Questa è una descrizione di prova e va cambiata:
 

Trasformare le situazioni esistenti in quelle desiderate è l'obiettivo essenziale di ogni processo formativo. Per questo la progettazione della formazione è un percorso di ricerca - azione[1] in cui diventa fondamentale generare conoscenza in un contesto per generare il cambiamento desiderato. In questo modo è possibile coinvolgere i vari partecipanti al processo rendendoli attivi affinché vivano direttamente la loro formazione.

La progettazione della formazione è un processo volto ad individuare i metodi, i contenuti e i tempi dell'intervento formativo. Inizia con l'analisi dei fabbisogni, cui seguono i momenti della gestione e del monitoraggio. Tale processo non è esente da correzioni, posso infatti essere apportate delle modifiche durante lo svolgimento del percorso formativo in modo da renderlo più coerente con i bisogni formativi che di volta in volta si presentano o che emergono da valutazioni in itinere.

Le principali fasi di questo processo sono stati individuate da Bramati[2] e sono:

  1. Analisi dei bisogni formativi, delle risorse e dei vincoli;
  2. Definizione degli obiettivi;
  3. Elaborazione di strumenti e metodi (didattici e di valutazione);
  4. Definizione di contenuti e tempi;
  5. Verifica della corrispondenza tra obiettivi e risultati.

Essi sono i metodi didattici più adatti per l'apprendimento di un modulo specifico, perché tengono conto di diversi fattori, come i contenuti dei moduli, la personalità di ogni partecipante, le diverse modalità di apprendimento, il tempo, le risorse finanziarie, le aule, le attrezzature e i supporti tecnici.

L'analisi dei bisogni formativi, delle risorse e dei vincoli: i bisogni formativi del target considerato sui quali si intende intervenire si dividono in bisogni oggettivi e soggettivi. Con i primi si intendono le necessità formative che emergono da analisi oggettive e dalle richieste del committente, mentre con i secondi le necessità formative delle persone a cui si rivolge l'intervento della formazione.

La definizione degli obiettivi punta all'individuazione delle necessità degli allievi, cioè stabilire i fini del processo formativo. Per identificare gli obiettivi deve essere individuata la sfera a cui appartiene il comportamento che l'obiettivo si pone come fine, ossia le sfere cognitive, affettive e psicomotorie. Vi sono varie tassonomie[3] che permettono di classificare i vari obiettivi, la più nota è quella di Bloom[4], che stabilisce sei livelli in ordine gerarchico: conoscenza, comprensione, applicazione, analisi, sintesi e valutazione.

L'elaborazione di strumenti e metodi (didattici e di valutazione) è la terza fase e consiste nell'individuare i contenuti e le metodologie: i contenuti sono informazioni che richiedono specifiche modalità di apprendimento. Ma possono anche riferirsi alle informazioni tratte dalle osservazioni dei partecipanti al processo formativo. Esistono diversi metodi didattici che vengono scelti a seconda della situazione e della coerenza con gli obiettivi che ci si è prefissati. Le principali categorie sono: i metodi espositivi, di azione e psicologici i quali si differenziano principalmente per il grado di partecipazione da parte dei discenti.

La definizione di contenuti e tempi (4) deve essere adeguata agli obiettivi che si sono prefissati nella fase precedente, ma anche alle capacità di apprendimento degli allievi. Domenico Lipari[5][6] è l'autore dell'ipotesi del modello progettuale chiamato “adhocratico”, nel progettare la formazione è necessario prendere in considerazione tutte le variabili, dal contesto d'azione ai fabbisogni, dagli obiettivi ai contenuti, al fine di individuare il modo migliore per raggiungere i risultati prefissati.

La quinta ed ultima fase della progettazione riguarda la valutazione dell'azione formativa. Consiste nel valutare i risultati ottenuti e l'efficacia del processo stesso, i cambiamenti che si sono avuti negli allievi, ecc. nonché il grado di gradimento e di soddisfazione da parte dei partecipanti. la fase di valutazione è importante perché non solo valuta la ricaduta del processo formativo ma mira anche a fornire indicazioni e suggerimenti a coloro che curano la progettazione dell'intervento formativo affinché sia sempre più adatto alle richieste e alle esigenze del partecipanti.

Autore: 
Wikipedia
Data: 
Martedì, 16 Gennaio, 2024