Copertina Rassegna CNOS n.1 - Gennaio - Aprile 2021
RASSEGNA CNOS

Problemi esperienze prospettive per l’Istruzione e la Formazione Professionale

Anno 38 – n. 1  Gennaio - Aprile 2022

EDITORIALE

Il presente Editoriale va in stampa quando il Governo Draghi procede nell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). I punti che interessano gli Enti di Formazione Professionale sono soprattutto collocati nelle Missioni 4 (Istruzione e Ricerca) e 5 (Inclusione e Coesione).

È stato scritto da più parti che il punto del PNRR non è solo quanti soldi metterà in moto. Il punto è quando riuscirà a innescare il cambiamento del Paese, quanto riuscirà a renderlo più digitale, più sostenibile, più attrattivo per gli investitori esteri. E quanta occupazione potrà creare per i giovani e le donne. E quanto irrobustimento della filiera lunga della formazione tecnico professionale, ci permettiamo di aggiungere, avverrà con l'attuazione di queste riforme dal momento che questa filiera, anche secondo l'ultima indagine INAPP sugli esiti occupazionali della IeFP, sembra funzionare, in quanto con la Formazione Professionale 7 allievi su 10 trovano lavoro a 3 anni dal diploma e in dieci anni sono triplicati gli iscritti (INAPP, 1 settembre 2021) nonostante le numerose criticità del sistema formativo ormai ampiamente documentate dalle ricerche e dai Rapporti.

Nell'Editoriale ci si concentrerà su tre aspetti, dei quali il primo è il più corposo. La fotografia che emerge del sistema formativo alla luce del Monitoraggio europeo e di quello italiano sulla IeFP è il primo aspetto. Seguirà un aggiornamento sulle conseguenze dello stato pandemico sul sistema scolastico e formativo.

L'Editoriale si conclude con le indicazioni delle principali linee della Rivista per l'anno 2022.

STUDI e RICERCHE

  • TOSO M., Dialogo fra le generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura

Il cammino della pace appare oggi ancora lontano dal compiersi. A fronte di questa situazione Papa francesco auspica un impegno condiviso da tutti. Tutti possono collaborare ad edificare un mondo più pacifico, sul piano personale, delle famiglie, delle società e dei popoli. In particolare, propone per la costruzione della pace tre vie. Anzitutto, il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi. In secondo luogo, l'educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo. In terzo luogo, il lavoro, per una piena realizzazione della dignità umana. Prendiamo quindi in considerazione le tre vie, secondo l'ordine dato nel Messaggio per la celebrazione della 55° giornata mondiale della pace 2022.

  • CHÁVEZ VILLANUEVA P., Sfidati da una nuova situazione culturale

La missione salesiana nella Scuola e nella Formazione Professionale - in questo momento storico e nella specificità del contesto occidentale europeo - se vuole essere carismaticamente coerente non può non misurarsi con due provocazioni forti e attuali, articolate con linguaggi tra loro omogenei, sebbene emergenti da quadri assiologici di riferimento profondamente distanti. Una provocazione è di matrice ecclesiale e viene dal magistero di Papa Francesco, con la sua esortazione all'audacia della missione, al coraggio dell'incontro con la diversità, alla responsabilità verso la casa comune del creato, all'assunzione del migrare come cifra antropologica e teologale dell'esistere, e non come sua congiuntura sfavorevole ed eccezionale. L'altra provocazione matura nell'attuale contesto psicosociale e di nuovo si anima di un'apologia della differenza, sovente esibita muscolarmente come titolo insindacabile di rispetto, di un'esortazione alla migrazione come emblema di una costituzione antropologica fluida, di una riconciliazione con la natura come condizione di superamento delle lacerazioni tipiche del soggetto moderno.

  • PELLEREY M., Il potere del feedback nei processi formativi e nell'attività lavorativa. Prima parte: la natura e la pervasività del feedback nella vita, nello studio, nel lavoro, nell'ambiente naturale e sociale

Nel contesto sia formativo, sia lavorativo segnato dalla pandemia è diventato comune affrontare la questione del lavoro e dell’insegnamento a distanza, sottolineandone la problematicità dal punto di vista sociale. Nel mondo dell’organizzazione aziendali la dimensione relazionale interpersonale è stata a lungo studiata ricorrendo al concetto di feedback o retro-alimentazione. In effetti il nostro agire lavorativo è fortemente correlato a vari suoi riscontri, sia sul piano sociale, sia operativo. Ritengo utile approfondire tale questione ripercorrendo la letteratura disponibile soprattutto di lingua inglese. Ciò verrà fatto in tre tempi. Inizialmente si cercherà di chiarire la natura e la pervasività del feedback, particolarmente nel contesto lavorativo. Poi se ne esploreranno le conseguenze sia sul piano esistenziale, evocando in questo caso il concetto di auto-determinazione. Infine si rivolgerà l’attenzione al ciclo produttivo in particolare e alla centralità sia del cosiddetto feedback interno, sia di quello esterno, attivato dai colleghi o dai supervisori. In quest’ultimo caso si metterà in luce l’importanza di un’adeguata capacità di autoregolazione. Tutto ciò porta notevoli conseguenze sul piano della formazione professionale sia inziale, sia continua.

  • RIBOLZI L., Di che cosa parliamo quando parliamo di Non Cognitive Skills?

Nel discorso attuale sull'educazione, accanto al consolidato discorso sulle competenze cognitive, che vengono misurate in modo standardizzato ormai da più di trent'anni in programmi internazionali di test su larga scala come PISA, PIAAC, TIMMS, si va affermando il concetto di competenze non cognitive, definite in vari modi, tra cui prevalgono character skills, utilizzato da Heckman, un economista che ne ha approfondito fra i primi la natura e gli effetti, e competenze socio emotive, utilizzato dall'OCSE. Originariamente legato alla spendibilità della formazione sul mercato del lavoro, il concetto è diventato multidisciplinare e comporta una maggiore riflessività sull'essere umano e una maggiore attenzione per il "bambino intero", al di là degli esiti cognitivi, nei programmi educativi.

  • VECCHIARELLI M., Costruire buone pratiche. Il valore aggiunto di un'allenaza territoriale tra Centri di Formazione Professionale (CFP) e Istituzioni scolastiche

Il valore aggiunto di un sistema formativo allargato è enorme, per tali ragioni va accolto e implementato. Prospettive pedagogiche, ricerche empiriche ed esperienze progettuali mostrano ed evidenziano i benefici derivanti dalla collaborazione tra le diverse istituzioni educative e formative Proposito del presente contributo è mettere in evidenza e riflettere sulle possibili potenzialità educative e formative derivanti da un’alleanza territoriale tra Centri di Formazione Professionale (CFP) e Istituti scolastici. In particolare, l’attenzione è posta su tre principali aspetti, che riflettono il possibile valore aggiunto dell’alleanza: 1) nuovi approcci educativi, relazioni e progettazioni didattiche; 2) facilitare le transizioni tra i diversi sistemi di istruzione e formazione; 3) costruire buone pratiche, dove si dedica attenzione al recente Accordo di collaborazione siglato tra l’Associazione CNOS-FAP Regione Lazio e l’Istituto comprensivo “Gigi Proietti” di Roma per la co-costruzione di innovativi percorsi didattici basati sul saper fare. 

PROGETTI e ESPERIENZE

  • NICOLI D.E., L'educazione e la cultura nel tempo nuovo

Di fronte alla incapacità del modello di insegnamento centrato sulla nozione vaga di “apprendimento” nell’indicare una strada volta a suscitare negli allievi l’attenzione e quindi la motivazione al sapere, è necessario perseguire un rinnovamento curricolare che pone l’allievo entro una disposizione di corresponsabilità del suo cammino di crescita nella cultura, tramite la strategia dell’ingaggio finalizzata alla consapevolezza. Ciò richiede alle scuole (istituti scolastici e CFP) un ambiente educativo che persegue la lentezza e la profondità interrompendo il rumore di fondo, interiore ed interiore, che estrania gli individui dal momento presente; un ambiente che fa dell’intesa e della cooperazione tra insegnanti il fattore primario dell’educazione, coinvolgendo gli allievi entro compiti reali dal carattere sfidante, svolti privilegiando il lavoro cooperativo e l’apprendimento per scoperta.

  • MALIZIA G. - F. GENTILE, Il successo formativo degli allievi del CNOS-FAP. Qualificati e diplomati nel 2019-20

Il presente saggio offre una sintesi ragionata dei risultati dell'undicesima edizione del monitoraggio che la Sede Nazionale della Federazione del CNOS-FAP effettua in merito alla condizione dei qualificati e dei diplomati dei percorsi di IeFP dei suoi Centri al momento della transizione al mercato del lavoro. Più specificamente la ricerca in esame ha delineato a un anno dal conseguimento dei titoli appena ricordati (nel 2020) il quadro della situazione degli allievi, che hanno ottenuto qualifica e diploma nel 208-19, riguardo a 8 macro-settori (elettrico-elettronico, meccanica industriale, automotive, benessere, energia, grafico, turistico-alberghiero ed altri). I risultati confermano sostanzialmente quelli degli anni passati, mettendo in evidenza che gli andamenti validi registrati precedentemente si sono ormai consolidati e che per gli ex-allievi l’aver studiato presso i CFP salesiani continua a esercitare un impatto molto positivo sul piano della loro formazione durante il delicato periodo di crescita e di maturazione che essi stanno vivendo. Al tempo stesso va sottolineato che tali risultati positivi si sono ottenuti durante un periodo di crisi senza precedenti dovuto alla pandemia da Covid-19.  

  • GRIECO M., I Padri Somaschi e la loro storia nella Formazione Professionale

L'8 febbraio si è celebrata la Festa di San Girolamo Emiliani (1486-1537), fondatore dei Padri Somaschi e patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata. Il ricordo del fondatore ravviva ogni anno le motivazioni e le aspettative legate alla missione che il Santo ha lasciato alla Congregazione Somasca. Il contributo riporta quindi un breve excursus storico delle attività dei Padri Somaschi nella Formazione Professionale in Italia e nelle terre di missione.

OSSERVATORIO sulle POLITICHE FORMATIVE

  • SALERNO G.M., La legislazione delle Istitutzioni territoriali sulla IeFP: approcci e modelli

Nel contributo si descrivono gli approcci e i modelli seguiti dalle Regioni e dalle Province autonome nell’esercizio della competenza legislativa primaria o esclusiva in materia di IeFP. In particolare, si individuano tre approcci, cioè proattivo, conservativo e passivo ovvero omissivo; e, in relazione all’approccio proattivo, si evidenziano due modelli principali, cioè il modello inclusivo e il modello esclusivo. Considerate la disarticolazione della legislazione degli enti territoriali sulla IeFP, e la necessità di tenere conto dei vincoli di carattere unitario, il contributo suggerisce di procedere, da un lato, al ripensamento della disciplina ove si è seguito l’approccio proattivo e, dall’altro lato, all’introduzione di discipline compiutamente innovative là dove si è seguito un approccio conservativo e passivo ovvero omissivo.

  • GOTTI E., Piano nuove competenze: un nuovo equilibrio nella governance Stato-Regioni?

Il Piano nuove competenze, previsto dal PNRR, rappresenta un nuovo livello di coordinamento strategico tra Stato e Regioni per un rafforzamento del sistema formativo in modo uniforme su tutto il territorio nazionale nella logica di un progressivo avvicinamento alla logica dei LEP. In tal senso la portata dei suoi principi e linee di intervento non si limita alle azioni del PNRR, ma vuole essere ampia trasversale, applicandosi al complesso del sistema della formazione professionale. Nel contempo esso definisce gli standard di servizio per le misure formative ricomprese nel PNRR, ed in particolare nella Missione 5 Componente 1: il programma GOL, il sistema duale nella IeFP ed il Fondo nuove competenze per i lavoratori occupati. Infine, impegna il Governo e le Regioni a potenziare la propria capacità di governance e implementazione a partire dal progressivo sviluppo e adeguamento dell’infrastruttura logistica, gestionale, strumentale e informativa necessaria, nonché delle competenze di tutti gli attori coinvolti ai diversi livelli. Per questi motivi, il Piano Nuove Competenze può ben rappresentare un nuovo approccio nel rapporto tra Stato e Regioni sulla materia della formazione e delle politiche attive del lavoro, trovando un nuovo equilibrio nella governance multilivello.

  • FRANCHINI R., I traguardi formativi, tra standard e personalizzazione

Il progetto formativo degli organismi di Istruzione e Formazione Professionale è esposto ad una dialettica apparentemente insanabile: quella tra standard (ciò che tutti gli allievi devono acquisire) e personalizzazione (diritto degli allievi a perseguire i propri interessi e aspirazioni, e/o a ricevere sostegni in base alle proprie specifiche difficoltà). Tradizionalmente, il pendolo oscilla verso il polo della standardizzazione, esponendo gli allievi al rischio della demotivazione e all’epidemia dei disturbi di apprendimento. Il contributo prova ad esplorare i principi fondanti e le linee di metodo per impostare un corretto equilibrio tra il polo oggettivo (standard) e quello soggettivo (personalizzazione) nella costruzione del curricolo e nell’organizzazione delle pratiche educative.

CINEMA per pensare e far pensare

  • AGOSTI A., Il viaggio di Yao

SCHEDARIO: Rapporti

  • MION R., Società italiana: "È in atto una ripresa del pensiero magico?" Il 55° Rapporto Censis 2021

Per il 55° Rapporto Censis sta emergendo "una irragionevole disponibilità a credere a superstizioni premoderne, preguidizi antiscientifici, teorie infondate e speculazioni complottiste", poggiate sull'incapacità di dare alla razionalità lo spazio, la forza e la legittimità di approfondire le ragioni di queste tendenze. Nella presentazione ufficiale del Rapporto Censis 2021, inoltre, si sottolinea con preoccupazione "l'erosione della fiducia nella ragione e nella realtà razionale" che non sempre corrisponde alle attese soggettive, pur legittime. Causa di tutto ciò è il fatto di essere "entrati nel ciclo dei rendimenti decrescenti degli investimenti sociali, che hanno tradito le aspettative soggettive a lungo accarezzate nella convinzione che rinunce, sacrifici, pene e investimenti individuali non porteranno ad un futuro migliore".

  • MALIZIA G., Schede sui principali Rapporti: XXIII Rapporto 2021 sulla Scuola Cattolica in Italia; Rapporto Svimez 2021

Fare scuola dopo l'emergenza. Il XXIII rapporto 2021 sulla Scuola Cattolica in Italia. Come tutta la società italiana e l'intera umanità, anche la scuola cattolica e i Centri di Formazione Professionale di ispirazione cristiana sono stati coinvolti dalla pandemia ed hanno affrontato il problema con il massimo impegno. Il volume non solo descrive le strategie adottate e attesta lo spirito costruttivo con cui tante comunità educative hanno saputo adattare i loro processi interni alle sfide del Coronavirus, ma anche delinea alcune prospettive interessanti per il rinnovamento del sistema di istruzione e formazione. I dati statistici che chiudono il volume evidenziano come le scuole cattoliche abbiano retto alla prova della pandemia, anche se non sempre con la stessa efficacia.

Il PNRR e le nuove previsioni per il Sud (2021-24). Il Rapporto Svimez 2021 sull'economia del Mezzogiorno. Il Rapporto Svimez esamina l'impatto socio-economico e culturale della pandemia al suo secondo anno sulla situazione del Sud del Paese, evidenziando da una parte le criticità che persistono ancora e dall'altra i progressi compiuti e le prospettive di futuro che si stanno delinenando sempre più chiaramente. In particolare, esso cerca di disegnare il ruolo del Mezzogiorno nella realizzazione di mete ambiziose, situandole all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato dall'iniziativa europea "Next Generation EU".

SCHEDARIO: Libri

ESSERE QUI, Il gregge smarrito. Chiesa e società nell'anno della pandemia, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2021, pp. 152

PELLEREY M., Identità professionale oggi. Natura e costituzione, Milano, FrancoAngeli, 2021, pp. 231

ZAGARDO G., La IeFP nelle Regioni. Una risposta all'Europa ai tempi del Covid, Roma, MLPS/CNOS-FAP, 2020, pp. 221

MALIZIA G. - M. TONINI, L'organizzazione della scuola e del CFP alla prova della pandemia del Coronavirus. Un'introduzione, Milano, FrancoAngeli, 2020, pp. 256

VOJTÁŠ M., Pedagogia salesiana dopo Don Bosco. Dalla prima generazione fino al Sinodo sui giovani (1888-2018), Roma, LAS, 2021, pp. 496

ALLEGATO ALLA RIVISTA

Appunti per Formatori
Mantegazza R., Articoli da amare. La Costituzione italiana presentata ai ragazzi. Prima parte: Principi fondamentali
Scaricabile dal sito del CNOS-FAP nella sezione "Allegati alla Rivista". 

INSERTO: FORMARSI NEL CAMBIAMENTO

Nulla sarà più come prima? Una domanda che ormai è sulla bocca di tutti e in tutti gli ambienti. 

Rassegna CNOS propone 9 voci per orientarsi: poche parole consistenti e aggiornate da possedere, che possono aiutare a dipanare una matassa complicata. 9 voci compilate per l'anno 2021 e distribuite nei tre numeri della Rivista focalizzate sul Contesto Italiano e Internazionale, il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione, i Processi Formativi.

In questo numero:

  • Il Patto Educativo Globale (S.E. Mons.Vincenzo Zani)
  • Sistema nazionale e sistemi regionali di IeFP (G.M. Salerno)
  • La personalizzazione nei percorsi formativi (D.E. Nicoli)

BIBLIOTECA CNOS-FAP

La Sede Nazionale del CNOS-FAP ha pensato di creare un ambiente digitale dedicato alla biblioteca della Federazione, per dare la possibilità a tutti i suoi formatori ed alunni di poter consultare l’intero archivio sul proprio tablet. Sono state trasformate in formato e-book tutte le pubblicazioni della collana “Studi – Progetti – Esperienze” e tutti i numeri della Rivista Rassegna CNOS. La biblioteca è accessibile dal sito biblioteca.cnos-fap.it
Dal sito della biblioteca è possibile installare sui propri dispositivi (cellullare, tablet), la PWA.

SALESIANI per il LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro ai giovani bisognosi!

La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito  www.salesianiperillavoro.it

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!