Faccio mio il canto degli angeli,
che apparvero ai pastori di Betlemme
nella notte in cui nacque Gesù.
Un canto che unisce cielo e terra,
rivolgendo al cielo la lode e la gloria,
e alla terra degli uomini l'augurio di pace.
Invito tutti ad unirsi a questo canto:
questo canto è per ogni uomo e donna
che veglia nella notte,
che spera in un mondo migliore,
che si prende cura degli altri cercando di fare
umilmente il proprio dovere.
(Papa Francesco)

Alle autorità, ai salesiani
e ai loro collaboratori,
agli allievi e alle loro famiglie,
agli amici e a quanti sono impegnati
nel servizio della Formazione
Professionale a favore dei giovani e dei lavoratori,
giunga l'augurio di un sereno Natale
e di un Felice Anno Nuovo.

Orientamenti Europei
Orientamenti Nazionali
Orientamenti Regionali
Aspetti metodologici-didattici
Aspetti socio-politici

Orientamenti europei

1. Quadro europeo delle qualificazioni: stato dell’arte

La Commissione Europea, in collaborazione con Cedefop (Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale) ed ETF (European Training Foundation) pubblica una serie di EQF Notes al fine di supportare la discussione e le attività collegate all’implementazione di EQF a livello nazionale ed europeo.

Si riportano alcuni EQF Notes elaborati dalla Commissione europea, da Cedefop e da ETF e pubblicati da ISFOL nel 2014:

  1. Il valore aggiunto dei quadri nazionali delle qualificazioni (QNQ) nell’attuazione dell’EQF - strumento operativo per supportare l’elaborazione e l’implementazione delle qualificazioni (QNQ) a livello nazionale (nota 2, ottobre 2014).
  2. Usare i risultati dell’apprendimento - nota che illustra l’approccio basato sui risultati dell’apprendimento (nota 4, ottobre 2014).
  3. La referenziazione dei livelli nazionali delle qualificazioni all’EQF - nota scritta per supportare discussioni e decisioni sui processi e sulle metodologie di referenziazione dei livelli nazionali delle qualificazioni ai livelli dell’EQF e sulla presentazione dei risultati del processo di referenziazione (nota 5, aggiornata al 2013).  

L’EQF è stato adottato formalmente con Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio il 23 aprile 2008. Due brochure ne illustrano i contenuti principali.
La Raccomandazione prevede che gli Stati membri stabiliscano, volontariamente, la corrispondenza tra i loro sistemi nazionali di qualifiche e titoli di studio ed il quadro europeo entro il 2010 e dispone, inoltre, che, entro il 2012, titoli e diplomi nazionali debbano menzionare il corrispondente riferimento EQF.
 
Con l’Accordo sottoscritto in Conferenza Stato – Regioni il 20 dicembre 2012 in Italia è stato adottato il “Primo Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni” al Quadro Europeo delle qualificazioni.

2. Apprendimento permanente: che può significare in concreto

L’articolo della dott.ssa Olga Turrini, pubblicato su Rassegna CNOS n. 3, inquadra il tema dell’apprendimento permanente nel contesto delle politiche europee per l’Istruzione e la Formazione evidenziandone i nuovi paradigmi connotativi.
L’articolo illustra, poi, gli sviluppi del tema a livello nazionale, a partire dalla Legge 92/2012 e dalle successive Intese in Conferenza Unificata.

3. Al via l’utilizzo dei fondi UE 2014 – 2020 in Italia

La Commissione europea ha adottato l’“accordo di partenariato” con l’Italia in cui si definisce la strategia per un uso ottimale dei Fondi strutturali e di investimento europei nel Paese.
L’accordo apre la via all’investimento di 32,2 miliardi di euro di finanziamenti totali a titolo della politica di coesione nel periodo 2014-2020 (a prezzi correnti, compresi i finanziamenti nel campo della cooperazione territoriale europea e lo stanziamento per l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile).
L’Italia riceve inoltre 10,4 miliardi di euro per lo sviluppo rurale e 537,3 milioni di euro per il settore marittimo e della pesca.
Ricapitolando, le risorse europee a disposizione dell’Italia ammontano complessivamente a 42.085.700.000 euro, di cui € 20.651.500.000 sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), € 10.467.200.000 sul Fondo sociale europeo (FSE), € 10.429.700.000 sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e € 537.300.000 sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

Gli investimenti dell’UE contribuiranno ad affrontare il problema della disoccupazione e ad incentivare la competitività e la crescita economica, dando sostegno all’innovazione, alla formazione e all’istruzione negli ambiti urbani e nelle zone rurali. Essi serviranno anche a promuovere l’imprenditoria, a combattere l’esclusione sociale e ad aiutare lo sviluppo di un’economia ecocompatibile ed efficiente sul piano della risorse.

I Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) in Italia sono: Fondo europeo di sviluppo regionale; Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca; Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; Fondo sociale europeo.

Per approfondireil tema si allega “MEMO” sugli accordi di partenariato e sui programmi operativi e si segnala il sito del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica.

4. Certificazioni, competenze non formali. Europa in ritardo

Conoscenza non formale, i paesi europei hanno ancora molta strada da fare per garantire il riconoscimento delle competenze acquisite fuori dalla scuola e dall’università.
Lo rivela la seconda edizione dell’Inventario europeo sulla convalida dell’apprendimento informale e non formale appena pubblicato dalla Commissione UE, che ha analizzato i sistemi di certificazione di 33 Paesi (i membri UE, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia). Scoprendo che, nonostante i progressi compiuti dal 2010 - anno di pubblicazione della prima edizione dell’Inventario - si è ancora distanti dal raggiungimento degli obiettivi indicati dal Consiglio Europeo, il quale in una Raccomandazione del 2012 ha invitato gli Stati membri a mettere in atto, entro il 2018, le azioni necessarie per la messa a punto di un sistema di riconoscimento delle conoscenze informali con vere e proprie “qualifiche”.

Nella newsletter si allegano “La sintesi del rapporto” (in inglese), “Il focus sull’Italia” (in inglese) e una scheda di Scuola24.

5. Conclusioni del Consiglio europeo del 18 dicembre 2014

Si è concluso l’ultimo Consiglio europeo dell’anno 2014. È stato il primo per il Presidente Tusk.
I principali temi trattati sono stati il piano d’investimenti di 315 miliardi lanciato dalla Commissione Juncker e l’Ucraina. In particolare è stato raggiunto un accordo sull’istituzione di un Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) in seno al Gruppo BEI (Banca europea per gli investimenti) al fine di mobilitare 315 miliardi di euro in nuovi investimenti tra il 2015 e il 2017.

Garantito anche il sostegno all’intenzione della Commissione e della BEI di rafforzare l’assistenza tecnica a favore di progetti a livello europeo e di creare un polo di consulenza sugli investimenti, operativo a partire dal secondo semestre 2015.

Il vertice dei Capi di Stato e di Governo dei 28 Stati membri si è pronunciato per un ulteriore rafforzamento del sistema commerciale multilaterale e per la conclusione di accordi commerciali bilaterali con partner chiave. L’UE e gli Stati Uniti dovrebbero fare tutto il possibile per concludere entro la fine del 2015 i negoziati relativi a un partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP): un accordo ambizioso, globale e reciprocamente vantaggioso.

Infine il Consiglio europeo si è congratulato con il nuovo governo ucraino. Dopo che la Commissione europea ha destinato al Paese una seconda tranche di assistenza macro-finanziaria da 500 miliardi, gli Stati membri si impegnano a continuare ad agevolare il processo di riforme già iniziato dal governo ucraino.

sommario

Orientamenti nazionali

1. GOVERNO
1.1. Monitoraggio sullo stato di attuazione del programma di Governo

Il documento, aggiornato al 27 novembre 2014, è diviso in due parti:

  • la 1° illustra i provvedimenti legislativi adottati dal Governo Renzi
  • la 2° illustra i provvedimenti legislativi adottati dai Governi Monti e Letta.
1.2. La Buona Scuola. Un quadro aggiornato dei principali documenti

Il 3 settembre 2014 è stato reso pubblico il Progetto “La Buona Scuola”.
Il Governo ha avviato una consultazione dal 15 settembre al 15 novembre 2014.
Nel 2015 il progetto sarà tradotto in un D.L..

Per una visione complessiva della problematica, nella newsletter, si riportano, il testo del Governo, le principali valutazioni avanzate dai vari soggetti, gli orientamenti emersi dalla consultazione socializzata dal MIUR il 15 dicembre 2014.

a. Il testo del Governo:

b. Commento elaborato da CNOS/Scuola e CNOS-FAP:

c. Altri commenti

d. Gli esiti della consultazione presentati dal Governo

Il 15 dicembre 2014 vengono presentati i risultati del sondaggio (come si è arrivati al risultato, la portata del dibattito, le principali questioni, i prossimi passi).
Merito, alternanza, didattica digitale appaiono le principali indicazioni sottolineate.

In una apposita scheda, “Cosa manca” sono segnalate:

  • proposte per inclusione e integrazione;
  • indicazioni per la Formazione Professionale, la scuola dell’infanzia, l’orientamento e la scuola paritaria.
2. MIUR
2.1. Iscrizioni anno scolastico e formativo 2015/2016

Il MIUR ha pubblicato la Circolare Ministeriale 51 del 18 dicembre 2014 sulle iscrizioni.

Si riportano le principali caratteristiche della Circolare n. 51/2014:

  • la scadenza anticipata al 15 febbraio 2015;
  • le iscrizioni alle scuole statali esclusivamente on line;
  • le iscrizioni alle scuole paritarie possono essere effettuate online solo se la scuola aderisce all’iniziativa predisponendo il modulo personalizzato;
  • le iscrizioni indirizzate ai corsi di IeFP presso i CFP possono essere effettuate on line solo se le rispettive Regioni hanno aderito al progetto “Iscrizioni on line” del MIUR.

Ad oggi, 22 dicembre 2014, solo le Regioni Basilicata, Lombardia, Molise, Piemonte e Veneto hanno sottoscritto con il MIUR una convenzione per procedere a questa modalità. Le altre Regioni dovranno indicare le modalità di iscrizione;

  • la scadenza per le iscrizioni ai CPIA viene resa più flessibile (fino al 15 ottobre 2015);
  • per le sezioni Primavera si rimanda a successivi chiarimenti in attesa del nuovo accordo in Conferenza unificata;
  • sono escluse dal sistema “Iscrizioni online” le scuole dell’infanzia, le scuole in lingua slovena, le scuole delle Province di Aosta, Trento e Bolzano, i corsi per l’istruzione per gli adulti attivati anche presso le sezioni carcerarie.

Nella presente newsletter si allegano i testi della Circolare n. 51/2014 e la nota del 18 dicembre 2014.

2.2. Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati

La realtà dell’adozione è da tempo ampiamente diffusa nella nostra società e chiaro è il suo valore quale strumento a favore dell’Infanzia e come contribuisca alla crescita culturale e sociale del nostro Paese. In Italia, soltanto nel periodo 2010-2013, sono stati adottati circa 14.000 bambini con l’adozione internazionale e oltre 4.000 con quella nazionale.
Conseguentemente, anche la presenza dei minori adottati nelle scuole italiane è divenuta un fenomeno quantitativamente rilevante. In molti casi, inoltre, soprattutto per i bambini adottati internazionalmente, il tema del confronto con il mondo della scuola si pone in maniera urgente perché molti di loro vengono adottati in età scolare o comunque prossima ai 6 anni.

Nella newsletter si allega il testo delle Linee di indirizzo elaborate dal MIUR.

2.3. Produzione del Rapporto di Autovalutazione

Uno strumento di lavoro comune che tutte le scuole italiane potranno utilizzare per riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di miglioramento. È stato presentato il 27 novembre 2014 a Roma, al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il format che servirà agli istituti scolastici per produrre, entro la prossima estate, il loro primo Rapporto di Autovalutazione.

Si tratta di una vera e propria task force, un “help desk”, a disposizione di dirigenti scolastici e docenti. Le scuole, inoltre, per la realizzazione delle azioni di miglioramento potranno contare sul supporto dell’Indire e di altri soggetti esterni (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali).

La messa a regime del sistema di autovalutazione passa per le seguenti tappe:

  • dirigenti e docenti hanno in mano lo strumento comune su cui cominciare a predisporre il loro Rapporto che sarà compilato poi in versione digitale su una piattaforma comune predisposta dal Miur e sarà reso pubblico a Luglio 2015 diventando uno strumento anche di trasparenza e rendicontazione pubblica a disposizione delle famiglie;
  • ad Ottobre 2015 l’Invalsi pubblicherà il primo Rapporto nazionale sul sistema scolastico italiano;
  • dal prossimo anno scolastico 2015/16 avrà inizio la valutazione esterna da parte di nuclei composti da esperti e da ispettori del MIUR.

Nella newsletter si allegano tutti i provvedimenti adottati fino ad oggi:

Si fa presente che il (sotto)sistema di IeFP, gli Enti di FP, il CNOS-FAP e il CIOFS/FP in particolare, hanno promosso una sperimentazione per contribuire alla definizione di Linee Guida che andranno a definire le priorità strategiche e le modalità di valutazione adottate dal MIUR d’intesa con la Conferenza Unificata, previo concerto con il MLPS.  

2.4. Area web Protocolli in rete 

Come possono fare scuole e aziende per migliorare la dotazione tecnologica nelle classi italiane?

Il MIUR ha messo a punto una vetrina digitale «Protocolli in Rete», e con una circolare che si allega ha spiegato tutte i dettagli operativi dell’iniziativa, con le istruzioni per l’uso.

Attraverso il portale le scuole potranno conoscere l’offerta di protocolli attivati e certificati e candidarsi a partecipare sulla base delle proprie esigenze. Le Aziende, le associazioni, le fondazioni, gli enti, a loro volta, avranno la garanzia di una maggiore trasparenza e visibilità dei protocolli stipulati e potranno aderire a quelli già attivati, potenziandone l’effetto.

L’obiettivo del progetto è attrarre il numero maggiore possibile di partner pronti a sostenere la scuola nel suo processo di innovazione. Innovazione degli ambienti didattici, dei processi organizzativi e potenziamento delle infrastrutture sono i tre ambiti generali d’intervento previsti.

2.5. Sui test Invalsi pesano ancora le “resistenze” di docenti e alunni

A dieci anni dall’avvio delle prove sulla valutazione degli apprendimenti restano in piedi alcune problematiche che ne impediscono la diffusione capillare nelle classi. Le prove Invalsi compiono dieci anni: dieci anni durante i quali si è passati dalla partecipazione volontaria ai test sulla valutazione del sistema istruzione alla obbligatorietà per le scuole di svolgere le prove.

Eppure - stando a quanto riportato nel documento sul “Decennale delle prove Invalsi” - esistono ancora alcune «resistenze culturali minoritarie, eppure rilevanti, che si manifestano sotto differenti forme».
Il documento si sofferma su tre resistenze:

  • l’astensione dalla partecipazione;
  • il cheating;
  • il “teaching to the test”.
3. MLPS
3.1. Il ”Job Act”: come cambia il lavoro   

Il “Job Act” è legge. Il via libera definitivo è giunto dal Senato il 3 dicembre 2014.

Ora il Governo avrà tempo fino a giugno 2015 per tradurlo in Decreti legislativi su ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro, semplificazione delle procedure e degli adempimenti, riordino delle forme contrattuali, tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro.

Il “Job Act” è costituito da due provvedimenti:

  1. Legge n. 78 del 16 maggio 2014 (G.U. n. 114 del 19 maggio 2014) di conversione, con modificazioni, del D.L. n. 34 del 20 maggio 2014, recante Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.
  2. Legge 10 dicembre 2014, n. 183 (G.U. n. 290 del 15 dicembre 2014) contenente le Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro. La legge entra in vigore il 16 dicembre 2014.

Nella presente newsletter si allegano:

3.2. Garanzia Giovani: aggiornamenti

Il 1 maggio 2014 è partito ufficialmente il progetto Garanzia Giovani.

  • Registrazioni

Il numero degli utenti complessivamente registrati presso i punti di accesso della Garanzia Giovani ha superato le 355 mila unità, segnando quindi un ulteriore incremento di oltre 12 mila unità nella settimana appena trascorsa.

Essi rappresentano il 20,6% del c.d. “bacino potenziale”, costituito dal milione e 723 mila giovani NEET stimati dalla Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro (media 2013). La partecipazione dei giovani Neet all’iniziativa rispecchia le caratteristiche del mercato del lavoro italiano in termini di età, qualificazione e bacino territoriale. Non si osservano significative variazioni nella composizione per genere ed età del bacino dei registrati, costituito per il 51,1% da ragazzi e per il 48,9% da ragazze. Si conferma come la quota femminile cresca progressivamente al crescere dell’età, raggiungendo il 54,8% tra gli utenti registrati in età superiore ai 25 anni. Nel complesso, gli under-18 rappresentano il 9% degli aderenti, mentre il 52% dei registrati si concentra nella fascia di età tra i 19 e 24 anni.

In termini di titolo di studio, i giovani registrati sono così suddivisi: il 19% ha conseguito una laurea, il 57% risulta essere diplomato, infine il rimanente 24% risulta avere un titolo di studio di terza media o inferiore.

Si fa presente che, nonostante la raccolta statistica, non vengono segnalati nel Report quanti sono in possesso della qualifica o diploma professionale.

  • Inserimento di occasione di lavoro da parte delle aziende

In attesa della partecipazione alle singole misure a seguito degli avvisi regionali e dell’avvio del bonus occupazionale, continua l’inserimento “spontaneo” delle occasioni di lavoro.
Le aziende continuano ad inserire occasioni di lavoro (vacancy) sul portale nazionale direttamente o per il tramite delle Agenzie per il lavoro.

Ad oggi, le opportunità di lavoro complessive pubblicate dall’inizio del progetto sono pari a 27.094, per un totale di posti disponibili pari a 38.528; di queste 4.919 vacancy sono ad oggi attive, per un totale di 7.113 posti disponibili.
Tali dati al momento si riferiscono all’incrocio domanda-offerta che avviene tramite il portale, senza considerare il matching che può avvenire anche tramite i Servizi per l’Impiego.

Il 72,6% delle occasioni di lavoro è concentrata al Nord, il 13,4% al Centro e il 13,9% al Sud; lo 0,1% rappresenta le occasioni di lavoro all’estero.

  • Il ruolo dei Servizi per l’Impiego in Italia

Nel 2013 il MLPS ha realizzato una indagine sui SPI per conoscere in dettaglio l’organizzazione e le risorse umane disponibili nei SPI, nonché gli utenti dei servizi al fine di disegnare strategie di intervento finalizzate a rendere più efficiente il funzionamento dei SPI e ad assicurare standard comuni nella fornitura di servizi agli utenti.  
Si riporta il testo della prima rilevazione: Indagine sui servizi per l’impiego. Rapporto di monitoraggio 2013.

  • I Servizi al lavoro della Federazione CNOS-FAP

La Federazione CNOS-FAP è stata autorizzata dal Ministero del Lavoro per erogare servizi al lavoro in Italia con codice H501S003287 e accreditato in varie Regioni.
L’obiettivo che vuole raggiungere è “fare del CFP un presidio territoriale di formazione e sviluppo delle risorse umane”.

Nella presente newsletter si allegano:

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Orientamenti regionali

1. Per un Sistema Educativo Professionalizzante in Italia

Il 27 novembre 2014 la Conferenza delle Regioni approva un documento sulla riforma del sistema educativo professionalizzate.

Tra le proposte avanzate sono molto stimolanti – e da condividere - le proposte del Regolamento sui Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), il V anno da inserire nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), la richiesta di costi standard … .

Sono, invece, da approfondire – proposte quali l’espansione della IeFP anche nelle articolazioni del sistema dei licei a forte carattere vocazionale.

2. Garanzia Giovani, in Lombardia già inseriti al lavoro oltre 5mila «Neet»

La Regione Lombardia ha reso noto, presentando un Monitoraggio, i primi risultati del programma UE antidisoccupazione giovanile.
Su quasi 8mila ragazzi «Neet» presi in carico oltre 5mila, 5.120 per l’esattezza, sono stati inseriti nel mercato del lavoro: poco più di 2mila (2.223) con contratti a tempo determinato, 202 con contratti a tempo indeterminato, 570 con l’apprendistato e i restanti 2.125 con l’attivazione di un tirocinio.

Nella newsletter si allegano il testo del monitoraggio ed una scheda tratta da www.Scuola24.ilsole24ore.com

3. In Puglia: l’esperienza di un albergo didattico

Dopo i ristoranti didattici, iniziano ad arrivare anche i primi «alberghi didattici».

A fare da apripista è stata la Puglia, a Palese, quartiere di Bari, dove ieri è stato inaugurato primo albergo didattico in Italia. È sorto in una parte della sede distaccata dell’istituto scolastico alberghiero «Ettore Majorana» di Bari, riconvertita per ospitare l’albergo, ed è gestito dalla «Cooperativa sociale Majorana», composta dai docenti e dagli allievi della scuola.
Al momento sono 6 le stanze ultimate su 12 in totale tra le quali due sono attrezzate per accogliere i diversamente abili.

Un albergo-scuola sorto a 200 metri dal mare, a 200 metri dalla tangenziale di Bari e a 1 km dall’aeroporto di Palese con possibilità di usufruire del servizio navetta messo a disposizione della scuola. Tutti i proventi dell’attività verranno reinvestiti nella formazione dei ragazzi che frequentano la scuola pubblica «Majorana».

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Aspetti metodologici e didattici

1. La biblioteca CNOS-FAP

L’Ufficio studi e ricerche del CNOS-FAP ha editato, di recente, due volumi che vengono segnalati:

2. La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2014

L’Istituto Giuseppe Toniolo ha pubblicato un volume edito da Il Mulino dal titolo “La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2014”.
Del volume si riporta, nella presente newsletter, l’introduzione.

Sulla difficile transizione dalla scuola/formazione al lavoro ha scritto Eugenio Gotti un articolo pubblicato sul n. 3/2014 di Rassegna CNOS dal titolo “Politiche formative e politiche attive del lavoro”.   

3. “Per l’Italia abbandono scolastico record”

È quanto rileva il rapporto “Tackling Early Leaving from Education and Training in Europe” realizzato dal network educativo europeo Eurydice e dal Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop).

La percentuale di abbandoni nel nostro paese è del 17%, in leggero calo rispetto al 2009 quando era del 19,2%, ma pur sempre molto alta. Solo quattro Paesi sono “peggio” di noi: Romania (17,3%), Portogallo (18,9%), Malta (20,8%) e Spagna (23,6%).
La media europea è del 12%, in linea con questo valore è l'Inghilterra (12,4), migliori sono le performance di Francia (9,5%) e Germania (10). Però i Paesi dove l'abbandono è più basso sono la Slovenia, che registra il 3,9% - era 5,3 nel 2009 - e la Croazia con il 4,5% in crescita però rispetto al 2009 quando registrava il 3,9%.

Nella newsletter si allegano il testo della ricerca ed una scheda di Scuola24.

4. Il lavoro dopo gli studi visti dal progetto Excelsior

Quali sono le imprese che assumono e le assunzioni previste nel 2014?
Quali sono i principali canali di accesso al mondo del lavoro?
Con quali contratti di lavoro assumono le imprese?
A queste e altre domande risponde il progetto Excelsior.

Rimandando al sito per l’intera gamma delle pubblicazioni, nella newsletter si allegano

5. Rapporto SVIMEZ 2014 sull’economia del Mezzogiorno

Il 28 ottobre 2014 a Roma è stato presentato il Rapporto Svimez 2014.

Rilancio degli investimenti, una politica industriale nazionale specifica per il Sud, fiscalità di compensazione, sono alcune delle proposte di policy che la SVIMEZ avanza nel Rapporto 2014 sull’economia del Mezzogiorno presentato il 28 ottobre a Roma.

Nella newsletter si allegano:

6. Il 48° Rapporto CENSIS

Il 5 dicembre 2014 il CENSIS ha presentato il 48° Rapporto. Giunto alla 48ª edizione, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella difficile congiuntura che stiamo attraversando.

Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come il Paese viva una profonda crisi della cultura sistemica: nella «società delle sette giare», i poteri sovranazionali, la politica nazionale, le sedi istituzionali, le minoranze vitali, la gente del quotidiano, il sommerso e la comunicazione appaiono come mondi non comunicanti, che vivono di se stessi e in se stessi.

Nella seconda parte, «La società italiana al 2014», vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell'anno, descrivendo una società satura dal capitale inagito, la solitudine dei soggetti, i punti di forza e di debolezza dell’Italia fuori dall’Italia.

Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, il governo pubblico, la sicurezza e la cittadinanza.

7. Bullismo secondo Telefono Azzurro

Il fenomeno del bullismo è in crescita: secondo i dati raccolti da Telefono Azzurro nel biennio 2013-2014, a fronte di un totale di 3.333 consulenze su problematiche inerenti la salute e la tutela di bambini e adolescenti, le situazioni di bullismo e cyberbullismo riferite sono state 485, il 14,6% del totale.
Analizzando l’andamento annuale degli interventi dell’associazione che riguardano questi episodi, si osserva che si è passati dall’8,4% del 2012, al 13.1% del 2013, per arrivare al 16,5% di quest’anno.
Le segnalazioni sono pervenute soprattutto dalle Regioni Lombardia (12,4%), Veneto (10,2%) e Lazio (7,2%).
I bambini e gli adolescenti coinvolti sono principalmente di sesso femminile e di età compresa tra gli 11 e i 14 anni, anche se è presente un’alta percentuale di adolescenti.
Il 10,2% dei bambini e adolescenti coinvolti è di nazionalità straniera.
Inoltre, da una recente indagine curata da Doxa Kids in collaborazione con Telefono Azzurro e che ha coinvolto oltre 1.500 giovani dagli 11 ai 19 anni su tutto il territorio italiano, emerge che il 35% dei ragazzi è stato vittima di episodi di bullismo, di cui 1 su 3 a scuola.

Telefono Azzurro ha dato il via ad una campagna con sms solidale contro il bullismo e il cyberbullismo, il cui ricavato sarà utilizzato per sostenere la linea di ascolto gratuita 1.96.96, che offre 24 ore su 24 assistenza ai ragazzi vittima di bullismo ma anche agli adulti che sono loro accanto, e per realizzare i progetti di prevenzione promossi dall’associazione nelle scuole e negli ambiti extrascolastici.

Nella newsletter si allega il documento Azzurro Child – giugno 2014.

8. Pedagogia nell’era digitale

Il libro allegato alla presente newsletter, supplemento al sessantesimo numero della rivista TD (Tecnologie Didattiche) vuole contribuire a riflettere con quanti si interessano delle tecnologie didattiche.

9. Rapporto di monitoraggio del Mercato del lavoro 2014 (ISFOL)

La quarta edizione del rapporto di monitoraggio del mercato del lavoro dell’ISFOL torna a fotografare la situazione occupazionale del nostro Paese in un momento particolarmente delicato per l’economia italiana ed europea. La nuova fase recessiva, dopo la breve ripresa a cavallo tra 2010 e 2011, ha agito, se possibile, con ancor più forza rispetto al primo shock economico sviluppatosi nel corso del 2008-2010, innestandosi in una situazione economica che aveva solo in minima parte recuperato lo svantaggio accumulato negli anni precedenti. Nel 2012 si concentra più della metà della perdita di occupazione registrata dal terzo trimestre 2008 in poi. Ma la crisi occupazionale di questi anni non si manifesta esclusivamente attraverso la contrazione dei posti di lavoro o l’aumento dei tassi di disoccupazione, ma anche attraverso il sottoutilizzo della forza lavoro disponibile, aumentando il disallineamento tra il livello di istruzione posseduto e il profilo professionale ricoperto, determinando così un incremento degli occupati “overeducated”. Vengono così ad essere ridefiniti i confini dell’occupazione italiana lungo direttrici che non sembrano coerenti con l’idea della società della conoscenza delineata nei principi di Europa 2020 anche in ragione della ridotta capacità innovativa dei sistemi produttivi locali. Questo rapporto cerca di descrivere, da più punti di vista, gli effetti sul mercato del lavoro di sette anni crisi economica, componendo un quadro che, per molti aspetti, presenta criticità che nascono al di fuori della crisi congiunturale attuale e che da questa sono state amplificate.

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Aspetti socio politici

1. Il CCNL-FP - livello nazionale 
  • Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC Cgil, Cisl scuola, UIL Scuola, Snals Confsal assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni Forma e Cenfop.
Si allega il testo del CCNL-FP (2011-2013).

La trattativa prosegue a livello regionale.  

  • Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d. – 11 settembre 2012

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal sottoscrivono un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative.
Si allega il Verbale di Accordo.

  • Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL – 11 dicembre 2012

Il giorno 11 dicembre 2012, in via Appia Antica 78, Roma, si è svolto un incontro tra FORMA – CENFOP e UGL per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione.

Il 14.11.2011 aveva firmato un Accordo per adesione al CCNL-FP 2007 – 2010.

  • Incontro sequenza contrattuale (lettera E comma 5) e accordi per la detassazione 11 luglio 2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.    

L’8 maggio 2013
le OO.SS. scrivono agli Enti datoriali l’apertura del tavolo negoziale per la definizione della sequenza contrattuale di cui alla lettera E, comma 5 dell’art. 25 del vigente CCNL 2011 – 2013. L’incontro è fissato per l’11 luglio 2013.

L’11 luglio 2013 le parti si accordano sulla sequenza contrattuale ex. Art. 25, lettera E, punto 5.
Nel medesimo giorno, le parti si accordano sulla detassazione 2013.

Il 10 ottobre 2013 la FLC CGIL invia la nota di scioglimento della riserva.

2. CCNL-FP - contratti regionali
  • LOMBARDIA: sottoscritto il primo contratto regionale – 8 marzo 2013

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

  • PIEMONTE: firmato il contratto regionale in Piemonte - 23.09.2013

Il 23 settembre 2013, presso la sede della Regione Piemonte (Torino, via Magenta), le Delegazioni di Forma e Cenfop e le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals hanno firmato - alla presenza dell’Assessore al “Lavoro e Formazione Professionale”, Claudia Porchietto - il Contratto Collettivo Regionale della Formazione Professionale (CCRL).

La trattativa ha impegnato le parti per più di otto mesi in un contesto complicato dalla grave difficoltà che il sistema ancora patisce a causa del perdurare delle incertezze economiche. Si tratta, a detta delle Parti, di un contratto soddisfacente proprio in considerazione del contesto sociale nel quale si è sviluppato. Le Organizzazioni Sindacali hanno sottoposto all’approvazione dei lavoratori il testo contrattuale con assemblee territoriali che hanno dato un forte consenso per la firma definitiva del CCRL.

  • EMILIA ROMAGNA: firmato l'Accordo di Sistema tra OO.SS. e COEF

Il 31 gennaio 2014 a Bologna, è stato firmato l'Accordo di Sistema tra le OO.SS e COEF - Coordinamento Enti Formativi Emilia Romagna.
Nella presente newsletter si allega il testo dell'Accordo.

3. Attività della Commissione paritetica bilaterale nazionale

Nell’allegato si ricordano i nominativi dei componenti la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale 2011 – 2013.

Ai sensi dell’art. 4 del CCNL 2011 – 2013 per la Formazione Professionale, la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato:

4. Ente Bilaterale Nazionale Formazione Professionale
  • Profili Professionali dell’Apprendistato

Ha cominciato i suoi lavori la commissione bilaterale di EBiNFoP incaricata di redigere una proposta di profili professionali per l’applicazione dell’apprendistato come previsto dal contratto di lavoro del nostro settore firmato a giugno. La commissione si è data un ritmo di lavoro molto serrato per cui si pensa di poter consegnare un testo conclusivo alle parti firmatarie in tempi molto brevi (23 ottobre 2012).

Il 5 dicembre 2012 le parti hanno avviato la sperimentazione dei piani formativi per gli apprendisti.

  • Gaetano Ruvolo eletto presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale

Sostituisce Gianfranco Zabaldano presidente uscente di EBiNFoP.

  • Assemblea dell’Ente bilaterale nazionale

Il 13 giugno 2014 si tiene a Milano, presso la Sede dell’Enaip, il Consiglio Direttivo e l’Assemblea per l’approvazione del Bilancio.

5. Accordo detassazione 2014

È in fase di definizione l’Accordo Detassazione per l’anno 2014. Si allega la bozza.

sommario

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro! Senza lavoro non si può vivere...

La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento prpfessionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano, la lettera del Presidente della onlus; la brochure di presentazione; un segnalibro.

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!