzioni
complessive previste (delle quali 252mila a tempo determinato a carattere stagionale) e
969mila uscite. Il 35,3% delle assunzioni previste (381mila dipendenti) interessa l’industria;
il restante 64,7% (oltre 698mila) nei servizi. Da sottolineare che al momento della
conclusione delle interviste (aprile 2008) risultavano già effettuate 407.450 assunzioni, il
37,7% di tutte quelle programmate nell’anno.
Tassi e saldo occupazionale previsti dalle imprese nel 2008 per settore di attività,
ripartizione territoriale e classe dimensionale*
Tassi previsti nel 2008** - Valori (%) Saldi previsti 2008
Entrata Uscita Saldo Valori assolutiTOTALE 9,5 8,5 1,0 110.000
Industria 7,4 6,8 0,6 30.320
Servizi 11,3 10,0 1,3 79.680
Nord Ovest 7,5 6,8 0,7 25.680
Nord Est 9,9 8,9 1,0 27.850
Centro 9,3 8,4 0,9 20.720
Sud e Isole 12,5 11,1 1,5 35.760
1-9 dipendenti 13,3 10,6 2,7 89.570
10-49 dipendenti 7,4 7,0 0,4 10.800
50-249 dipendenti 7,7 7,6 0,1 1.120
250-499 dipendenti 9,6 9,2 0,4 2.960
500 dipendenti e oltre 8,4 8,2 0,2 5.550
*Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la
somma dei singoli valori.
**Dati comprensivi dei contratti a tempo determinato a carattere stagionale.
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2008.
Il 91,2% della nuova occupazione si concentra nelle piccole imprese (fino a 50 dipendenti).
Le aziende di piccola dimensione (fino a 9 dipendenti) registrano anche per il 2008 il tasso
di variazione più elevato (+2,7%), in crescita rispetto al 2007 (+2,0%). Le imprese tra i 10
e i 49 dipendenti confermano il saldo dello scorso anno (+0,4%), rappresentando quindi
poco meno del 10% dell’incremento complessivo atteso per il 2008. A fronte di una
sostanziale stabilità per la classe 50-249 dipendenti (+0,1%), è la classe 250-499
dipendenti che presenta il risultato migliore (+0,4%) rispetto alla stabilità registrata nel
2007. Le grandi imprese (con oltre 500 dipendenti) hanno previsto di chiudere l’anno con
una leggera espansione della base lavorativa (+0,2%); negli ultimi mesi si è tuttavia
assistito ad un rapido deterioramento della congiuntura internazionale e di conseguenza un
certo numero di grandi gruppi imprenditoriali ha preannunciato il ricorso alla cassa
integrazione guadagni o ha messo in programma significative operazioni di ristrutturazione.
E’ pertanto possibile un ridimensionamento del saldo occupazionale delle grandi imprese
rispetto alle loro iniziali previsioni.
Il tempo indeterminato ritrova smalto – Nel 2008, le assunzioni “stabili” dovrebbero
superare le 392mila unità, rappresentando così il 47,4% delle 827.900 entrate non
stagionali. Il contratto a tempo determinato sarà invece offerto al 42,6% delle figure in
entrata, pari a 352mila assunzioni (stessa quota del 2007). I contratti a tempo
indeterminato, quindi, recuperano due punti percentuali rispetto al 45,4% del 2007 e
riportano il gap nei confronti del contratto a tempo determinato ai livelli dei 2006.
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Il contratto a tempo determinato, che le imprese dichiarano di utilizzare soprattutto per far
fronte a picchi di attività, sembra assumere sempre più anche il carattere di “contratto di
prova”, come evidenziano gli oltre 130mila contratti a tempo determinato utilizzati proprio
per “testare” nuovo personale. In questo caso, la “flessibilità in entrata” potrebbe
rappresentare spesso una condizione “di passaggio”, visto che per il 24% dei dipendenti a
termine in forza presso le imprese nel 2007 si prevede una trasformazione in lavoratori a
tempo indeterminato nel corso del 2008.
Poco consistente invece il ricorso al nuovo apprendistato e al contratto di inserimento, le cui
quote relative si mantengono ancora basse (rispettivamente 8,0% e 1,6%), per di più in
diminuzione rispetto al 2007 (quando l’apprendistato sfiorava il 10%). In flessione rispetto
allo scorso anno il ricorso al part-time (13,4%, a fronte del 15,0% del 2007).
Assunzioni previste dalle imprese per il 2008 per tipo di contratto, settore di attività,
ripartizione territoriale e classe dimensionale*
Contratti
a tempo
inde-
terminato
Contratti
di
appren-
distato
Contratti
di inse-
rimento
Contratti a tempo determinato
di cui finalizzati alla:
prova di
nuovo
personale
sostituzione
temporanea di
personale**
copertura
di un picco
di attività
Altri
contratti
Totale
assun-
zioni non
stagionali
Assunzioni
a
tempo
determinato
a carattere
stagionale
Totale
assunzioni
TOTALE 392.580 66.030 13.030 130.340 47.360 174.780 3.780 827.900 251.580 1.079.480
Industria 158.190 28.210 3.320 58.500 9.030 68.470 1.320 327.040 54.350 381.390
Servizi 234.390 37.820 9.710 71.840 38.340 106.310 2.460 500.870 197.230 698.100
Nord Ovest 116.910 19.870 4.790 37.980 17.620 43.400 1.350 241.920 42.590 284.510
Nord Est 88.080 15.850 2.540 34.560 12.670 44.530 1.100 199.330 76.860 276.190
Centro 71.200 15.250 2.950 28.810 10.430 38.090 600 167.330 47.690 215.020
Sud e Isole 116.390 15.060 2.750 28.990 6.640 48.760 730 219.320 84.450 303.770
1-9 dip. 174.480 38.630 2.080 60.280 13.530 58.240 840 348.080 89.460 437.540
10-49 dip. 65.940 9.580 990 29.150 6.080 41.590 260 153.590 54.980 208.570
50-249 dip. 53.070 4.730 840 23.970 6.170 35.060 760 124.600 38.180 162.780
250-499 dip. 25.060 1.960 900 4.290 4.400 12.120 360 49.090 16.060 65.150
> 500 dip. 74.030 11.130 8.210 12.650 17.190 27.770 1.560 152.540 52.900 205.440
*Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la
somma dei singoli valori.
**Per maternità, aspettativa, ferie, malattia.
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2008.
Più opportunità per diplomati e laureati – Le imprese cercano sempre di più laureati e,
soprattutto, diplomati. La richiesta di diplomati, infatti, aumenta di circa 42mila unità
rispetto allo scorso anno, per un totale di 335.280 assunzioni previste nel 2008 (a fronte
delle 293.050 del 2007). In termini relativi, queste assunzioni rappresentano il 40,5% della
domanda di lavoro complessiva riferita al 2008 (circa 6 punti in più del 2007).
Anche i laureati continuano a crescere: i 75.330 neo-assunti con titolo universitario del
2007 (pari al 9,0% del totale delle entrate) saranno 88.000 nel 2008 (10,6%). Gli
imprenditori indirizzano le loro preferenze verso la laurea specialistica che concentra il 46%
delle entrate di laureati, più del doppio rispetto alla laurea triennale che assorbe invece il
21% della domanda. In flessione di tre punti percentuali è la richiesta di lavoratori con
qualifica professionale (14,5% nel 2008, a fronte del 17,5% del 2007). Diminuisce anche il
livello della scuola dell’obbligo, che riguarderebbe il 34,3% della domanda di assunzioni (era
il 38,6% lo scorso anno).
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Assunzioni previste dalle imprese per il 2008 per grande gruppo professionale ISTAT e
macrosettore di attività, secondo il livello di istruzione esplicitamente segnalato dalle
imprese*
Assunzioni non
stagionali 2008
Grandi gruppi professionali (distribuzione %) Assunzioni non
stagionali 2007
Valori
assoluti
distrib.
%
Dirigenti,
prof. spec.
e tecnici
Impiegati e
add. vendita e
serv.
Operai
specializzati e
cond. impianti
Profess.
Non
qualificate
Valori
assoluti
distrib.
%
TOTALE 827.890 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 839.460 100,0
Livello universitario 88.000 10,6 45,4 3,6 -- -- 75.330 9,0
Livello secondario - Diploma 335.280 40,5 53,1 54,0 29,3 14,3 293.050 34,9
Livello istruzione prof.di Stato 62.270 7,5 0,8 8,2 11,6 6,0 90.540 10,8
Livello formazione prof. regionale 58.180 7,0 0,4 10,9 7,6 6,4 56.760 6,8
Scuola dell'obbligo (1) 284.170 34,3 0,3 23,3 51,5 73,3 323.770 38,6
*Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la
somma dei singoli valori.
(1) Scuola dell'obbligo prevista dalla normativa in vigore fino all'anno scolastico 2007-2008.
Il segno (--) indica un valore statisticamente non significativo. I totali comprendono comunque i dati non esposti.
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2008.
Alle imprese piacciono gli high skill – Assunzioni sì, meglio se qualificate. Cresce, infatti,
la domanda di dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici (172mila le
assunzioni previste). Questo gruppo rappresenta il 20,8% delle entrate (due punti e mezzo
in più rispetto al 2007). Si tratta di personale quasi esclusivamente laureato o diplomato,
che viene assunto nella maggioranza dei casi con contratto a tempo indeterminato (59,7%
del totale, quota più elevata rispetto al 57,5% del 2007).
Gli impiegati e le professioni commerciali e dei servizi concentrano 272.340 entrate (pari al
32,9% del totale delle assunzioni previste, in flessione rispetto al 34,9% dello scorso anno).
Al contrario, in aumento è la richiesta di operai specializzati, sia in valore assoluto (+2.300
unità), sia in percentuale (rappresentano il 20,1% delle assunzioni, mezzo punto
percentuale in più del 2007). Pressoché stabili i conduttori di impianti e macchinari, fissi e
mobili, passati dai 114.660 dello scorso anno ai 113.280 del 2008 (la quota percentuale è
rimasta pari al 13,7%). In diminuzione, invece, la richiesta di personale non qualificato:
103.730 richieste nel 2008 contro le 115.420 del 2007. In termini percentuali la quota sul
totale delle assunzioni è passata dal 13,7% del 2007 al 12,5% per l’anno in corso.
Assunzioni previste dalle imprese per il 2008 e per il 2007, per grandi gruppi professionali
(secondo la classificazione ISTAT) e macrosettore di attività
Assunzioni non
stagionali 2008
Assunzioni non
stagionali 2007
Valore
assoluto*
distribuz.
%
Valore
assoluto*
distribuz.
%
TOTALE 827.890 100,0 839.460 100,0
Dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici 172.000 20,8 152.410 18,2
Impiegati, professioni commerciali e nei servizi 272.340 32,9 292.690 34,9
Operai specializzati e conduttori di impianti e macchine 279.830 33,8 278.930 33,2
Professioni non qualificate 103.730 12,5 115.420 13,7
*Valori arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei
singoli valori.
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2008.
Immigrati: la domanda si riduce – In flessione la quota di assunzioni di personale
immigrato non stagionale prevista nel 2008. La domanda potrà attestarsi tra un minimo di
111.240 unità (pari al 13,4% delle richieste totali) e un massimo di 167.800 unità (pari al
20,3% del totale delle assunzioni previste), in calo di quasi sette punti percentuali rispetto
al 2007 (quando la percentuale di immigrati richiesti oscillava tra il 19 e il 27% del totale).Il
Nord Est si conferma l’area con maggior richiesta di lavoro da oltre frontiera (il 24,3% del
totale); seguono il Centro (22,9%), il Nord Ovest (21,3%) e il Sud e Isole (13,5%). Va
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peraltro segnalato che la generalizzata flessione nella richiesta di lavoratori immigrati a
tempo determinato e indeterminato potrebbe essere parzialmente compensata da una
maggiore domanda di lavoratori stagionali immigrati (da 33 mila a 62 mila unità).
Assunzioni non stagionali previste dalle imprese per il 2008 di personale immigrato non
stagionale, per settore di attività, ripartizione territoriale e classe dimensionale
Assunzioni non stagionali di cui su valore minimo: (valori %)
di personale immigrato 2008* con fino senza
Minimo % su tot. Massimo % su tot. necessità a esperienza
(v.a.) assunzioni (v.a.) assunzioni formazione 29 anni specifica
TOTALE 111.240 13,4 167.800 20,3 75,0 32,5 50,2
Industria 53.070 16,2 68.140 20,8 76,7 33,9 45,7
Servizi 58.160 11,6 99.660 19,9 73,5 31,2 54,3
Nord Ovest 33.690 13,9 51.460 21,3 76,8 32,0 51,9
Nord Est 31.490 15,8 48.370 24,3 74,7 31,9 52,7
Centro 25.820 15,4 38.290 22,9 77,4 30,6 50,3
Sud e Isole 20.230 9,2 29.670 13,5 69,5 36,8 43,4
1-9 dip. 48.740 14,0 54.260 15,6 67,0 41,0 49,8
10-49 dip. 23.170 15,1 29.900 19,5 73,8 32,3 44,2
50-249 dip. 21.090 16,9 34.410 27,6 84,5 17,7 58,6
250-499 dip. 6.200 12,6 14.100 28,7 95,9 34,4 54,9
500 dip. e oltre 12.030 7,9 35.130 23,0 82,4 23,4 46,0
*Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la
somma dei singoli valori.
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2008
Territorio: non si riduce il gap tra Sud e Centro-Nord – Continua ad essere il
Mezzogiorno l’area del Paese in cui si prevede il maggior aumento della base occupazionale
2008. Il Sud e le Isole fanno infatti ancora registrare i valori più elevati sia rispetto alle
assunzioni (12,5% il tasso di entrata), sia rispetto al saldo occupazionale (+1,5%, pari a
35.760 posti di lavoro in più rispetto al 2007). Seguono il Nord Est (9,9% le entrate e
+1,0% il saldo), il Centro (9,3% e +0,9%) e il Nord-Ovest (7,5% e +0,7%).
Il mercato del lavoro del Meridione conserva però elementi di criticità legati soprattutto alla
limitata domanda di lavoro di laureati (7,3%, circa 5 punti in meno del resto d’Italia) e
diplomati (38,0%, 3 punti in meno rispetto alle regioni centro-settentrionali). Minore
rispetto al Centro-Nord è anche la richiesta di figure high skill (dirigenti, impiegati con
elevata specializzazione e tecnici), che al Sud concentrano appena il 14,8% delle entrate
previste per il 2008, contro il 22,9% del Centro-Nord. La domanda di lavoro del
Mezzogiorno appare quindi fortemente squilibrata a vantaggio delle professioni operaie in
senso stretto. Queste ultime rappresentano infatti il 28,8% delle entrate previste (10 punti
in più di quanto rilevato nel resto d’Italia).
A livello regionale, la classifica dei tassi di crescita pone al primo posto il Molise (+3,3%, di
poco superiore al 3,1% dello scorso anno), seguito da Calabria (+2,2%, in deciso aumento
rispetto al +1,1% del 2007), Sicilia (+1,6%) e Campania (+1,5%), con andamenti
stazionari rispetto a quanto previsto dodici mesi fa. Più contenute le previsioni relative a
Sardegna (+0,8%, in crescita rispetto al precedente +0,4%), Basilicata (+1,2%, contro il
+1,7% del 2007) e Puglia e Abruzzo (+1,3%). Al Centro spicca la crescita soprattutto del
Lazio (+1,2%, 4 decimi di punto in più rispetto al 2007). Al Nord non si segnalano
andamenti diversi rispetto al 2007, se non nel caso della Valle d’Aosta, che registra una
crescita di +1,8% (era -0,1% lo scorso anno). Positivi gli andamenti del Friuli Venezia Giulia
(+1,3%, contro il +0,8% dell’anno precedente) e dell’Emilia Romagna (+1,0% rispetto al
+0,8% del 2007). Si mantiene alta inoltre la crescita dell’occupazione in Trentino-Alto Adige
(+1,1%, era l’1,3% lo scorso anno).
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Tassi e saldo occupazionale previsti nel 2008 per ripartizione geografica e regione*
Tassi previsti nel 2008**
Valori (%)
Saldi previsti
2008
Entrata Uscita Saldo Valori assoluti
Piemonte 7,5 6,9 0,6 5.790
Valle d'Aosta 18,1 16,3 1,8 520
Lombardia 7,1 6,4 0,7 17.040
Liguria 10,1 9,3 0,8 2.340
Trentino Alto Adige 16,4 15,3 1,1 2.760
Veneto 8,6 7,7 0,9 10.410
Friuli Venezia Giulia 9,2 7,8 1,3 3.650
Emilia Romagna 10,0 9,0 1,0 11.020
Toscana 10,2 9,5 0,6 4.750
Umbria 8,2 7,4 0,8 1.380
Marche 8,8 8,2 0,6 2.130
Lazio 9,0 7,8 1,2 12.460
Abruzzo 11,4 10,2 1,3 3.020
Molise 13,4 10,1 3,3 1.360
Campania 13,0 11,5 1,5 10.270
Puglia 11,6 10,3 1,3 6.260
Basilicata 12,0 10,8 1,2 930
Calabria 14,1 11,9 2,2 3.920
Sicilia 11,4 9,8 1,6 8.260
Sardegna 15,7 14,9 0,8 1.740
Nord Ovest 7,5 6,8 0,7 25.680
Nord Est 9,9 8,9 1,0 27.850
Centro 9,3 8,4 0,9 20.720
Sud e Isole 12,5 11,1 1,5 35.760
Totale Italia 9,5 8,5 1,0 110.000
*Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di tali arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la
somma dei singoli valori.
**Dati comprensivi dei contratti a tempo determinato a carattere stagionale.
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2008.
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Saldi e tassi occupazionali previsti dalle imprese nel 2008 per provincia*
Saldo
(Valori
assoluti)
Tassi di
crescita
Saldo
(Valori
assoluti)
Tassi di
crescita
TORINO 3.230 0,6 AREZZO -20 0,0
VERCELLI 110 0,3 SIENA 180 0,3
NOVARA 130 0,2 GROSSETO 590 2,0
CUNEO 790 0,6 PRATO 480 0,9
ASTI 540 1,5 PERUGIA 1.030 0,8
ALESSANDRIA 750 0,8 TERNI 350 0,9
BIELLA 110 0,2 PESARO-URBINO 1.050 1,2
VERBANO-CUSIO-OSSOLA 150 0,5 ANCONA 320 0,3
VALLE D'AOSTA 520 1,8 MACERATA 320 0,5
VARESE 650 0,3 ASCOLI PICENO 440 0,6
COMO 360 0,3 VITERBO 230 0,7
SONDRIO 90 0,3 RIETI 260 1,7
MILANO** 8.800 0,7 ROMA 10.430 1,2
BERGAMO 1.700 0,6 LATINA 470 0,6
BRESCIA 2.830 0,9 FROSINONE 1.080 1,4
PAVIA 0 0,0 L'AQUILA 1.260 2,9
CREMONA 700 1,1 TERAMO 380 0,6
MANTOVA 1.320 1,4 PESCARA 280 0,5
LECCO 440 0,6 CHIETI 1.110 1,4
LODI 160 0,4 CAMPOBASSO 1.110 3,8
IMPERIA 70 0,2 ISERNIA 250 2,0
SAVONA 350 0,8 CASERTA 1.750 1,9
GENOVA 1.360 0,8 BENEVENTO 570 1,9
LA SPEZIA 560 1,5 NAPOLI 4.610 1,2
BOLZANO 1.240 1,0 AVELLINO 1.020 2,0
TRENTO 1.520 1,3 SALERNO 2.310 1,9
VERONA 1.970 0,9 FOGGIA 990 1,5
VICENZA 2.540 1,1 BARI 3.840 1,7
BELLUNO 470 0,9 TARANTO 650 0,9
TREVISO 1.570 0,7 BRINDISI 950 2,3
VENEZIA 1.780 0,9 LECCE -180 -0,2
PADOVA 1.520 0,7 POTENZA 830 1,7
ROVIGO 570 1,2 MATERA 110 0,4
UDINE 1.480 1,2 COSENZA 2.180 3,4
GORIZIA 480 1,6 CATANZARO 610 1,6
TRIESTE 690 1,3 REGGIO CALABRIA 920 1,9
PORDENONE 1.000 1,4 CROTONE 110 0,7
PIACENZA 900 1,5 VIBO VALENTIA 100 0,7
PARMA 1.550 1,4 TRAPANI 260 0,7
REGGIO EMILIA 1.590 1,2 PALERMO 2.020 1,6
MODENA 1.590 0,8 MESSINA 1.520 2,2
BOLOGNA 2.170 0,8 AGRIGENTO 730 2,3
FERRARA 200 0,3 CALTANISSETTA -30 -0,1
RAVENNA 760 0,9 ENNA 70 0,5
FORLI'-CESENA 1.100 1,2 CATANIA 2.000 1,7
RIMINI 1.160 1,6 RAGUSA 1.290 3,8
MASSA 290 0,9 SIRACUSA 410 0,9
LUCCA 680 0,9 SASSARI 1.540 2,2
PISTOIA 230 0,4 NUORO 250 0,9
FIRENZE 1.170 0,5 CAGLIARI -100 -0,1
LIVORNO 700 1,2 ORISTANO 60 0,4
PISA 460 0,6 ITALIA 110.000 1,0
*Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la
somma dei singoli valori.
**I dati di Milano includono quelli della neo-costituita provincia di Monza-Brianza.
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2008
Per ulteriori informazioni:
ufficio.stampa@unioncamere.it - 06.4704370/ 264/ 287 – 348.0163758 / 348.9025607
www.unioncamere.it
UNIONCAMERE/b_da Jobtel.pdf
Excelsior 2008
Il Sistema Informativo Excelsior e la relativa indagine annuale sui fabbisogni di professionalità
è un progetto promosso da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e
l'Unione europea. Esso rappresenta una fonte statistica ricorrente per la conoscenza del
mercato del lavoro e in particolare per la conoscenza di flussi di entrata previsti dalle imprese.
I risultati dell'indagine Excelsior sono proiezioni dell'andamento dell'occupazione in Italia;
Unioncamere, attraverso l'indagine Excelsior, intervista ogni anno oltre 100.000 imprese con
almeno un dipendente di tutti i settori economici e di tutte le tipologie dimensionali, per
chiedere di rendere noto in modo analitico il proprio fabbisogno di occupazione per i successivi
18 mesi.
Pertanto Excelsior 2007, indica cosa accadrà nel mercato del lavoro italiano nel 2007 secondo
le esigenze espresse dalle aziende intervistate da Unioncamere durante il 2006.
L'indagine si riferisce alla domanda di lavoro dipendente, ad esclusione delle forme di
collaborazione continuativa. Per ampiezza e profondità di analisi, Excelsior è lo strumento
informativo più completo oggi a disposizione dell'opinione pubblica per la conoscenza dei
fabbisogni delle imprese sul mercato del lavoro.
Lo scopo è quello di fornire un supporto informativo a quanti - enti pubblici o privati - si
trovano impegnati nell'orientamento, per favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro.
I destinatari sono quindi gli operatori della formazione scolastica e professionale, nonché quelli
della formazione a tutti i livelli, offrendo informazioni dettagliate sui bisogni di professionalità
espressi dalle imprese per il breve e medio periodo.
Il campo di osservazione di Excelsior è l'universo delle imprese private iscritte al Registro delle
Imprese delle Camere di Commercio con almeno un dipendente e svolgevano un'attività
prevista dalla classificazione NACE rev.1 - ATECO91; il campo di osservazione di Excelsior
esclude pertanto:
• le unità operative della pubblica amministrazione;
• le aziende pubbliche del settore sanitario;
• le unità scolastiche e universitarie pubbliche;
• le organizzazioni associative.
L'indagine segue due distinte modalità di rilevazione:
• la prima, per le imprese fino a 250 dipendenti (nell'indagine precedente tale soglia era fissata
a 100 dipendenti), attraverso intervista telefonica rivolta a circa 90.000 imprese,
precedentemente selezionate e rispondenti ai requisiti di significatività statistica del disegno
campionario;
• la seconda, seguita per tutte le imprese con oltre 250 dipendenti, con intervista diretta e
assistenza alla compilazione a cura degli uffici studi e statistica delle Camere di Commercio;
l'universo relativo a queste imprese è risultato, a livello nazionale, pari a circa 3.000 imprese.
Il questionario proposto alle imprese attraverso intervista telefonica ed intervista diretta si
articolava in quattro sezioni comuni alle due tipologie di imprese:
• situazione dell'occupazione e previsioni di assunzione;
• figure professionali in entrata;
• motivi di non assunzione;
• entrate e le uscite avvenute nell'anno in corso;
• formazione di personale avvenuta nell'anno in corso.
La previsione di Excelsior 2003 ha trovato una sostanziale conferma nel dato elaborato a
consuntivo dall'Istat, che mostra come nel 2003 si sia registrato un incremento di circa
240mila dipendenti.
2
L’occupazione nel 2008: 110 mila nuovi posti
Alla stagnazione economica ed alla crisi dei consumi, gli imprenditori dichiarano di voler reagire
investendo ancora una volta sulle risorse umane: hanno previsto di creare anche quest’anno
oltre 110 mila nuovi posti di lavoro; aumentano le preferenze per i contratti a tempo
indeterminato; cercano laureati e diplomati con maggior intensità del passato. E’ quanto mette
in evidenza Excelsior 2008, il Sistema informativo di Unioncamere e Ministero del Lavoro.
Dai dati Excelsior per il 2008 emergono su tutte tre considerazioni principali. La prima è che le
imprese italiane hanno voglia di crescere e hanno ben chiaro che, per competere sui mercati
globali, occorrono risorse umane più preparate e più competenti.
L’aumento della domanda di laureati e diplomati ne è la conferma, così come la maggiore
richiesta di profili professionali altamente qualificati. Secondo: le imprese sono pronte a
scommettere sui giovani di valore e offrono in prevalenza rapporti di lavoro a tempo
indeterminato, perché sanno di fare un investimento per il futuro. Anche se incontrano ancora
troppe difficoltà nel reperire le risorse umane qualificate di cui hanno bisogno.
Terzo: le flessibilità introdotte negli ultimi dieci anni con le riforme sul mercato del lavoro, da
ultimo attraverso la legge Biagi, corrispondono efficacemente alle esigenze di crescita del
nostro apparato produttivo che è alla ricerca continua della qualità e non della precarietà. Lo
dimostrano anche i dati sui contratti a tempo determinato, in buona parte destinati a
trasformarsi a breve in rapporti a tempo indeterminato. Nel 2008, le imprese prevedono
questo esito per uno su quattro di tutti i contratti a tempo determinato in essere alla fine del
2007.
In conclusione, l’indagine di quest’anno conferma che il nostro sistema produttivo nel suo
complesso ha la volontà di reagire alle crescenti difficoltà congiunturali e può continuare a
generare occupazione, soprattutto grazie alle piccole e medie imprese. Resta però ancora
grande lo spazio da colmare tra i suoi fabbisogni di capitale umano di qualità e il sistema della
formazione. Un gap che coinvolge tutti i gradi del sistema educativo nazionale, nessuno
escluso. Questo gap è come un freno a mano tirato rispetto alle potenzialità di sviluppo del
sistema- Paese sul quale occorre agire con decisione e rapidità.
3
Tassi e saldo occupazionale previsti dalle imprese nel 2008 per settore di attività,
ripartizione territoriale e classe dimensionale
Regioni
Tassi previsti nel 2008** - Valori
(%)
Saldi previsti 2008
Entrate Uscite Saldo Valore assoluto
TOTALE 9,5 8,5 1,0 110.000
Industria 7,4 6,8 0,6 30.320
Servizi 11,3 10,0 1,3 79.680
Nord Ovest 7,5 6,8 0,7 25.680
Nord Est 9,9 8,9 1,0 27.850
Centro 9,3 8,4 0,9 20.720
Sud e Isole 12,5 11,1 1,5 35.760
1-9 dipendenti 13,3 10,6 2,7 89.570
10-49 dipendenti 7,4 7,0 0,4 10.800
50-249 dipendenti 7,7 7,6 0,1 1.120
250-499 dipendenti 9,6 9,2 0,4 2.960
500 dipendenti e oltre 8,4 8,2 0,2 5.550
Fonte: Excelsior 2008 di Unioncamere e Ministero del Lavoro
Nel 2008 l’occupazione dipendente nei settori dell’industria e dei servizi privati continuerà a
crescere (+1,0%), in linea con quanto rilevato da Excelsior nel 2007 (+0,8% il tasso di
crescita dell'occupazione previsto nella precedente indagine).
I 110mila nuovi posti di lavoro rappresentano il saldo tra 1.079.480 assunzioni complessive
previste (delle quali 252mila a tempo determinato a carattere stagionale) e 969mila uscite. Il
35,3% delle assunzioni previste (381mila dipendenti) interessa l’industria; il restante 64,7%
(oltre 698mila) nei servizi.
Da sottolineare che al momento della conclusione delle interviste (aprile 2008) risultavano già
effettuate 407.450 assunzioni, il 37,7% di tutte quelle programmate nell’anno.
Il 91,2% della nuova occupazione si concentra nelle piccole imprese (fino a 50 dipendenti). Le
aziende di piccola dimensione (fino a 9 dipendenti) registrano anche per il 2008 il tasso di
variazione più elevato (+2,7%), in crescita rispetto al 2007 (+2,0%). Le imprese tra i 10 e i 49
dipendenti confermano il saldo dello scorso anno (+0,4%), rappresentando quindi poco meno
del 10% dell’incremento complessivo atteso per il 2008. A fronte di una sostanziale stabilità
per la classe 50-249 dipendenti (+0,1%), è la classe 250-499 dipendenti che presenta il
risultato migliore (+0,4%) rispetto alla stabilità registrata nel 2007.
Le grandi imprese (con oltre 500 dipendenti) hanno previsto di chiudere l’anno con una leggera
espansione della base lavorativa (+0,2%); negli ultimi mesi si è tuttavia assistito ad un rapido
deterioramento della congiuntura internazionale e di conseguenza un certo numero di grandi
gruppi imprenditoriali ha preannunciato il ricorso alla cassa integrazione guadagni o ha messo
in programma significative operazioni di ristrutturazione. E’ pertanto possibile un
ridimensionamento del saldo occupazionale delle grandi imprese rispetto alle loro iniziali
previsioni.
4
In flessione la quota di assunzioni di personale immigrato non stagionale prevista nel 2008. La
domanda potrà attestarsi tra un minimo di 111.240 unità (pari al 13,4% delle richieste totali) e
un massimo di 167.800 unità (pari al 20,3% del totale delle assunzioni previste), in calo di
quasi sette punti percentuali rispetto al 2007 (quando la percentuale di immigrati richiesti
oscillava tra il 19 e il 27% del totale).
Il Nord Est si conferma l’area con maggior richiesta di lavoro da oltre frontiera (il 24,3% del
totale); seguono il Centro (22,9%), il Nord Ovest (21,3%) e il Sud e Isole (13,5%). Va peraltro
segnalato che la generalizzata flessione nella richiesta di lavoratori immigrati a tempo
determinato e indeterminato potrebbe essere parzialmente compensata da una maggiore
domanda di lavoratori stagionali immigrati (da 33 mila a 62 mila unità).
Movimenti e tassi di variazione occupazionale previsti dalle aziende
Regioni
Tasso di crescita
Entrate Uscite Saldo Valore assoluto
Piemonte 7,5 6,9 0,6 5.790
Valle D’Aosta 18,1 16,3 1,8 520
Lombardia 7,1 6,4 0,7 17.040
Liguria 10,1 9,3 0,8 2.340
Trentino Alto Adige 16,4 15,3 1,1 2.760
Veneto 8,6 7,7 0,9 10.410
Friuli Venezia Giulia 9,2 7,8 1,3 3.650
Emilia Romagna 10,0 9,0 1,0 11.020
Toscana 10,2 9,5 0,6 4.750
Umbria 8,2 7,4 0,8 1.380
Marche 8,8 8,2 0,6 2.130
Lazio 9,0 7,8 1,2 12.460
Abruzzo 11,4 10,2 1,3 3.020
Molise 13,4 10,1 3,3 1.360
Campania 13,0 11,5 1,5 10.270
Puglia 11,6 10,3 1,3 6.260
Basilicata 12,0 10,8 1,2 930
Calabria 14,1 11,9 2,2 3.920
Sicilia 11,4 9,8 1,6 8.260
Sardegna 15,7 14,9 0,8 1.740
TOTALE ITALIA 9,5 8,5 1,0 110.000
Fonte: Excelsior 2008 di Unioncamere e Ministero del Lavoro
• Ripresa del tempo indeterminato
Nel 2008, le assunzioni “stabili” dovrebbero superare le 392mila unità, rappresentando così il
47,4% delle 827.900 entrate non stagionali. Il contratto a tempo determinato sarà invece
offerto al 42,6% delle figure in entrata, pari a 352mila assunzioni (stessa quota del 2007). I
contratti a tempo indeterminato, quindi, recuperano due punti percentuali rispetto al 45,4%
del 2007 e riportano il gap nei confronti del contratto a tempo determinato ai livelli dei 2006.
Il contratto a tempo determinato, che le imprese dichiarano di utilizzare soprattutto per far
5
fronte a picchi di attività, sembra assumere sempre più anche il carattere di “contratto di
prova”, come evidenziano gli oltre 130mila contratti a tempo determinato utilizzati proprio per
“testare” nuovo personale.
In questo caso, la “flessibilità in entrata” potrebbe rappresentare spesso una condizione “di
passaggio”, visto che per il 24% dei dipendenti a termine in forza presso le imprese nel 2007 si
prevede una trasformazione in lavoratori a tempo indeterminato nel corso del 2008.
Poco consistente invece il ricorso al nuovo apprendistato e al contratto di inserimento, le cui
quote relative si mantengono ancora basse (rispettivamente 8,0% e 1,6%), per di più in
diminuzione rispetto al 2007 (quando l’apprendistato sfiorava il 10%). In flessione rispetto allo
scorso anno il ricorso al part-time (13,4%, a fronte del 15,0% del 2007).
• Più opportunità per diplomati e laureati
Le imprese cercano sempre di più laureati e, soprattutto, diplomati. La richiesta di diplomati,
infatti, aumenta di circa 42mila unità rispetto allo scorso anno, per un totale di 335.280
assunzioni previste nel 2008 (a fronte delle 293.050 del 2007).
In termini relativi, queste assunzioni rappresentano il 40,5% della domanda di lavoro
complessiva riferita al 2008 (circa 6 punti in più del 2007). Anche i laureati continuano a
crescere: i 75.330 neo-assunti con titolo universitario del 2007 (pari al 9,0% del totale delle
entrate) saranno 88.000 nel 2008 (10,6%).
Gli imprenditori indirizzano le loro preferenze verso la laurea specialistica che concentra il 46%
delle entrate di laureati, più del doppio rispetto alla laurea triennale che assorbe invece il 21%
della domanda. In flessione di tre punti percentuali è la richiesta di lavoratori con qualifica
professionale (14,5% nel 2008, a fronte del 17,5% del 2007).
Diminuisce anche il livello della scuola dell’obbligo, che riguarderebbe il 34,3% della domanda
di assunzioni (era il 38,6% lo scorso anno).
• Assunzioni sì, meglio se qualificate
Cresce, infatti, la domanda di dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici
(172mila le assunzioni previste). Questo gruppo rappresenta il 20,8% delle entrate (due punti
e mezzo in più rispetto al 2007). Si tratta di personale quasi esclusivamente laureato o
diplomato, che viene assunto nella maggioranza dei casi con contratto a tempo indeterminato
(59,7% del totale, quota più elevata rispetto al 57,5% del 2007).
Gli impiegati e le professioni commerciali e dei servizi concentrano 272.340 entrate (pari al
32,9% del totale delle assunzioni previste, in flessione rispetto al 34,9% dello scorso anno). Al
contrario, in aumento è la richiesta di operai specializzati, sia in valore assoluto (+2.300 unità),
sia in percentuale (rappresentano il 20,1% delle assunzioni, mezzo punto percentuale in più
del 2007). Pressoché stabili i conduttori di impianti e macchinari, fissi e mobili, passati dai
114.660 dello scorso anno ai 113.280 del 2008 (la quota percentuale è rimasta pari al 13,7%).
In diminuzione, invece, la richiesta di personale non qualificato: 103.730 richieste nel 2008
contro le 115.420 del 2007. In termini percentuali la quota sul totale delle assunzioni è passata
dal 13,7% del 2007 al 12,5% per l’anno in corso.
6
Le 30 figure "high skill" più richieste dalle imprese
Figure
Assunzioni
Valore
assoluto
% di
laureati
Addetto contabilità 16.370 8,3
Addetto amministrazione 8.580 10,8
Operatore commerciale 6.880 24,6
Infermiere 4.700 100,0
Disegnatore Cad-Cam 4.640 16,9
Educatore professionale 3.620 70,1
Programmatore informatico 3.020 51,3
Assistente tecnico clienti 2.900 29,1
Addetto contabilità generale 2.680 6,7
Tecnico commerciale 2.660 47,4
Addetto marketing 2.240 61,7
Banconista di agenzia viaggi 2.200 0,0
Farmacista 2.090 100,0
Venditore rappresentante 1.990 9,3
Venditore tecnico 1.900 35,6
Tecnico informatico assistenza
clienti
1.880 22,2
Progettista meccanico 1.860 100,0
Addetto logistica 1.850 16,4
Analista programmatore informatico 1.800 66,7
Progettista settore metalmeccanico 1.780 45,6
Informatore medico-scientifico 1.770 100,0
Sviluppatore software 1.760 71,4
Operatore commerciale estero 1.680 31,9
Progettista software 1.610 77,7
Addetto consulenza fiscale 1.490 3,9
Addetto acquisti 1.420 19,8
Operatore retro sportello 1.410 45,1
Fisioterapista 1.280 100,0
Assistente di cantiere edile 1.140 6,7
Responsabile commerciale 1.080 64,8
TOTALE ASSUNZIONI HIGH SKILL 152.310 42,3
Fonte: Excelsior 2008 di Unioncamere e Ministero del Lavoro
7
Non si riduce il gap tra Sud e Centro-Nord
Continua ad essere il Mezzogiorno l’area del Paese in cui si prevede il maggior aumento della
base occupazionale 2008. Il Sud e le Isole fanno infatti ancora registrare i valori più elevati sia
rispetto alle assunzioni (12,5% il tasso di entrata), sia rispetto al saldo occupazionale (+1,5%,
pari a 35.760 posti di lavoro in più rispetto al 2007). Seguono il Nord Est (9,9% le entrate e
+1,0% il saldo), il Centro (9,3% e +0,9%) e il Nord-Ovest (7,5% e +0,7%).
Il mercato del lavoro del Meridione conserva però elementi di criticità legati soprattutto alla
limitata domanda di lavoro di laureati (7,3%, circa 5 punti in meno del resto d’Italia) e
diplomati (38,0%, 3 punti in meno rispetto alle regioni centro-settentrionali). Minore rispetto al
Centro-Nord è anche la richiesta di figure high skill (dirigenti, impiegati con elevata
specializzazione e tecnici), che al Sud concentrano appena il 14,8% delle entrate previste per il
2008, contro il 22,9% del Centro-Nord.
La domanda di lavoro del Mezzogiorno appare quindi fortemente squilibrata a vantaggio delle
professioni operaie in senso stretto. Queste ultime rappresentano infatti il 28,8% delle entrate
previste (10 punti in più di quanto rilevato nel resto d’Italia).
A livello regionale, la classifica dei tassi di crescita pone al primo posto il Molise (+3,3%, di
poco superiore al 3,1% dello scorso anno), seguito da Calabria (+2,2%, in deciso aumento
rispetto al +1,1% del 2007), Sicilia (+1,6%) e Campania (+1,5%), con andamenti stazionari
rispetto a quanto previsto dodici mesi fa. Più contenute le previsioni relative a Sardegna
(+0,8%, in crescita rispetto al precedente +0,4%), Basilicata (+1,2%, contro il +1,7% del
2007) e Puglia e Abruzzo (+1,3%).
Al Centro spicca la crescita soprattutto del Lazio (+1,2%, 4 decimi di punto in più rispetto al
2007). Al Nord non si segnalano andamenti diversi rispetto al 2007, se non nel caso della Valle
d’Aosta, che registra una crescita di +1,8% (era -0,1% lo scorso anno).
Positivi gli andamenti del Friuli Venezia Giulia (+1,3%, contro il +0,8% dell’anno precedente) e
dell’Emilia Romagna (+1,0% rispetto al +0,8% del 2007). Si mantiene alta inoltre la crescita
dell’occupazione in Trentino-Alto Adige (+1,1%, era l’1,3% lo scorso anno).
Professioni inossidabili
Difficile entrarvi, facile esserne cacciati fuori. Quello del lavoro, come sanno tutti quelli che si
sono ritrovati nei dintorni anche per poco, è un labirinto dalle sembianze insolite e, rispetto ai
dedali tradizionali, dalle caratteristiche "capovolte".
Di certo però, anche dentro il mercato del lavoro, come in tutti i labirinti, è quasi impossibile
orientarsi. Tanto che quasi mai si capisce chi, meglio di altri, riesce a muoversi tra selezioni,
riorganizzazioni e sali e scendi del mercato.
Eppure qualcuno c'è. Eppure, mentre torna a crescere con un certa forza il tasso di
disoccupazione, ci sono in Italia alcune professioni che le imprese continuano a cercare e che
negli ultimi anni hanno mostrato una crescita costante. Ci sono figure appetibili che non
sembrano registare battute d'arresto. Anzi.
Tra le professioni con elevate competenze, quelle che meglio di altre stanno uscendo dai
cambiamenti strutturali che sono in atto nel sistema produttivo italiano, "sono figure attive
nell'"efficienza" della gestione aziendale, nel controllo di qualità e nello sviluppo di nuovi
mercati. Sono professioni terziarie, al di là del settore che le domanda. O professioni di
progettazione e sviluppo di nuovi prodotti e servizi nel settore industriale".
A dirlo è Claudio Gagliardi il direttore del centro studi di Unioncamere che, con il rapporto
Excelsior, ha analizzato il fabbisogno di capitale umano delle imprese attive in Italia. In questi
ultimi anni, continua Gagliardi, è stato "importante anche l'aumento della domanda per le
professioni specializzate nel settore dell'information technology.
8
In aumento risultano infine le professioni che svolgono un ruolo chiave nella gestione dei
rapporti a monte e a valle delle filiere produttive. Sembra assestarsi invece la domanda degli
addetti alle vendite".
• Il controller e il contabile
Nel dettaglio, le figure ad elevata competenza che negli ultimi tre anni hanno registrato i più
significativi incrementi in termini assoluti sono le professioni tecnico-specialistiche impegnate
nell'amministrazione, nel controllo di gestione e nella finanza.
Al termine dell'anno in corso, le assunzioni per queste figure dovrebbero raggiungere quasi le
53 mila unità tanto da valere da sole quasi un terzo (il 30,7 per cento) del gruppo qualificato
delle professioni high skill. Nel 2006, le stesse figure, valevano "solo" il 23,3 per cento.
• I programmatori e i progettisti
Nello stesso arco di tempo hanno mostrato un'evoluzione positiva anche tutte quelle figure che
sono in qualche modo collegate alle strategie di riposizionamento competitivo del nostro
apparato produttivo e quelle che perseguono maggiori margini di efficienza dei processi
produttivi e gestionali.
Ben visti dalle imprese e dagli uffici del personale, sono quindi gli addetti alle fasi di
progettazione e sviluppo di nuovi prodotti/servizi, i disegnatori cad-cam, i progettisti meccanici,
i programmatori e gli analisti programmatori informatici. Altrettanto bene gli addetti alla
logistica, gli addetti agli acquisti e i responsabili di magazzino.
• Infermieri e addetti alla cultura
C'è poi tutto il mondo professionale collegato ai servizi alle persone. Negli ultimi tre anni la
domanda di infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali è cresciuta mediamente del 9,9 per cento
annuo.
E poi, pure rappresentando ancora una componente di dimensioni ridotte, tutte quelle
professioni legate alla cultura, allo spettacolo e allo sport per cui sono previste, dalle imprese
private, circa 5mila assunzioni.
• Imprese che guardano all'estero
Ma di quale tipo sono le aziende "virtuose" che prestano attenzione alle risorse umane e
investono in capitale umano? Quali sono le imprese che più di altre cercano questi profili
qualificati? Si tratta, dice Gagliardi, soprattutto di aziende "che hanno una proiezione
all'estero".
Sono proprio queste infatti a richiedere con maggiore frequenza "il possesso di un diploma o
della laurea ed esprimono una più sensibile domanda di profili high skill". Non solo però.
Questa evidenza diventa "persino maggiore nelle imprese che manifestano una forte
propensione all'innovazione. In particolare, sono i settori della meccanica e quelli
dell'informatica a dimostrare maggiore propensione agli investimenti in risorse umane di
qualità".
• Più esperti
Seppure il titolo di studio è centrale per queste figure (la gran parte di loro infatti deve essere
laureato), da solo, tende a bastare sempre meno. Per queste figure, forse ancora più che per
le altre, conta sempre di più l'esperienza.
Tanto che mentre nel 2006 il 26 per cento delle assunzioni di figure qualificate riguardava
persone al primo impiego, oggi quella stessa quota è scesa di cinque punti percentuali.
• Le figure che verranno
Quanto al futuro, la domanda di queste professioni dovrebbe continuare a crescere. Gagliardi
assicura che le proiezioni di Uniocamere "portano a stimare che circa un quarto del fabbisogno
medio annuo di professioni nel periodo 2009-2014 dovrebbe riguardare profili high skill".
Una quota significativa di queste, quasi il cinquanta per cento, riguarderà "figure tecniche
impegnate nel marketing e nello sviluppo di nuovi mercati, alla ricerca dei nuovi bisogni dei
clienti e nella progettazione di nuovi prodotti. In forte sviluppo anche i servizi alle persone,
considerate anche le prospettive demografiche".
9
Le professioni high skill più richieste nel 2008 e il loro andamento nell'ultimo
triennio.
Figure
professionale
Assunzioni
2008 % laureati
Cumulate
2006-2008
Tendenza
2006-2008
Addetto
contabilità
16.980 8,6% 44.680 =
Addetto
amministrazione
12.520 16,1% 27.000 +
Operatore
commerciale
7.020 38,1% 17.890 +
Addetto
contabilità
generale
5.920 6,3% 9.630 +
Infermiere 4.640 100,0% 13.470 -
Disegnatore
cad-cam
4.080 23,9% 10.530 +
Educatore
professionale
3.670 100,0% 10.140 -
Programmatore
informatico
3.650 46,4% 9.520 =
Assistente
tecnico clienti
2.950 34,7% 7.380 +
Progettista
meccanico
2.600 100,0% 5.930 +
Tecnico
commerciale
2.570 66,0% 7.410 -
Addetto
contabilità
clienti-fornitori
2.570 6,5% 5.780 +
Venditore
tecnico
2.520 33,0% 6.400 -
Analista
programmatore
informatico
2.500 76,4% 5.900 +
Addetto
marketing
2.310 59,3% 6.030 +
Farmacista 2.240 100,0% 6.090 -
Sviluppatore
software
2.120 78,7% 4.520 +
Progettista
software
2.000 76,0% 4.910 +
Addetto
logistica
2.000 37,2% 4.400 +
10
Addetto acquisti 1.920 28,1% 4.200 +
Progettista
settore
metalmeccanico
1.810 73,6% 4.720 +
Tecnico
informatico
assistenza
clienti
1.560 34,5% 4.240 +
Assistente di
cantiere edile
1.560 18,3% 4.220 -
Addetto
consulenza
fiscale
1.530 0,0% 3.920 +
Fisioterapista 1.510 100,0% 3.870 -
Operatore
commerciale
estero
1.270 40,5% 4.160 -
Progettista edile 1.260 56,8% 3.270 -
Responsabile
amministrativo
1.230 24,1% 2.890 +
Banconista di
agenzia viaggi
1.020 0,0% 4.080 -
Informatore
medico-
scientifico
780 100,0% 3.820 -
Fonte: Sistema Informativo Excelsior - Unioncamere-Ministero del Lavoro,
2008
11
Le professioni low skill più richieste nel 2008 e andamento ultimo triennio
Figure professionale
Assunzioni
2008
Cumulate 2006-
2008
Commessi 66.560 198.640
Addetti non qualificati ai
servizi di pulizia
43.530 130.720
Camerieri 38.140 127.360
Muratori in pietra,
mattoni, refrattari
31.860 92.650
Conduttori di mezzi
pesanti e camion
29.980 82.890
Personale addetto alla
gestione dei magazzini
27.620 70.490
Manovali e personale
non qualificato
dell’edilizia civile
20.700 57.570
Personale di segreteria 19.150 50.810
Elettricisti nelle
costruzioni civili
17.810 41.960
Cuochi in alberghi e
ristoranti
13.950 48.830
Professioni qualificate
nei servizi sanitari
12.790 29.990
Baristi e assimilati 11.370 36.840
Facchini e addetti allo
spostamento merci
11.140 39.750
Idraulici e posatori di
tubazioni idrauliche e di
gas
11.000 31.320
Meccanici e montatori di
macchinari industriali
10.770 27.370
Fonte: Sistema Informativo Excelsior - Unioncamere-Ministero del
Lavoro, 2008
Le trasformazioni organizzative delle aziende, le sfide del mercato globale e le figure che più di
altre vengono selezionate. Le aree geografiche, i settori più dinamici e le professioni che negli
anni futuri saranno più richieste nell'intervista a Claudio Gagliardi, direttore del centro studi di
Unioncamere
12
Come è cambiato in questi ultimi anni il profilo del capitale umano impiegato dalle
aziende attive in Italia?
Il sistema produttivo italiano in questi anni si è impegnato in un processo di ristrutturazione
importante. Soprattutto i settori più esposti alla competizione internazionale hanno raccolto la
sfida della qualità e hanno fatto molta innovazione (di processo e soprattutto di prodotto). La
crescita delle esportazioni dimostra che questi sforzi sono spesso premiati con il successo.
Il perseguimento di queste strategie passa attraverso l'assunzione di professionalità sempre
più qualificate, in grado di dare un contributo di elevata qualità tecnica e di creatività, figure
che possano gestire relazioni complesse con altre imprese e con i mercati finali. In concreto,
ciò si sta traducendo in una ricerca più consistente di professionalità più specializzate,
preferibilmente diplomati o laureati.
Quali sono le professioni che escono avvantaggiate e quali svantaggiate dai
cambiamenti strutturali che sono in atto nel sistema produttivo italiano?
Tra le professioni high skill, le figure che nell'ultimo triennio hanno registrato una crescita più
sensibile della domanda in termini assoluti sono quelle di tipo tecnico-specialistico, impegnate
nell'"efficienza" della gestione aziendale, nel controllo di qualità e nello sviluppo di nuovi
mercati.
Sono professioni terziarie, al di là del settore che le domanda. Nel settore industriale cresce la
richiesta di professioni di progettazione e sviluppo di nuovi prodotti e servizi. Importante anche
l'aumento della domanda per le professioni specializzate nel settore dell'Information
Technology.
In aumento risultano infine le professioni che svolgono un ruolo chiave nella gestione dei
rapporti a monte e a valle delle filiere produttive (addetti alla logistica, agli acquisti,
responsabili di magazzino, ecc.). Sembra assestarsi invece la domanda degli addetti alle
vendite (rete commerciale).
Quali sono in Italia i settori/segmenti che stanno rispondendo più "virtuosamente"
di altri, anche in termini di investimenti in capitale umano,alle sfide imposte dai
cambiamenti?
Indubbiamente sono più dinamiche le imprese che hanno una proiezione all'estero. Le imprese
esportatrici richiedono con maggior frequenza (circa 14 punti percentuali in più rispetto alle
non esportatrici) il possesso di un diploma o della laurea ed esprimono una più sensibile
domanda di profili high skill (dirigenti e impiegati con elevata specializzazione e tecnici).
Questa tendenza è persino maggiore nelle imprese che manifestano una forte propensione
all'innovazione. In particolare, sono i settori della meccanica e quelli dell'informatica a
dimostrare maggiore propensione agli investimenti in risorse umane di qualità.
Quali sono le aree geografiche dove i profili high skill sono più richiesti?
Mettendo in correlazione richiesta di profili professionali elevati e richiesta di laureati, l'area
che svetta a livello nazionale nelle previsioni per il 2008 è il Nord-Ovest, dove i laureati
assorbono il 14% della domanda e i diplomati il 42%. Seguono il Centro (10,8% i laureati e
39% i diplomati) ed il Nord-Est (10% i laureati e 42% i diplomati). Ben distante il Mezzogiorno,
dove le rispettive quote sul totale delle assunzioni preventivate nel 2008 sono del 7,3% e del
38%).
Desta preoccupazione il crescente divario, sia in termini qualitativi sia quantitativi,
che si va ancora aprendo, in termini occupazionali, tra il Nord e il Sud. Quali sono le
leve su cui si deve agire ora per provare a invertire la tendenza?
Credo che nel Mezzogiorno deve tornare la fiducia a fare impresa e per questo è ovviamente
fondamentale l'impegno dello Stato a tutti i livelli. Anzitutto per garantire il controllo e la
sicurezza del territorio. Una occasione da non perdere, poi, è quella data dal nuovo ciclo di
fondi comunitari.
Una regia intelligente e non dispersiva, capace di rilanciare soprattutto le infrastrutture
indispensabili per la produzione, può fare la differenza. Infine segnalo che le imprese sono in
prima fila nella richiesta di una scuola di qualità al Sud, ben raccordata con i fabbisogni reali
delle imprese.
13
Ci aiuti a capire perché in Italia le imprese hanno bisogno di solo 5 mila figure legate
alla cultura, i media e la televesione, mentre lo stesso sistema chiede 67 mila
commessi e 38 mila camerieri? E' un rapporto normale di ciascuna struttura
produttiva o è una tipicità italiana? Si può sperare che in futuro le proporzioni
cambieranno un poco?
In tutte le economie industrializzate la tendenza è in crescita per le figure sia più specializzate
che per le figure esecutive. Naturalmente le proporzioni quantitative sono diverse. Del resto è
chiaro che lo sviluppo dei servizi - ad esempio nel turismo, nella sicurezza, nella logistica e
nell'assistenza socio-sanitaria o nelle attività di pulizia e di igiene urbana - non può prescindere
da una domanda quantitativamente importante di lavoratori, anche a bassa qualificazione.
Quali saranno le professioni high-skill che nei prossimi anni continueranno ad essere
più richieste dalle imprese?
Le nostre proiezioni portano a stimare che circa un quarto del fabbisogno medio annuo di
professioni nel periodo 2009-2014 dovrebbe riguardare profili high skill. Per quasi la metà, si
tratterà di figure tecniche impegnate nel marketing e nello sviluppo di nuovi mercati, alla
ricerca dei nuovi bisogni dei clienti e nella progettazione di nuovi prodotti. In forte sviluppo
anche i servizi alle persone, considerate anche le prospettive demografiche.
Tratto da: Miojob de la Repubblica, Federico Pace, 1 ottobre 2008.
Raccomandazioni? Contano sempre meno
Il 35,2% delle aziende italiane con almeno un dipendente, intervistate nell'ambito dell'indagine
Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, dichiara che la principale modalità per la
ricerca e la selezione del personale è la conoscenza diretta del candidato, magari già "testato"
attraverso precedenti tirocini, stage o contratti di lavoro a tempo determinato. E' questo il
canale di assunzione che sembra destinato ad affermarsi maggiormente nel 2008, in crescita di
5 punti percentuali rispetto a quello dichiarato nel 2007. Soprattutto è il canale di assunzione
più diffuso tra le aziende con meno di 50 dipendenti e quello più usato al Sud (43,9% il dato
medio relativo a queste regioni).
Per un altro 25,3% delle imprese, poi, la selezione avviene principalmente facendo ricorso alle
banche dati aziendali, nelle quali confluiscono i curricula dei candidati. A dimostrazione che un
curriculum vitae articolato e ben scritto può aprire ai giovani la strada per il lavoro nel settore
privato. E c'è da sottolineare che questa modalità di selezione è quella prevalente tra le
imprese con più di 50 dipendenti (toccando percentuali comprese tra il 43% e il 49%).
Infine, soprattutto per le imprese di piccola dimensione sembra funzionare ancora bene il
"passa parola", ovvero la segnalazione di fornitori, clienti o altri conoscenti (16,6% nel
complesso e 18,3% per le micro-imprese con meno di 10 dipendenti). Sommando insieme
queste tre categorie si scopre che oltre il 77% delle imprese, al momento di assumere una
nuova risorsa, partono da chi conoscono direttamente o hanno già in casa, oppure da candidati
che hanno saputo presentarsi in modo efficace.
Conoscenza diretta, attenta selezione di curricula di qualità e "passa parola" di fornitori o
conoscenti, però, per gli imprenditori non equivalgono alla classica "raccomandazione". Infatti,
soltanto per l'8,4% delle imprese pensa che la raccomandazione rappresenti ancora una
pratica "molto importante" per trovare lavoro, mentre per il 31,1% è considerata "per nulla
importante". Uscendo però dalle valutazioni generiche ed entrando nel concreto vissuto
dell'azienda, si scopre che ben il 62% degli imprenditori intervistati dichiara di non ricevere di
norma raccomandazioni nelle proprie attività di selezione del personale; ed un altro 28,9%
afferma di riceverne raramente. Sommando queste due percentuali si ottiene che per il 90,9%
delle imprese la raccomandazione non rappresenta affatto un fenomeno rilevante per i processi
interni di selezione del personale. Solo il 9,1% degli imprenditori dichiara di ricevere
"frequentemente" delle raccomandazioni. In definitiva le imprese - che devono confrontarsi con
mercati sempre più competitivi - sono alla "ricerca dei talenti", e per questo merito e
caratteristiche soggettive (passione per il lavoro, flessibilità organizzativa, capacità di
affrontare con successo gli imprevisti ecc.) contano sempre più delle sole relazioni.
E' importante sottolineare anche che su questo punto tra centro-nord e sud, tra industria e
servizi, tra piccole e grandi imprese, si riscontrano evidentemente differenze, ma tutto
14
sommato più contenute di quanto comunemente si pensi: la raccomandazione risulta praticata
più frequentemente al sud (10,8%, contro il 7,4% del nord ovest, l'8,7 del nord est, il 9,6%
del centro), nei servizi piuttosto che nell'industria (10% contro il 7,9%), nella piccola e media
impresa (tra il 9% e il 10,7%) più che nella grande (dove la raccomandazione "frequente"
tocca il minimo del 5,3% ).
Molto distanziati da queste modalità risultano gli altri canali di assunzione. A cominciare da
quelli pubblici: i Centri per l'Impiego - che hanno ereditato le funzioni degli ex uffici di
collocamento - pur migliorando la propria posizione rispetto agli anni passati, rappresentano il
principale canale di ricerca e selezione solo per il 5,6% delle imprese italiane (il 7,1% nelle
regioni del nord est e il 7,7% in quelle del centro).
Relativamente poco utilizzate dalle imprese anche le inserzioni sulla stampa (6,8%), le società
di somministrazione di lavoro temporaneo (ex lavoro interinale, preferite solo dal 3,6% delle
imprese), le società specializzate in selezione del personale e le associazioni imprenditoriali
(2,1% nel complesso, ma 11,9% per le grandi imprese con oltre 500 dipendenti).
Marginali per l'incontro tra domanda e offerta di lavoro risultano, infine, i siti Internet che
vengono considerati la modalità principale di ricerca soltanto dall'1,2% delle imprese.
Resta il fatto che il mercato del lavoro italiano deve ancora trovare un sistema efficiente per
fare incontrare domanda e offerta di lavoro, considerato che il sistema pubblico - nonostante i
progressi compiuti soprattutto in alcune regioni del Centro-Nord - riesce a soddisfare quote
ancora marginali di imprese alla ricerca di risorse umane; che anche le altre organizzazioni
private impegnate su questo versante riescono ad incidere poco e solo su target ristretti
(anche in relazione costi che i servizi professionali di recruiting comportano); e , di
conseguenza, che la maggior parte delle imprese è costretta al "fai da te" dei canali informali,
delle reti fiduciarie e delle banche dati aziendali. Anche per questo motivo le aziende
denunciano ancora difficoltà di reperimento per il 26,2% delle nuove potenziali assunzioni ed il
tempo che occorre per coprire un posto di lavoro vacante è mediamente pari a 4,2 mesi.
UNIONCAMERE/c_gagliardi.pdf
Sistema Informativo Excelsior 2008.
L’evoluzione dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese
dell’industria e dei servizi
Claudio Gagliardi
15-16 settembre 2008
Roma, piazza Sallustio 21
2
Le previsioni occupazionali Excelsior ad inizio 2008 Le previsioni occupazionali Excelsior ad inizio 2008
sono state ancora complessivamente di segno sono state ancora complessivamente di segno
positivo, anche se di modesta entità: positivo, anche se di modesta entità:
un peccato di ottimismo?un peccato di ottimismo?
L’EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DI LAVORO L’EVOLUZIONE DELLA DOMANDA DI LAVORO
DELLE IMPRESE PER IL 2008 DELLE IMPRESE PER IL 2008
SECONDO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIORSECONDO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le previsioni degli imprenditori sono davvero Le previsioni degli imprenditori sono davvero
affidabili? affidabili?
E sotto quale punto di vista?E sotto quale punto di vista?
Le informazioni raccolte in dieci anni di indagini Le informazioni raccolte in dieci anni di indagini
Excelsior possono aiutare a comprendere i Excelsior possono aiutare a comprendere i
cambiamenti in atto e le criticità di sistema cambiamenti in atto e le criticità di sistema
rispetto alla domanda professionale e formativa rispetto alla domanda professionale e formativa
delle imprese? delle imprese?
33
22
11
3
L’evoluzione della domanda di lavoro delle impreseL’evoluzione della domanda di lavoro delle imprese
I FENOMENI DI RISTRUTTURAZIONE INCIDONO I FENOMENI DI RISTRUTTURAZIONE INCIDONO
SULLE DINAMICHE SETTORIALISULLE DINAMICHE SETTORIALI
-1,8-1,8
-0,7-0,7
-0,4-0,4
-0,1-0,1
1,01,0
1,11,1
1,11,1
1,21,2
1,41,4
1,41,4
1,51,5
1,71,7
2,12,1
2,22,2
Filiera EnergiaFiliera Energia
Tessile, abbigliamento e calzatureTessile, abbigliamento e calzature
Industrie chimiche e della plasticaIndustrie chimiche e della plastica
Altri settori industrialiAltri settori industriali
Ind. meccaniche e mezzi di trasportoInd. meccaniche e mezzi di trasporto
Altri serviziAltri servizi
Industrie dei metalliIndustrie dei metalli
Servizi alle personeServizi alle persone
Informatica e telecomunicazioniInformatica e telecomunicazioni
Comm. ingrosso e di autoveicoliComm. ingrosso e di autoveicoli
CostruzioniCostruzioni
Commercio al dettaglioCommercio al dettaglio
Alberghi, ristoranti e servizi turisticiAlberghi, ristoranti e servizi turistici
Servizi avanzatiServizi avanzati 2,82,8 1,11,1
0,30,3 1,11,1
0,50,5 0,80,8
0,80,8 2,02,0
1,51,5 2,12,1
0,10,1 1,41,4
0,70,7 1,61,6
1,21,2 0,20,2
1,11,1 2,22,2
1,01,0 0,70,7
0,50,5 0,00,0
-0,2-0,2 1,61,6
3,03,0 -1,2-1,2
-1,6-1,6 -2,4-2,4
TOTALETOTALE 1,01,0 1,01,0 1,11,1
SERVIZI
+1,3%+1,3%
INDUSTRIA
+0,6%+0,6%
Consuntivo Consuntivo
giugno 08giugno 08
Previsioni Previsioni
luglio 08/giugno luglio 08/giugno
0909
Previsioni ExcelsiorPrevisioni Excelsior
Inizio 2008Inizio 2008
4
L’evoluzione della domanda di lavoro delle impreseL’evoluzione della domanda di lavoro delle imprese
LA TENUTA OCCUPAZIONALE È DOVUTA SOPRATTUTTO ALLE LA TENUTA OCCUPAZIONALE È DOVUTA SOPRATTUTTO ALLE
PICCOLE IMPRESE. FORTE RALLENTAMENTO AL SUD PICCOLE IMPRESE. FORTE RALLENTAMENTO AL SUD
RISPETTO ALLE PREVISIONI DI INIZIO ANNORISPETTO ALLE PREVISIONI DI INIZIO ANNO
0,20,2
1,61,6
1,51,5
0,90,9
1,01,0
0,70,7
1,01,0
50-499 dipendenti50-499 dipendenti
1-49 dipendenti1-49 dipendenti
Sud e IsoleSud e Isole
CentroCentro
Nord EstNord Est
Nord OvestNord Ovest
TOTALETOTALE 1,01,0 1,11,1
1,31,3 1,01,0
0,90,9 1,61,6
1,51,5 1,11,1
0,10,1 0,70,7
1,51,5 1,61,6
0,80,8 0,90,9
110.000
25.680
27.850
20.720
35.760
100.370
4.100
> 500 dipendenti> 500 dipendenti 5.500 -0,2-0,2 0,00,00,20,2
Consuntivo Consuntivo
giugno 08giugno 08
Previsioni Previsioni
luglio 08/giugno luglio 08/giugno
0909
Previsioni ExcelsiorPrevisioni Excelsior
Inizio 2008Inizio 2008
NEL COMPLESSO, LE TENDENZE OCCUPAZIONALI 2008 NEL COMPLESSO, LE TENDENZE OCCUPAZIONALI 2008
APPAIONO CONFERMATE GRAZIE ALLA APPAIONO CONFERMATE GRAZIE ALLA
PARTE PIÙ DINAMICA DEL SISTEMA PRODUTTIVOPARTE PIÙ DINAMICA DEL SISTEMA PRODUTTIVO
5
LE IMPRESE CHE RACCOLGONO LE IMPRESE CHE RACCOLGONO
LA SFIDA DELLA COMPETITIVITÀLA SFIDA DELLA COMPETITIVITÀ
Quota % di imprese che assumono sul totale - Anni 2006-2008Quota % di imprese che assumono sul totale - Anni 2006-2008
28,528,5
47,147,1
43,343,3
40,140,1
42,042,0
31,831,8
26,526,5
44,044,0
40,040,0
36,636,6
41,741,7
30,330,3
23,423,4
38,338,3
37,037,0
34,334,3
36,636,6
24,924,9
0 10 20 30 40 50
Totale impreseTotale imprese
Società di capitaleSocietà di capitale
Imprese che hannoImprese che hanno
incrementato il fatturatoincrementato il fatturato
Imprese che hanno innovato iImprese che hanno innovato i
prodotti/serviziprodotti/servizi
Imprese manifatturiere Imprese manifatturiere
esportatriciesportatrici
Imprese distrettualiImprese distrettuali
20062006
20072007
20082008
6
LA SFIDA DELLA COMPETITIVITA NELLE PROVINCE LA SFIDA DELLA COMPETITIVITA NELLE PROVINCE
ITALIANE SULLA BASE DEL MODELLO ITALIANE SULLA BASE DEL MODELLO
ORGANIZZATIVO-IMPRENDITORIALE PREVALENTEORGANIZZATIVO-IMPRENDITORIALE PREVALENTE
SEGMENTI PROVINCIALISEGMENTI PROVINCIALI
Piccole imprese industriali/terziariePiccole imprese industriali/terziarie
Piccole imprese terziariePiccole imprese terziarie
Piccole imprese industrialiPiccole imprese industriali
Medie imprese industrialiMedie imprese industriali
Grandi imprese terziarie esogeneGrandi imprese terziarie esogene
Grandi imprese industriali esogeneGrandi imprese industriali esogene
Grandi imprese terziarie endogeneGrandi imprese terziarie endogene
Grandi imprese industriali endogeneGrandi imprese industriali endogene
(16)(16)
(5)(5)
(25)(25)
(28)(28)
(11)(11)
(7)(7)
(5)(5)
(6)(6)SETTORI DI SPECIALIZZAZIONESETTORI DI SPECIALIZZAZIONE
Industria manifatturieraIndustria manifatturiera
Servizi alla produzioneServizi alla produzione
(logistica, ICT, R&S, consulenza profess., (logistica, ICT, R&S, consulenza profess.,
att.immobiliari, servizi operativi)att.immobiliari, servizi operativi)
7
INTENSITÀ E CARATTERISTICHE DELLA INTENSITÀ E CARATTERISTICHE DELLA
RISTRUTTURAZIONE PRODUTTIVARISTRUTTURAZIONE PRODUTTIVA
NEI DIVERSI MODELLI DI IMPRESANEI DIVERSI MODELLI DI IMPRESA
Province di grandi Province di grandi
imprese imprese
endogeneendogenea prevalenza a prevalenza
industrialeindustriale
Province di grandi Province di grandi
imprese endogene imprese endogene
a prevalenza a prevalenza
terziariaterziaria
Province diProvince di
medie imprese medie imprese
a prevalenza a prevalenza
industrialeindustriale
Province diProvince di
piccole imprese piccole imprese
a prevalenza a prevalenza
industrialeindustriale
MezzogiornoMezzogiorno ItaliaItalia
% di imprese con % di imprese con
aumento del fatturato (2007)aumento del fatturato (2007) 32,532,5 32,432,4 36,836,8 30,230,2 23,323,3 26,926,9
% di imprese manifatturiere % di imprese manifatturiere
che esportano (2007)che esportano (2007) 33,733,7 36,936,9 37,937,9 30,530,5 20,020,0 32,532,5
% di imprese manifatturiere % di imprese manifatturiere
con nuovi prodotti (2007) con nuovi prodotti (2007) 25,325,3 27,227,2 27,527,5 24,424,4 21,721,7 25,525,5
% % high skillhigh skill su totale su totale
assunzioni 2008assunzioni 2008 26,426,4 38,938,9 24,324,3 19,819,8 14,814,8 20,820,8
% laureati su totale% laureati su totale
assunzioni 2008assunzioni 2008 16,716,7 25,025,0 11,911,9 10,210,2 7,37,3 10,610,6
% assunzioni con difficoltà % assunzioni con difficoltà
di reperimentodi reperimento 23,123,1 21,321,3 30,030,0 26,726,7 20,220,2 26,226,2
8
LA RICHIESTA DI FORMAZIONE DELLE IMPRESE: LA RICHIESTA DI FORMAZIONE DELLE IMPRESE:
IL CONFRONTO TRA IL 2007 E IL 2008IL CONFRONTO TRA IL 2007 E IL 2008
valori assoluti (in migliaia) e distribuzione %valori assoluti (in migliaia) e distribuzione %
di cui: con esperienza specifica di cui: con esperienza specifica
(55,7% nel 2008)(55,7% nel 2008) 59,159,156,456,467,667,6
Livello formativo equivalente (2008)Livello formativo equivalente (2008) 28,628,641,741,712,412,4
FORMAZIONEPROFESSIONALEDIPLOMA di cui: IFTS post-diplomaLAUREA laureaspecialistica laurea triennale
laurea
indifferente
293
10,6 9,0
4,9 4,3 2,2 1,5
3,5 3,2
40,5
34,9
6,4 4,8
14,5
17,5
34,3
38,6
Nessunaqualificaz.
necessaria
20082008 20072007
9
I livelli di istruzione richiestiI livelli di istruzione richiesti
L’EVOLUZIONE NELL’ULTIMO TRIENNIO DELLA L’EVOLUZIONE NELL’ULTIMO TRIENNIO DELLA
DOMANDA DI FORMAZIONE DELLE IMPRESEDOMANDA DI FORMAZIONE DELLE IMPRESE
AssunzioniAssunzioni
20082008
val. val.
%%
di cui: di cui:
% difficile % difficile
reperimentoreperimento
variaz. % variaz. %
media annua media annua
2004/2008 2004/2008
Non è necessaria una qualific. formaleNon è necessaria una qualific. formale 284.170284.170 34,334,3 23,923,9 0,70,7
Formazione Professionale regionaleFormazione Professionale regionale 58.18058.180 7,07,0 37,137,1 5,15,1
Istruzione Professionale di StatoIstruzione Professionale di Stato 62.27062.270 7,57,5 32,932,9 -10,0-10,0
DiplomiDiplomi 335.280335.280 40,540,5 24,724,7 14,014,0
LaureeLauree 88.00088.000 10,610,6 27,527,5 11,711,7
- di cui: triennale- di cui: triennale 18.38018.380 2,22,2 32,432,4 ----
- di cui: specialistica- di cui: specialistica 40.65040.650 4,94,9 27,827,8 ----
- di cui: non specificata- di cui: non specificata 28.97028.970 3,53,5 23,923,9 ----
TOTALETOTALE 827.890827.890 100,0100,0 26,226,2 5,35,3
10
Indirizzo ingegneristicoIndirizzo ingegneristico 26.22026.220 29,829,8 33,833,8 16,716,7
Indirizzo economicoIndirizzo economico 26.11026.110 29,729,7 14,614,6 9,29,2
Indirizzo sanitario e paramedicoIndirizzo sanitario e paramedico 7.2907.290 8,38,3 55,955,9 4,54,5
Indirizzo insegnamento e formazioneIndirizzo insegnamento e formazione 5.8405.840 6,66,6 32,332,3 52,952,9
Indirizzo chimico-farmaceuticoIndirizzo chimico-farmaceutico 4.9004.900 5,65,6 37,737,7 15,515,5
100,0100,0Totale laureeTotale lauree 88.00088.000 27,527,5 11,711,7
I 5 INDIRIZZI DI LAUREA E DIPLOMI I 5 INDIRIZZI DI LAUREA E DIPLOMI
PIÙ RICHIESTI DALE IMPRESEPIÙ RICHIESTI DALE IMPRESE
AssunzioniAssunzioni
20082008
val. val.
%%
di cui: di cui:
% difficile % difficile
reperimentoreperimento
variaz. % variaz. %
media annua media annua
2004/2008 2004/2008
100,0100,0Totale diplomiTotale diplomi 335.280335.280 24,724,7 14,014,0
Totale assunzioniTotale assunzioni 827.890827.890 26,226,2 5,35,3
Indirizzo amministrativo-commercialeIndirizzo amministrativo-commerciale 111.900111.900 33,433,4 17,117,1 9,89,8
Indirizzo meccanicoIndirizzo meccanico 33.84033.840 10,110,1 39,139,1 16,716,7
Indirizzo turistico-alberghieroIndirizzo turistico-alberghiero 21.62021.620 6,46,4 31,231,2 19,219,2
Indirizzo elettrotecnicoIndirizzo elettrotecnico 15.84015.840 4,74,7 35,335,3 14,214,2
Indirizzo edileIndirizzo edile 9.8709.870 2,92,9 22,522,5 3,13,1
11
L’UPGRADING QUALITATIVO DELLA DOMANDA L’UPGRADING QUALITATIVO DELLA DOMANDA
DI LAVORO NEGLI ULTIMI TRE ANNIDI LAVORO NEGLI ULTIMI TRE ANNI
16,6
36,0
34,5
12,9
18,2
34,9
33,2
13,7
20,8
32,9 33,8
12,5
2006 2007 2008
Dirigenti, professioni intellettuali, scientifiche e tecniche
Impiegati e profess.qualif. nelle attività commerc. e dei servizi
Operai specializzati e conduttri di impianti
Professioni non qualificate
Dirigenti, professioni intellettuali, scientifiche e tecniche
Impiegati e profess. qualif. nelle attività commerc. e dei servizi
Operai specializzati e conduttori di impianti
Professioni non qualificate
12
LE PROFESSIONI PIU’ RICHIESTE DALLE LE PROFESSIONI PIU’ RICHIESTE DALLE
IMPRESE PER IL 2008IMPRESE PER IL 2008
DIRIGENTI, DIRIGENTI,
IMPIEGATI IMPIEGATI
CON ELEVATA CON ELEVATA
SPECIALIZZA-SPECIALIZZA-
ZIONE E ZIONE E
TECNICITECNICI
IMPIEGATI IMPIEGATI
ESECUTIVI, ESECUTIVI,
ADDETTI ALLE ADDETTI ALLE
ATTIVITA’ ATTIVITA’
COMMERCIALI COMMERCIALI
E NEI SERVIZIE NEI SERVIZI
OPERAI OPERAI
SPECIALIZZATI SPECIALIZZATI
E CONDUTTORI E CONDUTTORI
DI DI
MACCHINARIMACCHINARI
Informatici e telematici 8.7508.750 33,733,7 6.5206.520
Ingegneri meccanici 3.4603.460 42,342,3 2.8202.820
Specialisti in contabilità e problemi finanziari 2.7202.720 11,411,4 2.8402.840
Contabili ed assimilati 39.89039.890 16,316,3 31.54031.540
Tecnici della vendita e della distribuzione 17.88017.880 23,723,7 17.11017.110
Disegnatori industriali ed assimilati 7.9307.930 37,037,0 7.8407.840
AssunzioniAssunzioni
20082008
AssunzioniAssunzioni
20072007
DifficileDifficile
reperim.reperim.
(%)(%)
Personale addetto gestione stock, magazzini 27.62027.620 18,118,1 23.29023.290
Personale di segreteria 19.15019.150 13,413,4 15.92015.920
Addetti allo sportello bancario 10.67010.670 8,48,4 10.61010.610
Commessi e assimilati 66.56066.560 27,927,9 69.28069.280
Camerieri ed assimilati 38.14038.140 26,726,7 49.32049.320
Cuochi in alberghi e ristoranti 13.95013.950 34,834,8 18.47018.470
22
33
44
55
Muratori in pietra, mattoni, refrattari 31.86031.860 26,626,6 31.33031.330
Elettricisti nelle costruzioni civili ed assimilati 17.81017.810 31,231,2 14.15014.150
Idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas 11.00011.000 40,440,4 10.81010.810
Meccanici e montatori di macchinari industriali 10.77010.770 41,841,8 8.6308.630
Conduttori di mezzi pesanti e camion 29.98029.980 22,022,0 27.45027.450
Addetti a macchine confez. prodotti industriali 7.2907.290 12,912,9 9.5909.590
66
77
827.890827.890 26,226,2 839.460839.460TOTALE ASSUNZIONI
13
Totale Totale
assunzioni assunzioni
20082008
Variaz. media Variaz. media
annua annua
2006/20082006/2008
Incidenza Incidenza
su totalesu totale
20082008
Quota Quota
assunzioni con assunzioni con
difficoltà di difficoltà di
reperimentoreperimento
val.ass.val.ass. %%% % %%
Approvvigionam. beni/servizi e gest. magazzinoApprovvigionam. beni/servizi e gest. magazzino 2.2102.210 11,811,81,31,3 29,229,2
Progettazione e designProgettazione e design 9.3809.380 23,123,15,55,5 36,936,9
Core businessCore business produttivo produttivo 33.44033.440 15,715,719,419,4 29,829,8
Efficienza dei processi produttivi e gestionali (ICT)Efficienza dei processi produttivi e gestionali (ICT) 16.17016.170 20,820,89,49,4 31,531,5
Gestione, amministrazione e controlloGestione, amministrazione e controllo 52.74052.740 37,437,430,730,7 16,716,7
Istruzione, formazione, risorse umaneIstruzione, formazione, risorse umane 11.11011.110 18,418,46,56,5 26,626,6
Marketing&Comunicazione, CommercialeMarketing&Comunicazione, Commerciale 30.73030.730 16,216,217,917,9 23,323,3
Servizi socio-sanitariServizi socio-sanitari 11.01011.010 9,99,96,46,4 51,251,2
Cultura, spettacolo e sportCultura, spettacolo e sport 5.2005.200 22,222,23,03,0 13,213,2
TOTALE ASSUNZIONI HIGH SKILLTOTALE ASSUNZIONI HIGH SKILL 172.000172.000 22,222,2100,0100,0 25,825,8
Famiglie di professioni Famiglie di professioni high skillhigh skill
STRATEGIE AZIENDALI STRATEGIE AZIENDALI
E DOMANDA DI FIGURE E DOMANDA DI FIGURE HIGH SKILLHIGH SKILL
Assunzioni di figure Assunzioni di figure high skillhigh skill per “filiera professionale” di appartenenza per “filiera professionale” di appartenenza
(responsabili acquisti, magazzino, logistica interna, ecc.) (responsabili acquisti, magazzino, logistica interna, ecc.)
(ricercatori, disegnatori industriali, tecnici progettisti, ecc.)(ricercatori, disegnatori industriali, tecnici progettisti, ecc.)
(tecnici controllo qualità, organizzaz. e controllo produzione. ecc.)(tecnici controllo qualità, organizzaz. e controllo produzione. ecc.)
(informatici, progettisti e sviluppatori software, ecc.)(informatici, progettisti e sviluppatori software, ecc.)
(addetti contabilità, amministrazione, controllo di gestione, ecc.)(addetti contabilità, amministrazione, controllo di gestione, ecc.)
(insegnanti, formatori, responsabili RU, ecc.)(insegnanti, formatori, responsabili RU, ecc.)
(tecnici della vendita, distribuzione, marketing, pubblicità, ecc.)(tecnici della vendita, distribuzione, marketing, pubblicità, ecc.)
(infermieri, farmacisti, fisioterapisti, assistenti, ecc.)(infermieri, farmacisti, fisioterapisti, assistenti, ecc.)
(operatori audio/video, add. prod. televisive, giornalisti, ecc.)(operatori audio/video, add. prod. televisive, giornalisti, ecc.)
14
39,7
88,3 92,1 81,9
62,1
32,9
21,1 19,3
9,6
60,3
11,7 7,9 18,1
37,9
67,1
78,9 80,7
90,4
0%
20%
40%
60%
80%
100%
TOTALETOTALE DirigentiDirigenti ProfessioniProfessioni
intellettuali,intellettuali,
scientifiche e discientifiche e di
elevataelevata
specializzazionespecializzazione
ProfessioniProfessioni
tecnichetecniche
ImpiegatiImpiegati ProfessioniProfessioni
qualificate nellequalificate nelle
attivitàattività
commerciali ecommerciali e
nei servizinei servizi
OperaiOperai
specializzati specializzati
Conduttori diConduttori di
impianti eimpianti e
addetti aaddetti a
macchinarimacchinari
Professioni Professioni
nonnon
qualificatequalificate
molto o abbastanza importantemolto o abbastanza importante poco o per nulla importantepoco o per nulla importante
fissi e mobilifissi e mobili
QUANTO È IMPORTANTE IL TITOLO DI STUDIO QUANTO È IMPORTANTE IL TITOLO DI STUDIO
AI FINI DELLA SCELTA DEL CANDIDATO PIÙ AI FINI DELLA SCELTA DEL CANDIDATO PIÙ
IDONEO ALL’ASSUNZIONE?IDONEO ALL’ASSUNZIONE?
15
RALLENTA LA DOMANDA DI RALLENTA LA DOMANDA DI
LAVORATORI IMMIGRATI...LAVORATORI IMMIGRATI...
ASSUNZIONI NON STAGIONALI (v.a.)ASSUNZIONI NON STAGIONALI (v.a.) % SU TOTALE ASSUNZIONI% SU TOTALE ASSUNZIONI
Industria Industria
e servizie servizi AgricolturaAgricoltura TotaleTotale AgricolturaAgricoltura TotaleTotale
20012001 149.500149.500 2.4002.400 151.900151.900 20,920,9 30,430,4 21,021,0
20022002 163.800163.800 2.6002.600 166.400166.400 23,923,9 35,435,4 24,024,0
20032003 223.900223.900 4.9004.900 228.800228.800 33,333,3 47,947,9 33,533,5
20042004 195.000195.000 5.6005.600 200.600200.600 28,928,9 42,742,7 29,029,0
20052005 182.900182.900 3.9003.900 186.800186.800 28,228,2 33,133,1 28,228,2
20062006 162.300162.300 4.8004.800 167.100167.100 23,323,3 31,631,6 23,323,3
20072007 227.600227.600 8.2008.200 235.800235.800 27,127,1 46,646,6 27,227,2
20082008 167.800167.800 4.1004.100 171.900171.900 20,320,3 28,328,3 20,420,4
Industria Industria
e servizie servizi
62.01062.010 152.130152.130 214.140214.140
cui si aggiungono come stagionali e saltuari:cui si aggiungono come stagionali e saltuari:
per un massimo di entrate previste pari a:per un massimo di entrate previste pari a:
229.810229.810 156.230156.230 386.040386.040
16
... MA SI INNALZA IL PROFILO ... MA SI INNALZA IL PROFILO
QUALITATIVO DELLE FIGURE RICHIESTEQUALITATIVO DELLE FIGURE RICHIESTE
Quota di immigrati
% su tot. entrate 2008
24,0 a 33,8 (25)
20,0 a 24,0 (28)
14,9 a 20,0 (21)
6 a 14,9 (29)
Maggiore concentrazione Maggiore concentrazione
al Nordal Nord
59% della domanda di 59% della domanda di
immigrati, contro il 53% del immigrati, contro il 53% del
totale delle assunzioni 2008totale delle assunzioni 2008
Forte diminuzione nelle Forte diminuzione nelle
aree distrettualiaree distrettuali
dal 30% del 2007 al 22% dal 30% del 2007 al 22%
del 2008del 2008
Cresce la richiesta di Cresce la richiesta di
esperienza specificaesperienza specifica (49,7%) (49,7%)
e di immigrati che abbiano e di immigrati che abbiano
già dimostrato di già dimostrato di sapersi sapersi
integrare in un contesto integrare in un contesto
lavorativolavorativo (19,6%)(19,6%)
Sale sopra il 50% la quota di Sale sopra il 50% la quota di
immigrati cui sono richiesti immigrati cui sono richiesti
capitali formativicapitali formativi
17
L’EVOLUZIONE DELLE FORME L’EVOLUZIONE DELLE FORME
CONTRATTUALI RICHIESTECONTRATTUALI RICHIESTE(2001 - 2008)(2001 - 2008)
Part-time
10,0
Part-time
11,8
Part-time
15,2
20012001 20032003 20052005
Part-time
15,0
20072007
Part-time
13,4
20082008
60,0
30,8
7,5
1,7
56,5
32,8
9,3
1,4
50,0
37,8
9,1
3,2
45,4
42,6
9,6
2,4
47,4
42,6
8,0
2,0
tempo indeterminato tempo determinato apprendistato altri contratti
per copertura di un per copertura di un
picco di attivitàpicco di attività
21,2%21,2%
per sostituz. per sostituz.
temporanea di temporanea di
personalepersonale
5,7%5,7%
per provaper prova
di nuovo personaledi nuovo personale
15,7%15,7%
Circa 247.000 dipendenti a tempo determinato utilizzati nel 2007 (il 23,6% del totale) Circa 247.000 dipendenti a tempo determinato utilizzati nel 2007 (il 23,6% del totale)
sono già stati o saranno assunti a tempo indeterminato entro la fine del 2008sono già stati o saranno assunti a tempo indeterminato entro la fine del 2008
18
LE MODALITA’ DI SELEZIONE: LE MODALITA’ DI SELEZIONE:
I CANALI UTILIZZATII CANALI UTILIZZATI
Principale modalità utilizzata (in %) Principale modalità utilizzata (in %)
conoscenza diretta
segnalaz. conoscenti e
fornitori
quotidiani e stampa
società somministraz.
lavoro
società selezione
personale
curricula e banche
dati aziend.
internet
centri per l'impiego
altro
35,235,2
16,616,6
6,86,8
3,63,6
2,12,1
25,325,3
1,21,2
5,65,6
3,73,7
30,530,5
18,218,2
9,59,5
3,53,5
2,72,7
23,623,6
0,90,9
6,46,4
4,84,8
Rilevazione 2007Rilevazione 2007
Rilevazione 2006Rilevazione 2006
Nord-Est e Centro:
tra il 7% e l’8%
Nord-Ovest:
5,3%
Nord:
tra l’8,5% e il 9,5%
Sud:
18,7% e 43,9%
Tempo medio Tempo medio
di ricerca:di ricerca:
4,2 mesi4,2 mesi
ma:ma:
4,9 4,9 nel manifatturieronel manifatturiero
4,44,4 al Sud al Sud
5,15,1 nelle micro-imprese nelle micro-imprese
19
AUMENTA L’INVESTIMENTO AUMENTA L’INVESTIMENTO
IN FORMAZIONE CONTINUAIN FORMAZIONE CONTINUA
20072007 20062006 20052005
Imprese che hanno organizzato attività di formazione continua 21,9 19,8 18,8
-di cui:-di cui:
IndustriaIndustria 17,617,6 15,315,3 16,116,1
CostruzioniCostruzioni 24,124,1 18,518,5 16,016,0
CommercioCommercio 21,221,2 17,517,5 16,416,4
Altri serviziAltri servizi 23,823,8 24,424,4 23,323,3
1-9 dipendenti1-9 dipendenti 15,615,6 16,616,6 18,818,8
10-49 dipendenti10-49 dipendenti 26,626,6 27,527,5 29,529,5
50-249 dipendenti50-249 dipendenti 43,143,1 42,642,6 44,744,7
>= 250 dipendenti>= 250 dipendenti 74,274,2 74,574,5 75,275,2
Dipendenti formati (in migliaia) 2.582,8 2.291,4 1.973,4
Percentuale formati su totale dip.Percentuale formati su totale dip. 22,822,8 21,221,2 18,518,5
Percentuale donne su dip. formatiPercentuale donne su dip. formati 37,637,6 38,338,3 32,032,0
Tipologia di attività di formazione (risp.multiple)Tipologia di attività di formazione (risp.multiple)
Corsi interniCorsi interni 42,742,7 38,338,3 37,637,6
Corsi esterniCorsi esterni 53,053,0 56,156,1 53,753,7
Esclusivamente con affiancamentoEsclusivamente con affiancamento 28,828,8 30,330,3 28,628,6
Altro (seminari, auto-apprendim., ecc.)Altro (seminari, auto-apprendim., ecc.) 7,77,7 11,811,8 14,714,7
20
CONCLUSIONI: CONCLUSIONI:
ALCUNE TENDENZE STRUTTURALI DEI ALCUNE TENDENZE STRUTTURALI DEI
FABBISOGNI FORMATIVI E PROFESSIONALI (1) FABBISOGNI FORMATIVI E PROFESSIONALI (1)
Aumenta la Aumenta la domanda di laureati e soprattutto di domanda di laureati e soprattutto di
diplomatidiplomati; in flessione la richiesta di istruzione ; in flessione la richiesta di istruzione
professionale di Statoprofessionale di Stato
11
22
33
Gli imprenditori preferiscono la Gli imprenditori preferiscono la laurea specialistica.laurea specialistica. LeLe
lauree triennali lauree triennali stentano a decollare (tranne che per stentano a decollare (tranne che per
alcune specifici profili professionali per i quali è elevata alcune specifici profili professionali per i quali è elevata
la difficoltà di reperimento)la difficoltà di reperimento)
I fabbisogni professionali privilegiano le I fabbisogni professionali privilegiano le figure figure high high
skillskill, in particolare: tecnici e specialisti addetti al , in particolare: tecnici e specialisti addetti al
miglioramento dell’efficienza produttiva, alla miglioramento dell’efficienza produttiva, alla
progettazione di nuovi prodotti e al progettazione di nuovi prodotti e al customer carecustomer care
21
44
55
66
Per il 60% delle assunzioni, il Per il 60% delle assunzioni, il possesso di un possesso di un
determinato titolo di studio non è ritenuto importante, determinato titolo di studio non è ritenuto importante,
ma per le figure ma per le figure high skillhigh skill la quota sale a circa il 90% la quota sale a circa il 90%
Aumenta la richiesta di esperienza lavorativa, che arriva Aumenta la richiesta di esperienza lavorativa, che arriva
fino al 68% per le fino al 68% per le figure figure high skillhigh skill. .
Maggiore consapevolezza degli imprenditori nel Maggiore consapevolezza degli imprenditori nel ricorso a ricorso a
lavoratori immigratilavoratori immigrati: le imprese ne richiedono : le imprese ne richiedono meno, mameno, ma
con competenze più elevatecon competenze più elevate. .
Aumenta la richiesta di lavoratori Aumenta la richiesta di lavoratori immigrati a carattere immigrati a carattere
stagionalestagionale
77
CONCLUSIONI: CONCLUSIONI:
ALCUNE TENDENZE STRUTTURALI DEI ALCUNE TENDENZE STRUTTURALI DEI
FABBISOGNI FORMATIVI E PROFESSIONALI (2) FABBISOGNI FORMATIVI E PROFESSIONALI (2)
22
CONCLUSIONI:
ALCUNE CRITICITÀ DI SISTEMA
In In flessione l’apprendistato; flessione l’apprendistato; la formazione la formazione
continuacontinua difficile nelle piccole imprese difficile nelle piccole imprese
Ancora Ancora elevato il mismatchingelevato il mismatching tra domanda e tra domanda e
offerta di lavoro: offerta di lavoro: difficoltà di reperimentodifficoltà di reperimento
per molte professioni, tempi di ricerca lunghiper molte professioni, tempi di ricerca lunghi
Canali “informali” e banche dati aziendaliCanali “informali” e banche dati aziendali i canali di i canali di
selezione preferenzialiselezione preferenziali
11
22
33
23
CONCLUSIONI: SEMPRE PIÙ CRITICI GLI CONCLUSIONI: SEMPRE PIÙ CRITICI GLI
INDICATORI PER LE REGIONI DEL MEZZOGIORNO INDICATORI PER LE REGIONI DEL MEZZOGIORNO
L’occupazione nel Sud tende a ridursi L’occupazione nel Sud tende a ridursi
Laureati e diplomati si fermano rispettivamente al 7,3% e al Laureati e diplomati si fermano rispettivamente al 7,3% e al
38% delle entrate (contro l’11,8% e il 41,4% del Centro-Nord)38% delle entrate (contro l’11,8% e il 41,4% del Centro-Nord)
Più frequenti sono le difficoltà di reperimento causate dalla Più frequenti sono le difficoltà di reperimento causate dalla
bassa qualificazione dei candidati (43% delle segnalazioni di bassa qualificazione dei candidati (43% delle segnalazioni di
difficoltà, contro il 35% del Centro-Nord) difficoltà, contro il 35% del Centro-Nord)
Le professioni Le professioni high skillhigh skill sfiorano il 15%, contro il 23% del sfiorano il 15%, contro il 23% del
Centro-NordCentro-Nord
Il possesso di una specifica esperienza lavorativa è richiesto Il possesso di una specifica esperienza lavorativa è richiesto
per 6 posti da ricoprire su 10per 6 posti da ricoprire su 10
Minore frequenza della formazione continua (19% delle Minore frequenza della formazione continua (19% delle
aziende, contro il 23% del Centro-Nord)aziende, contro il 23% del Centro-Nord)
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Centro Studi UnioncamereCentro Studi Unioncamere
Internet: www.unioncamere.itInternet: www.unioncamere.it
Dati consultabili on line su:Dati consultabili on line su:
http://excelsior.unioncamere.nethttp://excelsior.unioncamere.net
UNIONCAMERE/d_sintesi settori.pdf
I fabbisogni professionali e I fabbisogni professionali e
formativi delle imprese artigiane formativi delle imprese artigiane
per il 2008per il 2008
ROMA, 15-16 SETTEMBRE 2008
Roma, Piazza Sallustio 21
I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI
NELL’ARTIGIANATO CHE CAMBIANELL’ARTIGIANATO CHE CAMBIA
Il 30,5% deiIl 30,5% dei nuovi posti di lavoro sarà creato nell’artigianato. nuovi posti di lavoro sarà creato nell’artigianato.
Importante è il suo ruolo nella crescita del manifatturiero e delle Importante è il suo ruolo nella crescita del manifatturiero e delle
costruzioni: dei 30.300 dipendenti in più previsti dalle imprese costruzioni: dei 30.300 dipendenti in più previsti dalle imprese
industriali italiane nel 2008, circa 25.000 si collocheranno industriali italiane nel 2008, circa 25.000 si collocheranno
nell’artigianato. Il peggioramento della congiuntura nel 2008 nell’artigianato. Il peggioramento della congiuntura nel 2008
potrebbe tuttavia rallentare tale spinta occupazionalepotrebbe tuttavia rallentare tale spinta occupazionale
Le imprese artigiane offrono Le imprese artigiane offrono aa un assunto su dueun assunto su due un contratto a un contratto a
tempo indeterminatotempo indeterminato. Anche una quota significativa dei contratti . Anche una quota significativa dei contratti
di apprendistato e a tempo determinato è destinata a trasformarsi di apprendistato e a tempo determinato è destinata a trasformarsi
in contratti “stabili”in contratti “stabili”
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33 Nel complesso, si tratta di una Nel complesso, si tratta di una domanda fortemente centrata sulle domanda fortemente centrata sulle figure operaiefigure operaie (63% delle assunzioni vs. 27% delle imprese non (63% delle assunzioni vs. 27% delle imprese non
artigiane), nella maggioranza dei casi già in possesso di esperienza artigiane), nella maggioranza dei casi già in possesso di esperienza
specifica specifica on the jobon the job
DOMANDA E OFFERTA DI FORMAZIONE DOMANDA E OFFERTA DI FORMAZIONE
NELLE IMPRESE ARTIGIANENELLE IMPRESE ARTIGIANE
Solo il 37% dei neo-assunti avrà una formazione secondaria o Solo il 37% dei neo-assunti avrà una formazione secondaria o
terziariaterziaria, contro il 54% delle assunzioni programmate dalle , contro il 54% delle assunzioni programmate dalle
imprese non artigianeimprese non artigiane
11
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33 Per il 35% delle figure da assumere, gli artigiani segnalano Per il 35% delle figure da assumere, gli artigiani segnalano difficoltà di reperimento e difficoltà di reperimento e impiegano in media 5 mesi e mezzo per impiegano in media 5 mesi e mezzo per
trovare la persona con le competenze richiestetrovare la persona con le competenze richieste, un mese e mezzo in , un mese e mezzo in
più rispetto agli imprenditori non artigianipiù rispetto agli imprenditori non artigiani
Meno diffuso è l’orientamento a Meno diffuso è l’orientamento a investire nella formazione e investire nella formazione e
nell’aggiornamento del personale. nell’aggiornamento del personale. Per il 64% dei neo-assunti si Per il 64% dei neo-assunti si
prevede l’affiancamento a personale già in forza all’azienda o la prevede l’affiancamento a personale già in forza all’azienda o la
frequenza di corsi (10 punti in meno rispetto alle aziende non frequenza di corsi (10 punti in meno rispetto alle aziende non
artigiane). Nel 2007, il 13% dei dipendenti delle imprese artigiane artigiane). Nel 2007, il 13% dei dipendenti delle imprese artigiane
è stato interessato da iniziative di formazione continua, contro il è stato interessato da iniziative di formazione continua, contro il
24% degli occupati in altri settori24% degli occupati in altri settori
I fabbisogni professionali e formativi I fabbisogni professionali e formativi
delle imprese del commercio e del turismo delle imprese del commercio e del turismo
per il 2008 per il 2008
ROMA, 15-16 SETTEMBRE 2008
Roma, Piazza Sallustio 21
I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI ALLA LUCE DELLA I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI ALLA LUCE DELLA
RISTRUTTURAZIONE SETTORIALERISTRUTTURAZIONE SETTORIALE
Le imprese prevedevano Le imprese prevedevano 27.200 posti di lavoro in più nel 27.200 posti di lavoro in più nel
commercio e 13.500 nel turismo entro la fine del 2008commercio e 13.500 nel turismo entro la fine del 2008. La crisi dei . La crisi dei
consumi sta però ridimensionando i programmi di assunzione: consumi sta però ridimensionando i programmi di assunzione: il il
turismo e i piccoli esercizi al dettaglio hanno rivisto al ribasso le turismo e i piccoli esercizi al dettaglio hanno rivisto al ribasso le
loro atteseloro attese, mentre ancora in espansione sono commercio , mentre ancora in espansione sono commercio
all’ingrosso e GDOall’ingrosso e GDO
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33
La La domanda di lavorodomanda di lavoro è ancora fortemente è ancora fortemente concentrata in un gruppo concentrata in un gruppo
ristretto di professioniristretto di professioni: circa la metà delle assunzioni del commercio : circa la metà delle assunzioni del commercio
è rappresentata da commessi, addetti alle vendite e cassieri; nel è rappresentata da commessi, addetti alle vendite e cassieri; nel
turismo, 3 entrate su 4 riguardano cuochi, camerieri e baristiturismo, 3 entrate su 4 riguardano cuochi, camerieri e baristi
Le Le figure tecniche e ad elevata specializzazionefigure tecniche e ad elevata specializzazione superano superano
il 20% del totale solo nel commercio all’ingrosso e nelle strutture il 20% del totale solo nel commercio all’ingrosso e nelle strutture
distributive di medie dimensioni (50-249 dipendenti)distributive di medie dimensioni (50-249 dipendenti)
DOMANDA E OFFERTA DI FORMAZIONE NELLE DOMANDA E OFFERTA DI FORMAZIONE NELLE
IMPRESE DEL COMMERCIO E DEL TURISMOIMPRESE DEL COMMERCIO E DEL TURISMO
11
22
La richiesta di laureati è ancora contenutaLa richiesta di laureati è ancora contenuta. Nel . Nel commerciocommercio
rappresentano il 5% del totale, mentre rappresentano il 5% del totale, mentre predomina la domanda di predomina la domanda di
diplomatidiplomati (57%, ben 17 punti percentuali in più rispetto alle altre (57%, ben 17 punti percentuali in più rispetto alle altre
attività terziarie). Per il attività terziarie). Per il 45% delle assunzioni del turismo basta la 45% delle assunzioni del turismo basta la
scuola dell’obbligoscuola dell’obbligo
Elevata Elevata attenzione per le competenze delle figure “in entrata” nel attenzione per le competenze delle figure “in entrata” nel
commerciocommercio: in 1 caso su 2 è fondamentale l’esperienza lavorativa ma : in 1 caso su 2 è fondamentale l’esperienza lavorativa ma
per 1 assunzione su 10 si avvertono difficoltà a trovare personale per 1 assunzione su 10 si avvertono difficoltà a trovare personale
con un adeguato livello di qualificazionecon un adeguato livello di qualificazione
33 Il turismo è il settore a maggior assorbimento di Il turismo è il settore a maggior assorbimento di lavoratori immigrati lavoratori immigrati
(tra 31.000 e 51.000, compresi gli stagionali), cui le imprese si (tra 31.000 e 51.000, compresi gli stagionali), cui le imprese si
rivolgeranno per 1 posizione da ricoprire su 4rivolgeranno per 1 posizione da ricoprire su 4
I fabbisogni professionali e I fabbisogni professionali e
formativi delle imprese formativi delle imprese
del settore ICT per il 2008del settore ICT per il 2008
ROMA, 15-16 SETTEMBRE 2008
Roma, Piazza Sallustio 21
I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI
DELLDELLE IMPRESE DEL SETTORE “INFORMATION AND E IMPRESE DEL SETTORE “INFORMATION AND
COMMUNICATION TECHNOLOGIES” (ICT)COMMUNICATION TECHNOLOGIES” (ICT)
Il settore dell’ICT - composto dalle imprese produttrici di Il settore dell’ICT - composto dalle imprese produttrici di
macchine per ufficio e da quelle operanti nell’informatica e macchine per ufficio e da quelle operanti nell’informatica e
telecomunicazioni - dovrebbero chiudere il 2008 con telecomunicazioni - dovrebbero chiudere il 2008 con 5.300 5.300
occupati in piùoccupati in più (il 5% del totale). All’ (il 5% del totale). All’espansione occupazionale espansione occupazionale
delle piccole impresedelle piccole imprese (fino a 50 dipendenti) si contrappone però la (fino a 50 dipendenti) si contrappone però la
frenata di quelle di più grandi dimensioni frenata di quelle di più grandi dimensioni
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33
Si tratta del settore a Si tratta del settore a più elevato assorbimento di professioni più elevato assorbimento di professioni
intellettuali, scientifiche e tecnicheintellettuali, scientifiche e tecniche (concentrano ben il 68% delle (concentrano ben il 68% delle
assunzioni programmate), cui corrisponde una assunzioni programmate), cui corrisponde una consistente domanda consistente domanda
di laureatidi laureati (il 39% del totale). Il 56% delle assunzioni nell’ICT (il 39% del totale). Il 56% delle assunzioni nell’ICT
avverrà con un avverrà con un contratto a tempo indeterminatocontratto a tempo indeterminato, 9 punti in più , 9 punti in più
rispetto all’intero sistema imprenditoriale italianorispetto all’intero sistema imprenditoriale italiano
Si Si segnalano elevate difficoltà di reperimentosegnalano elevate difficoltà di reperimento (28% delle figure (28% delle figure
richieste), soprattutto per le piccole imprese e a causa della non richieste), soprattutto per le piccole imprese e a causa della non
adeguata qualificazione dei candidatiadeguata qualificazione dei candidati
I fabbisogni professionali e formativi I fabbisogni professionali e formativi
delle imprese agricole delle imprese agricole
per il 2008per il 2008
ROMA, 15-16 SETTEMBRE 2008
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22 Il Il saldo occupazionalesaldo occupazionale è generato soprattutto dalle imprese con è generato soprattutto dalle imprese con attività secondarieattività secondarie (agriturismo, trasformazione e confezionamento, (agriturismo, trasformazione e confezionamento,
vendita diretta, ecc.), con 1.200 dipendenti in più. Più vendita diretta, ecc.), con 1.200 dipendenti in più. Più dinamichedinamiche del del
passato risultano poi le passato risultano poi le aziende “strettamente agricole” (+2,1%)aziende “strettamente agricole” (+2,1%)
Tra le figure professionali non stagionali, all’elevata richiesta di Tra le figure professionali non stagionali, all’elevata richiesta di
operai e agricoltori specializzatioperai e agricoltori specializzati (37,6% del totale) si affianca la (37,6% del totale) si affianca la
crescita di quelle crescita di quelle tecniche e commercialitecniche e commerciali (16%): si tratta di (16%): si tratta di
manodopera necessaria a svolgere attività che richiedono manodopera necessaria a svolgere attività che richiedono
competenze specialistiche (potatura, controllo qualità, competenze specialistiche (potatura, controllo qualità,
trasformazione, vendita)trasformazione, vendita)
Si conferma per il 2008 il rafforzamento delle imprese agricole più Si conferma per il 2008 il rafforzamento delle imprese agricole più
strutturate: +1.900 nuovi posti di lavoro non stagionali, per un tasso strutturate: +1.900 nuovi posti di lavoro non stagionali, per un tasso
di variazione pari al +1,6%di variazione pari al +1,6%
I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI ALLA LUCE I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI ALLA LUCE
DELL’EVOLUZIONE DEL SETTORE AGRICOLODELL’EVOLUZIONE DEL SETTORE AGRICOLO
33
DOMANDA E OFFERTA DI FORMAZIONE NELLE DOMANDA E OFFERTA DI FORMAZIONE NELLE
IMPRESE DEL SETTORE AGRICOLOIMPRESE DEL SETTORE AGRICOLO
In aumento anche la richiesta di In aumento anche la richiesta di conduttori di impianti e macchineconduttori di impianti e macchine
(17%), mentre in flessione risulta il (17%), mentre in flessione risulta il personale non qualificatopersonale non qualificato, che , che
viene impiegato principalmente con contratti stagionali/saltuari viene impiegato principalmente con contratti stagionali/saltuari
e, spesso, è composto da lavoratori immigratie, spesso, è composto da lavoratori immigrati
11
Il ricorso al Il ricorso al personale immigratopersonale immigrato riguarderà fino al 28% del riguarderà fino al 28% del
personale non stagionale e fino al 35% di quello stagionale, per un personale non stagionale e fino al 35% di quello stagionale, per un
totale di circa 156mila unità. La domanda proviene soprattutto totale di circa 156mila unità. La domanda proviene soprattutto
dalle imprese agricole localizzate nelle regioni settentrionali e da dalle imprese agricole localizzate nelle regioni settentrionali e da
quelle con oltre 50 dipendentiquelle con oltre 50 dipendenti
22
33 Rimane prevalente la richiesta del solo obbligo formativo Rimane prevalente la richiesta del solo obbligo formativo
(soprattutto tra gli stagionali), anche se in aumento risulta la quota (soprattutto tra gli stagionali), anche se in aumento risulta la quota
di di laureati e diplomatilaureati e diplomati tra le assunzioni non stagionali (24%) otto tra le assunzioni non stagionali (24%) otto
punti percentuali in più rispetto al 2004punti percentuali in più rispetto al 2004
I fabbisogni professionali e formativi I fabbisogni professionali e formativi
delle imprese cooperative delle imprese cooperative
per il 2008per il 2008
ROMA, 15-16 SETTEMBRE 2008
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Sono Sono 13.500 i nuovi posti di lavoro 13.500 i nuovi posti di lavoro creati dalle cooperative nel creati dalle cooperative nel
2008, per un incremento occupazionale del +1,5%. Con 12.800 2008, per un incremento occupazionale del +1,5%. Con 12.800
lavoratori in più, sono soprattutto le lavoratori in più, sono soprattutto le cooperative deicooperative dei serviziservizi - -
nell’ordine: sanità, servizi operativi e credito - a incidere sul saldo nell’ordine: sanità, servizi operativi e credito - a incidere sul saldo
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33 Le Le professioni più richiesteprofessioni più richieste sono quelle sono quelle specializzate neispecializzate nei servizi servizi
sanitari e nell’assistenza ospedaliera e domiciliaresanitari e nell’assistenza ospedaliera e domiciliare: 15.200 entrate, il : 15.200 entrate, il
78% del fabbisogno di queste figure espresso dalle imprese italiane. 78% del fabbisogno di queste figure espresso dalle imprese italiane.
Seguono gli addetti ai servizi di pulizia (14.100 assunzioni previste)Seguono gli addetti ai servizi di pulizia (14.100 assunzioni previste)
44 Importante è l’investimento in Importante è l’investimento in formazione continuaformazione continua, realizzata per , realizzata per
quasi il quasi il 30% dei dipendenti delle cooperative30% dei dipendenti delle cooperative e in particolare da e in particolare da
quelle del credito, del commercio, della ristorazione e della sanitàquelle del credito, del commercio, della ristorazione e della sanità
Le Le cooperative del Nord-Est concentrano la quota più rilevante cooperative del Nord-Est concentrano la quota più rilevante
delle assunzioni programmatedelle assunzioni programmate (il 35% del totale) e, soprattutto, dei (il 35% del totale) e, soprattutto, dei
nuovi posti di lavoro creati (il 40% di quelli dell’intero mondo nuovi posti di lavoro creati (il 40% di quelli dell’intero mondo
cooperativo)cooperativo)
I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI E FORMATIVII FABBISOGNI OCCUPAZIONALI E FORMATIVI
DELLE IMPRESE COOPERATIVEDELLE IMPRESE COOPERATIVE
I fabbisogni professionali e formativi I fabbisogni professionali e formativi
delle imprese sociali delle imprese sociali
per il 2008per il 2008
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Roma, Piazza Sallustio 21
I FABBISOGNI OCCUPAZIONALI E FORMATIVII FABBISOGNI OCCUPAZIONALI E FORMATIVI
DELLE IMPRESE SOCIALIDELLE IMPRESE SOCIALI
Le imprese sociali sono in pieno sviluppo e mostrano Le imprese sociali sono in pieno sviluppo e mostrano un tasso di un tasso di
crescita occupazionale dell’1,9%crescita occupazionale dell’1,9%, quasi il doppio di quello previsto , quasi il doppio di quello previsto
dall’insieme delle imprese private.dall’insieme delle imprese private.
11
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33 La domanda si concentra sulle La domanda si concentra sulle professioni qualificate in campo professioni qualificate in campo sanitariosanitario e sugli e sugli addetti all’assistenza delle personeaddetti all’assistenza delle persone (47% delle (47% delle
entrate), nonché sui entrate), nonché sui tecnicitecnici (26% per infermieri, paramedici, ecc.) (26% per infermieri, paramedici, ecc.)
Offrono soprattutto Offrono soprattutto contratti a tempo determinatocontratti a tempo determinato (nel 51% dei (nel 51% dei
casi), con un casi), con un sostenuto ricorso al part-timesostenuto ricorso al part-time (28% delle assunzioni (28% delle assunzioni
contro un valore medio pari a circa il 13%).contro un valore medio pari a circa il 13%).
44 Forte attenzione alle competenze tacite e “formali” dei candidati Forte attenzione alle competenze tacite e “formali” dei candidati all’assunzione: una all’assunzione: una specifica esperienza lavorativa è richiesta in 2 specifica esperienza lavorativa è richiesta in 2
casi su 3casi su 3 e la e la laurea è indispensabile per il 23%laurea è indispensabile per il 23% delle posizioni da delle posizioni da
ricoprire. Diffuso è anche l’ricoprire. Diffuso è anche l’investimento in formazione investimento in formazione post entrypost entry
(74% delle entrate programmate) e continua (cui partecipa un terzo (74% delle entrate programmate) e continua (cui partecipa un terzo
dei dipendenti già in forza alle imprese)dei dipendenti già in forza alle imprese)
UNIONCAMERE: progetto EXCELSIOR - il sistema informativo per l’occupazione e la formazione