Quando parliamo di professionalità intendiamo il carattere di un’attività lavorativa che si segnala per essere specializzata, altamente qualificata, di riconosciuta utilità sociale, svolta da individui che hanno acquisito una specialistica attraverso un preciso percorso di studi orientato a tale obiettivo (Gallino, 1993, 516). Riferendoci alla professionalità dei formatori, che è maturata per mezzo di studi e di , essa si sviluppa su differenti fronti, che consentono di esercitare al meglio il loro . Si tratta quindi di acquisire competenze e modalità nell’esercitare le proprie attività, al fine di affrontare la quotidianità in classe e nel contesto. Sono diversi gli aspetti sui quali lavorare quando parliamo di professionalità dei formatori. La responsabilità educativa. Il formatore non assume solamente una responsabilità legale nei confronti dei ragazzi, ma anche una che potremmo definire di natura educativo-pedagogica. Acquisire i principali elementi dell’ permette di comprendere i confini entro i quali il proprio operato può e deve agire. Agire in maniera educativa richiede la comprensione del fatto sociale (che principalmente riguarda i ragazzi) e la sua classificazione; la conoscenza di una strategia da poter mettere in atto per rispondere a tale fatto; il suo agire. La responsabilità . Il formatore si assume la responsabilità della trasmissione di e competenze. Tale avviene principalmente in aula, ma nell’ambito della la maggior parte della didattica avviene in . Il formatore, quindi, si assume la responsabilità di studiare il modo migliore per favorire l’apprendimento dell’allievo. Deontologia. La deontologia è l’insieme delle norme riguardanti le regole nell’esercizio delle loro professionalità. Pur non essendoci un albo dei formatori, è fondamentale che – a livello almeno locale – sia garantito attraverso un codice scritto che consenta di regolare il sistema di norme per l’esercizio della professionalità di coloro che operano all’interno del contesto professionale. Tale codice consente non tanto di “limitare” il lavoro dei formatori, ma di permettere loro di avere un garante del proprio lavoro. Non solo un insieme di doveri, ma anche di diritti. La formazione dei formatori. Vivendo in un contesto in continuo cambiamento, tutte le categorie di professionisti hanno la necessità di rimanere aggiornati sulle proprie modalità di agire. A maggior ragione, i formatori mantengono la necessità di aggiornarsi sulle pratiche da mettere in atto, ma anche caratteristiche e competenze degli studenti. Tale processo avviene sia in forma individuale, ma soprattutto è garantito dagli Enti, che mettono a disposizione dei formatori opportunità di partecipare a corsi di formazione o a progetti che consentano di acquisire nuove conoscenze e competenze. Una modalità di acquisizione delle competenze che si sta affermando è quello della ricerca-, dove i docenti – formati dai ricercatori – apprendono partecipando al processo di ricerca in collaborazione con i ricercatori stessi. I luoghi della professionalità. La professionalità non si esercita solo in aula. Diversi sono i luoghi dove esercitare quanto già detto, dall’officina ai luoghi della ricreazione, dai rapporti coi colleghi a quello con le famiglie. Il formatore è responsabile non solo di quello che accade in questi luoghi, ma anche di costruire spazi di crescita per gli alunni. Tali spazi possono essere spazi fisici: il formatore studia il luogo dell’apprendimento, seguendo i principi della didattica innovativa, per consentire un apprendimento più accattivante e vicino ai linguaggi degli allievi. Tuttavia, possiamo anche parlare di spazi immateriali, ovvero quelli fatti di relazioni: la professionalità dei formatori riguarda anche lo studio della costruzione di rapporti sani e che consentano la crescita dei ragazzi, ma anche di tutti coloro che frequentano il centro di formazione. Parlando di spazi, è fondamentale ricordarsi dei cosiddetti spazi digitali e virtuali: la didattica contemporanea acquisisce i linguaggi delle nuove tecnologie, permettendo il loro utilizzo anche durante le lezioni. Anche in questo caso, la professionalità degli insegnanti si esplicita non solo nella conoscenza di questi strumenti, ma anche del loro utilizzo a scopi didattici.
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