RASSEGNA CNOS

Problemi esperienze prospettive per l’Istruzione e la Formazione Professionale

Anno 31 – n. 2 Maggio-Agosto2015

EDITORIALE

Nel presente Editoriale ci concentreremosul DDL "La Buona Scuola". È parso utile offrire al lettore una panoramica del dibattito in corso sul tema scuola, per meglio comprendere la diversità delle posizioni delle forze in campo e facilitarne la lettura. (L’editoriale è opera congiunta dei Condirettori della Rivista, Mario Tonini e Guglielmo Malizia).

STUDI e RICERCHE

  • MARTOGLIO S., L'importanza della Formazione Professionale in Italia. Il contributo dei Salesianiorale Giovanile Salesiana

Scopo del presente articolo è descrivere il contributo che i Salesiani offrono all'Italia nell'ambito della Formazione Professionale. Viene richiamata, innanzitutto, la "fonte", "l'ispirazione" che i Salesiani trovano in don Bosco nell'organizzare questo servizio, fonte e ispirazione ritenute feconde anche oggi. È illustrata, poi, l'azione educativa salesiana in Italia e in Europa, attuata nella Formazione Professionale e nella scuola, considerate una "scelta prioritaria". Sono sottolineati, infine, alcuni aspetti della proposta educativa salesiana che si considerano, ormai, un patrimonio comune e condiviso. 

  • PELLEREY M., Uso didattico delle tecnologie mobili e risultati di apprendimento: alcuni apporti derivanti da ricerche internazionali

L'introduzione delle tecnologie informatiche, in particolare mobili, è stata affrontata negli anni passati da più punti di vista. In particolare si è cercato di capire se la loro presenza e il loro utilizzo nei processi d'insegnamento-apprendimento poteva portare a miglioramenti significativi dei risultati ottenuti. Dal momento che i dati raccolti erano un pò contraddittori, si è cercato da parte di alcuni di attribuire tale constatazione alle metodologie didattiche inadeguate o antiquate. Altri hanno sottolineato che la questione era più complessa e impegnativa, perchè la presenza diffusa e penetrante delle nuove tecnologie conduce a dover rivedere le stesse finalità educative delle istituzioni scolastiche e formative e di conseguenza il tipo di risultati che si possono attendere. Probabilmente alcune di queste osservazioni hanno un loro fondamento. Nella prospettiva di una rielaborazione dell'impostazione di un curricolo di studi è assai utile fare tesoro di quanto via via la ricerca tende a mettere in luce.

  • FRANCHINI R., L'educativo digitale: esperienze internazionali a confronto

Nella scuola sta avvenendo un vero e proprio mutamento di paradigma, che conduce dall'educativo cartaceo al cosiddetto educativo digitale. Il nuovo paradigma potrebbe favorire il rilancio, in un'ottica carismatica, della componente educativa nel mondo scolastico salesiano. Se la visione sembra chiara, non così la rotta: pertanto, occorre confrontarsi per identificare gli elementi portanti del nuovo progetto educativo, atti a garantire un reale apprendimento in uno scenario nuovo. Il gruppo di direttori e referenti della sperimentazione iCNOS ha visitato due scuole innovative: l’Ørestad Gymnasium di Copenaghen, e la Future Tech Studio School di Warrington. Dal confronto tra le due esperienze è possibile trarre alcune indicazioni per la conduzione di esperienze di innovazione didattica, in grado di garantire il successo formativo e di ridurre la dispersione scolastica. La tecnologia ha certamente un ruolo in questo cambiamento, ma non così decisivo come a tutta prima può apparire.

  • FRANCESCHETTI M., Tecnici, figure del commercio e dei servizi, artigiani e operai specializzati. le principali conoscenze e skills da aggiornare in azienda alla luce dell'indagine ISFOL sui fabbisogni

Per progettare con efficacia un percorso formativo o di aggiornamento può essere molto utile conoscere in dettaglio e, naturalmente, in anticipo quali sono i fabbisogni che si intende colmare, con particolare riferimento alle conoscenze e alle competenze legate alla professione di interesse. L’indagine ISFOL denominata “Audit sui fabbisogni professionali” fornisce interessanti indicazioni in questo senso, in particolare registrando le esigenze formative che le aziende dichiarano di avere relativamente alla forza di lavoro occupata. Le professioni che registrano le esigenze più forti di aggiornamento sono, in termini assoluti, quelle riconducibili ai seguenti grandi gruppi: professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, artigiani, operai specializzati e agricoltori, professioni tecniche e professioni esecutive nel lavoro di ufficio. Le caratteristiche del fabbisogno, come facilmente intuibile, non sono le stesse per tutte le professioni. Questo contributo punta proprio a mettere in evidenza le peculiarità di fabbisogno che contraddistinguono le professioni appartenenti ai grandi gruppi più citati dai responsabili d’impresa. Con un occhio attento anche all’analisi di un’altra interessante questione: come la necessità di aggiornare conoscenze e competenze si distribuisce sul territorio del nostro Paese.

PROGETTI e ESPREIENZE

  • MEJIA GOMEZ G., La voce dei protagonisti. Una cooperazione aperta al mondo. Il caso di CNH Industrial

Con questo contributo si dà continuità ad una serie di interventi nei quali si sta cercando di dar voce al punto di vista che diversi testimoni privilegiati del mondo produttivo e delle parti sociali (imprenditori, artigiani, sindacalisti ecc.) hanno sull’IeFP. In questo contributo, attraverso la voce di un importante testimone del mondo delle imprese, verrà presentato il progetto TechPro2, che dà un respiro internazionale alla cooperazione tra CFP salesiani e mondo del lavoro.

  • SARTORI R. - PERINI M., Apprendistato e formazione psicosociale: un'esperienza di conduzione di moduli di socializzazone e competenze relazionali per apprendisti artigiani

Il contributo riporta l'analisi di un'esperienza formativa, tenutasi nell'ambito dei percorsi di formazione previsti all'interno dei contratti di apprendistato, volta a facilitare lo sviluppo di competenze relazionali nei partecipanti attraverso l'utilizzo delle cosiddette illusioni ottico-geometriche e delle figure ambigue. Questi particolari strumenti sembrano essere ideali per consentire alle persone in formazione di entrare nella dimensione del dubbio su ciò che vedono, credono, pensano e dicono.

  • MALIZIA G. - CICATELLI S., I formatori della Formazione Professionale. Evoluzione del ruolo e della formazione iniziale e in servizio

Lo studio delinea l’evoluzione della condizione dei formatori della FP in Italia, affrontando le problematiche più rilevanti, cioè quelle relative al loro ruolo, alla formazione iniziale e a quella in servizio. La situazione viene descritta articolando lo studio in tre sezioni: l’avvio dello sviluppo che va dal dopoguerra agli anni ‘80; la decade ‘90 che si caratterizza per l’affermarsi di una nuova cultura organizzativa nei CFP; l’espansione quantitativa, la crescita dei fenomeni di segmentazione intra-professionale e le nuove direzioni nel ruolo e nella formazione iniziale e in servizio che si affermano a partire dall’inizio del terzo millennio. L’ultima sezione è dedicata a fornire indicazioni di prospettiva circa il profilo del formatore e la sua preparazione.

  • GIULIANI L., La valutazione delle politiche del lavoro in Italia. Una questione non più procrastinabile
Perché la valutazione delle politiche pubbliche e delle politiche del lavoro in particolare continua, in Italia, a vestire i panni di una regolamentazione non tanto laconica quanto sostanzialmente disattesa? In un contesto di crescente scarsità di risorse pubbliche quale quello attuale, la domanda di valutazione delle azioni di policies non dovrebbe configurarsi come assolutamente ineludibile? La finalità del presente saggio è quella di contribuire alla riflessione sulle condizioni necessarie a radicare, anche nel nostro Paese, una cultura e una pratica della valutazione dell’azione pubblica.

OSSERVATORIO sulle POLITICHE FORMATIVE

  • NICOLI D., Contributi per la “Buona Formazione Professionale” per i giovani: una scuola popolare per il lavoro dei giovani

Il nostro tempo è decisamente favorevole alla proposta di un movimento di “scuola del lavoro” centrato sul valore dell’impegno personale, sul significato culturale dell’azione, sull’alleanza tra soggetti economici e soggetti educativi e formativi. I gravi fenomeni della dispersione scolastica e dei Neet possono essere compresi come “giovani scoraggiati” dalla povertà di occasioni di crescita secondo la prospettiva dell’educazione al lavoro. Questo obiettivo si può perseguire con tre proposte: la scuola del lavoro, l’impresa pedagogica, la valutazione appropriata.

  • GOLA G. – TACCONI G., Osservatorio sulle politiche della IeFP nelle Regioni italiane. “La scuola che vorrei”... o delle pratiche didattiche. Studio di caso su alcuni percorsi di IeFP in Regione Lazio

In continuità con le ricerche sui percorsi IeFP nelle diverse regioni italiane, il contributo intende esplorare come una didattica professionalizzante e laboratoriale, posta al centro dei percorsi curricolari di istruzione e formazione professionale, venga attuata e possa dare “valore” all’esperienza di apprendimento, non solo sul piano operativo, ma anche cognitivo, sostenendo un’ipotesi didattica che valorizzi l’intelligenza pratica. L’affondo passa attraverso l’incontro con docenti di quelle scuole nelle quali l’inclinazione maggiore è di sostenere una professione o recuperare all’apprendimento i giovani che necessitano di percorsi centrati sull’esperienza e finalizzati, attraverso la pratica, a comprendere l’utilità delle conoscenze teoriche e a saperle attualizzare nei contesti di vita e di lavoro.

CINEMA e DINTORNI

  • AGOSTI A., Il sapore della vittoria - Uniti si vince

S’intitola "Il sapore della vittoria - Uniti si vince" il film che proponiamo all’attenzione del lettore in questo numero della rivista. La pellicola narra la storia, realmente accaduta, di una squadra di football americano.

  • DONI T., Dalla Media Education alle New Media education
Di Media Education si parla ormai da circa cinquant’anni e l’introduzione dei mezzi di comunicazione di massa nelle scuole di ogni ordine e grado non è certo una novità. Ma la comunicazione negli ultimi anni sta cambiando radicalmente e, mentre la ricerca di contenuti e modalità didattiche da parte della scuola italiana è ancora in corso, già si impongono prospettive ed esigenze nuove che il sistema educativo, in tutte le sue espressioni, non può ignorare. Ripercorrere brevemente la storia della Media Education in Italia e nel mondo, richiamare alla memoria i suoi contenuti e la sua ragion d’essere può aiutare ad immaginare una New Media Education, in grado di confrontarsi e dialogare con la cultura digitale delle giovani generazioni. 

SCHEDARIO: Rapporti

  • MION R., La “famiglia italiana” nel rapporto ISTAT 2015

All’interno del Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese (2015), realizzato dall’ISTAT, che ci presenta un’Italia nella dinamica di uno sviluppo lento, ma costante, aperto ad uno spiraglio di ottimismo verso l’uscita dalla crisi, l’Autore si sofferma in modo particolare a presentare la condizione della famiglia, quale emerge dai dati offerti. Il presente saggio quindi si divide in due parti: la prima descrive sinteticamente il contesto socio-economico del Paese. Essa occupa i quattro quinti del Rapporto, di cui si colgono i segnali di un cauto ottimismo per la leggera ripresa nel mercato del lavoro, nella valorizzazione della cultura e nell’integrazione degli stranieri. La seconda parte quindi si sofferma maggiormente nello studiare le problematiche della famiglia in questo contesto e nel suo accesso ai servizi territoriali, nelle sue dinamiche demografiche e di struttura della popolazione, nella sua fecondità ridotta e posticipata, nella sua instabilità familiare e relativi sbocchi nelle “famiglie ricomposte” con ovvii effetti sulla rete parentale. Il saggio si chiude con una preoccupata riflessione pedagogica sulle conseguenze educative di tali fenomeni emergenti. 

SCHEDARIO: Libri

VELADIANO M., Parole di scuola, Trento, Erickson, 2014

ALLEGATO alla Rivista

Per questa seconda proposta di itinerario di navigazione, si è scelto di mettere a fuoco una questione centrale per docenti e formatori: la valutazione. Dopo una prima proposta di itinerario, che proponeva una panoramica sulle diverse strategie didattiche, ora si vuole riflettere su questo altro aspetto decisivo per la progettazione formativa e didattica. Dai criteri scelti per la valutazione, dalle modalità di verifica e dalla tipologie di prove predisposte, dipende infatti l’articolazione dell’intero progetto formativo e dei piani di lavoro dei singoli docenti e formatori.

BIBLIOTECA CNOS-FAP

La Sede Nazionale del CNOS-FAP ha pensato di creare un ambiente digitale dedicato alla biblioteca della Federazione, per dare la possibilità a tutti i suoi formatori ed alunni di poter consultare l’intero archivio sul proprio tablet. Sono state trasformate in formato e-book tutte le pubblicazioni della collana “Studi – Progetti – Esperienze” e tutti i numeri della Rivista Rassegna CNOS. La biblioteca è accessibile direttamente dal sito del CNOS-FAP dal pulsante che trovate nella colonna di sinistra “Biblioteca CNOS-FAP” oppure all’indirizzo: biblioteca.cnos-fap.it Sono disponibili le App dedicate alla biblioteca per i sistemi operativi iOS ed Android scaricabili direttamente dall’Apple store o da Google Play.

SALESIANI per il LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro ai giovani bisognosi!

La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento prpfessionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano la brochure di presentazione ed un segnalibro.

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!