Orientamenti Europei
Orientamenti Nazionali
Orientamenti Regionali
Aspetti metodologici-didattici
Aspetti socio-politici

Orientamenti europei

1. La partecipazione dell’Italia all’Unione Europea. Relazione consuntiva 2015

Il Dipartimento Politiche Europee ha trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri, in data 24 febbraio 2016, la Relazione consuntiva per l'anno 2015 che verrà successivamente trasmessa al Parlamento secondo quanto previsto dall'art. 13 della Legge 24 dicembre 2012, n. 234.
La Relazione dà conto delle attività svolte dal Governo nel corso del 2015 in relazione agli sviluppi del processo di integrazione europea. Della Relazione si segnalano in particolare il capitolo 15 - Istruzione, Gioventù e Sport (pp. 106 e ss) contenente il nuovo ciclo di lavoro per il quinquennio 2016 -2020 e il capitolo 13 – Occupazione e Affari Sociali (pp. 90 e ss) contenente le principali misure adottate in materia di lavoro.

Si allegano:

  • la presentazione della relazione da parte del Sottosegretario Gozi;  
  • il testo della Relazione 2015.
2. L’Unione Europea nel 2015: Relazione generale sull’attività dell’Unione Europea e Risultati principali

Pubblicata il 9 marzo 2016, l'edizione 2015 passa in rassegna gli eventi e le iniziative principali dell'anno. La relazione e la sua sintesi si rivolgono al grande pubblico e presentano le attività dell'UE in modo comprensibile ai cittadini, anche a quelli meno esperti di questioni UE.

Il primo allegato contiene la mappa dei principali provvedimenti adottati dalla Commissione in rapporto a 10 priorità strategiche adottate: (1) rilancio dell’occupazione, della crescita e degli investimenti; (2) mercato unico digitale connesso; (3) unione dell’energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici; (4) mercato interno più profondi e più equo con una base industriale più solida; (5) unione economica e monetaria più profonda e più equa; (6) accordo realistico ed equilibrato di libero scambio con gli Stati Uniti; (7) spazio di giustizia e di diritti fondamentali basato sulla reciproca fiducia; (8) una nuova politica della migrazione; (9) ruolo più incisivo a livello mondiale; (10) unione di cambiamento democratico.

Il secondo Allegato relaziona sui risultati raggiunti circa le 10 priorità politiche già elencate nella Relazione.

La pubblicazione della relazione generale è un obbligo sancito all'articolo 249, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

Nella newsletter si allegano:

  •  il testo della Relazione generale sull’attività dell’Unione europea;
  •  il testo dei principali risultati raggiunti.
3. Opinione pubblica nell’Unione europea. Rapporto nazionale dell’Italia

Eurobarometro: cosa pensano i cittadini italiani ed europei dell'UE?

Occupazione ed economia registrano una rafforzata fiducia. La maggioranza degli intervistati italiani esprime soddisfazione per la propria situazione lavorativa (53%) e per la situazione finanziaria della propria famiglia (59%). Per il rilancio dell'economia il settore privato è ritenuto cruciale ma la gran parte del campione italiano (67%) ritiene utile stimolare gli investimenti privati attraverso finanziamenti pubblici.

Queste sono alcune evidenze riportate nell’Eurobarometro, il sondaggio dell'opinione pubblica europea condotto ogni sei mesi dalla Commissione europea, presentato il 10 marzo 2016.

Si allegano:

4. Quadro delle qualifiche professionali.

I quadri nazionali delle qualifiche in Europa sono quasi completi e in 26 Paesi, Italia compresa, hanno raggiunto la fase operativa.
Lo dicono i risultati del Monitoraggio pubblicato venerdì scorso dal Cedefop, il Centro Ue per lo sviluppo della formazione professionale, che sottolinea come i quadri si stanno evolvendo e da «contenitori» per descrivere i sistemi delle qualifiche professionali si stanno trasformando in «strumenti di riforma e modernizzazione» dei sistemi stessi.

Nella newsletter si allegano:

  • il testo di Cedefop – la nota informativa di febbraio 2016 – che traccia i considerevoli risultati conseguiti fino ad oggi grazie alla considerazione europea nell’ambito della IeFP;
  • il testo del Primo Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al Quadro europeo EQF.
5. Fondi europei 2014 – 2020

Si stanno via via completando, tra ritardi e difficoltà più o meno gravi, le procedure per l’attivazione dei vari programmi operativi che rappresentano gli strumenti attraverso i quali si realizzeranno le politiche di coesione, nell’ambito della Strategia Europa 2020, finalizzate a sostenere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Nel frattempo altre iniziative sono già in pieno svolgimento come Horizon 2020 o Erasmus plus.

La Strategia Europa 2020 vede pervasivamente coinvolti nei vari programmi o azioni, tutti i settori della conoscenza.

Si segnalano, allo scopo, due siti che trattano il tema:

  • il sito governativo
  • il sito della flcgil

sommario

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO 
1.1. Due anni del Governo Renzi (22.02.2014 – ... ).
Valutazione sulle politiche della scuola e del lavoro

Sull'argomento vengono allegati due studi:

  • un articolo, tratto da Orientamenti Pedagogici (ottobre – dicembre 2016), che offre un primo bilancio delle politiche sulla scuola e sul lavoro del Governo Renzi: “Welfare e Educazione. Le politiche del governo Renzi: la Buona Scuola, il Jobs Act” (a cura di Malizia G. e Nanni C.).
  • un dossier tratto dalla Rivista dell’Istruzione 6/2015.
    Il dossier contiene interventi di Ferratini (A proposito di buona scuola), Farinelli (Una nuova scuola [tutta] da costruire), Cocozza (Riforma della scuola e dirigenza scolastica: quale governance?) e Cerini (Gettare le reti … con l’organico funzionale) su La Buona Scuola.   
1.2. Legge di stabilità 2016 e Legge Milleproroghe

Si porta l’attenzione su due provvedimenti:

  • il 22 dicembre 2015 il Parlamento ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 2111-B recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016);
  • il 24 febbraio 2016 il Senato ha approvato il Decreto-legge del 30 dicembre 2015, n.- 2010: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative” (Legge milleproroghe).

Nella newsletter si allegano:

  • il testo della legge di stabilità: legge 28 dicembre 2015, n. 208 (G.U. n. 302 del 30.12.2015, S.O. n. 70);
  • il testo della legge Milleproroghe: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative”;
  • Dossier di Il Sole 24 ore di guida alla lettura della legge di stabilità:Guida alla lettura comma per commaGuida alla manovra 2016. Tutte le novità su fisco, lavoro e Pa spiegate dagli esperti del Sole 24 ore;
  • Commenti della CISL, della CGIL e della UIL alla legge di stabilità;
  • Una scheda sui provvedimenti in materia di scuola presenti nella legge di stabilità;
  • Una scheda sui provvedimenti in materia di scuola presenti nella legge milleproroghe elaborata da Disal.
1.3. Riforma della Costituzione

Il testo A.C. 2613-D “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione” è stato approvato, in seconda deliberazione, con la maggioranza assoluta dei suoi componenti dal Senato, il 20 gennaio 2016. Ora il testo farà ritorno alla Camera dei deputati per il passaggio conclusivo che darà il via libera alla Riforma costituzionale. Per conoscere l’ulteriore documentazione vai alla newsletter di ottobre 2015.
Si allegano:

  • il testo del provvedimento (A.C. 2613 - D);  
  • alcune slide che illustrano il provvedimento: il DDL di riforma della seconda parte della Costituzione (aggiornate al 13.10.2015);
  • una scheda elaborata dal prof. Giulio Salerno sulla riforma del Titolo V;
  • uno studio del prof. Giulio Salerno per una prima riflessione sui riflessi della riforma sul sistema educativo di Istruzione e Formazione.
1.4. Riforma del Terzo Settore

Sulla materia si riportano le principali tappe della riforma aggiornate a marzo 2016.  

•    Maggio 2014: Governo propone Linee Guida  
Nel maggio 2014 il Governo ha predisposto le Linee Guida per una riforma del Terzo settore formulando i criteri per una revisione organica della legislazione riguardante il volontariato, la cooperazione sociale, l’associazionismo non-profit, le fondazioni e le imprese sociali.

•    Maggio – giugno 2014: Consultazione  
Dal 13 maggio al 13 giugno 2014 il Governo ha aperto una consultazione pubblica sulle Linee Guida, di cui sono stati resi pubblici i risultati definitivi nel settembre 2014. Anche i Salesiani hanno partecipato inviando una loro proposta.

•    Luglio 2014: CdM propone il DDL  
In seguito, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, nel corso della riunione del 10 luglio 2014, ha approvato un disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.

•    Aprile 2015: DDL alla Camera dei Deputati   
Il 10 aprile 2015 la Camera dei Deputati ha approvato, dopo quasi un anno di discussioni, il testo di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore.

•    Maggio 2015: ddl. al Senato della Repubblica   
Il testo è al Senato. L’approvazione è annunciata come possibile nella primavera del 2016.

Per facilitarne la conoscenza dell’iter del provvedimento si allegano:

  • Linee guida per una Riforma del Terzo Settore (Governo);
  • Report sulla consultazione indetta dal Governo sulle Linee Guida (Consultazioni);  
  • Osservazioni e proposte sulle Linee Guida per il Terzo Settore (Considerazioni dei Salesiani);
  • testo Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale (approvato dal CdM il 22 agosto 2014);
  • Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale approvato dalla Camera dei Deputati (10 aprile 2015);
  • Una presentazione sintetica del provvedimento giunto al Senato (Avvenire 23 03 2016);  
  • Lo speciale su “Il 5 per mille” (a cura di VITA del 26.05.2015).
1.5. GOVERNO (MIUR – MLPS) e REGIONI su politiche scolastiche e formative
1.5.1. La Buona Scuola

Come noto, la legge 107/2015 contiene numerose Deleghe (commi 180 – 185): Deleghe legislative e Atti di Decretazione secondaria.

Si richiamano alcuni dei principali provvedimenti adottati dopo la legge 107/2015.

a. Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF)
Con la nota 2805 dell’11 dicembre 2015 avente per oggetto “Orientamenti per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa” il MIUR fornisce indicazioni ed orientamenti alle scuole per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), così come previsto dalla legge 107/2015.

b. Il Piano Nazionale Scuola Digitale
È il Piano a valenza pluriennale che indirizza concretamente l’attività di tutta l’Amministrazione.
Il Piano contribuisce a “catalizzare” l’impiego di più fonti di risorse a favore dell’innovazione digitale, a partire dai Fondi Strutturali Europei (PON Istruzione 2014-2020) e dai fondi della legge 107/2015 (La Buona Scuola).
Le azioni previste si articolano nei quattro ambiti fondamentali:

  • Strumenti;  
  • Competenze; 
  • Contenuti;
  • Formazione e accompagnamento.

Per ulteriori informazioni visita il sito del MIUR.

c. Alternanza Scuola – Lavoro
Arriva nelle scuole il primo “manuale” per la progettazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro. Novantaquattro pagine, allegati esemplificativi compresi, pensate per guidare passo dopo passo dirigenti scolastici e  docenti, dall’ideazione del progetto al momento del monitoraggio finale.
La Guida operativa è stata inviata alle scuole secondarie di secondo grado accompagnata da una lettera del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

d. La formazione iniziale e in servizio dei docenti
La Legge 107/2015 disciplina la formazione iniziale e in servizio dei docenti.
Alla legge hanno fatto seguito il DM 27 ottobre 2015, n. 850, la Circolare 5 novembre 2015, protocollo n. 36167, la Nota 7 gennaio 2016, prot. n. 35.

e. Le nuove classi di concorso: pubblicato il Regolamento
Il Regolamento - D.P.R. 14 febbraio 2016, n. 19 - contiene disposizioni di revisione dell'attuale assetto ordinamentale delle classi di concorso per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, attraverso la loro razionalizzazione e il loro accorpamento.

Al Regolamento sono allegate:

  • la Tabella A, che individua le classi di concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice alfanumerico, nonché gli insegnamenti ad esse relativi, i titoli necessari per l'accesso ai percorsi di abilitazione e le corrispondenze con le previgenti classi di concorso;
  • la Tabella B, che individua le classi di concorso a posti di insegnante tecnico-pratico per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice alfanumerico, nonché gli insegnamenti ad esse relativi, i titoli necessari per l'accesso ai percorsi di abilitazione e le corrispondenze con le previgenti classi di concorso;
  • la Tabella A/1, che individua la corrispondenza tra gli esami del vecchio ordinamento, indispensabili per l'accesso alle classi di concorso, ed altri esami di contenuto omogeneo.

f. Dirigente scolastico
DS: manager, sceriffi o … Dirigenti figli di un dio minore? La contraddizione dei capi di istituto: dirigenti per responsabilità, quadri per stipendio.
Un dossier di Tuttoscuola denuncia la contraddizione dei Capi di istituto o presidi.
Perché se la Buona Scuola (la legge 107/15) amplia funzioni e responsabilità del dirigente scolastico, collocandolo al centro del processo riformatore e tenta in qualche modo di compensarne maggiormente impegni e carichi di lavoro, il cambio di passo non basta a ridare dignità retributiva ad una dirigenza trattata da sempre come di rango inferiore, se pur caricata di oneri e responsabilità rilevanti.

g.    Il concorso
Parte il nuovo concorso a posti e cattedre per il personale docente così come previsto dalla Legge 107 del 13 luglio 2015. La procedura concorsuale ha carattere regionale e prevede tre bandi: uno per i docenti della scuola dell'infanzia e della primaria, un secondo rivolto ai docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado e infine un terzo bando per i docenti di sostegno.  Un totale di 63.712 posti che verranno assegnati nel corso del triennio 2016/2018.
MIUR ha dedicato un apposito sito.

1.5.2. La “Buona Scuola” e la “scuola paritaria”

La legge 107/2015, la “tomba” di Renzi sulle paritarie?  Così R. Pasolini su Il Sussidiario del 29 marzo 2016.

Nella newsletter si allegano:

  • l’articolo di R. Pasolini che richiama i numerosi obblighi che la legge 107/2015 aggiunge alla scuola paritaria senza gli adeguati supporti finanziari;
  • una scheda elaborata dal prof. Francesco Maghi, dell’Università degli Studi di Bergamo, dal titolo “Le scuole paritarie nel contesto della legge 107/2015”.  
1.5.3. La “Buona Scuola” e il “Sistema di IeFP”

La legge 107/2015 fa riferimento al sistema di IeFP esplicitamente in due passaggi:

  • il comma 44 che prevede il coinvolgimento delle istituzioni formative accreditate per potenziare l’offerta formativa per il secondo ciclo;
  • al comma 181, (lettera D) che prevede la revisione dell’Istruzione Professionale di Stato e il raccordo con i percorsi di IeFP.

Su questi provvedimenti gli Enti aderenti a FORMA hanno presentato proprie considerazioni. Si allega il documento di FORMA.

2. MIUR
2.1. Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)

Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.
Il Sistema nazionale di valutazione è costituito da: Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione); Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa); Contingente ispettivo. Concorrono all’attività di valutazione: la Conferenza per il coordinamento funzionale del SNV e i Nuclei di valutazione esterna.

a. Questionario di percezione
E’ stato pubblicato nel portale del Sistema Nazionale di Valutazione un “Questionario di percezione” diretto ai genitori, invitati a esprimere il loro gradimento sull’operato degli insegnanti e sulla qualità del servizio scolastico.

b. Rapporto di Autovalutazione: Scuola dell’infanzia
Il MIUR, con nota n. 829 del 27/01/2016 "Rapporto di Autovalutazione per la scuola dell'infanzia ("RAV infanzia")", ha comunicato che le scuole dell'infanzia, non incluse in un'istituzione scolastica insieme ad altri ordini e gradi di scuola, possono procedere all'elaborazione del RAV, in maniera naturalmente facoltativa. Come si legge nella nota, le scuole dell'infanzia, che potrebbero essere coinvolte nella compilazione del RAV, sono prevalentemente quelle comunali e paritarie, che non fanno sicuramente parte di istituti comprensivi o circoli didattici (che hanno già naturalmente compilato il RAV). Il RAV infanzia ha carattere sperimentale ed è sottoposto alla valutazione da parte delle scuole e degli altri soggetti interessati (università, associazioni professionali, gruppi e istituzioni nazionali, sindacati...). Detta valutazione avverrà attraverso una consultazione online riservata alle scuole (statali, paritarie comunali, paritarie private) e una sperimentazione sul campo da parte di un ristretto gruppo di scuole. Il documento, elaborato da un gruppo di esperti, presenta le stesse aree (Contesto, Esiti, Pratiche educative e Pratiche gestionali) e la maggior parte degli indicatori e delle rubriche di valutazione presenti nel RAV ufficiale. Il RAV infanzia, pur essendo destinato principalmente alle scuole dell'infanzia non comprese in Istituti comprensivi o in circoli didattici, potrebbe essere utilizzato (come si suggerisce nella nota) anche come strumento integrativo per i plessi e le sezioni di scuole dell'infanzia statali che, pur avendo partecipato alla compilazione del RAV dell'intera istituzione scolastica, potrebbero disporre di uno specifico strumento di analisi ad esse destinate. La finalità del RAV infanzia è quella di dar vita ad un dibattito, all'interno e all'esterno delle scuole, sugli strumenti più idonei per una corretta autovalutazione della scuola dell'infanzia sia per rendere espliciti i fattori di qualità che caratterizzano le nostre migliori scuole dell'infanzia sia per incoraggiare e sostenere il miglioramento di questo decisivo segmento della nostra scuola.

Può essere utile avere anche la visione delle politiche europee per l’infanzia.
Lazzari Arianna, nel numero 6/2015 della Rivista dell’Istruzione, traccia le principali tappe che hanno segnato i percorsi di sviluppo delle politiche per l’infanzia della Commissione europea.

c. La valutazione delle scuole in Europa: proposte per approfondire 
Un contributo alla riflessione. Luciano Rondanini, in un articolo pubblicato su Rivista dell’Istruzione (5/2015) dal titolo “La valutazione delle scuole in Europa” presenta il sistema di valutazione inglese, francese e spagnolo.

Sul medesimo argomento si allegano

Si segnalano anche gli articoli contenuti in Scuola democratica 3/2015: Le istituzioni della valutazione a confronto.

d. La valutazione nel (sotto)sistema di IeFP  
Nell’anno 2016 alcuni Enti di FP parteciperanno, in via sperimentale, al sistema di valutazione a cura dell’INVALSI compilando prove informatizzate (CBT) per la IeFP e, a seguire, la compilazione del questionario di valutazione e del Rapporto di Valutazione.

Nella presente newsletter si aggiornano le informazioni già riportate nelle newsletter di ottobre e novembre 2015.

2.2. La filiera professionalizzante in Italia

Come noto, la Legge 107/2015, con il comma 45 e seguenti, intervenendo sugli Istituti Tecnici Superiori, concorre a costruire, dal punto di vista normativo, una filiera professionalizzante verticale.

  • Il percorso di IFTS
    Sulla base del comma 46, infatti, un giovane dopo il conseguimento di una qualifica professionale può proseguire nel IV anno della IeFP conseguendo un diploma professionale; se frequenta, poi, un percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore può accedere  ai percorsi realizzati dagli Istituti Tecnici Superiori. La struttura ed i contenuti del percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore sono definiti da un Accordo in sede di Conferenza Permanente. L’Accordo è stato sancito il 20 gennaio 2016, con repertorio atti n. 11/CSR.
  • Linee Guida per favorire la semplificazione
    Sono state approvate il 3 marzo 2016 in Conferenza unificata le linee guida per favorire la semplificazione e promuovere una nuova governance per la promozione dei percorsi di studio degli Istituti tecnici superiori (ITS).
    Le Linee guida, spiega il Miur, sono state previste dalla legge Buona Scuola. Fra gli obiettivi, la revisione e lo snellimento delle procedure per lo svolgimento delle prove conclusive e una commissione nazionale  per il coordinamento dell'offerta formativa.

Nella newsletter si allegano il testo del comma 46, il testo dell’Accordo del 20 gennaio 2016 e il testo dell’Accordo del 3 marzo 2016.

3. MLPS
3.1. Imparare lavorando. In Italia si può.

Il 28 gennaio 2016 prende il via la campagna di comunicazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla sperimentazione nazionale del sistema duale, la strategia del Governo che punta sull'alternanza scuola - lavoro per favorire il passaggio dal mondo dell'istruzione e della formazione al mercato del lavoro. Il Jobs Act e "la Buona Scuola" hanno puntato al rafforzamento dell'asse scuola – lavoro attraverso gli istituti dell'alternanza scuola-lavoro e l'istituto dell'apprendistato con l'obiettivo di facilitare l'occupabilità giovanile e di contrastare la dispersione scolastica. In questa direzione si avvia la sperimentazione del sistema duale per consentire ai giovani di "imparare facendo", ossia di ottenere un'opportunità di lavoro concreta durante il periodo di studio, spendibile anche in altri contesti lavorativi. Tale sperimentazione consentirà in un biennio a circa 60 mila giovani iscritti a corsi di istruzione di formazione professionale di poter conseguire i titoli di studio che prevedono, attraverso modalità diverse, una effettiva alternanza scuola-lavoro.
Accordi interistituzionali stanno definendo la costruzione del c.d. “Sistema Duale” in Italia.

Si riportano i principali provvedimenti normativi:

  • Il bando di Italia Lavoro rivolto a 300 CFP che intendono costituire e/o rafforzare al proprio interno servizi di orientamento e placement e avviare percorsi formativi utilizzando l’apprendistato per la Qualifica e il Diploma professionale, l’alternanza scuola lavoro, l’impresa formativa simulata. Nel file allegato si riportano i primi 300 CFP segnalati. Si è in attesa della lista ufficiale e definitiva, dopo la verifica della documentazione prodotta.
  • L’Accordo sul progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale” (Repertorio Atti 158/CSR del 24 settembre 2015).
  • Il D.M. 12 ottobre 2015 (G.U. 21 dicembre 2015, n. 296) – Definizione degli standard formativi dell’apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell’art. 46, comma 1, del d. lgs. 15 giugno 2015, n. 81.
  • Il testo del Comunicato Stampa ed i relativi allegati: Tabella Fondi sistema duale;
  • I testi degli Accordi tra MLPS e singole Regioni;
  • Le Determine di Italia Lavoro per l’accreditamento dei CFP.
3.2. Mappa dei servizi per il lavoro.

Italia Lavoro aggiorna la mappa dei servizi per il lavoro: 990 soggetti accreditati e 2.603 sportelli attivi in 14 Regioni

Dall’analisi sui soggetti accreditati al 15 febbraio 2016 emerge che circa la metà (452 su 990) sono enti di formazione attivi sul territorio con ben 855 sportelli mentre le 40 agenzie autorizzate alla somministrazione di sportelli ne hanno aperti 802. Il soggetto con maggior numero di sportelli accreditati (133) è Adecco.

A livello territoriale in evidenza alcune realtà: in Lombardia sono accreditate le 9 province e i relativi Centri per l’Impiego (per un totale di 64 sportelli); nel Lazio, sui cosiddetti servizi obbligatori da erogare alle persone, sono accreditati 36 Centri per l’Impiego; 32 i Comuni accreditati ai servizi per il lavoro, oltre a Roma; 14 le università coinvolte; i Consulenti del Lavoro risultano presenti con 55 delegati in Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto. Su Lazio e Toscana è accreditata la sede di Roma, sulle altre sono accreditati un totale di 50 delegati.
Si allega l’elenco dei SpL aggiornato al 29 febbraio 2016.

3.3. Linee Guida per l’inclusione attiva

Il giorno 11 febbraio 2016 è stato approvato in Conferenza Unificata il modello da adottare per predisporre e attuare i progetti di presa in carico delle famiglie beneficiarie del Sostegno per l'inclusione attiva (SIA), la misura di contrasto alla povertà che da quest'anno verrà estesa all'intero territorio nazionale, dopo la sperimentazione attuata nelle grandi città.

Nella presente newsletter si allegano: le linee guida per l’inclusione attiva; il comunicato stampa dell’11 febbraio 2016.

3.4. Interpello MLPS – lavoro minorile

Il Ministero del Lavoro ha risposto ad un interpello riguardante l’orario di lavoro dei minori.
La DG interessata ritiene che i quindicenni ancora soggetti all’obbligo di istruzione, assunti con un contratto di apprendistato del primo tipo, possano effettuare un orario di lavoro non superiore alle 7 ore giornaliere e 35 settimanali. Si allega il testo dell’interpello.

3.5. MLPS: Bilancio di due anni di attività attraverso le tappe più significative

Il racconto di ventiquattro mesi di attività del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, attraverso le tappe più significative, dal Jobs Act a "Garanzia Giovani", dal servizio civile ai provvedimenti di carattere sociale. "Una squadra al lavoro con l'obiettivo di fare buone cose per il nostro paese", questa la fotografia delle principali attività portate a termine dal 22 febbraio 2014, giorno del giuramento del Ministro Giuliano Poletti, a oggi.
Già dopo pochi giorni dall'insediamento, a marzo 2014, il Governo approvò il disegno di legge delega per la riforma del mercato del lavoro.
A maggio, prese il via il programma "Garanzia Giovani", per migliorare l'occupabilità dei NEET (Not in Education, Employement or Training).
Con l'avviso per la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale, a giugno, si è offerta un'opportunità per 100.000 giovani.
Tra i numerosi provvedimenti di carattere sociale, spiccano #DiamociUnaMano, con 125 progetti attivati su tutto il territorio nazionale, e l'incremento del Fondo per le non autosufficienze portato a 400 milioni di euro.
Nella newsletter si allegano le slide elaborate dal MLPS.

sommario

Orientamenti regionali

1. Il Governo delle Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha la finalità di definire, promuovere posizioni comuni su temi di interesse delle Regioni, elaborare documenti e proposte al fine di rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle istituzioni comunitarie, predisporre pareri e base di intesa in osservanza della legislazione vigente, favorire il raccordo con le autonomie locali a livello nazionale.

Nella newsletter si allegano:

  • la composizione delle Commissioni, individuate in base ai gruppi di materie omogenee di competenza delle Regioni e delle Province Autonome;
  • gli Assessori regionali incaricati nelle materie dell’Istruzione, della Formazione Professionale e del Lavoro.
2. Iscrizioni on–line nelle Regioni

Dal 21 gennaio 2016 il via alle iscrizioni ai corsi di Formazione Professionale in sei Regioni.  
Parte l’iscrizione on line anche al primo anno dei corsi di Formazione Professionale per il 2016-2017. Le Regioni sono: Piemonte, Lazio, Lombardia, Molise, Veneto, Sicilia. Le famiglie avranno 30 giorni di tempo per completare l’iter di iscrizione ai corsi di Formazione Professionale. Il termine per inoltrare le domande digitali, infatti, scadrà il 22 febbraio alle 20.00.

3. Una mappa aggiornata sui finanziamenti dei percorsi di IeFP

Un documento elaborato dalla Sede Nazionale presenta – sotto forma di scheda informativa – alcuni elementi riconducibili ai LEP per la costruzione del (sotto)sistema di IeFP:

  • date dell’avvio dell’anno scolastico e formativo;
  • tipologie dell’offerta formativa: percorso triennale, quadriennale, percorsi relativi all’istituto dell’apprendistato, ecc.;
  • parametri di finanziamento dei percorsi formativi;
  • tipologie dei soggetti coinvolti per lo svolgimento dei percorsi formativi

Per una visione complessiva dell’offerta formativa si allega anche il volume: La buona formazione professionale. Situazione della IeFP nell’a.f. 2013/2014 e proposte, curato da esperti del CNOS-FAP e pubblicato nel mese di dicembre 2015.      

Si allegano:

  • la scheda che descrive alcuni LEP propri del (sotto)sistema di IeFP;
  • il volume “La buona formazione professionale. Situazione della IeFP nell’a.f. 2013/2014 e proposte".   
4. Alcune news dalle Regioni – marzo 2016
  • Emilia-Romagna: incentivi per il settore delle cooperative.
    Fino al 30 marzo 2016 è possibile presentare i Programmi integrati di sviluppo e promozione cooperativa che potranno accedere ai contributi regionali.
  • Lazio, finanziamenti alla formazione nell’artigianato.
    Pubblicato un nuovo Avviso pubblico per la creazione di percorsi formativi in questo settore, supportati finanziariamente dalla Regione. Il bando sarà attivo fino al 2018.
  • Umbria: sostegno all’imprenditoria giovanile.
    Il bando regionale per sostenere finanziariamente le imprese costituite da giovani under35 scade il 31 maggio 2016.
  • Reggio Emilia: contributi per startupper.
    La Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Reggio Emilia intende incentivare, attraverso l’erogazione di contributi, la creazione di nuove imprese. Domande entro il 16 aprile 2016.

     

sommario

Aspetti metodologici e didattici

1. Educazione alla cittadinanza attiva

Con la legge sulla «Buona Scuola» l'Italia ha puntato sull'educazione alla cittadinanza per promuovere i valori della tolleranza e della non discriminazione. Lo afferma l'Eurydice in un Rapporto pubblicato il 17 marzo 2016 che, a un anno dalla Dichiarazione di Parigi del 2015, fa il punto sullo stato di avanzamento delle buone pratiche in materia di educazione alla tolleranza e alla libertà realizzate dai paesi dell'Unione.
La Dichiarazione, adottata il 17 marzo 2015 dai ministri Ue dell'istruzione in seguito agli attentati terroristici avvenuti in Francia e Germania, esortava gli Stati membri a realizzare quattro obiettivi principali:

  • promuovere tra i giovani la cittadinanza attiva;
  • favorire lo sviluppo del pensiero critico e dell'alfabetizzazione digitale contro ogni forma di discriminazione e indottrinamento;
  • garantire l'inclusione dei bambini e dei ragazzi svantaggiati;
  • promuovere il dialogo interculturale attraverso tutte le possibili forme di apprendimento.

Il rapporto Eurydice analizza le principali iniziative di politica educativa introdotte dal marzo del 2015 a oggi da tutti i paesi Ue (tranne Liechtenstein, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Norvegia) in relazione agli obiettivi di Parigi. E scopre che in alcuni paesi le azioni oggetto della Dichiarazione sono ancora in discussione, mentre in altri - tra cui l'Italia - sono già state sviluppate. In entrambi i casi, si tratta di azioni che vanno dagli interventi sui curriculum nazionali per gli studenti, alla formazione per docenti e personale scolastico, ai portali Web per l'educazione alla cittadinanza attiva, fino ai programmi di sensibilizzazione ai valori delle democrazia realizzati con il coinvolgimento dei cittadini e del territorio. Tra le migliori pratiche citate dal rapporto c'è quello dell'Italia, che con la «Buona Scuola» ha sancito l'impegno a realizzare un approccio scolastico «globale» all'educazione alla cittadinanza attiva, promuovendo l'acquisizione di competenze sociali e civiche attraverso l'istruzione. E, grazie al focus sulle tecnologie informatiche per l'insegnamento e l'apprendimento, sottolinea Eurydice, la riforma voluta dal Miur garantisce anche l'inclusione formativa degli studenti svantaggiati. Tra i casi «eccellenti» c' è anche quello della Francia - che con il piano «Grande mobilitazione delle scuole per i valori della Repubblica» promuove i valori della cittadinanza e dell'impegno sociale - e quello della Finlandia, che da quest'anno ha stanziato risorse aggiuntive riservate proprio ai programmi di educazione alla cittadinanza attiva.

Sull’argomento è intervenuto recentemente anche l’Associazione TreeLLLE con il quaderno  n. 11 – marzo 2016: Educare a vivere con gli altri nel XXI secolo: cosa può fare la scuola? I casi di Francia, Germania, Italia e Polonia e la “glopbal citizenship”.

Nella newsletter si allegano:

  • il testo della Dichiarazione (17.03.2015);
  • il testo del Rapporto di Eurydice;
  • il testo del Quaderno n. 11 (marzo 2016) dell’Associazione TreeLLLE;
  • una scheda di sintesi elaborata da Tuttoscuola sul Quaderno n. 11.
2. “Dio a modo mio. Giovani e fede in Italia”

Che rapporto hanno i giovani con la fede? Quali sono le loro credenze e i loro atteggiamenti nei confronti della religione? Come hanno vissuto l’esperienza dell’Iniziazione cristiana, e quali ricordi hanno del ‘catechismo’? Sappiamo che molti di loro, dopo la Cresima, si allontanano dalla Chiesa: perché? E quali esperienze e cammini possono portare a un riavvicinamento?

A queste e ad altre domande hanno risposto centocinquanta giovani, ragazze e ragazzi tra i diciannove e i ventinove anni, tutti battezzati, residenti in piccole e grandi località del Nord, Centro e Sud di Italia, con diverso titolo di studio. L’indagine è stata realizzata nell’ambito del Rapporto Giovani. I contenuti della ricerca sono stati pubblicati in Bichi R. e Bignardi P. (a cura di), Dio a modo mio. Giovani e fede in Italia, Vita e Pensiero, 2015.

Nella newsletter si allegano

  • le conclusioni di Paola Bignardi, contenute nel volume Bichi R. e Bignardi P. (a cura di), Dio a modo mio. Giovani e fede in Italia, Vita e Pensiero, febbraio 2016;
  • alcune video interviste curate dall’Istituto Toniolo (otto videointerviste con alcuni fra gli autori del volume. Tra i temi affrontati: la percezione che hanno le nuove generazioni della Chiesa cattolica, il ruolo della famiglia e dei sacerdoti nelle scelte di fede, e ancora, il loro bisogno di figure di riferimento e di veri testimoni) ascoltabili dal sito Rapportogiovani.
3. La lotta all’abbandono precoce nei percorsi di istruzione e formazione in Europa.  Strategie, politiche e misure

L’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione è un fenomeno che preoccupa tutti gli Stati europei ed è al centro ancora oggi delle politiche educative europee e nazionali.

Questa fondamentale importanza del tema nel contesto europeo e nazionale è alla base della scelta dell’Unità italiana di pubblicare in italiano la quasi integralità dello studio della rete Eurydice, Tackling Early Leaving from Education and Training in Europe: Strategies, Policies and Measures, in questo numero de “I Quaderni di Eurydice”.

Il volume accoglie il rapporto congiunto Eurydice/Cedefop che sottolinea gli sforzi dei singoli Stati membri e i tentativi della Commissione europea di monitorare gli sviluppi nella progettazione e implementazione di strategie, politiche e misure di lotta all’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione e di supporto all’apprendimento degli studenti. I principali ambiti analizzati sono la raccolta e il monitoraggio dei dati, le strategie e le politiche contro l’abbandono precoce centrate su prevenzione, intervento e compensazione e sui gruppi ad alto rischio di abbandono, il ruolo dell’orientamento scolastico e professionale, la governance e la cooperazione intersettoriale, l’abbandono precoce dell’istruzione e formazione professionale. L’Unità italiana ha integrato il proprio volume con un Allegato che presenta gli ultimi dati disponibili sul tasso di abbandono precoce comparati rispettivamente all’obiettivo principale stabilito dall’Ue e agli obiettivi nazionali, sottolineando anche i progressi fatti dal 2011 al 2014 dagli Stati membri nella lotta a questo fenomeno.
Si allega il quaderno di Eurydice n. 31 (versione italiana).

4. Dossier statistico immigrazioni 2015

A cura di IDOS, in partenariato con Confronti e in collaborazione con UNAR.
Il Dossier Statistico Immigrazione 2015, per la prima volta realizzato in partenariato con la rivista interreligiosa Confronti e con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, in collaborazione con l’UNAR, continua a proporsi come uno strumento di diffusione e analisi dei principali dati statistici sull’immigrazione.

Come ogni anno, si parte dalla dimensione internazionale ed europea, oggi più che mai utile a collocare il caso italiano all’interno di uno scenario più ampio e articolato, per poi soffermarsi sull’Italia e su quanto accaduto nel corso del 2014: flussi migratori, residenti e soggiornanti, inserimento lavorativo e sociale, discriminazioni e pari opportunità, convivenza interreligiosa. A quest’ultimo aspetto, in particolare, è stato riservato uno specifico spazio di riflessione, nella consapevolezza che le migrazioni e la convivenza con i nuovi cittadini di origine immigrata possono arricchire e dare nuovo riconoscimento anche al pluralismo religioso del nostro paese.
Completano il volume i consueti capitoli dedicati alle singole regioni.
A contribuire alla realizzazione del volume sono intervenuti ricercatori ed esperti delle migrazioni di tutta Italia, coordinati dal Centro Studi e Ricerche IDOS e dalla rivista Confronti.
Il Rapporto, pur riservando una speciale attenzione ai flussi di richiedenti asilo e profughi, per via della loro dimensione crescente e delle modalità di arrivo sempre più drammatiche, descrive l’Italia come un paese in cui l’immigrazione ha raggiunto uno stato avanzato di maturità.
Lo attestano non solo i numeri relativi alla popolazione straniera residente (oltre 5 milioni) e alla sua articolazione interna (donne, minori, nuclei familiari, seconde generazioni), ma anche i numerosi ambiti in cui è visibile la presenza degli immigrati: scuola, sport, letteratura e arte, salute, mass-media, sindacati, patronati, rapporti con le banche e con il fisco, accesso alla casa, matrimoni e unioni miste. Non mancano dati e approfondimenti su aspetti problematici quali il carcere, i centri di trattenimento per migranti non regolari, il sistema di accoglienza per richiedenti asilo e per minori stranieri soli, le discriminazioni e il razzismo.

L’obiettivo resta quello di far conoscere alla società civile le condizioni di vita degli immigrati e di dare alle istituzioni elementi utili a prendere le decisioni più adeguate.
Nella newsletter si allega la sintesi del Dossier Statistico immigrazioni 2015.

5. Indire: ricerca sul digitale nelle scuole

La ricerca Indire “One to one nella didattica: esiti e processi“ ha analizzato 9 licei, 8 istituti tecnici e 2 istituti professionali (per un totale di 14.152 studenti) che hanno ampiamente investito in dotazioni tecnologiche e in cui si fa un uso didattico quotidiano di computer portatili o altri device mobili.
Si allega la scheda elaborata dal Presidente dell’Indire (23 10 2015).

6. Il welfare aziendale fa crescere l’impresa. Rapporto 2016

Il Rapporto fotografa per la prima volta lo stato del welfare nelle piccole e medie imprese registrando le migliori esperienze.
Si allega il testo del Rapporto.

7. ISFOL: spazi di apprendimento emergenti. Il divenire formativo nei contesti di coworking, FabLab e università

Il paper (n. 29 – gennaio 2015) presenta gli esiti di un’indagine qualitativa in cui sono stati esplorati diversi ambienti innovativi che contribuiscono a reinventare i processi di apprendimento nella formazione e nel mondo del lavoro.
Esperienze di apprendimento emergenti che, a seguito delle recenti trasformazioni socioculturali, stanno contaminando molti contesti organizzativi. L’ampliamento delle relazioni di scambio economico e sociale, la diffusione delle tecnologie digitali, l’implementazione di forme alternative di comunicazione e l’intensificarsi di networking con nuove mobilità, spingono sempre più gli individui a dotarsi di nuovi punti di vista utili a gestire il cambiamento, senza subirlo. Un cambiamento che sollecita gli individui ad acquisire conoscenze, competenze, strumenti e metodologie propri di una nuova cultura dell’apprendimento, diversa dalla formazione fino ad oggi intesa, maggiormente in grado di valorizzare creatività, proattività e imprenditorialità. I casi di studio qui presentati (in ambienti di coworking, FabLab e universitari) offrono al lettore ulteriori elementi di riflessione sulle peculiarità dei nuovi contesti di apprendimento, in riferimento a obiettivi, metodologie, criticità e prospettive di sviluppo.

sommario

Aspetti socio politici

1. Il CCNL-FP - livello nazionale 
  • Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC Cgil, Cisl scuola, UIL Scuola, Snals Confsal assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni Forma e Cenfop.
Si allega il testo del CCNL-FP (2011-2013).
La trattativa prosegue a livello regionale.  

  • Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d. – 11 settembre 2012

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal sottoscrivono un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative.
Si allega il Verbale di Accordo.

  • Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL – 11 dicembre 2012

Il giorno 11 dicembre 2012, in via Appia Antica 78, Roma, si è svolto un incontro tra FORMA – CENFOP e UGL per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione.
Il 14.11.2011 aveva firmato un Accordo per adesione al CCNL-FP 2007 – 2010.

  • Incontro sequenza contrattuale (lettera E comma 5) e accordi per la detassazione 11 luglio 2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.    
L’8 maggio 2013 le OO.SS. scrivono agli Enti datoriali l’apertura del tavolo negoziale per la definizione della sequenza contrattuale di cui alla lettera E, comma 5 dell’art. 25 del vigente CCNL 2011 – 2013. L’incontro è fissato per l’11 luglio 2013.
L’11 luglio 2013 le parti si accordano sulla sequenza contrattuale ex. Art. 25, lettera E, punto 5.
Nel medesimo giorno, le parti si accordano sulla detassazione 2013.
Il 10 ottobre 2013 la FLC CGIL invia la nota di scioglimento della riserva.

2. CCNL-FP - contratti regionali
  • LOMBARDIA: sottoscritto il primo contratto regionale – 8 marzo 2013

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

  • PIEMONTE: firmato il contratto regionale in Piemonte - 23.09.2013

Il 23 settembre 2013, presso la sede della Regione Piemonte (Torino, via Magenta), le Delegazioni di Forma e Cenfop e le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals hanno firmato - alla presenza dell’Assessore al “Lavoro e Formazione Professionale”, Claudia Porchietto - il Contratto Collettivo Regionale della Formazione Professionale (CCRL).
La trattativa ha impegnato le parti per più di otto mesi in un contesto complicato dalla grave difficoltà che il sistema ancora patisce a causa del perdurare delle incertezze economiche. Si tratta, a detta delle Parti, di un contratto soddisfacente proprio in considerazione del contesto sociale nel quale si è sviluppato. Le Organizzazioni Sindacali hanno sottoposto all’approvazione dei lavoratori il testo contrattuale con assemblee territoriali che hanno dato un forte consenso per la firma definitiva del CCRL.

3. Attività della Commissione paritetica bilaterale nazionale

Nell’allegato si ricordano i nominativi dei componenti la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale 2011 – 2013.
Ai sensi dell’art. 4 del CCNL 2011 – 2013 per la Formazione Professionale, la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato:

4. Ente Bilaterale Nazionale Formazione Professionale
  • Profili Professionali dell’Apprendistato

Ha cominciato i suoi lavori la commissione bilaterale di EBiNFoP incaricata di redigere una proposta di profili professionali per l’applicazione dell’apprendistato come previsto dal contratto di lavoro del nostro settore firmato a giugno. La commissione si è data un ritmo di lavoro molto serrato per cui si pensa di poter consegnare un testo conclusivo alle parti firmatarie in tempi molto brevi (23 ottobre 2012).
Il 5 dicembre 2012 le parti hanno avviato la sperimentazione dei piani formativi per gli apprendisti.

  • Paolo Cesana eletto presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale il 4 giugno 2015
    Sostituisce Gaetano Ruvolo
5. Accordo FORMA – CENFOP e OO.SS.
  • 7 agosto 2015

Il giorno 7 agosto 2015 FORMA / CENFOP e le OO.SS. firmano il verbale di Accordo ai sensi e per gli effetti del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”.

  • 17 settembre 2015

Il 17 settembre 2015 viene firmato un Accordo sindacale tra le OO.SS. CISL Scuola Lombardia, FLC Cgil Lombardia, UIL Scuola Lombardia e AEF.

  • 2 ottobre 2015

Il 2 ottobre 2015 viene firmato l’Accordo tra le OO.SS. e le Agenzie formative della Regione Piemonte.

6. Accordo collettivo regionale per il sistema della formazione professionale del Friuli Venezia Giulia

Il 19 dicembre 2015, presso l’Enaip del Friuli Venezia Giulia è stato firmato l’Accordo collettivo regionale per il sistema della formazione professionale del Friuli Venezia Giulia.

7. Circolare INAIL dell’11.12.2015

Istituzione di un premio speciale unitario e relative modalità di applicazione per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, degli allievi iscritti ai corsi ordinamentali di Istruzione e Formazione Professionale regionale curati dalle istituzioni formative e dagli istituti scolastici paritari, accreditati dalle Regioni per l’erogazione dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale ai sensi dell’art. 32, comma 8 del D. Lgs. 150 del 14.09.2015.

8. Documenti vari:

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SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro ai giovani bisognosi!


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano la brochure di presentazione ed un segnalibro.

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!