Tra le innovazioni della riforma costituzionale in corso di approvazione (e che dovrebbe essere oggetto di referendum nell’ottobre del 2016 ed entrare in vigore dopo il prossimo scioglimento delle Camere) vi è la separazione tra la IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) e la FP (Formazione Professionale), e la nuova ripartizione delle rispettive competenze tra lo Stato e le Regioni.
Ciò è il risultato delle seguenti modifiche.
Con la riforma sarà abrogata tutta la disciplina relativa alle competenze legislative concorrenti delle Regioni, competenze che dunque scompariranno (venendo dunque meno le relative controversie tra Stato e Regioni sul rispettivo campo di intervento). Conseguentemente, risulterà abrogata la norma che attualmente attribuisce alle Regioni la competenza concorrente sulla “istruzione”, e risulterà abrogata la norma che attualmente riserva alle Regioni in via esclusiva la materia della IeFP, ritagliandola proprio all’interno della “istruzione”.
Al posto dell’attuale competenza esclusiva regionale sulla IeFP (complessivamente intesa), sarà prevista una nuova competenza legislativa esclusiva dello Stato circa le “disposizioni generali e comuni sull’Istruzione e Formazione Professionale”, che verrà inserita affianco alle competenze statali sul lavoro.
Sarà creata una nuova competenza esclusiva delle Regioni sulla “Formazione Professionale”, che attualmente spetta alle Regioni soltanto in via residuale (cioè in quanto non attribuita allo Stato).