Enti o istituzioni formative possono organizzare "Open Day" (locuzione inglese, propriamente «giornata aperta») per presentare i loro programmi educativi, corsi, attività extracurriculari e rispondere alle domande dei potenziali studenti e delle loro famiglie. Questi eventi mirano a fornire informazioni dettagliate per aiutare gli studenti a prendere decisioni informate sulla scelta della scuola o del percorso educativo. Orientare significa fornire al soggetto gli strumenti necessari alla comprensione del suo mondo interiore e della sua realtà sociale, per aiutarlo a maturare “capacità e competenze utili a cogliere le opportunità che si presentano in previsione dei cambiamenti della società e del mondo del di domani” (Miur, 2018, p. 2). Le transizioni che coinvolgono i giovani nei passaggi tra i vari cicli di istruzione formale e verso il mondo delle professioni, se ben condotte, possono essere predittive di successo formativo e senso di realizzazione con evidenti ricadute positive sulle biografie personali, sulla società e per i sistemi produttivi. Contrariamente, scelte non ottimali, poco congeniali, o che richiedono aggiustamenti in itinere possono determinare fenomeni di dispersione come rallentamenti, interruzioni o abbandoni dei percorsi intrapresi: un grande valore sottratto agli studenti e al sistema paese. In tale quadro, un efficace concerne almeno tre ambiti di intervento: a) azioni più funzionali per aumentare e migliorare la qualità delle informazioni sui possibili percorsi educativi e formativi da intraprendere; b) percorsi mirati per la di competenze e atteggiamenti utili ad operare decisioni e scelte; c) realizzazione di una riflessione e una prassi capaci di entrare nella dinamica dei rapporti del sistema formativo con la struttura economica e culturale del Paese, coinvolgendo tutti gli attori protagonisti. I temi e i problemi dell’orientamento in relazione alla scelta del percorso scolastico successivo, prioritariamente nel passaggio dal termine della scuola secondaria di primo grado al secondo ciclo di istruzione, nonché del ri-orientamento rispetto alle scelte effettuate per gli studenti del biennio di scuola superiore, sono diventati sempre più obiettivo centrale e nevralgico per le prassi organizzative e didattiche delle singole istituzioni scolastiche e formative. La difficoltà nel prendere una decisione netta evidenzia quanto queste scelte avvengano in un’età delicata e spesso con poche certezze in merito alla stabilità del e alla spendibilità dei percorsi di studio. La scelta che si deve compiere alla fine della scuola secondaria di primo grado rappresenta il momento più critico, la fase di passaggio più cruciale, che aumenta il rischio di dispersione e abbandono dei percorsi (Segaspini, 2011). Spesso si assiste ad un generale disorientamento dovuto alla ridondanza di informazioni che non vengono veicolate e accompagnate da un processo decisionale corretto e consapevole, con il risultato di scelte poco orientate e dunque superficiali. Il nodo centrale è costituito dalla modalità in cui vengono realizzati i processi di orientamento, a partire dalla scuola. Non è un caso se le tematiche legate all’orientamento si intrecciano con quelle relative alla . I temi e i problemi dell’orientamento a scuola in relazione alla scelta del percorso scolastico successivo possono essere così esemplificati: percorsi di orientamento che si sostanziano in una semplice presentazione dell’offerta formativa delle scuole superiori, con scarso coinvolgimento delle famiglie, senza offrire spazi di riflessione e di analisi rispetto a quelle che sono le attitudini, le motivazioni personali e le vocazioni di chi deve compiere la scelta; mancanza di un sistema di orientamento e ri-orientamento efficace. I differenti ordini di scuole medie superiori, il segmento dell’IEFP, le Università e il mondo delle imprese difficilmente riescono a dialogare. Negli ultimi decenni è rimasta una profonda separazione, che si sostanzia in un grave ‘salto’ nella continuità dei processi educativi; scarsa conoscenza e valorizzazione del segmento della IEFP. Le famiglie non conoscono le possibilità offerte dalla , ma anche le scuole secondarie di primo grado sono spesso ignare del valore di tali percorsi formativi per i propri studenti, specie per quelli che rischiano di perdersi; mancanza di sistemi di placement scolastici per i diplomati. Non esiste un servizio strutturato di placement scolastico che eroghi servizi di orientamento, ri-orientamento e intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. Un'attività a supporto degli studenti in uscita e dei neodiplomati con l'obiettivo di ridurre i tempi di transizione dalla scuola alla vita professionale dei giovani; nonostante le innovazioni e i cambiamenti avvenuti a seguito delle recenti riforme, le istituzioni scolastiche operano ancora troppo isolatamente dai contesti economico-produttivi dei territori nel quale sono inserite. La progettazione dell’azione orientativa di Open day virtuali o Open day in presenza è di fondamentale importanza nel raccogliere le sfide poste per un orientamento efficace, nonché occasioni di incontro per aiutare studenti e famiglie a scegliere la strada della formazione. Bibliografia Guglielmi D. – R. Chiesa, Orientamento scolastico e professionale. Modelli, metodologie, strumenti, Il Mulino, 2021. Molinari B., L’orientamento scolastico nella complessità sociale, Rubbettino, 2021. Petruccelli F., Psicologia dell’orientamento. Ambiti teorici e campi applicativi, FrancoAngeli, 2016. Petruccelli F. - D’amario B. - Giordano V. (a cura di), La scelta formativa: attitudini, competenze e motivazioni. Interventi, percorsi e ricerche, FrancoAngeli, 2011.
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