Il curriculum dello studente può essere inteso come una nozione generica relativa al percorso scolastico-formativo di qualsiasi studente, ma nella legislazione italiana ha assunto un significato particolare in quanto la Legge n. 107/15 (c.d. buona scuola) ne ha fatto uno specifico documento digitale che descrive il profilo dello studente «[…] e raccoglie tutti i dati utili anche ai fini dell’ e dell’accesso al mondo del , relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative anche in e alle attività culturali, artistiche, di pratiche musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extrascolastico» (Legge n. 107/15, art. 1, c. 28). A partire dal 2021 tale documento è allegato al diploma finale dell’esame di Stato del secondo ciclo (c.d. esame di maturità) e viene redatto secondo il modello, articolato in tre parti, proposto dal Ministero dell’istruzione (D.M. 6-8-2020, n. 88). La prima parte, compilata a cura delle scuole, è dedicata alle esperienze di istruzione formale e in essa sono riportati, oltre ai dati anagrafici dello studente, il piano di studi analitico con tutte le discipline di ciascun anno di corso, eventuali esami di idoneità o integrativi e il credito scolastico assegnato negli ultimi tre anni; sono inoltre descritti i relativi a ciascuno degli ultimi tre anni, le eventuali esperienze di , il dettaglio del punteggio d’esame (Supplemento Europass al certificato), con l’esplicitazione del livello EQF per consentire il confronto a livello europeo, dettagliando anche il profilo istituzionale dell’indirizzo di studio frequentato (ricavato dall’ordinamento vigente) e le competenze a esso corrispondenti. In questa sezione possono aggiungersi altri titoli di studio eventualmente posseduti (qualifica professionale, diploma professionale, ulteriore diploma di istruzione secondaria di II grado) e informazioni relative alla partecipazione ad attività extracurricolari promosse dalla scuola, esperienze di mobilità studentesca, eventuale inserimento nell’albo nazionale delle eccellenze. La seconda parte, compilata anche dagli studenti, riporta le certificazioni possedute nelle lingue straniere, in informatica e in altri settori. La terza parte, compilata esclusivamente dagli studenti, comprende le attività extrascolastiche (professionali, culturali, artistiche, musicali, sportive, di attiva e volontariato, gare e concorsi, pubblicazioni, ecc.). Insomma, il curriculum dello studente è un documento che raccoglie i dati essenziali del compiuto da ogni studente all’interno ed all’esterno della scuola, per favorire una conoscenza precisa delle competenze e degli interessi individuali ai fini dell’orientamento personale e dell’inserimento nel mondo del lavoro. Il formato elettronico consente di intervenire in vari momenti sul documento anzitutto da parte delle scuole, che poi abilitano gli studenti ad accedere all’apposita piattaforma per completare i dati relativi alle attività extrascolastiche personali. Anche gli insegnanti (e i commissari d’esame) sono poi abilitati ad accedere al documento affinché ne prendano visione e ne tengano conto nello svolgimento dell’esame stesso. Al termine dell’esame il documento viene consolidato e allegato al diploma finale. Il curriculum dello studente è un apprezzabile tentativo di arricchire la documentazione scolastica di ciascuno studente, allargandola alle varie forme di non formale e, in parte, informale. Può essere un’occasione di autoriflessione per gli studenti, se non si riduce tutto a un adempimento formale, soprattutto per il rispetto del modello ministeriale che, pur essendo soltanto indicativo, costringe comunque a rispettare uno schema che non si presta molto alla narrazione e alla riflessione personale. Lo stretto collegamento con l’esame di Stato può produrre due esiti divaricanti: da un lato la formalità dell’esame può ricadere sul curriculum dello studente riducendone parecchio le potenzialità educative e comunicative; dall’altro la sua presenza dovrebbe ampliare di fatto le prospettive dell’esame allargandole a tutte le esperienze di ciascuno studente in una logica di personalizzazione educativa che può manifestarsi soprattutto nella prova orale, da condurre come vero e proprio e non come tradizionale interrogazione scolastica. Tuttavia, la funzione del curriculum dello studente non si esaurisce nell’esame di Stato ma dovrebbe essere un punto di riferimento per tutta la successiva carriera dello studente nel mondo del lavoro o nella prosecuzione degli studi. Bibliografia Dutto M.G., Curriculum dello studente, in Cerini G. – M. Spinosi (a cura di), Una mappa per la riforma. Viaggio tra i 212 commi della legge 107/2015, Tecnodid, Napoli, 2015. Previtali D., Il curriculum dello studente. Guida alla comprensione e alla compilazione, Utet Università, Torino, 2021.
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