Sommario

1. Dall'Ufficio del Presidente
2. Dall'Ufficio del Direttore
3. Dall'Ufficio Metodologico-Didattico
4. Dall'Ufficio Socio-Politico
5. Vita dei Centri
6. Varie
Con questo numero si conclude il servizio delle informazioni prima della pausa estiva.
Con l’occasione la Sede Nazionale augura a tutti buone vacanze.
Il notiziario riprenderà nel mese di ottobre.

 

Dall'Ufficio del Presidente

EUROPA - Istruzione / Formazione / Lavoro

1. Apprendimento permanente: la nuova Guida ai programmi europei

Il Dipartimento Politiche Comunitarie ha elaborato una Guida pratica per valorizzare le opportunità del Lifelong Learning Programme (LLP) con l’allestimento di uno specifico sito.

LLP è nato per promuovere gli scambi e la cooperazione in ambito scolastico e formativo tra i Paesi europei e attiva sei programmi:
(1) Comenius: studenti e docenti dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di 2 grado;
(2) Leonardo: persone e istituti coinvolti nell'istruzione e formazione professionale;
(3) Erasmus: studenti e docenti universitari;
(4) Grundtvig: persone e istituti che si occupano dell'istruzione degli adulti;
(5) Trasversale: coordinamento delle attività dei programmi settoriali;
(6) Jean Monnet: insegnamento, ricerca e studio dei temi connessi all'integrazione europea.

In questo notiziario si allegano alcune schede informative sui vari programmi, sulla Carta europea di qualità per la mobilità e sulle modalità di partecipazione. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito: www.civicamente.it/flash/llp/.

2. Guida per il riconoscimento delle qualifiche professionali

Il Dipartimento Politiche Comunitarie ha realizzato una Guida per il riconoscimento delle qualifiche professionali. Scopo della Guida è facilitare la comprensione delle norme, comunitarie e nazionali, che regolano il sistema della libera circolazione dei professionisti nell'Unione Europea.
Nel presente notiziario si allegano:

  • la Guida, pubblicata dal Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

  • la Direttiva 2006/100/CEE del Consiglio del 20 novembre 2006 che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone, a motivo dell’adesione della Bulgaria e della Romania.

3. Abbandono scolastico precoce: un problema di tutta l’Europa

Strategie europee e nazionali si intrecciano sempre di più nelle azioni di contrasto alla dispersione scolastica. Nel presente notiziario si riportano i principali documenti europei che hanno avuto ed hanno anche oggi riflessi sulle politiche dei Paesi membri.

2000: Nel marzo del 2000, a Lisbona, il Consiglio Europeo adotta l’obiettivo strategico di "diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale". La strategia globale concertata per il raggiungimento di questo obiettivo entro il 2010 riguarda circa dieci aree diverse che includono le politiche sociali e i settori rilevanti per la costruzione di una economia basata sulla conoscenza e per la modernizzazione del modello sociale europeo.
Nelle Conclusioni del vertice di Lisbona, i capi di Stato e di governo riconoscono il ruolo fondamentale dell’istruzione e della formazione per la crescita e lo sviluppo economico ed invitano il Consiglio "Istruzione" ad avviare una riflessione generale sugli obiettivi futuri da perseguire nei sistemi scolastici e formativi dei Paesi membri.

2003: In quell’anno il Consiglio (Consiglio dell’Ue 7 maggio 2003) individua nell’abbandono precoce un problema di sistema ed indica ai Paesi membri un benchmark da raggiungere entro il 2010: per questa data il tasso di abbandono non dovrà superare il 10%.  

2007: Il problema viene ripreso nella Risoluzione del Consiglio di novembre 2007.
Nel testo elaborato "Nuove competenze per nuovi lavori" si ribadisce la necessità di innalzare, attraverso azioni prioritarie di Istruzione e Formazione, i livelli delle competenze di coloro che sono a rischio di esclusione sociale ed economica, in modo particolare i giovani che hanno abbandonato o tendono ad abbandonare i percorsi di formazione.  

2009: Nel maggio 2009 il Consiglio vara il Piano strategico per la cooperazione in ambito Istruzione e Formazione (ET 2020 – scaricabile in forma completa o in sintesi) nel quale, prendendo atto che l’obiettivo stabilito nel 2003 non è stato raggiunto, se ne ribadisce comunque l’importanza sottolineando che la percentuale di coloro che lasciano deve scendere al disotto del 10% entro il 2020.

Secondo i dati a disposizione (fonte: Eurostat 2009 European Labour Force Survey 2009) nel 2009 in Europa il tasso si aggira intorno al 14%, un tasso inferiore rispetto agli anni precedenti ma insufficiente ancora per raggiungere l’obiettivo.
Mentre Slovacchia, Polonia e Repubblica Ceca sono i paesi più virtuosi, dati migliori dell’Italia ce li propongono anche Francia (12.3), Germania (11.1), UK (15.7) ma non la Spagna (31.3).
In Europa, ancora oggi, un giovane su sette lascia ogni forma di istruzione prima di aver concluso la scuola secondaria superiore.
 
2010: Nel maggio 2010 il Consiglio dei Ministri europei suggerisce una nuova strategia.
Afferma che, per prevenire l’abbandono precoce, è necessaria una seria conoscenza dei gruppi a rischio a livello locale, regionale, nazionale e che le strategie di recupero devono essere trasversali, includendo non solo i sistemi scuola ma anche le politiche sociali e del lavoro.

  • In Italia questa strategia trasversale ispira il Piano di azione “Italia 2020”, piano per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro e programma di azioni per l’inclusione sociale delle donne nel mercato del lavoro (si riportano: testo completo e sintesi - Programma di azioni Italia 2020).

2011: Il 20 maggio 2011 il Consiglio dei Ministri dell’Istruzione approva una Raccomandazione, su proposta della Commissione, per la messa in atto negli Stati membri di politiche e strategie volte a ridurre l’abbandono precoce degli studi da parte dei giovani.

Ridurre il numero di coloro che abbandonano precocemente gli studi - è l’affermazione ricorrente della Ue - significa sostenere e rinforzare lo sviluppo economico e sociale e, dunque, avere più vicini gli obiettivi chiave della strategia Europa 2020: crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

A supporto di questa strategia la Commissione europea elabora tre documenti: un primo testo esamina l’incidenza dell’abbandono sulle singole persone, sul mondo produttivo e sulla società civile, cercando di identificarne i fattori principali e offrendo una serie di misure per affrontare con successo il problema; un secondo testo consiste in una proposta di Raccomandazione al Consiglio europeo che ha appena iniziato l’iter per l’approvazione e non ha ancora valore decisionale; un terzo testo è finalizzato ad aiutare i singoli Paesi e fornisce loro un quadro completo di esempi dettagliati di strategie da adottare nella lotta all’abbandono.

Su questo recente quadro europeo si possono leggere:
(a) una sintesi dei tre documenti richiamati sopra, elaborata dal prof. Malizia;
(b) una sintesi della recentissima Raccomandazione destinata all’Italia tratta dal sito Indire. Va tenuto presente che il Consiglio europeo elabora per ciascun Paese una Raccomandazione che valuta il Piano proposto, formula un parere e suggerisce iniziative;
(c) un estratto delle Raccomandazioni generali dell’Ue all’Italia e il documento Ue “Valutazione del programma nazionale di riforma e del programma di stabilità 2011 – 2014” destinate all’Italia (tratte dal sito delle politiche comunitarie);
(d) testi tratti dal sito www.europafacile.net per ulteriori approfondimenti: (1) Comunicazione: La lotta contro l'abbandono scolastico: un contributo decisivo all'agenda Europa 2020; (2) Proposta di Raccomandazione del Consiglio sulle politiche di riduzione dell’abbandono scolastico; (3) Documento di lavoro della Commissione: ridurre l'abbandono scolastico (in lingua inglese); (4) Documento di lavoro della Commissione: sintesi della valutazione d’impatto.

L’Ue si avvale anche dell’Annual Growth Survey, l’annuale classifica della crescita Survey, per rilevare i macroandamenti del fenomeno.  

La scheda allegata riassume la strategia complessiva di Lisbona (dal 2000 ad oggi) e permette di scaricare i principali documenti (la scheda è tratta dal sito www.strategiadilisbonalazio.it).

4. Cedefop – Una ricerca sulla formazione professionale

Malgrado i numerosi benefici, l’istruzione e formazione professionale gode di scarsa stima. Lo afferma il Cedefop in una recente ricerca del mese di maggio 2011. Dopo aver individuato una gamma piuttosto ampia di benefici, la ricerca conclude che la loro declinazione positiva è strettamente legata ai contesti istituzionali in cui è collocata la IeFP. In molti Paesi, purtroppo, gode di scarsa stima.

ITALIA - Istruzione / Formazione / Lavoro

GOVERNO

1. Conferenza della Repubblica (aggiornamenti al 9 giugno 2011)

Sta per approdare in Parlamento, dopo aver avuto parere positivo della Conferenza Unificata (25 maggio 2011) e l’approvazione definitiva dal Consiglio dei Ministri (9 giugno 2011), un disegno di legge che istituisce la Conferenza della Repubblica.

Del disegno di legge approvato si riporta il parere positivo della Conferenza Unificata e una scheda sintetica che illustra le finalità, i principali contenuti e il contesto dal quale nasce la proposta.

2. ISTAT – I giovani e il Paese nel Rapporto 2010

È stato presentato il 23 maggio 2011 il Rapporto annuale dell’Istat, giunto alla sua 19° edizione. Il Rapporto 2010 sviluppa una riflessione documentata sulle trasformazioni che interessano economia e società. È organizzato in cinque capitoli e focalizza la lenta uscita dalla recessione e l’onda lunga dell’impatto economico e sociale della crisi.

Nel notiziario si allegano le considerazioni di Antonio Schizzerotto sulla situazione giovanile che emerge dal Rapporto (sito Jobtel del 07.06.2011) e, per chi vuole approfondire, la sintesi e il testo del Rapporto.    

3. PREVIDENZA: una proposta per i giovani

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno promosso per il 25 maggio 2011 la giornata annuale per la diffusione, nelle scuole, della cultura previdenziale. L’iniziativa dal titolo “Un giorno per il futuro” è stata lanciata nel corso della presentazione alla Camera dei deputati del Rapporto Annuale Inps 2010.

Nel presente notiziario si allegano il testo del Rapporto, la Relazione del Presidente.
Ulteriori informazioni (schede e video) per i docenti della scuola secondaria di 1° e di 2° sono reperibili dal:

MIUR

1. Iscrizioni 2011 - 2012

Il MIUR – servizio Statistico - ha pubblicato nel maggio 2011 un dossier sulle iscrizioni alla scuola secondaria di II grado.
Il focus fornisce un quadro di sintesi delle iscrizioni alla scuola secondaria di 2° grado per l’anno scolastico 2011/2012, dopo il primo anno di riforma della scuola secondaria di secondo grado. Vengono presi in considerazione 580.622 studenti, esclusi quelli della Valle d’Aosta e del Trentino A.A. (pari al 99% degli alunni frequentanti l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado). Gli alunni che hanno optato per le offerte del sistema istruzione sono il 93,3% del totale; quelli che hanno optato per il sistema di IeFP sono il 6,7% del totale.

2. Un piano per l’editoria digitale scolastica

Il Ministero dell’istruzione promuove il Piano per l’Editoria Digitale Scolastica, finalizzato all’acquisizione di prototipi di “edizioni digitali scolastiche” che contribuiscano alla realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento.
L’intento dell’iniziativa è quello di incoraggiare il mondo dell’editoria alla realizzazione di prodotti, con valore aggiunto rispetto alle edizioni scolastiche cartacee, in grado di interagire efficacemente con le tecnologie digitali ormai presenti nella didattica quotidiana.

I criteri seguiti nell’individuazione delle caratteristiche del prototipo fanno riferimento ad aspetti giuridico-normativi, contenutistici, di organizzazione e design, a principi pedagogico - didattici e sono in linea con i recenti studi internazionali sugli oggetti digitali per l’apprendimento. La prima fase dell’iniziativa riguarderà la scuola dell’obbligo e i prototipi dovranno essere conformi soprattutto alla normativa sull’Accessibilità. I prototipi si otterranno attraverso procedure di acquisizione sul MEPA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione - www.acquistinretepa.it). Le richieste di offerta saranno emanate da Istituzioni Scolastiche diffuse su tutto il territorio nazionale e ripartite tra i diversi ordini di scuole. Un Comitato costituito dal MIUR ha definito delle Linee guida finalizzate a predisporre un modello di Capitolato Tecnico - Disciplinare da mettere a disposizione delle Istituzioni Scolastiche che lanceranno le richieste di offerta.

MLPS

1. Apprendistato

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 5 maggio 2011, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi, ha approvato uno schema di decreto legislativo che attua la delega conferita al Governo dalla legge in materia di previdenza, lavoro e competitività per favorire la crescita (Legge n. 247 del 2007), disciplinando l’apprendistato quale contratto di lavoro a tempo indeterminato, finalizzato all’occupazione e alla formazione dei giovani.
Il decreto, in particolare, prevede la definizione di tre tipologie di contratto: l’apprendistato per la qualifica professionale, rivolto ai giovanissimi a partire dai 15 anni di età; l’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, rivolto ai giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni che devono completare il loro iter formativo e professionale; l’apprendistato di alta formazione e ricerca, rivolto a coloro che aspirano ad un più alto livello di formazione, nel campo della ricerca, del dottorato e del praticantato in studi professionali. Sul testo, già presentato dal Ministro alle Parti Sociali, verrà in seguito sancita l’intesa in Conferenza Stato-Regioni e acquisito il parere delle Commissioni parlamentari.

Secondo informazioni di stampa l’Intesa in Conferenza Stato – Regioni è prevista per luglio 2011.  Per approfondire la situazione dell’apprendistato in Italia si può leggere l’XI Rapporto ISFOL.

2. Tra “questione giovanile” e “Quasi analfabeti”

2.1. Questione giovanile

Tra precariato e bassi salari, welfare sempre più carente e «fosche» previsioni per il futuro pensionistico, nel nostro Paese esiste una vera e propria «questione giovanile».
Lo ribadisce il Rapporto sullo Stato sociale 2011. Questione giovanile, crisi e welfare state, realizzato dal dipartimento di Economia e diritto dell'Università Sapienza e dal Centro di ricerche interuniversitario sullo Stato Sociale (Criss).
Oggi la generazione dei figli deve fare i conti con maggiore instabilità dei mercati, rapporti di lavoro sempre più flessibili e incerti, peggiore distribuzione del reddito e contenimento del welfare. Una condizione difficile da digerire per i giovani, nati ed educati in un contesto di abbondanza. Convinti che ogni generazione starà meglio della precedente, fanno fatica a pensare che non sia più così.
Il testo è: Rapporto sullo Stato Sociale 2011. Questione giovanile, crisi e welfare state, a cura di Pizzuti F. R., Editore Edizioni Giuridiche Simone, giugno 2011.

2.2. Quasi analfabeti

Fuori dalla scuola e con un titolo di studio basso che andrà a «pesare» sul mercato del lavoro, i giovani italiani sono carenti di competenze qualificate.
Un terzo della popolazione ha, infatti, competenze funzionali debolissime, al limite dell'analfabetismo. Un altro terzo ha competenze fragili, a rischio obsolescenza. In pratica, in Italia solo il 35% delle persone è in grado di leggere, scrivere, parlare e discutere con un adeguato livello di conoscenze e competenze.
Ecco l'identikit degli italiani tracciato dalll'Associazione Treellle per una società dell'apprendimento permanente, sulla base degli ultimi dati Ocse.

3. Rapporto Unioncamere 2011

Ben 13 mila piccole e medie imprese manifatturiere sono in procinto di entrare in una diversa forma di rete d’impresa finalizzata alla progettazione di innovazioni, di forme di commercializzazione e di nuove strategie di mercato.
Ma perché le reti possano svilupparsi e raggiungere i mercati globali c’è bisogno di favorire il loro raccordo con i centri di ricerca e con le università.

È una delle conclusioni più significative espresse dal Rapporto Unioncamere 2011, diffuso in occasione della Nota Giornata dell’economica del 5 maggio 2011.  

4. Un Video edito da ADI: “Una performance divertente per meditare seriamente”

L'ultima giornata del seminario internazionale svoltosi nel mese di febbraio 2010 è stata animata da un gruppo di giovani studenti-attori, che hanno dato vita ad una performance in 9 episodi, che affrontano in modo gradevole e divertente temi drammaticamente seri. La rappresentazione si intitola Il dito e la luna, il medesimo titolo del seminario.

I 9 episodi, scritti da Rosario Drago con la regia di Rossella Dassu, hanno nell'ordine trattato i seguenti temi:

  1. L'anomalia dei curricoli italiani dominati dalla cultura letteraria in contraddizione con il Quadro europeo delle competenze chiave.

  2. Lo scandalo degli istituti professionali che, snaturati nelle loro caratteristiche di apprendimento applicato, continuano a produrre un numero drammaticamente elevato di fallimenti scolastici.

  3. Lo spreco dei fondi europei e il mancato decollo di un'efficace formazione professionale regionale.

  4. La controversa certificazione delle competenze a conclusione dell'obbligo di istruzione.

  5. L'abuso della lezione frontale che continua a rendere la scuola una sorta di “catena di montaggio di conferenze”.

  6. L'insoddisfacente collocazione degli insegnanti di sostegno.

  7. L'orario scolastico modello Marchionne, concepito come un ciclo lavorativo in fabbrica, senza spazi di autonomia per i ragazzi.

  8. Gli edifici scolastici simili a conventi o carceri, senza spazi di socializzazione.

  9. Una storia d'amore: un omaggio finale agli insegnanti, ai tanti bravi insegnanti che ancora reggono la nostra scuola e sanno suscitare negli allievi sentimenti di stima e di amore.

La rappresentazione può essere vista intera oppure per singoli episodi su Youtube.

 

REGIONI

1. IeFP NELLE REGIONI: tra SUCCESSI e PERICOLO di ESTINZIONE!

1.1. ISFOL 2011: “Dalla FPI al lavoro: diario di un successo”

Il 22 giugno 2011 l’ISFOL presenta la ricerca “Dalla formazione al lavoro. I risultati della indagine ISFOL sugli esiti dei percorsi formativi triennali”.
Si tratta della prima ricerca svolta dall’ISFOL sugli esiti occupazionali dei giovani che hanno frequentato i percorsi formativi sperimentali.
Un vero successo, anticipato anche dal Comunicato Stampa del 12 maggio 2011. “Già a 3 mesi dal conseguimento della qualifica un giovane su due ha trovato il suo primo impiego e dopo tre anni la quota degli occupati sale al 59%. L’IeFP è anche un valido strumento per stimolare la prosecuzione degli studi. Al termine del percorso un terzo dei partecipanti decide di svolgere un’altra esperienza formativa e dopo 3 anni un giovane su dieci sta ancora studiando”.

Nel presente notiziario, della ricerca si allegano il Comunicato Stampa e la Sintesi della ricerca.

1.2. CISL SCUOLA: La FPI “Pericolo estinzione”

Nel mese di maggio 2011 la CISL Scuola ha pubblicato due delle tre parti previste su “La formazione professionale iniziale”. Un dossier ricco di dati e di considerazioni sullo stato di salute della IeFP nelle Regioni.

Il documento denuncia, senza giri di parole, il pericolo che la IeFP corre nelle Regioni:
“Eppure la Formazione Professionale rischia di scomparire come canale autonomo, rischia di morire per troppa salute e di lasciare senza alternative centinaia di migliaia di giovani che vedono nei percorsi triennali l’ultima e la più concreta delle opportunità.

È un paradosso tutto italiano quello al quale, giocoforza, assistiamo: la crisi economica si combatte – pare di leggere – ridimensionando al ribasso l’unico canale che garantisce l’acquisizione di competenze professionali in tempi brevi e certi, l’unico canale non scolastico, ma pur sempre ordina mentale, che opera con metodologie e didattiche proprie, risultato di una esperienza lunghissima a contatto con una utenza in possesso di stili cognitivi diversi” (CISL SCUOLA, La Formazione Professionale Iniziale, p. 4).  

Un pericolo che anche la Sede Nazionale CNOS-FAP, sulla base dei dati che raccoglie attraverso il proprio osservatorio, sottoscrive dal momento che registra nelle varie Regioni nelle quali opera situazioni di difficoltà: difficoltà di norma finanziarie e talvolta, ancora presenti, ideologiche per giustificare la riduzione parziale o totale della FPI gestita dagli Enti accreditati.
Si assiste, così, al paradosso che mentre le politiche scolastiche mirano ad avviare e a consolidare (impegnando anche risorse finanziarie!!) una filiera progressiva non accademica (cfr. la nuova riforma dell’apprendistato, il lancio degli ITS ….), contemporaneamente si lascia indebolire progressivamente o azzerare “l’unico canale non scolastico”, i percorsi di IeFP che stanno alla base della successiva formazione e che stanno dimostrando di essere positivi per gli allievi e per i territori. Al loro posto vengono accreditati – in via ordinaria, più che sussidiaria – gli Istituti Professionali di Stato.   

2. CNEL – Audizione sulla FPI

Il 9 giugno 2011 il CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) ha organizzato una audizione sul tema dell’Istruzione e Formazione Professionale.

All'evento ha partecipato don Mario Tonini, in qualità di Vice Presidente di Forma, il quale ha illustrato la situazione della FPI oggi nelle Regioni.
A commento ha allegato anche una scheda sull’Ordinamento statale e regionale.
Anche una lettura superficiale permette di constatare come quello statale sia preponderante anche nella costruzione della filiera professionalizzante.

3. CNOS-FAP: luci e ombre sulla FP in Italia (Editoriale Rassegna CNOS, 2/2011) 

L'Editoriale Rassegna CNOS (2/2011) si sofferma, in modo particolare, su “Provvedimenti recenti e Rapporti sulla formazione Professionale” passando in rassegna vari aspetti della filiera professionalizzante. Si sofferma, in particolare, su: la FPI, il rinnovo del CCNL-FP, l’Apprendistato, la Formazione superiore (ITS), la Formazione continua, l’Orientamento.

Di ogni pezzo del sistema si offrono punti fermi e criticità.
Per un approfondimento si possono leggere anche i seguenti documenti: ITS, la Formazione Continua, Orientamento - Rapporto 2010.

4. La riforma del federalismo fiscale: una opportunità per le Regioni?

Oggi il sistema di IeFP nelle Regioni è attuato in maniera disomogenea e messo in pericolo soprattutto dalla carenza delle risorse finanziarie.
Riuscirà la riforma del federalismo a creare le condizioni perché tutte le Regioni possano essere messe nelle condizioni di dare vita a questo particolare (sotto)sistema?
È quanto viene illustrato nei due documenti allegati: una nota di FORMA e uno studio del prof. Giulio Salerno che è stato pubblicato su Rassegna CNOS 2/2011.

5. FLC CGIL: sulla IeFP una posizione “lontana”

Sorprende che nella lettera inviata al Ministro Gelmini e alla Conferenza Stato – Regioni del 15 giugno 2011 si leggano alcuni passaggi che si pensavano ormai superati.

Dopo aver denunciato difficoltà, confusione e impreparazione circa il quadro dell’istruzione e formazione professionale e il pericolo di un ulteriore indebolimento, la FLC scrive:
“Tutto ciò è il risultato della destrutturazione dell’obbligo di istruzione, perpetrata dal governo con l’introduzione della possibilità di assolverlo anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale regionale, e successivamente aggravata con la possibilità dell’obbligo di istruzione in apprendistato per i quindicenni. […] Per questo l’offerta sussidiaria degli Istituti Professionali o l’offerta integrata tra Istruzione Professionale Statale e sistema della Formazione Professionale sono le scelte più coerenti con le opzioni sopra enunciate”.

Nel presente notiziario si allega il testo della lettera del 15 giugno 2011.

sommario

Dall'Ufficio del Direttore

Estate, tempo di formazione

Finito l’anno scolastico-formativo nelle Ispettorie si procede con un tempo forte di formazione per categorie di ogni genere: catechisti, animatori, laici, salesiani… Anche noi della Formazione Professionale abbiamo per prassi (oltre che per contratto lavorativo, con obbligo cioè di fare formazione al personale) un insieme di attività formative, di cui, in genere, non si sa perché, non si dà comunicazione nei nostri Notiziari ispettoriali.
Innanzi tutto, tra giugno e luglio abbiamo  più di 10 corsi nazionali di una settimana, sparsi per tutta Italia, con argomenti non solo tecnici, ma anche culturali e salesiani. Con Docenti che provengono oltre che dalle Aziende, anche dall’ambito universitario, circa 200 formatori (su 1.200 dipendenti) vivono un’esperienza comunitaria che li abilita sempre meglio nel loro ruolo di formatori dei giovani. Questi corsi rispondono alle esigenze che sono emerse nei singoli Settori professionali per la qualificazione tecnico-didattica del personale.
Ma c’è anche un’altra forte e vasta esperienza formativa, che si sta sviluppando di anno in anno, e che chiamiamo “corsi a catalogo regionale”. Tra l’inizio di maggio e la fine di luglio 2011 si svolge il primo round (un secondo sarà tra settembre e dicembre): in questo primo periodo abbiamo circa 35 corsi con non meno di 3 giorni cadauno (con una media di 10 Formatori a corso è presto fatto il calcolo dei partecipanti!). Le Regioni propongono al Nazionale aggiornamenti per il personale (“locale”, a differenza degli altri corsi che sono “nazionali”), aggiornamenti su tematiche di ogni genere, secondo esigenze riscontrate in loco. A titolo di curiosità, ma anche a dimostrazione di un’esigenza locale che viene recepita e assolta con organizzazione centrale, ecco alcuni temi che spaziano su un vasto universo: Pianificazione didattica dell’Operatore alla riparazione dei veicoli a motori; La mediazione culturale nei CFP; La gestione delle risorse umane; Metodologie didattiche per il rafforzamento delle abilità cognitive; Il risparmio energetico…; Disturbi specifici nell’apprendimento; Insegnare con le mappe mentali; Relazioni Scuola-Famiglia; Che cosa ci stanno comunicando i ragazzi con i loro comportamenti; Sistemi gestionali amministrativi; Il sistema regionale della formalizzazione delle competenze; Il risparmio energetico della climatizzazione; Linee guida delle singole comunità professionali… Negli anni scorsi in questo genere di corsi alcune Regioni hanno inserito una Settimana di salesianità nei luoghi salesiani a Torino per far vivere ai Formatori una esperienza, di stampo salesiano, per la loro identità.
Infine, c’è un altro Settore che impegna (anche durante l’estate) la Sede Nazionale per la formazione: si tratta dei Corsi Fonder. Sono 24 Progetti formativi, che quest’anno affrontano il problema della “sicurezza”, con un totale di 364 ore di formazione per circa 400 Formatori dei CFP.
Per concludere, noi abbiamo sempre affermato che la validità di un Centro professionale salesiano si basa su alcune specificità: laboratori attrezzati, personale qualificato, capacità educativa. Abilitare tutto il personale su questa triplice linea significa lavorare nella giusta linea per il futuro della Formazione Professionale in Italia.

sommario

Dall'Ufficio Metodologico-Didattico

1. TREELLLE – Alunni con disabilità nella scuola italiana

Martedì 14 giugno 2011 a Roma è stato presentato il Rapporto dal titolo: Gli alunni con disabilità nella scuola italiana: bilancio e proposte, curato dall’Associazione TreeLLLe, la Caritas Italiana e la Fondazione Giovanni Agnelli.  
Del volume, pubblicato dall’editrice Erickson (€. 21,00) si riporta la Presentazione della problematica ed alcuni Commenti della stampa.

2. Fondazione AGNELLI – I ritardi scolastici a 11 e 13 anni. Quali i fattori di rischio

Il ritardo scolastico è spesso il primo campanello d’allarme del “rischio abbandono”, una delle maggiori criticità della scuola italiana. Durante il periodo dell’obbligo i ritardi scolastici arrivano al 25% nei primi due anni di scuola secondaria superiore. È, però, nella scuola media che cominciano a manifestarsi significativamente, giungendo fino al 10%, dopo essere rimasti molto contenuti alle elementari. Ma quali sono i fattori socio-demografici e familiari che accrescono per gli adolescenti della secondaria di I grado la probabilità di essere in ritardo negli studi?
Questo è la domanda da cui muove la ricerca: “I ritardi scolastici a 11 e 13 anni. Comportamenti, abitudini e contesto scolastico-familiare-territoriale degli studenti delle scuole secondarie inferiori con percorsi non regolari” realizzata in collaborazione dalla Fondazione Giovanni Agnelli e dall’équipe del Dipartimento di Sanità Pubblica e Microbiologia (DSPM) dell’Università di Torino, guidata dal Prof. Franco Cavallo (maggio 2011).
Nel presente notiziario si allegano la Sintesi della ricerca ed un box tratto da La Stampa di Torino.

3. CGIL Guida al lavoro 2011 “Non + rassegnati. Non + indifesi. Non + impreparati. Quello che dovresti sapere quando cerchi o hai appena trovato il lavoro”.

La Guida lavoro 2011, curata dalla CGIL, offre un quadro sintetico su come affrontare la ricerca del lavoro, sulle varie tipologie di occupazione che vengono offerte, con una particolare attenzione ad alcuni suggerimenti utili a riconoscere forme non sempre regolari.  

4. Accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana nel sistema scolastico italiano

Il giorno 28 giugno 2011, presso la Camera dei Deputati, è stato presentato il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulle problematiche connesse all’accoglienza degli alunni con cittadinanza non italiana nel sistema scolastico italiano.
Del testo si allega il Documento conclusivo approvato dalla Commissione.

5. FONDER: avviso 2/2011per la Presentazione dei Piani formativi Individuali

In allegato le modalità di partecipazione all'avviso 2/2011di Fonder per la presentazione dei piani formativi individuali, interventi di formazione a favore dei lavoratori attraverso il finanziamento di voucher aziendali.

sommario

Dall'Ufficio Socio-Politico

Si comunica che, in data 22 giugno 2011 a Pasian di Prato (UD) le OO.SS. Regionali scuola FLC CGIL,CISL Scuola, UIL Scuola,SNALS CONFSAL e la delegazione degli Enti di FP del Friuli Venezia Giulia, ENAIP FVG, IAL FVG, ENFAP, CNOS- FAP Bearzi, hanno siglato il testo dello statuto per la costituzione dell’Ente Bilaterale della FP del Friuli Venezia Giulia.Le parti hanno concordato di trovarsi entro la metà di luglio presso lo studio notarile incaricato per la firma ufficiale dell’atto costitutivo e dello statuto. L’ente a partire dal 1 settembre 2011 sarà operativo. Si allega con scopi riepilogativi uno schema sullo stato dell’arte degli Enti Bilaterali regionali della FP in Italia.

sommario

Vita dei CFP

1. Dal CFP Perugia

Tempo di riforme, tempo di trattative. Il CFP fa una proposta specifica alle Istituzioni.

2. Dal CFP di Genova Quarto

Il Centro apre alle lezioni dei tecnici di Enel, mentre saluta con orgoglio i premiati al Concorso nazionale.

3. Dal CFP di Fossano-Savigliano

Assegnate le Borse di studio “Beppe Maggi” in memoria del famoso pasticcere benese.

4. Dal CFP di Palermo

Una giornata tra gli ExAllievi e il CFP, come esempio di una collaborazione a vantaggio dei giovani: apertura di un sito con l’elenco delle Aziende e dei servizi offerti agli allievi.

5. Dal CFP di Forlì

L’attività di formazione continua riscuote plauso dalle Aziende e impegno del Centro per migliorare sempre più l’attività formativa (Foto).  

6. Dal CFP di Foligno

Gli allievi del corso Acconciatori del CFP hanno messo in campo le competenze acquisite in favore delle ospiti della casa di accoglienza per anziani Bartolomei Castori. Il CFP festeggia, inoltre, la partecipazione al Concorso e soprattutto la creazione di una “macchina creativa”, vera attrazione per il pubblico (Foto 1; Foto 2).

sommario

Varie

1. Corsi Regionali Locali

Tra l’inizio di maggio e la fine di luglio 2011 sono stati attivati i primi corsi Regionali Locali (un secondo gruppo di corsi prenderà l'avvio tra settembre e dicembre). In allegato l'elenco con le date dei Corsi Regionali Locali.

2. Convention della De Lorenzo

Ricorrendo il 60° di fondazione, la De Lorenzo ha celebrato l’evento con alcuni giorni di studio e di programmazione con i propri referenti, provenienti da tutto il mondo, da Singapore al Perù. Per la Sede Nazionale è stato presente don Gennaro Comite per portare il saluto e il ringraziamento della Federazione CNOS-FAP per la preziosa collaborazione che si è instaurata tra i salesiani e questa grande Impresa e che ormai ha valicato anche i confini nazionali: ultimamente la De Lorenzo ha fatto un’importante donazione al nostro CFP di L’Aquila, così come ai Salesiani di Addis Abeba e ad altre realtà salesiane nel mondo.

3. Alla fine di un anno formativo…

Un Formatore dice come ha capito dai suoi allievi che cos’è la scuola

4. Ci viene segnalato…

L’Italia deve rivalutare il ruolo del manifatturiero.

5. Radio Delfino

L’Editoriale Delfino, molto vicina alla Formazione Professionale, con sede a  Milano (Via Lomellina, 33  tel +39.02.70004542), annuncia una novità che interessa anche noi: la Radio Delfino

sommario

APPUNTAMENTI
Proposte di date e di eventi

  • Ottobre 2011:
    13 - 14 ottobre 2011: Settori professionali Automotive - Elettro - Ristorazione
    19 - 22 ottobre 2011: Consiglio Direttivo e Visita studio
    27 - 28 ottobre 2011: Settori professionali Meccanici (+ comparto termoidraulico), grafici ee area scientifica

  • Novembre 2011
    04 - 06 novembre 2011: Corso formazione Catechisti Scuola e FP salesiana (c/o Salesianum della Pisana)
    10 -11 novembre 2011: Settori professionali aree culturale e informatica
    23 - 25 novembre 2011: Corso di aggiornamento per il personale direttivo
    29 - 30 novembre 2011: Consiglio Nazionale dei Settori Professionali

  • Marzo 2012
    08 - 10 marzo 2012: Consiglio Direttivo Nazionale CNOS-FAP

  • Aprile 2012
    19 - 21 aprile 2012: Assemblea Nazionale CNOS-FAP (invitati i Direttori e i Segretari Nazionali dei Settori Professionali)