Orientamenti Europei
Orientamenti Nazionali
Orientamenti Regionali
Aspetti metodologici-didattici
Aspetti socio-politici

Orientamenti europei

1. Programma "Europa per i cittadini"

Nel 2013, Anno europeo dei cittadini, non poteva mancare una pubblicazione dedicata alla cittadinanza.
L’Unità italiana di Eurydice ha ‘ospitato’ la traduzione italiana del Rapporto europeo dal titolo, “L’educazione alla cittadinanza in Europa” (2013).  
Il testo affronta cinque aspetti:

  • il curricolo dell’educazione alla cittadinanza: approcci, ore di insegnamento e contenuti;
  • la partecipazione di studenti e genitori alla governance della scuola;
  • la cultura della scuola e la partecipazione degli studenti nella società;
  • la valutazione e il monitoraggio;
  • la preparazione e il sostegno per insegnanti e capi di istituto.

Allegati, infine, presentano iniziative nazionali sviluppate per incoraggiare la partecipazione degli studenti ad attività correlate all’educazione alla cittadinanza.

Il medesimo argomento è stato affrontato da una analoga pubblicazione: “Educazione alla cittadinanza in Europa” – Anno 2005.
Il Quaderno si compone di due parti:

  • 1° parte: contesto culturale e politiche educative in Europa;
  • 2° parte: educazione alla cittadinanza nella pratica scolastica

Il volume contiene anche buone pratiche.

Nella presente newsletter, oltre a segnalare il sito www.europacittadini.it, organizzato appositamente per l’anno europeo dei cittadini, si allegano i quaderni di Eurydice:

2. Educazione fisica e sport a scuola in Europa

La ginnastica è al secondo posto fra le attività previste dall’educazione fisica nelle scuole in Europa ed è obbligatoria in 24 sistemi educativi.
Quale sarà l’attività sportiva numero uno?
Questa, e tante altre risposte, sul nuovo rapporto di Eurydice. Il testo, Physical Education and Sport at School in Europe, presenta lo stato dell’arte dell’educazione fisica e delle attività sportive a scuola in 30 paesi europei nell’istruzione primaria e secondaria inferiore soffermandosi sui seguenti argomenti:

  • le strategie nazionali e le iniziative su vasta scala;
  • l’educazione fisica nei curricoli nazionali e nei documenti ufficiali di indirizzo;
  • l’orario di insegnamento annuale raccomandato;
  • la valutazione degli alunni;
  • la formazione degli insegnanti;
  • le attività extracurricolari e le riforme nazionali previste.

Il Rapporto è il risultato di un’analisi approfondita di dati primari forniti dalle unità nazionali di Eurydice ed è da considerarsi il primo tentativo, da parte della Commissione europea, di individuazione dei punti cardine di forza e di debolezza dell’educazione fisica a scuola in tutta Europa.

Nella presente newsletter si allegano:

3. Abbandono scolastico in Europa (Eurostat 2012)

Secondo i dati più recenti pubblicati da Eurostat per il 2012, la maggior parte degli Stati membri dell’UE ha compiuto passi avanti nel raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 nel campo dell'istruzione: riduzione del tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10% e aumento al di sopra del 40% della percentuale di giovani in possesso di qualifiche dell’istruzione superiore (terziaria o equivalente) entro il 2020.
Attualmente la percentuale di abbandono scolastico tra i giovani è in media del 12,8% nell’UE, in calo rispetto al dato del 13,5% registrato nel 2011. Nel 2012, erano il 35,8% le persone di età compresa tra i 30 e i 34 anni nell’UE ad aver completato l’istruzione terziaria, contro un 34,6% l’anno precedente.

Permangono, tuttavia, profonde disparità tra uno Stato membro e l’altro e tra maschi e femmine. L’Italia, con il suo 17,6% totale, resta lontana dal target da raggiungere entro il 2020. Pochi paesi fanno peggio dell’Italia; tra essi si segnalano Malta, la Romania, la Spagna. Perfino la Grecia ha fatto meglio, con un tasso dell’11,4% e una riduzione dell’abbandono tra il 2011 e il 2012 dell’1,7%.
Soffre soprattutto il Sud Italia, Sicilia, Sardegna e Campania e soprattutto il biennio delle superiori.

Nella presente newsletter si allega una scheda che riassume i dati europei e italiani elaborata l’11 aprile 2013 da Orizzonte Scuola.

sommario

Orientamenti nazionali

1. Presidenza della Repubblica

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo le elezioni politiche (febbraio 2013) e dopo un primo tentativo, fallito, di dare vita ad un Governo, convoca due commissioni con il compito di individuare alcuni punti programmatici sui quali far confrontare le forze politiche.
Le commissioni hanno elaborato due documenti:

  • Agenda possibile. Relazione del Gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea;
  • Relazione finale del Gruppo di lavoro sulle riforme istituzionali.

Il primo documento affronta anche la materia dell’istruzione. Il paragrafo 4.4, intitolato “Potenziare l’istruzione e il capitale umano”, indica una serie di misure di politica scolastica e universitaria considerate funzionali al più complessivo progetto di investimento e valorizzazione del capitale umano.

Nella presente newsletter si allegano i due documenti e una scheda sintetica curata da Tuttoscuola (14 aprile 2013):

2. Governo Letta

Il Governo Letta entra nella pienezza dei poteri il 28 aprile 2013 con il giuramento del presidente del Consiglio e dei ministri al Quirinale.

Si riportano i nominativi dei Ministri che più direttamente agiscono sul sistema educativo di Istruzione e Formazione:

  • Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca:   Maria Chiara Carrozza;
  • Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali:     Enrico Giovannini;
  • Coesione territoriale:                                    Carlo Trigilia.
3. Ordinamento scolastico e formativo nella XVI legislatura

Da quale ordinamento dovranno iniziare i nuovi Ministri in materia di scuola e Formazione Professionale?
È sempre utile avere presente la situazione di partenza per individuare le strategie future.

Nella presente newsletter si propongono tre contributi:

  • Una “scheda informativa” dell’ordinamento scolastico e formativo italiano elaborata da Eurydice e aggiornata ad aprile 2013. Per una visione europea più ampia si rimanda a Eurypedia (38 sistemi di istruzione in Europa);
  • Un elenco ragionato delle principali norme che regolano il Sistema educativo di Istruzione e Formazione (la scheda, elaborata da Dario Cillo e scaricabile da www.edscuola.com, è integrata, in alcune parti, dalle sedi nazionali del CNOS Scuola e FAP);
  • Una valutazione dell’ordinamento definito nella XVI legislatura pubblicata in Rassegna CNOS 1/2013.
4.    MIUR
Le scelte degli studenti

Così Jobtel il 3 aprile 2013: Il Ministero dell’Istruzione ha reso note le scelte degli studenti per il primo anno delle superiori. I licei (escluso però il classico) continuano la loro marcia, ormai quasi inarrestabile: quest’anno fanno registrare un eloquente 49,1% del totale.
Diciotto anni fa, nell’anno scolastico 1995/1996, la percentuale di iscritti ammontava al 37% del totale.
Ma tra i licei a sorridere sono soltanto i linguistici (che passano dal 7,2 all’8,4%) e i licei scientifici ad opzione scienze applicate che dal 4,1% passano al 6,3%.
In flessione il classico e lo scientifico ordinamentale, tengono invece tutti gli altri licei.
Dopo anni di crisi, sembrano ormai in ripresa anche gli istituti tecnici, che negli ultimi dieci anni hanno dovuto assistere ad una vera e propria emorragia di preferenze. Per il prossimo anno è prevista una lieve ripresa: più 0,4% che li fa arrivare al 31,4%.
In caduta libera invece gli istituti professionali che probabilmente hanno subito il colpo di una riforma Gelmini che non ha convinto troppo le famiglie italiane. Il prossimo settembre, i professionali conteranno il 19,6% di tutti gli iscritti in prima delle superiori: meno 2%. Un dato che punisce soprattutto il settore dei Servizi (gli ex Ipsia), tengono ancora gli alberghieri che fanno registrare un lievissimo incremento.

Nella presente newsletter si possono leggere:

Il TFA speciale

Fra grandi aspettative e polemiche il decreto sul TFA speciale è stato finalmente emanato.
La particolare risonanza mediatica seguita alla firma del provvedimento non rende ragione dell’intero documento, che non riguarda solo i precari con tre anni di servizio ma va a modificare sostanzialmente anche gli accessi al TFA ordinario.

L’argomento, che interessa in modo particolare il sistema scolastico, da un po’ di tempo a questa parte, riguarda anche il (sotto)sistema di IeFP: Il requisito fondamentale per l’accesso al TFA speciale è aver prestato, «a decorrere dall’anno scolastico 1999/2000 fino all’anno scolastico 2011/2012 incluso, almeno tre anni di servizio in scuole statali, paritarie ovvero nei Centri di Formazione Professionale», in quest’ultimo caso solo se svolto «a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009» e solo nel biennio di assolvimento dell’obbligo di istruzione.

Nella presente newsletter si riportano tre strumenti:

  • una “scheda”, elaborata da Diesse (aprile 2013), che rimanda poi, alla lettura di due allegati:
  1. Regolamento TFA speciale – scheda tecnica”;
  2. Istituzione dei percorsi speciali abilitanti ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione 10 settembre 2010, n. 249 e successive modificazioni”.
Consultazione alternanza scuola – lavoro

Dal 25 marzo e per un periodo di due mesi, è online la consultazione pubblica della bozza del testo “Costruire insieme l’alternanza scuola lavoro”.  

Gli esiti della consultazione consentiranno la stesura delle Indicazioni Nazionali da parte del Comitato nazionale per l’alternanza. Il monitoraggio dell’alternanza è iniziato nell’anno 2007/2008.

Nella presente newsletter si riporta quello del 2011/2012:

Prove Invalsi: “istruzioni per l’uso”

Il Commissario straordinario INVALSI scrive agli studenti illustrando il senso e l’importanza delle prove Invalsi.

5.    MLPS
Come cambia il lavoro

Così Jobtel del 17 aprile 2013:
Il quadro che emerge dalle comunicazioni obbligatorie rese note dal Ministero del Lavoro evidenzia un crollo di contratti intermittenti e interinali. Resistono invece i contratti a termine. Dati che consentono un parziale bilancio della legge Fornero, entrata in vigore il 18 luglio 2012.
La caduta delle assunzioni (-5,8%) penalizza maggiormente il lavoro intermittente, quello interinale, i contratti di inserimento lavorativo (complessivamente calano del 37,1%) e le collaborazioni (-25,1%). Si erode ulteriormente l’apprendistato (-3%) che nonostante la riforma continua ad avere scarso appeal per le imprese, così come i contratti a tempo indeterminato (-3,3%) che riguardano solo il 17,5% dei nuovi rapporti di lavoro.
Ai 2.269.764 rapporti di lavoro attivati (-5,8% sul quarto trimestre 2011) corrispondono 1.610.779 lavoratori (-8,2%), la maggior parte tra 25 e 34 anni (475.751 individui), segue la classe d’età 35-44 anni (421.059). Proprio in queste due fasce si registra la flessione maggiore delle assunzioni che nel primo caso calano del 13,9% (per le donne del 14,7%) e per i 25-34enni del 10,9 per cento. Sempre nel quarto trimestre 2012 sono state registrate 3.205.753 cessazioni di rapporti di lavoro, in calo di 0,2 punti percentuali (-6.494 unità).
La gran parte è rappresentata dai rapporti di lavoro terminati alla naturale scadenza, pari a 2.133.691 unità (+0,8% rispetto al 2011), mentre le cessazioni per dimissioni sono 347.793 (-17,6%). In aumento del 15,1% le cessazioni per licenziamento, pari a 329.259 (+43.256 unità). Nel 2012 i licenziamenti sono stati 1.027.462.

Nella presente newsletter si allega:

  • il Rapporto annuale sulle comunicazioni obbligatorie 2012. Le dinamiche del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato.
Riforma bocciata

Le imprese italiane hanno bocciato la riforma Fornero in un sondaggio promosso da Ispo-Confartigianato.
Per Confartigianato la riforma ha frenato la propensione ad assumere e ha aumentato il costo dell’apprendistato e dei contratti a tempo determinato, senza peraltro alcuna riduzione del costo del lavoro dei contratti standard.

Nella presente newsletter si allega:

  • un dossier pubblicato su La Repubblica il 24 marzo 2013.
6.    COESIONE TERRITORIALE:
Fondi europei: pubblicata la bozza per le priorità di utilizzo (9 aprile 2013)
Fondi europei 2014-2020: quali priorità?

Dispersione, adulti edilizia, valutazione e innovazione.
Il Ministero per la Coesione Territoriale ha divulgato il testo della prima bozza relativa alle strategie di impiego dei fondi comunitari per il settennio 2014-2020.

Quali le priorità programmate per la scuola?
Sono elencati: Lotta alla dispersione, innalzamento competenze, approcci didattici innovativi, mobilità lavorativa, scuola – lavoro, valutazione, edilizia.  

Nella presente newsletter si allega il testo:

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Orientamenti regionali

1. Bologna - il Referendum

Il 26 maggio 2013 i cittadini di Bologna saranno chiamati ad esprimersi su un quesito referendario sulle scuole dell’infanzia (3-6).
Il referendum, pur essendo consultivo, rappresenta un passaggio importante su un dibattito italiano che pende sempre sugli estremi: statale o privato sia per quanto riguarda il servizio scolastico che quello formativo.

“Appoggio un’iniziativa non aggressiva nei confronti dei privati e rispettosa dei diritti e degli obblighi della Repubblica”. Stefano Rodotà, il giurista in lizza per la nomina a presidente della Repubblica, ex garante per la Privacy, così ha motivato la sua adesione all’appello del comitato Articolo 33, promotore della consultazione che si terrà domenica 26 maggio sul finanziamento disposto dal Comune a favore di 27 scuole dell’infanzia paritarie.
“Le scuole private si possono liberamente istituire senza oneri per lo Stato, è un principio della Costituzione”, spiega Rodotà. E “sempre la Costituzione prevede che sia la Repubblica a istituire le scuole statali, di ogni ordine e grado. E quando ci sono difficoltà economiche, bisogna prima di tutto garantire le risorse per le scuole statali”.

Di parere opposto un altro autorevole giurista, Nicolò Zanon, costituzionalista e membro del Csm, che in una intervista pubblicata oggi da ilsussidiario.net parla di un “caso di antipluralismo nell’educazione che trovo clamoroso” e denuncia il “clima folle che si è creato intorno ad alcuni totem, uno dei quali è proprio l’articolo 33”. Zanon ritiene che “a Bologna non si tratti di istituire scuole, ma di far funzionare quelle che già ci sono”. Quindi a suo giudizio la clausola “senza oneri per lo Stato” citata da Rodotà non può essere invocata. “Nel caso concreto non solo non ci sono oneri per lo Stato; l’amministrazione comunale, a fronte di un contributo di un milione, ci guadagna molto di più, riuscendo a soddisfare una domanda di servizi alla quale diversamente non riuscirebbe a rispondere”.
Quella di Rodotà e dei fautori del referendum è insomma a suo giudizio una “lettura forsennatamente giacobina della nostra Costituzione”. La polemica non sembra destinata a placarsi, e divide soprattutto il Pd, ormai non più soltanto a livello locale.

2. IeFP e Apprendistato per la qualifica e per il diploma nelle Regioni

Nella presente newsletter si allegano:

Le Regioni hanno elaborato un pacchetto di proposte per valorizzare l’apprendistato.
Tra le idee messe in campo, ridurre l’eccessiva onerosità per le aziende, semplificare gli adempimenti formativi degli apprendisti, estendere gli sgravi fiscali (cfr. scheda allegata).

3.    Progetto Silla

Il progetto Silla, realizzato da Formez, promuove i servizi di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro nelle amministrazioni comunali e nelle Camere di commercio delle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il progetto attua la norma della legge Biagi che fa rientrare anche i Comuni nel range degli intermediari tra domanda e offerta di lavoro (cfr. scheda allegata).

4.    Dalle Regioni
  • Sicilia

La situazione del (sotto)sistema della IeFP e della Formazione Professionale nel suo complesso si fa sempre più precaria. Una crisi che rischia di diventare irreversibile.
Difficile immaginare, ad oggi, la via di uscita da questa grave crisi.

  • Piemonte

CGIL, CISL, UIL del Piemonte hanno indetto una manifestazione a Torino il 18 aprile 2013.
Tra i temi denunciati la “Formazione: cronaca di una crisi annunciata, senza identità e senza sistema”.
Sorprende che la IeFP della Regione Piemonte venga denunciata “senza identità e senza sistema”.

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Aspetti metodologici e didattici

1. XV indagine "Investire nei giovani: se non ora, quando?"

La XV Indagine AlmaLaurea – anno 2012 – sulla condizione occupazionale dei laureati ha coinvolto oltre 400mila laureati di tutte e 64 le università aderenti ad AlmaLaurea (7 in più dell’anno passato).

L’indagine ha esaminato le principali caratteristiche della condizione occupazionale dei giovani laureatisi negli anni 2011, 2009, 2007, intervistati ad 1, 3 e 5 anni dall’acquisizione del titolo.

Un esame tanto più affidabile vista l’alta percentuale di risposte (86% ad un anno, 80% a tre anni, 77% a cinque anni). Uno strumento fondamentale per valutare l’efficacia esterna del sistema universitario e per misurare l’apprezzamento e la capacità di utilizzazione del mondo del lavoro nazionale ed estero nei confronti dei laureati.

Nella presente newsletter si allegano:

2. Profilo dei diplomati. Indagine 2012

La documentazione riportata, frutto di specifiche elaborazioni sui diplomati di 292 istituti superiori aderenti ad AlmaDiploma, è stata presentata a Roma presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il giorno 30 novembre 2012 nell’ambito del 10° Convegno annuale.

Nella presente newsletter si allegano:

3. Il tallone di Achille - Convegno promosso dall'ADIScuola (1 - 2 marzo 2013)

Nei giorni 1 e 2 marzo 213 a Bologna si è svolto il convegno dal titolo “Il tallone di Achille”, promosso dall’Adi Scuola.
Tre le questioni affrontate:

  1. la decentralizzazione del governo dell’istruzione e l’autonomia delle scuole;
  2. l’istruzione tecnica e professionale;
  3. la professionalità docente.

Dei tre temi affrontati, nella presente newsletter, si allegano le conclusioni, un documento stimolante per le varie tesi sostenute che può diventare materia di confronto nell’ambito scolastico e formativo.

4. Benessere equo e sostenibile

Istat e Cnel hanno pubblicato la prima edizione del Rapporto Bes 2013: il benessere equo e sostenibile in Italia, incentrato sul benessere equo e sostenibile, che sostituisce il Pil come indicatore di benessere degli italiani.
Nella presente newsletter si allegano:

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Aspetti socio politici

1. Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012  

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC Cgil, Cisl scuola, UIL Scuola, Snals-Confsal assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni Forma e Cenfop.
La trattativa prosegue, ora, a livello regionale.  

2. Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d.

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal hanno sottoscritto un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative (Verbale di Accordo). 

3. Profili Professionali dell’Apprendistato

Ha cominciato i suoi lavori la commissione bilaterale di EBiNFoP incaricata di redigere una proposta di profili professionali per l’applicazione dell’apprendistato come previsto dal contratto di lavoro del nostro settore firmato a giugno. La commissione si è data un ritmo di lavoro molto serrato per cui si pensa di poter consegnare un testo conclusivo alle parti firmatarie in tempi molto brevi (23 ottobre 2012).   
Il 5 dicembre 2012 le parti hanno avviato la sperimentazione dei piani formativi per gli apprendisti.

4. Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL

Incontro per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione (11.12.2012 alle ore 10.00, in via Appia Antica 78, Roma).

5. Comunicazione sindacale unitaria relativa a contrattazione regionale e sequenza contrattuale nazionale del 21.02.2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.

6. Sottoscritto il primo contratto regionale – Lombardia

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

Nella presente newsletter si allegano:

7. Attività della Commissione paritetica bilaterale nazionale

Ai sensi dell’art. 4 del CCNL 2011 – 2013 per la Formazione Professionale, la Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato:

8. Gaetano Ruvolo eletto presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale

Sostituisce Gianfranco Zabaldano presidente uscente di EBiNFoP.
Il 23 aprile 2013 si è tenuta a Roma l’assemblea dei soci dell’Ente Bilaterale Nazionale della Formazione Professionale. Dopo ampia discussione, l’assemblea ha proceduto al rinnovo delle cariche nel Consiglio direttivo. Secondo le indicazioni dei soci, e secondo l’attuazione delle previsioni statutarie, l’assemblea ha eletto, all’unanimità, presidente Gaetano Ruvolo, in rappresentanza della parte sindacale, e vice presidente Antonio Bernasconi, per la parte datoriale.
Al nuovo Ufficio di presidenza dell’EBiNFoP gli auguri di buon lavoro ed un ringraziamento al presidente uscente, Gianfranco Zabaldano, che ha lavorato alla costruzione ed all’avvio dell’ente sin dalla sua costituzione.

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SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro! Senza lavoro non si può vivere...

La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento prpfessionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newslette si allegano, la lettera del Presidente della onlus; la brochure di presentazione; un segnalibro.

Aiutaci a dare di più a chi ha di meno!!