Per etico-sociale si intende la formazione – ovvero l’interiorizzazione di norme, valori e costumi propri di una comunità – che si esercita nell’ambito della partecipazione alla sua vita quotidiana. Si distingue dall’educazione morale, che ha come base la coscienza personale, pur essendo fortemente collegata ad essa. L’eticità è una morale particolare, incarnata nei costumi di una determinata comunità. Eticità e moralità implicano anche differenti modalità formative (cfr. Baldacci). Soffermandoci sulla formazione all’eticità, possiamo desumerne quanto questa si svolga attraverso un processo di socializzazione, ovvero la partecipazione alla vita quotidiana della comunità. Se parliamo quindi di educazione etico-sociale dobbiamo riferirci a tutti i settori della formazione che si apre alla comunità e ne rappresenta gli aspetti comunitari e democratici. In particolare, tale educazione si sviluppa all’interno del contesto scolastico, nella definizione di un curricolo che risponda alle esigenze di sviluppo dei cittadini alla partecipazione nella comunità, considerando la presenza di differenti comunità nel contesto attuale che presenta forme etiche divergenti. La scuola, quale luogo di formazione privilegiato, viene quindi vista come comunità democratica, come secondo la prospettiva di John Dewey, che vedeva la democrazia non solo come forma di governo, ma anche come modo di vivere insieme, di condividere la dimensione sociale. La scuola, pertanto, diventa luogo privilegiato di formazione del cittadino democratico, che all’interno della scuola ha la possibilità di fare della vita democratica e che ha così la possibilità di esperire ciò che vivrà al di fuori del contesto scolastico. La scuola, quindi, tende a formare tali cittadini attraverso differenti linee curricolari: la formazione degli abiti democratici: la scuola deve essere strutturata come contesto scolastico per formare gli studenti, dove essi possono fare esperienza di comunità. Se si intendono sviluppare virtù democratiche occorrono contesti democratici; la formazione del ragionamento morale attraverso la discussione: esso acquisisce la forma della discussione pubblica. Se parliamo di comunità democratica, non ci potremo riferire più a una riflessione personale, ma piuttosto a un dialogo interpersonale e a una discussione collettiva; la formazione all’etica della discussione democratica: è fondamentale definire un’etica della e della discussione. La comunità democratica che si riferisce a un’educazione etico-sociale si rivolgerà non solo a una educazione attraverso la discussione, ma anche un’educazione alla discussione. Il clima – anche scolastico – democratico può essere definito come segue (cfr. Baldacci): il principio dello sviluppo personale: un contesto democratico è strutturato sulla cura dello sviluppo personale di tutti i membri della comunità. Questo apre le porte a tutti i principi relativi alle relazioni discente/docente e tra pari; il principio dell’uguaglianza: un contesto democratico è strutturato sull’uguaglianza di diritti e di rispetto per tutti i membri della comunità. Tutti hanno gli stessi diritti e doveri e tutti hanno la stessa dignità e meritano il medesimo rispetto; il principio della solidarietà: un contesto democratico ammette un trattamento differenziato a vantaggio dei soggetti sfavoriti. L’intera comunità dovrà muoversi in suo soccorso; il principio di : un contesto democratico ha un carattere aperto e inclusivo verso tutte le differenti identità. Nessuna differenza di identità può dare luogo a una diseguaglianza di partecipazione alla vita scolastica; il principio del dialogo: un contesto democratico è caratterizzato dal confronto libero e argomentato dalle opinioni. Tutte le opinioni hanno il diritto di essere espresse; il principio sperimentale. Un contesto democratico è caratterizzato da un sperimentale verso le decisioni; il principio dell’autonomia e della responsabilità: un contesto democratico è caratterizzato dalla promozione dell’autonomia e della responsabilità dei membri della comunità, nel quadro delle regole della medesima. Occorre inoltre ricordare il ruolo del docente nella definizione di questo curricolo: esso dovrebbe rispondere a principi deontologici che – sebbene non ancora definiti – permettano all’insegnanti di inserirsi in un contesto democratico come attore rilevante. Secondo tutti questi principi, è importante strutturare un curricolo scolastico o un -formativo secondo la prospettiva dell’etica sociale, ovvero che risponda ai principi descritti qui sopra e che risponda a quanto definito come aspetto democratico, chiave dell’educazione etico-sociale. Bibliografia: Baldacci M., Un curricolo di educazione etico-sociale. Proposte per una scuola democratica. Roma, Carocci editore, 2020. Baldacci M., L'impianto di un curricolo di educazione etico-sociale. Pedagogia più Didattica, (1), pp. 4-16, 2021. Silva L., La formazione degli insegnanti come impegno etico-sociale: un’analisi documentale nel territorio italiano. Pedagogia oggi, 20(1), pp. 256-263, 2021.

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