Editoriale Rassegna CNOS 1/2017: L’esito negativo del referendum popolare sulla riforma costituzionale (4 dicembre 2016) approvata dal Parlamento nel corso di questa legislatura mantiene inalterato l’attuale assetto costituzionale anche in ordine all’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), e dunque è necessario continuare ad operare affinché, nell’immutato quadro costituzionale, le questioni cruciali della IeFP possano essere concretamente affrontate.
Ciò comporta che Regioni e Stato cooperino fattivamente, dato che senza uno sforzo congiunto non si potrà pervenire a risultati coerenti con un’adeguata offerta educativa a carattere professionale sull’intero territorio nazionale.
Il principio generalissimo della non arbitraria differenziazione nel trattamento ordinamentale dei due ambiti - quello scolastico e quello della IeFP – compresenti nel sistema educativo nazionale, ai fini della pari garanzia dei diritti costituzionalmente riconosciuti in egual misura ai rispettivi studenti ed allievi, andrebbe tenuto in considerazione dal futuro legislatore, soprattutto per colmare le evidenti lacune e contraddizioni presenti nella legislazione vigente che tende spesso a privilegiare, nei provvedimenti che adotta, la sola scuola statale. Se si attuasse, si rimuoverebbe un’inammissibile discriminazione costituzionale che incide sulla pari garanzia del diritto allo studio in entrambi i settori nei quali può essere esercitato il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione.