Il rapporto sulla formazione continua propone l'analisi dei dati 2011-2012 a partire dalla profonda crisi economica ed occupazionale che ha investito anche il nostro Paese e rispetto alla quale le iniziative di formazione continua sono state comunque orientate e condizionate. La domanda e l'offerta di competenze vengono, infatti, analizzate proprio in quanto strumenti e valori per il superamento della crisi e il rilancio della competitività del Paese. Capitoli specifici sono dedicati: Le dimensioni della formazione per i lavoratori e le imprese; Riforme e prospettive della formazione continua; Gli strumenti di finanziamento per la formazione continuai; I Fondi Paritetici Interprofessionali e le Politiche a supporto dei lavoratori autonomi e dei manager d’impresa.

Apprendimento degli adulti - XIII Rapporto sulla formazione continua
12.03.2013 - Diminuisce la quota degli adulti 25-64enni che partecipa ad iniziative di istruzione e formazione: dal 6,2% del 2010 al 5,7% del 2011. L’andamento sembra legato alla crisi economica: il trend negativo si è infatti avviato nel 2008, dopo un crescente aumento negli anni precedente. Lo rivela il XIII Rapporto sulla Formazione Continua 2011-2012, realizzato dall’Isfol per conto del Ministero del Lavoro.
Sotto il profilo territoriale il Centro si conferma l’area con il più elevato tasso di partecipazione ad attività di apprendimento per gli adulti (6,3%). Segue il Nord-Est (6%), il Nord-Ovest (5,6%) e poi Sud (5,1%) ed Isole (5%).
Relativamente al genere, il dato è più alto per le donne (6%) rispetto agli uomini (5,3%).
Per quel che riguarda i Fondi paritetici interprofessionali, si conferma la crescita della domanda di formazione. Nelle tre semestralità comprese tra il gennaio 2011 e il giugno 2012, i Fondi hanno approvato oltre 29.700 piani formativi a loro volta articolati in oltre 166.000 iniziative, che prevedono oltre 2 milione e 300 mila partecipanti appartenenti a più di 61.000 imprese.
Da segnalare che la platea della popolazione italiana adulta 25-64enne che ha seguito un’attività formativa non nelle 4 settimane precedenti l’intervista (dati Eurostat), bensì nei 12 mesi precedenti, raggiunge quota 7,9%. L’articolazione della partecipazione ai corsi di formazione per fasce d’età mostra una prevalenza del segmento dei 45-54enni (9,4%), seguito dai 35-44enni (8,8%) e dai 25-34enni (7,3%).