Con il termine microcredenziali si fa riferimento a strumenti e metodi di certificazione o messa in trasparenza dei risultati formativi conseguiti attraverso un’ di di breve durata. Il rilascio di attestazioni o certificazioni di apprendimenti effettuati in attività formative di breve durata e solitamente relativi a contenuti specialistici non è un fenomeno recente, essendo diffuso da tempo, ad esempio, nel settore informatico o in quello della formazione continua degli operatori sanitari. L’interesse verso l’adozione di sistemi di microcredenziali è cresciuto negli ultimi anni, soprattutto a seguito della crisi pandemica, che ha determinato una crescita esponenziale della domanda di apprendimento online in generale, e di corsi brevi e personalizzati in particolare. Le opportunità di apprendimento brevi, flessibili, mirate, che prevedono il rilascio di microcredenziali, sono messe a disposizione da un numero crescente e variegato di erogatori pubblici e privati attivi nel campo dell’istruzione e della : non solo organismi formativi ma anche aziende, associazioni professionali, organismi internazionali. Una forma specifica di microcredenziali molto utilizzata dalle piattaforme di formazione online, compresi i Mooc - Massive Open Online Courses, per attività di formazione continua aziendale e nell’ambito dell’offerta di apprendimento permanente - sono i digital badge, certificazione digitale della conoscenza, , acquisita. Nel 2022 il Consiglio dell’Unione europea ha adottato una raccomandazione su un approccio europeo alle microcredenziali per l’apprendimento permanente e l’, che intende sostenere lo sviluppo, la realizzazione e il riconoscimento delle microcredenziali a livello trasversale tra le istituzioni, le imprese, i settori e al di là delle frontiere. Si ritiene infatti che esse possano costituire un modo flessibile e mirato di aiutare le persone a sviluppare le conoscenze, e competenze di cui hanno bisogno per il loro sviluppo personale e professionale e che potrebbero essere concepite e rilasciate da una serie di erogatori in diversi contesti di apprendimento (contesti di apprendimento formali, non formali e informali). Al contempo si sottolinea che, senza norme comuni che garantiscano la qualità, la trasparenza, la comparabilità, il riconoscimento e la trasferibilità delle microcredenziali tra i diversi paesi europei, non sarà possibile sfruttarne appieno le potenzialità. A tal fine gli Stati membri dovrebbero concordare una definizione comune di microcredenziali, gli elementi standard che le caratterizzano, i principi fondamentali secondo cui svilupparle e rilasciarle. L'approccio europeo alle microcredenziali costituisce una componente essenziale dello spazio europeo dell'istruzione, che la Commissione vorrebbe vedere realizzato entro il 2025. La definizione di “microcredenziale” adottata nella Raccomandazione è: “registrazione dei risultati dell'apprendimento ottenuti da un discente in seguito a un piccolo volume di apprendimento. Tali risultati dell'apprendimento saranno stati valutati in base a criteri trasparenti e chiaramente definiti. Le esperienze di apprendimento volte al conseguimento di microcredenziali sono concepite per fornire al discente , abilità e competenze specifiche che rispondono a esigenze personali, culturali, della società o del . Il discente è titolare delle microcredenziali, che possono essere condivise, sono trasferibili e possono essere indipendenti o combinate in credenziali più ampie. Sono sostenute da una garanzia della qualità che segue norme concordate nel settore o nell'area di attività pertinente”. La Commissione europea sta sviluppando l'Infrastruttura europea delle credenziali digitali (EDCI) all’interno di EUROPASS per supportare l'efficienza e la sicurezza nel riconoscimento delle credenziali come qualifiche e altri in tutta Europa. In Italia al termine più generico di “microcredenziale” e ai più diffusi e utilizzati digital badge, si affianca, nell’ambito del sistema di istruzione e formazione, il termine “microqualificazione”, utilizzato nel Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF, adottato a giugno 2023. “Micro qualificazioni”: qualificazioni composte da una o più competenze, costitutive di qualificazioni più ampie, rilasciate, nell’ambito del SNCC (Sistema nazionale delle competenze), in esito a percorsi di breve durata, anche a carattere flessibile, personalizzato e modulare. Si parla invece di microcredenziali nel Piano strategico nazionale per lo sviluppo delle competenze della popolazione adulta, approvato in Conferenza Unificata con l’Accordo dell’8 luglio 2021, e nel Pnrr che, nell’ambito delle previste azioni di reskilling e upskilling, può sostenere anche “il potenziamento dei sistemi di riconoscimento dell'apprendimento e dell'esperienza acquisita al di fuori dell'istruzione e della formazione formale, anche attraverso microcredenziali”. Bibliografia Raccomandazione del consiglio del 16 giugno 2022 relativa a un approccio europeo alle microcredenziali per l’apprendimento permanente e l’occupabilità (2022/C 243/02) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32022H0627%2802%29 (ultimo accesso dicembre 2024). Commission staff working document Accompanying the document Proposal for a Council Recommendation on a European approach to micro-credentials for lifelong learning and employability (2021) https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/1b2a1dc8-59aa-11ec-91ac-01aa75ed71a1/language-en; (ultimo accesso dicembre 2024). Cedefop, Microcredentials for labour market education and training- The added value for end users, 2023.

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