Il Consiglio Europeo di Lisbona e la Dichiarazione di Copenhagen: l’istruzione e la formazione professionale al centro dell’interesse comunitario

Vertice europeo di Lisbona del marzo 2000: nel Marzo del 2000 il Consiglio europeo di Lisbona incaricò i Ministri dell’educazione degli Stati membri di “intraprendere una riflessione generale sugli obiettivi futuri concreti dei sistemi educativi, concentrandosi su priorità e problematiche comuni, pur nel rispetto delle diversità nazionali e di presentare a tal fine un rapporto al prossimo consiglio europeo del 2001. Un impulso decisivo in tal senso arriva dal Vertice europeo di Lisbona del marzo 2000. Il Consiglio europeo, constatando che l’Unione europea si trovava dinanzi a « una svolta epocale risultante dalla globalizzazione e dalle sfide presentate da una nuova economia basata sulla conoscenza », si è dotato di un obiettivo strategico forte:

entro il 2010 l’Unione deve « diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale».

Il Consiglio ribadiva come tali cambiamenti richiedessero non solo « una trasformazione radicale dell’economia europea » ma anche « un programma ambizioso per modernizzare i sistemi di previdenza sociale e d’istruzione ». Mai in precedenza il Consiglio europeo aveva riconosciuto con tanta forza il ruolo svolto dai sistemi d’istruzione e di formazione nella strategia economica e sociale e per il futuro dell’Unione.

La dichiarazione di Copenhagen 2002: In base al mandato del Consiglio Europeo di Barcellona il Consiglio Europeo adottò a Copenhagen nel Novembre 2002 una Risoluzione sulla “promozione di una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale” (VET) . Tale risoluzione invitava gli Stati membri e la Commissione a compiere tutte le iniziative necessarie a realizzare gli obiettivi fissati dall’iniziativa di Bruges, plasmando strumenti  e strutture idonee e coinvolgendo le parti sociali, i Paesi membri dell’Unione Europea ed i Paesi membri EEA-EFTA. Proprio in seguito alla Dichiarazione di Copenhagen, l’iniziativa di Bruges ed i suoi obiettivi divennero parte integrante di quello che venne chiamato il processo di Copenhagen.
Il processo di Copenhagen ha dato inizio ad una strategia comune per aumentare le qualità delle VET, individuando quattro principali priorità da sviluppare attraverso la cooperazione nell'ambito dell'istruzione e Formazione:

  • Dimensione europea;
  • Trasparenza;
  • Riconoscimento di competenze e qualifiche;
  • Qualità.

Per la prima volta vengono presi in considerazione tutti i livelli dell’Istruzione e della formazione professionale, ponendo l'accento sulla necessità di assicurare collegamenti appropriati tra l'istruzione e la formazione iniziale e continua in un’ottica di apprendimento lungo tutto l’arco della vita.