Martedì 30 settembre è stata presentata l'edizione 2014 del Rapporto sul Mercato del lavoro che si colloca nell'ambito del semestre di presidenza italiana dell'UE.

Le indicazioni del rapporto confermano che la crisi e ancor prima le trasformazioni indotte dalla globalizzazione e dalle innovazioni tecnologiche e produttive hanno avuto un impatto drammatico sui sistemi economici e sociali, in particolare sull’occupazione.
Si stanno riscontrando crescenti divergenze economiche e sociali fra le varie aree dell’Unione, contrastate se non aggravate dal persistere di politiche economiche squilibrate sul versante del rigore finanziario rispetto all’urgenza di rilanciare prospettive di crescita e di sviluppo.
La posizione dell’Italia, come di altri Paesi della periferia del continente, si caratterizza per il ritardo accumulato nell’adeguare le proprie strutture economiche e sociali alle nuove sfide globali. Per cui si trova esposta più di altre alla pressione della crisi, sia sul versante strettamente economico con il calo di produzione e consumi, sia su quello sociale, con le drammatiche perdite dell’occupazione e con il crescere della disoccupazione.
L’urgenza più impellente è di dare seguito alle indicazioni annunciate mobilitando tutte le risorse sociali e personali di cui il nostro Paese è provvisto, con il contributo di tutti, imprese, organizzazioni sociali, singoli cittadini.

Le aree di intervento previste sono:
-le politiche economiche di sviluppo
-la formazione nelle sue varie forme e livelli
-il costo del lavoro
-le politiche dell’occupazione.

In allegato:

- la presentazione di Tiziano Treu,

- il testo del Rapporto,

- un testo contenente le conclusioni,

- un articolo di Regioni.it.