Dai Trattati di Roma al Trattato di Amsterdam: le origini

L’educazione e la Formazione Professionale hanno da sempre rappresentato un settore di estremo interesse per la Comunità fin dalla nascita dell’Unione Europea, avvenuta in seguito al Trattato istitutivo firmato a Maastricht nel Febbraio 1992.
La Formazione Professionale in Europa - art. 127 dei Trattati di Roma: la Comunità deve promuovere una politica di formazione professionale che deve supportare ed integrare quella degli Stati membri.  

E’ possibile rintracciare un interesse della Comunità per la formazione professionale già a partire dal 1957, anno in cui i Capi di Stato e di governo di Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Belgio e Olanda diedero vita alla Comunità Economica Europea: l’art. 127 dei Trattati di Roma  stabiliva che la Comunità deve promuovere una politica di formazione professionale che deve supportare ed integrare quella degli Stati membri, nel pieno rispetto della responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda l’organizzazione ed il contenuto della formazione.
L’istruzione secondaria e superiore in Europa -  art. 149  del Trattato di Amsterdam: la Comunità contribuisce allo sviluppo di  un’educazione di qualità, incoraggiando a tal fine la cooperazione tra Stati membri. 

   
Per quanto riguarda l’istruzione superiore e l’educazione in generale, in base all’art. 149 del Trattato di Amsterdam del 1997, la Comunità contribuisce allo sviluppo di un’educazione di qualità, incoraggiando a tal fine la cooperazione tra Stati membri, attraverso un’ampia gamma di attività, come ad esempio la promozione della mobilità dei cittadini europei, la progettazione di piani di studio integrati, la formazione di networks europei, lo scambio di buone pratiche tra i principali soggetti che operano nel settore e l’insegnamento delle lingue parlate nell’Unione.
Che ruolo ha l’Unione Europea? In base a quanto detto, risulta chiaro il fatto che la formazione, l’educazione ed in particolare l’istruzione superiore, pur essendo fonte di interesse primario per l’Unione, non sono i soggetti di una politica comune europea: tanto nel primo caso, quanto nel secondo la competenza primaria in materia spetta ai governi nazionali.
 Tuttavia, non sarebbe corretto affermare che il ruolo della Comunità sia limitato alla semplice armonizzazione delle decisioni prese a livello nazionale, oppure alla loro mera “europeizzazione”: di fatto la Comunità, attraverso l’adozione di numerosi atti ufficiali e linee di finanziamento  esclusivamente dedicate ai vari settori dell’educazione e della formazione in Europa, contribuisce a:

  • Armonizzare le politiche nazionali in materia (richieste di adeguamento a standard europei).
  • Promuovere strategie di co-ordinamento e co-operazione tra enti di formazione e istituti europei. 
  • Promuovere la mobilità di cittadini europei.
  • Sviluppare e supportare networks europei attraverso lo scambio di buone pratiche tra i principali soggetti che operano nel settore.
  • Mettere a punto piani di azione integrati e promuovere strumenti finanziari per realizzarli.