Orientamenti Europei
Orientamenti Nazionali
Orientamenti Regionali
Aspetti metodologici-didattici
Aspetti socio-politici

Orientamenti europei

1. EURYDICE 2014: Modernizzazione dell'istruzione superiore in Europa

“In Europa stiamo diventando sempre più consapevoli del fatto che non è sufficiente investire di più nell’istruzione superiore ma che occorre anche investire in modo più intelligente. Non è sufficiente incoraggiare i giovani a iscriversi all’istruzione superiore. Dobbiamo aiutarli anche a completare con successo i programmi di studio, poiché ciò è vitale per il lavoro e la crescita economica, nonché per la loro autostima. Possiamo fare di più per assicurarci che gli studenti ricevano orientamento accademico di qualità prima di accedere all’istruzione superiore, che siano adeguatamente sostenuti nel corso dell’istruzione superiore e conoscano le opportunità di occupazione che li attendono al conseguimento del diploma”.
(Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l’Istruzione, la Cultura, il multilinguismo e la gioventù).

Nella presente newsletter si allega il testo del Rapporto Eurydice 2014 contenente molti esempi di buone politiche e pratiche.

2. A scuola di Europa: Agenda per gli insegnanti

(Dipartimento politiche europee)   
A scuola i temi europei rimangono confinati in poche ore di lezione di educazione civica o di storia e difficilmente viene loro concesso lo spazio che meritano.
Proprio per questo, il Dipartimento Politiche Europee da anni promuove i temi della cittadinanza europea nel mondo della scuola ed ha, già dal 2010, ideato e costruito una piattaforma per docenti ('Europa=Noi') grazie alla quale è possibile scaricare strumenti multimediali realizzati, in base al grado di istruzione, con una grafica accattivante e linguaggi specifici per i ragazzi, da presentare in classe e lavorare con gli studenti. L'iscrizione alla piattaforma è gratuita e riservata ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado.

Il Dipartimento ha inoltre recentemente firmato un accordo con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Parlamento europeo e Commissione europea per istituire un partenariato strategico al fine di elaborare moduli didattici per gli insegnanti di primarie, secondarie e secondarie superiori e garantire in modo uniforme la dimensione europea dell'educazione civica nelle scuole italiane. Il progetto pilota, attualmente in fase di elaborazione anche grazie alla collaborazione di docenti e formatori specializzati, prevederà un pacchetto formativo sui temi dell’Unione Europea da estendere poi ai docenti di tutto il territorio nazionale in base alle risorse disponibili.

L'Agenda per gli insegnanti, così come tutti gli strumenti presenti sulla piattaforma, vuole contribuire a far alzare lo sguardo oltre i giardini di casa nostra e permettere ai ragazzi di capire la portata dei cambiamenti di cui è foriero il cammino dell’Europa. Il libro è diviso in cinque lezioni con test per approfondire i diversi argomenti: (1) L’Europa della pace e dei diritti; (2) Come funziona l’Unione Europea; (3) L’Europa della condivisione; (4) L’Unione Europea protagonista della scena mondiale; (5) L’Italia e l’Unione Europea.  

Nella presente newsletter si allega il testo dell’Agenda, aggiornata a febbraio 2015.

3. CEDEFOP 2015: Rafforzare l'IFP per una vita migliore

Da Nota informativa di Cedefop 2015.
“Poco più di dieci anni fa, quando nel 2002 fu lanciato il processo di Copenaghen per una cooperazione europea in materia di Istruzione e Formazione Professionale (IFP) le sfide di oggi erano imprevedibili. Adottato nel dicembre del 2010, il comunicato di Bruges ha proposto un pacchetto di obiettivi e azioni per accrescere la qualità della formazione professionale in Europa proprio al palesarsi della crisi economica. La IFP venne considerata come un mezzo per affrontare la crescente disoccupazione migliorando l’occupabilità dei singoli soggetti. Per circa la metà delle posizioni lavorative in Europa è richiesto un livello di qualificazione medio-alto, spesso ottenuto seguendo un percorso di IFP. L’ultimo rapporto del CEDEFOP Rafforzare l'istruzione e la formazione professionali per una vita più ricca esamina l’impatto tangibile del processo di Copenaghen e del comunicato di Bruges sulle politiche e sulle strategie nazionali in materia di IFP di tutti i paesi”.

Nella presente newsletter si allegano, per completezza:

  • La nota informativa di CEDEFOP “Rafforzare l’istruzione e la formazione professionale per una vita migliore” – marzo 2015;
  • Una scheda sul processo di Copenaghen: Il processo di Copenaghen: una cooperazione europea rafforzata in materia di istruzione e formazione professionale;
  • Il Comunicato di Bruges su una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale per il periodo 2011-2020;
  • La nota informativa di Cedefop “Per delle politiche più efficaci in materia di formazione professionale e apprendimento continuo: sensibilizzazione, analisi e consulenza”, gennaio 2015;
  • Il testo di CEDEFOP “Relazione sull’istruzione e la formazione professionale in Italia”, del 2014.

sommario

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO
1.1. Disegno di Legge Costituzionale A.S. 1429-B: Stato dell’arte 
  • 8 aprile 2014

L’8 aprile 2014 il Governo ha presentato al Senato il Disegno di legge recante disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione (A.S. 1429).

  • 8 agosto 2014

Il Senato ha approvato il Disegno di legge, in prima lettura, con modificazioni, l’8 agosto 2014 e l’ha trasmesso alla Camera dei deputati.
L’11 settembre 2014, la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati ha avviato l’esame del provvedimento (AC 2613) che si è concluso il 13 dicembre 2014. A partire dalla seduta del 16 dicembre 2014, il testo licenziato dalla Commissione (A.C. 2613-A e abb.) è stato esaminato dall’Assemblea della Camera dei deputati, che ha concluso l'esame degli articoli e degli emendamenti del disegno di legge costituzionale (A.C. 2613-A e abb.) il 14 febbraio 2015.

  • 10 marzo 2015

Dopo il voto finale da parte della Camera avvenuto il 10 marzo 2015, il disegno di legge (A.S. 1429-B) dovrà essere nuovamente esaminato dal Senato ai fini di quanto previsto dall’art. 138 della Costituzione in tema di revisione costituzionale, poiché la Camera ha introdotto alcune modifiche.

L’iter parlamentare della riforma costituzionale si completerà con l’approvazione in seconda lettura da parte della Camera e del Senato di un identico testo, approvazione che avverrà non prima dei tre mesi successivi dalla prima lettura.

Una considerazione a margine del testo approvato dalla Camera.
Il testo, nella sua formulazione attuale, cambia l’assetto disegnato dal Titolo V ancora vigente:

  • mentre il Titolo V della Costituzione vigente, infatti, attribuisce competenza esclusiva alle Regioni sull’Istruzione e Formazione Professionale, l’attuale testo assegna le «disposizioni generali e comuni sull’Istruzione e Formazione Professionale» alla competenza legislativa esclusiva dello Stato;
  • il nuovo testo colloca le «disposizioni generali e comuni sull’Istruzione e Formazione Professionale» nel comma ove si parla anche di tutela e sicurezza del lavoro e politiche attive del lavoro, mentre in un altro comma si parla di «disposizioni generali e comuni sull’istruzione», ordinamento scolastico, ecc.  
Di qui gli interrogativi:
  • Cosa si intende per Istruzione e Formazione Professionale nel nuovo testo? Solo quella legata al diritto-dovere oppure anche altri pezzi quali IFTS, ITS, Istruzione Tecnica, ecc.?
  • Cosa si intende per disposizioni generali e comuni? Qual è, in altre parole, l’ampiezza delle competenze dello Stato?
  • Come conciliare le politiche attive per l’occupazione riportate alla competenza dello Stato e la Formazione Professionale lasciata all’esclusiva competenza delle Regioni?
Nella newsletter si allegano:
  • il testo del Disegno di legge costituzionale “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione”;
  • una scheda contenente su due colonne il testo vigente e quello approvato il 10 marzo 2015 in materia di Istruzione e Istruzione e Formazione Professionale;
  • una prima analisi del prof. Giulio Salerno su Istruzione e Istruzione e Formazione Professionale;
  • una scheda su “Il riparto di competenza legislativa nel nuovo Titolo V” (marzo 2015) elaborato dal servizio studi della Camera dei Deputati;
  • una breve scheda sui principali temi affrontati dal provvedimento;
  • il DDL di riforma della parte seconda della Costituzione approvato dalla Camera dei Deputati nella seduta del 10 marzo 2015 (slide);
  • il rimando al sito per ulteriori approfondimenti.
1.2. Fondi strutturali europei 2014 - 2020: aggiornamenti (al 30 aprile 2015)

Nel periodo 2014-2020, con il nuovo Accordo di partenariato tra Italia e Commissione Europea, l’Italia gestirà complessivamente circa 44 miliardi di euro di fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE), ai quali andrà ad aggiungersi la quota di cofinanziamento nazionale per circa 20 miliardi di euro.

L’Accordo di Partenariato, sottoposto alla Commissione Europea dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla Coesione territoriale, Graziano Delrio, è stato approvato il 29 ottobre 2014 e definisce la strategia per l’utilizzo ottimale dei Fondi strutturali e di investimento europei nel prossimo periodo di programmazione della durata di 7 anni.

La programmazione 2014 – 2020 può costituire una grande opportunità per i soggetti del sistema scolastico e formativo anche se ad oggi le scuole paritarie vengono escluse dai PON e la IeFP, ad una prima lettura, è presenza in maniera diseguale

In allegato alla newsletter si riportano, per la conoscenza dei principali testi, i link:

Si riportano anche i testi di alcuni PON:  

Per approfondire le politiche scolastiche e formative si rinvia ai POR adottati dalle singole Regioni.

1.3. Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale
  • Maggio 2014
Nel maggio 2014 il Governo ha predisposto le Linee Guida per una riforma del Terzo settore formulando i criteri per una revisione organica della legislazione riguardante il volontariato, la cooperazione sociale, l’associazionismo non-profit, le fondazioni e le imprese sociali.
  • Maggio - Giugno 2014
Dal 13 maggio al 13 giugno 2014 il Governo ha aperto una consultazione pubblica sulle Linee Guida, di cui sono stati resi pubblici i risultati definitivi nel settembre 2014.
Anche i Salesiani hanno partecipato inviando una loro proposta.
  • Luglio 2014
In seguito, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, nel corso della riunione del 10 luglio 2014, ha approvato un disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.
  • Aprile 2015
La Camera dei Deputati ha approvato, dopo quasi un anno di discussioni, il 10 aprile 2015 il testo di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore.
Il testo deve tornare al Senato.

Per facilitarne l’iter di approvazione si allegano:

  1. Linee guida per una Riforma del Terzo Settore (Governo);
  2. Il Report sulla consultazione indetta dal Governo sulle Linee Guida (Consultazioni);
  3. Le osservazioni e le proposte sulle Linee Guida per il Terzo Settore (Considerazioni dei Salesiani);
  4. Il testo della Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale (22 Agosto 2014);
  5. Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale approvato dalla Camera dei Deputati (10 aprile 2015).
2. MIUR
2.1. La BUONA SCUOLA. Un quadro aggiornato dei principali documenti

(Aggiornato al 30 Aprile 2015)

12.03.2015: “Le proposte che facciamo per la scuola sono realizzabili abbastanza rapidamente. La buona scuola mette al centro lo studente con i suoi sogni e i suoi bisogni, il suo desiderio profondo di essere innanzitutto un cittadino”.
Così il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in apertura della conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2015, che ha approvato il DDL recante riforma del sistema nazionale di Istruzione e Formazione, con delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.

27.03.2015: Il DDL recante riforma del sistema nazionale di Istruzione e Formazione, con delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti inizia il suo iter parlamentare dalla Commissione Cultura della Camera.

Ad oggi – fine aprile 2015 - il DDL scuola è degli otto “collegati” al DEF. Così si prevede un iter più rapido ma anche una procedura rafforzata.

Nella newsletter si allegano:

A. I TESTI UFFICIALI:

  • il Comunicato Stampa del Governo del 12.03.2015;
  • le Slide del Governo che illustrano gli aspetti più significativi della riforma (12.03.2015);
  • il testo del DDL “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, contenente anche la Relazione Tecnica presentato al Parlamento il 27 marzo 2015;
  • schede di lettura del DDL a cura della Camera dei Deputati (1 aprile 2015);
  • schede sulla scuola contenute del DEF (MEF);
  • il parere ufficiale positivo della Camera dei Deputati – Commissione V bilancio (23 aprile 2015);
  • Il testo del Disegno di legge recante riforma del Sistema Nazionale di Valutazione e formazione e delega per il riordino delle disposizini legislative vigenti.

B. I PRIMI COMMENTI AL DDL.:

  • Tuttoscuola (20.03.15): Il DDL sulla buona scuola in pillole;
  • Agesc (13.02.15): “La montagna ha partorito un topolino”: una mini-guida agli aiuti del Governo (Detrazione, 5 x mille, school bonus);
  • CDO – Diesse – Il rischio educativo – Di.S.A.L (15.03.2015) Comunicato Stampa;
  • ADI – 22.03.2015: Cenerini sul Ddl: dilettanti allo sbaraglio...;
  • FLC CGIL: un commento articolo per articolo;
  • Avvenire (15.03.2015): “Formazione professionale assente. Il Parlamento rimedi a questa lacuna nella Buona scuola”;
  • Una proposta del prof. Giulio Salerno elenca gli interventi necessari perché il (sotto)sistema di IeFP possa mettersi a regime.

C. I TESTI DI ALCUNE AUDIZIONI:

  • FIDAE: Audizione alla Camera;
  • FORMA: DDL "Buona Scuola" e IeFP. Contributo di Forma;
  • ISFOL: Audizione presso le Commissioni parlamentari;
  • CISL: Memoria sul DDL Scuola;
  • FLC CGIL: Audizione informale sul DDL del Governo su “La Buona Scuola”;
  • Dirigenti: testo audizione;
  • Tuttoscuola: testo audizione;
  • FGA: Memoria per l’audizione al Disegno di legge 2994.

D. AGGIORNAMENTI CONTINUI:

Per chi vuole un aggiornamento in tempo reale sul dibattito, sugli emendamenti presentati, ecc. può cliccare nel sito www.orizzontescuola.it

Sulla precedente proposta di Governo e sul successivo dibattito la documentazione si trova, nella sua forma più aggiornata, nel notiziario del mese di febbraio 2015.

2.2. Produzione del Rapporto di Autovalutazione
  • Il Rapporto nazionale di Autovalutazione

Il 27 novembre 2014 è stato presentato al MIUR uno strumento di lavoro comune che tutte le scuole italiane potranno utilizzare per riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di miglioramento. È il format che servirà agli istituti scolastici per produrre, entro l’estate 2015, il loro primo Rapporto di Autovalutazione. Il format è un documento articolato in 5 sezioni che prevede 49 indicatori attraverso i quali le scuole potranno scattare la loro fotografia, individuare i loro punti di forza e debolezza, mettendoli a confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la propria azione educativa.
Con la presentazione del format del Rapporto di Autovalutazione inizia a prendere corpo il Sistema Nazionale di Valutazione.

  • Il format

Il format per il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è stato elaborato dall’INVALSI con il supporto e la supervisione del Gruppo Start Up (MIUR, INVALSI ed esperti esterni) costituito presso il MIUR ed è il frutto di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione che parte dal 2008 e passa attraverso alcuni progetti (Valutazione e Miglioramento, VSQ e VALES).
Il format prevede che gli istituti debbano analizzare il contesto in cui operano (popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali), gli esiti dei loro studenti (i risultati scolastici, ma anche quelli delle prove standardizzate, le competenze chiave raggiunte e i risultati a distanza, vale a dire, fra l’altro, gli esiti nei cicli scolastici successivi, l’eventuale prosecuzione negli studi universitari l’inserimento nel mondo del lavoro), i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro (dalla predisposizione e progettazione della didattica, alla predisposizione degli ambienti di apprendimento passando per l’integrazione con il territorio).

  • La task force a supporto delle scuole

Il 27 e 28 novembre 2014, 200 fra rappresentanti degli Uffici Scolastici Regionali e dirigenti tecnici del MIUR partecipano a Roma a seminari di formazione con esperti nazionali e internazionali per poter supportare le scuole nel lavoro di produzione del Rapporto di Autovalutazione che si svilupperà nei prossimi mesi.
Una vera e propria task force, un “help desk”, a disposizione di dirigenti scolastici e docenti.
Le scuole, inoltre, per la realizzazione delle azioni di miglioramento potranno contare sul supporto dell’INDIRE e di altri soggetti esterni (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali).

  • Le tappe

Nel corso di questo anno scolastico tutte le scuole, statali e paritarie, realizzeranno l’autovalutazione. Ora dirigenti e docenti hanno in mano lo strumento comune su cui cominciare a predisporre il loro Rapporto che sarà compilato poi in versione digitale su una piattaforma comune predisposta dal MIUR e sarà reso pubblico a luglio 2015 diventando uno strumento anche di trasparenza e rendicontazione pubblica a disposizione delle famiglie.
A ottobre 2015 l’INVALSI pubblicherà il primo Rapporto nazionale sul sistema scolastico italiano.
Dal prossimo anno scolastico 2015/16 avrà inizio la valutazione esterna da parte di nuclei composti da esperti e da ispettori del MIUR.

Schematicamente l’iter è il seguente:

  • Autovalutazione: interessa tutte le scuole (2014/15, 2015/16, 2016/17).
  • Valutazione esterna: coinvolge circa 800 scuole (2015/16 e 2016/17).
  • Azioni di miglioramento: riguarda tutte le scuole (2015/16 – 2016/17).
  • Rendicontazione sociale: riguarda tutte le scuole (2016/17). 

Nella newsletter si allegano i principali provvedimenti adottati fino ad oggi:

Si fa presente che il (sotto)sistema di IeFP, gli Enti di FP, il CNOS-FAP e il CIOFS/FP in particolare, hanno promosso una sperimentazione per contribuire alla definizione di Linee Guida che andranno a definire le priorità strategiche e le modalità di valutazione adottate dal MIUR d’intesa con la Conferenza Unificata, previo concerto con il MLPS.  

2.3. Non più bulli e cyberbulli. Nelle aule arrivano le nuove Linee Guida

Il 13 aprile 2015 il MIUR presenta una nuova linea di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo.

Nella newsletter si allegano:

  • La nota del MIUR
  • Il testo delle Linee di Orientamento
2.4. Ordinamenti: specializzazione Enotecnico dall’anno 2015 – 2016

Gli Istituti agrari specializzati per la viticoltura e l’enologia comprendono anche un sesto anno ai fini del conseguimento della specializzazione di Enotecnico, all’interno dell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”.
Dall’anno scolastico 2015 – 2016 troverà attuazione anche questa disposizione (nota del 14.04.2015).

3. MLPS
3.1. Provvedimenti del Governo in materia di lavoro: il Jobs Act
(Aggiornato al 30 Aprile 2015)
Dopo la Riforma del Lavoro del Governo Monti (Ministro Fornero) e le successive modifiche e integrazioni operate dal Governo Letta (Ministro Giovannini), il nuovo Esecutivo Renzi (Ministro Poletti) ha delineato un nuovo programma di riforme che interessano Mercato del Lavoro e Welfare, denominato Jobs Act.

In estrema sintesi il Jobs Act non opera un radicale reset ma resta nella cultura del lavoro subordinato; mette in ombra il lavoro autonomo, pur essendo in prospettiva il futuro dell’impresa del domani; aggiunge nuove norme per i lavoratori assunti a far data dal marzo 2015; complica la gestione dei rapporti di lavoro nell’ambito delle imprese in quanto si dovranno gestire i vecchi e nuovi assunti.

 
I provvedimenti legati al Jobs Act sono:

1. Legge n. 78/2014
Questo provvedimento è già legge.

Si tratta della Legge n. 78 del 16 maggio 2014 (G.U. n. 114 del 19 maggio 2014) di conversione, con modificazioni, del D.L. n. 34 del 20 maggio 2014, recante Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.
Il provvedimento è intervenuto, soprattutto, sui contratti a tempo determinato e sull’istituto dell’apprendistato. Si allega, dell’istituto dell’apprendistato, un testo che aggiorna il D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167 con i successivi provvedimenti.

2. Legge 183/2014

Questo provvedimento è già legge: Legge 10 dicembre 2014, n. 183 (G.U. n. 290 del 15 dicembre 2014).
La legge contiene le Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.

3. Decreti legislativi della legge 183 del 2014
Il Consiglio dei Ministri il 20 febbraio 2015 ha adottato i seguenti provvedimenti in materia di lavoro:

  1. Decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 23 (GU n. 54 del 6.3.2015)
    Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183.   
  2. Decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 (GU n. 54 del 6.3.2015)
    Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di occupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
  3. Schema di Decreto legislativo recante il testo organico delle tipologie contrattuali e la revisione della disciplina delle mansioni, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
  4. Schema di Decreto legislativo recante attuazione dell’art. 1, commi 8 e 9 della legge 10 dicembre 2014, n. 183, recante “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, vita e di lavoro.
Nella newsletter si allegano:
 
I TESTI UFFICIALI DEL MLPS:

COMMENTI:

  • Paola Bozzao, professore associato di Diritto del lavoro (Sapienza, Roma): I primi passi del Jobs Act: ambizioni, incertezze e difficili equilibri (Federalismi 8 aprile 2015);
  • Montemarano A., Il nuovo rapporto di lavoro a tutele crescenti, Agidae, 25 aprile 2015;
  • Bonifati Ida, Il contratto a tutele crescenti in 10 domande e 10 risposte, Agidae 1/2015;
  • Spattini S., Il nuovo sistema degli ammortizzatori sociali, Agidae, 25 aprile 2015. 
3.2. Garanzia Giovani: aggiornamenti

a. Inizio
Il 1 maggio 2014 è partito ufficialmente il progetto Garanzia Giovani.

b. Scopri come funziona
La Garanzia Giovani (Youth Guarantee) è il Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Con questo obiettivo sono stati previsti dei finanziamenti per i Paesi Membri con tassi di disoccupazione superiori al 25%, che saranno investiti in politiche attive di orientamento, Istruzione e Formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (Neet - Not in Education, Employment or Training).  

In sinergia con la Raccomandazione europea del 2013, l’Italia dovrà garantire ai giovani al di sotto dei 30 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio, entro 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale.

Se sei quindi un giovane tra i 15 e i 29 anni, residente in Italia – cittadino comunitario o straniero extra UE, regolarmente soggiornante – non impegnato in un’attività lavorativa né inserito in un corso scolastico o formativo, la Garanzia Giovani è un’iniziativa concreta che può aiutarti a entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le tue attitudini e il tuo background formativo e professionale.

Per stabilire in modo opportuno il livello e le caratteristiche dei servizi erogati e aumentarne l’efficacia, si è scelto di introdurre un sistema di profiling che tenga conto della distanza dal mercato del lavoro, in un’ottica di personalizzazione delle azioni erogate: una serie di variabili, territoriali, demografiche, familiari e individuali profilano il giovane permettendo così di regolare la misura dell’azione in suo favore. Dal 1 febbraio 2015 le modalità di calcolo del profiling sono aggiornate a seguito del Decreto Direttoriale del 23 gennaio 2015 n.10, che mette fine alla fase di sperimentazione avviata il 1 maggio 2014.

Nel dettaglio le misure previste dalla Garanzia sono: Accoglienza / Orientamento / Formazione / Accompagnamento al lavoro / Apprendistato / Tirocini / Servizio civile / Sostegno all’autoimprenditorialità / Mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE / Bonus occupazionale per le imprese / Formazione a distanza.

c. FAQ: Chi può aderire a Garanzia Giovani?
A queste ed altre domande risponde il MLPS con le FAQ che trovi allegate alla presente newsletter.

d. Il ruolo delle Regioni
Le risorse finanziarie destinate alle singole misure sono indicate nelle convenzioni che ogni Regione e Provincia Autonoma ha stipulato con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Gli importi definiti in quella sede possono essere suscettibili di modifica dovuta a successiva redistribuzione delle risorse in fase di definizione del PAR.
Puoi consultare il sito per conoscere la distribuzione delle risorse, aggiornate al 24 marzo 2015.

e. Registrazioni
Il rapporto sul monitoraggio del Programma “Garanzia Giovani” stilato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, fotografa una crescita dei giovani che si sono registrati al Programma. Rispetto alla scorsa settimana, infatti emerge un significativo aumento di circa 11mila unità.
Al 23 aprile 2015, i giovani registrati sono 530.007 circa 15 mila in più rispetto alla scorsa settimana, il 94,6% del bacino di riferimento sul quale confrontare l’andamento del programma e il tasso di copertura regionale, ovvero 560.000 giovani Neet che, sulla base delle risorse disponibili e la spesa massima assegnata a ciascuna misura ammissibile, si potranno raggiungere nel biennio. In aumento anche il rapporto, al netto dei 69.161 cancellati1, tra presi in carico e giovani registrati, che si assesta oggi al 58,8%.
Su un totale di 270.914 giovani presi in carico, sono 80.012 quelli a cui è stata proposta una misura: un valore in crescita del 40,6% nelle ultime quattro settimane. Questo incremento va letto anche unitamente al costante e progressivo consolidamento degli standard del sistema informativo che ha permesso di migliorare il flusso delle informazioni dai sistemi regionali a quello centrale.

f. I ruolo dei Servizi per l’Impiego in Italia
Nel 2013 il MLPS ha realizzato una indagine sui SPI per conoscere in dettaglio l’organizzazione e le risorse umane disponibili nei SPI, nonché gli utenti dei servizi al fine di disegnare strategie di intervento finalizzate a rendere più efficiente il funzionamento dei SPI e ad assicurare standard comuni nella fornitura di servizi agli utenti.  

Si riporta il testo della prima rilevazione: Indagine sui servizi per l’impiego. Rapporto di monitoraggio 2013.

g. I Servizi al lavoro della Federazione CNOS-FAP
La Federazione CNOS-FAP è stata autorizzata dal Ministero del Lavoro per erogare servizi al lavoro in Italia con codice H501S003287 e accreditato in varie Regioni.
L’obiettivo che vuole raggiungere è “fare del CFP un presidio territoriale di formazione e sviluppo delle risorse umane”.

Nella newsletter si allegano:

Una mini-guida di VITA: Conoscere Garanzia Giovani, dicembre 2014. Per volontà dell’attuale Ministro del Lavoro, dopo questa fase la Garanzia dovrà diventare una misura strutturale e costituire l’intervento nazionale per raggiungere i Neet e consentire loro l’ingresso nel mercato del lavoro.

NEWS: Una specifica newsletter del CNOS-FAP al progetto Garanzia Giovani contenente:

  • la proposta di logo per il SAL DAY;
  • il logo ufficiale del Progetto SAL;
  • scheda della giornata in cui vengono evidenziati in rosso i passaggi che ogni CFP è invitato a seguire. Le parti non evidenziate sono delle proposte adattabili al singolo contesto;

Il numero ZERO della Newsletter, nuovo supporto che la Sede Nazionale offre agli operatori degli sportelli.

sommario

Orientamenti regionali

1. Regione Lazio: Legge regionale 20 aprile 2015, n. 5

La Regione Lazio ha approvato in data 20 aprile 2015 la legge n. 5 avente per oggetto “Disposizioni sul sistema educativo regionale di istruzione e formazione professionale”.
Si tratta di una legge che, tra le sue finalità, garantisce:

b) la libertà di scelta educativa della famiglia, prestando particolare attenzione in favore delle famiglie economicamente svantaggiate, degli allievi frequentanti le istituzioni scolastiche e formative ricomprese nel sistema educativo regionale di istruzione e formazione professionale;

d) la differenziazione e la valorizzazione della pluralità delle offerte e delle metodologie formative per offrire opportunità di formazione adeguate ai fabbisogni di giovani, con particolare attenzione alla domanda formativa più debole e per rispondere alle caratteristiche personali e ai diversi stili di apprendimento degli utenti;

2. Regione Piemonte: il Piemonte accelera su Garanzia Giovani

Tra i 3 e i 4mila giovani da incontrare in vista di una call unitaria, gli open day per il lavoro, tra fine settembre e ottobre. Il piano «Garanzia Giovani» in Piemonte accelera e nel 2015 focalizza l’attenzione sui circa 17mila studenti in uscita, quest’anno, dalle scuole secondarie. «Abbiamo anticipato in Piemonte l’avvio del percorso Garanzia giovani per gli studenti che, a livello nazionale, diventa operativo in queste settimane - sottolinea l’assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero - ora bisogna dare un impulso ulteriore e il calendario di iniziative delle prossime settimane serve a promuovere questo strumento».

La settimana scorsa il via agli incontri, racconta Franco Chiaramonte, responsabile di Agenzia Piemonte Lavoro, «organizzati negli istituti secondari in collaborazione con l’ufficio scolastico regionale, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di ragazzi e di puntare agli open day di autunno dedicati ai servizi per il lavoro e per l'impiego». In quei giorni, il 29 e il 30 settembre, e poi il primo e il due ottobre, spiegano in Regione, tutti gli enti e gli sportelli, pubblici e privati, un centinaio in tutto, saranno “dedicati” a ricevere le iscrizioni al percorso di Garanzia giovani e presenteranno opportunità e servizi sul territorio.

Nel corso del road show organizzato nelle prossime settimane, a cominciare da istituti tecnici, alberghieri e licei in provincia di Torino, è in programma un incontro ad Alba, il 5 giugno, con 500 studenti, organizzato con Comune e Fondazione Bosch.
Sempre la Fondazione sarà partner dell'incontro anche a Novara, il 21 maggio. Su Garanzia giovani, dunque, serve accelerare, non ci sono dubbi. L’ultima rilevazione della Regione Piemonte, aggiornata a marzo scorso, evidenzia che sono 25mila i ragazzi tra i 15 e i 29 anni iscritti nel percorso. Si tratta di poco meno di un quinto degli aventi diritto, stimati in circa 138mila ragazzi tra i 15 e i 29 anni, non inseriti in percorsi di studio, di formazione e di lavoro. Tra gli iscritti, poco più di 3.500 sono stati presi in carico dal sistema mentre in 2.500 sono stati assunti, hanno avviato uno stage o un tirocinio. «Una quota a cui vanno sommati - spiega Chiaramonte - i circa 3.700 ragazzi iscritti alla Direttiva diritto dovere, che dunque sono in fase di completamento del percorso di studi obbligatorio». Tra i 2.500 che si sono affacciati sul mercato del lavoro, 1.500 stanno svolgendo un tirocinio, circa 280 hanno ottenuto un contratto di lavoro subordinato, perlopiù a tempo determinato, 369 le occasioni di lavoro in somministrazione.

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Aspetti metodologici e didattici

1. Indizione del Giubileo straordinario della misericordia

Papa Francesco ha indetto il Giubileo straordinario della misericordia (Roma, 11 aprile 2015) che inizierà l’8 dicembre 2015 e terminerà il 20 dicembre 2016.

2. Condizione occupazionale dei laureati. XVII Rapporto 2014 

Francesco Ferrante, componente del Comitato scientifico di AlmaLaurea così si esprime:
“Il XVII Rapporto AlmaLaurea registra timidi segnali di inversione di tendenza nel mercato del lavoro che fanno sperare in un 2015 più roseo. Tuttavia, come testimoniano i dati relativi ai laureati indagati a cinque anni dal titolo, il lungo periodo di recessione ci consegna un pesante fardello e conferma delle persistenti difficoltà occupazionali di coloro che si sono laureati a cavallo della crisi. Si tratta di una gravosa eredità, che condizionerà le opportunità occupazionali, retributive, di carriera, di questi laureati anche nella fase di ripresa dell’economia e in un orizzonte di medio-lungo termine. Il messaggio quindi, anche in quest’ambito è: prevenire è sempre meglio che curare. La prevenzione richiede politiche macroeconomiche più attive, coordinate su scala europea, un maggiore impegno sul fronte delle politiche industriali e l’adozione di misure volte a valorizzare la conoscenza e a favorire l’incontro tra domanda e offerta di capitale umano”.

Nella newsletter si allega il Comunicato Stampa del 16 aprile 2015 e il testo del Rapporto.

3. QT – Quaderni di Tecnostruttura 

Sono numerosi gli argomenti che affronta il QT del 31 marzo 2015.
Tra questi si segnalano:

  • L’audizione lavoro: la posizione delle Regioni sulle politiche attive;
  • Verso l’attuazione del dlgs 13/2013 sulla certificazione delle competenze con l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni;
  • Un glossario per orientarsi nei nuovi regolamenti comunitari;
  • OCSE Survey: Italia 2015.
4. ISFOL: rapporti e pubblicazioni recenti

Nella newsletter si allegano i testi dei rapporti e delle pubblicazioni richiamate:

Oggetto dell’indagine è il complesso meccanismo dei costi dell’Istruzione e Formazione Professionale. Per il fatto che le Regioni sono chiamate ad assicurare, per legge, un’offerta di Istruzione e Formazione Professionale ormai strutturale, esse devono dotarsi di strumenti adeguati a parametrare e controllare la spesa. In questa materia, l’indagine mette a confronto realtà territoriali diverse in quanto a modelli di offerta di IeFP e strumenti di parametrazione dei loro costi, delineando un quadro sinottico di lettura. Si propone per studiosi e decisori un’analisi delle disparità di tali strumenti, funzionali al finanziamento dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale per l’a.f. 2012/13.

Il 24.03.2015 è stato pubblicato il XIII Rapporto ISFOL sull’Istruzione e Formazione professionale (IeFP), relativo all’annualità 2013/14.
Continuano ad aumentare gli iscritti all’Istruzione e Formazione Professionale, con un ritmo assai consistente per quanto riguarda in particolare i percorsi scolastici. Relativamente all’offerta formativa presso i Centri accreditati (istituzioni formative) il trend di crescita sembra invece essersi arrestato …

Formazione continua, adesioni record ai Fondi interprofessionali. Lo rivela l’ISFOL nella nuova edizione del Rapporto sulla Formazione continua, secondo il quale l’aumento degli iscritti è del 9,5% per le imprese e del 7,3% per i dipendenti, uno degli incrementi «più significativi degli ultimi anni».

I profili da aggiornare in azienda? Professioni tecniche, figure del commercio, artigiani e operai specializzati. A dirlo sono gli imprenditori intervistati dall’ISFOL. Le professioni presenti in azienda per cui si registrano le esigenze più forti di aggiornamento, da colmare nel corso dei prossimi mesi con specifiche attività formative, sono quelle riconducibili ai grandi gruppi delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (23,9%), degli artigiani, operai specializzati e agricoltori (22,9%), delle professioni tecniche (20%) e subito dopo delle professioni esecutive nel lavoro di ufficio (18,3%).

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Aspetti socio politici

1. Il CCNL-FP - livello nazionale 
  • Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC Cgil, Cisl scuola, UIL Scuola, Snals Confsal assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni Forma e Cenfop.
Si allega il testo del CCNL-FP (2011-2013).

La trattativa prosegue a livello regionale.  

  • Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d. – 11 settembre 2012

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal sottoscrivono un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative.
Si allega il Verbale di Accordo.

  • Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL – 11 dicembre 2012

Il giorno 11 dicembre 2012, in via Appia Antica 78, Roma, si è svolto un incontro tra FORMA – CENFOP e UGL per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione.

Il 14.11.2011 aveva firmato un Accordo per adesione al CCNL-FP 2007 – 2010.

  • Incontro sequenza contrattuale (lettera E comma 5) e accordi per la detassazione 11 luglio 2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.    

L’8 maggio 2013
le OO.SS. scrivono agli Enti datoriali l’apertura del tavolo negoziale per la definizione della sequenza contrattuale di cui alla lettera E, comma 5 dell’art. 25 del vigente CCNL 2011 – 2013. L’incontro è fissato per l’11 luglio 2013.

L’11 luglio 2013 le parti si accordano sulla sequenza contrattuale ex. Art. 25, lettera E, punto 5.
Nel medesimo giorno, le parti si accordano sulla detassazione 2013.

Il 10 ottobre 2013 la FLC CGIL invia la nota di scioglimento della riserva.

2. CCNL-FP - contratti regionali
  • LOMBARDIA: sottoscritto il primo contratto regionale – 8 marzo 2013

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

  • PIEMONTE: firmato il contratto regionale in Piemonte - 23.09.2013

Il 23 settembre 2013, presso la sede della Regione Piemonte (Torino, via Magenta), le Delegazioni di Forma e Cenfop e le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals hanno firmato - alla presenza dell’Assessore al “Lavoro e Formazione Professionale”, Claudia Porchietto - il Contratto Collettivo Regionale della Formazione Professionale (CCRL).

La trattativa ha impegnato le parti per più di otto mesi in un contesto complicato dalla grave difficoltà che il sistema ancora patisce a causa del perdurare delle incertezze economiche. Si tratta, a detta delle Parti, di un contratto soddisfacente proprio in considerazione del contesto sociale nel quale si è sviluppato. Le Organizzazioni Sindacali hanno sottoposto all’approvazione dei lavoratori il testo contrattuale con assemblee territoriali che hanno dato un forte consenso per la firma definitiva del CCRL.

  • EMILIA ROMAGNA: firmato l'Accordo di Sistema tra OO.SS. e COEF

Il 31 gennaio 2014 a Bologna, è stato firmato l'Accordo di Sistema tra le OO.SS e COEF - Coordinamento Enti Formativi Emilia Romagna.
Nella presente newsletter si allega il testo dell'Accordo.

3. Attività della Commissione paritetica bilaterale nazionale

Nell’allegato si ricordano i nominativi dei componenti la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale 2011 – 2013.

Ai sensi dell’art. 4 del CCNL 2011 – 2013 per la Formazione Professionale, la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato:

4. Ente Bilaterale Nazionale Formazione Professionale
  • Profili Professionali dell’Apprendistato

Ha cominciato i suoi lavori la commissione bilaterale di EBiNFoP incaricata di redigere una proposta di profili professionali per l’applicazione dell’apprendistato come previsto dal contratto di lavoro del nostro settore firmato a giugno. La commissione si è data un ritmo di lavoro molto serrato per cui si pensa di poter consegnare un testo conclusivo alle parti firmatarie in tempi molto brevi (23 ottobre 2012).

Il 5 dicembre 2012 le parti hanno avviato la sperimentazione dei piani formativi per gli apprendisti.

  • Gaetano Ruvolo eletto presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale

Sostituisce Gianfranco Zabaldano presidente uscente di EBiNFoP.

  • Assemblea dell’Ente bilaterale nazionale

Il 13 giugno 2014 si tiene a Milano, presso la Sede dell’Enaip, il Consiglio Direttivo e l’Assemblea per l’approvazione del Bilancio.

5. Accordo detassazione 2014

È in fase di definizione l’Accordo Detassazione per l’anno 2014. Si allega la bozza.

6. News studio Montemarano - Aprile 2015

Lo studio legale e commerciale Montemarano offre aggiornamenti normativi (aprile 2015).

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SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro ai giovani bisognosi!


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento prpfessionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano la brochure di presentazione ed un segnalibro.

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!