(da TuttoscuolaFOCUS n. 549/731)
 
3. Professione docente/1: un "mestiere" in declino
E’ tempo di un nuovo concorso per la scuola. Il MIUR è autorizzato a promuovere la selezione di 63.712 docenti abilitati, per il triennio 2016/2018. L’assunzione per concorso sarà accompagnata da altri 30mila posti che saranno assegnati ai docenti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento. Un obiettivo importante che “assicura - spiega il ministro dell’istruzione Stefania Giannini - una risposta al precariato che era attesa da anni”. Una buona e attesa notizia la cui concretizzazione operativa è condizionata dal via libera al regolamento di riordino delle classi di concorso.
Numeri molto importanti che vanno letti alla luce del numero di dicembre del bollettino dell’OCSE  “PISA in Focus”, appena pubblicato, che riporta dati allarmanti sull’attrattività della professione docente nel nostro Paese:  meno del 2% dei quindicenni intende intraprendere questo lavoro, contro una media OCSE del 5%. Siamo uno dei paesi dove l’insegnamento attrae meno giovani, nonostante il forte richiamo esercitato da altre occupazioni intellettuali, le quali allettano quasi  metà (49%) dei nostri quindicenni. Ciò sta avvenendo senza che nessuno abbia discusso la questione centrale: vale a dire che cosa si deve fare per risolvere questo problema, cruciale in prospettiva per il paese. Il pericolo in generale è che vengano a mancare, come da tempo segnalato da Tuttoscuola, proprio quei docenti che servono a far avanzare il livello di progresso scientifico e tecnologico del paese, in quanto i laureati del gruppo scientifico presentano elevate percentuali di occupazione in altri settori.
Un ulteriore dato poco rassicurante riguarda la tendenza a optare per la professione docente degli studenti più deboli in matematica, mentre quelli portati per le materie matematico-scientifiche scarseggiano e talvolta intraprendono la carriera docente unicamente per ripiego. L’analisi serve ad evidenziare la diffusione di un “corposo” fenomeno che non può essere né trascurato né tanto meno ignorato.
 
4. Professione docente/2: calano gli aspiranti per le materie matematico-scientifiche
Un declino da fermare. Molto complessa si presenta la situazione della scuola secondaria di secondo grado che per la procedura concorsuale disporrà di circa 16.300 cattedre. La presenza di numerose classi di concorso determina una molteplicità di situazioni difficilmente sintetizzabili. Un fatto appare certo: diversi contesti  territoriali, generalmente del centro-nord, fin da ora registrano situazioni di forte criticità per alcuni insegnamenti.
Per valutare la reale situazione sarebbe utile operare delle proiezioni su ciò che avverrà nell’arco nel prossimo triennio. Una  previsione attendibile richiederebbe in primo luogo di effettuare il calcolo separatamente per ogni provincia e per ogni classe di concorso della scuola secondaria di II grado. Infine si deve tenere conto delle possibili cessazioni del prossimo triennio.
Il bollettino dell’OCSE “PISA in Focus” mette in evidenza come i paesi meglio performanti nei test PISA (vedi Finlandia e Corea del Sud) riescono a reclutare docenti tra i laureati più brillanti nei diversi settori disciplinari. Che sia solo una questione di retribuzione? La correlazione tra salari e attrattività della professione docente nei paesi OCSE è moderatamente positiva, la qual cosa dimostra che non è il mero calcolo dei benefici economici a motivare la scelta ma anche altri fattori, quali il riconoscimento sociale, il grado di autonomia e le possibilità di realizzazione personale. Come si vede c’è abbastanza materiale perché il governo rifletta su come costruire una coerente politica di formazione, reclutamento e sviluppo professionale del personale docente, una politica che vada oltre la distribuzione di modesti incentivi salariali e di burocratiche procedure va lutative. A proposito i bandi  previsti dalla Legge 107 che il Ministero sta predisponendo per l’assunzione di 63.712 docenti nell’arco di un triennio saranno in grado di recepire l’esigenza, sempre più inderogabile, di sondare anche e soprattutto la motivazione dei candidati che intendono intraprendere la delicata professione di insegnante?.