Nel mese di giugno 2013 è stato presentato il Rapporto Education at a Glance 2013, elaborato dall’OCSE. Varie sono le valutazioni che si sono susseguite.
Ci si soffermiamo su quanto scritto in merito alle paritarie.
“L’Ocse conferma: le scuole paritarie sono un risparmio per lo Stato. E, fatti i conti, l’ammontare del risparmio supera i 6 miliardi e 644 milioni di euro. A dire il vero il rapporto dell’organismo internazionale, fissa per la prima volta - come soggetto terzo - il costo medio di uno studente delle scuole statali italiane: 6.882,78 euro l’anno. Se si pensa che mediamente per uno studente di scuola paritaria lo stesso Stato spende 500 euro l’anno, il conto è presto fatto: per ogni studente delle paritarie lo Stato non spende (e dunque risparmia) 6.382,78 euro, che moltiplicato per il milione e 41mila iscritti attesta la cifra complessiva a 6 miliardi e 644 milioni di euro. Risparmio persino superiore a quello calcolato qualche anno fa dall’Associazione genitori scuole cattoliche, che era di 6 miliardi di euro” (Enrico Lenzi, in Avvenire 17 giugno 2013).
Anche se l’OCSE non tratta questo secondo aspetto, il “risparmio” per lo Stato vale anche con la promozione della IeFP italiano: “Si calcola che in tutte le Regioni il costo medio annuale ad alunno della IeFP non scolastica si assesti intorno ai 5.100 euro, ossia quasi il 30% in meno che nel corrispondente percorso di Istruzione professionale. Pur in presenza di questo risparmio il Governo in questo decennio, anziché aumentare, ha diminuito il budget complessivo (da €. 204.700,00 del 2003 a €. 189.109.570,00 nel 2011).
Si allegano il Testo integrale del Rapporto OCSE, la scheda riguardante l’Italia, la sintesi del Rapporto italiano, un articolo di Avvenire e un commento piuttosto critico dell’Associazione ADI (7 luglio 2013).