L'equivalenza formativa non va confusa con l'equipollenza dei titoli benché siano due concetti correlati. L'equivalenza formativa si riferisce al riconoscimento delle competenze, delle e delle conoscenze acquisite attraverso un determinato come equivalenti a quelle acquisite attraverso un altro percorso. Questo riconoscimento avviene quando i raggiunti da un individuo possono essere valutati e considerati equivalenti a quelle connotative un altro percorso (ad esempio, un individuo che ha completato con successo un corso di può richiedere l'equivalenza formativa per ottenere il riconoscimento delle proprie competenze e qualifiche in un contesto diverso, come l'accesso a ulteriori opportunità di studio o di ). L'equipollenza dei titoli si riferisce, invece, al riconoscimento di un titolo di studio ottenuto in una determinata istituzione o Paese come equivalente a un titolo di studio simile ottenuto in un'altra istituzione o Paese. Questo riconoscimento avviene quando i titoli di studio ottenuti in diverse istituzioni o Paesi sono considerati equivalenti in termini di contenuto, livello e qualità dell'istruzione ricevuta (ad esempio, se un individuo ha conseguito una laurea in un Paese straniero, può richiedere l'equipollenza del suo titolo di studio per ottenere il riconoscimento del valore del suo diploma nel proprio Paese di residenza o in altri paesi in cui potrebbe desiderare di lavorare o continuare gli studi). In sintesi, mentre l'equivalenza formativa riguarda il riconoscimento degli apprendimenti acquisiti attraverso un percorso educativo o formativo, l'equipollenza dei titoli riguarda il riconoscimento di titoli di studio ottenuti in diverse istituzioni o paesi come equivalenti in termini di contenuto, livello e qualità dell'istruzione ricevuta. Entrambi i concetti sono importanti per facilitare la mobilità e il riconoscimento di qualificazioni e competenze degli individui. In termini più specifici, l’equivalenza formativa può essere anche definita come un processo finalizzato a garantire che le competenze acquisite siano riconosciute in modo equo e paritario per poter avere dei crediti formativi e poter ottenere una personalizzazione del proprio percorso formativo. Nel processo di equivalenza entrano in gioco vari meccanismi, tra cui attività di identificazione e narrazione dell’, procedure di valutazione e riconoscimento delle competenze, prove ed esami di certificazione, analisi comparativa dei curricula e dei programmi formativi, valorizzazione di accordi tra sistemi formativi, istituzioni pubbliche, istituzioni di istruzione e formazione, organizzazioni, imprese. Negli anni recenti, con la crescente diffusione di modelli di apprendimento sempre più blended (scuola e ) e basati sull’"Apprendimento Basato sul Lavoro (WBL)", dunque sull’integrazione dell'apprendimento pratico sul posto di lavoro con l'istruzione formale in classe e/o in , il concetto di equivalenza formativa ha assunto anche il significato di riconoscimento della parità di valore delle competenze, conoscenze e capacità acquisite in contesti formativi diversi, nello specifico nel contesto lavorativo. Tale condizione di “valore” è emersa soprattutto nei contesti di apprendistato duale e nelle esperienze di alternanza formativa e/o scuola-lavoro data la necessità di considerare l’esperienza vissuta nel lavoro come effettiva opportunità di sviluppo e di valutazione delle competenze di varia tipologia (base, tecnico-professionali, personali e sociali) oltre che come momento di “osservazione e consapevolezza” dei contesti professionali e delle loro dinamiche e implicazioni. Da un punto di vista più generale, l’equivalenza formativa associata all’integrazione tra diversi contesti di apprendimento può anche riferirsi al processo di generazione e riconoscimento di crediti formativi per le attività svolte “nell’ambito non formale” con dell'apprendimento sul lavoro come parte integrante del processo di formazione personale e professionale e di pari valore, rispetto al contesto formale, per ottenere certificazioni o qualificazioni professionali. Bibliografia Barbieri M.G., Equivalenza formativa e valorizzazione dell'esperienza professionale: un contributo alla ricerca di un modello di accreditamento delle competenze, FrancoAngeli, 2008. Cappelli L. – F. Campagni, Equivalenza formativa e riconoscimento delle competenze professionali, Edizioni Erickson, 2013. Commissione europea, Riconoscimento e convalida dell'apprendimento non formale e informale, 2017. De Angelis S. – G. Barzano, Equivalenza formativa e accreditamento delle esperienze, Edizioni Centro Studi Erickson, 2015. Ricci A., Equivalenza formativa e accesso ai servizi educativi e formativi, FrancoAngeli, 2011. Rossi A., Equivalenza formativa e sistema educativo italiano: prospettive di sviluppo e sfide future, Edizioni Centro Studi Erickson, 2017.

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