Da operatori, a tecnici,
specializzati e tecnici superiori
riferimenti, Dispositivi, strumenti
Anno 2016
Mauro Frisanco
2023
Giacomo Zagardo
La IeFP nelle Regioni
e nelle Province Autonome
Alla ricerca di una identità comune
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Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato congiuntamente alla
stesura della pubblicazione con dati e suggerimenti e, in particolare, i responsabili
della IeFP delle diverse Amministrazioni pubbliche che hanno assicurato
le informazioni necessarie alla stesura del testo nonostante le condizioni
critiche e le scadenze di lavoro: Maria Teresa Abbate, Mariemma Antoniol,
Anna Maria Arrighi, Anna Maria Belli, Ciro Bocchi, Nicola Boscarato, Monica
Calzetta, Barbara Capriotti, Stefania Ciccone, Francesca Cisternino,
Alessandra Cosentino, Giovanna Cuttitta, Stefano Dal Bianco, Gabriella Del
Mastro, Gerardo De Paola, Michela Di Vito, Elisa Donatini, Giancarlo Faillaci,
Alessandra Gaggiotti, Emanuela Greblo, Fulvio Fabris, Lorella La Rocca,
Sandro Ortu, Antonio Perrino, Riccardo Rosas, Renzo Roncat, Michele Scarrone,
Lucia Schifano, Gilda Gini, Massimo Rocchi, Rosa Anna Squicciarini,
Alessandra Tomai, Francesco Vernaci, Barbara Zarrelli. Si ringrazia Emmanuele
Crispolti che, con i ricercatori del Gruppo Struttura Sistemi e Servizi
Formativi dell’Inapp, hanno svolto il prezioso lavoro di composizione e prima
analisi dei dati del Monitoraggio, base essenziale anche per il presente studio.
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Sommario
Presentazione ................................................................................................................................ 5
1. La ricerca di una omogeneità di sistema ................................................................ 9
2. La geopardizzazione delle modalità di offerta ................................................ 19
3. Diversità e instabilità delle erogazioni ................................................................ 27
4. Conclusioni .................................................................................................................................. 31
Panoramica delle regioni ....................................................................................................... 35
Allegato Profilo delle figure professionali nazionali dell’a.f. 2022/23 237
Bibliografia ...................................................................................................................................... 253
Indice .................................................................................................................................................... 257
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Presentazione
I volumi commissionati dalla Federazione CNOS-FAP al dott. Giacomo
Zagardo, la scrittura, cioè, di uno studio annuale sulla presenza e la diffusione
del sistema di Istruzione e Formazione Professionale nelle Regioni, hanno
avuto riscontri positivi per la loro utilità e completezza di informazioni.
Come sempre, infatti, con la precisione che gli è riconosciuta, l’autore aggiorna
ogni anno le caratteristiche di un (sotto)sistema che è una articolazione
del secondo ciclo del sistema educativo di Istruzione e Formazione
ma che ancora fatica a possedere gli elementi costitutivi propri di un “sistema
nazionale”. Non a caso l’autore intitola il 12° Quaderno “La IeFP nelle
Regioni e nelle Province Autonome. Alla ricerca di una identità comune”.
La riflessione che il dott. Zagardo sta elaborando sul sistema formativo
regionale è esplicita sin dai titoli di ogni Quaderno.
Per brevità prendiamo in considerazione solo gli ultimi volumi pubblicati:
– 2019: La IeFP nelle Regioni tra consolidamento e stasi (Quaderno n. 9).
– 2020: La IeFP nelle Regioni. Una risposta all’Europa ai tempi del Covid
(Quaderno n. 10).
– 2021: La IeFP nelle Regioni e nelle Province Autonome. L’anno del sorpasso
(Quaderno n. 11).
– 2022: La IeFP nelle Regioni e nelle Province Autonome. Alla ricerca di
una identità comune (Quaderno n. 12).
Il Quaderno n. 9 si sofferma sul cammino che l’Italia faticosamente
sta compiendo per realizzare “la filiera lunga della formazione tecnico-professionale”
(INAPP). Si tratta, a giudizio di molti operatori del settore, di un
obiettivo suggestivo e moderno, ma da completare.
A confermare questa convinzione è anche il recente working paper
dell’INAPP del luglio 2022, “Continuità formativa e rispondenza ai fabbisogni
di competenze nella filiera lunga IeFP – IFTS – ITS”, curato da Franceschetti,
Giovannini e Santanicchia1.
Nell’introduzione gli autori affermano: “Attualmente, uno scenario di
continuità come quello descritto2, che esprime tutta la potenzialità di una ef-
1 Working Paper, Inapp WP n. 91, Continuità formativa e rispondenza ai fabbisogni di competenze
nella filiera lunga IeFP-IFTS-ITS, luglio 2022.
2 Gli autori fanno riferimento a una “filiera lunga della formazione tecnico professionale,
con cui si intendono le tappe consequenziali di un percorso di sviluppo formativo che si avvia
nell’ambito del secondo ciclo del sistema educativo di Istruzione e Formazione, con i percorsi triennali
e quadriennali della IeFP (rispettivamente sui livelli 3 e 4 del QNQ/EQF), per il rilascio di qualifiche
e diplomi su figure tecnico - operative. Alla IeFP seguono i corsi annuali di specializzazione
post-secondaria della Istruzione e Formazione Tecnico Superiore - IFTS (sul livello 4 QNQ/EQF) e
poi quelli biennali e in alcuni casi triennali degli (appena ridenominati) Istituti Tecnologici Superiori
- ITS (livello 5 e 6 QNQ/EQF), come offerta terziaria professionalizzante”.
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fettiva progressione verticale per i giovani che frequentano la IeFP, rappresenta
nel nostro Paese un’eccezione, soprattutto se si parla di consequenzialità in
una linea di coerenza formativa; è ancora sporadico, infatti, che un giovane
possa impegnarsi in un percorso continuativo e coerente lungo la linea verticale
della filiera lunga, dalla IeFP alla ITS”3.
Gli autori continuano nell’evidenziare le disomogeneità dell’offerta nelle
varie Regioni (offerta dei IV anni, del V anno, offerta erogata dagli ITS) e,
soprattutto, la carenza di connessione alla medesima figura formativa nella
progressione verticale.
Nel Quaderno n. 10 l’autore dimostra come la IeFP abbia tutte le carte
in regola per essere considerata una risposta efficace ai più recenti orientamenti
europei.
Citiamo, tra i numerosi documenti, quello della Commissione europea
del 1 luglio 2020, Un’Agenda per le competenze per l’Europa per la competitività
sostenibile, l’equità sociale e la resilienza” dove si afferma: Ogni persona
ha diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente
di qualità e inclusivi, al fine di mantenere e acquisire competenze che
consentono di partecipare pienamente alla società e di gestire con successo le
transizioni nel mercato del lavoro. Principio 1 del pilastro europeo dei diritti
sociali.
Nel Quaderno n. 11 l’autore fotografa la situazione del (sotto)sistema di
Istruzione e formazione professionale nelle Regioni e, riferendosi alla consistenza
della formazione professionale erogata dalle Istituzioni formative
(IF), caratterizza l’anno 2021 come “l’anno del sorpasso” dell’offerta erogata
dalle Istituzioni formative rispetto a quelle scolastiche.
Sono molti a fare proprio l’appello, così interpretiamo il titolo posto
dall’autore al Quaderno n. 12: “Alla ricerca di una identità comune”, o, detto
in altri termini, la necessità di affrontare con decisione “la forte differenziazione
e lo squilibrio dell’offerta nel territorio. Queste differenziazioni e
questi squilibri riducono, secondo l’autore, l’efficacia della formazione e la
capacità di indirizzo alla qualità dell’interno sistema di IeFP.
Quanto affermato è ben documentato anche da una mappa, curata
per la prima volta dall’autore (cfr. Tabella 2, p. 12) che “mostra visivamente
quali siano oggi le lacune delle tipologie di formazione, prima causa della
mancata corrispondenza dell’offerta ai fabbisogni del territorio”.
Ma l’autore non si ferma qui. Nell’introduzione prosegue nell’analizzare
il fenomeno della “geopardizzazione” delle modalità di offerta, l’apporto
sussidiario (spesso sostitutivo!) della scuola nell’erogazione della IeFP autorizzata
dalle Regioni, gli squilibri nell’apprendistato e nel c.d. sistema duale,
la differenziazione dei finanziamenti dei percorsi formativi di durata triennale
e quadriennale, … e conclude: “Le grandi riforme in atto nel nostro Paese,
sotto la spinta dell’Unione europea, promuovono diversi tasselli nel sistema
educativo, ma spesso in una logica ancora troppo Stato-centrica: l’unica, se-
3 Op. cit., pag. 4.
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condo la narrazione corrente, a soddisfare i requisiti di qualità e occupabilità.
Così, si concentrano gli sforzi sull’Istruzione tecnica e professionale, orientata
verso l’innovazione digitale, sulla formazione e il reclutamento dei docenti della
scuola, sugli ITS, la cui riforma ne ridisegna il profilo, sull’orientamento,
per dare spazio a scelte più consapevoli di giovani e famiglie, ma a partire
dai tradizionali canali scolastici. In tutto questo, manca una proposta diretta
per rilanciare l’Istruzione e formazione professionale (IeFP)4, che
finora viene considerata in modo strumentale e solo in quanto rinforzo per le
politiche attive del lavoro. Eppure, questo canale aveva dimostrato nel corso
degli anni una pari dignità con la scuola contrastando la dispersione mediante
un’efficace inclusività per la fascia più debole dei ragazzi, proprio quei Neet
che i programmi comunitari vorrebbero recuperare”5.
Chi segue la trattativa per il rinnovo del CCNL-FP trova nel “Protocollo
di Intesa per il Rinnovo del CCNL della Formazione Professionale” firmato da
FORMA/CENFOP e OO.SS. di categoria il 16 settembre 2021, analisi analoghe
sul sistema formativo regionale e constata che le numerose disomogeneità
denunciate sono di ostacolo anche per la chiusura positiva della
contrattazione.
Sono molti ad augurarsi che il desiderio di far diventare “stabile” e di
“dimensione nazionale” i diversi sistemi formativi regionali debba essere
una delle priorità della XIX legislatura della Repubblica Italiana, iniziata il
13 ottobre 2022. È ormai evidente a tutti che le criticità ampiamente documentate
sul sistema formativo regionale sono di ostacolo sulla qualità del
servizio per i giovani e per i formatori che vi operano.
Anche queste sole considerazioni ci fanno concludere che i volumi promossi
dal CNOS-FAP e curati dal prof. Zagardo, oltre ad essere ottimi strumenti
conoscitivi dei sistemi formativi regionali, contengono anche spunti
di proposte davvero stimolanti per i decisori politici.
Per questo motivo gli Operatori della Sede Nazionale si augurano che
anche questo testo, che documenta con precisione la ricchezza ma anche la
grande disomogeneità del (sotto)Sistema di IeFP, aiuti il decisore politico
nella individuazione degli interventi necessari per inserire anche questo importante
tassello nel quadro delle riforme in atto nel nostro Paese.
La Sede Nazionale CNOS-FAP
Roma 24 marzo 2023
4 La sottolineatura è nostra.
5 Op. cit., pag. 31.
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La capacità dei giovani di inserirsi nel mondo del lavoro e soddisfare i
bisogni del tessuto produttivo è certamente un obiettivo prioritario del nostro
sistema di Istruzione e formazione professionale (IeFP). Rimane, però,
condizionata da un’offerta formativa troppo distante sui territori per caratteristiche,
ampiezza e modalità. Infatti, risorse impiegate, strumenti utilizzati
e risultati prodotti sono assai diversi da Regione a Regione.
La forte differenziazione e lo squilibrio dell’offerta sul territorio riducono
sensibilmente l’efficacia della formazione e la capacità di indirizzo
alla qualità dell’intero sistema di IeFP. Come un treno lanciato senza sufficiente
controllo, il canale della IeFP raggiunge successi nel suo complesso
ma rischia l’impatto perché non permette un giudizio comune sui suoi
prodotti. Mantiene, infatti, zone grigie consistenti e una stridente disomogeneità,
espressione delle scelte non coordinate di Regioni e P.A., peraltro
depositarie della competenza esclusiva in materia. Lo Stato mantiene l’autorità
di dettare regole comuni che dovrebbero temperare la diversità tra
i modelli regionali, riconducendoli al rispetto di principi stabiliti a livello
nazionale. Primo tra tutti il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni
relative ai diritti fondamentali (il diritto al lavoro e il diritto all’istruzione
e alla formazione) che dovrebbero garantire ad ogni cittadino, su tutto il
territorio nazionale, la presenza di un’offerta di qualità, sostenuta adeguatamente,
stabile, diffusa e completa.
Purtroppo, non sempre è così. Da un lato si deve ritenere che la IeFP in
alcune Regioni sia poco “produttiva” e certamente molti sono i segnali che
ne mettono in evidenza i vuoti, dall’altro però non vanno sottovalutate le carenze
di qualificate politiche di orientamento e accompagnamento accanto
a una reale promozione e valorizzazione dei percorsi professionalizzanti più
utili al sistema Paese. Gli strumenti ci sono e offrono una sufficiente definizione
delle esigenze espresse dal mondo del lavoro. A questo proposito,
un’indagine Unioncamere sui fabbisogni di formazione a medio termine in
Italia1 evidenzia nei prossimi anni un’accelerazione nei fenomeni di qualificazione
dei lavoratori, con un mercato del lavoro in cerca di personale con
qualifica o diploma professionale. La novità di questa preziosa indagine è
che per la prima volta sono stati stimati gli andamenti specifici per l’Istru-
1 Sistema Informativo Excelsior, Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali
in Italia a medio termine (2022-2026), Scenari per l’orientamento e la programmazione della
formazione, Unioncamere, 2022, pp. 25 e 28.
1. La ricerca di una omogeneità
di sistema
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10
zione e formazione professionale2, espressione dei fabbisogni aggiuntivi
del quinquennio. Lo studio rivela un significativo mismatch tra domanda e
offerta di lavoro con un’offerta formativa di qualificati e diplomati in grado
di soddisfare solo il 60% della domanda potenziale, carente, in particolare,
negli indirizzi della meccanica, della logistica e dell’edilizia.
Le indagini Excelsior confermano che avremo più bisogno di specifiche
figure (vedi Tabella 1), non dettate dall’autoreferenzialità dell’offerta formativa.
Inoltre, alla luce degli orientamenti del PNRR, saranno essenziali competenze
green e digitali3 per dare slancio alla ripresa in molte filiere, come moda, agroalimentare,
logistica, turismo e commercio, legno, meccatronica e robotica.
Tabella 1. Principali fabbisogni previsti nel periodo 2022-2026 per artigiani, operai,
professioni impiegatizie e dei servizi
Professioni
Fabbisogno
2022-2026 (v.a.)
scenari* A - B
Tasso di fabbisogno
medio annuo scenari*
A - B
Addetti a raccolta, controllo e recapito documentazione 55.100 - 56.500 5,5 - 5,6
Addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela 74.000 - 81.000 4,9 - 5,3
Conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio dei materiali 25.700 - 29.700 4,7 - 5,4
Artigiani ed operai specializzati dell’artigianato artistico e dello spettacolo 6.800 - 7.500 4,3 - 5,0
Artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento di strutture edili 104.400 - 113.400 4,2 - 4,6
Professioni qualificate nei servizi personali 40.700 - 41.400 4,0 - 4,1
Artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni 93.000 - 100.000 3,9 - 4,2
Addetti alle funzioni di segreteria e di ufficio 268.000 - 291.200 3,8 - 4,1
Artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva e nella manutenzione degli edifici 28.500 - 29.900 3,6 - 3,8
Esercenti delle vendite 111.700 - 129.600 3,5 - 4,0
Operai specializzati di installazione e manutenzione attrezzature elettriche e elettroniche 33.700 - 38.600 3,2 - 3,7
Operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali 38.700 - 46.100 3,2 - 3,8
Attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno e assimilati 19.800 - 22.200 3,2 - 3,6
Addetti alle vendite 179.700 - 203.900 3,1 - 3,4
Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili 68.600 - 78.400 3,1 - 3,5
2 Sulla base della professione associata a un diploma o qualifica professionale è stato
possibile assegnare l’indirizzo più dettagliato adottato nelle rilevazioni Excelsior, individuando
la corrispondenza con 24 delle 26 figure di riferimento relative alle qualifiche professionali e
con 24 delle 29 figure di diploma professionale dell’attuale offerta IeFP.
3 Le competenze green richiedono principalmente profili legati all’edilizia e alla riqualificazione
abitativa, come installatori di impianti a basso impatto ambientale, gestori di reti e
sistemi telematici e tecnici chimici, esperti in componenti per motori elettrici nella meccanica,
responsabili acquisti green. Il sistema formativo si dovrebbe organizzare anche per coprire le
esigenze di sviluppo delle competenze digitali, come l’uso di tecnologie internet e di strumenti
di comunicazione visiva e multimediale, considerate ormai di base per la maggior parte dei
lavori. Si avverte il bisogno di gestori di reti e di sistemi telematici, analisti di software, specialisti
della gestione e del controllo, tecnici elettronici e del marketing digitale. A questo si
aggiunge che la crescente domanda di automazione e digitalizzazione stimola la richiesta di
nuove figure come i tecnici di riparazione dei robot.
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Addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria 45.500 - 49.600 3,1 - 3,4
Altre professioni qualificate nelle attività commerciali 11.200 - 12.600 3,0 - 3,4
Conduttori di veicoli a motore e su rotaie e di macchine agricole 94.600 - 106.500 2,9 - 3,3
Operai agricoli specializzati 12.100 - 13.500 2,9 - 3,2
Operai dei metalli, dei rivestimenti metallici e delle materie plastiche 33.000 - 39.100 2,6 - 3,0
Artigiani e operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento 23.500 - 30.200 2,3 - 3,0
Artigiani e operai specializzati nella lavorazione del cuoio, delle pelli e delle calzature 11.000 - 14.600 2,3 - 3,0
* Si tratta dello scenario A, più restrittivo e meno favorevole all’occupazione dello scenario B.
In questo caso il tasso di fabbisogno corrisponde al rapporto tra fabbisogno e stock in valori
percentuali.
Fonte: Sistema Informativo Excelsior
In generale, l’esperienza nei percorsi IeFP costituisce per i ragazzi una
buona base di partenza e un primo contatto con la realtà lavorativa, tanto
che le attuali richieste ci fanno comprendere che qualifiche e diplomi professionali
sono ricercati in Italia “più ancora delle lauree”4. Lo scostamento
tra domanda proveniente dalle imprese e formazione appare, comunque,
evidente, anche per la mancata copertura sul territorio nazionale di alcune
figure professionali. Sarebbe, certamente, un errore inserire nella programmazione
solo corsi per quelle professionalità che trovano posto nel ristretto
ambito regionale, quando il mercato del lavoro oggi si espande, grazie alla
globalizzazione, oltre i confini del proprio territorio di appartenenza. Ma
uno sbaglio ancora più grande sarebbe non soddisfare i bisogni formativi
delle imprese del proprio tessuto economico per un inadeguato reperimento
di risorse finanziarie, uno scarso controllo della qualità del processo formativo
o per scelte di programmazione al ribasso, più economiche ma distorsive
rispetto alle effettive necessità del mercato.
4 Sistema informativo Excelsior, Formazione professionale e lavoro. Gli sbocchi lavorativi
per le qualifiche e i diplomi professionali nelle imprese, 2022.
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Tabella 2. Mappa delle figure professionali delle Istituzioni formative accreditate in Italia nell’ a.f. 2022/23
Figure nazionali
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Liguria
P.A. Bolzano
P.A. Trento
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Operatore agricolo
Operatore del mare e delle acque interne
Tecnico agricolo
Operatore delle produzioni alimentari
Tecnico delle produzioni alimentari
Operatore del legno
Tecnico del legno
Operatore abbigliamento e prodotti tessili per casa
Operatore delle produzioni tessili
Operatore alle lavorazioni di prodotti di pelletteria
Operatore delle calzature
Tecnico abbigliamento e prodotti tessili per la casa
Tecnico delle lavorazioni tessili
Tecnico delle lavorazioni di pelletteria
Operatore delle produzioni chimiche
Operatore alle lavorazioni dei materiali lapidei
Operatore alle lavorazioni dell’oro, metalli preziosi
Tecnico delle lavorazioni dei materiali lapidei
Tecnico lavorazioni dell’oro e metalli preziosi
Tecnico lavorazioni del ferro e metalli non nobili
Operatore edile
Tecnico edile
Operatore meccanico
Operatore alla riparazione dei veicoli a motore
Operatore di impianti termoidraulici
Operatore elettrico
Operatore montaggio imbarcazioni da diporto
Tecnico modellazione e fabbricazione digitale
Tecnico per la gestione di impianti di produzione
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Tecnico per l’automazione industriale
Tecnico riparatore di veicoli a motore
Tecnico di impianti termici
Tecnico delle energie rinnovabili
Tecnico elettrico
Operatore dei sistemi e dei servizi logistici
Tecnico dei servizi logistici
Operatore ai servizi di vendita
Tecnico commerciale delle vendite
Operatore informatico
Tecnico informatico
Operatore gestione acque risanamento ambientale
Operatore grafico
Tecnico grafico
Operatore del benessere
Tecnico dei trattamenti estetici
Tecnico dell’acconciatura
Tecnico allestimenti impianti dello spettacolo
Operatore della ristorazione
Operatore ai servizi di promozione e accoglienza
Tecnico di cucina
Tecnico dei servizi di sala-bar
Tecnico dei servizi di promozione e accoglienza
Tecnico di animazione turistico-sportiva e t. libero
Operatore ai servizi di impresa
Tecnico dei servizi di impresa
Fonti: Abruzzo, dd n. 178 /dpg 021 del 20.5.2022 (ammessi al finanziamento); Basilicata, nessun corso presente; Calabria, dd. n. 1666 del 21.2.2022
e dd n. 12554 del 18.10.2022 (ammessi al finanziamento); Campania, dd n. 7 del 12.1.2022, dd 402/2022 e 422/2022. (ammissibili e finanziabili);
dgr 2173 del 20.12.2021 e sito Amministrazione regionale (offerta); Friuli-Venezia Giulia, Effepi (ammessi); Lazio, siti degli Odf (corsi finanziabili);
Liguria, ddg n. 1880 del 11.8.2022, dgr n. 789-2022 del 5.8.2022 (azioni finanziabili); Lombardia, ddg n. 15603 del 17.11.2021 (corsi finanziabili);
Marche, dd n.933 24.10.2022, dd n. 1084 1.12.2022, dd n. 1100 5.12.2022, dd n. 1208 del 23.12.2022 (ammissione a finanziamento); Molise, Amministrazione
regionale (percorsi finanziati), Piemonte, dd n. 65/a1503b/2022 del 13.10.2022 (corsi ammissibili); Puglia, dd n.1704 del 17.10.2022 e
dd n. 2103 del 14.12.2022 (ammessi al finanziamento); Sardegna, dd n. 1010 dell’11.3.2022, dd n. 4348 del 27.9.2022 (ammessi al finanziamento);
Sicilia, ddg 2388 25/11/2022 (ammessi al finanziamento); Toscana, dd n. 4084 del 23.2.2022 (ammessi a finanziamento); Umbria, Amministrazione
regionale (ammessi al finanziamento); Valle d’Aosta, pd n. 8042 del 21.12.2021 (progetti approvati); Veneto, dgr n. 995 11.8.2022, dgr n. 36
20.1.2022 dgr n. 35 20.1.2022, dgr n. 1006 12.8.2022, dgr n. 1030 28.8.2022, dgr n. 996 11.8.2022 (interventi ammessi); Bolzano (P.A.), dgp n. 1109
del 21.12.2021 (ammessi a finanziamento); Trento (P. A.), Vivoscuola (approvati).
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Un aiuto per comprendere questa situazione potrebbe venire dalla Tabella
2 che mostra visivamente quali siano oggi le lacune delle tipologie di
formazione, prima causa della mancata corrispondenza dell’offerta ai fabbisogni
del territorio. In alcune Regioni, infatti, non c’è formazione delle Istituzioni
formative accreditate (IF) per determinate qualifiche, nonostante le
specificità del territorio potrebbero essere favorevoli alla loro realizzazione.
In altre, invece, i qualificati eccedono in alcuni casi le capacità del potenziale
bacino di utenza. Queste criticità si manifestano in particolare nel Mezzogiorno
dove, ad esempio, manca quasi del tutto la formazione degli Enti
accreditati nel settore economico professionale “agricoltura, silvicoltura e
pesca”, nonostante la robusta vocazione agricola e marinara delle Regioni
del Sud. Qui, le attese di occupazione si collocherebbero, secondo le stime
Unioncamere5 (espressione dei fabbisogni aggiuntivi come saldo tra ingressi
e uscite) tra le 14.100 e le 15.200 unità di personale da assumere come operatori
nei prossimi 5 anni. Diversamente, secondo i più recenti dati INAPP6,
l’offerta di qualificati del settore agricolo assicura in Italia poco più di 1.700
unità in un anno, di cui solo l’8% nel Meridione. Dunque, troppo poco per
venire incontro alle necessità manifestate, nonostante si aprano spazi per
professioni green totalmente nuove. Una situazione simile si avverte ancora
più nettamente nel settore “edilizia”, dove i fabbisogni si collocano tra le
61.500 e le 69.700 unità per lo stesso periodo quinquennale, a fronte di soli
292 qualificati nell’ultimo anno, collocati essenzialmente al Nord. Anche qui
si manifestano vuoti nella programmazione in quasi tutto il Centro-Sud, ad
eccezione di Toscana e Puglia. Un po’ meglio va nel settore “meccanica e
impiantistica”, che presenta le corrispondenti figure professionali in quasi
tutte le Regioni e P.A., ad eccezione di Basilicata e Calabria, carenti sia per
le figure di operatore che per quelle di tecnico. Ma un problema si pone
quando si considerano le richieste complessive del mercato che prevede per
i soli “operatori meccanici” un assorbimento tra le 22.900 e le 27.200 unità
all’anno a fronte degli attuali 4.900 qualificati. Dunque, un quinto dell’effettivo
fabbisogno annuale. Così pure, le richieste di personale del settore della
“logistica” vanno dalle 10.000 alle 11.200 unità all’anno, mentre le risposte
della programmazione assicurano appena 200 qualificati l’anno in tutta Italia
(di cui nel Mezzogiorno solo l’11%). Il settore “informatico-elettronico”
è coperto in 8 Regioni e P.A. su 21, ma sufficientemente distribuite sul territorio.
L’output attuale è di 1.600 qualificati contro un fabbisogno 6 volte superiore.
Le “produzioni alimentari”, ben rappresentate sul territorio, contano
al massimo su un bacino di 2.000 potenziali assunti per anno, mentre
l’offerta eccede di quasi un quarto (sono stati 2.500 i qualificati in un anno).
L’“operatore del legno”, presente con i relativi corsi soprattutto al Nord,
5 Sistema Informativo Excelsior, Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali
in Italia a medio termine (2022-2026), Scenari per l’orientamento e la programmazione della
formazione, Unioncamere, 2022, pp. 71-72 e 82-83.
6 Inapp, XIX Rapporto di Monitoraggio del sistema di Istruzione e formazione professionale
e dei percorsi in duale nella IeFP, a.f. 2019-2020, 2022, Tabella 25, p.101.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
espone un fabbisogno che può raggiungere le 3.500 unità annuali, mentre i
qualificati non arrivano alle 600 unità all’anno. Si avverte il vuoto formativo
per la figura di operatore delle “produzioni chimiche”, che vede il numero
dei percorsi delle IF concentrato esclusivamente in Lombardia. Per questo
settore, il fabbisogno annuale sarebbe 3 volte superiore al numero dei qualificati.
Ancora carente, al Sud e nelle Isole, la formazione specifica nel settore
delle “vendite”, che assorbirebbe 7.300 unità all’anno a fronte dei circa
2.000 qualificati attuali. Poco diffusa la formazione nelle lavorazioni di prodotti
di “pelletteria e calzature” che attivano corsi per un numero limitato
di allievi (di cui appena 64 qualificati come operatori delle calzature), prevalentemente
in Centro Italia (Toscana e Marche), a fronte di un fabbisogno
di 500-700 addetti richiesti ogni anno. Una sola Regione del Sud (Abruzzo)
forma per le lavorazioni dei materiali lapidei, mentre la lavorazione dell’oro
e di altri materiali preziosi sembra appannaggio di poche Regioni del Nord
(Piemonte, Lombardia e Veneto), a fronte di 300-400 potenziali assunzioni.
Più equilibrato è il settore “abbigliamento”, che vede vuoti formativi ma
anche presenze di corsi distribuiti su tutto il territorio nazionale, pur nel
contesto di un ridotto mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Una totale
copertura di corsi su tutto il territorio nazionale si rileva, invece, per le più
economiche qualifiche “benessere” e “ristorazione” che tuttavia presentano
da tempo una saturazione nel loro settore. Il primo, il settore “benessere”,
conterebbe al massimo su 19.700 assunzioni in 5 anni (in media circa 3.900
all’anno) a fronte di un bacino ormai più che colmo di 9.200 qualificati solo
nell’ultimo anno (di cui il 35% al Centro-Sud). Il secondo, la “ristorazione”,
richiede 18.500 assunzioni all’anno a fronte di un numero eccedente di
qualificati (14.300 all’anno di cui il 47% al Centro-Sud). Tali dati dovrebbero
portare a una seria riflessione in quanto l’indagine Unioncamere ha un
margine di precisione più elevato che in passato in quanto rileva non solo le
assunzioni, ma anche i fabbisogni come saldo tra ingressi e uscite.
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16
Tabella 3. Contratti previsti di qualifica e diploma professionale per difficoltà di
reperimento - 2022
Regioni/Ripartizioni
geografiche
Non difficili da
reperire (v.%)
Difficili da
reperire (v.%)
di cui Totale
contratti 2022
(v.a.)
Ridotto numero di
candidati (v.%)
Inadeguatezza dei
candidati (v.%)
Altri motivi
(v.%)
Piemonte 54,9 45,1 25,8 14,4 4,8 124.600
Valle d’Aosta 52,3 47,7 33,3 11,6 2,8 8.700
Lombardia 55,3 44,7 25,9 14,1 4,7 327.520
Liguria 56,0 44,0 26,8 14,1 3,1 48.360
Trentino-Alto Adige 45,6 54,4 38,6 11,7 4,1 77.320
Veneto 52,7 47,3 30,0 13,1 4,3 202.460
Friuli-Venezia Giulia 49,4 50,6 30,9 15,8 3,9 44.970
Emilia-Romagna 54,0 46,0 29,3 12,8 4,0 173.090
Toscana 56,2 43,8 27,1 13,3 3,3 134.350
Umbria 52,5 47,5 27,4 15,3 4,8 25.900
Marche 55,8 44,2 28,6 12,2 3,3 57.500
Lazio 61,1 38,9 23,2 12,0 3,6 145.280
Abruzzo 58,4 41,6 26,1 11,8 3,6 48.900
Molise 61,3 38,7 24,6 10,8 3,3 7.530
Campania 65,4 34,6 17,9 13,3 3,4 131.030
Puglia 65,3 34,7 18,7 13,7 2,2 106.420
Basilicata 59,3 40,7 21,8 16,2 2,7 14.490
Calabria 63,0 37,0 22,0 12,1 2,8 38.960
Sicilia 62,8 37,2 18,2 15,9 3,2 100.030
Sardegna 60,3 39,7 23,4 12,9 3,4 58.680
Totale ITALIA 57,0 43,0 25,8 13,4 3,8 1.876.090
Nord-Ovest 55,2 44,8 26,1 14,2 4,5 509.180
Nord-Est 51,7 48,3 31,2 13,0 4,1 497.840
Centro 57,9 42,1 25,8 12,8 3,6 363.030
Sud e Isole 63,2 36,8 20,1 13,7 3,1 506.040
Totale ITALIA 57,0 43,0 25,8 13,4 3,8 1.876.090
Fonte: Unioncamere - ANPAL, Sistema informativo Excelsior 2022
Tra i 1.876.090 contratti previsti delle imprese nell’anno 2022 con qualifica
e diploma professionale (domanda potenziale), il 25,8% è considerato
di difficile reperimento (Tabella 3) per la “mancanza di candidati” dovuta
alla scarsa offerta di formazione regionale e un ulteriore 13,4% mette a
nudo l’“inadeguatezza delle competenze” dei candidati, giudicati dalle imprese
inesperti e/o non ancora all’altezza di svolgere alcuni compiti professionali
specifici.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Tabella 4. Modalità attuative dei percorsi di IeFP. Tabella di transizione a.f. 2022/23
Tipologie
Percorsi con riferimento al repertorio nazionale dell’offerta IeFP
Percorsi di accompagnamento
A B C D E F
Modalità 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
3 anni in IeFP integrale
1 o 2 anni in IeFP integrale
3 anni in sussidiarietà
complementare
3 anni in sussidiarietà
integrativa
3 anni in sussidiarietà
(ex 61/2017)
4° anno con diploma
5° anno integrativo
percorsi di IeFP
per la licenza media
larsa esterni
con finanziamento
1-2 anni
personalizzati/destrutturati
percorsi di FP per svantaggiati
accompagnamento
apprendis/lavoro
Piemonte 2011/12 2008/09 2016/17 2018/19 2018/19 2011/12 2006/07 2004/05 2006/07 2009/10 2020/21
Valle d’Aosta 2016/17 2016/17 2016/17
Lombardia 2002/03 2006/07 2018/19 2018/19 2018/19 2005/06 2007/08 2008/09 2002/03 2002/03
Liguria 2003/04 2018/19 2018/19 2009/10 2010/11 2008/09 2018/19 2021/22
P.A.Bolzano ante ‘03 ante ‘03 2014/15 ante ‘03 ante ‘03
P.A.Trento ante ‘03 2002/03 2014/15 ante ‘03 2008/09
Veneto 2012/13 2018/19 2018/19 2018/19 2013/14 2002/03 2002/03
Friuli-Venezia Giulia 2011/12 2018/19 2018/19 2018/19 2012/13 2007/8 2010/11 2012/13 2002/03
Emilia-Romagna 2019/20* 2005/06 2018/19 2018/19 2016/17 2011/12 2018/19
Toscana 2018/19 2009/10 2018/19 2018/19 2018/19 2015/16 2007/08 2009/10 2004/05
Umbria 2018/19 2013/14 2018/19 2018/19 2016/17 2019/20 2019/20
Marche 2010/11 2010/11 2018/19 2018/19 2016/17
Lazio 2002/03 2015/16 2019.20 2022/23 2016/17 2019/20
Abruzzo 2003/04 2018/19 2018/19 2016/17 2011/12
Molise 2006/07 2014/15 2019/20 2019/20 2014/15 2019/20 2015/16 2018/19 2021/22
Campania 2019/20 2017/18 2018/19 2018/19 2010/11 2005/06
Puglia 2011/12 2019/20 2019/20 2017/18
Basilicata 2017/18 2020/21 2020/21
Calabria 2005/06 2018/19 2021/22 2021/22 2014/15 2010/11
Sicilia 2003/04 2018/19 2018/19 2018/19 2011/12 2012/13 2009/10 2014/15
Sardegna 2017/18 2016/17 2014/15 2018/19 2018/19 2018/19 2022/23 2007/08 2022/23
Legenda: nelle caselle grigie e sottolineate si riporta l’anno nel quale la tipologia è stata estinta
(1° anno nel quale i percorsi non sono più attivati al 1° anno), in quelle bianche è contenuta
l’indicazione del 1°anno di avvio della tipologia. * Personalizzazione
Fonte: Amministrazioni regionali
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18
Tra le principali figure professionali con difficoltà di reperimento per
scarse competenze troviamo non solo gli operai specializzati nel funzionamento
di macchinari complessi ma anche gli operatori della cura estetica.
Invece, gli artigiani mantengono in genere un basso indice di inadeguatezza.
Mentre il dato che rivela le carenze di natura qualitativa nella formazione
non presenta elementi di squilibrio tra Nord e Sud (Tabella 3), il dato
relativo al divario quantitativo tra la domanda e l’offerta di lavoro (ossia
il difficile reperimento per “ridotto numero di candidati”) evidenzia una diversità
nella maggiore richiesta inevasa delle Regioni Settentrionali (26,1%
Nord-Ovest e 31,2% Nord-Est) rispetto al Sud e alle Isole (20,1%). Potrebbe
sembrare paradossale, visto il numero assai inferiore di iscritti della IeFP
nel Mezzogiorno, ma il fenomeno può ricondursi ad una ancora scarsa attenzione
da parte delle imprese locali al sistema degli IeFP e alle potenzialità
che esso può sviluppare. Dove il sistema formativo è maturo ed evoluto
si ottiene un risultato apprezzabile in termini di supporto al mercato del
lavoro che richiama a sua volta nuova occupazione sul territorio.
A una maggiore uniformità delle modalità attuative dei percorsi di
IeFP (Tabella 4), con quasi tutte le Regioni e P.A. che ormai hanno adottato
i percorsi triennali integrali di formazione e un riallineamento sulla sussidiarietà
ex d.lgs 61/2017, fa riscontro un’articolata disomogeneità nei diversi
contesti territoriali che fa capo essenzialmente a due cause principali:
la geopardizzazione delle modalità di offerta e la diversità e instabilità delle
erogazioni a sostegno del settore.
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19
Il fenomeno della disomogeneità si avverte innanzitutto nel peso degli
iscritti. Al Nord la loro partecipazione al sistema è maggiore, mentre alcune
Regioni del Centro-Sud o mantengono una presenza appena simbolica di
allievi delle Istituzioni formative accreditate o mancano del tutto all’appello.
In altre parole, c’è una grande sproporzione nei numeri dei percorsi e degli
allievi che certamente non fa bene al sistema.
Figura 1. Allievi IeFP su 14-17enni per ripartizione geografica e tasso di dispersione
scolastica a.f. 2019/20
2. La geopardizzazione
delle modalità di offerta
Fonte: Inapp
Secondo i dati ufficiali più recenti dell’Inapp, gli iscritti ai percorsi di
IeFP delle Istituzioni formative accreditate sono stati 53.066 in Lombardia,
19.566 in Veneto e 19.450 in Piemonte. Viceversa, in Basilicata non
vi erano iscritti, mentre numeri assai scarsi di iscritti che non superavano
il 2% della popolazione giovanile potenzialmente interessata, sono stati
rilevati in Campania (714), Calabria (430), Marche (93), Puglia (621), Sardegna
(422) e Toscana (329). Sarà, pertanto, utile aiutare le Regioni che
scontano un ritardo nello sviluppo della loro infrastruttura formativa a
fissare obiettivi condivisi, incrementando l’offerta delle Istituzioni formative
in ragione dell’efficacia educativa finora dimostrata, degli esiti occupazionali
e delle priorità regionali. Inoltre, esaminando questi dati e quelli
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20
della dispersione scolastica1, ci si rende conto che la formazione è carente
nelle zone che più ne avrebbero necessità, considerando lo svantaggio scolastico
e lo sviluppo delle Istituzioni formative sul territorio. Dalla Figura
1 si nota che il Mezzogiorno ha le medie più alte di dispersione (complessivamente,
Sud 15,5 e Isole 17,9) mentre le sue Regioni mostrano la percentuale
più bassa di iscritti delle Istituzioni formative accreditate sulla
popolazione di 14-17enni.
Gli ultimi dati disponibili rilevano una più bilanciata programmazione
che vede in Italia (Figura 2) l’apporto sussidiario della scuola
nella IeFP ridotto a poco più di un terzo degli iscritti totali (sono il 37%
tra il I e il IV anno nell’a.f. 2019/20), attestandosi nel solo primo anno
a meno del 30% degli iscritti iniziali quando pochi anni prima, nell’a.f.
2016/17, superava abbondantemente il 50%. In particolare, l’andamento
più favorevole per le Istituzioni formative accreditate (IF) si presenta
nelle Regioni settentrionali2, dove la formazione a qualifica/diploma delle
Istituzioni scolastiche (IS) raggiunge appena un sesto del totale degli
effettivi della IeFP nel primo anno di frequenza. Un dato apprezzabile,
perché al primo anno il processo di crescita della formazione si accelera
e, in condizioni di contesto relativamente stabili, diventa più predittivo
dell’andamento futuro che non i 4 anni dell’intero periodo di formazione.
Il trend positivo delle Istituzioni formative del privato sociale3 continua
anche nelle Regioni del Centro, dove per la prima volta più di 1 iscritto
su 2 al primo anno frequenta i CFP. Al Sud regge ancora il muro del 50%
degli iscritti IeFP a primo anno nelle Istituzioni scolastiche, ma ricordiamo
che appena l’anno precedente la scuola copriva il 73% degli iscritti
iniziali (erano l’85% nell’a.f. 2010/11). La sfida più impegnativa rimane
che a questo rinnovato contesto possano corrispondere comuni garanzie
di qualità e un efficace monitoraggio sui risultati, accompagnato da limitate
ma incisive premialità e sanzioni.
1 Early leavers from education and training by sex and NUTS 2 regions, online data code:
EDAT_LFSE_16 last update: 15/02/2023 23:00.
2 Si fa riferimento al primo anno del percorso a qualifica e, pertanto, per la sola Regione
Emilia-Romagna, si considera il primo anno del biennio di formazione.
3 Ormai, a regime, si dovrebbe parlare di “pubblico sociale” nello stesso senso delle public
schools inglesi, espressione dell’iniziativa di gruppi sociali in seno alla collettività pubblica.
Qui “pubblico” assume il significato di “aperto a chiunque” e non di “statale”.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Figura 2. Tasso di formazione/scolarizzazione nella IeFP al I anno e al I-IV anno.
a.f. 2019/20
17
nelle regioni settentrionali13, dove la formazione a qualifica/diploma delle Istituzioni scolastiche
(IS) raggiunge appena un sesto del totale degli effettivi della IeFP nel primo anno di frequenza.
Un dato apprezzabile, perché al primo anno il processo di crescita della formazione si accelera e, in
condizioni di contesto relativamente stabili, diventa più predittivo dell’andamento futuro che non i 4
anni dell’intero periodo di formazione. Il trend positivo delle Istituzioni formative del privato sociale14
continua anche nelle regioni del Centro, dove per la prima volta più di 1 iscritto su 2 al primo
anno frequenta i CFP. Al Sud regge ancora il muro del 50% degli iscritti IeFP a primo anno nelle
Istituzioni scolastiche, ma ricordiamo che appena l’anno precedente la scuola copriva il 73% degli
iscritti iniziali (erano l’85% nell’a.f. 2010/11). La sfida più impegnativa rimane che a questo rinnovato
contesto possano corrispondere comuni garanzie di qualità e un efficace monitoraggio sui risultati,
accompagnato da limitate ma incisive premialità e sanzioni.
Figura 2. Tasso di formazione/scolarizzazione nella IeFP al I anno e al I-IV anno. a.f. 2019/20
Fonte: Inapp
Il processo che accompagna l’apporto della scuola alla IeFP nell’alveo di un sostegno funzionale
giova alla stabilità del sistema, ma rimane ancora eccessivo lo squilibrio nel tasso di formazione
espresso dalle regioni, in alcune delle quali le quote di sussidiarietà appaiono ancora troppo elevate
(ad esempio, Marche 95,8, Puglia 87,4, Umbria 86,4). Con una scuola meno interventista, l’offerta
fisiologicamente sussidiaria (che per definizione mai dovrebbe diventare sostitutiva) diminuirebbe
nel tempo, aprendo la strada a una maggiore consistenza degli standard dell’offerta primaria delle
Istituzioni formative accreditate, ma anche a un’innovazione didattica e a laboratori e sperimentazioni
più facimente realizzabili in questo contesto. Tuttavia, la principale occasione di sviluppo del
13 Si fa riferimento al primo anno del percorso a qualifica e, pertanto, per la sola Regione Emilia-Romagna, si considera
il primo anno del biennio di formazione.
14 Ormai, a regime, si dovrebbe parlare di “pubblico sociale” nello stesso senso delle public schools inglesi, espressione
dell’iniziativa di gruppi sociali in seno alla collettività pubblica. Qui "pubblico" assume il significato di “aperto a
chiunque” e non di “statale”.
84
76
52
47 49
38
71
63
16 24 48 53 51 62 29 37
Nord I
anno
Nord I-IV
anno
Centro I
anno
Centro IIV
anno
Sud I
anno
Sud I-IV
anno
Italia I
anno
Italia I-IV
anno
IS
IF
Fonte: Inapp
Il processo che accompagna l’apporto della scuola alla IeFP nell’alveo
di un sostegno funzionale giova alla stabilità del sistema, ma rimane ancora
eccessivo lo squilibrio nel tasso di formazione espresso dalle Regioni, in
alcune delle quali le quote di sussidiarietà appaiono ancora troppo elevate
(ad esempio, Marche 95,8, Puglia 87,4, Umbria 86,4). Con una scuola
meno interventista, l’offerta fisiologicamente sussidiaria (che per definizione
mai dovrebbe diventare sostitutiva) diminuirebbe nel tempo, aprendo
la strada a una maggiore consistenza degli standard dell’offerta primaria
delle Istituzioni formative accreditate, ma anche a un’innovazione didattica
e a laboratori e sperimentazioni più facimente realizzabili in questo contesto.
Tuttavia, la principale occasione di sviluppo del sistema viene dalla
capacità da parte di tutte le Amministrazioni di strutturare e gestire efficaci
strumenti di controllo e criteri di indirizzo e promozione dell’offerta, che
sarebbe molto utile fossero condivisi tra Regioni e P.A. anche per una proficua
contaminazione delle pratiche migliori. Risulterebbe, allora, evidente
che le carenze delle realtà formative non possano più diventare un alibi di
fronte alla collettività per il mancato presidio della funzione pubblica sul
mainstream primario delle Istituzioni formative.
In Italia, tra gli iscritti ai percorsi di IeFP, quelli delle IF sono in leggera
ma costante crescita negli anni in rapporto alla corrispondente popolazione
di 14-17enni (Figura 3). Attualmente, si attestano al 6,9% del totale,
mentre quelli delle IS sono dimezzati al 4,1% rispetto all’8,2% di appena 6
anni prima. In tal modo, si è invertito a favore delle IF il cospicuo margine
che distanziava, solo pochi anni addietro, i due settori professionalizzanti.
Tuttavia, l’evidenza della geopardizzazione del sistema si trova esaminando
i dati a livello di ripartizione geografica.
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Figura 3. Allievi di IeFP (I-IV anno) su popolazione di 14-17enni Italia e ripartizione
geografica.
Fonte: Istat e Inapp
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
In Figura 3 si riportano i grafici che sottolineano visibilmente il fenomeno
di una disomogeneità che, pur non essendo strutturale, mostra forti
resistenze a risolversi. Al Nord, gli iscritti delle IF coprono negli ultimi 3
anni una consolidata quota dell’11,5% sulla popolazione di 14-17enni, mentre
la quota di quelli delle IS raggiunge appena un terzo di quella degli Enti
accreditati. Qui, la distanza tra i due gruppi non accenna a ridursi dall’a.f.
2013/14. Nel resto del Paese, invece, pur nel sofferto percorso di avvicinamento
realizzato negli ultimi 4 anni, si mantiene una presenza più che paritaria
delle Istituzioni scolastiche su quelle formative e il ricorso a un uso
eccedente della sussidiarietà. Rispetto al Nord Italia, al Sud si invertono le
proporzioni, con una quota di iscritti delle Istituzioni formative sul totale
dei 14-17enni di appena il 2,9% a fronte di un 4,7% delle Istituzioni scolastiche.
Il quadro che ne risulta mostra che al Nord il contrasto alla dispersione
dei 14-17enni mediante la IeFP è più efficace.
Sulla carta tutte le Amministrazioni concordano sul principio dell’allineamento
dei tempi per la programmazione di partenza dei corsi, da realizzare in
sintonia con l’inizio dell’anno scolastico. Tuttavia, si riscontrano ancora ritardi
significativi in alcune Regioni, specialmente del Mezzogiorno, come appare
dalle schede regionali di questo volume. La conseguenza più importante del disallineamento
dell’inizio dei corsi è che senza un adeguamento temporale a
quello degli altri canali scolastici si contribuisce indirettamente alla confusione
dei giovani e delle loro famiglie, rendendo più complessa l’opera, già difficile, di
orientamento e diffusione della IeFP rispetto all’offerta scolastica tradizionale.
Oltre a ciò, si corre il rischio di destabilizzare anche i soggetti operanti, creando
incertezza e difficoltà per l’andamento dei corsi stessi.
2.1 Gli squilibri in apprendistato e nel duale
Le raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea hanno affidato
all’apprendistato un ruolo strategico per il rafforzamento dei sistemi di alternanza
scuola–lavoro ispirati all’approccio work-based. La raccomandazione
del 15 marzo 2018 per un quadro europeo dell’apprendistato individuava 14
criteri che si dovrebbero utilizzare per sviluppare apprendistati efficaci e di
qualità. Così pure, la raccomandazione del 24 novembre 2020, relativa all’Istruzione
e formazione professionale per la competitività sostenibile, l’equità
sociale e la resilienza, sollecitava a migliorare l’apprendistato all’interno del
sistema di Istruzione e formazione professionale, al fine di ridurre lo “skill mismatch”
tra educazione e mondo del lavoro. Diversamente, i dati dell’ultimo
Rapporto di monitoraggio nazionale dell’Inapp hanno rilevato che, nell’anno
formativo 2019/20, sono stati solo il 2,7% i contratti di apprendistato di primo
livello4 sul totale dei contratti di apprendistato. I dati indicano un’accentuata
concentrazione al Nord degli apprendisti di primo livello in formazione
4 Vaccaro Silvia, Il ruolo della formazione nell’apprendistato, Intervento a “L’apprendistato
e le sue traiettorie di evoluzione”, webinar, 23 giugno, 2022 https://oa.inapp.org/xmlui/
handle/20.500.12916/3569.
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24
(87,4%), che sono presenti, in particolare, nella Provincia Autonoma di Bolzano
(39,4%), in Lombardia (29,5%) e in Veneto (11,5%). Al Centro-Sud, invece,
solo la Sicilia evidenzia una percentuale superiore al 4%.
A fronte di un quadro normativo troppo differenziato a livello regionale,
incapace di offrire pari opportunità a tutti, si comprende la forte concentrazione
degli apprendisti in formazione in alcuni territori rispetto ad
altri (Figura 4), in forza delle pratiche dell’istituto contrattuale adottate.
Pertanto, i profili gestionali del contratto andavano unificati per la durata,
la valutazione e certificazione delle competenze, le condizioni di attivazione
del contratto e il doppio status dello studente/lavoratore. In tal senso, la
circolare MLPS R.0000012 del 6.6.2022 cerca di fornire soluzioni univoche
della normativa vigente per favorire l’applicazione uniforme del contratto di
apprendistato di primo livello su tutto il territorio nazionale, salva la facoltà
per Regioni e Province Autonome di regolare gli aspetti di propria competenza
e di fissare ulteriori requisiti. Nel corso del tempo avremo modo di
vedere se questi indirizzi avranno sortito gli effetti desiderati.
Figura 4. Quota di apprendisti di primo livello in formazione per Regione/P.A.
20
2.1 Gli squilibri in apprendistato e nel duale
Le raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea hanno affidato all’apprendistato un ruolo
strategico per il rafforzamento dei sistemi di alternanza scuola–lavoro ispirati all’approccio workbased.
La raccomandazione del 15 marzo 2018 per un quadro europeo dell’apprendistato individuava
14 criteri che si dovrebbero utilizzare per sviluppare apprendistati efficaci e di qualità. Così pure,
la raccomandazione del 24 novembre 2020, relativa all’Istruzione e formazione professionale per la
competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza, sollecitava a migliorare l’apprendistato
all’interno del sistema di Istruzione e formazione professionale, al fine di ridurre lo “skill mismatch”
tra educazione e mondo del lavoro. Diversamente, i dati dell’ultimo Rapporto di monitoraggio
nazionale dell’INAPP hanno rilevato che, nell’anno formativo 2019/20, sono stati solo il
2,7% i contratti di apprendistato di primo livello15 sul totale dei contratti di apprendistato. I dati
indicano un’accentuata concentrazione al Nord degli apprendisti di primo livello in formazione
(87,4%), che sono presenti, in particolare, nella Provincia autonoma di Bolzano (39,4%), in Lombardia
(29,5%) e in Veneto (11,5%). Al Centro-Sud, invece, solo la Sicilia evidenzia una percentuale
superiore al 4%.
A fronte di un quadro normativo troppo differenziato a livello regionale, incapace di offrire pari
opportunità a tutti, si comprende la forte concentrazione degli apprendisti in formazione in alcuni
territori rispetto ad altri (Figura 4), in forza delle pratiche dell’istituto contrattuale adottate. Pertanto,
i profili gestionali del contratto andavano unificati per la durata, la valutazione e certificazione
delle competenze, le condizioni di attivazione del contratto e il doppio status dello studente/
lavoratore. In tal senso, la circolare MLPS R.0000012 del 6.6.2022 cerca di fornire soluzioni univoche
della normativa vigente per favorire l’applicazione uniforme del contratto di apprendistato di
primo livello su tutto il territorio nazionale, salva la facoltà per Regioni e Province autonome di regolare
gli aspetti di propria competenza e di fissare ulteriori requisiti. Nel corso del tempo avremo
modo di vedere se questi indirizzi avranno sortito gli effetti desiderati.
Figura 4. Quota di apprendisti di primo livello in formazione per Regione/P.A.
Fonte: INAPP
Oltre all’apprendistato, anche il sistema duale presenta asimmetrie, nonostante faccia parte da
tempo della strategia europea per il rafforzamento dei sistemi work-based. Una prima riflessione
suggerisce che laddove le procedure e i finanziamenti legati all’apprendistato formativo sono dispo-
15 Vaccaro Silvia, Il ruolo della formazione nell’apprendistato, Intervento a “L’apprendistato e le sue traiettorie di
evoluzione”, webinar, 23 giugno, 2022 https://oa.inapp.org/xmlui/handle/20.500.12916/3569.
39,41
29,50
11,52
8,00
0,73
3,72 2,50
2,38 0,76 0,73 0,60 0,11 0,02 0,02
P.A.Bolzano
Lombardia
Veneto
Sicilia
Liguria
Toscana
Emilia-R
Piemonte
P.A.Trento
Lazio
Fonte: INAPP
Oltre all’apprendistato, anche il sistema duale presenta asimmetrie, nonostante
faccia parte da tempo della strategia europea per il rafforzamento
dei sistemi work-based. Una prima riflessione suggerisce che laddove le procedure
e i finanziamenti legati all’apprendistato formativo sono disponibili
in maniera stabile e strutturale il sistema duale riesce a funzionare meglio.
Nell’a.f. 2019/20 gli iscritti alla IeFP duale di I anno nelle Istituzioni formative
sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente, passando da
3.935 a 8.9115. La quota di partecipazione al sistema duale sul totale della
5 Come già evidenziato, nella Regione Emilia-Romagna si considera il primo anno del
biennio di formazione.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
IeFP delle Istituzioni formative accreditate passa dal 7,4% dell’a.f. 2018/19
al 16,1% dell’anno formativo successivo, ma la distribuzione degli iscritti in
modalità duale si presenta ancora disomogenea. Alcune Regioni e P.A. (Figura
5) finanziano esclusivamente percorsi di IeFP ordinamentale (Puglia e
Calabria) o prevalentemente (come il caso di Piemonte e Lombardia), mentre
i percorsi in duale si estendono a nuove Regioni (Valle d’Aosta, Toscana,
Umbria, Marche, Campania e Sardegna). Complessivamente, è al Nord che
si rileva la quota maggiore di iscritti ai percorsi ordinamentali, mentre al
Sud e nelle Isole l’incremento dei duali può attribuirsi quasi esclusivamente
alla maggiore partecipazione di Molise e Sicilia, vicine alla soglia del 50%.
21
gli iscritti alla IeFP duale di I anno nelle Istituzioni formative sono più che raddoppiati rispetto
all’anno precedente, passando da 3.935 a 8.91116. La quota di partecipazione al sistema duale sul
totale della IeFP delle Istituzioni formative accreditate passa dal 7,4% dell’a.f. 2018/19 al 16,1%
dell’anno formativo successivo, ma la distribuzione degli iscritti in modalità duale si presenta ancora
disomogenea. Alcune Regioni e P.A. (Figura 5) finanziano esclusivamente percorsi di IeFP ordinamentale
(Puglia e Calabria) o prevalentemente (come il caso di Piemonte e Lombardia), mentre i
percorsi in duale si estendono a nuove Regioni (Valle d’Aosta, Toscana, Umbria, Marche, Campania
e Sardegna). Complessivamente, è al Nord che si rileva la quota maggiore di iscritti ai percorsi
ordinamentali, mentre al Sud e nelle Isole l’incremento dei duali può attribuirsi quasi esclusivamente
alla maggiore partecipazione di Molise e Sicilia, vicine alla soglia del 50%.
Il trend degli anni successivi, rilevato nelle schede di questo volume e relative all’a.f. 2022/23,
registra tre anni dopo un’ulteriore crescita dei percorsi duali in altre 2 Regioni del Nord (Piemonte e
Friuli V.G) ma conferma la prevalenza assoluta del duale al Centro-Sud, con l’aggiunta di 2 Regioni
(Puglia e Calabria) che prima non avevano attivato la modalità duale. Oggi, in sintesi, al Nord
permane un’attenzione a non abbandonare il sostegno ai percorsi ordinamentali. Rimane il fatto
che, generalmente, a un alto numero di allievi nella IeFP ordinamentale corrisponde, in quei territori,
un numero consistente di allievi nel duale.
Figura 5. Percentuale iscritti di I anno al duale sul totale iscritti delle IF per regione e P.A. - a.f. 2019-20
Fonte: INAPP
Come già evidenziato, nella Regione Emilia-Romagna si considera il primo anno del biennio di formazione.
10,7
100,0
5,6
0
0
7,5
17,0
5,9
20,7
100,0
100,0
100,0
1,8
13,7
45,1
100,0
0
0
0
44,8
97,9
Piemonte
Valle D'Aosta
Lombardia
P.A. Bolzano
P.A. Trento
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia-Romagna*
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Figura 5. Percentuale iscritti di I anno al duale sul totale iscritti delle IF per Regione
e P.A. - a.f. 2019-20
Fonte: Inapp
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26
Il trend degli anni successivi, rilevato nelle schede di questo volume e
relative all’a.f. 2022/23, registra tre anni dopo un’ulteriore crescita dei percorsi
duali in altre 2 Regioni del Nord (Piemonte e Friuli-Venezia Giulia)
ma conferma la prevalenza assoluta del duale al Centro-Sud, con l’aggiunta
di 2 Regioni (Puglia e Calabria) che prima non avevano attivato la modalità
duale. Oggi, in sintesi, al Nord permane un’attenzione a non abbandonare
il sostegno ai percorsi ordinamentali. Rimane il fatto che, generalmente,
a un alto numero di allievi nella IeFP ordinamentale corrisponde, in quei
territori, un numero consistente di allievi nel duale.
Al Centro e al Sud, scarseggiando i finanziamenti regionali, ci si attesta
sull’uso prevalente del duale in considerazione dell’attivazione di nuove
risorse dedicate. Infatti, ai 39mila percorsi individuali duali già finanziati
con risorse nazionali, regionali e comunitarie se ne aggiungeranno nell’arco
di tempo di tre anni formativi (dal 2022/2023 al 2024/2025) altri 135mila,
a valere sulle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR),
per un totale di 174mila percorsi individuali duali come obiettivo finale del
Programma. Anche qui, al di là delle tendenze attuali, bisognerà valutare i
risultati di queste scelte strategiche sul medio periodo.
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27
Oltre alla geopardizzazione delle modalità di offerta formativa, anche
l’aspetto finanziario condiziona lo sviluppo di questo settore.
Bisogna premettere che ogni Regione/P.A. ha scelto di gestire le risorse
delle IF attraverso uno dei quattro “indicatori guida”, sottolineati in grassetto
nella Tabella 5 e relativi al costo annuale per percorso, al costo annuale
per allievo, al costo orario per allievo o al costo ora corso. Questi indicatori
hanno precise relazioni matematiche tra loro e ciò permette di ricostruire
una mappatura comune di tutti i parametri regionali partendo dal numero
medio di allievi a percorso e dal numero di ore annuali previsto. Ne risulta
che le Istituzioni formative presenterebbero alla prima annualità del percorso
una spesa per la collettività ad alunno minore delle Istituzioni scolastiche
dell’Istruzione professionale deputate all’erogazione di percorsi per le medesime
qualifiche. Infatti, il Servizio statistico del MIUR rileva nelle Istituzioni
scolastiche della secondaria di II grado una spesa pubblica cumulata per
studente di € 6.693,99 all’anno1, quando nelle Istituzioni formative accreditate
si stima una spesa media ad alunno inferiore a € 4.661,47. La tabella
sottostante indica la stima a preventivo dei valori massimi di costo dei
primi anni, escludendo eventuali minori finanziamenti derivanti, a consuntivo,
dagli abbandoni o dai casi di frequenza insufficiente durante l’anno.
Danno ragione dei valori qui esposti, i paragrafi dedicati ai “costi” presenti
in ciascuna scheda regionale, alla lettura delle quali rimandiamo per una
migliore comprensione dei criteri adottati.
Riguardo all’estrema differenziazione dei finanziamenti, emerge dal
confronto una forbice di costi che conferma la necessità di arrivare a una
razionalizzazione del settore cui collegare le erogazioni. In particolare, relativamente
al costo annuale del percorso, si stabilisce una distanza significativa
tra il dato del Molise di € 69.300 a percorso e quello tre volte superiore
della Puglia con € 156.420, quando la media ponderata nazionale dei costi
a percorso è di € 99.311. Ugualmente distante è il costo annuale per allievo
iscritto della Sicilia, con € 3.103, rispetto a quello della Puglia di € 10.075,
seguita dalla Valle d’Aosta con € 8.842 (media ponderata nazionale € 4.661).
Una diversità confermata nella Sicilia (€ 2,94) relativamente al costo orario
per allievo rispetto a € 9,16 della Puglia (media ponderata nazionale € 4,61).
Infine, riguardo al costo ora corso, si rileva una distanza significativa tra
gli € 70,28 dell’Umbria e gli € 152,36 di Trento, mentre la media ponderata
1 Circolare del Ministero dell’istruzione n. 6457 del 27 aprile 2020 avente oggetto “Pubblicazione
del Costo Medio Studente di cui al dm 181 art. 5 comma 3”.
3. Diversità e instabilità
delle erogazioni
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28
nazionale è di € 98,19. Qui, non conta la collocazione geografica ma assume
rilievo la politica del territorio, espressione dalla diversità dei criteri scelti.
Potrebbe valere la pena adottare una maggiore sintonia, espressione di criteri
comuni non solo nel finanziamento, ma anche nella gestione dei criteri
di base legati alla qualità. È utile ricordare che i singoli “costi standard”
individuati dalle Regioni si riferiscono per lo più alla spesa storica locale,
il cui ammontare è spesso imputabile a scelte discrezionali di ordine politico-
amministrativo.
Tabella 5. Stima degli indicatori di costo dei primi anni per Regione e P.A. - a.f.
2019/20
costo percorso costo allievo costo ora ora corso n. allievi media allievi x classe n. ore n. corsi
Piemonte 102.960,00 4.682,80 4,73 104,00 6.684 21,99 990 304
Valle d’Aosta pond 142.956,00 8.842,64 8,16 132,00 97 16,17 1083 6
Lombardia pond. 89.356,06 4.367,83 4,41 90,26 16.714 20,46 990 817
Bolzano - - - - - - - -
Trento pond. 162.418,81 7.843,32 7,36 152,36 1.369 20,71 1066 66,11
Veneto pond. 90.887,70 4.378,18 4,42 91,81 6.726 20,76 990 324
Friuli V.G. 112.280,72 6.547,20 6,20 106,33 1.492 17,15 1056 87
Liguria pond. 94.365,96 6.237,97 6,30 95,32 711 15,13 990 47
Emilia-Romagna 122.610,00 5.781,16 5,78 122,61 3.966 21,21 1000 187
Toscana 90.000,00 5.137,42 4,86 85,23 473 17,52 1056 27
Umbria 69.578,44 6.435,00 6,50 70,28 173 10,81 990 16
Marche 95.040,00 4.087,74 3,87 90,00 93 23,25 1056 4
Lazio pond. 117.110,50 4.593,15 4,35 110,90 3.952 25,50 1056 155
Abruzzo 89.897,28 4.008,16 3,80 85,13 314 22,43 1056 14
Molise 69.300,00 4.569,23 4,57 69,30 182 15,17 1000 12
Campania 109.065,00 5.499,08 5,55 110,17 714 19,83 990 36
Puglia 156.420,00 10.075,36 9,16 142,20 621 15,53 1100 40
Basilicata - - - - - - - -
Calabria 86.000,00 6.000,00 6,00 86,00 430 14,33 1000 30
Sicilia 84.000,00 3.103,10 2,94 79,55 7.769 27,07 1056 287
Sardegna 128.576,00 7.312,38 7,39 129,87 422 17,58 990 24
Dati ponderati 9 9 .311,33 4.661,47 4,61 98,19 52.902 21,30 1.010,20 2.483
Fonte: elaborazione su dati delle Amministrazioni regionali/P.A. e Inapp. Sottolineato e grassetto,
si riporta l’indicatore guida scelto da Regioni e P.A. I dati di percorsi e allievi per l’a.f.
2019/20 sono presenti nelle anagrafiche degli studenti iscritti al 31.3.2020.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ci si potrebbe domandare se un uso mirato dei fondi del Piano Nazionale
di Ripresa e Resilienza (PNRR) possa essere un’occasione di rilancio
strutturale per il settore. Infatti, sotto la spinta dell’Unione europea, il gran
lavoro fatto in tempi brevissimi per mettere in campo il Programma Duale
fa pur sempre parte di una logica di tempestività e sopravvivenza, mentre
ancora non si aprono scenari definiti di omogeneità e qualità diffusa per il
sistema della IeFP. Uno di questi scenari è stato argomento della scorsa edizione
di questo volume2, nel tentativo di superare la difficoltà di trovare costi
standard validi su tutto il territorio nazionale. Nel testo si propone come
più realistica l’individuazione di una UCS comune fondata sui costi storici
effettivi piuttosto che su algoritmi esogeni3 e si suggerisce un uso condiviso
dei criteri di finanziamento per correggere le distorsioni. In tal senso, a un
impegno dell’Amministrazione centrale per sostenere contributi adeguati al
costo reale e corrente dei percorsi corrisponderebbe una forte declinazione
territoriale di premialità e sanzioni, partendo però da una base di criteri
unitari individuati da Regioni e Province Autonome. In tal senso, un nuovo
patto, tra Stato e Regioni, potrebbe avvicinare i subsistemi territoriali permettendo
una contaminazione di buone pratiche per un efficace controllo e
indirizzo della IeFP.
L’anomala regionalizzazione del sistema, certamente indotta dalla
mancata definizione del regolamento dei LEP, è frutto in primo luogo della
diversità dei costi del servizio che dovrebbero essere finanziati totalmente
e stabilmente dalla fiscalità generale evitando la logica non sistematica del
bando annuale. Così come l’Istruzione gode di una copertura totale dei costi,
anche la IeFP dovrebbe essere sostenuta per far fronte alla domanda alla
quale è tenuta a rispondere e sarebbe, inoltre, auspicabile un finanziamento
collegato a un costo standard unitario.
2 Zagardo G., La IeFP nelle Regioni. L’anno del sorpasso, Cnos-Fap/Mlps, Tip. Pio XI,
11/2022, pp 17-22.
3 Salerno G.M., Zagardo G., Costruire e utilizzare i costi standard nella IeFP. Analisi,
indicazioni e proposte, Cnos-Fap, 2020, pp. 35, 42, 80-85.
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31
4. Conclusioni
Le grandi riforme in atto nel nostro Paese, sotto la spinta dell’Unione
europea, promuovono diversi tasselli nel sistema educativo, ma spesso in
una logica ancora troppo Stato-centrica: l’unica, secondo la narrazione corrente,
a soddisfare i requisiti di qualità e occupabilità. Così, si concentrano
gli sforzi sull’Istruzione tecnica e professionale, orientata verso l’innovazione
digitale, sulla formazione e il reclutamento dei docenti della scuola, sugli
ITS, la cui riforma ne ridisegna il profilo, sull’orientamento, per dare spazio
a scelte più consapevoli di giovani e famiglie, ma a partire dai tradizionali
canali scolastici. In tutto questo, manca una proposta diretta per rilanciare
l’Istruzione e formazione professionale (IeFP), che finora viene considerata
in modo strumentale e solo in quanto rinforzo per le politiche attive del
lavoro. Eppure, questo canale aveva dimostrato nel corso degli anni una
pari dignità con la scuola contrastando la dispersione mediante un’efficace
inclusività1 per la fascia più debole dei ragazzi, proprio quei Neet che i programmi
comunitari vorrebbero recuperare.
Intanto, in virtù del mutevole panorama delle attività lavorative, il ruolo
della IeFP si va definendo con molta chiarezza. Considerando il contesto
dell’attuale mercato del lavoro, per le Istituzioni formative si aprono ampi
spazi per progettare percorsi che vengano incontro alle sempre nuove necessità
manifestate dal territorio, non solo in professioni non ancora consolidate
o innovative, ma anche in nuove modalità con le quali i tradizionali
lavori vengono proposti. Suggestivo, a questo proposito, è l’esempio della digitalizzazione
che pervade tutti i settori modificandone l’operatività al punto
da generare caratteristiche e complessità che stravolgono la fisionomia dei
vecchi mestieri. Ci sarà sempre più bisogno di innovazione e di attori dinamici
capaci di interpretarla.
Spetta alle Amministrazioni competenti sul territorio nazionale individuare
criteri per selezionare e monitorare realtà formative adeguate a corrispondere
alla “mancanza di candidati” e all’“inadeguatezza delle competenze”.
Sarebbe utile che tali “criteri” fossero condivisi e promossi dagli attori
istituzionali a vari livelli (Regioni e P.A. ed Enti erogatori della formazione)
per dare omogeneità alle figure professionali sul territorio e venire incontro
ai gap formativi del nostro Paese. Non è estraneo a questo disegno una sollecita
definizione del regolamento di accertamento dei LEP. Per assicurare
un’identità comune a livello nazionale e una piena fruibilità dei percorsi
1 Zagardo G., La IeFP nelle Regioni. Una risposta all’Europa ai tempi del Covid, Cnos-
Fap/Mlps, Tip. Pio XI, 10/2021, pp.7-17.
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32
per tutti si manifesta l’esigenza di un nuovo Patto capace di mantenere la
formazione aderente ai fabbisogni del mercato del lavoro, soprattutto nelle
aree periferiche dell’Italia. Un patto che assicuri per tutte le Regioni le condizioni
minime per lo sviluppo strutturale del sistema e ponga le premesse
per un suo miglioramento negli anni a venire. Pertanto, in vista di una
maggiore omogeneità della IeFP, occorre promuovere un’intesa per una
identità comune: una dimensione nazionale che non lasci indietro nessun
territorio né dia spazio a ritardi e facili autoreferenzialità, che si avvalga di
una Cabina di regia e costruisca un accordo tra Stato e Regioni per rendere
possibile una visione unitaria del sistema nell’ambito di un servizio pubblico
ad accesso universale.
Per migliorare standard e progettualità e corrispondere così alle richieste
del mondo produttivo, occorrerà una adeguatezza e continuità di finanziamento
fondate sul maggior controllo delle Amministrazioni pubbliche,
tale che si possa puntare su erogazioni più stabili nel tempo e non legate
semplicemente al precario sistema di bandi annuali. A questo proposito,
sono riscontrate le prime programmazioni regionali con una cadenza di più
ampio respiro che coprono un periodo che assicura maggiore stabilità. I
vantaggi di questi orientamenti ricadono sulla spesa della collettività, in grado
di far fronte alla domanda di qualifiche e diplomi innovativi richiesti dal
mercato a un costo minore dei competitor professionalizzanti del sistema di
Istruzione. Ciò suggerisce soluzioni da adottare a un livello più ampio che
quello regionale, con un finanziamento statale collegato strettamente a un
costo standard unitario.
Non bisogna nemmeno sottovalutare le ricadute della stabilità sulla
contrattualità del capitale umano impegnato nella formazione e, di conseguenza,
sulla disposizione di queste risorse umane a rimanere attivamente
nel settore, accumulando esperienze ed evitando di transitare in altri spazi
del sistema educativo o, comunque, in altre professionalità. Solo in questo
contesto sarà probabile l’estensione del CCNL specifico della formazione
anche a territori nei quali viene consentita l’applicazione di altri contratti
collettivi. La stabilità e l’adeguatezza dei finanziamenti avrà come conseguenza
la propensione a investire su progetti innovativi e diversificati in
quanto a varietà dell’offerta, ma anche su macchinari e strumenti di lavoro.
Le aziende, interessate a formare rapidamente la manodopera adeguata alle
sempre nuove esigenze presenti sul mercato, avrebbero maggiore facilità a
cedere alle Istituzioni formative attrezzature più complesse e moderne per
far esercitare la futura manodopera da impiegare nei propri processi produttivi.
L’adeguamento delle dotazioni laboratoriali e strumentali in rapporto
al cambiamento tecnologico non può che giovare alla professionalità dei
giovani che, formati in un ambiente disponibile all’innovazione, potranno
essere impiegati in contesti territoriali e settoriali più ampi, a vantaggio di
una remunerativa mobilità e a garanzia dell’occupazione.
Sul tema del sostegno ai percorsi che richiedono più risorse mirate,
può essere utile l’esperienza di Lombardia e Veneto (vedi rispettive schede
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33
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
regionali alla voce “costi”) nella diversa parametrazione dei costi per fasce
di offerta, legate agli oneri della formazione nelle differenti figure professionali
e, pertanto, riferite al costo del servizio effettivamente erogato. Solo
così si eviterà un’offerta povera e al ribasso da parte degli Enti formativi
meno solidi e si potrà dare spazio all’acquisto di macchinari e strumenti
aggiornati per i laboratori, ponte necessario per l’inserimento rapido e fruttuoso
degli allievi in azienda.
Non bisogna sottovalutare, infine, il fatto che la IeFP, e in particolare
quella delle Istituzioni formative accreditate, si faccia carico dei giovani che
sostengono con difficoltà lo studio teorico, rimanendo fermi a una condizione
di marginalità sociale e povertà educativa. L’approccio utilizzato dalla
IeFP ha avuto più successo di altri canali scolastici perché, nell’includere,
tiene conto della dimensione educativa e personalizzante e non solo di quella
professionalizzante, dunque, senza appiattirsi su una limitata ancillarità
alle politiche del lavoro. Puntare al superamento del gruppo classe, all’apprendimento
in situazione lavorativa, al placement e all’accompagnamento
professionale rimane ancora la strada che può offrire alla IeFP degli Enti
accreditati molte opportunità nella lotta contro la dispersione.
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Panoramica delle Regioni
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37
Introduzione alle schede
Di seguito sono contenute alcune schede che disegnano i singoli modelli
regionali di IeFP, così come si costruiscono nel tempo dal loro avvio
sperimentale fino ad oggi. Tutti i dati di struttura fanno, invece, riferimento
ai Monitoraggi ufficiali sulla IeFP dell’Inapp/Isfol dall’a.f. 2003/4. Per l’a.f.
2017/18, non essendo ancora disponibile l’intero Monitoraggio, si è fatto
riferimento ai dati Inapp anticipati nel citato Annuario statistico 2019
dell’ISTAT ma anche a dati e notizie forniti su richiesta direttamente dalle
Amministrazioni regionali competenti. A quante ci hanno risposto sollecitamente
va il nostro sentito ringraziamento, certi che la pubblicazione sia anche
una vetrina del loro impegno e serva alla reciproca conoscenza dei modelli
e delle soluzioni a problematiche comuni. Nel testo, ogni Regione/P.A.
è preceduta da alcuni indicatori sintetici di struttura: a) rappresentazione in
anni di percorso del modello territoriale attuale; b) iscritti al 1° anno delle
Istituzioni formative e scolastiche; c) quota di iscritti ai percorsi di IeFP
sulla corrispondente popolazione 14-17enne; d) percorsi e iscritti IeFP di 1°,
2° e 3° anno; e) livello di sussidiarietà (tasso di scolarizzazione1 vs. tasso di
formazione). Le sezioni di ogni scheda regionale sono 13 (possono arrivare
a 14 ove sia previsto il IV/V anno). In sintesi, la descrizione dell’offerta di
Istruzione e formazione professionale realizzata nelle singole Regioni e Province
Autonome si compone delle seguenti voci:
• Struttura
• Normativa
• Modello
• Sede di svolgimento
• Docenti
• Articolazione oraria
• Elementi
• Esiti e certificazioni
• Crediti
• Governo del sistema
• Destinatari
• Costi
• IV/V anno
• Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
1 Il termine “scolarizzazione” ha qui il significato di far frequentare una scuola
e accrescere la popolazione scolastica, non quello di portare a realizzare l’obiettivo
dell’obbligo scolastico, che, come è noto, è perseguibile anche per altri canali.
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Glossario
1. Alternanza scuola-lavoro: in base all’art. 1 d.lgs n. 77/2005 e conformemente
alle indicazioni delle guide operative del MIUR, si intende per
alternanza la “modalità di realizzazione dei corsi (...), per assicurare
ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze
spendibili nel mercato del lavoro attraverso l’alternanza di periodi di
studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o
formativa.” Il percorso duale in alternanza deve essere condiviso con
le aziende in riferimento alle attività in aula e ai periodi di permanenza.
L’alternanza consente un apprendimento in esperienza lavorativa
che, a differenza dell’apprendistato, non costituisce rapporto di lavoro
in quanto è una metodologia didattica. In base alla CSR 158/2015
del 24.9.15 l’alternanza “rafforzata” comprende periodi di applicazione
pratica presso un datore di lavoro non inferiori a 400 ore annue.
2. Apprendistato: in base all’art. 43 d.lgs n. 81/2015 contratto di lavoro
a tempo indeterminato finalizzato al conseguimento di qualifica o di
diploma. Prevede la stipula di un protocollo di intesa tra l’istituzione
formativa e il datore di lavoro che assumerà il ragazzo e la sottoscrizione
di un piano formativo individuale tra Istituzione formativa, datore
di lavoro e allievo, in base al decreto 12.10.2015.
3. Diritto-dovere all’istruzione e alla formazione: introdotto dalla l. n.
53/2003 ed entrato in vigore con il d.lgs n. 76/2005, consente in 12 anni
il conseguimento di un titolo di istruzione secondaria superiore o una
qualifica almeno triennale entro il 18° anno di età. Ai sensi dell’art. 1,
co. 622, della l. n. 296/2006, si attua l’Obbligo di istruzione che intercorre
per 10 anni, dai 6 ai 16 anni e si assolve sia in un percorso scolastico
sia nei percorsi regionali di IeFP.
4. Formazione professionale integrale (o FP pura): percorsi a titolarità delle Istituzioni
formative accreditate (in tale categoria vengono compresi anche le
scuole dipendenti dalle Province Autonome), con docenti e formatori provenienti
in prevalenza dalle stesse istituzioni anche per le competenze di
base; rilascia un attestato di qualifica e crediti per il rientro alla scuola; le
eventuali azioni integrate riguarderebbero solo le azioni di sistema.
5. Formazione professionale mista: percorsi a titolarità in prevalenza delle
Istituzioni formative accreditate; con docenti delle competenze di base
provenienti dalle Istituzioni scolastiche in base a precisi accordi territoriali;
rilascia un attestato di qualifica e crediti per il rientro alla scuola; le
azioni integrate riguardano azioni di sistema, progettazione e docenza.
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6. Formazione professionale integrata (con FP tra il 50% e il 20% del monte
ore): percorsi, in genere, a titolarità delle Istituzioni scolastiche statali,
con docenti provenienti dalle Istituzioni scolastiche per le competenze
di base; si rilascia un attestato di qualifica e crediti per il rientro alla
scuola; le azioni integrate riguardano le azioni di sistema; l’impianto
progettuale, la metodologia e le figure professionali sono quelli richiesti
alle Istituzioni formative.
7. Formazione professionale integrata (con FP entro il 20% del monte ore):
percorsi a titolarità delle Istituzioni scolastiche statali, con docenti provenienti
dalle stesse Istituzioni scolastiche per le competenze di base;
prosecuzione automatica del percorso scolastico di Stato e, in teoria,
attestato di qualifica; le azioni integrate riguardano le azioni di sistema,
i moduli di formazione professionale e la docenza/codocenza.
8. Impresa formativa simulata (IFS): modalità di apprendimento di processi
di lavoro attraverso la simulazione, animata dagli studenti, della
costituzione e gestione di imprese virtuali, assistite da aziende reali.
Utilizza uno spazio attrezzato che riproduce l’ambito aziendale. I
giovani possono operare come farebbero in una azienda reale. Le fasi
sono: classe simula in un contesto laboratoriale, creazione e gestione
di un’impresa virtuale. Di solito, l’impresa simulata è rivolta agli allievi
quattordicenni del primo anno del percorso triennale e ha una funzione
propedeutica all’alternanza scuola lavoro o all’apprendistato.
9. Larsa: sono i laboratori per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti
utilizzati per promuovere il recupero delle carenze e il potenziamento
degli apprendimenti negli allievi che hanno bisogno di colmare
gap di conoscenze/competenze lungo il percorso o in fase di passaggio
tra due percorsi. Possono essere interni al percorso o finanziati ad hoc.
10. Livello di sussidiarietà: peso delle Istituzioni scolastiche nella IeFP, qui
stimato in termini di percentuale di iscritti di IeFP a scuola nei percorsi
di primo anno. Dove non si trovano percorsi al primo anno, la
comparazione avviene sul successivo anno disponibile.
11. Percorsi in sussidiarietà complementare: percorsi realizzati nelle Istituzioni
scolastiche, con docenti della scuola per tutte le competenze e
un attestato di qualifica e crediti per i passaggi. Questi, tuttavia, non
avvengono in modo automatico. Le azioni integrate con i CFP sono
azioni di sistema. L’impianto progettuale, la metodologia e le figure
sono quelli richiesti per i CFP.
12. Percorsi in sussidiarietà integrativa: percorsi a titolarità delle Istituzioni
scolastiche statali, con docenti provenienti, di norma, dalle stesse Istituzioni
scolastiche; prosecuzione automatica del percorso scolastico di
Stato al 4° anno e attestato di qualifica; non sono previste, di norma,
azioni integrate.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
13. Percorsi in sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017: si supera la struttura della
sussidiarietà “integrativa” e “complementare” realizzando una sussidiarietà
che integra a partire dall’a.f. 2018/19, al 1° anno, i sottosistemi a
regia statale e regionale ma non i percorsi di studio, nel rispetto degli
standard formativi adottati sul territorio da ciascuna Amministrazione
pubblica.
14. Sistema duale: modello di formazione in alternanza fra Istituzione formativa
e Impresa, per agevolare le transizioni e ridurre il divario in termini
di competenze tra scuola e lavoro. Ai sensi del progetto sperimentale
di cui all’Accordo tra Stato e Regioni del 24 settembre 2015 il “Sistema
duale” può essere attuato in “apprendistato” (art. 43 del d.lgs n. 81/2015),
“alternanza” (d.lgs n. 77/2005), o “impresa formativa simulata”.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Abruzzo
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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Ø Normativa
- Protocollo MIUR-Regione del 30.07.2003 (dgr n. 729 del 06.09.03)
- Accordo territoriale del 19.01.2004
- Dgr n. 580 del 21.06.2005 (standard formativi minimi nazionali)
- Dgr n. 119 del 12.02.2007 (avviso assegnazione di voucher)
- Dgr n. 795 del 03.08.2007 (avviso per i percorsi integrati)
- Dgr n. 765 del 12.08.2008 (recepimento accordi Stato-Regioni)
- Dgr n. 363/2009 (accreditamento sedi formative ex dm n.166/01 e smi)
- Dgr n. 540 del 28.09.2009 (attuazione art.19 d.lgs n. 226/05 livelli essenziali
docenti)
- Dgr n. 766 del 12.08.2008 (percorsi finanziati dal MPI)
- Dgr n. 391 del 27.07.2009 (avviso percorsi triennali IeFP)
- Dgr n. 700 del 13.09.2010 (avviso triennali IeFP)
- Dd n. 270/dl 24 del 22.11.2011 (avviso percorsi triennali)
- Dgr n. 854 del 10.12.2012 (recepimento figure)
- Dd n. 35/dl 32 del 14.03.13 (avviso a.f. 2013/14 con scorrimento per
l’a.f. successivo)
- Dgr n. 251 del 7.4.2014 (disposizioni transitorie)
- Dgr n. 247 del 31.3.2015 (accreditamento)
- Dgr n. 119/dpg 010 del 7.12.16 (IeFP a.f. 2016/17)
- Dgr n. 867 del 20.12.2016 (linee guida apprendistato)
- Dd n. 24 dpg n. 10 del 18.4.17 (IeFP)
- Dd n. 67 dpg n. 010 del 7.8.2017 (scorrimento graduatoria progetti a.f.
2017/18)
- Dgr n. 7 del 17.1.2018 (accreditamento)
- Dgr n. 782 del 16.10.2018 (linee guida IeFP)
- Dd n. 147/dpg010 del 18.12.2018 e dd n. 119bis/dpg010 del 15.10.2019
(ordinam. 2019/20), dd n. 122/dpg010 del 14.11.2018 e dd n. 111/dpg010
del 15.10.2019 (duale 2019/20)
- Dd n. 132/dpg010 del 29.11.2019 (percorsi in sussidiarietà)
- Dgr n. 25/dpg010 del 18.3.2020 (linee guida percorsi)
- Dd n. 33/dgp010 del 06.4.2020 (duale triennali e quarti anni a.f. 2020/21)
- Dd n. 197/dpg021 del 17.12.2020 (duale triennali a.f. 2021/22)
- Dd n. 439/dpg021 del 25.10.2021, dd n. 79/dpg021 del 11.3.2022, dd n.
178/dpg021 del 20.5.2022 (duale triennali e IV anno a.f. 2022/23)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Gli originari percorsi centrati sulla formazione professionale pura nati
nell’a.f. 2003/04 erano stati trasformati nell’a.f. 2006/07 in “percorsi episo-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
dici” destinati temporaneamente a far fronte ai bisogni formativi dei fuoriusciti
dalla scuola tramite voucher. I voucher sono estinti al primo anno
dall’a.f. 2008/09. Altri percorsi di FP pura su progetto presentato al MIUR
sono estinti dall’a.f. 2009/10 per lasciare il posto ai nuovi triennali. Nell’a.f.
2009/10 si sono attuati al 1° anno percorsi di FP mista, integrati con la
scuola mediante accordi per la docenza delle competenze di base. Tuttavia,
dall’anno successivo questa esperienza non sarà rinnovata per difficoltà derivate
dalla debole interazione tra gli attori e dallo scarso gradimento degli
stessi studenti. Dall’a.f. 2008/09 cessano (non più rinnovati al primo anno)
anche i percorsi integrati a titolarità scuola. Dall’a.f. 2011/12 si è adottato il
modello sussidiario integrativo ma con la contemporanea presenza, prima
simbolica, di percorsi di IeFP pura delle Istituzioni formative (IF), finanziati
solo con fondi del riparto MLPS e riferiti alle figure degli accordi in
Conferenza unificata. Ciascun Organismo di formazione (OdF) poteva candidarsi
per un numero massimo di due percorsi per Provincia. Il modello è
stato confermato negli anni seguenti. All’avviso n. 35/13 è seguito, per l’a.f.
2014/15, uno scorrimento della graduatoria con corsi iniziati a giugno 2014
e altri corsi attivati nel mese di marzo 2015. In mancanza di risorse, non è
stato fatto alcun avviso per i percorsi di 1° anno dell’a.f. 2015/16. Per l’a.f.
2016/17 si è rilanciata la IeFP con 4 percorsi formativi triennali per ciascuna
Provincia. La dd n. 67dpg010 del 7.8.2017 immetteva a scorrimento per
il 2017 nuovi percorsi triennali per la IeFP delle istituzioni accreditate. Un
avviso del mese di novembre 2018 riguardava i primi anni del triennio a.f.
2018/19, che sono partiti ancora in ritardo nel 2019. Un avviso del dicembre
2020 per l’a.f. 2021/22 finanzia come nell’anno precedente 6 nuovi percorsi
formativi triennali duali. I sei percorsi finanziati interessano i settori dell’alimentazione,
della meccanica, dell’edilizia e termoidraulica e del benessere
con i servizi di trattamento estetico. Dall’a.f. 2016/17 sono segnalati i primi
percorsi di quarto anno in modalità duale in alternanza rafforzata (assenti
negli aa.ff. 2018/19 e 2021/22). Per l’a.f. 2022/23 sono attuati percorsi triennali
e quarte annualità da realizzarsi solo nella modalità duale. L’offerta
formativa duale è ancora programmata in attuazione delle linee guida IeFP
(dd. n. dpg010/25 del 18.3.2020). I percorsi triennali dell’a.f. 2022/23 sono
realizzati a partire da 6 percorsi di qualifica: operatore alla riparazione veicoli
a motore, operatore meccanico, operatore produzioni alimentari pasticcere
(2 percorsi), operatore benessere estetica, operatore benessere acconciatura;
sono 4 i percorsi di diploma: tecnico acconciatura (2 percorsi),
tecnico delle produzioni alimentari - mastro pasticcere, tecnico trattamenti
estetici. Altri 7 corsi messi in cantiere in dicembre, si riferiscono ad uno
scorrimento delle graduatorie, con inizio effettivo nel gennaio 2023. Essi
sono: operatore del benessere acconciatore, operatore alimentare, operatore
del benessere estetista, operatore del benessere acconciatore, operatore del
benessere sia acconciatore che estetista e operatore elettrico.
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Ø Sede di svolgimento
I soggetti attuatori del sistema regionale di IeFP sono: gli Organismi di
formazione accreditati e/o in fase di accreditamento, secondo quanto prescritto
nei pertinenti avvisi pubblici, per la macrotipologia “obbligo formativo/
obbligo di istruzione e percorsi di Istruzione e formazione professionale”
e le Istituzioni scolastiche (statali e/o paritarie) che offrono percorsi di IeFP
erogati in regime di sussidiarietà, ai sensi del d.lgs n. 61/2017 e del dm del
17.05.2018, previa richiesta alla Regione. Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene
presso l’istituzione scolastica (IS) secondo il modello sussidiario (integrativo
fino all’a.f. 2018/19) e presso le Istituzioni formative (IF) nei residui
percorsi. Operano attualmente nella Regione Abruzzo: CNOS-FAP, Istituto
Mecenate srl, Eventitalia Scarl, Sgi soc. coop. arl, Sgi soc. coop. impresa sociale,
Accademia formazione professionale Excelsior srl. Non esistono percorsi
in diritto-dovere gestiti direttamente dagli enti locali. Non è previsto
il coinvolgimento delle Agenzie formative all’interno dell’offerta sussidiaria
realizzata dagli Istituti professionali.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario integrativo i docenti sono della
scuola. Nei percorsi “integrali” svolti dalle IF i docenti sono, di norma,
sempre delle IF. La dgr n. 566 del 30.6.2015 regola ancora la materia, avendo
per oggetto i livelli essenziali dei requisiti dei docenti del sistema educativo
di Istruzione e formazione. Le attività devono essere affidate di preferenza
a personale docente in conformità al vigente CCNL sulla Formazione
professionale. L’ultimo bando 2022/25 ha inserito una premialità fino ad
un massimo di 5 punti per gli Enti che adottano il CCNL della Formazione
professionale per le attività di docenza e tutoraggio.
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2011/12 i percorsi del modello sussidiario integrativo (1.056
ore) sono stati attuati nell’ambito dell’autonomia e flessibilità. Attualmente,
l’articolazione oraria delle Istituzioni scolastiche (IS) è definita da ciascun
Istituto nell’ambito della propria autonomia didattica e organizzativa, sulla
base di criteri generali stabiliti in sede di accordo tra Regione e USR. Con
le linee guida del 2020, attualmente vigenti, il monte ore annuale che i soggetti
delle Istituzioni formative accreditate (IF) devono garantire ai singoli
allievi è esteso da 990 ore (fino all’a.f. 2018-19) a 1.056 ore annue (dall’a.f.
2019/20), ovvero 3.168 ore complessive nel triennio. Solo per i percorsi di
diploma professionale di tecnico il numero delle ore complessive rimane
990. Nei triennali vi sono: 120-96-110 ore nell’area competenze personali;
510-420-325 ore nell’area competenze culturali di base; 426-540-621 ore
nell’area competenze professionali. Al primo e al secondo anno le ore di
formazione nel CFP sono 634 su 1.056, mentre al terzo anno sono massimo
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
528. Fermo restando il monte ore complessivo stabilito per il triennio in
relazione a ciascun area, è in capo all’autonomia dell’OdF la definizione di
un potenziamento, con una diversa articolazione oraria, nel rispetto dell’intervallo
percentuale di sviluppo delle competenze. La formazione per aree
formative può essere erogata attraverso diverse metodologie didattiche e in
diversi contesti di apprendimento nel rispetto dei riferimenti percentuali
minimi e massimi. Per la modalità “duale” in impresa formativa simulata
(IFS) e/o alternanza rafforzata devono essere garantite minimo 400 ore annue
di formazione pratica. In apprendistato si rispettano le linee guida dei
percorsi di apprendistato, approvate con dgr n. 867 del 20.12.2016. Nella
modalità duale in apprendistato si aggiungono le ore lavoro che si ottengono
sottraendo al monte ore annuo contrattualmente previsto, le ore annue
della durata ordinamentale del percorso.
Ø Elementi
Ciascuna annualità realizza accoglienza, orientamento e counselling/
facilitazione, formazione d’aula (anche in formazione a distanza), esperienze
formative in contesto lavorativo, laboratori professionalizzanti, laboratori
di recupero e sviluppo degli apprendimenti (larsa), supporto per il riconoscimento
dei crediti conseguiti in contesti di apprendimento a carattere
formale, informale e non formale e per le certificazioni intermedie e finali,
visite di studio e guidate presso imprese ed eventi di settore e stage presso
imprese, valutazione, competenze in ingresso, potenziamento delle soft skill,
educazione fisica. Sono, inoltre, previsti un modulo di accompagnamento/
orientamento al lavoro e il trasporto degli allievi. I larsa possono riguardare:
1. gruppi di livello omogeneo per recupero o approfondimento lungo il
percorso formativo; 2. allievi o gruppi di allievi in fase di passaggio tra sistemi
formativi; 3. allievi o gruppi non ancora inseriti nei percorsi strutturati,
ma in progetti ad hoc di rimotivazione e orientamento, che presuppongono
specifiche fonti di finanziamento. A pena di esclusione, ogni OdF dovrà predisporre
e allegare, a corredo dell’istanza di partecipazione, un’analisi dei
fabbisogni professionali a giustificazione del percorso formativo prescelto.
Ø Esiti e certificazioni
La valutazione delle competenze comprende: 1. la valutazione delle
conoscenze e abilità per aree culturali e tecnico professionali; 2. la valutazione
delle conoscenze e abilità acquisite nei contesti di apprendimento
non formale e informale; 3. la valutazione del comportamento. I criteri
metodologici per una corretta valutazione della competenza sono: a) il riferimento
esplicito alle situazioni di apprendimento (attività, esperienze,
azioni) in riferimento alla specifica competenza con almeno un prodotto
reale elaborato e con riferimento al tirocinio valutato dal tutor dell’organizzazione
partner; b) l’analisi delle varie performance dell’allievo (prodotti,
comportamenti, riflessioni, maturazioni). Per quanto riguarda gli
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apprendimenti, l’OdF o l’Istituzione scolastica adotta un “pagellino” (documento
di valutazione periodica) alla fine di ogni anno. Esso ha valore
di accesso alle prove di accertamento finale in termini di punteggio per
gli ammessi. Nei percorsi IeFP, a titolarità degli Organismi di formazione,
non è previsto il debito scolastico, poiché tutta l’attività è gestita nella
forma della personalizzazione, mentre i larsa possono essere attivati in
ogni momento del percorso formativo, in corrispondenza delle necessità
effettivamente evidenziate dall’organo collegiale dei formatori/consiglio di
classe. La certificazione delle competenze in relazione ai traguardi formativi
raggiunti al termine del percorso triennale e quadriennale viene in
conformità al decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni
per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti
pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
La certificazione finale viene formalizzata attraverso il rilascio degli attestati
di qualifica o diploma professionale, redatti in conformità ai modelli
dell’accordo citato. La Commissione di valutazione dell’esame finale gode
dei rimborsi delle spese di viaggio, di vitto e di alloggio a carico delle Istituzioni
formative. In caso di svolgimento dell’attività lavorativa presso le
Istituzioni scolastiche, le connesse spese di trasporto, vitto e alloggio sono
a carico della Regione Abruzzo. Il Repertorio regionale dell’offerta di IeFP
è corrispondente al Repertorio nazionale attualmente vigente, come disciplinato
dall’accordo Stato-Regioni del 1.9.2019 (rep. atti n. 155/CSR). Per
la certificazione delle competenze acquisite da parte dell’allievo è prevista
la redazione di un dossier individuale da parte del tutor aziendale, in collaborazione
con il tutor formativo del soggetto attuatore.
Ø Crediti
In caso di passaggio tra sistemi formativi trovano attuazione le disposizioni
di cui all’accordo in Conferenza Stato-Regioni del 10.05.2018 (rep.
atti n. 100/CSR), nonché dell’accordo tra Regione e USR, sottoscritto in data
21.12.2018, recante le modalità realizzative dei percorsi formativi svolti in
regime di sussidiarietà (ex art. 7, co. 2, d.lgs n. 61/2017 e art. 4 del dm del
17.05.2018). Nel rispetto del numero massimo previsto, sono possibili ingressi
in tutte le annualità di nuovi candidati, previa verifica delle capacità,
conoscenze, abilità e competenze, a seguito della quale il soggetto attuatore
può riconoscere i crediti formativi per l’inserimento dell’allievo in questione
nel percorso formativo. L’inserimento di nuovi allievi all’interno dei percorsi
avviene nel limite massimo del 50% delle ore totali dell’annualità, ad
eccezione della terza annualità, per la quale l’inserimento può avvenire in
qualunque momento, previa valutazione dei crediti formativi acquisiti in
precedenti esperienze didattiche e/o formative. Le modalità di accertamento
del credito formativo sono definite per gli OdF da una Commissione interna
di valutazione, anche attraverso modalità differenti dalle tradizionali prove
orali e/o scritte, comprese forme di osservazione diretta dell’attività del soggetto
coinvolto.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Governo del sistema
Per la regia dei percorsi sperimentali triennali di Istruzione e formazione
professionale è stato istituito un Tavolo tecnico interistituzionale con
atto della Giunta regionale. Esso è composto da un dirigente e un funzionario
della Regione competenti in materia di istruzione, e da cinque dirigenti
scolastici designati dall’Ufficio scolastico regionale. Nell’ambito della
programmazione territoriale, la Regione Abruzzo, sentito l’USR, individua
i percorsi di Istruzione e formazione professionale negli Istituti professionali,
la cui attivazione è compatibile con le classi di abilitazione dei docenti
disponibili. Per i percorsi dei CFP la determinazione direttoriale n. 24
del 14.03.2022, ha costituito il Nucleo di valutazione per la valutazione di
merito delle proposte progettuali. Il Nucleo di valutazione trasmette alla
dirigente del Servizio istruzione, formazione e università, gli esiti della procedura
di valutazione e questo approva le risultanze trasmesse ed emana la
determinazione per il finanziamento dei progetti. È prevista la realizzazione
dell’infrastruttura attuativa del sistema, attraverso l’individuazione di una
Ats che realizzi azioni di supporto alla Regione nell’elaborazione della disciplina,
nello sviluppo del sistema informativo dedicato, nella formazione
degli operatori titolati alla certificazione. La persistenza delle condizioni per
la permanenza nel sistema di accreditamento viene verificato dalla Regione
annualmente per gli Organismi di formazione, per i quali è stato messo in
campo un sistema per la valutazione dell’accreditamento attraverso il c.d.
“monte crediti aggiuntivo” che costituisce un’esplicazione concreta del criterio
dell’efficace/efficienza del soggetto accreditato. Tramite gli interventi
congiunti di monitoraggio e valutazione, la Regione individua gli indicatori
più rilevanti circa la qualità del sistema di Istruzione e formazione professionale,
così che possa essere valutata l’efficacia ed efficienza degli investimenti
nelle attività previste.
Ø Destinatari
I destinatari degli interventi del sistema regionale di IeFP sono i giovani
in età di “diritto-dovere” all’istruzione e alla formazione che hanno conseguito
il diploma di scuola secondaria di primo grado. Limitatamente agli
Organismi di formazione, i destinatari dell’azione formativa sono i giovani
che, alla data del 31 dicembre dell’anno in cui inizia il percorso formativo
triennale, non abbiano compiuto i sedici anni di età. Nell’ambito dei posti
resi disponibili, possono essere ammessi anche giovani di età superiore al
sedicesimo anno di età, purché rientranti nel “diritto-dovere all’istruzione e
alla formazione”. I destinatari dei percorsi triennali non devono aver compiuto
18 anni di età al momento della comunicazione dell’avvio delle attività
formative, ma si deroga fino a 25 anni limitatamente ai percorsi in apprendistato.
Inoltre, secondo le vigenti linee guida, al fine di favorire il rientro
in formazione dei Neet e la riqualificazione professionale, le persone di età
superiore ai 18 anni senza licenza media possono frequentare i percorsi
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50
di IeFP in via prioritaria presso gli IP in convenzione con i CPIA (Centri
provinciali per l’istruzione degli adulti). I destinatari dei percorsi formativi
di “tecnico di IeFP” (IV anno) non devono aver compiuto - al momento
della comunicazione dell’avvio delle attività formative - i 25 anni di età. La
frequenza al percorso di “tecnico di IeFP” (IV anno) è rivolta ai soggetti in
possesso di una qualifica triennale afferente all’area professionale del percorso
di tecnico prescelto.
Ø Costi
La programmazione per l’anno formativo 2019/20 è finalizzata alla presentazione
di progetti formativi triennali ordinamentali e duali. Gli avvisi
sono contenuti nel dd n. 147/dpg010 del 18.12.2018 per i percorsi ordinamentali
e nel dd n. 122/dpg010 del 14.11.2018 per i percorsi duali, entrambi
iniziati nel 2019. Essi stabiliscono i medesimi parametri di costo della
Regione per l’a.f. 2019/20: considerando una classe composta da 15 allievi
è previsto per ognuno dei 3 anni del triennio un uguale contributo di €
89.897,28 calcolato nel seguente modo: (ucs 73,13*1.056 monte ore annuale)
+ [(ucs 0,80 ora allievo*n. 15 allievi) * 1.056 monte ore annuale)] = €
89.897,28. Ciascun percorso deve essere previsto per un numero minimo
di 10 allievi fino ad un massimo di 15 allievi. In caso di ammissione a finanziamento
di proposte progettuali che prevedano l’attivazione di classi
con numero superiore a 15 allievi, la Regione rimborsa solamente le UCS
0,80 ora corso allievo per il totale di n. 15 allievi. È possibile inserire anche
degli allievi in qualità di “uditori”. L’UCS ora corso pari a € 73,13 vale per
attività che prevedano docenti di fascia C, così come definiti dalla circolare
n. 2/2009 del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Applicando il parametro di costo stabilito dalla Regione (il suddetto costo
annuale per percorso di € 89.897,28) al numero degli iscritti a primo anno
dei percorsi triennali delle Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20 (secondo
gli ultimi dati del monitoraggio Inapp essi sono 22,4 a classe) risultano i
seguenti costi: il costo per allievo del primo anno corrisponde a € 4.013,27,
il costo ora corso del primo anno ammonta a € 85,13, mentre il costo orario
per allievo ammonta a € 3,80. In caso di iscrizione al percorso di soggetti
vulnerabili (allievi portatori di disabilità certificata e/o allievi con bisogni
educativi speciali (BES) o con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e/o
stranieri) sono rese disponibili strategie differenziate per facilitare la piena
partecipazione alle attività. In tal caso sarà corrisposta al soggetto attuatore
una componente aggiuntiva di risorse per un contributo massimo di €
2.000,00 ad allievo.
Ø Quarto anno
Nell’a.f. 2016/17 sono stati attivati due percorsi di quarto anno per 25
alunni nell’ambito del sistema duale. Nell’a.f. 2022/23 è ritenuta ammissibile
anche la composizione di classi con “percorsi articolati” a cui possono
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
accedere allievi in possesso di qualifiche differenti. I quarti anni prevedono
990 ore con: asse dei linguaggi (99 ore), asse matematico (99 ore), area
storico-sociale-economico (148 ore), asse scientifico-tecnologico (149 ore),
area professionale (495 ore). Il monte ore di insegnamento per il percorso
di quarto anno deve essere almeno di 495 ore, che corrispondono al minimo
di formazione in aula previsto (50% di 990). Nella valutazione dei progetti,
è considerato criterio premiante l’assunzione degli allievi con il contratto di
apprendistato per il diploma professionale. Nel corso degli anni vi sono stati:
− a.f. 2016/17: n. percorsi 2; n. allievi 25
− a.f. 2017/18: n. percorsi 1; n. allievi 16
− a.f. 2018/19: n. percorsi 0; n. allievi 0
− a.f. 2019/20: n. percorsi 5; n. allievi 22
− a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
− a.f. 2021/22: n. percorsi 0; n. allievi 0
− a.f. 2022/23: n. percorsi 4; n. allievi n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Considerata la valenza della modalità di apprendimento “duale”, ovvero
di un approccio alla didattica fondato su esperienze formative pratiche in
impresa formativa simulata, alternanza rafforzata e apprendistato di primo
livello (art. 43 d.lgs n. 81/2015), l’intento della Regione è quello di prevederlo
in maniera incisiva nei percorsi di IeFP. Tutte le opzioni sono aperte
dai 15 ai 18 anni di età. Anche i giovani ultradiciottenni fino a 25 anni non
compiuti possono accedere per acquisire una qualifica triennale e un diploma
professionale, ma solo in apprendistato. La Circolare del Ministero del
lavoro e delle politiche sociali R.0000012 del 6.6.2022 fornisce chiarimenti
interpretativi rispetto alle disposizioni del decreto legislativo 15 giugno
2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12 ottobre 2015 definendo nel
dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato di primo livello.
All’interno dei percorsi di IeFP in “apprendistato” la formazione esterna
all’impresa non può essere superiore al 60% dell’orario ordinamentale
per il primo e il secondo anno (ovvero 634 ore su 1.056 ore) e al 50% per
il terzo anno (ovvero 528 ore su 1.056 ore). La durata minima del contratto
di apprendistato è di 6 mesi e non può essere superiore a: 3 anni per il
conseguimento della qualifica di IeFP; 4 anni per il conseguimento del diploma
di IeFP; 1 anno per il conseguimento del diploma di IeFP per coloro
che sono in possesso della qualifica professionale nell’ambito dell’indirizzo
professionale corrispondente. L’“alternanza rafforzata” è una metodologia
didattica, rivolta agli allievi di età compresa tra i 15 e i 18 anni, che prevede
l’espletamento di almeno n. 400 ore annue di applicazione pratica presso
una organizzazione (es. impresa, azienda, fondazione, associazione, studi
professionali, polo tecnico-professionale, università, ecc.). L’“impresa formativa
simulata” (IFS) si realizza attraverso la costituzione di un’impresa
virtuale animata dagli allievi di una classe, che svolge un’attività di e-commerce
facendo riferimento a un’impresa reale (impresa tutor). L’IFS si ri-
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52
ferisce, in particolare, agli studenti quattordicenni, non potendosi attivare
per loro contratti di apprendistato e non potendo fare ricorso all’alternanza
rafforzata per i quali è prevista una età minima di 15 anni. Il contratto di
apprendistato fa riferimento all’art. 43 del d.lgs n. 81/2015 e al successivo
di del 12.10.2015, che fissa anche i limiti massimi di formazione esterna,
alle disposizioni previste dalla dgr n. 867 del 20.12.2016 di “Approvazione
delle linee guida per l’apprendistato, nell’ambito dell’Istruzione e formazione
professionale”, in particolare per l’attivazione della linea 2 “Sostegno di
percorsi IeFP nell’ambito del sistema duale”, nonché alla Guida operativa
regionale in materia di apprendistato di cui alla dgr n. 409 del 15.7.2019.
Sono segnalati percorsi duali nell’a.f. 2017/18, 2018/19, 2019/20, 2020/21,
2021/22 e 2022/23. Attualmente, sono stati istituiti solo percorsi di IeFP duali.
Sono stati 65 gli iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni
formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo minimo
per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso l’utilizzo
integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a
109 allievi promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo sono stati
stanziati per l’Abruzzo dal MLPS € 428.225,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Basilicata
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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54
Ø Normativa
– Protocollo del 24.7.2003 (sperimentazione IeFP)
– Accordo territoriale del 12.12.2003
– Protocollo del 13.1.2016 (duale)
– Legge regionale n. 33 dell’11.12.2003
– Accordo territoriale del 14.03.11 (dgr n. 425/11 per la sussidiarietà)
– Dgr n. 574/10, dgr n. 927/12, dd n. 878/12 (accreditamento sedi IeFP)
– Dgr n. 1221/10 (recepimento accordo 1° anno di attuazione IeFP 2010/11)
– Dgr n. 1152/11 (intesa Regione-Province per il sistema di IeFP)
– Dgr n. 1158/11 (linee triennali offerta formativa)
– Dgr n. 1207/11 (tavolo tecnico istruzione e formazione)
– Dgp di Potenza n. 122 del 2.11.11 (approvazione piano di IeFP
2011/2013)
– Dd Ufficio cultura-istruzione n. 547 del 7.3.2012 (contributo agenziale
alle attività)
– Lr n. 30 del 13.9.2015 (apprendimento permanente)
– Lr n. 9 del 13.5.2016 (istituzione dell’Agenzia unica del lavoro - Lab)
– Dgr n. 700 del 10.7.2017 e dd n. 929/17 (quarti anni in duale a.f. 2017/18)
– Dgr n. 952 del 13.12.2019 e dgr n. 139 del 2.3.2020 (avviso duale IV
anno IF e differimento scadenza a.f. 2020/21)
– Dgr n. 177 del 12.3.2020 (avviso triennale IS a.f. 2020/21)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e quarto anno integrale)
Dal 2004/05 fino al 2010/11 (ultimo avviso per primi anni) la Regione
ha attuato percorsi triennali (misti) di Formazione professionale per chi
interrompe la prosecuzione del proprio itinerario formativo nel percorso
scolastico o intende proseguirlo nella Formazione professionale. Affidamento
diretto della Provincia di Potenza e della Provincia di Matera alle Agenzie
provinciali per la formazione, istituite ai sensi della legge regionale n.
12/1998 e accreditate dalla Regione. L’estinzione dei terzi anni dei vecchi
percorsi triennali a titolarità delle Agenzie è avvenuta nel 2013/14. Dall’a.f.
2011/12 adozione della sola sussidiarietà (integrativa fino all’a.f. 2018/19,
che vede nello stesso anno i nuovi primi anni ex d.lgs n. 61/2017), con apporto
integrato delle Agenzie provinciali (Apofil e Ageforma) per un numero
limitato di ore. La presenza delle Agenzie interessava anche i percorsi
per 16-18enni extra accordo e con qualifiche regionali. Dall’a.f. 2016/17 le
Agenzie sono state soppresse a favore dell’Agenzia regionale per il lavoro e
le transizioni nella vita attiva (LAB - Lavoro e apprendimento Basilicata)
in base alla lr n. 9 del 13.5.2016. L’apporto delle due Agenzie provinciali è
stato mantenuto dall’unica Agenzia regionale LAB assicurando alle Istituzioni
scolastiche in sussidiarietà un’offerta integrata a quella della scuola.
In Basilicata, negli a.f. 2018/19 e 2019/20, non sono stati avviati percorsi
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
triennali a qualifica. Con la dgr n. 177 del 12.3.2020 si realizzano 24 percorsi
triennali solo IS per l’a.f. 2020/21 (sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017 in base
all’accordo tra Regione e USR del 15.3.2019). Il quarto anno, da realizzare
solo negli Organismi di formazione (OdF), formalmente approvato per l’a.f.
2017/18, non ha avuto esito per mancanza di proposte e iscritti. Con la dgr
n. 952 del 13.12.2019 è stato approvato un nuovo avviso pubblico per la
presentazione di progetti di IV anno in attuazione della sperimentazione del
sistema duale nell’ambito degli IeFP.
La dgr n. 139 del 2.3.2020 ne ha differito i termini di scadenza permettendo
l’avvio di due percorsi (tecnico per l’automazione industriale e
tecnico dei servizi di promozione ed accoglienza) presso due Organismi di
formazione per l’a.f. 2020/21 (con esami entro il novembre 2021), con la
partecipazione di partenariati misti (Ati-Ats) composti da un OdF accreditato,
imprese e Istituti professionali di Stato. Negli a.f. 2021/22 e 2022/23 non
sono stati, però, attivati nuovi percorsi IF.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione ai nuovi percorsi triennali di IeFP avviene
presso la scuola secondo il modello sussidiario e, più recentemente, senza
nessuna presenza della formazione. I percorsi triennali sono svolti nelle
scuole accreditate, in regime di sussidiarietà, con un totale di 20 Istituti scolastici
professionali ordinamentali autorizzati alla realizzazione di percorsi
di IeFP. In passato, l’Agenzia regionale LAB, ha supportato variamente le
scuole per i percorsi triennali in sussidiarietà: realizzava nel terzo anno del
triennio un monte ore che, fino all’a.s. 2020/21, ha compreso essenzialmente
una formazione d’aula tecnico specialistica relativa al profilo e il tirocinio.
Per i previsti quarti anni, le attività di formazione devono essere erogate
esclusivamente dagli OdF, con strutture e attrezzature in regola con le normative.
Sarebbero 98 le Istituzioni formative accreditate per la IeFP. Per la
composizione del gruppo classe sono ammessi anche allievi con qualifiche
differenti. Le attività devono essere avviate il 1° di settembre e concludersi
il 30 giugno dell’anno successivo.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario i docenti sono della scuola.
Nei quarti anni la docenza è affidata alle OdG. La Regione chiede di applicare
il CCNL di categoria per i dipendenti delle Istituzioni formative.
Ø Articolazione oraria
I percorsi triennali del modello sussidiario sono attuati con un monte
ore di 1.056 ore. I quarti anni hanno una durata di 990 ore articolate in: 1.
orientamento e accompagnamento (min 10 e max 15 ore); 2. competenze di
base (min 350 e max 450 ore); 3. competenze tecnico-professionali (min 400
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e max 640 ore); 4. esame finale (min 12 e max 24 ore). Le attività di applicazione
pratica potranno essere svolte in alternanza scuola-lavoro “rafforzata”
con almeno 400 ore o nella modalità “apprendistato” con almeno 495 ore di
applicazione in impresa.
Ø Elementi
Il curricolo integrato dovrà prevedere: 1. informazione delle famiglie
con azioni congiunte degli operatori CIL, dei docenti del sistema dell’istruzione
e di personale specializzato; 2. azione di tutoring personalizzato, finalizzato
al potenziamento delle abilità personali; 3. azione di tutoring specializzato
per l’inserimento professionale; 4. azioni di ascolto e cura destinate
ai disabili e a soggetti a rischio di esclusione sociale; 5. formazione orientativa
rivolta a studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di I grado
e al biennio della scuola secondaria di II grado. Nei quarti anni, l’opzione
facoltativa larsa ha durata fino al massimo del 10% del monte ore.
Ø Esiti e certificazioni
La dgr n. 1324/2018 ha modificato e integrato il dispositivo (modalità
e norme di utilizzo delle attestazioni) e le attestazioni del “Repertorio
regionale delle attestazioni della Basilicata” (RRA), istituito con la dgr n.
625/2012, completando il percorso di adeguamento del sistema regionale
degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione (lr.
n. 30/2015, art. 21) alle disposizioni di cui al d.lgs n. 13/2013 e al di. n.
30.6.2015. Fanno parte del RRA: l’attestato di frequenza semplice; l’attestato
di apprendimenti non formali e informali; l’attestato di frequenza con esito
positivo degli apprendimenti; il documento di trasparenza; il documento di
validazione; il certificato di qualificazione professionale. Le certificazioni sono
in conformità con il decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante
“Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti
pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Nei percorsi di quarto anno, ogni competenza è declinata in Unità formativa
(UF).
Ø Crediti
Al fine di valorizzare l’insieme degli apprendimenti formali, non formali
e informali, la Regione sviluppa l’offerta di servizi finalizzati alla loro
validazione in termini di crediti formativi riconosciuti, rivolti a rafforzare
l’accesso a ulteriori opportunità di istruzione e formazione, oltre a qualificazioni
spendibili sul mercato del lavoro e verso i sistemi di Istruzione e
Formazione, in esse incluse le certificazioni di competenza. La validazione
degli apprendimenti è svolta, nel rispetto e in applicazione di quanto stabilito
dalle leggi dello Stato e dagli specifici accordi Stato-Regioni in relazione
ai sistemi di referenziazione dell’Unione europea, in modo da assicurare la
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
comparabilità delle competenze certificate sull’intero territorio nazionale.
La validazione costituisce componente essenziale delle politiche in materia
di orientamento, Istruzione e formazione professionale, lavoro. I procedimenti
di validazione sono integrati con la gestione del libretto formativo del
cittadino.
Ø Governo del sistema
La Regione ha costituito un “Comitato tecnico interistituzionale”, composto
da rappresentanti della scuola, dell’università, del MIUR e della Regione,
con compiti di valore consultivo da esercitare prima della determinazione
del bando di IeFP. Le politiche regionali in materia di apprendimento
sono oggetto di specifico piano triennale, che costituisce indirizzo per la
definizione e l’attuazione dei singoli interventi. Nell’ambito della programmazione
del sistema regionale integrato per l’apprendimento la Regione definisce
l’articolazione e le norme di funzionamento delle reti territoriali per
l’apprendimento, comprendenti l’insieme dei servizi di istruzione, formazione
e lavoro.
Ø Destinatari
Per i percorsi di IeFP, ragazzi che abbiano concluso il primo ciclo di
studi (licenza di scuola media inferiore). Per i percorsi di IV anno in duale,
giovani residenti in Regione che non abbiano compiuto 25 anni alla data
dell’inizio del corso e che siano in possesso di una qualifica triennale coerente
con il percorso di IV anno.
Ø Costi
Riguardo ai percorsi di quarto anno, il numero di allievi, secondo il
bando, andrebbe da un minimo di 8 anni a un massimo di 15. Il finanziamento
massimo è definito dalla seguente formula: (ucs 73,13*990 monte ore
annuale)+[(ucs 0,80 ora allievo*n.15 allievi)*990 ore ] = costo annuo di €
84.278,70. Le attività formative sono tenute da docenti di fascia C e l’UCS
ora allievo viene finanziata ai beneficiari per ogni ora effettiva di frequenza
di ciascun allievo presente nel corso, sempre che abbia frequentato almeno
il 75% del monte ore.
Ø Quarto anno
Il quarto anno, formalmente previsto a partire dall’a.f. 2017/18 (dgr
n. 700 del 10.7.2017), non è stato realizzato in quel periodo. Solo nell’a.f.
2020/21, con la dgr n. 952 del 13.12.2019 e la dgr n. 139 del 2.3.2020, sono
partiti 2 percorsi di quarto anno in modalità duale rivolti ad Ati/Ats formate
da un Organismo accreditato privato, un IP e un’impresa. La durata è di
990 ore, con 400 ore di alternanza scuola-lavoro (IeFP) o almeno 495 ore
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di formazione in impresa (apprendistato). Gli esami sono stati conclusi nel
novembre 2021 e non sono stati avviati ulteriori percorsi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
In riferimento alla dgr n. 485 del 24.4.2012 e alla dgr n. 1101
dell’8.9.2012, la durata dei percorsi formativi in apprendistato è di 990 ore:
510 di formazione interna e 480 di formazione esterna. Il sistema duale è
orientato ad assicurare ai giovani l’acquisizione di competenze in linea con
le richieste del locale mercato del lavoro, integrando il sistema IeFP con le
filiere produttive e programmando un’offerta formativa a qualifica per contrastare
la dispersione scolastica. Si è predisposto un primo avviso pubblico
(dgr n. 700 del 10.7.2017) per la presentazione di progetti in attuazione
della sperimentazione del sistema duale nell’ambito dell’IeFP nell’annualità
formativa 2017/18. Con la dgr n. 952 del 13.12.2019 è stato approvato un
secondo avviso pubblico per la presentazione di progetti in attuazione della
sperimentazione del sistema duale nell’ambito degli IeFP. Sono stati avviati
due percorsi di quarto anno presso due Organismi di formazione per l’a.f.
2020/21 ma non sono stati attivati nei due anni formativi successivi. Non
ci sono stati iscritti in duale delle annualità I-II-III-IV presso le Istituzioni
formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo minimo
per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma duale attraverso l’utilizzo
integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a
14 allievi promossi/certificati in percorsi duali, con stanziamento MLPS di €
61.937 per la Basilicata. Non si è a conoscenza, tuttavia, dell’attivazione di
percorsi duali di IeFP in Regione nell’anno formativo in corso.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Calabria
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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60
Ø Normativa
– Protocollo del 23.09.2003
– Accordo territoriale del 13.09.04
– Accordo territoriale del 27.05.11 (per la sussidiarietà integrativa)
– Accordo del 24.09.2015 (duale)
– Dd n. 14318 del 28.07.09 (avvio percorsi e destinatari)
– Dgr n. 529 del 22.07.10 (attivazione percorsi IeFP per 21 figure)
– Dd n. 13408 del 17.09.10 (accreditamento IP quali enti di FP)
– Dd n. 11258 del 2.10.10 (avviso a.f. 2010/11)
– Dd n. 872 del 29.12.10 (accreditamento IF)
– Dgr n. 67 del 28.2.11 (linee guida IeFP)
– Dd n. 11884/2011 (avviso a.f. 2011/12)
– Dgr n. 190 del 26.04.2012 (apprendistato qualifica e diploma professionale)
– Dd n. 12180 del 31.08.12 (avviso a.f. 2012/13)
– Lr n. 53/13 (disciplina IeFP)
– Dgr n. 10727 del 10.09.14 (avviso IV a.f. 2014/15)
– Dgr n. 536 del 16.12.2015 (duale)
– Dgr n. 6306 del 1.06.2016 (esami)
– Dgr n. 568 del 28.12.2016 (linee guida IeFP)
– Dgr n. 5610 del 17.05.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dd n. 2035 del 27.02.2017, dd n. 6598 del 21.06.2017, dd n. 5003 del
15.05.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
– Dd n. 9765 dell’11.09.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
– Dd n. 8714 del 19.07.2019 (IeFP a.f. 2019/20)
– Dd n. 2027 del 2.03.2021 (IeFP a.f. 2021/22)
– Dd n. 1666 del 21.2.2022, dgr n. 418 del 1.9.2022, dd n. 10931 del
19.9.2022, dd n. 12554 del 18.10.2022 (IeFP a.f. 2022/23)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Dal 2005/06 la realizzazione dei percorsi triennali integrali secondo
l’accordo in CU del 19.6.03 prevedeva l’interazione tra Organismi di formazione
(Agenzie accreditate per l’obbligo formativo), Istituzioni scolastiche
di scuola secondaria superiore e un’impresa o associazione di categoria o
ente bilaterale per le ore di alternanza formazione/lavoro. La gestione didattico-
organizzativa era affidata ad un organismo paritetico tra Agenzia
e Scuola. La gestione amministrativo-contabile era a cura delle Agenzie. I
percorsi di durata triennale per l’acquisizione di una qualifica professionale
sono stati avviati dalla Regione a partire dall’a.f. 2010/11 a seguito dell’emanazione
della dgr n. 529 del 20.9.2010 la quale ha fornito prime indicazioni
per l’avvio dei percorsi in sussidiarietà integrativa a titolarità di Istituzioni
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
scolastiche (IS). Fino all’a.f. 2021/22 la Regione non aveva attivato percorsi
di IeFP in regime di sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017, ma nel marzo 2022 si
è sottoscritto l’accordo tra la Regione Calabria e USR Calabria per la realizzazione
dei percorsi, ai sensi dell’art. 7 comma 2 dello stesso decreto legislativo.
Nello stesso periodo, per alcuni anni, sono stati attuati percorsi integrali
triennali delle Istituzioni formative (IF) sia nelle IF del privato sociale
che provinciali, riferiti alle figure degli accordi. Negli a.f. 2014/15, 2015/16
e 2016/17 non sono partiti percorsi di 1° anno triennali per mancanza di
risorse. Invece, un avviso pubblico relativo a percorsi di IeFP è stato pubblicato
nel 2016 e si è concluso con lo svolgimento degli ultimi esami di qualifica
nell’a.f. 2021/22. Per l’a.f. 2017/18 (percorsi di cui al dd n. 6598/2017)
le risorse disponibili hanno consentito l’attivazione da parte dei CFP di alcuni
percorsi triennali ordinamentali, poi realizzati al primo anno nell’a.f.
2019/20. Non sono segnalati successivi percorsi di primo anno triennali fino
all’emanazione del dd n. 12724 del 10.12.2021 (a.f. 2021/22) con il quale
riprendono 10 percorsi formativi duali di durata triennale, attualmente in
itinere, per ragazzi che non abbiano compiuto 16 anni. In ambito PNRR,
per l’a.f. 2022/23 vige il dd n. 10931 del 19.09.2022, con 11 percorsi triennali
duali dichiarati ammissibili rivolti a giovani di età compresa tra 14 e 25
anni per operatore del benessere/acconciatore e estetista. Nell’a.f. 2023/24
non sono segnalati percorsi ordinamentali di 1° anno. I quarti anni sono
segnalati solo nell’a.f. 2014/15 fino all’a.f. 2016/17. Al momento non sono
stati attivati percorsi formativi per il conseguimento di diplomi di tecnico.
Ø Sede di svolgimento
I soggetti attuatori dei percorsi di IeFP integrale sono le Agenzie formative
accreditate per l’obbligo formativo (in forma singola o in ATS). Il corpo
docente è composto anche da esperti provenienti dal mondo della produzione,
delle professioni e del lavoro, in possesso di una specifica esperienza
professionale nel settore, di tutor e di eventuali altre figure. Dall’a.f. 2011/12
l’iscrizione avviene presso la scuola secondo il modello sussidiario integrativo
e presso le IF accreditate nei residui percorsi di IeFP integrale. Nei bandi
regionali è posto il limite per la presentazione di non più di 4 progetti da
attuare nella Provincia in cui l’Agenzia ha la sede legale. L’Agenzia formativa
deve, comunque, stipulare una Convenzione con un Istituto scolastico
professionale per le competenze di base. Non possono accedere all’accreditamento
enti a scopo di lucro. Le scuole hanno obbligo di accreditamento
con deroga alle parti compatibili con la natura giuridica, alle norme di sicurezza
e prevenzione (moratoria) all’affidabilità economico-finanziaria, alla
capacità gestionale e risorse finanziarie e alle interrelazioni con il territorio.
Ø Docenti
Nei percorsi integrali triennali le risorse professionali si riferiscono ai
docenti dell’Agenzia formativa. Ai docenti-formatori è richiesta l’abilitazione
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all’insegnamento delle materie relativamente alle competenze di base e tecnico
professionali. Inoltre, sono previsti dei tutor dell’Agenzia formativa e
docenti di sostegno in caso di handicap. Dall’a.f. 2010/11, nel modello sussidiario
integrativo i docenti sono delle Istituzioni scolastiche. Non è previsto
il coinvolgimento delle Agenzie formative all’interno dell’offerta sussidiaria
integrativa realizzata dagli IP. Il personale impegnato deve rispondere ai
requisiti di cui al regolamento regionale per l’accreditamento degli Enti di
formazione professionale (dgr n. 872/2010). Per le attività riguardanti il riconoscimento
dei crediti formativi e la certificazione delle competenze di
base, gli Enti di formazione dovranno garantire la presenza di personale
con specifiche competenze per come previsto dalle linee guida per l’offerta
formativa IeFP di cui alla dgr n. 562 del 28.12.2016. I docenti devono essere
adeguati a quanto stabilito all’art. 19 del d.lgs n. 226/2005, essendo in possesso
dell’abilitazione all’insegnamento; gli esperti devono essere in possesso
di documentata esperienza maturata per almeno cinque anni nel settore
professionale di riferimento. I contratti applicati ai docenti di IeFP fanno
riferimento al CCNL. Non viene specificato se ci sia un obbligo di utilizzare
quello di categoria.
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2017/18 (dgr n. 6598/17) il percorso ordinamentale dei CFP prevede
3.000 ore: 600 ore di lezioni teoriche “competenze di base”, di cui 592
ore finalizzate all’acquisizione delle competenze di base relative all’obbligo
di istruzione (dm n. 139/2007) ripartite nel modo seguente: I annualità 336;
seconda annualità 256 ore; 8 ore di accompagnamento individuale da ripartire
tra la I e la II annualità; 700 ore di competenze tecnico-professionali
coerenti con la figura professionale di riferimento del progetto ripartite nel
modo seguente: I annualità 410; seconda annualità 290 ore; 100 ore di larsa
ripartite nel modo seguente: I annualità 50; seconda annualità 50 ore; 600
ore di applicazione pratica in stage formativo ripartite nel modo seguente:
I annualità 200; seconda annualità 400 ore da realizzare presso imprese del
settore di riferimento. Attualmente, in relazione ai percorsi duali triennali di
3.000 ore si rileva: 1. Formazione presso il CFP: I anno 600 ore, II anno 600
ore, III anno 600 ore per percorso in alternanza o 500 ore per percorso in
apprendistato; 2. Contenuti di applicazione pratica presso l’Ente di formazione
per allievi 14enni con 400 ore di impresa formativa simulata, laboratori,
project work, testimonianze, ecc.; 3. Formazione in alternanza presso il
soggetto ospitante per allievi almeno 15enni (400 ore) oppure Formazione in
apprendistato presso l’impresa per allievi almeno 15enni (400 ore).
Ø Elementi
Le misure previste nei percorsi triennali integrali comprendono: accoglienza,
orientamento, personalizzazione, tutoraggio, stage, accompagnamento,
incontri con le famiglie e attori economici e sociali. I progetti
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
formativi di durata triennale devono: 1. essere avviati nel rispetto del calendario
scolastico; 2. garantire la personalizzazione del percorso; 3. prevedere
il riconoscimento di crediti formativi; 4. avere una articolazione in unità
formative; 5. prevedere verifiche intermedie degli apprendimenti in esito a
ciascuna unità formativa; 6. prevedere un esame finale per il conseguimento
della qualifica o dell’attestato di competenze; 7. prevedere attività di stage
e la realizzazione di laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti.
Qualora si rendesse necessario un recupero dei livelli di apprendimento da
parte degli allievi, è possibile prevedere l’attivazione di laboratori di recupero
e sviluppo degli apprendimenti (larsa) fino ad un massimo di 50 ore
per singola annualità. Tali ore, che concorrerebbero al monte orario ordinamentale
obbligatorio previsto di 1.000 ore, possono essere realizzate anche
mediante alternanza simulata.
Ø Esiti e certificazioni
Sono previste verifiche intermedie degli apprendimenti in esito a ciascuna
unità formativa. Al termine di ciascuna annualità c’è uno scrutinio
teso a verificare che l’allievo abbia i requisiti per l’accesso all’anno scolastico
e formativo successivo. È prevista, inoltre, una verifica dell’effettivo possesso
delle competenze, comprese le competenze eventualmente riconosciute
come crediti formativi in ingresso, attraverso l’esame finale per il conseguimento
della qualifica/diploma professionale. All’allievo che interrompe
la frequenza dei percorsi triennali, prima del conseguimento della qualifica,
è rilasciato un “certificato di competenze”, redatto secondo i modelli e
le note di compilazione adottati con l’accordo in Conferenza Stato-Regioni
del 1.8.2019 (repertorio atti n. 155/CSR), allegati 5, 6 e 7 e recepiti dalla
Regione Calabria. Il nuovo modello di certificato, ai sensi del dm 24.8.2021
è in vigore dall’a.f. 2022/23. A conclusione del 2° anno viene rilasciato il
“certificato di assolvimento dell’obbligo di istruzione”, di cui al dm n. 9 del
27.01.2010. Gli attestati di qualifica e di diploma professionale sono rilasciati
al superamento dell’esame finale, svolto nel rispetto dei livelli essenziali
delle prestazioni di cui all’art. 17, con particolare riferimento al comma 2,
e all’art. 20 del capo III del d.lgs n. 226/2005, e degli standard minimi regionali
per la predisposizione degli esami finali dei percorsi IeFP di cui al
decreto n. 6306/2016 e alla dgr n. 562 del 28.12.2016. Le certificazioni sono
rilasciate in conformità con il decreto interministeriale del 5.1.2021, recante
“Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti
pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
Il soggetto attuatore potrà riconoscere i crediti formativi per l’inserimento
dell’allievo nel percorso formativo prescelto e, comunque, nel rispetto delle
disposizioni sui passaggi tra sistemi di cui alla dgr n. 562 del 28.12.2016 e
della normativa nazionale vigente in materia, come recepita dalla Regione
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Calabria con dgr n. 516 del 26.11.2021. Nel caso di passaggio ad un percorso
del secondo ciclo di Istruzione e Formazione effettuato durante l’anno scolastico
e formativo, le ore di formazione fruite nel periodo antecedente la data
di inserimento sono riconosciute e concorrono al computo della frequenza
annuale minima del 75% del percorso. Per le attività riguardanti il riconoscimento
dei crediti formativi e la certificazione delle competenze di base, gli
enti di formazione dovranno garantire la presenza di personale con specifiche
competenze per come previsto dalle citate linee guida.
Ø Governo del sistema
L’Amministrazione pubblica da cui dipende la gestione dell’Istruzione
e formazione professionale nella Regione Calabria è il Dipartimento “Lavoro,
Formazione, Politiche Sociali”. Un apposito Gruppo tecnico costituito
da Regione e Ufficio scolastico regionale della Calabria monitora la realizzazione
complessiva dei percorsi IeFP in base a un accordo del marzo 2022
tra Regione e USR. Presso le Istituzioni formative sono istituiti dei Comitati
paritetici (CP) per il monitoraggio e la valutazione dei singoli percorsi, il
riconoscimento e il rilascio dei crediti e il supporto al Gruppo tecnico regionale
(GTR) che segue la realizzazione dei progetti. I “Comitati paritetici”
sono costituiti dai rappresentanti di Regione, Istituto professionale partner
e Istituzione formativa. Il processo di programmazione è sostenuto da un
monitoraggio costante da parte della Regione.
Ø Destinatari
I destinatari dei percorsi triennali duali sono: giovani soggetti al diritto-
dovere all’Istruzione e Formazione di età compresa tra 14 e 16 anni e giovani
da 17 a 25 anni prosciolti dal diritto-dovere all’Istruzione e Formazione,
ma privi di titolo di studio di Istruzione secondaria di secondo grado. I destinatari
degli interventi sono organizzati in classi di corso con un numero di
allievi compreso tra un minimo di 8 e un massimo di 15 allievi. I destinatari
dei percorsi annuali di IV anno sono giovani da 17 a 25 anni che hanno
assolto il diritto-dovere e si iscrivono al IV anno dei percorsi di IeFP in possesso
almeno di una qualifica triennale corrispondente e coerente con l’area
professionale del percorso di tecnico prescelto. In caso di minori stranieri
e/o non accompagnati, presenti sul territorio italiano, gli stessi sono soggetti
all’obbligo di Istruzione. L’iscrizione dei suddetti nelle Istituzioni formative
italiane va accolta in qualsiasi momento dell’anno, in coincidenza con il loro
arrivo sul territorio nazionale. Essi vanno iscritti anche se sprovvisti di permesso
di soggiorno o privi di documentazione (art. 45, dpr n. 394/99).
Ø Costi
Il dd n. 6598 del 21.6.2017 (avviso a.f. 2017/18) determinava in € 6,00 il
costo ora allievo dei percorsi triennali di IeFP a qualifica, di 1.000 ore all’an-
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no, poi realizzati al primo anno nell’a.f. 2019/20. Infatti, per l’a.f. 2019/20
l’Inapp segnala 30 percorsi di primo anno per 430 allievi. Il finanziamento
massimo richiedibile per un singolo progetto non può superare il valore
massimo di euro 270.000,00. Tale valore è determinato sulla base di un
percorso con 15 allievi (6 € * 15 allievi * 3.000 ore). Nel caso di percorsi
con un numero di allievi inferiori a 15 l’importo massimo sarà, di conseguenza,
riparametrato al ribasso. L’incremento del numero di partecipanti
al percorso oltre i 15 non comporta, invece, in nessun caso un aumento del
finanziamento massimo concesso. Considerando il costo massimo a percorso
triennale di € 270.000,00 e una classe media di 11,75 allievi, l’importo
massimo finanziabile per ciascun anno è pari a € 90.000,00 (comprensivo di
larsa, stage e accompagnamento individuale), l’importo annuale ad allievo
è di € 6.279,07, quello ad ora allievo è € 6,28 e quello ora corso corrisponde
a € 90,00. È possibile procedere a successive sostituzioni di allievi purché
non sia stato superato il 25% del numero di ore previste dall’intero percorso
formativo.
Ø Quarto anno
Il percorso è di 1.000 ore, comprendente competenze di base per 250
ore, laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti per 50 ore, competenze
tecnico professionali per 400 ore, con la funzione di potenziare le
attività di personalizzazione nell’area professionale, un modulo di consulenza
individuale di accompagnamento per l’inserimento nel mercato del
lavoro di almeno 4 ore, 16 ore per gli esami, una fase di stage/tirocinio formativo
per 280 ore. È possibile prevedere una flessibilità didattico-organizzativa
del 10% da stabilire tra le competenze tecnico professionali e la fase
di stage/tirocinio. Si realizza un modulo sperimentale di consulenza individuale
orientativa al lavoro della durata di 4 ore per allievo. A.f. 2014/15: n.
percorsi 54; n. allievi 732 (IF); a.f. 2015/16: n. percorsi 35; n. allievi 511 (IF).
Nell’a.f. 2016/17 vi sono stati 6 percorsi per 90 allievi (IF). Non sono partiti
percorsi di quarto anno negli aa.ff. 2017/18, 2018/19, 2019/20, 2020/21,
2021/22 e 2022/23.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
In riferimento alla dgr del 18.04.2012 e alla dgr n. 190 del 26.04.2012,
allegato 1, i percorsi formativi in apprendistato hanno una durata di 400
ore annue e prevedono attività di formazione interna o esterna all’azienda.
Inoltre, la dgr n. 213 del 13.06.2016 recepisce il decreto interministeriale
sugli standard formativi dell’apprendistato del 12.10.2015. Con l’avviso a.f.
2017/18 sono avviati percorsi formativi per il conseguimento della qualifica
e/o del diploma professionale che utilizzano gli strumenti del sistema duale
e che prevedano un’effettiva alternanza tra formazione e lavoro. La Circolare
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali R.0000012 del 6.6.2022
fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del decreto legi-
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slativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12 ottobre 2015
definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato di
primo livello. Sono stati 47 gli iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le
Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo
minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma duale attraverso
l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate
è pari a 106 allievi promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo
sono stati stanziati dal MLPS per la Calabria € 425.384,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Campania
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20 2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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68
Ø Normativa
– Protocollo del 31.07.2003
– Accordo Mpi-Regione dell’8.11.2007 (Percorsi alternativi sperimentali)
– Accordo territoriale del 21.02.11 approvato con dgr n. 48/11
– Dd n. 146 del 10.06.05 (Linee guida per la progettazione esecutiva OFI)
– Dgr n. 1531 (percorsi integrati)
– Dgr n. 1871/06 (linee guida per i nuovi percorsi integrati)
– Dd n. 538/06 (avviso progetti OFI)
– Dd n. 215/09 (avviso progetti PAS)
– Dgr n. 5 del 14.01.11 (surroga 2010/11)
– Dgr n. 46 del 14.02.11 (presa d’atto organici raccordi)
– Dgr n. 48 del 14.02.11 (approvazione schema di accordo sui percorsi
IeFP a.f. 2011/12)
– Dgr n. 195 del 23.04.12 (linee guida integrazione) e dgr n. 646 del 13.11.12
– Dd n. 57/13, n. 23/14 e n. 58/14 (sussidiarietà, costi attività integrative IS)
– Dgr n. 211/13 e n. 83/13 (programmazione triennali)
– Dgr n. 242/13, dd n. 81/12, lr n.14/09, dd n. 248/09, dgr n. 793/06 (accreditamento
e poli)
– Dd n 18 del 21.01.14 e n. 134/14 (esami)
– Dd n 23/14, dd n. 58/14, dgr n. 211/13 (accompagnamento, offerta IS
complementare e IF)
– Dgr n. 834 del 7.10.14 (finanziamento poli)
– Dd n. 687, 688, 689, n. 690 del 03.09.2014 (approvazione repertorio
regionale qualifiche)
– Dgr n. 735/2015, dgr n. 617/2016 e dd n. 01/2017 (duale e CFP)
– Dd n. 1211 del 28.12.2017 (linee guida accreditamento)
– Dgr n. 624 del 09.10.2017, dd n. 231 del 12.3.2018, dd n. 1057 del
16.10.2019 (triennali e annuali ma partiti effettivamente nell’a.f. 2019/20)
– Dd n. 1337 del 20.12.2019 (qualifiche apprendistato)
– Dgr n. 295 del 15.06.2020 (recepimento figure); dd n. 861 del 21.09.2020
e n. 455/2020 (IeFP a.f. 2020/21)
– Dgr n. 341 del 27.07.2021, dd n. 443-dg11 del 6.09.2021 (triennali a.f.
2021/22), n. 402 del 23.07.2021, n. 498 del 28.09.2021 (IV a.f. 2021/22)
– Dd n. 7 del 12.1.2022 e dd n. 328 del 24.6.2022 (trienali a.f. 2022/23) e
dd 402/2022 e 422/2022 (IV a.f. 2022/23)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Nel 2003 c’è stata una breve parentesi di percorsi integrati con FP al
50% (non più riproposti dall’a.f. 2004/05). Dall’a.f. 2007/08 percorsi alterna-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
tivi sperimentali (PAS) biennali, ma non più rinnovati dal 2010/11. Si pensava
che potessero essere riallineabili in relazione al repertorio nazionale
dell’offerta IeFP. Erano organizzati congiuntamente (progettazione e realizzazione)
da un Istituto statale professionale, tecnico o d’arte, da un Ente di
FP accreditato e da un’azienda (ospitante gli stage) o da associazioni rappresentative
delle aziende di comparto (che organizzavano gli stage presso
le aziende loro iscritte). L’ultimo triennio dei percorsi integrati di durata
triennale (OFI Offerta formativa di IeFP integrati), iniziato nell’a.f. 2006/07
non è più stato rinnovato nell’a.f. 2008/09. Dall’a.f. 2011/12 la Regione adotta
la sussidiarietà (integrativa fino all’a.f. 2019/20, che vede i nuovi primi
anni di sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017) con percorsi di IeFP triennali nelle
Istituzioni scolastiche (IS). Nell’a.f. 2013/14 la sussidiarietà era riservata alle
IS dei soli Poli. La dgr n. 624 del 9.10.2017 recava la programmazione di
risorse per l’attivazione di percorsi triennali di IeFP promossi dalle Agenzie
formative accreditate e percorsi annuali per il reinserimento dei giovani
15/18enni in diritto-dovere. L’introduzione dei percorsi nei CFP (dd n. 231
del 12.3.2018) è stata procrastinata fino all’a.f. 2019/20, anno formativo di
partenza con effettivi frequentanti (dd n. 1057 del 16.10.2019). Con il medesimo
provvedimento sono stati attuati nei CFP anche 5 percorsi annuali
a qualifica, riproponibili anche per i due anni successivi. I quarti anni non
sono stati realizzati fino all’a.f. 2021/22 (dd n. 498 del 28.9.2021), nel quale
è partito il primo percorso. Altri percorsi di IV anno sono stati realizzati
nell’a.f. 2022/23, riguardando 11 figure diverse per 21 percorsi.
Ø Sede di svolgimento
Nell’a.f. 2011/12 l’iscrizione avveniva presso la scuola secondo il modello
sussidiario integrativo. Dall’a.f. 2019/20 i percorsi triennali e annuali sono
svolti anche nei CFP accreditati. Come previsto dalle “Linee guida per l’avvio
del nuovo sistema regionale di Istruzione e formazione professionale”, i percorsi
del sistema di IeFP possono essere realizzati in un’unica ovvero in più
sedi/strutture, per la parte laboratoriale, sulla base di apposite convenzioni
tra l’Agenzia formativa e le imprese. In ogni caso non è ammessa delega di
attività. In caso di svolgimento delle attività formative presso sedi laboratoriali
messe a disposizione da partner, l’Agenzia formativa dovrà indicare,
la disponibilità di ciascun partner: 1. a fornire strutture, aule e attrezzature
per lo svolgimento di attività laboratoriali; 2. ospitare allievi del percorso
sperimentale in attività di alternanza scuola-lavoro, ai sensi del d.lgs n. 77
del 2005; 3. attivare contratti di apprendistato per la qualifica professionale
ai sensi del d.lgs n. 81/2015 e del dm del 12.10.2015; 4. svolgere il ruolo di
impresa tutor nell’ambito dell’impresa formativa simulata.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario integrativo i docenti sono della
scuola sia per le competenze di base che per quelle tecnico professionali.
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70
Dall’a.f. 2019/20 l’iscrizione avviene presso i CFP nei percorsi attivati. Il personale
docente deve essere in possesso del titolo previsto per l’accesso alla
specifica classe di concorso per l’insegnamento (diploma di laurea almeno
quadriennale ovvero laurea specialistica e, per almeno il 50%, in possesso
di documentata esperienza - almeno triennale - di insegnamento e/o professionale
(con minori a rischio e/o disagio giovanile) strettamente attinente
all’attività formativa da realizzare. Ai docenti deve essere applicato il CCNL
di categoria (dd n. 443/2022).
Ø Articolazione oraria
I percorsi in sussidiarietà nelle IS si attivano in classi autonome, non
integrate negli ordinari percorsi quinquennali, che assumono gli standard
formativi e la regolamentazione dell’ordinamento dei percorsi di IeFP. A
tale scopo gli IP utilizzano i margini di articolazione delle cattedre di cui
al c. 4 dell’art. 9 e gli spazi di autonomia e flessibilità previsti dall’art. 6
del d.lgs n. 61/2017. L’orario annuale obbligatorio dei percorsi triennali di
IeFP dei CFP può variare da un minimo di 990 ore a 1.056 ore annue. Nei
primi due anni le competenze di base vanno dal 41% al 53%, le competenze
tecnico professionali dal 47% al 59%. Al terzo anno le competenze di base
vanno dal 37% al 41%, le competenze tecnico professionali dal 59% al 63%.
Le attività di stage riguardano gli allievi che frequentano i secondi ed i terzi
anni realizzando almeno 80-160 ore curriculari nelle seconde ed almeno 140
-240 ore nelle terze.
I percorsi triennali di Istruzione e formazione professionale delle Istituzioni
formative accreditate (CFP), vengono attuati in modalità duale con
una durata di 990 ore per ciascuna annualità e una durata complessiva pari
a 2.970 ore, di cui una parte realizzata in “alternanza” e/o in impresa formativa
simulata o in apprendistato. I percorsi sperimentali integrano la formazione
ordinaria svolta presso il Centro di formazione professionale dove l’allievo
è iscritto con periodi realizzati in impresa formativa simulata (almeno
400 ore), in alternanza scuola-lavoro (almeno 400 ore) e in apprendistato,
secondo le modalità del sistema duale: non inferiori al 40% dell’orario ordinamentale
per il primo e il secondo anno e al 50% per il terzo anno. La dgr
n. 295 del 15.06.2020 reca il recepimento dell’Accordo del 1.08.2019 sulle
figure professionali.
Ø Elementi
Per l’avvio e la gestione ottimale delle attività, ciascuna Istituzione formativa
accreditata dovrà prevedere servizi propedeutici e di supporto alle
imprese coinvolte nell’attuazione del “Sistema duale”. A titolo esemplificativo
si citano, tra gli altri: strumenti e metodologie finalizzate all’attivazione
dei percorsi e all’erogazione della formazione interna; supporto alla definizione
del piano formativo individuale e, parallelamente, servizi di orientamento
e accompagnamento al lavoro per gli allievi (es. orientamento ex
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71
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
ante ed in itinere, bilancio delle competenze, riconoscimento crediti, ecc.).
Il percorso deve essere dotato di laboratori specialistici accreditati e di larsa
e garantire azioni extra-curriculari di personalizzazione attraverso attività
di accompagnamento individuale e/o di gruppo ristretto di allieve/i, per
consentire il recupero delle competenze parzialmente acquisite; tali attività
devono essere erogate sia nel corso dell’anno formativo che a cavallo tra
due annualità così da permettere a tutte/i le/gli allieve/i di iniziare l’anno
formativo con un adeguato livello di preparazione. Sono previste attività
di supporto psicologico e motivazionale rivolte a docenti, allievi e rispettivi
familiari. La dgr n. 295 del 15.06.2020 recepisce l’accordo del 1.08.2019 –
Repertorio atti n. 155/CSR – che dispone l’integrazione e modifica del Repertorio
nazionale delle figure nazionali.
Ø Esiti e certificazioni
Gli esami al termine del percorso e il rilascio delle relative attestazioni
dovranno essere realizzati così come previsto dalle seguenti disposizioni
regionali: dd n. 18 del 21.01.2014, approvazione linee guida per la realizzazione
degli esami relativi ai percorsi triennali e quadriennali di Istruzione
e formazione professionale; dd n. 134 dell’11.04.2014, Percorsi triennali di
Istruzione e formazione professionale di cui al d.lgs n. 226 del 17.10.2005
approvazione disposizioni attuative sulla nomina delle commissioni e indicazioni
ulteriori sullo svolgimento delle prove di esame dei percorsi di IeFP, ai
fini del conseguimento della qualifica e del diploma professionali e ai sensi
del decreto ministeriale 30.6.2015; dd n. 327 del 23.5.2014, approvazione del
verbale per gli esami di qualifica professionale, alla fine dei percorsi triennali
di Istruzione e formazione professionale; decreto ministeriale 30.6.2015. Nel
caso di non raggiungimento di tutti gli obiettivi specifici di apprendimento di
qualifica è possibile rilasciare un attestato di competenze secondo i modelli
adottati con l’accordo in Conferenza Stato-Regioni del 1.8.2019, recepito con
decreto ministeriale n. 56 del 7.07.2020. Le certificazioni sono in conformità
con il decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per
l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del
sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
Il riconoscimento dei crediti dovrà essere effettuato secondo la procedura
indicata nella deliberazione di giunta regionale n. 694 del 30.10.2018:
“Criteri generali per favorire il raccordo tra il sistema dell’istruzione professionale
e il sistema di Istruzione e formazione professionale”.
Ø Governo del sistema
La Regione cura l’offerta dei corsi sperimentali, pubblica l’avviso per
la selezione delle candidature, le seleziona sulla base dei criteri dell’avviso,
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forma la graduatoria degli Istituti, esamina i progetti. Infine, attiva i corsi
sulla base delle risorse. La Direzione scolastica regionale concorre attraverso
il gruppo tecnico regionale alla realizzazione e cura gli aspetti relativi al
personale degli Istituti. L’Istituto è il soggetto responsabile del corso. La gestione
dei percorsi sperimentali è affidata a un Gruppo tecnico regionale di
valutazione composto dai rappresentanti dell’Amministrazione e dall’Ufficio
scolastico regionale. Tale organismo cura, in particolare, la consulenza e il
monitoraggio. A livello di Istituto c’è un Gruppo di pilotaggio con il compito
di curare la realizzazione del corso. Il Gruppo di progetto cura la progettazione
esecutiva. Le competenze finali diventano, dal punto di vista della progettazione,
gli obiettivi formativi del percorso. L’Arlas (Agenzia per il lavoro
e l’istruzione) è il soggetto incaricato di fornire alla Direzione generale per
l’Istruzione, la formazione, il lavoro e le politiche giovanili della Regione il
supporto e l’assistenza tecnica necessaria all’attuazione delle linee guida. Si
occupa di accompagnamento, assistenza, monitoraggio e valutazione finalizzata
all’implementazione del sistema regionale di IeFP.
Ø Destinatari
Per i percorsi triennali: giovani inoccupati o disoccupati di età compresa
tra i 14 e i 18 anni non compiuti alla data di scadenza del termine per
la presentazione della candidatura (in primis); o età compresa tra i 18 anni
e i 25 anni non compiuti alla data di scadenza del termine per la presentazione
della candidatura (in subordine), qualora a seguito della procedura
di selezione vi siano ancora posti disponibili ed esclusivamente mediante
assunzione “in apprendistato”; essere in possesso del titolo di studio di licenza
di scuola secondaria di primo grado (licenza media) o, per gli allievi
disabili, dell’attestato di credito formativo previsto dall’art. 9 del dpr n. 122
del 22 giugno 2009. I percorsi annuali sono rivolti ai giovani inoccupati o
disoccupati residenti in Regione, di età compresa tra i 16 ed i 19 anni non
compiuti (qualora il percorso formativo preveda l’assunzione dell’allievo
in apprendistato per la qualifica professionale, ai sensi dell’art. 43 d.lgs n.
81/2015, fino al compimento dei 25 anni non compiuti all’avvio del percorso)
che non hanno conseguito un titolo di studio del secondo ciclo, ma che
hanno assolto l’obbligo di istruzione e sono in possesso dei crediti formativi
necessari per poter accedere al terzo anno di IeFP e conseguire la qualifica
professionale attraverso un percorso più breve.
Ø Quarti anni
I percorsi di Istruzione e formazione professionale di IV anno da erogarsi
in modalità duale (accordo Stato-Regioni e Province Autonome del
24.9.2015 recepito con dgr n. 617/2016, ai sensi dell’art. 17 del d.lgs n.
226/2005) hanno una durata di 990 ore di cui una parte realizzata in “alternanza”
e/o in impresa formativa simulata o in apprendistato. Tali percorsi
formativi sperimentali prevedono una formazione duale, “in un’ottica
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
di complementarità e sinergia e non sovrapposizione con l’offerta di IeFP
(delle Istituzioni scolastiche) già presente sul territorio”. È stato realizzato
un primo percorso di IV anno in duale con dd n. 498 del 28.09.2021. Sono
seguiti altri percorsi di IV anno a partire dall’a.f. 2022/23.
Ø Costi
La Regione ha finanziato solo recentemente i CFP per i percorsi a qualifica,
specificamente con il decreto dirigenziale n. 231 del 12.3.2018, che ne
riporta i parametri dei costi finanziabili. Tutti i percorsi formativi sperimentali
dell’anno in questione hanno previsto una formazione duale. Per i percorsi
effettivamente partiti nell’a.f. 2019/20, il contributo pubblico massimo
assegnato per ciascuna annualità di progetto sarebbe pari a € 110.000,00
se rapportato a n. 20 allievi (l’importo del finanziamento ammissibile per
singolo allievo risulta, infatti, pari ad € 5.500,00). L’ammontare del finanziamento
triennale corrisponde a: (ammontare massimo del finanziamento ammesso
per la singola annualità / n. massimo di allievi previsti) x n. di allievi
riportati nella proposta progettuale) x (numero delle annualità). Ad esempio,
in caso di proposta progettuale che preveda 18 allievi: [(€ 110.000,00 / 20)
x 18 x 3] = 297.000,00. Pertanto, se la Regione Campania ricalcola il costo
a percorso sulla base del numero degli allievi reali a classe, ossia 19,83
nell’a.f. 2019/20 (€ 110.000/20 x 19,83 = € 109.065 a percorso), ne deriva che
il costo annuale per allievo corrisponde a € 5.500, il costo ora corso del primo
anno ammonta a € 110,17, mentre il costo orario per allievo ammonta a
€ 5,55. La rendicontazione delle attività è a costi reali secondo le procedure
e le modalità in vigore al momento dell’attuazione delle attività e secondo
le modalità di cui al vigente Manuale delle procedure di gestione del POR
FSE Campania 2014/2020. Ciascun corso triennale e annuale potrà essere
attivato solo in presenza del numero minimo di 12 e massimo di 20 allievi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Il decreto dirigenziale n. 1337 del 20.12.2019 approva l’avviso pubblico
per la costituzione di un catalogo dei percorsi di apprendistato per il
conseguimento della qualifica e del diploma professionale (dgr n. 664 del
31.10.2017). La durata del contratto di apprendistato non può essere inferiore
a 6 mesi né superiore a 3 anni per il conseguimento della qualifica
professionale. Per coloro che sono in possesso della qualifica e intendano
conseguire un diploma di IeFP per l’indirizzo professionale corrispondente,
la durata massima è di 1 anno. La formazione esterna non può essere superiore
al 60% dell’orario ordinamentale per il primo e secondo anno e al 50%
per il terzo e quarto anno. Il monte ore annuale di formazione ammissibile
a finanziamento è fissato, in relazione all’annualità di iscrizione/frequenza
dei destinatari, al momento dell’avvio del contratto di apprendistato ai crediti
formativi eventualmente riconosciuti in ingresso, nel rispetto dei massimali
sotto riportati. Nello specifico: 1. massimale per la prima e la seconda
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74
annualità: 594 ore; 2. massimale per la terza e la quarta annualità: 495 ore.
La Circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali R.0000012 del
6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del decreto
legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12 ottobre
2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato
di primo livello. I percorsi formativi dovranno avere durata pari a
990 ore per ciascuna annualità, essere progettati nel rispetto dei LEP fissati
dal Capo III decreto legislativo 17.10.2005 n. 226 e smi, prevedere attività
di applicazione pratica presso le imprese del territorio regionale, organizzate
secondo le modalità operative individuate dall’accordo Stato-Regioni del
24.9.2015. Ciascuna annualità deve essere coerente con il calendario scolastico
per concludersi entro 10 mesi dalla data di avvio e comunque non oltre
il 30.6.2023. Ciascun corso viene attivato solo in presenza di un numero minimo
di iscritti/partecipanti pari a 12, fino ad un massimo di 20. Sono stati
864 gli iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni formative
nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo minimo per il primo
anno (a.f. 2022/23) del Programma duale attraverso l’utilizzo integrato
delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a 389 allievi
promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo sono stati stanziati per
la Campania dal MLPS € 939.939,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Emilia-Romagna
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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76
Ø Normativa
– Protocollo dell’8.10.03
– Accordo territoriale del 19.2.04
– Protocollo MLPS e Regione del 13.1.2016 (sistema duale)
– Accordo USR-Regione del 29.11.2018 (progetti triennali IF)
– Accordo Stato-Regioni del 1.8.2019 recepito con di n. 56 del 7.7.2020
(figure)
– Accordo territoriale del 10.9.2020 (passaggi)
– Dgr n. 1052 del 9.6.2003 (linee guida a.f. 2003/04)
– Lr n. 12 del 30.6.03 (sistema integrato dell’Istruzione e della formazione
professionale)
– Dgr n. 265 del 14.2.05 (standard IeFP) e dgr n. 259 14.2.05 (linee guida
percorsi integrati)
– Dgr n. 830/2007 (percorsi 1-2 anni in diritto-dovere)
– Dgr n. 140/08, dgr n. 936/04 (sistema qualifiche SRQ)
– Dgr n. 298 del 7.3.11 (percorsi IeFP)
– Da n. 38 del 29.3.11 e dgr n. 533 del 18.4.11 (indirizzi per il sistema e
risorse)
– Dgr n. 928 del 27.6.11 (offerta IP)
– Lr n. 5 del 30.6.11 (sistema di IeFP)
– Dgr n. 1140 del 27.7.11 e dd n. 13052 del 24.10.11 (IeFP per privi di
licenza media)
– Dgr n. 1287/2011, dgr n. 909/09 e dgr n. 1776/2010 (adeguamento 21
figure e assi culturali)
– Da n. 55/11 e n. 30/10 (programmazione offerta IeFP)
– Dd n. 5413/12 (dgr n. 645/11, dgr n. 934/11, dgr n. 2046/10, dd n. 162/10,
dgr n. 897/08, dgr n. 266/05, dgr n. 483/03, dgr n. 177/03) (accreditamento)
– Dgr n.739 del 10.6.13 (esami e certificazione)
– Dgr n. 1550 del 4.11.2013 (accompagnamento)
– Dgr n. 70/14 e n. 65/14 (offerta IeFP 2014/15)
– Dgr n. 4/15, dgr n. 801/15, dd n. 8836/15 (offerta IeFP 2015/17)
– Dgr n. 963/2015 (qualifiche apprendistato)
– Dgr n. 54 del 22.12.2015 (programmazione triennale)
– Dgr n. 116/2015, n. 105/2010, n. 1119/10, n. 1428/10, n. 1568/11, n.
1268/2019 (costi standard)
– Dgr n. 147/16 e dgr n. 543/16 (quarti anni)
– Dgr n. 180/16 (supporto agli IS)
– Dgr n. 1080 del 24.07.2017 (IV anno duale)
– Dd n. 10406 del 27.06.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
– Dgr n. 72 del 22.1.2018, dd n. 1110 del 9.7.2018, dd n. 6193 del 2.5.18,
dgr n. 985 del 25.6.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
– Dgr n. 517 del 16.4.2018 e n. 975 del 25.6.2018, dd n. 11746 del
20.7.2018 (IV a. a.f. 2018/19)
– Dgr n. 1270 del 30.7.2018 (azioni di supporto percorsi flessibili)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
– Dd n. 8279 del 14.5.2019, dgr n. 922 del 5.6.2019 (IeFP a.f. 2019/20)
– Dgr n. 2071 del 18.11.2019 (sussidiarietà 2020/21 e 2021/22)
– Dgr n. 7134 del 28.4.2020, n. 548 e n. 551 del 25.5.2020, dpg/2020/7421
del 28.4.2020 (IeFP a.f. 2020/21)
– Dgr n. 2407 del 19.12.2019 (offerta 2020/2021 e 2021/2022)
– Dd n. 9965 del 27.5.2021, dd n. 12528 del 1.7.2021 (triennali a.f.
2021/22) e dgr n.774 del 24.5.2021 (IV a.f. 2021/22)
– Lr 8/2021 programmazione IeFP
– Dgr n. 2076 del 6.12.2021, allegato 1 e dgr n. 2173 del 20.12.2021 (triennali
a.f. 2022/23)
– Dgr n. 1318 dell’1.8.2022, dgr n. 456 del 28.3.2022 (IV anni)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Dall’a.f. 2003/04 fino all’a.f. 2010/11: biennio d’istruzione integrato con
rientro nel percorso tradizionale; anno di istruzione integrato con successivo
biennio di formazione integrale nei CFP; biennio di istruzione integrato con
un successivo anno di FP; triennio di istruzione integrato. La formazione
iniziale dei CFP in obbligo formativo, (art. 29 della legge regionale n. 12 del
30.06.2003) consisteva in percorsi di uno o due anni a valenza orientativa e
professionalizzante che si concludevano, di norma, con una qualifica utile
per l’inserimento nel mercato del lavoro. Con dgr n. 265 del 14.2.05 sono
stati approvati gli standard formativi essenziali dei percorsi di Formazione
professionale a qualifica compresi nel Repertorio del “Sistema Regionale
delle Qualifiche”. Almeno fino a quella data, i percorsi dei CFP non sono
stati considerati facenti parte della sperimentazione triennale della IeFP.
Dall’a.f. 2011/12 è adottato il modello “sussidiario integrativo” (“sussidiario”
ex d.lgs n. 61/2017 dall’a.f. 2019/20 secondo l’accordo USR-Regione del
29.11.2018) attivabile da tutti gli IP, con la contemporanea presenza dal 2°
anno (primo anno in coprogettazione per i passaggi) di percorsi di istruzione
da parte delle Istituzioni formative (IF) accreditate. La lr n. 5/11 prevede
il IV anno (attualmente svolto solo nelle Istituzioni formative accreditate
dall’a.f. 2016/17). La dgr n. 298/11 cita un eventuale 5° anno integrativo (ma
non attuato). Con l’accordo USR-Regione del 29.11.2018, gli studenti di IP
a rischio di abbandono in possesso di titolo conclusivo del 1° ciclo possono
fruire di un progetto personalizzato finalizzato a una qualifica, previa verifica
Scuola-CFP della situazione individuale. Si tratta di studenti iscritti a
percorsi quinquennali, nel cui percorso personalizzato possono essere previsti
moduli da realizzare anche in collaborazione con i CFP, ferma restando
la necessità di sostenere l’esame di qualifica anche all’Istituto professionale
di appartenenza. Gli studenti a rischio di abbandono nella scuola secondaria
di I grado frequentata possono richiedere di fruire di un progetto personalizzato
finalizzato a una qualifica da conseguire in un percorso triennale
realizzato in un CFP. Si possono iscrivere anche i 14enni, senza più dover
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transitare 1 anno nei percorsi scolastici. Si tratta di un percorso “1 + 2”,
in quanto il sistema di accreditamento regionale è tarato sui bienni. Tali
progetti si realizzano dall’a.f. 2019/20. L’offerta formativa per l’a.f. 2022/23
si basa sul documento di programmazione regionale del sistema di IeFP,
approvato con delibera dell’assemblea legislativa n.190/2018, come prorogato
dall’art. 6 della legge regionale n. 8/2021, e definisce obiettivi generali e
specifici. I percorsi di IeFP in Emilia-Romagna prevedono la possibilità di
conseguire 20 qualifiche regionali, e 15 diplomi, validi a livello nazionale:
operatore agricolo, operatore agro-alimentare, operatore edile alle strutture,
operatore meccanico, operatore meccanico di sistemi, operatore dell’abbigliamento,
operatore delle calzature, operatore del legno e dell’arredamento,
operatore grafico, operatore di stampa, operatore di post-stampa, operatore
della ceramica artistica, operatore impianti elettrici e solari fotovoltaici,
operatore sistemi elettrico-elettronici, operatore impianti termo-idraulici,
operatore di magazzino merci, operatore meccatronico dell’autoriparazione,
operatore del punto vendita, operatore amministrativo-segretariale, operatore
della ristorazione, operatore della promozione e accoglienza turistica,
operatore alle cure estetiche, operatore della pesca e dell’acquacoltura, operatore
della produzione chimica, operatore edile alle infrastrutture. Attualmente
sono 187 i percorsi biennali per oltre 3.500 giovani, distribuiti in 65
sedi operative. Nello stesso periodo, è stata promossa l’offerta di 13 figure di
quarto anno per 44 percorsi IS e IF. I percorsi che costituiscono l’offerta di
Istruzione e formazione professionale sono partiti il 15 settembre 2022, nel
rispetto del calendario scolastico 2022/23.
Ø Sede di svolgimento
I soggetti attuatori sono gli Enti di formazione professionale e gli Istituti
professionali che realizzano nell’a.f. di riferimento i percorsi di Istruzione
e formazione professionale. Prima del 2011, dopo il primo anno, la sede
di svolgimento nei percorsi di istruzione integrati era la scuola (IS) anche
se i soggetti coinvolti erano le scuole congiuntamente alle Agenzie. Dall’a.f.
2011/12 l’iscrizione al nuovo sistema di IeFP avviene presso le Istituzioni
scolastiche secondo il modello sussidiario integrativo. L’iscrizione a 14 anni
si fa, di norma, a scuola, ad eccezione dei su mensionati progetti personalizzati
triennali. A 15 anni, si fa presso le Istituzioni formative, anche per casi
particolari come, ad esempio, studenti dai 15 anni senza titolo di terza media,
in particolare stranieri, studenti a forte rischio di abbandono per aver
accumulato un ritardo scolastico, previa verifica della situazione individuale
svolta congiuntamente da IS ed Ente di FP.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario i docenti sono della scuola;
i docenti degli Enti di formazione professionale accreditati collaborano
per la progettazione unitaria e integrata del percorso formativo trienna-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
le, affinché - qualora lo studente, dopo il primo o secondo anno, scelga
di completare il percorso triennale presso un’Istituzione formativa - sia
assicurata la fluidità del passaggio dall’IS all’IF. Nei percorsi di IeFP, a
titolarità delle IF, i docenti sono degli stessi organismi accreditati che, a
loro volta, collaborano con i docenti delle IF per le finalità di cui sopra.
Le figure professionali chiave della formazione professionale possono essere
definite dal CCNL della Formazione professionale (per gli Enti che
lo applicano) ma in Regione possono essere applicati anche altri tipi di
contratti collettivi di lavoro.
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2009/10 sono presenti percorsi biennali di 1.000 ore annuali.
Nei percorsi di IeFP biennali il monte ore è a seconda della qualifica prevista
e dei crediti già ottenuti. Le qualifiche sono accessibili anche a drop out
dell’istruzione dopo il primo anno di frequenza. I corsi prevedono una quota
di ore di stage che può oscillare dal 25% al 35% del monte ore complessivo.
Non vi è una regolamentazione regionale relativa al numero delle ore. Nella
prassi, il monte ore dedicato alle competenze di base (assi culturali) oscilla
mediamente tra le 150 e 300 ore annue; 250-350 ore sono dedicate allo stage
e, pertanto, le competenze tecnico-professionali non sono mai inferiori alle
350 ore, ma in alcuni casi raggiungono o superano le 500 ore. I percorsi
in sussidiarietà nelle IS si attivano in classi autonome, non integrate negli
ordinari percorsi quinquennali, che assumono gli standard formativi e la
regolamentazione dell’ordinamento dei percorsi di IeFP. A tale scopo gli IP
utilizzano i margini di articolazione delle cattedre di cui al c. 4 dell’art. 9 e
gli spazi di autonomia e flessibilità previsti dall’art. 6 del d.lgs n. 61/2017.
Gli studenti a rischio di abbandono scolastico e formativo possono fruire di
un progetto triennale personalizzato per l’acquisizione della qualifica professionale,
previa verifica della situazione individuale effettuata dai soggetti
competenti dell’istruzione e dell’IeFP.
Ø Elementi
Il progetto esecutivo dei percorsi prevede: accoglienza; riallineamento;
potenziamento; personalizzazione dei percorsi (di cui non esiste una durata
predeterminata); orientamento e monitoraggio; sostegno (disabili, extracomunitari,
soggetti a rischio, ecc.); tutoraggio; accompagnamento; visite guidate;
simulimpresa; stage (2° e 3° anno); misure antidispersione. La Giunta
dell’Emilia-Romagna concede, inoltre, borse di studio con l’obiettivo di ridurre
il rischio di abbandono scolastico e sostenere gli alunni in difficoltà
nell’assolvere l’obbligo di istruzione. Sono finalizzate a sostenere gli studenti
in disagiate condizioni economiche dei percorsi IeFP presso un Organismo
di formazione professionale accreditato. Sono erogate dalla Provincia/Città
Metropolitana di residenza dello studente. Sono assicurate, laddove previsto,
attività convittuali.
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Ø Esiti e certificazioni
La valutazione degli apprendimenti è definita da ciascun Ente gestore
nell’ambito della progettazione formativa approvata: ne fanno parte test
e prove in ingresso, valutazione degli apprendimenti in itinere attraverso
test, prove strutturate, valutazione in situazione e in laboratorio e valutazione
dello stage. L’accertamento tramite esame è svolto da una commissione
nominata dal responsabile della formalizzazione e certificazione (dirigente
scolastico dell’Istituto o rappresentante dell’Ente di formazione). Il sistema
regionale di formalizzazione e certificazione della Regione (SRFC), secondo
quanto previsto nella dgr n. 1434/05, è il dispositivo per formalizzare e
certificare le competenze acquisite in contesti lavorativi e/o informali e/o in
situazioni di apprendimento formali. Le procedure di valutazione, di ammissione
e di accertamento finale sono strutturate all’interno del sistema
regionale di formalizzazione e certificazione delle competenze, definito e
adottato nell’aprile 2006 con delibera di giunta regionale n. 530/06. Esso è
stato integrato e modificato con delibera di giunta regionale n. 739/2013 e,
più recentemente, con la dgr n. 582/2021 “Sistema di Istruzione e formazione
professionale - approvazione degli standard formativi e standard di
certificazione dei percorsi a.s. 2021/22 e seguenti”. Le certificazioni sono in
conformità con il decreto interministeriale del 5.1.2021, recante “Disposizioni
per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici
titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
Il passaggio dall’uno all’altro sistema era previsto dalla lr n. 5 del
30.6.2011. Più recentemente, in seguito al riordino dell’Istruzione professionale
(articolo 8 comma 2 del d.lgs n. 61/17), l’accordo Stato-Regioni del
10.05.2018 (Rep. atti n. 100/CSR) e successivo accordo in CU rep. 156 del
10.9.2020 (recepito con dm n.11 del 7.1.2021), definiva le diverse fasi di passaggio
tra i percorsi quinquennali di istruzione professionale e i percorsi
triennali e quadriennali IeFP e viceversa. Tali passaggi a) possono avvenire
solo sulla base di domande individuali e nell’ambito dei posti disponibili nelle
classi di riferimento (art. 8 d.lgs 61/2017 e art. 3 accordo n. 100/2018); b)
possono avvenire in corso d’anno ovvero tra un’annualità e l’altra, secondo un
calendario temporale determinato (art. 6 accordo n. 100/2018 e art. 5 accordo
USR-RER 29-11-2018); c) richiedono una procedura di valutazione finalizzata
alla determinazione dell’annualità di inserimento nel nuovo percorso richiesto
(artt. 4 e 5 Accordo n. 100/2018). Le confluenze delle qualifiche regionali
di operatore di 3° liv. EQF con quelle di tecnico di 4° liv. EQF per i percorsi
di IeFP sono regolate dalla dgr n. 1778/2020. Gli Istituti professionali possono
realizzare un progetto formativo individuale con interventi integrati (c.
2 dell’art. 3 del dm del 17.05.2018) per l’acquisizione di conoscenze, abilità
e competenze in termini di crediti formativi utili al conseguimento di una
qualifica. Gli interventi sono realizzati in via prioritaria nell’ambito del monte
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ore curricolare di IP, attraverso l’eventuale articolazione in sottogruppi della
classe ed utilizzando le quote orarie di cui al c. 2 dell’art. 3 del medesimo
decreto. Gli interventi possono essere progettati congiuntamente con gli Enti
di formazione professionale che erogano percorsi di IeFP e prevedono una
rimodulazione, integrazione e arricchimento del percorso curricolare, al fine
di risultare idonei a fare acquisire le competenze della qualifica professionale
triennale correlata all’indirizzo quinquennale frequentato.
Ø Governo del sistema
La Regione ha istituito con dgr n. 1710 del 12.11.2015 una Conferenza
tecnica per il coordinamento e la gestione unitaria del sistema regionale di
IeFP. Esso assicura il confronto tra i sistemi educativi coinvolti, l’integrazione
progettuale e operativa e l’uniformità delle soluzioni didattiche adottate
su tutto il territorio regionale. Gli organismi di gestione e coordinamento
sono: 1. il Comitato tecnico regionale, costituito da Amministrazione regionale,
Usr e Istituti professionali: ha il compito di presidiare la realizzazione
dell’azione regionale unitaria di supporto, monitorare l’andamento
dell’offerta, coordinare la progettualità dell’offerta per settore/qualifica,
rendere omogenee le modalità di orientamento, oltre a tempi e modalità di
iscrizione, diffondere buone pratiche, definire le condizioni di integrazione
tra i percorsi e le altre filiere formative; 2. i Comitati settoriali, costituiti
da Istituti professionali ed Enti di formazione professionale accreditati in
riferimento al settore/qualifica, hanno il compito di realizzare il confronto
tra gli ordinamenti dell’IP e della IeFP a livello degli ambiti disciplinari
e formativi, condividere esperienze e strumentazioni, attivare iniziative di
informazione, formazione e attuazione dei progetti; 3. i Comitati territoriali,
costituiti da Amministrazione regionale, Istituti professionali, Enti di
formazione accreditati e USR, hanno il compito di monitorare l’andamento
dell’offerta e della domanda sul territorio, promuovere azioni orientative
secondo gli indirizzi definiti dal CTR. Ogni anno si raccolgono le domande
ai percorsi di IeFP secondo le qualifiche proprie del sistema regionale delle
qualifiche, le quali confluiscono nel Repertorio nazionale. La valutazione
delle operazioni in risposta agli inviti a presentare candidature per i percorsi
IeFP è effettuata da un Nucleo di valutazione nominato con atto n.
22891/2019 del Direttore generale “Economia della conoscenza, del lavoro e
dell’impresa”. Le metodologie didattiche non sono standardizzate in modo
vincolante dalla Regione, eccetto quelle applicate alle attività di stage. Vengono
fornite indicazioni orientative con atti di indirizzo o accordi con Usr
che consentano l’adozione di diverse strategie o unità di programmazione
didattica, sia in funzione delle Istituzioni formative che scolastiche.
Ø Destinatari
Diverse sono le modalità di ingresso nel sistema IeFP per l’anno scolastico
2022/23: i percorsi di IeFP triennali negli IP riguardano ragazzi 14-
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18enni con licenza media. L’accesso a un percorso triennale personalizzato
presso un CFP riguarda gli studenti che al terzo anno della scuola secondaria
di primo grado sono a rischio di abbandono scolastico e formativo1.
L’accesso ai corsi biennali di IeFP presso un Ente di formazione è riservato
ai ragazzi che hanno già frequentato un anno di secondaria superiore presso
un Istituto professionale. Il passaggio a un percorso di IeFP presso un
CFP può avvenire anche dopo aver frequentato uno o più anni in percorsi
di istruzione quinquennali come Licei e Istituti tecnici. Se i ragazzi hanno
compiuto i 15 anni di età possono conseguire una qualifica triennale IeFP
in apprendistato. Possono accedere ai percorsi di IV anno i giovani che al
termine dell’a.f. precedente a quello dell’iscrizione possiedono una qualifica
triennale coerente con il diploma professionale, conseguibile in esito al
percorso e realizzata presso un Ente di formazione professionale o presso
un Istituto professionale. La determinazione n. 252 del 12.1.2022 approva i
criteri per l’accoglimento delle domande di iscrizione ai percorsi realizzati
dagli Enti di formazione accreditati nell’a.f. 2022/23, successivamente integrati
dalla nota prot. 15.12.2021.1158220.U.
Ø Costi
I parametri dei costi utilizzati dalla Regione Emilia-Romagna per l’a.f.
2019/20 (ultimo monitoraggio INAPP) sono contenuti nella dgr n. 1119 del
26.7.2010, rivalutati nell’a.f. 2019/20 con dgr n. 1268 del 22.7.2019 “Rivalutazione
monetaria delle unità di costo standard di cui alle delibere di Giunta
regionale n. 1119/2010, n. 1568/2011, n. 116/2015 e n. 970/2015. Si finanziano
per l’a.f. di riferimento € 106,00 per il costo unitario ora corso da
sommare a quello di € 842,00 per il costo unitario a “partecipante effettivo”;
infatti, l’efficacia formativa è considerata nel calcolo del valore riconosciuto
per ciascuna attività. Si applica la quota dei “partecipanti effettivi” solo
agli allievi che hanno conseguito il successo formativo secondo la dgr n.
1119/2010. In mancanza dei requisiti stabiliti, si attua una riduzione del valore
per ogni allievo che non consegue il successo. Per l’a.f. 2019/20, la stima
dei partecipanti effettivi calcolata sul tasso di successo degli anni precedenti
è di 3.690 unità. Applicando i parametri di costo stabiliti dalla Regione al
numero degli iscritti a primo anno dei percorsi triennali delle Istituzioni
formative nell’a.f. 2019/20, risulta che il costo ora corso (ricalcolato con l’incremento
per i partecipanti effettivi) ammonta a € 122,61, il costo annuale
per percorso è di € 122.612,66, il costo annuale per allievo corrisponde a
5.711,43 mentre il costo medio orario per allievo ammonta a € 5,78. Di norma,
i percorsi approvati sono finanziabili qualora si raggiunga il numero di
15 iscritti. L’avvio di percorsi con un numero inferiore di iscritti è possibile
1 La richiesta parte dalla famiglia interessata. Il “rischio” si accerta previa verifica della
situazione individuale effettuata congiuntamente dalla scuola di I grado frequentata e dall’Ente
di formazione richiesto (nota prot. 0852678.U del 29.12.2020).
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
solo, previa autorizzazione, in caso di dislocazioni in aree deboli o in montagna
o in presenza significativa di soggetti in disabilità certificata.
Ø Quarto anno
La sperimentazione del quarto anno è prevista dal Protocollo d’intesa
tra Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Regione Emilia-Romagna
siglato il 13 gennaio 2016, in attuazione dell’accordo Stato-Regioni del
settembre 2015 per la sperimentazione nazionale di “Azioni di accompagnamento,
sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione
e formazione professionale”. La lr n. 5/11 prevedeva già l’“accesso al
IV anno del sistema” (art 4) ma i quarti anni sono partiti soltanto nell’a.f.
2016/17. Hanno una percentuale di stage del 40-50% sulle 1.000 ore annuali
e sono progettati con le aziende. Come definito nell’allegato 3A della dgr n.
1778/2020, vi sono specifiche confluenze tra le qualifiche di III livello EQF
che si possono conseguire in Emilia-Romagna con il triennio di IeFP e le
qualifiche di IV livello EQF che, a partire dall’anno scolastico 2021/22 sono
correlate a una figura di diploma nazionale, tra quelle stabilite nell’accordo
in Conferenza Stato-Regioni n. 155 del 1.8.2019. Le classi prevedono un
numero minimo di 15 allievi.
– a.f. 2016/17: n. percorsi 33; n. allievi 566
– a.f. 2017/18: n. percorsi 41; n. allievi 675
– a.f. 2018/19: n. percorsi 42; n. allievi 620
– a.f. 2019/20: n. percorsi 43; n. allievi 670
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
L’offerta formativa sperimentale di percorsi di quarto anno per l’a.f.
2022/23 riguarda sia percorsi IF (dgr n. 1318 dell’1/08/2022 in attuazione della
dgr n. 1130/2022) che percorsi IS (dgr n. 456 del 28.3.2022 in attuazione delle
dgr n. 2016/2021 e n. 312/2022), di almeno 12 allievi, finalizzati ai seguenti
diplomi: tecnico nell’amministrazione del personale (IS), tecnico autronico
dell’automobile (IF e IS), acconciatore (IF), estetista (IF), tecnico nella gestione
di sistemi tecnologici intelligenti (IF e IS), tecnico delle energie rinnovabili
(IS), tecnico del servizio di distribuzione pasti e bevande (IF e IS), tecnico
della produzione pasti (IF e IS), tecnico delle lavorazioni lattiero-casearie (IS)
e tecnico di lavorazioni vegetali (IS). Con il diploma professionale di quarto
anno è consentito l’accesso ai percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore
(IFTS) della Rete Politecnica. La Rete Politecnica è un’offerta formativa
programmata dalla Regione per fornire a giovani e adulti le competenze
tecniche e scientifiche richieste dalle imprese dell’Emilia-Romagna.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
È possibile conseguire la qualifica IeFP attraverso la stipula del contratto
in apprendistato, ai sensi dell’art. 43 del d.lgs n. 81/2015, fermo restan-
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do l’avvenuto compimento dei 15 anni di età. Tale possibilità è disciplinata
dall’intesa siglata tra Regione, Parti sociali, USR, Università, Fondazioni Its
(dgr n. 963/2016), secondo cui la formazione esterna riferita alla qualifica
IeFP è realizzata dagli Enti di formazione professionale accreditati e dagli
Istituti professionali che erogano percorsi di IeFP in sussidiarietà, sulla
base delle disponibilità e previa stipula del necessario protocollo. L’accesso
ai percorsi di formazione per gli apprendisti non è vincolato ai tempi e
alle scadenze delle iscrizioni ai percorsi IeFP. La dd n. 9964 del 25.5.2022
costituisce il Catalogo dell’offerta formativa di percorsi da avviarsi nell’a.s.
2022/23 per lo svolgimento di attività stagionali per l’anno 2022, in attuazione
della dgr n. 424/2022. La Regione ha regolamentato l’apprendistato
di 1° livello con attività di 1.000 ore di formazione formale. La formazione
esterna ammonta a 500 ore, così come la formazione interna, per il I, II e
III anno. La Regione inizia la sperimentazione di percorsi formativi IeFP di
quarto anno con il sistema duale con l’a.f. 2016/17 (dgr n. 687/2016 e dgr
n. 1742 del 24.10.2016, attualmente reiterate con dgr n. 774 del 24.5.2021).
Pertanto, in coerenza con quanto stabilito dal di del 12.10.2015 e in attuazione
di quanto disposto con la dgr n. 963/2016, con riferimento al monte
ore annuo di 1.000 ore, la durata annua della formazione è ripartita in:
formazione esterna presso l’Istituzione formativa, con il 40% del numero di
ore annuale, pari a 400 ore e formazione interna aziendale, con il 60% del
numero di ore annuale, pari a 600 ore. Sono stati 2.207 gli iscritti in duale
degli anni II-III-IV presso le Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target
da raggiungere come obiettivo minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del
Programma Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e
delle risorse ordinarie assegnate è pari a 3.300 allievi promossi/certificati
in percorsi duali, anche realizzati negli Istituti professionali in sussidiarietà.
A questo scopo sono stati stanziati per l’Emilia-Romagna dal MLPS
€ 12.658.102,00. In Emilia-Romagna i percorsi formativi duali sono stati
avviati entro il 15.9.2022 con un numero minimo di 12 allievi a classe, i
quali abbiano formalizzato il proprio impegno a partecipare. I percorsi duali
fanno riferimento alle linee guida nazionali che definiscono il quadro di
riferimento per la programmazione e realizzazione delle attività a partire da
quanto stabilito nel “Piano nazionale nuove competenze”, adottato con decreto
interministeriale del 14.12.2021, con specifico riferimento al “Sistema
duale” e ai suoi destinatari.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Friuli-Venezia Giulia
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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86
Ø Normativa
– Protocollo del 18.9.2003
– Accordo territoriale del 10.12.2003
– Accordo territoriale Usr-Regione del 14.1.11 e intese dell’8.6.11 e del
20.6.12 (sussidiarietà)
– Accordo del 9.9.11 (alternanza in IeFP)
– Accordo del 30.7.2012 e intese del 20.6.12 e del 19.6.13 (privi di licenza
media)
– Accordo del 19.1.2012 (figure)
– Accordo Stato-Regioni del 24.9.2015 e Protocollo del 13.1.2016 (duale)
– Dgr n. 1284 del 30.06.2010 (linee guida percorsi sussidiari a.f. 2011/12)
– Dd n.1020/lavfor.fp/2011 (piano a.f. 2011-13)
– Dgr n. 2276 del 24.11.2011 (piano a.f. 2012-14)
– Dgr n. 3183/lavfor.fp/2011e nota regionale n. 48471/p del 6.12.11 (sussidiarietà
2012/2014)
– Lr n. 18 del 29.12.11, art. 10, comma18 (IeFP)
– Dd n. 233 del 26.1.12 (AT)
– Dd n. 1534/12lavfor.fp, dd del 5.4.2012, dd n. 305/ lavfor.fp /2012 (piano
2012/13)
– Dd n. 3166 del 25.6.12 (percorsi sussidiari)
– Dd n. 7038/2012, dd n. 266/2013, dd n. 2452/2013, dd n. 2453/2013 (offerta
IS a.f. 2012/13)
– Dd n. 1030/ lavfor.fp /13, n. 4127/ lavfor.fp /13 (piano 2013/14)
– Dd n. 3058/ lavfor.fp /2013 (IS a.f. 2013/14), dd n. 2778/ lavfor.fp /13 (IF
a.f. 2013/14)
– Dgr n. 275 del 27.2.2013 (azioni di accompagnamento)
– Dgr n. 1453/ 2013 (linee guida), dgr n. 1691/2013 (offerta IeFP)
– Dgr n. 1051/14 (costi), dgr n. 1514 del 7.8.2014 (linee 2014), dgr n.
1538/14 (IF a.f. 2014/15)
– Dgr n. 513 del 29.3.15 (linee guida IeFP), dd n. 2272/lavforu del
10.06.2015 (IeFP a.f. 2015/16)
– Dgr n. 598 dell’8.4.2016 (apprendistato duale)
– Dd n. 2160 del 18.11.2016 (IeFP 2016/17)
– Dgr n. 2132/lavforu del 9.4.2017, dgr n. 606/2016 e dgr n. 777 del
18.4.2013 (costi standard)
– Lr n. 27 del 21.7.2017, dd n. 2597/lavforu del 20.4.2017 (IeFP 2017/18)
– Dd n. 5395 del 25.5.2018, dgr n. 1553 del 22.8.2017 e dgr n. 847/2018
(linee guida)
– Dgr n. 1536 del 10.8.2018, dd n. 7991/lavforu del 13.9.2018 e dd n. 3859
del 15.5.2018 (IeFP 2018/19)
– Dd n. 554/lavforu del 25.1.2019 (IeFP 2019/20)
– Dgr n. 472 del 27.3.2020 e dd n. n. 4097/lavforu del 17.4.2020 (IeFP
2020/21)
– Dd n. 1052 del 2.7.2021 (IeFP 2021/22)
– Dgr n. 929 del 23.6.2022, dd n. 4817/grfvg del 24.6.2022 (IeFP 2022/23)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Dall’a.f. 2003/04, percorsi in interazione/integrazione (misti): doppio
percorso definito nelle singole intese, per gli iscritti a scuola e per gli iscritti
ai CFP, dai differenti gradi di integrazione/interazione ed esiti (con i primi
anni non più finanziati dal 2010/11). Già dal 2009 non si attivavano più percorsi
in interazione/integrazione a guida dell’Istituto scolastico (due primi
anni a Gemona e Pordenone conclusi nell’a.f. 2008/09). Avevano programmazione
congiunta delle attività e delle ore curricolari. Tali corsi consentivano
il proseguimento al quarto anno e l’acquisizione della qualifica. Nell’ambito
della flessibilità gli obiettivi di apprendimento erano nazionali per l’80% ma
realizzati in coordinamento con i docenti dei CFP. Le lezioni avvenivano
anche fuori dell’orario previsto. Il grande impiego di risorse economiche e
umane (la Regione pagava anche i docenti della scuola), oltre al carico di lavoro
più pesante in termini di maggior numero di ore per i ragazzi, ne hanno
sconsigliato la riproposizione. Nell’a.f. 2011/12 c’è stata l’adozione da parte
della Regione della sussidiarietà complementare e dei percorsi integrali. Il
Friuli-Venezia Giulia ha sfruttato già dall’a.f. 2011/12 la possibilità, concessa
dal suo accordo territoriale, di realizzare in via sperimentale anche il filone
di sussidiarietà integrativa, oggi sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017. I quarti
anni sono presenti continuativamente dall’a.f. 2012/13. Oltre ai percorsi
triennali e quadriennali, sono presenti 36 percorsi di integrazione extracurriculare
di durata fino a 100 ore, rivolti ad allievi frequentanti le annualità
di un percorso di IeFP. Al fine di conseguire gli obiettivi previsti dal Piano
nazionale di ripresa e resilienza, missione 5, componente 1, investimento 1.4
“Sistema duale”, vengono progettate e attivate nella modalità duale tutte le
prime annualità, e anche le seconde relative ai percorsi ordinari dell’anno
formativo 2021/22. Nell’a.f. 2022/23 sono in modalità duale tutti i percorsi di
primo anno e anche tutti i percorsi di quarto anno e quadriennali.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso l’Istituzione formativa (12
Enti regionali accreditati) oppure presso l’Istituzione scolastica (6 istituti
professionali). Nei percorsi integrali le iscrizioni avvengono presso le Agenzie
formative (36 sedi formative con disponibilità di 288 aule e di 256 laboratori)
che fanno capo ai 12 Enti regionali accreditati inseriti nell’associazione
Effe.Pi 2024. Tutte le attività formative in presenza devono realizzarsi
presso sedi accreditate. Il numero degli allievi partecipanti all’operazione
deve essere sempre coerente con la capienza dell’aula, così come definita in
sede di accreditamento, in cui l’attività viene realizzata. Le scuole secondarie
superiori sono tenute all’accreditamento, ma non per la tipologia obbligo
formativo (per la quale hanno un’autorizzazione dalla Regione). Possono
accreditarsi gli Enti privati ma solo senza scopo di lucro.
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Ø Docenti
Nell’a.f. 2003/04 i docenti delle competenze di base facevano parte della
scuola. Dall’a.f. 2004/05 fino all’a.f. 2009/10 (ultimo terzo anno 2011/12) il
“chi fa cosa” era stabilito dalle intese nei percorsi di interazione/integrazione
a seconda delle vocazioni specifiche. L’eventuale interazione con la
scuola avveniva soprattutto per le competenze di base. Nei percorsi integrati
(ultimo terzo anno nell’a.f. 2011/12) le competenze di base erano essenzialmente
insegnate dai docenti della scuola. I percorsi integrali di IeFP, inaugurati
nell’a.f. 2010/11, prevedono che iscrizione e sede di svolgimento siano
presso i CFP. Dall’a.f. 2011/12 si realizzano nel modello sussidiario (complementare
e integrativo), con i docenti delle competenze di base che provengono
dalle Istituzioni formative (IF) in base ad accordi. Tutte le attività
formative in presenza devono realizzarsi presso sedi accreditate. Il numero
degli allievi partecipanti all’operazione deve essere sempre coerente con la
capienza dell’aula, così come definita in sede di accreditamento, in cui l’attività
viene realizzata. Il ricorso a sedi didattiche occasionali è ammissibile in
casi eccezionali debitamente motivati e preventivamente autorizzati.
Ø Articolazione oraria
Nell’integrazione/interazione (fino al 2009/10) il percorso era formato
da 1.200 ore per i tre anni. La percentuale del monte ore svolta a scuola
veniva stabilita dalle singole intese. La personalizzazione (larsa) era prevista
per 150 ore all’anno. Le rimanenti 1.050 ore erano composte da docenza
frontale e alternanza scuola-lavoro. Gli stages erano svolti tra seconda e
terza classe in 120 - 320 ore. Nell’integrazione si utilizzava la flessibilità
curricolare. Negli a.f. 2010/11 e 2011/12 i percorsi duravano 1.000 ore l’anno
al primo biennio e 1.200 al terzo anno. Dall’a.f. 2012/13 i percorsi triennali
durano 3.168 ore (1056 ore l’anno), comprendendo l’attuazione dei larsa,
del tirocinio curricolare (stage o alternanza) e degli esami. L’articolazione
formativa dei percorsi ordinamentali di IeFP prevede: 1° anno, 420 ore competenze
di base, 536 ore competenze professionali e 100 ore larsa; 2° anno,
360 ore competenze di base, 436 ore competenze professionali, 100 ore larsa
e 160 ore tirocinio; 3° anno, 280 ore competenze di base, 420 ore competenze
professionali, 100 ore larsa, 240 ore tirocinio e 16 ore esami; 4° anno, 200
ore competenze di base, 590 ore competenze professionali, 50 ore larsa, 200
ore tirocinio e 16 ore esami. Si possono attuare percorsi connessi all’offerta
di IeFP: percorsi di arricchimento extracurricolare (tra le 40 e le 100 ore)
e rivolti ad allievi frequentanti i percorsi triennali. Lo stage e i percorsi in
alternanza possono essere realizzati nel territorio extraregionale o all’estero.
Sempre per l’a.f. 2022/23 l’articolazione formativa dei percorsi duali di IeFP
prevede: 1° anno, 420 ore competenze di base, 372 ore competenze professionali
e 264 ore di alternanza simulata; 2° anno, 288 ore competenze di
base, 298 ore competenze professionali, 100 ore larsa e 370 ore alternanza
rafforzata; 3° anno, 233 ore competenze di base, 179 ore competenze pro-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
fessionali, 100 ore larsa, 528 ore in alternanza rafforzata o in apprendistato
e 16 ore esami; 4° anno, 220 ore competenze di base, 242 ore competenze
professionali, 50 ore larsa, 528 in alternanza rafforzata o in apprendistato e
16 ore di esami.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere secondo l’allegato del Piano annuale: accoglienza,
orientamento (sia individuale che di gruppo tanto in fase iniziale
che in quella finale), personalizzazione (eventuali larsa interni o insegnamenti
aggiuntivi/elettivi e specifici interventi), supporto per extracomunitari,
disabili e soggetti a rischio, tutoraggio, tirocinio curricolare, accompagnamento
al lavoro, predisposizione di materiali didattici specifici, accompagnamento
nei percorsi di alternanza scuola-lavoro e apprendistato, nei processi
di validazione delle competenze e riconoscimento dei crediti e nelle
fasi di passaggio in uscita o ingresso, progetti riabilitativi e di socializzazione.
Nell’ambito delle attività formative d’aula e laboratoriali possono essere
previsti interventi in ambienti esterni quali visite didattiche (a musei, città,
ambienti naturali, realtà sociali, Istituzioni, ecc.), partecipazione ad eventi
(convegni, fiere di settore, mostre, spettacoli, ecc.), lezioni fuori sede, la cui
realizzazione non risulta possibile presso le sedi formative (interventi che
necessitano dell’utilizzo di macchinari o di attrezzature specifiche, attività
motoria, ecc. visite esperienziali, di conoscenza diretta del tessuto economico
produttivo locale attraverso visite aziendali, incontro con “maestri” del
lavoro o professionisti, ecc. In base a quanto previsto dall’articolo 17, comma
2, della legge regionale n. 27/2017, si realizzano attività di supporto alle
azioni formative finalizzate all’effettivo esercizio del diritto allo studio degli
allievi iscritti ai percorsi di IeFP e degli allievi in situazione di svantaggio.
Lo stage formativo deve essere progettato e attivato per l’intero gruppo classe.
I percorsi di alternanza scuola-lavoro sono ammessi per singoli o gruppi
di allievi inseriti nei percorsi duali. Sono, inoltre, finanziate a parte alcune
attività di assistenza (vitto e convitto e trasporto) agli allievi partecipanti ai
percorsi IeFP iscritti presso un CFP.
Ø Esiti e certificazioni
Le macro-tipologie di prove di accertamento sono “in situazione” e
“formative”, ovvero multidisciplinari, centrate su test, questionari a risposta
chiusa o aperta, interrogazioni, risoluzione di problemi, elaborazioni di
testi brevi; ecc. Il giudizio di idoneità, da parte della commissione d’esame
consente al termine della terza annualità il rilascio di un attestato di qualifica,
corrispondente al III livello EQF e, alla fine della annualità, il rilascio
di un diploma professionale corrispondente al IV livello. In caso di interruzione
del percorso viene rilasciata a richiesta dell’interessato un’attestazione
intermedia delle competenze acquisite che si configura come documento
di validazione con valore di parte seconda (dm n. 30.6.2015, allegato 5). Il
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90
passaggio da un modulo formativo (annuale) a un altro di un medesimo
corso avviene tramite prove intermedie organizzate dal soggetto gestore.
Alle prove sono ammessi anche coloro che intendano, ad esempio, a seguito
di frequenza di un percorso personalizzato, frequentare direttamente il
modulo successivo del percorso triennale di riferimento e sostenere l’esame
finale. Il dd n. 5439/lavforu del 15.5.2019 fornisce indicazioni operative per
il rilascio delle attestazioni a seguito della procedura di riconoscimento formalizzato
di cui alla dgr n. 1158/2016 o a seguito di un percorso formale di
Formazione professionale. Le certificazioni sono in conformità con il decreto
interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione
delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema
nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
Le Istituzioni formative sono autorizzate a stipulare specifiche intese
con Istituti scolastici per favorire il passaggio dell’allievo al termine di
un’annualità IeFP verso l’annualità predefinita e/o successiva di un percorso
scolastico coerente. Ai fini dell’inserimento nei percorsi di IeFP ha valore di
credito formativo in ingresso ogni attestazione o certificazione relativa agli
apprendimenti acquisiti dall’allievo in qualsiasi contesto, purché riconoscibile
e traducibile in termini di competenze di cui agli standard formativi regionali.
La possibilità di un allievo di usufruire del passaggio da un sistema
all’altro può essere agevolata facendo ricorso a specifici percorsi di integrazione
extracurriculare. La valutazione dei crediti e il relativo riconoscimento
da far valere nelle Istituzioni scolastiche tiene conto del parere del Comitato
tecnico-scientifico eventualmente integrato da esperti del mondo del
lavoro. Per la determinazione del credito nei percorsi delle IF, l’équipe dei
formatori individua le equivalenze tra le acquisizioni realizzate nel percorso
in uscita e ambiti/segmenti di percorso in ingresso. Il riconoscimento del
credito può avvenire attraverso il solo esame della documentazione, qualora
questa sia esaustiva; le modalità di accertamento ulteriore possono avvenire
in forme liberamente definite dalle équipe dei formatori, anche diverse
dalle tradizionali prove orali, scritte e crittografiche, comprese forme di osservazione
diretta dell’attività del soggetto. Le prove sono definite in modo
differenziato per ogni candidato. I crediti formativi devono essere attestati
utilizzando i modelli che secondo la normativa vigente disciplinano i passaggi
tra sistemi (art. 8 del d.lgs n. 61/2017 e accordo in CSR del 10.5.2018,
n. 156/CSR del 2020 e successivi).
Ø Governo del sistema
La Direzione centrale Lavoro, formazione, istruzione della Regione
programma le attività con il contributo delle Istituzioni formative incaricate.
La Regione individua con avviso pubblico un unico soggetto su tutto
il territorio per l’organizzazione e gestione didattica dei percorsi di Forma-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
zione professionale rivolti ai giovani di età inferiore ai 18 anni. I percorsi di
IeFP sono realizzati dall’Associazione temporanea d’impresa Effe.Pi 2024,
che raggruppa organismi formativi accreditati. Questa associazione, costituita
il 21.1.2021, è soggetto unico responsabile su tutto il territorio regionale
della programmazione, organizzazione e gestione didattica dei percorsi
formativi previsti dalle linee guida regionali per gli a.f. 2021/2022, 2022/23
e 2023/24. La programmazione delle attività è svolta dalla Direzione centrale,
attraverso un documento di indirizzo denominato “Direttive per la
predisposizione del Piano annuale di formazione”. Sulle indicazioni delle
direttive, il soggetto attuatore predispone un Piano annuale di formazione
con attenzione alla progettazione, monitoraggio, promozione e valutazione.
È costituita una Commissione di valutazione delle proposte di operazione
riferite alle Direttive per la predisposizione e la gestione dei percorsi
di Istruzione e formazione professionale. In relazione a ciascun percorso di
IeFP le Istituzioni formative istituiscono un Comitato tecnico scientifico di
progetto (CTS) composto dal dirigente scolastico dell’Istituzione formativa,
o da un suo rappresentante, dal referente del percorso e da due docenti. I
CTS sovraintendono da un punto di vista didattico l’andamento del percorso
formativo ed esprimono indirizzi in particolare su definizione del Piano
formativo, modello di valutazione delle competenze e criteri di monitoraggio
del percorso formativo. I CTS si rapportano con la Direzione centrale
per l’ammissione di nuovi allievi all’interno di percorsi già iniziati e per
l’ammissione in deroga ai limiti di frequenza richiesta per gli esami finali. I
percorsi sussidiari sono programmati con l’Usr. Le intese tra Regione e Usr
rivolte alle IS prevedono l’istituzione di un Tavolo regionale di coordinamento
composto da tre rappresentati designati dalla Direzione centrale e da
tre rappresentanti designati dall’Ufficio scolastico regionale.
Ø Destinatari
Per l’identificazione dei destinatari dei percorsi duali si fa riferimento
alle norme del Piano nazionale nuove competenze e all’Allegato alla decisione
del Consiglio relativa all’approvazione del Piano per la ripresa e la
resilienza dell’Italia, del 13 luglio 2021, oltre che da quanto indicato nel
documento «Recovery and Resilience Facility - Operational Arrangements
between European Commission and Italy» - Ares (2021)7947180 - 22 dicembre
2021. Pertanto, sono destinatari dell’intervento: a. giovani soggetti al
diritto-dovere all’istruzione e formazione, ivi compresi coloro che, in continuità
di studio, frequentano percorsi anche oltre al compimento del diciottesimo
anno di età; b. giovani che hanno assolto o sono prosciolti dal diritto-
dovere e si iscrivono al quarto anno dei percorsi di IeFP; c. giovani da
diciassette a venticinque anni che hanno assolto o siano stati prosciolti dal
diritto-dovere all’istruzione, privi di titolo di studio di istruzione secondaria
di secondo grado e che, anche con crediti formativi in ingresso, si iscrivono
ai percorsi duali, anche con contratto di apprendistato di I livello, volti al
conseguimento di una qualificazione di IeFP, con esclusione di una certifi-
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cazione di singole unità di competenza; d. over diciassette anni che hanno
assolto o siano stati prosciolti dal diritto-dovere all’istruzione, privi di titolo
di studio di istruzione secondaria di primo o di secondo grado che, anche
a seguito di interventi di riconoscimento di crediti formativi in ingresso, si
iscrivono ai percorsi duali volti al conseguimento di una qualificazione o di
una certificazione di singole unità di competenza di IeFP.
Ø Quarto anno
In Friuli-Venezia Giulia, dall’a.f. 2012/13, sono presenti i percorsi di IV
anno. Si riferiscono alle Istituzioni formative e scolastiche e hanno un monte
ore di 1.056 ore annue: 240 di competenze di base, 550 di competenze
professionali, 50 di larsa, 200 di stage e 16 di esami:
– a.f. 2012/13: percorsi 4; allievi 59
– a.f. 2013/14: percorsi 4; allievi 58
– a.f. 2014/15: percorsi 10; allievi 145
– a.f. 2015/16: percorsi 12; allievi 182
– a.f. 2016/17: percorsi 33; allievi 379
– a.f. 2017/18: percorsi 34; allievi 379
– a.f. 2018/19: percorsi 30; allievi 333
– a.f. 2019/20: percorsi 34; allievi 380
– a.f. 2020/21: percorsi n.d.; allievi n.d.
– a.f. 2021/22: percorsi n.d.; allievi n.d.
– a.f. 2022/23: percorsi n.d.; allievi n.d.
Ø Costi
Riguardo ai costi standard, i riferimenti sono contenuti nella dgr n.
9.8.2019, n. 1404 recante “lr 27/2017 - Attività di istruzione e formazione professionale
(IeFP) rivolta a giovani di età inferiore ai diciotto anni. Definizione delle
attività finanziabili”. I percorsi di IeFP ordinari e in modalità duale hanno gli
stessi parametri. A fronte di un finanziamento complessivo di € 27.625.000,00
per la realizzazione dei percorsi di IeFP negli esercizi 2019, 2020 e 2021 del
bilancio pluriennale della Regione per la copertura di 1.056 ore anno dei costi
relativi a 4.220 allievi a parametro € 6,20 ore/allievo (27.625.000:1056:4.220
=6,20) il fabbisogno reale in termini di numero di allievi risulta pari a 1.492 allievi
per 87 corsi (Monitoraggio Inapp), con una media a classe di 17,15 allievi.
Pertanto, nell’a.f. 2019/20 il costo ora corso ammonta a € 106,33, il costo annuale
per percorso è di € 112.280,72 e il costo annuale per allievo corrisponde
a € 6.547,20. Nei Piani non si dà un minimo e un massimo di allievi per classe
ma, a livello di accreditamento, il limite è di 25 allievi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Nel 2013 sono stati segnalati nella Regione i primi apprendisti. La distribuzione
delle ore di formazione all’interno del monte ore contrattuale
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
di un apprendista di I livello che frequenta il secondo, terzo e quarto anno
di un percorso di IeFP è la seguente: formazione esterna all’impresa presso
un CFP: 633 ore (nel secondo anno) e 528 ore (nel terzo e quarto anno);
formazione formale interna all’impresa: 423 ore (nel secondo anno) e 528
ore (nel terzo e quarto anno). La durata totale della formazione è di 1.056
ore. La Circolare del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali R.0000012
del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del
decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12
ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato
di primo livello. La sperimentazione del sistema duale si è attuata
a partire dall’a.f. 2016/17. I percorsi di qualifica e di diploma professionale
secondo la modalità “duale” sono realizzati in continuità con quanto
previsto dal protocollo d’intesa tra MLPS e Regione Friuli-Venezia Giulia
del 13.1.2016, attuativo dell’accordo Stato-Regioni del 24.9.2015. Il percorso
duale è rivolto ai giovani che hanno compito 15 anni, in possesso di un
diploma di scuola secondaria di primo grado e fino al compimento dei 25
anni. Le modalità attuative del sistema regionale di formazione duale prevedono
che l’apprendistato sia inserito nell’articolazione modulare dei percorsi
di IeFP a partire dalla seconda annualità. Le visite esplorative in contesti
produttivi aziendali sono obbligatorie solo per la prima annualità. Tutte le
nuove attività formative in duale che iniziano nel corso dell’a.f. 2022/23 fanno
riferimento alle linee guida 2022 riguardo alla durata e alla distribuzione
delle ore di formazione. Sono stati 1.405 gli iscritti in duale degli anni I-IIIII-
IV presso le Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere
come obiettivo minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma
Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie
assegnate è pari a 1.090 allievi promossi/certificati in percorsi duali.
A questo scopo sono stati stanziati per il Friuli-Venezia Giulia dal MLPS €
3.563.336,00. Nell’ambito delle misure attivabili previste dal documento del
Ministero del Lavoro “Linee guida per la programmazione e attuazione dei
percorsi di IeFP in modalità duale”, la Regione ha ritenuto di avvalersi, ai
fini del raggiungimento dei target assegnati, della possibilità di conversione
in duale dell’offerta di IeFP ordinamentale già finanziata nel corso dell’anno
formativo 2021/2022 con risorse ordinarie nazionali e regionali.
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➢ Struttura
Lazio
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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96
Ø Normativa
− Protocollo del 24.7.2003
− Intesa interistituzionale del 21.10.2003
− Accordo territoriale del 9.2.2011
− Accordo territoriale (dgr n. 363 del 22.6.2021)
− Dgr n.736 del 1.8.2003 (atto di indirizzo)
− Dgr n. D2922 del 17.10.2003 (programmazione percorsi)
− Dgr n. 510/2007 (programmazione percorsi)
− Dgr n. 602/2008 (sistema formativo regionale, linee guida a.f. 2008/09)
− Dgr n. 968/2007 e s.m.i. (approvazione direttiva accreditamento)
− Dgr n. 968/2007, n. 842/08, n. 229/08, n. 668/09, n. 223/10, n. 295/11, n.
289/12, n. 457/13 (accreditamento)
− Dgr n. 525/2009 (sistema formativo regionale, linee guida a.f. 2009/10)
− Dgr n. 377/2011 (atto di indirizzo)
− Dgr n. 343 del 22.07.2011 (linee guida)
− Dgr n. 363 dell’8.8.2011 (riparto risorse e parametro costo allievo)
− Dgr n. 493 del 21.10.2011 (offerta sussidiaria integrativa)
− Dgr n. 531 dell’11.11.2011 (offerta sussidiaria complementare Ipsia del
Cairo e Alessandria)
− Dgr n. 417/12 (linee guida e costi a.f. 2012/13)
− Dgr n. 242 del 1.8.2013 e dd n. 3544/13 (linee guida a.f. 2013/14)
− Dd n. 225/14 (esami a.f. 2013/14)
− Lr n. 5 del 20.4.2015 (IeFP)
− Dgr n. 574 del 2.9.2014 (linee guida a.f. 2014/15)
− Dgr n. 589 del 12.09.2014 (finanziamenti)
− Dd n. G01341 del 19.2.2016 (rendicontazione)
− Dgr n. 231 del 10.5.2016 (linee guida duale)
− Dgr n. 409 del 19.7.2016 (piano IeFP a.f. 2016/17)
− Dd n. G06261 del 1.6.2016 (sistema duale)
− Dd n. G02483 del 2.3.2017 (sistema duale)
− Dd n. G05944 del 7.5.2018 (esami)
− Dgr n. 488 del 6.9.2018 (ordinamentali a.f. 2018/19)
− Dgr n. 634 del 10.9.2019, dd n. G13185 3.10.2019, cmrc-2019-0108665
del 12.7.2019 (ordinamentale 2019/20), cir 982572 3.10.2019, nota ru
U0342051 8.6.2018 (duale 2019/20)
− Dd G10086 del 25.7.2019, rettificata con dd G10484 del 31.7.2019
− Dgr n. 386 del 23.6.2020 (esami)
− Dgr n. 846 del 19.11.2019 (recepimento figure del Repertorio)
− Dgr n. 593 del 6.8.2020 e nota n. 0982572 del 3.12.2019 (IeFP a.f.
2020/21)
− Dgr n. 589 del 17.9.2021 (piano annuale IeFP a.f. 2021/22)
− Dd n. G07415 del 16.6.2021 (duale a.f. 2021/22)
− Dd n. G08248 del 24.6.2022 (duale a.f. 2022/23), dgr n. 683 del 4.8.2022,
(ordinamentale)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Dall’anno 2002/03 (in via di prima sperimentazione) i percorsi di FP
integrale si svolgono presso le Agenzie formative. Era possibile il coinvolgimento
delle Istituzioni scolastiche, ove richiesto, per garantire la formazione
culturale di base. Nell’a.f. 2007/08 si aprì una parentesi di percorsi
biennali per maggiorenni (non più attivati dall’a.f. 2015/16 al 1° anno) e che,
comunque, pur qualificando secondo le figure del Repertorio non erano in
diritto-dovere, mancando della parte di istruzione connessa all’Obbligo. “In
sede di prima applicazione”, secondo l’accordo territoriale del 9.2.2011, si
iniziò ad attuare nell’a.f. 2011/12 il modello di sussidiarietà (prima sussidiarietà
integrativa e ora sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017 a seguito dell’accordo
territoriale con dgr n. 363 del 22.6.2021). Con gli esami di qualifica dell’a.f.
2019/20 sono, infatti, terminati i percorsi di IeFP realizzati in regime di
sussidiarietà con il vecchio ordinamento. I nuovi primi anni sono attivati
nelle scuole dall’a.f. 2022/23. Attualmente, oltre ai percorsi di 25 Istituti professionali
accreditati per la IeFP, c’è la presenza di percorsi delle Istituzioni
formative accreditate, che contano attualmente 17 strutture formative degli
Enti accreditati. La lr n. 5/15 prevede solo percorsi della durata triennale e
percorsi della durata di almeno quattro anni nel caso in cui, per l’indirizzo
di studi scelto, come ad esempio gli “operatori del benessere”, non esista
un corso di studio equivalente negli Istituti professionali. Dall’a.f. 2016/17
sono segnalati con continuità percorsi di quarto anno in modalità duale,
in apprendistato e alternanza scuola-lavoro. Con il Programma GOL, nel
piano attuativo della Regione Lazio, sono previsti anche percorsi formativi
di pre-inserimento in percorsi IeFP, prevalentemente di breve durata, di natura
mirata/specialistica, finalizzati a riqualificare colmando e/o integrando
competenze specifiche. Attualmente, i percorsi formativi di IeFP devono seguire
- salvo motivate eccezioni - l’andamento dell’anno scolastico: settembre
2022 - agosto 2023.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2002/03 la sede di svolgimento delle attività è stata il CFP, anche
per le competenze di base. L’iscrizione dei percorsi integrali avviene
ancora oggi presso le sedi operative (Istituzioni formative - Enti - e Centri
afferenti alle Amministrazioni ex provinciali) accreditate per la macrotipologia
“obbligo formativo”. Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene anche presso
l’Istituzione scolastica (IS), nei percorsi che seguono il modello sussidiario.
I percorsi integrali delle Istituzioni formative (IF) sono gestiti in Provincia
di Roma dagli Enti formativi privati accreditati e dalle Amministrazioni
delle Aree Vaste e dalla Città metropolitana di Roma Capitale, mentre nelle
altre Province dalle Istituzioni formative degli Enti territoriali. Possono accreditarsi
soggetti pubblici e privati che, indipendentemente dalla loro natu-
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98
ra, abbiano scopi formativi. L’accreditamento è concesso anche alle scuole
con deroga dei requisiti di ammissibilità (finalità formative e volume d’affari).
Nell’a.f. 2022/23, sono 13 le strutture formative degli Enti accreditati
attivate in Regione nella Città metropolitana di Roma (Associazione centro
Elis, Capodarco formazione impresa sociale s.r.l., CIOFS-FP Lazio, Città di
Anzio, CNOS-FAP Lazio, Comune di Monterotondo, ENDO-FAP Lazio, ENGIM
San Paolo, Fondazione San Girolamo Emiliani, Formalba s.r.l., Roma
Capitale, Tivoli forma s.r.l. Unipersonale, Città metropolitana di Roma Capitale).
Ad esse si aggiungono nelle altre province questi 4 Istituti provinciali
accreditati: Frosinone formazione e lavoro, Latina formazione lavoro,
Istituzione formativa/professionale Rieti, Servizio formazione professionale
Provincia di Viterbo. Queste ultime, con la su menzionata Città metropolitana
di Roma Capitale sono Istituzioni formative a gestione diretta degli
Enti territoriali. I percorsi in sussidiarietà vengono svolti nei 25 Istituti
professionali accreditati. Per assicurare la razionalizzazione della spesa la
Regione stabilisce che le Istituzioni formative debbano possedere, in maniera
singola o associata, la capacità di realizzare percorsi di IeFP per almeno
360 studenti, ripartiti su più sedi, per un totale di 18 percorsi o 120 studenti
ripartiti su una singola sede formativa per un totale di 6 percorsi.
Ø Docenti
Nei percorsi di formazione integrale, anche i docenti delle competenze
di base provengono dagli Enti formativi privati e dal sistema formativo degli
Enti territoriali. Possono essere altresì docenti incaricati a seguito di avviso
ad evidenza pubblica. Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario i docenti
sono della scuola per tutte le competenze. Non è previsto il coinvolgimento
delle Istituzioni formative all’interno dell’offerta sussidiaria realizzata da
Istituti professionali. Il CCNL formazione è adottato dalle strutture facenti
capo direttamente alle Amministrazioni provinciali. La Regione non richiede
obbligatoriamente l’applicazione del CCNL specifico della categoria agli
altri Enti accreditati.
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2020/21, la durata complessiva di ogni percorso ordinamentale
triennale integrale deve corrispondere a 1.020 ore annue, ovvero 3.060
ore nel triennio. In precedenza, il percorso era della durata complessiva di
3.168 ore (1.056 ore al 1°, al 2° e al 3° anno) fino all’a.f. 2019/20 compreso.
Attualmente l’impianto generale, secondo gli standard minimi di percorso
formativo approvati con dgr n. 683 del 4.8.2022, prevede al primo
anno: competenze trasversali 124 ore; competenze di base 481; competenze
tecnico-professionali 390 (di cui 25 tirocinio orientativo); al secondo anno:
competenze trasversali 100 ore; competenze di base 390; competenze tecnico-
professionali 350 (di cui 180 tirocinio formativo); al terzo anno: competenze
trasversali 84 ore e valutazione 25; competenze di base 311; com-
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99
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
petenze tecnico-professionali 390 (di cui 210 tirocinio formativo). In esito
a quanto condiviso con le altre Regioni, la nuova definizione degli standard
minimi in termini di percentuali delle modalità didattiche applicate nei percorsi
duali è per l’alternanza simulata: dal 15% al 25% delle ore del percorso
del primo anno di IeFP; per l’alternanza rafforzata: dal 30% al 50% del
percorso duale, a cui possono concorrere, nel limite massimo del 20% delle
predette percentuali, le attività di alternanza simulata; per l’apprendistato
duale: nel rispetto delle percentuali di formazione esterna definite ai sensi
e per gli effetti del d.lgs 81/2015. Per i quarti anni, la formazione prevede
un monte ore complessivo di 990 ore. I percorsi in sussidiarietà nelle IS si
attivano in classi autonome che assumono gli standard formativi e la regolamentazione
dell’ordinamento dei percorsi di IeFP. A tale scopo gli IP
utilizzano i margini di articolazione delle cattedre di cui al c. 4 dell’art. 9 e
gli spazi di autonomia e flessibilità previsti dall’art. 6 del d.lgs n. 61/2017.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere tutto ciò che concerne le attività didattiche:
accoglienza, orientamento, ri-orientamento, valutazione crediti in entrata e
coprogettazione passaggi tra istruzione e IeFP gestione dei crediti, valutazione
degli apprendimenti e certificazione degli apprendimenti. Sono possibili
attività di tirocinio orientativo o di supporto e di validazione del percorso. È
invece obbligatoria l’attività di tirocinio formativo, con tutor aziendali e un
modulo obbligatorio per la sicurezza. In un’ottica di corresponsabilità tra famiglie,
allievi e l’Istituzione formativa il Patto formativo definisce in maniera
condivisa diritti e doveri di tutte le parti. Sono previste attività individualizzate
di approfondimento, recupero o sostegno ad allievi, anche stranieri, in
difficoltà sociali, culturali o personali, o per attività culturale e sportiva, o
finalizzata a passaggi. Per gli allievi disabili sono previste figure di sostegno
e piani individualizzati. Per l’a.f. 2022/23 è operante un servizio di trasporto
degli alunni con disabilità residenti nella Regione Lazio e frequentanti i percorsi
triennali di IeFP. Sono segnalati bandi a livello comunale per l’assegnazione
di borse di studio per gli allievi dei percorsi triennali. È possibile fare
tirocinio per un periodo di 3 mesi in un altro Paese dell’Unione europea con
il progetto Erasmus first, finanziato dall’Unione Europea.
Ø Esiti e certificazioni
Con la dd n. G06665 del 25.05.2022 sono state emanate disposizioni e
per lo svolgimento delle prove di esame di qualifica e diploma nella Istruzione
e formazione professionale e nel sistema duale. Oltre alla valutazione degli
apprendimenti lungo tutto il percorso, sono realizzate attività di valutazione
che riflettono l’approccio dalla “valutazione autentica”. Al termine del biennio
gli studenti acquisiscono i saperi e le competenze di cui al dm n. 139/2007
nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, sulla base del modello di certificazione
adottato con il dm n. 9 del 27.01.10. Al termine del percorso triennale,
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100
lo studente consegue la qualifica di operatore professionale con riferimento
alla relativa figura professionale. Essa è riconosciuta a livello nazionale e corrisponde
al III livello EQF. La Regione Lazio ha adottato a partire dall’anno
formativo 2020/21, dgr n. 846 del 19.11.2019, il nuovo repertorio delle figure
professionali cui le Istituzioni formative dovranno fare riferimento. Le certificazioni
sono in conformità con il decreto interministeriale del 5.1.2021, recante
“Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli
enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
I ragazzi possono scegliere di transitare dal sistema di IeFP a quello
statale degli Istituti professionali, e viceversa, anche in itinere ed eventualmente
proseguire fino al conseguimento del diploma quinquennale. Sulla
base di metodologie congiuntamente definite, gli allievi con competenze/
crediti certificati, reciprocamente riconosciuti, sono ammessi a frequentare
anni di corso scolastico/formativo successivi al primo, in rapporto al valore
delle competenze e crediti accertati ai sensi dell’art. 4, comma 6 del dpr n.
275/99 e art. 6, comma 4, del dpr n. 257/00. L’accreditamento delle competenze
in ingresso degli allievi e la certificazione delle competenze intermedie
e finali avvengono facendo riferimento all’accordo della Conferenza unificata
del 28.10.2004 e al decreto ministeriale del 22.08.2007 e ai suoi allegati. I
crediti riconosciuti in ingresso e le competenze acquisite nel percorso sono
registrate sul libretto formativo personale dell’allievo.
Ø Governo del sistema
A livello regionale, lo schema di riferimento dell’articolazione oraria,
dei pesi per area e del totale dei crediti per ciascuna annualità del triennio
IeFP, relativo a ciascuna area/disciplina è determinato con atti della
Direzione regionale Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università,
diritto allo studio, in base all’esito dei lavori di specifici tavoli tecnici cui
partecipano le Amministrazioni provinciali, la Città Metropolitana di Roma
Capitale, l’Ufficio scolastico regionale e i rappresentanti delle istituzioni della
IeFP. Nello specifico, i tavoli si occupano di certificazione delle competenze,
riconoscimento dei crediti, omogeneità metodologica e procedurale di
intervento delle attività previste, acquisizione delle competenze necessarie,
declinazione dei profili professionali rispetto alle esigenze del mercato del
lavoro. Il monitoraggio (procedurale, fisico e controlli in itinere ed ex post) e
la valutazione sono effettuati nell’ambito del Coordinamento regionale con
il supporto delle IF e delle loro associazioni anche a livello nazionale. In
continuità con gli anni precedenti, è delegata la gestione delle strutture della
Formazione professionale alle Amministrazioni provinciali e alla Città metropolitana
di Roma Capitale, previa convenzione con la Regione. Analogamente,
alle Amministrazioni provinciali e alla Città metropolitana di Roma
Capitale è delegata la gestione delle Istituzioni formative che svolgono le
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101
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
attività di IeFP (articolo 7, comma 1, lettere a e c, della legge regionale n. 5
del 20.4.2015), nonché l’assegnazione alle stesse delle risorse.
Ø Destinatari
I percorsi ordinamentali di IeFP per l’assolvimento del diritto-dovere sono
rivolti ai seguenti destinatari: 1. giovani che hanno superato l’esame di Stato
della scuola secondaria di primo grado; 2. giovani che al 31 dicembre dell’anno
in cui iniziano il percorso di IeFP non hanno compiuto 16 anni di età; 3.
giovani di età superiore, pluribocciati e/o provenienti da altri istituti scolastici,
che non hanno assolto il diritto-dovere all’Istruzione e alla Formazione.
Tutti i soggetti destinatari dei percorsi del Sistema Duale del PNRR
sono definiti dalle relative Linee guida approvate del Ministero del lavoro
e delle politiche sociali: 1. giovani soggetti al diritto-dovere all’istruzione e
formazione, ivi compresi coloro che, in continuità di studio, frequentano
percorsi anche oltre al compimento del diciottesimo anno di età; 2. giovani
che hanno assolto o sono prosciolti dal diritto-dovere e si iscrivono al IV
anno IeFP; 3. giovani da 17 a 25 anni che hanno assolto o siano stati prosciolti
dal diritto-dovere all’istruzione, privi di titolo di studio di istruzione
secondaria di secondo grado e che, anche a seguito di eventuali interventi di
riconoscimento di crediti formativi in ingresso, si iscrivono ai percorsi duali;
4. over 17 anni che hanno assolto o siano stati prosciolti dal diritto-dovere
all’istruzione, privi di titolo di studio di istruzione secondaria di primo
o di secondo grado che, anche a seguito di interventi di riconoscimento di
crediti formativi in ingresso, si iscrivono ai percorsi duali.
Ø Quarto anno
Il diploma professionale è attivato in apprendistato secondo il d.lgs n.
81 del 2015, e in alternanza scuola-lavoro, secondo il d.lgs n. 77 del 2005. Si
svolge in 990 ore (495 di formazione d’aula e 495 in formazione in azienda
con contratto di apprendistato di primo livello o in alternanza scuola lavoro).
Sono segnalati con continuità percorsi di IV anno in modalità duale
dall’a.f. 2016/17 all’a.f. 2022/23.
– a.f. 2016/17: n. percorsi 74; n. allievi 1.173
– a.f. 2017/18: n. percorsi 82; n. allievi 1.310
– a.f. 2018/19: n. percorsi 97; n. allievi 1.352
– a.f. 2019/20: n. percorsi 109; n. allievi 1.540
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Costi
In relazione ai percorsi ordinamentali, per le Istituzioni formative
(CFP) riconosciute dalla Regione ai sensi dell’art. 1, co. 2, di 29.11.2007 e
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102
dall’art. 7, co. 1, lett. d) della lr n. 5/2015, la Città metropolitana di Roma
Capitale stabilisce il criterio di assegnazione delle risorse con cmrc-2019-
0108665 del 12.7.2019, definendolo su base capitaria per allievo frequentante
(articolo 8, comma 2, lettera c), della lr n. 5/2015). Il finanziamento
per allievo ammonta ad € 4.600,00 per le Istituzioni formative “in regime
convenzionale”, prevalentemente private, oggetto della presente indagine (€
3.800,00 per le altre Istituzioni formative “a gestione diretta” facenti capo
alle Amministrazioni provinciali o presenti nella Città metropolitana di
Roma capitale). Nella Città metropolitana di Roma sono concentrati tutti i
percorsi ordinamentali di primo anno delle IF della Regione con parametro
di finanziamento di € 4.600,00 pro capite. Secondo il monitoraggio, nell’a.f.
2019/20 sono 152 mentre sono 3.880 gli allievi, sempre al netto dei percorsi
duali, i quali seguono unità di costo standard diverse. Tutti gli altri percorsi
ordinamentali con parametro di riferimento di € 3.800 sono presenti sia
nella Città metropolitana che nelle altre province laziali. Con riferimento
alle prime annualità dei percorsi di IeFP ordinamentali della Regione, le relative
classi dovrebbero essere formate da un numero minimo di 20 allievi e
possono essere finanziati fino a un numero massimo di 25. Tuttavia, la Città
metropolitana di Roma Capitale si riserva di determinare, anche tenuto conto
dei predetti limiti, il numero degli allievi finanziabili per classe, avuto riguardo
alla disponibilità di risorse finanziarie assegnate. Con dd n. G08143
del 17.6.2019 è stato approvato l’Invito alla presentazione di manifestazione
di interesse per la realizzazione di percorsi di Istruzione e formazione professionale
con modalità di apprendimento duale per l’a.f. 2019/20. Questo
regola il finanziamento dei percorsi duali, che nell’anno formativo di riferimento
sono 3 con 72 allievi. In coerenza con le linee guida approvate con dd
n. G 08410 del 20.6.2019 (allegato 3, art 6), la base di calcolo per individuare
il costo del progetto è costituita da un parametro fisso di €4*h*allievo. Il
costo totale a preventivo è il risultato del seguente calcolo: allievo*€4*monte
ore massimo del percorso formativo di IeFP proposto. Il costo ponderato
dei percorsi IF, sia ordinamentali a € 4.600 pro capite che duali a 4 euro
ora allievo, è € 117.110,50, il relativo costo pro capite ad allievo è calcolato
in € 4.593,15, il costo ora corso ammonta a € 110,90, mentre il costo medio
orario per allievo risulta € 4,35. Il finanziamento riconosciuto nella Regione
Lazio viene riparametrato con riferimento al numero effettivo degli allievi
frequentanti dopo la realizzazione del 10% della durata dei singoli percorsi
attivati. Per ciascuna annualità l’ammontare delle ore di ogni materia compresa
nelle diverse aree può essere modulato con una flessibilità del 10%
sul totale annuo delle ore, vale a dire che le ore standard di una o più aree
possono essere aumentate/ridotte di 105 unità, fermo restando che nessuna
materia potrà essere completamente eliminata.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Gli aspetti formativi del contratto di apprendistato, attivi prima dell’entrata
in vigore del TU dell’apprendistato, sono disciplinati dalla lr n. 9/2006
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
recante “Disposizioni in materia di formazione nell’apprendistato”. La deliberazione
n. 123 del 21.3.2017 approva il regolamento regionale dei profili
dell’apprendistato. Le caratteristiche del contratto di apprendistato di primo
livello sono definite nel dettaglio dalla circolare del Ministero del lavoro e
delle politiche sociali R.0000012 del 6.6.2022 che fornisce chiarimenti interpretativi
rispetto alle disposizioni del dl 15.6.2015, n. 81 e del decreto
interministeriale 12.10.2015.
Il sistema duale mira a utilizzare prioritariamente il contratto di apprendistato
per la qualifica e il diploma professionale valorizzando i percorsi
formativi del sistema IeFP anche nel suo sviluppo verticale. Attualmente,
le linee di intervento attivate per il duale riguardano sia i percorsi triennali
che quelli di quarto anno. La parte di applicazione pratica è conforme (al
minimo) agli standard dell’accordo in CU n. 158 del 24.9.2015 con almeno
il 40% dell’orario ordinamentale costituito da formazione in azienda per
il primo anno e almeno il 50% dell’orario per il quarto anno; almeno 400
ore dell’orario ordinamentale per l’alternanza scuola-lavoro; almeno 400 ore
dell’orario per l’Impresa formativa simulata. Sono stati 1.744 gli iscritti in
duale degli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20.
Il target da raggiungere come obiettivo minimo per il primo anno (a.f.
2022/23) del Programma Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse
del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a 2.088 allievi promossi/
certificati in percorsi duali. A questo scopo sono stati stanziati dal MLPS
per il Lazio € 7.694.472. I percorsi formativi devono seguire – salvo motivate
eccezioni – l’andamento dell’anno scolastico e formativo.
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105
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Liguria
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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106
Ø Normativa
– Protocollo d’intesa MIUR-Regione del 29.7.2003
– Accordo territoriale Regione-Usr del 1.8.2003
– Accordo del 27.7.2011 (IeFP 2011/12 a regime)
– Intesa del 4.9.2019 (sussidiarietà)
– Dgr n. 519/2019 e n. 1143 del 7.12.2019 (recepimento accordo nuove figure)
– Dgr n. 906 del 31.7.03, dgr n. 1630 del 16.12.03 (nuova sperimentazione)
– Lr n. 18/09 (programmazione qualifiche)
– Dgr n. 28/2010, dgr n. 1673/10, dgr n. 1319/11 (accreditamento)
– Dgr n. 2 del 2.2.10, dgr n. 1581/10 (triennali)
– Dgr n. 1110/11 (IV anno)
– Dgr n. 1623 del 20.12.11
– Dgr n. 1190 del 5.10.12
– Dgr n. 145/13 (sussidiarietà)
– Dgr n. 192 del 22.2.13 (linee guida IeFP)
– Lr n. 43/2013, dgr n. 661/14 e dgr n. 150/15 (Arsel)
– Dd n. 2403 del 3.6.13 e allegato disposizioni attuative 2013/14
– Dgr n. 1689/2013 (disabili)
– Dgr n. 1391 dell’8.11.13 (costi standard)
– Dgr n. 422 dell’11.04.14 (avviso a.f. 2014/15)
– Dd n. 2238/15 (costi esami sussidiarietà)
– Dd n. 233 del 6.3.15 (linee guida IeFP e Arsel)
– Dd n. 1146/15 (esami), dgr n. 88/15 e dd 1836/15 (programmazione)
– Lr n. 30/16 (istituzione di Alfa Liguria)
– Dgr n. 728/2016 (duale), dgr n. 708/2016 (quarto anno)
– Odg n. 959 del 6.10.2016 (avvisi duale e quarto anno)
– Dgr n. 775 del 28.9.2017 (linee guida)
– Dgr n. 709 del 29.7.2016 e Odg Arsel n. 840 del 9.8.2016 (IeFP 2017/18)
– Odg Alfa Liguria n. 326 del 29.6.2017 (IV anni) e n. 347 del 14.7.2017
(duale 2017/18)
– Dgr n. 608 del 25.7.2018 (linee guida) e dd Alfa n. 918/2017 (IeFP
2018/19)
– Dd n. 593 del 2.8.2018 (gestione percorsi) e dd n. 1730 del 3.8.2018
(IeFP 2019/20)
– Dgr n. 638 e n. 639 del 19.7.2019, dd n. 1313 e n. 1314 del 31.7.2019
(IeFP 2020/21)
– Dgr n. 785 del 5.8.2020, dd n. 1169 del 12.8.2020 (duale a.f. 2020/21)
– Dd n.1168 del 12.8.2020 (ordinamentale) e dd n. 1624 dell’11.8.2021
(duale a.f. 2021/22)
– Dgr n. 798 del 5.8.2022, dd n. 1623 dell’11.8.2021 (ordinamentale) e dd
n. 1879 del 10.8.2022 e dd n. 1882 del 12.8.2022 e dgr 789-2022 (duale
a.f. 2022/23)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Dall’a.f. 2003/04 percorsi triennali di Formazione professionale integrale
(pura). Dall’a.f. 2007/08 fino all’a.f. 2010/11 percorsi integrati attuati
nell’ambito della flessibilità curricolare. Dall’a.f. 2011/12 la Regione adotta
il modello “sussidiario integrativo” (“sussidiario” ex d.lgs n. 61/2017 dall’a.f.
2019/20) ad opera delle Istituzioni scolastiche (IS), con la contemporanea
presenza di nuovi primi anni dei percorsi triennali integrali delle Istituzioni
formative (IF). Tale modello è confermato anche negli anni successivi. Il
quarto anno è presente dall’a.f. 2009/10. Si è interrotto nell’a.f. 2014/15 per
poi riprendere nell’a.f. 2016/17. Ad oggi, i percorsi di diploma professionale
di IeFP programmati si sono effettuati soltanto presso i CFP. Per l’a.f.
2022/23, sono attuati in Liguria 36 percorsi di IeFP ordinamentali, percorsi
duali in apprendistato o in alternanza rafforzata per il conseguimento della
qualifica o del diploma, percorsi individuali antidispersione e percorsi
modulari per giovani neet. Vi sono anche percorsi sperimentali di apprendimento
in forma laboratoriale di 100 ore erogati dai CFP per gli alunni già
iscritti all’interno degli Istituti professionali, ad integrazione delle attività
ordinariamente svolte. Si possono acquisire competenze tra quelle ricomprese
nel repertorio di IeFP. I percorsi a qualifica sono: operatore agricolo,
operatore ai servizi di impresa, operatore ai servizi di promozione ed accoglienza,
operatore ai servizi di vendita, operatore dei sistemi e dei servizi
logistici, operatore del benessere, operatore del legno, operatore della
ristorazione, operatore delle produzioni alimentari, operatore di impianti
termoidraulici, operatore edile, operatore elettrico, operatore grafico, operatore
informatico, operatore meccanico. La giunta della Regione ha già
approvato la nuova programmazione dei percorsi triennali di Istruzione e
formazione professionale per il triennio 2023-2026 sostenuto da uno stanziamento
di 11 milioni e 760mila euro.
Ø Sede di svolgimento
Nei percorsi integrali l’iscrizione può avvenire presso i 30 organismi di
formazione accreditati per l’obbligo formativo (20 attivi nell’a.f. 2021/22 e
accreditati per la Macrotipologia A, di cui al dgr n. 85 del 12.2.2021): Accademia
del turismo scrl, As.fo.r. associazione formazione Ravasco, Ats Ecipa
Genova (capofila) - Villaggio del ragazzo, Ats Ecipa Genova - c.f.p. E.Fassicomo,
Ats Fondazione Cif formazione (capofila) - CNOS-FAP lt, Ats iscot
liguria - CNOS-FAP, CIOFS-FP Centro italiano opere femminili salesiane
formazione professionale, CNOS-FAP-Liguria Toscana, Consorzio Liguria
formazione, Ecipa Genova ente confederale per l’istruzione professionale
dell’artigianato, Ente scuola e sicurezza in edilizia della Città metropolitana
di Genova, Fondazione Cif ats Culmv - Rina Academy, Fondazione Cif Formazione,
Fondazione Fassicomo, Forma, Isforcoop, Villaggio del ragazzo,
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Ats Isforcoop-Elfo, Consorzio Valbormida formazione, Elfo Ente ligure di
formazione, Ente paritetico per la formazione e la sicurezza in edilizia della
provincia di Savona, Isforcoop, Futura, Ats CNOS-FAP lt (capofila) - Cpfp.
“G. pastore”, Ats CNOS-FAP lt (capofila) - Sei-Cpt – Forma, CNOS-FAP-Liguria
Toscana scuola edile imperia s.e.i. - comitato paritetico territoriale
Cpt, CIOFS-FP Centro italiano opere femminili salesiane formazione professionale,
Cisita, Formimpresa Liguria. Per gli altri percorsi, l’iscrizione
avviene presso le scuole secondo il modello sussidiario. Gli Istituti scolastici
(21 attivi nell’a.f. 2021/22) hanno la deroga sull’associazione del rendiconto
alla relazione del revisore dei conti. Di norma i corsi seguono il calendario
scolastico regionale iniziando nel mese di settembre di ogni anno.
Ø Docenti
Nei percorsi di IeFP integrale le competenze di base sono insegnate
da formatori delle IF. Nei percorsi di IeFP integrale, il personale direttivo e
docente/formatore dovrà possedere laurea, abilitazione, eventuali specializzazioni,
corsi, esperienze o consulenze. Inoltre, si potrà ricorrere a esperti
del settore lavorativo con almeno 5 anni di esperienza professionale documentata
nello specifico settore. Dall’a.f. 2011/12, nei percorsi del modello
sussidiario integrativo le competenze di base e tecnico-professionali sono
insegnate da personale della scuola. Non è previsto il coinvolgimento delle
Istituzioni formative all’interno dell’offerta sussidiaria integrativa realizzata
dalle IS. Per i docenti, la Regione richiede agli Enti accreditati l’applicazione
del CCNL della formazione.
Ø Articolazione oraria
I percorsi di IeFP integrale prevedevano fino all’a.f. 2012/13 3.150 ore
(1.050 ore all’anno), con un percorso comune al gruppo-classe di circa 900
ore annue. A partire dall’a.f. 2013/14 le ore diventano 2.970 (990 all’anno).
I percorsi sono autonomamente progettati ed attuati dagli Enti attuatori
sul piano sia didattico sia organizzativo, anche in forma modulare, individuale
e/o per gruppi di livello, interesse, compito o progetto. La loro articolazione
viene definita, in termini metodologici e di durata, sulla base
delle competenze di ciascun giovane, favorendo i processi di validazione/
certificazione delle competenze e di riconoscimento dei crediti. Nell’a.f.
2022/23, le attività dei percorsi ordinamentali si realizzano nei CFP per 445
ore per l’asse dei linguaggi (170+140+135); 595 ore per l’asse scientifico-tecnologico
(170+230+195); 300 ore per l’asse matematico (120+100+80); 295
ore per l’asse storico-sociale (120+90+85); 1.335 ore l’area professionale
(410+430+495). Riguardo alle modalità formative, al primo anno sono 90-
100% di formazione d’aula e 10% larsa, al secondo e terzo anno 50-85% di
formazione d’aula e 15-25% di tirocinio curricolare/alternanza. Le attività
formative del duale possono essere realizzate secondo modalità organizzative
definite dall’Organismo di formazione, sia organizzando gruppi autono-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
mi di allievi in alternanza scuola-lavoro e in apprendistato, sia inserendo gli
allievi nelle corrispondenti classi di IeFP ordinaria, se attive, per la fruizione
del monte ore previsto dai piani personalizzati. L’offerta formativa per il potenziamento
del sistema duale nei percorsi regionali di IeFP è realizzata: 1)
in alternanza scuola-lavoro rafforzata, che prevede un periodo di apprendimento
in azienda non inferiore alle 400 ore, le restanti ore a completamento
del monte orario complessivo del percorso pari a 990 ore ordinamentali
sono modulate sulla base del piano formativo individuale del giovane; 2) apprendistato,
ex art. 43 d.lgs 81/15. Con riferimento al calcolo della formazione
in ambiente lavorativo, va sempre garantito il minimo (15%) per almeno
una modalità (tirocinio curriculare o alternanza scuola-lavoro).
I percorsi in sussidiarietà nelle IS si attivano in classi autonome, non
integrate negli ordinari percorsi quinquennali, che assumono gli standard formativi
e la regolamentazione dell’ordinamento dei percorsi di IeFP (almeno
990 ore). A tale scopo gli IP utilizzano i margini di articolazione delle cattedre
di cui al c. 4 dell’art. 9 e gli spazi di autonomia e flessibilità previsti dall’art.
6 del d.lgs n. 61/2017. È possibile prevedere 3.168 ore (1.056 ore all’anno). In
genere, i percorsi modulari delle Istituzioni scolastiche hanno una curvatura
al terzo anno verso la qualifica. Al quarto anno, attualmente nelle IF, sono
previste 990 ore di cui 99 asse dei linguaggi, 99 asse matematico, 149 asse
scientifico-tecnologico, 148 asse storico-sociale e 495 area professionale. Tirocinio
e alternanza vanno dal 20 al 50%, aula dal 50 all’80% e larsa 10%.
Ø Elementi
Il curricolo prevede: accoglienza, presa in carico e orientamento (servizi
propedeutici, definizione del percorso, orientamento, bilancio delle competenze
e riconoscimento crediti), personalizzazione dei percorsi (larsa), supporto
per l’inserimento lavorativo e accompagnamento al lavoro (scouting
delle opportunità occupazionali, promozione presso il sistema imprenditoriale,
pre-selezione, accompagnamento nell’accesso al percorso individuato,
accompagnamento nella prima fase di inserimento, assistenza nella definizione
del progetto formativo legato al contratto di apprendistato), viaggi
per stage, alternanza, fiere, musei e convegni inerenti gli obiettivi formativi.
Nei costi non sono incluse le spese di diritto allo studio riferite agli studenti
(mensa, trasporto, libri di testo). Gli allievi potranno chiedere un contributo
sulle spese sostenute al Comune di residenza, ai sensi dell’articolo 12 della
Legge regionale 8 giugno 2006 n. 15.
Ø Esiti e certificazioni
La disciplina degli esami di qualifica triennale di IeFP e diploma di IV
anno è contenuta nel dd n. 1954 del 2.5.2016, come modificato dai dd n.
2250 del 23.5.2016, n. 1828 del 21.4.2017, n. 2146 del 15.5.2017 e n. 2129 del
15.4.2019. L’esame si articola in tre prove (multidisciplinare, professionale
con assi culturali e orale) che si dovranno svolgere in un massimo di 6 gior-
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110
nate. Le certificazioni sono in conformità con il decreto interministeriale del
5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per
l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione
delle competenze”.
Con il superamento delle prove finali, gli Organismi formativi accreditati
dalla Regione per attività di IeFP sono tenuti all’emissione della qualifica,
del diploma professionale e dell’attestato delle competenze acquisite o
certificazione di frequenza nel caso di non superamento della prova d’esame.
Per gli esami che si svolgono presso gli Organismi formativi accreditati,
gli oneri finanziari connessi all’attività della Commissione sono sostenuti
dal soggetto attuatore dell’intervento formativo, mentre per le prove che si
svolgono presso gli Istituti professionali di Stato la Regione eroga un contributo
forfettario. In linea con quanto previsto dalla dgr n. 608/2018 agli
allievi in apprendistato è garantita la possibilità di svolgere le prove d’esame
anche in sessioni suppletive, i cui dettagli operativi sono da definire in successivi
provvedimenti attuativi.
Ø Crediti
L’IF/IS dà informazioni sull’offerta formativa presente e sulle attività
da svolgere ai fini del riconoscimento dei crediti formativi e confronta il
bagaglio personale/requisiti richiesti. Conclusa questa fase preliminare, occorre
stipulare la “Convenzione tra organismi”. Una commissione opera il
confronto tra i requisiti richiesti dal percorso di ammissione e il bagaglio
personale. Al termine, certifica le competenze e i relativi crediti in ingresso
secondo le modalità previste. Le Istituzioni scolastica e formativa orientano
gli allievi dei percorsi triennali di qualifica verso il quarto anno di diploma
professionale di Tecnico, prevedendo iniziative di continuità formativa. La
materia dei passaggi è regolata dalla dgr n. 775 del 28.9.2017. Ogni Istituzione
formativa e scolastica è tenuta ad istituire una Commissione per l’accertamento
dei requisiti dei candidati che non hanno frequentato i percorsi
formali di accesso, ma sono in possesso di licenza di scuola secondaria di
I grado e di crediti adeguati. Ai fini del riconoscimento dei crediti formativi,
hanno valore sia le certificazioni dei percorsi formativi o parti di essi
effettuati in modalità formale, sia le attestazioni riguardanti esperienze di
alternanza formazione lavoro, stage o tirocinio, comprendendo pure le esperienze
di lavoro dichiarate dai titolari delle imprese coinvolte.
Ø Governo del sistema
La Regione garantisce l’offerta formativa di percorsi di IeFP rivolti alla
fascia d’età in diritto-dovere esercitado le funzioni di indirizzo e di programmazione
dell’offerta formativa (art. 5 della lr n. 18/2009 e dgr n. 775 del
28.9.2017). La lr n. 30 del 30.11.2016 recante “Istituzione dell’Agenzia regionale
per il Lavoro, la Formazione e l’Accreditamento (ALFA) e adeguamento
della normativa regionale” conferisce all’ALFA le attività specifiche in mate-
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111
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
ria di istruzione, formazione, orientamento, diritto allo studio e lavoro, sulla
base degli atti di programmazione regionale, nonché sulla base delle direttive
e delle linee guida approvate dalla Giunta regionale e nei limiti dalla stessa
previsti. In particolare, l’ALFA fornisce il quadro dei fabbisogni professionali
del territorio, l’elenco delle strutture formative, l’emanazione di avvisi (di
norma entro il 31 luglio), il nucleo di valutazione delle candidature, le graduatorie,
il monitoraggio e il supporto tecnico in materia di accreditamento.
ALFA succede dal 31.12.2016 ad ARSEL che svolgeva precedentemente tali
attività ai sensi della lr n. 43/2013. Ad ALFA è stato trasferito il personale precedentemente
addetto a tali attività presso la Città metropolitana di Genova
e presso le Province di Imperia, La Spezia e Savona. La Regione attribuisce
ad ALFA, ai sensi del comma 3 dell’articolo 29 della citata lr n. 18/2009, così
come modificato dall’articolo 23 della lr n. 43/2013 e dall’art. 27 della lr n. 30
del 30.11.2016, l’attuazione e la gestione amministrativa dei percorsi triennali
e di quarto anno in precedenza affidati alle Province. Dall’a.f. 2013/14 un
applicativo collegato all’anagrafe degli studenti gestisce informaticamente le
pratiche di ammissione all’esame e di rilascio degli attestati di qualifica.
Ø Destinatari
I percorsi triennali ordinamentali di IeFP sono rivolti ai soggetti nella
fascia di età in diritto-dovere di istruzione e formazione, in possesso dei
requisiti di accesso ai singoli percorsi descritti al par. 1.4 di cui alla dgr
del 28.9.2017, n. 775. Destinatari sono i giovani in obbligo di istruzione
che hanno superato l’esame di Stato della scuola secondaria di primo grado.
In via prioritaria, i destinatari dell’azione formativa sono i giovani che,
alla data del 31 dicembre dell’anno in cui iniziano il percorso formativo
triennale, non hanno compiuto i 16 anni di età. Nell’ambito dei posti resi
disponibili, possono essere ammessi anche giovani di età superiore purché
rientranti nel diritto-dovere all’istruzione e alla formazione. Per l’iscrizione
ai percorsi del secondo ciclo del sistema unitario educativo di istruzione
e di formazione di studenti privi del titolo conclusivo del primo ciclo, con
particolare riferimento ai minori stranieri, si applicano le disposizioni emanate
dal MIUR così come sintetizzato nella nota ALFA prot. n. 6776 del
1.2.2019. I destinatari dei percorsi duali sono giovani di età compresa fra i
15 e 25 anni (non compiuti) che intendono acquisire un titolo di qualifica o
diploma IeFP presso gli Organismi formativi accreditati. Gli interventi sono
rivolti anche a giovani iscritti ad un percorso educativo di istruzione che
intendono effettuare il passaggio al sistema di IeFP per il conseguimento
della qualifica o del diploma di IeFP. La frequenza al percorso Tecnico di
IeFP (IV anno) è rivolta ai giovani, anche maggiorenni, in possesso di una
qualifica triennale, di norma coerente con le competenze maturate nell’area
professionale del triennio precedente.
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112
Ø Quarto anno
In Liguria dall’a.f. 2009/10 sono presenti alcuni percorsi sperimentali
di IV anno. Nell’a.f. 2010/11 erano 7 i percorsi che rientravano tra quelli
finanziati dalla Regione con il FSE che, invece, non può finanziare i terzi
anni dei trienni di IeFP come aveva fatto fino all’a.f. 2009/12 compreso. Il
diploma, conseguibile sia presso Istituzioni scolastiche che presso Istituzioni
formative, poteva essere articolato (1.100 ore + 450, con 2 figure in uscita)
o non articolato (1.100 ore). Nell’a.f. 2014/15 la Regione, per carenza di
finanziamenti, non ha dato seguito ai percorsi di IV anno. Dall’a.f. 2016/17,
i corsi sono ripresi e durano 990 ore, come il resto del triennio. I corsi di
diploma di IeFP sono attuati nell’ambito del sistema duale, al momento solo
dalle Istituzioni formative, in partenariati dove è obbligatoria la presenza di
almeno un’azienda. Sono favoriti protocolli di intesa fra organismi e scuole
per il passaggio fra i sistemi. La tipologia prevalente sono i percorsi di
quarto anno che si svolgono in apprendistato o in alternanza rafforzata. I
percorsi si attuano ai sensi delle linee guida di cui alla dgr n. 608/2018 e
ss.mm. ii..
– a.f. 2009/10: n. percorsi 8; n. allievi 126
– a.f. 2010/11: n. percorsi 7; n. allievi 112
– a.f. 2011/12: n. percorsi 7; n. allievi 124
– a.f. 2012/13: n. percorsi 7; n. allievi 118
– a.f. 2013/14: n. percorsi 7; n. allievi 128
– a.f. 2014/15: n. percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2015/16: n. percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2016/17: n. percorsi 23; n. allievi 194
– a.f. 2017/18: n. percorsi 27; n. allievi 235
– a.f. 2018/19: n. percorsi 32; n. allievi 240
– a.f. 2019/20: n. percorsi 36; n. allievi 203
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi 273
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi 245
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Costi
Il finanziamento dei percorsi dell’a.f. 2019/20 avviene sulla base di
quanto previsto nelle linee guida di cui alla dgr n. 608/2018 e secondo l’avviso
pubblicato da ALFA Liguria in attuazione della dgr n. 639 del 19.7.2019.
A fronte dei servizi forniti, viene riconosciuto il finanziamento dei servizi
sulla base delle ore erogate all’allievo/apprendista e del costo standard definito,
sempre entro il limite della quota a persona. Il valore massimo della
quota per allievo in regime di alternanza rafforzata ammonta a € 5.600,00.
Il valore massimo della quota per allievo in regime di apprendistato varia a
seconda della classe ed ammonta per il 1° e 2° anno a € 6.180,00 e per il 3° e
4° anno a € 5.460,00. Nell’anno di riferimento sono stati segnalati dall’Inapp
5 percorsi di alternanza rafforzata per 42 allievi e nessuno in apprendistato
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
di I livello. Oltre alla formazione di gruppo, sono compresi in questi percorsi:
presa in carico, colloquio, consulenza orientativa e orientamento specialistico.
Nei costi da presentare non sono incluse le spese di diritto allo
studio (mensa, trasporto, libri di testo). Le modalità di assegnazione del
finanziamento sono: 1) una procedura a sportello con finanziamento su richiesta,
secondo specifiche stabilite nell’avviso; 2) l’attribuzione di un massimale
di risorse ad ogni soggetto beneficiario, definito sulla base di una
componente fissa che consenta l’attivazione di almeno due quote a persona
di allievi in alternanza scuola-lavoro rafforzata e una componente variabile,
calcolata in base al numero di allievi di IeFP iscritti nell’anno formativo precedente.
Le quote allievo (42 doti al primo anno) sono state finanziate per
tutti gli allievi, corrispondendo al massimale operatore. Nell’avviso pubblico
per i percorsi ordinamentali di Istruzione e formazione professionale a titolarità
delle strutture formative per il triennio 2019-2022 (allegato 1 del ddg
n. 1742 del 7.8.2018) il costo massimo per ogni anno deve essere, di norma,
pari a € 100.000,00, salvo per i percorsi di qualifica articolati su più indirizzi
il cui costo massimo (per la seconda e terza annualità) è di norma pari a €
120.000,00. Pertanto, sui percorsi ordinari di 1° anno il costo unitario ad allievo
corrisponde a € 6.278,03, il costo ora corso ammonta a € 101,01, mentre
il costo orario per allievo ammonta a € 6,34. Diversamente, applicando
i costi stabiliti dalla Regione al numero degli iscritti segnalati dall’Inapp
al primo anno dei percorsi triennali duali (42 per 5 corsi) e dei percorsi
triennali ordinamentali (669 per 42 corsi) delle istituzioni formative nell’a.f.
2019/20, risulta che il costo ponderato ammonta a € 94.365,96 per il costo
a percorso, € 6.237,97 per il costo unitario ad allievo, il costo ora corso
ammonta a € 95,32, mentre il costo orario per allievo ammonta a € 6,30. Il
numero di allievi per ciascun corso ordinamentale non deve essere di norma
inferiore a 15 e superiore a 18, tuttavia è elevabile a 22 in situazioni particolari
accertate. Sono presenti percorsi articolati, ma solo dal secondo anno in
poi. Secondo i dati Inapp, la classe media nell’a.f. 2019/20 è composta per i
percorsi ordinamentali da 15,93 allievi e, per i percorsi duali di 8,40 allievi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha regolamentato l’apprendistato di I livello e ha avviato
la sperimentazione di attività formative a partire dalla lr n. 13 del 5.4.2012
e dalla dgr n. 553 del 18.5.2012. La sperimentazione del sistema duale è
iniziata nel 2014, riguardando l’apprendistato di I livello e le esperienze di
alternanza scuola-lavoro nei percorsi di qualifica e diploma di IeFP. A partire
dall’anno formativo 2022/23, si prevede di finanziare interamente a valere
sul PNRR i percorsi di apprendistato di I livello che verranno avviati
nell’ambito dei percorsi di IeFP. I percorsi duali sono realizzati nel rispetto
della legge regionale n. 18/2009 e sono gestiti secondo le disposizioni attuative
del dd n. 1999 del 23.4.2018. La dgr n. 608/2018 detta le “Linee guida
per la realizzazione di percorsi di IeFP nel sistema duale”, superando la
fase di sperimentazione che ha caratterizzato il biennio 2016-2018. Dall’an-
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114
no formativo 2020/21 i percorsi di IeFP nel sistema duale sono riferiti alle
nuove figure e ai relativi standard di apprendimento, ai sensi delle dgr n.
1143/2019, n. 519/2020 e n. 785 /2020. L’offerta si realizza in apprendistato
per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale o in alternanza
rafforzata scuola-lavoro. La durata del contratto di apprendistato di
I livello è determinata in considerazione della qualifica o del diploma da
conseguire. L’orario, ai sensi dell’art. 43 del dlgs 81/2015 tocca un massimo
di 594 ore annue, corrispondenti al 60% del monte ore, di norma 990
ore, pari alla durata massima della formazione esterna per il 1° o 2° anno
e un massimo di 495 ore annue, corrispondenti al 50% del monte ore, di
norma, di 990, pari alla durata massima della formazione esterna per il 3°
o 4° anno. I percorsi sono autonomamente progettati ed attuati dagli organismi
formativi sia sul piano didattico che organizzativo, anche in forma
modulare, individuale e/o per gruppi di livello, interesse, compito o progetto.
Sono attivabili gruppi classe di primo anno solo su espressa previsione
della programmazione regionale, che ammette la priorità o l’esclusività per
figure non previste dalla programmazione ordinaria né dalla sussidiarietà.
I percorsi sono finanziati in base alla “quota a persona”. A fronte della verifica
dei requisiti, il CFP prende in carico la persona e definisce, in accordo
con l’allievo, il percorso e le modalità di erogazione più idonei, come
ad esempio: formazione in piccoli gruppi, partecipazione modulare a classi
esistenti, FAD e/o autoformazione assistita. Sono stati 339 gli iscritti in
duale degli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20.
Nell’a.f. 2021/22, i percorsi di IeFP nel sistema duale hanno raggiunto un
totale complessivo di 462 allievi, di cui 45 in apprendistato e 56 in percorsi
antidispersione. Il target da raggiungere come obiettivo minimo per il primo
anno (a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso l’utilizzo integrato
delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a 447 allievi
promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo sono stati stanziati per
la Liguria dal MLPS € 1.676.119,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Lombardia
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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116
Ø Normativa
– Protocolli del 3.6.02 e del 29.9.03
– Accordo territoriale dell’8.02.2011
– Lr n. 19 del 6.8.07 e lr n. 7 del 18.4.12 (norme sul sistema di IeFP)
– Lr n. 7 del 18.4.12 (aggiornamento offerta)
– Dgr n. 403 del 26.7.05 (istituzione 4° anno)
– Dgr VIII/6111 del 12.12.07 e dgr n. 8/11030 del 20.1.10 (dote)
– Ddg n. 1146 dell’11.2.10 (repertorio offerta 2010/11)
– Dduo n. 3104 del 31.3.09 (alternanza in IeFP)
– Dduo n. 1190/10, dduo n. 3174/10 (avviso 2010/11)
– Dduo n. 10962 del 28.10.10 e dds n. 6801 del 17.7.13 (V anno)
– Dgr n. IX/1230 del 19.1.11, dduo n. 341 del 20.1.11 (avvisi triennali e
disabili 2011/12)
– Dduo n. 3608 del 21.4.11 (avviso apprendisti IeFP 2011/12)
– Dds n. 5432 del 15.6.11 (avviso IeFP 2011/12,) dduo n. 5992 del 30.6.11
(dote V anno 2011/12)
– Ddg n. 9798 del 24.10.11 (recepimento accordo figure)
– Ddg n. 12896/2011 e dgr n. 2980 dell’8.02.12 (piano IeFP e dote a.f. 2012/13)
– Dds n. 877/12, n. 5111/12, n. 2130/12, n. 6421/12 (avvisi IeFP 2012/13)
– Ddg n. 7317/12, ddg n. 12049/12 e ddg n. 12049/12 (nuovo repertorio)
– Ddg n. 10187 del 13.11.12, dgr n. IX/2412 del 26.10.11, dgr n. 9749/12,
ddg n. 12471 (accreditamento)
– Dgr n. 2491 del 19.3.2013 (normativa esami)
– Dduo n. 4572/2013 (avviso IV anno), ddg n. 1507/2013 (triennali e disabili
a.f. 2013/14)
– Ddg n. 5516 del 25.6.2014 (avviso offerta a.f. 2014/15)
– Ddg n. 84 del 10.1.2014, dduo n. 8153 del 5.8.2009, dduo n. 4355 del
23.5.2014 (costi)
– Dgr n. 3143/15 e dgr n. X/3143 del 18.2.2015 (IeFP a.f. 2015/16)
– Ddg n. 348 del 22.1.2016 e dgr n. 4872 del 29.2.2016 (piano e avviso
IeFP a.f. 2016/17)
– Ddg n. 13591 del 20.12.2016 e dgr n. 6426 del 3.4.2017 (piano e avviso
IeFP a.f. 2017/18)
– Ddg n. 365 del 15.1.2018 (piano regionale)
– Dgr n. 7765/2018, dgr n. 16460 del 19.12.2017, ddg n. 12538 del 4.9.2018
(IeFP a.f. 2018/19)
– Dgr n. XI/1177 del 28.1.2019 e dds n. 11907 dell’8.8.2019 (IeFP a.f. 2019/20)
– Ddg n. 16110 dell’8.11.2019, dgr n. 2213/2019 e n. 3192 del 3.6.2020
(nuovo repertorio regionale figure)
– Dgr n. XI/2997 del 30.3.2020 e dd n. 8621 del 17.7.2020 (IeFP a.f.
2020/21)
– Dgr n. XI/4397 del 10.3.2021, dduo n. 13378 del 7.10.2021 e dduo n.
9249 del 7.7.2021 (IeFP a.f. 2021/22 e V anno)
– Ddg n. 15603 del 17.11.2021 (ordinamentale), dgr n. XI/6766 del
25.7.2022 (duale a.f. 2022/23)
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117
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Fanno parte dei percorsi di IeFP del “modello lombardo” i corsi svolti
nelle Agenzie formative accreditate e quelli in sussidiarietà (complementari
fino all’a.f. 2018/19, sostituiti nello stesso anno con i nuovi primi anni
di sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017) realizzati nelle Istituzioni scolastiche.
I percorsi di IeFP sono realizzati nelle Agenzie oppure negli Istituti tecnici
e professionali (senza integrazione strutturale). Il sistema nell’a.f. 2020/21
prevede: a) percorsi triennali e quadriennali a qualifica/diploma; tali percorsi,
se in duale, devono garantire esperienze di alternanza pari ad almeno
400 ore annue; b) percorsi di IV anno per il conseguimento del diploma
professionale (400 ore di alternanza), interventi in sistema duale (alternanza
scuola-lavoro e apprendistato); c) percorsi personalizzati per allievi disabili
anche in modalità duale (da 600 ore a tre anni con eventuale anno integrativo).
La sperimentazione dei percorsi triennali di IeFP era iniziata nell’a.f.
2003/04 ed è stata anticipata dal protocollo del 3.6.2002 che ha istituito,
nell’a.f. 2002/03, 35 corsi (in seguito riallineati alla sperimentazione post-accordo).
Il modello del protocollo del 29.9.2003 è stato applicato pienamente
solo nell’a.f. 2004/05, quando sono stati autorizzati anche corsi finalizzati
a qualifiche da parte di Istituti tecnici e professionali. Tale modello è stato
perfezionato dall’accordo territoriale del 27.5.2005 per l’attivazione di nuovi
percorsi quadriennali finalizzati al conseguimento di un titolo di diploma di
Istruzione e formazione professionale. Il sistema della “dote” è stato avviato
in fase di prima applicazione nell’anno formativo 2008/09. I percorsi di
IeFP sono diventati ordinamentali nel 2011, con un’anticipazione di “prima
applicazione” nel 2010. Il modello si pone in continuità con il modello precedentemente
adottato dalla Regione, prevedendo gli stessi percorsi regionali
presso le Istituzioni formative (IF) e scolastiche (IS). A partire dall’a.f.
2010/11 si realizzano anche i quinti anni. Dall’a.f. 2016/17 entra in vigore
il sistema duale in apprendistato per le qualifiche della IeFP. Per l’a.f.
2022/23, oltre ai percorsi triennali e di IV anno IeFP, vengono programmate
le seguenti linee di intervento: 1. Percorsi individuali aggiuntivi di primo,
secondo, terzo, quarto anno IeFP e PPD; 2. Percorsi finalizzati alla prevenzione
e al contrasto alla dispersione scolastica; 3. Percorsi in apprendistato
di primo livello (art. 43, d.lgs n. 81/2015); 4. Percorsi di formazione orientati
all’inserimento lavorativo per over 17 e fino a 35 anni.
Ø Sede di svolgimento
Titolarità delle Istituzioni formative nei percorsi di IeFP. Titolarità delle
scuole (ITI e IP) nei percorsi in sussidiarietà, dove non c’è integrazione
con le Istituzioni formative. Le discipline ordinamentali possono permanere,
ma sono ridefinite in raccordo con le figure professionali regionali
e con un approccio transdisciplinare. Possono accedere all’accreditamento
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operatori pubblici e privati senza fini di lucro e con fini formativi. A seguito
dell’obbligo di accreditamento regionale delle Istituzioni scolastiche
di IP che erogano un’offerta di IeFP (di del 17.5.2018), la dgr. n. 6696 del
18.7.2022 ha approvato l’accreditamento delle Istituzioni scolastiche che offrono
percorsi di IeFP in via sussidiaria per l’anno scolastico 2022/23, definendone
i requisiti e le procedure di accreditamento. L’accordo prevede
che le Istituzioni scolastiche garantiscano una dotazione strutturale unitaria
presso l’unità organizzativa dove si svolgerà l’attività didattica e formativa,
con arredi e spazi adeguati all’erogazione dei percorsi. La formazione d’aula
e/o di laboratorio viene svolta in presenza. Per casi specifici che necessitino
di garanzia di continuità didattica (es. per malattia e/o fragilità documentate)
è possibile erogare, a favore di singoli studenti, parte della formazione in
modalità FAD sincrona. Per l’anno in corso l’inizio delle lezioni è in settembre
mentre il termine è in agosto.
Ø Docenti
IF e IS dovranno assicurare per ogni classe/corso attivato la disponibilità
di docenti/formatori e di altre figure o funzioni con adeguati livelli
di professionalità a garanzia del presidio delle aree formativa, tutoraggio,
orientamento, accertamento dei crediti formativi, certificazione delle competenze
e supporto alla disabilità. La deliberazione sull’Accreditamento rimanda
alla norma nazionale per l’adozione del CCNL. Nella Regione, la
maggioranza dei contratti attivati sono specifici della categoria, ma una minoranza
adotta contratti generici. Le imprese partecipano alla realizzazione
dei percorsi per un massimo di 100 ore sul monte ore annuale del percorso
ordinamentale, con la messa a disposizione di docenti all’interno di academy
o training center aziendali.
Ø Articolazione oraria
Percorso triennale di IeFP della durata complessiva minima di 2.970
ore (990 ore all’anno). Ciascun CFP o Istituto scolastico può articolare il
percorso anche in base alle esigenze dei singoli gruppi classe. Utilizzando
lo spazio di flessibilità, le quote orarie sono rideterminate come di seguito:
competenze di base 25%-55%, competenze tecnico professionali 45%-75%,
formazione d’aula e laboratorio 40%-95%, formazione in alternanza 5%-
60% o tirocinio 5%-35% (indicazioni regionali per avvio dell’anno formativo).
Per le quarte o per altre annualità o singoli percorsi con finanziamento
duale è prevista una quota di alternanza scuola-lavoro pari o superiore a
400 ore annue, fatto salvo per gli studenti iscritti al primo anno che abbiano
14 anni di età all’avvio del percorso, per i quali l’esperienza di alternanza
deve essere di almeno 200 ore e deve essere attivata in modalità protetta.
Il periodo di alternanza può essere garantito attraverso modalità formative
protette, come laboratori tenuti da lavoratori provenienti dal sistema delle
imprese, impresa formativa simulata o prestazioni di lavoro presso imprese
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119
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
formative, all’intero gruppo classe o ad alcuni studenti attraverso percorsi
individualizzati. In caso di allargamento del monte ore di alternanza scuola-
lavoro, nell’ambito dei secondi e terzi anni dei percorsi triennali di qualifica
professionale, è previsto un contributo aggiuntivo al valore della dote
riconosciuto per i servizi di formazione. Il valore del contributo è proporzionale
al numero di ore di alternanza aggiuntive.
Ø Elementi
Il curricolo per i percorsi ordinari di IeFP dovrà prevedere: colloquio
di accoglienza, colloquio specialistico, definizione del percorso, tutoring e
counselling orientativo, formazione individuale, formazione collettiva e stage.
Tali elementi non sono previsti per i percorsi duali. La personalizzazione
è progettata (all’inizio dei percorsi o in itinere) da scuole e Centri anche
secondo istanze e bisogni delle famiglie e dei ragazzi, per approfondire, recuperare
o sviluppare segmenti e dimensioni del PECUP e delle Indicazioni
regionali o per favorire i passaggi in corso d’anno tra i percorsi di studio
e di formazione. Si possono attivare laboratori, anche espressivi, al fine di
valorizzare le capacità dei ragazzi. In una prospettiva di rete i laboratori
vengono organizzati in collaborazione o convenzione con Enti e privati, con
conservatori, licei musicali e coreutici, scuole secondarie di 2° grado, scuole
non statali accreditate, associazioni, ecc. Sono previsti almeno 5 spazi tra
aule, laboratori e locali per attività espressivo motorie adeguate per l’intero
percorso triennale. La personalizzazione è progettata (all’inizio dei percorsi
o in itinere) per approfondire, recuperare o sviluppare o per favorire i passaggi
in corso d’anno. Per i moduli aggiuntivi di recupero degli apprendimenti
è prevista una durata massima di 100 ore. Vi sono servizi aggiuntivi
per la dispersione grave che prevedono azioni di accompagnamento, coaching
e azioni di rete di sostegno. Nell’ambito dei percorsi di IeFP ordinaria
sono previsti anche per l’a.f. 2022/23 progetti curricolari di mobilità internazionale
con attività di alternanza scuola-lavoro realizzate all’estero per l’acquisizione
di competenze emergenti all’interno di qualifiche e diplomi. Per
le esperienze all’estero è previsto un rimborso dei costi fino a un massimo
di euro € 2.000 per ogni studente per i Paesi dell’Unione europea, € 2.500,00
per i restanti Paesi europei e di € 3.000,00 per i Paesi extraeuropei, per una
durata minima di permanenza all’estero di due settimane.
Ø Esiti e certificazioni
I percorsi sono finalizzati all’acquisizione di una qualifica di Istruzione
e formazione professionale e disciplinati dalle indicazioni regionali. Con
dduo n. 12550 del 20.12.2013 (e relative modalità applicative di cui al dds n.
7214/2014) e con la ddg n. 10187 del 13.11.2012, così come modificata dal dd
n. 17885 del 6.12.2019, sono state approvate le modalità di certificazione delle
competenze di base acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Il
certificato di assolvimento dell’obbligo di istruzione è rilasciato agli alunni
che hanno concluso la seconda annualità o comunque fruito per almeno 10
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anni dell’istruzione obbligatoria. Lo concede l’Istituzione formativa di frequenza
del percorso di IeFP a chi ne fa espressa domanda in forma scritta. Le
prove di esame sono tre: prova centralizzata per valutare gli standard formativi
di base (4 ore), prova professionale per valutare le competenze tecnico professionali
(6 ore) e colloquio per verificare il raggiungimento del PECUP (30
minuti). La regolamentazione di riferimento per gli esami è data dalle “Indicazioni
regionali per l’offerta formativa in materia di Istruzione e formazione
professionale” di cui al dgr n. 8/6563/2008 e dalle “procedure” per l’avvio e lo
svolgimento delle attività formative dei soggetti accreditati al sistema di IeFP,
allegato A) del dduo n. 9837/08 e dal ddg n. 4984 del 12.4.2022. Per quanto
riguarda i percorsi personalizzati per allievi con disabilità, il dduo n. 2491 del
19.3.2013 è ancora il riferimento per il rilascio di un attestato di competenze,
ma nel caso in cui gli allievi abbiano raggiunto gli obiettivi previsti dalla progettazione
del percorso, in riferimento agli obiettivi professionali e agli standard
minimi, anche orari, c’è la possibilità di sostenere gli esami finalizzati al
rilascio della qualifica. La dgr n. XI/3192 del 3.6.2020 approva i nuovi modelli
di attestazione intermedia e finale. Le certificazioni sono in conformità con
il decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione
delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del
sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
La determinazione dei crediti e i passaggi reciproci tra i percorsi di
Istruzione professionale e quelli di IeFP non rivestono carattere automatico
e avvengono nelle modalità di cui alla regolamentazione regionale e
di quanto disposto negli Accordi 100/CSR del 10 maggio 2018 e 156/CSR
del 10 settembre 2020. Le Commissioni per il riconoscimento dei crediti
formativi rilasciano certificazioni che hanno valore di credito ai fini dei passaggi.
Esse comprendono la figura del Responsabile del riconoscimento dei
crediti (RRC) e almeno due risorse dell’Istituzione in ingresso con funzioni
relative alla valutazione ed al tutoraggio. Sono insediate, di norma, presso
l’Istituzione in ingresso o che funge da capofila della rete. È prevista
una Commissione regionale di supporto alle Commissioni di istituto previste
per la definizione di ambiti di equivalenza ai fini dei passaggi tra IF e
IS. In caso di passaggi, sia all’interno del sistema di IeFP integrale sia dal
o verso il sistema scolastico, vengono attivate dalle Istituzioni misure di
accompagnamento e presa in carico relative alla diversa caratterizzazione
curricolare del percorso in ingresso. Pertanto, le Istituzioni assicurano: la
piena collaborazione con le altre istituzioni o soggetti coinvolti nel processo,
interventi di carattere informativo, tutoriale, orientativo e formativo, sia ex
ante, sia in itinere ed ex post, il supporto alla compilazione del portfolio, la
certificazione delle competenze acquisite in caso di uscita dal percorso, il
riconoscimento dei crediti formativi in caso di ingresso nel percorso, l’eventuale
validazione di competenze acquisite nell’ambito dell’esperienza di vita
e in contesti non formali e informali e la verifica dell’avvenuto inserimento.
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121
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Governo del sistema
La Regione conferma anche per l’a.f. 2020/21 l’assetto di competenze
definito dall’art. 6 della lr n. 19/2007 e integrato dalla lr n. 30/2015, e rafforza
il ruolo della programmazione a livello territoriale e la piena responsabilità
degli enti locali e delle parti economiche e sociali. Conferma, così,
le funzioni già conferite, definendo una governance regionale di programmazione
dell’offerta annuale con un maggior coinvolgimento territoriale. A
tal fine, istituisce il Comitato interistituzionale regionale per l’orientamento
permanente, cui partecipano i rappresentanti degli enti territoriali di area
vasta di cui all’articolo 1 della Legge del 7 aprile 2014, n. 56 (disposizioni
sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni),
dei comuni capoluogo e delle parti sociali con funzioni di raccordo e coordinamento
generale della programmazione degli interventi.
La Regione promuove, inoltre, il partenariato sociale e la collaborazione
tra istituzioni quale mezzo per l’integrazione delle politiche per l’Istruzione,
la Formazione professionale ed il lavoro, valorizzando in particolare
il ruolo del Comitato istituzionale di coordinamento di cui all’art. 7 della
legge regionale del 28.9.2006, n. 22. In relazione ai percorsi triennali è costituito
un Comitato paritetico regionale, previsto per il monitoraggio e la
valutazione. È composto da rappresentanti della Regione, del MIUR, del
MLPS, delle organizzazioni sindacali e datoriali e delle province. A livello di
percorsi di norma si attiva un Comitato tecnico scientifico. In Lombardia è
stata introdotta dall’anno formativo 2008/09 l’applicazione del criterio della
quota capitaria (risorse economiche per singolo allievo) per il finanziamento
dei percorsi. Con la dgr n. VIII/6111 del 24.12.2007 “dote formazione” si
è passati da un sistema di offerta rigido e accentrato sul territorio perché
rimesso alla sola programmazione delle province, a un sistema di offerta
flessibile perché agganciato alla dinamica della domanda (scelta degli allievi)
e alla vocazione dei territori (priorità provinciali). Il processo prevede
che le Province definiscano le priorità territoriali dell’offerta mentre le
Istituzioni formative mettono a punto la propria offerta formativa, tenuto
conto di dette priorità. La Direzione generale istruzione formazione e lavoro
pubblica l’offerta formativa territoriale avviando la fase di iscrizione e di richiesta
delle doti da parte degli allievi. Le doti vengono assegnate in ordine
cronologico di arrivo della richiesta di iscrizione da parte degli allievi, fino
all’esaurimento delle risorse per fascia di priorità.
Ø Destinatari
Destinatari delle doti sono gli studenti residenti o domiciliati in Lombardia,
iscritti e frequentanti percorsi triennali, quadriennali o di quarta annualità
di un percorso di Istruzione e formazione professionale erogati dalle Istituzioni
formative accreditate al sistema di IeFP regionale, ai sensi dell’articolo
24 della legge regionale n. 19/2007 come modificata dalla legge regionale n.
30/2015 e relativi provvedimenti attuativi. Per la prima annualità l’attribuzio-
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122
ne alla dote è subordinata al fatto di non aver compiuto i 18 anni alla data di
richiesta della dote. Per accedere al IV anno è necessario non aver compiuto i
21 anni alla data di richiesta della dote ed essere in possesso di una qualifica
di IeFP coerente. Non può accedere alla dote lo studente che abbia già conseguito
un attestato di qualifica o di diploma tecnico professionale. La decisione
in merito all’iscrizione al percorso degli allievi con cittadinanza non italiana
privi del diploma di licenza di scuola secondaria di primo grado è compito
e responsabilità delle Istituzioni formative e scolastiche, sentite le équipes di
docenti formatori interessate. Gli allievi che hanno frequentato per almeno
otto anni i percorsi di primo ciclo, ovvero hanno compiuto i 15 anni di età
senza conseguire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo possono accedere
ai percorsi ed agli interventi di IeFP finalizzati anche alla sua acquisizione
rimanendo formalmente iscritti presso l’Istituzione del primo ciclo o il CPIA
con cui le Istituzioni di IeFP hanno stipulato l’accordo che regola le modalità
di collaborazione e progettazione formativa.
Ø Costi
Il sistema di IeFP è finanziato con lo strumento della dote, da riconoscere
a fronte della frequenza di percorsi da parte degli studenti. Il valore
della dote per i servizi formativi è diversificato in relazione alla tipologia di
percorso, così come definito per l’a.f. 2019/20 nella Tabella 1-a, approvata
con dgr n. XI/1177 del 28.1.2019. Il parametro scelto dalla Regione è il costo
annuale per allievo. Anche per l’a.f. 2019/20 vengono confermati, sia per i
percorsi ordinamentali che per i duali, gli stessi valori dell’anno formativo
precedente: fascia 1 € 4.000, fascia 2 € 4.300, fascia 3 € 4.600 (ma nell’a.f.
2021/22 gli importi delle 3 fasce avranno ciascuna un adeguamento di €
300). È facoltà dell’Istituzione formativa creare più classi laddove il numero
di iscrizioni sia superiore ai 30 studenti consentiti, inclusi fino a 5 portatori
di handicap. Ogni percorso può avere un solo profilo di uscita (non
sono ammessi percorsi “sdoppiati”), coerente con il Repertorio dell’offerta
di Istruzione e formazione professionale. Il budget messo a disposizione
degli operatori dalla Regione non consente, tuttavia, la copertura del 100%
di alunni con “dote”. Nell’allegato A al dds n. 17029 del 26.11.2019 (ordinamentale)
e nell’allegato B al dds n. 8079 del 7.7.2020 (duale), che raccolgono
le borse approvate, si contano 13.167 doti di primo anno rispetto ai 16.714
iscritti di primo anno risultanti dalla somma delle 2 schede (duali e ordinamentali)
inviate per il Monitoraggio Inapp. Pertanto, considerando il budget
ammesso al finanziamento, i valori reali dei costi unitari non farebbero riferimento
al totale degli allievi iscritti di primo anno ma al totale delle doti
che si stabilisce di erogare a ciascun operatore. Così, dal momento che lo
scopo di questa ricerca è finalizzato a trovare sul territorio una stima della
cubatura dei finanziamenti che potrebbero far fronte all’offerta reale, vanno
esposti i parametri secondo le fasce di € 4.000, di € 4.300 e di € 4.600 a
fronte dei suddetti 16.714 iscritti reali (anche senza dote) di primo anno per
un costo annuale ponderato per allievo di € 4.367,83, un costo ora corso di
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€ 90,26, un costo annuale di € 89.356,06 e un costo medio orario per allievo
di € 4,41. Fino al 2017/18 erano ammesse anche 25 doti per classe (ma
agli allievi con dote si potevano aggiungere nella classe quelli non finanziati
fino a un massimo di 30). La scelta oggi è a titolarità dell’Ente, nell’ambito
del budget assegnato con decreto dirigenziale. È un budget complessivo che
comprende sia le risorse ordinarie che quelle del sistema duale e costituisce
la base per richiedere le doti. Si ricorda anche che, dall’a.f. 2015/16, non vi
è distinzione tra Agenzie provinciali e altri CFP accreditati, per cui l’importo
stabilito in forma di dote rimane uguale per entrambi.
Ø Quarto anno
Previsto dall’accordo territoriale del 27.4.05 per l’a.f. 2005/06, il IV anno
di IeFP rappresenta un grado di competenza tecnica (IV livello europeo) e
di padronanza professionale che permette la prosecuzione degli studi superiori
e l’ingresso nel mondo del lavoro. Complessivamente il percorso è di
990 ore. Alle aree dei linguaggi, storico-socio-economica, matematico-scientifica
e tecnologica sono assegnati un 45%-55% di monte ore (445-545 ore)
allo stesso modo dell’area tecnico-professionale e alternanza. All’interno, lo
stage si estende per un 25-40%. Dall’a.f. 2009/10 il percorso, iniziato nelle
Istituzioni formative dall’a.f. 2005/06, si attua anche in sussidiarietà:
– a.f. 2005/06: n. percorsi 40; n. allievi 720
– a.f. 2006/07: n. percorsi 51; n. allievi 815
– a.f. 2007/08: n. percorsi 78; n. allievi 1.390
– a.f. 2008/09: n. percorsi 100; n. allievi 1.876
– a.f. 2009/10: n. percorsi 199; n. allievi 3.104
– a.f. 2010/11: n. percorsi 235; n. allievi 3.441
– a.f. 2011/12: n. percorsi 284; n. allievi 4.295
– a.f. 2012/13: n. percorsi 351; n. allievi 5.438
– a.f. 2013/14: n. percorsi 472; n. allievi 8.157
– a.f. 2014/15: n. percorsi 513; n. allievi 8.902
– a.f. 2015/16: n. percorsi 475; n. allievi 8.491
– a.f. 2016/17: n. percorsi 623; n. allievi 9.710
– a.f. 2017/18: n. percorsi 584; n. allievi 9.230
– a.f. 2018/19: n. percorsi 845; n. allievi 9.622
– a.f. 2019/20: n. percorsi 624; n. allievi 9.117
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Quinto anno
Le Istituzioni formative possono organizzare corsi annuali per l’accesso
all’esame di Stato esclusivamente in regime di offerta autofinanziata,
nel rispetto delle linee guida definite con apposito atto dirigenziale, ovvero
prevedendo, in accordo con USR Lombardia, l’inserimento degli studenti
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presso le Istituzioni scolastiche. Si tratta del cosiddetto 5° anno, realizzato
a partire dall’a.f. 2010/11 e autofinanziato dall’a.f. 2015/16 (l’ultimo avviso
regionale in cui il quinto anno era stato finanziato era il 2014/15). Ha una
durata di 990 ore. Possono essere attivati corsi annuali unicamente per gli
alunni in possesso dei diplomi professionali di tecnico acquisiti in Regione
Lombardia. L’area delle competenze di base va da un minimo del 70% a
un massimo dell’80%. L’area delle competenze tecnico-professionali va da
minimo 20% a massimo 30%. Al termine, vengono concessi diplomi per il
conseguimento della maturità. I corsi sono stati attivati presso unità presenti
nel sistema informativo dell’accreditamento. Le linee guida valide per l’a.f.
2022/23 sono presenti nell’avviso per la realizzazione dell’offerta formativa
di corsi annuali di Istruzione e formazione professionale per l’accesso all’esame
di Stato, di cui al dduo 11753-2022.
– a.s. 2010/11: n. percorsi 10; n. allievi 139
– a.s. 2011/12: n. percorsi 25; n. allievi 404
– a.s. 2012/13: n. percorsi 34; n. allievi 554
– a.s. 2013/14: n. percorsi 37; n. allievi 672
– a.s. 2014/15: n. percorsi 40; n. allievi 743
– a.s. 2015/16: n. percorsi 9; n. allievi 154
– a.s. 2016/17: n. percorsi 12; n. allievi 203
– a.s. 2017/18: n. percorsi 14; n. allievi 225
– a.s. 2018/19: n. percorsi 19; n. allievi 296
– a.s. 2019/20: n. percorsi 24; n. allievi 370
– a.s. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. R.0000012
del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del
decreto legislativo del 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale
del 12 ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto
di apprendistato di 1° livello. La Regione ha regolamentato l’apprendistato
di 1° livello ed ha avviato la sperimentazione con effettive 400 ore di attività
formative. I primi riferimenti sono il decreto n. 7111 del 3.8.2012 e la dgr n.
IX/3576 del 6.6.2012. Sono attivati percorsi per un monte ore non inferiore
a 400 ore annue per gli apprendisti minorenni, con un massimo di 52 ore
per azioni di supporto al percorso formativo. Nell’a.f. 2020/2021 gli apprendisti
nei percorsi IeFP erano 1.555. Dall’a.f. 2022/23, la Regione ha previsto
di finanziare interamente a valere sul PNRR i percorsi di apprendistato di
1° livello nell’ambito dei percorsi di IeFP. Per gli apprendisti privi del titolo
di studio del primo ciclo di istruzione sono previste ulteriori ore integrative.
La dds n. 11914 del 29.12.2015 adegua l’avviso pubblico per la realizzazione
di un’offerta a qualifica rivolta ad apprendisti assunti ai sensi del d.lgs
n. 167/11 approvato con dds n. 4018/2015 e n. 9842/2015. La dgr n. 4676
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del 23.12.2015 disciplina i profili formativi del contratto di apprendistato.
La dote apprendistato è destinata a giovani dai 15 anni ai 25 anni (non
compiuti) assunti o da assumere presso aziende con contratto di apprendistato
ai sensi dell’art. 43 del d.lgs n. 81/2015. Relativamente al duale, alle
istituzioni formative è assegnato un budget. Le Istituzioni formative con le
risorse in duale possono attivare le azioni relative ai percorsi di IeFP, comprese
le esperienze di allargamento del monte ore destinato all’alternanza
scuola-lavoro, i moduli per il contrasto alla dispersione e alla dispersione
grave, i moduli aggiuntivi di recupero degli apprendimenti, le esperienze
all’estero per l’acquisizione di competenze emergenti. Sono stati 19.164 gli
iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni formative nell’a.f.
2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo minimo per il primo anno
(a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse
del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a 14.110 allievi
promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo sono stati stanziati per
la Lombardia dal MLPS € 45.221.048,00.
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➢ Struttura
Marche
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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Ø Normativa
– Protocollo del 3.9.2003
– Accordo territoriale del 19.10.2004
– Accordo territoriale del 9.2.2011
– Dgr n. 238 del 9.2.2010 (attuazione percorsi IS e FP a.f. 2010/11)
– Dgr n. 1038 del 28.6.2010 (linee guida per i percorsi a.f. 2010/11)
– Ddpf n. 184/ids06 del 21.7.2010 (avviso percorsi a.f. 2010/11)
– Dgr n. 62 del 17.1.2001, n. 2164 del 18.9.2001, n. 1035 del 28.6.2010, n.
349 del 10.4.2017 (accreditamento)
– Dgr n. 1029/11 (linee guida a.f. 2007/13)
– Dgr n. 12 del 17.1.2011 (percorsi biennali)
– Ddpf n. 134/ifd del 3.5.2011 (avviso a.f. 2011/12)
– Dgr n. 1230 del 19.9.2011 (percorsi biennali)
– Dgr n. 322/12 (recepimento repertorio e attuazione percorsi 2012/13)
– Da n. 40 del 24.1.2012 (offerta IS)
– Dgr n. 802/12 e n. 1555/12 (linee guida IF)
– Dgr n. 836 dell’11.6.2012 (linee guida IS)
– Dgr n. 1070 dell’11.7.2012
– Ddpf n. 26/ifd del 30.03.12 (avviso IF)
– Dgr n. 1478 del 23.10.2012, ddpf n. 439/ifd/12, n. 496/ifd/12 (azioni di sistema)
– Dgr n. 485/13, n. 657/13 e n. 499/14 (esami)
– Da n. 63 del 15.1.2013 e dgr n. 942/13 (percorsi IS e IF e azioni di accompagnamento)
– Dgpf n. 158 del 27.6.13 (avviso IF 2013/14)
– Dgr n. 1183/14 (percorsi IS e IF a.f. 2014/15)
– Ddpf n. 20 del 24.3.2015, dgr n. 311 del 21.10.2014 (biennali 2014/15)
– Dgr n. 170 del 5.10.2016 e dgr n. 1110 del 19.9.2016 (IeFP 2016/17)
– Dgr n. 861 del 1.8.2016 e dd n. 178 del 17.10.2016 (duale)
– Dd n. 158 del 19.5.17, dd n.395 del 24.7.17 e dgr n. 1324 del 13.11.17
(IeFP a.f. 2017/18)
– Dgr n. 1563/2017 (IS 2017/18), dgr n. 391 del 19.4.2017, dd n. 1324 del
13.11.2017 (IF a.f. 2017/18)
– Dgr n. 658 del 21.5.2018 (linee guida quadriennali apprendistato a.f.
2018/19)
– Dgr n. 1126 del 6.8.2018 (biennali, triennali IeFP a.f. 2018/19)
– Ddpf n. 1652 del 4.11.2019 (percorsi IS a.f. 2019/20)
– Dgr n. 1521 e n. 1522 del 30.9.2019, ddpf n. 1735 del 15.11.2019 (IF
biennali e triennali 2019/20)
– Ddpf n. 736/IFD del 28.7.2020 (IV anno), ddpf n.741/IFD del 29.7.2020
(biennali 2020/21)
– Ddpf n. 410 del 28.4.2021 (biennali), ddpf n. 804 del 23.7.2021 (IV anno
a.f. 2021/22)
– Dgr n. 1016 dell’8.8.2022 (programmazione IeFP duale), ddpf n. 986
e n. 1569/ifd/2021, dgr n. 1186 del 23.9.2022, dds n. 860 del 5.10.2022
e ddpf n. 812/IFD/2021 (biennali), dds n. 859 del 5.10.2022 e ddpf n.
1568/IFD/2021 (triennali)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
La sperimentazione è iniziata nell’a.f. 2004/05 attivando alcuni percorsi
triennali integrati nelle Province di Macerata e di Ascoli Piceno. La
Regione ha adottato, tra le prime (dall’a.f. 2010/11) il modello “sussidiario
integrativo” (“sussidiario” ex d.lgs n. 61/2017 dall’a.f. 2018/19) con la contemporanea
presenza di percorsi biennali di IeFP a titolarità delle Istituzioni
formative, per il conseguimento di qualifiche triennali di operatore
(riallineati). Sono, inoltre, promossi percorsi biennali (questi ultimi dall’a.f.
2015/16 con Garanzia Giovani) per ultrasedicenni sempre nell’ambito delle
figure dell’accordo in CU. I percorsi a titolarità delle Istituzioni formative
erano percorsi di IeFP integrale attuati “in numero limitato e compatibile
con le risorse statali” (dgr n. 238/10) e ancora oggi residuali rispetto a quelli
assai più numerosi delle Istituzioni scolastiche. Dall’a.f. 2010/11 vi sono i
primi percorsi per operatori del benessere in sussidiarietà (dunque a scuola).
Dall’a.f. 2016/17 si sono realizzati percorsi di quarto anno in modalità
duale. Dall’a.f 2020/21 tutti i percorsi di IeFP nelle Marche sono progettati
avvalendosi esclusivamente del sistema duale. Per l’a.f. 2022/23 è stato approvato
il programma regionale dell’offerta formativa finanziata a valere sul
PNRR. Sono 19 i percorsi di IeFP nel sistema duale realizzati dalle Agenzie
formative, in forma singola o associata, che coinvolgono potenzialmente
315 allievi: 8 corsi biennali e 9 corsi triennali finalizzati al conseguimento
di una qualifica di operatore e 2 corsi di IV anno per diploma di Tecnico.
Sono realizzati nell’ambito dei settori meccanica, meccatronica e moda,
agroalimentare, turistico e del benessere. Per essi è stato reiterato il bando
2019/20 per il conseguimento della qualifica professionale IeFP da realizzare
nei CFP. Nello specifico si tratta di: a) 5 corsi triennali della durata di
max 2.970 ore ciascuno rivolti a 18 allievi a corso (nuovo avviso pubblico
per i 5 corsi triennali che utilizzano risorse ordinarie e risorse PNRR); b)
4 corsi triennali (approvati e ammessi a finanziamento con ddpf n. 1568/
IFD/2021 e non avviati) della durata di 3.168 ore ciascuno e rivolti a 15
allievi a corso; c) 5 corsi biennali a qualifica della durata di max 1.980 ore
ciascuno e rivolti a 18 allievi a corso (per i 5 corsi biennali si utilizzeranno
risorse ordinarie e ciascun percorso biennale avrà un finanziamento a valere
sulle risorse ordinarie del MLPS); d) 3 corsi biennali (approvati e ammessi a
finanziamento con ddpf n. 812/IFD/2021 e non avviati) della durata di 2.112
ore ciascuno (1056 ore per anno) e rivolti a 15 allievi per ciascun corso (per
i 3 corsi biennali si utilizzeranno risorse ministeriali ordinarie); e) 1 corso
di IV anno (proroga graduatoria approvata con dgr n. 871/2021 che ne ha
previsto la riedizione negli anni formativi 2022/23 e 2023/24) della durata
complessiva di 1.056 ore e rivolto a 15 allievi (finanziato con risorse ministeriali
ordinarie); f) 1 corso di IV anno (approvato e ammesso a finanziamento
con ddpf n. 986/IFD/2021 e non avviato) della durata complessiva di 1.056
ore e rivolto a 15 allievi.
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130
Ø Sede di svolgimento
Nel modello sussidiario integrativo l’iscrizione è a 14 anni a scuola, che
rimane anche la sede di svolgimento delle attività. Soggetti attuatori dei percorsi
di IeFP integrale a titolarità IF sono 14 Istituzioni formative accreditate
nell’obbligo formativo (14 Enti), in forma singola o associata e in accordo
con Istituzioni scolastiche per i passaggi. Lo stage è definito in termini di
luoghi, contenuti, tempi e modalità, inclusa l’individuazione dell’Ente gestore
e delle aziende pubbliche e/o private coinvolte in regime di convenzione.
Possono essere accreditati soggetti pubblici e privati con finalità formative.
Le Agenzie formative potranno vedersi riconosciuto il contributo per un
massimo di 3 percorsi biennali e 2 di IV anno. Le Istituzioni scolastiche
accreditate sul territorio marchigiano sono 30 (28 Istituti professionali, un
Istituto tecnico e un Centro provinciale per l’istruzione degli adulti). I corsi
seguono, di norma, il calendario scolastico approvato annualmente dalla
Regione Marche e terminano entro il 31 agosto di ogni anno.
Ø Docenti
Nei percorsi del modello sussidiario integrativo le competenze di base
e tecnico-professionali sono insegnate dal personale della scuola. C’è la possibilità
(non concretizzata) di un’integrazione fra IF e IS, da attuarsi sotto
forma obbligatoria di ATI o ATS. Nei percorsi di IeFP integrale a titolarità
IF anche i docenti delle competenze di base provengono dalle stesse IF. Le
attività formative devono essere affidate a personale docente composto anche
da esperti provenienti dal mondo della produzione, delle professioni e
del lavoro, in possesso di una specifica esperienza professionale nel settore
da almeno 5 anni, di tutor e di eventuali altre figure coinvolte nei diversi
moduli formativi con l’indicazione delle competenze possedute.
Ø Articolazione oraria
La durata annuale dei percorsi di IeFP biennali previsti per l’a.f.
2022/23, può oscillare tra un minimo di 990 ore (5 corsi) e un massimo di
1.056 ore annue (4 corsi). In esito a quanto contenuto nelle linee guida del
Ministero approvate con l’accordo Stato-Regioni del 27.7.2022, si prevede
una nuova definizione degli standard minimi in termini di quantificazione
delle percentuali di utilizzo delle modalità didattiche sopra indicate, applicate
all’interno dei percorsi duali: 1. per l’alternanza simulata: dal 15%
al 25% delle ore del percorso del primo anno di IeFP; 2. per l’alternanza
rafforzata: dal 30% al 50% del percorso duale, a cui possono concorrere,
nel limite massimo del 20% delle predette percentuali, le attività di alternanza
simulata; 3. per l’apprendistato duale: nel rispetto delle percentuali
di formazione esterna definite ai sensi e per gli effetti del d.lgs n. 81/2015.
Naturalmente le ore indicate per le varie tipologie di applicazione pratica,
assorbono il monte ore stage previsto (dgr n. 19/2020) per le azioni formati-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
ve finalizzate al rilascio di qualifiche professionali del repertorio regionale,
modificandone il limite massimo di norma stabilito al 30% del monte ore/
corso. I 4 percorsi triennali già ammessi a finanziamento con ddpf n. 1568/
ifd/2021 hanno 1.056 ore l’anno, mentre i restanti 5 corsi triennali contano
990 ore l’anno, così come tutti i corsi che in futuro verranno realizzati
(triennali e biennali) in relazione al PNRR.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: accoglienza, tutoring, orientamento e accompagnamento
al lavoro, misure di accompagnamento (larsa) a supporto
della frequenza per eventuali debiti formativi sia in ingresso che in itinere,
stage, obbligatorio, interventi specifici nelle azioni di accompagnamento
per soggetti con disabilità e per bisogni educativi speciali, viaggi per stage,
alternanza, fiere, musei, convegni inerenti gli obiettivi formativi, attività extra-
curricolari in ambito formativo, culturale, sportivo inerenti gli obiettivi
formativi. Il percorso presuppone attrezzature e laboratori, corpo docente
composto anche da esperti provenienti dal mondo della produzione, tutor,
didattica specifica, monitoraggio del progetto e valutazione dei risultati.
Ø Esiti e certificazioni
Le qualifiche professionali rilasciate a seguito del superamento dell’esame
finale previsto al termine di un percorso di IeFP debbono ricondursi
alle qualifiche di cui al decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università
e della ricerca di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali
dell’11.11.2011. Al termine del secondo anno di corso la struttura formativa
è obbligata a compilare e rilasciare il modello di certificazione dei saperi e
delle competenze acquisite dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di
istruzione. L’apprendistato di I livello può essere finalizzato solo all’acquisizione
di una qualifica di IeFP ma non di singole unità di competenza, in
coerenza con quanto adottato dal Piano nazionale nuove competenze, del
dicembre 2021. Ai fini dell’accesso alla valutazione annuale e dell’ammissione
agli esami, l’obbligo di frequenza delle attività è indicato in almeno
il 75% delle ore di durata del percorso. La valutazione degli apprendimenti
si basa generalmente su un’articolata gamma di modalità, che spaziano dal
tradizionale colloquio, accompagnato da prove scritte (strutturate e non)
ed esercitazioni pratiche di laboratorio, alla simulazione o prova pratica
in situazione. In riferimento all’area delle competenze tecnico-professionali,
è previsto l’utilizzo di schede di valutazione delle unità formative capitalizzabili,
in cui sono esplicitati gli oggetti osservati, i relativi indicatori, il
risultato atteso e le modalità di valutazione consistenti per lo più in prove
pratiche in situazione. Le certificazioni sono in conformità con il decreto
interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione
delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema
nazionale di certificazione delle competenze”.
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132
Ø Crediti
In itinere è previsto il riconoscimento dei crediti per eventuali passaggi.
Ai fini dell’accesso ai singoli percorsi biennali, le certificazioni delle competenze
rilasciate dall’Istituzione scolastica di provenienza, come previsto dal
decreto del MIUR n. 9 del 27.1.2010, devono attestare il superamento con
successo di almeno un anno del biennio comune o comunque almeno il raggiungimento
di un livello base di saperi e competenze per ciascun asse culturale.
Il credito attribuito non è spendibile sulle discipline professionalizzanti
del relativo percorso. I crediti possono riguardare anche saperi e competenze
acquisiti in contesti lavorativi formalmente documentati. Tali crediti debbono
essere validati da un soggetto pubblico. I progetti proposti dagli Istituti
professionali dovranno prevedere, tra l’altro, il piano del riconoscimento dei
crediti derivanti dal percorso di istruzione che stanno frequentando, funzionali
al raggiungimento della frequenza delle 1.056 ore anno previste per il
conseguimento della qualifica di operatore IeFP. Dovranno anche ricondursi
agli indirizzi di studio riconosciuti con dgr n. 272/2018.
Ø Governo del sistema
Il coordinamento delle attività concernenti il diritto-dovere alla formazione
e all’istruzione nelle Marche è gestito dal servizio Attività produttive
e lavoro. Come organo di governo della IeFP è stato costituito il Comitato
regionale di coordinamento, con funzioni di indirizzo, monitoraggio e valutazione,
oltre che di supporto tecnico e di raccordo per l’integrazione tra i
percorsi e le altre filiere formative. Esso è composto da rappresentanti della
Regione e dell’Ufficio scolastico regionale, con il coinvolgimento delle organizzazioni
sindacali. Il potenziamento della governance del sistema regionale
di IeFP avviene anche attraverso tavoli di lavoro a carattere territoriale e settoriale
(dgr n. 322 del 19.3.2012) tra Istituzioni scolastiche e Agenzie formative
accreditate. Per la gestione dell’offerta operano reti (ddfp n. 439/ifd/2012)
di Istituzioni scolastiche e formative, strutturate per settori e con una scuola
capofila. I loro compiti sono: individuazione di modalità didattiche innovative
e di valutazione degli apprendimenti, condivisione delle tipologie di prove di
esame, realizzazione di progetti, di IeFP; informazione, formazione-azione a
carattere laboratoriale, confronto delle criticità; diffusione delle buone pratiche
e strumentazioni. Monitoraggio dei percorsi e valutazione di efficienza/
efficacia sono garantiti dal sistema di anagrafe regionale degli studenti (dgr n.
1038/10 e ddpf n. 238/ifd del 19.7.2012). I responsabili di procedimento per la
gestione e il monitoraggio delle azioni formative sono nominati con decreto
dirigenziale della P.F. Istruzione, formazione, orientamento e servizi territoriali
per la formazione (ddpf n.741/ifd del 29.07.2020).
Ø Destinatari
Per l’a.f. 2022/23, nei percorsi biennali i destinatari sono giovani di età
compresa tra i 16 e i 19 anni non compiuti alla data di avvio delle attività
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
formative, che hanno assolto l’obbligo di istruzione ma non hanno conseguito
una qualifica. L’obbligo di istruzione si intende assolto con il diploma di scuola
secondaria di primo grado e avendo frequentato almeno un anno di scuola
secondaria di secondo grado con successo. Per i percorsi triennali, i destinatari
sono giovani che abbiano conseguito il diploma di scuola secondaria di
primo grado e che non abbiano ancora compiuto 16 anni alla data dell’avvio
delle attività formative. Per i percorsi di IV anno, i destinatari sono giovani
in possesso di una corrispondente qualifica professionale di IeFP, conseguita
frequentando un percorso triennale/biennale equivalente o a seguito di un
contratto di apprendistato di I livello; i partecipanti non devono avere un’età
superiore ai 25 anni alla data di avvio delle attività formative.
Ø Quarto anno
Nell’a.f. 2016/17 si è realizzato il primo percorso di quarto anno in modalità
duale, non attivato l’anno successivo ma solo dall’a.f. 2018/19 fino ad
oggi. Il corso è rivolto a soggetti residenti o domiciliati nella Regione, in
possesso di una corrispondente qualifica professionale di IeFP di terzo livello
EQF conseguita frequentando un percorso triennale/biennale di IeFP o a seguito
di contratto di apprendistato di I livello. I candidati non devono avere
un’età superiore ai 25 anni alla data di avvio delle attività formative. La durata
complessiva è di 1.056 ore totali suddivise in: 316 ore di area culturale di
base, 720 ore area tecnico professionale, 528 pratiche (alternanza rafforzata
o apprendistato I livello), 20 ore di esame finale. In presenza di un contratto
di apprendistato o di una convenzione con una azienda, la formazione (in
azienda) sarà pari almeno al 50% dell’orario ordinamentale, per un totale
di 495/528 ore. Possono presentare domanda di finanziamento le strutture
formative diverse da una Istituzione scolastica e da un Servizio territoriale
regionale di formazione. L’offerta formativa dei percorsi di IV anno per l’a.f.
2022/23 prevede 2 percorsi duali, di cui uno già approvato e ammesso a finanziamento
con ddpf n. 986/2021 e un altro finanziato con la proroga della
graduatoria di merito secondo le disposizioni recate dalla dgr n. 871/2021
che ne ha previsto la riedizione negli anni formativi 2022/23 e 2023/24.
– a.f. 2016/17: n. percorsi 1; n. allievi 15
– a.f. 2017/18: n. percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2018/19: n. percorsi 3; n. allievi 19
– a.f. 2019/20: n. percorsi 6; n. allievi 28
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Costi
Secondo la dgr n. 1735 del 15.11.19, per ogni percorso triennale della
durata di 3.168 ore (i triennali sono soltanto duali) è previsto un finanziamento
pubblico non superiore a € 285.120,00 calcolato sulla base di un
contributo pari a € 6,00 ora allievo per 15 allievi e 1.056 ore. All’importo
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134
così determinato si applicano eventuali decurtazioni previste dal Manuale
a costi standard. Il numero degli allievi per ciascun corso non dovrebbe
essere inferiore a 15 e superiore a 20. Può essere autorizzato un numero di
allievi fino a 24 solo in presenza di adeguate strutture. Applicando il parametro
massimo di costo stabilito dalla Regione (costo annuale per percorso
di € 95.040,00, comprensivo anche delle misure di accompagnamento) al
numero degli iscritti e dei corsi a primo anno dei percorsi delle Istituzioni
formative nell’a.f. 2019/20 (media a percorso di 23,25 allievi), risulta che il
costo ora corso dei percorsi triennali di 1° anno ammonta a € 90,00, il costo
annuale per allievo corrisponde a € 4.087,74 mentre il costo orario per
allievo ammonta a € 3,87. Il contributo riconoscibile viene rideterminato in
base al numero di ore effettivamente previste dal progetto.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha regolamentato l’apprendistato di I livello con una sperimentazione
di 400 ore di attività formative, in riferimento alla lr n. 14
del 17.5.2012 e all’accordo del 24.9.2012 con cui si realizzavano percorsi
per gli apprendisti minorenni. La Regione ha anche aderito all’accordo Stato-
Regioni del 24.9.2015 implementando le linee guida sull’apprendistato
nel proprio sistema di norme regionali con la dgr n. 485/16 (apprendistato
di I livello nella IeFP), con la dgr n. 1045/16 (apprendistato di I livello negli
Istituti scolastici secondari superiori). Con atto n. 658 del 21.5.2018 la
Regione ha dettato le linee guida cui attenersi per la predisposizione di un
avviso pubblico per il diploma professionale in apprendistato di primo livello.
La circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali R.0000012
del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni
nazionali definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato
di primo livello. La Giunta regionale con atto n. 957 del 5.8.2019
ha, inoltre, approvato i criteri e le modalità per attività di promozione di
misure a sostegno di percorsi sperimentali dell’apprendistato di primo livello.
Gli apprendisti ai sensi dell’art. 43 del d.lgs n. 81/2015 iscritti ai percorsi
dell’IeFP duale di I livello sono stati in tutto 14 nell’a.f. 2020/21. Con
l’accordo Stato-Regioni e Province autonome, registrato in Conferenza delle
Regioni il 24.9.2015, ha avuto inizio la sperimentazione del sistema duale.
Nelle Marche, la IeFP è esclusivamente realizzata attraverso il sistema duale
dall’a.f. 2020/21. Consente a giovani dai 15 ai 25 anni di poter conseguire
titoli di studio con percorsi formativi che prevedono, attraverso modalità
diverse, un contratto di apprendistato di I livello, o l’introduzione dell’alternanza
scuola-lavoro rafforzata a partire dal secondo anno del percorso
di Istruzione e formazione professionale. Sono stati 233 gli iscritti in duale
degli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target
da raggiungere come obiettivo minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del
Programma Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e
delle risorse ordinarie assegnate è pari a 194 allievi promossi/certificati in
percorsi duali. A questo scopo sono stati stanziati per le Marche dal MLPS
€ 650.373,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Molise
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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136
Ø Normativa
– Protocollo di intesa del 29.7.2003 tra MIUR e Regione Molise
– Accordo territoriale Regione-Usr del 14.2.2011 (sussidiarietà)
– Accordo con l’USR di cui alla ddg n. 322 del 20.5.2015 (quinto anno)
– Accordo Stato-Regioni del 25.5.2017 rep. n. 86 (articolazione percorsi)
– Dgr n. 132 del 10.2.2003 (obbligo formativo e sperimentazione IeFP)
– Dgr n. 1096 del 30.7.2004 (bando per la sperimentazione)
– Ddg n. 48 del 12.9.2005
– Dgr n. 1829 del 2.11.2006
– Dgr n. 231 del 10.3.2008 (avviso a.f. 2008/9 valido fino a.f. 2011/12)
– Dgr n. 480/10 e dd n. 429/11 (avviso percorsi IeFP)
– Dgr n. 598/10 (regime surrogatorio a.f. 2010/11)
– Dgr n. 83 del 14.2.2011, dgr n. 431 del 14.6.2011 (recepimento accordo
del 27.4.2010 avvio sussidiarietà)
– Dgr n. 533/12, dgr n. 718/12, dgr n. 4/13, dd n. 2/13, dgr n. 305/13 (accreditamento)
– Dgr n. 311/12 (linee di indirizzo)
– Dgr n. 312/12 (recepimento figure)
– Dgr n. 352/12 (avviso per avvio a novembre 12/13)
– Dd n. 114 del 23.1.2013 (linee guida e misure di accompagnamento)
– Dd n. 35/2013 (accompagnamento IF 2013/14)
– Dgr n. 259/2013 e dgr n. 360/2013 (avviso 2013/14)
– Dgr n. 355 del 28.7.2014 (linee guida percorsi ed esami)
– Dgr n. 531/2014 (avviso biennali IF 2014/15)
– Ddg n. 10/2015 (IeFP 2014/15)
– Ddg n. 837/2015 (IeFP 2015/16)
– Dgr n. 291 del 22.6.2016 e dd n. 5 del 21.10.2016 (IeFP 2016/17)
– Dgr n. 273 del 21.7.2017 (IeFP 2017/18)
– Dgr n. 405 del 9.8.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
– Dgr n. 353 del 16.2.2019, dgr n. 346 del 2.9.2019 (IeFP 2019/20)
– Dgr n. 313 del 28.8.2020 (IeFP 2020/21)
– Dgr n. 303/2021 (linee guida)
– Dgr n. 296 del 1.9.2021 (biennali 21/22), dgr n. 330 del 5.10.2021 (IeFP
triennale e IV duale)
– Dgr n. 303 del 13.9.2021 (linee guida), dgr n. 261 del 5.8.2022, dgr n.
5423 del 20.9.2022 (IeFP duale)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(IeFP integrale e sussidiarietà)
Dall’a.f. 2003/04 tre anni integrati con FP al 50% (cessati al primo
anno nell’a.f. 2004/05). Dall’a.f. 2006/07 percorsi triennali di Formazione
professionale integrale, finalizzati al conseguimento di un attestato di qualifica
professionale. Se ne attivarono alcuni al 1° anno nel marzo 2012 ma
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137
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
ricaddero formalmente nell’a.f. 2011/12. La breve esperienza dei percorsi
integrati a titolarità scuola, attivata nell’a.f. 2006/07, non è stata più rinnovata
dall’a.f. 2007/08 (1° anno di non rinnovo). Nell’a.f. 2011/12 è stata
adottata la sussidiarietà (integrativa fino all’a.f. 2019/20, che vede nello
stesso a.f. i nuovi primi anni di sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017 secondo
la dgr n. 93 del 25.3.2019) a titolarità delle Istituzioni scolastiche (IS), con
la contemporanea presenza di percorsi triennali delle Istituzioni formative
(IF) accreditate (percorsi integrali riferiti alle figure degli accordi in CU) e
biennali ordinamentali riferiti al 2° e 3° anno (dall’a.f. 2014/15 ma sospesi
nell’a.f. 2020/21). Questi ultimi sono i cosiddetti percorsi di qualificazione
abbreviata, rivolti a persone di età superiore ai 16 anni che hanno frequentato
almeno un anno di scuola secondaria superiore oppure che hanno
un’esperienza lavorativa di almeno un anno. Dall’a.f. 2014/15 sono stati
istituiti i quarti anni negli Istituti professionali di Stato. I progetti finanziabili
riferiti al presente anno formativo si riferiscono a 4 percorsi triennali,
finalizzati al rilascio della qualifica professionale (a.f. 2022-2025) e a
4 percorsi di IV anno per il rilascio del diploma professionale di tecnico
IeFP (a.f. 2022/23). Sono previsti percorsi personalizzati aggiuntivi in favore
di soggetti vulnerabili. Si tratta di percorsi sperimentali per imprenditorialità
e transizione digitale (60 ore alfabetizzazione digitale, 60 ore
alfabetizzazione finanziaria presso CPIA o Agenzie formative accreditate),
120 ore alternanza simulata o rafforzata.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso la scuola per i percorsi del
modello sussidiario integrativo. Per i percorsi di IeFP integrale l’iscrizione
avviene presso le Istituzioni formative. Ai fini della costruzione delle classi
e per evitare che non si raggiunga il numero minimo di allievi è data l’opportunità
alle Agenzie formative di costituirsi in associazioni temporanee di
impresa con altre strutture formative accreditate e candidarsi quindi come
tale ai percorsi formativi nella fase di presentazione del bando. Ogni organismo
di formazione potrà presentare fino ad un massimo di due proposte
progettuali per tutto il territorio regionale. Nell’a.f. 2022/23 le Istituzioni
formative accreditate sono 16 mentre le Istituzioni scolastiche sono 8.
Ø Docenti
I docenti provengono dalle Istituzioni formative per i percorsi di IeFP
integrale. Nel modello sussidiario i docenti provengono dalle Istituzioni scolastiche
per tutte le competenze. Nella maggior parte dei casi il CCNL utilizzato
non è quello specifico della categoria; tuttavia, vi è un piccolo gruppo
di operatori che ha applicato il CCNL del sistema di Formazione professionale.
Questi ultimi risultano iscritti a un apposito albo regionale (Albo
C) come operatori della Formazione professionale e sono circa 30 unità su
circa 170 operatori del settore.
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Ø Articolazione oraria
Il percorso triennale di IeFP integrale conta dall’a.f. 2022/23 1.056 ore
per anno (in precedenza 1.000 ore sia biennali che triennali). Per i triennali,
le ore di formazione si suddividono in: a) ore di formazione esterna presso
l’istituzione formativa, ovvero max il 60% dell’orario ordinamentale per il
secondo anno (634 ore su 1.056 ore) e max 50% dell’orario ordinamentale
per il terzo anno (528 ore su 1.056 ore) e quarto anno (500 ore su 1.000 ore);
b) ore di formazione interna presso l’impresa, pari alla differenza tra le ore
del percorso formativo ordinamentale e le ore di formazione esterna; c) a
queste si aggiungono le ore lavoro che si ottengono sottraendo al monte ore
annuo contrattualmente previsto, le ore annue della durata ordinamentale
del percorso formativo (1.056 ore percorso triennale; 1.000 ore percorso IV
anno). Gli allievi non possono superare il 25% delle ore d’assenza nell’intero
percorso formativo. Solo su motivata richiesta alla Regione si può derogare
da tale cifra e arrivare ad un max del 30%. I percorsi del modello sussidiario
hanno una durata in ciascuna annualità delle IS di 1.056 ore. Si attivano
in classi autonome, non integrate negli ordinari percorsi quinquennali, e
assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell’ordinamento dei
percorsi di IeFP.
Ø Elementi
Il curricolo prevede: informazione, accoglienza, integrazione formativa
e sociale, orientamento e riorientamento, placement, intermediazione e accompagnamento
al lavoro. Tutte le attività corsuali devono prevedere: moduli
motivazionali (confronto con allievi e famiglie); orientamento alle scelte
(competenze) e attività per potenziare la dimensione professionale (competenze
tecnico professionali inerenti settore e qualifiche); attività per facilitare
i passaggi tra i sistemi formativi, contro la dispersione; attività di recupero
che comprenda moduli personalizzati di sostegno e riallineamento delle competenze
riferita ad alunni con handicap e/o con difficoltà di apprendimento
(DSA), attestata da certificazione medica e/o documentazione, dalla quale si
rileva la reale necessità dell’affiancamento per le attività programmate.
Ø Esiti e certificazioni
La verifica del grado di apprendimento viene effettuata dal docente
per mezzo di prove (compiti in classe, interrogazioni, prove pratiche, etc.).
Per gli esami finali si fa riferimento alle “Linee guida regionali” di cui alla
dgr n. 303 del 13.9.2021. Le certificazioni sono in conformità con il decreto
interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione
delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema
nazionale di certificazione delle competenze”.
È prevista l’adozione di un libretto formativo. Agli allievi che ultimano
il percorso viene rilasciato l’attestato di qualifica compilato sul format ap-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
provato in Conferenza unificata. Per l’a.f. 2022/23, le qualificazioni rilasciate
trovano classificazione nel Repertorio regionale dell’offerta di Istruzione e
formazione professionale (1.8.2019 - Rep. atti n. 155/CSR), in relazione a
figure nazionali e profili regionali, come da dgr n. 294 del 1.9.2021.
In caso di interruzione del percorso formativo ogni allievo ha diritto
ad una certificazione delle competenze acquisite, tramite il rilascio di un
“attestato di competenze”. L’apprendistato di I livello può essere finalizzato
solo all’acquisizione di una qualifica di IeFP ma non di singole unità di
competenza.
Ø Crediti
Passaggi tra gli Istituti professionali e le Agenzie formative attraverso
interventi condivisi in grado di agevolare il transito tra i sistemi e il reciproco
riconoscimento dei crediti ai sensi della normativa nazionale e delle
direttive regionali (d.lgs n. 61/2017, art. 8 e ddg n. 322 del 20.5.2015, Linee
guida regionali, allegato A “Riconoscimento dei crediti formativi nell’ambito
dei passaggi”). Ogni annualità dovrà stabilire legami, interazioni, sinergie
finalizzate all’efficacia del percorso scolastico-formativo. La convenzione tra
la Regione e le Agenzie assegnatarie dei percorsi pone alle Agenzie l’obbligo
di consegnare agli allievi che abbandonano il percorso e non sono in apprendistato
la certificazione delle competenze acquisite durante la frequenza
del percorso formativo.
Ø Governo del sistema
La collaborazione operativa e progettuale tra gli attori della IeFP consente,
attraverso protocolli d’intesa, la messa in campo e l’integrazione delle
specifiche competenze, esperienze e risorse dei diversi soggetti coinvolti,
promuovendo l’apporto di altri soggetti del territorio. Viene attivato di
un tavolo partenariale con i maggiori stakeholder, in coerenza con quanto
previsto per l’attuazione del Programma GOL, attraverso il quale avviare
un’azione sistematica di analisi dei fabbisogni occupazionali del territorio,
a supporto degli interventi di orientamento dei giovani e della programmazione
dell’offerta formativa. Per la gestione progettuale e operativa del
sistema di IeFP viene istituito dall’a.f. 2012/13 il Comitato tecnico regionale
(dgr n. 311 del 16.05.12). Esso è composto da funzionari regionali, rappresentanti
dell’Usr, rappresentanti di Istituzioni scolastiche e formative e di
Centri per l’impiego. Il Comitato tecnico collabora alla progettazione dei
progetti esecutivi, monitora l’andamento dell’offerta, analizza problematiche
e fornisce orientamenti. Inoltre, diffonde esperienze, strumentazioni,
buone pratiche per la realizzazione dei percorsi triennali e definisce le condizioni
di integrazione tra i percorsi di IeFP e le altre filiere. La selezione
delle proposte progettuali presentate dalle Agenzie formative accreditate è
effettuata da un’apposita Commissione costituita con determina del Direttore
del Servizio sistema integrato Istruzione e formazione professionale.
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Sul piano operativo vengono promossi incontri tra Istituzioni formative e
scolastiche per informazione e consulenza nella realizzazione dei progetti.
Il servizio Istruzione della Regione Molise presta supporto operativo per
agevolare i passaggi tra i sistemi.
Ø Destinatari
Per i percorsi di qualifica i destinatari sono giovani soggetti al diritto
dovere all’istruzione e formazione, ivi compresi coloro che in continuità di
studio, frequentano percorsi anche oltre il 18 anno di età e fino ai 25 anni
non compiuti. I percorsi di diploma “tecnico di IeFP” (IV anno) sono accessibili
ai soggetti in possesso di una qualifica triennale corrispondente o
coerente con l’area professionale del percorso di tecnico prescelto.
Ø Costi
Secondo l’allegato 1 della dgr n. 353 del 16.9.2019, i percorsi formativi
triennali duali rivolti alle Agenzie formative sono finanziati con € 191.700,00
(costo annuale € 63.900,00). È stato calcolato un costo orario classe, con 15
allievi di € 63,90 ed un costo a percorso di € 63.900. Applicando tale parametro
di costo stabilito dalla Regione al numero degli iscritti a primo anno
dei percorsi triennali delle istituzioni formative nell’a.f. 2019/20, risulta che
il costo allievo corrisponde a € 4.569,23, il costo ora allievo ammonta a €
4,57, mentre il costo ora corso ammonta a € 69,90. Il numero massimo
di allievi, necessario per attivare il percorso IeFP per l’a.f. 2019/20, è pari
a 15 unità (sarà di 22 unità nel 2021/22). Per un numero inferiore a 10 il
relativo finanziamento viene rimodulato. I finanziamenti dei singoli corsi
riservati alle Agenzie formative sono comprensivi delle attività destinate alla
formazione d’aula, ivi comprese le “azioni di accompagnamento”. I costi
delle indennità di frequenza e quelli per gli “Interventi di supporto”, riferiti
ai soggetti con difficoltà di apprendimento, sono aggiuntivi rispetto al costo
del progetto. Nello stesso anno formativo, i costi dei percorsi biennali, ma
successivi al primo anno (quest’ultimo svolto a scuola dopo la terza media),
ammontano a € 73.130,00 all’anno (dgr n. 349/19).
Ø Quarti anni
Dall’a.f. 2014/15 la Regione ha istituito quarti anni di 1.000 ore. Dal
2016/17 possono svolgersi sia in Istituzioni scolastiche che in Istituzioni formative.
Nell’a.f. 2022/23 sono previsti 4 percorsi annuali di quarto anno,
finalizzati al rilascio del diploma professionale di tecnico IeFP.
– a.f. 2014/15: n. 5 percorsi; n. 93 iscritti (IS)
– a.f. 2015/16: n.18 percorsi; n. 262 iscritti (IS)
– a.f. 2016/17: n.15 percorsi; n. 256 iscritti (IS e IF)
– a.f. 2017/18: n. 16 percorsi; n. 272 iscritti (IS e IF)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
– a.f. 2018/19: n. 20 percorsi; 312 iscritti (IS e IF)
– a.f. 2019/20: n. 16 percorsi; 284 iscritti (IS)
– a.f. 2020/21: n.d. percorsi; n.d. iscritti
– a.f. 2021/22: n.d. percorsi; n.d. iscritti
– a.f. 2022/23: n.d. percorsi; n.d. iscritti
Ø Quinto anno
Il corso annuale per l’accesso all’esame di Stato di cui al dm n. 4 del
18.1.2011 e all’accordo con l’Usr di cui alla ddg n. 322 del 20.5.2015 era
previsto per l’a.f. 2017/18 nella sua forma ridotta, per un massimo di 50 ore.
Per l’a.f. 2018/19, i corsi annuali per l’accesso all’esame di Stato sono stati
attivati con classi con almeno 15 alunni (18 alunni in caso di ragazzi extracomunitari).
Non si rilevano corsi di V anno negli anni successivi.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Circolare del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali R.0000012
del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del
decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12
ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato
di primo livello. L’apprendistato a qualifica comprende: a) ore
di formazione esterna (che si svolgono presso l’istituzione formativa) ovvero
max il 60% dell’orario ordinamentale per il secondo anno (634 ore su 1.056
ore) e max 50% dell’orario per il terzo anno (528 ore su 1.056 ore) e quarto
anno (500 ore su 1.000 ore); b) ore di formazione interna (presso l’impresa):
pari alla differenza tra le ore del percorso ordinamentale e le ore di formazione
esterna. A queste si aggiungono le ore lavoro che si ottengono sottraendo
al monte ore annuo contrattualmente previsto, le ore annue della durata
ordinamentale del percorso. Regione Molise e MLPS hanno sottoscritto
il 20.1.2016 un protocollo sull’avvio della sperimentazione duale, in coerenza
con il documento programmatico “Azioni di accompagnamento, sviluppo
e rafforzamento del sistema duale”, di cui all’accordo in CSR del 22.9.2015.
Per l’a.f. 2022/23 sono previsti, in base alla dgr n. 5423 del 20.9.2022, 4 percorsi
triennali, finalizzati al rilascio della qualifica professionale (classi di
13 allievi nel ciclo formativo 2022-2025) e n. 4 percorsi di IV anno per il rilascio
del diploma professionale di tecnico IeFP (classi di 13 allievi per l’a.f.
2022-2023). Sono stati 94 gli iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le
Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo
minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso
l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate
è pari a 99 allievi promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo sono
stati stanziati per il Molise dal MLPS € 355.414,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Piemonte
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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144
Ø Normativa
– Protocollo MIUR-Regione del 1.9.2003
– Accordo territoriale Regione-Usr del 22.10.2003
– Accordo territoriale Regione-Usr del 18.2.2011
– Accordo territoriale Regione-Usr e dgr n. 19-1085/15
– Dgr n. 85-8991 del 7.4.2003 (atto di indirizzo)
– Dd n. 278 del 9.4.2003 (bando 2003/4)
– Dgr n. 31-5319 del 19.2.2007 (atto di indirizzo 2007-2009)
– Dgr n. 23-13166 del 1.2.2010 (direttiva 2010-12)
– Dgr n. 88 del 30.11.2010 (recepimento figure accordo)
– Dgr n. 19-1738 del 21.3.2011 (atto di indirizzo 2011-14)
– Dd n. 255 del 3.5.2011 (prima metodologia UCS)
– Dd n. 356 del 15.6.2011 (bando IV anni)
– Dd n. 325 del 15.6.2012 (calcolo unità costo standard)
– Dgr n. 33-4189 del 23.7.2012 (programmazione a.f. 2012/13)
– Dd n. 428 del 24.7.2012 (bando IV anni)
– Dd n. 317 dell’8.7.2013 (offerta IS a.f. 2013/14)
– Dd n. 263 del 6.6.2013 (costi a.f. 2013/14 e 2014/15)
– Dgr n. 40-6656 dell’11.11.2013, dd n. 660 del 15.11.2013 (offerta anche
complementare 2014/15)
– Dgr n. 19-1085 del 23.2.2015 (sussidiarietà a.f. 2015/16)
– Dd n. 445 del 12.7.2016 (offerta duale)
– Dd n. 837 del 22.11.2016 (seconda metodologia Ucs)
– Dd n. 535 del 3.8.2016, dgr n. 16-4166 del 7.11.2016, dd n. 918 del
14.12.2016 (IeFP 2016/17)
– Dd n. 162 del 7.3.2017, dd n. 576 del 29.6.2017 e dd n. 792 del 25.8.2017
(IeFP 2017/18)
– Dgr n. 48-7309 del 30.7.2018 e dd 877 del 3.8.2018 (IeFP 2018/19)
– Dgr n. 2-90 del 19.7.2019, dd n. 1022 del 23.7.2019, dd n. 1135 del
8.8.2019 (IeFP 2019/20)
– Dgr n. 2-437 del 29.10.2019, n. 4-850 del 23.12.2019, dd n. 451 del
21.07.2020 (IeFP 2020/21)
– Dd n. 210 del 3.5.2021 (passaggi)
– Dgr n. 6-2353 del 27.11.2020, dd n. 425 del 27.7.2021 (IeFP 2021/22)
– Dgr n. 7/4103 del 19.11.2021, dd 797/a1503B/2021 del 23.12.2021, dgr
n. 5/5440 del 29.7.2022, dd n. 421/A1503B/2022 del 3.8.2022, dd n. 565/
a1503b/2022 del 13.10.2022, dd 401/a1504c/2022 del 27.7.2022 (IeFP
2022/23).
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali, sussidiarietà)
Dall’a.f. 2002/03 percorsi misti di Formazione professionale-Scuola realizzati
presso le sedi delle Agenzie formative. Ai docenti delle scuole ve-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
niva attribuito un preciso ruolo dall’accordo territoriale. Dall’a.f. 2004/05
percorsi integrati con crediti in ingresso per drop out, realizzati nell’ambito
della flessibilità curricolare non portavano, di norma, a qualifiche. Dall’a.f.
2011/12 adozione del modello “sussidiario integrativo” (“sussidiario” ex d.lgs
n. 61/2017 dall’a.f. 2018/19) con la contemporanea presenza di: a) percorsi
triennali a qualifica nelle Istituzioni formative accreditate, percorsi biennali
a qualifica in IF con crediti in ingresso per drop out, percorsi quadriennali
ordinamentali; b) percorsi in cui i primi due anni in integrazione con Istituti
tecnici e licei confluiscono in un terzo anno a tempo pieno a qualifica nella
Formazione professionale (solo dall’a.f. 2013/14 all’a.f. 2016/17 compreso);
c) percorsi non a qualifica di durata fino a un anno (accompagnamento alla
scelta professionale, integrazione disabilità lieve, larsa, laboratori di sviluppo
e recupero per apprendisti, accompagnamento all’apprendistato, laboratori
scuola-formazione). Tali percorsi sono flessibili e propedeutici alla IeFP,
svolgono una funzione di accompagnamento ai soggetti più deboli e prevedono
un certificato di validazione delle competenze. Nell’a.f. 2015/16 è stata
attuata una sperimentazione in sussidiarietà complementare in alcuni Istituti
professionali dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
(dgr n. 19-1085 del 23 febbraio 2015). Dall’a.f. 2016/17 sono stati sperimentati
i percorsi duali di 990 ore l’anno, con 400 ore di alternanza in azienda
ogni anno (550 ore per i IV anni). Dall’a.f. 2017/18 tutti i percorsi hanno
990 ore all’anno (annuali non a qualifica, biennali e triennali e IV anno). Il
IV anno è presente dall’a.f. 2011/12. Non è previsto il V anno integrativo.
Nell’a.f. 2022/23 i percorsi erogabili in modalità duale, anche nell’ambito
dell’Investimento 1.4 del PNRR “Sistema duale”, sono triennali e biennali
con crediti formativi in ingresso per il conseguimento della qualifica professionale,
quadriennali e annuali (IV anno) per il conseguimento del diploma
professionale, annuali di accompagnamento alla scelta professionale per il
rilascio di attestato di validazione delle competenze. A completamento della
programmazione e realizzazione dell’offerta di IeFP, i percorsi triennali e
biennali di qualifica professionale e quadriennali di diploma professionale
sono altresì ammissibili in modalità ordinaria. Per l’a.f. 2022/23 l’inizio dei
percorsi è stabilito a partire dal 12 settembre e la fine delle attività di norma
entro il 30 giugno (dgr n. 19-5180 del 14.6.2022).
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso la scuola per i percorsi del
modello sussidiario integrativo. Per i percorsi triennali integrali le iscrizioni
sono richieste presso le Istituzioni formative, dove si svolgono le lezioni. La
Regione definisce, con specifico atto, il regime di accreditamento finalizzato
esclusivamente al rilascio delle qualifiche triennali in regime di sussidiarietà
e dei diplomi professionali (dgr n. 19-6768 del 20.4.2018 e dgr n. 4-390
del 18.10.2019). Non sono presenti percorsi gestiti direttamente da Regione,
provincie o comuni. Il percorso duale in apprendistato prevede che le attività
formative siano svolte presso l’Agenzia formativa e presso l’azienda. Per
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l’a.f. 2022/23, sono accreditati nella formazione regionale 30 Enti senza fini
di lucro, con 897 unità di base assegnate. Sono emanazione delle organizzazioni
democratiche e nazionali dei lavoratori dipendenti o dei lavoratori
autonomi, degli imprenditori, del movimento cooperativo, o di associazioni
con finalità statutarie formative e sociali.
Ø Docenti
Attualmente, nei percorsi triennali svolti nelle Agenzie formative, tutte
le competenze sono insegnate dai formatori delle medesime. Dall’a.f.
2011/12, nei percorsi del modello sussidiario integrativo, le competenze di
base e tecnico-professionali sono insegnate da personale della scuola. Non è
previsto il coinvolgimento delle Istituzioni formative all’interno dell’offerta
sussidiaria integrativa realizzata dagli Istituti professionali come avveniva
in precedenza nella Formazione professionale “mista”. Nella sussidiarietà
complementare l’attribuzione del personale a tali classi è effettuata dal dirigente
scolastico nell’ambito delle procedure ordinarie che riguardano la generalità
delle classi dell’istituzione scolastica, nel rispetto dell’art. 7, comma
2, lettera b), del d.lgs n. 297/1994. Nei percorsi delle Agenzie, per ogni attività
formativa deve essere nominato un responsabile del corso, il quale avrà
il compito di presiedere a tutti gli adempimenti amministrativi e didattici.
Ø Articolazione oraria
Fino all’a.f. 2017/18 (anno in cui è entrato a regime il nuovo orario) il
percorso triennale di IeFP integrale prevedeva 3.150 ore (1.050 ore all’anno).
Le ore professionalizzanti erano 1.807, comprensive di uno stage formativo
di 320 ore. Il biennio di IeFP integrale contava al primo anno 1.050 ore e
al secondo 1.200. I bienni integrati negli IT e Licei (200 + 200 ore di Formazione
professionale) iniziavano a 14 anni e potevano proseguire con un
terzo anno di IeFP (di 1.200 ore) presso un IF. L’offerta prevedeva anche
percorsi annuali flessibili (di 800-1.000) propedeutici all’ingresso di drop out
nella FP. Dall’a.f. 2017/18, i percorsi delle Agenzie accreditate hanno una
struttura oraria di 990 ore l’anno. Nell’a.f. 2022/23, per le IF, accanto ai
percorsi triennali (2.970 ore) ve ne sono ancora di biennali (1.980 ore) con
crediti in ingresso. Durano tutti 990 ore l’anno: al primo anno le competenze
di base sono insegnate per 400-500 ore; la personalizzazione comprende
80-130 ore mentre le ore professionalizzanti ammontano a 460-510 ore. Al
secondo anno le ore delle competenze di base sono 380-480, con 80-130 ore
di personalizzazione e almeno 480-540 ore per le competenze professionali
specifiche. Nell’ultimo anno le competenze di base sono ridotte a 230-300
ore, così come la personalizzazione (60-110 ore); 18-24 ore sono riservate
all’esame finale. Lo stage al 3° anno è di 300 ore. In coerenza con quanto
previsto dal Piano nazionale nuove competenze, la formazione duale in contesto
lavorativo viene erogata durate il 1° anno per un minimo di 150 ore in
alternanza simulata, mentre al 2°, 3°, 4° anno sono in alternanza rafforzata
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
almeno 300 ore. La modalità in apprendistato conta 550 ore annue sia per
la qualifica che per il diploma professionale. I percorsi in sussidiarietà nelle
IS si attivano in classi autonome, non integrate negli ordinari percorsi quinquennali.
Gli interventi sono realizzati in via prioritaria nell’ambito di un
monte ore di 1.056 ore.
Ø Elementi
Il curricolo prevede accoglienza, orientamento, larsa interni, personalizzazione
dei percorsi, tutoraggio, stage e accompagnamento all’inserimento
lavorativo. L’orientamento finale sono informazioni da fornire all’allievo
relativamente alle modalità che è necessario conoscere per inserirsi nel
mondo del lavoro (compilazione di un CV, colloquio di lavoro, centri per
l’impiego, individuazione di ambiti lavorativi specifici, ecc.). La personalizzazione
corrisponde a una serie di interventi che hanno da un lato la finalità
di offrire azioni individualizzate per favorire un inserimento adeguato degli
allievi provenienti da percorsi formativi diversificati e dall’altro di rafforzare
le competenze negli ambiti in cui risultino necessari ulteriori approfondimenti.
Parallelamente ai percorsi formativi sono previsti progetti a supporto
dei percorsi formativi come interventi per l’inclusione di allievi con disabilità
con “debito di funzionamento lieve”, esigenze educative speciali (E.E.S.)
e BES con svantaggio socio economico, linguistico e culturale certificati;
laboratori di sviluppo e recupero degli apprendimenti e laboratori di accompagnamento
e recupero per apprendisti, accompagnamento all’apprendistato;
laboratori scuola-formazione, interventi a sostegno della flessibilizzazione
e personalizzazione dei percorsi formativi.
Ø Esiti e certificazioni
Per quanto concerne le prove finali dei percorsi di qualifica e di diploma
professionale (da effettuarsi mediante la procedura informatica “Gestione
prove di valutazione”) e relativamente alle modalità di certificazione
(da rilasciare attraverso la procedura informatica “Attesta”), vige il documento
“Standard di progettazione dei percorsi IeFP di qualifica e diploma
professionale”. Al termine dell’ultimo anno in modalità tradizionale o duale
è rilasciato un attestato di qualifica professionale previo esame regionale.
La certificazione delle competenze viene acquisita durante i percorsi, anche
ai fini dell’eventuale rientro nel sistema di Istruzione. Si rimanda alla dgr
n. 18-6464/2013, con cui la Regione, recependo quanto previsto nel decreto
legislativo n. 13/2013, stabilisce la certificabilità delle sole qualificazioni
comprese nel proprio Repertorio regionale. È prevista l’adozione del libretto
formativo al fine di documentare la progressione dell’allievo in ogni fase
del percorso. Le certificazioni sono in conformità con il decreto interministeriale
del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee
guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale
di certificazione delle competenze”.
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Ø Crediti
Con il dd n. 210 del 3.5.2021 è stato approvato l’avviso regionale
per l’attuazione dell’azione di sistema per il passaggio e raccordo tra IP,
IeFP e viceversa. Con l’accordo ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del dl del
13.4.2017, n. 61 si sancisce che è assicurata la reversibilità delle scelte, si
forniscono delle linee di indirizzo su modalità e tempistiche da osservare
durante l’anno scolastico/formativo per i passaggi e si individuano fasi e
condizioni essenziali del passaggio. In Regione è prevista la formulazione di
indicazioni metodologiche e organizzative per la predisposizione delle linee
guida regionali sui passaggi tra i percorsi. I larsa interessano i passaggi tra
sistemi, sia in entrata (ma con riconoscimento dei crediti acquisiti per la
prosecuzione dei percorsi) che in uscita. La Regione ha raccolto in un unico
atto amministrativo le indicazioni operative per certificare le competenze
in ambito formale e in ambito non formale e informale nel Testo Unico per
la certificazione delle competenze, il riconoscimento dei crediti e le figure a
presidio del sistema (dd n. 849 del 18.9.2017). Questo testo comprende un
manuale per la certificazione delle competenze e il riconoscimento dei crediti
e un manuale per l’individuazione, la validazione e la certificazione delle
competenze acquisite in contesti non formali e informali. Le Agenzie formative
dotate della figura regionale di “Addetto alle operazioni di certificazione”
validano i crediti formativi seguendo le procedure del citato manuale.
Ø Governo del sistema
Un organo, composto da rappresentanti delle Agenzie formative, delle
Istituzioni scolastiche, del settore Standard formativi della direzione Formazione
professionale-Lavoro della Regione e dell’Ufficio scolastico regionale,
realizza una progettazione uniforme e congiunta tra le Agenzie formative e
le Istituzioni scolastiche, nonché verifica costantemente l’andamento delle
iniziative poste in essere mantenendo i contatti con le diverse realtà territoriali.
La Direzione regionale Coesione sociale definisce le indicazioni tecnico-
operative per la progettazione delle nuove figure ed indirizzi per le qualifiche
ed i diplomi di IeFP. Per la gestione di ogni singolo progetto opera
la Commissione tecnico-scientifica interistituzionale composta dal direttore
dell’Ente di formazione, dal dirigente scolastico, da due docenti designati
dall’Ente di formazione e dall’Istituzione scolastica e da un funzionario della
direzione Formazione professionale-Lavoro della Regione in qualità di
presidente. Dall’a.f. 2015/16 la formazione ha un bando regionale e uno per
la Città metropolitana (che gestisce soltanto le attività).
Ø Destinatari
Destinatari finali delle azioni sono i giovani dai 14 (13enni se già in
possesso di diploma di scuola secondaria di I grado) ai 24 anni (15-24 per
i percorsi biennali) fino al compimento del 25° anno, che hanno terminato
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
il primo ciclo di istruzione. In quanto percorsi finalizzati all’assolvimento
del diritto-dovere di istruzione e formazione, il numero di allievi iscritti ad
inizio corso con età inferiore ai 18 anni deve essere prevalente. Tali giovani
possono essere assunti in apprendistato ai sensi dell’art. 43 del d.lgs n.
81/2015. Per i destinatari dei percorsi annuali finalizzati al conseguimento
del diploma professionale di IeFP è richiesto il possesso di una qualifica professionale
coerente con il percorso di IV anno. Si possono, inoltre, iscrivere
ai corsi di Formazione professionale i giovani nella fascia di età 16-24 anni
anche se privi dei requisiti scolastici previsti, a condizione che il progetto
formativo preveda il recupero del titolo di studio tramite attività integrate
con un Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (CPIA) al compimento
dei 16 anni. In ogni caso non potranno essere rilasciate certificazioni di
qualifica o crediti spendibili nel sistema dell’istruzione di II grado se non in
presenza del requisito minimo del diploma di scuola secondaria di I grado.
Per i figli di immigrati è richiesto il certificato attestante gli studi compiuti
nel paese d’origine o la dichiarazione del genitore dell’alunno o di chi ha la
responsabilità del minore.
Ø Costi
La dd n. 1135 dell’8.8.2019 “POR FSE 2014-2020. Offerta formativa di
IeFP - ciclo formativo 2019-2022 di cui alla dd n. 1022 del 23.7.2019. Approvazione
corsi ed autorizzazione attività formative, aa.ff. 2019/20, 2020/21 e
2021/22. Impegno di spesa per euro 47.741.908”, determina i parametri per
il finanziamento dell’offerta formativa di IeFP sia ordinamentale che duale.
Il parametro ora corso relativo all’Unità di costo standard regionale per la
fascia unica di età in diritto-dovere è di € 104,00 (originariamente valido
per classi di intervallo di 14-17 allievi). Esso si desume dal costo unico a
percorso di € 102.960,00, presente in tutti i percorsi nell’allegato B del citato
dd 1135/2019, che diviso le 990 ore dei percorsi biennali e triennali
di IeFP risulta appunto di € 104,00. Dal momento che il numero medio di
allievi rilevato a classe è di 21,99, la stima a preventivo del costo annuale
massimo a percorso risulta al primo anno di € 102.960,00, il costo annuale
per allievo corrisponde a € 4.682,80, mentre il costo medio orario per allievo
ammonta a € 4,73. Per l’avvio dell’attività corsuale il numero minimo di
iscrizioni ammissibile è 15 allievi. Gli Operatori sono tenuti ad inserire, su
richiesta della Regione, fino a 25 allievi nei corsi di qualifica e di diploma
professionale. Nei casi in cui siano gli operatori a inserire volontariamente
allievi in più, nelle attività di controllo, il rapporto allievi/attrezzature viene
calcolato su 15 allievi. Il numero degli allievi iscritti a inizio corso con età
inferiore ai 18 anni deve essere prevalente. La valorizzazione del consuntivo
dei percorsi che prevedono l’applicazione dell’UCS ora corso, viene effettuata
considerando gli allievi che risultano aver frequentato almeno i ¾ delle
ore di corso previste. Rientrano nel calcolo anche gli allievi che durante il
percorso sono stati assunti (l’assunzione deve essere rilevabile sul sistema
informativo comunicazioni obbligatorie) e hanno frequentato il 50% delle
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150
ore corso. Pertanto, in sede di consuntivo, può essere applicata l’UCS superiore
o inferiore rispetto a quella adottata per il calcolo del preventivo sulla
base del numero di allievi riconosciuti a fine corso. La spesa sostenuta viene
calcolata sulla base delle attività effettivamente svolte, valorizzata secondo i
parametri previsti e inserita nelle domande di rimborso.
Ø Quarto anno
In Piemonte dall’a.f. 2011/12 sono presenti i IV anni con percorsi che
consentono l’acquisizione dell’attestato di diploma professionale di tecnico.
I percorsi sono istituiti per allievi qualificati provenienti dai corsi triennali
realizzati in anni formativi precedenti. Le figure professionali di riferimento
per i percorsi di IeFP di IV anno (ordinamentali e duali) sono le
figure di tecnico, definite negli accordi in CU e riconosciute dalla Regione.
Dall’a.f. 2017/18 le ore di formazione sono 990 (erano 1.050). Attualmente,
sono 240-290 ore di stage/project work, 340-440 le competenze professionali
specifiche, 280-340 le competenze di base e 50-70 l’orientamento finale e la
personalizzazione.
– a.f. 2011/12: n. percorsi 12; n. allievi 251
– a.f. 2012/13: n. percorsi 18; n. allievi 362
– a.f. 2013/14: n. percorsi 18; n. allievi 386
– a.f. 2014/15: n. percorsi 18; n. allievi 381
– a.f. 2015/16: n. percorsi 18; n. allievi 349
– a.f. 2016/17: n. percorsi 33; n. allievi 658
– a.f. 2017/18: n. percorsi 73; n. allievi 1.443
– a.f. 2018/19: n. percorsi 101; n. allievi 1.867
– a.f. 2019/20: n. percorsi 75; n. allievi 1.298
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. iscritti n.d
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. iscritti n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
L’attivazione del contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma
professionale avviene ai sensi del decreto interministeriale del 12.10.2015,
attuativo dell’art. 46, comma 1, del d.lgs n. 81/2015. Il datore di lavoro e
l’istituzione formativa devono sottoscrivere un protocollo che definisce i contenuti,
la durata e l’organizzazione didattica della formazione interna ed
esterna e la tipologia dei destinatari del contratto. La dgr n. 26-2946 del
22.2.2016 stabilisce la disciplina degli standard formativi dell’apprendistato,
i criteri generali per la realizzazione dei percorsi e gli aspetti contrattuali.
La Circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali R.0000012 del
6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del decreto
legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale del 12
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato
di I livello. L’Istituzione formativa riconosce e valida le competenze
acquisite sul luogo di lavoro, anche nel caso in cui l’apprendista non
concluda il percorso o non consegua il titolo di studio previsto, a partire da
un periodo minimo di lavoro di tre mesi. Dall’a.f. 2016/17 è stata avviata
la sperimentazione regionale del sistema duale, che prevede una maggiore
interazione tra scuole/agenzie formative e imprese. I percorsi formativi realizzati
nel sistema duale si rivolgono a chi ha tra i 14 e i 24 anni anche assunti
in apprendistato e privi di qualifica. Possono essere biennali, triennali,
quadriennali e di IV anno, prevedendo esperienze di formazione-lavoro.
L’alternanza rafforzata, l’impresa formativa simulata e l’apprendistato dei
percorsi duali sono regolati ai sensi della dd 278/2021. Nell’apprendistato di
I livello per la qualifica e per il diploma si richiedono 990 ore di cui 550 ore
presso il datore di lavoro. L’alternanza simulata richiede da 149 ore a 248
ore, mentre l’alternanza rafforzata conta da 297 a 495 ore annue in azienda
(dd 401/a1504c/2022 del 27.7.2022). Sono stati 2.568 gli iscritti in duale degli
anni I-II-III-IV presso le Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target
da raggiungere come obiettivo minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del
Programma Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e
delle risorse ordinarie assegnate è pari a 3.006 allievi promossi/certificati in
percorsi duali. A questo scopo sono stati stanziati per il Piemonte dal MLPS
€ 11.022.617,00.
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➢ Struttura
Puglia
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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154
Ø Normativa
– Protocollo MIUR-Regione del 24.7.2003
– Accordo territoriale Regione-Usr del 30.7.2003
– Accordo territoriale Regione-Usr del 19.1.2011
– Accordo territoriale Regione-Usr del 16.1.2012
– Accordo Stato-Regioni del 7.10.2019
– Dd n. 1396/2008 e n. 2318/08 (IeFP 2009/10)
– Dd n. 2547 del 22.11.2010 (IeFP a.f. 2010/11 e 2011/12)
– Dgr n. 1815/10 (regime surrogatorio)
– Dgr n. 2227/10 (sussidiarietà)
– Dgr n. 32/2011 (sussidiarietà)
– Dd n. 1155 del 2.7.2012 e dd n. 1805 del 20.11.2012 (IeFP a.f. 2012/13)
– Dd n. 281/Segr, dgr n. 2012 del 5.11.2012 (linee guida)
– Dd n. 60 del 7.2.2014 e dd n. 936 del 16.10.2014 (triennali 2014/15)
– Dgr n. 222 del 20.2.2015, dd n. 988 del 7.8.2015, dd OF/1770/2015 (IeFP
a.f. 2015/16)
– Dgr n. 1046 del 19.5.2015 (linee guida)
– Dgr n. 1742 del 22.11.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dd n. 864 del 21.11.2016 (quarti anni)
– Dgr n. 1244 del 28.7.2017, dd. n. 1058 del 30.10.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
– Dd n. 830/2017 (IV anno a.f. 2017/18)
– Dgr n. 1036 del 19.6.2018 e dd n. 683 del 21.6.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
– Dgr n. 1523 del 2.8.2019, dd n. 1323 del 21.10.2019, dgr n. 747 del
26.5.2020 (IeFP a.f. 2019/20)
– Dgr n. 888 dell’11.6.2020, dd n. 1132 del 23.6.20, dd n. 1402 del 3.8.20
e n. 2126 del 3.12.20 (IeFP IF 2020/21)
– Dd n. 1333 del 29.7.2021 (IV anno) ad n. 474 del 12.3.2021 e dd n. 1176
del 29.6.2021 (scorrimento graduatorie IF 2021/22)
– Dd n. 180 dell’8.2.22, dd n. 1649 del 20.10.22, dgr n. 1397 del 13.10.22,
dd n. 119 del 13.11.22, dd n. 1153 del 25.7.22 (IF 2022/23)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Dall’a.f. 2004/05 FP triennale mista, conclusasi nell’a.f. 2006/07 (anno
di non rinnovo al 1°anno). Dall’a.f. 2006/07 triennali di 3.600 ore integrati
(con CFP al 40% e scuola al 60%), conclusa nel 2010/11. Qui la gestione
didattico-organizzativa era delle scuole, quella contabile-amministrativa
relativa alle risorse era dei CFP. Dall’a.f. 2011/12 adozione della sussidiarietà,
prima integrativa (anno precedente in surroga) e successivamente secondo
il d.lgs n. 61/2017 presso le Istituzioni scolastiche (accordo rivisto il
7.10.2019). Dall’a.f. 2011/12 sono presenti alcuni percorsi triennali di IeFP
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
integrale a titolarità dell’Istituzione formativa (IF). Sono relativi all’avviso
OF/2010, non partito nell’a.f. 2010/11, e anch’essi riferiti alle figure degli
accordi in CU. Dall’a.f. 2016/17 fino ad oggi si realizzano percorsi di quarto
anno in modalità ordinamentale, in apprendistato o in impresa simulata.
Nell’a.f. 2020/21 sono stati assegnati alcuni percorsi triennali delle IF con dd
n. 1176 del 29.6.2021 che autorizzava lo scorrimento graduatorie già approvato
con ad n. 474 del 12.3.2021. Nell’a.f. 2022/23 vengono proposti percorsi
triennali e di IV anno di IeFP in modalità duale, da finanziare nell’ambito
del PNRR. Ciascun organismo formativo accreditato può presentare solo
un progetto per provincia. Sono segnalati anche “percorsi duali extra diritto-
dovere” per soggetti vulnerabili (dgr n. 1397/2022), finalizzati all’acquisizione
di una qualifica di IeFP.
Ø Sede di svolgimento
Prima dell’a.f. 2010/11 (primo anno), la Regione attribuiva alle Agenzie
di FP la titolarità dei percorsi integrati al 40% di FP e 60% di scuola.
Gli interventi di base e quelli di contenuto tecnico-culturale dovevano essere
svolti dalla scuola; quelli tecnico-professionale e di stage presso il CFP.
Dall’a.f. 2011/12, l’iscrizione e le attività formative delle IF si svolgono di
norma tutte in capo ai soggetti assegnatari dei percorsi triennali inseriti
nell’Elenco regionale degli Organismi accreditati per “obbligo d’istruzione/
diritto-dovere” ai sensi della vigente disciplina regionale (dgr 1474/2018) già
titolari di corsi autorizzati di qualifica triennale compiuti. Vi sono, tuttavia,
casi in cui i CFP si impegnano ad accogliere gli studenti inviati dalle Istituzioni
scolastiche per svolgere attività integrative di stage per il conseguimento
della qualifica IeFP secondo l’addendum all’accordo applicativo IeFP
del 23.4.2021 (approvato con dgr n. 630/2021). L’attività di stage è congiuntamente
progettata e verificata da un “docente tutor interno” dell’Istituzione
scolastica e da un “tutor formativo esterno” dell’Istituzione formativa, ma la
titolarità del percorso rimane dell’Istituzione scolastica. I percorsi in sussidiarietà
nelle IS si attivano in classi autonome, non integrate negli ordinari
percorsi quinquennali, e assumono gli standard formativi e la regolamentazione
dei percorsi di IeFP. A tale scopo gli IP utilizzano i margini di articolazione
delle cattedre di cui al c. 4 dell’art. 9 e gli spazi di autonomia e
flessibilità previsti dall’art. 6 del d.lgs n. 61/2017.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12 nei percorsi triennali integrali i docenti provengono
dalle Istituzioni formative per tutte le competenze. Dall’a.f. 2011/12, non è
previsto il coinvolgimento dei formatori delle Agenzie formative all’interno
dell’offerta sussidiaria integrativa realizzata dagli IP, ma recentemente
sono stati utilizzati tutor formativi esterni per attività integrative di stage.
In relazione ai saperi e alle competenze di cui all’art.1, comma 2, decreto
n. 139/2007, i docenti devono essere in possesso della specifica abilitazione
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all’insegnamento per la scuola secondaria superiore o, comunque, di un diploma
di laurea inerente all’area di competenza e di un’esperienza almeno
di 3 anni. Per le materie professionali è necessario un diploma di scuola
secondaria superiore e/o un’esperienza quinquennale. I soggetti/organismi
formativi sono tenuti ad utilizzare personale alle proprie dipendenze e ad
applicare il CCNL della Formazione professionale.
Ø Articolazione oraria
Nell’a.f. 2022/23, i percorsi sono articolati in un biennio orientativo con
contenuti di base e trasversali, e un “monoennio” professionalizzante. La
durata complessiva è di 3.200 ore (1.100 ore il 1° anno, 1.100 il 2° anno,
1.000 il 3° anno). In relazione ai percorsi duali, l’alternanza simulata in attività
di applicazione pratica va dal 15% al 25% delle ore del percorso del
primo anno di IeFP, compreso le ore di larsa. Nell’alternanza rafforzata le
ore di applicazione pratica vanno dal 30% al 50% del percorso, del quale il
limite massimo del 20% delle ore può essere costituito da alternanza simulata.
Nell’apprendistato di primo livello la durata delle attività di applicazione
pratica è definito ai sensi del d.lgs n. 81/2015. A partire dall’a.s. 2020/21
l’offerta di IeFP erogata in via sussidiaria dalle Istituzioni scolastiche accreditate,
costituendo dal primo anno classi separate di percorsi di IeFP per il
conseguimento della qualifica professionale, è articolata secondo il seguente
quadro orario: 1° e 2° anno contenuti di base e trasversali 500 ore, tecnici
308 ore, professionali e personalizzazione 132 ore, stage 32/200 ore; 3° anno
contenuti di base e trasversali 362 ore, tecnici 244 ore, professionali e personalizzazione
150 ore, stage 300 ore. Non è previsto il quarto anno nelle
IS. Le Istituzioni scolastiche prevedono anche la progettazione di attività
integrative nei corsi ordinari di IP al fine di consentire una qualifica al terzo
anno (art. 3, comma 2, di 17.05.2018 in applicazione degli artt. 6 e 7 dell’accordo
Regione/USR del 7.10.2019). Per i quarti anni nelle IF, di 990 ore
(esclusi gli esami finali), la formazione d’aula ammonta a 495 ore mentre
lo stage conta 495 ore (max 50%), svolte in formazione interna all’azienda
presso cui l’allievo sia stato assunto con contratto di apprendistato (art. 43
d.lgs 81/2015) o in un percorso di alternanza rafforzata. Le classi dovranno
essere composte da un minimo di 8 a un massimo di 12 allievi.
Ø Elementi
I progetti formativi devono contenere: l’architettura del percorso triennale
con gli aspetti didattici e metodologici (tipologia, obiettivi formativi
ed elenco dei moduli), l’articolazione di ogni annualità (attività didattiche e
formative teorico-pratiche, attività di laboratorio, visite guidate presso unità
produttive, stage); un’attività di accoglienza all’inizio dell’attività didattica
e di accompagnamento al lavoro al termine dell’intero percorso formativo
o al rientro nella istruzione ordinamentale (realizzata nella fase conclusiva
del ciclo formativo), un’unità formativa di apprendimento di sicurezza sul
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
lavoro (disciplinata dal nuovo Testo Unico in materia di Salute e sicurezza
dei lavoratori, decreto legislativo del 9.4.2008, n. 81) e un’unità formativa di
apprendimento dei temi legati alla cultura della legalità e della educazione
civica. Il progetto formativo deve, inoltre, garantire: la personalizzazione del
percorso, l’insegnamento della religione cattolica, le attività fisiche e motorie
e un modulo di educazione motoria. Per particolari categorie di destinatari
(disabili, extracomunitari, soggetti a rischio, ecc.) dovranno essere
garantiti il sostegno o forme specifiche di tutoraggio, nonché iniziative atte
a favorire il diritto alla formazione. Sono previste attività extracurricolari
di recupero individuale e/o di ri-allineamento e attività che aumentano l’attrattività
dei percorsi (laboratori, cucina, teatro ecc.) specialmente per gli
studenti a rischio. È, inoltre, prevista un’unità formativa di apprendimento
dei temi legati alla cultura della legalità e della educazione civica. È previsto
l’inserimento di tre moduli di orientamento agli allievi (realizzati anche
coinvolgendo le famiglie), di 20 ore per singola annualità da erogarsi ex
ante, in itinere e nella fase finale dell’attività.
Ø Esiti e certificazioni
Il sistema di valutazione prevede nei percorsi dalle Istituzioni formative
una valutazione degli apprendimenti lungo tutto il percorso che riflette
l’approccio proprio della FP, costituito dalla “valutazione autentica”. Le certificazioni
sono in conformità con il decreto interministeriale del 5 gennaio
2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività
degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle
competenze”. Previo superamento di un esame finale, si prevede: 1) attestato
di qualifica professionale spendibile su tutto il territorio nazionale ed europeo
a conclusione del terzo anno, a cura dei soggetti attuatori e della Regione
Puglia (allegato 5 all’accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2019); 2) attestato
di diploma professionale, redatto secondo il modello di cui all’allegato
6 dell’accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2019 e rilasciato al superamento
dell’esame del IV anno come da accordo Stato-Regioni e P.A. del 20 febbraio
2014; 3) attestato delle competenze redatto in conformità allo schema di cui
all’allegato 7 dell’accordo Stato-Regioni e P.A. del 1.8.2019, spendibile per
il riconoscimento dei crediti in ingresso nel passaggio ad altro percorso; 4)
abilitazione professionale per le figure di “tecnico dell’acconciatura” e “tecnico
delle cure estetiche”, previsto dalla normativa di settore (dgr n. 622 del
17 aprile 2018).
Ø Crediti
Ai fini dell’accesso all’ammissione agli esami, l’obbligo di frequenza
delle attività è indicato in almeno il 75% della durata del percorso, fatta
salva la possibilità di far valere crediti formativi pertinenti e adeguatamente
certificati secondo la metodologia prevista. Per il riconoscimento dei credi-
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ti formativi, si applica l’accordo sancito in sede di Conferenza unificata il
28.10.2004, con la conseguente adozione dei modelli appositamente previsti.
Al termine del percorso triennale, se i crediti sono adeguati possono
avere luogo passaggi per la continuazione del percorso di istruzione. Sono
definite, in fase di erogazione del progetto, “tabelle di correlazione” relative
alle competenze acquisite dagli allievi, al fine di consentire il passaggio
all’istruzione (in itinere o a termine dei tre anni). I docenti delle Istituzioni
scolastiche coinvolti nelle attività garantiscono il legame tra gli istituti e
sono determinanti durante l’orientamento e l’accompagnamento.
Ø Governo del sistema
Secondo la dd n. 1323/2019, “l’offerta dei percorsi IeFP e l’introduzione
del sistema duale, si stanno dimostrando uno strumento realmente valido
di contrasto alla dispersione, concetto che è sempre stato al centro della
programmazione regionale pugliese”. Tali percorsi, infatti, anche a livello
nazionale, registrano tassi di abbandono ridotti e spesso ricoprono una funzione
di “luogo di recupero” dei fuoriusciti dal sistema dell’istruzione scolastica.
Pertanto, al fine di promuovere e garantire l’offerta, si è costituito
un Comitato paritetico di indirizzo, monitoraggio e valutazione composto
dai rappresentanti della Regione Puglia, dall’Ufficio scolastico regionale per
la Puglia e dalla Direzione regionale del lavoro. Per garantire l’efficacia degli
interventi e assicurare una reale integrazione tra i sistemi, con ampia
informazione e condivisione dei risultati raggiunti, il servizio Formazione
professionale della Regione Puglia è impegnato a predisporre un sistema di
monitoraggio semestrale e valutazione in itinere e finale del sistema scolastico
integrato con la Formazione professionale. I risultati del monitoraggio
e della valutazione costituiscono oggetto di analisi da parte del Comitato paritetico,
che potrà suggerire eventuali osservazioni e proposte migliorative.
Ø Destinatari
Nella Regione Puglia, i destinatari dei percorsi triennali sono giovani
sino 25 anni (non compiuti al momento dell’iscrizione) che hanno assolto o
siano stati prosciolti dal diritto-dovere all’istruzione, privi di titolo di studio
di istruzione secondaria di secondo grado e che, anche a seguito di eventuali
interventi di riconoscimento di crediti formativi in ingresso, si iscrivono ai
percorsi duali volti al conseguimento di una qualificazione di IeFP. I destinatari
dei percorsi di quarto anno sono giovani inoccupati/disoccupati che
hanno conseguito una qualifica triennale in esito ad un percorso di IeFP
realizzato presso un’Istituzione formativa accreditata o presso un Istituto
professionale. Essi possono candidarsi a frequentare il quarto anno per il
profilo professionale corrispondente e, quindi, conseguire il diploma professionale
di tecnico all’interno delle figure professionali di cui all’accordo Stato-
Regioni del 1.8.2019. Gli stessi devono essere residenti nel territorio della
Regione.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Costi
Secondo la dd n. 1323 del 21.10.2019: “POR Puglia Fesr-SE 2014-2020.
Approvazione avviso pubblico OF/2019 offerta formativa di Istruzione e formazione
professionale e relativi allegati, con contestuale prenotazione di
impegno di spesa e disposizione di accertamento ai sensi della dgr n. 1523
del 2.8.2019”, il finanziamento dei percorsi approvati prevede una copertura
del 100% della spesa. Il costo complessivo massimo di ciascun percorso
triennale (per 18 allievi e per 3.200 ore) è pari a € 455.040,00. Il costo del
primo anno del percorso in Puglia è di € 156.420,00 (455.040,00 / 3.200 *
1.100). Applicando tale parametro di costo, stabilito dalla Regione, al numero
degli iscritti al primo anno dei percorsi triennali delle Istituzioni formative
nell’a.f. 2019/20 (dato Inapp), risulta che il costo ora corso ammonta
a € 142,20, il costo annuale per allievo corrisponde a € 10.075,36, mentre il
costo medio orario per allievo ammonta a € 9,16. Il numero dei destinatari
delle attività formative non dovrà essere inferiore a 10 allievi al primo anno
e con un massimo di 18 allievi. Nell’anno formativo di riferimento non erano
attivati percorsi duali.
Ø Quarto anno
La sperimentazione del IV anno di IeFP per l’acquisizione del diploma
di tecnico è stata avviata in Puglia con modalità duale dalla dd n. 129 del
10.11.2016 e dalla dd n. 864 del 21.11.2016 (29 percorsi nelle IF). I percorsi
di quarto anno con modalità duale sono stati avviati solo nel 2017. A tutt’oggi,
i percorsi di 990 ore hanno competenze di base per 280 ore, competenze
tecnico-professionali per 215 ore e applicazione pratica in alternaza rafforzata
e apprendistato per il diploma professionale per 495 ore. I larsa sono
extracurricolari. I progetti formativi annuali finalizzati al conseguimento
del diploma professionale di tecnico IeFP (quarto anno) sono segnalati fino
all’a.f. 2022/23.
– a.f. 2016/17: n. percorsi 29; n. allievi 322
– a.f. 2017/18: n. percorsi 29; n. allievi 351
– a.f. 2018/19: n. percorsi 58; n. allievi 517
– a.f. 2019/20: n. percorsi 28; n. allievi 282
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d; n. allievi n.d
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d; n. iscritti n.d
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d; n. iscritti n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La dd n. 7 del 17 febbraio 2015 è stata emanata in esecuzione alla lr
n. 22/2012 in materia di apprendistato, determinandone le linee di indirizzo
degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione.
L’apprendistato per il diploma professionale si fonda sull’art. 43 del d.lgs
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81/2015 e dal dm del 12.10.2015, come recepito dalla legge regionale n. 26
del 19.6.2018 “Apprendistato e norme in materia di Botteghe Scuola” e dalla
dgr n. 2433 del 21.12.2018, recante le “Linee guida per l’attuazione dei
percorsi in apprendistato e del Sistema Duale”. In caso di attivazione di
contratto di apprendistato di primo livello, per le ore di formazione svolte
presso l’Istituzione formativa, il datore di lavoro è esonerato da ogni obbligo
retributivo, mentre per le ore di formazione è riconosciuta all’apprendista
una retribuzione pari al 10% di quella dovuta. È prevista la possibilità di
inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto a quello spettante
in applicazione del CCNL ai lavoratori addetti a mansioni che richiedono
qualificazioni corrispondenti a quelle al cui conseguimento è finalizzato
il contratto o, in alternativa, di stabilire la retribuzione dell’apprendista in
misura percentuale e proporzionata all’anzianità di servizio (artt. n. 42 e
43 d.lgs del 81/2015). La Puglia non ha avviato percorsi di duale fino al
2016. Sono stati avviati percorsi di quarto anno con modalità duale solo
nel 2017. Il Piano formativo individuale è redatto dall’Istituzione formativa
con il coinvolgimento del datore di lavoro. Per avere diritto alla valutazione
e certificazione finale, l’apprendista deve aver frequentato almeno i tre
quarti sia della formazione interna che della formazione esterna presente
nel PFI. Attualmente, sono previsti percorsi triennali duali in alternanza simulata,
alternanza rafforzata e apprendistato di primo livello ai sensi del
dd n. 1649 del 20.10.2022. Con avviso pubblico DIPPROF/2022 (dd n. 1153
del 25.7.2022) sono avviati anche percorsi formativi per l’acquisizione del
diploma professionale di IV anno nel sistema duale. I destinatari sono giovani
che hanno conseguito una qualifica triennale presso una Istituzione
formativa accreditata o presso un Istituto professionale. Sono stati 282 gli
iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni formative nell’a.f.
2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo minimo per il primo anno
(a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse
del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a 362 allievi promossi/
certificati in percorsi duali. A questo scopo sono stati stanziati per la Puglia
dal MLPS € 1.354.758,00.
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➢ Struttura
Sardegna
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
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Ø Normativa
– Protocollo MIUR-Regione del 1.8.2003
– Intesa con Mpi e atto indirizzo del 19.3.2008 (percorsi integrali per
licenza media)
– Protocollo con Mpi del 24.10.2008 (azioni sperimentali per OF)
– Accordo territoriale del 9.6.2011 (sussidiarietà)
– Intesa n. 64 dell’8.3.2018 (accreditamento IS)
– Dgr n. 5/20 dell’8.2.2006 (IeFP per giovani superiori a 16 anni)
– Dd n. 28113/2766/FP del 27.7.2009 (avviso presentazione progetti)
– Dd n. 43/32/2010, dgr del 7.10.2005, dd n. 114/05, cir. n. 17727/10 (accreditamento)
– Dd n. 11163/1008/FP del 09.4.2010 (avviso di chiamata costituzione catalogo)
– Dd n. 24077/2072/FP del 26.4.2012 (avviso Nuovi apprendimenti)
– Dd n. 23292/2702/FP del 22.5.2013(linee guida progetti)
– Dd n. 44244/6707/FP del 1.10.2013, dd n. 6687/465/FP del 18.2.2014
(percorsi Ardisco)
– Dd n. 25611/3076/FP del 5.6.2013 (Nuovi apprendimenti)
– Dd n. 6687/465.FP del 18.2.2014 (percorsi Ardisco a.f. 2014/15)
– Dd n. 934/42/FP del 13.1.2014 (linee guida apprendistato IeFP)
– Dgr n. 24/10 del 19.5.2015 (IeFP a.f. 2015/16)
– Dd n. 741 del 13.4.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dd n. 41933/5533 del 16.12.2016 e dd n. 2425 del 5.7.2017 (scorrimento
graduatoria)
– Dd n. 2897 del 1.8.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
– Dgr n. 44/15 del 5.9.2018, dd n. 48859 del 9.11.2018, dd n. 5914 del
4.12.2018 (IeFP 2018/19 e 2019/20)
– Dd n. 4290 del 6.11.2019 (IeFP 2019/20)
– Dd n. 881 del 9.4.2020 (IeFP 2020/21)
– Dd n. 36/16 del 17.7.2020 (V anno), dd n. 1964 del 30.4.2021 (IV anno)
– Dd n. 5428/81446 del 15.10.2021 (riapertura dei termini triennali 2021-
2024)
– Dd 17/32 del 19.5.2022 (I-III, IV e V anno), dd n. 1964 del 30.4.2021 (IV
anno)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali)
Dall’a.f. 2003/04 percorsi di Formazione professionale integrale, cessati
al primo anno dall’a.f. 2006/07. Dall’a.f. 2006/07 sono stati attivati solo percorsi
extra-accordo. Dall’a.f. 2009/10 sono stati segnalati: a) percorsi “SIS”
(Scuola e Integrazione in Sardegna) triennali integrati (Azione 2), di durata
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
pari a 2.970 ore, gestiti dagli Enti di formazione riconosciuti dalla Regione.
Sono invece estinti i percorsi SIS di un anno (990 ore e 1.200 ore) rivolti
a giovani drop out con oltre 16 anni in possesso della licenza media (Azione
1). Entrambi questi percorsi erano solo di II livello EQF; b) “Nuovi apprendimenti”
percorsi di un anno di 1.200 ore di decisione 85/368/CEE, II
livello EQF. Dal 2014/15 fino al 2015/16 erano operanti: a) avvisi “Ardisco”
e “Ardisco Ancora”: percorsi nell’ambito delle 22 qualifiche del Repertorio
nazionale e con conseguente livello III EQF. Solo nell’a.f. 2014/15 vi sono
stati percorsi annuali (di 1.000 ore), mentre i percorsi biennali (in genere di
1.000 ore) sono stati presenti anche nell’a.f. successivo. Tra questi si conta
un percorso presso l’Ipsar di Tortolì per 15 alunni, di fatto in sussidiarietà
complementare (Garanzia Giovani a.f. 2015/16 e 2016/17), preceduto da una
sperimentazione Ardisco presso l’Ipsia Ferrari di Iglesias negli a.f. 2013/14
e 2014/15. Da notare, inoltre, che la qualifica biennale “Benessere” contava
2.400 ore, considerando 1.800 ore per la qualifica e 600 ore di abilitazione.
Dall’a.f. 2016/17 sono operanti nei CFP i primi percorsi triennali di IeFP,
tutti di 990 ore (2.970 ore nel triennio), anche quelli nel settore “Benessere”.
I primi triennali a qualifica (dal 2018/19 soltanto in duale) sono stati realizzati
con uno sfasamento rispetto all’inizio della scuola ed è per questo motivo
che non sono stati segnalati nel Rapporto sulla IeFP dell’Inapp per l’a.f.
2016/17, ma solo dall’anno formativo successivo. Attualmente, con determinazione
n. 5428/81446 del 15.10.2021 è stata autorizzata la riapertura dei
termini per la presentazione delle domande dei percorsi a valere sull’avviso
IeFP 2020, ma per gli anni formativi 2021-2024. Riguardo alla IeFP delle
scuole, nell’a.f. 2011/12 si è optato per l’avvio di 145 percorsi triennali presso
gli IPS in base al modello “integrativo” dell’intesa del 16.12.2010 e all’accordo
territoriale del 9.6.2011 tra MIUR, Assessorato al lavoro e Assessorato
alla PI della Regione Sardegna. Il modello “sussidiario integrativo”, ad esaurimento,
è in via di sostituzione con quello sussidiario ex d.lgs n. 61/2017
dall’a.f. 2018/19 (dgr n. 44/15 del 5.9.2018). Dopo alcuni anni di stasi si è
assistito a una ripresa dei percorsi delle IS, a cominciare dall’a.f. 2014/15,
riallineati al terzo anno ai fini della qualifica. Dall’a.f. 2018/19 viene previsto
un quarto anno in duale (riproposto con dd n. 1964/2021 ma con inizio
effettivo nell’a.f. 2022/23). Inoltre, saranno avviati in via sperimentale, per
l’anno formativo 2023/24, i percorsi formativi di quinto anno per consentire
ai cittadini in possesso del diploma professionale di tecnico di iscriversi, a
conclusione del quarto anno, ai percorsi per il conseguimento del diploma
di tecnico superiore (livello V EQF). Nell’a.f. 2022/23, la Regione Sardegna
attiva 10 percorsi triennali di IeFP erogati con modalità di apprendimento
duale, costituendo un elenco di percorsi valido per due cicli formativi triennali,
ovvero per gli anni formativi 2022/2025 e 2023/2026.
Ø Sede di svolgimento
Iscrizione e sede dei percorsi di IF sono presso i CFP. Le scuole accreditate
per percorsi IeFP delle IS sono operative a partire dall’a.f. 2004/05.
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164
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione è presso l’IS secondo il modello sussidiario.
Sono accreditati Enti senza fini di lucro, consorzi e imprese. Le Istituzioni
scolastiche devono essere accreditate in conformità al sistema di accreditamento
regionale, secondo quanto previsto dall’Intesa n. 64 dell’8.3.2018, con
specifiche modalità semplificate.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12 nei percorsi del modello sussidiario integrativo le
competenze di base e tecnico-professionali sono insegnate da personale
della scuola. In carenza di organici c’è possibilità di accordo con le Agenzie
formative accreditate nel rispetto dei vincoli finanziari. I docenti dei
percorsi delle Istituzioni formative provengono dalle Agenzie accreditate.
Riguardo ai formatori, la Regione non obbliga ad utilizzare il CCNL di categoria
della Formazione professionale. Normalmente viene applicato un
contratto generico.
Ø Articolazione oraria
Dall’a.f. 2011/12 i percorsi del modello sussidiario integrativo sono stati
attuati dalle Istituzioni scolastiche nell’ambito dell’autonomia e flessibilità. I
primi due anni non presentavano diversità rispetto ai percorsi tradizionali,
ma al terzo (a.f. 2013/14) si realizzava una curvatura regolata dalle linee
guida. I percorsi in sussidiarietà nelle IS si attivano in classi autonome,
non integrate negli ordinari percorsi quinquennali, assumendo gli standard
formativi e la regolamentazione dell’ordinamento dei percorsi di IeFP. Sono
attivabili dall’a.f. 2016/17 i primi percorsi triennali di 2.970 ore (990 anno)
compreso “benessere”. Attualmente, nella prima annualità sono previste 300
ore di impresa formativa simulata (IFS), rivolta in particolare ai destinatari
che non hanno ancora compiuto il quindicesimo anno di età. L’impresa
formativa simulata è propedeutica all’alternanza formazione lavoro o all’apprendistato,
che saranno realizzati nelle annualità successive. Nel caso in
cui vi siano destinatari che abbiano già compiuto il quindicesimo anno di
età è possibile attivare contratti di apprendistato già dal primo anno. Nella
seconda annualità sono realizzate 500 ore in alternanza formazione lavoro o
in apprendistato. Nella terza annualità sono previste 600 ore di formazione
in alternanza formazione lavoro o in apprendistato e 100 ore in IFS. Il percorso
didattico prevede l’acquisizione di competenze culturali di base e di
competenze tecnico professionali nelle ore restanti. I percorsi formativi per
il diploma di tecnico hanno durata annuale per un monte ore complessivo
pari a 990 di cui 495 ore di formazione d’aula e 495 ore svolte in formazione
interna all’azienda presso cui il destinatario sarà assunto attraverso lo
strumento dell’apprendistato per il diploma professionale o (in alternativa)
in alternanza formazione lavoro.
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165
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: personalizzazione, orientamento in ingresso
ed in itinere, accompagnamento, moduli di sostegno e di approfondimento
e attività motorie. I partecipanti ricevono gratuitamente i libri di
testo, le dispense, i materiali didattici e l’abbigliamento professionale utile
per l’inserimento nei Centri e sono coperti da assicurazione durante l’attività
di alternanza formazione lavoro.
Ø Esiti e certificazioni
L’attestato di qualifica viene rilasciato dalla Regione ai destinatari, al
termine dei percorsi triennali a seguito del superamento dell’esame. La deliberazione
della giunta regionale n. 33/9 del 30.6.2015 attribuisce alla Regione
la qualità di soggetto titolare per l’individuazione, validazione e certificazione
delle competenze ai sensi del d.lgs n. 13 del 16 gennaio 2013. L’esame
è organizzato nel rispetto della disciplina regionale definita in attuazione
dell’accordo delle Regioni e Province Autonome del 20.2.2014, che verrà
aggiornata al fine di ricondurla al quadro normativo delineato dal d.lgs n.
13/2013, secondo quanto previsto dalla dgr n. 44/15 del 5.9.2018. Agli allievi
dei percorsi per il conseguimento della licenza media viene consegnata
una certificazione sul percorso e sulle competenze acquisite. I frequentanti
devono ottenere la licenza media per poter conseguire una qualifica di Formazione
professionale. Il destinatario che dovesse interrompere la frequenza
del percorso formativo prima del triennio, potrà ricevere un attestato di
competenza ai sensi dell’accordo del 1.8.2019, recepito dalla Regione con
dgr n. 45/5 del 14.11.2019. Le certificazioni sono in conformità con il decreto
interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione
delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema
nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
La regolamentazione regionale in materia di IeFP, nel rispetto dei livelli
essenziali delle prestazioni di cui al capo III del decreto legislativo n. 226
del 2005, definisce in particolare le modalità di riconoscimento dei crediti,
spendibili nel sistema di istruzione, formazione e lavoro. Inoltre, è previsto
il riconoscimento di crediti in ingresso, con moduli di accoglienza comprensivi
di un servizio per l’accertamento di conoscenze, capacità e competenze
acquisite. Secondo l’accordo territoriale di cui all’art. 7, comma 2, del d.lgs
n. 61/2017, sottoscritto il 3.12.2018, tra la Direzione generale dell’Assessorato
della pubblica istruzione e l’Ufficio scolastico regionale, si garantiscono
i passaggi tra i due sistemi di Istruzione professionale e di Istruzione e formazione
professionale, nel rispetto di quanto previsto dall’accordo n. 100/
CSR del 10.5.2018.
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166
Ø Governo del sistema
La materia della formazione è in capo all’Assessorato regionale del
Lavoro. È in funzione una Commissione paritetica Regione-Usr per l’approvazione
dei percorsi di IeFP. In precedenza, era stato istituito un tavolo
di lavoro con i rappresentanti dell’Assessorato al Lavoro, Formazione
professionale, cooperazione e sicurezza sociale al fine di definire le norme
di riferimento per lo sviluppo di tutte le fasi degli esami di qualifica. È stato,
inoltre, istituito un Tavolo tematico di supporto alla programmazione
dell’offerta IeFP. Opera nell’ambito dell’Osservatorio regionale sulla dispersione
scolastica ed è disciplinato con la dgr n. 56/28 del 18.10.2016, successivamente
modificata con la dgr n. 48/35 del 17.10.2017. Una Commissione
di valutazione è preposta all’inserimento dei percorsi nel catalogo regionale.
L’offerta effettiva di percorsi IeFP, che potranno essere erogati dalle Agenzie
formative o dagli Istituti professionali a partire dall’anno scolastico 2019/20,
viene costruita sulla base di un sistema unico di acquisizione delle iscrizioni,
disponibile sul SIL Sardegna e gestito dall’Assessorato del Lavoro. L’offerta
formativa reale sul territorio viene definita sulla base delle preferenze
manifestate attraverso le preiscrizioni.
Ø Destinatari
Per l’a.f. 2022/23, l’offerta formativa è rivolta a ragazzi residenti o domiciliati
in Sardegna che non abbiano già assolto l’obbligo di istruzione e
formazione, in possesso della licenza media e di età inferiore ai 17 anni (ovvero
16 anni e 364 giorni) alla data del 14.9.2022, ossia all’avvio del percorso
formativo. Nei corsi ordinamentali, non più in essere dal 2019, l’età doveva
essere inferiore ai diciotto anni.
Ø Quarto anno
I primi percorsi di quarto anno in duale (dd n. 48859 del 9.11.2018)
sono iniziati nel marzo 2019 ma si sono conclusi nel 2021 a causa della
pandemia. I percorsi hanno una durata di 990 ore suddivise tra ore di aula
(495 ore) e stage in azienda (495 ore). Sono rivolti a residenti o domiciliati
in Sardegna in possesso di una qualifica professionale conseguita a seguito
della frequenza di un percorso di Istruzione e formazione professionale o a
seguito di un contratto di apprendistato. Non sono stati avviati altri percorsi
di quarto anno fino, all’anno formativo 2021/22, nel quale la Regione avrebbe
dovuto avviare alcuni percorsi di quarto anno finalizzati al conseguimento
del diploma professionale di tecnico, con inizio 2022. Pertanto, si è dato
continuità ai percorsi di IV anno solo nell’a.f. 2022/23.
– a.f. 2018/19: percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2019/20: percorsi 1; n. allievi 9
– a.f. 2020/21: percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2021/22: n. percorsi 0; n. iscritti 0
– a.f. 2022/23: n. percorsi 5; n. iscritti n.d.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Quinto anno
I percorsi di V anno che consentiranno nel 2023 di conseguire il diploma
(EQF 4) saranno aperti per il primo anno a coloro che termineranno i
percorsi di quarto anno conseguendo il diploma professionale di tecnico
nel 2022, nonché a coloro che li termineranno nei cicli di programmazione
successivi.
Ø Costi
Il riferimento che determina per la Regione Sardegna i costi standard è
ancora la dd n. 57661/6692/F.P. del 23.12.2015, ossia lo studio metodologico
per i nuovi percorsi triennali, oggi a regime. Per l’a.f. 2019/20 si veda ancora
la dd n. 5914 del 4.12.2018: “Approvazione avviso pubblico per la presentazione
di proposte progettuali per percorsi di Istruzione e formazione professionale
per il conseguimento della qualifica professionale di cui all’art. 17, comma 1,
lett. a), del d.lgs 226/2005 e sperimentazione del sistema duale”. La determinazione
porta l’UCS di processo ora corso a € 113,00 per le ore di attività
in aula e a € 89,00 per le ore di attività in azienda mentre l’UCS di risultato
ammonta a € 0,60. Al totale va aggiunto il rimborso spese di viaggio (2.469 a
percorso). Per la definizione del finanziamento spettante a fronte dell’attuazione
dei percorsi formativi, dunque, la Regione autonoma della Sardegna
adotta una combinazione di tabelle standard di costo unitario, applicando:
a) le UCS ora corso alle ore di percorso formativo previste; b) l’UCS ora allievo
al monte ore allievi effettivi, ossia ai destinatari che hanno frequentato
almeno il 70% delle ore corsuali; c) il rimborso spese di viaggio. Pertanto, il
costo del percorso viene dato dalla formula: ucs ora corso*n. ore previste+ucs
ora allievo*numero di ore*numero di allievi effettivi + rimborso spese viaggio.
Ne deriva un costo complessivo a percorso di € 128.576,00 che costituisce il
nuovo parametro di riferimento. Applicando il parametro di costo stabilito
dalla Regione al numero degli iscritti al primo anno dei percorsi triennali
delle Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20, risulta che il costo annuale per
allievo corrisponde a € 7.312,38, il costo ora corso corrisponde a € 129,87,
mentre il costo medio orario per allievo ammonta a € 7,39. Il numero minimo
di allievi per classe finanziabile è 14 allievi, pari all’80% del numero di
posti disponibili richiesto per l’avvio dei percorsi formativi, ossia 18.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha regolamentato l’apprendistato di I livello. Le linee guida
per la sperimentazione dei percorsi formativi nell’apprendistato per la qualifica
ed il diploma professionale prevedono percorsi per un monte di 990
ore annue (500 in modalità strutturata e 490 non). Di queste 320 sono erogate
presso il soggetto attuatore e 670 presso l’impresa. È prevista la figura
del formatore formale tecnico-professionale interno all’azienda (maestro).
Si prevede che parte della formazione formale tecnico-professionale, pari
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168
ad almeno 80 ore (erogata di norma dall’impresa), venga realizzata in fase
di prima attuazione presso il soggetto attuatore. L’avvio formale alla sperimentazione
del sistema duale in Sardegna è stato dato nel 2019, sulla base
di quanto disposto dalla dgr n. 44/15 del 5.9.2018 in attuazione del nuovo
quadro normativo definito dal decreto legislativo n. 61/2017 e dettagliato
nell’accordo siglato dall’Usr e dalla Regione. Per l’a.f. 2022/23, l’Assessorato
regionale del Lavoro ha pubblicato: a) un “Avviso pubblico per la presentazione
di percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP) in sistema
duale per il conseguimento della qualifica professionale di cui all’art. 17, comma
1, lett. a), del d.lgs 226/2005. Anni formativi 2022-2025 e 2023- 2026”; b)
un avviso per la presentazione di proposte progettuali per percorsi di quarto
anno in sistema duale per il conseguimento del diploma professionale (dd.
n. 0001964 Protocollo n. 0047588 del 30.04.2021). L’avviso, dell’a.f. 2021/22
ma partito effettivamente l’anno successivo, è rivolto a soggetti residenti
o domiciliati in Sardegna in possesso della domanda di partecipazione telematica
(DPT) di una qualifica professionale di operatore. Il limite d’età
entro cui i potenziali destinatari possono essere assunti con un contratto
di apprendistato per il diploma professionale è di 25 anni e 364 giorni al
momento della stipula. Sono stati 422 gli iscritti in duale degli anni I-II-IIIIV
presso le Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere
come obiettivo minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma
Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e delle risorse
ordinarie assegnate è pari a 263 allievi promossi/certificati in percorsi duali.
A questo scopo sono stati stanziati per la Sardegna dal MLPS € 781.415,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Sicilia
2009/10
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2018/19
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2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
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Ø Normativa
– Protocollo del 19.09.2003
– Accordo territoriale del 22.10.2003 (IeFP)
– Accordo territoriale del 26.01.2011 (sussidiarietà)
– Accordo del 5.2.2015 (IeFP serali)
– Accordo territoriale (ddg n. 5562 del 24.10.2018)
– Ddg n. 341/10 (offerta sussidiaria)
– Ddg n. 342/10 (recepimento accordo del 29.4.2010)
– Ddg n. 231 del 13.9.2011 (linee guida)
– Ddg n. 3697 e n. 3808 del 15.9.2011 (IeFP a.f. 2010/11)
– Ddg n. 4522 del 14.11.2011 (percorsi IF 1° anno a.f. 2011/12)
– Ddg n. 2 del 22.10.12 (IeFP a.f. 2012/13)
– Ddg n. 38 del 15.11.12 e n. 60 del 16.11.12, ddg n. 4227/12 e ddg n.
5347 del 21.12.2012 (IF a.f. 2012/13)
– Ddg n. 5242 (costi 1°anno 2012/13)
– Da n. 28/2013 (accreditamento)
– Ddg n. 1797/14 e ddg n. 4146 del 30.9.2013 (IeFP a.f. 2012/13)
– Ddg n. 4658 e n. 4669 del 24/25.10.2013 (costi a.f. 2013/14)
– Ddg n. 1070/14 e cir. 02/2014 (IeFP a.f. 2014/15)
– Dgr n. 113/14 e dgr n. 212/14 (linee guida)
– Ddg n. 8193 del 2.11.2015 (IeFP 2015/16)
– Ddg n. 1757 del 19.4.2016 e ddg n. 7936 del 22.12.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Lr n. 8 del 17.5.2016 (istituzione del repertorio delle qualificazioni)
– Lr n. 29/2016 (certificazione delle competenze)
– Ddg n. 1348 del 6.4.2016 e ddg n. 6060/2016 (IV anno a.f. 2016/17)
– Ddg n. 307 del 26.7.2017 e dgr n. 57 del 5.4.2018 (linee guida)
– Ddg n. 78 del 12.1.18 e ddg n. 4722 del 25.9.18 (IeFP a.f. 2017/18)
– Ddr n. 157 del 5.4.2018 e ddg n. 460 del 15.11.2018 (linee guida IeFP)
– Ddg n. 3651 dell’8.8.2018 e dds n. 4918 del 4.10.2018 (IeFP a.f. 2018/19)
– Ddg n. 4756 del 26.9.2018 (IV anni 2018/19)
– Ddg n. 2477 del 4.6.2019 e circ. n. 16 del 10.7.2019 (IeFP 2019/20)
– Da n. 377 del 28.2.2020 (nuovo Repertorio)
– Circ. n. 21 del 14.7.2020 e nota del 29.9.2020, ddg n. 377 del 7.4.2021
(IeFP 2020/21 e IV anno)
– Circ. n. 14 del 3.8.2021 (IeFP I anno 2021/22)
– Ddg n. 1277 del 14.7.2021 (linee guida).
– Ddg n. 1438 dell’11.8.2022, ddg n. 2388 del 25.11.2022 (IeFP a.f. 2022/23)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali)
Dall’a.f. 2003/04 percorsi di Formazione professionale integrale. I percorsi
integrati sono partiti per un solo triennio nell’a.f. 2003/04, concludendosi
nell’a.f. 2005/06. L’a.f. 2006/07 non ha visto studenti partecipanti ai
percorsi integrati. Nuovi trienni integrati sono stati programmati a partire
dall’a.f. 2007/08 e si sono conclusi nell’anno 2009/10. L’accordo territoriale
permetteva sia la sussidiarietà integrativa, realizzata negli Istituti professionali
a partire dall’a.f. 2011/12, che quella complementare (avviata nell’a.f.
2012/13 con 3 percorsi). Quest’ultima si riferiva al modello complementare
di IeFP nel quale IF e IS adottano gli stessi obiettivi formativi regionali.
Nell’a.f. 2018/19 è stato adottato il modello sussidiario ex d.lgs n. 61/2017
(accordo territoriale 22.10.2018). Nell’a.f. 2022/23 la Regione ha messo in
campo nuovi percorsi triennali, sia ordinamentali che duali, ma non ha ancora
confermato ad oggi i percorsi di IV anno. È previsto, ma non attuato,
il V anno integrativo (linee guida 2021).
Ø Sede di svolgimento
Fino al 2010/11, accoglievano le iscrizioni le strutture formative accreditate
(percorsi di FP integrale) o gli Istituti di istruzione secondaria
di secondo grado (percorsi integrati). Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene
presso l’Istituzione scolastica secondo il modello sussidiario integrativo e
presso l’Istituzione formativa nei percorsi di IeFP integrale. Sono accreditati
i soggetti formativi pubblici e privati giuridicamente autonomi. Sono
esentati dall’accreditamento le IS pubbliche. Gli Istituti professionali sono
considerati di diritto Istituzioni formative accreditate (linee guida 2021 approvate
con deliberazione n. 287 del 1 luglio 2021). Le linee guida regionali
danno indicazioni in ordine alle procedure e modalità per la realizzazione
dei percorsi IeFP in co-progettazione. Possono presentare istanza per il finanziamento
gli Enti di formazione professionale in possesso dei requisiti
previsti dalle linee guida vigenti e i Centri provinciali per l’istruzione degli
adulti (CPIA), nell’ambito delle competenze regolate dalle stesse linee guida
regionali. Tali soggetti devono essere accreditati ai sensi del regolamento
per l’accreditamento 2015 (dp n. 25 del 1.10.2015) per la macrotipologia
formativa “A - Obbligo di istruzione e formazione”.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario integrativo i docenti sono della
scuola per tutte le competenze. Non è previsto il coinvolgimento delle
Agenzie formative all’interno dell’offerta sussidiaria realizzata dagli IP. Nei
percorsi di IeFP a titolarità delle Istituzioni formative (IF) i docenti delle
competenze di base provengono dalle stesse IF. I docenti sono inquadrati
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172
nel CCNL della Formazione professionale. In caso di utilizzo di personale
esterno i docenti seguono i contratti collettivi nazionali di riferimento.
Ø Articolazione oraria
I percorsi triennali per la qualifica delle Istituzioni formative accreditate
e i percorsi triennali del modello sussidiario complementare realizzati
nelle Istituzioni scolastiche dall’a.f. 2019/20 comprendono 1.056 ore
nel primo e secondo biennio. Le competenze di base interessano 1.353 ore
nel triennio (495-462-363). Sempre nel triennio, le ore tecnico-professionali
sono 1.452 (561-429-462). Le ore di stage/laboratorio/simulazione aziendale/
alternanza - PCTO sono 396 (165 al 2° anno e 231 al 3° anno). La Regione
riconosce, nell’ambito dell’autonomia delle IF e IS, una flessibilità tra le aree
formative pari al 10% e una flessibilità all’interno delle singole aree formative
pari al 20%. In presenza delle risorse finanziarie necessarie, si possono
attuare larsa (esterni alle 1.056 ore) entro il limite del 15% del monte ore
annuo (massimo 158 ore annue). I percorsi triennali del modello sussidiario
integrativo realizzati nelle Istituzioni scolastiche hanno un numero di ore
annue pari a 1.056. Le Istituzioni scolastiche utilizzano di norma le quote
di autonomia (art. 5, comma 3, lettera a, del dpr n. 87/2010) per il potenziamento
delle attività e degli insegnamenti di indirizzo e professionalizzanti,
e quelle di flessibilità (di cui al comma 3, lettera c, dello stesso art. 5) per
le attività e gli insegnamenti di indirizzo. La soglia minima per gli insegnamenti
e le attività di indirizzo richiesta dalla Regione prevede al 1° anno 396
ore, al 2° anno 396 ore e al 3° anno 561 ore. Si prevede, inoltre, la possibilità
di un’offerta integrativa di alternanza scuola-lavoro. Nell’Accordo di cui al
ddg n. 5562 del 24.10.2018 c’è uno specifico articolo che riguarda interventi
per ragazzi orientati a una qualifica che si sono iscritti in un IP dove
non si eroghi IeFP. In quel caso si considera un’obbligazione onerosa per
le scuole quella di progettare interventi integrativi. Tali interventi devono
essere realizzati nell’ambito del monte ore curricolare ordinamentale (dd n.
1277/2021). L’anno formativo ha inizio nel mese di settembre e si conclude
nel mese di agosto. Non deve durare più di 9 mesi (220 giorni).
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: accoglienza, orientamento, personalizzazione,
tutor, sostegno a fasce deboli (larsa). Il finanziamento comprende i
costi di docenti formatori, tutor, coordinatori, orientatore, valutatore, tutor
e personale amministrativo, le spese di gestione (materiale di facile consumo,
spese generali, materiale didattico), l’assicurazione allievi, il rimborso
spese trasporto allievi e l’eventuale presenza di disabili (massimo 2). Sono
consentiti larsa i cui costi non ricadano nell’operazione finanziata. I larsa
hanno la finalità di recuperare le conoscenze di base e riequilibrare i livelli
degli apprendimenti, approfondire le conoscenze acquisite, implementare e
valorizzare le eccellenze.
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173
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Esiti e certificazioni
Le prove di valutazione sono impostate in riferimento agli standard
formativi minimi e utilizzano griglie di osservazione, prove scritte, assegnazione
di compiti autentici e controllo qualità dei prodotti. Viene rilasciato
alla fine del biennio il certificato di assolvimento dell’obbligo di istruzione.
Al termine del III anno dei percorsi di IeFP è previsto un attestato di qualifica
professionale. Per la valutazione in itinere l’Istituzione formativa registra,
durante l’anno, gli esiti delle verifiche sulla scheda allievo. I servizi del
Sistema di certificazione regionale si rivolgono alle persone che partecipano
a percorsi formativi, che mirano a sviluppare le competenze afferenti a uno
standard del Repertorio regionale delle qualificazioni e sono interessate a
valorizzare le competenze conseguite in itinere o in esito. Il sistema di certificazione
richiama il quadro di riferimento dell’accordo del 1.8.2019, recepito
con deliberazione n. 465 del 13 dicembre 2019. A seguito della messa
a regime del sistema di certificazione possono essere certificabili anche le
singole competenze afferenti agli obiettivi e ai profili previa progettazione
formativa in unità di apprendimento (Uda). Gli enti titolati all’erogazione
della certificazione delle competenze acquisite in contesti di apprendimento
formali sono rappresentati dagli Organismi accreditati dalla Regione Siciliana
per la formazione. Le certificazioni sono in conformità con il decreto
interministeriale del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione
delle linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema
nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
Le Istituzioni scolastiche e gli Organismi formativi sono tenuti a certificare
il riconoscimento dei crediti formativi per il passaggio dal sistema di
Istruzione al sistema di Istruzione e formazione professionale e viceversa,
certificando le competenze e documentando il percorso formativo. Il riconoscimento
degli apprendimenti e delle competenze acquisiti anche in contesti
non formali e informali deve essere effettuato anche per le persone che intendono
accedere ai percorsi di Istruzione e formazione professionale non
più soggette all’obbligo di istruzione e che abbiano compiuto i 18 anni. I
passaggi tra i due sistemi sono regolati dalla ddg n. 1277 del 14.7.2021, richiamando
quanto stabilito dall’accordo Stato-Regioni n. 100 del 10.5.2018,
dall’intesa n. 155 del 10.9.2020 e dall’accordo n. 156 del 10.9.2020. Al riconoscimento
dei crediti si provvede attraverso specifiche Commissioni presso
le Istituzioni formative, su domanda dei soggetti interessati.
Ø Governo del sistema
È previsto un Organismo regionale di indirizzo, monitoraggio e valutazione
composto dai rappresentanti dell’Assessorato regionale Istruzione, Assessorato
regionale al Lavoro, Usr, Unione province regionali, Anci Sicilia,
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174
Parti sociali. All’aggiornamento e alla revisione del quadro degli standard
regionali provvede periodicamente il Dipartimento regionale dell’Istruzione
e della formazione professionale, sentito il Tavolo tecnico di lavoro di cui al
ddg n. 1532 del 14.4.2011. Tale Tavolo redige le linee guida approvate con
delibera di giunta regionale per i percorsi triennali di Istruzione e formazione
professionale e perviene alla stesura del piano dell’offerta formativa,
sulla base delle prescrizioni delle stesse linee guida regionali. Secondo la lr
n. 29/2016 (Istituzione del sistema regionale di certificazione delle competenze
- SRC) e il successivo dp n. 6 del 7.3.2018, il Sistema di certificazione
regionale disciplina i servizi, di titolarità regionale, relativi all’individuazione,
validazione e certificazione delle competenze acquisite nei contesti di
apprendimento non formali e informali e la certificazione delle competenze
acquisite nei contesti di apprendimento formali. La Regione siciliana, in
qualità di soggetto titolare, è responsabile della governance del sistema, in
quanto svolge la funzione di indirizzo, definendone le caratteristiche e modalità
di funzionamento e regola il sistema: autorizza, infatti, gli enti titolati
all’erogazione dei servizi, stabilendo i criteri per la costituzione degli elenchi
regionali dei presidenti di commissione e degli esperti di settore, definendo
ed aggiornando gli standard di riferimento dei servizi. Inoltre, controlla l’attuazione
del sistema attraverso monitoraggi periodici.
Ø Destinatari
I destinatari sono: 1) gli allievi che hanno concluso il primo ciclo di
istruzione con il superamento dell’esame conclusivo e intendono assolvere
il proprio obbligo di istruzione nel sistema regionale IeFP o, comunque, gli
allievi in possesso dei requisiti per l’inserimento al primo anno IeFP; 2) gli
allievi già inseriti in percorsi IeFP co-progettati e che hanno maturato l’ammissione
al secondo o terzo anno o, comunque, in possesso dei requisiti per
l’inserimento alla seconda o terza annualità IeFP. In coerenza con quanto
stabilito dalle linee guida regionali vigenti, per l’iscrizione al primo anno
possono accedere i giovani fino a 18 anni non compiuti entro il 1 settembre
2022. Eventuali allievi non in continuità di percorso co-progettato, possono
accedere al secondo anno fino a 19 anni non compiuti alla data del 1 settembre
2022, mentre al terzo anno fino a 20 anni non compiuti alla data del 1
settembre 2022. All’interno del finanziamento assegnato per l’attuazione dei
corsi di terza annualità dovrà essere assicurato dagli OdF il riconoscimento
agli allievi del premio di qualifica di € 300,00 nette da erogare solo ad avvenuto
conseguimento del titolo di qualifica.
Ø Costi
La circolare 16/2019 stabilisce che per ciascuna annualità del percorso
di Istruzione e formazione professionale, ordinamentale e duale, l’importo
massimo finanziabile nell’a.f. 2019/20 sia quantificato nella somma
di € 84.000 in classi normali/articolate, queste ultime realizzate dal se-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
condo anno del triennio. Pertanto, applicando tale parametro di costo
stabilito dalla Regione al numero degli iscritti al primo anno dei percorsi
triennali delle Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20, risulta che il costo
ora corso ammonta a € 79,55, il costo annuale per allievo corrisponde a
€ 3.103,10 mentre il costo orario per allievo ammonta a € 2,94. Il numero
minimo degli iscritti alla prima annualità dei percorsi di IeFP è di 22
allievi (20 con allievi disabili) per l’a.f. 2018/19 (saranno 22 almeno fino
all’a.f. 2021/22) per i primi anni e 15 per i successivi. I percorsi devono
avere di norma un massimo di 27 allievi dall’a.f. 2019/20. La frequenza
deve essere almeno il 75% del monte ore. È consentito formare classi
articolate con al massimo 2 indirizzi, esclusivamente per i percorsi di
secondo e terzo anno.
Ø Quarto anno
Dall’a.f. 2005/06 è stato istituito un IV anno di 990 ore massimo 20
allievi (1 corso nel settore turistico), riproposto nell’a.f. 2006/07 (8 corsi nel
settore turistico e servizi d’impresa) e nel 2007/08 (7 corsi nel settore turistico
e servizi d’impresa). Nel 2008/09 sono proseguiti 3 percorsi come
post-qualifica triennale ma non come IV anno. Dall’a.f. 2011/12 i corsi di IV
anno sono nuovamente finanziati. La durata è di 1.056 ore, articolate come
il terzo anno dei percorsi integrali e di sussidiarietà (competenze di base
363 ore, tecnico-professionali 462 ore, formazione sul lavoro 231 ore, con
20 ore di stage). Sono segnalati percorsi nell’a.f. 2021/22 ma relativi all’avviso
n. 40/2021 per l’a.f. 2020/21 (ddg 377 del 7.4.2021), partito in ritardo. I
percorsi 2022/23 non sono ancora stati confermati.
– a.f. 2005/06: n. percorsi 1; n. iscritti 12 (IF)
– a.f. 2006/07: n. percorsi 8; n. iscritti 125 (IF)
– a.f. 2007/08: n. percorsi 7; n. iscritti 119 (IF)
– a.f. 2008/09: n. percorsi 0; n. iscritti 0
– a.f. 2009/10: n. percorsi 0; n. iscritti 0
– a.f. 2010/11: n. percorsi 0; n. iscritti 0
– a.f. 2011/12: n. percorsi 92; n. iscritti 1.757 (IF)
– a.f. 2012/13: n. percorsi 110; n. iscritti 2.228 (IF + IS)
– a.f. 2013/14: n. percorsi 92; n. iscritti 3.582 (IF + IS)
– a.f. 2014/15: n. percorsi 28; n. iscritti 435 (IS)
– a.f. 2015/16: n. percorsi 94; n. iscritti 1.710 (IS)
– a.f. 2016/17: n. percorsi 96; n. iscritti 1.654 (IF + IS)
– a.f. 2017/18: n. percorsi 166; n. allievi 2.935 (IF + IS)
– a.f. 2018/19: n. percorsi 65; n. allievi 1.247 (IF + IS)
– a.f. 2019/20: n. percorsi 141; n. allievi 2.786 (IF + IS)
– a.f. 2020/21: n. percorsi 0; n. allievi 0
– a.f. 2021/22: n. percorsi 105; n. iscritti n.d. (IF)
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. iscritti n.d. (IF)
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Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha regolamentato l’apprendistato di I livello e ha avviato la
sperimentazione con attività formative. La prima pubblicazione dell’avviso
pubblico è del febbraio 2014. La formazione è affidata a partenariati locali,
costituiti almeno da un organismo di formazione accreditato, un’Istituzione
scolastica accreditata e un Centro provinciale per l’istruzione degli adulti.
La deliberazione n. 281 del 31.7.2018 riporta le nuove linee guida per lo
sviluppo e la diffusione nella Regione Sicilia dell’apprendistato di I livello
tramite il modello dell’apprendistato. La ddg n. 1796 del 9.5.2019 riporta
l’avviso pubblico per la realizzazione dell’offerta formativa in apprendistato
per l’a.f. 2019/20. I percorsi a qualifica hanno una durata contrattuale massima
di 36 mesi; per i percorsi di diploma è di 12 mesi. Sia per la qualifica
che per il diploma, la formazione esterna è massimo il 60% del totale per
il secondo anno e 50% per il terzo. Il modello si basa su un contributo
pubblico per i servizi realizzati dall’Istituzione scolastica o formativa per
accompagnamento al lavoro, co-progettazione formativa, formazione esterna,
tutoraggio formativo, spese di traporto, vitto e alloggio dell’apprendista.
La sperimentazione del sistema duale è partita nel 2016 (ddg n. 6874 del
10.11.2016). Riguarda percorsi di primo anno e l’avvio di percorsi di quarto
anno per il conseguimento del diploma professionale. Più recentemente, la
circolare n. 14 del 3.8.2021 stabilisce l’avvio di percorsi di secondo anno in
modalità duale di Istruzione e formazione professionale. L’importo massimo
finanziabile è quantificato in € 84.000,00 (€ 86.000,00 per figure considerate
prioritarie) per 1.056 ore, con un numero minimo di 22 allievi e un massimo
di 27. Sono stati 3.480 gli iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le
Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo
minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso
l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate
è pari a 2.985 allievi promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo
sono stati stanziati per la Sicilia dal MLPS € 10.094.496,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Toscana
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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178
Ø Normativa
– Protocollo MIUR-Regione del 24.7.2003
– Accordo territoriale del 24.02.2011
– Accordo territoriale IS in dgr n. 217/12 e modifica in dgr n. 53/13
– Accordo Regione-Usr approvato con dgr del 21.5.2018 ai sensi del d.lgs
n. 61/2017
– Lr n. 32/2002 (TU Istruzione e FP)
– Dgr n. 347 del 19.4.2004 (sistema delle competenze regionale in standard
nazionali)
– Dgr n. 72/04 (IeFP per a.f. 2004/05)
– Dgr n. 6299/04 (IeFP per a.f. 05/06)
– Lr n. 63/2009 (modifiche TU 32/02)
– Dgr n. 2923/10 (avviso percorsi 2010/11)
– Dgr n. 1033/10 (sentenza c.cost. n. 309 del 2.11.2010 illegittimità art.
13, c.2,3 TU modif.)
– Dgr n. 1103 del 28.12.2010 (piano regionale dell’offerta 2011/12)
– Dgr n. 40 del 31.1.11 (offerta regionale per l’IeFP), dgr n. 69 del 14.2.11
(sussidiarietà)
– Dd n. 240/2011 (costi UCS)
– Dgr n. 1/111 del 12.12.2011 (alternanza)
– Dgr n. 41 del 30.1.2012 (IS a.f. 2012/13), dd n. 1512/12 e dgr n. 259/12
(format IS)
– Dgr n. 259 del 2.4.2012 e dgr n. 1207/2012 (IeFP a.f. 2012/13)
– Dgr n. 609/2012 (apprendistato)
– Dd n. 4316/2013 (linee guida IeFP) e dd n. 4485/2013 (piano IS a.f. 2013/14)
– Dd n. 4301/2013 e dd n.1656/2013 (certificazioni, accompagnamento)
– Lr n. 59 del 14.10.2014 (IeFP)
– Dgr n. 920/2015 (IeFP 15/16) e dgr n. 1230 del 15.12.2015 (protocollo
per il duale)
– Dgr n. 1407/2016, dgr n. 416 del 16.4.2018 e smi (accreditamento)
– Dgr n. 359/2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dgr n. 336 del 3.4.2017 (linee guida), dgr n. 7932 del 25.5.2017 (IeFP
a.f. 2017/18 e duale)
– Dgr n. 1343 del 4.12.2017 (costi IeFP)
– Dgr n. 564 del 29.5.2017 (linee guida), dgr n. 539 del 21.5.2018 e n. 732
del 2.7.2018 (IeFP 2018/19)
– Dd n. 15329 del 14.9.2018 (IV anno 2018/19)
– Dgr n. 798 del 17.6.2019 (linee guida), dd n. 948 del 22.7.2019, dd n.
17577 del 22.10.2019 (biennali 2019/20)
– Dd n. 16616 del 2.10.2019 (IV anni)
– Dd n. 13043 del 26.7.2019 (triennali duali IF 2020/21), dd n. 16251 del
9.10.2020 (IV anni)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
– Dgr n. 659 del 25.5.2020 (interventi integrativi nelle IS 2020/21)
– Dd n. 987 del 27.7.2020 (linee generali)
– Dd n. 12635 del 6.8.2020 e dd n. 5476 del 31.3.2021, dgr n. 603 del
31.5.2021 (IeFP 2021/22).
– Dd n. 19549 del 2.11.2021 (IV anni 2021/22)
– Dgr n. 833 del 2.8.2021, dgr n. 419 dell’11.4.2022, dd n. 14324 dell’11.8.2021
(triennali IF 2022/23), dd n. 8440 del 27.4.2022 (triennali IS 2022/2023),
dd n. 9463 del 12.5.2022 (IV anno IS)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
Nei primi anni di sperimentazione, iniziata nell’a.f. 2003/04, la Regione
aveva istituito percorsi in integrazione al 20% e percorsi di FP mista: 1-2
anni in istruzione integrata di orientamento a scuola (IF- LIF Istruzione/
Formazione). A questi seguivano 2 anni di istruzione integrata a scuola (IP
- LIP Integrazione professionalizzante) oppure 2 anni di Formazione professionale
(PF - Percorsi formativi con titolarità Scuola o Agenzie). Gli IF partirono
nell’ottobre del 2003. Un anno dopo gli IP e i PF. I LIF e i LIP furono
istituiti nell’a.f. 2005/06. Tali percorsi integrati si estinsero al primo anno
nell’a.f. 2007/08. Dall’a.f. 2009/10 erano operativi, a partire dal 3° anno dopo
le medie, percorsi integrali della durata di un anno per l’acquisizione di una
qualifica. Il mutamento del quadro normativo nell’a.f. 2010/11, avvenuto in
seguito alla sentenza corte cost. n. 309 del 5.11.2010, ha reso necessaria la
rimodulazione delle modalità di attuazione del diritto-dovere all’istruzione e
alla formazione, con un conseguente ritardo nella realizzazione dell’offerta.
Dall’a.f. 2011/12 la durata di questi percorsi era solo di 2 annualità a partire
dai 16 anni. La sperimentazione nella programmazione IeFP per l’a.f.
2015/16 doveva aprire l’accesso alle IF per i ragazzi di 15 anni (1+2 come
in Emilia), ma non è più partita. Nel biennio dopo le medie erano previsti
progetti a titolarità scuola per la prevenzione dell’abbandono scolastico e la
messa a livello. Altri percorsi biennali (2.100 ore) organizzati nelle Agenzie
formative accreditate portavano a una qualifica riconosciuta solo nell’ambito
del sistema regionale di FP. Nell’a.f. 2011/12 si è adottato il modello sussidiario
integrativo a titolarità Istituzioni scolastiche (IS). Al termine dell’a.f.
2012/13 anche i percorsi triennali in surroga iniziati a scuola nel 2010/11,
che erano stati riallineati in itinere alle figure del Repertorio nazionale, hanno
rilasciato le prime qualifiche del nuovo ordinamento (non più statali ma
regionali). Dall’a.f. 2012/13 l’offerta della Regione si è arricchita con la possibilità
di alcuni percorsi in sussidiarietà complementare (operatore del benessere).
All’offerta in sussidiarietà (integrativa e complementare fino all’a.f.
2018/19, che vede nello stesso anno i nuovi primi anni ex d.lgs n. 61/2017)
si affiancano nuovi percorsi biennali e, più recentemente, anche triennali
(dall’a.f. 2018/19) realizzati dai CFP e ormai a regime. I biennali sono percor-
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180
si per drop out sedicenni, compresi quelli con sperimentazione nel sistema
duale, questi ultimi realizzati con partenariati misti scuole/agenzie formative
e introdotti in via sperimentale a partire dall’a.f. 2016/17. Più recentemente,
per l’a.f. 2021/22, con il decreto dirigenziale n. 5476 del 31.3.2021 è stato
stabilito un secondo scorrimento di graduatoria (sull’avviso di cui al dd n.
17577 del 22.10.2019). Nell’a.f. 2022/23 sono stati avviati in settembre 68
progetti triennali, di cui 43 presso gli IPS e 25 presso le agenzie formative
accreditate. L’attivazione del 4° anno è stata realizzata per la prima volta
nell’a.f. 2015/16 presso gli IPS ed è attualmente operante (17 progetti). Sono
previsti interventi integrati al percorso di Istruzione professionale realizzato
dagli Istituti scolastici finalizzati a far acquisire agli studenti competenze
riconoscibili come crediti formativi per l’accesso all’esame per il conseguimento
di una qualifica o di un diploma professionale di IeFP.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso le Istituzioni scolastiche secondo
il modello sussidiario integrativo e presso le Istituzioni formative nei
percorsi di IeFP integrale. I percorsi di Istruzione e formazione professionale
che sono attuati dagli Istituti professionali di Stato in sussidiarietà sono
realizzati previo accreditamento regionale dei soggetti. Possono presentare
domanda di accreditamento gli Istituti scolastici secondari superiori, organismi
formativi privati.
Gli Istituti professionali attivano percorsi di IeFP in classi autonome, non
integrate negli ordinari percorsi quinquennali, che assumono gli standard formativi
e la regolamentazione dell’ordinamento dei percorsi di IeFP. I progetti
formativi di durata biennale possono essere realizzati da partenariati composti
da Organismi formativi, da Istituti professionali e Centri provinciali per
l’istruzione degli adulti (CPIA). Tutti i componenti del partenariato devono
essere accreditati alla formazione. Ciascun partenariato deve essere composto
al massimo da 3 organismi formativi. Ciascun organismo formativo può presentare
al massimo 8 progetti. La sede di erogazione del percorso dovrebbe
essere localizzata prioritariamente in uno dei comuni ricadenti nelle aree della
Strategia regionale per le aree interne o in uno dei comuni delle aree di crisi.
Ø Docenti
Dall’a.f. 2011/12, nel modello sussidiario integrativo, i docenti sono della
scuola per tutte le competenze. Può essere autorizzata una delega a terzi
solo per le attività di progettazione e docenza/orientamento nei casi in cui
si tratti di apporti integrativi e specialistici di cui la scuola non disponga in
maniera diretta, aventi carattere di occasionalità, non reperibili con singolo
incarico a persona fisica (dgr n. 1343/2017). Nei percorsi triennali integrali
sia le competenze di base che quelle tecnico-professionali vengono svolte
dal personale dei CFP. Il personale docente deve essere in possesso di abilitazione
all’insegnamento e/o deve contare esperti in possesso di documenta-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
ta esperienza maturata per almeno 5 anni nel settore professionale di riferimento.
Devono essere inoltre previsti almeno un tutor d’aula con funzioni
di raccordo, orientamento e accompagnamento, un coordinatore didattico e
un supervisore per le attività di laboratorio (docente, tecnico di laboratorio
o tutor). Nei percorsi biennali le 300 ore finalizzate all’acquisizione/recupero
delle competenze di base sono erogate dagli IPS e/o dai CPIA presenti nel
partenariato che realizza il progetto.
Ø Articolazione oraria
Nell’a.f. 2022/23 i percorsi triennali (sia IS che IF) hanno durata pari a
3.168 ore complessive, articolate in tre annualità della durata di 1.056 ore
ciascuna, con 1.184 ore di lezioni teoriche da dedicare sia alla formazione di
base che alla formazione tecnico-professionale. Di queste, 30 ore sono destinate
alle attività di accompagnamento (iniziale, in itinere e finale), di cui almeno
8 ore per le attività di accompagnamento individuale. Vi sono, inoltre,
1.184 ore di attività laboratoriale, applicata sia alla formazione di base sia
alla formazione tecnico-professionale in coerenza con la figura professionale
di riferimento del progetto, 800 ore di applicazione pratica da svolgere a
partire dal secondo anno in stage presso imprese del territorio (localizzate
nel Sistema Locale del Lavoro in cui si svolgono le attività formative o nei
comuni limitrofi al SLL). Le IS suddividono le 800 ore di alternanza scuola-
lavoro, a partire dalla seconda annualità del percorso, con 400 ore di impresa
simulata/stage interno e 400 ore di stage esterno da realizzarsi presso
imprese del territorio. I percorsi biennali hanno 2.100 ore complessive: 650
ore di lezioni teoriche, di cui 300 ore finalizzate all’acquisizione/recupero
delle competenze di base erogate dagli IPS e/o dai CPIA presenti nel partenariato
che realizza il progetto; 320 ore di lezioni teoriche non finalizzate al
recupero delle competenze di base; 22 ore di attività di accompagnamento
di gruppo; 8 ore di accompagnamento individuale; 650 ore di attività laboratoriale
coerente con la figura professionale di riferimento del progetto;
800 ore (400 ore il I anno e 400 ore il II anno) di applicazione pratica in
stage/alternanza scuola-lavoro da realizzare presso imprese.
Ø Elementi
I percorsi formativi devono essere progettati nel rispetto dei livelli essenziali
delle prestazioni fissati dal MIUR e degli standard di percorso definiti dal
Sistema regionale delle competenze. I progetti devono dettagliare le misure di
accompagnamento poste in essere e offerte agli utenti al fine di supportarne
la frequenza alle attività formative e di favorirne l’inserimento professionale.
Ø Esiti e certificazioni
All’esame finale possono accedere candidati esterni provenienti da percorsi
scolastici in esito ad interventi integrativi realizzati da un IP, come pre-
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visti dalla dgr n. 659/2020. A tal fine, l’IP di provenienza rilascia la documentazione
dettagliata sul percorso formativo svolto come evidenza per l’accesso
all’esame. In caso di interruzione del percorso formativo prima dell’ammissione
all’esame finale possono essere rilasciati un certificato delle competenze
di base dell’Obbligo d’istruzione (biennio) e un attestato di competenze. A
conclusione del percorso formativo possono essere rilasciati un attestato di
qualifica professionale (per chi ha superato l’esame finale) e un attestato di
competenze in caso di non superamento dell’esame finale. I format sono stati
approvati con l’Accordo Stato-Regioni del 1.8.2019 e recepiti dalla Regione
Toscana con dgr n. 342/2020. Le qualifiche rispondono ai livelli EQF. La dgr
n. 294/2013 introduce il Dossier individuale delle competenze quale documento
progressivo descrittivo degli esiti raggiunti e delle competenze acquisite
dall’allievo di un percorso formativo finalizzato al conseguimento della
qualifica di IeFP. Per avere diritto alla certificazione finale l’apprendista deve
aver frequentato almeno i tre quarti della formazione interna ed esterna. Nel
percorso di apprendistato, spetta all’Istituzione titolare della progettazione
la stesura del piano formativo individuale (PFI) con il coinvolgimento del
datore di lavoro. All’Istituzione spettano altresì il coordinamento e il monitoraggio
delle attività, compresa la gestione dell’esame.
Ø Crediti
Iscrizioni di nuovi partecipanti provenienti da percorsi di IP e da altri
percorsi di IeFP di durata triennale a percorso già avviato devono essere
accolte nel rispetto di quanto previsto dalla dgr n. 833 del 2.08.21 e dall’accordo
tra Usr per la Toscana e la Regione approvato con dgr n. 603 del 31.5.
2021 secondo la modalità del riconoscimento dei crediti formativi ai sensi
del dm 22.5.2018 n. 427, così come modificato con dm del 7.1.2021, che
ha recepito l’accordo sancito nella Conferenza Stato-Regioni del 10.9.2020,
riguardante la definizione delle fasi dei passaggi tra i percorsi di Istruzione
professionale e i percorsi di Istruzione e formazione professionale compresi
nel repertorio nazionale dell’offerta di IeFP, e viceversa, in attuazione
dell’art. 8 comma 2 del d.lgs 13 aprile 2017, n. 61.
Ø Governo del sistema
La realizzazione dei percorsi di Istruzione e formazione professionale
da parte degli Istituti professionali avviene in attuazione dell’accordo tra
l’Ufficio scolastico regionale e la Regione Toscana e alla luce delle richieste
inviate dagli Istituti professionali di Stato alle Province e alla Città metropolitana
di Firenze così come approvate annualmente nel piano regionale
dell’offerta formativa e del dimensionamento della rete scolastica che prevede
interventi per la programmazione dell’offerta formativa. Il competente
Settore regionale si confronta con l’Ufficio scolastico regionale, il Consorzio
istituti professionali associati toscani (CIPAT) e gli enti territoriali al fine di
condividere le modalità di progettazione, di gestione e di valutazione della
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
IeFP regionale. I percorsi formativi dovranno rispondere ad uno specifico
avviso pubblico regionale ed essere progettati sulla base degli standard di
progettazione definiti dal Sistema regionale delle competenze ai sensi della
dgr n. 988/2019 e smi.
Ø Destinatari
I destinatari degli interventi formativi triennali realizzati nelle IS e nelle
IF sono i giovani di età inferiore ai 18 anni in possesso del titolo conclusivo
del primo ciclo di istruzione. I percorsi di durata biennale, da avviare
a partire dalla seconda annualità del triennio, si rivolgono ai giovani che
hanno adempiuto all’obbligo d’istruzione, ovvero che hanno frequentato la
scuola per almeno 10 anni, indipendentemente dal titolo di studio conseguito.
Sono ammissibili anche i giovani di età inferiore ai 18 anni che non
hanno conseguito o non sono in grado di dimostrare di aver conseguito la
licenza media, purché vengano inseriti in un percorso finalizzato al titolo
in contemporanea con la frequenza del percorso di IeFP; la licenza media
dovrà essere conseguita dal/dalla ragazzo/a nell’anno scolastico e formativo
precedente a quello di ammissione all’esame di qualifica del percorso di
IeFP. Ai fini del successo formativo, agli allievi disabili è garantita la permanenza
nei percorsi formativi fino al compimento del diciottesimo anno di
età. Destinatari dei quarti anni sono gli studenti degli Istituti professionali
in possesso di una qualifica professionale attinente e sono finalizzati al conseguimento
del diploma professionale IeFP.
Ø Costi
Il costo massimo per percorso triennale presso un CFP secondo l’allegato-
A della dgr n. 948 del 2.7.2019 è pari a € 270.000,00. In caso di iscrizione
al percorso di allievi con disabilità certificata ai sensi della legge n.
104/92 o allievi con bisogni educativi speciali, di cui alla legge n. 170/2010
viene corrisposta al soggetto attuatore una componente aggiuntiva di risorse
per le relative attività di sostegno e supporto. Le classi devono avere un
numero di allievi non superiore a 25 e non inferiore a 15. Tale soglia inferiore
può essere ulteriormente ridotta a 12 in ragione della presenza di alunni
diversamente abili. In caso di iscrizione di allievi con disabilità certificata
il numero complessivo di iscritti non può essere superiore a 22. I percorsi
hanno durata triennale pari a 3.168 ore complessive, articolate per singola
annualità con una durata annuale di 1.056 ore. Le attività di alternanza
scuola-lavoro, da realizzarsi all’interno del sistema duale, sono svolte presso
imprese presenti sul territorio. Sono previste 400 ore annue per il II anno
e 400 ore per il III anno in alternanza che non devono essere conteggiate
nell’applicazione dei costi reali, ma soltanto dal secondo anno in poi. Applicando
il parametro di costo stabilito dalla Regione al numero degli iscritti
a primo anno dei percorsi triennali delle Istituzioni formative nell’a.f.
2019/20, risulta che il costo annuale per percorso è di € 90.000, il costo
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184
ora corso ammonta a € 85,23, il costo annuale per allievo corrisponde a €
5.137,42 mentre il costo medio orario per allievo ammonta a € 4,86. Nell’a.f.
2019/20, il costo massimo delle IS per percorso triennale in sussidiarietà è
pari a: € 20.000 per i percorsi afferenti all’indirizzo servizi commerciali; €
30.000 per i percorsi di operatore del benessere e € 25.000 per i percorsi
afferenti a tutti gli altri indirizzi, a fronte di progettazione, coordinamento,
orientamento, realizzazione degli esami di qualifica, personale tecnico-amministrativo,
rendicontazione.
Ø Quarti anni
Dall’a.f. 2015/16 sono segnalati alcuni percorsi nelle IS per allievi di
quarto anno. Tali percorsi hanno avuto una continuità nei successivi anni
formativi fino ad oggi. Si garantisce il rispetto dei Lep fissati dallo Stato e
degli standard di percorso definiti dal sistema regionale delle competenze.
Nel programmare l’attività formativa si garantisce una durata di 990 ore.
Nel corso degli anni, i percorsi quadriennali sono stati attuati nelle Istituzioni
scolastiche in sussidiarietà.
– a.f. 2015/16: n. percorsi 3; n. allievi 58
– a.f. 2016/17: n. percorsi 11; n. allievi 170
– a.f. 2017/18: n. percorsi 7; n. allievi 124
– a.f. 2018/19: n. percorsi 13; n. allievi 255
– a.f. 2019/20: n. percorsi 16; n. allievi 327
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione Toscana ha dato attuazione alla riforma dell’apprendistato
di cui al Testo Unico (decreto legislativo n. 167 del 14.9.2011) attraverso la
modifica della lr n. 32/2002 (tramite lr n. 16 del 7.5.2012), del regolamento
di esecuzione della lr n. 32/02 - dpgr n. 47/R dell’8 agosto 2003 (tramite
dpgr n. 28/R del 18 giugno 2012) e l’adozione degli indirizzi per la regolamentazione
dell’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale
e dell’apprendistato professionalizzante o di mestiere (dgr n. 609 del
10.7.2012). L’organizzazione didattica dei percorsi di formazione in apprendistato
per il conseguimento del diploma professionale si articola in periodi
di formazione esterna, da svolgersi presso l’Istituzione formativa che attua
il percorso e formazione interna, da svolgersi presso il datore di lavoro. Il
percorso personalizzato prevede una formazione esterna all’azienda articolata
in formazione curriculare IeFP e supporto individualizzato, il tutoraggio
e servizi di accompagnamento durante il percorso. La Regione sostiene
l’offerta formativa dei diplomi professionali in apprendistato attraverso la
predisposizione di un avviso pubblico che finora è stato rivolto agli Istituti
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
professionali. La sperimentazione del sistema duale è avvenuta all’interno
della programmazione dei percorsi formativi rivolti ai giovani drop out. La
dgr n. 1230 del 15.12.2015 approvava lo schema di protocollo d’intesa tra il
Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Regione Toscana in merito
alla prima sperimentazione relativa al “Sistema duale nell’ambito dell’Istruzione
e formazione professionale”. A differenza dei quadriennali, i percorsi
formativi triennali di IeFP delle Agenzie formative accreditate rientrano
tutti nei percorsi in modalità duale e sono realizzati, dall’a.f. 2020/21, con
un monte ore di 3.168 ore (in precedenza dall’a.f. 2018/19 era di 2.970).
Sono stati 2.261 gli iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni
formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo minimo
per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso l’utilizzo
integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a
846 allievi promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo sono stati
stanziati per la Toscana dal MLPS € 1.690.070,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Umbria
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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188
Ø Normativa
– Protocollo MIUR-Regione del 1.8.2003
– Protocollo MIUR-Regione del 16.1.2008
– Intesa interistituzionale del 17.12.2007
– Accordo territoriale del 16.2.11 (sussidiarietà integrativa)
– Accordo territoriale del 4.4.2014 (integrazione 264 ore)
– Dgr n. 211 del 10.2.2005 (certificazione e riconoscimento crediti)
– Dgr n. 95/08, dgr n. 1948/04, dgr n. 397/05, dgr n. 656/07 (accreditamento)
– Dgr n. 277 del 17.03.08 (triennali per giovani che abbiano assolto all’obbligo
di istruzione)
– Lr. n. 7/09 (sistema formativo integrato)
– Dgr n. 822 del 10.06.09 (attuazione percorsi)
– Dgr n. 51/2010 (standard, certificazione e attestazioni)
– Dgr n. 181 dell’8.2.2010 (modalità attuative sussidiarietà)
– Dgr n. 168/10 (recepimento repertorio)
– Dgr n. 579 del 7.6.2011 (modalità attuative per i progetti delle IS)
– Dgr n. 56 del 24.1.2011 (iscrizioni a scuola in sussidiarietà integrativa)
– Dgr n. 284 del 28.3.2011 (indirizzi attuativi IeFP e finanziamenti integrazione
con Agenzie)
– Dgr n. 109/12 (triennali IeFP)
– Dgr n. 515/12 (IeFP a.f. 2012/13)
– Lr n. 30 del 23.12.2013 (sistema di IeFP)
– Dgr n. 200 del 3.3.2014 (linee guida esami)
– Dgr n. 415 del 15.4.2014 (offerta a.f. 2014/15)
– Dd n. 9577 del 7.10.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dgr n. 842 del 25.7.2016 (protocollo duale) e dgr n. 85/2016 (duale a.f.
2016/17)
– Dgr n. 907 del 28.7.2017, dd n. 7909 del 9.8.2017, n. 11145 del
27.10.2017, n. 11840 del 14.11.2017 (a.f. 2017/18)
– Lr n. 20 del 28.12.2017 (IeFP triennalità IF duale)
– Dgr n. 581 del 4.6.2018 e dd n. 5778 del 6.6.2018 (IeFP duale a.f. 2018/19)
– Dgr n. 469 del 18.4.2019 (passaggi)
– Dd n. 516 del 10.6.2019, dd n. 9307 del 20.9.2019 e dd n. 11826 del
20.11.2019 (IeFP 2019/20)
– Dd n. 752 del 30.6.2019 (biennali 2020/21)
– Lr n. 6 del 16.7.2020 (triennali e quadriennali IeFP)
– Dd n. 6280 del 24.6.2021 e n. 749 del 30.6.2021 (triennali e biennali
2021/22)
– Dd n. 7276 del 15.7.2022, dd 7647 del 27.7.2022 (duale 2022/23)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà, percorsi biennali e triennali integrali)
Dall’a.f. 2003/04, percorsi triennali integrati a titolarità delle Istituzioni
scolastiche (estinti nell’a.f. 2008/09). Dall’a.f. 2008/09 fino all’a.f. 2011/12
erano attivi percorsi integrali di tre anni sia per giovani che non avessero
compiuto 16 anni (14/16enni) sia per giovani oltre i 16 anni (16/18enni).
Nell’a.f. 2011/12 erano attivi percorsi per 16/18enni ma non per 14/16enni.
Nell’a.f. 2011/12 la Regione adotta il modello sussidiario integrativo a titolarità
delle Istituzioni scolastiche (IS). Con la lr n. 30 del 23.12.2013 si definisce
un modello a regime per la realizzazione dei percorsi, articolato in un
primo anno presso un IPS, anche con integrazione oraria con gli Organismi
di formazione professionale (si tratta, in questo caso, di una riproposizione
dei percorsi integrati della prima sperimentazione), in un secondo e terzo
anno presso un IPS ovvero presso un CFP per il conseguimento della qualifica.
I percorsi integrali biennali presuppongono un anno a scuola dopo
le medie, come nella vicina Emilia-Romagna. I percorsi in regime di sussidiarietà,
integrativa e complementare fino all’a.f. 2018/19, si realizzano oggi
con i nuovi primi anni di sussidiarietà ex d.lgs n. 61/2017. La dgr n. 842 del
25.7.2016 prevedeva specifiche linee di indirizzo che hanno disposto di avviare
percorsi formativi triennali sperimentali delle Istituzioni formative (IF)
nell’ambito del sistema duale. Successivamente, la lr n. 20/2017 ha introdotto
la triennalità1 svolta interamente nei CFP accreditati, permettendone la
prima concreta realizzazione nel successivo a.f. 2018/19. Almeno fino all’a.f.
2022/23 sono attuati percorsi formativi biennali finalizzati al conseguimento
di qualifiche professionali. La lr n. 30/13 cita per il sistema regionale eventuali
percorsi di durata quadriennale, poi realizzati solo a partire dall’a.f.
2022/23. Sono finanziati progetti in base alla tipologia di cui all’art. 5 lettera
b) della lr n. 30 del 23.12.2013, ossia percorsi di durata quadriennale per il
rilascio della qualifica triennale e del diploma professionale quadriennale
con applicazione della modalità duale di cui agli articoli 41 e 43 del d.lgs
81/2015 e dell’accordo tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano del 24.9.2015.
Ø Sede di svolgimento
Dall’a.f. 2011/12 l’iscrizione avviene presso le Istituzioni scolastiche secondo
il modello sussidiario. Nei percorsi integrali triennali e quadriennali,
l’iscrizione si fa presso gli Organismi di formazione professionale con sede
di svolgimento presso le IF. Nell’a.f. 2022/23, i soggetti ammessi alla pre-
1 La Regione con la lr n. 20/2017 ha integrato la lr n. 30/2013 con l’inserimento, dopo la
lettera b) del comma 1 dell’articolo 5 “Articolazione dei percorsi del sistema regionale”, della
lettera b bis, che prevede percorsi di durata triennale nell’ambito del sistema duale, presso gli
Organismi di formazione professionale accreditati.
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sentazione dei progetti sono gli OdF di cui all’art. 3 della legge regionale n.
30 del 23.12.2013, accreditati per la macro-tipologia formativa “obbligo di
istruzione” ai sensi della dgr n. 541 del 9.6.2021 “Disciplina regionale per
l’accreditamento degli organismi di formazione per la macro-tipologia offerta
formativa rivolta a soggetti in obbligo di istruzione”, che abbiano già
realizzato percorsi per l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione, di cui all’art.
64 comma 4 bis della l. n. 133 del 6.8.2008.
Ø Docenti
Nei percorsi del modello sussidiario integrativo le competenze di base
e quelle tecnico-professionali sono insegnate da personale delle Istituzioni
scolastiche. Fino al 2015/16 le ore delle competenze tecnico-professionali
potevano essere erogate entro la quota di flessibilità del 25% (264 ore)
dai docenti ed esperti dei CFP per l’obbligo di istruzione ai sensi del dm
n. 239/2007. Tale modello non è stato più confermato. Gli Organismi di
formazione professionale, accreditati secondo la normativa vigente, per la
macro-tipologia formazione iniziale, operano nelle more dell’attuazione di
quanto disposto dalla dgr n. 541 del 9.6.2021 “Disciplina regionale per l’accreditamento”.
In relazione ai saperi e alle competenze di base, così come
descritti nel documento tecnico allegato al dm n. 139/2007 e nell’allegato 4
dell’accordo del 27.7.2011, prevedono l’utilizzo di docenti alle proprie dipendenze
con applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL)
per la Formazione professionale e con abilitazione all’insegnamento per la
scuola secondaria superiore. Il Ministero della Istruzione ha previsto con
successiva nota la possibilità di applicare nella gestione del personale dipendente,
oltre che il Contratto collettivo nazionale di lavoro per la Formazione
professionale (che comunque risulta essere prevalente), anche il Contratto
collettivo nazionale di lavoro degli Enti pubblici. I CFP potranno avvalersi
di esperti esterni, attraverso contratti di collaborazione, nelle forme consentite
dalla legge, ma sempre in possesso di documentata esperienza maturata
per almeno cinque anni nel settore professionale di riferimento. Per la parte
di impresa formativa simulata, da realizzarsi al 1° anno presso gli Organismi
di formazione professionale, possono essere previsti docenti junior in
considerazione che tale attività non rientra metodologicamente nelle azioni
di docenza tradizionale, ma piuttosto di docenza mirata all’assistenza nella
realizzazione di compiti affidati nell’ambito delle esercitazioni pratiche.
Ø Articolazione oraria
I percorsi delle IF (1+2) erano articolati dall’a.f. 2018/19 in un primo
anno di frequenza presso un Istituto professionale statale e due anni successivi
presso un CFP: 1° annualità: durata 1.000 ore, di cui min 240 e max
320 di tirocinio curriculare ad eccezione dei percorsi per “operatore del benessere-
estetista” dove al secondo anno le ore di tirocinio curriculare sono
pari a 400; 2° annualità: durata 1.000 ore, di cui min 240 e max 320 di ti-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
rocinio curriculare. Gli Enti di formazione potevano, all’interno del quadro
orario, variare il monte ore previsto utilizzando una flessibilità tra le aree
formative pari al 10%. È ancora attivo un biennio professionalizzante che
dall’a.f. 2020/21 prevede per ultrasedicenni una durata complessiva di 1.980
ore, con 990 ore per ognuna delle due annualità. L’offerta formativa segue il
modello di cui alla lr n. 30/2013, regolamentata dalle modalità attuative di
cui alla dgr n. 415 del 15.4.2014. A partire dall’a.f. 2018/19, i percorsi triennali
sperimentali (3 anni nei CFP) si affiancano ai biennali, tendenzialmente
per sostituirli gradualmente (lr n. 6/2020), prevedendo una durata annua
pari a 990 ore, per un totale complessivo di 2.970 ore nel triennio. Dall’a.f.
2022/23 i quadriennali, di 990 ore per un totale complessivo di 3.960 ore,
comprendono al 1° anno: impresa formativa simulata, con periodi di applicazione
pratica non inferiori a 400 ore annue, quale strumento propedeutico
ai percorsi di alternanza scuola-lavoro o di apprendistato, con particolare
riferimento agli studenti quattordicenni; 2° anno: alternanza scuola lavoro
ai sensi del d.lgs n. 77/2005, con periodi di applicazione pratica non inferiori
a 400 ore annue; 3° e 4°anno: alternanza scuola-lavoro ai sensi del d.lgs n.
77/2005, con periodi di applicazione pratica non inferiori a 400 ore annue o
apprendistato peri la qualifica triennale e il diploma professionale, ai sensi
del d.lgs n. 81/2015 e del dm 12.10.2015, con contenuti di applicazione pratica
non inferiori al 50% dell’orario ordinamentale.
Ø Elementi
Tutti i percorsi dovranno prevedere: accoglienza e orientamento, recupero
e approfondimento, accompagnamento al lavoro, attività didattiche
e formative teorico-pratiche, attività di laboratorio, stage, visite guidate
presso unità produttive o in occasione di eventi, manifestazioni, fiere, etc.
Sono previste misure di accompagnamento per il riallineamento e integrazione
delle competenze, per permettere il passaggio dei giovani dal canale
dell’Istruzione a quello della Formazione professionale e viceversa. I servizi
personalizzati integrati di orientamento educativo, recupero, integrazione
e sviluppo di apprendimenti e competenze, sostegno linguistico, sostegno
all’apprendimento e accompagnamento al lavoro vengono finanziati a parte.
Tutti i percorsi dovranno prevedere almeno un segmento formativo finalizzato
all’acquisizione di conoscenze di base in materia di sicurezza e
salute nei luoghi di lavoro. È previsto un servizio integrato di orientamento
educativo, recupero e sviluppo di competenze, sostegno all’apprendimento,
accompagnamento al lavoro per gli allievi dei percorsi formativi; questo servizio
gode di specifici finanziamenti aggiuntivi.
Ø Esiti e certificazioni
Al termine di ogni annualità, gli Organismi di formazione professionale
prevedono una valutazione/scrutinio finalizzata alla certificazione delle
competenze conseguite, a seguito della verifica dei requisiti educativi, cul-
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turali e professionali dell’alunno. L’esame di qualifica comprende una prova
pratica, di valutazione integrata delle competenze tecnico professionali in
cui si articola il profilo di riferimento, e una prova orale, di valutazione delle
relative conoscenze teorico-disciplinari e delle competenze di base: performatività
linguistica, ragionamento e comportamento relazionale. Gli esami
si svolgono sulla base della disciplina definita dalla Regione Umbria con dgr
n. 200 del 3.3.2014 e successive modifiche ed integrazioni, nel rispetto dei livelli
essenziali delle prestazioni e in recepimento delle linee guida per la realizzazione
degli esami nel contesto dell’emergenza epidemiologica Covid-19
approvate dalla Conferenza delle Regioni il 22.5.2020, qualora ne ricorresse
la necessità. Tutti gli apprendimenti conseguiti nell’ambito dei percorsi di
IeFP sono oggetto di una certificazione finale (attestato di qualifica professionale,
attestato di diploma professionale). In caso di interruzione del percorso
viene rilasciata un’attestazione intermedia delle competenze acquisite
(attestato di competenze). In particolare, per quanto riguarda i percorsi
di tipologia PNRR, le fattispecie di certificazioni possibili sono le seguenti:
1. ammissione agli anni successivi (certificata attraverso il rilascio di un’attestazione
di ammissione all’anno successivo e il verbale di scrutinio finale);
2. attestato di qualifica professionale; 3. attestato di diploma professionale;
4. attestazione di competenze acquisite rilasciata in caso di mancata acquisizione
dell’attestato di qualifica o di diploma, di mancata ammissione all’anno
successivo, di interruzione del percorso o nel caso di allievi con disabilità
certificata. I consigli di classe compilano per ogni studente il “certificato
di assolvimento dell’obbligo di istruzione”, che viene rilasciato d’ufficio a
conclusione del percorso triennale ovvero su richiesta dell’allievo interessato
che abbia maturato almeno 10 anni di frequenza scolastica/formativa. I
diplomi professionali, previa frequenza di apposito corso di studio annuale,
consentono di sostenere l’esame di Stato per l’accesso all’università, all’alta
formazione artistica, musicale e coreutica, nonché agli Istituti tecnici superiori.
Le certificazioni sono in conformità con il decreto interministeriale
del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida
per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione
delle competenze”.
Ø Crediti
Agli allievi dovrà essere garantita in ogni fase del percorso la possibilità
di passaggio dal sistema della formazione a quello dell’istruzione, ai sensi e
con le modalità di cui all’accordo tra Stato, Regioni e Province Autonome
n. 100 del 10 maggio 2018, ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del decreto
legislativo del 13 aprile 2017 n. 61, per la definizione delle fasi dei passaggi
tra i percorsi di Istruzione professionale e i percorsi di Istruzione e formazione
professionale. Gli allievi che hanno concluso i percorsi e non sono
stati ammessi all’esame finale o non lo hanno superato, ovvero provengono
da percorsi scolastici di istruzione secondaria superiore, possono presentare,
unitamente alla domanda di iscrizione, la richiesta di riconoscimento
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193
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
dei crediti formativi per accedere direttamente alla annualità successiva del
percorso scelto. Sono previste misure di accompagnamento per sostenere il
passaggio tra i sistemi, anche attraverso procedure di riconoscimento dei
crediti acquisiti.
Ø Governo del sistema
La Regione, secondo la lr n. 30 del 23.12.13, esercita le funzioni: a)
programmazione, indirizzo, coordinamento delle politiche di intervento del
sistema regionale e dell’offerta formativa assicurando l’unitarietà del sistema
su base regionale; b) adozione di un sistema di valutazione e controllo
al fine di verificare l’efficacia, l’efficienza e la qualità del sistema regionale,
nel rispetto delle linee guida statali in materia; c) monitoraggio del sistema
regionale. La Giunta regionale con proprie deliberazioni stabilisce annualmente
le modalità di attuazione dei percorsi pluriennali e assicura la
concertazione e il coordinamento fra tutti i soggetti del sistema regionale,
anche allo scopo di elaborare indicazioni e proposte per la Conferenza di
servizio permanente per l’attuazione del d.lgs n. 112 del 31.3.1998 in materia
di Istruzione e formazione professionale, ai fini della predisposizione
del Piano regionale dell’offerta formativa e della programmazione della rete
scolastica in Umbria. L’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro
(ARPAL), di cui alla lr n. 1 del 14.2.2018 e alla dd n. 352/2019, ha le funzioni
di programmazione e gestione dell’offerta di Istruzione e formazione professionale,
sistema duale, per l’assolvimento del diritto-dovere di istruzione
e formazione, per l’apprendistato per la qualifica, il diploma professionale
o di istruzione superiore. I progetti degli organismi sono sottoposti a una
preliminare istruttoria di ammissibilità formale. Successivamente si compie
una valutazione sulla base dei criteri generali di merito.
Ø Destinatari
I destinatari dei progetti quadriennali sono giovani in obbligo d’istruzione
in possesso del titolo conclusivo della scuola secondaria di primo grado,
con priorità per i giovani che hanno effettuato tale iscrizione entro il termine
fissato dalla circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali
n. prot. 29452 del 30.11.2021 “Iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole
di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2022/2023”, che ha definito le
modalità e le tempistiche di iscrizione degli alunni a seguito dell’accordo
Regione - Ministero del Lavoro del 21.12.2018. Sono ammessi anche gli allievi
con età pari a 16 anni, purchè abbiano conseguito il titolo conclusivo
della scuola secondaria di primo grado nell’anno scolastico 2021/2022. Possono
essere ammessi a frequentare i percorsi formativi anche giovani non in
possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione, a condizione che
abbiano compiuto 16 anni e che il soggetto attuatore si impegni ad adottare
le misure necessarie per consentire il recupero del titolo stesso, prima della
conclusione del percorso formativo, presso uno dei Centri provinciali per l’i-
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struzione degli adulti (Cpia) della Regione Umbria.Agli alunni/studenti con
cittadinanza non italiana si applicano le medesime procedure di iscrizione
previste per gli alunni/studenti con cittadinanza italiana, ai sensi dell’articolo
45 del dpr n. 394/1999 e della circolare ministeriale 8 gennaio 2010, n.
2, recante “Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con
cittadinanza non italiana”.
Ø Costi
La modalità prevista per la rendicontazione delle attività è la rendicontazione
dei costi reali ammissibili e applicazione del tasso forfettario pari al
15% dei costi diretti di personale, a copertura dei costi indiretti (art. 68 comma
1 lettera b) reg. (UE) 1303/13, di cui alla scheda 5.1.1.1 Azioni nell’ambito
dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto dovere all’Istruzione e
Formazione del “Manuale generale delle operazioni” di cui alla dd n. 6457 del
21.6.2018. Nell’a.f. 2019/20 i percorsi a qualifica triennali sono solo in modalità
duale. Secondo la dd n. 9307 del 20.9.2019, per ciascuna annualità la determinazione
del costo totale massimo del singolo percorso è definita secondo la
formula: numero partecipanti approvati x parametro di costo ora partecipante
x numero ore. Il parametro di costo ora partecipante applicabile è pari ad
€ 6,50. Così, applicando tale parametro di costo al numero degli iscritti a primo
anno dei percorsi del triennio nell’a.f. 2019/20, risulta che il costo ora corso
ammonta a € 70,28, il costo annuale per allievo corrisponde a € 6.435,00
e il costo a percorso equivale a € 69.578,44. In caso di iscrizione al percorso
di allievi con disabilità certificata ai sensi della l. n. 104/92 e di allievi con bisogni
educativi speciali di cui alla l. n. 170/2010, viene corrisposta al soggetto
attuatore una componente aggiuntiva di risorse volta a garantire il necessario
sostegno nell’ambito di ciascun percorso, per un numero massimo di 3 allievi.
Nell’a.f. 2019/20 non sono autorizzati e finanziati i percorsi formativi che, al
termine della fase di iscrizione, non raggiungono un numero di iscritti pari
a 10, con un margine di tolleranza determinato dai contesti provinciali. Non
sono indicati numeri massimi di alunni a percorso. In particolare, ai fini della
determinazione e riconoscimento del contributo pubblico connesso al costo
standard riferito al monte ore (di risultato), si attribuisce ai partecipanti eligibili
(che hanno frequentato almeno il 75% delle ore di durata dell’attività
formativa) l’intera durata effettiva del corso, indipendentemente dal numero
di ore di effettiva frequenza di ciascuno, mentre i partecipanti che non hanno
raggiunto la percentuale di frequenza minima prevista non sono eligibili ai
fini della determinazione del contributo pubblico; pertanto il monte ore frequentato
dagli stessi non rientra nel calcolo del contributo. Qualora il numero
di partecipanti eligibili si riduca al di sotto dell’80% di quelli previsti a progetto,
si determina anche una riduzione percentuale del valore del costo standard
fisso. L’Amministrazione regionale si riserva di valutare l’autorizzazione
all’avvio delle attività didattiche mediante l’eventuale accorpamento di due o
più profili diversi che condividano l’erogazione delle competenze di base.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali R.0000012
del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del
decreto legislativo del 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale
del 12 ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di
apprendistato di primo livello. A seguito dell’introduzione del sistema duale
con il d.lgs n. 81 del 15.6.2015 e dell’intesa in conferenza Stato-Regioni del
24.9.2015, che ha dato avvio alla sperimentazione, la Regione Umbria con la
lr n. 20/2017 ha previsto percorsi di durata triennale, presso gli Organismi
di Formazione professionale accreditati. Si segnala più recentemente la dd
n. 7647/2022 (percorsi quadriennali) per il rilascio della qualifica e del diploma
con applicazione della modalità duale di cui agli articoli 41 e 43 del d.lgs
n. 81/2015 e dell’accordo tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome del
24.9.2015. Sono stati 294 gli iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le
Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo
minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso
l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate
è pari a 219 allievi promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo
sono stati stanziati per l’Umbria dal MLPS € 705.027,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Valle d’Aosta
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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Ø Normativa
– Protocollo del 30.10.2003 Agenzia regionale Lavoro-Sovraintendenza
studi (dgr n. 3906/03)
– Protocollo tra Regione autonoma - MIUR - MLPS del 19.11.2003 (dgr
n. 3906/03)
– Protocollo e dgr n. 3077 del 23.12.11 (inserimento privi di licenza media)
– Protocollo tra Sovraintendenza studi e Struttura responsabile dell’IeFP
(dgr n. 1552/13)
– Dgr n. 1280 del 26.9.2007 (procedura per il triennio 2007-2010)
– Dgr n. 2426/2009 e dgr n. 3373/2009 (percorsi integrati)
– Dgr n. 519/10 (recepimento riforma II ciclo)
– Dgr n. 2370/10 (recepimento figure del repertorio nazionale)
– Dgr n. 2026 del 23.07.10 (repertorio regionale)
– Dgr n. 2316/10 e n. 2317/10 (2e 3e annualità percorsi integrati a.f. 2010/11)
– Dgr n. 302/11 e dgr n. 2955/09 (accreditamento)
– Dgr n. 1736/11 e pd n. 4490/11 (invito per percorsi per post 16enni a.f.
2011/12)
– Dgr n. 1691 del 15.7.2011 (inserimento di profili nel repertorio regionale
e standard)
– Provvedimento dirigenziale n. 4490 del 10.10.2011 (approvazione corsi
post16enni)
– Dgr n. 3052 del 16.12.2011 (integrazione repertorio)
– Dgr n. 1941/12 (percorsi biennali per post16enni a.f. 2012/13)
– Dgr n. 8 del 10.1.2014 (invito corsi biennali a.f. 2013/14 e a.f. 2014/15)
– Dgr n. 1794 del 12.12.2014 (invito corsi biennali 2014/15 e costi)
– Dgr n. 494 del 15.04.2016 (esami)
– Provvedimento dirigenziale n. 6373 del 15.12.2016 (UCS)
– Dgr n. 939/16 (linee guida a.f. 2016/17)
– Dgr n. 8/16 dell’8.1.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dgr n. 1170 del 2.9.2016 e dgr n. 1667 del 2.12.2016 (IV anno)
– Dgr n. 521 del 22.4.2016 e avviso n. 2016/AC (IeFP IF a.f. 2016/17)
– Pd n. 4538 dell’8.9.2017 (IS a.f. 2017/18), pd n. 5329 dell’11.11.2016 e
n. 6445/2016 (IF a.f. 2017/18)
– Pd n. 7684 del 22.12.2017 Avviso n. 17AH (IeFP IF a.f. 2018/19)
– Dgr n. 1675 del 28.12.2018, pd n. 1153 del 6.3.2019, n. 4520 del 1.8.2019
(IeFP 2019/20), pd n. 3831/2019 (IV a.)
– Dgr n. 1349 del 4.10.2019, pd n. 6552 del 6.11.2019 e pd n. 6867 del
15.11.2019 (IeFP IF a.f. 2020/21), dgr n. 666 del 24.7.2020 e pd n. 4398
del 4.9.2020 (IV anno 2020/21)
– Pd n. 2410 del 7.5.2021 (IeFP IF a.f. 2021/22); pd n. 4936 del 31.8.2021
(IV anno)
– Pd n. 7562 del 7.12.2021, pd n. 8042 del 21.12.2021 (IeFP IF a.f. 2022/23)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi di IeFP integrali e sussidiarietà)
La Regione Valle d’Aosta esercita una competenza legislativa primaria
in materia di istruzione tecnico-professionale. In base ad essa l’Amministrazione
scolastica non dipende dal MIUR ma viene finanziata con risorse
regionali. Le scuole sono regionali (9 scuole nell’a.s. 2021/22), con organici
pagati dalla Regione, ma hanno obiettivi e titoli statali in esito ai quinquenni.
Nell’a.f. 2004/05 sono attivati percorsi di formazione integrale (non più
rinnovati al 1° anno nell’a.f. 2005/06). Dall’a.f. 2005/06 percorsi triennali integrati
a titolarità CFP con 20% di presenza di docenti di scuola (estinti al 1°
anno nell’a.f. 2007/08). Dall’a.f. 2007/08 percorsi integrati a titolarità scuola
con presenza al 50% di docenti di scuola (estinti al 1° anno nell’a.f. 2010/11).
Dall’a.f. 2010/11 il modello della Regione si avvicina prioritariamente (ma
non è richiesto uno specifico accordo territoriale essendo la Valle d’Aosta
a statuto speciale) a quello sussidiario integrativo, con la contemporanea
presenza di percorsi delle Istituzioni formative accreditate. Dall’a.f. 2010/11
partono percorsi con obiettivi regionali nell’ambito degli accordi in CU sulle
figure professionali. Sono attuati nelle scuole anche secondo un modello
“complementare” con passaggio in quarta mediante corsi di allineamento o
esami. Dall’a.f. 2011/12 sono attivati percorsi integrali biennali (“assimilabili”
alle figure nazionali degli accordi in CU, ma con denominazione diversa),
solo per post-sedicenni con crediti acquisiti nel biennio dopo le medie. Sono
gestiti da Enti accreditati per l’IeFP. Dall’a.f. 2016/17 i percorsi biennali
sono stati progressivamente trasformati in triennali. Per l’a.f. 2022/23, i percorsi
triennali sono relativi a: tecnico dello sviluppo e gestione di prodotti e
servizi digitali, operatore elettrico, installazione e manutenzione di impianti
elettrici civili, operatore termoidraulico, operatore agricolo, operatore alla
riparazione dei veicoli a motore - carrozzeria, operatore alla riparazione dei
veicoli a motore - meccanica, operatore alla ristorazione - commis di cucina,
operatore alla ristorazione - commis di sala/bar, operatore del benessere
- acconciatura, operatore del benessere - estetica. La calendarizzazione delle
attività deve essere distribuita tra il mese di settembre dell’anno e il mese
di giugno successivo, potendo in ogni caso prevedere attività di stage o di
sostegno/recupero da svolgersi nei mesi di luglio e agosto. Lo svolgimento
degli esami e la consegna del rendiconto finale è prevista entro la fine del
mese di luglio. Nella Regione Valle d’Aosta, l’autonoma disciplina ordinamentale
preclude l’introduzione dell’offerta sussidiaria. Il 4° anno si realizza
dall’a.f. 2016/17 nel sistema duale.
Ø Sede di svolgimento
Nell’a.f. 2011/12 per i trienni degli IP e IT l’iscrizione avveniva presso le
scuole mentre per i bienni realizzati dai CFP per i 16-18enni avveniva presso
i CFP e presso le scuole. Nel nuovo modello regionale l’iscrizione dei ragaz-
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200
zi ai percorsi avviene presso i CFP e le Scuole regionali. Nell’a.f. 2022/23, i
percorsi triennali integrali per 14enni sono realizzati da Enti accreditati per
la IeFP (CNOS-FAP, Fondazione per la formazione professionale turistica,
Progetto formazione SCRL), oltre che da Istituzioni scolastiche regionali
paritarie come l’Istituto tecnico professionale regionale ITPR “Corrado Gex”
e l’Institut Agricole Régional (legge regionale del 1.6.1982 n. 12 e successive
modificazioni ed integrazioni). Questi ultimi due svolgono corsi di operatore
elettrico/termoidraulico e agricolo, ma sono finanziati separatamente dalla
Regione. Gli Enti di formazione professionale hanno sede operativa accreditata
per la tipologia “obbligo formativo”. A loro è richiesto di aver gestito
nell’ultimo triennio almeno un corso di FP per giovani nella fascia dell’obbligo
formativo. Possono essere accreditati per l’obbligo formativo soggetti
pubblici e privati, comprese le scuole. L’istruttoria del procedimento relativo
all’accreditamento degli Organismi formativi accreditati viene svolta in
conformità con quanto disposto dall’art. 4 delle disposizioni approvate con
dgr n. 264/2018.
Ø Docenti
Nei percorsi delle IF le risorse professionali coinvolte includono i docenti
dell’Agenzia formativa. Ai docenti-formatori è richiesta l’abilitazione
all’insegnamento delle materie relativamente alle competenze di base e tecnico
professionali. Almeno il 70% delle ore di docenza di ciascuna annualità
deve essere affidato a personale in possesso di requisiti professionali propri
delle fasce A o B di cui alla voce “B.2.1 Docenza” dell’art. 100 delle Direttive
regionali. Ai fini di quanto sopra disposto non devono essere conteggiate
le ore di stage eventualmente previste sull’annualità di riferimento. Inoltre,
sono previsti dei tutor dell’Agenzia formativa e docenti di sostegno in caso
di handicap. I docenti sono della scuola per i percorsi triennali degli IP e e
degli IT. Il CCNL richiesto dalla Regione ai formatori non necessariamente
è quello della categoria, ma è raccomandato che sia almeno pari o migliorativo.
Ø Articolazione oraria
Il monte ore complessivo deve essere pari a 3.000 ore per ciascuna
qualifica e 4.000 ore per il diploma. Sono escluse le ore per la partecipazione
all’esame di qualifica professionale da realizzarsi dopo la fine del corso.
I percorsi sono inseriti nel sistema duale di cui alla sperimentazione nazionale
prevista dall’accordo Stato-Regioni del 24 settembre 2015. Il quadro
orario dovrà comprendere nel quadriennio minimo 950 ore e massimo
1.000 ore di competenze di base, minimo 3.000 ore e massimo 3.400 ore (di
cui min. 1.700 per attività di alternanza) di competenze tecnico professionali.
Su base annua minimo 200 ore fino al 3° anno e minimo 150 ore nel
4° anno di competenze di base; attività di alternanza da svolgersi per un
minimo di 400 ore fino al 3° anno e minimo 500 ore nel 4° anno, secondo
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
le modalità di impresa formativa simulata, con particolare riferimento agli
studenti quattordicenni, visite didattiche, anche al di fuori del territorio regionale
e tirocinio curriculare/stage per almeno 200 ore nella seconda annualità,
almeno 400 ore nella terza annualità e almeno 450 ore nella quarta
annualità. Nell’ambito dei percorsi duali, a partire dalla seconda annualità,
possono essere inseriti allievi assunti con contratto di apprendistato di I
livello, di cui all’art. 43 del d.lgs 81/2015, finalizzato all’acquisizione di una
delle qualifiche professionali. I percorsi che insistono su più figure e/o indirizzi
e che portano al rilascio di diverse qualifiche attivano classi definite
“miste” o “sdoppiate”: ciascun partecipante deve optare per una sola figura
professionale/indirizzo e il gruppo classe svolge alcune parti del percorso in
comune e altre parti in sottogruppi per qualifiche professionali distinte. Infatti,
alcune figure presentano elementi di competenza comune e, pertanto,
le attività formative possono prevedere lo svolgimento congiunto di alcune
parti dei percorsi, con un conseguente risparmio finanziario. Nei percorsi
del modello sussidiario, a partire dall’anno scolastico 2017/18, è stato introdotto
un nuovo format dei corsi, caratterizzati da un diverso bilanciamento
tra le discipline di base e quelle tecnico professionali, a favore di queste ultime.
I percorsi del modello sussidiario sono attuati su un monte ore di 1.056
ore annuali, esclusi eventuali stage individuali di 40/80/160 ore nel triennio,
finanziati a parte.
Ø Elementi
Il monte ore prevede: accoglienza, orientamento, saperi di base, area
professionale, project work/stage, personalizzazione, con moduli integrativi
in ingresso, di recupero e di raccordo in uscita. I percorsi di IeFP sono progettati
con forte caratterizzazione teorico-pratica, con la presenza di significative
esperienze in azienda, di attività di motivazione, presa di coscienza
dei processi di apprendimento e ricerca attiva del lavoro. Gli Enti beneficiari
sono inseriti nelle Reti di orientamento delle Valli e sono tenuti quindi a
partecipare alle relative riunioni. Si richiede, inoltre, alle IF: collaborazione
ai monitoraggi del gruppo istituito dalla Regione; coinvolgimento delle associazioni
di categoria (protocollo scritto) per la progettazione e la realizzazione
dei percorsi; riserva di almeno un posto a percorso per disabili; attività
di recupero finalizzate al sostegno e al rafforzamento delle competenze e
delle conoscenze mediante moduli antidispersione; verifiche semestrali per
la valutazione degli apprendimenti; formazione e remunerazione dei tutor
aziendali; attività promozionali su spot radio, giornali locali, depliant; contributo
spese viaggio per tutti gli allievi frequentanti, residenti o domiciliati
ad almeno 6 chilometri dalla sede del corso o dalle aziende sedi di stage;
costi di realizzazione dell’esame di qualifica (ore non comprese in quelle
curricolari perchè da realizzarsi dopo la fine del corso) e costi per la predisposizione
delle attestazioni/certificazioni finali. Con riferimento agli esami
finali per il conseguimento della qualifica professionale viene ammesso un
rimborso pari al massimo a € 3.000,00 per ciascuna commissione d’esame
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(pd n. 2287 del 30.4.2021) da valorizzare nel piano finanziario di ciascuno
dei percorsi. I progetti possono prevedere l’erogazione di attività formativa a
distanza (FAD) che non può superare la percentuale del 25% del monte ore
annuale con esclusione delle ore di stage previste. In caso di attività formativa,
diversa dallo stage (es. viaggi di istruzione, visite didattiche o aziendali,
attività formative outdoor) dovrà essere assicurata la presenza di almeno
un docente del percorso. Il calcolo della sovvenzione avverrà sulla base del
numero di ore corrispondenti alla durata dell’attività stessa.
Ø Esiti e certificazioni
Gli esami devono essere realizzati conformemente alla disciplina vigente
al momento di conclusione del percorso formativo. Durante l’anno sono previsti
diversi momenti valutativi: valutazioni intermedie, prove di verifica al
termine di ogni singolo modulo didattico, ammissione alla successiva annualità
o alla qualifica finale alla conclusione del triennio. Quest’ultimo è subordinato
all’esito positivo degli scrutini e alla frequenza di almeno il 75% dell’annualità.
Le certificazioni sono in conformità con il decreto interministeriale
del 5 gennaio 2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per
l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione
delle competenze”. L’Amministrazione regionale ha intrapreso con la
deliberazione della giunta n. 103/2021 il complessivo processo di revisione
del Sistema regionale di certificazione delle competenze definito con la precedente
dgr n. 2712/2009. Le figure professionali dell’accordo Stato-Regioni
del 1.8.2019 e l’eventuale articolazione in indirizzi rappresentano, così come
previsto dal d.lgs 13/2013, il riferimento per la certificazione delle competenze
in esito. Gli attestati di qualifica professionale sono corrispondenti almeno al
III livello europeo e valgono per l’inserimento diretto nel mondo del lavoro.
Ø Crediti
Sono concessi crediti formativi in ingresso, nel rispetto della normativa
vigente. Nuovi allievi possono essere inseriti in ogni annualità di corso sia
all’inizio di ogni anno scolastico sia in corso d’anno in conformità alle disposizioni
relative ai passaggi tra sistemi di Istruzione e Formazione, di cui al
paragrafo 4 delle linee guida approvate con dgr n. 939/2016 e smi e a seguito
di apposito colloquio orientativo e motivazionale, teso anche a verificare la
necessità di adottare provvedimenti in ordine a debiti/crediti. Se il candidato
non possiede il titolo di studio, come requisito formale per accedere a un
percorso formativo è possibile utilizzare come credito le esperienze di lavoro
o ottenere la dispensa di frequenza di una o più unità formative. Sono valorizzabili
i percorsi educativi e formativi svolti, anche se incompleti; le attività
lavorative svolte, qualunque sia il tipo e la durata del contratto; le esperienze
di vita (volontariato, attività di cura nell’ambito della propria famiglia, ecc.)
valutate da una commissione in base alla coerenza al valore delle esperienze
di apprendimento svolte. Un tutor di credito accompagna il ragazzo per l’in-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
tero percorso di riconoscimento, aiutandolo a recuperare, descrivere e referenziare
le esperienze raccolte. Sulla base dei crediti riconosciuti, viene predisposto
un progetto formativo individualizzato, che consente di recuperare
eventuali debiti formativi. Le altre tipologie di credito sono quelle in ingresso
e in itinere, che permettono di ottenere la dispensa dalla frequenza di una o
più unità formative in cui si articola il percorso, rispettivamente al momento
dell’iscrizione o ad attività avviata. È ancora valida una specifica direttiva
sulla gestione del sistema dei crediti formativi nell’ambito della Formazione
professionale in attuazione dell’art. 19 comma a) della legge regionale del
31 marzo 2003, n. 7 (deliberazione n. 1940 del 14.06.2004). In relazione alle
procedure di riconoscimento crediti in itinere, si considerano ricomprese nel
finanziamento complessivo approvato tutte le spese relative alle attività di
assistenza individuale utili alla definizione dei crediti stessi.
Ø Governo del sistema
Il modello è stato definito con incontri con le parti sociali per la raccolta
dei fabbisogni professionali del mondo del lavoro analizzando il bacino
e le caratteristiche dei potenziali utenti delle iniziative formative. È facoltà
dell’Organismo di formazione accompagnare, in aggiunta al protocollo di
collaborazione obbligatorio con le associazioni di categoria, la presentazione
delle proposte progettuali con l’adesione di uno o più promotori, intesi
come soggetti espressione di attori e bisogni della collettività locale. È presente
un “Nucleo tecnico” per eventuali modifiche e/o integrazioni ai protocolli
di collaborazione ove non sufficientemente dettagliati o incompleti. La
proposta di percorsi è definita dal sottogruppo “Formazione professionale e
orientamento”, istituito nell’ambito del “Consiglio politiche del lavoro” della
Regione, composto da parti sociali, Consiglio regionale e Sovrintendenza
agli studi. La proposta è validata dal Consiglio politiche del lavoro prima
dell’approvazione con deliberazione della Giunta regionale. Un Gruppo di
monitoraggio, composto da rappresentanti della Regione e delle parti sociali
ha il compito di monitorare i corsi di formazione attraverso la definizione di
un impianto di monitoraggio quantitativo e qualitativo. Con deliberazione
della Giunta regionale n. 369 del 28.3.2018, è istituito un Gruppo di lavoro
per l’armonizzazione dei principi contenuti nel citato decreto legislativo
61/2017 con l’ordinamento scolastico regionale.
Ø Destinatari
I percorsi sono rivolti a giovani in uscita dalla scuola secondaria di
primo grado ovvero a studenti prioritariamente minorenni già inseriti in
percorsi di istruzione secondaria superiore o percorsi di IeFP nell’ambito
di trasferimenti/passaggi. In base alle disposizioni in ordine ai passaggi tra
sistemi di Istruzione e Formazione di cui al documento “linee guida” (dgr
n. 939/2016) e anche in deroga a quanto previsto dalle direttive regionali
in ordine all’inserimento di nuovi partecipanti, potranno essere inseriti in
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204
corso d’anno giovani che si siano ritirati nell’ambito della frequenza ad altri
percorsi di Istruzione secondaria superiore o di Istruzione e formazione
professionale. Non sono ammessi ai percorsi i ragazzi con obbligo di istruzione
assolto ma senza diploma secondaria primo grado.
Ø Costi
L’Amministrazione regionale, in linea con la programmazione FSE,
adotta per le “Istituzioni sociali private” (dunque non le due scuole regionali
paritarie) il parametro di € 132,00 (pd 1153/2019), esteso dall’a.f. 2018/19
a tutte le qualifiche, comprese quelle del “benessere”. Questa UCS su cui si
costruiscono gli importi relativi al finanziamento, abbraccia tutte le attività
e le spese connesse all’organizzazione e all’erogazione dell’intervento formativo,
incluse le ore di esame. Il numero minimo di allievi a percorso è 15,
mentre il numero massimo è 18. Il numero delle ore computato per anno è
1.000, con 250 ore aggiuntive a triennio (83,33 ad anno formativo). Queste
ore non saranno più considerate nel costo a percorso dall’a.f. 2021/22 (saranno
dunque solo 1.000 ore) perché riferibili a un finanziamento aggiuntivo
(“aumento del finanziamento concesso oltre il limite del costo massimo
previsto”) ed eventualmente realizzabili anche durante il periodo estivo. I
percorsi triennali di cui trattasi sono centrati sulle seguenti figure/profili
professionali: 1. addetto alle vendite (corso singolo) figura/indirizzo professionale:
operatore addetto ai servizi di vendita (profilo regionale: operatore
alle vendite – dgr 44/2018); 2. operatore alla riparazione dei veicoli a motore
(corso misto) figura/indirizzo professionale: operatore alla riparazione dei
veicoli a motore indirizzo 1: riparazioni di carrozzeria (profilo regionale:
carrozziere di base - dgr 1691/2011) indirizzo 2: indirizzo riparazione di
parti e sistemi meccanici ed elettromeccanici del veicolo (profilo regionale:
idem - dgr 846/2017); 3. professioni del turismo (corso misto) indirizzo 1:
operatore della ristorazione - servizi di sala e bar (profilo regionale: commis
di sala e bar – dgr 1691/2011) indirizzo 2: operatore addetto ai servizi di
promozione ed accoglienza – indirizzo servizi del turismo (profilo regionale:
addetto al ricevimento - dgr 846/2017) indirizzo 3: operatore della ristorazione
– indirizzo preparazione pasti (profilo regionale: commis di cucina – dgr
1691/2011); 4. operatore del benessere (corso misto) indirizzo 1: acconciatore
di base (profilo regionale: acconciatore di base - dgr 1691/2011) indirizzo
2: estetista di base (profilo regionale: estetista di base - dgr 1691/2011). Secondo
il pd n. 1153 del 6.3.2019, avviso n. 19AB, il costo complessivo massimo
dei progetti (compreso esami) sarebbe: per il corso addetto alle vendite
€ 430.680,00 (corso singolo); per operatore alla riparazione dei veicoli a
motore € 565.680,00 (corso misto 1 classe con 2 indirizzi); per operatore del
benessere € 866.000,00 per due classi; € 568.944,00 per professioni del turismo
(2 classi con 3 profili/indirizzi). La Regione ha realizzato (pd n. 4520
del 1.8.2019) per l’anno formativo 2019/20, 6 classi triennali di IeFP delle
IF per complessivi 97 allievi (e 8 tra corsi e indirizzi). È disponibile la cifra
complessiva massima di € 2.431.304,00 per il finanziamento delle suddette
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
iniziative. Tale somma corrisponde indicativamente all’UCS costo/ora di €
132 per il numero di ore stabilite a percorso. Sulla base di questi elementi
si può stimare che il primo anno di tali percorsi abbia un costo ponderato
di € 142.956,00. Il costo ad allievo ammonterebbe a € 8.842,64, per un
costo orario allievo di € 8,16. I costi complessivi si riferiscono a molteplicici
attività, così come riportate nel paragrafo “elementi”. In particolare,
il costo complessivo massimo finanziabile per progetto include: a. il costo
complessivo del corso calcolato applicando le opzioni di semplificazione; b.
il costo dei processi di riconoscimento dei crediti formativi, che potranno
essere attivati; c. l’importo da destinarsi alla copertura delle spese relative
all’esame finale. Si rileva, per completezza, che mediante borse di studio,
sono ammesse a rimborso dalla Regione le spese per l’acquisto di sussidi
e materiale didattico o strumentale (dizionari, vocabolari, manuali, atlanti,
compassi, calcolatrici scientifiche, strumenti musicali e attrezzatura necessaria
per lo svolgimento delle attività previste nei percorsi di IeFP) utilizzati
fino al termine del diritto/dovere di istruzione.
Ø Quarti anni
Il “quarto anno” è stato attivato dall’a.f. 2016/17 in forma individuale,
come naturale proseguimento del percorso di operatore agricolo, presso
l’Institut agricole régional, corrispondente a un IS paritario di modello
“complementare”. Nell’a.f. 2016/17 si è trattato di 1 solo allievo mentre negli
anni formativi successivi sono partiti ogni anno 2 allievi che hanno svolto il
quarto anno fuori della Regione mediante vaucher. Tutt’ora, nelle Valli dove
è difficile formare una classe, vige ancora il sistema dei vaucher individuali
per la prosecuzione della formazione in percorsi di altre Regioni italiane
o all’estero (con la Francia, ad esempio, gli allievi ottengono un doppio titolo).
Dall’a.f. 2019/20 sono partite le prime 2 “classi” di IV anno IF e IS,
realizzate anche per l’a.f. 2022/23 con un percorso (due classi per estetista e
acconciatore). Il percorso formativo deve avere una durata pari a 1.000 ore
ad allievo: 20% moduli competenze di base, 30% moduli competenze tecnico-
professionali, 50% impresa formativa simulata/stage in azienda. Con finanziamenti
ad hoc vengono rimborsati: le attività di assistenza individuale,
il processo di riconoscimento crediti in fase di ammissione e la gestione dei
procedimenti di certificazione delle competenze (compresi gli esami).
– a.f. 2019/20: n. percorsi 2; n. allievi 28
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha definito in accordo con le parti sociali i profili formativi
per permettere l’accesso al lavoro dei minorenni che abbiano assolto l’ob-
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bligo di istruzione. La circolare del Ministero del lavoro e delle politiche
sociali R.0000012 del 6.6.2022 fornisce chiarimenti interpretativi rispetto
alle disposizioni del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto
interministeriale 12 ottobre 2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche
del contratto di apprendistato di primo livello. Al fine di sostenerlo l’Amministrazione
regionale può prevedere, sulla base di apposite disposizioni e
delle disponibilità di bilancio, l’attribuzione di contributi ai soggetti coinvolti
(organismo di formazione, impresa e apprendista) che esulano dal finanziamento
del percorso di apprendistato. Le attività di alternanza, fatto salvo
quanto previsto per gli allievi apprendisti, possono essere realizzate secondo
le modalità di: 1. Impresa formativa simulata quale strumento propedeutico
ai percorsi di alternanza scuola-lavoro o di apprendistato, con particolare riferimento
agli studenti quattordicenni; 2. Visite didattiche, anche al di fuori
del territorio regionale; 3. Tirocinio curriculare/stage (attivabile anche nel
periodo estivo). Con riferimento a quest’ultima modalità, il monte ore minimo
assegnato deve essere pari ad almeno 200 ore nella seconda annualità,
almeno 400 ore nella terza annualità e almeno 450 ore nella quarta annualità.
Anche nell’a.f. 2022/23 sono presenti solo percorsi duali di IeFP, triennali
e di quarto anno, realizzati da Organismi di formazione accreditati e finalizzati
all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e all’acquisizione di un titolo
di qualifica o di diploma professionale. L’attività si realizza nell’ambito di
progetti per azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema
duale nell’ambito dell’Istruzione e formazione professionale. Le figure
professionali sono quelle previste e declinate dall’accordo Stato-Regioni del
1.8.2019. Sono stati 270 gli iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le
Istituzioni formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo
minimo per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso
l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate
è pari a 245 allievi promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo
sono stati stanziati per la Valle d’Aosta dal MLPS € 841.222,00.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Veneto
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2002/03
2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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208
Ø Normativa
– Protocollo Regione-MIUR dell’11.12.2002 e accordo territoriale
dell’11.12.03 (sperimentazione)
– Protocollo del 13.1.2016 e accordo del 24.9.2015 (duale)
– Dgr n. 27 del 15.1.2019 (approvazione schema di accordo territoriale)
– Dgr n. 914 del 9.7.2020 recepimento accordi repertorio figure (n. 155/
CSR del 1.8.2019)
– Dgr n. 3289/10, dgr n. 419/09, dgr n. 359/04, lr n. 19/02 (accreditamento)
– Dgr n. 1485 del 25.05.2010 (bandi per percorsi triennali riferiti all’a.f.
2010/11)
– Dgr n. 205 del 1.3.2011 (offerta sussidiaria triennale)
– Dgr n. 698 del 24.5.2011 (costo standard)
– Dgr n. 887 e n. 888 del 21.6.2011 (piano annuale e direttive a.f. 2011/12)
– Dgr n. 1013 e n. 1014 del 5.6.2012 (piano annuale e avviso 2012/13)
– Dgr n. 1558 del 31.7.12 e dgr n. 2646 del 18.12.2012 (linee guida ed
esami 2012/13)
– Dgr n. 1004 del 18.06.2013 (costi)
– Dgr n. 123 del 18.2.2014 (esami)
– Dgr n. 139 del 10.2.2015, dd n. 1570/2015 e dgr n. 1152/15 (piano IeFP
2015/16)
– Dgr n. 517/16 e dgr n. 518/16 (IeFP a.f. 2016/17), dgr n. 2127/15 (sussidiaria
a.f. 2016/17)
– Lr n. 8 del 31.3.2017 (sistema educativo)
– Dgr n. 897 del 10.08.2017 e dgr n. 1038 del 4.7.2017 (IeFP sussidiaria
a.f. 2017/18)
– Dgr n. 1395/17 e dgr n. 1988/16 (quarto anno a.f. 2017/18)
– Dgr n. 574/17, n. 575/17, n. 576/17, n. 577/17 e dgr n. 1986/16 e n.
1987/16 (triennali a.f. 2017/18)
– Dgr n. 822, n. 823 e n. 824 dell’8.6.2018 (triennali IF) e dgr n. 813 del
14.8.2018 (triennali IS)
– Dgr n. 2029 del 6.12.2017 e dgr n. 2030/17 (triennali duale)
– Dgr n. 1177/18 (IV anno IS) dgr n. 1036/18 (IV IF tradizionale) e dgr n.
509/18 (IV anno duale)
– Dgr n. 408 del 31.3.2020 (IeFP 2019/20) dgr n. 603 del 12.5.2020
– Dd n. 1019 del 9.9.2019 (IS), dgr n. 1898 del 17.12.19, dgr n. 429 del
7.4.2020 (1° anno IF)
– Dgr n. 1137 del 6.8.2020 (IV anno 2020/21)
– Decreto n. 659 del 13.8.2020 (correlazione figure per i progetti già presentati)
– Dgr n. 1666/20 e n. 1667/20 del 1.12.2020 (IeFP a.f. 2021/22), dgr n.
1136 del 6.8.2020, n. 1312 dell’8.9.2020 e n. 1644 del 24.11.2020 (linee
guida)
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
– Dgr n. 695 del 31.5.2021 (triennali a.f. 2021/22), dgr n. 698 del 31.5.2021
(IV anno a.f. 2021/22)
– Dgr n. 724 del 6.6.2022 e n. 803 del 5.7.2022, n. 804 del 5.7.2022 (triennali
a.f. 2022/23), dgr n. 810 del 5.7.2022, dgr n. 1006 del 12.8.2022 (IV
anni, duale)
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(sussidiarietà e percorsi integrali di IeFP)
Dall’a.f. 2002/03 i percorsi di Formazione professionale integrale sono
per il conseguimento di un attestato di qualifica regionale, da ottenere frequentando
un’Istituzione formativa (IF) accreditata (ora “Scuola di formazione
professionale”, come definite dall’art. 18, comma 2 della lr n. 8/2017).
Dall’a.f. 2011/12 è stato adottato il modello sussidiario complementare, a
titolarità delle istituzioni scolastiche (fino all’a.f. 2018/19, sostituito nello
stesso anno con i nuovi primi anni ex d.lgs n. 61/2017). L’adozione sperimentale
anche del modello integrativo era teoricamente possibile in base
alla normativa regionale ma non è stata realizzata. Il passaggio alle quarte
classi degli IPS non è automatico. I percorsi sono finalizzati al conseguimento
di una qualifica delle sezioni comparti vari, edilizia, benessere, riferite
alle figure previste dal Repertorio nazionale dell’offerta di IeFP 2019 e dalle
curvature regionali approvate. Dall’a.f. 2013/14 sono presenti i quarti anni.
L’Istruzione e formazione professionale coinvolge ogni anno nella Regione
Veneto circa 20.000 allievi minori.
Ø Sede di svolgimento
Iscrizione a 14 anni alle IF o alle IS secondo la sussidiarietà tramite
il portale MIUR iscrizionionline. La sede di svolgimento è il Centro di
formazione professionale (ora Scuola della formazione professionale) o la
Scuola. Possono presentare progetti formativi, come IF, Istituzioni formative
accreditate presso la Regione Veneto e iscritte nell’elenco regionale degli
Enti accreditati; come scuole, in via sussidiaria, gli Istituti professionali
di Stato. L’inizio delle lezioni è stato stabilito nel settembre del 2022. Le
disposizioni sul riordino delle funzioni provinciali comportano che la funzione
di Formazione professionale, già svolta dai CFP provinciali alla data
di entrata in vigore della lr n. 19/2015 e s.m.i., debba continuare ad essere
svolta con il personale ex provinciale ora inquadrato nel ruolo regionale. A
partire dall’a.f. 2016/17 sono stati individuati gli Organismi di formazione
accreditati, idonei a gestire i medesimi percorsi nelle ex sedi formative della
Provincia di Treviso e della Città metropolitana di Venezia.
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Ø Docenti
Nei percorsi delle IF sia i docenti delle competenze tecnico-professionali
che quelli delle competenze di base provengono dai CFP. Di norma, nei
percorsi delle scuole sia i docenti delle competenze tecnico-professionali che
quelli delle competenze di base provengono dalle scuole. Le attività educative
e formative realizzate dall’Ente formatore devono essere affidate a personale
docente in possesso di abilitazione all’insegnamento o ad esperti in possesso
di documentata esperienza maturata per almeno cinque anni nel settore, ai
sensi dell’art. 19 del d.lgs n. 226/2005. Il ruolo del docente è incompatibile
con la funzione di tutor d’aula nel medesimo intervento formativo. È rivestito
da persona diversa dal docente a fronte della propria specifica valenza in
campo formativo/educativo. In base alla dgr n. 1368 del 30.7.2013, in analogia
con la gestione degli interventi di formazione iniziale gli Enti beneficiari
devono impiegare almeno il 50% di personale assunto con il contratto collettivo
nazionale di lavoro per la Formazione professionale, sottoscritto dalle
Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale.
Ø Articolazione oraria
Fino al 2011/12 percorso triennale integrale della durata di 3.200 ore.
Dall’a.f. 2012/13 le ore per anno dei percorsi integrali sono minimo 990. Ad
esempio, il quadro orario dei percorsi triennali di comparti vari ed edilizia
prevede al primo anno minimo 450 e massimo 550 ore di formazione di base
diretta all’adempimento dell’obbligo di istruzione (assi culturali) e min 440
max 540 ore di Formazione professionale a carattere polivalente nel comparto
prescelto e accoglienza. Al secondo anno, min 410 e max 460 ore di formazione
di base e 420-450 ore di formazione pratica e accoglienza e accompagnamento
al lavoro, con 80-160 ore di stage. Il quadro orario dei percorsi
triennali del sistema duale prevede al primo anno min 400 ore di applicazione
pratica in impresa simulata propedeutica all’alternanza o all’apprendistato
e max 590 ore di assi culturali (formazione di base diretta all’adempimento
dell’obbligo di istruzione e accoglienza). Al secondo anno min 40% dell’orario
ordinamentale annuale di 990 ore in formazione interna all’azienda presso
cui lo studente iscritto sia stato assunto in contratto di apprendistato per la
qualifica (ai sensi dell’art. 41 II comma lettera a) del d.lgs n. 81/2015) oppure
min 400 ore annue di formazione in azienda in alternanza, oltre a un max
di 594 ore di accoglienza e assi culturali. Al terzo anno min 50% dell’orario
ordinamentale in formazione interna all’azienda oppure min 500 ore annue
di formazione in azienda in alternanza. Il percorso in sussidiarietà deve essere
riconducibile alla durata prevista di 1.056 ore per anno (art. 5 comma 1
lettera b del dpr n. 87/2010) di 60 minuti. La frequenza alle azioni formative
è da intendersi obbligatoria. Nel biennio la formazione di base va da 429 a
561 ore, mentre la Formazione professionale va da 495 a 627 ore. Al 3° anno
la formazione culturale va da 396 a 429 ore, mentre la formazione professionalizzante
da 627 a 660 ore. Sono effettuate 165 ore di stage curricolare
nell’ambito degli insegnamenti sia culturali che tecnico-professionali.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Elementi
Il percorso formativo comprende: orientamento; attività di accoglienza
all’inizio dell’attività didattica; attività di accompagnamento al lavoro,
intesa anche come valutazione delle esperienze fatte nel mondo del lavoro
attraverso lo stage al lavoro; moduli per favorire l’inserimento di giovani
provenienti dal sistema scolastico o dal mondo del lavoro; visite in aziende,
ambienti e luoghi di lavoro, fiere e mercati di particolare rilevanza; moduli
destinati a soggetti portatori di handicap, in condizione di disagio o provenienti
da un percorso scolastico o dal mondo del lavoro; moduli di approfondimento
destinati a rispondere a particolari esigenze di professionalità
del territorio; potenziamento dei talenti e delle caratteristiche individuali
cognitive, emotive e relazionali; interventi a favore di studenti con difficoltà
cognitive o comportamentali non riferibili a disabilità specifiche e certificabili.
Potranno inoltre essere realizzati interventi progettati in considerazione
della specificità dell’allievo. Questi interventi individuali aggiuntivi,
finanziati ad hoc, sono quantificati complessivamente nell’ambito di ciascun
progetto in misura non superiore a 25 ore per ciascuna annualità, possono
riguardare sia studenti iscritti al percorso, sia giovani non iscritti che
contattino il CFP in vista di un possibile inserimento in un percorso. Nel
caso in cui dette attività siano rivolte a utenti interni possono essere svolte
anche durante le attività ordinarie, distaccando l’utente dal gruppo classe.
Potranno essere attivate esercitazioni dimostrative nei seguenti contesti: 1)
competizioni tra diversi istituti scolastici; 2) iniziative di interscambio con
istituti anche stranieri; 3) giornate di scuola aperta; 4) partecipazione a manifestazioni
riferite all’orientamento; 5) esercitazioni dimostrative rivolte ai
rappresentanti delle aziende interessate ad accogliere allievi in stage; 6) partecipazione
ad iniziative di volontariato organizzate da enti locali; 7) saggi
di fine anno. I progetti devono prevedere un numero di partenariati aziendali
sufficienti a garantire per tutti gli iscritti l’accoglienza per il periodo di
applicazione pratica in azienda di almeno 20 studenti.
Ø Esiti e certificazioni
La qualifica viene conseguita a conclusione del percorso triennale, previo
superamento delle prove finali previste dalla lr n. 8 del 31.3.2017 e dai
decreti dirigenziali di attuazione con cui sono definiti modulistica e vademecum.
Gli interventi proposti devono garantire l’adozione di modalità di
valutazione - periodica e annuale - degli apprendimenti e del comportamento
degli allievi, adottate dai docenti sia singolarmente che collegialmente. È
adottato un sistema di valutazione con una prova complessa, che intende
verificare competenze sia culturali (con riferimento agli standard minimi
nazionali delle competenze di base) sia professionali (relative a ciascun profilo
professionale). L’accertamento delle competenze di base e dalle competenze
tecnico professionali avviene in riferimento a Ada (area di attività)
afferenti. Il rilascio dell’attestato di qualifica professionale è previsto, previo
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il superamento delle prove finali definite da disposizioni regionali e svolte
dinnanzi a una commissione nominata dalla Regione. Dall’a.f. 2010/11, i
consigli di classe, a conclusione del secondo anno del percorso triennale e
al termine delle operazioni di scrutinio finale, compilano per ogni allievo il
“certificato di assolvimento dell’obbligo di istruzione”, che resta agli atti del
CFP e viene rilasciato d’ufficio a conclusione del percorso triennale ovvero
su richiesta dell’allievo interessato che abbia maturato almeno 10 anni di
frequenza scolastica. Gli allievi che abbandonino il percorso prima del raggiungimento
della qualifica possono richiedere all’ente gestore il rilascio di
un attestato di competenze valevole ai fini del riconoscimento di eventuali
crediti formativi in ulteriori percorsi formativi o scolastici. La qualifica (o
il diploma) conseguita a conclusione del percorso triennale può essere registrata
sul “Libretto formativo del cittadino” o nel “Fascicolo elettronico
del lavoratore” (artt. 14 e 15 del d.lgs n. 150/2015). Le certificazioni sono
in conformità con il decreto interministeriale del 5 gennaio 2021, recante
“Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività degli enti
pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
Ø Crediti
La frequenza del percorso comporta l’acquisizione di crediti ai fini
dell’eventuale rientro nel sistema di istruzione. La possibilità di passare al
sistema dell’istruzione è data ai sensi dell’art. 8 del d.lgs n. 61/2017 e dei
successivi decreti attuativi. L’Ente è tenuto ad attivare un servizio per l’accertamento
di conoscenze, capacità e competenze acquisite e per il riconoscimento
di eventuali crediti formativi, secondo le disposizioni sui passaggi
tra sistemi o con le modalità semplificate previste per i passaggi tra IP e IeFP
(e viceversa) o intra IeFP. È previsto il riconoscimento di crediti in ingresso
per l’inserimento di allievi provenienti dalla scuola o dal mondo del lavoro
che richiedono di essere ammessi direttamente al secondo o al terzo anno
del percorso triennale o al primo anno dopo la scadenza del termine per
l’iscrizione (coincidente con il primo quarto di monte ore). È stato messo a
punto uno speciale dispositivo per l’accertamento dei crediti, che prevede ad
ogni passaggio tra sistemi un preventivo contatto tra IF e IS, finalizzato ad
acquisire la documentazione amministrativa sul curriculum dell’allievo. La
Regione ha disciplinato la costituzione delle commissioni interistituzionali
per il riconoscimento dei crediti, istituendo con dgr n. 2873 del 10.9.2004 e
con successivi decreti dirigenziali, un apposito albo regionale degli esperti
chiamati a costituire tali commissioni. Gli allievi che abbandonino il percorso
prima del raggiungimento del diploma possono richiedere il rilascio
di un “attestato di competenze” valevole ai fini del riconoscimento di eventuali
crediti formativi in ulteriori percorsi formativi o scolastici, così come
modificato dall’accordo in Conferenza Stato-Regioni, repertorio atti n. 155/
CSR del 1.10.2019.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Governo del sistema
La programmazione delle attività di IeFP è affidata al Dipartimento
formazione e alla Direzione formazione e istruzione. Essa regola mediante
bandi e circolari le attività delle Istituzioni formative, dei CFP ex provinciali
e in via sussidiaria delle Istituzioni scolastiche. La Direzione lavoro gestisce
la banca dati dell’Anagrafe regionale degli studenti (ARS) attraverso l’ente
strumentale Veneto Lavoro. A partire dall’a.f. 2004/05 la banca dati sugli
utenti della Formazione professionale è finalizzata a monitorare, con modalità
informatiche, le iscrizioni, i ritiri degli allievi e i dati di follow up. Le
registrazioni delle presenze degli allievi vengono effettuate su un gestionale
regionale unico ROL (Registro on line). Le direttive richiedono che ciascun
progetto sia frutto di un’analisi dei fabbisogni con il coinvolgimento dei soggetti
istituzionali del territorio per i giovani in età di obbligo di istruzione.
Sono attivabili partenariati (operativi o di rete) con altri CFP sul territorio.
Possono, inoltre, essere attivati partenariati di rete con servizi sociali
competenti per territorio, servizi di orientamento, istituti scolastici e uffici
scolastici, con l’obiettivo di instaurare una sinergia tra strutture istituzionali
chiamate a diversi livelli a prevenire e contrastare la dispersione scolastica
e il disagio giovanile. La Regione mantiene un rapporto di collaborazione
con gli Organismi formativi che realizzano il piano regionale: Forma Veneto
e Ance Veneto (scuole edili). Si è avviato un Tavolo tecnico scientifico per
aiutare la Regione e il sottosistema dell’IeFP a individuare le modalità di
validazione delle figure regionali e delle competenze aggiuntive, i moduli
compensativi, le modalità di erogazione degli esami finali e degli attestati
in esito ai percorsi. Il Tavolo è coordinato dalla Direzione formazione e
istruzione e si avvale dell’assistenza tecnica di esperti, di Anpal servizi e
di esperti nominati dalle associazioni più rappresentative delle scuole della
Formazione professionale.
Ø Destinatari
Di norma, gli interventi formativi di primo anno sono rivolti a giovani
soggetti all’obbligo di istruzione o in possesso della licenza media oppure,
per gli allievi disabili, dell’attestato di credito formativo previsto dall’art.
9 del dpr n. 122 del 22 giugno 2009. Per l’iscrizione di minori stranieri in
possesso di titolo di studio non conseguito in Italia è necessario accertare
che il titolo di studio sia conclusivo di un ciclo di studi di durata non inferiore
a 8 anni. È fatto salvo il diritto di proseguire il percorso triennale
fino al raggiungimento della qualifica professionale per i giovani che, già
iscritti e frequentanti un percorso scolastico o di Istruzione e formazione
professionale, abbiano compiuto la maggiore età senza aver conseguito un
titolo in assolvimento del diritto-dovere all’istruzione-formazione. Ai percorsi
quadriennali possono accedere giovani in possesso di una qualifica
professionale conseguita frequentando un percorso triennale di Istruzione e
formazione professionale o a seguito di un contratto di apprendistato per la
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qualifica e per il diploma professionale. In considerazione della previsione
contenuta all’art. 43 d.lgs n. 81/2015, che prevede l’accesso all’apprendistato
per la qualifica e per il diploma di giovani tra i 15 e i 25 anni, eventuali
utenti maggiorenni possono essere iscritti al primo anno del triennio in
qualità di utenti rendicontabili al fine di consentire la stipula di un contratto
di apprendistato per il conseguimento della qualifica professionale.
Eventuali richieste di iscrizione di allievi maggiorenni ai percorsi triennali
possono essere accolte solo in continuità didattica con un diverso percorso
o in presenza di una intesa tra le istituzioni formative o scolastiche e i
Centri provinciali per l’educazione degli adulti per un progetto finalizzato
al conseguimento del diploma di scuola media e la prosecuzione al secondo
anno nei percorsi triennali.
Ø Quarto anno
In Veneto dall’a.f. 2013/14 sono presenti IV anni in duale, che prevedono
competenze tecnico-professionali minimo 500 ore annue in formazione
in azienda o in alternanza scuola-lavoro oppure minimo 50% dell’orario ordinamentale
annuale di 990 ore in formazione interna all’azienda presso cui
lo studente iscritto al CFP sia stato assunto in contratto di apprendistato
per il diploma professionale ai sensi dell’art. 41 II comma lettera a) del d.lgs
n. 81/2015. Per le competenze di base massimo 495 ore. Il monte ore del
quarto anno include le ore dedicate all’esame finale. L’obiettivo prioritario
del sistema di formazione duale è l’attivazione di contratti di apprendistato
di primo livello, ai sensi dell’art. 41 II comma, lettera a) del d.lgs n. 81/2015
per almeno il 30% degli studenti iscritti ai quarti anni. Nell’a.f. 2022/23 sono
stati finanziati 86 percorsi di quarto anno (7 edilizia e 79 comparti vari), con
una previsione dirca 1.500 frequentanti. In Veneto non esiste un diploma di
tecnico per il settore benessere ma una abilitazione.
– a.f. 2013/14: n. percorsi 10; n. allievi 157
– a.f. 2014/15: n. percorsi 26; n. allievi 475
– a.f. 2015/16: n. percorsi 42; n. allievi 774
– a.f. 2016/17: n. percorsi 55; n. allievi 1.062
– a.f. 2017/18: n. percorsi 57; n. allievi 687
– a.f. 2018/19: n. percorsi 66; n. allievi 586
– a.f. 2019/20: n. percorsi 86; n. allievi 793
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi 86; n. allievi n.d.
Ø Costi
Con le dgr n. 1798 (benessere) e 1799 (comparti vari ed edilizia), entrambe
del 27.11.2018, si stabiliscono i criteri per erogare il contributo
pubblico massimo destinato ai percorsi triennali secondo la seguente for-
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
mula: contributo pubblico orario*monte ore triennio+contributo pubblico
allievo*n. allievi*numero annualità. Il costo ora corso stabilito dalla Regione
differisce per tipologia: comparti vari € 85,00, benessere € 77,50, edilizia
€ 72,00. Il costo medio ora corso ponderato1 corrisponde a € 91,81. Il
costo individuale ad allievo stabilito corrisponde a € 403,50 per comparti
vari, €462,00 benessere e € 812 per l’edilizia. Applicando tali parametri al
numero degli iscritti a primo anno dei percorsi triennali delle istituzioni
formative nell’a.f. 2019/20, risulta che il costo annuale per percorso è di €
90.887,70, il costo annuale per allievo corrisponde a € 4.378,18 mentre il costo
orario per allievo ammonta a € 4,42. Sempre nell’a.f. 2019/20, le classi di
primo anno devono essere, di norma, composte da un numero non inferiore
a 20 allievi a inizio anno per servizi del benessere, comparti vari ed edilizia
(dall’a.f. 2019/20). Il numero minimo di allievi formati deve essere di 15
per servizi del benessere, comparti vari ed edilizia. Si considera formato
l’allievo che abbia maturato una percentuale di frequenza pari ad almeno
il 75% del monte ore. Il contributo massimo aggiuntivo applicato per ogni
ora di intervento individuale di attività frontali di accoglienza/accompagnamento/
personalizzazione è di € 38,00 (nel limite massimo di € 2.850,00 per
progetto). Esse possono essere svolte anche durante le attività ordinarie,
distaccando l’utente dal gruppo classe. Fermo restando un percorso formativo
non inferiore a 990 ore, la frequenza dell’intervento di accoglienza/accompagnamento/
personalizzazione concorre alla percentuale di frequenza
richiesta per l’ammissione all’esame, mentre non risulta riconoscibile ai fini
del monte ore allievi formati. Vi sono ormai pochi percorsi di IeFP presso
Centri di formazione ex provinciali trasferiti alla Regione e da queste finanziati.
In ogni caso, dall’a.f. 2016/17 (decreto n. 130 del 12.8.2016) hanno, di
norma, le stesse unità di costo standard che sono applicate agli Organismi
di formazione accreditati privati. Infatti, la copertura finanziaria di costi e
personale inquadrato nei ruoli regionali già presenti nella determinazione
delle unità di costo standard di riferimento, viene considerata come un’entrata
generata dal progetto e sottratta, in sede di verifica rendicontale, dal
contributo pubblico assegnato a ciascun progetto. Il costo delle sedi di realizzazione
degli interventi, anche in caso di utilizzo di sedi di proprietà della
Regione Veneto, è sempre a carico del soggetto proponente.
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Regione ha regolamentato l’apprendistato di primo livello. La Circolare
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali R.0000012 del 6.6.2022
fornisce chiarimenti interpretativi rispetto alle disposizioni del decreto le-
1 Comparti vari € 85,00x990+€403,50 ad allievo fino a un massimo (20 allievi) di € 8.070 =
€ 92.220,00:990 ore = € 93,15 x253 percorsi = € 23.567,33. Benessere € 77,50x990+€462,00 ad allievo
fino a un massimo di € 9.240 (20 allievi) = € 85.965,00:990 = € 86,83x63 = € 5.470,50. Edilizia
non cofinanziata € 72,00x990+€ 812,00 ad allievo fino a un massimo di 16.240 (20 allievi) = €
87.520,00:990 = € 88,40x8 percorsi = € 707,23. Totale € 29.745,07:324 percorsi = 91,81 ponderato.
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gislativo 15 giugno 2015, n. 81 e del decreto interministeriale 12 ottobre
2015 definendo nel dettaglio le caratteristiche del contratto di apprendistato
di primo livello. La prima sperimentazione del sistema formativo duale è
stata attivata a partire dall’a.f. 2016/17, con percorsi triennali per il conseguimento
della qualifica professionale e percorsi di quarto anno per il
diploma professionale. La modalità duale ha avuto una prima fase di impianto
e “taratura” del sistema, ma ora si intende avviare una nuova fase di
sperimentazione che prevede modalità innovative di formazione curriculare
in azienda, con stage rafforzati o con il ricorso alla modalità dell’impresa
formativa simulata per gli allievi che per caratteristiche anagrafiche non
possono essere formati in azienda. Nella precedente sperimentazione del
sistema di formazione duale si è riscontrata la prevalenza della modalità
percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) rispetto
alla modalità apprendistato nei percorsi per il conseguimento della qualifica
professionale, mentre nei percorsi per il conseguimento del diploma professionale
i rapporti si invertono con netta prevalenza della modalità apprendistato.
Per l’a.f. 2022/23, le dgr n. 806/2022 e 810/2022 hanno presentato
progetti per percorsi triennali di Istruzione e formazione professionale per
il conseguimento della qualifica professionale con il sistema di formazione
duale. Analogamente, la dgr n. 79/2022 lo ha fatto per i percorsi duali di IV
anno. L’obiettivo prioritario del sistema di formazione duale è assicurare a
tutti gli studenti di età superiore ai 15 anni un periodo di esperienza pratica
in azienda almeno nella forma dell’alternanza. È possibile inserire in contratti
di apprendistato per la qualifica anche ragazzi iscritti al primo anno
del percorso triennale, purché abbiano compiuto il quindicesimo anno di
età. Le ore relative alle attività lavorative svolte in azienda dovranno essere
determinate in numero tale da garantire una coerenza con la durata del percorso
formativo, compatibili con l’articolazione dell’orario ordinamentale e
in rapporto alla durata del contratto di apprendistato. Sono stati 2.127 gli
iscritti in duale degli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni formative nell’a.f.
2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo minimo per il primo anno
(a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse
del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a 3.138 allievi promossi/
certificati in percorsi duali. A questo scopo sono stati stanziati per il
Veneto dal MLPS € 12.013.084,00.
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➢ Struttura
Provincia Autonoma di Bolzano
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
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2019/20
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218
Ø Normativa
– Legge provinciale n. 40 del 12.11.92 (ordinamento della FP)
– Dgp n. 1779/09 (esami dei percorsi di qualifica)
– Dgp n. 25-12129 del 14.9.2009 (accreditamento)
– Legge provinciale n. 11/2010 (secondo ciclo di istruzione e formazione)
– Dgp n. 334 del 1.3.2010 (percorsi a tempo pieno della FP tedesca e ladina)
– Dgp n. 1256 del 26.7.2010 (apprendisti presso le scuole professionali
provinciali)
– Dgp n. 363 del 14.3.2011 (norme sull’esame finale)
– Dgp n. 824 del 23.5.2011 (recepimento accordo figure professionali)
– Dgp n. 1095 del 16.7.2012 (definizione dei curricoli dell’IeFP)
– Dgp n. 1939 del 27.12.2012 (ordinamento percorsi triennali)
– Dgp n. 122 del 28.1.2013 (intesa per percorsi annuali per l’esame di
Stato nella FP)
– Dgp n.1366 del 18.11.2014 (5° anno)
– Dgp n. 470 del 21.4.2015 (percorsi di secondo ciclo in lingua tedesca)
– Dgp n. 556 del 12.5.2015 (IV anni)
– Dgp n. 470 del 21.4.2015 (permeabilità percorsi)
– Dgp n. 245 del 20.3.2018 (piano dei percorsi a.f. 2018/19)
– Dgp n. 797 del 7.8.2018 (apprendistato a.f. 2018/19)
– Dgp n. 681 del 6.8.2019 (piano dei percorsi a.f. 2020/21)
– Dgp n. 924 del 12.11.2019 (piano dei percorsi a.f. 2020/21)
– Dgp n. 1088 del 29.12.2020 (piano dei percorsi a.f. 2021/22)
– Dgp dgp n. 1109 del 21.12.2021 (piano dei percorsi a.f. 2022/23)
Ø Modello
PERCORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE (percorsi integrali di
IeFP)
Da quasi vent’anni, nell’ambito della sua autonomia in materia di Formazione
professionale (competenza primaria), la Provincia di Bolzano avvia
dei percorsi triennali composti da un anno di formazione di base e due anni
di formazione specifica. Dall’a.f. 2014/15 vi sono anche percorsi di qualifica
di 4 anni (es: operatori del benessere). La Provincia dispone attualmente di
28 Centri: 20 scuole in lingua tedesca (Berufsfachschulen), 7 scuole in lingua
italiana e 1 scuola nelle Valli ladine, dove viene insegnato sia in tedesco
che in italiano. Tali Centri, o meglio “Scuole professionali provinciali”, sono
“Landesberufsschulen”, ossia Scuole professionali del territorio. Queste sono
diverse dalle Staatlichen Berufsfachschulen: Fachlehranstalten o Berufsbildenden
Schulen (Istituti Professionali) e Fachoberschulen (Istituti tecnici);
queste ultime, infatti, danno titoli di Stato e non hanno obiettivi specifici di
apprendimento determinati dalla Provincia. L’Intesa per realizzare organici
raccordi tra i percorsi degli Istituti professionali e i percorsi di Istruzione e
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219
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
formazione professionale del 16.12.2010 non è stata recepita dalla Provincia
Autonoma di Bolzano. In Provincia, infatti, la differente disciplina ordinamentale
attualmente vigente preclude l’introduzione dell’offerta sussidiaria.
Le Scuole di formazione professionale distribuite sul territorio provinciale
si occupano di formazione di base (qualifica), di formazione post-qualifica
e di maturità professionale. I Piani dei corsi della Direzione provinciale
Formazione professionale tedesca, della Direzione provinciale Formazione
professionale italiana nonché della Scuola professionale per l’artigianato artistico
Val Gardena sono contenuti per l’anno formativo 2022/23 nella dgp
n. 1109 del 21.12.2021. Per la parte ladina e tedesca non esistono più Istituti
professionali ma solo IeFP provinciali, IT e licei. All’interno delle Landesberufsschulen,
dopo il primo anno orientativo (Berufsgrundstufe) è possibile
continuare la Formazione professionale con una Fachshule o accedere
all’apprendistato (Lehre: formazione duale con 1 giorno di formazione d’aula
e 5 sul posto di lavoro). L’accordo sugli “organici raccordi” non è stato
recepito dalla Provincia Autonoma di Bolzano; tuttavia, è stato varato un 5°
anno su tutto il territorio provinciale che consente di ottenere una maturità.
Ø Sede di svolgimento
L’iscrizione avviene presso i Centri provinciali di FP dipendenti
dall’Amministrazione provinciale. I percorsi formativi di IeFP sono svolti
dalle strutture della Formazione professionale provinciale.
Ø Docenti
Docenti dei Centri provinciali di Formazione professionale insegnano
sia le competenze di base che quelle tecnico-professionali. Le discipline e i
requisiti per l’insegnamento sono stabiliti da delibere della Giunta provinciale.
È definito uno specifico contratto di comparto per il personale docente
delle Scuole professionali provinciali.
Ø Articolazione oraria
I percorsi a seconda delle figure professionali di riferimento sono triennali
(qualifica di operatore professionale) o quadriennali (qualifica di operatore
+ monoennio per il diploma di tecnico professionale). I piani formativi
dei corsi prevedono da 1.085 a 1.394 ore per ciascun anno formativo (circa
36 ore a settimana) con frequenza a tempo pieno dell’insegnamento delle
discipline sia mattina che pomeriggio. Nella Formazione professionale tedesca
(1.224-1.292 ore all’anno) al primo anno sono previste 612 ore professionalizzanti
e altrettante (50%) di base. Il secondo e il terzo anno le ore
professionalizzanti sono 748 (61%) inclusive di 12 ore di laboratorio e 10 di
teoria applicata alla settimana e di circa 180 ore (dalle 4 alle 6 settimane)
di stage sia al secondo che al terzo anno. Nella Formazione professionale
agricola, forestale e di economia domestica (1.085 ore l’anno) nel triennio
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220
sono previste in media 1.823 ore professionalizzanti e 1.292 ore di competenze
di base e trasversali. Lo stage conta tra le 93 e le 186 ore. Nella Formazione
professionale italiana (990-1.222 ore l’anno nell’a.f. 2020/21) sono
previste da 1.358 a 2.042 ore di competenze di base e da 1.366 a 2.083 ore di
competenze professionalizzanti. Lo stage raggiunge complessivamente dalle
266 alle 480 ore, sempre collocate nel monte ore del secondo e terzo anno
per la qualifica e del quarto anno per il diploma. In base alla dgp n. 679
del 10.8.2021, le scuole professionali possono ridurre al massimo del 20%
il monte ore previsto per le singole materie dei rispettivi piani di studio nei
percorsi di formazione triennale o di quarto anno per potenziare altre materie
già comprese nei piani di studio o l’offerta formativa interdisciplinare
oppure per introdurre nuove materie.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: accompagnamento al percorso, accoglienza,
orientamento e personalizzazione. È previsto uno stage. La Provincia,
nei limiti delle disponibilità finanziarie e organizzative, può concedere agevolazioni
per vitto e alloggio, trasporto e frequenza. Per tutti gli alunni e
alunne fino al 2° anno delle scuole superiori e delle scuole professionali è
previsto il prestito gratuito dei libri di testo. Gli iscritti alle scuole professionali
provinciali aventi diritto possono richiedere una borsa di studio fino a
3.200 € per convitto e fino a € 2.240 per semiconvitto.
Ø Esiti e certificazioni
Dopo il primo anno gli studenti scelgono se continuare nell’apprendistato
o nella Formazione professionale. Al termine del terzo (in alcuni casi
quarto) anno di Formazione professionale è rilasciato un attestato di qualifica
professionale provinciale, valida sul territorio nazionale e inserita nel
quadro europeo EQF. Al termine del quarto anno è rilasciato un diploma di
tecnico professionale. Le certificazioni sono in conformità con la ddp n. 770
del 25.10.2022, Repertorio provinciale dei titoli di Formazione professionale
e delle qualificazioni professionali e criteri per la validazione e la certificazione
delle competenze.
Ø Crediti
Nella Provincia di Bolzano un ragazzo che abbia frequentato un percorso
triennale di Formazione professionale e abbia intenzione di passare al quarto
anno di un Istituto scolastico diverso deve fare domanda per un esame obbligatorio
sulle conoscenze e discipline mancanti in base al programma. Per gli
allievi intenzionati a proseguire gli studi, può essere attivato durante l’ultimo
anno di Formazione professionale un corso integrativo gratuito. Tra i Centri
di formazione professionale e gli Istituti scolastici si è instaurata una stretta
collaborazione che prevede la comunicazione dei programmi, in modo che
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221
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
possa essere garantita una preparazione specifica agli allievi interessati e il
riconoscimento delle attività pratiche. Al momento la collaborazione tra i due
canali formativi non è stata strutturata in convenzioni dato l’esiguo numero
dei casi. La dgp n. 481 del 5.7.2022 definisce i criteri per il riconoscimento
di crediti formativi che comportano una durata ridotta dell’apprendistato in
azienda e della formazione scolastica professionale.
Ø Governo del sistema
Mentre tre Intendenze (quelle tedesca, italiana e ladina) si occupano
degli Istituti statali, i quali non rientrano nell’ambito della IeFP, tre sono i
settori del territorio della Provincia (quello tedesco-ladino, italiano e settore
specifico della FP agricola-domestica) che si occupano di gestire la Formazione
professionale, ossia le Scuole provinciali attraverso tre Direzioni. I decreti
del Presidente della Provincia n. 45 del 15.12.2017, n. 20 del 16.7.2018
e n. 3 del 17.1.2019 stabiliscono i regolamenti relativi all’articolazione, alla
denominazione e alle competenze rispettivamente della Direzione Istruzione
e formazione tedesca, italiana e ladina. Le ripartizioni provinciali competenti
in materia di Formazione professionale predispongono annualmente
i programmi operativi con i corsi e indicano il profilo professionale, le modalità
di iscrizione, di gestione e di realizzazione, la durata e i contenuti.
La Commissione provinciale per la Formazione professionale (ossia, una
sottocommissione della Commissione provinciale per l’Impiego) adempie
alle funzioni attribuitele da leggi e regolamenti ed esprime parere in merito:
1) al coordinamento delle azioni in materia di Formazione professionale;
2) ai piani pluriennali e ai programmi operativi delle attività di formazione;
3) alle questioni inerenti alla Formazione professionale, che la Giunta
provinciale sottopone al suo esame; 4) alla concessione di provvidenze di
assistenza professionale.
Ø Destinatari
Giovani in possesso della licenza media tenuti all’assolvimento del diritto-
dovere all’Istruzione e alla Formazione. Giovani con 9 anni di frequenza
scolastica. I destinatari minori di 18 anni sono distinguibili in apprendisti
e alunni dei percorsi.
Ø Costi
Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2, comma 109, della Legge 23 dicembre
2009, n. 191, una quota del riparto nazionale dei finanziamenti alla
IeFP è resa disponibile alla Provincia Autonoma di Bolzano. La Provincia
Autonoma, tuttavia, non utilizza un sistema di finanziamento basato su parametri
di unità di costo standard. Poiché le “Scuole provinciali” che rilasciano
le qualifiche di FP sono pubbliche e appartengono alla Provincia Autonoma,
non sono assimilabili alle Istituzioni accreditate del privato sociale.
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222
Ø Quarto anno
I corsi quadriennali sono stati istituiti nei primi anni del 2000. Dall’a.f.
2010/11 i percorsi sono di circa 1.100-1.200 ore (1.009-1.192 ore dall’a.f.
2020/21), con un numero ore variabile da 160 a 400 ore di stage. Negli anni
i percorsi sono:
– a.f. 2005/06: n. percorsi 12; n. allievi 114
– a.f. 2006/07: n. percorsi 13; n. allievi 155
– a.f. 2007/08: n. percorsi 15; n. allievi 175
– a.f. 2008/09: n. percorsi 17; n. allievi 215
– a.f. 2009/10: n. percorsi 20; n. allievi 236
– a.f. 2010/11: n. percorsi 32; n. allievi 530
– a.f. 2011/12: n. percorsi 27; n. allievi 452
– a.f. 2012/13: n. percorsi 35; n. allievi 585
– a.f. 2013/14: n. percorsi 43; n. allievi 694
– a.f. 2014/15: n. percorsi 52; n. allievi 782
– a.f. 2015/16: n. percorsi 56; n. allievi 814
– a.f. 2016/17: n. percorsi 57; n. allievi 827
– a.f. 2017/18: n. percorsi 59; n. allievi 842
– a.f. 2018/19: n. percorsi 43; n. allievi 636
– a.f. 2019/20: n. percorsi 51; n. allievi 676
– a.f. 2020/21: n. percorsi 47; n. allievi 662
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø V Anno
Un protocollo d’intesa del 7.2.2013 tra Provincia e Ministero dell’istruzione,
università e ricerca realizza corsi annuali di Formazione professionale
per coloro che intendono sostenere l’esame di Stato per consentire la
prosecuzione ai più alti livelli di studio universitario e di alta formazione.
Il Protocollo stabilisce i criteri generali per la realizzazione dei corsi per
gli studenti che hanno conseguito il diploma professionale al termine del
percorso di Istruzione e formazione professionale quadriennale così come
stabilito dal d.lgs n. 226 art. 20. Il corso comprende non meno di 990 ore.
I corsi annuali di preparazione all’esame di Stato hanno avuto avvio per la
parte tedesco-ladina nell’a.f. 2014/15 e per la parte italiana nell’a.f. 2015-
2016. Per il dettaglio delle materie, per un totale di 28 ore settimanali, si
può consultare la pagina della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige:
www.provincia.bz.it/formazione-lingue/formazione-professionale. Anche in
seguito all’apprendistato vi è la possibilità di ottenere il diploma di maturità:
il quinto anno di formazione viene proposto dalle scuole professionali
provinciali per varie professioni per la durata di un anno a tempo pieno e
consente di partecipare all’esame di Stato a seguito del superamento del
procedimento di accesso.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
Il consolidato e regolamentato sistema dell’apprendistato tradizionale
altoatesino si è trasformato in apprendistato per la qualifica e il diploma professionale.
Gli anni di frequenza sono gli stessi previsti dal corso di qualifica
e anche agli apprendisti viene ora offerta la possibilità di svolgere il quarto
anno per ottenere il diploma. In alcune professioni, dopo la formazione di
base è possibile qualificarsi ulteriormente attraverso la formazione di maestro
professionale. In Alto Adige ci sono oggi 57 attività professionali triennali
a qualifica e 60 attività professionali per il diploma quadriennale oggetto
di apprendistato. Con riferimento alla lp n. 12 del 4.7.2012 - ordinamento
dell’apprendistato e al dgp n. 1095 del 16.7.2012 - indicazioni provinciali per
la definizione dei curricoli dell’IeFP di cui all’art. 10, lp n. 11/10 - II ciclo di
Istruzione e formazione della Provincia, sono stati elaborati gli ordinamenti
formativi per le varie professioni in collaborazione con rappresentanti del
mondo economico e insegnanti delle scuole professionali. L’apprendistato
termina con l’esame di fine apprendistato (nell’artigianato esame di lavorante
artigiano). Gli esami di apprendistato sono regolati dal decreto del
Presidente della Provincia n. 15 del 3.6.2013. Per ogni attività oggetto di apprendistato
viene elaborato un ordinamento formativo. Gli ordinamenti formativi
disciplinano la formazione nei due luoghi di apprendimento: scuola
professionale e azienda formativa. Essi vengono elaborati in collaborazione
con gli insegnanti delle scuole professionali e con i rappresentanti delle assocciazioni
di categoria. Il datore di lavoro corrisponde un salario al giovane
che è impegnato per un giorno nelle aule presso i Centri di formazione
e per il resto della settimana in azienda. Al termine, si supera un esame per
il diploma professionale di “lavorante artigiano”. Garanti, assieme alla Provincia
autonoma, sono le associazioni di categoria. I ragazzi in artigianato
arrivano a percepire € 700-800 al mese di paga. L’attività formativa in apprendistato
si articola: a) per l’apprendistato triennale 400 ore annue presso
la scuola professionale; b) per l’apprendistato quadriennale 400 ore all’anno,
nei primi 3 anni presso la scuola professionale e ulteriori 400 ore per il
quarto anno, articolate in 160 ore presso la scuola professionale provinciale
e 240 ore di formazione extrascolastica. La formazione nelle scuole professionali
si svolge secondo due modalità: in un percorso a blocchi da 9 a 11
settimane o in 1-2 giorni a settimana. Finora, il sistema non era considerato
“duale” nello stesso senso acquisito dalle Regioni italiane. Pertanto, c’è stata
un’assenza di iscritti in tale forma negli anni I-II-III-IV presso le Istituzioni
formative nell’a.f. 2019/20. Il target da raggiungere come obiettivo minimo
per il primo anno (a.f. 2022/23) del Programma Duale attraverso l’utilizzo
integrato delle risorse del PNRR e delle risorse ordinarie assegnate è pari a
1.138 allievi promossi/certificati in percorsi duali. A questo scopo sono stati
stanziati per la Provincia Autonoma di Bolzano dal MLPS € 5.065.870.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
➢ Struttura
Provincia Autonoma di Trento
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
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2003/04
2004/05
2005/06
2006/07
2007/08
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
2014/15
2015/16
2016/17
2017/18
2018/19
2019/20
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226
Ø Normativa
– Protocollo per 4° anno del 12.6.2002 e successiva integrazione del 29.7.2003
– Protocollo d’intesa del 7.2.2013 (5° anno)
– Lp n. 5 del 15.3.2005 (istruzione e formazione)
– Lp n. 5 del 7.8.2006, artt. 58-59 (sistema educativo di istruzione e del
Trentino)
– Dgp n. 2548 del 18.10.2002 (modalità per la sperimentazione)
– Dgp n. 2087 del 30.9.2005 (azioni formative integrate)
– Lp n. 5/05 (art. 11), dgp n. 2245/05, n. 2315/05, lp n. 5/06 (art. 67), dgp
n. 724/07 (alta formazione)
– Dgp n. 139/07 (modello di quarto anno)
– Dgp n. 2220/09 (cessazione IP di Stato)
– Dgp n. 2003/10 e n. 138/12 (recepimento accordi per percorsi a regime)
– Dgp n. 1822 del 26.8.11 (programma IeFP), dgp n. 1823 del 26.8.11
(criteri a.f. 2011/12)
– Dppa n. 11/69/leg del 5.8.2011 (apprendistato e percorsi IeFP)
– Dgp n. 317/11, n. 2171/12, n. 1681/12 e n. 1682/12 (figure e struttura
quarti anni)
– Dgp n. 1051/13 (diploma quarto anno)
– Dgp n. 1837 del 31.8.12 (azioni a finanziamento provinciale a.f. 2012/13)
– Dgp n. 54/13 (quinto anno)
– Dgp n. 457/13, n. 46/13 e n. 49/13 (quinto anno ed esami)
– Dgp n. 1051/13 (quarto anno) e dgp n. 1466/13 (alta formazione)
– Lp n. 10 del 1.07.2013 (apprendimento permanente)
– Dgp n. 352/13, n. 1803/13 e n. 1811/13 (IeFP a.f. 2013/14)
– Dgp n. 1504/14 (programma a.f. 2014/15 e quinto anno)
– Dgp n. 197/15 (certificazione e riconoscimento qualifiche)
– Dgp n. 1372 del 19.8.2016 (IeFP a.f. 2016/17)
– Dgp n. 1431 dell’8.9.2017 (IeFP a.f. 2017/18)
– Dgp n. 1432 dell’8.9.2017 (unità di costo standard)
– Dgp n. 1381 del 1.9.2017 e dgp n. 2261 del 28.12.2017 (passaggi)
– Dgp n. 2268 del 28.12.2017 (percorsi a.f. 2018/19)
– Dgp n. 1425 del 10.8.2018 (parametri costi IeFP)
– Dgp n. 478 del 5.4.2019 (percorsi a.f. 2018/19)
– Dgp n. 1320 del 4.9.2020 (nuovo Repertorio)
– Dgp n. 286 del 6.3.2020 (apprendistato)
– Dgp n. 1188 e n. 1189 del 7.8.2020 (IeFP 2020/21 e 2021/22)
– Dgp n. 1794 del 7.10.2022 (linee guida IS), dgp n.1661 e 1662 del
16.9.2022 (IeFP 2022/23)
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227
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Modello
PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
(percorsi IeFP integrali)
Percorso triennale di Formazione professionale già dal 1994. Adesione
alla sperimentazione nazionale nell’a.f. 2002/03 e a regime dall’a.f. 2004/05.
A partire dall’anno formativo 2012/13 è stato modificato l’impianto dell’IeFP
trentina secondo il nuovo Pecup dello studente a conclusione del terzo e del
quarto anno e con un primo biennio suddiviso in settori. I percorsi a qualifica
sono di norma triennali ma sono segnalati singoli casi di qualifiche che
richiedono 4 anni. Nella P.A. di Trento non operano più dall’a.f. 2010/11 gli
Istituti professionali quinquennali di Stato (vi sono solo IeFP provinciali, IT
e Licei) ad eccezione del Don Milani di Rovereto, quinquennale, con obiettivi
statali ma finanziamento totalmente provinciale. Ai sensi e per gli effetti
dell’articolo 2, comma 109, della Legge 23 dicembre 2009, n. 191, una quota
del riparto nazionale dei finanziamenti alla IeFP è resa disponibile alla Provincia
Autonoma di Trento.
I percorsi di IeFP sono attuati dall’Istituto di formazione professionale
provinciale Servizi alla persona e Legno, dall’Istituto di formazione professionale
provinciale alberghiero di Levico ai sensi di quanto previsto dalla
deliberazione n. 2130/2019, dall’Istituto di formazione professionale provinciale
alberghiero di Rovereto, dalla Fondazione Edmund Mach - Istituto
agrario San Michele e dalle Istituzioni formative paritarie riconosciute ai
sensi del dpp n. 42-149/leg del 1.10.2008 “Regolamento di attuazione concernente
il riconoscimento della parità scolastica e formativa” (artt. 30, 36,
76, 77 e 106, comma 6, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5). Sono
attivi 18 Istituti provinciali di formazione provinciale (50 percorsi) e 21 sedi
di Centri di formazione professionale di 7 Istituzioni formative parificate
accreditate. Non è compresa la Fondazione Edmund Mach, anch’essa parificata,
ma finanziata da un altro Servizio della Provincia di Trento con
criteri diversi: ha una sede e 3 indirizzi (trasformazione vegetale, trasformazione
lattiero-casearia, lavorazione carni) per complessivi 84 allievi di primo
anno. La nuova configurazione del sistema di Istruzione e formazione
professionale è ora articolata in: 3 settori: agricoltura e ambiente, industria
e artigianato e servizi; 18 indirizzi, 11 articolazioni; 27 figure di operatore e
30 di tecnico nelle Istituzioni formative accreditate. Le figure di riferimento
dei percorsi di qualifica e di diploma di IeFP del Repertorio provinciale
sono state rinnovate a seguito dell’accordo Stato-Regioni del 1.10.2019.
La dgp n. 1320 del 4.9.2020, aggiorna le figure presenti nel Repertorio del
2012. I corsi annuali per l’esame di Stato (5° anno) sono presenti continuativamente
dall’a.f. 2014/15. Nella Provincia Autonoma di Trento, la differente
disciplina ordinamentale attualmente vigente preclude l’introduzione
dell’offerta sussidiaria.
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Ø Sede di svolgimento
La sede di svolgimento delle attività è l’Istituzione formativa, anche per
le competenze di base. L’iscrizione avviene presso l’Istituzione formativa.
Dal 2010 sono state parificate Enaip Trentino, Opera Armida Barelli, Istituto
pavoniano Artigianelli, Centro di formazione professionale Centromoda
Canossa, Centro di formazione professionale dell’Università popolare trentina-
Scuola delle professioni per il terziario, Centro di formazione professionale
G. Veronesi, Ivo de Carneri, Centro di formazione professionale Fondazione
Edmund Mach. Accanto ad essi operano le due Istituzioni provinciali
di Formazione professionale: l’Istituto di formazione professionale Servizi
alla persona e del legno, a Trento, e l’Istituto di formazione professionale
alberghiero e della ristorazione, a Rovereto. Sono accreditati tutti i soggetti
pubblici e privati finalizzati alla formazione.
Ø Docenti
I docenti delle Istituzioni provinciali di Formazione professionale sono
dipendenti provinciali a cui viene applicato il contratto collettivo di lavoro
provinciale. Le Istituzioni formative gestiscono il proprio personale nel rispetto
del contratto collettivo di lavoro applicato (dgp n. 1189 del 7.8.2020).
Dei 7 Enti di Formazione professionale paritaria (esclusa la fondazione
Mach), 4 applicano il contratto collettivo di lavoro provinciale - CCPL (Istituto
pavoniano Artigianelli per le arti grafiche, Opera Armida Barelli, Enaip
Trentino, Università popolare trentina - scuola per le professioni in sigla
UPT) mentre 3 Enti applicano il contratto collettivo nazionale. L’Ente De
Carneri applica il contratto collettivo nazionale ANINSEI. Il Centro di formazione
professionale Centromoda Canossa e l’Ente G. Veronesi Centro di
istruzione scolastica e di formazione professionale applicano il contratto
collettivo nazionale per la Formazione professionale. La Provincia di Trento
rimane estranea ai rapporti derivanti dalla gestione del contratto di lavoro
autonomamente applicato e alle conseguenti responsabilità che intercorrono
tra il soggetto contraente ed i suoi dipendenti.
Ø Articolazione oraria
Ciascuno dei 3 anni del percorso a qualifica (ma ve ne sono pochissimi
anche di 4 anni senza diploma) ha un quadro orario di 1.066 ore ed è suddiviso,
di norma, in due quadrimestri. Per l’ammissione alla classe successiva
e per l’ammissione all’esame finale, per tutti i percorsi, è obbligatoria la
frequenza per almeno il 75% del monte ore annuo complessivo. Nei percorsi
triennali, le ore dedicate alla formazione professionalizzante sono 543 al
primo anno, 640 al secondo e 698 al terzo. Al terzo anno, il monte ore dedicato
all’area culturale è di 368 ore in totale (nel primo anno il peso dell’area
culturale è di 523 ore, nel secondo anno di 426 ore). Il tirocinio curriculare
è previsto nel terzo anno con uno stage di almeno 120 ore e nel quarto
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
anno, dove vi è una vera e propria alternanza tra la formazione in aula e la
formazione in contesto lavorativo, è previsto un minimo del 30% fino ad un
massimo del 48% delle 1.066 ore annue. Nel diploma di 4° anno l’alternanza
tra i contesti formativi di CFP e aziende ha visto mediamente l’impegno
degli allievi in attività di formazione presso le imprese per il 40%-45% della
durata totale del percorso che è di 1.066 ore. Il totale minimo obbligatorio
delle aree/ambiti di competenza del quarto anno comprende 106 ore di area
linguistica, 448 ore di area tecnico-professionale e 320 ore di formazione in
contesto lavorativo.
Ø Elementi
Il curricolo dovrà prevedere: accoglienza; orientamento; sostegno ai
passaggi; stage, tirocini e alternanza formativa; personalizzazione/individualizzazione
del percorso; tutoraggio. Il contributo alle Istituzioni formative
comprende: diritto alla formazione (libri e mensa degli alberghieri), trattamento
di fine rapporto (liquidazioni e accantonamenti), quote aggiuntive
Inpdap, canoni di locazione immobili, quote per costi di funzionamento
delle IF, codocenza, pubblicizzazione con spot radio, inserzioni sui giornali
e depliant, materiali didattici di consumo, viaggi degli allievi per stage,
alternanza, fiere, musei, convegni ecc. inerenti agli obiettivi formativi, attività
extra-curricolari in ambito formativo, culturale, sportivo inerenti agli
obiettivi formativi, patentini europei di informatica, conduzione impianti
termici, lingua straniera o altro, formazione degli operatori della Formazione
professionale. Un finanziamento a parte è stato assegnato dalla Provincia
Autonoma per studenti con bisogni educativi speciali e per assistenti educatori
ai disabili. La personalizzazione per stranieri consente di sostituire
la lingua straniera con l’apprendimento della L1 e di riconoscerne l’attività
presso i laboratori linguistici come curricolare. Le attività extracurriculari
possono riguardare l’ambito culturale, sportivo, musicale, artistico, teatrale
o altri che comunque risultino coerenti al raggiungimento degli obiettivi
indicati nel profilo educativo, culturale e professionale. In ogni Istituzione
formativa devono essere realizzate almeno due ore settimanali di attività
extracurriculari con priorità alle iniziative di carattere sportivo. Per la realizzazione
dei progetti di internazionalizzazione ci si avvale, tra l’altro, delle
risorse destinate al diritto allo studio per consentire agli studenti provenienti
dai Paesi coinvolti nei progetti di partecipare ai percorsi di Istruzione e
formazione professionale (triennio e quarto anno).
Ø Esiti e certificazioni
Il dpp n. 22-54/leg del 7 ottobre 2010 disciplina la valutazione periodica
e annuale degli apprendimenti nonché i passaggi tra i percorsi del secondo
ciclo (capo VI agli artt. 17 e 18). Un aggiornamento a tale disciplina è
contenuto nel dgp n. 1381 del 1.9.2017 e nel dgp n. 2261 del 28.12.2017. A
decorrere dall’anno formativo 2021/22 lo svolgimento degli esami dei per-
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corsi IeFP avviene secondo le modalità regolate dalle vigenti disposizioni
provinciali di cui alle dgp n. 610 del 22.4.2016, n. 668 del 27.4.2015, n. 2026
del 19.10.2018, e dalle dd n. 28 del 12.5.2014 e n. 29 del 13.5.2014. Il dgp
n. 502 del 31.3.2022 riguarda la certificazione e il riconoscimento delle qualifiche.
Le certificazioni sono in conformità con il decreto interministeriale
del 5.1.2021, recante “Disposizioni per l’adozione delle linee guida per l’interoperatività
degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione
delle competenze”. Il modello di certificato della Provincia di Trento è
unico per tutte le IF e IS del territorio. La dgp n. 2087/2005 e la lp n. 5 del
7.8.2006, art 58 disciplinano i percorsi integrati tra Scuole medie e Formazione
professionale per il conseguimento della licenza media. Il collegamento
tra il Repertorio provinciale e quello nazionale delle figure professionali
garantisce il riconoscimento su tutto il territorio nazionale dei titoli dei
percorsi triennali e quadriennali e, quando previsto dalle specifiche figure
professionali e dalle normative di settore, tali titoli permettono di ottenere
le abilitazioni per l’esercizio dei mestieri in modo autonomo. La Giunta
provinciale, con la dd n. 1611 del 18.10.2019, ha approvato le modalità di
accesso per i diplomati dei percorsi di Istruzione e formazione professionale
ai percorsi di Alta formazione professionale (AFP), autorizzando le Istituzioni
scolastiche e formative provinciali e paritarie a realizzare, anche in
forma associata, un percorso di potenziamento delle competenze comuni
alla conclusione della valutazione in ingresso, così da poter verificare prima
dell’avvio le abilità e conoscenze previste per l’ammissione al percorso di
AFP. La frequenza non continuativa di un percorso formativo pregiudica il
conseguimento della certificazione finale, se lo studente non ha frequentato
almeno il 70% delle ore complessive del percorso.
Ø Crediti
È attuata l’attivazione da parte delle Istituzioni formative delle seguenti
certificazioni: patente europea Ecdl, Fit tedesco, Ket inglese, particolari
patentini/abilitazioni di mestiere correlati al percorso formativo frequentato
che si realizzano durante la frequenza del percorso di Istruzione e formazione
professionale (triennio/quadriennio e quarto anno). La dgp n. 1600 del
9.9.2022 fornisce i criteri e modalità per l’organizzazione, il riconoscimento
dei crediti, la personalizzazione e la valutazione dei percorsi di Istruzione e
formazione professionale degli adulti in provincia di Trento.
Ø Governo del sistema
Il Programma annuale di attività per la Formazione professionale prende
come linee strategiche di riferimento gli obiettivi definiti nel Programma
di sviluppo provinciale e le finalità della riforma indicata nella Legge provinciale
n. 5 del 7 agosto 2006 sul sistema educativo di Istruzione e formazione
professionale del Trentino. Sono realizzate attività di raffronto e di
verifica con le associazioni imprenditoriali e di categoria e con le imprese
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
per la definizione delle figure di riferimento per le qualifiche e per i diplomi
professionali dei percorsi di Istruzione e formazione professionale, che fanno
parte del Repertorio provinciale. Inoltre, trovano una specifica valorizzazione
anche gli esiti dell’attività del gruppo di lavoro promosso dal Servizio
Europa per la ricostruzione e la calibratura del quadro dei fabbisogni formativi
e della conseguente clusterizzazione delle possibili azioni e interventi
di risposta. La domanda formativa definita in ogni area occupazionale costituisce
il riferimento per la progettazione ulteriore degli interventi da parte
dei soggetti attuatori. Le figure di riferimento dell’Alta formazione professionale
sono validate preventivamente dal Comitato di cui al dgp n. 1905
del 10.11.2014 e successive modifiche ed integrazioni e sono contenute, a
partire dall’anno 2015, in un apposito repertorio, aggiornabile e modificabile
rispetto all’evoluzione del sistema socio-economico provinciale.
Ø Destinatari
Le modalità ed i termini per l’iscrizione ai percorsi di IeFP (triennali,
quadriennali senza uscita al terzo anno di qualifica professionale, quarto
anno successivo al conseguimento della qualifica professionale e il corso
annuale per l’esame di Stato), vengono disciplinati annualmente con deliberazione
della Giunta provinciale. Possono accedere alla IeFP gli allievi
che abbiano conseguito la licenza media. Soggetti in situazione di disagio
certificato o a rischio di abbandono e di dispersione scolastica per il conseguimento
del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione. Possono iscriversi
ai percorsi di quarto anno successivo al conseguimento della qualifica
anche gli studenti in possesso di qualifiche triennali di IeFP di altre Regioni
che si riferiscano alle medesime figure professionali coerenti alle qualifiche
provinciali individuate per l’accesso ai percorsi di quarto anno. Possono accedere
all’Alta formazione professionale gli studenti in possesso di diploma
professionale di durata quadriennale o che hanno superato l’esame di Stato
al termine di un percorso del secondo ciclo.
Ø Quarto anno
Percorso sperimentale nell’a.f. 2002/03 e a regime dall’a.f. 2004/05. Possono
iscriversi ai percorsi di quarto anno successivo al conseguimento della
qualifica anche gli studenti in possesso di qualifiche triennali di IeFP di
altre Regioni che si riferiscano alle medesime figure professionali. La prosecuzione
al quarto anno per il conseguimento del diploma professionale
è garantita da un’assegnazione di 1.066 ore annue la cui articolazione e
quadro orario sono definiti nella deliberazione della giunta provinciale n.
2171 del 15 ottobre 2012. Non è più necessario per gli studenti qualificati
dell’IeFP essere in possesso anche del diploma di qualifica triennale statale
per sostenere l’esame conclusivo quinquennale nell’Istruzione professionale
del vecchio ordinamento.
– a.f. 2005/06: n. percorsi 30; n. allievi 392
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232
– a.f. 2006/07: n. percorsi 28; n. allievi 454
– a.f. 2007/08: n. percorsi 28; n. allievi 451
– a.f. 2008/09: n. percorsi 27; n. allievi 415
– a.f. 2009/10: n. percorsi 31; n. allievi 550
– a.f. 2010/11: n. percorsi 36; n. allievi 569
– a.f. 2011/12: n. percorsi 37; n. allievi 587
– a.f. 2012/13: n. percorsi 42; n. allievi 681
– a.f. 2013/14; n. percorsi 49; n. allievi 824
– a.f. 2014/15: n. percorsi 51; n. allievi 843
– a.f. 2015/16: n. percorsi 52; n. allievi 843
– a.f. 2016/17: n. percorsi 56; n. allievi 846
– a.f. 2017/18: n. percorsi 55; n. allievi 921
– a.f. 2018/19: n. percorsi 66; n. allievi 956
– a.f. 2019/20: n. percorsi 73; n. allievi 940
– a.f. 2020/21: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2021/22: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi n.d.; n. allievi n.d.
Ø V - VII anno
I percorsi di Alta formazione professionale (AFP), presenti dall’autunno
2006 (dgp n. 1045/06, così come modificato dall’art. 21 della lp n. 5 del
6.8.2019 e dalla dgp n. 1611 del 18.10.2019), durano generalmente almeno
due anni (1000 + 1000 ore) e si svolgono in contesto lavorativo per almeno
il 40% del percorso, attraverso periodi di tirocinio curriculare (praticantato).
Si concludono con il diploma di “Tecnico superiore”. A partire dall’a.f.
2021/22 entrano a regime le nuove modalità per l’accesso dei diplomati dei
percorsi di IeFP all’Alta formazione. L’accesso è consentito ai candidati dei
percorsi di AFP coerenti con il proprio titolo-diploma professionale (di norma
coloro che non hanno superato il 29° anno di età) ed è subordinato al
superamento di un percorso di potenziamento delle competenze comuni in
italiano, inglese e matematica. I percorsi di potenziamento vengono attuati
dalle Istituzioni formative provinciali e paritarie che realizzano il quarto
anno, anche in forma integrata tra loro, e hanno una durata di almeno 60
ore di formazione, con una frequenza obbligatoria pari almeno al 75% del
percorso effettuato. Sono avviabili percorsi per: tecnico superiore per il management
dell’ospitalità, tecnico superiore per la gestione del centro benessere,
tecnico superiore di cucina e della ristorazione, tecnico superiore dei
servizi della filiera turistica e ricettiva, tecnico superiore nelle arti grafiche
- comunicazione multicanale, tecnico superiore per l’energia e l’ambiente,
tecnico superiore per l’edilizia sostenibile, tecnico superiore per l’automazione
e i sistemi meccatronici, tecnico superiore per le infrastrutture di rete,
di virtualizzazione e cloud computing, tecnico superiore per la progettazione
della manifattura digitale e interattiva, tecnico superiore per il marketing
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
e il commercio internazionale, tecnico superiore della produzione, trasformazione
e valorizzazione della filiera agrifood - comparto bevande, tecnico
superiore verde. Accanto al piano formativo generale i percorsi di Alta
formazione professionale possono prevedere piani formativi personalizzati
basati sulle caratteristiche dello studente e sugli eventuali crediti maturati
in precedenti esperienze formative e lavorative. Percorsi ad esclusione di
quelli della Fondazione Mach:
– a.f. 2008/09: n. percorsi 4; n. allievi 71
– a.f. 2009/10: n. percorsi 9; n. allievi 49
– a.f. 2010/11: n. percorsi 9; n. allievi 59
– a.f. 2011/12: n. percorsi 8; n. allievi 48
– a.f. 2012/13: n. percorsi 8; n. allievi 64
– a.f. 2013/14: n. percorsi 8; n. allievi 78
– a.f. 2014/15: n. percorsi 8; n. allievi 85
– a.f. 2015/16: n. percorsi 8; n. allievi 87
– a.f. 2016/17: n. percorsi 8; n. allievi 90
– a.f. 2017/18: n. percorsi 10; n. allievi 163
– a.f. 2018/19: n. percorsi 11; n. allievi 194
– a.f. 2019/20: n. percorsi 9; n. allievi 144
– a.f. 2020/21: n. percorsi 11; n. allievi 186
– a.f. 2021/22: n. percorsi 12; n. allievi n.d.
– a.f. 2022/23: n. percorsi 12; n. allievi n.d.
– a.f. 2023/24: n. percorsi 12; n. allievi n.d.
Ø Quinto anno integrativo
Corsi annuali per l’esame di Stato (CAPES), istituiti a partire dall’a.f.
2014/15 e presenti tutt’oggi, sono di 990 ore. La deliberazione della giunta
provinciale n. 1156 del 14 luglio 2014 “Linee di indirizzo per la progettazione
del corso annuale per l’esame di stato e per la definizione dei requisisti di
accesso” definisce il profilo del corso annuale; i posti disponibili per ciascun
corso (minimo 10 e massimo 25 studenti); la durata di 990 ore; i destinatari;
le indicazioni metodologiche e i criteri generali di valutazione; la struttura
del corso prevalentemente teorico (70% delle ore dedicato al rafforzamento
delle aree di apprendimento linguistico, matematico, scientifico e tecnologico,
storico-socio-economico); l’articolazione e le finalità delle diverse aree
di apprendimento con il relativo quadro orario; la flessibilizzazione della
quota oraria del 10% ed alcune indicazioni preliminari sull’esame di Stato.
Dall’a.f. 2021/22 sono stati attivati altri 3 percorsi CAPES assegnati e gestiti
dalle Istituzioni formative provinciali (Istituto formativo alberghiero di Rovereto,
Istituto formativo alberghiero di Levico e Istituto Servizi alla persona
e del legno Pertini di Trento).
– a.f. 2016/17: n. percorsi 5; n. allievi 93
– a.f. 2017/18: n. percorsi 9; n. allievi 159
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– a.f. 2018/19: n. percorsi 9; n. allievi 187
– a.f. 2019/20: n. percorsi 9; n. allievi 203
– a.f. 2020/21: n. percorsi 11; n. allievi 242
– a.f. 2021/22: n. percorsi 13; n. allievi 262
– a.f. 2022/23: n. percorsi 13; n. allievi n.d.
Ø Costi
Nel riepilogo delle assegnazioni alle Istituzioni formative paritarie
dell’a.f. 2019/20, contenuto nell’allegato A8 della determina dirigenziale
n. 55 del 26.5.2020, le ore corso assegnate per i percorsi di IeFP (volume
orario triennale escluso quarto anno per il conseguimento del diploma ed
escluso percorsi provinciali e Mach, che godono di finanziamenti diversi)
sono state 217.459 (per 1.369 iscritti) con un costo complessivo desunto
di € 33.132.675,50. Dividendo tali ore assegnate per le 1.066 ore previste
per ciascun percorso si giunge a determinare il numero complessivo dei
“gruppi classe” in 204,00 nel triennio (68,00 per ciascun anno). Secondo il
“Documento dei criteri”, il Dirigente del Servizio verifica prima il numero
delle iscrizioni effettive per poi procedere alla quantificazione del volume
orario complessivo (valido ai soli fini economico-finanziari) secondo il criterio
dell’unità di riferimento “gruppo classe” come definita nel “Programma”
al paragrafo “Criteri e standard dimensionali”. Sulla base del “Documento
dei criteri”, la Provincia assegna al soggetto contraente un finanziamento
per i percorsi attivati calcolato in applicazione del volume orario, dei parametri
e delle disposizioni recate dallo stesso Documento. Ciò premesso, il
costo orario medio di tutti i percorsi e di tutti i settori previsto per la IeFP
corrisponde a € 152,36 (€ 33.132.675,50 diviso 217.459 ore). Applicando tale
parametro di costo al numero di ore del primo anno (€ 152,36*1.066 ore)
dei percorsi triennali delle Istituzioni formative, nell’a.f. 2019/20 risulta che
il costo medio annuale per percorso è di € 162.418,81, il costo medio annuale
per allievo corrisponde a € 7.843,32, mentre il costo medio orario
per allievo ammonta a € 7,36. L’unità classe finanziata è compresa tra un
minimo di 15 e un massimo di 29 studenti. Per completezza, riportiamo che
in base al Documento dei criteri e delle modalità di finanziamento delle attività
di Formazione professionale ad esclusivo finanziamento provinciale (dgp
n. 478 del 5.4.2019), i parametri di costo per l’a.f. 2019/20 definiti per ora
corso e per ambiti specifici, sono: a) alberghiero (settore servizi: indirizzo
alberghiero e della ristorazione) € 161,50; b) artigianato (settore industria
e artigianato: indirizzo grafico/indirizzo abbigliamento) € 153,00; c) benessere
(settore servizi: indirizzo acconciatura ed estetica/indirizzo sanitario e
socio assistenziale) € 151,00; d) industria, turismo (settore industria e artigianato:
indirizzo produzioni lavorazioni industriali e artigianali/lavorazioni
industriali e artigianali artistiche/indirizzo animazione turistico-sportiva) €
152,00; servizi (settore servizi: indirizzo amministrativo e commerciale) €
149,50.
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235
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Ø Apprendistato per qualifica e diploma/Sistema duale
La Provincia Autonoma di Trento ha regolamentato l’apprendistato di
primo livello e ne ha avviato la sperimentazione. Nel contesto provinciale
dall’anno scolastico 2016/17 i giovani dai 15 ai 25 anni non compiuti hanno
potuto conseguire la qualifica e il diploma professionale mediante “l’apprendistato
duale”, normato con la modifica dell’articolo 66 della legge provinciale
n. 5 del 7.8.2006, a seguito della riforma nazionale di cui al d.lgs n. 81
del 15.6.2015 e del dm 12 ottobre 2015, ai sensi della deliberazione n. 1391
del 19 agosto 2016 per l’adozione di obiettivi generali e della deliberazione
n. 1398/2016 per la definizione degli standard e dei criteri generali per la
realizzazione dell’apprendistato. La sottoscrizione di uno specifico Protocollo
d’intesa tra la Provincia Autonoma di Trento e le Parti sociali, avvenuta il
19.8.2016 promuove l’apprendistato duale e definire gli aspetti della contrattazione
territoriale per quanto si riferisce all’inquadramento e alla retribuzione,
ora integrato a seguito delle esperienze di apprendistato duale avviate
e in fase di sottoscrizione. La lp 29 dicembre 2016, n. 20 ha previsto agevolazioni
in compensazione entro il max di € 2.000 a studente per le aziende
che assumono studenti in apprendistato. Nel maggio 2014 è stato emanato
l’“Atto di indirizzo stralcio per lo sviluppo della filiera scuola-formazione-lavoro”
per definire il ruolo delle Istituzioni formative provinciali e paritarie
rispetto all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale. Ad esse
si attribuisce un ruolo centrale nella gestione di tutto il percorso formativo.
Dall’a.f. 2018/19 le Istituzioni formative paritarie possano richiedere, per
ogni studente frequentante un percorso, l’assegnazione di ore di tutoraggio
e di accompagnamento nel limite massimo del 10% della formazione
esterna prevista dal singolo piano individuale. Nell’a.f. 2019/20 non vi sono
iscritti in forma duale (I-II-III-IV anni) presso le Istituzioni formative. Il target
da raggiungere come obiettivo minimo per il primo anno (a.f. 2022/23)
del Programma Duale attraverso l’utilizzo integrato delle risorse del PNRR
e delle risorse ordinarie assegnate è pari a 620 allievi promossi/certificati in
percorsi duali. A questo scopo sono stati stanziati per la Provincia autonoma
dal MLPS € 2.757.092,00.
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Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Operatore
agricolo
● Coltivazione di piante
erbacee, orticole e legnose
in pieno campo e in serra
● Gestione di allevamenti
● Produzione di piante
ornamentali e fiori in vivaio
● Costruzione e manutenzione
di aree verdi, parchi e
giardini
● Gestione di aree boscate e
forestali
Collabora nella gestione dell’azienda agricola, nelle
produzioni animali e vegetali, nelle coltivazioni arboree,
erbacee e di orto/floricoltura. Si occupa della
coltivazione e raccolta, prima trasformazione e marketing
dei prodotti agrari e agroindustriali. Fornisce
consulenza tecnica per il miglioramento delle pratiche
agronomiche (trattamento del terreno, cura delle piante,
allevamenti, gestione dell’impresa agricola, monitoraggio
delle produzioni). Manutiene aree verdi, aiuole,
parchi, alberature e giardini pubblici e privati. Applica
le tecniche colturali e le difese fitosanitarie, sa potare le
specie ornamentali in osservanza alle norme per la gestione
del verde urbano. Fa un uso corretto delle attrezzature
e dei macchinari. Può intervenire in progetti per
la valorizzazione del turismo locale e dell’agriturismo.
Risponde a figure tecniche (agronomo, perito agrario,
tecnico di allevamento), mentre nelle aziende di piccole
dimensioni risponde direttamente al proprietario.
Svolge l’attività professionale in aziende frutti-viticole,
enti pubblici o cooperative per la gestione di aree verdi,
punti vendita e assistenza, garden center.
Operatore del
mare e delle
acque interne
Svolge un ruolo attivo nell’allevamento e nella pesca
di pesci e altri prodotti di allevamento in acqua, con
competenze di gestione di impianti e attrezzature.
Ha margini di autonomia nel definire e pianificare
la successione delle operazioni di pesca, di acquacoltura
e di assistenza a bordo nella navigazione.
Assiste alla gestione, al controllo e alla pulizia degli
impianti e delle attrezzature di acquacoltura/maricoltura,
gestisce le operazioni di pesca/raccolta e
le prime operazioni del pescato. Sa condurre la navigazione,
monitora il funzionamento dell’apparato
motore e delle attrezzature, cura la manutenzione
ordinaria. Opera nel rispetto delle norme igieniche
nelle operazioni di trasformazione. Esegue l’approvvigionamento,
stoccaggio e conservazione delle
materie prime e dei semilavorati.
Tecnico agricolo
● Gestione allevamenti
● Coltivazione di piante
erbacee, orticole e legnose
in pieno campo e serra
● Produzione di piante
ornamentali e fiori in vivaio
● Costruzione e manutenzione
di aree verdi, parchi e
giardini
● Gestione di aree boscate e
forestali
Fornisce consulenza tecnica all’agricoltore per il miglioramento
delle pratiche agronomiche e della qualità
delle produzioni, individuando opportunità per lo
sviluppo dell’attività agricola. Il percorso del tecnico
del verde fornisce una formazione teorico-pratica per
intraprendere un’attività di manutenzione del verde
ornamentale e per intervenire su alberi di alto fusto
seguendo le prassi della moderna arboricoltura. Il
settore può offrire anche impieghi di nicchia che
usano specifici software di progettazione. Il tecnico
agricolo trova impiego in aziende agricole, oppure in
ditte di manutenzione del verde o delle alberature ornamentali,
in vivai che producono alberi ornamentali
e in serre floricole, nel pubblico impiego e in collaborazione
con studi di progettazione del verde.
Profilo delle figure professionali
nazionali dell’a.f. 2022/23
Allegato
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238
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Produzioni alimentari
Operatore delle
produzioni
alimentari
● Lavorazione e produzione di
pasticceria, pasta e forno
● Lav. e prod. lattiero e
caseario
● Lav. e prod. di prodotti a
base di vegetali
● Lav. e prod. di prodotti a
base di carne
● Lav. e prod. di prodotti ittici
● Produzione bevande
È in grado di gestire, a livello esecutivo, le diverse
fasi del processo produttivo agroalimentare (trasformazione,
produzione, conservazione, confezionamento
e stoccaggio dei prodotti alimentari), utilizzando
macchine e strumenti degli specifici ambiti
di lavorazione. Seleziona e ordina le materie prime,
sceglie i fornitori e gestisce gli approvvigionamenti,
organizza tutte le attività di laboratorio al fine di
ottimizzare la produzione in base alle previsioni di
vendita rispettando le norme di igiene e sicurezza
sul lavoro. Si può occupare, a seconda dell’indirizzo,
dei prodotti da forno, pane, pasticceria e dolciari,
della lavorazione di latte e formaggi o dei prodotti a
base di vegetali, carne, pesce o bevande.
Tecnico delle
produzioni
alimentari
● Lavorazione pasticceria,
pasta e forno
● Lav. e prod. lattiero e
caseario
● Lav. e prod. prodotti a base
di vegetali
● Lav. e prod. prodotti a base
di carne
● Lav. e prod. di prodotti ittici
● Produzione bevande
Interviene con autonomia, nel processo di produzione
alimentare di materie prime e semilavorati, elaborando
proposte di nuovi prodotti e di monitoraggio e
verifica dei risultati in rapporto agli standard di qualità
e nel rispetto della normativa di igiene. Possiede
competenze su approvvigionamento, stoccaggio,
controllo e catalogazione delle materie ricevute e
trasformate, manutenzione ordinaria di strumenti,
utensili e attrezzature, monitoraggio delle attività di
igienizzazione. Interviene nelle attività di confezionamento
e di etichettatura dei prodotti, controllando la
correttezza delle procedure e gli elementi di tracciabilità
e redigendo la lista degli allergeni.
Legno e arredo
Operatore
del legno
● Operatore del legno
● Operatore del legno - Design
d’arredo
L’Operatore del legno svolge, con autonomia e responsabilità
limitate, la realizzazione e l’assemblaggio
di componenti lignei (elementi di arredo, serramenti,
prodotti di carpenteria, ecc.) in pezzi singoli o
in serie. Realizza disegni di arredo d’interni e prototipi
reali o virtuali. È in grado di organizzare il proprio lavoro,
compresa la preparazione di strumenti, attrezzature
e macchinari e la loro manutenzione. Realizza
disegni e prototipi di manufatti lignei e di componenti
d’arredo. Esegue lavorazioni di componenti in legno
e monta manufatti lignei. Opera nel rispetto delle norme
igieniche, di sicurezza, di salvaguardia ambientale
e degli standard di qualità. Trova lavoro in imprese
artigianali, piccole, medie e grandi imprese specializzate
nella lavorazione del legno e nella costruzione di
arredi. Alcuni mestieri sono: falegname, assemblatore
di mobili e articoli in legno, addetto alla fabbricazione
di mobili e di altri prodotti in legno, serramentista,
disegnatore di componenti d’arredo, conduttore di
impianti/macchinari per la produzione di pannelli in
legno, mobili o articoli in legno.
Tecnico del legno
● Trasformazione legno e
produzione pannelli
● Fabbricaz. in legno di
carpenteria/edilizia
● Produz., restauro in legno
design/arredo
● Intarsiatura di manufatti in
legno
● Decorazione
Il tecnico del legno promuove le attitudini artigianali
e artistiche tipiche delle regioni. L’intagliatore crea
piccole figure sulla base di modelli e bozzetti, utilizzando
diversi tipi di legno, al contrario dello scultore
che lavora frequentemente secondo i propri disegni
artistici. Essi realizzano principalmente statue, figure
in rilievo, decorazioni per mobili, cornici. Il policromatore
invece è specializzato nella decorazione, indoratura,
levigatura, patinatura, pittura di oggetti d’arte
e di uso comune in svariati materiali. La figura trova
impiego in ditte artigianali di policromatura e intaglio
del legno, aziende di produzione di oggetti artistici in
legno, botteghe di restauro e attività in proprio.
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239
QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Tessile, abbigliamento calzaturiero e sistema moda
Operatore
dell’abbigliamento
e dei prodotti
tessili per la casa
● Abbigliamento
● Prodotti tessili per la casa
Interviene, a livello esecutivo, nella produzione di
capi di abbigliamento e arredi tessili. Utilizza metodologie
e strumenti per realizzare figurini e modelli
ed eseguire operazioni di taglio, assemblaggio e
confezionamento del prodotto. Sa pianificare le fasi
delle operazioni da compiere sulla base di schemi,
disegni, procedure, distinte materiali. Cura la manutenzione
ordinaria di strumenti e macchinari operando
in sicurezza nel rispetto delle norme di igiene
e salvaguardia ambientale. Inoltre, rappresenta
figurini di capi d’abbigliamento nelle loro linee di
base, evidenziando linea, volume e forma. Sa rilevare
le caratteristiche del tessuto e correggere eventuali
difetti secondo le istruzioni. Elabora tagli base,
partendo da unità di misura prestabilite. Realizza in
proprio capi d’abbigliamento in taglia e arredi. Può
lavorare anche come costumista in ambito teatrale
o cinematografico.
Operatore delle
produzioni tessili
Interviene, a livello esecutivo, nella produzione di
tessuti. Cura l’adattamento del disegno per stampa,
la tessitura e la realizzazione di manufatti tessili,
utilizzando gli strumenti e le tecniche richieste dalle
lavorazioni. Sa pianificare le operazioni da compiere
sulla base di schemi, disegni, procedure, distinte
materiali. Appronta la manutenzione delle attrezzature
necessarie operando in sicurezza e nel rispetto
delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale,
elabora e adatta il disegno per stampa e tessitura
utilizzando software dedicati, secondo le indicazioni
dell’ufficio creativo, effettua le operazioni di
preparazione e di tessitura del filato verificando la
presenza di difettosità, effettua le operazioni di tintura
e stampa e i trattamenti di finissaggio di tessuti
naturali o tecnici. Lavora in genere come dipendente
in un’azienda di produzione di capi d’abbigliamento
o in un negozio di sartoria.
Operatore alle
lavorazioni di
prodotti di
pelletteria
Opera, a livello esecutivo, nel processo di produzione
tessile e abbigliamento, occupandosi in
particolare della realizzazione di figurini e modelli,
dell’esecuzione delle operazioni di taglio, dell’assemblaggio
dei componenti di un prodotto di pelletteria
nell’ambito della lavorazione e fabbricazione di
articoli in pelle e del confezionamento del prodotto.
Definisce e pianifica le fasi delle operazioni, rispettando
schemi, disegni, procedure, distinte materiali,
cura la manutenzione ordinaria di strumenti, utensili,
attrezzature e macchinari necessari, effettua la
preparazione del materiale e delle componenti di un
prodotto di pelletteria sulla base di disegni preparatori,
ne esegue le attività di rifinitura e ne realizza il
confezionamento.
Operatore delle
calzature
Interviene, a livello esecutivo, nel processo di produzione
delle calzature eseguendo attività quali la
pianificazione e l’organizzazione del proprio lavoro,
la preparazione dei modelli, il taglio delle pelli, la cucitura,
il montaggio e la finitura della calzatura. Sa
disegnare su forma e ricavare i modelli per l’industrializzazione
del prodotto. Studia e mette a punto i
prodotti per la realizzazione degli ordinativi richiesti,
nel rispetto della qualità, nella minimizzazione dei
costi e massimizzazione dei livelli di produttività.
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Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Tessile, abbigliamento calzaturiero e sistema moda
Tecnico
abbigliamento e
prodotti tessili per
la casa
Intervenire con autonomia, nel quadro di azione stabilito
e delle specifiche assegnate, collaborando al
processo di produzione di capi di abbigliamento e dei
prodotti tessili per la casa, mediante procedure di miglioramento
continuo, monitoraggio e valutazione del
risultato. Possiede competenze di rappresentazione
grafica, modellizzazione, realizzazione e riparazione di
capi di abbigliamento e di prodotti tessili per la casa.
Tecnico delle
lavorazioni tessili
● Produzione
● Sviluppo prodotto
Interviene con autonomia contribuendo alla gestione
del processo di progettazione e produzione di
tessuti tenendo conto della documentazione tecnica
d’appoggio, delle caratteristiche delle materie prime,
delle diverse tipologie di tessuto e delle relative
modalità di lavorazione. Realizza disegni tecnici e
prototipi e articoli di campionario. Esegue prove
di laboratorio e analisi merceologiche. Controlla
la qualità del prodotto per ottimizzare il processo
produttivo. Lavora in aziende che operano nella progettazione
e realizzazione di componenti d’arredo,
manufatti e beni artistici. Può operare in maniera autonoma
dopo un periodo di esperienza nel settore.
Tecnico delle
lavorazioni di
pelletteria
Opera con maggiore autonomia dell’operatore nel
processo di produzione delle lavorazioni di pelletteria.
Sa progettare e sviluppare i modelli, anche con il
programma CAD per la pelletteria. Sbocchi professionali
possono essere quelli di tecnico modellista CAD,
assistente allo sviluppo del prodotto, prototipista,
controllore della qualità, servizio o libera professione.
Chimica
Operatore delle
produzioni
chimiche
Si occupa del trattamento, lavorazione e conservazione
di materie prime, semilavorati e prodotti chimici. È
responsabile della preparazione, regolazione, manutenzione
e conduzione delle macchine e delle attrezzature
proprie delle produzioni chimiche. Imposta i parametri
di funzionamento dei macchinari per la lavorazione dei
prodotti chimici, individua le anomalie di funzionamento
dei macchinari e delle attrezzature della produzione chimica,
cura tramite la strumentazione specifica la pulizia
e l’igiene degli impianti di produzione, gestisce misurazione,
trattamento, lavorazione e conservazione delle
materie prime e semilavorati, effettua il controllo qualità
sui prodotti chimici, con test ed esami, registrando i risultati
e le difettosità, applicando le procedure previste
dal sistema di qualità aziendale. Mette in atto le misure
necessarie (tra cui l’uso di specifici abiti, scarpe e copricapi)
per prevenire i rischi per la sicurezza.
Estrazione e
lavorazione materiali
Operatore alle
lavorazioni dei
materiali lapidei
È una figura professionale che esegue manufatti in
pietra (come marmo, mosaici e stucchi) e che cura
la realizzazione del prodotto dalla fase del disegno
e progettazione a quella dell’effettiva realizzazione,
finitura e posa in opera. È in grado di pianificare le
fasi di lavoro assegnato elaborando un bozzetto del
manufatto attraverso strumenti di disegno e tecnologia.
Sceglie i materiali da utilizzare e opera con
macchine e a guida computerizzata e nella finitura
manuale dei prodotti. Interviene nelle fasi di montaggio,
assemblaggio e posa in opera. Trova impiego
nelle imprese di artigianato artistico e tradizionale.
Lavora come, cavatore scalpellino, lastricatore,
addetto al taglio della pietra, marmista, posatore,
artigiano nella finitura del prodotto lapideo, operatore
delle macchine utensili a controllo numerico.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Estrazione e
lavorazione materiali
Operatore alle
lavorazioni
dell’oro,
dei metalli
preziosi o affini
Si occupa, a livello esecutivo, della lavorazione dei
metalli nell’arte orafa e realizza manualmente su
propria iniziativa o sulla base di un disegno oggetti
d’oreficeria utilizzando metalli preziosi. Legge, realizza
ed interpreta il disegno tecnico per ricavarne le
informazioni necessarie per svolgere le lavorazioni,
idea, trasforma e realizza oggetti d’oreficeria (bracciali,
anelli, spille e collane) in esemplare unico o di
serie, esegue operazioni di fusione o di saldatura del
metallo in base all’oggetto da realizzare e al ciclo di
lavorazione, provvede alla decorazione del metallo
con tecniche di incisione. Svolge la sua attività prevalentemente
in laboratori artigiani, di gioielleria e
oreficeria. Lavora in aziende del settore.
Tecnico delle
lavorazioni dei
materiali lapidei
Cura, con autonomia, la realizzazione del prodotto
lapideo dalla fase del disegno e progettazione a
quella dell’effettiva realizzazione, finitura e posa in
opera. È in grado di pianificare le fasi di lavoro anche
coordinando attività esecutive svolte da altri. Trova
impiego nelle imprese di artigianato artistico e tradizionale
operanti nel settore del marmo, dei mosaici,
degli stucchi, ad esempio, nell’artigianato artistico,
tradizionale e innovativo o come artigiano specializzato
nella finitura del prodotto lapideo, progettista
specializzato nell’utilizzo di programmi di lavorazione
del marmo e posatore.
Tecnico delle
lavorazioni
dell’oro e dei
metalli preziosi
o affini
Si occupa, con relativa autonomia, della lavorazione
dei metalli nell’arte orafa realizzando la produzione
di manufatti artistici. Individua le risorse, predispone
l’organizzazione operativa delle lavorazioni,
anche coordinando attività esecutive svolte da altri.
Cura il monitoraggio e la valutazione del risultato
assieme alle procedure di miglioramento continuo,
con assunzione di responsabilità di carattere economico
gestionale. Svolge attività di ideazione e realizzazione
di manufatti artistici, con competenze nella
gestione del laboratorio, nella lavorazione e finitura,
nella cura dei rapporti con il cliente e i fornitori. Lavora
in aziende del settore.
Tecnico delle
lavorazioni del
ferro e metalli non
nobili
● Fabbricazione e,
installazione di manufatti di
lattoneria
● Lavorazione artigianale in
ferro o metalli non nobili
Lavora i metalli, utilizzando il forno, il maglio, il
tornio, il trapano, la fresatrice e la saldatrice. A partire
da un disegno, effettuato anche con software
professionali, fabbrica cancelli, portali, ringhiere,
inferriate. Produce anche pezzi più piccoli, come
lucchetti, cerniere, targhette, serrature, lampade.
Riproduce pezzi antichi e decorazioni complesse,
restaurazioni o creazioni moderne. Lavora come artigiano
autonomo oppure presso aziende di fabbri,
di forgiatura e tornerie.
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242
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Edilizia
Operatore edile
● Lavori di scavo e
movimentazione
● Costruzione opere in
calcestruzzo armato
● Realizzazione opere murarie
e di impermeabilizzazione
● Lavori di rivestimento e
intonaco
● Lavori di tinteggiatura e
cartongesso
● Montaggio di parti in legno
per la carpenteria edile
Interviene nel processo delle costruzioni edili, con
autonomia definita. Svolge attività di realizzazione
e finitura di opere edili, con competenze nell’allestimento
del cantiere edile, nella pianificazione
e controllo, verifica di conformità e adeguatezza
del proprio lavoro. È in grado di pianificare le fasi
delle operazioni nel rispetto della normativa sulla
sicurezza, sulla base di schemi, disegni, procedure,
distinte dei materiali. Appronta strumenti, utensili,
attrezzature e macchinari necessari alle diverse fasi
di lavorazione curando la manutenzione ordinaria.
Predispone gli spazi di lavoro e logistici del cantiere,
monta i ponteggi, esegue opere in muratura
e lavorazioni di carpenteria. Verifica la conformità
e l’adeguatezza delle lavorazioni edili realizzate, in
rapporto agli standard progettuali di qualità e sicurezza.
Sa ristrutturare strutture murarie e posare
pavimenti. Intonaca, tinteggia e installa materiali
di isolamento. Può effettuare scavi e movimenti di
terreno con apposite macchine (escavatore cingolato
e gommato, ruspa, pala meccanica, terna e rullo
compressore, gru, ruspa, betoniera, dumper, ecc.,).
È in grado di realizzare e manutenere parti di opere
infrastrutturali.
Tecnico edile
● Costruzioni architettoniche e
ambientali
● Costruzioni edili in legno
Ha capacità per supervisionare l’insieme dei lavori
che si svolgono su un cantiere, il progetto di costruzione,
le varie fasi di realizzazione e i relativi aspetti
economici ed ecologici. Ha una solida preparazione
a livello economico-aziendale e di cultura generale.
Combina capacità esecutive nell’ambito delle costruzioni
architettoniche e ambientali o delle costruzioni
edili, con competenze tecnico-amministrative
per coordinare un’impresa e per programmare e
gestire in qualità e sicurezza i lavori in cantiere, nel
rispetto delle indicazioni di progetto, della pianificazione
dei lavori e del quadro economico stabilito.
Con il diploma si possono ottenere i patentini per:
drone (pilota di APR), ponteggi gru a torre e macchine
movimento terra piattaforme lavoro elevabili.
Meccanica, produzione e
manutenzione di macchine,
impiantistica
Operatore
meccanico
● Lavorazioni meccanica, per
asportazione e deformazione
● Saldatura e giunzione dei
componenti
● Montaggio componenti
meccanici
● Installazione e cablaggio
di componenti elettrici,
elettronici e fluidici
● Fabbricazione e montaggio/
installazione di infissi, telai e
serramenti
● Lavorazioni dei metalli non
nobili
Il corso forma, a seconda dell’indirizzo scelto dall’allievo,
figure specializzate in diversi rami del settore
meccanico (operatore alle macchine utensili, saldatore/
carpentiere, manutentore di impianti oleodinamici
e pneumatici, disegnatore CAD). L’operatore
meccanico legge disegni tecnici e schemi di
montaggio, esegue la programmazione di macchine
utensili tradizionali e a controllo computerizzato,
realizza oggetti di carpenteria metallica, inoltre,
svolge montaggio e manutenzione di impianti oleodinamici
e pneumatici di automazione industriale.
Trova impiego in industrie ed aziende artigiane, attività
industriali, lavorazioni meccaniche, montaggi,
manutenzioni industriali di macchine ed impianti,
carpenteria metallica e aziende che sviluppano attività
di saldatura.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Meccanica, produzione e
manutenzione di macchine,
impiantistica
Operatore alla
riparazione dei
veicoli a motore
● Manutenzione parti e
sistemi meccanici ed
elettromeccanici
● Manutenzione e riparazione
della carrozzeria
● Manutenzione e riparaz.
macchine per agricoltura e
edilizia
● Riparazione di pneumatici
● Manutentore di aeromobili
Svolge, a livello esecutivo, attività relative alla riparazione
e manutenzione di autoveicoli, rispettando
la normativa vigente sia per la parte meccanica che
per quella elettrica e meccatronica. Tratta veicoli a
propulsione termica, ibrida ed elettrica. Ripara parti
meccaniche, elettriche/elettroniche, organi, gruppi
e sistemi dell’autoveicolo. Sa eseguire riparazioni di
pneumatici e di carrozzeria, telai e cristalli del veicolo
applicando tecniche di lucidatura e verniciatura.
Svolge manutenzione delle macchine per l’agricoltura
e l’edilizia. Collabora nella fase di accettazione,
in quella di controllo/collaudo di efficienza e funzionalità
e in fase di riconsegna del veicolo. Impiego
presso· officine artigianali o industriali, concessionarie,
aziende di produzione del settore automeccanico,
officine delle aziende di trasporto pubblico.
Operatore di
impianti
termoidraulici
Interviene, a livello esecutivo, nel processo di impiantistica
termo-idraulica civile. Svolge attività di
posa in opera di impianti termici, idraulici, di condizionamento
e di apparecchiature idrosanitarie,
con competenze nell’installazione, nel collaudo,
manutenzione e riparazione degli impianti stessi.
Pianifica e organizza il proprio lavoro, compresa la
preparazione di strumenti, utensili, attrezzature e
macchinari e la loro manutenzione ordinaria. Opera
nel rispetto delle norme igieniche, di sicurezza, di
salvaguardia ambientale e degli standard di qualità.
Operatore
elettrico
● Installazione e cablaggio
di componenti elettrici,
elettronici e fluidici
● Installazione/manutenzione
impianti elettrici civili
● Installazione/manutenzione
impianti elettrici industriali e
del terziario
● Installazione/manutenzione
impianti per la sicurezza e
per il cablaggio strutturato
Svolge attività di installazione e manutenzione di
impianti elettrici e apparecchiature elettroniche nelle
abitazioni residenziali, negli uffici, negli ambienti
produttivi artigianali ed industriali e per l’automazione
industriale, nel rispetto delle norme relative
alla sicurezza degli impianti elettrici. Può curare
grandi impianti per le aziende, impianti di controllo,
quadri di comando e di regolazione, impianti vocali
e di segnalazione, di comunicazione, di allarme e
sorveglianza ed elettronica per il tempo libero ecc.
Pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le
specifiche progettuali, occupandosi della posa delle
canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del
quadro elettrico, della verifica e della manutenzione
dell’impianto. Deve essere in grado di: identificare
situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, curare
il processo di approvvigionamento dei materiali
e collaborare nelle fasi di collaudo, avvio, messa in
servizio e verifica degli impianti, predisponendo la
documentazione tecnica richiesta.
Operatore
montaggio e
manutenzione
imbarcazioni
da diporto
Interviene con competenze relative al montaggio,
alla finitura e alla manutenzione e riparazione delle
imbarcazioni da diporto (a motore e a vela) e dei
loro componenti nell’ambito delle lavorazioni della
cantieristica da diporto; inoltre è in possesso delle
competenze per effettuare diagnosi, riparazioni e
installazioni di propulsori marini. Sa pianificare la
successione delle operazioni di realizzazione di uno
scafo o di una sua parte sulla base del progetto e
della documentazione di appoggio (schemi, disegni,
procedure, distinte materiali, ecc.). Trova impiego
nella costruzione da diporto e nell’assistenza e
manutenzione ordinaria e straordinaria alle imbarcazioni.
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244
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Meccanica, produzione e
manutenzione di macchine,
impiantistica
Tecnico
modellazione
e fabbricazione
digitale
● Modellazione e
prototipazione - finitura
creativa oggetti
● Prototipazione elettronica
Opera come progettista, tecnico e designer. Sa creare
e fare prototipi di oggetti innovativi, conosce le
tecnologie, ha autonomia e abilità nell’ideazione e
nelle tecniche digitali di modellazione di manufatti.
Punto di incontro tra l’artigianato tradizionale e il
mondo high tech, è una figura adatta a settori artigianali
e industriali diversi: dalla moda e accessoristica
alla meccatronica, dal settore medico e biomedicale
al settore degli interni e dell’arredamento.
In generale, trova lavoro in studi di impiantistica e
progettazione industriale, studi tecnici, mobilifici e
negozi di arredamento, aziende meccaniche, imprese
artigianali o industriali specializzate in progettazione
di oggetti prodotti industrialmente in materiali
diversi.
Tecnico per la
programmazione
e gestione di
impianti di
produzione
● Sistemi a CNC
● Sistemi CAD CAM
● Conduzione e manutenzione
impianti
A partire dai disegni di progetto, è in grado di elaborare
il ciclo di lavorazione per produrre il particolare
meccanico richiesto. Rispettando standard qualitativi
e criteri di convenienza economica genera il programma
di lavorazione per le macchine a controllo
numerico per eseguire le lavorazioni necessarie.
Interviene con autonomia contribuendo al processo
di produzione, realizzato con sistemi CNC, sistemi
automatizzati CAD-CAM e linee robotizzate Realizza
modelli grafici tridimensionale di particolari meccanici
ed effettua la taratura dei componenti fluidici,
anche elettrocomandati eseguendo in sicurezza la
messa in servizio degli impianti d’automazione.
Tecnico per
l’automazione
industriale
● Programmazione
● Installazione e manutenzione
impianti
Integrando le competenze dell’ambito elettrotecnico,
elettronico e meccanico, coordina e sovrintende
i processi di produzione automatizzata, partecipa alla
progettazione di componenti e impianti, collabora
nelle fasi di collaudo, avvio e messa in atto del sistema
meccatronico, verifica la correttezza e la conformità
delle procedure adottate. Lavora in molteplici
settori che integrano robotica e automazione. Trova
impiego in aziende manifatturiere che utilizzano impianti
automatizzati, aziende del settore elettrico ed
elettronico, imprese di costruzione e manutenzione
degli impianti automatizzati, imprese artigiane ad
elevata innovazione tecnologica.
Tecnico riparatore
di veicoli a motore
● Manutenzione e riparazione
delle parti e dei sistemi
meccanici, elettrici,
elettronici
● Manutenzione e riparazione
di carrozzeria, telaio e
cristalli
● Riparazione e sostituzione di
pneumatici e cerchioni
Interviene con autonomia, nel quadro delle specifiche
assegnate, nel processo della riparazione di
veicoli a motore attraverso l’individuazione delle
risorse, l’organizzazione operativa, l’implementazione
di procedure di miglioramento continuo,
il monitoraggio e la valutazione del risultato, con
assunzione di responsabilità sulla sorveglianza
di attività esecutive svolte da altri. Possiede competenze
funzionali - in rapporto ai diversi indirizzi
- alla gestione delle fasi di accettazione, diagnosi,
preventivazione e verifica/collaudo dei veicoli e alla
riparazione e manutenzione dei diversi sistemi,
della carrozzeria, del sistema ruota. Esegue, inoltre,
la rendicontazione tecnico-economica delle attività
svolte. Trova impiego in officine artigianali o industriali,
come rappresentante in concessionarie, in
aziende di produzione di veicoli e in officine delle
aziende di trasporto pubblico. ➭
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Meccanica, produzione e
manutenzione di macchine,
impiantistica
Tecnico di
impianti termici
● Impianti di refrigerazione
● Impianti civili/industriali
Interviene con autonomia nel processo di installazione,
collaudo e manutenzione di impianti termo
idraulici, piccoli o di grandi dimensioni, banchi frigo
e celle frigorifere, caldaie e condizionatori. Individua
le risorse per l’organizzazione operativa e attua la
valutazione del risultato. Può assumere responsabilità
relative alla sorveglianza di attività esecutive
svolte da altri. Recepisce i bisogni del cliente coniugandoli
con le opportunità disponibili. Conduce le
fasi di lavoro identificando situazioni di potenziale
rischio per la sicurezza. Dimensiona l’impianto
termo-idraulico, identifica le esigenze di approvvigionamento
dei materiali, effettua le verifiche di
funzionamento dell’impianto predisponendo la documentazione
richiesta.
Tecnico delle
energie
rinnovabili
● Produzione energia elettrica
● Produzione energia termica
È in grado di intervenire nella realizzazione e funzionamento
di impianti di energia elettrica e termica da
fonti rinnovabili, tenendo conto delle caratteristiche
e dei sistemi già presenti all’interno di contesti edili
differenziati (produttivi, abitativi, ecc.). Sa comprendere
caratteristiche tecniche e funzionali dei
principali impianti per la produzione di energia, elettrica
e termica, da fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare
termico, geotermico, eolico, ibrido, ecc.), identifica
le principali fonti per la produzione di energia
rinnovabile riconoscendone possibili destinazioni
d’uso, vantaggi e limiti, interpreta i disegni tecnici
e le specifiche progettuali delle diverse tipologie di
impianto utilizzando strumenti di analisi dei sistemi
energetici e riconosce gli aspetti tecnici e organizzativi
del processo di realizzazione e manutenzione
degli impianti.
Tecnico elettrico
● Building automation
● Impianti elettrici civili/
industriali
Interviene con autonomia per la realizzazione, il funzionamento
e la programmazione di impianti elettrici.
Partecipa all’individuazione delle risorse, alla
progettazione e al dimensionamento di componenti
e impianti fino alle fasi di collaudo, avvio e messa in
funzione dell’impianto. Realizza sistemi di building
automation e attua la progettazione e manutenzione
di impianti civili e industriali di piccola dimensione.
È in grado di condurre le fasi di lavoro sulla base
delle specifiche di progetto, identificare situazioni di
rischio potenziale per la sicurezza. Effettua le verifiche
di funzionamento dell’impianto predisponendo
la documentazione richiesta.
Trasporti e logistica
Operatore dei
sistemi e dei
servizi logistici
Interviene esecutivamente nelle attività di movimentazione,
stoccaggio, trasporto e spedizione delle
merci, curando in particolare la gestione del magazzino
e il trattamento dei flussi delle merci in sistemi
logistici di terra, portuali e aeroportuali. Gestisce
tutta la documentazione necessaria per l’accompagnamento
delle merci. Cura l’intero processo di gestione
di un magazzino, dal prelievo all’imballaggio
dei prodotti. Utilizza software di monitoraggio delle
procedure di movimentazione, stoccaggio e trasporto.
Trova impiego in imprese industriali, commerciali
e all’interno dell’area logistica in società di
servizi di logistica integrata, di spedizioni ed agenzie
di trasporti marittimi, aerei, ferroviari.
➭
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246
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Trasporti e logistica
Tecnico dei
servizi logistici
● Logistica esterna (trasporti)
● Logistica interna e
magazzino
Controlla nelle aziende il flusso di materie prime,
semilavorati e prodotti finiti, gestendone i flussi informativi.
Gestisce la rete distributiva, attua i piani
di approvvigionamento, amministra il magazzino
e gestisce il flusso delle merci. È in contatto soprattutto
con la direzione acquisti, produzione,
vendite, e commerciale delle aziende e con il responsabile
della logistica. Collabora con le diverse
funzioni aziendali: organizzazione, gestione delle
risorse umane ed in particolare con i sistemi informativi.
Può intervenire nella stesura del preventivo
e del contratto con il cliente. Lavora sia in aziende
di produzione, industriali e commerciali, sia in
aziende di trasporto o servizi logistici, soprattutto
nella grande distribuzione, nei grandi magazzini o
nelle catene di negozi. Generalmente è un lavoratore
dipendente.
Servizi di distribuzione commerciale
Operatore ai
servizi di vendita
È in grado di allestire e riordinare spazi espositivi,
assistere il cliente nell’acquisto di prodotti e registrare
le merci in uscita in coerenza con le logiche
dell’esercizio. Ulteriori compiti possono essere
l’organizzazione del punto vendita, la realizzazione
di semplici adempimenti amministrativi, la gestione
del magazzino e la predisposizione di iniziative
promozionali. Trova impiego come lavoratore autonomo
nella gestione di un’attività commerciale
o lavoratore dipendente in una piccola, media o
grande impresa di distribuzione come addetto
vendite, addetto cassa, addetto magazzino, agente
di vendita.
Tecnico
commerciale
delle vendite
● Vendita a libero servizio
● Vendita assistita
Presidia l’intero processo di distribuzione commerciale
attraverso la pianificazione, organizzazione
e verifica delle attività di acquisto, conservazione
e vendita di prodotti. Coordina le risorse
per realizzare gli obiettivi aziendali prefissati. Seleziona
i fornitori, cura l’allestimento degli spazi
dei prodotti, gestisce gli aspetti amministrativi,
organizza e coordina le attività promozionali, realizza
i servizi di accoglienza e assistenza al cliente
prima e dopo l’acquisto e pianifica lo smaltimento
dei rifiuti derivanti dalle attività. Può operare come
lavoratore autonomo o avere un contratto di lavoro
dipendente per gestire un punto vendita. Trova
impiego come responsabile di punto vendita, capo
reparto di grande distribuzione o gestore e addetto
alle vendite all’ingrosso o al dettaglio.
Servizi di informatica
Operatore
informatico
Interviene esecutivamente nel processo di sviluppo,
supporto operativo e gestione di prodotti
e servizi informatici. Installa e configura tipologie
di sistemi elettronici come impianti telefonici, televisivi,
di illuminazione, sistemi di sorveglianza ed
allarme. Si occupa dell’installazione, realizzazione,
configurazione e manutenzione di sistemi e reti
informatiche. Conosce i componenti hardware e
software presenti nell’office automation e a supporto
della comunicazione digitale. Trova impiego
in strutture produttive di grandi dimensioni, aziende
di servizi informatici e telematici, enti pubblici,
uffici e attività commerciali che utilizzano o commerciano
sistemi informatici.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Servizi di informatica
Tecnico
informatico
● Sistemi, reti e data
management
● Sviluppo soluzioni ICT
Interviene con autonomia nei processi relativi ai sistemi,
reti, data management, sviluppo soluzioni ICT
e sicurezza di reti informatiche. Si occupa della digitalizzazione
dei processi lavorativi d’ufficio e ne risolve i
problemi hardware e software di persona o da remoto.
Svolge giornalmente le operazioni di backup di rete.
Cura assemblaggio, installazione, aggiornamento
manutenzione e dismissione di componenti hardware
e software di sistemi e reti informatiche. Esegue
riparazioni delle componenti hardware e testing di
conformità. Può svolgere, in alcuni casi, attività di
informazione e assistenza post vendita alla clientela.
Servizi di public utilities
Operatore
gestione delle
acque e
risanamento
ambientale
Collabora nella tutela e nella gestione delle acque
potabili, industriali ed agricole, nel rispetto della
normativa vigente. Conosce i principi essenziali di
tecnologie idriche, chimiche e biologiche, applicabili
al controllo, distribuzione e manutenzione degli impianti
delle acque potabili o acque per la realizzazione
di prodotti alimentari o industriali. Applica metodi di
risanamento ambientale di corpi idrici e terreni contaminati.
Collabora alla manutenzione di argini, coste
e aree dei corsi d’acqua. Collabora alla gestione di
una zona umida artificiale per il trattamento di acque
reflue per piccoli agglomerati urbani. Collabora agli
interventi tecnologici per la produzione di acqua potabile
e per il trattamento degli effluenti gassosi, dei
rifiuti solidi, dei fanghi e dei siti contaminati. Lavora
nella raccolta, trattamento, fornitura e depurazione
dell’acqua o come addetto agli impianti.
Stampa ed editoria
Operatore grafico
● Impostazione e realizzazione
della stampa
● Ipermediale
Interviene in maniera creativa, ma con autonomia
definita, nel processo di produzione grafica. Si occupa
della produzione di manifesti, volantini, inserti,
dépliant, ma anche dell’elaborazione grafica di brochure,
giornali o cataloghi. Svolge, a seconda dell’indirizzo,
attività relative alla realizzazione del prodotto
grafico per la pubblicazione su supporto cartaceo o
ipermediale. Realizza per social e siti web campagne
pubblicitarie, layout, loghi, video e impaginati. Impiega
software professionali per il trattamento delle
immagini e per l’impaginazione di stampati. Offre
consulenza ai clienti e lavora presso studi grafici e
di comunicazione, tipografie, studi fotografici, in imprese
di ogni dimensione, come agenzie web e case
di produzione editoriali, video e musica.
Tecnico grafico ● Tecnico grafico
È in grado di progettare con autonomia e realizzare
prodotti che spaziano dal digitale allo stampato. Si
occupa della grafica di marchi, di immagine coordinata
(biglietti da visita, carta da lettere, busta, modulistica
varia), di packaging (veste grafica dei prodotti,
etichette, confezioni, imballaggi), di progettazione
editoriale (impaginazione di cataloghi, giornali, riviste,
depliant...), di manifesti e pubblicità sui punti vendita.
Possiede competenze di comunicazione e illustrazione
pubblicitaria. Come web designer sa realizzare soluzioni
grafiche in ambiente web. In particolare, cura l’interfaccia
grafica e l’immagine stilistica del sito, creando
un ambiente idoneo per i contenuti e le informazioni
che il marketing aziendale vuole presentare. Può realizzare
video, filmati e animazioni. Deve saper gestire il
contatto col cliente per creare il prodotto o servizio che
soddisfi le richieste del committente.
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248
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Servizi alla persona
Operatore del
benessere
● Erogazione di trattamenti di
acconciatura
● Erogazione dei servizi di
trattamento estetico
Come acconciatore, si occupa, a livello esecutivo, della
pulizia e dell’aspetto estetico dei capelli e della barba,
effettuando lavaggi, tagli, acconciature ed altri tipi di
trattamento quali, colorazione, permanente, stiratura,
decolorazione, applicazione di extension, ecc. Applica
diversi trattamenti cosmetici per capelli e suggerisce
al cliente comportamenti e prodotti (non farmaceutici)
per il benessere del cuoio capelluto. Garantisce la
sicurezza e l’igiene dei trattamenti. Opera per lo più con
contratto dipendente, collaborando al funzionamento
dell’esercizio. Come acconciatore dello spettacolo cura
l’acconciatura richiesta dalle specificità stilistiche dello
spettacolo. Come estetista, effettua a livello esecutivo
trattamenti non terapeutici sulla superficie del corpo
per migliorarne l’aspetto. Applica tecniche manuali,
utilizza apparecchiature elettro-meccaniche per uso
estetico e usa prodotti cosmetici adeguati alle caratteristiche
dei clienti. I trattamenti riguardano pulizia e
cura della pelle, massaggi con finalità estetica, abbronzatura
artificiale, depilazione ed epilazione, manicure,
pedicure, decolorazione unghie, trucco. Opera con
contratto di lavoro dipendente in imprese di estetica.
Come truccatore dello spettacolo è specializzato nel
trucco di scena di attori e artisti.
Tecnico dei
trattamenti
estetici
Effettua in autonomia trattamenti non terapeutici
sulla superficie del corpo al fine di migliorarne l’aspetto
estetico. Applica tecniche manuali, utilizza
apparecchiature elettro-meccaniche per uso estetico
e prodotti cosmetici secondo le esigenze dei clienti.
I principali trattamenti riguardano: pulizia e cura
estetica della pelle, massaggi con finalità estetica,
abbronzatura artificiale, depilazione ed epilazione,
manicure, pedicure, decorazione unghie, trucco
estetico. Si occupa anche degli aspetti organizzativi
e amministrativi della propria attività. Può operare
con contratto di lavoro dipendente presso imprese di
estetica oppure come lavoratore autonomo, essendo
titolare di esercizio proprio. Come responsabile organizzerà
il luogo di lavoro e il piano degli acquisti,
amministrerà l’esercizio e i rapporti con il cliente. È
coinvolto nella selezione del personale necessario al
punto vendita. Trova impiego in centri estetici, beauty
farm, strutture alberghiere con settore benessere,
centri di abbronzatura o ricostruzione unghie, attività
in proprio presentando richiesta al comune per il territorio
e poi registrandosi alla Camera di commercio.
Tecnico di
acconciatura
Si occupa, con autonomia, della pulizia e dell’aspetto
estetico dei capelli e della barba, effettuando lavaggi,
tagli, acconciature ed altri tipi di trattamento quali, colorazione,
permanente, stiratura, decolorazione, applicazione
di extension, ecc.. Sulla base delle richieste del
cliente utilizza tecniche, attrezzature e prodotti di linee
cosmetiche in linea con le tendenze della moda. Applica
diversi trattamenti cosmetici per capelli suggerendo
al cliente prodotti (non farmaceutici) per il benessere
del cuoio capelluto. Garantisce la sicurezza e l’igiene
dei trattamenti eseguiti e mantiene i locali in cui esercita
in efficienza e pulizia. Si occupa, generalmente, anche
degli aspetti amministrativi della sua attività. Opera
con contratto di lavoro dipendente presso imprese di
acconciatura o come lavoratore autonomo. Nello svolgimento
del lavoro si relaziona con il cliente con il quale
tende a stabilire un rapporto di fiducia.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Servizi culturali e di spettacolo
Tecnico
allestimenti e
predisposizione degli
impianti nel settore
dello spettacolo
● Allestimento del sonoro
● Allestimento luci
● Allestimenti di scena
Lavora nell’ambito dell’assistenza tecnica nel settore
dello spettacolo, sia live che in post produzione. Utilizza
attrezzature nell’ambito scenotecnico (illuminotecnica,
audiovisivo, attrezzeria di scena) provvedendo alla
disposizione degli strumenti necessari all’allestimento
scenico. Come tecnico del suono, assicura la gestione
del suono in tutti i suoi aspetti tecnici e artistici e nelle
diverse fasi di impostazione e allestimento degli impianti
fonici, di esecuzione delle prove, di funzionamento e
settaggio, di produzione audio e di montaggio in postproduzione.
Come tecnico delle luci progetta il piano di
illuminazione di uno spettacolo (teatrale, cinematografico,
musicale, televisivo) e di eventi culturali e ne cura
la realizzazione durante l’esecuzione. Come macchinista
teatrale, è in grado di costruire elementi scenografici per
uno spettacolo teatrale e di montare, smontare e movimentare
una scenografia. Come costumista, è responsabile
dell’immagine degli attori. Queste figure trovano
impiego nelle produzioni tecnico-artistiche del settore
dello spettacolo, in postproduzione, nell’organizzazione
di eventi e spettacoli, nell’animazione ricreativa e nell’assistenza
ai set cinematografici.
Servizi turistici
Operatore della
ristorazione
● Preparazione degli alimenti e
allestimento piatti
● Allestimento sala e
somministrazione piatti e
bevande
Interviene, a livello esecutivo, nella preparazione dei
pasti e nei servizi di sala e di bar. Il commis di cucina
interviene nella scelta, preparazione, conservazione
e stoccaggio di materie prime e semilavorati e nella
realizzazione di piatti semplici cucinati e allestiti.
Adotta diverse modalità e tecniche di preparazione
sulla base di ricettari o su indicazioni di altre figure
direttive, collabora all’impiattamento. Conosce le
modalità di impiego e conservazione degli alimenti,
ha nozioni di cucina dietetica e sa determinare il
valore nutrizionale delle pietanze. È in grado di stabilire
un menu e di calcolare quantità e prezzi degli
ingredienti necessari. Provvede alla lista della spesa
e alla preparazione degli ambienti nel rispetto delle
norme igienico-sanitarie. Il commis di sala e bar
si occupa della predisposizione degli ordini, della
somministrazione dei pasti e della preparazione di
prodotti da bar secondo gli standard richiesti e nel
rispetto delle norme. Predispone il luogo di lavoro
e cura l’approvvigionamento e la conservazione
delle materie prime. L’operatore alla ristorazione
trova impiego nelle aziende della ristorazione commerciale
(ristoranti tradizionali, gourmet, ristoranti
per banchetti, ristoranti d’albergo, gastronomie di
centri commerciali) e nella ristorazione collettiva
(mense scolastiche, aziende di produzione pasti, villaggi
turistici e navi da crociera). Può intraprendere
un’attività in proprio dopo un’opportuna esperienza.
Operatore
ai servizi di
promozione e
accoglienza
Presta servizio all’interno delle strutture alberghiere
o altri esercizi ricettivi, a livello locale, nazionale o
internazionale, rispondendo alle esigenze del cliente
nelle fasi di prenotazione e disbrigo delle pratiche
amministrativo-contabili, con competenze nella
prenotazione e assistenza. Alla reception accoglie la
clientela, la informa su servizi e orari della struttura
e sulle possibilità di svago nella zona. Instaura,
mantiene e cura le relazioni con associazioni turistiche,
autorità e operatori turistici. In collaborazione
con la direzione può creare opuscoli pubblicitari e
aggiornare il sito web della struttura.
➭
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250
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Servizi turistici
Tecnico
di cucina
Si caratterizza come figura dotata di un grado di
responsabilità e autonomia superiore a quello
dell’operatore della ristorazione. Svolge funzioni di
assistenza al food & beverage manager. Progetta,
realizza o riorganizza le aree di lavoro, gestisce le
fasi di lavoro, controlla i costi di produzione (costo
pasto) e la formulazione delle proposte di prodotti/
servizi volti a promuovere la fidelizzazione del
cliente, coordina l’area della preparazione delle
vivande con l’area della distribuzione e partecipazione
ad eventi formativi. Come tecnico del controllo
della produzione e della qualità alimentare,
garantisce il controllo di qualità ed efficienza nelle
imprese del settore agro-alimentare organizzando
e gestendo il processo di produzione e approvvigionamento.
Tecnico
dei servizi di
sala-bar
Svolge con autonomia un servizio di sala e bar,
programmando e organizzando l’attività. Cura il
servizio distribuzione pasti e bevande formulando
ai clienti proposte di prodotti adeguati per tipologia
di abbinamento e momento della giornata. Individua
le risorse materiali e tecnologiche, le condizioni e
l’organizzazione operativa valutando il risultato, con
assunzione di responsabilità per la sorveglianza di
attività esecutive svolte da altri. Trova occupazione
in diversi ambiti della ristorazione commerciale e
collettiva come ristoranti, hotel, bar, imprese turistiche,
navi da crociera ecc.
Tecnico dei servizi
di promozione e
accoglienza
● Ricettività turistica
● Agenzie turistiche
● Convegnistica ed eventi
culturali
Organizza l’ospitalità alberghiera, convegni ed
eventi culturali. Si occupa di tutti gli aspetti che
riguardano le attività di ricevimento dei clienti per
assisterli e soddisfare le loro esigenze. Può creare
particolari offerte e pacchetti turistici che valorizzino
le risorse del territorio. Si può occupare di fornitura
di servizi e vendita di prodotti. In alcuni casi,
può occuparsi di fornitura di servizi e di vendita di
prodotti turistici, studiando i consumi e le tendenze
del settore. Trova impiego in ambito ristorativo,
alberghiero e turistico, a livello locale, nazionale
o internazionale, in agenzie di promozione turistica
e uffici turistici e nella gestione in proprio di
un’attività nel settore turistico. Può intraprendere
un’attività in proprio aprendo un esercizio dopo
opportuna esperienza.
Tecnico dei servizi
di animazione
turistico-sportiva
e del tempo libero
Il percorso è rivolto ai giovani che frequentano
una disciplina sportiva a livello agonistico. Questa
formazione prepara a lavorare nei servizi turistico-
sportivi e nell’organizzazione delle attività ricreative
del tempo libero. In particolare, i professionisti
del settore sportivo migliorano la prestazione fisica
dei clienti concordando con loro gli obiettivi da
raggiungere attraverso l’allenamento. Si occupano,
inoltre, dell’informazione, della vendita e dell’organizzazione
di offerte di vacanze e dell’assistenza e
intrattenimento degli ospiti. Questa figura professionale
può anche avere un ruolo di coordinamento
degli altri operatori, occuparsi di vendita, amministrazione
e marketing. Trova impiego in alberghi e
strutture ricettive, enti di promozione turistica, tour
operator, palestre, piscine, fitness club, associazioni
sportive e di animazione.
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QUADERNI • ANNO 39 / n° 12 - 2023
Settore
economico
professionale
Figure
nazionali Indirizzi nazionali Profilo sintetico
Area comune
Operatore ai
servizi di impresa
● Contabilità
● Segreteria
Si occupa, a livello esecutivo, di attività amministrative,
contabilità e sistemi informativi. Come “contabile”
gestisce operativamente le attività economico-
finanziarie. Può occuparsi anche del sistema di
amministrazione del personale curando fisco, previdenza
e contabilità connessi al rapporto di lavoro.
Aggiorna le scritture di contabilità e le registrazioni
di clienti e fornitori; emette, registra e archivia le
fatture. Come “segretario” si occupa dei documenti
amministrativo-contabili e del lavoro dell’ufficio,
con competenze nella organizzazione di eventi, riunioni
e trasferte di lavoro. Cura i flussi comunicativi
in entrata/uscita, l’agenda del dirigente, il disbrigo
delle pratiche burocratiche, l’invio di materiali e
l’emissione, registrazione e archiviazione di documenti
amministrativo-contabili. Trova impiego in
uffici commerciali e informatici, come front officer,
nei call center e nella vendita di prodotti informatici
Tecnico dei servizi
di impresa
● Amministrazione e
contabilità
● Gestione del personale
Può affiancare la direzione nella gestione contabile
di medie e grandi imprese svolgendo azioni di controllo,
pianificazione, analisi dei costi e bilancio di
esercizio. Può specializzarsi nella gestione contabile
del personale (assunzioni, buste paga) e nella
gestione fiscale (dichiarazioni dei redditi, IVA.),
oppure nell’utilizzo di strumenti informatici per gestire
il funzionamento aziendale. Svolge un ruolo di
responsabilità all’interno dell’azienda per le funzioni
amministrative, contabili e del personale. È in grado
di utilizzare metodologie, strumenti e informazioni
specializzate per controllare e valutare anche il lavoro
svolto da altri. Trova impiego in imprese che
utilizzano sistemi informatici, negli uffici di gestione
del personale, in studi contabili e fiscali, in aziende
che erogano servizi di controllo di gestione.
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253
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Indice
Sommario ............................................................................................................................................. 3
Presentazione .................................................................................................................................. 5
1. La ricerca di una omogeneità di sistema ................................................................ 9
2. La geopardizzazione delle modalità di offerta ................................................. 19
2.1 Gli squilibri in apprendistato e nel duale ............................................... 23
3. Diversità e instabilità delle erogazioni ................................................................ 27
3. Conclusioni .................................................................................................................................. 31
Panoramica delle regioni ....................................................................................................... 35
Introduzione alle schede ......................................................................................................... 37
Glossario ............................................................................................................................................. 39
Abruzzo ................................................................................................................................................ 43
Basilicata ............................................................................................................................................ 53
Calabria ................................................................................................................................................ 59
Campania ........................................................................................................................................... 67
Emilia-Romagna ........................................................................................................................... 75
Friuli-Venezia Giulia ................................................................................................................. 85
Lazio ...................................................................................................................................................... 95
Liguria .................................................................................................................................................. 105
Lombardia ......................................................................................................................................... 115
Marche ................................................................................................................................................. 127
Molise .................................................................................................................................................... 135
Piemonte ............................................................................................................................................. 143
Puglia ..................................................................................................................................................... 153
Sardegna ............................................................................................................................................. 161
Sicilia ..................................................................................................................................................... 169
Toscana ................................................................................................................................................ 177
Umbria ................................................................................................................................................. 187
Valle d’Aosta ..................................................................................................................................... 197
Veneto ................................................................................................................................................... 207
Provincia Autonoma di Bolzano ....................................................................................... 217
Provincia Autonoma di Trento .......................................................................................... 225
Allegato Profilo delle figure professionali nazionali dell’a.f. 2022/23 237
Bibliografia ...................................................................................................................................... 253
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