Orientamenti europei

1. ELEZIONI IN EUROPA
Si avvicinano le elezioni europee 2019
Resta sospesa la partecipazione del Regno Unito: se dovessero proseguire le trattative per la Brexit anche dopo la dead line del 29 marzo, allora pure i britannici si dovranno recare alle urne. 
Le urne nei 27 Stati membri si apriranno tra il 23 e il 26 maggio 2019. Ogni Paese membro potrà scegliere in maniera autonoma la data ufficiale. Lo scrutinio inizierà, comunque, per tutti in maniera contemporanea a partire dalle ore 23.00 di domenica 26 maggio. 
Le date aggiornate al 16.02.2019:  
Austria 26 maggio; Cipro data da decidere; Belgio 26 maggio;
Croazia data da decidere; Bulgaria 26 maggio; Danimarca data da decidere;
Estonia 26 maggio; Germania data da decidere; Finlandia 26 maggio;
Grecia data da decidere; Francia 26 maggio; Irlanda data da decidere;
Italia 26 maggio; Lettonia data da decidere; Lituania 26 maggio;
Polonia data da decidere; Lussemburgo 26 maggio; Portogallo data da decidere;
Malta 25 maggio;  Repubblica Ceca data da decidere; Paesi Bassi 23 maggio;
Slovacchia data da decidere; Romania 26 maggio; Slovenia data da decidere;
Spagna data da decidere; Svezia data da decidere e Ungheria data da decidere. 
 
2. EUROPA, FAI SENTIRE LA TUA VOCE 
Cosa pensano gli italiani sul futuro dell'Europa? 
In una fase così delicata per le istituzioni europee, il CNEL, nell'ambito delle sue prerogative costituzionali, ha predisposto una “Consultazione pubblica sul futuro dell’Europa” indirizzata a tutti i cittadini, con particolare riferimento ai giovani e agli iscritti a tutte le organizzazioni sociali e produttive del Paese rappresentate nel Consiglio. I giovani saranno coinvolti nella compilazione del questionario con l'aiuto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Sono quattro gli ambiti su cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi: 
- Principi fondamentali dell'Unione Europea; 
- Politiche economiche; 
- Politiche sociali 
- Digitalizzazione. 
Per partecipare si va nel sito del CNEL
Vista anche la rilevanza dell’evento poniamo all’attenzione del lettore alcune riflessioni di esperti sulla portata di queste elezioni e sul futuro dell’Europa. 
Un’agorà per l’avvenire dell’Unione Europea (di Giuseppe Riggio, S. J. In Aggiornamenti Sociali 12/2018)
Quale via europea per l’economia? Intervista ad Alberto Quadrio Curzio (a cura di Alberto Ratti, in Aggiornamenti Sociali 12/2018) 
Dietro le quinte dell’Unione Europea (a cura di Giuseppe Riggio S. J. In Aggiornamento Sociali 1/2019) 
 
3. EUROPA PIU’ SOSTENIBILE: documento della Commissione Europea
«Lo sviluppo sostenibile ha la sua origine e i suoi limiti nelle persone, il suo fine è rendere la nostra economia e la nostra società sostenibili e prospere allo stesso tempo. Ci consente di difendere il nostro modo di vivere e di migliorare le prospettive di benessere dei nostri figli e nipoti per quanto riguarda la parità, un ambiente naturale sano e un'economia prospera, verde e inclusiva. Il nostro compito consiste nel salvaguardare il nostro pianeta a vantaggio di tutti. L'Europa può e deve fare da guida lungo questo cammino». 
Così Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, il 30 gennaio 2019, ha commentato la pubblicazione di un documento di riflessione per un'Europa sostenibile entro il 2030, prodotto dalla Commissione Europea e presentato lo scorso 30 gennaio 2019.
Si allega il Comunicato Stampa della Commissione europea del 30 gennaio 2019 e il rapporto "Tappe per un futuro europeo sostenibile" (22.11.2018) 
 
4. ACCORDO TRA SANTA SEDE E ITALIA PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI STUDIO 
Il 13 febbraio 2019 a Roma, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è stato firmato l’Accordo tra l’Italia e la Santa Sede per il riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella Regione Europea. Un preambolo e 11 articoli costituiscono l’Accordo. 
L'accordo prevede il riconoscimento di tutti i titoli universitari rilasciati dalla Santa Sede, così come avviene per qualsiasi altro Stato sovrano, in base ai principi della Convenzione di Lisbona che stabilisce, appunto, il riconoscimento dei titoli di studio relativi all'insegnamento superiore nella Regione Europea. La procedura si svolgerà materialmente attraverso gli atenei che valuteranno i titoli e provvederanno al loro riconoscimento. 
Fino a oggi, secondo la revisione del Concordato del 1984, venivano pienamente riconosciuti, tramite decreto del MIUR, i soli titoli di Teologia e Sacra Scrittura. 
Gli altri titoli rilasciati dalle istituzioni universitarie della Santa Sede sul territorio nazionale italiano non avevano un riconoscimento uniforme: alcuni atenei ne ammettevano la riconoscibilità, in linea con i dettami della Convenzione di Lisbona, altri ritenevano che gli unici ammessi a questo tipo di trattamento fossero quelli espressamente enunciati nel Concordato. Per questi ultimi, l'accordo chiarisce che continueranno a essere riconosciuti in base al decreto del MIUR, ma che si potrà lavorare già da adesso a una semplificazione della procedura.
Dopo l’Accordo ci saranno “Intese tecniche”. 
L’accordo rafforzerà e valorizzerà in modo particolare la collaborazione tra le Università, Facoltà ed altre Istituzioni Pontificie Romane con le loro sorelle Italiane nella città eterna, creando così a Roma un polo universitario unico nel mondo, nel quale oltre alle varie discipline delle Università comprensive e specializzate dell’Italia si possono studiare in 62 Facoltà o istituti specializzati sotto l’autorità della Santa Sede. 
Si allegano i Comunicati Stampa di Vatican News 15.02.2019 e del MIUR15.02.2019; l'articolo sull’Osservatore Romano del Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica (degli Istituti di Studi) Em.mo Card. Giuseppe Versaldi (Sito del Vaticano) e un commento sull’Accordo di Zani.
 
5. PRIMAVERA DELL'EUROPA: 21-23 marzo 2019  
Ideata nel 2003 ad opera di alcuni membri della Convenzione europea, la Primavera dell’Europa viene rilanciata quest’anno dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia e dall'Ufficio per l'Italia del Parlamento europeo, in collaborazione con la rete nazionale italiana Eurodesk, i Centri d’Informazione Europe Direct (EDIC) e i Centri di Documentazione Europei (CDE), con il supporto di giovani ambasciatori dell’Europa e la partecipazione di studenti delle classi IV e V delle Scuole secondarie di secondo grado.
Una settimana - dal 21 al 29 marzo 2019 - per conoscere le opportunità offerte dall’Unione europea attraverso dibattiti ed eventi nelle scuole e nelle università. 
Attraverso una mappa sarà possibile navigare tra gli eventi in tutta Italia e trovare quello più vicino. I dibattiti e gli eventi pubblici saranno anche un’occasione per diffondere tra i giovani l’informazione di base sulle attività e sul funzionamento dell’Unione europea e promuovere la loro partecipazione alla vita democratica dell’Ue.
 
6. EURYDICE: strutture dei sistemi educativi europei (2018/2019) 
43 sistemi educativi in 38 Paesi partecipanti al programma Erasmus+: 28 Stati membri, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, ex-Repubblica jugoslava di Macedonia, Norvegia, Serbia e Turchia.
La parte introduttiva del testo offre una descrizione dei principali modelli organizzativi dell’istruzione obbligatoria, una guida alla lettura dei diagrammi e la classificazione internazionale standard dell’istruzione (ISCED 2011). La seconda parte del testo è dedicata, invece, ai diagrammi delle strutture dei sistemi educativi, preceduti da una legenda che ne agevola l’interpretazione.
Si allegano i diagrammi 2018/219 e una scheda tratta da Scuola 24 del 20.01.2019. 
 
7. EURYDICE: Integrating Asylum Seekers and Refugees into Higher Education in Europe (gennaio 2019)
Il Rapporto è diviso in due parti. La prima presenta una selezione di indicatori su flussi migratori che fornisce il contesto per il Rapporto. La seconda offre una panoramica d'insieme sulle politiche, le strategie e le misure esistenti nei Paesi europei per l'integrazione di ricercatori di asilo e di rifugiati all’interno del sistema dell’istruzione superiore. 
 
8. ERASMUS+: GUIDA PRATICA PER I DIRIGENTI SCOLASTICI  
Cinque motivi per aderire con slancio a Erasmus+” 
si apre così la Guida Pratica per dirigenti scolastici pubblicata dalla Commissione europea nel 2018 in versione aggiornata in vista delle scadenze 2019.
Perché una scuola dovrebbe partecipare a Erasmus+?
- per migliorare l’insegnamento e l’apprendimento; 
- per ampliare gli orizzonti degli alunni e alimentare le loro ambizioni; 
- per offrire al personale della scuola esperienze di formazione professionale uniche; 
- per consolidare la reputazione della propria scuola; 
- per stabilire un legame con organizzazioni del settore, responsabili politici e comunità. 
Un altro messaggio chiave che sembra scontato ma non lo è: Erasmus+ è per tutte le scuole, compresi Istituti prescolastici, Scuole primarie, Scuole secondarie, statali o paritarie. 
La Guida si articola in due parti:
- la prima parte illustra i benefici di un progetto Erasmus+ e della partecipazione a eTwinning e mette in evidenza i vantaggi derivanti dalle varie opportunità; 
- la seconda parte fornisce consigli passo-passo per lo sviluppo di una candidatura corretta ed efficace, per trovare i giusti partner europei e trarre spunto dall’esperienza di tante scuole europee. 
 
9. EUROSTAT: QUALITA' DELL'EDUCAZIONE 
Eurostat, il 9 febbraio 2019, ha pubblicato i dati sulla qualità dell’educazione in ogni Stato: l’indagine ha analizzato il quinquennio 2012-2017. 
Qual'è la situazione dell’Italia? 
Dopo le stime negative sul PIL, anche per i giovani e l’istruzione l’Italia è, tra i Paesi europei, la nazione che “si trova in situazioni peggiori”. Dopo Spagna, Romania e Malta, l’Italia, infatti, risulta il quarto Paese con il maggior numero di studenti che lasciano prematuramente gli studi. Il 14% della popolazione compresa tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato scuole o università nel 2017.
Si allega una scheda di Disal 09.02.2019. 
 
10. L’EURO HA 20 ANNI: il Parlamento celebra l’anniversario della moneta unica 
Dal sito del Parlamento europeo: “L'Unione economica e monetaria ha compiuto 20 anni il 1° gennaio 2019. L’euro è stato introdotto all’inizio del 1999, prima come moneta elettronica per il settore bancario e per i pagamenti, e 3 anni dopo come banconote e monete fisiche. La moneta unica ha portato con sé comparazione dei prezzi, gli acquisti più semplici nei Paesi UE, ma anche la possibilità di viaggiare con più facilità e di risparmiare con una moneta stabile. Quest’ultima ha inoltre creato nuove opportunità per le aziende, dal momento che sono spariti i problemi legati ai costi e all’incertezza delle fluttuazioni dei tassi di cambio”. 
Attualmente l’euro è la moneta ufficiale di 19 Paesi e riveste un importante ruolo a livello internazionale: nel 2017 è stato usato per il 36% dei pagamenti internazionali, secondo solo al dollaro statunitense (usato per il 40% dei pagamenti)”. Dal 1999: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna. A seguire: Grecia (2001), Slovenia (2007), Cipro e Malta (2008), Slovacchia (2009), Estonia (2011), Lettonia (2014), Lituania (2015). 
Una scheda elaborata dal Corriere della Sera del 29 dicembre 2018 ne tratteggia punti forza e di criticità. 
Si allega il Comunicato Stampa del Consiglio europeo 
 
11. FAO: la fame in Africa
Addis Abeba, 13 febbraio 2019.  
I dati presentati il 13 febbraio 2019 nel Rapporto congiunto delle Nazioni Unite, l'Africa Regional Overview of Food Security and Nutrition (Panoramica regionale dell'Africa sulla sicurezza alimentare e la nutrizione) indicano che 257 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica in Africa, capovolgendo i passi avanti realizzati negli ultimi anni. 
Quali sono le regioni africane più colpite?
Quali sono le conseguenze sui bambini?
Che influenza ha il clima sulla fame?
Che ruolo hanno le rimesse degli emigrati?
A queste domande risponde il Rapporto
Si allega la scheda dal sito della Fao (13.02.2019) e l'articolo di Avvenire 14 02 2019.
 
12. UE: ROSAE, ROME AND SALAJEVO FOR EUROPE
Raccontare e disseminare i valori europei di pace e coesistenza fra i popoli e sviluppare un ponte ideale tra due città, Roma e Sarajevo, unite da un passato comune. 
Questo è stato il presupposto del progetto RoSaE, in cui INDIRE ha svolto il ruolo di partner nell’ambito del Programma europeo Europe for Citizens.
Si allega la scheda di sintesi elaborata dal INDIRE (12.02.2019).
 

Orientamenti nazionali

1. RIFORME COSTITUZIONALI IN ATTO 
1.1. Quadro generale delle riforme costituzionali 
Nel mese di luglio 2018 il Ministro per i Rapporti con il Parlamento e per la Democrazia Diretta, Riccardo Fraccaro, nel corso dell’audizione del 12 e dell'audizione del 24, ha presentato le iniziative da mettere in atto.  
Il DEF, approvato il 27.09.2018, nelle pagine 111, 112 e 118 riporta il programma sulle riforme costituzionali: il potenziamento degli istituti di democrazia diretta; la riduzione del numero dei parlamentari; la soppressione del CNEL; l’introduzione della possibilità di ricorrere alla Corte Costituzionale rispetto alle deliberazioni assunte dalle Camere in materia di elezioni e cause di ineleggibilità e incompatibilità dei membri del Parlamento.  
Sul sito del Dipartimento delle riforma istituzionali sono elencati i seguenti provvedimenti
- la riduzione del numero dei parlamentari;  
- l'introduzione nella Costituzione dell'istituto dell'iniziativa popolare rinforzata;  
- la legge anticorruzione, approvata in via definitiva nel dicembre 2018; 
- la trasparenza dei partiti politici e delle loro articolazioni politico-organizzative nonché delle fondazioni politiche; 
- la disciplina dei c.d. vitalizi nonché quella del trattamento pensionistico dei titolari di cariche elettive;  
- la rideterminazione dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi in favore; 
- la ridefinizione di contributi previdenziali nei confronti di coloro che hanno rivestito la carica di presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore. 
 
1.2. Due approfondimenti: referendum propositivo e riduzione dei parlamentari  
a. Referendum propositivo
La proposta di legge costituzionale A.C.1173 "Modifica all'articolo 71 della Costituzione in materia di iniziativa legislativa popolare" (deputati D’Uva ed altri), abbinata con la proposta di legge costituzionale A.C. 726 "Modifica dell'articolo 71 della Costituzione, concernente l'iniziativa delle leggi e l'introduzione del referendum propositivo” (deputati Ceccanti ed altri), è stata assegnata alla I Commissione (Affari Costituzionali) in sede Referente il 3 ottobre 2018. Relatori in Commissione: Dadone Fabiana.
Si allegano una prima scheda in materia di referendum propositivo (15.02.201) e alcuni approfondimenti: (1) Disposizioni in materia di iniziativa legislativa popolare: un procedimento aperto alle ragioni di tutti - a cura del Dipartimento riforme istituzionali (5 febbraio 2019); (2) dossier del 16.10.2018; (3) dossier del 16 01 2019; (4) I referendum nella storia repubblicana; (5) Limiti al referendum abrogativo. 
 
b. Riduzione del numero dei parlamentari 
1° votazione: Senato 7 febbraio 2019.
Il 7.02.2019 il Senato ha approvato in prima deliberazione un progetto di legge costituzionale (A.S. 214 ed abbinate) che prevede la riduzione del numero dei parlamentari: da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi. Favorevoli: 185; contrari 54; astenuti 4. 
PD, Leu e gruppo delle autonomie hanno votato contro. FdI e FI, con alcuni distinguo, hanno votato a favore. 
Una scheda di Avvenire dell'08.02.2019  offre un confronto sui Paesi con più parlamentari nel mondo e i relativi costi.
Regno Unito 1.432 Camera dei Comuni: 210 St. – Camera dei Lord: 100,43 St.
Italia 952  Camera: € 943,16 – Senato: € 505,36
Francia 925  Assemblea nazionale: € 517,89 - Senato: € 323,58
Giappone 717
Germania 667
Messico 628
Spagna 616
Polonia 560
Turchia 550
Stati Uniti 535 Camera: $ 1.200 - Senato:  859
Si allega  una scheda informativa riferita alla approvazione del 7 febbraio 2019; il dossier del 19 novembre 2019 e un confronto internazionale stilato dal Dipartimento per le Riforme Istituzionali. 
 
1.3. Tornano le Province? – Dibattito  
Che ne è delle Province dopo i tanti interventi legislativi degli ultimi anni? 
L’abolizione delle province fatta da Delrio nel 2014 è stata un pastrocchio. La Lega vuole ripristinarle ma si rischia una “controriforma”.  
Due contributi per fare il punto della situazione e su quanto prevede il Governo Conte. Il primo di Alfredo L. Tirabassi è tratto da Aggiornamenti Sociali 2/2019. Il secondo di Sergio Luciano è tratto da Il Sussidiario del 18 febbraio 2019. 
 
2. GOVERNO
2.1. LEGGE DI BILANCIO 2019 - un quadro di sintesi
La Legge di Bilancio 2019 entra in vigore a gennaio 2019. 
Per ogni informazione sulla legge di Bilancio si rimanda a quanto riportato nella newsletter di gennaio 2019
Nella presente newsletter si allegano solo due altri documenti: 
- testo integrale della Legge 30 gennaio 2018, n. 145, in G.U.; 
- testo elaborato dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio (upB), che sviluppa, approfondendoli sulla base dei dati disponibili al 18 gennaio 2019, i contenuti delle audizioni svolte dal presidente UPB, Giuseppe Pisauro, presso le Commissioni bilancio di Camera e Senato il 9 ottobre, il 12 novembre e il 27 dicembre 2018.
 
2.2. REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA CENTO 
Il Consiglio dei Ministri del 17 gennaio 2019 ha approvato un decreto-legge che introduce, a partire da aprile 2019, il Reddito di cittadinanza e la pensione Quota 100. 
Il DL è stato pubblicato nella G.U. n. 23 del 28.01.2019 ed è entrato in vigore il 29.01.2019. 
Il Governo presenta la misura con queste parole:  
"Il Reddito di cittadinanza è concepito quale misura di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro e di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza e all’esclusione sociale." 
Il Rdc assume la denominazione di Pensione di cittadinanza per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, adeguata agli incrementi della speranza di vita. Può essere richiesto a partire dal 6.03.2019 attraverso il sito www.redditodicittadinanza.gov.it, accedendo con SPID, oppure presso gli Uffici postali o i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) che abbiano stipulato una convenzione con l’INPS.  
- La “pensione quota 100” consiste nel diritto alla pensione anticipata, senza alcuna penalizzazione, al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni.  
Nodi ancora da sciogliere sono, soprattutto, l’assunzione dei navigator, l’assegno per famiglie e disabili, le misure per contrastare azioni furbe (separazioni, divorzi, …), questioni connesse alle pensioni … (Corriere della sera del 13 febbraio 2019). 
Mentre in Italia stenta a partire il c.d. Reddito di cittadinanza, in Kenia è in corso la più importante sperimentazione di lungo periodo sul basic income.  
Una norma non favorevole agli Enti di Fp accreditati: art. 8, comma 2 “Gli Enti di formazione accreditati possono stipulare presso i centri per l’impiego e presso i soggetti accreditati di cui all’articolo 12 del decreto legislativo n. 150 del 2015, laddove tale possibilità sia prevista da leggi regionali, un Patto di formazione con il quale garantiscono al beneficiario un percorso formativo o di riqualificazione professionale, …” 
Da notare: la norma scoraggia un Ente di formazione ad agire secondo questa norma!
Si allega:
Testi ufficiali 
Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n. 38 del 17 gennaio 2019
Slide della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Una scheda informativa dell’INPS (04.02.2019)
Audizioni
Nel sito del Senato i testi delle audizioni - febbraio 2019
Si evidenziano, in particolare: Inapp, Alleanza contro la povertà, upB, Sant’Egidio
Commenti 
Riccardi (Avvenire del 18 01 2019); Seghezzi (Bollettino Adapt del 21 01 2019); Rossini (Vita del 18.01.2019); Cisl Scuola, FLC CGIL 1, 2, 3, Vita, Kenia.   
Guide
Una guida facile al RdC (Il Sole 24 ore del 14/02)
Una guida su Quota 100 (Italia Oggi del 1 febbraio 2019). 
 
2.3. REGIONALISMO DIFFERENZIATO
2.3.1. Situazione nella XVII legislatura (dal 15 marzo 2013 al 22 marzo 2018).  
Sul c.d. “regionalismo differenziato” si propongono alcuni Dossier/Documenti di lavoro elaborati ed adottati nella precedente legislatura:   
1° Dossier (2018): Il regionalismo differenziato e gli accordi preliminari con le regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto (maggio 2018) 
2° Dossier (2018): Verso un regionalismo differenziato: le Regioni che non hanno sottoscritto accordi preliminari con il Governo (luglio 2018) 
3° Dossier (2018): Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: Le Regioni e le nuove sfide del regionalismo 
 
2.3.2. Situazione nella XVIII legislatura (dal 23 marzo 2018 a … )  
Nel CdM del 15 febbraio 2019 doveva esserci l’approvazione delle nuove norme sul c.d. “Regionalismo differenziato”. Ma l’approvazione non c’è stata a causa della frenata del M5S. 
In attesa di una documentazione approvata sulla complessa problematica, offriamo due documenti: 
1° dossier (2019): elaborato dal Senato (febbraio 2019) che si propone di offrire un aggiornamento dello stato dell'arte del processo alla vigilia della presentazione della proposta di intesa che il Governo intende sottoporre ai Presidenti delle regioni interessate; 
Scheda (2019) elaborata da Tuttoscuola del 17 febbraio 2019 che sintetizza i principali nodi da sciogliere: può mettere in discussione la stabilità del Governo e avviare nuovi equilibri politici? su quali articoli della Costituzione si basa il c.d. “regionalismo differenziato”? quale nuova collocazione avrebbe il personale scolastico, in questo nuovo scenario? chi si sta mobilitando contro questa proposta di riforma?  A queste domande Tuttoscuola risponde in alcune schede sintetiche.   
 
2.4. TERZO SETTORE 
Nelle newsletter di ottobre e di novembre 2018 sono riportate le principali novità della Riforma del Terzo Settore. 
In allegato alla presente newsletter si riporta un articolo di Antonio Fici che commenta il decreto fiscale approvato il 13 dicembre 2018 in via definitiva dalla Camera dei Deputati. 
Il testo presenta un articolo - il 24 ter - di specifico interesse per il Terso Settore, poiché modifica alcune disposizioni del relativo Codice. 
 
3. MIUR
3.1. ATTO DI INDIRIZZO – ANNO 2019 
Il 20 dicembre 2018 il MIUR pubblica l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero per l’anno 2019 (prof. n. 55 del 20 12 2018). 
Può essere utile un approfondimento confrontando il testo con quelli del 2018 e del 2017
Si allegano alcuni commenti: Il Sussidiario, Tuttoscuola, Scuola 7.
 
3.2. ISCRIZIONI ON LINE: i primi dati del MIUR 
Il MIUR nel Comunicato Stampa così presenta i primi dati: “Secondo i primissimi dati disponibili, il 55,4% degli studenti che a settembre frequenterà una classe prima della Scuola secondaria di secondo grado ha optato per un indirizzo liceale. Anche per l’anno scolastico 2019/2020, dunque, i Licei si confermano in testa alle preferenze. Lo scorso anno erano stati scelti dal 55,3% dei neo iscritti. In crescita anche gli Istituti tecnici, che passano dal 30,7% delle preferenze dello scorso anno al 31% del 2019/2020. Lieve calo per i Professionali, scelti dal 13,6% dei ragazzi rispetto al 14% del 2018/2019” (MIUR, 31.01.2019).
E ancora: Liceo o istituto professionale? Quando nella scelta pesa anche la mobilità sociale. A queste affermazioni giunge la Fondazione Openpolis con l’impresa sociale «Con i Bambini» nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile: “Sulla scelta se abbandonare gli studi, fa notare il dossier, incide la condizione economica, sociale e culturale del nucleo familiare di origine. Ma anche la scelta di quale percorso di studi intraprendere non è indipendente dalla provenienza del minore” (20.02.2019).
Si allega: MIUR- Le scelte degli studenti (2019/2020); MIUR- Infografica del MIUR (2019/2020) e una scheda di sintesi tratta da Scuola 24.il sole24ore.
 
3.3. ESAMI DI STATO – novità 
Ancora cambiamenti per l’esame di Stato. 
Esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di II grado 
Il 4 ottobre 2018 il MIUR, con apposita Circolare, ha diffuso le “novità” dell’esame di Stato: due prove scritte invece di tre, più l’orale. Più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio, con un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. Griglie di valutazione nazionali per la correzione delle prove scritte.
Un articolo di Giorgio Cavadi (Scuola 7 del 22 01 2019) riassume la normativa. 
Si propone, infine, un dossier su “Esame di Stato  2019”, tratto da Nuova Secondaria di dicembre 2018.  
Si allega inoltre: il Comunicato Stampa del 4 ottobre 2018 del MIUR; Slide maturità 2018; Indicazioni metodologiche e operative ; il documento di lavoro per la preparazione delle tracce della prima prova scritta; un altro articolo di Cavadi (scuola 7 del 22 01 2019): informazioni sulla seconda prova e un commento di ADI - 25 01 2019
 
3.4. CYBERBULLISMO: il "wikibook" per la prevenzione firmato dagli studenti
Un “wikibook” sul cyberbullismo che affronta il tema dei rischi on line dal punto di vista linguistico, psico-sociale, normativo e tecnologico e per informare gli studenti e fornire loro strumenti efficienti di prevenzione e sensibilizzazione contro la violenza in Rete. È il progetto realizzato da docenti e studenti di una classe del liceo “E. Gianturco” di Potenza sotto la guida della Prof.ssa Grazia Curci, animatrice digitale dell’istituto, e del Prof. Luigi Catalani, coordinatore regionale di Wikimedia Italia per la Basilicata. L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto Vivarium, che punta a sostenere scuole e docenti nell’uso della tecnologia di Wikipedia, la libera enciclopedia in Rete, per l’organizzazione della didattica. Oltre a un glossario e all’illustrazione di tre casi significativi di cyberbullismo, il manuale contiene anche i risultati di una indagine conoscitiva sul bullismo on line condotta su 302 alunni del liceo di Potenza di età compresa tra i 14 e i 16 anni. Secondo i dati, la quasi totalità dei ragazzi possiede uno smartphone e il 40% dichiara di essere stato vittima di insulti attraverso Internet, social network o altri mezzi elettronici. Un capitolo del wikibook, infine, è dedicato alle azioni di prevenzione e sensibilizzazione contro i cyberbulli, con indicazioni sui possibili contributi che possono arrivare dalla scuola, dalle famiglie e dal territorio.
 
3.5. ITS: pubblicati i decreti di ripartizione delle risorse 2018 
Nel mese di novembre 2018 il MIUR ha pubblicato i provvedimenti di ripartizione delle risorse per il funzionamento ordinario, per la quota premiale e per i Programmi di sviluppo previsti dall’articolo 1 comma 67. 
Si nota che: 
a. per il 2018: le risorse del Fondo ITS passano da € 13.142.956,00 a € 23.142.956,00. Da segnalare che la legge di assestamento 2018 aggiunge ulteriori € 34.000,00. Pertanto la cifra disponibile per il 2018 è pari a € 23.176.956,00
b. per il 2019: le risorse del Fondo ITS passano da € 13.355.436,00 a € 33.355.436,00
c. per il 2020: le risorse del Fondo ITS passano da € 13.355.436,00 a € 48.355.436,00.
 
Si allega: DM 394 del 16.05.2018: piani di sviluppo nazionale ITS + allegato A: Programmi di sviluppo nazionale;
DD 1056 del 09 07 2018: assegnazioni risorse piani di sviluppo nazionale ITS –2018;
DD 1057 del 09 07 2018: assegnazione quota premiale ITS –2018; 
nota MIUR 11508 09 07 2018: Formazione terziaria non universitaria – ITS –2018 + Allegati 1, 2, 3, 4, 5, 6;
scheda di sintesi sul provvedimento elaborato da CGIL (13 11 2018)
 
3.6. ISTRUZIONE PROFESSIONALE: provvedimenti recenti 
Come noto, il provvedimento base che guida il riordino dell’Istruzione Professionale, è la Legge n. 107 del 13 luglio 2015. La legge, nei commi 180 – 185, contiene “Deleghe legislative al Governo”. Tra queste la revisione dei percorsi dell’Istruzione Professionale e il raccordo con i percorsi dell’Istruzione e Formazione Professionale (comma 191, lettera D). Il provvedimento che disciplina il processo della revisione dell’Istruzione Professionale e del raccordo con il (sotto)Sistema della Istruzione e Formazione Professionale è il D. Lgs. 61 del 13 aprile 2017. Secondo questi provvedimenti la riforma dell’Istruzione Professionale si avvia con le prime classi dall’anno scolastico 2018-2019 ed entra pienamente a regime nell’anno scolastico 2022-2023 con la definitiva abrogazione del D.P.R. n. 87/2010, che attualmente disciplina gli Istituti Professionali. Il D. Lgs. fornisce la cornice e tratteggia le linee essenziali di un  quadro che deve essere completato e precisato mediante una successiva e articolata concertazione politico-amministrativa.
 
1° provvedimento: Profili
Un primo provvedimento adottato dal MIUR è il Decreto 24 maggio 2018, n. 92 (in G.U. 27 07 2018) che disciplina i profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di Istruzione e Professionale e indica il raccordo con l’Istruzione e la Formazione Professionale. 
Il primo Decreto è composto di nove articoli e quattro allegati contenenti il profilo di uscita dei percorsi di IP, gli indirizzi dei percorsi quinquennali, i quadri orari, la correlazione tra qualifiche e diplomi professionali propri della IeFP e gli indirizzi dei percorsi quinquennali propri dell’IP. Per il passaggio al nuovo ordinamento il Decreto prevede anche l’emanazione di Linee Guida sia per il biennio che per il triennio. 
Di questo provvedimento è stato segnalato in chiave positiva lo sforzo di rendere “più vicini” l’Istruzione Professionale di competenza statale e l’Istruzione e Formazione Professionale di competenza regionale. 
Si riportano all’interno di questa valutazione l’ampliamento dell’offerta formativa, la scansione temporale del percorso, il parziale superamento delle discipline, il potenziamento della didattica laboratoriale. 
Del medesimo provvedimento in chiave critica è stato rilevato il pesante disallineamento con i tempi del sistema scolastico e la scelta delle famiglie, la mancata armonizzazione complessiva dell’intera offerta formativa, azione che doveva essere compiuta anche dalle Regioni, la conferma di due offerte promosse dallo Stato e dalle Regioni che sono più in concorrenza che di “pari dignità”.
 
2° provvedimento: Raccordo
Un secondo provvedimento adottato dal MIUR è il Decreto del 17 maggio 2018 (in G.U. 16 09 2018) contenente criteri generali per favorire il raccordo tra IP e IeFP e per dare la possibilità agli Istituti Professionali di realizzare, in via sussidiaria, l’offerta della IeFP. 
Il Decreto definisce i criteri generali per intervenire su tre materie: il “raccordo” tra l’Istruzione Professionale e l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), gli “Accordi” che si devono sottoscrivere a livello regionale tra la Regione e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’avvio dei percorsi sussidiari di IeFP, l’avvio dell’offerta sussidiaria dell’Istruzione Professionale. 
Più complessa si rivela la valutazione di questo Decreto perché, intervenendo su tematiche già disciplinate precedentemente, non ha affrontato le criticità che erano già emerse nell’arco di questo decennio. A giudizio di molti, infatti, tre erano state le principali criticità, ampiamente documentate: l’offerta “sostitutiva” anziché “sussidiaria” adottata da molte Regioni, soprattutto del Centro Sud; il “mancato allineamento temporale” nell’avvio dell’offerta scolastica e formativa ancora presente in molte Regioni, fondamentale per agevolare la scelta dei giovani e delle famiglie; la “mancata pari dignità” a livello di finanziamento dei percorsi di IeFP rispetto a quelli erogati dallo Stato. 
Nessuna di queste criticità, a parere di molti, sono state tenute presenti nella scrittura di questo Decreto. Anzi non mancano coloro che mettono in evidenza la debolezza di alcune norme, come quella contenuta nel comma 2 dell’art. 3 che sembra aprire nuovamente alla modalità dei percorsi integrati o l’articolo 4 che contiene generici criteri generali da tenere presente nella stipula degli Accordi regionali che non contengono una rigorosa definizione anche di obblighi regionali circa la IeFP, oltre a quelli statali.
 
3° provvedimento: Recepimento MIUR 
Un terzo provvedimento adottato dal MIUR e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18.10.2018 è il DM 427 del 22 maggio 2018 con i quale il MIUR recepisce l’accordo Stato Regioni del 10 maggio scorso (atto 100/CSR) con il quale si definiscono le diverse fasi di passaggio tra i percorsi quinquennali di istruzione professionale e i percorsi triennali e quadriennali dell’istruzione e formazione professionale (IeFP) e viceversa.
 
Circolare MIUR (23.11.2018)
Una circolare del MIUR (Palumbo) apre a ulteriori opportunità per gli Istituti Professionali, recuperando anche la possibilità di percorsi integrati, soluzione che sembrava ormai tramontata.  
 
Accordi USR – Regione 
Si stanno registrando in questo arco di tempo vari Accordi tra USR e Regione. 
Hanno firmato l’Accordo
1. Abruzzo 
2. Lombardia
3. Emilia-Romagna 
4. Friuli-Venezia Giulia 
5. P.A. di Trento e Bolzano 
6. Toscana 
7. Sicilia 
8. Sardegna 
9. Valle d’Aosta 
10. Veneto
 
Sceda di sintesi 
Per una visione complessiva del cammino che resta ancora da compiere si può consultare la scheda allegata che fa il punto sui provvedimenti attuativi già adottati e da adottare e un commento della FLC CGIL del 19 10 2018.  
 
3.7. Rilevazione anno scolastico 2018/2019 
Rilevazioni Anno Scolastico 2018/19 (dal sito INVALSI) 
II primaria (prova cartacea): 
- Italiano: 6 maggio 2019
- Prova di lettura solo per le classi campione: 6 maggio 2019
- Matematica: 7 maggio 2019
V primaria (prova cartacea): 
- Inglese: 3 maggio 2019
- Italiano: 6 maggio 2019
- Matematica: 7 maggio 2019
III secondaria di 1° grado (prova al computer - CBT): Italiano, Matematica e Inglese: 
- classi NON campione: dall’1 aprile 2019 al 18 aprile 2019
- classi campione: dal 9 aprile 2019 al 12 aprile 2019
II secondaria di 2° grado (prova al computer - CBT): Italiano, Matematica 
- classi NON campione: dal 6 maggio 2019 al 18 maggio 2019
- classi campione: dal 7 maggio 2019 al 10 maggio 2019
V secondaria di 2° grado (prova al computer - CBT): Italiano, Matematica e Inglese 
- classi NON campione: dal 4 marzo 2019 al 30 marzo 2019
- classi campione: dal 12 marzo 2019 al 15 marzo 2019
Richieste di posticipo per le classi II e V di scuola primaria
 
 
4. MLPS
4.1. PIAAC, strumento a supporto della profilazione degli utenti CpI
Il 5 febbraio è stato presentato al CNEL il "Rapporto PIAAC - Formazione & Competenze Online", uno strumento di autovalutazione delle competenze chiave per la vita quotidiana e per lo sviluppo professionale nella società contemporanea, sperimentato da Anpal e realizzato da OCSE e Commissione europea. Il target scelto da Anpal in questa prima fase è stato quello dei disoccupati di lunga durata in carico ai centri per l'impiego per verificare l'efficacia dello strumento in termini di profilazione, inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro. 
Il “PIAAC – Formazione & Competenze Online” è un dispositivo di autovalutazione delle proprie competenze “chiave” necessarie per la vita quotidiana e per lo sviluppo professionale nella socità contemporanea, nato sulla scia dei risultati dell’indagine internazionale PIAAC (Programme for the International Assessment of Adulti Competencies) condotta dall’OCSE e con il supporto della Commissione Europea.   
Si allegano alcuni commenti: 
a. Laura Agneni "PIAAC online nei Centri per l'impiego. I risultati della sperimentazione"
b. Giovanna Linfante "Utilità ed efficacia di PIAAC online: l'opinione degli utenti e la valutazione  degli operatori"
c. Aviana Bulgarelli "Anpal Rapporto PIAAC-Rapporto e competenze online"
d. Anna Volpi "Il PIAAC online nella dimensione organizzativa e funzionale dei servizi per il lavoro"
 
4.2. WELFARE: un sito per uno sguardo d'insieme su norme e risorse
Il Dipartimento Welfare dell'Anci ha realizzato un sito di approfondimento sulle principali risorse dedicate alle politiche sociali, stanziate a livello nazionale e destinate a progetti ministeriali, enti territoriali e cittadini, on line sui siti di Anci e Cittalia.
Il sito propone una ricognizione ragionata per macroaree di intervento, per destinatari delle risorse, con un focus sulla spesa sociale sostenuta direttamente dai Comuni.
Sono sei le macroaree considerate:
1. Fondo nazionale Politiche Sociali e altri fondi (ovvero il Fnps vero e proprio, ma anche il "5x1000", il fond "Diamoci una mano" e le risorse per la "Riforma del terzo settore")
2. Infanzia e famiglia (Fondo Famiglia; Fondo Infanzia e adolescenza; Bonus bebè; Fondo sostegno alla natalità; Premio alla nascita; Bonus Asili Nido; Voucher baby sitting)
3. Contrasto alla povertà (Fondo Povertà; Fondo Carta Acquisti)
4. Non  autosufficienza (Fondo non autosufficienza; Fondo "Dopo di noi"; Fondo Lavoro dei Disabili; Fondo Caregiver familiare) 
5. Politiche abitative (Fondo Sostegno Locazioni; Fondo morosità incolpevole) 
6. Immigrazione e integrazione (Bonus Gratitudine; Fondo Minori Stranieri non accompagnati; Bonus Gratitudine; Fondo Minori Stranieri non accompagnati; Fondo Asilo).
Attraverso la navigazione nel sito è possibile avere una visione di insieme delle risorse e dei relativi provvedimenti normativi, per singolo fondo o per macroarea, dalle origini ad oggi, e approfondire ogni singola fonte di finanziamento, ripercorrendo a ritroso l’evoluzione degli stanziamenti e approfondendo con link e documenti utili (scaricabili on line).
L’informazione dettagliata si può leggere al link delle news della Regioni (15.11.2018).
 
4.3. Riparto delle risorse finanziarie alle Regioni 
4.3.1. Il decreto 5/2018 
Ripartizione delle risorse relative all’annualità 2017 per il finanziamento delle attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato.
Con riferimento all’annualità 2017, sono destinati, ai sensi dell’art. 22 comma 2 della Legge 12 novembre 2011, n. 183 euro 15.000.000,00 per il finanziamento delle attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato. Le risorse vengono ripartite tra le Regioni e le Province Autonome di Bolzano e Trento per il 60% sulla base degli apprendisti assunti e per il 40% sulla base degli apprendisti formati, entrambi calcolati sulla media nel triennio 2014-2016 e prevedendo un limite minimo per ciascuna Amministrazione pari a euro 77.400,00 (cfr. Tab. 1). 
 
Ripartizione delle risorse relative all’annualità 2017 per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere nell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP)
Con riferimento all’annualità 2017, sono destinati, ai sensi dell’art. 68 comma 4 della Legge 17 maggio 1999, n. 144, euro 189.109.570,00 per il finanziamento dei percorsi finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere nell’Istruzione e Formazione Professionale ai sensi dell’articolo 28 comma 3 del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. 
Il suddetto importo viene ripartito tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, come segue: 
a) euro 184.109.570,00 per il 75% sulla base del numero di studenti iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dalle istituzioni formative accreditate ai sensi del Capo III del decreto legislativo n. 226/2005; per il 19% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati in esito ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dalle istituzioni formative accreditate ai sensi del Capo III del decreto legislativo n. 226/2005; per il 6% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati in esito ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli Istituti Professionali di Stato in regime di sussidiarietà complementare e integrativa; 
b) euro 5.000.000,00 sulla base del numero di studenti iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli Istituti Professionali di Stato in regime di sussidiarietà integrativa.
 
4.3.3. D.D. n. 10 del 31 luglio 2018: risorse per il sistema duale 
È stato registrato dalla Corte dei Conti il decreto direttoriale numero 10 del 31 luglio con cui il Ministero del Lavoro ha ripartito le risorse 2017 destinate al finanziamento dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale nel sistema duale. 
Si tratta di 112 milioni di euro posti a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione. La somma per le suddette finalità è di 85 milioni di euro, distribuiti per il 75% sulla base del numero di studenti iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dalle istituzioni formative accreditate; per il 19% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati; per il 6% sulla base del numero complessivo di studenti qualificati e diplomati in esito ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale realizzati dagli istituti professionali di Stato in regime di sussidiarietà complementare e integrativa.
L’altra quota di 27 milioni deriva dall’art. 32, comma 3, del D.Lgs. n. 150/2015, da destinare al finanziamento dei percorsi formativi rivolti all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e dei percorsi formativi rivolti all’alternanza scuola-lavoro. 
I criteri restano quelli dei decreti 12 dicembre 2016 e 28 febbraio 2018, n. 23.
Le somme saranno erogate previa trasmissione da parte delle Regioni, entro il 15 gennaio 2020, del modello di dichiarazione indicando gli specifici capitoli di entrata ed uscita aventi ad oggetto azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e la Formazione Professionale e degli estremi dei corrispondenti decreti di impegno assunti con atti amministrativi giuridicamente vincolanti riferiti alle risorse da trasferire.
 

Orientamenti regionali

1. COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI 
Il presente Dossier (5 febbraio 2019) intende fornire un quadro delle fonti normative che disciplinano la composizione e le funzioni della Commissione parlamentare per le questioni regionali, anche alla luce delle novità legislative introdotte nella XVII legislatura.
 
2. LEGGE DI BILANCIO 2019: lettura per le Regioni e le P.A.
"Legge di Bilancio 2019: una lettura per le Regioni e le Province autonome" è il titolo di un dossier elaborato dalla segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. 
Il volume, curato da Paolo Alessandrini (Dirigente rapporti con il Parlamento e affari finanziari della Conferenza delle Regioni), "è uno strumento destinato soprattutto agli addetti ai lavori (ma non solo), in particolare ai dirigenti e ai funzionari delle Regioni e delle Province autonome perché offre una lettura «commentata» del testo della legge secondo la prospettiva che più interessa le istituzioni regionali”. 
 
3. DISABILI: in G.U. il riparto di 75 milioni tra le Regioni (30.01.2019)
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il Dpcm 21 dicembre 2018 (GU 23 del 28 gennaio 2019) con il riparto del fondo per le spese relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali. Si tratta complessivamente di 75 milioni assegnati alle Regioni a statuto ordinario che a loro volta li ripartiranno a Province e Città metropolitane per far fronte soprattutto alle esigenze di trasporto degli alunni con disabilità delle scuole secondarie superiori.Emilia Romagna: dall’Assemblea legislativa ok a 4,7 milioni per la riqualificazione delle materne. 
 
4. Il Governo delle Regioni

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha la finalità di definire, promuovere posizioni comuni su temi di interesse delle Regioni, elaborare documenti e proposte al fine di rappresentarle al Governo e al Parlamento e agli altri organismi centrali dello Stato e alle istituzioni comunitarie, predisporre pareri e base di intesa in osservanza della legislazione vigente, favorire il raccordo con le autonomie locali a livello nazionale.
Nella newsletter si allegano:

  • la composizione delle Commissioni, individuate in base ai gruppi di materie omogenee di competenza delle Regioni e delle Province Autonome;
  • gli Assessori regionali incaricati nelle materie dell’Istruzione, della Formazione Professionale e del Lavoro.
  •  
5. QUADERNO DI TECNOSTRUTTURA (20 dicembre 2018)
Numerosi i temi affrontati: 
- programmazione UE 2021-2027, “work in progress”; 
- il metodo di riparto delle risorse per la coesione sociale e territoriale nella programmazione 2021-2027; 
- le prospettive dello sviluppo territoriale nella programmazione dei fondi SIE 2021-2027; 
- l’attuazione degli ITI nel ciclo 2014-2020: un primo bilancio e il confronto tra due esperienze delle Regioni Basilicata e Sardegna; 
- economia circolare, la diffusione di un nuovo modello di sviluppo; 
- privacy: il GDPR e la normativa in Italia. 
Si allega il Quaderno di dicembre.
 
6. EMILIA-ROMAGNA: stanziamento per la riqualificazione delle materne   
Via libera dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna agli interventi di riqualificazione e miglioramento delle scuole dell'infanzia del territorio. 
Per questo intervento sono state messe a bilancio risorse per 4 milioni e 700 mila euro. La misura è passata con i voti favorevoli del Pd e l'astensione di Lega, M5S, gruppo misto-Movimento nazionale per la sovranità, gruppo misto, Forza Italia e Sinistra italiana. Voto contrario da parte di Fratelli d'Italia. 
In Emilia-Romagna le scuole dell'infanzia sono 1.560, il 47% sono statali, quelle paritarie il 52,9%. Il 49,3% dei bambini frequenta quelle statali, il restante 50,7% quelle non statali (paritarie e private).
 
7. LAZIO: Piemonte: a Frosinone debutta il primo ITS manifatturiero
Il progetto, coordinato da Unindustria, nasce dal forte interesse espresso da alcune aziende associate del territorio laziale nel costituire un percorso di specializzazione tecnica, post diploma, in grado di formare capitale umano dotato di professionalità specifiche ed adeguate ad affrontare le sfide del futuro, in primis quelle legate ai nuovi paradigmi produttivi connessi con Industria 4.0 e con la trasformazione digitale delle imprese.
L’ITS, che si rivolgerà, in linea prioritaria, ai giovani neodiplomati degli istituti tecnici e professionali della provincia di Frosinone, promuove un legame stabile tra sistema formativo, territorio e imprese e favorisce lo sviluppo ed il consolidamento di una cultura positiva della manifattura nel territorio.
 
8. LOMBARDIA: scommette sul duale
La regione Lombardia finanzia con 286 milioni di euro la dote scuola e i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, sul modello duale. A presentare la delibera per l’anno formativo 2019-2020 sono stati il 20 gennaio 2019 a Milano, il governatore lombardo, Attilio Fontana, e l’assessore a Istruzione, Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli.
La dote scuola 
Confermate le misure tradizionali del modello della «Dote Scuola» per il sostegno al diritto allo studio degli studenti, con lo stanziamento di risorse per 40,5 milioni di euro, così suddivisi: buono scuola (23 milioni) per le famiglie con figli che frequentano le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e il contributo per l’acquisito di libri di testo, di strumenti per la didattica e di dotazioni tecnologiche (10,5 milioni), nel limite di determinati parametri reddituali; servizi di sostegno didattico per gli allievi con disabilità nelle scuole non statali e paritarie di ogni ordine e grado (4,5 milioni più 1 milione per quelli che frequentano le scuole dell'infanzia non statali e non comunali); dote merito (1,5 milioni), che premia gli studenti eccellenti nei percorsi di istruzione e di Istruzione e Formazione Professionale con esperienze formative in contesti all'avanguardia, in Italia e all'estero.
Nell’anno scolastico in corso sono 23.500 gli studenti che beneficiano del buono scuola, con una positiva tendenza in aumento (500 studenti in più dell’anno precedente) che testimonia una crescita di fiducia da parte delle famiglie. I beneficiari del sostegno agli studenti con disabilità sono attualmente 2mila, più altri 1.800 nelle scuole per l’infanzia; il contributo per il materiale didattico è rivolto a una platea di 76mila ragazzi, mentre dote merito ha raggiunto 2.500 studenti.
Sistema di IeFP 
La programmazione del sistema di Istruzione e Formazione Professionale, che conta su una dotazione finanziaria di 245,7 milioni di euro, prevede l’attivazione di percorsi triennali e quadriennali per l’acquisizione dei titoli di Qualifica e di Diploma IeFP (prevalentemente in modalità duale), percorsi triennali personalizzati per allievi con disabilità (sia in modalità ordinaria sia duale), e percorsi di IV annualità finalizzati al conseguimento del diploma di IeFP, che a partire dall’anno formativo 2019-2020 dovranno essere realizzati in alternanza rafforzata: almeno 400 ore annue in azienda, o in apprendistato. Inoltre, è prevista la realizzazione di percorsi modulari flessibili volti all’acquisizione di un titolo di IeFP, dedicati a giovani fino ai 25 anni che hanno abbandonato precocemente il percorso di studi. 
In Lombardia il sistema di IeFP ha conosciuto una crescita significativa: la rete dei servizi formativi è costituita da 110 istituzioni formative accreditate al sistema regionale, con sedi distribuite in modo capillare sull’intero territorio, che erogano 2.700 corsi triennali e di IV anno e coinvolgono 53.800 studenti ogni anno (rispetto al 2013 sono aumentati del 10,7 per cento). L’espansione ha interessato con maggior intensità i percorsi realizzati nelle modalità del duale, in alternanza scuola-lavoro rafforzata (11.200 studenti) e in apprendistato di I livello (circa 2mila persone). Il Piano non accenna più al V anno. 
 
9. LE REGIONI AL VOTO NEL 2019 
È utile avere, innanzitutto, il calendario delle elezioni nelle Regioni dell’anno 2019. 
Abruzzo 10.02.2019 
Basilicata 24.03.2019 
Calabria Novembre (data da decidere) 
Emilia-Romagna Novembre (data da decidere) 
Piemonte 26.05.2019 (ufficioso)
Sardegna 24.02.2019
Fonte Money.it (20.02.2019)
 
9.1. LE REGIONI AL VOTO NEL 2019: ABRUZZO 
Erano quattro i candidati presidenti in corsa appoggiati da partiti e liste civiche. 
Stefano Flajani (CasaPound)
Punti di programma:
1. Casa e servizi sociali
2. Diritto alla salute 
3. Finanziamenti e agevolazioni per le attività produttive 
4. Più sicurezza 
5. Stop immigrazione 
6. Prevenzione e ricostruzione  
Giovanni Legnini (Centrosinistra) Slogan: Abruzzo: una storia da scrivere insieme.
Punti di programma:
1. Una comunità 
2. Al lavoro 
3. In salute  
Sara Marcozzi (Movimento 5 Stelle)
Punti di programma:
1. Lavoro
2. Sanità 
3. Dissesto idrogeologico 
4. Ricostruzione 
5. Ambiente 
6. Rifiuti 
7. Trasporti 
8. Turismo 
9. Agricoltura 
10. Politiche sportive 
11. La cultura 
12. Associazionismo  
Marco Marsilio (Centrodestra)
Punti di programma:
1. Un nuovo progetto comune;
2. Un territorio fertile per le imprese;
3. Una regione di nuovo in marcia: infrastrutture e mobilità sostenibile;
4. La connettività e le private equity;
5. Made in Abruzzo;
6. Una nuova macchina e più fondi per la crescita;
7. Un progetto unico per due vocazioni;
8. Politiche sanitarie e welfare;
9. Protezione civile e prevenzione;
10. Forti e senza confini 
 
Le elezioni si sono svolte il giorno 10 febbraio 2019. 
Marco Marsilio è il Presidente della Giunta Regionale.   
 
9.2. LE REGIONI AL VOTO NEL 2019: SARDEGNA  
Il 24 febbraio si svolgono le elezioni regionali in Sardegna. 
Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle)
Punti di programma: «Noi abbiamo un programma aperto in continua revisione grazie ai tanti contributi. Tra le prime azioni ci occuperemo della sburocratizzazione della Regione che si è incancrenita su se stessa e non può dare tempistiche in nessun settore. Il secondo punto è quello di dare veri poteri agli enti locali con la creazione dei distretti territoriali»
«Qui in Sardegna la Lega è nemico al 100%»
Vindice Lecis Sinistra Sarda-Rifondazione-Comunisti italiani 
Paolo Maninchedda Partito dei Sardi 
Andrea Murgia Autodeterminazione 
Massimo Pili Sardi Liberi 
Christian Solinas (Centro destra)
Punti di programma:
1. Riforma sanitaria 
2. Più potere agli enti locali 
3. Urbanistica 
4. Trasporti 
Massimo Zedda (Centro sinistra)
Punti di programma:
1. Salute 
2. Lavoro solidarietà sociale 
3. Trasporti e turismo 
4. Riforma della Regione 
 
Le elezioni si sono svolte il 24 febbraio 2019. 
Christian Solinas è il Presidente della Giunta Regionale.   
 

Rapporti e pubblicazioni

1. Temi ecclesiali
1.1. Viaggio apostolico di Sua Santità Francesco negli Emirati Arabi 
«In nome di Dio Al-Azhar al-Sharif – con i musulmani d’Oriente e d’Occidente –, insieme alla Chiesa Cattolica – con i cattolici d’Oriente e d’Occidente –, dichiarano di adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio». 
È messo nero su bianco l’impegno per stabilire nelle nostre società il concetto della piena cittadinanza e rinunciare all’uso discriminatorio del termine minoranze. 
Nero su bianco la condanna dell’estremismo e l’uso politico delle religioni, «il diritto alla libertà di credo e alla libertà di essere diversi», la protezione dei luoghi di culto e il dovere di riconoscere alla donna il diritto all’istruzione, al lavoro, all’esercizio dei propri diritti politici interrompendo «tutte le pratiche disumane e i costumi volgari che ne umiliano la dignità e lavorare per modificare le leggi che impediscono alle donne di godere pienamente dei propri diritti». 
E ancora: «Al-Azhar e la Chiesa Cattolica domandano che questo documento divenga oggetto di ricerca e di riflessione in tutte le scuole, nelle università e negli istituti di educazione e di formazione». 
È questo l’epilogo di un incontro interreligioso (3 – 5 febbraio 2019) decisamente coraggioso in un lacerato Medio Oriente che ha visto protagonisti nel Paese-ponte del Golfo Persico papa Francesco e il Grande Imam sunnita di al-Azhar, Ahamad al-Tayyib. Una solenne quanto impegnativa doppia firma a suggello del Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune.
 
1.2. Accordo provvisorio Vaticano-Pechino del 22 settembre 2018  
La Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso il 22 settembre 2018 il comunicato: 
"Nel quadro dei contatti tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese, che sono in corso da tempo per trattare questioni ecclesiali di comune interesse e per promuovere ulteriori rapporti di intesa, oggi, 22 settembre 2018, si è svolta a Pechino una riunione tra Mons. Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati, e S.E. il Sig. Wang Chao, Viceministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, rispettivamente Capi delle Delegazioni vaticana e cinese.
Nel contesto di tale incontro, i due Rappresentanti hanno firmato un Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi.
Il suddetto Accordo Provvisorio, che è frutto di un graduale e reciproco avvicinamento, viene stipulato dopo un lungo percorso di ponderata trattativa e prevede valutazioni periodiche circa la sua attuazione. Esso tratta della nomina dei Vescovi, questione di grande rilievo per la vita della Chiesa, e crea le condizioni per una più ampia collaborazione a livello bilaterale.
È auspicio condiviso che tale intesa favorisca un fecondo e lungimirante percorso di dialogo istituzionale e contribuisca positivamente alla vita della Chiesa cattolica in Cina, al bene del Popolo cinese e alla pace nel mondo". (Agenzia Fides 22/9/2018). 
 
2. FORMA: PER L'OCCUPAZIONE E LO SVILUPPO DEL PAESE 
Seminario promosso da FORMA giovedì 7 febbraio 2019 su: Il sistema duale italiano, risultati e prospettive. 
Si allega il Comunicato Stampa; le proposte e i monitoraggi de "La nostra via duale": 1° edizione (2016-2017)
e 2° edizione (2017-2018). 
 
3. BANCA d’ITALIA (dicembre 2018) 
3.1. XIII indagine sugli “Esiti a distanza dei diplomati” (30.01.2019) 
Il 66,8% si iscrive all’università e opta per un percorso di studi economico-sociale. 
A un anno dal diploma il 35,5% lavora, in particolare chi è uscito dagli Istituti Professionali. 
Chi ha svolto attività di Alternanza scuola-lavoro e stage durante gli studi, ha il 40,6% in più di probabilità di lavorare una volta terminati gli studi.
Il Rapporto 2019 sulla Condizione occupazionale e formativa dei diplomati di scuola secondaria di secondo grado, realizzato da AlmaDiploma e dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, fotografa le scelte compiute dai diplomati alla conclusione della scuola secondaria di secondo grado in termini di performance universitarie e lavorative nell’immediato (a un anno) e in un più lungo periodo (a tre anni).
Si allega il Comunicato Stampa di AlmaDiploma del 30 01 2019 e la scheda elaborata da Tuttoscuola (05 02 2019). 
 
3.2. Successo formativo degli allievi della Federazione CNOS-FAP: qualificati nell’a.f. 2016-17 
Il monitoraggio sul “Successo Formativo” degli allievi della Federazione CNOS-FAP, giunto alla sua nona edizione, è effettuato dalla Sede Nazionale. 
In attesa dei Rapporti INAPP sulla IeFP e sul Sistema Duale, nel presente notiziario si allega una scheda che riassume i risultati che saranno presentati nel nr. 1/2019 di Rassegna CNOS 
 
4. EURISPES: il Rapporto Italia 2019 fotografa la Repubblica dei "ni" 
Giovedì 31 gennaio 2019, alle ore 11.00, presso l’Aula Magna della Sapienza Università di Roma, il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara, presenta alle Autorità e alla stampa i risultati del Rapporto Italia 2019. Per Fara la società italiana soffre di una nuova patologia: la "qualipatia".
Il Rapporto ruota attorno sei dicotomie tematiche: pubblico/privato, sovranismo/mondialismo, lavoro/tecnologia, identità/differenza, realtà/rappresentazione e sicurezza/insicurezza.
Ad arricchire l’edizione di quest’anno, indagini campionarie su temi quali: la fiducia nelle Istituzioni, l’opinione sull’operato del Governo, la situazione economica delle famiglie e i consumi, il mondo del lavoro, l’euro e l’Europa, la percezione di sicurezza dei cittadini.
Attraverso l’utilizzo di schede fenomenologiche vengono affrontati temi di grande attualità, tra cui: il caporalato e la tratta degli esseri umani, i fenomeni migratori visti attraverso i media, lo stato del sistema delle reti museali, la capacità di innovazione del Made in Italy, il digitale nei beni museali, i temi del lavoro, il volontariato, l’uso dei farmaci, le fake news e le ricadute sui consumi, i vaccini, i Big Data.
Si allegati il Comunicato Stampa del 31 01 2019 e per una sintesi del Rapporto si rimanda al sito di eurispes.  
 
5. ISTAT: struttura e performance delle cooperative italiane (ed. 2019)  
Il Rapporto, nato nell’ambito di una convenzione di ricerca tra l’Istituto Nazionale di Statistica e l’European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises (Euricse), fornisce una rappresentazione statistica unitaria della rilevanza e del peso economico del settore cooperativo – che include i gruppi d’impresa controllati da cooperative – all’interno del sistema produttivo italiano.
Attraverso l’integrazione di diverse fonti statistiche e amministrative il rapporto, da un lato, mette in luce le peculiarità e i vantaggi competitivi delle cooperative in un’ottica comparata rispetto alle altre imprese; dall’altro, individua i confini e le articolazioni interne del settore cooperativo rispetto sia a variabili economiche che di struttura.
Questo contributo può essere considerato un primo passo, ancora limitato ma essenziale, verso la realizzazione di un rapporto sull’economia sociale, intesa come l’insieme delle istituzioni non profit, delle imprese sociali e delle società cooperative.
Si allega:
a. Struttura e performance delle cooperative italiane anno 2015 – Rapporto di ricerca completo (2019) 
b. Struttura e performance delle cooperative italiane anno 2015 – Rapporto di ricerca di sintesi (2019)
 
6. SECONDO RAPPORTO CENSIS-EUDAIMON: welfare aziendale 
Il Rapporto, diffuso il 30 gennaio 2019, riassume così i principali risultati:
- al lavoro, con alcune dinamiche significative del mercato del lavoro, le disparità retributive nel lavoro dipendente, il punto di vista di lavoratori dipendenti sui diversi aspetti del proprio lavoro in azienda;
- al welfare aziendale concretamente esistente, con dati strutturali sulla diffusione e dati soggettivi sulla conoscenza e l’apprezzamento da parte dei lavoratori, inclusi quelli che ne beneficiano.
Uno spaccato unico che consente di leggere il welfare aziendale e il suo futuro non più come portato solo di una fiscalità vantaggiosa.
 
7. CNEL: il lavoro è diventato "povero e frammentato" 
Oltre 3 mln di lavoratori - ma si arriva a 5.2 se si considera il reddito annuale invece di quello mensile - e 2.2 mln di famiglie risultano povere nonostante almeno un componente sia occupato. 
Sono i dati che emergono dal “XX Rapporto sul mercato del lavoro e sulla contrattazione collettiva”, illustrati il 4 febbraio 2019 al CNEL ed elaborato dal Consiglio Nazionale Economia e Lavoro in collaborazione con ANPAL e INAPP. 
Secondo i dati illustrati, la diffusione della povertà tra i lavoratori è legata alla persistente bassa competitività del sistema, al minor numero di ore lavorate, alla precarietà dell’occupazione, all’impiego di manodopera poco qualificata e alle scelte di alcune aziende per contenimento dei costi. 
Partendo da questi numeri, appaiono coerenti le misure di sostegno adottate dai Governi negli ultimi anni: dalla social card al Sostegno Inclusione Attiva passando per il REI e arrivando oggi al Reddito Minimo e al Reddito di Cittadinanza.
 
8. CNEL: Servono politiche sociali vincolanti in Unione europea 
“L’Europa deve riassumere pienamente nella sua agenda il tema del lavoro impegnandosi fortemente sui diritti e le tutele sociali”.
E’ quanto si legge nel Documento di Osservazioni e Proposte sul Pilastro Europeo dei Diritti Sociali (PEDS), redatto dalla Commissione istruttoria III Politiche UE e cooperazione internazionale del CNEL e approvato dall’Assemblea (relatori in aula i consiglieri Gian Paolo Gualaccini e Luisangela Peluccaccia).
Il testo del CNEL fa riferimento al pilastro europeo che stabilisce 20 principi e diritti fondamentali per sostenere il buon funzionamento e l'equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale.
Il pilastro è concepito principalmente per la zona euro ma è applicabile a tutti gli Stati membri dell'UE che desiderino aderirvi. Assicurare il rispetto dei principi e dei diritti definiti nel pilastro europeo dei diritti sociali è responsabilità congiunta degli Stati membri, delle istituzioni dell'UE, delle parti sociali e di altri soggetti interessati. I leader dell'UE hanno proclamato il pilastro europeo dei diritti sociali al vertice sociale di Göteborg nel novembre del 2017.
 
9. CONFINDUSTRIA: Dove va l’economia italiana e gli scenari di politica economica 
Dall’Introduzione del Rapporto: “Si assottiglia la crescita dell’Italia Il Centro Studi Confindustria stima una crescita del PIL italiano in rallentamento all’1,1 per cento nel 2018 e allo 0,9 nel 2019, rispetto all’1,6 registrato nel 2017 (Tabella A).  
Si conferma quanto già evidenziato a giugno, un indebolimento delle condizioni per la crescita, interne ed esterne: incertezza legata alla politica commerciale americana, turbolenza su alcuni importanti paesi emergenti e di sbocco per l’export italiano come Turchia e Argentina, rallentamento della crescita in diverse economie europee, progressivo aumento dei tassi di interesse come conseguenza della fine del programma di acquisto straordinario da parte della Banca Centrale Europea, aumento del rendimento sovrano in Italia e generalizzato clima di sfiducia di imprese e famiglie. Questi i fattori che, oggi, stanno influenzando la performance dell’economia italiana.
 
 

Vita della Federazione CNOS-FAP

1. La Federazione CNOS-FAP IN EUROPA
La Federazione CNOS-FAP in questi anni ha partecipato a diversi progetti europei al fine di realizzare sperimentazioni e rafforzare partenariati strategici su 3 principali tematiche rilevanti per la Commissione Europea e per la Federazione stessa quali:
- sperimentazione di percorsi "duali" in Europa e promozione della formazione continua su tale tematica;
- aumento della qualità dei Servizi al Lavoro (SAL) del CNOS-FAP e rafforzamento delle sinergie con i principali attori pubblici-privati che si occupano di favorire la professionalizzazione e l’inserimento lavorativo di giovani vulnerabili in Europa;
- sviluppo di approcci innovativi per promuovere l’inserimento socio-professionale in Europa di particolari categorie vulnerabili, come migranti e richiedenti asilo.
 
1.1 Progetto Erasmus+ KA2 “TEACH VET”
Il progetto è finalizzato alla creazione di strumenti e misure per lo sviluppo delle competenze didattiche degli insegnanti della scuola e dei formatori della IeFP. 
Questi strumenti hanno lo scopo di affrontare e individuare soluzioni a problemi sistemici esistenti e alle carenze in questo campo. 
Lo strumento per l'autovalutazione on-line e lo sviluppo delle competenze didattiche degli insegnanti della scuola e dei formatori della IeFP renderanno i processi di selezione e assunzione degli educatori nel settore dell'IeFP più agevoli, trasparenti ed efficaci. Tale strumento dovrebbe anche facilitare lo sviluppo dell'apprendimento basato sul lavoro rendendo l'acquisizione e lo sviluppo delle competenze pedagogiche più facili e accessibili per i formatori nelle imprese. 
Il progetto KA2 coordinato dalla Lituania è stato avviato ad ottobre 2018; nei giorni 26 - 28 marzo 2019 la Sede Nazionale del CNOS-FAP ospiterà a Roma il secondo meeting di progetto.
 
1.2 Progetto Erasmus+ KA2 “The VET LEARNER JOURNEY”
Il progetto che è stato avviato a novembre 2018 e che vede la cooperativa italiana UNISER come capofila, mira a: 
1. Scambiare buone pratiche al fine di rendere la mobilità più integrata con i programmi di studio dell'IeFP, per il conseguimento di risultati di apprendimento non professionali e competenze trasversali; 
2. Combinare i programmi di IeFP con progetti di mobilità al fine di insegnare competenze chiave, educare gli studenti alla cittadinanza e all'imprenditorialità; 
3. Sensibilizzare gli erogatori di IeFP e le organizzazioni intermediarie sulle nuove metodologie in grado di mettere gli allievi al centro del processo di apprendimento prima, durante e dopo la mobilità all'estero attraverso l'uso di strumenti informatici; 
4. Migliorare la valutazione dell'impatto della mobilità sul percorso formativo degli allievi attraverso l'uso di strumenti innovativi. 
Nel mese di marzo 4 formatori della Federazione parteciperanno al primo Peer Training di progetto a Lione.
 
1.3 Progetto Erasmus+ KA2 “Premier”
Il progetto ha come capofila la scuola finlandese Ammattiopisto Luovi; i partner sono, oltre alla Federazione CNOS-FAP, istituti e organizzazioni operanti nel settore della formazione professionale e provenienti da Francia, Paesi Bassi, Estonia, Slovenia, Svezia.
Durante i due anni di attività, le organizzazioni partecipanti avranno l'opportunità di: 
- acquisire familiarità con la metodologia della Peer Review;  
- imparare come utilizzare il metodo per valutare, non solo le proprie attività internazionali, ma anche altre attività poiché il metodo è trasferibile;  
- migliorare la qualità delle attività internazionali;  
- capire il legame tra attività internazionali e strategia di sviluppo dell'organizzazione. 
Con il progetto Premier la metodologia della Peer Review, già conosciuta e spesso utilizzata a livello nazionale dalla Federazione CNOS-FAP, verrà utilizzata anche a livello internazionale allo scopo di favorire l'internazionalizzazione e l'innovazione degli enti partner. 
Il giorno 28 novembre 2018 presso l'Istituto Salesiano Sacro Cuore di Roma ha avuto luogo il primo Evento Moltiplicatore del progetto Premier, mentre nel mese di maggio 2019 il CNOS-FAP sarà presente al 4° Meeting di progetto a Kureessare, Estonia.
 

CCNL-FP e normative

1. Soggetti firmatari del CCNL-FP (aggiornato)

FORMA
Il 4 aprile 2017 PAOLA VACCHINA è stata riconfermata Presidente di FORMA per il triennio 2017-2019. Vice Presidenti: Don Massimiliano Sabbadini (Presidente nazionale CONFAP) e Riccardo Giovani (Direttore dell'Area Politiche Sindacali e del Lavoro di Confartigianato). Segretario Generale: Dario Odifreddi (Presidente Consorzio Scuole Lavoro CSL e Presidente "Fondazione Piazza dei Mestieri").
I membri del Comitato Direttivo nominati sono: Vincenzo Marino (Direttore Elabora di Confcooperative); Antonio Di Matteo (Vicepresidente MCL Movimento Cristiano Lavoratori), Carlo Parlagrego (Dirigente iNIPA Coldiretti), Cesare Villata (Direttore generale Consorzio Scuole Lavoro CSL). Invitato permanente Cristiano Nervegna, Vice Segretario Generale. Segretaria Simonetti Iole.

CENFOP
Il giorno 8 marzo 2018 ha nominato ALDO ARMENTI Presidente Nazionale del Coordinamento Enti Nazionali Formazione e Orientamento Professionale (CENFOP). Vice-Presidenti sono Silvia Bisso (Presidente di CENFOP Liguria) e Piermario Viano (Presidente CENFOP Piemonte).

OO.SS. 
FLC CGIL G. Scozzaro 
CISL SCUOLA E. Formosa 
UIL SCUOLA L. Macro 
SNALS CONFSAL G. Visco / S. Lupo 

 

2. Il CCNL-FP - livello nazionale 
2.1. Il CCNL-FP è stato firmato l’8 giugno 2012

L’8 giugno 2012, a Roma si è conclusa, con la firma sul nuovo testo contrattuale, la trattativa per il rinnovo del CCNL della Formazione Professionale tra le delegazioni di FLC CGIL (G. Lo Cicero), CISL SCUOLA (E. Formosa), UIL SCUOLA (L. Macro), SNALS CONFSAL (S. Lupo) assistite dalle rispettive confederazioni e le associazioni FORMA e CENFOP.
Si allega il testo del CCNL-FP (2011-2013). La trattativa prosegue a livello regionale.  

2.2. Verbale di Accordo in materia di contratto a t.d. – 11 settembre 2012

L’11 settembre 2012 i rappresentanti delle Associazioni degli Enti di Formazione Professionale Forma e Cenfop e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SNALS-Confsal sottoscrivono un Accordo per permettere il regolare inizio delle attività formative.
Si allega il Verbale di Accordo.

2.3. Sottoscrizione del CCNL-FP tra FORMA – CENFOP e UGL – 11 dicembre 2012

Il giorno 11 dicembre 2012, in via Appia Antica 78, Roma, si è svolto un incontro tra FORMA – CENFOP e UGL per la sottoscrizione del CCNL-FP 2011 – 2013 per adesione.
Il 14.11.2011 aveva firmato un Accordo per adesione al CCNL-FP 2007 – 2010.

2.4. Incontro sequenza contrattuale (lettera E comma 5) e accordi per la detassazione 11 luglio 2013

Le OO.SS., il 21 febbraio 2013, hanno scritto a FORMA e CENFOP.    
L’8 maggio 2013 le OO.SS. scrivono agli Enti datoriali l’apertura del tavolo negoziale per la definizione della sequenza contrattuale di cui alla lettera E, comma 5 dell’art. 25 del vigente CCNL 2011 – 2013. L’incontro è fissato per l’11 luglio 2013.
L’11 luglio 2013 le parti si accordano sulla sequenza contrattuale ex. Art. 25, lettera E, punto 5.
Nel medesimo giorno, le parti si accordano sulla detassazione 2013.
Il 10 ottobre 2013 la FLC CGIL invia la nota di scioglimento della riserva.

2.5. Durata e Decorrenza del Contratto: articolo 20 disciplina il rinnovo del CCNL-FP
  1. Il presente contratto decorre dal 1/1/2011 al 31.12.2013. Nessuna delle norme del presente contratto, se non esplicitamente previsto nell’articolato stesso, ha valore retroattivo rispetto alla data della firma del contratto.
  2. Il presente contratto, alla scadenza, si rinnova tacitamente di anno in anno qualora non ne sia data disdetta da una della Parti con lettera raccomandata, almeno tre mesi prima della scadenza. In caso di disdetta le disposizioni contrattuali rimangono in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto collettivo.
  3. Per evitare periodi di vacanza contrattuale, le piattaforme sono presentate 6 mesi prima della scadenza del contratto. 
2.6. Richiesta di incontri da parte delle OO.SS.
  • OO.SS a FORMA e CENFOP (6 maggio 2015)  

Il 6 maggio 2015 le OO.SS. inoltrano a FORMA (Vacchina) e CENFOP (Vischetti) un incontro urgente.
Le scriventi Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA e SNALS firmatarie del CCNL per la Formazione professionale 2010-2012, tuttora vigente, vista la riforma in essere del titolo V della Costituzione, visto lo schema di decreto legislativo delle tipologie contrattuali, in considerazione nella novella legislativa introdotta dalla delle legge 10 dicembre 2014, n. 183, vista la recente normative in tema di ammortizzatori sociali e di contratti di solidarietà difensivi e le conseguenti ripercussioni sul settore, ritengono opportuno un incontro urgente al fine di approfondire e chiarire alcuni aspetti applicativi contenuti nelle citate norme.

  • OO.SS a FORMA e CENFOP

Il 30 marzo 2017 le OO.SS. FLC CGIL (Scozzaro), CISL SCUOLA (Formosa), UIL SCUOLA (Macro), SNALS CONFSAL (Lupo) inoltrano ai Presidenti di FORMA (Vacchina) e CENFOP (Vischetti) la richiesta di un incontro:
Le scriventi OO.SS. FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA e SNALS CONFSAL, firmatarie del CCNL per la Formazione Professionale 2011-2013, sollecitano con la presente, nel rispetto degli accordi intercorsi, la ripresa del tavolo negoziale a partire dagli aspetti legati alle intervenute modifiche legislative. Le organizzazioni sindacali propongono, unitamente alla trattativa in corso, di affrontare in sede di “tavolo permanente” le tematiche afferenti lo schema di decreto legislativo sull’Istruzione Professionale con particolare riferimento ai raccordi con l’IeFP.

3. CCNL-FP - livello regionale 
  • LOMBARDIA: sottoscritto il primo contratto regionale – 8 marzo 2013

L’8 marzo 2013 le parti datoriali e sindacali hanno sottoscritto il contratto regionale.

  • PIEMONTE: firmato il contratto regionale in Piemonte - 23.09.2013

Il 23 settembre 2013, presso la sede della Regione Piemonte (Torino, via Magenta), le Delegazioni di Forma e Cenfop e le Organizzazioni Sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals hanno firmato - alla presenza dell’Assessore al “Lavoro e Formazione Professionale”, Claudia Porchietto - il Contratto Collettivo Regionale della Formazione Professionale (CCRL).
La trattativa ha impegnato le parti per più di otto mesi in un contesto complicato dalla grave difficoltà che il sistema ancora patisce a causa del perdurare delle incertezze economiche. Si tratta, a detta delle Parti, di un contratto soddisfacente proprio in considerazione del contesto sociale nel quale si è sviluppato. Le Organizzazioni Sindacali hanno sottoposto all’approvazione dei lavoratori il testo contrattuale con assemblee territoriali che hanno dato un forte consenso per la firma definitiva del CCRL.

  • EMILIA-ROMAGNA: firmato l'Accordo di Sistema tra OO.SS. e COEF

Il 31 gennaio 2014 a Bologna, è stato firmato l'Accordo di Sistema tra le OO.SS e COEF - Coordinamento Enti Formativi Emilia-Romagna. In altre Regioni gli Enti di FP non hanno rinnovato le contrattazioni preesistenti.

  • REGIONE LAZIO: Proroga mandato RSU (15.03.2018)

Il 15 marzo 2018 le OO.SS. della Regione Lazio hanno inoltrato a tutti i lavoratori della Formazione Professionale del Lazio e a tutti gli Enti di Formazione Professionale del Lazio la seguente lettera:
Le scriventi OO.SS, alla luce delle diverse situazioni critiche in atto nell’anno in corso, che potrebbero comportare il mutamento della struttura e delle dinamiche di alcuni grande Enti di Formazione del Lazio, al fine di non complicare ulteriormente la già complessa situazione, Comunicano la Decisione concordata di PROROGARE di un anno la scadenza delle RSU, ovvero fino a Marzo 2019. 

  • Durata delle contrattazioni regionali:  art. 1, lettera C, comma 1

Le contrattazioni regionali rimangono in vigore qualora non ne sia data disdetta formale da una delle parti entro 3 mesi dalla sottoscrizione del presente CCNL, o secondo le decorrenze previste dagli accordi stessi. In caso di disdetta le disposizioni contrattuali rimangono in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto regionale.

4. COMMISSIONE PARITETICA BILATERALE NAZIONALE
4.1 Verbale n. 1 (5 dicembre 2012)

Composizione:
FORMA (Antonio Bernasconi – Attilio Bondone – Antonio Lucente), CENFOP (Danilo Vischetti), OO.SS (Lo Cicero - FLC CGIL, Formosa - Cisl Scuola, Macro - Uil Scuola, Lupo - Snals Confsal)
La Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale, su richiesta della CISL Scuola, ha approvato il verbale n. 1 avente per oggetto: Insediamento della Commissione e relativi adempimenti; Interpretazione autentica dell’art. 40, comma 5 e dell’art. 25, lettera D, comma 1.

4.2.  Verbale n. 2 (15 aprile 2013)

Composizione:
FORMA (Antonio Bernasconi – Attilio Bondone – Antonio Lucente), CENFOP (Danilo Vischetti), OO.SS (Lo Cicero - FLC CGIL, Formosa - Cisl Scuola, Macro - Uil Scuola, Lupo - Snals Confsal)
La Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato il verbale n. 2 avente per oggetto l’interpretazione autentica avanzata da FORMA relativa all’Allegato 4, lettera I) ed L) del vigente CCNL.  

4.3. Verbale n. 3 (14 maggio 2013)

Composizione:
FORMA (Antonio Bernasconi – Attilio Bondone – Antonio Lucente), CENFOP (Danilo Vischetti), OO.SS (Lo Cicero - FLC CGIL, Formosa - Cisl Scuola, Macro - Uil Scuola, Lupo - Snals Confsal)
La Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato il verbale n. 3 avente per oggetto l’interpretazione autentica relativa a quanto disposto dall’art. 25, lettera D, comma e) del CCNl-FP in ordine alla PEOI.

4.4. Verbale n. 4 (11 novembre 2016)

Composizione:
FORMA (Antonio Bernasconi – Attilio Bondone – Antonio Lucente), CENFOP (Danilo Vischetti), OO.SS (Lo Cicero - FLC CGIL, Formosa - Cisl Scuola, Macro - Uil Scuola, Mollicone - Snals Confsal)
La Commissione Paritetica Bilaterale Nazionale ha approvato il verbale n. 2 avente per oggetto la precisazione sulle c.d. “stabilizzazioni” sull’Accordo del 7 agosto 2015 avanzata dalle OO.SS.   

5. EBINFOP E EBIRFOR

Per le informazioni relative all’Ente Bilaterale cfr. www.ebinfop.it

  • EBiNFop:
    Granato Vincenzo è il presidente dell’Ente Bilaterale Nazionale (Oggi dimesso)
    Il 7 febbraio 2019 le OO.SS. scrivono una lettera al Vice Presidente perché convochi l’Assemblea dei Soci a seguito delle dimissioni del Presidente Ebinfop.
  • EBiRFop:
    sono attivi gli EbirFop Piemonte (Presidente: Pugliano Sergio); Lombardia (Presidente: Antonio Bernasconi); Veneto (Presidente: Callegaro Roberta); Friuli V. G. (Presidente: Stuparich Paola); Liguria (Presidente: Bianchi Isabella); Emilia Romagna (Presidente: Francisconi Ermes); Lazio (Presidente: Limoncelli Sandro); Molise (Presidente: Giuseppe Iandolo); Puglia (Presidente: Mero Vincenzo); Sicilia (Presidente: n.e.). 

 

6. Accordi recenti tra FORMA – CENFOP e OO.SS.
6.1. 7 agosto 2015

Il giorno 7 agosto 2015 FORMA / CENFOP e le OO.SS. firmano il verbale di Accordo ai sensi e per gli effetti del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’art. 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”.

6.2. 17 settembre 2015

Il 17 settembre 2015 viene firmato un Accordo sindacale tra le OO.SS. CISL Scuola Lombardia, FLC Cgil Lombardia, UIL Scuola Lombardia e AEF.

6.3. 2 ottobre 2015

Il 2 ottobre 2015 viene firmato l’Accordo tra le OO.SS. e le Agenzie formative della Regione Piemonte.

6.4. 21 Novembre 2016

Sono stati firmati due documenti:

Allegato n. 7: CCNL per la formazione professionale 2011-2013. Regolamento per le collaborazioni coordinate;

Verbale della Commissione paritetica nazionale.

6.5. 8 giugno 2018

Verbale di Accordo tra FICIAP Veneto e OO.SS. – Accordo di welfare

6.6. 28 novembre 2019 – Lazio 
Ebirfop Lazio: Accordo per Fondo sanitario integrativo impresa sociale 60
 
6.7. 17.09.2018 – Lombardia 
- “Accordo regionale per l’erogazione del fondo incentivo in forma di premio aziendale” firmato da AEF e OOSS il 17 settembre 2018; 
- sulla base dell’Accordo regionale, il CNOS-FAP Lombardia il 24 gennaio 2019 ha siglato un accorso sindacale “aziendale” per Premio di risultato e welfare.   
 
7. ANNO 2019: richiesta delle OO.SS. per un tavolo negoziale
- La lettera delle OO.SS – FLC CGIL, CISL, UIL, SNALS del 21 gennaio 2019 chiede a FORMA e CENFOP la ripresa del tavolo negoziale. 
- La risposta di FORMA del 6 febbraio 2019.
 
8. Aggiornamenti - Febbraio 2019
8.1. Alternanza scuola-lavoro 
Uno studente si infortuna 
La scheda di Orizzontescuola dell'8/2/2019  
 
8.2. Danno all'alunno 
L’insegnante non risponde del danno all’alunno provocato imprevedibilmente da un terzo estraneo alla scuola.
Scheda di Andrea Alberto Moramarco del 20 02 2019 e testo Sentenza
 
8.3. Agidae e Fidae 
Si allegano l'ultimo numero di Agidae e di Fidae.  
 
8.4. Legge 12 dell'11 febbraio 2019 
Il Parlamento ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 36 del 12 febbraio 2019, la legge n. 12 dell’11 febbraio 2019, di conversione del decreto legge n. 135 del 14 dicembre 2018, con le disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. 
Sono state introdotte significative novità in materia fiscale tra cui, oltre alla riapertura della rottamazione per chi non aveva pagato le rate 2018 entro il 7 dicembre scorso, la stretta antielusiva e di contrasto all’evasione Iva per le transazioni commerciali online, effettuate con piattaforme commerciali. In ambito tributario è stata ripristinata l’IRES agevolata al 12% per gli Enti non profit.
 

SALESIANI PER IL LAVORO - ONLUS

Una proposta Salesiana per dare dignità e futuro!Senza lavoro non si può vivere...


La Onlus Salesiani per il lavoro si rivolge a persone - giovani e adulti - che sono in età lavorativa e versano in condizione di disagio sociale, attraverso i servizi dell'informazione, dell'orientamento, della formazione e dell'aggiornamento professionale. Punta a favorire il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Per maggiori informazioni sulle attività della onlus si può consultare il sito www.salesianiperillavoro.it

Nella presente newsletter si allegano, la lettera del Presidente della onlus; la brochure di presentazione; un segnalibro.