Le elezioni politiche italiane del 2018 per il rinnovo dei due rami del Parlamento – il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati – si sono tenute il 4 marzo 2018. 
Dopo “ottantotto” lunghi giorni segnati da trattative e forti tensioni, il 1 giugno 2018, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sulla base di un “Contratto per il governo del cambiamento” firmato dal Movimento 5 Stelle e Lega, avvia il primo Governo della XVIII legislatura. Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca è Marco Busetti; Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali è Luigi Di Maio. 
Rassegna CNOS si riserva di effettuare l’analisi del programma di Governo e quello più specifico dei Ministeri (MIUR e MLPS) nel prossimo Editoriale. 
In questo ci si sofferma su alcune tematiche che rispecchiano, ciascuna da una propria angolatura, la particolare situazione dell’attuale momento; si vuole effettuare, cioè, una sorta di “fotografia” della situazione esistente dalla quale ripartire per delineare possibili iniziative da realizzare nel breve - medio periodo.
Sommariamente l’Editoriale  può essere diviso in due parti.  
Una prima parte analizza i contenuti dei principali programmi presentati in occasione della campagna elettorale e letti in maniera trasversale. Pur consapevoli che il Contratto per il governo del cambiamento li supera, la loro analisi permette, tuttavia, di cogliere il grado di attenzione delle attuali forze politiche sul sistema educativo di Istruzione e Formazione nel suo complesso e su quello dell’Istruzione e Formazione Professionale in particolare. 
Una seconda parte, invece, intende “fotografare” quanto la XVII legislatura ha realizzato in materia di Formazione Professionale e Politiche del Lavoro. Una “fotografia” ma anche una “analisi” che mette in evidenza i punti di forza da potenziare e quelli di criticità da superare per far sì che anche in Italia si affermi un’offerta formativa professionalizzante verticale, solida e strutturata, distinta da quella scolastica, individuata ormai da più parti tra gli strumenti più efficaci per contenere la dispersione scolastica e combattere la disoccupazione giovanile.