ALLEGATI RASSEGNA CNOS 2024:


Un percorso di educazione alla cittadinanza (a cura di Salatin A.)


«L’educazione alla cittadinanza è una disciplina che promuove la convivenza armoniosa e che favorisce lo sviluppo mutualmente proficuo delle persone e delle comunità in cui queste stesse vivono. Nelle società democratiche, essa aiuta gli studenti a diventare

cittadini attivi, informati e responsabili, desiderosi e capaci di assumersi responsabilità per loro stessi e le loro comunità a livello nazionale, europeo e internazionale».


Questa definizione, citata nel rapporto 2017 della rete Eurydice Citizenship Education at School in Europe, viene largamente utilizzata nelle società democratiche moderne per descrivere l’educazione alla cittadinanza (Indire, 2018).

In questo sussidio viene proposto un possibile itinerario di educazione alla cittadinanza rivolto agli allievi della IeFP, in una prospettiva “verticale”, dal primo al quarto anno, come strumento di supporto ai formatori.

Esso si articola in 3 moduli in cui vengono illustrate anzitutto le fonti principali per l’educazione alla cittadinanza e dove vengono selezionati dei materiali prodotti sia da associazioni ed esperti, che da scuole e centri di formazione professionale.

I moduli sono pensati per aiutare a sviluppare in particolare:


  • la consapevolezza delle condizioni e degli strumenti per l’esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile,
  • un approccio critico ai contesti e ai problemi da affrontare in una società sempre più complessa, globalizzata ed interculturale,
  • la comprensione del funzionamento delle principali istituzioni politiche e rappresentative a livello nazionale, europeo ed internazionale, e delle forme di partecipazione dei cittadini,
  • la consapevolezza del cambiamento degli stili di vita per la difesa dell’ambiente, verso un’economia sempre più equa e sostenibile.

MODULO 1


ATTIVITÀ DI AVVIO
Che cosa pensano gli adolescenti e i giovani della politica e della democrazia? 

Per avviare il percorso può essere utile partire dai giovani stessi. Per farlo, proponiamo alcuni possibili “inneschi”, per poi condurre un brainstorming di approfondimento con i vostri allievi (o un debate), scegliendo la traccia più confacente alla classe e all’anno di corso frequentato dagli studenti.


LEZIONE 1: SIGNIFICATI, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE DELL'EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA


In questa lezione si richiama che:


  • L’educazione alla cittadinanza assume diversi significati, sia a livello pedagogico che nei diversi contesti del mondo. Questa polisemia da un lato rappresenta una ricchezza, dall’altro può indurre ad una certa confusione nell’azione didattica.
  • L’evoluzione del concetto nel tempo ha portato a superare progressivamente la tradizionale idea di «educazione civica», intesa in senso «trasmissivo», verso una accezione più orientata a mobilitare comportamenti di apertura interculturale e di attivazione positiva dei soggetti in campo sociale, politico e ambientale.
  • L’impegno dei formatori dovrebbe raccogliere queste sfide, cercando di superare anche alcuni limiti e aporie che l’educazione alla cittadinanza ha incontrato nel tempo, in particolare puntando alla formazione di una consapevolezza critica necessaria per una adeguata espressione della cittadinanza democratica nelle odierne società complesse.

LEZIONE 2: L'EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA NELLA SCUOLA NELLA SCUOLA ITALIANA E NELLA IEFP 


In questa lezione si richiama che:


  • Nella scuola italiana, l’educazione alla cittadinanza ha una lunga tradizione di insegnamento, anche se le denominazioni di questo insegnamento sono variate più volte nel corso del tempo. Nel periodo post-bellico, a seguito dell’approvazione della nuova Costituzione, il punto di riferimento principale è diventata la Carta costituzionale. A partire dagli anni Ottanta tuttavia, l’evoluzione sociale e culturale e la crisi della rappresentanza politica tradizionale sembrano aver eroso progressivamente la comune fiducia nei valori della partecipazione, della solidarietà e del rispetto reciproco, ponendo nuove e difficili sfide al sistema scolastico e agli insegnanti.
  • Nel campo della formazione professionale iniziale, l’educazione alla cittadinanza non ha invece una consolidata tradizione, data la prevalente attenzione riservata alla dimensione professionalizzante. Tuttavia, a partire dagli anni Duemila, grazie anche alle sollecitazioni provenienti dall’Unione Europea e all’introduzione dell’obbligo di istruzione fino ai 16 anni, i nuovi «Repertori» delle competenze, concordati tra Stato e Regioni, hanno dedicato sempre più spazio alle competenze chiave, tra cui quelle in materia di cittadinanza. Ciò ha portato ad una forte diffusione di pratiche didattiche ed educative innovative e un maggiore coinvolgimento delle comunità educanti.

LEZIONE 3: L'UNIONE EUROPEA E L'EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA 


In questa lezione si richiama che:


  • a livello europeo, l’educazione alla cittadinanza nella scuola e nella formazione professionale presenta pochi punti di convergenza e molti di divergenza.
  • In particolare, ciò emerge dall’analisi comparata condotta periodicamente dalla rete europea Eurydice che esamina gli aspetti relativi all’organizzazione del curricolo e dei contenuti; alle modalità di insegnamento, apprendimento e partecipazione attiva; alla valutazione degli studenti e della scuola; alla formazione e sviluppo professionale degli insegnanti.
  • Nell’ultimo Rapporto disponibile (2017), per la prima volta l’indagine ha considerato anche il mondo della formazione professionale iniziale (IVET), per quanto limitatamente all’ambito scolastico. Da essa si evince che ...

MODULO 2


ATTIVITÀ DI AVVIO

Possiamo ritenere come documenti (costituzionali) essenziali di riferimento per l’esercizio della cittadinanza:


  • la Dichiarazione universale dei diritti umani
  • la Costituzione della Repubblica italiana,
  • la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.

Per farli conoscere, è necessario anzitutto renderli disponibili a tutti gli allievi. Per questo, alleghiamo la raccolta di questi 3 testi, tratta da: Cittadini di diritto (Loescher editore) che riporta in appendice anche un “glossario del lessico di Cittadinanza” (vedi pdf). A partire da questo glossario, si può scegliere di avviare varie attività con gli allievi, ad esempio: far identificare alcune parole chiave per ciascun documento e poi far costruire una mappa concettuale (in piccoli gruppi), da cui avviare un dibattito in classe. L’esito del lavoro inoltre potrebbe essere sintetizzato, conservato e visualizzato anche in una prospettiva di “continuativa e curriculare, evidenziando le evoluzioni e gli arricchimenti registrati dal primo al terzo anno. Suggeriamo di focalizzare l’attenzione:


  • con le classi prime, sulla Costituzione italiana,
  • con le classi seconde, sulla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea,
  • con le classi terze, sulla Dichiarazione universale dei diritti umani. 

Lettura di approfondimento per i formatori: sui temi della didattica di educazione alla cittadinanza in generale, suggeriamo di scorrere il dossier monografico predisposto dall’Associazione Articolo 33: Crescenza G., Stillo L. (a cura di), Educare alla cittadinanza. percorsi, riflessioni e ricerche, n.5, 2024.


LEZIONE 1: LE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE IN ITALIA


Il nostro paese ha una storia relativamente breve di unità nazionale con una tradizione democratica che si è consolidata solo a partire dal 1946, dopo la guerra di liberazione e l’avvento della repubblica. Ciò ha inciso molto sull’organizzazione dello Stato e delle sue istituzioni, nonché sul sistema di rappresentanza e di partecipazione democratica. Anche se le basi conoscitive del nostro assetto costituzionale dovrebbero essere già acquisite nel primo ciclo di istruzione, è opportuno riprendere nel triennio dell’IeFP questo quadro di riferimento, evidenziandone il lessico e i nuclei fondativi proprio attraverso l’insegnamento di educazione alla cittadinanza (ECC). (Materiali di approfondimento)


LEZIONE 2: LE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE IN EUROPA


Al di là degli Stati nazionali, dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale, sono state poste le basi per la costruzione di una entità sovranazionale rappresentativa di tutti i cittadini europei che, nel tempo, è diventata l’Unione Europea. Essa rappresenta un unicum nel mondo e ha un sistema di funzionamento piuttosto complesso che richiede di essere adeguatamente illustrato agli allievi. Moltissimi sono i materiali disponibili; ne abbiamo scelto alcuni per la loro chiarezza e semplicità, ma anche per la possibilità di essere rielaborati dai formatori in funzioni delle classi di riferimento. (Materiali di approfondimento)


LEZIONE 3: NUCLEI TEMATICI PRINCIPALI DEI PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA: ALCUNI ESEMPI DI PERCORSI DIDATTICI


Oltre alle tematiche sulle istituzioni e i diritti richiamati nelle unità precedenti, analizzando le numerosissime esperienze di educazione alla cittadinanza delle scuole secondarie di secondo grado e dei CFP, si può notare che gli argomenti che ricorrono maggiormente sono: la legalità, lo sviluppo sostenibile e l’ambiente, le pari opportunità, l’inclusione, la cittadinanza globale, il rispetto del patrimonio e dei beni comuni del territorio, la cittadinanza digitale, l’alfabetizzazione finanziaria. Con questa unità, cominciamo a proporre alcuni esempi di strumenti didattici su questi temi, unitamente a materiali (unità didattiche) prodotti e/o raccolti nell’ambito del sistema di istruzione. (Materiali di approfondimento)


AVVERTENZA METODOLOGICA: COME INTEGRARE L'ECC NEI PERCORSI DELLA  IeFP


Con l’occasione, va ricordato che nella progettazione dei nuovi percorsi trovano espressione diverse ‘culture’ organizzative, curricolari e didattiche. Ciò non è secondario. Secondo Schein, infatti, la cultura di un’organizzazione corrisponde al livello profondo delle convinzioni di base (basic assumptions) e delle credenze (beliefs) condivise dai suoi membri, che operano a volte inconsciamente e che definiscono la prospettiva secondo cui l’organizzazione vede sé stessa e l’ambiente in cui agisce (cfr. E.H.Schein, Organizational Culture and Leadership: A Dynamic View, 1985; trad. it. Cultura d’azienda e leadership, Raffaello Cortina editore, 2018; Culture d’impresa, 2021, con P.A. Schein). (Materiali di approfondimento)


MODULO 3: PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DIGITALE


ATTIVITÀ DI AVVIO

Il concetto di “cittadinanza digitale”, pur di recente introduzione, è di grande attualità. In quest’ultimo modulo cercheremo di declinarne alcuni aspetti salienti, in collegamento a quanto proposto nei moduli precedenti sul tema generale della cittadinanza. 

In termini semplificati, per cittadinanza digitale si intende la capacità di un individuo di avvalersi responsabilmente e criticamente dei mezzi di comunicazione digitali per poter usufruire di servizi in Rete, in modo da prevenire possibili rischi connessi alla navigazione nel web e poter contrastare comportamenti non corretti (ad esempio il linguaggio dell’odio, il cyberbullismo, …). Da molte ricerche empiriche, tuttavia, è emerso che solo il 30% dei ragazzi fino ai 18 anni sa cosa sia veramente la cittadinanza digitale. A tale proposito, Gregorio Ceccone, referente dell’osservatorio di Movimento Etico Digitale che ha condotto una di queste indagini (2021), ha osservato che “le risposte degli studenti nella maggior parte dei casi definiscono la cittadinanza digitale come la capacità di evitare pericoli online, ma solamente una piccola parte sottolinea come il cittadino digitale competente sappia riconoscere e cogliere le opportunità che la rete offre”. Si pone quindi un forte problema di educazione all’esercizio di questo tipo di cittadinanza.

Per capire la situazione degli allievi del vostro CFP, suggeriamo di partire anzitutto da alcune semplici attività che possano stimolare la loro consapevolezza. Tra queste, segnaliamo la serie di materiali didattici elaborati dalle Edizioni Themis che hanno realizzato (attraverso Common Sense Education e nell’ambito dell’iniziativa “Programma il futuro”) delle unità didattiche rivolte sia agli insegnanti che ai genitori. Anche se il materiale è pensato per la scuola secondaria di primo grado, sono ricavabili numerosi spunti didattici utili e delle esercitazioni facilmente applicabili anche al contesto della IeFP. Suggeriamo di utilizzare i seguenti materiali, per la parte riguardante l’attività in classe (senza necessità quindi di considerare la parte proposta per i genitori):


  • con le classi prime, Le mie attività digitali, in cui gli allievi possono analizzare le loro abitudini d’uso dei mezzi di comunicazione digitali e riflettere sul ruolo che hanno nella loro vita;
  • con le classi seconde, Furti d’identità e truffa online, in cui gli allievi sono sollecitati a considerare come proteggersi dal furto di identità e dalle truffe online che portano a sottrarre e utilizzare i loro dati personali in modo fraudolento;
  • con le classi terze, invece, si può ricorrere alla sezione Consapevolezza online, in cui gli allievi possono ampliare la conoscenza di alcuni termini e concetti rilevanti per la partecipazione attiva e responsabile alla vita online, favorendo così l’esercizio attivo della cittadinanza digitale.

Letture di approfondimento per i formatori: Recentemente il Ministero dell’istruzione ha aggiornato (2024) le “Linee guida per l’educazione civica nelle scuole”, in cui si parla anche di educazione alla cittadinanza digitale. È consigliabile la lettura di questo testo anche da parte dei docenti della IeFP. Per un’analisi critica del testo, può essere utile il commento di Guido Benassi, Educazione civica: servono nuove linee guida? La cittadinanza digitale nelle dichiarazioni del Ministro, in “Scuola7”, 395 – 25.8.2024.


Unità 1 - LA CITTADINANZA DIGITALE E L'EDUCAZIONE DEI GIOVANI


Il Consiglio d’Europa ha elaborato nel 2019 una “Raccomandazione” riguardante lo sviluppo e la promozione dell’educazione alla cittadinanza digitale, in cui il “cittadino digitale” è definito come “una persona che padroneggia le competenze per la cultura democratica al fine di essere in grado di impegnarsi in modo competente e positivo con le tecnologie digitali in evoluzione; di partecipare attivamente, continuamente e responsabilmente alle attività sociali e civiche; di essere coinvolto in un processo di apprendimento permanente (in contesti formali, informali e non formali) e impegnarsi a difendere continuamente i diritti e la dignità umani”. (cfr. Consiglio d’Europa (2020), “Recommendation CM/Rec (2019) 10 adopted by the Committee of Ministers of the Council of Europe on 21 November 2020: Developing and promoting digital citizenship education”). Sul piano pratico, tale raccomandazione non è concretizzabile senza un grande impegno educativo. Secondo Ester Bonomi, il rapporto tra giovani e digitale è infatti molto articolato e chiama in causa diversi soggetti formativi. Esso va pertanto considerato in termini di conseguenze sull’educazione alla cittadinanza e non solo guardando alle competenze tecniche che ragazzi e ragazze possono sviluppare (anche da soli). “La pervasività di queste tecnologie, infatti, impone che gli individui abbiano dei diritti nei confronti delle tecnologie stesse (ad esempio all’accesso e all’educazione digitale, proprio per arginare forme di disuguaglianze come il digital divide), ma anche delle responsabilità su come usarle” (cfr. Bonomi E., Digitale e apprendimento: quali prospettive, in Agostini C. (a cura di), La sfida del digitale: innovare la scuola per promuovere l’inclusione, Giappichelli, Torino, 2024, p. 22). Ad esempio, è indispensabile far capire ai giovani “quali informazioni personali dovrebbero rimanere private” e come “valutare le possibili conseguenze della condivisione di informazioni personali”; infatti “ciò che viene condiviso contribuisce a creare la propria reputazione online e può avere effetti permanenti” (cfr. Parole ostili, percorso di educazione civica. Cittadinanza digitale) . 

Da qui può partire poi un itinerario educativo facilmente integrabile nel più ampio percorso di educazione alla cittadinanza.


Lezione 1: L'EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DIGITALE


Unità 2: VERSO UN'ECOLOGIA DIGITALE


Il saper avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione digitali richiede un approccio “ecologico”, in cui scuole e/o CFP, famiglie e territorio (a partire dall’associazionismo giovanile) concorrono consapevolmente. Nel caso del sistema formativo, sviluppare questa capacità comporta anche una forte attenzione all’apprendimento nei contesti non formali, dato che gli studenti sono già immersi nel web e quotidianamente usano gli strumenti digitali. Ciò significa da una parte facilitare l’acquisizione di informazioni e abilità utili a gestire tali strumenti, dall’altra mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta. Sul piano didattico e organizzativo poi, assicurare l’educazione alla cittadinanza digitale richiede un impegno comune e una forte convergenza da parte di tutti i formatori del Consiglio di classe. La disponibilità dei nuovi strumenti digitali e della rete web possono diventare anche delle opportunità (o delle minacce) per l’esercizio della democrazia stessa, come è avvenuto ad esempio con l’introduzione in molti paesi del voto elettronico negli appuntamenti elettorali. Ciò non riguarda solo in campo politico, ma può aprire ulteriori possibilità anche alla partecipazione dei giovani, compresa quella esercitabile nelle stesse istituzioni formative.


Lezione 2: LA FORMAZIONE DELLE COMPETENZE PER L'ESERCIZIO DI UNA CITTADINANZA DIGITALE DEMOCRATICA


Altri materiali di supporto


Letture di approfondimento per i formatori


Unità 3: ESEMPI DI PERCORSI E STRUMENTI PER L'EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DIGITALE


In questa unità, continuiamo a proporre ulteriori esempi di esperienze e/o di strumenti didattici in materia di educazione civica alla cittadinanza digitale. Per quanto riguarda la IeFP non esistono molti materiali accessibili in rete; quelli indicati hanno comunque uno scopo solo orientativo. Tra i materiali ad accesso libero (anche di carattere multimediale), utilizzabili nel contesto della IeFP, si possono segnalare i seguenti:


  • Il blog https://blog.bsmart.it/2023/04/13/educazione-civica-digitale-scuola/ propone alcune attività pratiche per studenti della scuola secondaria di secondo grado (14-18 anni) che possono essere facilmente adattate agli allievi della IeFP, anche in funzione delle annualità di riferimento.
  • Analisi dei diritti online: gli studenti esaminano insieme alcune fonti autorevoli. Potete usare la Carta dei diritti di internet disponibile sul sito Generazioniconnesse. In seguito, la classe discute di come le leggi sulla privacy e sulla protezione dei dati si applicano in contesti digitali. In aggiunta, è possibile esaminare le implicazioni sociali dell’utilizzo delle tecnologie, come ad esempio la sorveglianza online e la censura.
  • Ideazione di una campagna di sensibilizzazione: gli studenti progettano una campagna sulla cittadinanza digitale. Ad esempio, creano i contenuti per informare e dare indicazioni su come combattere il bullismo online. Un altro tema di sviluppo può essere la protezione della privacy online o la prevenzione delle truffe digitali. La classe, attraverso un lavoro comune o divisa in gruppi, deve innanzitutto raccogliere le informazioni necessarie a descrivere i diversi temi che compongono la campagna e successivamente li rielabora in materiali condivisibili online (una pagina web dedicata al lavoro) o offline (materiali cartacei da mostrare e/o distribuire a scuola).
  • Creazione di un sito web: è un’evoluzione dell’attività precedente. Gli studenti creano un sito web che contiene informazioni e risorse sulla cittadinanza digitale e che include approfondimenti riguardanti educazione civica digitale. La classe progetta insieme la struttura del sito e poi si divide in gruppi, ognuno con la responsabilità di curare una parte della sua realizzazione. Infine, il sito internet può essere promosso anche al di fuori della scuola come un presidio di sensibilizzazione e coinvolgimento per la comunità locale.
  • Dibattito sui diritti degli utenti online: gli studenti discutono sui diritti degli utenti online. La classe può partire da un’analisi delle leggi sulla protezione dei dati personali e della privacy online e verificare successivamente come queste leggi si applicano alle diverse piattaforme. Inoltre, gli studenti possono soffermarsi sui compiti e sulle responsabilità delle autorità di regolamentazione nella protezione dei diritti degli utenti e passare in rassegna tutte le modalità a disposizione degli individui per esercitare tali diritti (correzione, trasferimento, cancellazione dei dati personali, ecc.).
  • La serie sull’educazione alla cittadinanza digitale predisposta dall’editore Zanichelli. Essa comprende sia “schede” didattiche con esercitazioni, (ad esempio sul cyberbullismo o sulle fake news), ma anche brevi video(lezioni), come sui seguenti temi: Che cos'è l'intelligenza artificiale? Social network e democrazia digitale. Criptovalute e Blockchain
  • Molti spunti e materiali si trovano anche nel sito Generazioni connesse.Questo portale è co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Digital Europe, ed è membro di una rete promossa dalla Commissione Europea che si concretizza nella piattaforma online “Better Internet for Kids” gestita da European Schoolnet, in stretta collaborazione con INSAFE (network che raccoglie tutti i SIC europei) e Inhope (network che raccoglie tutte le hotlines europee).

Materiali video


  • RAI cultura ha elaborato molti video su queste tematiche. Si veda ad esempio: https://www.raicultura.it/webdoc/educazionecivica/cittadinanza/index.htm...
  • Per i terzi anni, è consigliabile lo speciale di RAI scuola sulla cittadinanza digitale (un video di 30 minuti scaricabile da Rai play), coordinato da Gino Roncaglia con ospiti autorevoli come il prof. Luciano Floridi.
  • Per le altre classi, possono essere proposti le pillole video (6-7 minuti) curate da Domenico Laforenza, tra cui:   Che cos’è la cittadinanza digitale? Perché è importante la cittadinanza digitale? Che cos’è l’identità digitale? Che cosa sono le competenze digitali?