Il giorno 07 ottobre, presso l'Aula magna della Luiss, Confindustria ha presentato le sue proposte per una riforma della scuola che punti verso il lavoro, tra di esse la chiamata diretta degli insegnanti, la riduzione delle materie e la valorizzazione del merito.
Durante la giornata, Confindustria ha presentato il documento stilato dopo una lunga consultazione avuta con insegnanti, imprenditori, genitori, studenti e capi di istituto su come riformare la scuola e la formazione professionale. Il documento, nato da questa consultazione, propone cento punti per portare innovazione nel sistema educativo italiano.Uno dei punti che propone Confindustria è la riduzione del curriculum scolastico da 13 a 12 anni, aggiungendo anche che almeno il 25% delle lezioni Universitarie andrebbero erogate in lingua inglese per rafforzarne la conoscenza.
Si punta sul rafforzamento della didattica e delle competenze, quest’ultime si dovrebbero rafforzare grazie all’alternanza scuola-lavoro, sulla diffusione dell’inglese e su un maggior collegamento tra il mondo della scuola e quello del lavoro incentivando i programmi di studio in azienda come “Erasmus” e i percorsi di laurea in apprendistato con una particolare attenzione ai meriti di professori e istituti in base a un rigoroso sistema di valutazione che porterebbe a una rimodulazione dell’accesso all’insegnamento, fermo restando il punto che si dovrebbe poter accedere all’insegnamento soltanto tramite concorso.

In allegato il testo del documento.