L’European Qualifications Framework (EQF), è un quadro di classificazione dei titoli di studio e delle qualifiche professionali che serve a rendere più comprensibili e comparabili le qualifiche tra i diversi sistemi di istruzione e degli Stati membri dell'Unione Europea. La sua implementazione si propone come una risposta alle esigenze di mobilità e flessibilità del europeo, facilitando l' lungo tutto l'arco della vita e la trasparenza delle qualificazioni. L'EQF è stato adottato nel 2008 e si è sviluppato all'interno del contesto di politiche europee che mirano a promuovere l'occupazione e la . L'idea nasce dalla necessità di facilitare la mobilità lavorativa e la comprensione reciproca delle qualifiche acquisite in paesi diversi, al fine di supportare una più facile integrazione dei lavoratori e degli studenti all'interno del mercato del lavoro europeo. L’EQF rientra nel più ampio contesto della cooperazione europea esistente nel settore dell’istruzione e della formazione nell’ambito del quadro strategico europeo Education and Training 2020 - ET 20206 e mira, in particolare, al raggiungimento dei seguenti obiettivi: migliorare la trasparenza delle qualificazioni: Fornire un linguaggio comune e comprensibile per descrivere le qualifiche al fine di facilitare la loro comprensione, comparabilità e trasferibilità tra diversi paesi e sistemi di qualificazione; promuovere la mobilità lavorativa e l'apprendimento lungo l'arco della vita: Consentendo alle persone di descrivere le loro qualificazioni in modo che siano facilmente comprese all'estero, l'EQF aiuta i cittadini europei a muoversi per o studio e a sfruttare al meglio le opportunità di apprendimento; sostenere l'integrazione dei sistemi di qualificazione: Collegare i diversi sistemi nazionali di qualificazioni all'interno di un quadro europeo comune, facilitando così il riconoscimento reciproco delle competenze e delle qualifiche tra i paesi membri. L’EQF, a differenza di altri sistemi di classificazione dei titoli di studio, non si basa sugli anni di studio, ma sul livello di raggiunte dalla persona. È un sistema di classificazione basato quindi sugli output e non sugli input. A livello tecnico, l’EQF è una griglia di descrittori applicabile a tutte le qualificazioni, da quelle ottenute al termine di un percorso di istruzione del primo ciclo, fino ai livelli più alti di istruzione e formazione accademica e professionale. Il framework è costituito da otto livelli e ciascuno di essi è definito in termini di risultati dell’apprendimento (learning outcome) attraverso una serie di descrittori articolati su tre dimensioni: , distinte in teoriche e/o pratiche; , suddivise in cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti e utensili); responsabilità ed autonomia, ovvero la capacità di applicare le conoscenze e le abilità in modo autonomo e responsabile (questa dimensione sostituisce quella di competenza della Raccomandazione del 2008). I diversi livelli EQF mostrano una crescita dei livelli degli indicatori, di maggior perizia e responsabilità. Nel dettaglio, sono riportati i descrittori delle conoscenze, abilità e responsabilità per ciascun livello: Il rapporto tra l’EQF ed il sistema nazionale di istruzione e formazione Sulla base della Raccomandazione EQF, gli Stati Membri e quelli aderenti sono chiamati, in maniera volontaria, a rileggere e, nel caso, aggiornare i propri sistemi d’istruzione e formazione, in modo tale da collegarli all’EQF. Attualmente sono trentanove i Paesi che aderiscono all’EQF a testimonianza dell’elevato livello di impegno e attenzione riservato ai temi della trasparenza e della comparabilità delle qualificazioni tra Paesi, anche oltre gli Stati membri dell’UE. La relazione tra qualificazioni nazionali e livelli EQF avviene attraverso la referenziazione all’EQF dei quadri nazionali delle qualificazioni. Si tratta di un processo nazionale autonomo attuato dalle autorità nazionali responsabili dei sistemi di qualificazioni, nel rispetto dei criteri per la referenziazione descritti nella Raccomandazione Europea. Il rispetto di tali criteri è essenziale per assicurare la garanzia della qualità di tutte le qualificazioni corrispondenti a un livello EQF e per favorire la reciproca trasparenza e fiducia nei processi nazionali di referenziazione. A questa pagina del portale dell’Unione Europea si possono comparare i diversi titoli di studio secondo i livelli EQF. In Italia l’impatto del sistema EQF ha avuto l’importante effetto di rivedere le modalità con cui sono descritti nella normativa i percorsi di studio. Infatti, tradizionalmente in Italia i percorsi venivano descritti come “programmi disciplinari” da svolgere, argomenti da trattare. A partire dalla Legge n. 53 del 2003, la cosiddetta riforma Moratti, i percorsi sono stati definiti invece in base ai loro risultati da raggiungere, coerentemente con il sistema EQF. Ciò è avvenuto anche per i percorsi di IEFP e di regionale. Con Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Istruzione e del Merito e con il Ministro dell’Università e della ricerca del 15 giugno 2023 è stato aggiornato il Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF. Il Quadro Europeo delle Qualificazioni (QNQ), in attuazione della Raccomandazione EQF del 2017, istituisce quindi anche per l’Italia il quadro di riferimento per i sistemi di istruzione e formazione, coerentemente con l’EQF. La struttura del QNQ è sviluppata, in coerenza e continuità con quella del Quadro europeo EQF, in una griglia di riferimento comune comprendente otto livelli, espressi sotto forma di , corrispondenti a livelli crescenti di perizia e complessità. Ciascuno degli otto livelli del QNQ trova corrispondenza nel livello omologo del Quadro EQF. Al fine di distinguere le specificità delle qualificazioni appartenenti ad un medesimo livello, il QNQ prevede delle sotto articolazioni di livello. Come per il Quadro EQF, i risultati di apprendimento rappresentano il riferimento per la descrizione della sulla base di tre dimensioni (conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità) e attraverso descrittori che esprimono ciò che l'individuo dovrebbe conoscere ed essere in grado di fare con un determinato grado di autonomia e responsabilità in rapporto all’acquisizione di una determinata qualificazione. L’offerta di istruzione e formazione in Italia è organizzata secondo una struttura complessa che presenta governance, obiettivi e target diversi. Nel QNQ tutti questi percorsi formativi sono inseriti e raccordati ai livelli EQF: il sistema educativo di istruzione e formazione articolato in 4 livelli, propedeutici e suddivisi per fasce di età, che comprendono l’intera offerta formativa dal livello pre-primario sino al livello terziario, le cui competenze sono ripartite tra Ministero dell’Istruzione e del Merito, Regioni e Province Autonome e Ministero dell’Università e della Ricerca. Il presenta la seguente articolazione: a. Sistema integrato di e di istruzione dalla nascita ai sei anni (pre-primario); b. Primo ciclo di istruzione; c. Secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione; d. Istruzione e formazione tecnica superiore post secondaria (IFTS); e. Istruzione e formazione terziaria (Università, ITS, Afam). il sistema dell’istruzione degli adulti erogata dai (CPIA) e di competenza del Ministero dell’Istruzione e del Merito; il sistema della formazione professionale, di competenza delle Regioni e delle Province Autonome, centrato su un’offerta professionalizzante rivolta a giovani e adulti. Tra le competenze delle Regioni e delle Province Autonome rientra anche la formazione continua rivolta ai lavoratori in ambito territoriale. Oltre che per la IEFP e gli IFTS, le Regioni e le Province Autonome esercitano le proprie competenze in materia di formazione professionale attraverso un’offerta di qualificazioni organizzata in uno o più repertori regionali e rivolta agli adulti e ai giovani che hanno assolto l’ e hanno assolto o stanno assolvendo contemporaneamente il diritto dovere di istruzione e formazione. L’offerta formativa regionale può essere costituita anche da percorsi volti al conseguimento di micro-qualificazioni 187, costituite da singole unità di competenza, certificabili separatamente e repertoriate all'interno dei repertori regionali e nel Repertorio nazionale; l’offerta di formazione continua finanziata dai , di competenza delle , volta all’erogazione di interventi formativi di tipo aziendale, settoriale, territoriale e individuale per favorire l’innovazione e la competitività delle imprese. A tutt’oggi, il sistema dell’offerta di formazione continua dei lavoratori non dispone di propri quadri nazionali o regionali di qualificazioni da referenziare al QNQ; la formazione regolamentata il cui ambito di competenza è concorrente tra Stato e Regioni e Province Autonome e la cui offerta è finalizzata all’accesso e all’esercizio di professioni o attività professionali riservate per norma di legge. Le professioni regolamentate sono quelle attività o l’insieme di attività il cui accesso ed esercizio, anche attraverso l’impiego di un titolo professionale, sono subordinati direttamente o indirettamente, in forza di norme legislative, regolamentari o amministrative, al possesso di una qualificazione rilasciata da una autorità centrale o regionale dello Stato. Alle professioni regolamentate sono riconducibili: le professioni organizzate in ordini e collegi 200 che comprendono anche il settore delle professioni sanitarie, il cui accesso è subordinato al possesso di determinati requisiti formativi e professionali (ad esempio il possesso di specifici titoli di studio o una formazione regolamentata) e, nella maggioranza dei casi, al superamento di un esame di Stato; le professioni riservate agli iscritti ad elenchi e registri, che comprendono anche alcune arti ausiliarie delle professioni sanitarie e le professioni di interesse sanitario, il cui accesso è subordinato al possesso di alcuni requisiti formativi e professionali stabiliti dalla legge e, in taluni casi, anche attraverso il superamento di un esame. Di seguito lo schema riassuntivo di tutti i percorsi ricompresi nel QNQ, referenziati agli otto livelli EQF Bibliografia: Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017 sul quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente. Raccomandazione del Consiglio del 26 novembre 2018 sulla promozione del riconoscimento reciproco automatico dei titoli dell’istruzione superiore e dell'istruzione e della formazione secondaria superiore e dei risultati dei periodi di studio all'estero, che indica l'EQF come mezzo per promuovere la trasparenza e creare fiducia tra i sistemi nazionali di istruzione e formazione. Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Istruzione e del Merito e con il Ministro dell’Università e della ricerca del 15 giugno 2023 che adotta il Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF – Aggiornamento 2022 – Manutenzione 2022.

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