Orientamenti Europei
Orientamenti Nazionali
Orientamenti Regionali
Aspetti metodologici-didattici
Aspetti socio-politici

Orientamenti europei

1. Al via la fase Juncker

Il 23 ottobre 2014 la Commissione Juncker ha ottenuto a Strasburgo 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astensioni su un totale di 699 voti.
I cittadini stanno perdendo fiducia, ha detto Juncker, gli estremisti a sinistra e a destra ci stanno ai calcagni. Dobbiamo iniettare nuova vita nel progetto europeo. Rimettiamo in moto l’Europa perché l’Ue deve avere anche un’altra tripla A, quella sociale, altrettanto importante di quella economica”.

Nella newsletter si allegano:

  • una scheda informativa sulla Commissione Juncker;
  • un articolo di giornale che informa sulla fiducia avuta dal Parlamento europeo;
  • un sussidio sul funzionamento dell’Europa: L’Europa in 12 lezioni di Pascal Fontaine (2007).
2. Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea

Dal 1 luglio al 31 dicembre 2014 l’Italia assume la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, succedendo alla Grecia. La presidenza del Consiglio è assunta a turno dai 28 Stati membri dell’Unione europea ogni sei mesi. Durante ciascun semestre, essa presiede le riunioni a tutti i livelli nell’ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell’Ue in seno al Consiglio.

Il Governo, con il programma allegato, affronta tutti i temi; di particolare interesse per gli Enti di FP sono i temi dell’occupazione e delle politiche sociali (lettera E) e dell’istruzione (lettera J).
Il MIUR, alla Commissione per la Cultura e l’Istruzione del Parlamento Europeo, ha proposto, invece, i temi dell’innovazione tecnologica, la formazione tecnica e professionale in rapporto al mondo del lavoro, il ruolo dell’istruzione nell’era digitale, il potenziamento della mobilità studentesca attraverso Erasmus+, la formazione dottorale, il “benessere a scuola”, lo studio della lingua straniera e della musica nella scuola dell’infanzia, il multilinguismo.  

Nella newsletter si allegano:

3. Programmazione dei Fondi strutturali 2014 – 2020

Un terzo tema avrebbe meritato un approfondimento, data la sua rilevanza. Ma, a giudizio degli esperti, la programmazione dei Fondi strutturali per il periodo 2014-2020 è ancora in alto mare.
L’Accordo di partenariato, documento cornice, vincolante per i programmi operativi regionali, è stato inoltrato ad aprile 2014 alla Commissione, ma ha ricevuto per la seconda volta un corposo documento di osservazioni critiche. I programmi operativi regionali e nazionali sono stati inviati a Bruxelles il 22 luglio, come previsto dai regolamenti. In questi mesi ci sarà il negoziato per l’approvazione, che presumibilmente terrà conto sia delle specifiche di ciascun Piano Operativo (PO), sia della coerenza del quadro d’insieme.
La documentazione reperibile ad oggi consente di iniziare ad individuare le scelte strategiche di fondo delle diverse realtà regionali e nazionali, come già richiamate anche da questa Rivista.
Resta ancora non chiara la relazione tra programmi nazionali e regionali. In tempi di scarse risorse i rischi di duplicazioni o sovrapposizioni dovrebbero essere evitati con cura.
E ci si interroga anche se quando si focalizzeranno gli aspetti di miglioramento del sistema dell’Istruzione (il che implica sostegno a elementi che ne fanno la qualità, come la formazione dei formatori, la didattica delle diverse discipline, ecc.) si abbia in mente che anche l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) ne dovrebbe beneficiare, in quanto parte integrante del sistema ordinamentale.

Nella newsletter si allegano:  

4. Stipendi degli insegnanti: in molti paesi europei aumentano mentre in Italia restano ancora congelati 14/10/2014

Nel 2013/2014 gli insegnanti di 16 Paesi europei (Belgio, Danimarca, Germania, Estonia, Francia, Croazia, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Austria, Slovacchia, Finlandia, Regno Unito, Norvegia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Turchia) hanno visto i loro stipendi aumentati rispetto al precedente anno scolastico, grazie soprattutto a riforme salariali e adeguamenti al costo della vita.
Questo è ciò che emerge dall’ultimo rapporto di Eurydice Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe 2013/14.

Nella newsletter si allegano:

sommario

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO
1.1. La Buona Scuola. Facciamo crescere il Paese.  

Dal 3 settembre 2014 è accessibile in internet il rapporto “La Buona Scuola” che presenta il progetto generale del Governo, la vision che intende perseguire al fine di offrire al Paese un sistema educativo più efficace ed efficiente. Non si tratta di un testo legislativo e in questo senso non è una riforma, ma un documento programmatico. È prevista una consultazione di due mesi, che è già partita dal 15 settembre e che durerà fino al 15 novembre. Nel 2015 il progetto completato con le indicazioni dell’intero universo scolastico sarà tradotto in un decreto legge in tempo per l’attuazione a partire dall’anno scolastico 2015 – 2016.

Vista l’importanza del documento e della consultazione promossa, nella newsletter si riportano il testo del Governo e alcune valutazioni espresse da vari soggetti.

1.2. Disegno di legge costituzionale

Il 31 marzo 2014 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di Disegno di legge costituzionaleDisposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione”.

Il 15 aprile 2014 la Commissione Affari costituzionali del Senato ha avviato l'esame del DDL costituzionale A.S. n.1429. Il 10 luglio 2014 la Commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato il testo e l’8 agosto il Senato ha approvato, in prima lettura, il disegno di legge di riforma costituzionale. L’approvazione definitiva del testo è programmata per dicembre 2015.

Al prof. Giulio Salerno le sedi nazionali del CNOS/Scuola e FAP hanno chiesto di elaborare una prima valutazione del testo approvato.

Nella newsletter si allegano:

  • un documento contenente il testo a fronte tra Costituzione vigente, testo del Governo, testo della Commissione AC, testo approvato dal Senato in prima lettura (agosto 2014);
  • una sintesi dei principali cambiamenti introdotti elaborata dal Dipartimento per le riforme istituzionali;
  • la scheda elaborata dal prof. Giulio Salerno: “IeFP dopo l’approvazione della riforma costituzionale da parte del Senato in prima lettura” (1 settembre 2014).  
1.3. Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni (Legge Delrio)

In vigore dall'8 aprile 2014 la Legge Delrio (Legge n.56 del 7 aprile 2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”) che ridisegna confini e competenze dell’amministrazione locale.  

In attesa della riforma del titolo V della Costituzione, le Province diventano “Enti territoriali di area vasta”, con il presidente della Provincia eletto dai sindaci e dai consiglieri dei comuni della Provincia. Permangono solo due livelli amministrativi territoriali a elezione diretta: Regioni e Comuni.
Già alle elezioni amministrative del 25 maggio 2014 non c’è stato il voto per le Province, e non sono stati eletti i previsti 86 presidenti, 700 assessori, 2.700 consiglieri; il risparmio iniziale derivante dall’applicazione della legge è stimato in 110 milioni di euro.  
L’argomento viene studiato soprattutto per le funzioni fondamentali e le funzioni non fondamentali delle Province oltre che le funzioni fondamentali delle città metropolitane.

Nella newsletter si allegano:

  • il testo della Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni dei comuni” (GU n. 81 del 7 aprile 2014);
  • un commento elaborato dal prof. Giulio Salerno ”Il trasferimento delle funzioni in materia di IeFP a seguito della riforma Delrio” - 27.09.2014).
1.4. Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale

Nel maggio 2014 il Governo ha predisposto le Linee Guida per una riforma del Terzo settore formulando i criteri per una revisione organica della legislazione riguardante il volontariato, la cooperazione sociale, l’associazionismo non-profit, le fondazioni e le imprese sociali.
Dal 13 maggio al 13 giugno 2014 il Governo ha aperto una consultazione pubblica sulle Linee Guida, di cui sono stati resi pubblici i risultati definitivi nel settembre 2014. Anche i Salesiani hanno partecipato inviando una loro proposta. Per la lettura di altri contributi puoi consultare il sito della camera.

In seguito, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, nel corso della riunione del 10 luglio 2014, ha approvato un disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
Il disegno di legge in esame, composto da sette articoli, è finalizzato ad operare - mediante il conferimento al Governo di apposite deleghe - una riforma complessiva degli Enti privati del Terzo settore e delle attività dirette a finalità solidaristiche e di interesse generale.

1.5. Legge di stabilità e sistema educativo di Istruzione e Formazione

Il Consiglio dei Ministri n.33 del 15 ottobre 2014 ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato.

I punti principali della manovra finanziaria di 36 miliardi di euro: meno tasse per 18 miliardi; gli 80 euro diventano una misura definitiva; via gli alibi per chi deve assumere: zero contributi per i contratti a tempo indeterminato; investimenti nei settori chiave del Paese: scuola, lavoro, giustizia; riduzione del 70% del patto di stabilità per i Comuni; più risorse per ricerca e innovazione; stop alle spese non coperte; spending review: taglio di 15 miliardi di euro; recupero e contrasto dell’evasione per 3,8 miliardi e 1 miliardo dalle slot machines; libertà per i lavoratori dipendenti di avere il TFR in busta paga con zero costi per le imprese.
La manovra è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan.

In attesa di una sua approvazione definitiva, nella presente newsletter, si allegano:

  • il testo della relazione illustrativa e l’articolato adottato dal CdM;  
  • slide che illustrano i principali provvedimenti adottati dal CdM;
  • il testo presentato alla Camera dei Deputati;  
  • una scheda elaborata da Orizzontescuola.it (aggiornata a ottobre 2014).   
2. MIUR
2.1. Direttiva n. 11 dell’8 settembre 2014 contente le “Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di Istruzione e Formazione”

Come è noto, con il DPR n. 80/2013 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (da ora, rispettivamente, “Regolamento” e “SNV”) in materia di istruzione e formazione. In esso sono definiti i soggetti e le finalità del SNV e all’articolo 6 sono indicate e descritte le quattro fasi nelle quali si articola il procedimento di valutazione delle scuole: a) autovalutazione; b) valutazione esterna; c) azioni di miglioramento; d) rendicontazione sociale.

La valutazione è oggi collocata tra le priorità del Governo proprio per il suo imprescindibile valore strategico, come risulta dal recente documento “La buona scuola”, oggetto di consultazione dallo scorso 15 settembre fino al prossimo 15 novembre e pubblicato sulla home page del sito istituzionale del Ministero.

Con la Direttiva in allegato, prevista dall’articolo 2, comma 3, del Regolamento, sono individuate le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione, che costituiscono il principale punto di riferimento per lo svolgimento delle funzioni da parte di tutti i soggetti del SNV. In essa sono, altresì, stabilite le modalità di avvio, con la relativa tempistica, e le azioni di accompagnamento necessarie per consentire a tutte le scuole, anche a quelle che non hanno ancora attivato, nell’ambito della loro autonomia, processi di autovalutazione, di predisporre gradualmente strumenti organizzativi e di acquisire competenze adeguate per il pieno sviluppo del procedimento di valutazione.

Nella newsletter si allegano:

2.2. Inaugurazione dell’anno scolastico 2014

Il 22 settembre 2014 è stato inaugurato l’anno scolastico alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Presidente della Repubblica.

Nella newsletter si allegano:

2.3. Pubblicazioni recenti del MIUR

Il MIUR in tempi recenti ha messo a disposizione sul sito le seguenti pubblicazioni:

2.4. Le “Guide” all’anno scolastico 2014 / 2015

Ogni anno alcune istituzioni elaborano e pubblicano delle “Guide” per gli alunni, i docenti e le famiglie per orientarli all’avvio del nuovo anno.

Nella presente newsletter si allegano fascicoli:

3. MLPS
3.1. La Legge 78/2014 e il DDL delega: aggiornamenti

È stato pubblicato sulla G.U. n. 114 del 19 maggio 2014 la Legge n. 78 del 16 maggio 2014 di conversione, con modificazioni, del D.L. n. 34 del 20 maggio 2014, recante disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, al quale la Camera dei Deputati aveva dato il via libera definitivo il 15 maggio 2014.

Il provvedimento rappresentava il primo passo del processo di riforma del mercato del lavoro che sarebbe stato completato con interventi previsti nel disegno di legge che attribuisce al Governo deleghe in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro. Il 9 ottobre 2014 il Senato ha approvato il disegno di legge delega n. 1428.
Il provvedimento ora passa all’esame della Camera dei Deputati.

Gli Enti di Formazione Professionale si augurano che il testo, anche alla luce della strategia Europa 2020, possa contenere riferimenti al ruolo che l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) può svolgere all’interno delle politiche attive per il lavoro.
Infatti la maggiore e migliore flessibilità del mercato del lavoro ha a che fare, soprattutto, con i momenti di passaggio (“transizioni”) che contrassegnano la vita di una persona: dalla scuola/formazione al lavoro, da un’occupazione ad un’altra, tra la disoccupazione o l’inattività e il lavoro e dal lavoro al pensionamento. In questi passaggi bisogna dotare le persone delle competenze che consentano loro di accedere più facilmente al mercato del lavoro, progredire durante la vita lavorativa, di ricevere un aiuto a trovare un nuovo posto di lavoro quando lo perdono e di valorizzare i propri talenti anche per cercare lavori migliori. Organizzazioni del lavoro più flessibili richiedono, dunque, sempre più persone formate per essere capaci di rispondere con tempestività ed efficacia ai nuovi bisogni e alle nuove competenze richieste dalla produzione di beni e servizi. E questa è la missione della IeFP.

Nella newsletter si allegano:

3.2. Garanzia Giovani: aggiornamenti

Il 1 maggio 2014 è partito ufficialmente il progetto Garanzia Giovani.

  • Registrazioni

Al 23 ottobre 2014 si sono registrati a Garanzia Giovani 262.171 giovani: di questi il 51% (134.071 giovani) lo ha fatto attraverso i portali regionali, mentre il 49% (128.100) tramite il portale nazionale.

  • Inserimento di occasione di lavoro da parte delle aziende

In attesa della partecipazione alle singole misure a seguito degli avvisi regionali e dell’avvio del bonus occupazionale, continua l’inserimento “spontaneo” delle occasioni di lavoro.
Le aziende continuano ad inserire occasioni di lavoro (vacancy) sul portale nazionale direttamente o per il tramite delle Agenzie per il lavoro.
Ad oggi, le opportunità di lavoro complessive pubblicate dall’inizio del progetto sono pari a 19.109, per un totale di posti disponibili pari a 27.393; di queste 4.864 vacancy sono ad oggi attive, per un totale di 6.706 posti disponibili. Il 71,6% delle occasioni di lavoro è concentrata al Nord, il 14,6% al Centro e il 13,8% al Sud; lo 0,1% rappresenta le occasioni di lavoro all’estero.

  • I Servizi al lavoro della Federazione CNOS-FAP

La Federazione CNOS-FAP è stata autorizzata dal Ministero del Lavoro per erogare servizi al lavoro in Italia con codice H501S003287 ed è accreditata in varie Regioni.
L’obiettivo che vuole raggiungere è “fare del CFP un presidio territoriale di formazione e sviluppo delle risorse umane”.

Nella newsletter si allegano:

sommario

Orientamenti regionali

1. Le professioni che mancano Regione per Regione

Non si trova personale ancora per molte attività in Italia. Lo evidenzia un’analisi, Regione per Regione, dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza (Sistema Informativo Excelsior 2014).

In Lombardia non si trovano più lattonieri e stagnini (nel 77,8% dei casi richiesti). Non è facile trovare un tappezziere (71,4%), con difficoltà si trovano sarti e modellisti (44,4%, vale a dire per un fabbisogno di 180 nuovi addetti 80 figure sono “scoperte”). Nel Lazio mancano 270 accompagnatori turistici, in Liguria gelatai e pasticcieri, oltre ai falegnami. In Piemonte le imprese hanno difficoltà nel trovare esperti di pubbliche relazioni e mancano i “pony express”.
In Trentino Alto Adige si cercano agronomi, e in Veneto ingegneri elettrotecnici, tecnici della sicurezza e idraulici. Mancano i cuochi in Friuli, Abruzzo e Sardegna. Gli elettricisti scarseggiano in Puglia e in Toscana, in Emilia Romagna i contabili addetti alle buste paga. Si cercano vasai in Umbria. Nelle Marche si fatica a trovare carpentieri e esperti di marketing. In Campania scarseggiano i professionisti dell’informatica, tra tecnici programmatori e analisti di software. Fisioterapisti si cercano in Sicilia, in Calabria camerieri e in Basilicata esperti di beni culturali.

Nella newsletter si allega il testo del Report Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza.  

2. Gli eletti nelle nuove Province e delle Città metropolitane

Sono 64 le Province chiamate al voto il 13 ottobre 2014. Ad esprimersi questa volta non sono stati chiamati i cittadini ma, in virtù delle norme previste dalla Legge 56/2014, i sindaci del territorio interessato.

Analogamente tra il 28 settembre e il 5 ottobre si sono svolte le elezioni per i consigli delle 8 città metropolitane previste nelle 15 Regioni a statuto ordinario.

Sul sito dell’UPI è on line la lista dei Presidenti proclamati.

Le Province mancanti nel citato elenco sono quelle che ancora sono in carica perché andranno al voto nel 2015.

Nella presente newsletter si riporta l’elenco dei vertici delle Città metropolitane e delle Province chiamate al voto. Nel sito delle Regioni cliccando la newsletter del 14.10.2014 sul nome della Provincia è possibile vedere la scheda relativa ai consiglieri eletti pubblicata sul sito dell’ANCI ed in fase di costante aggiornamento.

3. La situazione della IeFP nelle Regioni – annualità 2014

La Sede Nazionale CNOS-FAP ha tracciato una fotografia della situazione della IeFP nelle Regioni avvalendosi della collaborazione del dott. Giacomo Zagardo.

Il testo è arricchito da uno studio del prof. Giulio Salerno che analizza la situazione dal punto di vista costituzionale e normativo giungendo a formulare proposte per giungere ad una nuova governance della IeFP.

La medesima Sede Nazionale ha elaborato anche uno strumento di carattere divulgativo che riassume le principali caratteristiche del (sotto)sistema di IeFP:

Il Dossier è arricchito anche da approfondimenti tematici e da proposte per portare il (sotto)sistema di IeFP a regime.

4. Finanziamento IeFP - Annualità 2013

È stato pubblicato sul sito del MLPS il D.D. 6\Segr D.G.\2014 del 07 ottobre 2014, in fase di controllo da parte della Corte dei conti.

La somma, pari a € 189.109.570,00, è ripartita secondo i seguenti criteri:

  • per l’80% sulla base del numero di studenti annualmente iscritti ai percorsi di IeFP realizzati dalle istituzioni formative accreditate ai sensi del Capo III del Decreto legislativo n. 226/2005;
  • per il restante 20% sulla base del numero complessivo degli studenti promossi al primo anno nell’anno formativo 2011-2012 e iscritti al secondo anno nell’anno formativo 2012-2013 presso le istituzioni formative e presso gli Istituti Professionali di Stato in regime di sussidiarietà;
  • inoltre in via correttiva al criterio sopra richiamato e allo scopo di assicurare un cambiamento graduale dei criteri di riparto, si dà luogo ad un accantonamento, dal monte risorse complessivo, di una quota pari a 2 milioni di euro da ripartire in proporzione compensativa rispetto al cambio dei criteri di riparto delle risorse.

È prevista, dall’anno 2014, sempre una duplice ripartizione ma diversa da quella dell’anno 2013:

  • per l’80% sulla base del numero di studenti annualmente iscritti ai percorsi di IeFP realizzati dalle istituzioni formative accreditate ai sensi del Capo III del Decreto legislativo n. 226/2005;  
  • per il restante 20% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati in esito ai percorsi di IeFP realizzati dalle suddette strutture e dagli Istituti Professionali di Stato in regime di sussidiarietà.

Sono molti a sottolineare la necessità di giungere ad un “azzeramento” della duplice ripartizione, portando l’intera somma a favore delle istituzioni formative accreditate dal momento che le istituzioni scolastiche godono già di un loro finanziamento ed alla definizione di un finanziamento per quota capitaria nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni, come previste dal D. Lgs. 226/05.

Nella newsletter si allega il testo del provvedimento del MLPS.

5. Esami a conclusione dei percorsi di IeFP – annualità 2014

Il primo ciclo di esami conclusivi del primo triennio dei percorsi di IeFP a regime si è tenuto nel mese di giugno 2014.
Allo scopo la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 20 febbraio 2014 hanno definito gli elementi minimi comuni di riferimento per gli esami conclusivi dei percorsi di IeFP:

  • ammissione degli allievi frequenti all’esame conclusivo;
  • composizione della commissione;
  • finalità e tipologia delle prove;
  • configurazione della prova professionale;
  • modalità di accertamento;
  • rilascio del relativo titolo;
  • periodo di svolgimento dell’esame.

Uno studio della CGIL, del 29 luglio 2014, mette in evidenza la “selva delle norme” e la “necessità” di razionalizzare e riordinare l’intera materia.

Nella newsletter si allegano:

  • il testo dell’Accordo fra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in tema di esami a conclusione dei percorsi di IeFP del 20 febbraio 2014;
  • schede di lettura curate dalla CGIL, un dossier articolato per punti.
6. Monitoraggio e valutazione percorsi ITS

Il 5 agosto 2014, con atto di Repertorio n. 90/CU, è stato siglato un Accordo tra il Governo, le Regioni ed Enti locali, per la realizzazione dei sistemi di monitoraggio e valutazione dei percorsi degli Istituti Tecnici Superiori.

Nella presente newsletter si allegano:

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Aspetti metodologici e didattici

1. CEI: La scuola cattolica. Risorsa educativa della Chiesa locale per la società

Ad oltre trent’anni dal precedente documento pastorale su La scuola cattolica, oggi, in Italia (1983) è sembrato giusto ritornare sull’argomento per aggiornare lo sguardo della comunità ecclesiale sulla presenza della scuola cattolica nel nostro Paese. In questi anni si sono succedute riforme legislative che hanno inciso anche profondamente sul volto della scuola italiana. Si è avuta la legislazione sulla parità scolastica (Legge 10-3-2000, n. 62) che ha ridefinito la natura stessa delle scuole cattoliche, quasi tutte paritarie e dunque facenti parte dell’unico sistema nazionale di istruzione. Si è avuta la Legge 53/03 e successive modificazioni che ha inserito la Formazione Professionale per i giovani all’interno del secondo ciclo del sistema educativo di Istruzione e Formazione.

Più che un riepilogo della materia si è voluta sviluppare una riflessione su alcuni aspetti particolari che caratterizzano la vita della scuola cattolica in Italia.

Nella newsletter si allega il testo della nota pastorale.

2. Dispersione scolastica: si cercano dati certi in Italia

Ogni anno in Italia oltre 600 mila ragazzi tra i 10 e 16 anni, 2 su 10, abbandonano complessivamente la scuola senza ottenere un titolo di studio e una formazione superiore alla scuola media inferiore. Un dato negativo che colloca l’Italia nell’ultimo posto della classifica europea e che vede sempre più lontano il raggiungimento dell’obiettivo di una riduzione dell’abbandono scolastico al 10%, proposto dall’Ue per il 2020. È quanto emerge da una ricerca realizzata dall’ong WeWorld Intervita, dall’Associazione Bruno Trentin della CGIL e dalla Fondazione Giovanni Agnelli, che hanno lavorato peraltro sulla base di stime, non essendo ancora disponibili dati certi in assenza dell’Anagrafe scolastica, come riconosciuto dal sottosegretario D’Onghia, intervenuta alla presentazione della ricerca “Lost - dispersione scolastica”, e da Milena Santerini, deputata della VII commissione, promotrice in tale sede dell’indagine conoscitiva sulla dispersione conclusasi recentemente (14 ottobre 2014).

Anche questa ricerca, tuttavia, mette in evidenza che in Italia “mancano dati certi e oggetti sul fenomeno”. La stessa percentuale del 17% di dispersione che Eurostat attribuisce all’Italia è frutto di stime, anche se ben ponderate e statisticamente validate. L’anagrafe dello studente è ancora oggi incompleta per conoscere la vera entità del fenomeno.

Nella newsletter, solo a titolo esemplificativo, si allegano:

  • il testo della ricerca LOST. Dispersione scolastica: il costo per la collettività e il ruolo di scuole e Terzo settore (ottobre 2014);
  • il dossier di Tuttoscuola “Dispersione scolastica nella scuola secondaria superiore statale” (giugno 2014);
  • il focus del MIUR, “La dispersione scolastica” (giugno 2013).  
3. Tuttoscuola: Il sostegno diseguale

In questo periodo si discute molto sull’azione di sostegno in Italia.
Tuttoscuola ha elaborato un dossier dal titolo “Il sostegno diseguale”.
Si tratta di un breve studio che documenta il fallimento della perequazione per il sostegno e della Legge 128/2013 che imponeva una ripartizione dei posti uguale in tutte le Regioni.
Attraverso numeri e tabelle, il dossier mostra come le stabilizzazioni dell’organico di diritto siano rimaste differenti nelle Regioni, con picchi di stabilizzazione in Basilicata, Campania, Sardegna, Calabria e Sicilia, e depressione delle medesime in Molise, Lombardia, Marche, Lazio, Veneto e Umbria.

4. Quaderni Rapporto Giovani: Giovani, scuola, università  

In allegato, un’indagine realizzata dall’Istituto Toniolo di Studi Superiori sul mondo giovanile.
L’Indagine è stata avviata nel 2012 ed ha carattere nazionale. È condotta su un campione di 9000 persone tra i diciotto e i ventinove anni. Questo quaderno presenta i risultati dell’indagine, riguardanti il rapporto tra le nuove generazioni, il loro percorso scolastico e universitario e il livello di fiducia nelle istituzioni formative incontrate.
Non mancano le sorprese, che smentiscono molti luoghi comuni sui giovani e stereotipi che restituiscono di loro un’immagine fuorviante. Non poteva mancare tra i temi di indagine quello che riguarda il percorso formativo, attraverso la scuola e l’università. Anche in questo caso, un dato sorprendente: nella sfiducia generale che i giovani nutrono verso tutte le istituzioni, la scuola e l’università sono quelle che si salvano.

5. CNEL. Presentazione Rapporto sul mercato del lavoro 2013 – 2014

A Roma, il 30 settembre 2014, è stato presentato il Rapporto sul mercato del lavoro.
In questo Rapporto si simulano anche i diversi scenari occupazionali nel corso del tempo e quindi si fanno anche delle previsioni. In tal senso la più preoccupante è “l'ipotesi di una discesa del tasso di disoccupazione ai livelli ‘pre-crisi’, intorno al 7%, che sembra irrealizzabile” in quanto richiederebbe “la creazione da qui al 2020 di quasi 2 milioni di posti di lavoro”.
Il CNEL aggiunge che “nella definizione più ampia il tasso di disoccupazione” è “giunto a superare il 30% nel 2013, senza peraltro mostrare segnali di rallentamento nella prima parte del 2014”. Queste ed altre considerazioni si possono leggere nel Rapporto.

Nella newsletter si allegano:

6. CSSC: Crescere a scuola come uomini e donne.

A Roma, il 18 ottobre 2014, il CSSC ha organizzato la settima giornata pedagogica della scuola cattolica.
Il tema: “Crescere a scuola come uomini e donne”.
La giornata pedagogica è stata aperta da Don Maurizio Viviani, già Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università e dal Prof. Sergio Cicatelli, Direttore del CSSC, per proseguire poi con due relazioni “La genesi biologia dell’identità maschile e femminile” della Dott.ssa Clementina Peris (medico ginecologo) e “Educare al maschile e al femminile” della prof.ssa Maria Teresa Moscato (pedagogista Università di Bologna).
Nel corso della Giornata è stato presentato il XVI Rapporto del Centro Studi per la Scuola Cattolica, Una scuola che Orienta, Editrice La Scuola 2014.

Nella presente newsletter si allegano:

sommario

Aspetti socio politici

1. Il CCNL-FP - livello nazionale 
  • Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC Cgil, Cisl scuola, UIL Scuola, Snals Confsal assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni Forma e Cenfop.
Si allega il testo del CCNL-FP (2011-2013).

La trattativa prosegue a livello regionale.  

  • Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d. – 11 settembre 2012

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal sottoscrivono un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative.
Si allega il Verbale di Accordo.

  • Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL – 11 dicembre 2012

Il giorno 11 dicembre 2012, in via Appia Antica 78, Roma, si è svolto un incontro tra FORMA – CENFOP e UGL per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione.

Il 14.11.2011 aveva firmato un Accordo per adesione al CCNL-FP 2007 – 2010.

  • Incontro sequenza contrattuale (lettera E comma 5) e accordi per la detassazione 11 luglio 2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.    

L’8 maggio 2013
le OO.SS. scrivono agli Enti datoriali l’apertura del tavolo negoziale per la definizione della sequenza contrattuale di cui alla lettera E, comma 5 dell’art. 25 del vigente CCNL 2011 – 2013. L’incontro è fissato per l’11 luglio 2013.

L’11 luglio 2013 le parti si accordano sulla sequenza contrattuale ex. Art. 25, lettera E, punto 5.
Nel medesimo giorno, le parti si accordano sulla detassazione 2013.

Il 10 ottobre 2013 la FLC CGIL invia la nota di scioglimento della riserva.

2. CCNL-FP - contratti regionali
  • LOMBARDIA: sottoscritto il primo contratto regionale – 8 marzo 2013

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

  • PIEMONTE: firmato il contratto regionale in Piemonte - 23.09.2013

Il 23 settembre 2013, presso la sede della Regione Piemonte (Torino, via Magenta), le Delegazioni di Forma e Cenfop e le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals hanno firmato - alla presenza dell’Assessore al “Lavoro e Formazione Professionale”, Claudia Porchietto - il Contratto Collettivo Regionale della Formazione Professionale (CCRL).

La trattativa ha impegnato le parti per più di otto mesi in un contesto complicato dalla grave difficoltà che il sistema ancora patisce a causa del perdurare delle incertezze economiche. Si tratta, a detta delle Parti, di un contratto soddisfacente proprio in considerazione del contesto sociale nel quale si è sviluppato. Le Organizzazioni Sindacali hanno sottoposto all’approvazione dei lavoratori il testo contrattuale con assemblee territoriali che hanno dato un forte consenso per la firma definitiva del CCRL.

  • EMILIA ROMAGNA: firmato l'Accordo di Sistema tra OO.SS. e COEF

Il 31 gennaio 2014 a Bologna, è stato firmato l'Accordo di Sistema tra le OO.SS e COEF - Coordinamento Enti Formativi Emilia Romagna.
Nella presente newsletter si allega il testo dell'Accordo.

3. Attività della Commissione paritetica bilaterale nazionale

Nell’allegato si ricordano i nominativi dei componenti la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale 2011 – 2013.

Ai sensi dell’art. 4 del CCNL 2011 – 2013 per la Formazione Professionale, la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato

4. Ente Bilaterale Nazionale Formazione Professionale
  • Profili Professionali dell’Apprendistato

Ha cominciato i suoi lavori la commissione bilaterale di EBiNFoP incaricata di redigere una proposta di profili professionali per l’applicazione dell’apprendistato come previsto dal contratto di lavoro del nostro settore firmato a giugno. La commissione si è data un ritmo di lavoro molto serrato per cui si pensa di poter consegnare un testo conclusivo alle parti firmatarie in tempi molto brevi (23 ottobre 2012).

Il 5 dicembre 2012 le parti hanno avviato la sperimentazione dei piani formativi per gli apprendisti.

  • Gaetano Ruvolo eletto presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale

Sostituisce Gianfranco Zabaldano presidente uscente di EBiNFoP.

  • Assemblea dell’Ente bilaterale nazionale

Il 13 giugno 2014 si tiene a Milano, presso la Sede dell’Enaip, il Consiglio Direttivo e l’Assemblea per l’approvazione del Bilancio.

5. Accordo detassazione 2014

È in fase di definizione l’Accordo Detassazione per l’anno 2014. Si allega la bozza.

sommario

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro! Senza lavoro non si può vivere...

La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento prpfessionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano, la lettera del Presidente della onlus; la brochure di presentazione; un segnalibro.

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!