Il portfolio delle competenze rappresenta una raccolta delle evidenze delle pratiche di uno studente/lavoratore volta a monitorare, valutare e autovalutare l’attività formativa, finalizzata alla migliore comprensione del processo di anziché dell’esclusivo prodotto finale. Il termine risale agli anni Trenta del secolo scorso, quando in diversi settori – soprattutto nell’ambito produttivo – emerge la necessità di strutturare una cartella per la raccolta dei migliori elaborati di un artigiano o di un artista, al fine di poter presentare le competenze effettivamente possedute. Dagli anni Settanta, il portfolio è stato utilizzato anche nella , acquisendo il valore di valorizzatore del processo, oltre che del prodotto finale, esplicitando in questo modo il significato dell’ svolta e la consapevolezza personale e lavorativa. Un approccio di questo tipo si avvicina ad una più approfondita valutazione del raggiungimento delle competenze, in quanto strumento che consente di comprendere processi anche complessi che non potrebbero emergere dalla presentazione esclusiva del prodotto finale. Una delle caratteristiche che tuttavia valorizza ulteriormente il significato di questo strumento è il ruolo attribuito alla valutazione: il portfolio non è tanto – come in passato – uno strumento di presentazione del processo, ma uno strumento che supporta la riflessione circa le modalità e lo stile del proprio apprendimento. Il portfolio è definito in diverse fasi: la selezione dei documenti ritenuti significativi per la descrizione del processo (non necessariamente i migliori, ma quelli che descrivono al meglio il proprio lavoro), insieme al commento relativi alla scelta; la riflessione circa la connessione tra i materiali, per la descrizione delle modifiche del proprio al lavoro per rileggere il proprio processo; la proiezione, ovvero la definizione del punto di sviluppo delle /competenze e dello step formativo successivo; la pubblicazione, ovvero la presentazione a terzi per la condivisione o la valutazione. I punti di forza del portfolio sono molteplici. Certamente il lavoro sulla selezione degli artefatti e la riflessione che ne consegue consentono di esercitare un processo autovalutativo che valorizza la consapevolezza e l’autonomia del singolo di fronte al giudizio. In secondo luogo, è fondamentale il processo di definizione del passo successivo verso il miglioramento, aspetto che non è sempre garantito in altre tipologie valutative. La dimensione diacronica favorisce infatti il processo di apprendimento come un continuum di momenti collegati tra di loro. Da un punto di vista professionale, è da valorizzare il possibile utilizzo del portfolio come strumento di esplorazione personale delle proprie competenze, finalizzata alla descrizione delle potenzialità e quindi a un eventuale ricollocamento nel contesto lavorativo. Attualmente il portfolio è utilizzato prevalentemente nel suo formato digitale (e-Portfolio). In questa forma, è facilitata non solo la sua possibilità di condivisione di materiali anche audio e video con un ampissimo numero di consultatori, ma anche la sua migliore memoria nel tempo, garante di una più semplice longitudinalità. Questo aspetto si inserisce sempre più nei concetti di lifelong e lifewide learning, che negli ultimi decenni hanno valorizzato l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e in contesti non solo formali, ma anche informali e non formali. L’utilizzo del portfolio si avvicina, inoltre, a un approccio didattico e valutativo incentrato sullo studente e sul contesto entro il quale apprende: in questo modo, il discente è accompagnato nella riflessione e nella presa di decisione per il proprio , al fine di supportare il suo processo di autodeterminazione e di assunzione delle responsabilità. Bibliografia Pellerey M., Le competenze individuali e il portfolio, Scandicci (FI), La Nuova Italia, 2004. Rossi P.G. - Giannandrea L. - Magnoler P., Portfolio e riflessione. Education Sciences & Society, 2(2), pp. 192-195, 2011. Varisco B.M., Portfolio. Valutare gli apprendimenti e le competenze, Carocci Editore S.p.a., Roma, p. 400, 2005. Comoglio M., Il Portfolio strumento di valutazione autentica, Orientamenti Pedagogici, 49(1), pp. 93-112, 2002. Comoglio M., Insegnare e apprendere con il portfolio, Milano, Fabbri Editore, 2003. Fabbri V., Differenziare per includere. L’e-portfolio come strumento di autovalutazione e autoregolazione dell’apprendimento, Topologik, 25(2), pp. 203 – 214, 2019. Pellerey M., Le competenze individuali e il portfolio, Firenze, La Nuova Italia, 2004. Rondanini L., Valutazione formativa e portfolio, Napoli, Tecnodid, 2007. Rossi P.G. - Giannandrea L. - Magnoler P., Portfolio e riflessione, Education Sciences & Society, 2(2), pp. 192-195, 2011. Schultz M. - Young K. - Gunning T. - Harvey M.L., Defining and measuring authentic assessment: a case study in the context of tertiary science, Assessment & Evaluation in Higher Education, 47(1), pp. 77-94, 2022, https://-doi.org/10.1080/02602938.2021.1887811 (ultimo accesso dicembre 2024)

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