Il Quadro nazionale delle qualificazioni (QNQ) è stato istituito dal Decreto interministeriale 8 gennaio 2018 ed è definito come “strumento di descrizione e classificazione delle qualificazioni rilasciate nell’ambito del di cui al Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13”. Il QNQ rappresenta il dispositivo nazionale per la referenziazione delle qualificazioni italiane al Quadro Europeo delle Qualifiche di cui alla Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017, con la funzione di raccordare il sistema italiano delle qualificazioni con i sistemi degli altri Paesi europei. Il QNQ, inoltre, rappresenta lo strumento che consente di perfezionare il requisito normativo della referenziazione delle qualificazioni nazionali e regionali al QNQ per la loro inclusione nel Repertorio nazionale, al fine di coordinare i diversi sistemi che concorrono all’offerta pubblica di permanente e dei servizi di individuazione e validazione e certificazione delle competenze. Tale duplice funzione e le relative finalità contribuiscono al raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici: migliorare l’accessibilità, la trasparenza, la comparabilità e la permeabilità delle qualificazioni; facilitare la spendibilità delle qualificazioni in ambito nazionale ed europeo, anche in funzione della mobilità geografica e professionale; promuovere la centralità della persona e la valorizzazione delle esperienze individuali, anche attraverso l’individuazione, la validazione e la certificazione delle competenze acquisite nei contesti non formali e informali, ivi comprese quelle acquisite in contesti di apprendimento basati sul ; contribuire alla qualità della e all’accrescimento delle competenze possedute dagli individui in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale. La struttura del QNQ è sviluppata, in coerenza e continuità con quella del Quadro europeo EQF, in una griglia di riferimento comune comprendente otto livelli, espressi sotto forma di , corrispondenti a livelli crescenti di perizia e complessità. Ciascuno degli otto livelli del QNQ trova corrispondenza nel livello omologo del Quadro EQF. Come per il Quadro EQF, i risultati di apprendimento rappresentano il riferimento per la descrizione della competenza sulla base di tre dimensioni (, , autonomia e responsabilità) e attraverso descrittori che esprimono ciò che l'individuo dovrebbe conoscere ed essere in grado di fare con un determinato grado di autonomia e responsabilità in rapporto all’acquisizione di una determinata qualificazione. In coerenza con la Raccomandazione EQF, il QNQ adotta la definizione di , quale comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale. Rispetto al Quadro EQF, il QNQ amplia l’apparato di descrittori, esplicitando, adeguando e integrando quelli presenti nella Raccomandazione EQF, con ulteriori sub-descrittori di livello definiti sulla base dei seguenti criteri: adozione dei descrittori esplicitamente indicati nella Raccomandazione EQF; adeguamento di descrittori esplicitamente indicati alla realtà dei sistemi italiani delle qualificazioni; esplicitazione di descrittori impliciti nella Raccomandazione EQF; inserimento, laddove necessario, di ulteriori elementi descrittivi per rendere il descrittore più inclusivo delle diverse tipologie di qualificazioni nazionali. I sub-descrittori di livello mirano ad arricchire la tassonomia e la fisionomia dei singoli livelli EQF al fine di rendere il QNQ maggiormente inclusivo e di garantire una maggiore trasparenza, comparabilità e spendibilità delle qualificazioni, dal momento che: esprimono i attesi per quanto riguarda ciò che l'individuo dovrebbe conoscere ed essere in grado di fare in rapporto ad un determinato livello di qualificazione; sono dei riferimenti guida volti a favorire lo sviluppo e il posizionamento delle qualificazioni in relazione a ciascuno dei livelli; sono ampi per consentire la loro applicazione al contesto lavorativo e di studio, in modo da potersi rivolgere ai diversi attori del sistema dell’istruzione, della formazione e del lavoro. Inoltre, le dimensioni e i descrittori del QNQ sono definiti come parametri funzionali alla descrizione delle qualificazioni secondo un approccio qualitativo e pertanto nel processo di referenziazione sono da intendersi: tipici ma non necessariamente esclusivi di un determinato livello; correlati ma indipendenti, nella loro progressione, rispetto agli altri descrittori e dimensioni. I criteri minimi generali di inclusione della qualificazione nel QNQ sono i seguenti: 1) le qualificazioni devono essere ricomprese in repertori codificati a livello nazionale, regionale o di Provincia Autonoma, pubblicamente riconosciuti e rispondenti ai seguenti standard minimi: a) identificazione dell'ente pubblico titolare; b) identificazione delle qualificazioni e delle relative competenze che compongono il repertorio; c) referenziazione delle qualificazioni, laddove applicabile, ai codici statistici di riferimento delle attività economiche (ATECO) e della nomenclatura e classificazione delle unità professionali (CP ISTAT), nel rispetto delle norme del sistema statistico nazionale; 2) le qualificazioni devono essere espresse in termini di una o più competenze in coerenza con i criteri descrittivi del Quadro EQF, con le indicazioni stabilite ai sensi e per gli effetti del Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, nonché con le dimensioni e i descrittori di cui al QNQ; 3) le qualificazioni devono essere ricomprese nell’ambito di un quadro regolatorio adottato in coerenza con gli standard minimi di servizio e i definiti ai sensi e per gli effetti del Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13. Il posizionamento della qualificazione ai livelli del QNQ è determinato in esito al processo di ponderazione degli elementi descrittivi della qualificazione da referenziare tenendo in considerazione anche le informazioni sui livelli delle competenze richieste in ingresso e sulle durate dei percorsi per il conseguimento della qualificazione stessa. Le valutazioni di comparazione e coerenza danno esito a due tipologie di posizionamento: un posizionamento definito “full fit” che si verifica quando l’esito dell’analisi dà luogo ad una collocazione univoca della qualificazione a uno specifico livello del QNQ; un posizionamento definito “best fit” che si verifica quando l’esito dell’analisi non giunge ad una collocazione univoca della qualificazione a un specifico livello del QNQ e la scelta del posizionamento si determina sulla base del principio della migliore collocazione possibile in base al criterio qualitativo di prevalenza ovvero attribuendo alla qualificazione il livello maggiormente ricorrente o elettivo (come ad esempio nei casi in cui la qualificazione presenti competenze con differenti livelli). Le procedure di referenziazione al QNQ sono gestite dal Punto nazionale di coordinamento dell’EQF, avvalendosi dell’INAPP per la indipendente delle proposte di referenziazione. Il processo di referenziazione delle qualificazioni al QNQ si articola in quattro fasi: fase di avvio: l’ente pubblico titolare presenta istanza al Punto nazionale di coordinamento dell’EQF completa degli elementi descrittivi e connotativi della qualificazione, ivi compresa una proposta di referenziazione della qualificazione al livello EQF; fase istruttoria: il Punto nazionale di coordinamento dell’EQF istruisce le istanze di referenziazione della qualificazione al QNQ; fase di valutazione indipendente: l’INAPP, formula una valutazione indipendente dell’istanza di referenziazione e redige un parere obbligatorio non vincolante; fase di approvazione e pubblicazione: il Punto nazionale di coordinamento dell’EQF, a conclusione delle fasi di istruttoria e valutazione, delibera la referenziazione al QNQ e il conseguente inserimento nel Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali. Bibliografia MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, Decreto 15 giugno 2023, Adozione del Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF - Aggiornamento 2022 - Manutenzione 2022. (23A03749) (GU Serie Generale n.153 del 03-07-2023). ANPAL, Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF, Collana biblioteca ANPAL n. 25, 2023. MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, Decreto 8 gennaio 2018, Istituzione del Quadro nazionale delle qualificazioni rilasciate nell'ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze di cui al Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13. (18A00411) (GU Serie Generale n.20 del 25-01-2018).

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