L’assessore regionale Elena Donazzan in visita all’Istituto Salesiano San Marco di Mestre entusiasta dell’impegno della formazione professionale in questa situazione straordinaria

“La formazione professionale non si ferma, anzi, ha fatto un passo in più”, così l’assessore regionale all’istruzione e formazione Elena Donazzan oggi ha commentato l’esperienza di didattica a distanza che ha potuto osservare con i propri occhi nella sede dell’Istituto Salesiano San Marco di Mestre.

L’ordinario orario scolastico, da lunedì 2 marzo alle ore 10, viene svolto perciò normalmente, per i 450 studenti del CFP CNOS FAP “San Marco”, ma a distanza.

Come il San Marco, anche tutte le scuole salesiane venete della formazione professionale (nelle sedi di San Donà, Bardolino, Schio, Verona, Este) entro oggi sono partite con la “frequenza a distanza”.

L’assessore Donazzan ha fatto capolino davanti allo schermo dell’iPad di un’insegnante del San Marco durante la sua lezione a distanza di matematica e ha salutato gli studenti, complimentandosi con loro: “Sono molto orgogliosa di voi per la vostra presenza e compostezza. Voi ci state dicendo che il Veneto non si ferma: siete il nostro orgoglio dal punto di vista nazionale e internazionale”.

La visita dell’assessore, accompagnata dal responsabile dell’area Capitale Umano, Cultura e Programmazione comunitaria della Regione Veneto, Santo Romano, è stata quindi l’occasione per fare un resoconto della “normalità nella straordinarietà”: per il San Marco, infatti, non è una novità avere a che fare con la didattica digitale. “Da quasi dieci anni usiamo la Suite di Google – ha spiegato il direttore del CFP San Marco, il prof. Alberto Grillai – e da sette anni utilizziamo iPad a partire dalla classe seconda, inoltre siamo riconosciuti come Apple Distinguished School”.

Gli strumenti utilizzati in questi giorni, nello specifico, sono due applicazioni di Google: Classroom e Meet. Con la prima si può creare un ambiente per la gestione delle lezioni, caricare materiali e chiedere lo svolgimento di esercizi e attività, la seconda invece permette di generare una “stanza” virtuale per ogni classe in cui gli insegnanti possono vedere i ragazzi e parlare con loro per fare l’appello e interpellarli in merito alle consegne e agli argomenti che stanno trattando.

La didattica a distanza, insomma, funziona grazie a risorse tecnologiche messe in campo da tempo e già implementate durante le lezioni tradizionali, ma oggi vengono in soccorso di una situazione nuova, che si trasforma così in un’opportunità di crescita e ulteriore progresso: “Bisogna però sottolineare – ha aggiunto il prof. Grillai – che per noi la didattica a distanza funziona perché i docenti conoscono i ragazzi e sanno lavorare con loro. Poi è chiaro che noi questa distanza non la vogliamo: noi vogliamo i ragazzi qui a scuola, in classe, in laboratorio, in cortile”.

“Vorrei che tutta la scuola veneta imparasse da questa opportunità di formazione a distanza, che rappresenta il futuro della didattica – ha concluso l’assessore Donazzan – Il digitale, e ce lo stanno insegnando i salesiani, ha un’importanza e potenzialità che vanno ben oltre l’aspetto ludico-ricreativo”.

Si allega il Comunicato stampa del 3 marzo 2020 e alcune foto dell'incontro.